EFFETTI SETTORIALI DEGLI ATTENTATI TERRORISTICI DELL`11

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EFFETTI SETTORIALI DEGLI ATTENTATI TERRORISTICI DELL`11
EFFETTI SETTORIALI DEGLI ATTENTATI TERRORISTICI
DELL’11 SETTEMBRE: I SERVIZI
Gli attacchi terroristici dell’11 settembre hanno avuto un impatto negativo rilevante su alcuni settori dei servizi, in particolare i comparti dei trasporti e del turismo (alberghi e pubblici esercizi). Secondo i dati Istat, complessivamente questi settori rappresentavano nel 1999 l’8,5% del
valore aggiunto italiano. Il peso del settore dei trasporti era pari al 5,2%; il trasporto su strada
(merci e passeggeri), quello ferroviario e quello marittimo ed aereo rappresentano rispettivamente il 55,8%, l’11,1% e il 33,1% del valore aggiunto totale dei trasporti. Gli alberghi e i pubblici
esercizi rappresentavano complessivamente il 3,3% dell’economia italiana.
Il settore del trasporto aereo. I dati sul trasporto aereo forniti da Assaeroporti, l’associazione che raggruppa i principali gestori aeroportuali italiani, relativi ai primi otto mesi dell’anno
(tab. 1) mostravano incrementi sia in termini di passeggeri che di merci trasportate (rispettivamente +2,8% e +6,1% rispetto ai primi otto mesi del 2000). In particolare risultava in aumento il
numero di passeggeri internazionali1 (+5,7%) e in lieve diminuzione quello dei passeggeri nazionali2 (–0,2%). In termini di merci trasportate stavano aumentando sia la posta (+11,3%) che le altre tipologie (+5,4%).
Tab. 1 - Andamento del trasporto aereo
(Variazioni % tendenziali)
2001
Variabili
Gen-Ago
Gen-Ott
Settembre
Ottobre
Passeggeri
Nazionali
Internazionali
Ue
Non-Ue
2,8
–0,2
5,7
8,9
–2,3
–0,1
–2,1
1,8
5,1
–6,8
–3,5
–3,6
–3,6
–2,6
–8,1
–18,1
–15,1
–21,1
–13,4
–38,1
Merci
Poste
Altro
6,1
11,3
5,4
3,9
10,3
3,0
–8,3
2,5
–9,7
–1,0
10,3
–2,5
Fonte: Assaeroporti.
L’impatto degli avvenimenti dell’11 settembre sul trasporto aereo può essere valutato analizzando i dati di traffico dei mesi di settembre3 e di ottobre. A settembre la caduta delle merci trasportate, che ha anche risentito del rallentamento del ciclo industriale, è stata superiore a quella dei passeggeri (rispettivamente –8,3% e -3,5% rispetto a settembre 2000). La diminuzione delle merci
trasportate è interamente attribuibile alla caduta delle merci non postali (–9,7%): le spedizioni postali hanno continuato ad aumentare pur se con ritmi meno sostenuti dei mesi precedenti (+2,5%).
Per quanto concerne i passeggeri, la diminuzione maggiore si è avuta nella componente non-Ue (–8,1%);
il calo è stato invece di minore intensità per i passeggeri nazionali (–3,6%) e quelli Ue (–2,6%).
Nel mese di ottobre il calo delle merci trasportate è stato più contenuto (–1%) sia per l’accelerazione delle poste trasportate (+10,3%) che per la minor flessione delle merci non postali (–2,5%). Per
quanto riguarda invece il trasporto passeggeri vi è stato un vero e proprio crollo di tutte le tipologie
di passeggeri: complessivamente la diminuzione dei passeggeri è stata del 18,1%. Come nel mese di
settembre, il maggior calo è stato registrato dai passeggeri non-Ue (-38,1%); la diminuzione dei passeggeri nazionali (–15,1%) e di quelli Ue (–13,4%) sono state anch’esse di notevole entità.
