Presentazione Osservatorio sul Turismo Giovanile 2013

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Presentazione Osservatorio sul Turismo Giovanile 2013
Osservatorio sul Turismo Giovanile – 5° EDIZIONE
Indagine
sulle
famiglie
italiane con
under 18
992 famiglie
1427 interviste
Indagine
sulle
famiglie
vacanziere
Indagine
sui ragazzi
in vacanza
da soli
250 bambini/ragazzi
Le vacanze con i figli
Buona tenuta del mercato : 73% delle famiglie ha mandato in vacanza i figli under 18;
12% i “privilegiati” in vacanza con e senza genitori
Nord
Centro
Sud e isole
61%
66%
49%
58%
Fatto vacanza con i figli
Fatto vacanza con i figli e
mandati figli da soli
Mandato solo i figli in
vacanza
Fatto nessuna vacanza
Totale
16%
10%
6%
12%
3%
2%
4%
3%
20%
22%
41%
27%
Nonostante la crisi il mercato delle famiglie
in vacanze tiene:
Si fanno vacanze con tutta la famiglia
insieme (58% )
Si fanno le vacanze con la famiglia e in
più, si permette ai ragazzi di trascorrere
un periodo di vacanza SENZA i genitori
(12%)
Si rinuncia alla vacanza tutti insieme ma
si mandano i ragazzi in vacanza senza i
genitori (3%)
Il 27% non ha fatto vacanze con i figli nel
2012.
Le differenze territoriali sono piuttosto
rilevanti rispetto alle seguenti propensioni:
Nord: si mandano i ragazzi in vacanza da
soli
Centro: si va esclusivamente vacanze in
famiglia
Sud: si fanno meno vacanze in generale
Dimensione del mercato
circa 6 milioni di under 18 sono andati con la famiglia, 1 milione è andato sia con la
famiglia che da solo, 300.000 sono andati esclusivamente senza genitori
Under 18 in viaggio 2012
Sud e isole
2.300.000
TOTALE DI 7 MILIONI
300 MILA RAGAZZI
Nord
3.600.000
Centro
1.500.000
Nel 2012 si sono spostate circa 4 milioni 650
mila famiglie, di cui:
Oltre due milioni 280 mila sono residenti
nelle regioni del Nord
1,380 milioni sono nel Sud
Quasi un milione nel Centro. In termini
numerici, le regioni del Mezzogiorno
conquistano un ruolo rilevante anche se la
propensione dimostrata a fare vacanze
risulta un po’ più bassa.
Nel 2012 sette milioni e 300 mila ragazzi
hanno fatto almeno una vacanza. Quasi
la metà è residente nelle regioni del
Nord.
Nel dettaglio, 6 milioni di ragazzi è partito
solo con i genitori, mentre 1 milione ha
fatto vacanze sia coi genitori sia da soli.
300 mila ragazzi sono partiti da soli.
Famiglie in viaggio nel 2012
Sud e
isole;
1.380.000
Centro;
990.000
Nord;
2.280.000
TOTALE DI 4 MILIONI 650
MILA FAMIGLIE
Il confronto con il 2011
è stato un anno critico per i consumi delle famiglie e anche le vacanze con i figli sono
diminuite del 1%, ma la propensione a viaggiare è pressoché stabile.
In realtà questo dato è frutto
di un certo turnover che
riguarda il 18% delle famiglie.
Infatti, c’è l’8% famiglie che
nel 2012 si è nuovamente
messo in viaggio dopo
almeno un anno di stop, e il
10% che non è partito nel
2012.
C’è un gruppo di famiglie che
da numerosi anni non viaggia
o non ha mai fatto vacanze
insieme; un 6% non è più
partito dopo il 2010, ma
l’anno nero è stato il 2011, in
cui un 10% ha rinunciato e
non è più tornato a viaggiare.
almeno una vacanza nel 2011 e nel 2012 con i figli
Nel 2012
76%78%
Nel 2011
76%79%
55%58%
Nord
Centro
Sud e isole
70%71%
Totale
Vacanze nel 2012 e nel 2011: turn-over
100%
80%
60%
40%
20%
0%
61%
Vacanze sia nel 2011 sia nel 2012
Vacanze solo nel 2012
Vacanze solo nel 2011
8%
Totale
10%
Chi non è andato in vacanza
Il 18% delle famiglie italiane nel 2012 non è andato in vacanza per motivi economici.
