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n. 5 anno 2015 1 2°R Indice Pag. 3 SFACCETTATURE di Riccardo Giabbani Pag. 4 BARZELLETTE di Lorenzo Vannuccini Pag. 5 SIAMO TUTTI POETI Pag. 6 IL SIGNIFICATO DEI NOMI di Sofia Ragazzini Pag. 7 MENTI APERTE di Riccardo Giabbani Pag. 8 MITOLOGIA: Gli dei dell’antichità di Claudio Ghiandai Pag. 10 MENTI APERTE di Riccardo Giabbani Pag. 11 ALLA RICERCA DEGLI ANTICHI POPOLI IN ITALIA di Jessica Colcelli Pag. 12 PAKISTAN di Mahnoor Khan Pag. 15 BATTAGLIA NAVALE di Riccardo Giabbani Pag. 16 SOLUZIONE DEI QUIZ DEL NUMERO PRECEDENTE Professoressa responsabile: Romano Caterina Capo redattore e impaginatore: Riccardo Giabbani Cari lettori, è arrivato il momento di presentare una nuova rubrica chiamata “Sfaccettature”, nella quale mi occuperò di esprimere, per quanto rientra nelle mie competenze, fatti, problemi, pensieri, opinioni e dubbi che ci angosciano ogni giorno; magari sto parlando proprio dei tuoi… Sfaccettature: cause e conseguenze Difficile. Chissà quanti di voi, davanti a questa parola, si sono spaventati. Oggi parliamo di scelte, quelle che condizionano la nostra vita ogni giorno, quelle che ci permettono di affermare la nostra idea senza mancare però di rispetto agli altri. Molti credono che compiere scelte sia cosa molto facile, ma in realtà non è così: tutto quello che infatti decidiamo giorno per giorno sarà in grado di cambiare la nostra vita per sempre. “Si dice che il minimo battito d’ali di una farfalla sia in grado di provocare un uragano dall’altra parte del mondo.” Penso che questa frase sia l’esempio più calzante riguardo a quello che stavo dicendo: le azioni che compiamo ogni giorno, anche quelle più insignificanti, avranno una grande ripercussione sul nostro futuro. Ciò non vuol dire che dobbiamo essere perfetti, vuol dire solo che davanti alle scelte dobbiamo essere noi stessi, non dobbiamo mai lasciare in mano altrui l’arbitrio della nostra vita. Siamo padroni di noi stessi. Perciò smettetela con tutti quegli “Boh” “Per me è uguale” “Come vuoi tu”; abbiamo tutti un’opinione personale su qualsiasi cosa accada, che ci permette di decidere cosa sia meglio per noi e cosa no, basta esprimerla. Esistono poi le scelte difficili, quelle che ci mettono con le spalle al muro e ci innervosiscono. Non è possibile scappare da queste, non esiste soluzione se non quella di affrontarle, pur sapendo che un sì o un no cambierebbero le cose in maniera radicale. Pensateci: solo chi si arrende è perduto, quindi vale la pena provare. Non possiamo avere paura e tenerci dentro tutte le domande che dovremmo fare e tutte le risposte che non vorremmo sentire. I cambiamenti fanno paura a tutti. Essi però fanno parte della nostra vita e in oltre dobbiamo anche riuscire a vedere al di là delle apparenze: chissà che un giorno i nostri errori non ci conducano proprio dove volevamo arrivare! Ricordatevi che sbagliare è umano, e inoltre fortifica il carattere. Potrete cadere anche tante volte, ma fino a quando riuscirete ad alzarvi non disperate. E se proprio non riuscite a rialzarvi da soli, afferrate una di quelle tante mani che ogni giorno vegliano su di noi pronte ad aiutarci: coloro che vi vogliono bene non saranno di certo perfetti, ma nel momento del bisogno sapranno sempre dare il meglio di sé. L’uomo è come una macchina da scrivere: non può cancellare la frase precedente, ma può scrivere quella successiva. Riccardo Giabbani 3 2°R BARZELLETTE Per trovare l'area del triangolo devi prima di tutto ricordarti dove l'hai persa ! La professoressa a Peter: "Sai niente di William Shakespeare ?" "No, perchè ? Gli è successo qualcosa ?" "Proprio così," dichiara fiero ai giornalisti il grande finanziere, "quando sono arrivato ato in America avevo in tasca