comunita` e territorio

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TuttoGaggiano
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BACHECA
LUGLIO 2014
LA FOTO DEL MESE
Dal “sorpasso” al battello
...ma quest’anno sarà ben difficile
Gavettoni e docce a canna sono nella tradizione della giornata conclusiva dell’Animazione estiva in oratorio. Perché un tempo a luglio faceva caldo e c’era il sole...
C’ERA UNA VOLTA Le cronache de “Il Ponte” di trent’anni fa
Alle elezioni europee 1984 più gaggianesi votarono il Pci e meno la Dc
I
l mese scorso questo spazio
solitamente dedicato alle notizie pubblicate dal mensile “Il
Ponte” trent’anni fa non è comparso sul giornale per carenza di
spazio. Ma prima di addentrarci
negli argomenti trattati dalla gloriosa testata nel mese di luglio
1984, non si può non fare almeno un accenno all’evento straordinario che caratterizzò il numero precedente, quello appunto
di giugno di quell’anno. Evento
che furono le elezioni, benché si
fosse votato non per il Comune e
nemmeno per il governo, ma per
le elezioni europee. Ebbene, la
straordinarietà sta nel fatto che,
come sottolineato dalla redazione del Ponte sulla sua prima pagina, «Dopo quasi 40 anni col
voto europeo il sorpasso c’è stato: Pci (33,3%) batte Dc (33%)».
E tutto il numero di quel Ponte è
un commentare e un far commentare lo storico risultato che,
sebbene per soli 3 voti ogni mille (la differenza fu infatti, appunto, dello 0,3%), bastò e avanzò
perché i comunisti locali (allora
aveva senso ed era giusto e corretto chiamarli col loro nome)
cantassero eccome vittoria. Tra
l’altro mettendo subito quel risultato in relazione con le elezioni,
stavolta comunali, che si sarebbero celebrate di lì a un anno. Si-
gnificativo in proposito il fatto
che sempre sulle pagine del
Ponte, e precisamente in apertura della copertina, campeggiava
il titolo di due righe «Votando
per l’Europa Gaggiano guarda
all’85».
La storia, per chi non la conoscesse, non andò però esattamente come prospettato e certamente sperato dai redattori del
giornale che non facevano certo
mistero di essere schierati e impegnati direttamente con il partito della sinistra storica. Perché
anche quando gli esponenti del
Pci arrivarono ad occupare i posti che contavano, alla guida del
Comune, lo poterono fare solo rinunciando al controllo diretto
della carica di sindaco, saldamente mantenuta in mano sua da
Giuseppe Gatti, l’esponente democristiano che seppe governare sia con i socialisti che con i
comunisti, ma sempre restando
al suo posto...
Veniamo dunque a quanto ri-
portato invece sul numero di Il
Ponte di luglio 1984. Intanto la
prima pagina annuncia, in una finestra collocata al centro della
parte bassa, «articoli e foto sulle
manifestazioni del “Giugno a
Gaggiano”». Qualcosa che, in
modo così strutturato, non esiste
più. Ma si sa, queste cose seguono in un certo senso le mode e
sono esposte ai venti: oggi le
manifestazioni di giugno, benché
abbiano perso quel “cappello”,
non si può dire che manchino, e
soprattutto c’è poi quella (che
ancora riveste carattere di novità
nonostante stia per compiere il
suo quinto anno di vita) della
Notte Bianca sul Naviglio, a luglio
inoltrato, che richiama in paese
una folla a quei tempi impensabile per una sola manifestazione.
Tornando all’edizione del
Ponte di trent’anni fa, un altro argomento che in prima pagina si
impone all’attenzione del lettore
(e direi anche del contribuente)
è quello di spalla: «Tasse», si leg-
TuttoGaggiano
Supplemento mensile di "Ordine e Libertà" in distribuzione gratuita a cura di
Editrice Abbiatense srl, vicolo Cortazzza 3, Abbiategrasso (Mi). Aut. trib.
Milano 9/8/1945 n. 346 del Registro.
Direttore responsabile: Marco Aziani. Coordinatore: Giuseppe Caffulli.
Stampa: Edizioni Tipografia Commerciale, Cilavegna (Pv).
Hanno collaborato: Eleonora Aziani, Mara Marchesi, Alberto Marini, Paolo
Migliavacca, Paolo Rossetti, Marina Rosti.
ge nell’occhiello. E poi: «Suona il
telefono: la Uil telefona ai grossi
contribuenti che denunciano poco, mentre il Comune di Gaggiano telefona a chi non ha pagato
la Socof». Ve la ricordate? Una
delle mille invenzioni (non certo
di questo Comune, ma dei governanto dell’epoca che in questo non differiscono granché da
quelli di oggi), per tenere i cittadini sotto pressione (quella fiscale, naturalmente!). A chiare lettere il “simpatico” acronimo stava
per «sovrimposta comunale sui
fabbricati»: evidentemente la sola imposta non bastava più...
Ultima curiosità che conferma
la convinzione che certi esperimenti vengono riproposti ciclicamente a distanza di decenni sen-
za che si possa registrare dei
passi avanti davvero significativi:
un’intera pagina è dedicata alla
notizia dal titolo «In battello sul
Naviglio». Certo, se lo ricorderanno bene anche gli abbiatensi
quel famigerato “bateau mouche” alla meneghina che facendo
un po’ di confusione tra il Naviglio Grande e la Senna si volle
mettere in acqua per collegare
Milano ad Abbiategrasso, transitando appunto per Gaggiano.
L’esperimento durò poco, quando ci si accorse che le turbine
del mezzo meccanico non erano
assolutamente adatte. Ma secondo i promotori l’occasione era
imperdibile: i milanesi sarebbero
partiti da Porta Ticinese alle 9 per
farvi ritorno alle 18.30 in bus, visto che il tempo di percorrenza
era di 3 ore per tratta. Ma la cosa
più curiosa sono i prezzi: 20 mila
lire con pranzo al ristorante convenzionato, oppure 16 mila lire
con colazione al sacco. Cioè il
pranzo convenzionato costava
un quarto del solo biglietto! fatte
le debite proporzioni, oggi immaginando che il ristorante convenzionato ti faccia mangiare, se
sei molto fortunato, con 20 euro,
ce ne vorrebbero 80 per andata
in battello e ritorno in pullman.
Meno male che c’è la crisi...
M.A.
Senza risorse servizi in forse
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TuttoGaggiano
ATTUALITA’ E POLITICA
LUGLIO 2014
IL NUOVO SINDACO Intervista a Sergio Perfetti sulle priorità del suo mandato
«Rivedere la convenzione col “Calvi Carabelli” che costa 300 mila euro l’anno
o aveva detto subito dopo
essere stato proclamato sindaco di Gaggiano: la priorità assoluta va al bilancio e al lavoro. A distanza di un mese e
mezzo dalle elezioni che gli hanno affidato la carica più alta del
comune, Sergio Perfetti conferma le proprie dichiarazioni
dell’immediato dopo-scrutinio e
aggiunge una serie di altri impegni all’agenda amministrativa.
«Il bilancio l’ho trovato come
me l’aspettavo, forse anche
peggio - esordisce - In tempi
brevi e medi bisogna apportare
delle modifiche strutturali. Può
essere che l’attuale sistema dei
servizi, erogati in parte direttamente dal Comune e in parte
dalla cooperative, diventi insostenibile».
Esempi significativi sono la
mensa e le scuole materne: «La
refezione scolastica va centralizzata o esternalizzata. I 7 punti di
cottura in cui vengono cucinati
i pasti non possiamo più mantenerli, costano troppo - rileva il
sindaco - Dobbiamo anche trovare una sinergia con la parrocchia per arrivare a una forma di
gestione condivisa dell’asilo
“Calvi Carabelli”. Finora il rapporto è stato regolato da una
convenzione che impegna il
Comune a ripianare le perdite
registrate alla fine dell’anno, ma
la situazione non è più sostenibile: riteniamo che la collaborazione con i privati sia un valore
importante per l’educazione
dell’infanzia, ma dobbiamo anche guardare alle risorse economiche con maggior attenzione.
