N° 22 - Marzo/Aprile 2011

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N° 22 - Marzo/Aprile 2011
N. 22 – Marzo/Aprile 2011
OPnews: Brevi dalla mobilità urbana
Opmus, Osservatorio sulle Politiche per la Mobilità Urbana Sostenibile, ha creato una
newsletter mensile per informare sulle proprie iniziative e sui principali eventi e
documenti nazionali e internazionali connessi al tema della mobilità urbana.
Ai sensi e per gli effetti di cui all'art 13 del D. Lgs 196/2003, relativo al Codice in
materia di protezione dei dati personali, la informiamo che il suo indirizzo e-mail verrà
utilizzato unicamente per permettere l'invio della newsletter e in nessun caso i dati
saranno ceduti a terzi.
Sarà comunque possibile in ogni momento cancellarsi dalla mailing list scrivendo a
[email protected]
L’Osservatorio sulle Politiche per la Mobilità Urbana Sostenibile è stato promosso da Isfort con il
triplice obiettivo di: a) studiare e comparare casi di politiche urbane dei trasporti; b) contribuire
allo sviluppo di strumenti tecnici di supporto all’elaborazione, attuazione e valutazione delle
politiche; c) animare il dibattito scientifico e istituzionale sulla mobilità urbana.
Le attività dell’Osservatorio sono rese possibili dal contributo finanziario della Fondazione BNC
Eventi in Italia e nel Mondo
Treviso, 28 febbraio – 4 marzo “Mobilità sostenibile dal Veneto all’Europa: PIMMS Transfer Master
class 2011”
Sarà Treviso ad ospitare la terza edizione del master in tema di mobilità sostenibile promosso dal
progetto europeo PIMMS Transfer di cui la Provincia di Treviso è partner insieme ad alti 14 realtà
europee. Una settimana di incontri a livello internazionale, coordinati dall’Università Erasmus di
Rotterdam e dal coordinatore di progetto London European Partnership for Transport (LEPT) con la
collaborazione dell’Assessorato alle Politiche Ambientali della Provincia di Treviso. Lunedi 28
febbraio i lavori, in lingua italiana, saranno dedicati alla dimensione locale: Comuni, Province e
Regione Veneto, aziende di trasporto, mobility manager e scuole, con introduzione generale in
tema di gestione della mobilità urbana ed approfondimenti su casi studio europei in politiche di
parcheggio ed aree pedonali. Dal 1 al 3 marzo l’attività proseguirà con la presenza di tecnici
provenienti da 30 delegazioni europee che aderiscono ai due progetti PIMMS Transfer e PIMMS
Capital e che lavoreranno assieme per proporre strategie ed azioni di mobilità sostenibile per il
territorio trevigiano.
Losanna, 20 – 24 marzo “Training Course Discrete Choice Analysis”
Riuscire a realizzare previsioni sulla domanda di un bene o di un servizio è un fattore strategico di
fondamentale importanza per aziende pubbliche e private. A tal fine i modelli di analisi a scelta
discreta consentono una descrizione dettagliata del mercato e la possibilità di prevedere i diversi
impatti connessi a diversi scenari. Il corso, che approfondirà l’analisi di questi modelli e le loro
possibili applicazioni, è organizzato dal Transportation and Mobility Laboratory dell’Ecole
Polytechnique Federale de Lausanne.
Roma, 28 e 29 marzo, Convegno nazionale sui sistemi di bigliettazione elettronica
E' previsto per il 28 e 29 marzo prossimi un interessante convegno nazionale dal titolo "Magna
Carta: interoperabilità e standardizzazione dei sistemi di bigliettazione elettronica". Ad
organizzare l’evento saranno ASSTRA e CLUB ITALIA, i quali chiameranno a confronto varie
Istituzioni, Enti Locali, Regioni, imprese di trasporto, Università, costruttori e liberi professionisti
sui nuovi approcci teorici ai sistemi innovativi di pagamento e sulle soluzioni tecniche disponibili
per gli operatori del settore.
