Terra Mantovana nr.8

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Terra Mantovana nr.8
Periodico di Coldiretti Mantova
Protagonisti
Coldiretti
a Festivaletteratura
e in Fiera Millenaria
Anno 68 | n. 8 - 2016
Spreco, malattia di un'economia
non più sostenibile
Diecimila in piazza a Firenze
per difendere l'agricoltura italiana
La salute nel piatto:
dal corso al ricettario
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contenuti
numero8
2 0 1 6
Coldiretti sempre più protagonista
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Spreco, malattia di un’economia non più sostenibile
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La salute nel piatto: dal corso al ricettario
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Di' di Festival: Coldiretti alla cinque giorni letteraria
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Diecimila in piazza a Firenze per salvare l'olio
e l'agricoltura italiani
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Il saluto di Monsignor Roberto Busti
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Cinghiali, legge sulla “legittima difesa”
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Quotazione suini, gli allevatori chiedono il rispetto delle regole 16
Crisi, -11% dei vivai in Lombardia.
Nel Mantovano perso il 15%
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Vino: l’approvazione del testo unico taglia il 50%
della burocrazia
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n. anno
8 2016
Rifiuti pericolosi, il Mud non è più obbligatorio
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Operatori agrituristici: aperte le iscrizioni
per il corso di For.Ma
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Terremoto, metà stalle inagibili.
Anche a Mantova le caciotte della solidarietà
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Le bombe per lo zuccherificio non caddero
sull’argine della Controchiavica
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Guidizzolo, al via i lavori di recinzione
del Canale Principale
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Pioppi e alberi da legno,
4 milioni in arrivo con il Psr
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Patentini per i fitofarmaci: parte la formazione
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“Sviluppo delle imprese agroalimentari”:
quattro lezioni per l’agricoltura del futuro
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Trattori agricoli: più sicuri alla guida
grazie ai campi prova
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Manutenzione del verde: chi la può fare
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spazioai
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lettori
notiziein breve
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coldiretti
sempre più protagonista
Cari soci,
come organizzazione siamo reduci da un settembre che ci ha visti protagonisti, impegnati su più fronti a fare conoscere i nostri messaggi e a promuovere i
prodotti della nostra agricoltura. Nell’anno di Mantova Capitale italiana della
cultura abbiamo deciso di sostenere Festivaletteratura, rinnovando l’amicizia
con la manifestazione culturale più importante della città, in grado di portare il
nome di Mantova in Italia e nel mondo. Grazie a un gazebo in piazza Sordello,
nel cuore del festival, abbiamo avvicinato il pubblico della manifestazione, che
ha mostrato un grande interesse per il nostro mondo e i nostri valori (a pag. 10
un breve resoconto). Negli stessi giorni abbiamo partecipato, con diverse iniziative, tra cui il primo supermercato degli agricoltori realizzato in collaborazione
con il Consorzio Virgilio, anche alla Fiera Millenaria. Vorrei ricordare, a questo
proposito, il convegno dedicato alla spreco di cibo, al quale hanno preso parte
circa 250 persone (ne parliamo a pag. 6). Lo spreco è un tema caro alla nostra
organizzazione, per motivi etici e perché gettando tra i rifiuti un prodotto ancora commestibile gli si toglie la dignità che merita. Così come si toglie dignità
ai prodotti del MAde in Italy minacciati dalla mancanza di chiarezza, dai falsi,
dalle sofisticazioni, dalla concorrenza sleale. E’ il caso dell’olio, protagonista
della Giornata dell’extravergine italiano a Firenze del 29 settembre. Alla manifestazione ha partecipato una nutrita delegazione mantovana, e non soltanto
per lo spirito di solidarietà che ci contraddistingue, ma anche perché ciò che
vale per l’olio vale anche per gli altri prodotti dell’agricoltura, come il latte o il
grano. Nel corso della giornata è arrivato l’annuncio del premier Renzi: l’Irpef
agricola sarà cancellata. Questo provvedimento si somma alle altre misure messe in campo dal Governo per cercare di porre rimedio ai problemi del settore.
Mi riferisco, ad esempio, alla cancellazione dell’Imu e dell’Irap, e al decreto
sull’etichettatura d’origine che è in attesa di approvazione da parte dell’Ue. Il
Ministro Maurizio Martina, inoltre, si è impegnato a intervenire sulla filiera
della pasta, per il riconoscimento del grano italiano utilizzato dall’industria. So
che c’è ancora molto da fare, ma credo che alle soluzioni si possa arrivare così,
con pragmatismo, passo dopo passo.
Paolo Carra
Presidente Coldiretti Mantova
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n. anno
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spreco,malattia
di un’economia non più sostenibile
“Lo spreco è la malattia di un’economia non più sostenibile”. Parola di Stefano Masini, responsabile Ambiente e territorio della Confederazione Nazionale Coldiretti, tra i relatori del convegno “Cibo: lo spreco e
l’equilibrio che non c’è” organizzato da Coldiretti Mantova nell’ambito della Fiera Millenaria di Gonzaga.
Circa 250 le persone accreditate all’evento, dedicato al tema dello spreco di cibo proprio a pochi giorni
dall’entrata in vigore della legge 19 agosto 2016, n.166. Un provvedimento che Coldiretti ha fortemente
voluto contribuendo alla sua stesura, per tradurre in fatti concreti l’eredità di Expo e i principi sanciti nella
Carta di Milano. “Oltre a essere un testo tra i più innovativi in assoluto, i suoi contenuti ci inorgogliscono
perché confermano la nostra capacità di indirizzo politico rispetto alle tematiche dell’agroalimentare – ha
spiegato il Presidente Paolo Carra prima di aprire i lavori - ma anche di tipo ambientale e di solidarietà, che
da anni stiamo coniugando in un tutt’uno per essere concretamente Forza Amica del Paese”.
Sia in apertura che in chiusura, Carra ha citato il sistema di valori del mondo agricolo e la necessità, come
organizzazione, di caricarsi dei problemi dei più deboli.
Masini ha, quindi, dipinto un quadro del fenomeno spreco in Italia e nel mondo, tentando anche di individuarne le cause: “Il mercato ha raggiunto dimensioni non più controllabili”, ha detto, tra l’altro, lo studioso.
Dopo Masini sono intervenuti Maria Chiara Gadda, parlamentare del Partito democratico, relatrice e prima firmataria della Legge sullo spreco alimentare, e Giordano Cavallari, Direttore della Caritas provinciale,
che ha ricordato alcuni numeri sulla povertà in provincia di Mantova. “Nel 2015, grazie alle associazioni
che fanno capo alla Caritas, hanno mangiato dalle 4000 alle 4500 persone. 600 gli indigenti che hanno
fruito della mensa”. Cavallari ha anche sottolineato le difficoltà di chi deve, come loro, gestire le donazioni:
mancanza di spazio adeguato, ad esempio, per custodire gli alimenti. È stata poi la volta di Nicola Ferrari
di Europe saves food, una piattaforma web che mette in contatto chi ha eccedenze alimentari con chi ne ha
bisogno. Ferrari ha illustrato un nuovo progetto: un sistema di classificazione delle aziende in base alla loro
“eticità”.
Nel corso dell’incontro, la Presidente di Terranostra Lombardia Alessandra Morandi ha presentato le Agribag antispreco firmate Coldiretti, Terranostra e Campagna Amica: contenitori per alimenti che, dopo il
debutto in Millenaria, saranno distribuite agli agriturismi del territorio. In questo modo gli ospiti potranno
portarsi a casa ciò che resta di colazioni, pranzi, cene e merende. Prima delle conclusioni di Paolo Carra, ha
portato il proprio saluto il parlamentare Marco Carra.
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La legge è in vigore dal 14 settembre
La Legge sugli sprechi alimentari (Legge 19 agosto 2016 n.166) è
entrata in vigore il 14 settembre 2016. Fine del provvedimento è
la riduzione degli sprechi nelle fasi di produzione, trasformazione,
distribuzione e somministrazione dei prodotti alimentari e farmaceutici attraverso la realizzazione di obiettivi prioritari:
•favorire il recupero e la donazione delle eccedenze alimentari a
fini di solidarietà sociale;
•favorire il recupero e la donazione di prodotti farmaceutici e di
altri prodotti a fini di solidarietà sociale;
•contribuire alla limitazione degli impatti negativi sull'ambiente e
sulle risorse naturali mediante azioni volte a ridurre la produzione di rifiuti e a promuovere il riuso e il riciclo;
•contribuire al raggiungimento degli obiettivi generali stabiliti
dal Programma nazionale di prevenzione dei rifiuti e dal Piano
nazionale di prevenzione dello spreco alimentare, nonché alla riduzione della quantità dei rifiuti biodegradabili avviati allo smaltimento in discarica;
•contribuire ad attività di ricerca, informazione e sensibilizzazione
dei consumatori e delle istituzioni, con particolare riferimento
alle giovani generazioni.
Le misure del provvedimento vanno ad affiancarsi a quelle contenute nella Legge di Stabilità 2016 che ha alzato la soglia di comunicazione della donazione da 5 a 15 mila euro.
Qui è possibile scaricare il testo integrale della legge:
http://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2016-0830&atto.codiceRedazionale=16G00179&elenco30giorni=false
In Millenaria...
... il primo supermarket degli agricoltori
Corsie, cestini, una vasta scelta di prodotti e una cassa unica, per
fare la spesa velocemente come al “super” ma con prodotti freschi,
genuini e a chilometro zero: in Fiera Millenaria ha debuttato l’Agridispensa di Campagna Amica, il primo supermercato dei produttori
agricoli. Una ventina le aziende che, grazie alla collaborazione con
il Consorzio Latterie Virgilio, hanno portato in fiera, negli spazi di
Mantova Golosa del Padiglione Zero, il meglio dell’agroalimentare
mantovano: frutta e verdura, latte, latticini e formaggi, vino, carni e
salumi di struzzo, salumi mantovani, confetture e mostarde, pasta,
succhi e sciroppi, farine, prodotti a base di canapa, birra e riso.
