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RESOCONTO EVENTO APERITIVO PREVIDENTE DEL 20 DICEMBRE 2016 In occasione delle festività natalizie, il 20 dicembre 2016, presso la sede di Azimut in Roma, l’Associazione Italiana per la Cultura Previdenziale ha organizzato un evento formativo afferente alle ultime novità in tema della Legge di Bilancio 2017. Nell’ambito di questa circostanza, sono stati premiati i 2 vincitori della V Edizione del Premio AICP (Dott. Alessandro Muggironi ed il Dott. Domenico Perrone che hanno esposto i temi principali della loro tesi). All’evento sono intervenuti il Dott. Vito La Monica, l’Avv. Giorgio Sandulli, il Presidente AICP - Dott.ssa Doriana Silvestri e la Dott.ssa Monia Sutera. Con la recente riforma operata dalla Legge n.163 del 2016 sulla Legge di Contabilità e Finanza pubblica n. 196 del 2009, i contenuti della Legge di Bilancio e della Legge di Stabilità vengono ora ricompresi in un unico provvedimento, costituito dalla nuova legge di Bilancio, riferita ad un periodo triennale ed articolata in due sezioni: la prima, svolge essenzialmente le funzioni dell’ex disegno di Legge di Stabilità; la seconda, assolve, nella sostanza, quelle del disegno di Legge di Bilancio. Al fine di aumentare la flessibilità - nelle scelte individuali - per i lavoratori che accedono alla pensione di vecchiaia ed agevolare la transizione verso il pensionamento - per le persone che sono disoccupate in condizione di bisogno sono state introdotte dalla Legge di Bilancio 2017 le seguenti novità: l’APE (Anticipo Pensionistico) - a partire dal 1° maggio 2017 al 31 dicembre 20181 - in via sperimentale - chi ha raggiunto almeno 63 anni di età, potrà andare in pensione in anticipo, detto anticipo coinvolgerà i lavoratori dipendenti – anche del pubblico impiego – autonomi e parasubordinati. Si potrà smettere di lavorare, se nei successivi 3 anni e 7 mesi si matura il diritto alla pensione di vecchiaia a condizione di avere almeno 20 anni di contributi ed una pensione non inferiore a circa 700,00 € al mese. Per il tramite del portale dell’INPS, al richiedente (dopo che avrà ottenuto la certificazione di diritto all’APE), saranno erogati prestiti da parte delle Banche e delle Assicurazioni. Al conseguimento della pensione, occorrerà restituire le somme prese a prestito - comprensive della quota interesse - attraverso rate di ammortamento costanti, per i successivi 20 anni. Il richiedente, oltre a farsi anticipare la quota dell’assegno pensionistico dovrà stipulare una polizza con una compagnia assicuratrice, contro il rischio di premorienza. In base ad un accordo quadro tra MEF, MLPS, ABI, ANIA il lavoratore potrà scegliere sia l’Istituto di credito che la Società Assicuratrice tra quelle aderenti alla suddetta convenzione. l'APE Volontaria – la quale permetterà di andare in pensione fino a 3 anni prima rispetto all’attuale soglia dei 66 anni e tre mesi. l'APE Aziendale - il datore di lavoro si impegna a sopportarne i costi versando all’INPS ogni anno di anticipo (o frazione di anno) una somma non inferiore agli importi dei contributi correlati alla contribuzione. l'APE Sociale/APE Social – indennità di accompagnamento prevista per eventuali condizioni di bisogno senza il coinvolgimento degli Istituti di Credito e delle Assicurazioni, nel limite dello stanziamento erariale, pertanto sarà esclusa qualsiasi decurtazione sulla pensione finale. Potranno usufruire dell’APE Social tutti i lavoratori siano iscritti ad Istituti di Previdenza Pubblici Obbligatori, gestioni speciali dei lavoratori autonomi 1 Il progetto potrà essere prorogato sulla base dei risultati della sperimentazione 1 di 3 e la gestione separata dell’INPS: quattro categorie di lavoratori:1) coloro che non hanno lavoro, 2) i lavoratori invalidi, 3) chi assiste parenti disabili, e 4) i lavoratori addetti a lavori usuranti e gravosi. la RITA - Rendita Integrativa Temporanea Anticipata attraverso la quale le prestazioni della Previdenza Complementare vengono erogate anticipatamente (ad esclusione di quelle in regime di prestazione definita) in relazione al montante richiesto e fino al conseguimento dei requisiti pensionistici