Ora come ora, la convenzione
in essere ci costa circa 300 mila
L
euro per 160 bambini frequentanti, una somma che non è
proporzionale a quanto si spende per i due asili comunali. Occorre indicare un parametro
uniforme della spesa pro capite,
per arrivare gradualmente a un
quadro economico più equo».
Altra situazione cui l’amministrazione conta di metter mano
a breve, quella della cooperative che lavorano per il Comune:
«Chiederemo una maggior disponibilità nella gestione dei
Sergio Perfetti, sindaco di Gaggiano eletto lo scorso
26 maggio, in una foto scattata durante la prima seduta
del Consiglio comunale che ha sancito la sua investitura
servizi - commenta Perfetti - Ma
puntiamo anche a fidelizzare il
personale residente che lavora
per queste società. L’affidamento di un maggior numero di
prestazioni da erogare potrebbe consolidare anche dei rapporti di lavoro».
Sul fronte dell’occupazione
«l’amministrazione
comunale
non dispone di strumenti operativi, ma qualche azienda si è
fatta avanti chiedendo di intervenire nell’area ex Safosa. La
proposta che ci hanno presentato è di tipo industriale e non
riguarda la logistica, per cui
possiamo sperare che metta a
disposizione un certo numero
di posti di lavoro. Stiamo pen-
sando anche di istituire un ufficio che diventi punto di riferimento per i disoccupati, accompagnandoli a un inserimento
nel mondo del lavoro integrando l’offerta e la domanda, recepita non solo a livello comunale
o comprensoriale ma anche
provinciale e regionale».
Difficile, al momento, ipotizzare una ripresa dell’edilizia, ma
anche qui qualche spiraglio si
intravede: «Ho incontrato gli
operatori gaggianesi per delineare con loro una panoramica
del comparto - afferma ancora il
primo cittadino - Presto dovremo entrare nel merito dei problemi che riguardano la piscina,
i campi da tennis e il centro
sportivo di Bonirola: è indispensabile infatti disporre di tempi
certi nel percorso per ridare al
paese gli impianti sportivi pubblici di cui ha bisogno. Da qui a
fine anno, alcune situazioni urbanistiche in evoluzione ci fanno ben sperare in una ripresa
dell’attività costruttiva».
Ci vorrà un po più di tempo,
invece, per investire l’Unione
dei Fontanili (che gestisce la polizia locale insieme a Noviglio e
Besate) di ulteriori funzioni: «Tra
breve procederemo al rinnovo
della presidenza - conclude
Perfetti - Stiamo istituendo un
gruppo di lavoro per far diventare l’Unione una centrale di
committenza appoggiandosi,
tramite una convenzione, ai Comuni che aderiscono al Suap (lo
Sportello unico per le attività
produttive) ed eventualmente
anche ad altri».
Alberto Marini
Dal primo cittadino apertura all’opposizione, purché non polemizzi
«La scelta di Zacchetti assessore esterno?
Oltre che legittima è un valore aggiunto»
«G
aggiano ha votato in modo consapevole, i cittadini si sono dimostrati consci delle forze in campo. Sia io
sia Gianluca Bianchi abbiamo ottenuto
un ottimo risultato, segno che gli elettori
hanno apprezzato l’esperienza e le capacità di risolvere i problemi acuiti dalla
crisi, che ha ridotto drasticamente gli
oneri di urbanizzazione, e dai ridotti trasferimenti statali. Ora auspico che i rapporti con la minoranza siano improntati
alla propositività». Parola di sindaco: Sergio Perfetti, 62 anni, dallo scorso 26
maggio primo cittadino di Gaggiano,
parte dal commento delle elezioni amministrative per lanciare un messaggio
di apertura all’opposizione che vede
nell’ex collega di giunta, poi principale
avversario nella corsa per il Comune, il
punto di riferimento del gruppo di opposizione più numeroso (oltre a Bianchi,
è composto da Mattia Zangrossi e Paolo
Gorini). La legislatura non è partita nel
modo migliore sotto questo profilo: «Nel
primo Consiglio comunale ho dovuto
constatare il taglio polemico dell’intervento che ha criticato la nomina di Lo-
renzo Zacchetti come assessore esterno
- prosegue Perfetti - Ritengo, invece, che
la mia sia una scelta perfettamente legittima nei confronti di una persona che
abita a Gaggiano da dieci anni, conosce
la situazione locale, ha seguito tutta la
campagna elettorale, ha le competenze
professionali per occuparsi delle deleghe che le ho assegnato a partire dai
Servizi sociali: non ha potuto candidarsi
al Consiglio comunale per via di un impedimento legato agli incarichi che sta
svolgendo, ma preciso che nella mia decisione non c’è nulla di partitico, e credo
proprio che rivestirà un ruolo cardine
nel futuro del Comune. Allo stesso modo, la nomina di Massimiliano Allievi ad
assessore al Bilancio è basata su una
competenza professionale che gli deriva
dalla sua attività lavorativa, e sono convinto sia la persona giusta per effettuare
quegli approfondimenti della materia
che ci potranno consentire di vincere la
scommessa della parziale riduzione del
carico fiscale per i cittadini più deboli
dal punto di vista del reddito. Un traguardo che, sottolineo, potremo spera-
re di raggiungere nei 5 anni di legislatura, non certamente nel giro di qualche
mese: l’obbligo, adesso, è quello di chiudere il bilancio in pareggio».
L’apertura verso la minoranza, però,
Perfetti la conferma: «Spero che le polemiche di giugno siano solo l’effetto di
una campagna elettorale lunga e particolarmente sentita dai cittadini, oltre che
dai protagonisti. Mi auguro che si spengano e lascino posto a una collaborazione che sarebbe molto utile per far fronte
ai momenti particolarmente difficili che
ci attendono, a partire dallo snodo cruciale dell’approvazione del bilancio.
Bianchi ha tenuto in mano le redini finanziarie del Comune per 6 mesi, spero
nella condivisione di un lavoro che ha
avviato lui e che noi ci troviamo a completare. Un obiettivo importante sarebbe
incassare la Tasi a ottobre; dobbiamo altresì cercare di distribuire le entrate nel
corso dell’anno, per non avere più una
curva con forti oscillazioni che vede concentrati gli incassi in alcuni mesi alternati
a periodi di stasi in cui si rischia di dover
A.M.
accedere al credito bancario».
Lorenzo Zacchetti, neo assessore
ai Servizi Sociali di Gaggiano
Manco il tempo dell’aperitivo
TuttoGaggiano
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ATTUALITA’ E POLITICA
LUGLIO 2014
CONSIGLIO LAMPO Martedì 1 luglio in aula gli adempimenti e le nomine
In un quarto d’ora eletti i consiglieri dell’Unione e della Commissione Finanza
stato un Consiglio comunale lampo il secondo dell'era Perfetti, convocato
martedì 1 luglio alle 18. Meno
di quindici minuti la sua durata,
perché all'ordine del giorno erano previsti solo adempimenti
formali di inizio legislatura, ai
quali alcune delle altre amministrazioni neo elette avevano già
provveduto ad assolvere nel
corso della seduta di insediamento. Nessuna discussione di
sorta quindi: si è semplicemente
provveduto, come primo punto
all'ordine del giorno, a nominare i componenti del Consiglio
dell’Unione di Comuni “I Fontanili”, ai sensi dell’art. 10 dello
Statuto dell’Unione mededima;
per la maggioranza sono stati
eletti i consiglieri Massimiliano
Allievi (che ricopre anche il ruolo di assessore al Bilancio) e Andrea Lanteri Strati (delegato ad
Associazionismo, Sport e Tempo
libero, Politiche giovanili, Collaborazione eventi e gemellaggi),
mentre sarà Mattia Zangrossi a
rappresentare la minoranza.
Secondo tema della seduta
consiliare pomeridiana, l'approvazione degli indirizzi per la nomina e la designazione dei rappresentati del Comune presso
Enti, aziende ed istituzioni.
Da ultimo sono infine stati
nominati i membri della commissione Finanza, Istituzioni e
Gestioni Economiche: per la
minoranza sono stati eletti il
consigliere Gianluca Bianchi
(Scegli Gaggiano), e la consigliera Maria Teresa Vavassori
(Vavassori per il Rinnovamento);
per la maggioranza MassimiliaEl.A.
no Allievi e Lida Follari.