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n. anno
8 2016
le
DOMENICHE in Piazza Broletto dalle 9.00 alle 19.00
2 e 6 OTTOBRE
6 e 20 NOVEMBRE
4 e 18 DICEMBRE
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con il patrocinio di:
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Rassegna Enogastronomica e promozione delle produzioni locali con le
aziende di Campagna Amica, valorizzazione e degustazione prodotti locali a
cura della scuola di cucina Peccati di Gola.
www.campagnamica.it
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www.mantova.coldiretti.it
La salute
nel piatto
dal corso al ricettario
Una ventina di ricette in grado di sfatare il pregiudizio che
i cibi sani non sono gustosi. Le propone il ricettario “La
salute nel piatto” , scritto a quattro mani dalla maestra di
cucina Elisabetta Arcari, direttrice della scuola Peccati di
gola, e dalla nutrizionista Maria Chiara Bassi. Promotrici
del progetto le imprenditrici di Coldiretti Donne Impresa
con la collaborazione di Coldiretti Mantova. La pubblicazione, realizzata grazie al contributori Cerea Banca,
Grana Padano, Consorzio Latterie Virgilio e Mail Boxes,
rappresenta il momento conclusivo della prima edizione
del corso teorico pratico La salute nel piatto, che ha visto
come principali protagoniste le aziende agrituristiche di
Terranostra e del circuito di Campagna Amica. In Fiera Millenaria il debutto, con il cooking show di Elisabetta
Arcari, che al pubblico ha proposto due piatti basati su
prodotti tipici mantovani rivisitati in chiave salutistica: gli
hamburger di fagioli e le “trippe” di Grana Padano.
Il ricettario viene venduto a scopo benefico alla cifra simbolica di 5 euro. Il ricavato sarà devoluto al progetto DIANA 5, per la prevenzione delle recidive del tumore al seno
attraverso l’alimentazione e lo stile di vita. I ricettari sono
disponibili negli uffici di zona e nella sede della federazione provinciale, in via Verri.
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dì di festival:
Coldiretti alla cinque giorni letteraria
Tutto esaurito all’evento con Évelyne Bloch-Dano, più
di 150 porzioni di tortelli di zucca serviti durante la degustazione “Le parole del cibo”, decine di partecipanti
alla Scuola dell’Orto. È stata all’insegna del successo la
partecipazione di Coldiretti Mantova a Festivaletteratura, la manifestazione culturale che, alla sua ventesima
edizione, ha chiuso a 135mila presenze (70mila biglietti
staccati e 65mila persone stimate agli eventi liberi).
Coldiretti ha sponsorizzato l’evento “Prendi la vanga, è
la tua matita”, che ha avuto come protagonista Évelyne
Bloch-Dano. La scrittrice francese, intervistata da Stefania Bertola, scrittrice, traduttrice e sceneggiatrice, ha
accompagnato il pubblico del festival nei giardini più
belli tra quelli descritti dai grandi della letteratura fran-
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cese. La stessa Bloch-Dano ha incontrato i lettori anche
durante uno degli eventi gratuiti del progetto Le parole
del cibo, in piazza Sordello, cimentandosi con la parola
“Verdura”: al termine dell’incontro, Coldiretti Mantova
ha proposto la degustazione dei tortelli di zucca artigianali preparati con zucche “Made in Mantova” dall’Azienda agricola Gabusi Mauro e Stefano, distribuiti nelle
“agribag” antispreco firmate da Campagna Amica e
Terranostra. 160 i piatti di tortelli cucinati e distribuiti. Decine di “studenti” hanno partecipato, invece, alla
Scuola dell’Orto di Coldiretti Mantova con i tutor Cristian Minesso di Cambiago (Milano) e Vanessa Gandolfi,
titolare dell’azienda “Verdure sott’Oglio” di San Martino dall’Argine.
Carlo Petrini è il nuovo Presidente di Campagna Amica
Carlo Petrini (nella foto, ospite al gazebo di Coldiretti durante
Festivaletteratura) assume la carica di Presidente della Fondazione Campagna Amica, la più vasta rete di vendita diretta
contadina organizzata sotto un unico marchio del mondo, alla
quale fanno riferimento quasi ventimila agricoltori. Lo ha reso
noto il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo al Salone
del Gusto di Torino, esprimendo apprezzamento per la disponibilità di Petrini, Ambasciatore speciale della Fao in Europa
per “Fame Zero”. Complessivamente la rete di Campagna Amica – spiega la Coldiretti – è composta da 9030 fattorie, 1135
mercati, e 171 botteghe, cui si aggiungono 485 ristoranti, 211
orti urbani e 34 punti di street food, dove arrivano prodotti
coltivati su circa 200mila ettari di terreno, con una presenza
capillare lungo tutto il territorio dai piccoli Paesi alle grandi
città metropolitane.
Sete di cultura: tagliati 10 quintali di melone
Bicchieri di melone a cubetti, coppe con yoghurt e melone, estratti
freschi e dissetanti: in piazza Sordello, il gazebo del Consorzio melone
mantovano Igp è stato il punto ristoro più apprezzato dai frequentatori
di Festivaletteratura.
“È andata molto bene – ha commentato il Presidente del Consorzio
Mauro Aguzzi – forse persino meglio dell’anno scorso. Per soddisfare le
richieste abbiamo affettato circa 10 quintali di melone”.
Un gradimento che trova conferma anche nel successo commerciale
del melone mantovano: “Rispetto all’anno scorso, gli ordini sono più
che raddoppiati, passando da 1200 a 3.000 tonnellate”.
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diecimila in piazza
a Firenze per salvare
l'olio e l'agricoltura italiani
E durante la manifestazione il premier Renzi ha annunciato
la cancellazione dell’Irpef agricola dal 2017
Con l’inizio della raccolta delle olive, quasi diecimila
agricoltori italiani sono scesi in piazza alla storica mobilitazione per salvare l’oro verde Made in Italy, nella
Giornata nazionale dell’extravergine italiano al Mandela Forum di Firenze in Toscana, scelta perché è la regione con l’immagine più sfruttata per spacciare l’olio
di oliva straniero come italiano. “Avete preso i nostri
marchi, non vi daremo le nostre piante”, “Chi acquista
ha il diritto di sapere se quello che compra è veramente fatto in Italia”, “Più trasparenza”, Spremiamo l’olio
non i produttori” e “Stop agli inganni, salviamo il Made
in Italy”, sono alcune delle richieste che si sono lette sui
cartelli e sugli striscioni. Sotto accusa la concorrenza
sleale, le speculazioni, la mancanza di trasparenza e le
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truffe e gli inganni che mettono a rischio il futuro del
prodotto più rappresentativo della dieta mediterranea.
A Firenze anche una delegazione di agricoltori e allevatori mantovani, in arrivo da tutta la provincia a rappresentare la ricchezza dell’agricoltura virgiliana. “Siamo
presenti perché riteniamo che sia fondamentale dire basta a inganni, frodi, speculazioni e concorrenza sleale.
Vale per l’olio, ma vale anche per tutti gli altri prodotti
che derivano dalla nostra agricoltura – ha commentato
il Presidente di Coldiretti Mantova Paolo Carra, alla
guida del gruppo mantovano -. Basti pensare al Grana
Padano e al Parmigiano Reggiano, che sono tra i prodotti più copiati nel mondo. O alla pasta prodotta con
grano straniero. Come Coldiretti, a livello nazionale e
Olio straniero in due bottiglie su tre
C’è più olio spagnolo che italiano nelle bottiglie riempite a livello nazionale, che in 2 casi su 3 contengono prodotto straniero
proveniente per oltre il 60% dalla Spagna, il 25% dalla Grecia, ma per quasi il 10% da un paese extracomunitario come la
Tunisia. È quanto emerge dallo studio Coldiretti presentato alla Giornata nazionale dell’extravergine italiano al Mandela Forum di Firenze in Toscana, la regione italiana che importa più olio di oliva dall’estero da “spacciare” come italiano sfruttando
l’immagine del paesaggio più famoso al mondo.
La produzione cala,
ma non in Lombardia
locale, ci battiamo per avere più trasparenza e regole
chiare per tutti. Lo chiediamo per i nostri produttori e
per i consumatori, che hanno diritto di conoscere l’origine di ciò che acquistano e portano in tavola”.
Durante la manifestazione, Matteo Renzi ha annunciato che “nel quadro economico del Def, a cui seguirà la
legge stabilità il prossimo 15 ottobre, è stata prevista a
partire dal 2017 la cancellazione della parte di Irpef
agricola che le aziende pagano. Un provvedimento –
ha precisato - che rientra nella logica del passo dopo
passo, dopo che abbiamo tolto Imu e Irap, ma che è
anche un’operazione che dà il senso del valore sociale
dell’agricoltore e del contadino”.
L’eliminazione dell’Irpef sui redditi dei terreni per le
attività agricole determina un risparmio stimato in oltre 200 milioni di euro totali per le imprese agricole.
Oltre 400 mila gli agricoltori che beneficeranno del
provvedimento. “Si riconosce finalmente che l’agricoltura è un bene comune perché nel fare impresa produce
effetti positivi sul piano ambientale, paesaggistico e culturale che tutti i cittadini possono apprezzare” ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo
nel sottolineare che si tratta di “una netta inversione
di tendenza rispetto agli ultimi decenni che restituisce
dignità al lavoro nei campi e sostiene la competitività
delle imprese agricole italiane.”
