Procedura tutoraggio - Corso di Laurea in Matematica
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Procedura tutoraggio - Corso di Laurea in Matematica
Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali CORSO DI LAUREA IN MATEMATICA Procedura tutoraggio UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO Pag. 1 di 3 INDICE 1) 2) 3) 4) 5) 6) Finalità Organizzazione Campo di applicazione Responsabilità Modalità operative Documenti di riferimento 1) Finalità Facilitare l’inserimento delle matricole nella vita universitaria, promuovere il dialogo tra studenti e docenti attraverso riunioni informali a piccoli gruppi, identificare rapidamente le difficoltà incontrate dagli studenti all’immatricolazione e nelle successive fasi della vita universitaria. Aiutare ad acquisire un metodo di studio individuando e colmando eventuali difficoltà individuali. 2) Organizzazione Il tutoraggio avviene a due diversi livelli: tutoraggio individuale e tutoraggio in aula. Nel primo lo studente si rivolge al tutor per un aiuto all’inserimento nella vita accademica, per problemi organizzativi o difficoltà individuali, per consigli per scelte particolari o per segnalare problemi nell’offerta formativa. Il tutoraggio in aula supporta lo studente aiutandolo a verificare l’effettiva comprensione delle lezioni e delle esercitazioni di singoli corsi. Lo studente lavora autonomamente, ma sa di poter contare sull’aiuto dei tutor per superare difficoltà individuali, riuscendo poi a completare esercizi assegnati. 3) Campo di applicazione Il tutoraggio individuale è rivolto a tutte le matricole del CdS e segue gli studenti per tutta la carriera universitaria. Il tutoraggio in aula è attivato per tutti i corsi del primo anno e per alcuni corsi del secondo anno ritenuti particolarmente difficili dagli studenti. 4) Responsabilità Commissione Attività Tutorie del CdS. Tutti docenti del CdS (tutti gli afferenti al CCS sono tenuti a svolgere l’attività di tutor qualora la Commissione Attività Tutorie ritenga di coinvolgerli). MD per la diffusione delle informazioni tra studenti e docenti. La Commissione Attività Tutorie del CdS, una volta l'anno, invia una relazione al presidente del CCS per le attività del riesame Procedura tutoraggio – Data emissione 31 dicembre 2007 – Revisione 0X– Data revisione xxxxxxxxxx Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali CORSO DI LAUREA IN MATEMATICA Procedura tutoraggio UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO Pag. 2 di 3 5) Modalità operative . Per quanto riguarda il tutorato individuale, vengono individuati i seguenti criteri: a) Gruppi di studenti vengono assegnati a gruppi di docenti in modo da permettere allo studente di scegliere il proprio tutore. Il primo nome di ogni gruppo di docenti è la persona responsabile di un gruppo di circa 15 studenti assegnato al gruppo e si fa carico di invitare via e-mail gli studenti del gruppo a contattare un docente a scelta tra quelli del gruppo, per fissare un primo incontro in cui trattare eventuali problemi. Tutti i responsabili reperiranno le informazioni su tutti gli studenti del gruppo a loro assegnati entro il mese di febbraio. I docenti del gruppo si faranno carico di informare il rispettivo responsabile quando scelti come tutore da studenti assegnati. b) Qualora uno studente desiderasse cambiare tutore, può farlo all’interno della rosa di docenti cui era stato assegnato. Il docente scelto informerà della variazione il responsabile del gruppo. c) I docenti responsabili dei gruppi sono invitati a raccogliere per tipologie le problematiche degli studenti emerse durante i vari incontri e a farle pervenire via e-mail a tutti i membri della commissione entro la fine del mese di giugno (v. modulo tutor allegato). Un gruppo di ricercatori viene delegato al monitoraggio dell’attività di tutoraggio d) Nell’attività del tutorato individuale verranno coinvolti tutti i docenti, ad eccezione di coloro che sono molto impegnati per cariche istituzionali e di coloro che non sono coinvolti nei corsi di