L’evento si terrà presso la sede di ASSTRA (Roma, Piazza cola di Rienzo 80/A).
Siviglia, 23 – 25 marzo “Velo City 2011”
Velo City è attualmente il principale evento per la promozione della bicicletta come mezzo di
trasporto e, ogni anno, rappresenta l’occasione per approfondire e analizzare tutti i temi più o
meno direttamente connessi alla mobilità ciclabile. Per l’edizione 2011 è stata scelta la città di
Siviglia che si propone come “buona pratica” europea, avendo realizzato in soli tre anni una rete
urbana di 120 km riservata alle biciclette e un sistema pubblico di bike sharing. Il titolo
dell’edizione 2011 “The Cycle of life” fa esplicito riferimento alla bicicletta come elemento della
vita quotidiana, non relegato a saltuari momenti ricreativi.
Grenoble, 24 – 25 marzo “Mobilités spatiales et ressources métrolipolitaines: l’accessibilité en
questions”
Il simposio affronta il problema dell’accessibilità ai poli strategici delle aree urbane, evidenziando
come le disuguaglianze sociali possano incidere sulle condizioni d’accesso. L’obiettivo è quello di
combinare il concetto di mobilità urbana con quello di città più fruibili, attraverso l’analisi delle
politiche da adottare per ridurre al massimo le differenze nella capacità di accedere alla città e alle
sue risorse.
Lake Buena Vista (USA), 3 - 6 aprile “ITE’s 2011 Technical Conference: Moving toward zero”
La conferenza dell’Institute of Transportation Engineers (ITE) avrà come obiettivo principale quello
di evidenziare strumenti, risorse e strategie che possano contribuire a raggiungere il risultato
fissato a livello internazionale dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dall’Organizzazione
delle Nazioni Unite in materia di sicurezza stradale, ossia quello di ridurre drasticamente il numero
degli incidenti entro il 2020 (“moving toward zero”).
Losanna, 8 aprile "Renouveau de la marche, en Suisse et en Europe"
In tutta Europa negli ultimi anni si sta riscoprendo l’importanza della mobilità pedonale e dei
benefici ad essa connessa in termini di salute, sviluppo sostenibile e qualità della vita in città. Il
simposio, organizzato dall’Ecole Polytechnique Federale de Lausanne, presenterà i risultati di una
ricerca a cui hanno collaborato circa 70 studiosi di diverse provenienze. Particolare evidenza sarà
data a buone pratiche e politiche implementate in diversi contesti, dando risalto al tema delle
strategie di comunicazione, elemento cruciale nella promozione del cambiamento delle abitudini
dei cittadini e a favore della mobilità pedonale.
Italia, 8 maggio “XII edizione di BIMBIMBICI”
Bimbimbici è un progetto ideato e promosso da FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta),
con il patrocinio morale del Ministero dell’Ambiente. Il suo obiettivo è quello di promuovere la
bicicletta tra i giovanissimi, stimolandoli alla riflessione sull’utilizzo delle due ruote come mezzo
di spostamento quotidiano a vantaggio dell’ambiente della salute e del divertimento ma anche
come mezzo per favorire l’autonomia, il confronto e il dialogo. Abbinato al progetto anche un
concorso di disegno dal tema “In bici con gli amici: i miei compagni di pedali”.
La Rochelle, 12 - 13 maggio "Smart mobility for better cities"
Conferenza finale del progetto CityMobil (finanziato dal Sesto programma Quadro di Ricerca e
Sviluppo Tecnologico della CE) durante la quale verranno presentati i risultati ottenuti dalle attività
svolte a Roma, Heathrow e Castellón. Il progetto si è proposto di evidenziare vantaggi e difficoltà
derivanti dall’adozione di nuove tecnologie per il trasporto (trasporto automatizzato).