Olio d’oliva, Lombardia in controtendenza. Secondo le ultime analisi di Coldiretti, elaborate
sulla base dei dati Ismea/Unaprol presentati alla
Giornata nazionale dell’extravergine italiano al
Mandela Forum di Firenze, la produzione 2016 dovrebbe andare oltre le 627 tonnellate come l’anno
scorso, mentre in quasi tutto il resto d’Italia si prevedono cali dal 17 al 45 per cento. La Lombardia
resiste e vanta anche il primato dell’olio più settentrionale, con quello della Valtellina ottenuto da
piante che si trovano sopra il 46esimo parallelo
nord, la stessa latitudine di parte del Canada e di
alcune regioni della Mongolia centrale.
Con 700 mila alberi e 2.000 ettari a uliveto, la
Lombardia – spiega la Coldiretti regionale - può
contare su oltre 1.900 aziende olivicole e su una
trentina di frantoi distribuiti fra le province di
Brescia, Bergamo, Como, Lecco, Varese, Sondrio
e Mantova. La raccolta è prevista ai primi di novembre. Le DOP sono 2 (Laghi Lombardi e Garda),
mentre ci sono 7 varietà autoctone. L’olio d’oliva
lombardo viene esportato in Germania, Francia,
Stati Uniti, Giappone ed Emirati Arabi. Ma la Lombardia, con 24 milioni
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Il saluto del Vescovo
"Tra i ricordi più belli
l’incontro con chi lavora la terra”
Incontro con Monsignor Roberto Busti,
che ha lasciato la Diocesi di Mantova dopo nove anni di Ministero episcopale
“L’incontro con chi lavora la terra è una delle cose più belle,
libere e sincere che mi sia capitata”. Torna a Carate Brianza, Monsignor Roberto Busti, 75 anni, dopo nove anni di
Ministero episcopale nella Diocesi di Mantova. Lascia questa città dalla “bellezza pulita, testimone di una storia grande”, e il suo territorio che risente in modo forte della cultura
“della terra madre”, a seguito della rinuncia per raggiunti
limiti d’età. Al suo posto, dal 2 ottobre, Monsignor Marco
Busca, originario di Edolo. È un saluto, quello del vescovo
Roberto (come preferisce farsi chiamare lui), senza rimpianti: “Sono contento di questi anni – ci ha raccontato durante l’incontro a Palazzo Vescovile con il Presidente Paolo
Carra e il Direttore Giovanni Roncalli - , mi spiace soltanto
che siano passati, perché me li trovo sul “gobbo””.
Tra i ricordi più belli di questa sua esperienza mantovana,
per Busti c’è l’incontro con gli agricoltori, durante le giornate del Ringraziamento o in occasione del terremoto del
2012, che aveva messo in ginocchio molte aziende agricole:
“Mi affascina tutto ciò che è legato alla terra. Forse la mia
è un po’ un’idea poetica e romantica di questo lavoro, ma
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mi piace il rapporto continuo con il ciclo delle stagioni, con
il flusso del tempo, e il confronto tra l’uomo e la vita, che
non ci appartiene tutta. Dei giorni drammatici del terremoto
ricordo l’orgoglio nel rimettere in piedi le strutture colpite.
Ho visto un popolo muoversi, senza badare a colori politici”.
E poi c’è Mantova e le sue bellezze artistiche: “Ero già stato
qui, ovviamente, anni fa. Ma quando sono stato scelto come
Vescovo ci sono tornato, e percorrendo il Ponte di San Giorgio ho avuto il cuore in gola. Poche città in Italia hanno un
complesso monumentale così esteso e ben tenuto”. Un centro storico del quale fa parte la Basilica di Sant’Andrea, ora
fresca di restauri e impreziosita da una nuova illuminazione
a led anche grazie alla determinazione di monsignor Busti:
“Credo sia stata una mancanza di prudenza, ma quando ho
visto la prima parte dei lavori ho deciso che avremmo dovuto
proseguire. È stato possibile perché le fondazioni ci hanno
dato una mano coi soldi. C’è ancora qualcosa da fare, e poi
abbiamo programmato una manutenzione ordinaria. Ma
certo, così è bellissima, anche con il nuovo altare, che si inserisce bene nell’armonia creata dall’Alberti”.
cinghiali,
legge sulla “legittima difesa”
Fauna selvatica, danni per 17 milioni
Legittima difesa. È questo il fulcro della proposta di legge presentata da Coldiretti Lombardia per fermare l’invasione dei cinghiali nei campi e sulle strade.
“La situazione si fa ogni giorno più grave, sia dal punto di vista economico che
sul fronte della sicurezza delle persone – spiega Ettore Prandini, Presidente
di Coldiretti Lombardia – per questo è necessario intervenire con strumenti
legislativi che diano la possibilità di difendersi dall’invasione. Non dimentichiamoci i 200 incidenti stradali che in media ogni anno vengono provocati
dalla fauna selvatica, uno degli ultimi, in Oltrepò Pavese, purtroppo mortale”.
Secondo un’elaborazione di Coldiretti Lombardia su dati regionali, il conto
totale dei danni in Lombardia negli ultimi 12 anni ha ormai superato i 17
milioni di euro, di cui 13 milioni per assalti ai campi e 4 milioni per schianti
automobilistici. Si tratta di numeri prudenziali – spiega la Coldiretti – perché
sempre più spesso gli agricoltori esausti non presentano neppure più le denunce. A livello provinciale - stima Coldiretti Lombardia - il totale dei danni dal
2004 a oggi (fra agricoltura e incidenti stradali), supera il milione e mezzo di
euro a Bergamo, sfiora i 3 milioni di euro nel Bresciano, si avvicina a un milione e 200 mila euro a Como, mentre a Cremona raggiunge quasi i 2 milioni
di euro, a Lecco è già oltre i 270mila euro, a Lodi è di circa mezzo milione,
a Mantova supera i 700mila euro, Milano è poco sotto i 2 milioni, Monza e
la Brianza sono a circa 50mila euro, Pavia si avvicina ai 2 milioni e 400mila
euro, Sondrio supera i 2milioni e 200 mila euro e Varese si attesta sul milione
e mezzo di euro.
“La proposta di legge che stiamo presentando – spiega Prandini – parte dal
principio di rendere più efficiente il contenimento delle popolazioni di cinghiali e prevede di creare delle mappe territoriali sulla presenza di questi animali con misure di selezione delegate anche agli agricoltori in possesso di
regolare licenza di caccia”. Dopo tutte le verifiche igienico sanitarie – spiega
Coldiretti Lombardia - le carni degli animali abbattuti potrebbero essere destinate al consumo privato o a soggetti che operano nel sociale.
Prandini (Coldiretti Lombardia):
“Assalti ai campi e incidenti mortali”
Fauna selvatica,
assedio alla Lombardia
-17 milioni di euro di danni
totali (agricoltura e incidenti
stradali) dal 2004 a oggi
-13 milioni di euro di danni
all’agricoltura in 12 anni
- Circa ¼ di perdite di raccolti per
colpa dei cinghiali
- 4 milioni di euro di danni per
incidenti stradali
- 200 incidenti stradali in media
all’anno in Lombardia causati
dalla fauna selvatica
- 1 morto nel 2016 per schianto
in auto contro cinghiale
- 1 morto nel 2015 per attacco di
cinghiale a un pensionato
- 18 morti nel 2015 in Italia causati dalla fauna selvatica
- 145 feriti nel 2015 in Italia causati dalla fauna selvatica
- 100 milioni di euro di danni nel
2015 in Italia
Fonte: stime Coldiretti Lombardia
su dati Regione Lombardia e Mipaaf
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quotazione suini,
gli allevatori chiedono il rispetto delle regole
Regole chiare per tutti: è la richiesta degli allevatori della Cun
(Commissione unica nazionale suini da macello), che giovedì 15
settembre sono riusciti a strappare ai macellatori un prezzo di
1,702 euro al chilo per i suini Dop, nati e allevati in Italia, ma
che il giovedì successivo, il 22 settembre, hanno dovuto incassare un mancato accordo, a causa dell’abbandono della Cun
da parte dei macellatori. “Vista la richiesta del mercato, il 15
settembre avremmo potuto chiedere di più – spiega Claudio Veronesi, allevatore e membro effettivo della Cun, ma comprendiamo le difficoltà dei macellatori, che faticano a trasformare
questi aumenti sulle carni”.
Il prezzo di 1,702 non riesce, comunque, a compensare le perdite dei mesi passati, quando la quotazione ha raggiunto 1,196
(14 aprile). La media, infatti, è di 1,353 euro, insufficiente a coprire il costo di produzione, che varia da 1,40 a 1,50 euro al
chilo.
A preoccupare gli allevatori, oltre ai prezzi, sono le regole di
funzionamento della Commissione. Quando i presidenti delle
due categorie coinvolte non riescono a mettersi d’accordo sul
prezzo, interviene, infatti, un commissario che, a sua volta, affida l’onere di fare la quotazione ai garanti, uno per categoria.
“Il problema – prosegue Veronesi – è che il più delle volte gli
industriali tolgono il proprio garante e lasciano a noi la responsabilità di indicare un prezzo, che poi però non viene rispettato.
Noi chiediamo che i garanti svolgano la loro funzione”. È quanto è successo il 22 settembre, quando i macellatori sono usciti e
gli allevatori hanno dovuto indicare un prezzo, in quel caso pari
a 1,75 euro al chilo.
“La Coldiretti – commenta il Presidente di Coldiretti Mantova
Paolo Carra - si sta impegnando a tutti i livelli con il Ministero affinché il funzionamento della Cun si basi su regole chiare
per tutti, l’unico modo per garantire la correttezza di questo
mercato, che esprime una delle ricchezze dell’agroalimentare
mantovano e lombardo”.
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crisi, -11% dei vivai in Lombardia
Nel Mantovano perso il 15%
Negli ultimi due anni la Lombardia ha perso l’11% dei
suoi terreni a vivaio con un taglio di 490 ettari delle superfici. Il dato emerge da un’elaborazione della Coldiretti regionale in occasione del summit del settore che si è
svolto oggi a Palazzo della Loggia a Brescia. “È un altro
segnale della crisi che sta colpendo il settore florovivaistico che nell’ultimo decennio ha visto dimezzarsi il fatturato delle imprese – spiega Ettore Prandini, Presidente di
Coldiretti Lombardia – Bisogna azzerare IMU e IRAP
per ridare slancio alle aziende e all’occupazione”.