È
Per chi fa lavori di adeguamento alle case dei disabili
L
a Regione Lombardia – settore Casa, Housing Sociale e
Pari Opportunita, ha stanziato
4.150 mila euro per sostenere
economicamente le famiglie a
basso reddito che devono affrontare spese ingenti per
l’adeguamento della propria
abitazione.
Con deliberazione 13 marzo
2014 n. X/1506 la Regione ha
avviato per l’anno 2014 una misura di intervento sperimentale,
definendo modalita e criteri.
Possono beneficare dei
contributi le seguenti categorie:
le persone diversamente abili
con menomazioni o limitazioni
permanenti, di carattere fisico
o di carattere sensoriale o di
carattere cognitivo, ivi compreso la cecita, che incontrano
ostacoli, impedimenti o limitazioni ad usufruire, in condizioni di adeguata sicurezza ed autonomia, degli spazi nell’edificio nel quale hanno la loro residenza anagrafica o assumano la
residenza entro il 30.06.2015; i
soggetti che esercitano la tutela, la podesta ovvero l’amministrazione di sostegno dei soggetti indicati precedentemente; i condomini degli edifici in
cui risiedono gli stessi soggetti
sopra menzionati, che hanno
contribuito alla realizzazione
delle opere di abbattimento
delle barriere architettoniche;
infine, ogni altro soggetto che
sostiene la spesa in luogo della
persona diversamente abile.
Tra i premiati dalla Camera di Commercio il 15 giugno
Sul sito regionale Direzionale Generale Casa, Housing Sociale e Pari Opportunita della
Regione Lombardia è possibile
consultare tutta la documentazione del caso.
L’istanza di contributo dovrà
essere presentata al Comune
entro il 10 settembre 2014.
Sarà infatti il Comune di
Gaggiano, pe ri suoi residenti, a
ricevere e a verificare i requisiti
delle domande.
TG
Altri gaggianesi insigniti
Tra i protagonisti di Milano Produttiva La “Elettric-Sem”
la storica salumeria di Giorgio Lesmo e la carpenteria
di Giovanni Pogliaghi
E
ra il 1964 quando un giovane
gaggianese volonteroso decise di sfidare la sorte iniziando,
insieme a suo fratello, un'attività
di commercio al dettaglio di prodotti di salumeria, gastronomia e
formaggi a Gaggiano. Cinque anni
dopo, perso l'aiuto del fratello,
lo stesso giovane si ritrovò a continuare da solo il percorso intrapreso. Oggi Giorgio Lesmo, classe 1937, dopo una vita dietro il
bancone del proprio negozio,
può ritenersi ben soddisfatto del
premio Milano Produttiva conferitogli dalla Camera di Commercio
di Milano per i suoi 45 anni della
sua attività (più i 5 degli inizi!). Il
mese scorso, esattamente nella
giornata di domenica 15 giugno,
la cerimonia di consegna è avvenuta al Teatro alla Scala di Milano.
Intanto anche il figlio Emanuele
(nella foto) da oltre vent'anni collabora nell'impresa familiare gestendo un negozio a Gaggiano.
Complimenti davvero!
TG
Emanuele Lesmo e il papà Giorgio mostrano l’attestato ricevuto
C’erano anche l’impresa Pogliaghi Giovanni, carpenteria in ferro di via Volta 14 che si occupa in
particolare di lavorazione dei metalli, stampaggio e
saldatura, e la Elettric-Sem di Albanese Settimo
(elettricista, idraulicoe installatore di impianti di riscaldamento di via Mameli) tra le destinatarie del
premio Milano Produttiva assegnato il mese scorso
al Teatro alla Scala per iniziativa della Camera di
Commercio.
«La Milano che produce è una Milano sana che
non si arrende al declino economico e morale - ha
dichiarato nell’occasione Carlo Sangalli, presidente
della Camera di commercio di Milano – E’ una Milano fatta da tante imprese e lavoratori che ogni
giorno cercano di ritrovare la via della crescita. E’
una Milano che crede ancora e investe nell’Expo.
Non bisogna, però, sprecare questo capitale di fiducia. Come Camera di Commercio, nonostante le
difficoltà - ha concluso il presidente Sangalli - siamo impegnati a coinvolgere tutte le imprese
nell’Esposizione Universale, perché solo con una
partecipazione diffusa si vince. E sarebbe un bel
segnale se ogni imprenditore esponesse sulla sua
attività “Expo anch’io”.
TG
Sotto il treno una fine disperata
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TuttoGaggiano
COMUNITA’ E TERRITORIO
LUGLIO 2014
MILANO-MORTARA Mercoledì 2 luglio una tragedia sui binari ha messo ko la linea
L’estremo gesto nel territorio di Abbiategrasso, vittima un uomo di Vigevano
Il treno fermo dopo lo scontro e a destra i soccorsi
I
n preda alla disperazione
un uomo di 60 anni di origine sarda, residente a Vigevano, è salito in auto e ha
raggiunto Abbiategrasso,
dove purtroppo ha deciso
di farla finita buttandosi
sotto il treno. E’ accaduto
mercoledì 2 luglio poco
prima delle 13.30 nei pressi
del passaggio a livello di
viale Sforza. Il macchinista
del treno, partito alle 12.42
da Milano Porta Genova e
diretto a Mortara, ha provato ad azionare il dispositivo
per fermare la corsa del
convoglio, ma l’impatto tra
il mezzo e l’uomo è stato
inevitabile. Da subito è
scattato l’allarme: sul posto
sono arrivati sia l’ambulanza
della Croce Azzurra, sia
l’elisoccorso, anche se per
il 60enne è stato chiaro fin
da subito che non ci sarebbe stata alcuna speranza.
Dai primi rilievi infatti sembrerebbe che lo stesso abbia aspettato il passaggio
del treno, accovacciato sui
binari.
Una scena impressionante, al punto che pure il
macchinista, sotto choc per
l’accaduto, è dovuto ricorrere alle cure dei sanitari.
Poco distante dal luogo
dell’incidente, gli agenti
della polizia locale di Abbiategrasso - i primi ad arrivare in viale Sforza - hanno
recuperato l’auto del vigevanese, abbandonata lungo
la stradina che porta alla
Fontana di San Carlo.
Nell’abitacolo c’erano parecchie borse di carta contenenti degli indumenti e
sul sedile anteriore un
asciugamano verde, piegato in due.
Segno del fatto che forse da qualche tempo
quell’auto
rappresentava
l’abitazione del vigevanese,
evidentemente oberato da
numerosi problemi. Una situazione drammatica, che
può averlo spinto nel baratro della disperazione.
L’ipotesi di un gesto stremo trova conferma anche
nel racconto di un testimo-
ne, che avrebbe visto l’uomo camminare lungo i binari intorno alle 13. Per recuperare il corpo del 60enne sono intervenuti vigili
del fuoco del distaccamento abbiatense, che hanno
anche collaborato
alle
operazioni di soccorso degli altri passeggeri, costretti
a scendere dal treno.
Nel tratto tra Abbiategrasso e Vigevano, la circolazione dei treni è ripresa
solo dopo le 18, mentre da
Milano ad Abbiategrasso,
così come da Vigevano a
Mortara il servizio funzionava seppur con ritardi dovuti
alla riorganizzazione del
servizio.
Trenitalia ha messo a disposizione un servizio di
bus navetta per coprire il
tragitto Abbiategrasso-Vigevano, inoltre, sfruttando
le nuove tecnologie, per i
pendolari iscritti al servizio
Twitter è stato possibile conoscere in tempo reale
l’evolversi della situazione.
Solo poco prima delle
18, effettuati tutti i rilievi del
caso da parte dell’autorità
competente, il magistrato
di turno ha concesso la restituzione della salma, portata all’obitorio di Vigevano, ai parenti dell’uomo
che nelle prossime ore potranno anche disporre la
celebrazione dei funerali.
Nell’attesa che la situazione
tornasse alla normalità, un
passeggero del treno costretto alla lunghissima sosta ha accusato un malore.
Per questo motivo, intorno
alle 15, un’altra ambulanza
della Croce Azzurra è arrivata sul posto. In questo
caso il 43enne vittima del
malore è stato portato in
codice giallo all’ospedale
civile di Vigevano. Quanto
accaduto mercoledì rappresenta l’epilogo tragico
di una delle tante storie di
solitudine e di disperazione, che negli ultimi anni
coinvolgono un numero
sempre più crescente di
persone.