Toulouse, 18 – 20 maggio “ECOMM 2011”
La quindicesima edizione della Conferenza Europea sul Mobility Management sarà l’occasione per
mettere a fuoco i più recenti sviluppi europei e internazionali nel campo del MM attraverso
workshop, sessioni plenari e visite tecniche. Particolare attenzione sarà rivolta alle conseguenze
della recessione economica sul MM. Se da una parte la crisi ha costituito una battuta d’arresto,
dall’altra potrebbe tradursi in un opportunità di sviluppo dati i costi del MM, nettamente inferiori
rispetto a quelli necessari a interventi infrastrutturali.
Documenti
La mobilità in Italia: alcune recenti indagini statistiche
“Noi Italia. 100 statistiche per capire il paese in cui viviamo” è l’ultimo prodotto dell’Istat che offre un
quadro d’insieme dei diversi aspetti economici, sociali, demografici e ambientali de paese e della sua
collocazione nel contesto europeo. Gli indicatori, raccolti in 120 schede e distribuiti su 19 settori di
interesse, si possono consultare in modo interattivo per settori e per singole schede, scaricare su un
foglio elettronico, approfondire con i collegamenti presenti in ogni pagina. Di particolare interesse le
sezioni “ambiente” e “trasporti e infrastrutture” da cui emergono dati importanti sui livelli di
motorizzazione e sulle modalità di spostamento quotidiane delle persone, oltre a vari altri aspetti
riguardanti il trasporto merci su gomma, la qualità della rete autostradale e ferroviaria.
Da segnalare, per una più approfondita analisi sulle propensioni degli italiani in tema di mobilità, il
Rapporto Aci – Censis 2010 “Guidare meno, guidare sempre” (dicembre 2010), di cui nel sito
dell’Automobile Club d’Italia è riprodotto un ampio riassunto. Nella sintesi, largo spazio è offerto
all’analisi degli effetti della congiuntura economica negativa (e all’abbassamento del tenore di vita della
popolazione combinato agli alti prezzi del carburante) sull’utilizzo dell’auto privata negli spostamenti di
tutti i giorni: secondo lo studio, la quota di automobilisti che ha ridotto il ricorso all’auto privata
sarebbe passata dal 21,0% del 2009 al 26,6% del 2010. Una particolare attenzione è inoltre riservata
alla sicurezza stradale, ai comportamenti trasgressivi dei giovani alla guida, ai costi delle 4 ruote e alla
mobilità dei più anziani.
Dati più puntuali sul tema dell’incidentalità in Italia sono invece contenuti nella pubblicazione Aci – Istat
“Incidenti stradali - anno 2009”. Nel 2009 gli incidenti stradali rilevati in Italia sono stati 215.405,
causando il decesso di 4.237 persone, mentre altre 307.258 hanno subito lesioni di diversa gravità. Ciò
significa che ogni giorno, durante il 2009, si sono verificati mediamente 590 incidenti stradali che
hanno causato la morte di 12 persone e il ferimento di altre 842. Rispetto al 2008, si riscontra una
diminuzione del numero degli incidenti (-1,6%) e dei feriti (-1,1%) e un calo più consistente nel numero
dei morti (-10,3%). Nell’Unione Europea, si sono registrati il 10,2% dei decessi in meno rispetto all’anno
precedente. Con riferimento all’obiettivo fissato dall’Unione Europea nel Libro Bianco del 2001, che
prevedeva la riduzione della mortalità del 50% entro il 2010, l’Italia, rispetto al 2001, ha registrato una
riduzione del 40,3% del numero dei morti in incidenti stradali, rispetto a un valore medio europeo del 35,1%. In Italia, il 76% degli incidenti stradali si sono verificati su strade urbane, anche se i più gravi
sono quelli che avvengono su strade extra urbane.