solo un dollaro !" "E che cosa ne avete fatto ?" domanda un reporter. "L'ho usato per un telegramma a mio padre, chiedendomi di mandarmi almeno un milione !" In un quiz televisivo il conduttore chiede al concorrente quale sia sia per lui la bomba più potente al mondo. Ill concorrente ci pensa un po’ e poi risponde: -La bomba atomicaaccendiamo? E il conduttore risponde:-LL accendiamo?E il concorrente:- ma che sei scemo?scemo? Pierino al compagno alla fine del compito in classe: "Come è andata?". "Male, ho consegnato il foglio in bianco!". "Maledizione anch'io; la maestra penserà che abbiamo copiato!". Quarta legge di Hecht: Non c'è come oggi per rimandare quello che non si ha voglia di fare. Lorenzo Vannuccini Siamo tutti Poeti Mancanza Ormai non passa un giorno Che non aspetti il tuo ritorno Spero di vederti ancora Il pensiero mi rincuora. Riccardo Squarcialupi L’azzurro Ogni volta che lo guardo Mi chiedo dove finirà Quell’immensa distesa di azzurro Che forse in futuro scomparirà, E se mi immergo nel silenzio Ascolto il suono della libertà. Riccardo Squarcialupi Fermai il tempo Fermai il tempo Per portarti nel mio cuore Ascoltando il tempo Seguii il mio amore Ti terrò nella memoria Sarai la mia isola Che non c’è Quando mi sentirò sola… Jessica Colcelli Silenzio Rintocca l’orologio nel ventre della stanza Dal letto mio l’ho udito che rallentava ancora; Nel petto batte il cuore, colmo ormai di sol speranza, Che i demoni notturni sian vinti dall’aurora. Dal tetto fugace ombra è immobile spettatore Di quel tetro e tristo squarcio di dramma quotidiano Ritratto veritiero del puro animo umano Che sottomesso trema, sia figlio o genitore. Riccardo Giabbani Siamo su una nave in alto mare Siamo su una nave in alto mare E dalle onde ci facciamo trasportare Ci dirigiamo verso la riva, Anche se del vento la nave è priva Il faro ci fa da guida, Il nostro futuro si decida. Claudio Ghiandai Sempre vicino ti sento Sempre vicino ti sento Amico di buon intento. Parlare con te ogni ora, Sognare di te m’indora. Pensare al tempo di poi Mi fa credere sempre in noi. Sofia Ragazzini Vorrei Vorrei stringerti e donarti affetto Con mille baci ti donerò tutto ciò che speri Ti amo, tu lo sai, te l’ho già detto Vorrei specchiarmi nei tuoi occhi neri n Così che il mio amore non abbia alcun aspetto Dinnanzi ai tuoi sguardi sinceri. Eleonora Pancioni Moneta greca del 407 a.C. circa. Domanda: omanda: Sai qual è il significato della corona di alloro e perché viene rappresentata sulla testa dei poeti? 5 2°R SPESSO I NOMI SI ADATTANO PROPRIO BENE ALLE COSE CHE INDICANO NELLA NOSTRA CLASSE CI SONO: Jessica:origine ebraica, deriva da Iskah(“Dio guarda”), onomastico 1 novembre Sofia:origine greca, deriva da Sophia(“sapienza, saggezza”), onomastico 30 settembre (Santa Sofia-Martire) Eleonora: origine provenzale, deriva da Hellionor (“colei che ha pietà”), onomastico 21 febbraio(Santa Eleonora-Regina d’Inghilterra) Mahnoor: significa “chiaro di luna” Riccardo: origine provenzale, deriva da Richart (“potente”), onomastico 3 aprile (San Riccardo di Chichester-Vescovo) Federico: origine germanica, deriva da Frithurik (“ricco, potente”), onomastico 3 settembre (San Federico di Liegi-Vescovo) Michele: orine ebraica, deriva da Mikha’el (“Chi è come Dio?”), onomastico 29 settembre(San Michele-Arcangelo) Vincenzo: origine latina, deriva da Victor (“destinato alla vittoria”), onomastico 22 gennaio (San Vincenzo di Saragozza-Diacono e Martire) Claudio:orine latina, deriva da Claudius (“zoppo”), onomastico 18 febbraio (Santo ClaudioMartire di Ostia) Francesco:origine latina, deriva da Franciscus (“appartenente ai Franchi”), onomastico 4 ottobre (San Francesco d’Assisi-Patrono d’Italia) Alessio:origine latina, deriva da Alexius (“difensore, protettore”), onomastico 17 luglio (Sant’Alessio-Mendicante) Andrea:origine greca, deriva da Andreas(“uomo maschio, virile”), onomastico 30 novembre (Sant’Andrea-Apostolo) Eduard:origine anglosassone, deriva da Edoardo (“difensore della propria ricchezza”), onomastico 5 gennaio (Sant’Edoardo III il Confessore-Re) Alessandro:origine asiatica, deriva dal verbo proteggere e da uomo (“protettore degli uomini”), onomastico 26 agosto (Sant’Alessandro di Bergamo-Martire) Ahmed:origine araba, significa “molto lodevole”, onomastico 1 novembre Tommaso:origine aramaica, deriva da Taoma (“gemello”), onomastico 28 gennaio (San Tommaso d’Aquino-Sacerdote) Giovanni: origine ebraica, deriva da Yahweh e hanan (“Dio ha avuto misericordia” oppure “dono del Signore”), onomastico 24 giugno (Natività di San Giovanni Battista-Profeta e Martire) Leonardo:origine origine longobarda, deriva da Leonhard (“forte come un leone”), onomastico 6 novembre (San Leonardo di Noblac-Eremita) Noblac Lorenzo: origine latina, significa “abitante di Laurento” o “colui che è cinto d’alloro”, onomastico 10 agosto (San Lorenzo-Diacono Lorenzo e Martire) Emanuele: origine ebraica, deriva da Immanuele (“Dio è con n noi”), onomastico 26 marzo (Sant’Emanuele-Martire) Sofia Ragazzini Menti aperte di Riccardo iccardo Giabbani Congiungere tutti e 9 i punti con sole 4 linee. . . . . . . . . . 7 2°R Gli dei dell’antichità. Seconda parte. POSEIDONE (Grecia) Dio del mare, ma in origine anche dei terremoti, figlio del titano Crono e di Rea, e fratello di Zeus e di Ade. Poseidone era lo sposo di Anfitrite, una delle nereidi, dalla quale aveva avuto un figlio, Tritone. Poseidone, tuttavia, ebbe numerose altre storie d'amore, specialmente con ninfe di sorgenti, con le quali generò numerosi figli famosi per la loro barbarie e crudeltà, tra cui il gigante Orione e il ciclope Polifemo; con la gorgone Medusa concepì Pegaso, il celebre cavallo alato. Poseidone ha un ruolo di spicco in molti miti e leggende greci: lottò senza successo contro Atena, dea della saggezza, per il controllo di Atene; quando, assieme ad Apollo, dio del Sole, si vide privato del compenso pattuito per avere aiutato Laomedonte, re di Troia, a costruire le mura della città, si vendicò furiosamente mandando un terribile mostro marino a devastare la regione, e durante la guerra di Troia si schierò con i greci. In arte Poseidone compare come un personaggio maestoso, con la barba, che impugna un tridente, ed è spesso accompagnato da un delfino. Ogni due anni, a Corinto, si tenevano in suo onore i giochi istmici, corse di cavalli e carri. NETTUNO (Roma) Dio del mare, figlio del dio Saturno e fratello di Giove, re degli dei, e di Plutone, dio dei morti. In origine dio delle fonti e dei corsi d'acqua, fu poi identificato con il dio greco del mare, Poseidone. ADE (Grecia) Figlio del Titano Crono e di Rea, Ade era fratello di Zeus e Poseidone. Dopo la deposizione di Crono e la spartizione dell'universo, Ade ottenne il mondo sotterraneo, sul quale regnò insieme alla ninfa Persefone, rapita dal mondo terreno; benché fosse un dio feroce e non si placasse né con sacrifici né con preghiere, non era malvagio. Era noto anche come Plutone, signore delle ricchezze, perché sia i raccolti che i metalli preziosi erano considerati appartenenti al regno degli Inferi. Il mondo sotterraneo su cui regnava, nelle lontane regioni dell'Occidente, era formato dall'Erebo, luogo dove approdavano le anime dei trapassati, e dalle profondità del Tartaro, in cui gli dèi avevano imprigionato i Titani. Era un luogo cupo, separato dal mondo da fiumi dall'aspetto triste e minaccioso; veniva custodito da Cerbero, un cane con tre teste e la coda di drago, mentre a un vecchio barcaiolo, Caronte, toccava il compito