La coltivazione fuori suolo: aspetti impiantistici e gestionali
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La coltivazione fuori suolo: aspetti impiantistici e gestionali
La coltivazione fuori suolo: aspetti impiantistici e gestionali F. Giuffrida, C. Leonardi [email protected] UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CATANIA La coltivazione fuori suolo: cosa è? La coltivazione fuori suolo: cosa è? Assenza del terreno agrario Minore disponibilità idrica e minerale Natura della rizosfera Volume della rizosfera (L/pianta) Acqua q disponibile Acqua q disponibile (%) (L/pianta) 150 8 12 Perlite 6 10 0.6 Perlite/torba 6 28 17 1.7 Suolo (sabbioso) Nutrient film q ((NFT)) technique 1 La coltivazione fuori suolo: perché? Altri fumiganti Bromuro di metile Solarizzazione (D-D soil) Colture fuori suolo Innesto erbaceo b La coltivazione fuori suolo: perché? Vantaggi • Maggiore efficienza dd’uso uso di acqua e nutrienti • Miglior controllo delle condizioni fit fitosanitarie it i • Standardizzazione delle produzioni • Automazione Svantaggi • Costi di impianto elevati • Elevata specializzazione del personale • Strutture di protezione non adeguate • Smaltimento di materiali (substrati, contenitori, ecc.) Superficie delle aziende interessate alla coltivazione fuori suolo (ha). superficie Totale relativa l ti a tutte t tt le aziende 189.3 per singola i l azienda i d Minima Media Massima 0.4 4.4 30.0 Coperta 131.8 0.2 3.4 25.0 Fuori suolo 25.8 0.1 0.6 2.0 < 1 % della superficie p coperta p del territorio considerato ~ 20 % della superficie coperta aziendale Incidenza percentuale della superficie occupata dai sistemi di coltivazione fuori suolo in rapporto alla natura del substrato Substrati Lapillo vulcanico Pietra lavica frantumata Argilla espansa Argilla espansa + fibra di cocco Torba + perlite + lapillo vulcanico Fibra di cocco + perlite Lana di roccia Sabbia Argilla espansa + torba Fibra di cocco Torba Perlite Fibra di cocco + lapillo vulcanico pietra lavica frantumata Vinacce + p Superficie (%) 22.9 17.3 12.8 11 6 11.6 6.5 6.2 5.2 5.0 4.7 3.5 31 3.1 0.46 0.43 0.31 Incidenza percentuale della superficie occupata dai sistemi di coltivazione fuori suolo in rapporto alla natura del contenitore Contenitori Vaso in p plastica Canalina in polipropilene Canalina in polistirolo C n lin in polietilene Canalina p li til n Sacchi orizzontali Canalina in cemento Superficie(%) 42.7 30.2 12.2 76 7.6 5.4 1.9 Elevata variabilità dei contenitori e dei substrati adottati Maggiori difficoltà nella messa a punto di criteri per la gestione della soluzione nutritiva 39.5 % 60 5 % 60.5 Numero degli interventi irrigui e volume di soluzione nutritiva t iti apportata t t per ciascun i iintervento t t n. interventi i t ti iirrigui i i volume/pianta l / i t Autunnoinverno Primavera -estate ml minimo 1 3 50 Medio 5 11 254 massimo 12 25 2000 L’estrema variabilità sia del volume che della frequenza della fertirrigazione non sempre è apparsa correlata con le diverse caratteristiche dei substrati o con le esigenze delle differenti colture