Eleonora Aziani
Una serata piena di vita venerdì 4 luglio alla Novella
Così Perfetti e “Insieme per Gaggiano”
hanno ringraziato amici e sostenitori
V
enerdì 4 luglio si è
tenuta la festa di ringraziamento presso la
Novella, con la quale il
neosindaco Sergio Perfetti ha inteso appunto
epsrimere la propria gratitudine a tutti i cittadini
gaggianesi, suoi elettori
e non.
Nonostante il maltempo, che ha costretto gli
organizzatori a limitare le
presenze a 130 coperti
(mettendo a disposizione anche l’attigua sede
del Pd e rimandando a
casa a malincuore coloro
che sono arrivati all’ultimo minuto), l’ atmosfera
di festa, gioiosa e conviviale, si è percepita fin
dai primi istanti. L’abbondante risottata ha
contribuito a riscaldare
la serata, con un sindaco
davvero travolgente nel
suo genuino entusiasmo,
insieme
all’infaticabile
Luigi Vita, e la presenza
al gran completo di tutti
gli assessori e consiglieri
della Lista “Insieme per
Gaggiano” e dei sostenitori; unica eccezione,
più che giustificata, l’assenza di Pietro Mormile,
che per l’indomani ave-
L’elenco dei numeri estratti della “lotteria”
va un appuntamento decisamente per lui importante: è infatti convolato
a nozze, con gli auguri
più sentiti da parte di
tutti!
Spettacolari le torte
preparate dalle “Donne
del Pd”, dopodichè Luciano il Fiorista, come da
programma, ha allietato i
presenti con un allegro
spettacolo musicale che
ha invogliato diverse
coppie a buttarsi in pista
a suon di musica.
Non poteva mancare
la lotteria finale, grazie al
prezioso contributo dei
commecianti di Gaggiano, che ha consentito a
diversi cittadini di rientrare a casa, oltre che a
pancia piena, e con
l’animo lieto, anche con
qualche bel premio sotto il braccio.
Insomma, soddisfatti
e lieti per una serata che
in effetti è stata praticamente... Perfetta.
A.N.
La campagna, scuola di vita
TuttoGaggiano
COMUNITA’ E TERRITORIO
7
LUGLIO 2014
CAMPUS ESTIVI Jessica Caterino ci racconta l’esperienza entusiasmante alla Guzzafame
L’esperienza positiva di 25 bambini per 5 un mese. E a settembre c’è il bis
C
ol mese di luglio
Jessica Caterino, responsabile della didattica della Cascina Guzzafame, si prende una
pausa dal Campus estivo
rivolto a bambini e ragazzi, per poi ributtarsi con
rinnovato entusiasmo nel
Campus di settembre. «Il
Campus è durato un mese
riuscendo a coprire così
le tre settimane di giugno
e la prima di luglio – racconta Jessica nella grande
sala ristorante della cascina – e il bilancio, rispetto
allo scorso anno, è migliore perché abbiamo riempito tutto il periodo con
circa 25 bambini a settimana e questo senza avere sconti promozionali di
convenzione col Parco
Sud». Jessica è modesta,
ma il successo del suo
Campus dipende soprattutto dalle sue capacità
didattiche e pedagogiche
unite ad una passione genuina per la terra: il percorso di apprendimento
che propone passa sempre attraverso l’esperienza
con diverse declinazioni.
E così se lo scorso anno ci furono i laboratori,
mentre l’edizione 2014 ha
visto come protagonista il
lavoro.
«Insieme a Martina Morelli ho deciso di far lavorare i bambini e di non
proporre più i laboratori
perché quelli vengono
fatti durante l’anno. Ne
abbiamo fatto qualcuno
solo quando pioveva».
Pulire il pollaio, prendersi cura degli asini, togliere le erbacce dall’orto,
ripulire il trattore, ma anche raccogliere vari tipi di
piante durante una passeggiata fino a Vigano, dare loro un nome e poi
scoprirne la vera denominazione costruendo un erbario. Queste sono state
alcune delle attività. «Ma
la più bella – prosegue
Jessica – è stata la pulizia
della casa del Guardiano
delle Acque verso il Naviglio, sito conosciuto in
zona come “Le Cascate”. I
bambini si sono vergognati per lo sporco che
c’era in un posto che altrimenti sarebbe stato gradevole e in questo modo
hanno aumentato la loro
coscienza civica».
E ancora: pic-nic con i
prodotti della cascina in
vari punti della Guzzafame, assaggio del latte a
crudo con permesso scritto dei genitori, apparecchiatura e servizi ai tavoli
seguendo la pedagogia
montessoriana: «Una cosa
ci è mancata – si rammarica Jessica – e cioè poter
assistere in diretta al parto
di tre mucche. Però i
bambini hanno visto comunque i vitellini ai quali
sono stati dati i nomi di
Diamante, Dentino e Delizia perché quella era la
giornata della D».
A settembre si prospettano altre due setti-
mane piene e la progettazione sarà svolta in base
alle esigenze della cascina
anche se «…. ci piacerebbe occuparci della ristrutturazione della casa del
Guardiano delle Acque»,
dice Jessica. Per l’anno didattico vorrebbe svolgere
interventi progettuali all’interno delle scuole, in abbinamento sempre con la
visita in Cascina, portando
delle figure professionali
come l’apicoltrice o la naturopata. Per Expo 2015
c’è l’idea di riproporre laboratori legati al gusto e
Successo crescente e un arrivederci
Mercatino solidale del libro:
bene l’inizio, conclusione poi
Le famiglie degli alunni dell’isitituto
comprensivo di Gaggiano non se lo sono fatto ripetere due volte: al volantino
di invito diffuso prima dell’estate dagli
organizzatori del Mercatino solidale
del libro (ovvero i responsabili del
Gruppo di Acquisto solidale del paese) hanno risposto accorrendo in massa
per approfittare dell’interessante proposta che, con i tempi che corrono, diventa di anno in anno sempre più apprezzabile per la sua caratteristica di
evitare gli sprechi e consentire ai genitori dei ragazzi di risparmiare qualche
prezioso euro.
L’attività aveva preso il via, come da
copione, a metà giugno, esattamente il
giorno 16 che era un lunedì. Ogni lunedì, mercoledì e venerdì successivo,
fino al primo venerdì di luglio, giorno 4:
raccolti nei primi tre giorni tutti i testi di
quanti si erano così mostrati interessati
a poter mettere in vendita i libri ormai
in disuso dei loro figli, e immediatamente fatta la cernita per escludere testi rovinati con pagine strappate o copertine mancanti (mentre sono stati
considerati validi quelli in buono stato
quantunque riportassero sottolineature,
note a margine o esercizi già svolti), ha
avuto inizio subito con successo la
vendita, che garantisce il 40% del prezzo di copertina a chi vende e applica a
chi acquista il 50% di sconto sul prezzo di copertina. A settembre è prevista
la fase conclusiva. Alla realizzazione
dell’iniziativa, che si volge nell’ex ufficio anagrafe presso il cortile comunale,
di fonte alla nuova biblioteca, dalle
17.30 alle 19 di lunedì, mercoledì e venerdì, collaborano gli assistenti ai Servizi Scolastici e Sociali del Comune.
all’alimentazione, come
fatto a giugno con i ragazzi delle medie e delle superiori che si sono mostrati curiosi e interessati.
Purtroppo,
nonostante
questi progetti di qualità
che stanno avendo successo, la progettazione
inviata a Expo non è stata
tenuta in considerazione:
«Nemmeno il parco Sud –
rincara Jessica – sta facendo qualcosa di promozionale con le sue cascine
nonostante ci siano state
proposte di piattaforme e
app
per
tablet
e
smartphone».
E i genitori cosa dicono? “Felicissimi! E qualcuno, senza togliere nulla
agli oratori che fanno un
gran bel lavoro, inizia a reputare la didattica in fattoria più formativa e anche
più sicura: molti bambini
l’ultima sera piangevano
nel sapere che l’indomani
sarebbe ripresa la normalità». Certo, con la notte
trascorsa nei sacchi a pelo
a guardare le stelle e ad
ascoltare il silenzio della
campagna, chi avrebbe
più voluto tornare a casa?