1
I passeggeri internazionali sono i passeggeri arrivati in (partiti da) un aeroporto non italiano e partiti
da (arrivati in) un aeroporto italiano.
2
I passeggeri nazionali sono i passeggeri partiti e arrivati in un aeroporto italiano.
3
Per il mese di settembre non è stato possibile distinguere fra l’andamento del traffico prima e dopo gli
attentati. Nell’interpretare il dato di settembre si deve quindi considerare che i primi 10 giorni del mese non
sono stati influenzati dai tragici avvenimenti dell’11 settembre.
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Il settore del trasporto autostradale. L’andamento del trasporto autostradale nei primi
otto mesi del 2001 aveva mostrato una buona crescita: complessivamente i chilometri percorsi
nelle autostrade italiane (tab. 2)4 erano cresciuti del 4,2% (+3,3% nella media del 2000). In particolare avevano mostrato segni di accelerazione i veicoli leggeri5 (+4,4% nel periodo gennaioagosto). L’andamento dei veicoli pesanti6 (adibiti prevalentemente al trasporto merci) aveva mostrato invece un certo rallentamento (+3,3%, rispetto al +5% del 2000).
Tab. 2 - Andamento del traffico autostradale
(Variazioni % tendenziali)
2001
Variabili
2000
Gen-Ago
Veicoli leggeri
Veicoli pesanti
Totale
2,8
5,0
3,3
Settembre
4,4
3,3
4,2
3,3
–0,6
2,4
Fonte: Varie Società Autostradali.
L’ulteriore peggioramento del ciclo industriale ha prodotto nel mese di settembre la diminuzione dei chilometri percorsi dai veicoli pesanti (–0,6%). Le indicazioni provenienti dai veicoli leggeri sembrano mostrare che, almeno per il mese di settembre, il trasporto autostradale non ha
compensato la forte caduta del trasporto aereo, come ci si poteva aspettare. Infatti i chilometri
percorsi dai veicoli leggeri sono aumentati in misura inferiore rispetto ai primi otto mesi dell’anno (+3,3%). Si tenga però in considerazione che l’andamento dei veicoli leggeri è facilmente influenzabile dalle condizioni atmosferiche e dagli effetti di calendario.
Il settore del trasporto ferroviario. Nel settore ferroviario i dati relativi alle merci mostrano una diminuzione delle quantità trasportate nei primi otto mesi dell’anno dopo la buona
crescita registrata nel 2000 (tab. 3). Questo andamento rispecchia chiaramente il rallentamento del ciclo industriale italiano. Nel mese di settembre questa tendenza sembra essersi intensificata.
Tab. 3 - Andamento del trasporto ferroviario
(Variazioni % tendenziali)
2001 (a)
Variabili
2000
Gen-Ago
Merci
Passeggeri a media-lunga percorrenza
6,6
0,0
–1,1
–2,3
Settembre
–2,9
2,5
(a) Dati provvisori.
Fonte: Elaborazioni Agens (Agenzia Confederale dei Trasporti e dei Servizi) su dati Ferrovie dello Stato.
L’andamento dei passeggeri a media-lunga percorrenza7 nel periodo gennaio-agosto ha mostrato forti segnali di rallentamento (–2,3%). La crescita registrata nel mese di settembre (+2,5%)
sembra indicare un maggior utilizzo del trasporto ferroviario in seguito ai tragici eventi dell’11
settembre. Tuttavia per capire in che misura il trasporto ferroviario è stato utilizzato in alternativa a quello aereo è necessario disporre dei dati di ottobre e del dettaglio sulle origini e destinazioni del traffico. Questa informazione consentirebbe infatti di limitare l’analisi a quelle tratte in
competizione con il trasporto aereo.
4
I dati si riferiscono all’80% della rete autostradale italiana.
Ovvero motocicli e autoveicoli a due assi con altezza da terra, in corrispondenza dell’asse anteriore, inferiore a 1,3 m.
