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Competizione di prezzo Cles - 6090 a.a. 2009-2010 Stefano Breschi – Chiara Fumagalli © - Settembre 2009 1 Esempi (1) • Talvolta, guerre di prezzi. • ESEMPIO: Intel e AMD – Maggio 2006: AMD riduce il prezzo dell’Atlon 64 X2 5000 da 696$ a 301$ – Luglio 2006: AMD riduce il prezzo dell’Atlon 64 X2 4600 da 558$ a 240$ (riduzione del 57%) – Qualche giorno dopo: Intel riduce del 40% il prezzo dell’Intel Penitum D 960, portandolo a 316$ (e ridusse i prezzi di molti processori più vecchi del 50-60%) – Aprile 2007: AMD riduce il prezzo dell’Athlon del 20-50% – Poco più tardi: Intel lancia il nuovo Core 2 con sconti del 40-50%. • N.B.: gli acquirenti (produttori di computer come Dell, Compaq, etc..) sono sofisticati 2 Esempi (2) • ESEMPIO: televisori con schermo piatto – Tre tecnologie: cristalli liquidi (inizialmente migliore per piccoli schermi), plasma (medio-grandi) e DLP (grandi). – Col tempo, le differenze nelle prestazioni delle tecnologie si sono assottigliate ⇒ guerra di prezzi – Da metà 2003 a metà 2005, i prezzi per questi tipi di TV sono scesi in media del 25% all’anno – Televisori al plasma da 50 pollici venduti a 20.000$ nel 2000, nel 2005 vengono venduti a 4000$. – Nel Novembre 2006, Syntax-Brillian ridusse il prezzo del televisori a cristalli liquidi da 32 pollici del 40%. Sony ed altre marche furono costrette a fare altrettanto. – Quando si diffuse la notizia che Sony stava per ridurre il prezzo del 50 pollici a 3000$, James Li amministratore delegato di Syntax disse: “se loro scendono a 3000, noi scenderemo a 2999!”. 3 Modello di Bertrand IPOTESI: – 2 imprese identiche; – Producono lo stesso bene: • I consumatori percepiscono i beni come perfettamente sostituti e sono perfettamente informati sui prezzi ⇒ comprano dall’impresa che fissa il prezzo più basso. • I costi di produzione sono gli stessi: Ci(qi)=cqi per i = 1,2. – Domanda di mercato: Q=D(p). – Domanda rivolta all’impresa i: ⎧D( pi ) if pi < p j ⎪ Di ( pi , p j ) = ⎨D( p) / 2 if pi = p j = p ⎪ if pi > p j ⎩0 – Non esistono vincoli di capacità; – Scelta simultanea dei prezzi (one-shot). 4 Funzione obiettivo • Ciascuna impresa ha l’obiettivo di massimizzare i suoi profitti dati da: πi(pi, pj) = (pi - c)·Q(pi) se pi < pj (pi - c)·Q(pi)/2 se pi = pj 0 se pi > pj N.B.: Il profitto dell’impresa i dipende dal suo prezzo ma anche da quello scelto dall’impresa rivale. 5 Equilibrio di Nash • Per individuare la scelta ottimale in questa situazione utilizziamo il concetto di Equilibrio di Nash. • Un profilo di strategie (a1* , a2* ,.....an* ) costituisce un equilibrio di Nash se nessun giocatore ha incentivo a scegliere unilateralmente una strategia diversa da quella d’equilibrio: π i (ai* , a−*i ) ≥ π i (ai , a−*i ) per ogni ai ∈ Ai e per ogni i. • In altri termini, la strategia di ciascun giocatore deve essere una risposta ottima alle strategie giocate dagli altri. 6 In questo caso …. • Dobbiamo individuare la coppia di prezzi ( p1* , p2* ) tali che nessuna impresa può aumentare i suoi profitti cambiando unilateralmente il suo prezzo. • PARADOSSO DI BERTRAND: l’unico equilibrio di Nash del modello di Bertrand è: p1* = p2* = c In equilibrio i profitti sono nulli (sarebbero negativi se ci fossero costi fissi di produzione) N.B.: con due sole imprese si riproduce l’esito perfettamente concorrenziale!! 