Simona Borgatti
A sinistra, il disegno
di una mucca che
allatta il vitellino, fatto
da un frequentatore
del campus alla Guzza;
sotto, momenti
di svago e di attività
8
FOCUS
LUGLIO 2014
TuttoGaggiano
Gaggiano... più bella di notte
TuttoGaggiano
9
FOCUS
LUGLIO 2014
SABATO 19 LUGLIO Torna la più attesa delle manifestazioni estive. Non solo in paese
La Notte Bianca sul Naviglio ci riserva qualche cambiamento. Addio Brasile
«L
a Notte Bianca è
un’occasione di
promozione per
il territorio e di visibilità
per le attività commerciali
locali». A ribadirlo è il
neo assessore alle Politiche Ambientali e agli
Eventi del Comune di
Gaggiano, Sabina Gatto.
La quale illustra l’iniziativa
nel dettaglio: «Il format è
quello degli scorsi anni. A
Gaggiano la Notte Bianca
è sempre stata apprezzata e partecipata e anche
l’edizione 2014 ha tutte le
caratteristiche per ottenere un successo di pubblico. Tante sono infatti le
persone che si sono attivate per organizzare al
meglio l’evento. Non ci
saranno sensibili differenze rispetto al passato anche perché non c’è stato
il tempo materiale per
ipotizzare delle modifiche» (la nuova giunta, lo
ricordiamo, si è insediata
solo una quarantina di
giorni fa, ndr).
«Una novità che mi
preme segnalare c’è specifica però l’assessore
Gatto - e mi riferisco
all’apertura dell’Ufficio Turismo in occasione della
manifestazione sotto le
stelle. Durante la serata
metteremo in distribuzione brochures informative
finalizzate alla promozione del nostro territorio in
vista dell'Expo. La Notte
Bianca, probabilmente a
causa del caratteristico e
suggestivo centro storico
di Gaggiano che si sviluppa sulle due sponde del
Naviglio Grande, ha sempre richiamato oltre ai
Spazio anche alla solidarietà e ai progetti sociali
Gli “Amici del Sorriso” non demordono
e propongono piatti tipici e buona musica
Non potevano mancare all’appuntamento con l’edizione 2014
della Notte Bianca gaggianese anche gli Amici del Sorriso. L'associazione onlus di Abbiategrasso,
proprio come negli anni passati,
organizzerà una cena dal doppio
menù (carne o pesce a scelta) e
gli incassi saranno devoluti in beneficenza. «Cucineremo pinchos,
spiedini di origine spagnola, ma
anche pesciolini fritti e mazzancolle alla piastra, e ancora fiorentina e gnocco fritto con tagliare di
salumi e formaggi, il tutto accompagnato da buona musica. Il pri-
gaggianesi anche tantissimi visitatori residenti nei
centri della zona e molti
turisti provenienti dalla vicina Milano. Un’ottima occasione per pubblicizzare il nostro territorio e far
conoscere le sue ricchezze. La manifestazione,
che ha da sempre un impatto positivo sul commercio, ha inoltre l’obiettivo di dare ossigeno alle
attività locali che, come in
altri piccoli centri, soffrono della crisi economica
globale».
A condividere il parere
dell’assessore anche Donatella Bertaggia, referente
dei commercianti gaggianesi: «Questa è una manifestazione importante per
tutti noi e chiaramente anche impegnativa. È da
gennaio che stiamo lavorando a questo evento,
non è infatti facile conciliare le esigenze di tutti,
ma è sicuramente bello
registrare la quasi totale
adesione dei negozianti
di Gaggiano che partecipano entusiasti fin dalla
prima edizione. Anche gli
espositori e gli hobbisti
che organizzano un mercatino lungo le strade del
centro storico tornano
sempre volentieri e numerosi e questo non fa altro
che testimoniare il successo della manifestazione estiva. Il mio negozio
di abbigliamento organizzerà per l’edizione 2014,
insieme alla gelateria Portici, una sfilata di moda
mare maschile e femminile. Nel corso della serata
ci saranno anche tanti appuntamenti musicali e
sarà allestita un'area per i
più piccoli con marionette, gonfiabili e trucca
bimbi».
L’altra novità è l’uscita
di scena dei percussionisti brasiliani con relative
ballerine: al loro posto
compaiono le danze mediorientali. Una scelta che
pare sia maturata nelle ultime settimane sulla scorta
del dissenso di una neoconsigliera
comunale
contraria a quell’esibizione per motivi sia etici che
economici.
Marina Rosti
mo turno per la cena è previsto
per le 19,45 – spiega Alberto De
Priori, referente del gruppo – mentre il secondo sarà alle 21. L'incasso della serata ci permetterà di
continuare a sostenere alcuni progetti sociali». È gradita la prenotazione al numero 3485252165.
Danza del ventre invece delle ballerine brasiliane
L’assurda “gabola” dell’Avis
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COMUNITA’ E TERRITORIO
TuttoGaggiano
LUGLIO 2014
IL CASO Mentre la pubblicità sui quotidiani ci avvisa che a Milano mancano donatori
La sezione di Gaggiano sarà costretta dalla burocrazia a chiudere i battenti
V
enerdì 13 giugno, Corriere della Sera, pagina
16: un volto di donna, imitando quello dello zio Sam
che invitava i giovani statunitensi ad arruolarsi nell’ultima guerra puntando il dito
verso il lettore, dice: “We
want you”.
E’ un invito a farsi avanti.
Non per una guerra, questa
volta, ma perché (campeggia nella pagina a grandi
lettere in colore rosso): “A
Milano mancano 20.000
donatori di sangue”.
Chissà quanto è costata
questa pubblicità all’ADO,
l’Associazione Donatori di
Sangue dell’Ospedale San
Paolo!
Ma sono certamente soldi spesi bene se qualcuno,
sfogliando il giornale quella
mattina, si è fermato a riflettere sulla necessità di farsi
avanti e porgere il braccio
all’ago che avrebbe trasferito il suo sangue alla vena di
qualcuno cui servirà per vivere, o vivere meglio.
Gli ospedali milanesi, gli
ospedali di tutt’Italia sono
pieni di cartelli che invitano
a farsi donatori, perché di
sangue c’è bisogno, un bisogno vitale, disperato,
continuo.
Eppure l’AVIS di Gaggiano, che raccoglie sangue
da donatori volontari, attraverso l’impegno di organizzatori volontari, a fine anno
chiuderà i battenti.
Stop. Fine.
Inutile il Centro Socio
Sanitario appena dedicato
al dottor Franco Ansalone,
stimatissimo medico giunto
dal sud nel pieno della
guerra e mai più andato via;
vuota la sala dedicata al
dottor Piero Bianchi, che
dell’AVIS è stato a lungo
direttore sanitario; silenziosa quella in cui si riunisce
da trent’anni il Consiglio direttivo, due sere la settimana, che piova, nevichi o tiri
vento; accatastate le sedie,
le poltroncine, i lettini, le
scrivanie, i tavoli in uso per
le donazioni mensili (11
all’anno).
Ce ne saranno ancora
due, poi basta.
Ghe n’è pü per nissün.
Adesso che i donatori
sono circa 600, fra gaggianesi e provenienti dai paesi
vicini perché qui si(ce n’è
perfino uno che viene dal
Piemonte e, avendo la fidanzata a Gaggiano, quando viene a trovarla – di domenica – intanto che c’è,
dona il suo sangue), si
chiude baracca, se tira giò
la clèr, tutti a casa.
Le disposizioni che
scatteranno alla fine dell’anno dichiarano inadatti il
luogo e l’organizzazione
che fino ad ora andavano
benissimo e che hanno
Una foto tratta dall’archivio di Mita Sassano, rigorosamente in bianco e nero, durante un’assemblea dei donatori Avis
consentito di raccogliere
1.200 donazioni in un anno, sostituendosi anche agli
ospedali, che di domenica
non fanno prelievi, per cui
c’è gente che viene a dare
il sangue qui.