di traghettare le anime dei morti attraverso le loro acque. Nell'oscurità degli Inferi aveva sede il palazzo di Ade, rappresentato come una dimora fatiscente con molti cancelli, affollata di anime e popolata di fantasmi. Nelle leggende più tarde il regno degli Inferi viene distinto in due luoghi separati: l'Elisio, luogo della ricompensa ultraterrena dei buoni, e il Tartaro, dove vengono puniti i malvagi. PLUTONE (Roma) Dio dei morti, sposo di Proserpina, che corrisponde al dio greco Ade. Plutone aiutò i suoi due fratelli, Giove e Nettuno, a esautorare il padre, Saturno. Quando si divisero tra loro il mondo, Giove scelse la terra e i cieli come suo regno, Nettuno diventò il dio del mare e Plutone ebbe il mondo sotterraneo, in cui regnava sulle ombre dei morti. In origine era considerato un dio fiero e inflessibile, sordo alle preghiere e insensibile ai sacrifici. Nei culti posteriori e nelle credenze popolari vennero enfatizzati gli aspetti più miti e benefici di questo dio. Ritenuto il dispensatore dei beni nascosti nella terra, come i minerali preziosi e le messi, Plutone era noto anche come Orco o Dis, colui che dà la ricchezza. PERSEFONE (Grecia) Figlia di Zeus, padre degli dei, e di Demetra, dea della Terra e dell'agricoltura. Ade, dio del mondo sotterraneo, si innamorò di Persefone e volle sposarla. Benché Zeus acconsentisse, Demetra rifiutò il matrimonio; Ade allora la rapì mentre coglieva fiori, per portarla nel suo regno. Demetra cominciò a vagare alla ricerca della figlia perduta, e la terra cadde nella desolazione: tutte le piante morirono e la carestia devastò il territorio, finché Zeus mandò Ermes, il messaggero degli dei, a riportare Persefone da sua madre. Ma prima di lasciarla andare, Ade la indusse a rompere il digiuno facendole mangiare un chicco di melagrana e legandola così per sempre al regno dei morti. Si trovò comunque un compromesso: Persefone avrebbe passato quattro mesi (altre versioni dicono sei mesi) agli Inferi e il resto dell'anno sulla terra. Questo faceva sì che, in quanto dea dei morti e della fertilità della Terra, Persefone rappresentava la rinascita della natura in primavera. In onore di Persefone – identificata dai romani con Proserpina – e di sua madre, si tenevano i misteri di Eleusi. PROSERPINA (Roma) Proserpina era figlia di Cerere; rapita da Plutone re dell'Ade mentre coglieva i fiori sulle rive del lago Pergusa ad Enna e trascinata sulla sua biga trainata da quattro cavalli neri, ne divenne la sposa e fu regina degli Inferi. Dopo che la madre ebbe chiesto a Giove di farla liberare, poté ritornare in superficie, a patto che trascorresse sei mesi all'anno ancora con Plutone. Cerere faceva calare il freddo ed il gelo durante i mesi in cui la figlia era assente come segno di dolore, per poi far risvegliare la natura per il ritorno di Proserpina sulla terra. DEMETRA (Grecia) Dea del grano e dei raccolti, figlia del titano Crono e di Rea. Quando sua figlia Persefone fu rapita da Ade, dio degli Inferi, Demetra ne fu così addolorata che trascurò le terre, sulle quali non crebbe più alcuna pianta, e la carestia si abbatté sul mondo. Sconcertato dalla situazione, Zeus chiese al fratello Ade di restituire Persefone alla madre. Questi acconsentì, ma prima di liberarla le fece mangiare i chicchi di una melagrana che l'avrebbero costretta a ritornare da lui quattro mesi all'anno (sei mesi in un'altra versione del mito). Felice di aver ritrovato sua figlia, in primavera Demetra faceva nascere dalla terra fiori, frutti e grano in abbondanza, ma in autunno, quando Persefone ritornava nel mondo sotterraneo, il suo dolore provocava la morte della vegetazione e apriva le porte all'inverno. CECERE (Roma) Dea dell'agricoltura, la cui figlia Proserpina era identificata