Matematica. e) I tutori mantengono il loro ruolo fino al conseguimento della laurea da parte dello studente. E’ dovere e responsabilità del tutor organizzare un incontro con i suoi studenti in gruppo almeno una volta per semestre. Lo studente ha l’obbligo di presentarsi a questi incontri oppure di dichiarare esplicitamente che rinuncia al servizio di tutoraggio. Il tutor viene informato dal MD sull’ esito degli esami sostenuti nel semestre dallo studente, salvo che lo studente vieti la diffusione di tali informazioni. In questo caso il docente può ritenersi dispensato dal ruolo di tutor. Il tutorato, stabilito nell’art. 54 dello Statuto dell’Università di Torino, mira ad aiutare gli studenti - nelle metodologie di studio - nell’impostazione dei piani di studio e nelle scelte degli insegnamenti opzionali - nella scelta e definizione dei programmi di interscambio e mobilità - nella scelta di ulteriori occasioni formative prima e dopo la laurea - nell’inserimento del mondo professionale Procedura tutoraggio – Data emissione 31 dicembre 2007 – Revisione 0X– Data revisione xxxxxxxxxx Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali CORSO DI LAUREA IN MATEMATICA Procedura tutoraggio UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO Pag. 3 di 3 Il ruolo del docente tutor è di facilitare il rapporto docente-discente nei suoi aspetti più vari e di orientare gli studenti dove sia necessario. Il tutor è un punto di riferimento per l’orientamento dello studente nel sistema universitario e potrà essere consultato ogni qualvolta si renda necessario, previa richiesta di appuntamento. Sebbene gli incontri con gli studenti siano da intendersi in gruppo, si potrà presentare il caso di studenti con necessità di colloquio individuale per problemi di carattere strettamente personale. In questo caso si consiglia al docente di aiutare lo studente laddove possibile, di essere comprensivo, ma di mantenere il dovuto distacco, e indirizzare lo studente alle strutture universitarie preposte. Per problemi di tipo psicologico/personale si consiglia di indirizzare lo studente verso strutture di ateneo quali il councelling (http://hal9000.cisi.unito.it/wf/Servizi-pe/Agenzia-di/). Si intende che il contenuto di questo tipo di incontri è strettamente confidenziale. Nel caso sorgano oggettive difficoltà e/o contestazioni è opportuno che queste siano segnalate a discrezione del docente e in modo confidenziale a un membro della Commissione Attività tutorie. Alla fine di ogni semestre, i docenti dovranno compilare una tabella riassuntiva delle tipologie dei problemi affrontati, risolti e non (vedi allegato). La commissione Attività tutorie redige una relazione annuale ai fini dell’attività di riesame. Il tutorato in aula è tenuto da docenti e/o ricercatori individuati nella fase di programmazione della didattica ed è relativo a specifici corsi del primo e secondo anno. Attività di tutoraggio possono anche venir svolte da studenti Art. 13 o da laureati titolari di borse art. 36. Il tutor non svolge esercizi né completa le lezioni ma svolge attività di supporto a studenti con difficoltà specifiche su esercizi assegnati dai docenti responsabili dei corsi. Nelle ore di tutoraggio in aula la maggior parte del lavoro deve venir svolta individualmente dagli studenti che sanno di poter avere un aiuto per sbloccare lo studio in presenza di difficoltà individuali. Il tutor coordina quindi il lavoro individuale degli studenti che risolvono autonomamente gli esercizi assegnati. Quando il tutor constati difficoltà diffuse tra gli studenti su argomenti specifici, informa il docente del corso che si farà carico di riprendere tali tematiche facilitando la comprensione da parte di tutti gli studenti. Quando il tutor noti lacune relative a contenuti appresi nella scuola superiore, suggerirà testi per completare la preparazione e aiuterà lo studente ad affrontare tale studio. 6) Documenti di riferimento Mod. 10 Scheda tutor Procedura tutoraggio – Data emissione 31 dicembre 2007 – Revisione 0X– Data revisione xxxxxxxxxx