Questo piccolo miracolo che si è realizzato a Gaggiano grazie alla sensibilità
delle Amministrazioni comunali succedutesi da cinquant’anni in qua, all’impegno di decine di volontari e
alla generosità di centinaia
di donatori, sta per essere
spento. Identica sorte seguiranno le Associazioni
gemelle dei paesi vicini,
come Rosate e Noviglio.
Saranno ammessi (oltre
ai centri privati ed ai centri
di raccolta degli ospedali)
solo quelli gestiti direttamente dall’AVIS provinciale.
Ce n’è uno ad Albairate.
Non potrebbe essercene uno anche a Gaggiano?
E’ la via d’uscita a cui
puntano i dirigenti, Fiorello
Vicenzi e Albino Piana in
testa: AVIS Gaggiano mette
in campo la struttura e le
persone che avvisano i donatori; AVIS Provinciale
manda i medici, le infermiere, il materiale per la
raccolta e anche i viveri per
il ristoro.
Non sarà più la stessa
cosa, si cancellano comunque tutte quelle iniziative
(dalle conferenze, alle gite,
agli incontri con gli studenti) che nell’arco di mezzo
secolo hanno creato una
tradizione d’impegno e ge-
nerosità, trasformando in
abitudine un gesto prezioso (ricordate? A Milano
mancano 20.000 donatori
di sangue!).
Ma si continuerà a fare
una cosa utile. Utile anche
all’economia, se vogliamo
parlare di soldi: le 27.000
raccolte fatte in questi anni
di domenica, corrispondono ad altrettante giornate
lavorative che non si sono
perse. Questo volontariato
abbatte anche i costi delle
imprese. Meriterebbe sorte
migliore di una chiusura
causa provvedimento.
AVIS Gaggiano ha già
avanzato la sua proposta,
ha chiesto aiuto a esponenti politici in Regione, trasmesso il proprio allarme al
nuovo Sindaco.
AVIS Provinciale raccoglierà l’appello? O punterà
l’indice verso ovest, indicando ai donatori la strada
di Albairate, come se bastasse?
Questo articolo è un appello: chi può dica a chi
può che i buoni esempi
vanno riprodotti su larga
scala, minga scancelaa, mica cancellati con un provvedimento e amen.
Chi ha idee, le esponga:
una raccolta di firme? Una
delegazione di donatori al
Provinciale? Una lettera al
Corriere? Una telefonata a
“Chi l’ha visto” quando si
cercheranno seicento donatori a cui si è reso difficile anche donare il sangue?
Paolo Migliavacca
Rete Funeraria Italiana
E' stato stabilito il livello dei prezzi e le caratteristiche che le Imprese appartenenti alla Rete
Funeraria Italiana si impegnano a garantire.
Le tipologie di servizio sono:
TIPOLOGIA A
Inumazione - 1600 €
Cremazione, esclusi trasporto al crematorio ritiro ceneri - 1600 €
Tumulazione, compresi materassino e valvola - 1900 €
• Disbrigo pratiche e assistenza alla famiglia • Cofano: abete (ART. 101 BIS) • Imbottitura: raso • Accessori
• Stampa fino a 10 epigrafi • Trasporto nel raggio di 20 km dalla sede dell'agenzia • Cerimonia funebre
con autofunebre e personale
TIPOLOGIA B
Inumazione - 2000 €
Cremazione, esclusi trasporto al crematorio ritiro ceneri - 2000 €
Tumulazione, compresi materassino e valvola - 2350 €
• Disbrigo pratiche e assistenza alla famiglia • Cofano: larice (ART. 27 L) • Imbottitura: raso • Accessori
• Stampa fino a 20 epigrafi • Trasporto nel raggio di 20 km dalla sede dell'agenzia • Cerimonia funebre
con autofunebre e personale
TIPOLOGIA C
Inumazione - 2500 €
Cremazione, esclusi trasporto al crematorio ritiro ceneri - 2500 €
Tumulazione, compresi materassino e valvola - 2850 €
• Disbrigo pratiche e assistenza alla famiglia • Cofano: mogano (51 cv - md) • Imbottitura: raso • Accessori
• Stampa fino a 25 epigrafi • Trasporto nel raggio di 20 km dalla sede dell'agenzia • Cerimonia funebre con
autofunebre e personale
Le origini d’Oriente in mostra
TuttoGaggiano
COMUNITA’ E TERRITORIO
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LUGLIO 2014
ESPOSIZIONE D’ARTE Inaugurata il 28 giugno e visitabile per tutto il mese di luglio
La creatività di gaggianesi venuti dalla Cina e dal Giappone e il suo valore
L
o scorso sabato 28
giugno la Biblioteca di
Gaggiano ha ospitato,
con un’ottima partecipazione,
l’inaugurazione
della mostra “Enghi – Origine dipendente” Sumi
painting di Lucy Su Matsunaga, collages e sculture
di Yuji Matsunaga. L’iniziativa è stata introdotta da
Daniele Vecchi, consigliere delegato alla cultura,
che ha sottolineato il valore della location della mostra e presentato le prospettive future della cultura a Gaggiano. Quindi a
rappresentare l’organizzazione dell’ evento, che è
stata a cura dell’associazione Aldo e Cele Daccò
è intervenuto Paolo Migliavacca, presentando i
due artisti e spiegando
come e perché sono approdati alla Biblioteca di
Gaggiano con questa
esposizione. Altri ospiti
presenti, e precisamente
un’attrice e una poetessa,
quindi un critico d'arte,
hanno commentato le
opere esposte, mentre un
gradito sottofondo musicale diffondeva raffinate
note. Lucy e Yuji Matsunaga, cinese di nascita lei,
giapponese lui, dopo una
vita itinerante, sono da
tempo cittadini gaggianesi. Le loro opere rimarranno in esposizione in biblioteca per tutto il mese
di luglio negli orari di
apertura. Lo spirito comune della loro opera artistica può essere a ragione
descritto da queste parole di Daisaku Ikeda: «La vita creativa apre nuove
strade e tende all’autorinnovamento ogni giorno,
sempre, in armonia con il
ritmo originale dell’universo, in modo tale da determinare una trasformazione». Una mostra originale
e di charme che merita di
essere visitata.
M.M.
La cerimonia il 21 giugno scorso. Per la loro attività in campo teatrale
Ai “FavolaFolle” il premio Histryo 2014
La Compagnia Teatrale FavolaFolle ha ricevuto il mese scorso il
premio Hystrio 2014 per l’attività
svolta sul proprio territorio, come
riconoscimento di un lavoro culturale portato avanti da molti anni e
sempre con più intensità da quando è residente presso l’Auditorium
Comunale di Gaggiano dove da
due anni mette in atto i propri progetti teatrali. Alla serata di premiazione di sabato 21 giugno erano
presenti le personalità più illustri
del panorama teatrale nazionale
che hanno accolto con un applauso il premio alla Compagnia FavolaFolle. La giuria di esperti del settore, capitanati dalla giornalista Claudia Cannella ha deciso di assegnare
il premio alla compagnia gaggiane-
se sulla base della motivazione così
di seguito illustrata: «Fondata a Casorate Primo nel 2006, la Compagnia Teatrale FavolaFolle è oggi tra
gli esempi concreti di come si possa fare e diffondere cultura teatrale
anche oltre i confini della metropoli
milanese. La sua attività spazia dalla
produzione di spettacoli teatrali ai
corsi per adulti e ragazzi, dall’organizzazione di concerti e show alle
letture in biblioteche e librerie. Dal
2012 FavolaFolle intensifica la sua
attività nell’hinterland sud-ovest
prendendo in gestione l’Auditorium Comunale di Gaggiano, dove
realizza una stagione di prosa, musica e danza, e organizzando il FollinFestival, rassegna “impegnata” sui
linguaggi del comico. FavolaFolle è
stata anche, sin dagli esordi, tra le
protagoniste di Invito a Teatro in
Provincia, format di “abbonamento
trasversale” lanciato dalla Provincia
sulla scorta del “fratello maggiore”
milanese nato nel 1978. L’importanza del lavoro sul territorio realizzato
da FavolaFolle si concretizza anche
in importanti collaborazioni, come
quelle con la Fondazione per Leggere e la Fondazione per la Promozione dell’Abbiatense. A questa
giovane e agguerrita Compagnia va
dunque il Premio Hystrio-Provincia
di Milano per la capacità di creare
sinergie con realtà territoriali, dimostrando che il teatro è un mezzo di
crescita, non solo culturale, per
ogni singola comunità locale».