6
Cioè gli autoveicoli a due assi con altezza da terra superiore a 1,3 m e quelli a tre o più assi.
7
Questa tipologia di trasporto è quella maggiormente in competizione con il trasporto aereo e comprende al suo interno i treni Eurostar.
5
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Il settore alberghiero. Prima degli attentati terroristici dell’11 settembre il settore alberghiero, secondo i dati forniti dall’Aica8 (Associazione Italiana Catene Alberghiere, tab. 4), registrava una buona crescita rispetto ai primi otto mesi del 2000. In particolare nel periodo gennaioagosto 2001 le camere occupate, il tasso di occupazione delle camere disponibili9, il ricavo medio
per camera occupata10 e il ricavo totale da pernottamenti (espresso a prezzi correnti) avevano registrato cospicui aumenti rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente.
Tab. 4 - Andamento del settore alberghiero
(Variazioni % tendenziali)
2001
Variabili
Gen-Ago
Camere occupate
Tasso occupazione camere
Ricavo medio per camera occupata
Ricavo totale
4,5
2,1
7,9
12,8
Gen-Ott
–1,5
–0,6
2,6
1,0
Settembre
–4,0
–8,0
–12,3
–15,8
Ottobre
–9,4
–14,1
–8,7
–17,3
Fonte: Aica.
Gli effetti degli attentati dell’11 settembre possono essere misurati guardando al comportamento degli indicatori turistici nei mesi di settembre e ottobre. Dalla tab. 4 è evidente che tutte le variabili considerate hanno registrato forti variazioni (tendenziali) negative. L’andamento del settore alberghiero è stato quindi profondamente modificato. Complessivamente nei primi dieci mesi del 2001
sono diminuiti sia il numero delle camere occupate (–1,5%) che il tasso di occupazione delle stesse
(–0,6%). Sono invece ancora in lieve aumento il ricavo medio per camera occupata (+2,6%) e il ricavo
totale (+1%), espressi a prezzi correnti11. Secondo Aica e Unai, la tendenza al rallentamento nel settore del turismo dovrebbe proseguire anche nei mesi finali dell’anno. Il buon andamento del turismo
montano dovrebbe infatti essere più che compensato dall’attesa diminuzione di turisti americani e
giapponesi. Le associazioni si attendono tuttavia, a meno di ulteriori sviluppi negativi della situazione politica internazionale, una lenta ripresa del settore alberghiero nel corso del primo semestre
del 2002.
8
I dati sono stati ottenuti dalle indagini condotte dall’Aica su un campione di circa 150 unità alberghiere ad essa associate. I risultati di questa indagine devono essere interpretati tenendo conto che il campione
osservato non è rappresentativo dell’universo italiano in quanto comprende prevalentemente alberghi a 4 e 5
stelle concentrati nelle maggiori città d’arte. Peraltro risultati analoghi sono stati ottenuti da Unai (Unione
Nazionale Alberghi Italiani) su un campione di circa 50 alberghi a 3, 4 e 5 stelle.
9
Cioè il rapporto tra le camere occupate e quelle disponibili (considerata una proxy dell’efficienza del settore).
10
Il rapporto tra il ricavo totale a prezzi correnti derivante dai pernottamenti e il numero di camere occupate.
11
L’inflazione nel 2001 dovrebbe essere mediamente pari al 2,8%.
settore delle costruzioni. Per l’insieme del 2001 stimiamo quindi un incremento dell’occupazione non superiore all’1,2%, molto al di sotto della crescita accumulata nel 2000 (2,0%). Per effetto del rallentamento ciclico in
atto, che agirà con qualche ritardo sul mercato del lavoro, la dinamica occupazionale subirà una ulteriore frenata nel 2002 (0,8%) per poi riprendersi nel 2003 (1,1%).
La crescente stagnazione del mercato del lavoro europeo trova conferma nell’andamento della disoccupazione. Nell’insieme dell’area dell’euro il
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