La filiera dei floro è composta da circa 5 mila imprese
attive sia nella coltivazione che nella manutenzione e gestione del verde, che danno lavoro – stima la Coldiretti
– a oltre 14 mila persone. La crisi però ha portato a una
riduzione dei vivai su tutto il territorio lombardo, con
tagli delle superfici che hanno raggiunto le due cifre percentuali a Monza (-14%), a Milano (-12,6%), a Mantova
PROVINCIA
BERGAMO
BRESCIA
COMO
CREMONA
LECCO
LODI
MANTOVA
MILANO
MONZA BRIANZA
PAVIA
SONDRIO
VARESE
LOMBARDIA
Superfici 2014
273
550
380
878
256
79
1.151
190
272
127
7
184
4.348
(-15,1%) e a Cremona (-16,3%). Cali si registrano in ogni
provincia, ad eccezione di Sondrio che rimane stabile.
Conferma la crisi del settore il Presidente di Coldiretti
Mantova Paolo Carra: “Molti vivai vengono convertiti a
seminativi o altre colture tradizionali. A risentire della crisi,
nel Mantovano, sono soprattutto le piante ornamentali a
pieno campo. La contrazione della domanda dipende soprattutto dai problemi nell’edilizia e nelle opere pubbliche,
ferme da troppo tempo. Le aziende che resistono stanno
in piedi grazie all’esportazione verso mercati come, ad
esempio, la Turchia”. “Il florovivaismo – conclude Ettore
Prandini, Presidente di Coldiretti Lombardia – è un settore strategico della nostra agricoltura, ma non solo. Sempre
più la qualità e la gestione del verde dentro e fuori le città
rappresenta uno dei parametri di misura più importanti
per il benessere di una comunità ed è anche per questo
che servono misure forti per la difesa di questo settore”.
superficie lombarda
266
521
357
735
231
72
977
166
234
119
7
173
3.858
percentuale
-2,6
-5,3
-6,1
-16,3
-9,8
-8,9
-15,1
-12,6
-14
-6,3
0,0
-6
-11
17
n. anno
8 2016
18
vino: l’approvazione del testo unico
taglia il 50% della burocrazia
Il testo unico sul vino taglia del 50% il tempo dedicato
alla burocrazia, che dal vigneto alla bottiglia rende necessario adempiere a più di 70 pratiche che coinvolgono
20 diversi soggetti, che richiedono almeno 100 giornate
di lavoro per ogni impresa vitivinicola per soddisfare le
4mila pagine di normativa che regolamentano il settore. È quanto ha affermato il presidente della Coldiretti
Roberto Moncalvo nel commentare positivamente l’approvazione del Testo unico sulla coltivazione della vite
e la produzione del vino da parte della Camera dei Deputati. Un risultato di una lunga mobilitazione che - ha
precisato Moncalvo - auspichiamo possa giungere presto a un’approvazione definitiva con la conferma delle
semplificazioni introdotte e il rapido esame da parte del
Senato, a distanza di oltre due anni dall’avvio dei lavori
parlamentari.
Il testo unico porterà alla semplificazione delle comunicazioni e adempimenti a carico dei produttori, revisione
del sistema di certificazione e controllo dei vini a denominazione di origine ed indicazione geografica con un
contenimento dei costi, alla revisione del sistema sanzionatorio, all’introduzione di sistemi di tracciabilità anche
per i vini IGT e norme per garantire trasparenza sulle
importazioni dall’estero.
L’approvazione del testo unico arriva in un momento di
successo per il vino italiano. L’Italia, nel 2016, conquista
infatti il primato mondiale nella produzione di vino, stimata in circa 49 milioni di ettolitri, superando la Francia
che con un calo del 10% dovrebbe attestarsi a 42,9
milioni di ettolitri.
L’aumento di produzione interessa anche la provincia mantovana, che ha visto un boom di
richieste d’autorizzazione all’impianto di vi-
gneti, soprattutto per il lambrusco. “Sempre più aziende
sono invogliate a investire nel vitivinicolo - spiega il Presidente di Coldiretti Mantova Paolo Carra - e l’interesse
cresce nonostante i costi di investimento iniziali molto
alti (dai 15 ai 23 mila euro all’ettaro il costo d’impianto,
ndr). I risultati si vedono, perché il vino prodotto nella nostra provincia sta avendo successo anche a livello
internazionale svolgendo, al pari di altri nostri prodotti
agroalimentari, il ruolo di ambasciatore di Mantova nel
mondo”.
Un vino che si conferma di sempre maggiore qualità e
che quest’anno, dopo una partenza difficile, ha potuto
godere di condizioni meteo favorevoli al termine della
stagione: “Sia per i vigneti in collina sia per il lambrusco
ci sono stati problemi a maggio e giugno a causa delle
piogge frequenti e molto intense – spiega il responsabile
vitivinicolo di Coldiretti Mantova Gianni Rondelli -, che
comporteranno un calo del 20/30% della resa produttiva. E grazie al caldo asciutto di agosto e settembre e alle
notti fresche di quest’ultimo mese, la
qualità dell’uva è ottima”.
19
n. anno
8 2016
di Claudia Boni
Rifiuti pericolosi,
il Mud non è più obbligatorio
A seguito dell’approvazione del cosiddetto Collegato Ambientale (L. 28 dicembre 2015 n.
221) e della nota interpretativa del Ministero dell’Ambiente, non è più obbligatorio per
le imprese agricole che producono rifiuti pericolosi presentare il MUD (Modello Unico di
Dichiarazione) alla Camera di Commercio di competenza, assicurando così un risparmio
economico legato agli oneri camerali.Nessun cambiamento, invece, per quanto riguarda
la conservazione e l’archiviazione presso la propria Associazione di Categoria dei formulari
di scarico dei rifiuti e l’annotazione della produzione dei rifiuti stessi utilizzando le “schede
mensili” di comunicazione fornite dalle UOL di competenza.
Impresa Verde Mantova continuerà con l’erogazione del servizio di Gestione Rifiuti predisponendo già da ora un “fascicolo aziendale” nel quale verranno annotati con cadenza mensile i carichi forniti dalla singole aziende e i formulari di scarico dei rifiuti prodotti. Questo
fascicolo sarà a disposizione delle Autorità competenti in fase di controllo. Si precisa, però,
che tutto il materiale dovrà essere conservato in copia anche presso l’azienda agricola.
Per informazioni è possibile
contattare gli uffici di Coldiretti
Mantova (tel. 0376.375426)
20
Per informazioni e iscrizioni rivolgersi a:
Martina Fusari
0376.375421 – 334.6695127
Operatori
agrituristici:
aperte le iscrizioni per il corso di For.Ma
Sono aperte le iscrizioni per il prossimo corso operatori agrituristici organizzato da FOR.MA
Formazione Mantova, azienda della Provincia di Mantova.
In base al regolamento regionale 6 maggio 2008 n. 4, artt. 6 e 7, il certificato di abilitazione
si consegue a seguito di frequenza, con esito positivo, di un corso di formazione e preparazione all’esercizio dell’attività agrituristica istituito o riconosciuto dalla Regione Lombardia.
Questa abilitazione permette ai titolari, contitolari o coadiuvanti l’iscrizione nell’elenco degli
operatori agrituristici. Per ogni azienda può essere iscritto più di un operatore.
Il corso si svolgerà il mercoledì pomeriggio dalle 14.30 alle 18.30 presso la sede dell’Azienda
Speciale For.Ma., in via Gandolfo n. 13 a Mantova, da novembre 2016 a febbraio 2017. Se
sarà raggiunto il numero minimo di 15 partecipanti, il corso inizierà mercoledì 23 novembre.
La durata del corso è di 40 ore, suddivise in 10 lezioni. Ciascuna lezione durerà 4 ore con
cadenza settimanale. Al termine del corso, a chi avrà frequentato almeno il 75% delle lezioni
(30 ore), sarà rilasciato il certificato di abilitazione. Il costo del corso è di 150 euro a persona.
Il pagamento dovrà essere effettuato dopo che sarà stata raccolto il numero minimo di
adesioni. I partecipanti saranno, quindi, contattati dalla segreteria del For.ma, che indicherà
quando procedere e con quali modalità.
21
n. anno
8 2016
Terremoto, metà stalle inagibili.
Anche a Mantova le caciotte della solidarietà
Sono state dichiarate inagibili almeno la metà delle case rurali,
dei fienili e delle stalle. E ora ci si prepara ad affrontare l’inverno in una situazione in cui, a differenza di quanto avviene nelle
città, la stragrande maggioranza degli imprenditori non può
lasciare la propria azienda agricola per continuare ad accudire
gli animali.
È quanto emerge dal primo bilancio dei danni elaborato dalla
Coldiretti nelle campagne di Amatrice, che entro un mese dalle
prime scosse ha consegnato il primo modulo abitativo agricolo all'azienda di Valeria Cavezzi, gravemente colpita dal sisma.
L’associazione ha inaugurato, inoltre, nella frazione di Sommati la grande tensostruttura della Coldiretti da utilizzare come
“maxicambusa” per i mangimi necessari all’alimentazione degli
animali durante l’inverno nelle aree del sisma.
“Grazie a una mobilitazione eccezionale per gli allevatori, che
non possono lasciare gli animali durante l’inverno, sono in arrivo decine di moduli abitativi da posizionare in prossimità delle
stalle, frutto della collaborazione della Coldiretti con il Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani
e l’azienda Danieli di Buttrio”, ha affermato il presidente Roberto Moncalvo nel sottolineare che “si tratta di un importante
impegno in sinergia con lo straordinario lavoro della Regione
Lazio, alla quale va il nostro ringraziamento per la consegna di
ulteriori moduli e per aver garantito la copertura fino al 100%
delle spese, sostenute o da sostenere, per la ricostituzione del
patrimonio produttivo delle aziende agricole”.