previsti nel regime obbligatorio, in favore dei soggetti, cessati dal lavoro - in possesso dei requisiti per l’accesso all’APE – certificati dall’INPS. SCHEMA RIEPILOGATIVO TIPOLOGIA DESTINATARI Lavoratori in stato REQUISITI TRATTAMENTO di disoccupazione a seguito di APE AGEVOLATO (DISOCCUPATI) cessazione del rapporto di lavoro per anche licenziamento collettivo, dimissioni o per Trattamento (INVALIDI) alla contributiva di 30 anni (tetto massimo 1.500,00 € lordi mensili) Lavoratori con la capacità APE AGEVOLATO rapportato risoluzione 63 anni di età ed anzianità pensione futura consensuale accertata assistenziale dalle preposte Commissioni per riconoscimento il dell'invalidità civile pari o superiore al 74% Lavoratori che assistono al momento della richiesta e da APE AGEVOLATO (CAREGIVERS) almeno 6 mesi il coniuge o un parente di I grado con handicap ai sensi della Legge 63 anni di età e ed anzianità contributiva di 36 anni Trattamento assistenziale rapportato alla pensione futura (tetto massimo 1.500,00 € lordi mensili) 104/1992- art. 3 comma 3 Altri lavoratori che scelgono di APE VOLONTARIO uscire volontariamente esclusi dall'ambito di applicazione dell'APE agevolato Trattamento assistenziale rapportato alla 63 anni di età ed anzianità pensione futura (tetto massimo 1.500,00 € lordi contributiva di (pensione 20 anni mensili) calcolata L'azienda può sostenere i momento al dell'accesso relativi costi versando all'INPS all'APE non inferiore a 1,4 APE IMPRESE la contribuzione correlata alla volte il minimo previsto Prestito anticipato dal Settore Bancario da retribuzione percepita prima dall'INPS -700,00 €) restituire nei 20 anni successivi della cessazione del rapporto di lavoro 63 anni di età ed anzianità RITA Soggetti iscritti all’AGO, alla gestione separata contributiva di 20 anni, maturazione del diritto alla pensione di vecchiaia entro 3 anni e 7 mesi pensione pari almeno a 1,4 volte il trattamento minimo (al netto della rata di ammortamento dell’APE). La prestazione consiste nell’erogazione frazionata, in forma di rendita temporanea fino alla maturazione dei requisiti pensionistici, del montante accumulato richiesto Fonte: Legge di Bilancio 2017 2 di 3 L’intento è quello di conferire al lavoratore la possibilità di mixare prestito previdenziale ed integrazione pensionistica in via anticipata, nella misura che ritenga più adeguata alle proprie esigenze, per ottimizzare i costi della flessibilità in uscita. Inoltre, è stato rappresentato come la cultura previdenziale e l’informazione rivestano un ruolo centrale nella diffusione della Previdenza Complementare. Di seguito uno schema riepilogativo degli obiettivi da perseguire: OBIETTIVO Migliorare la qualità dell’Informativa per gli semplificando il linguaggio utilizzato Fornire un set di informazione per favorire consapevolezza degli elementi salienti della Previdenza Complementare Fiducia Adeguatezza delle scelte Questionario di Autovalutazione con duplice finalità Educativa Livello di conoscenza Aspettative Congruità delle scelte previdenziali Capacità di risparmio Orizzonte temporale Propensione al rischio Nel rispetto del principio di trasparenza e con la semplicità delle informazioni si vengono a costituire gli elementi essenziali per la tutela di potenziali aderenti al fine di rafforzare la fiducia nel sistema della Previdenza Complementare. Infine, i Due Vincitori - della V Edizione del Premio AICP 2016 - hanno esposto le loro tesi in materia di Previdenza Complementare ed in particolare: 3 di 3 il Dott. Domenico Perrone, con tesi intitolata “Il Ruolo dei Fondi Negoziali nella Previdenza Integrativa: il Caso Previmoda” ha esaminato la composizione, l’attività e la normativa dei Fondi Pensione, ha inoltre comparato - sotto il profilo finanziario - il Fondo Negoziale oggetto del suo case study con altri Fondi. Il Dott. Alessandro Muggironi, con tesi intitolata “Poteri e funzioni della COVIP - Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione” ha esaminato il sistema di Vigilanza Italiano dalla sua costituzione fino alle recenti evoluzioni normative. Ha inoltre analizzato la disciplina sanzionatoria sia amministrativa che penale. 4 di 3