Concentrazione dei macroelementi (mg/l) nelle soluzioni nutritive impiegate per il pomodoro p 5.5 ÷ 6.5 pH CE 2.5 ÷ 4.1 dS/m media Azoto N 270 200 210 200 298 189 227.8 Fosforo P 47.5 30.8 28 6 28.6 26.4 93.7 46 2 46.2 45.5 Potassio K 359 232 277 224 458 294 307.3 Calcio C Ca 235 190 210 225 78 273 201.8 Magnesio M Mg 63.4 53 42 49 80 50 56.2 carenza di informazioni circa la composizione della soluzione nutritiva più idonea per il pomodoro nell’area oggetto di indagine g apporto di nutrienti calibrato anche alla tipologia varietale Principali caratteristiche per la scelta e la gestione di un substrato di coltivazione Caratteristiche fisiche: ‐ Densità apparente ‐ Porosità ‐ Capacità per l’aria ‐ Capacità per l’acqua o di ritenzione idrica ‐ Calore specifico apparente C l ifi t Caratteristiche chimiche: ‐ Capacità di scambio cationico (CSC) ‐ pH ‐ Salinità ‐ Contenuto in nutrienti Substrato Lana di roccia Lana di Densità Porosità Capacità Porosità Capacità apparente totale (% aria (% (kg/m3) vol.) vol.) Capacità Capacità acqua (% vol.) Acqua Acqua facilmente disponibile ( (% vol.) ) 80‐90 80 90 94‐97 94 97 10‐15 10 15 80‐85 80 85 75‐80 75 80 Argilla espansa (4 10 mm) (4‐10 mm) 500‐600 85‐90 60‐70 35‐40 10‐15 Perlite (0.2‐1 mm) 150‐200 85‐90 25‐30 50‐60 35‐40 Perlite (1‐4 mm) 80‐120 85‐90 50‐60 30‐35 10‐15 90 90 95 90‐95 25 30 25‐30 65 70 65‐70 35 40 35‐40 Fibra di cocco Fibra di cocco Substrato Capacità di Capacità di scambio cationica (meq/100g) pH 02 0.2 775 7‐7.5 Argilla espansa (4‐10 mm) 10‐15 5‐7 Perlite (0.2‐1 mm) ( ) 1.5‐4 7‐7.5 Perlite (1‐4 mm) 1.5‐4 7‐7.5 Torba bionda 100‐200 2.5‐4 Fibra di cocco 60‐130 5‐6.8 Lana di roccia Lana di Scelta del substrato - Costo e reperibilità - Caratteristiche standardizzate - Gestione alimentazione idrica e minerale - Riutilizzo - Smaltimento La gestione dell’irrigazione È importantissima e da essa dipendono i risultati produttivi della coltura Carenza idrica determina stress alla coltura con significative i ifi ti riduzioni id i i dei d i li livelli lli produttivi d tti i Eccesso idrico può ò determinare: /asfissia radicale (ridotto accrescimento della pianta) nei substrati con bassa capacità p per p l’aria e /spreco di acqua e nutrienti nei sistemi di coltivazione a ciclo aperto Messina Palermo Trapani Enna Catania Caltanissetta Agrigento Legenda Regione Siciliana Assessorato Agricoltura e Foreste Dipartimento Regionale I nterventi Strutturali Assessorato Territorio ed Ambiente Dipartimento Regionale Territorio ed Ambiente Zone non vulnerabili Siracusa Zone vulnerabili Province Ragusa Bacini Idrografici Carta regionale delle zone vulnerabili da nitrati di origine agricola Specchi d'acqua Idrografia Scala 1:250.000 Realizzazione cartografica a cura di: Febbraio 2005 0 5 10 20 30 40 50 Km La gestione dell’irrigazione Le due principali variabili da considerare sono: Dose / volume di acqua da apportare ad ogni intervento Frequenza / momento dell’intervento irriguo Dipende dalle caratteristiche idrologiche del substrato e dalla percentuale di dilavamento necessaria per contenere l’accumulo di sali nel substrato Dipende dal consumo idrico della coltura (evapotraspirazione) Dose Di norma si fa riferimento all’acqua facilmente disponibile considerando diverse soglie per l’intervento (% AFD) Substrato Acqua facilmente Acqua facilmente disponibile (% vol.) L Lana di di roccia i 75 80 75‐80 Argilla espansa (4‐10 mm) 10‐15 Perlite (0.2‐1 mm) 35‐40 Perlite (1‐4 mm) 6‐12 Fibra di cocco 35‐40 Poro osità ttotale Volume irrig. 