7 Dimostrazione (1) a) Dimostriamo in primo luogo che la coppia di strategie p1* = p2* = c costituisce un equilibrio. – Se p1 = p2 = c , ciascuna impresa ottiene profitti nulli. * – Dato p j = c, supponiamo che l’impresa i scelga pi > c : non venderebbe nulla e otterebbe di nuovo profitti nulli. – Dato p *j = c, supponiamo che l’impresa i scelga pi < c : catturerebbe tutto il mercato ma soffrirebbe delle perdite ( π i ( pi , c) = ( pi − c) D( pi ) < 0 ). – Perciò dato p *j = c , l’impresa i non ha nessun incentivo a scegliere un prezzo diverso da pi* = c . * * 8 Dimostrazione (2) b) Dimostriamo che ogni altra configurazione di prezzi non costituisce un equilibrio perché almeno una delle due imprese ha incentivo a deviare. – Consideriamo pi = p j = p > c . Le due imprese dividono equamente il mercato e ottengono: π i ( p, p) = ( p − c) D( p) / 2 . – Se l’impresa i riducesse lievemente il prezzo ( pi' = p − ε ), catturerebbe tutto il mercato e otterrebbe π i' ( p − ε , p ) = ( p − ε − c) D( p − ε ) – Poiché π i' ( p − ε , p) > π i ( p, p) , l’impresa i ha incentivo a deviare. – Consideriamo ora pi > p j = c . Entrambe le imprese ottengono profitti nulli. – Aumentando il prezzo p j (ma tenendolo comunque al di sotto di p), i l’impesa j catturebbe tutto il mercato e otterebbe profitti positivi. – Perciò l’impresa j ha incentivo a deviare. 9 Dimostrazione (3) – Infine, consideriamo pi < p j = c . L’impresa i cattura il mercato ma subisce delle perdite. – Se fissasse il suo prezzo al di sopra di p j , otterrebbe profitti nulli. – Perciò l’impresa i ha incentivo a deviare. – Ragionamenti simili ai precedenti se pi < p j < c oppure se pi > p j > c 10 Interpretazioni dell’Eq. Nash • Modo “ovvio” di giocare: giocatori razionali ed informati dovrebbero giungere a tale conclusione perchè è l’unica logicamente coerente. • Strategicamente stabile: se i giocatori comunicano prima del gioco (ma non possono stipulare accordi vincolanti) riescono a sostenere un accordo solamente in relazione al NE. • Risultato di un processo di apprendimento. 11 Pro e contro • NE esiste “quasi” sempre. – Ogni gioco con un numero finito di giocatori e un numero finito di strategie possibili per ogni giocatore, esiste almeno un equilibrio di Nash (in strategie miste). (NASH, 1950) – Se le strategie possibili sono infinite, l’esistenza è garantita sotto alcune condizioni. • Gli equilibri possono essere multipli – quale equilibrio emerge? • In alcuni casi è possibile raffinare gli equilibri (es. Pareto dominanza), ma non sempre. 12 Superamento del paradosso di Bertrand 1. 2. 3. 4. 5. Asimmetria nei costi. Vincoli di capacità. Differenziazione dei beni. Costi di ricerca; Switching Costs. Interazione ripetuta. 13 1. Modello di Bertrand con costi asimmetrici IPOTESI: Come nel modello base, ma CM1=c1>c2=CM2. • Questo gioco esibisce una molteplicità di equilibri di Nash: p1* ∈ [c2 , c1 ], p2* = p1* • L’impresa più efficiente cattura tutta la domanda. 14 Dimostrazione (1) a) In ogni altra configurazione di prezzi almeno una delle due imprese ha incentivo a deviare. – Logica simile alla dimostrazione precedente. b) Nessuno ha incentivo a deviare unilateralmente da p1* ∈ [c2 , c1 ], p2* = p1* – Consideriamo p1 = c1, p2 = c1 . Nell’equilibrio candidato: π1 = 0, π2 = (c1 − c2 )D(c1) > 0. * * – L’impresa 1 non ha incentivo a deviare unilateralmente. • Se p’1<c1, allora π1’=(p’1- c1)D(p’1)<0= π1. Se p’1>c1, allora π1’=0= π1. – L’impresa 2 non ha incentivo a deviare unilateralmente. • Se p’2<c1 allora π2’=(p’2- c2)D(p’2)<(c1- c2)D(c1)= π2. Se p’2>c1 allora π2’=0< π2. 15 Dimostrazione (2) p1* = p < c1, p2* = p. – Consideriamo ora Nell’equilibrio candidato: π1 =0, π2 = ( p− c2 )D( p). – L’impresa 1 non ha incentivo a deviare unilateralmente. • Se p’1<p allora π1’=(p’1- c1)D(p’1)<0= π1. Se p’1>p, allora π1’=0= π1. – L’impresa 2 non ha incentivo a deviare unilateralmente. • Se p’2<p*2, allora π2’=(p’2- c2)D(p’2)< π2. Se p’2>p*2, allora π2’=0= π2. – Il ragionamento è analogo per tutti gli altri prezzi di equilibrio. N.B.: Applicando diversi criteri di selezione, l’equilibrio che sopravvive è quello in cui l’impresa più efficiente fissa un prezzo leggermente inferiore al costo marginale della rivale e cattura tutta la domanda di mercato. 