la zarara - Comune di Mazzarrà Sant`Andrea

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la zarara - Comune di Mazzarrà Sant`Andrea
La Zagara
"Splendore di luce bianca" è l'antico significato etimologico, secondo la lingua araba, che ben
rappresenta la soavità dei candidi e vellutati fiori di Zagara, ovvero d'Arancio amaro.
La grazia e la delicatezza dell'aroma fiorito che i loro petali leggiadri diffondono nell'aria
evocano un senso di purezza assoluta: di questa speciale fragranza, nel XVIII secolo, si
innamorò la raffinata Duchessa Anna Maria Orsini di Bracciano, Principessa di Neroli,
eleggendola così come l'unico, affascinante sentore - sottoforma di olio essenziale - con cui
profumare guanti e merletti, e persino l'acqua del bagno.
Ancora oggi le virtù racchiuse nei fragranti fiori di zagara sono più che rinomate: da queste
corolle i Laboratori dell'Erbolario hanno saputo ottenere un estratto ricco di flavonoidi, dalle
spiccate capacità antiossidanti e protettive, in grado di favorire il rinnovamento cellulare, e
hanno anche distillato un'acqua profumata, che si distingue per l'effetto addolcente e
rinfrescante.
La zagara è il fiore degli agrumi. La parola deriva dai termini arabi zahara ("splendere,
sfavillare di bianco") e zahr ("fiore").
Per zagara si intende in particolare il fiore dell'arancio e del limone (la cui fioritura avviene
tra aprile e maggio) oltreché del bergamotto (che invece fiorisce tra la fine di marzo e aprile: i
frutti vengono raccolti da ottobre a dicembre).
Il fiore di zagara viene utilizzato per la preparazione dei profumi o dell'acqua di Colonia di
zagara e nella preparazione di alcuni prodotti dolciari (ad es. il miele di zagara di agrumi).
L' essenza di zagara o neroli è ottenuta dai fiori dell'arancio amaro.
La zagara viene spesso utilizzata per tradizione per la composizione del bouquet di nozze: è
pertanto molto frequente l'utilizzo dell'espressione fiori d'arancio in riferimento al
matrimonio.