con Persefone. La credenza greca secondo la quale alla sua gioia di unirsi nuovamente alla figlia si doveva ogni primavera la rinascita della natura e l'abbondanza di frutta e di raccolti sulla terra, fu introdotta a Roma nel V secolo a.C., e il suo culto divenne molto popolare soprattutto fra i plebei. La parola 9 2°R "cereali" deriva dal suo nome e la sua festa principale, chiamata Cerialia, si celebrava intorno alla metà di aprile. ESTIA (Grecia) Dea vergine del focolare, figlia maggiore di Crono e Rea. Era preposta ai fuochi sacrificali e le si rivolgevano preghiere prima e dopo i pasti. Sebbene compaia in pochissimi miti, la maggior parte delle città aveva un focolare comune comun dove ardeva il fuoco sacro. VESTA (Roma)) figlia di Saturno e di Opi, sorella di Giove. Era la dea del focolare domestico, venerata in ogni casa e il cui culto consisteva principalmente nel mantenere acceso il fuoco sacro: le sacerdotesse legate al suo ordine, dine, quello delle famose vestali, avevano proprio il compito di custodire il fuoco sacro alla dea, acceso all’interno del tempio a lei dedicato, facendo sì che non si spegnesse mai. Claudio Ghiandai Menti aperte di Riccardo iccardo Giabbani Trovare il percorso che porta Pac-Man Pac alla deliziosa ciliegia. Alla ricerca degli antichi popoli in Italia Eccoci al nostro primo appunto con “Alla ricerca degli antichi popoli in Italia”. In questa rubrica tratteremo delle varie opere d'arte sparse nelle città italiane. La prima città di cui tratteremo sarà Volterra (PI), conosciuta per la lavorazione dell'alabastro. Il periodo etrusco. Gli etruschi danno vita alla città di Velathri,, una delle dodici città principali della confederazione etrusca. Della loro presenza ci rimangono le mura costituite da ciclopici blocchi di pietra locale, la magnifica Porta all'arco e l'Acropoli. Il periodo romano. La città mantenne buoni rapporti rapporti con Roma, ottenendo la cittadinanza romana. La città nello scontro tra Silla e Mario, si schierò nei confronti di Mario, ospitando il suo esercito all'interno delle mura. La città venne assediata per due anni dopo i quali i cittadini persero la cittadinanza inanza romana e i territori furono confiscati. Ben presto la città, difesa da Cicerone, riacquistò vigore, godendo di un periodo di prosperità e di crescita urbanistica, confermata dalla costruzione del Teatro in una zona residenziale di Volterra. Jessica Colcelli 11 2°R PAKISTAN Pakistan is our sweet homeland. Pakistan appeared on the world map in 1947, 1947 14 August. The Muslims from Indo-Pakistan Pakistan had to make great sacrifices to achieve Pakistan. Quaid-E-Azam Quaid Muhammad Ali Jinnah was the first general governor of Pakistan. Pakistan But he didn’t didn’ live long, he died on September 11th 1948. The Muslims Muslim desired a separated state because they wanted to live in accordance with their cultural values and Islamic laws. The capital is Islamabad. Freedom in Pakistan: Freedom is a boon and slavery is a curse. Had ad it been undivided? undivided In India the Muslim could never enjoy the gifts. In Pakistan we’re free to shape our destiny according to our tradition and historical background. Here we are free in our o political, social, religious,, and educational fields. fields. All men are equal before the law. The non-Muslims non enjoy complete freedom of worshipping. ing. Neighbours of Pakistan: The geographical geographical placing of Pakistan has given it an important position among the countries of South-East South and South-West West of Asia. In the West the neighbours are Afghanistan and Iran. Pakistan’s Pakistan’s neighbours to the North are the people of the Republic of China.. India lies on Pakistan’s eastern e bordered. On the southe outhern