Indicatori e classifiche di merito specifiche sulla mobilità sostenibile delle città sono invece consultabili
all’interno del sito internet di Euromobility: vedi la presentazione dell’Indagine sulle principali 50 città
Edizione 2010, uscita a fine dicembre 2010, e il comunicato stampa di accompagnamento.
2010 Annual Urban Mobility Report
Texas Transportation Institute (dicembre 2010, in inglese)
Il rapporto prende in esame 439 aree urbane statunitensi e, incrociando dati di diversa natura
(velocità del traffico urbano, volumi di spostamento etc.) offerti da un fornitore leader del settore
privato di informazioni di viaggiare (INRIX), applica una nuova metodologia di analisi al problema
della congestione in ciascuno dei contesti urbani considerati.
Dallo studio emerge che dopo 2 anni di lieve riduzione nei livelli di congestione da traffico,
attribuibile alla crisi economica e agli elevati costi di carburante, i principali indicatori segnalano
adesso una ripresa del problema nelle città legato alla nuova fase economica. Nel campo più
lungo, i costi collegati ad un uso indiscriminato del mezzo privato continuano a salire (da 24
miliardi di dollari nel 1982 a 115 miliardi di dollari nel 2009), il totale del carburante utilizzato nel
2009 raggiunge i 3.9 miliardi di galloni e i costi per i pendolari sono aumentati da 351 dollari
(1982) a 808 dollari (2009), così come è più che raddoppiato nello stesso periodo il ritardo medio
per singolo pendolare (passato da 14 ore a 39 ore).
Il rapporto di quest’anno ha ampliato l’area di indagine e introdotto, rispetto alle precedenti
edizioni, nuovi indicatori (come il ritardo per auto/pendolare e il Commuter Stress Index)
riuscendo inoltre ad includere nel calcolo della congestione aspetti come: l’effetto di problemi di
meteo, incidenti stradali, eventi speciali, feste, zone di lavoro e di altri fattori influenti.
Infine gli ricercatori del Texas Institute approfondiscono due approcci al problema della
congestione: la promozione del trasporto pubblico (che ogni anno consente un risparmio di 785
milioni di ore di ritardo per traffico e il consumo di 640 milioni di galloni di carburante in meno) e
interventi sulle infrastrutture stradali (per un risparmio di 320 milioni di ore e 265 milioni di
galloni di carburante). La strategia raccomandata è fatta però di interventi diversificati, in parte di
potenziamento del Tpl nelle strade urbane ed extraurbane, ma anche dell’introduzione di nuovi
modelli e comportamenti come la condivisione del mezzo, l’adozione di orari di lavoro alternati e
flessibili così da evitare l’esistenza di fasce orarie “di punta”, la diffusione del telelavoro per ridurre
la necessità di spostarsi. Fondamentale è anche fornire più scelte di trasporto, creare percorsi
alternativi e diversificare i modelli di sviluppo del territorio per consentire alla mobilità ciclabile e
pedonale di costituire una alternativa valida all’auto privata.
Mal’Aria di città 2011
Legambiente (gennaio 2011)
Nel 2010, ben 48 capoluoghi di provincia italiani hanno superato il limite giornaliero di 50 µg/m3
di polveri sottili oltre i 35 giorni consentiti dalla legge. Ai primi posti per il PM10 Torino e
Frosinone con 134 e 108 superamenti, seguono Asti (98), Lucca (97), Ancona (96) e Napoli (95). Il
dossier di Legambiente “Mal’aria di città 2011” evidenzia come l’inquinamento atmosferico nelle
città italiane debba ormai essere considerato un problema di natura cronica e non legato a
particolari contingenze, soprattutto in zone come la pianura padana, area in cui si trovano 30 dei
48 capoluoghi in questione.
Livelli d’inquinamento elevati e sostanzialmente invariati rispetto agli anni precedenti si registrano
anche per gli ossidi di azoto e per altri microinquinanti prodotti in maggioranza dal traffico: i
trasporti su strada in Italia emettono, in effetti, annualmente circa il 34,7% del PM10, il 55,5% del
benzene, il 51,7% degli ossidi di azoto, il 43,1% del monossido di carbonio.