“Mettere in sicurezza il popolo delle campagne è stato il nostro
primo obiettivo ma occorre anche proteggere gli animali sfol-
22
lati e per questo - ha concluso Moncalvo - abbiamo realizzato
la grande tensostruttura della Coldiretti per la conservazione
dei mangimi necessari all’alimentazione degli animali durante
l’inverno”.
Anche le verifiche di agibilità sono in fase avanzata, con risultati purtroppo preoccupanti per chi sarà costretto a trascorrere
l’inverno nella propria azienda per non lasciar soli gli animali.
La produzione di latte nelle campagne terremotate è crollata di
almeno il 30% per le migliaia di scosse che hanno stressato le
mucche, costrette a vivere all’aperto anche con il maltempo.
Dopo le difficoltà iniziali, nessun litro di latte viene però gettato, grazie al lavoro fatto per garantire ogni giorno la mungitura
e l’alimentazione delle mucche sopravvissute, raccogliere quotidianamente il latte su strade dissestate o chiuse. Un risultato
reso possibile dalla collaborazione con l’Associazione Italiana
Allevatori (AIA), che sulla base delle richieste ha consegnato
carrelli per la mungitura e generatori di corrente, e con i Consorzi Agrari d’Italia (CAI), che si sono impegnati a fornire cibo
per l’alimentazione degli animali.
Per informazioni contattare Martina Fusari
(tel. 0376 375421
e-mail: [email protected])
Le caciotte solidali
La macchina della solidarietà Coldiretti prosegue, nel frattempo, anche su altri fronti. Oltre al conto corrente “Coldiretti
pro-terremotati” (IBAN: IT 74 N 05704 03200 000000127000), per dare un aiuto alle aziende colpite, fare ripartire
l’economia e l’occupazione e contrastare l’abbandono del territorio sono nate le caciotte solidali.
Il ricavato dalla vendita di queste caciotte, prodotte con il latte raccolto negli allevamenti delle zone terremotate, sarà infatti
devoluto alle aziende agricole danneggiate. Al progetto di solidarietà, promosso e coordinato da Coldiretti con la
collaborazione della cooperativa Grifo latte di Perugia che, nonostante le difficoltà, ha garantito continuità
nel ritiro e nella trasformazione del latte, parteciperanno gli agriturismi di Terranostra e Campagna Amica, che
inseriranno nei loro menù la caciotta. Chiunque, inoltre, potrà ordinare le caciotte solidali rivolgendosi ai nostri uffici di
via Verri 33 oppure agli Uffici di zona presenti sul territorio.
23
n. anno
8 2016
di Gabriele Arlotti
Le bombe per lo zuccherificio
non caddero sull’argine della
Controchiavica
I lavori per la nuova controchiavica sul Fiume Po potranno
continuare in tutta tranquillità, nonostante anche da queste
parti caddero le bombe alleate destinate allo zuccherificio che
riforniva di alcol i tedeschi. Infatti, la ricerca di ordigni bellici,
cominciata all’inizio del mese d’agosto, non ha portato alla
scoperta di nessuna bomba inesplosa interrata entro una profondità di 5 metri. Ora, grazie al Consorzio di Bonifica Terre dei
Gonzaga in Destra Po, ente attuatore dell’opera e successivamente gestore, la zona è stata totalmente messa in sicurezza.
“La nuova contro chiavica, ubicata all’imbocco tra l’alveo del
fiume e l’esistente contro chiavica, sorge in un luogo ricco di
storia e teatro di scontri durante la seconda Guerra Mondiale; è un importante manufatto idraulico destinato a rendere
più sicuro il territorio” spiega la presidente del Consorzio, Ada
Giorgi. Il lavoro d’indagine e di collaudo del Genio Militare, ha
riportato l’attenzione su un fatto storico di particolare rilievo
per la zona ovvero i bombardamenti effettuati nel febbraio del
1945 da parte degli Alleati. Le bombe sganciate dagli equipaggi sudafricani della Saaf, Suid-Afrikaanse Lugmag, e partiti da
24
Iesi con bimotori Martin B-26 Marauder, infatti, distrussero la
città di Sermide e causarono una trentina di morti tra i civili.
Il motivo principale dei bombardamenti si ritiene fosse la presenza a Sermide di un importante zuccherificio. Gli zuccherifici
diventarono obbiettivi importanti dei bombardamenti alleati
per due motivi: l’alcol prodotto dagli zuccheri serviva in primis
a realizzare la polvere da sparo, e quindi a produrre carburante sintetico, preparato cui i tedeschi dovevano ricorrere per la
scarsità di petrolio. Sermide pagò cara la locazione dello zuccherificio e, ancora oggi, sono visibili nella cittadina le tracce
dei bombardamenti del 45’. Alle volte, poi, si segnalarono i casi
di aviatori obiettori che rifiutavano di sganciare bombe su zone
abitate e, quindi, preferivano “sbagliare” l’obiettivo sganciando
le stesse o nel fiume o in campagna. Purtroppo, per i cittadini
di allora, non fu questo il caso e lo zuccherificio venne distrutto
con tanto di vittime tra i civili.
Ora, dopo che una ditta specializzata ha verificato l’assenza di
masse metalliche attraverso l’infissione di speciali sonde nel
terreno, la Bonifica può continuare nel suo operato.
Accordo di programma tra Comune
e Consorzio di Bonifica Garda Chiese
Guidizzolo,al via i lavori
di recinzione del Canale Principale
Saranno affidati al Consorzio di bonifica Garda Chiese i lavori di
recinzione del “Canale Principale” (prosecuzione del Canale Virgilio) di Guidizzolo, che scorre nel centro abitato del paese e che
lo scorso maggio era stato al centro delle cronache per l’annegamento del piccolo Jashan. L’intervento, oggetto di un accordo di
programma tra il consorzio e il Comune, partirà al termine della
stagione irrigua e si concluderà, condizioni meteo permettendo,
entro la fine di ottobre. La recinzione interesserà i tratti di canale
da via Fontane a via Martiri della Libertà e da via Martiri della
Libertà a via Nazario Sauro, su entrambi i lati a nord e a sud
del corso d’acqua, fatti salvi i tratti di recinzione già esistente.
Saranno previsti dei cancellini in corrispondenza delle scalette di
servizio, chiusi con un lucchetto.Il Comune di Guidizzolo si farà
carico delle spese per l’acquisto del materiale, quindi di recinzioni e altri materiali accessori, mentre il Consorzio si è reso dispo-
nibile alla messa in opera dei materiali forniti dall’ente su indicazione dell’Ufficio tecnico del consorzio: “Collaboriamo volentieri
con il Comune – spiega il Presidente del Consorzio Gianluigi Zani
– alla realizzazione di queste opere, importanti per la pubblica
incolumità e di nostro interesse, poiché contemporaneamente
consentiranno lo svolgimento della nostra attività istituzionale
in condizioni di maggiore sicurezza”. “Sono molto contento del
rapporto di collaborazione che si è instaurato con il Consorzio di
bonifica Garda Chiese – aggiunge il Sindaco di Guidizzolo Stefano
Meneghelli -. Grazie a questo intervento, deciso in poco tempo,
risolviamo un problema molto sentito da tutti i cittadini di Guidizzolo”.Il Consorzio provvederà alla gestione e alla manutenzione
ordinaria delle recinzioni, mentre saranno a carico del Comune la
manutenzione straordinaria e la sostituzione delle parti eventualmente danneggiate da terzi.
25
n. anno
8 2016
Pioppi e alberi da legno:
4 milioni in arrivo con il Psr
Fondi in arrivo per i pioppicoltori: è stata pubblicata, infatti, sul Burl
di Regione Lombardia, l’Operazione 8.1.01 (secondo bando) del
PRS 2014/2020, che mette sul piatto 4 milioni di euro per il settore. La principale novità di quest’operazione è che sarà possibile
richiedere contributi, oltre che per l’impianto del classico pioppeto,
anche per le superfici da destinare a impianto di piantagioni legnose a ciclo medio lungo (impegno di 20 anni), riguardanti specie
forestali particolarmente adatte alle condizioni ambientali locali
(come aceri, frassino, ciliegio, tiglio, noce). Per queste tipologie di
piante, verrà riconosciuto un contributo per le spese di impianto,
un premio annuale di manutenzione (per 5 anni) e un premio
annuale di mancato reddito (per 12 anni).
Cronoprogramma
Sarà possibile presentare le domande di contributo dal 14 ottobre
2016 fino alle ore 12 del 2 dicembre 2016, ed entro il 30 dicembre
bisognerà inviare il parere di compatibilità di Parchi ed aree Natura
2000. Le istruttorie delle domande presentate dovranno terminare
entro il 13 gennaio 2017 e la pubblicazione sul BURL della graduatoria avverrà entro il 3 febbraio 2017.
La fine dei lavori deve avvenire entro il 31 marzo 2018, mentre la
26
presentazione delle domande di pagamento va fatta entro il 31
maggio 2018. È indispensabile per il soggetto che presenterà domanda di contributo essere in possesso della qualifica IAP.
In sintesi
Si tratta del secondo bando dell'operazione 8.1.01 "Supporto ai
costi di impianto per forestazione e imboschimento", aperto però
anche alla tipologia B (arboricoltura da legno a ciclo lungo).
Per la tipologia A (pioppicoltura), il bando ricalca sostanzialmente quello dello scorso gennaio: si segnala però una rimodulazione
delle spese generali (scaglioni e percentuali).
Per la tipologia B (arboricoltura da legno), il bando è riferito solo
alla presentazione della domanda di aiuto; per i così detti "Premi
annuali" seguirà successivo bando.