TG
Buon lavoro don Francesco!
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COMUNITA’ E TERRITORIO
TuttoGaggiano
LUGLIO 2014
PRIMA MESSA Dopo quella nella parrocchia d’origine, quella a Gaggiano, sua nuova “casa”
Dopo l’animazione estiva, in partenza coi ragazzi per Valles e per Roma
U
n pomeriggio di
questo bizzarro luglio meteorologico ,
nel cortile dell'Oratorio
San Tarcisio di Gaggiano,
incontro don Francesco
Solinas. Sono da poco
passate le cinque e la
giornata di animazione
estiva sta terminando. Gli
ultimi bambini si attardano ancora qualche minuto
prima di prendere la strada di casa con i loro genitori. In molti lo chiamano
e lo salutano: «Ciao don!».
I ragazzi più grandi, gli
animatori, si riuniscono attorno ai tavoli per fare il
punto dell'organizzazione. Don Francesco sorride e ascolta, quindi si rivolge a me: «Oggi abbiamo temuto la pioggia, invece la giornata è stata soleggiata, ma in caso di
maltempo siamo comunque organizzati».
Don Francesco , classe
1980, è cresciuto a Busto
Arsizio, ha frequentato il
Liceo Socio -Psico - Pedagogico a Saronno, quindi
è entrato in Seminario per
i primi due anni a Seveso
e a Venegono per i restanti quattro.
Ha già operato un anno
a Gaggiano come diacono, e, dalla sua ordinazione sacerdotale, i primi di
giugno di quest'anno, è
iniziato per lui il quinquennio gaggianese come
sacerdote, rinnovabile per
altri cinque anni.
La sua prima messa solenne a Gaggiano è stata
officiata il 15 giugno nella
chiesa parrocchiale dello
Spirito Santo. In precedenza, secondo tradizione, l’aveva celebrata da
novello sacerdote appena
ordinato, la domenica 8
giugno nella sua parrocchia d’origine: quella dedicata a San Giovanni Battista, appunto nella sua
Busto Arsizio.
Di quest’altra “prima
messa” nel nostro paese,
invece, ecco che cosa
racconta: «I gaggianesi
sanno pregare, la cosa più
bella è stata farlo insieme,
questo mi ha aiutato in
quel momento importante". Poi torna all' animazione estiva: "per me quest'anno è la prima volta
come sacerdote, dopo
tanti anni come animatore.
La cosa molto positiva è la
presenza di tanti giovani
(una settantina) che a turno sono qui per animare
queste giornate. Prima di
iniziare c'era un po' d'insicurezza tra i ragazzi, ma
l'impegno ha dato risultati
molto positivi in questo
senso. Ci sono anche numerosi adulti che danno il
loro tempo per l'anima-
zione occupandosi del
bar, della segreteria e delle pulizie. Stare a Gaggiano mi piace moltissimo e
soprattutto amo questo
oratorio e la sua bella posizione lungo il Naviglio»,
conclude il giovane sacerdote.
Al termine dell'animazione estiva all’Ost (cioè
proprio in questi giorni di
uscita del nostro giornale),
don Francesco partirà con
i bambini e i ragazzi dalla
quarta classe della scuola
primaria (elementari) fino
alla terza della secondaria
(medie). La meta è Valles,
in provincia di Bolzano,
dove la vacanza durerà
dal 19 al 26 luglio. E successivamente, insieme ai
ragazzi delle scuole superiori, il nuovo prete
dell’oratorio
guiderà
un’esperienza
estremamente promettente: li accompagnerà infatti sulla
via Francigena attraverso il
Lazio per arrivare a Roma,
con partenza il 28 luglio e
rientro l’8 agosto. Già, a
Roma, la città eterna, quella dove da diacono, con i
futuri “compagni di ordi-
nazione sacerdotale”, è
stato pochi mesi fa ed ha
avuto la gioia di incontrare
sia papa Benedetto XVI,
sia naturalmente la solida,
scoppiettante e contagiosa fede professata con rigore e con gioia dal suo
amato successore, papa
Francesco. Un nome una
vocazione? Buon lavoro
don Francesco!
Mara Marchesi
Don Francesco Salinas
festeggiato
il giorno della sua
Prima Messa
nella parrocchia di
San Giovanni Battista a
Busto Arsizio; a fianco,
la torta degli auguri;
sotto, gli incontri con
papa Francesco e con
Benedetto XVI
Riso... “un risotto”
LA PROTESTA Presente Fabio Camisani
A Milano coi produttori per dire basta!
Venerdì mattina, 11 luglio scorso, hanno occupato di buon'ora via Melchiorre
Gioia a Milano, sotto il palazzo della Regione, nel tratto adiacente piazza Città di
Lombardia, per gridare a tutti che il riso
italiano è in pericolo. Dalle 9 di mattina al
pomeriggio inoltrato i risicoltori provenienti da tutta la Lombardia hanno manifestato nel cuore del capoluogo lombardo, appunto sotto la nuova sede della
Regione, perché si attuino politiche utili a
salvare il vero riso made in Italy messo a
rischio dalle speculazioni sull'import a
basso costo dai Paesi asiatici e in particolar modo dal prodotto a dazio zero proveniente dalla Cambogia.
In braccio, cartelli con diversi slogan:
“Sì alla clausola di salvaguardia”, oppure
“Riso italiano = qualità” . Accanto a loro
anche un gruppo di mondine che ai consumatori ha distribuito sacchetti di riso
prodotto nel territorio
della provincia di Milano, mentre più tardi è
stato anche servito a
tutti i passanti un piatto di risotto alla milanese.
Fiaccati dalla
volatilità del mercato e
dal continuo aumento
dei costi di produzione, i risicoltori italiani
non vogliono cedere
all'idea di dover abbandonare la coltivazione di una delle eccellenze dell'agroalimentare tricolore. Per questo sono scesi
in campo. Tra le prime voci raccolte dai
giornalisti venuti a registrare la protesta e
a darle la giusta visibilità e forza, anche
quella di un gaggianese. È Fabio Camisani, 44 anni, dell’azienda agricola a tutti
nota in paese e nel circondario anche come meta di visite di scolaresche e di turisti della domenica attratti dallo storico
mulino. Figlio di risicoltori, Fabio Camisani coltiva a sua volta 140 ettari con varietà
da interno: «Ormai produciamo in perdita – ha spiegato a chi lo intervistava – Con
quello che ci viene pagato il riso non riusciamo più a coprire i costi di acqua,
energia, gasolio, fertilizzanti. Se le aziende sono costrette a chiudere, che ne sarà
del riso italiano? Chi terrà puliti prati e
fossi, garantendo la tenuta del territorio
contro fenomeni meteorologici sempre
più intensi?».
TG
La banda suona per noi...
TuttoGaggiano
COMUNITA’ E TERRITORIO
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LUGLIO 2014
RICORRENZA A giugno si è presentata con la nuova divisa: basco bianco e piume rosse
E lo fa dalla bellezza di centosessant’anni. Svecchiata e in cerca di sponsor
Barriere architettoniche, volontari della sanità, ma
anche buona cucina sulle pagine di “Aperture”
P
orta la propria carta
d’identità nel nome
con cui si presenta: è
il “Corpo Musicale di Gaggiano 1854”.
Nome e cognome, luogo e data di nascita, centosessant’anni fa.
Manca fra i dati anagrafici il nome del genitore,
che a quei tempi era invece d’uso accompagnare
quello di ogni individuo.
Il padre-fondatore si
chiamava Pietro De Vecchi
e faceva il sellaio (sua moglie la cucitrice) il giorno
in cui si riunirono in associazione i primi suonatori.
Il sellaio era un mestiere
d’artigiano che richiedeva
mani dalle dita forti e ore
di fatica al lavoro, una
bottega, dei garzoni che
imparavano il mestiere,
senza contratto, senza tutele, ma con il pane assicurato perché selle e materassi, cordami e cuscini
sarebbero ancora serviti,
ai gaggianesi, per un secolo almeno. Più avanti, rimasto vedovo, si risposò
e cambiò professione,
aprendo una salsamenteria, che sarebbe poi – più
o meno – un negozio da
salumiere.