50%
Motivi economici
40%
Lavoro/studio/person
ali
Bambini piccoli
27%
30%
20%
10%
0%
14%
12%
6%
1%
8%
1%
Nord
Centro
9%
1%
Altri motivi <1%
Non sa/non risponde
Al Sud una famiglia su
quattro non si è messa in
viaggio per difficoltà
economiche.
Solo l’1% delle famiglie è
rimasto a casa perché ha
bambini piccoli (il 3,5% di
chi non è partito).
Sud e
isole
Motivi economici
Motivi di lavoro/studio/personali
Non sa/non risponde
Bambini piccoli
Mancanza di abitudine
Figli grandi
Già residente in località di…
Altro
18%
8%
2%
1%
1%
1%
1%
1%
Risposte multiple
Quante vacanze sono state fatte nel 2012
Si fa in genere una sola vacanza di più di 4 giorni all’anno (52%) . Il 13% ne
fa due e solo il 5% ne fa 3 o più.
Quante vacanze sono state fatte nel 2012
Una vacanza
Totale
52%
Nord
52%
Due vacanze
13%
16%
62%
Centro
0%
5%
9%
12%
45%
Sud e isole
3 o più
3%
9% 2%
20%
40%
60%
80%
100%
Numero medio di vacanze nel 2012
2,0
1,5
1,5
1,0
1,0
0,7
0,5
0,0
Nord
Centro
Sud e isole
L’Italia per le vacanze è a due velocità
anche per il numero medio di viaggi.
In media si fanno 1,5 vacanze pro capite
al nord, 1 al centro e 0,7 al sud.
Si va al mare
Il 68% delle famiglie ha fatto le vacanze al mare. La vacanza balneare va bene a tutte le età, la
montagna per i più piccoli e le città d’arte per i più grandi
Se non si va al mare, al nord (13%) e al centro
(14%) si preferisce la montagna, dal sud si
visitano le città d’arte (20%
Le città d’arte (specialmente estere) hanno
recuperato qualche punto percentuale rispetto
all’anno scorso.
In età scolare aumenta sensibilmente il numero
delle famiglie che decidono di visitare le città
d’arte, a scapito della montagna.
68%
73%
Mare
Montagna
12%
11%
Citta' d'arte
10%
7%
Tour/Viaggio itinerante
5%
5%
Campagna/collina
2%
2%
Camper
1%
1%
Lago
1%
1%
Crociera
Terme
vacanza 2012
vacanza 2011
0%
Da 0 a 2 anni
20%
40%
60%
80%
100%
Mare
Da 3 a 5 anni
Montagna
1%
0%
Da 6 a 10 anni
Città d'arte
0%
0%
Da 11 a 13 anni
14 e over 14
Altro
Vacanze 2012- in Italia o all’estero
Il mercato interno si rivolge per l’80% a destinazioni italiane, mentre il restante 20% si orienta verso
mete straniere.
Italia
Estero
Italia
Estero
75%
2012
2011
80%
84%
20%
16%
Mare
Montagna
Città d'arte
Nel 2011 l’estero era il 16%, nel 2012 risulta essere
invece il 20,5; c’è stato negli anni un consistente e
progressivo aumento di anno in anno.
In Italia è andato bene il mare (Puglia, Toscana,
Sardegna ai primi 3 posti) e la montagna (TAA,
Veneto e Valle D’Aosta), ma le città d’arte con
maggiore appeal, ad eccezione di Roma che si
posiziona la primo posto sono estere (Parigi e
Barcellona).
Scelgono l’estero soprattutto le famiglie che hanno
un reddito medio alto (29% nel caso di imprenditori
e dirigenti, contro il 18% delle altre categorie)
Altro
43%
4%
5%
6%
14%
28%
25%
Europa
15%
Italia
80%
Estero
20%
n.d.