14 % Frequenza dell’irrigazione E’ legata al consumo di acqua della coltura la cui misurazione fa riferimento a: a)) criteri empirici p a) alla stima dell’evapotraspirazione a) al contenuto in acqua del substrato a)) criteri empirici (frequenze e volumi di irrigazione controllati da ti regolati l ti sulla ll un timer, base dell’esperienza acquisita dall’operatore) b) Stima dell’evapotraspirazione (ETE) ‐ETE (mm) Equazione di Penman‐Monteith LLa traspirazione è influenzata da: t i i è i fl t d ‐Radiazione ‐Deficit di vapore (VPD) ‐Area fogliare (LAI) Area fogliare (LAI) ‐Resistenza stomatica (stato idrico e specie) ‐ETE ETE (mm) (mm)= ETE/ETP x 0.4 x RG (MJ/m ETE/ETP x 0 4 x RG (MJ/m2) ETE/ETP = 0.7‐0.8 ‐ETE (mm)= a LAI x RG x 0.4 + b x LAI x VPD ( ) a=0.2‐0.4; b=0.01‐0.2 mm= litri/m2 c) Contenuto volumetrico di acqua nel substrato - Direttamente: s s i TDR, sensori TDR FDR - Indirettamente (curva di ritenzione): tensiometri Non molto attendibili per substrati g grossolani Altri aspetti da considerare nella scelta/gestione del substrato: Nutrienti trattenuti dal substrato La capacità di scambio ionico Substrato Nutrienti nella soluzione circolante Capacità di scambio cationica (meq/100g) pH 0.2 7‐7.5 Argilla espansa (4‐10 mm) 10‐15 5‐7 Perlite (0.2‐1 mm) 1.5‐4 7‐7.5 Perlite (1‐4 mm) 1.5‐4 7‐7.5 T b bi d Torba bionda 100 200 100‐200 254 2.5‐4 Fibra di cocco 60‐130 5‐6.8 Lana di roccia Altri aspetti p da considerare nella scelta/gestione del substrato: Inerzia chimica del substrato Equilibrio q rapido p nei substrati a bassa CSC Equilibrio lento (anche settimane) nei substrati ad elevata CSC Substrato inorganico: es. perlite Substrato organico: g es. fibra di cocco Altr aspetti Altri aspett da considerare cons derare nella scelta/gestione del substrato: Il reimpiego - Modifiche nella granulometria e nella composizione Fibra di cocco - Variazione rapporti aria-acqua Sabbia - Problemi fitosanitari Reimpiego Aria (%) AFD (%) No 35.0 27.4 Si 24.4 30.3 No 30.7 19.2 Si 13 4 13.4 34 4 34.4 Altri aspetti da considerare nella scelta/gestione del substrato substrato: Lo smaltimento Sottoprodotto (reimpiego in altra attività) à) Rifiuto (obbligo di smaltimento, codici CER) Substrati naturali Substrati artificiali SUBSTRATI ORGANICI ‐Elevata capacità di ritenzione idrica e di scambio ionico ‐Maggiore inerzia termica M i i i i ‐Smaltimento più agevole (sottoprodotto) ‐Variabilità delle caratteristiche e rapida modificazione ‐Reimpiego del substrato limitato (in generale non superiore a tre anni) Reimpiego del substrato limitato (in generale non superiore a tre anni) SUBSTRATI INORGANICI ‐Contenuta capacità di ritenzione idrica e di scambio ionico ‐Smaltimento (sottoprodotto/rifiuto) ‐Caratteristiche standard e costanti per un tempo più lungo ‐Il reimpiego può essere protratto per molti anni (di norma superiore ai tre anni) Rapporti aria acqua in perlite in rapporto alla ll forma f del d l contenitore t it Aria Acqua facilmente disponibile + acqua di riserva (AFD + AR) Acqua difficilmente disponibile (ADD) Materiale solido (MS) 33.3 % ARIA 22.7 % 37.0 % AFD+AR 41.7 % 24.5 % ADD 31.4 % 4.2 % MS 4.2 % Impianti di f fertirrigazione -Preparazione della soluzione nutritiva -Gestione della soluzione nutritiva Acqua Integrati in una sola macchina o separati Iniettori A B Iniettore Acido Le diverse configurazioni La soluzione nutritiva nelle coltivazioni fuori suolo - Composizione: rapporti ionici e concentrazione - Conducibilità elettrica - pH Steiner, 1984 Composizione C si i d della ll ssoluzione l i nutritiva t iti iimpiegata i t nella ll coltivazione fuori suolo del peperone (mM/L)* NO3- H2PO4- K+ Ca++ Mg++ SO4-- NH4+ Min 12.0 1.0 5.8 3.3 1.0 1.0 0.0 M di Media 12 9 12.9 1 2 1.2 6 6 6.6 3 7 3.7 1 1 1.1 1 1 1.1 0 4 0.4 Max 14.0 1.5 7.5 4.0 1.3 1.3 1.0 * da Hoagland 1950; Sonneveld 1996; Lycoskoufis 2005; Navarro 2006; Savvas 2007 N P K (kg/t) (kg/t) (kg/t) Ciclo chiuso (prim. (prim.-est.) est.) ∆1 4.5 1.8 11.7 Ciclo aperto (prim.-est.) 30% 2.3 2.0 10.7 2.6 0.7 3.4 Su suolo (cicli diversi) Nutrienti rilasciati nell'ambiente riferiti alla produzione commerciale CA, NO3- (m mM /L) 20 15 10 5 0 0 0.1 0.2 Traspirazione (L/h) Concentrazione di assorbimento (CA) di nitrato in rapporto al consumo di acqua 0.3 100 % 60 % - 12.0 7.20 + 0.25 0.15 1.25 0.65 6 25 6.25 3 75 3.75 3.25 1.95 1.13 0.68 1.0 0.60 NO3 NH4 H2PO4 + K, Ca ++ Mg ++ SO4 -- - Soluzione nutritiva Produzione per pianta C mm ci l Commerciale Non commerciale (BER) T t l Totale Numero Peso (g) Numero Peso (g) Numero Peso (g) 100% 8.3 1469 4.7 573 12.9 2043 60% 9.5 1755 2.4 253 11.9 2008 Significatività n.s. * * * n.s. n.s. “INNOVAZIONE IN AGRICOLTURA: TECNICHE DI COLTIVAZIONE FUORI SUOLO” 20 0 Maggio agg o 2013 0 3 c/o Ispettorato Agrario - Via Ugo La Malfa – Ragusa Gli aspetti impiantistici e gestionali nelle coltivazioni fuori suolo ….. Alcune considerazioni ….. • Sono disponibili le conoscenze e la tecnologia per una corretta gestione di tali sistemi • Le varianti possono essere molteplici e le scelte sotto il profilo gestionale ed impiantistico devono essere ben ponderate • Necessità di una idonea formazione dell’operatore (agricoltore/tecnico) • Maggiore Maggiore connessione fra le figure coinvolte per aspetti relativi agli connessione fra le figure coinvolte per aspetti relativi agli adeguamenti impiantisti e gestionali UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CATANIA Comune di Ragusa URAP Manouba Union Régionale de l’Agriculture et de la Pêche de Manouba Unione Provinciale Agricoltori Ragusa Progetto co-finanziato dall'Unione Europea - Fondo ENPI Svi.Med. onlus CRDA Manouba Commissariat Régional au Développement Agricole de Manouba