Nel 1854 gli Austriaci
controllavano i gaggianesi
dalla Gendarmeria nel
cortile sotto la torretta, il
sindaco si chiamava Primo
Deputato (deputato, cioè
incaricato, ad amministrare i beni comuni) ed era
scelto dai maggiori proprietari che, per non impegnarsi di persona, incaricavano il loro fittabile.
Il Corpo Musicale nel
1854 si chiamava Filarmonica ed aveva una divisa
(ce lo rivela una vecchia
fotografia più volte pubblicata nei libretti che
hanno raccontato fino ad
oggi la sua storia) di foggia militare, che si definiva
con la parola “montura”
(dal francese monture, o
monter: montare, assettare) ed era di colore blu
scuro, con elmo piumato,
spalline, alamari e bottoni
dorati.
La divisa simil militare
rimase anche dopo la par-
tenza (forzata) degli Austriaci ed era comune a
tutti i corpi bandistici, ma
anche alle guardie comunali, ai pompieri, perfino
agli alunni di orfanotrofi e
collegi, così che l’Italia di
fine Ottocento pullulava
di militari grandi e piccoli,
veri o somiglianti, al punto
da indurre il Ministero
competente a regolamentare l’uso di uniformi civili,
imponendo anche alle
“Bande” di sottoporre al
Prefetto della loro provincia un disegno in tre copie col modellino che
avevano in uso o intendevano adottare.
In quell’anno (1876) in
provincia di Milano circolavano 270 bande musicali (un quarto delle quali
nella sola città).
Quella di Gaggiano,
che si chiamava al momento Società Filarmonica, cambiò divisa nel
1909, affidandone l’ideazione e la confezione alla
ditta milanese Orsi, Rozza
& Motta della centralissima via Tommaso Grossi. Il
figurino, con la firma del
Direttore musicale Giuseppe Castoldi e del sindaco di Gaggiano Amilcare Brusati (l’ufficiale del Risorgimento che divenne
sindaco di Gaggiano è
costruì la deliziosa villa
primo-novecento recentemente scomparsa senza
lacrime, nemmeno fosse
una catapecchia, sotto un
condominio nuovo di
pacca lungo il viale della
Stazione), fu approvato
dalle competenti autorità.
La foggia è sempre militare, ma il risultato è assai
più sobrio: un berretto
con la visiera rigida sostituisce l’elmo e si riducono
l’ingombro degli accessori e la dimensione dei
bottoni.
Una versione ancora
più semplice è approvata
dai Carabinieri di Abbiategrasso, cui si presenta
nel 1933 Pietro Zacchetti
per essere fotografato nella divisa blu con bande di
velluto granata sui pantaloni e bottoni dorati.
E’ la divisa delle grandi
occasioni, il più delle volte i suonatori soffiano nelle trombe e battono sul
tamburo in abiti borghesi,
tenendo in testa il solo
cappello.
Alla fine della guerra,
quando ancora sono razionati i generi alimentari,
non ci sono più divise e
nemmeno i soldi per
comperarle, così ci si ac-
contenta di rifare il berretto, tutto diverso dal precedente (che è come dire: tutto comincia dalla testa).
La divisa nuova arriva
nel 1954, quando si festeggia il centenario di
fondazione, con grandi
concerti e benedizione
del parroco don Orio
Giosuè.
Il colore del panno è
ancora blu, ma non c’è
più nulla di militare e anche il berretto diventa di
colore bianco.
Nel 1967, nuova versione: c’è la variante estiva,
di stoffa più leggera e colore chiaro, beige (in dialetto: “bèsc”) sotto il berretto bianco.
La musica si aggiorna,
ma non cambia per quanto riguarda la cassa del
Corpo Musicale, che vive
sempre di aiuti generosi:
nel ’67 è determinante
l’intervento di Carlo Garancini, titolare di un’officina ora chiusa all’inizio
della Via Roma.
Nel ’79, quando si sostituisce la divisa ormai logora, si forma un Comitato
con amministratori comunali, commercianti, professionisti, tutta gente che
ha cuore la musica e la
“Banda”.
Nuova divisa blu per la
stagione fredda, solo camicia azzurra e cravatta
rossa per l’estate.
Adesso, anno 2014,
centosessanta dalla fondazione, la divisa cambia
ancora.
Adottando, al posto
dello storico berretto con
visiera, un basco bianco
con le piume rosse, una
rivoluzione nei colori.
E ci si guarda intorno,
cercando un benefattore
(o due, o tre, o novemila
quanti siamo ad ascoltar la
Banda).
Paolo Migliavacca
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La Promozione non fa paura
TuttoGaggiano
15
SPORT
LUGLIO 2014
ACCADEMIA GAGGIANO Parla l’allenatore della prima squadra, mister Giulio Iannotti
Primo obiettivo la salvezza, con i piedi per terra e tanti nuovi acquisti giovani
«D
a neopromossa restiamo
umili e puntiamo a raggiungere al più presto la salvezza senza passare dai playout».
Così Giulio Iannotti, al terzo
anno alla guida dell'Accademia
Gaggiano, presenta gli obiettivi
per la stagione 2014-2015 in
Promozione. Iannotti rimane
coi piedi per terra: «Dopo aver
ammazzato il campionato in
Prima Categoria, da settembre
parte un nuovo progetto. Sarà
un anno di assestamento. Se
riusciremo a far bene, dalla stagione successiva punteremocertamente ad obiettivi diversi
dalla salvezza».
Il tecnico mette comunque
sull'attenti i suoi ragazzi: «Se
partiamo da presuntuosi, retrocediamo subito».
Si punterà, per forza, sui
giovani.
«Abbiamo cambiato parecchio a livello di rosa – spiega
l'allenatore dell'Accademia – il
regolamento ci impone i giovani fuoriquota, dobbiamo avere
in campo un ragazzo del '93,
un '94, un '95 e un '96. In più
dovremo avere altrettanti giovani in panchina come possibili
ricambi».
Già quattro i colpi messi a
segno dalla società per ringiovanire la rosa. Iannotti li elenca
e specifica le caratteristiche di
ciascuno: «In difesa sono arrivati Pozzi dal Casarile e Ferrari
dalla Juniores del Casorate, entrambi classe '95. Il centrocampo è stato rinforzato con l'arrivo di Drago, '96, dal Bonola e
di Chitti, '95, dal Melegnano.
Farà parte della rosa anche il
difensore Padovano, '96, che
dalla Juniores viene promosso
in Prima squadra».
Il mercato comunque non finisce qui: «Faremo altri tre acquisti sempre giovani – continua Iannotti – Andremo a prendere un portiere che farà da secondo al titolare Trezzi, un ter-
zino e un attaccante».
Per far spazio ai giovani ci
sono state necessariamente anche delle partenze.
L'allenatore anche in questo
caso non fa mistero delle anticipazioni che riguardano alcuni
suoi ex giocatori: «Lasciano
Gaggiano Agati e Carrara che si
accasano al Binasco, Gennari e
D'Addato che ritornano all'Alcione dopo il prestito, il giovane portiere Bosio e infine il nostro Bollani che a 36 anni appende le scarpe al chiodo, ma
resterà in società con compiti
dirigenziali».
Il primo appuntamento con
la nuova stagione è praticamente già alle porte. Infatti giovedì prossimo, 17 luglio, ci sarà
la presentazione della squadra
alle 20.30 al ristorante Anselmo's di Buccinasco.
Poi un mese esatto di ulteriore svago, ma presto verrà l'ora di tornare sul campo a sudare per arrivare preparati ai primissimi impegni. «La preparazione - fa sapere il mister - comincerà il lunedì 18 agosto: appuntamento al campo sportivo
di via Gramasci con una doppia seduta che caratterizzerà la
prima settimana di allenamenti». Settimana al termine della
quale si scenderà già in campo
con la prima partita della Coppa Italia di Promozione. Gli altri
match saranno il 27 e il 31 agosto. Poi ci si confronterà con la
nuova categoria: «È il 3 settembre la prima giornata di campionato», conclude Iannotti.
La Promozione non fa paura.
Paolo Rossetti