Quanto al livello delle risposte pubbliche, va ricordato che a novembre 2010 la Commissione
europea ha deferito l’Italia presso la Corte di giustizia per non aver rispettato la direttiva sulla
qualità dell’aria, contestando la mancanza di un piano nazionale con interventi concreti in grado di
produrre cambiamenti strutturali, che non si riducano a misure occasionali dall’efficacia limitata.
Car sharing, car pooling, bike sharing: la condivisione del mezzo in alcune realtà internazionali
Molto spesso le politiche per la mobilità urbana si concentrano sull’obiettivo di migliorare la qualità
degli spostamenti, facendo frequente ricorso all’applicazione di sofisticate tecnologie ITS. Ma un
obiettivo che ancora sembra rimanere marginale è quello di diminuire il numero complessivo degli
spostamenti, razionalizzandoli, trovando delle alternative o individuando dei sistemi di condivisione di
mezzi pubblici o privati.
Nei paesi anglosassoni, in alcuni paesi europei e nel Nord America l’idea della condivisione del mezzo
di trasporto rappresenta una realtà ben consolidata e strutturata e viene praticata spontaneamente
mediante accordi informali (car pooling), oppure in forme istituzionalizzate (car sharing, car pooling
aziendale o di comunità, servizi pubblici di bike sharing) e integrate ad altre politiche per la mobilità
urbana e per lo sviluppo del territorio.
Di seguito, alcune pubblicazioni internazionali forniscono dati e spunti di riflessione sulle politiche per
la mobilità condivisa, su costi e benefici ad essa connessi e sulla possibilità di integrazione con altri
sistemi e servizi di trasporto.
Lo studio “Car sharing and Public Parking Policies: Assessing Benefits, Costs, and Best Practices in North
America” del “Mineta Transportation Institute”(MTI - California) documenta lo stato d’implementazione
delle politiche integrate auto in condivisione e sosta nel nord America. In particolare sono trattati temi
come: la distribuzione dei parcheggi, le tasse, i permessi, le tariffe, la segnaletica, i processi di
coinvolgimento del settore pubblico e gli studi di impatto, con riferimento esplicito a casi studio
statunitensi analizzati in dettaglio.
Il rapporto “Greenhouse Gas Emission Impacts of Carsharing in North America”, sempre del MTI,
presenta i risultati di uno studio sulla diminuzione dei livelli di emissioni di gas serra dovuti alla
diffusione del car sharing nel nord America.
L’articolo
“Bike
sharing in Europe, the Americas, and Asia: Past, Present, and Future” (vari autori del
Transportation Sustainability Research Cente - TSRC) ripercorre la storia del bike sharing a livello
mondiale, ne classifica le diverse fasi ed evoluzioni dal 1965 ad oggi, proponendo per il presente un
modello bici in condivisione che corrisponde alla quarta generazione “Demand Responsive Multi-Modal
Systems”. Gli autori affrontano tutti i temi sensibili che si accompagnano alla realizzazione di un
servizio di bici in comune come: furti e atti vandalici, sistemi informativi, forme assicurative e
responsabilità, marketing. Nonostante gli inequivocabili vantaggi della diffusione del bike sharing in
termini di diminuzione della congestione, il suo futuro rimane incerto a causa delle oscillazioni della
domanda, del problema della sicurezza stradale strettamente connesso a quello di infrastrutture
ciclabili talora carenti e limitate, delle difficoltà di integrazione col sistema di trasporto pubblico e dei
costi della tecnologia per migliorare il servizio.