1%
Americhe
2%
Resto del
mondo
2%
Top destination
In assoluto la regione italiana più gettonata nel 2012 è stata la Puglia seguita ma a
distanza dalla Toscana
TOP 10 Mare IT
Puglia
Toscana
Sardegna
Sicilia
Emilia Romagna
TOP 10 Montagna IT
Trentino Alto Adige
Veneto
Valle D'Aosta
Abruzzo
Piemonte
Calabria
Liguria
Abruzzo
Veneto
Lazio
Lombardia
Friuli Venezia Giulia
Lazio
Calabria
Emilia Romagna
TOP Mare estero
Spagna
Francia
Grecia
TOP 10 Città d'arte IT
Lazio (Roma)
Toscana (Firenze)
Veneto (Venezia)
Piemonte (Torino)
Emilia Romagna
(Bologna)
Campania
Liguria
Lombardia
Sicilia
Trentino Alto Adige
TOP 10 Altre mete IT
Lombardia
Umbria
Veneto
Sicilia
Trentino Alto Adige
Sardegna
Toscana
Campania
Marche
Piemonte
TOP Montagna estero TOP Città d'arte estero TOP Altre mete estero
Austria
Francia
Grecia
Svizzera
Spagna
Francia
Francia
Regno Unito
Spagna
Cosa si fa in vacanza? Si cerca di rilassarsi al mare, di rimettersi in forma in
montagna; si ricerca infine un mix di cultura e shopping per chi ha scelto le città d’arte
100%
Vita da spiaggia
80%
Visitato musei, siti storici, città
60%
Sport (bici, escursioni,...)
40%
Visitato parchi naturali, riserve, ....
20%
Shopping
Altre attività
0%
Mare
Montagna
Città d'arte
Altro
Le famiglie che hanno scelto una vacanza balneare risultano le meno dinamiche
Quelle andate in montagna hanno fatto sport e visitato parchi e aree di interesse
naturalistico, ma hanno anche frequentato musei, siti culturali e storici e città
Chi ha visitato le città d’arte ha dedicato tempo a musei , siti storico culturali e allo shopping
Il 10% del totale ha fatto attività sportiva. Nel complesso sono 660 mila le famiglie che hanno
fatto sport durante la propria vacanza
Metà delle famiglie in vacanza ad agosto
Chi può destagionalizzare, lo fa a Luglio se del Nord, mentre al Centro/Sud si sfruttano
di più i mesi di coda e testa dell’estate complice la bella stagione che dura di più
54%
25%
1%
0%
0%
2%
8%
1%
5%
0%
1%
3%
In quale periodo dell'anno si fa la vacanza in base all'area di residenza
60,0%
50,0%
40,0%
30,0%
20,0%
10,0%
0,0%
54%
53%
53%
Da gennaio a giugno
27%
12%
23%
4,7%
Nord
11,4%
9%
13%
19%
Luglio
13,7%
Agosto
Da settembre a dicembre
Centro
Sud e isole
Numero di giorni varia in funzione della tipologia di alloggio: vacanza breve in hotel,
agriturismi e B&B, vacanze lunghe in case di proprietà da parenti amici o per affitti turistici. Il
campeggio è la tipologia più flessibile.
Oltre 2
settimane
21%
Durata della vacanza
1
settimana
(Fino a 7
giorni/6
notti)…
Durata della vacanza 2012 rispetto al 2011
4,5%
Di più
17,6%
Di meno
63,7%
Uguale
1
settimana
e mezzo
(fino a 10
giorni/9…
2
settimane
(fino a 15
giorni/14
notti)…
12,1%
Non ha fatto…
Non sa/non ricorda
2,1%
Durata della vacanza per tipologia di alloggio
1 settimana
1 settimana e mezzo
seconda casa/casa di parenti o amici
casa o appartamento in affitto
hotel/albergo o pensione
campeggio/villaggio turistico
altro extralberghiero
21%
2 settimane
22%
18% 18%
27%
30%
40%
15% 17%
48%
45%
23% 14%
35%
20%
Più di 2 settimane
19% 2%
20% 7%
39%
N.d.