Più in dettaglio, la tipologia A prevede l'incentivazione cloni di
pioppo “a maggiore sostenibilità ambientale”, ossia cloni che sono
particolarmente resistenti a patogeni e parassiti e pertanto richiedono trattamenti fitosanitari molto ridotti. Il bando prevede:
• obbligo di utilizzo in misura del 50% in tutti gli impianti;
• obbligo di utilizzo di almeno tre cloni, di cui due a “maggiore
sostenibilità ambientale” (ognuno dei quali deve rappresentare al-
in breve...
meno il 10% del totale delle piante), negli impianti di oltre 30 ettari.
Chi si impegna a usare esclusivamente cloni a “maggiore sostenibilità ambientale” avrà:
• punti di priorità di accesso al finanziamento;
• maggiorazione sul contributo alle spese di impianto pari all’80%
del costo.
Analoghi vantaggi sono riservati per le aziende con certificazione forestale sostenibile FSC o PEFC.
Per la tipologia B, sono utilizzabili solo specie autoctone, senza cloni
di pioppo. Anche in questo caso sono favoriti, in termini di punteggi
di selezione e di maggiore contributo, gli impianti di aziende con
certificazione forestale sostenibile FSC o PEFC.
Importante sottolineare che tutte le domande relative a impianti
posti, anche solo in parte, in parchi regionali, parchi naturali, riserve regionali o siti natura 2000 devono ottenere il parere favorevole
dell'ente gestore, previa richiesta da parte dell'impresa o società
agricola interessata. Il parere deve pervenire alla Struttura Agricoltura, Foreste, Caccia e Pesca dell'Ufficio Territoriale Regionale UTR
competente per l'istruttoria entro e non oltre venerdì 30 dicembre
2016, pena la decadenza dell'intera domanda. Nel primo bando,
l'assenza di parere è stata la principale causa di non ammissibilità
delle domande presentate.
Sul Burl è stata pubblicata (il 19 settembre) anche l’operazione
3.2.01, che ha l’obiettivo di sostenere le attività di informazione e
promozione svolte da associazioni di produttori nel mercato interno. È un bando al quale non possono aderire le singole aziende
agricole. I beneficiari sono: consorzi o associazioni di produttori
biologici; consorzi di tutela dei prodotti DOP e IGP (esclusi i Consorzi di tutela dell’Olio DOP ); consorzi di tutela vini a denominazione riconosciuta ai sensi art. 10 del D.leg. 61/2010 e successive
modifiche, singoli o associati e loro associazioni regionali; associazioni di produttori di sistema di qualità di produzione integrata;
associazioni di produttori di sistema di qualità nazionale zootecnia; aggregazione dei soggetti indicati. Sono ammissibili azioni
di informazione, promozione, organizzazione e partecipazione a
manifestazioni, fiere, eventi ed esposizioni, azioni promozionali
a carattere pubblicitario. La dotazione finanziaria è di 2.500.000
euro. Sarà possibile presentare le domande di richiesta di contributo entro le ore 12 del 14 novembre 2016.
Per informazioni: Alberto Lombardi,
tel: 0376 375420 - fax: 0376 375454,
e-mail: [email protected]
OPERAZIONI ATTIVE del Psr 2014/2020
3.1.01 Sostegno agli agricoltori e alle associazioni di agricoltori che partecipano per la prima volta ai regimi di qualità (fino al 31 dicembre 2016).
3.2.01 Informazione e promozione prodotti di qualità (fino al 14 novembre 2016).
6.1.01 Incentivi per la costituzione di nuove aziende agricole da parte di giovani agricoltori (fino al 18 gennaio 2017).
8.1.01 Supporto ai costi impianto per forestazione e imboschimento (fino al 2 dicembre2016).
16.10.01 Progetti integrati di filiera (fino al 15 novembre 2016).
27
n. anno
8 2016
di Gianni Rondelli
Patentini per i fitofarmaci:
parte la formazione
Partiranno entro la fine di ottobre i corsi di Coldiretti per il rinnovo o l’ottenimento
dei Patentini per l’uso dei fitofarmaci. Ricordiamo che la formazione è obbligatoria
per chiunque acquisti e utilizzi questi prodotti destinati a un uso professionale, a
prescindere dalla loro classificazione ed etichettatura di pericolo; e chi non sarà in
possesso del patentino, della durata di 5 anni, potrà acquistare e utilizzare solamente prodotti destinati a un uso non professionale.
I corsi di formazione non sono più curati dalla Provincia di Mantova, ma solo ed
esclusivamente da soggetti accreditati ai servizi formativi in Lombardia. Coldiretti
Mantova ha definito una convenzione con un organismo accreditato alla formazione, per cui in collaborazione con questo ente organizzerà i corsi di formazione per
il rilascio e il rinnovo dei patentini. I corsi si terranno nelle sedi zonali o dell’Istituto
Carantani, venendo incontro alle esigenze di spostamento e di orario dei nostri associati. Ad ogni corso saranno presenti docenti qualificati e sarà distribuito tutto il
materiale didattico necessario.
Chi ha il patentino in scadenza o chiede il rilascio del nuovo patentino può rivolgersi
al proprio ufficio di zona per l’iscrizione. Gli interessati sono pregati di iscriversi al più
presto per dare modo agli uffici di Coldiretti di pianificare tutte le date del corso.
Per informazioni: Gianni Rondelli tel. 0376 375380
Ecco, schematicamente, gli obblighi per il rilascio e il rinnovo dei patentini:
1.Rinnovo dei patentini: obbligo di frequenza di un corso di aggiornamento di 12 ore.
2.Rilascio dei nuovi patentini: obbligo di frequenza di un corso di formazione di 20 ore con obbligo
di superamento di esame finale.
28
Nella foto i giovani imprenditori mantovani che hanno
partecipato al progetto formativo “Impresaduepuntoterra”
organizzato dall’INIPA nazionale.
“Sviluppo delle imprese agroalimentari”:
quattro lezioni per
l’agricoltura del futuro
Sono aperte le iscrizioni al corso “Sviluppo delle imprese agroalimentari”, ideato dai Giovani Imprenditori di Coldiretti della Destra Po e realizzato con la collaborazione dell’Istituto Carantani
di Mantova e della Consulta Economica d’Area Oltrepò Mantovano. Il corso partirà il 14 novembre 2016 a San Benedetto Po.
Obiettivo del progetto formativo è fornire una visione d’insieme degli elementi costitutivi di un modello imprenditoriale e
territoriale innovativo, capace di leggere e interpretare il cambiamento in atto. Oggi le imprese agricole e le cooperative
agroalimentari hanno bisogno sia di conoscenze tecniche e
specialistiche sia di competenze manageriali che supportino lo
sviluppo e la competitività.
“Per l'imprenditore agricolo, l’amministratore o il socio di cooperative è fondamentale disporre di un approccio ampio
e diversificato – spiega Claudio Piva, Segretario regionale di
Coldiretti Giovani Impresa e Direttore del centro di formazione
Carantani - tale da orientare le scelte aziendali e agire con
efficacia in mercati nazionali e internazionali sempre più competitivi”.
“Nel nostro tessuto produttivo agricolo – prosegue Piva - si
diffonde rapidamente una nuova consapevolezza, cioè l’importanza di far conoscere ed apprezzare a migliaia di consumatori
il valore e l’indiscussa qualità del cibo mantovano. Coltivare il
valore del cibo significa valorizzare le identità locali come leve
competitive per generare sviluppo economico, implementare
un sistema manageriale innovativo di gestione delle aziende,
tessere una rete di relazioni fra pubblico, privato e Istituzioni,
comunicare uno stile di vita, per dare dignità economica e riconoscimento sociale alle imprese”.
Il corso “Sviluppo delle imprese agroalimentari” si rivolge ai
titolari, contitolari, coadiuvanti di imprese agricole, soci e amministratori di cooperative agroalimentari.
Quattro gli incontri in programma, per complessive 16 ore:
lunedì 14 novembre dalle 9 alle 13, Nicola Zanella terrà una
lezione su “Comunicazione e marketing nel settore agricolo e
agroalimentare”; mercoledì 16 novembre dalle 9 alle 13 sarà
la volta di Federica Baroni, che parlerà del “Gruppo di lavoro:
come costruire una squadra vincente”; lunedì 21 novembre
dalle 9 alle 13 Claudio Truzzi spiegherà i segreti della “La cooperazione come strumento di innovazione”; mercoledì 23 novembre Federica Baroni chiuderà il ciclo di appuntamenti con
“Comunicazione efficace e gestione del passaggio generazionale”. Il piano didattico prevede la presentazione di alcuni casi
imprenditoriali di successo.
Sede delle lezioni sarà l’Istituto Carantani, in via Ferri a San
Benedetto Po. La quota di iscrizione è di 60 euro.
Per iscriversi contattare la segreteria dell’Istituto Carantani
Dott. Claudio Piva cell. 335 7240578 o
mail [email protected].
29
n. anno
8 2016
di Elena Poltronieri
Trattori
agricoli:
più sicuri alla guida grazie ai campi prova
Gli infortuni in agricoltura sono ancora molto numerosi e la causa
prevalente è legata all’uso dei trattori agricoli e forestali. Se ne è
parlato domenica 11 settembre al convegno che si è svolto presso la Fiera Millenaria di Gonzaga. L’appuntamento faceva parte
di una serie di eventi organizzati da ATS Valpadana, legati all’Accordo Stato-Regioni del 22 febbraio 2012 per il conseguimento
della specifica abilitazione per chiunque utilizza trattori agricoli
e forestali.