Infine lo studio dell’Institute d’aménagement et d’urbanisme (IAU – Ile de France) «Autopartage et
covoiturage à Londres, Berlin et Madrid. Quelle offre et quel rôle des pouvoirs publics?» analizza la
diffusione di sistemi di car sharing e car pooling in tre metropoli europee: Londra, Berlino e Madrid,
approfondendo in particolare il diverso livello di coinvolgimento e il ruolo giocato dai vari governi
cittadini nella loro creazione e nel supporto alle associazioni che gestiscono le pratiche di condivisione
del mezzo.
Notizie da Isfort
Atti del convegno. Finanziare la realizzazione dei sistemi urbani di trasporto
Lo scorso 26 gennaio Isfort e FederMobilità hanno organizzato, presso la sede del CNEL a Roma,
un Convegno sul tema “Finanziare la realizzazione dei sistemi urbani di trasporto” che ha visto la
partecipazione di importanti soggetti istituzionali e rappresentanti del settore: Ministero dei
Trasporti e delle Infrastrutture, Corte dei Conti, Anci, tecnici e amministratori di alcune grandi
città, responsabili delle maggiori aziende del settore ferro-tranviario.
On line nel sito Isfort è possibile trovare alcuni dei materiali proposti durante il convegno (progetti
di sviluppo delle reti ferroviarie e metropolitane di città italiane come Milano, Napoli, Bologna e
Roma; esempi europei di finanziamento Pubblico-Privato del trasporto urbano su rotaia), insieme
alla Presentazione di Isfort (relazione di base) e al contributo di riflessioni dell’AIFVS (Associazione
Italiana Familiari e Vittime della Strada – onlus).
Quaderno Opmus – IL TRASPORTO URBANO SU ROTAIA IN ITALIA. Situazione e linee di sviluppo
all’avvio del nuovo decennio
Ancora in tema di trasporto ferroviario, è scaricabile gratuitamente all’interno del sito Opmus il
Report periodico n.14 presentato da Isfort sempre nel corso del citato convegno sul finanziamento
dei sistemi urbani di trasporto (Roma, 26 gennaio 2011).
Il quaderno è articolato in tre sezioni: 1) il confronto in Europa sulle dotazioni ferroviarie delle
città (con un’interessante appendice sui programmi di investimento di partner come Regno Unito e
Francia, e sui progetti rilevanti dal punto di vista finanziario sviluppati in città come Madrid,
Copenaghen, Bergen, Londra…); 2) il quadro evolutivo dell’offerta di tram, metropolitane e ferrovie
urbane nel complesso delle città italiane (si riporta l’elenco delle opere realizzate e in corso, e una
breve riflessione critica sui percorsi attuativi locali seguiti per dare corpo ai progetti); 3) le
prospettive di medio e lungo periodo riscontrabili nei 4 maggiori centri italiani: Roma, Milano,
Torino e Napoli (in questo capitolo si sviluppa un’analisi puntuale dei programmi di investimento
nazionali riferiti alle quattro realtà, oltre ad una lettura economica e di compatibilità dei progetti in
agenda nella singola città e risultanti dai documenti strategici delle amministrazioni).
Paper: Il lungo percorso della riforma del trasporto pubblico locale: una lettura "critica" delle
norme
Gli ultimi anni il settore del Tpl ha conosciuto un intenso periodo di produzione normativa, con
leggi, decreti, regolamenti rivolti più a sconfessarsi l’un l’altro che a disegnare un quadro chiaro e
definitivo all’interno del quale rilanciare un settore ormai stabilmente in territorio di crisi. Nel
documento presentato da Isfort (consultabile nel sito internet dell’Istituto) si cerca di definire
l’attuale stato dell’arte.
Per ulteriori informazioni su eventi, documenti e studi riguardanti la mobilità
urbana e lo sviluppo dei trasporti sostenibili nelle città consultare la sezione
Opmus del sito Isfort
Redazione OPnews: Luca Trepiedi, Eleonora Pieralice, Viola Ancarani
Per informazioni: [email protected]; Tel: o6 85265223
ISFORT, Istituto Superiore di Formazione e Ricerca per i Trasporti Via Savoia 19, 00198 Roma