Nella scelta dell’alloggio si fanno scelte diverse
Al centro e al sud circa il 33% ha scelto di alloggiare nella seconda casa o da amici e parenti al nord
solo il 24%; al nord piace molto di più il campeggio (21%) rispetto al sud (16%)e al centro (11%).
a casa di
parenti/amici
19%
seconda casa
10%
casa o appartamento
in affitto
22%
24%
Centro
35%
Sud e
isole
33%
23%
villaggio turistico
9%
27%
21%
20%
agriturismo
1%
B&B
1%
altro extralberghiero
32%
hotel/albergo o
pensione
27%
Nord
campeggio
9%
21% 5%
30%
22%
11%3%
16% 6%
seconda casa/a cas di parenti o amici
hotel/albergo o pensione
casa o appartamento in affitto
campeggio/villaggio turistico
altro extralberghiero
altro
1%
crociera
1%
L’hotel ha una incidenza del 27% e gli affitti
turistici del 22%
Le quote dell’hotel e degli appartamenti in
affitto sono più o meno distribuite in maniera
equa tra le 3 macroaree in cui abbiamo diviso
l’Italia.
La scelta degli alloggi privati viene motivata
soprattutto dalla voglia di ritrovarsi con amici
e parenti oltre che dalla disponibilità ove
applicabile di una casa di proprietà
Hanno influenzato la scelta dell'alloggio
L’hotel è comodo per la localizzazione e gli affitti turistici sono convenienti, ma devono anche
garantire un certo standard di qualità.
seconda casa/parenti o amici
11%
casa o appartamento in affitto
45%
hotel/albergo o pensione
46%
campeggio/villaggio turistico
Totale
Per la comodità
Comodo per i bambini
altri motivi < 10%
Risposte multiple
61%
39%
19%
40%
31%
22%
12%
32%
24%
21%
19%
12%
Per la convenienza economica
Per la qualità dell'alloggio
Per ritrovarmi con parenti/amici
C'ero già stato
L’elemento determinante è la comodità (oltre 40% per tutti i tipi di alloggio) rispetto agli
elementi di attrattività della località.
La convenienza economica incide soprattutto sulla scelta dell’affitto turistico (39%) e del
campeggio/villaggio (32%).
Queste due tipologie sono anche percepite come piuttosto comode per i bambini (circa 21%)
La qualità dell’alloggio pesa soprattutto nella scelta dell’hotel (18%) e degli affitti (12%)
Le seconde case e le case private consentono di ritrovarsi con amici e parenti ( 61%) e sono
convenienti (45%).
Scelta della località
Come influisce la presenza dei figli?
ll numero dei figli è determinante: già con due bimbi le
famiglie iniziano a prestare più attenzione ai servizi
per bambini (24%), mentre dove c’è solo un minorenne
i servizi contano per il 15%. La convenienza è una
dimensione rilevante soprattutto dai 3 figli in su,
tant’è che almeno il 18% delle famiglie numerose ha
scelto la località perché più conveniente di altre
(rispetto ad una media del 7%).
La ricerca di servizi ad hoc, oppure della comodità,
tende poi a trattenere le famiglie in Italia. Le località
straniere non sono scelte per la comodità, né tanto
meno per i servizi che offrono. All’opposto, un quarto
delle famiglie con più di due figli ha scelto l’Italia
proprio per la presenza di servizi o attività con la
famiglia.
In particolare per i figli si ricercano servizi e attività
specifiche, indicato dal 20% degli intervistati, ed è
importante la comodità intesa sia come vicinanza al
luogo di residenza (13%) sia come luogo a “dimensione
bambino” (1%).
Per la presenza di
servizi o attività per
la famiglia
Per la
comodità/vicinanza
della località
20%
13%
10%
Hanno scelto loro
7%
Per la convenienza
Abbiamo casa di
proprietà
Destinazione a
misura di bambino
(es mare, piccolo,…
Volevamo far
conoscere posti
nuovi (estero, siti…
2%
1%
1%
Operatori - servizi specializzati
La propensione a investire sui servizi
specializzati per famiglie è ancora bassa,
riguarda solo il 15% degli operatori.