16 Discussione L’asimmetria nei costi genera potere di mercato: – L’impresa più efficiente fissa un prezzo superiore al suo costo marginale. – Il potere di mercato è crescente nella differenza tra i costi marginali delle due imprese. 17 2. Competizione di prezzo con vincoli di capacità IPOTESI Come nel modello base (in particolare c1=c2=0) ma esistono vincoli di capacità K1<K2<D(c). • Primo passo verso un modello più generale in cui le imprese scelgono la capacità produttiva (il tipo di prodotto, le spese in pubblicità, etc.) e il prezzo Scelta variabili lungo periodo Scelta variabili breve periodo 18 Vincoli di capacità • E’ facile mostrare che sotto queste ipotesi ( p1 = c, p2 = c) non costituisce un equilibrio di Nash. DIMOSTRAZIONE: – In corrispondenza di ( p1 = c, p2 = c) ciascuna impresa ottiene profitti nulli. ' – Immaginiamo che l’impresa i devi e scelga un prezzo pi > p j = c – Idealmente, tutti i consumatori correbbere acquistare dall’impresa j, ma la sua capacità è limitata ( K j < D(c)) e non è in grado di soddisfarli tutti – Alcuni consumatori dovranno comprare dall’impresa i, che perciò ottiene profitti positivi deviando. • Per identificare l’equilibrio di Nash è necessario specificare in che modo i consumatori sono razionati. 19 Regola di razionamento efficiente • Supponiamo che quando p2 < p1 e K 2 < D( p2 ) , la domanda residuale dell’impresa 1 sia: ⎧ D( p1 ) − K 2 D ( p1 , p2 ) = ⎨ ⎩0 r 1 se D( p1 ) > K 2 altrimenti • E’ come se acquistassero dall’impresa 2 i consumatori che apprezzano maggiormente il bene • L’impresa 1 perciò fronteggia la domanda raffigurata nella Figura seguente 20 Regola di razionamento efficiente p Domanda di mercato p1 p2 K2 Domanda residuale dell’impresa 1 K1 K2 q 21 Vincoli di capacità • Se la regola di razionamento è efficiente l’unico equilibrio di Nash è p1* = p2* = p* >0 con p* tale che D( p* ) = K1 + K 2 . – In equilibrio le imprese scelgono il prezzo tale che la domanda assorbe la somma delle capacità. – In equilibrio, i profitti delle imprese sono π1 = p*K1, π2 = p*K2 • Dimostrazione a) Nessuno ha incentivo a deviare unilateralmente da p1=p2=p*. – Consideriamo l’impresa 1. • Se p’1<p*, allora π1’=p’1K1<π1. • Se p’1>p*, l’impresa 1 riduce la quantità venduta. Poichè in K1 il MR>0 e il CM=0, riducendo la quantità venduta il profitto diminuisce: π1’< π1. – Il ragionamento è analogo per l’impresa 2. 22 Vincoli di capacità p Domanda di mercato p* è tale che D(p*)=K1+K2 p* K2 RM “residuale” dell’impresa 1 Domanda residuale dell’impresa 1 K1 K2 K1+K2 q 23 Vincoli di capacità b) In ogni altra configurazione di prezzi, almeno una delle due imprese ha incentivo a deviare. – Es.: p1>p2> p* • Nell’equilibrio candidato π1=p1[D(p1)-K2] . • Poichè in D(p1)-K2 il MR>0 e il CM=0, abbassando il prezzo e aumentando la quantità venduta il profitto aumenta: π1’> π1. • L’impresa 1 ha incentivo a deviare. – Es.: p1< p2 <p* • Nell’equilibrio candidato π1=p1K1 , π2=p2K2 • Ciascuna impresa ha incentivo ad aumentare il prezzo: Se p’i>pi, allora πi’=p’iKi>πi. 24 Discussione • Con vincoli di capacità i prezzi sono superiori ai costi marginali. • I vincoli di capacità sono fonte di potere di mercato perchè attenuano l’intensità della concorrenza di prezzo • Quando la domanda è elevata rispetto alle capacità produttive, i prezzi tenderanno ad aumentare. • Viceversa, quando la domanda è bassa rispetto alle capacità, la concorrenza di prezzo è più forte e i prezzi tenderanno a diminuire. – Es: Mercato della generazione di energia elettrica. Trasporto aereo 25