Da una analisi dei dati INAIL , nonostante la tendenza alla riduzione documentata degli infortuni nel settore agricolo, permangono
ancora livelli di rischio elevati. Un modo per arginare il problema
è la formazione: l’Accordo Stato-Regioni del 22 febbraio 2012
stabilisce l’obbligatorietà, per chiunque utilizzi trattori agricoli o
forestali, di una specifica abilitazione e, per i lavoratori del settore
30
agricolo tale formazione è obbligatoria dallo scorso 31 dicembre.
I corsi prevedono lezioni teoriche e, per coloro che non hanno
esperienza pluriennale documentata, esercitazioni pratiche da
effettuarsi in un campo prova dedicato, le cui specifiche sono
individuate per legge. Una delle difficoltà maggiori per lo svolgimento di questi corsi di prima autorizzazione all’uso dei mezzi
agricoli è rappresentato proprio dal reperire un’area idonea che
rispecchi i criteri stabiliti dall’accordo succitato e dalle “istruzioni
operative per lo svolgimento dei moduli pratici dei corsi di formazione per lavoratori addetti alla conduzione di trattori agricoli e
forestali” dell’Inail.
Questa criticità è stata superata grazie alla stipula di un Protocollo
d’Intesa tra ATS Valpadana, INAIL, ERSAF, Ist.P.A. Strozzi, Comitato Paritetico Provinciale per l’Agricoltura (CPP) , CONFAI, in cui le
Per informazioni e iscrizioni rivolgersi
agli uffici di zona di Coldiretti Mantova.
parti si impegnano alla realizzazione di due campi prova in provincia di Mantova, e il convegno è stato l’occasione per ufficializzare questo accordo. I due campi sono dislocati nella provincia
di Mantova: uno, in fase di ultimazione, si trova nel comune di
Moglia, mentre il secondo, ancora da predisporre, si troverà in
zona S. Giorgio.
Uno dei principali obiettivi del protocollo è, inoltre, quello di
promuovere la cultura della salute e sicurezza nel mondo della
scuola, con iniziative importanti rivolte agli studenti degli Istituti Agrari. I ragazzi, infatti, usciranno da questi istituti con un’abilitazione alla guida di trattori agricoli e carrelli semoventi a
braccio telescopico come previsto dalla normativa. Altro importante obiettivo è raggiungere tutti gli operatori del settore agricolo: questi campi prova, infatti, saranno messi a disposizione
di tutti coloro che si occupano di formazione e che necessitano
di campi prova per la predisposizione di corsi di formazione alla
guida dei mezzi.
Sempre all’interno delle attività promosse da ATS, in
Fiera Millenaria è stato allestito presso l’area Grandi Eventi un
campo prova didattico, che ricalca a grandi linee i due campi
che verranno ufficializzati.
È stato possibile, quindi, per le diverse figure coinvolte nella
formazione (datori di lavoro, lavoratori, consulenti per la sicurezza, soggetti formatori, responsabili del servizio prevenzione
e protezione e anche studenti) partecipare in momenti diversi
a dimostrazioni pratiche relative alle modalità di esecuzione
delle prove per il conseguimento dell’abilitazione, simulando
le situazioni presenti nelle aziende.
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n. anno
8 2016
di Luca Beccari
Manutenzione
del verde: chi la può fare
Le Legge n. 154 del 2016 (il cosiddetto collegato agricolo) interviene sull’attività
di manutenzione del verde. L’attività di sistemazione e manutenzione del verde pubblico
e privato affidata a terzi può essere esercitata:
1.Dagli iscritti al Registro ufficiale dei produttori (RUP) di cui all’articolo 20, comma 1, lettere
a) a c), del decreto legislativo 19 agosto 2005 n.214.
2.Da imprese agricole, artigiane, industriali, o in forma cooperativa, iscritte al registro delle
imprese, che abbiano conseguito un attestato di idoneità che accerti il possesso di adeguate competenze.
Pertanto la norma dispone che l’attività di sistemazione e manutenzione del verde debba
essere svolta da imprese che si qualificano per il possesso di determinate competenze e si
sottopongono a controlli sull’uso di materiali fitosanitari in applicazione delle norme comunitarie e nazionali.
La disposizione consente lo svolgimento di queste attività a soggetti iscritti al RUP (Registro
ufficiale dei produttori) operante presso il Servizio fitosanitario nazionale.
Coloro che non sono tenuti all’iscrizione, comprese le imprese agricole iscritte nel registro
delle imprese, possono esercitare le attività di sistemazione e manutenzione del verde avendo acquisito un’apposita attestazione rilasciata dalle Regioni, che devono disciplinare le
modalità per l’effettuazione dei corsi di formazione ai fini dell’ottenimento dell’attestato.
ATTENZIONE!
L’Epaca di Mantova ricorda che l’Inps non invierà più, come in precedenza, le
lettere per avvisarti di compilare il modello Red, contenenti anche gli estremi per
il pagamento mediante modelli F24, che saranno disponibili nel Cassetto previdenziale
per Autonomi agricoli. Dopo il pagamento di settembre, la terza e la quarta rata, pagabili in qualsiasi banca o ufficio postale, scadranno il 16 novembre 2016 e il 18 gennaio
2017. Per informazioni è possibile rivolgersi agli uffici del patronato Epaca di Coldiretti
Mantova (tel. 0376 375440/443).
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di Erika Mazza
Se volete ricevere gli aggiornamenti e le notizie di Coldiretti Mantova compilate questo tagliando
con i vostri dati e consegnatelo all’Ufficio di Zona!
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Barrare le caselle per i settori di cui si intende ricevere notizie (anche più di uno):
CARNE
LATTE
SUINI AVICOLI
AGROENERGIE ORTOFRUTTA
PIOPPI
VITIVINICOLO
POMODORO
FLOROVIVAISMO
ALTRO
CEREALI
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Tutte le informazioni qui riportate sono assolutamente riservate e trattate secondo quanto previsto dall’informativa ex D.Lgs 30/06/09 n. 196
Pan, entro il 26 novembre il check up alle attrezzature
Il PAN, il Piano nazionale
fitosanitari, individua le
tipologie di macchine
che devono essere
sottoposte a controllo funzionale entro
il 26 novembre 2016 (riferimento
punto A.3.2 del PAN – ad esempio le macchine irroratrici) presso
un centro di prova autorizzato. Il centro di prova rilascia un attestato
dal quale risulta che l’attrezzatura rispetta i requisiti di funzionalità
previsti. Sono considerati validi i controlli funzionali eseguiti dopo il
26 novembre 2011 effettuati da centri di prova autorizzati dalla Regione. Le attrezzature nuove acquistate dopo il 26 novembre 2011
sono sottoposte al primo controllo funzionale entro 5 anni dalla data
di acquisto. I controlli saranno fino al 31 dicembre 2010 ogni 5 anni
e in seguito ogni 3 anni. Si precisa che la macchina a cui non viene
effettuato il controllo funzionale così come previsto nei modi e termini sopra descritti non può essere utilizzata dall’imprenditore dopo
il 26/11/2016 fino all’effettivo avvenuto controllo presso il centro e
rilascio dell’attestazione.
Trasmissione telematica delle fatture
Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n. 208 del 06/09/2016
del Decreto 4 agosto 2016, in attuazione del D.Lgs. n. 127/2015, i
contribuenti (generatori di redditi d'impresa o di lavoro autonomo)
che dovessero decidere, dal 1° gennaio 2017, di aderire all’opportunità della trasmissione telematica delle fatture e dei corrispettivi,
potranno beneficiare della riduzione di un anno dei termini di de-
cadenza degli accertamenti a condizione che i pagamenti vengano
effettuati mediante bonifico bancario o postale, carta di debito, carta
di credito, o assegno bancario, circolare o postale non trasferibili. Anche a fronte di quanto sopra, è previsto un prossimo ampliamento
dei poteri di controllo dell'Agenzia delle Entrate sulle operazioni IVA al
fine di favorire l'emersione spontanea delle basi imponibili.
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n. anno
8 2016
spazio ai
lettori
cerco LAVORO come addetto alla raccolta
di ortaggi e frutta di stagione. Potete contattarmi
al numero 388.3433407.
Vendo Pigiatrice uva; estirpatore
m 2,50 con rullo; 2 circolari legna a
luce e a cardano, carica erba Europa.
Per informazioni: tel. 0376.96357
(chiedere di Claudio).
Vendo Macchina trainata per raccolta fagiolini con banco
cernita in buono stato; atomizzatore per serre q.8; tubi pioggia
da 100 con innesto a bicchiere e a sfera. Per informazioni: tel.
0376.696268 (ore pasti, chiedere di Giovanni).
Vendo N. 5 silos in vetroresina per mangime da 50/60/90
quintali (da 200 a 400 euro cad); gabbie seminuove per conigli
ingrasso (n. 1512 box su 2 piani) complete di impianto di alimentazione (3.500 euro); n. 4 ventilatori/aspiratori EuroemmeEM 50 da cm. 138x138 (150 euro cad). Per informazioni: tel.
0376.854279 (ore pasti , chiedere di Giuseppe).
Vendo Botte diserbo q.li 4 trainata, adatta per vigneto; torchio
per uve trainato. Per informazioni: tel. 0376.99429 (ore pasti).
Vendo Spandiconcime a cassone mt 250; mulino per trattore;
pacciamatrice malavasi per serre; interrasassi carbogreen mt
1.40; nastro trasportatore raccolta meloni-angurie mt 5.50
idraulico; pompa per ingrassare danfos. Per informazioni: tel.
348 2891422.
Vendo Attrezzature agricole in buono stato, tra cui un trattore
Same Atlanta; 10 biolche di terra agricola con corte e abitazione. Per informazioni: tel. 347. 4817604 (chiedere di Danilo)
Vendo Trattrice FIAT OM 750 in buone condizioni. Per informazioni: 0375.528017 (ore pasti).
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Vendo Titoli PAC per circa 20 ettari. Per informazioni: tel.
349.6690303.
Vendo Spandiconcime portato NODET da 9 q in ottimo stato;
cisterna gasolio da 3000 litri (850 euro). Per informazioni: tel.