È auspicabile fare investimenti per mantenere
il livello dei servizi elevati e attirare quindi
una clientela più attenta alla qualità piuttosto
che alla dimensione economica.
Gli sconti e le promozioni proposte nel 2011
si sono più decisamente orientate verso
formule in grado di allungare la permanenza
media, e stimolare le spese accessorie.
Investire in servizi, attività per famiglie con
bambini porta generalmente a dei risultati
positivi. Tra le strutture ricettive più
soddisfatte dell’andamento nel 2011 del
segmento “Famiglie con bambini”, nel 26%
dei casi ha introdotto novità per loro. Una
differenza significativa rispetto alla media che
si attesta sul 15,5%.
attrezzatur
pastia e altri
9% servizi
4%
aree per
bambini
26%
dotazioni
camera
4%
gestione
bambini
28%
scontistica
29%
Ha introdotto novità
Non ha introdotto novità
100%
80%
60%
40%
20%
0%
73,7%
87,4%
83,8%
26,3%
12,6%
Positivo
Stabile
16,2%
Negativo
Ricerca di informazioni sull’alloggio
Internet è diventato il principale strumento per le ricerche e ha sorpassato il
passaparola. Le due fonti però sono integrate
Le metà delle famiglie che non hanno
alloggiato nelle seconde case o da amici e
parenti hanno cercato informazioni
sull’alloggio prevalentemente su internet .
L’altra fonte primaria è il passaparola di
persone di fiducia
La quota delle agenzie viaggi e dei tour
operator si attesta al 9%, valore inferiore
al comunque ai consigli da amici e parenti.
54,5%
Nord
51,9%
42,2%
Centro
21,5% 19,6%
15,1%
Su internet
Conscevo già
50%
Su internet
20%
Conscevo già
11%
Consigli di amici e parenti
9%
In agenzia viaggi/tour…
Chiedendo direttamente…
Altre fonti <1,5%
Non ho scelto io/non ho…
Non so
2%
3%
4%
7%
Sud e isole
11,7% 14,6%
5,6%
10,6%
8,7%
7,7%
Consigli di
amici e
parenti
In agenzia
viaggi/tour
operator
Come nelle aspettative il sud ha una
minore incidenza delle ricerche su
internet, 42% contro il 52% del nord e il
54% del centro
La quota dell’agenzia viaggio è invece
leggermente più alta al sud
Dimensioni e andamento del mercato
Caratteristiche del segmento
Abitudini di acquisto e di consumo
Che tipo di vacanza senza genitori
Campo
scout
11%
Viaggio studio
24%
In villeggiatura
insieme a loro amici
16%
In villeggiatura
accompagnati da
nonni, parenti o altri
adul
14%
campi tematici
estivi
46%
Campo organizzato
da Parrocchia o altre
organizzazioni relig
16%
Campo sportivo
7%
Soggiorni
organizzati da
enti/associazioni
12%
La quota più consistente del mercato è quella dei viaggi studio: il 24% dei bambini/ragazzi
ha fatto questo tipo di esperienza
I vari tipi di campi estivi tematici (sportivi, con parrocchie, scout, ecc) insieme rappresentano
il 46% del mercato
Il 14% va in vacanza accompagnato da nonni, o altri adulti e il 16% (con una soglia minima di
età di 14 anni) va in vacanza con gli amici
I viaggi studio in Italia e all’estero
Viaggio studio Italia
Viaggio studio Estero
33%
14%
8%
0%1%
0%
8 anni
9 anni
0%2%
6%
0%
2%
19%
11%
6%
23%
8%
22%
15%
22%
9%
10 anni 11 anni 12 anni 13 anni 14 anni 15 anni 16 anni 17 anni
Anche i viaggi studio hanno una soglia di
età minima, rappresentata dagli 8 anni
Tra i 12 e i 13 anni, quando la quota dei
viaggi per lo studio delle lingue aumenta,
(si tratta infatti della fascia scolastica delle
medie) il 47% dei bambini resta in Italia
contro il 13%
Dai 14 anni invece aumenta la quota dei
viaggi all’estero.