side of Pakistan the Arabian Sea spreads. The Pakistan people: The Pakistan people are known for their boldness, boldness bravery and courage. Pakistan has several groups, both racial and linguistic, but they are all integrated. Thanks to the Islamic Brotherhood, Brotherhood, most people live in cities . But many people also al live in villages. The villagess are simple, simple frank and people are sincere. They ey are hardworking and produce food crops for us. The people are great lovers of Islam and feel a sense of pride in making great sacrifices for this cause. ca They have a great urge for or helping one another. another The Pakistan Religion: The religion of Pakistan is Islam. Islam. Muslims believe believ in Allah and the holy Prophet Hazrat Muhammad (P.B.U.H.). Hazrat Muhammad (P.B.U.H.) gives us our religion religi and our Holy Book. The name of our holy book is “Quran Pak”. Muslims pray five times in a day. The names of prayers are : Fajr, Zuhur, Asr, Maghrib and Isha. Men pray in Mosques and women at home. These five prayers are obligatory for the Muslims. Mosques Mosqu are present in all Pakistan areas. Fruit: Mango is the national fruit of Pakistan, but all types of fruit are found in Pakistan. Animal: Markhor is the typical pakistan animal. Plant: Cedrus Deodara eodara is the national plant of Pakistan. Bird: Chukar ar (Alectoris Chukar) is the national bird. Flowers: Jasmine is the national flower. National game: Hockey is the national game of Pakistan. Cricket is very common too. Pakistan people play cricket everywhere. 13 2°R Language: Urdu is the national language of Pakistan. Sindhi, Pashto, Punjabi and Baluchi are the other important languages. National Anthem: Qaumi Tarana is the national anthem of Pakistan. It’s written by Hafiz Jalandhari. National dress: Shalwar Qameez is the national dress. Men also wear jeans and T-shirts but women only wear this dress. Pakistan Natural Beauties: Pakistan is a land of beauty. We have beautiful green valleys, hills covered with blossoming flowers. Swat valley reminds Switzerland and the European country. Gilgit is also a beautiful spot full with the wealth of natural scenery. We have high mountains with snow-covered peaks here. The K2 mountain is the second highest mountain in the world. Nature is so beautiful that it fill the bowels of the earth in Baluchistan, with minerals and natural gas. I LOVE PAKISTAN Mahnoor Khan battaglia navale di Riccardo R Giabbani Avete mai giocato a battaglia navale? Bene, in questo gioco dovete scoprire quale squadra, verde o rossa, ha vinto. Per farlo, dichiarate “colpite e affondate” le caselle descritte dalla lettera iniziale delle varie immagini e il numero corrispondente. “Smetterò Smetterò di amarti solo quando un pittore sordo riuscirà a dipingere il rumore di un petalo di rosa cadere su un pavimento di cristallo di un castello mai esistito.” (Jim Morrison) 15 2°R Soluzioni dei quiz del numero precedente La bilancia Dalla prima pesata, riusciamo a capire quale gruppo di tre palline contiene quella più pesante, poiché se i gruppi sui due bracci hanno lo stesso peso, allora sarà il terzo gruppo a contenerla. Dopodichè utilizziamo lo stesso metodo nella seconda pesata per determinare qual è la pallina più pesante. La topolina Nessuno, perché la topolina senza un compagno non può generare figli. I tre pirati Il primo pirata è bianco, come il secondo, mentre il terzo nero. Il primo può solo aver detto di essere bianco. Se avesse detto “sono nero” non poteva essere nero altrimenti avrebbe detto la verità, ma nemmeno bianco altrimenti avrebbe detto una bugia. Da questa prima osservazione si deduce che il secondo è bianco e che il terzo è nero tempo di pagelle….. APPUNTAMENTO AL PROSSIMO NUMERO!