328.2119668.
Vendo trattrice fiat 980 in ottimo stato. Telefono 0376612137
ore pasti.
Vendo motocoltivatore BCS 735 benzina completo di fresa
(messa a nuovo), tosaerba con rimorchio e cestello, botte per
diserbo da litri 100 con carrello e pompa flangiata, spazzaneve (nuovo) e gabbie. Il tutto in ottimo stato. Per informazioni
contattare 333 7700428
Vendo tubi irrigazione in alluminio, colonne porta getti,
pompa irrigazione, rimorchio con sponde, rimorchio ribaltabile,
imbottigliatrice tappi in sughero, cassette legno per vendemmia, pali cemento per vigneto, damigiane. Info: 340 4907852.
Vendo titoli Pac 2015-2020 causa riduzione superficie agricola
(ettari 10,66). Tel. 345 9253763 (Roverbella).
Vendo fondo agricolo di B.M. 49 composto da casa, stalla,
fienile, ricovero attrezzi, impianto sotterraneo di irrigazione,
zona Castelletto Borgo. Andrea 349 4465893
Vendo rotolone da irrigazione marca Ocis, metri 420 seminuovo, tubo da 110 esterno. Ottima occasione. Tel. 335 6792310
Cassetta postale: occhio ai nomi
Per evitare disguidi nella consegna delle nostre comunicazioni periodiche e della rivista, invitiamo i soci a verificare
la presenza, sulla cassetta della posta, di tutti i nomi dei
residenti in ogni numero civico.
DAI UN AIUTO CONCRETO ALLE POPOLAZIONI
COLPITE DAL SISMA NEL CENTRO ITALIA!
Porta a casa un formaggio fatto con il latte
dei nostri produttori delle zone colpite dal terremoto
e dai subito un aiuto concreto per la ricostruzione.
Con un’offerta di 10 euro sosterrai le aziende agricole
danneggiate. Aiutaci a salvaguardare attività e tradizioni del territorio italiano!
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n. anno
8 2016
notiziein
breve
Aiuti alle pensioni minime, il Governo accoglie
le richieste di Federpensionati Coldiretti
È stato un successo il convegno
che si è tenuto a Roma dal titolo
“Anziani attivi ma cresce il disagio”, organizzato dal Cupla, il Coordinamento Unitario dei Pensionati del
Lavoro Autonomo, di cui fa parte la Federpensionati Coldiretti, la più grande associazione dei pensionati
del lavoro autonomo. Redditi pensionistici adeguati, servizi socio
assistenziali compatibili con le nuove esigenze degli anziani e
delle famiglie, coesione sociale, economica e solido patto fra generazioni sono stati i temi al centro del dibattito, con la presenza
del presidente di Federpensionati Giorgio Grenzi.
Il momento clou è stato l’intervento del Ministro del Lavoro, Giuliano
Poletti, che sulle pensioni, tema caldo e al centro dell’agenda politica
italiana, ha così affermato: “L'obiettivo è dare un aiuto alle pensioni
basse, il meccanismo non lo abbiamo ancora deciso ma affronteremo
la questione nella legge di stabilità". Un annuncio che segue le richieste
di Federpensionati Coldiretti di un intervento sul fronte delle pensioni,
con 800mila coltivatori con importi inferiori ai 480 euro al mese. "Credo
inoltre – prosegue il Ministro - sia giusto portare il livello della no tax
area dei pensionati a quello dei lavoratori dipendenti". Per richiamare
l’attenzione delle Istituzioni sulle soluzioni da adottare a sostegno del
reddito dei pensionati è stata presentata la relazione “Idee e proposte
del Cupla” per il Governo. “Ho apprezzato molto il documento - ha risposto il Ministro - perché non è di sola rivendicazione ma contiene
proposte concrete”. (Fonte: www.ilpuntocoldiretti.it)
In etichetta torna lo stabilimento
ma ora serve anche l'origine
È positiva la reintroduzione dell’obbligo di indicare nell’etichetta dei
prodotti alimentari lo stabilimento di produzione, che va però al più
presto accompagnato anche dall’indicazione obbligatoria della provenienza di tutti gli alimenti, come ha chiesto il 96,5 per cento degli
italiani sulla base della consultazione pubblica online sull'etichettatura dei prodotti agroalimentari condotta dal ministero delle Politiche
Agricole (Mipaaf) e che ha coinvolto 26.547 partecipanti sul sito del
Mipaaf. È quanto afferma la Coldiretti nel commentare l’entrata
in vigore la legge di delegazione
europea 2015 che prevede regole
anche per l'etichettatura degli alimenti che l'Italia dovrà adottare entro
12 mesi. (Fonte: www.ilpuntocoldiretti.it)
Crescono i consumi di latte bio
Ismea fotografa il trend più
che positivo del latte biologico
italiano. È quanto emerge dai
dati illustrati al Sana di Bologna.
Secondo Ismea le vendite di latte bio in Italia registrano nel primo
semestre del 2016 un +15% rispetto al
2014-2015, che pure aveva un +7%: in sostanza i
consumatori hanno raddoppiato gli acquisti di latte biologico e deri-
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vati, un vero successo rispetto invece alla contrazione nel convenzionale di oltre il 3% ed il maggior contributo è proprio dovuto alla netta
preferenza per il latte fresco bio. La produzione di latte e, soprattutto,
di formaggi biologici in Italia è nettamente insufficiente a soddisfare
la domanda crescente. Soltanto il 3,5% dei bovini da latte sono allevati con metodo biologico, con un’incidenza di appena il 2,7% sulla
produzione di latte fresco e una percentuale pressoché nulla di formaggi biologici, nonostante una domanda costantemente in ascesa.
(Fonte: www.ilpuntocoldiretti.it)
Inflazione: con +3,1% la frutta spinge
l’uscita dalla deflazione
A spingere l’uscita dalla deflazione è l’aumento del 3,1% dei
prezzi della frutta su base annua, anche se nelle campagne
i prezzi restano drammaticamente ben al di sotto dei costi di
produzione in numerosi comparti, dal grano al latte. È quanto
afferma la Coldiretti nel commentare i dati Istat sull’andamento dell’inflazione a settembre con i prezzi dei beni alimentari che restano complessivamente stabili nel carrello ma
crollano nei campi.
La deflazione ha effetti devastanti nelle campagne dove le
quotazioni rispetto allo scorso anno sono praticamente dimezzate per il grano duro (-43%) e il latte viene ormai pagato
quasi come l’acqua. Dal campo alla tavola i prezzi aumentano di 5 volte per la pasta e per il latte e di addirittura 15
volte per il pane, con la forbice che si è fortemente allargata
quest’anno. Nelle campagne è deflazione profonda, con i
prezzi crollati per raccolti e
per gli allevamenti che non
coprono più neanche i costi
di produzione o dell’alimentazione del bestiame. Oggi
gli agricoltori devono vendere
più di tre litri di latte per bersi un
caffè o quindici chili di grano per comprarsene uno di pane. Le coltivazioni come il latte e la carne
subiscono la pressione delle distorsioni di filiera e dal flusso
delle importazioni selvagge che fanno concorrenza sleale alla
produzione nazionale perché vengono spacciati come Made
in Italy per la mancanza di indicazione chiara sull’origine in
etichetta.
(Fonte: www.ilpuntocoldiretti.it)
Agricoltura biologica,
è boom anche per la vendita diretta
È boom per la vendita diretta
nelle imprese agricole biologiche. Dal 2010 al 2014, secondo un’analisi Coldiretti su
dati Sinab le aziende agricole bio
che fanno produzione e preparazione
sono raddoppiate passando da 3.128 a 6.104, con una crescita
esponenziale del 95% e rispetto al 2000, in cui si contavano
1330 aziende che facevano produzione e trasformazione.
Molte sono, pertanto, le imprese agricole che hanno deciso di
investire anche nella trasformazione che consente di rendere
disponibili i prodotti aziendali tutto l’anno e, quindi, anche nei
mesi invernali quando la vendita dei prodotti freschi inevitabilmente si riduce.
Secondo i dati Biobank, le imprese agricole bio con vendita diretta erano 2.535 nel 2011, mentre sono 2.878 nel 2015 con un
incremento del 14%. Di queste, 1.371 si trovano presso aziende
agrituristiche, le restanti 1.507 presso imprese agricole, ma anche piccoli laboratori e grandi aziende che cercano un rapporto
diretto con i consumatori. Nel 2015 sono state più di 70 le nuove
attività censite, oltre 80 quelle cessate.
Il trend in crescita della vendita diretta conferma quanto Coldiretti,
tramite Campagna Amica ed i suoi farmers’ market, ha sempre sostenuto e, cioè, che il mercato privilegiato di sbocco degli alimenti
biologici è la vendita diretta che consente di abbattere il differenziale di prezzo con i cibi convenzionali venendo meno l’intermediazione commerciale, mentre il contatto diretto tra produttore e
consumatore costituisce un tam tam per la divulgazione e la conoscenza delle molte virtù dell’agricoltura biologica.
Negli spacci aziendali si acquista soprattutto frutta e verdura, oltre
a olio e vino, ma anche succhi, conserve, miele cereali e farine.
(Fonte: www.ilpuntocoldiretti.it)
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n. anno
8 2016
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n. 13/1949 e Roc 23752
Il periodico Terra Mantovana
viene inviato a tutti i soci
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Coldiretti Mantova
Questo numero è stato chiuso in redazione
il 30 settembre 2016
Terra Mantovana
a cura dalla Federazione Provinciale
COLDIRETTI MANTOVA
Direttore
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Titolare del trattamento dei dati personali nelle banche
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Terra Mantovana è stampato su carta di cellulosa
certificata FSC con elevato contenuto di fibre di recupero,
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n. anno
8 2016
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“Sento ma non capisco le parole”
“S
to ma n
ca
co le pa
e”