I 16 anni rappresentano una eccezione,
ma probabilmente in questa età c’è una
ondata di “neoviaggiatori per studio” e
ritorna a prevalere una scelta meno
complessa e meno costosa rispetto a un
soggiorno all’estero
Campi tematici estivi
Parrocchia o altre
organizzazioni religiose
15%
11%
Campo scout
7%
Campo sportivo
Soggiorni organizzati da
enti/associazioni
12%
I campi sportivi sono solo in Italia e interessano il 7% dei
bambini/ragazzi. Le età tipiche per questo tipo di
vacanza senza genitori sono i 10, gli 11 ei 14 anni.
Le vacanze con la parrocchia o con altre organizzazioni
religiose hanno una quota del 15%.
Il movimento scout da solo muove un 11% dei ragazzi
che viaggiano senza genitori.
Infine i soggiorni organizzati da enti o associazioni laiche
(es CRAL, Comuni, WWF, Legambiente ecc)
rappresentano il 12%. Questo tipo di vacanza ha una
componente rilevante anche di viaggi all’estero
soprattutto per i ragazzi più grandi,
Parrocchia o altre organizzazioni religiose
Campo scout
Campo sportivo
Soggiorni organizzati da enti/associazioni
73%
51% 50%
24%
9%
46%
33%
23%
19% 21%
dai 6 ai 10 anni
41%
8%
dagli 11 ai 14 anni
over 14 anni
Le famiglie che viaggiano con bambini
Nonostante la crisi abbia imposto alle famiglie di scegliere quali consumi eliminare,
alle vacanze con i figli se possibile non si rinuncia.
C’è una quota di famiglie privilegiate che fanno anche più di una vacanza l’anno, e una che
non fa vacanze da più di 2 anni.
Il mercato è al nord. I comportamenti di questa aree dimostrano che si tratta di consumatori
“professionali” delle vacanze
C’è una certa attenzione al rapporto qualità prezzo quando si scegli una forma
imprenditoriale per l’alloggio, ma l’offerta e lo sconto non sono la motivazione principale per
la scelta
Per contenere i costi si riduce la durata della vacanza o si va nelle seconde case o da
amici/parenti. Non c’è una ricerca della convenienza a tutti costi, il basso prezzo “spaventa”
Le vacanze principali hanno una marcata
stagionalità legata alla scuola e alle ferie
estive dei genitori che viene poco influenzata
anche da esigenze economiche
Si va al mare nel 68% dei casi . Chi va in
montagna è più disponibile a fare attività.
L’estero è più “vicino” grazie ai voli low cost e
fa meno paura affrontarlo anche con i più
piccoli
Il bambini che viaggiano senza genitori
I bambini che viaggiano da soli sono un fenomeno ormai affermato, dato che
coinvolge il 14,5% delle famiglie intervistate
Il mercato è al nord ed è estivo
Il fenomeno è legato anche a una
professionalizzazione delle famiglie
rispetto al viaggio: chi è abituato a
viaggiare, pensa all’esperienza dei figli da
soli con maggiore naturalezza
I campi sportivi, se si considera
l’esplosione dell’offerta degli ultimi anni,
coinvolgono ad oggi pochi ragazzi, hanno
una soglia precisa di età dai 10 ai 14 anni
(7%)
I viaggi studio hanno la quota di mercato più consistente; si va configurando sempre di più il
modello di consumo per cui si abbassa la soglia di età dei bambini che vi partecipano, perché
si va soprattutto in Italia; con il crescere dell’età, dopo i 14 anni si comincia ad andare di più
all’estero.
Le parrocchie e le associazioni religiose, con la loro distribuzione capillare sul territorio
muovono un 16% di bambini. Scout (laici e non) ne muovono un altro 10%. In questi casi la
vacanza di solito è attiva e rivolta alla scoperta del territorio
Riferimenti:
Iscom Group – www.iscomgroup.it
Paola Ragazzini – [email protected]