il commercio elettronico: un nuovo scenario competitivo
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il commercio elettronico: un nuovo scenario competitivo
IL COMMERCIO ELETTRONICO: UN NUOVO SCENARIO COMPETITIVO INTERVISTA A A CURA DI W ALTER G. S COTT, C ARLO B ENIGNI È in atto una rivoluzione della comunicazione: Internet si sta affermando come autostrada dell’informazione. Nel settore della banca e della finanza, nuovi canali distributivi si affiancano a quelli tradizionali; il cambiamento è appena cominciato, ma si svilupperà assai rapidamente. Qual è lo stato dell’arte, quali le prospettive del commercio elettronico? Quale sarà il suo impatto sui rapporti impresa-mercato? E in che modo ne saranno modificati gli scenari competitivi? “Rassegna” ne ha parlato con il prof. Walter G. Scott, direttore del Centrimark dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, autorevole esperto di marketing finanziario. Il suo più recente lavoro è il volume “Il commercio elettronico. Verso nuovi rapporti tra imprese e mercati”, realizzato grazie al sostegno di Bull, Saritel, SSB e Telecom, che uscirà nel mese di febbraio presso l’Editore ISEDI e dal quale sono di seguito ripresi due brevi estratti. 20 • RASSEGNA N. 6 D I C E M B R E 19 9 8 Quali sono gli effetti della comunicazione elettronica e digitale, in atto su scala planetaria? Secondo alcuni osservatori, la sua importanza sarebbe analoga a quella della rivoluzione industriale. Qual • il significato essenziale del cambiamento? La rivoluzione della comunicazione elettronica e digitale, o, pi• brevemente, Òrivoluzione dellÕinformazioneÓ, trova la sua origine nella convergenza e nellÕintegrazione delle tecnologie informatiche, da una parte, e di quelle della comunicazione a distanza, dallÕaltra. Il processo in questione, ormai in atto da oltre due decenni, sta determinando effetti di rilevanza e portata eccezionalmente ampie per ogni aspetto della vita sociale, familiare, economica e politica. Fra gli effetti in questione, si possono citare i seguenti: ● La distanza sarˆ sempre meno una barriera ai fini della comunicazione, con riflessi di notevole portata sullÕorganizzazione dellÕattivitˆ umana. ● Le forme fondamentali della comunicazione testo parlato, testo scritto e immagini - possono essere integrate in un unico flusso digitale, dando cos“ luogo alla comunicazione ÒmultimedialeÓ. ● La comunicazione di massa, fondata sulla trasmissione dello stesso messaggio a milioni di persone tende ad essere sostituita da una comunicazione ÒpersonalizzataÓ, dove il messaggio viene definito in funzione delle caratteristiche del ricevente. ● LÕaccesso alle fonti della conoscenza - biblioteche, archivi, centri di documentazione - viene reso possibile non solo ai ÒchiericiÓ e agli Òaddetti ai lavoriÓ, ma a qualsiasi persona in grado di sviluppare il proprio patrimonio culturale e professionale. Quale sarˆ lÕimpatto finale di queste trasformazioni rivoluzionarie • assai difficile da prevedere. Quel che • certo • che tale impatto sarˆ di vaste proporzioni, sostanzialmente imprevedibile e di lunga durata. Per quanto riguarda il campo delle attivitˆ economiche, la rivoluzione dellÕinformazione provocherˆ cambiamenti radicali nella struttura e nellÕorganizzazione dei settori esistenti, nella configurazione dei processi distributivi, nei rapporti di potere fra venditori e acquirenti. In linea generale e in una prospettiva di medio-lungo termine, la bilancia tra domanda e offerta tenderˆ a pendere sempre pi• dalla parte della prima rispetto alla seconda. Qual • la sua lettura dellÕaffermazione di Internet come autostrada dellÕinformazione? Le autostrade dellÕinformazione costituiscono un sistema flessibile e in continuo mutamento di una molteplicitˆ di forme di comunicazione digitale ad alta velocitˆ, dalle linee telefoniche tradizionali, alle reti televisive e satellitari, alle reti di computer. Attraverso questo sistema di autostrade, in via di continuo sviluppo e perfezionamento, • possibile trasferire lÕinformazione tra punti diversi del pianeta in tempo reale e a costi che tendono a divenire sempre meno rilevanti. é facile intuire come tutto ci˜ possa influire sullÕorganizzazione dei processi produttivi e distributivi, provocando il graduale cambiamento degli attuali paradigmi su quali si fondano i metodi di conduzione delle imprese. Qual • lo stato dellÕarte, quali le prospettive e la portata del commercio elettronico? LÕeffettivo sviluppo del commercio elettronico •, per il momento, piuttosto limitato. Tuttavia, va tenuto presente come siamo nella fase iniziale del ciclo di trasformazione e che i tempi di diffusione di innovazioni cos“ radicali non possono essere brevi. é pertanto da ritenere che lÕimportanza del commercio elettronico • destinata ad accrescersi nei prossimi anni secondo ritmi progressivamente crescenti, soprattutto in taluni settori: viaggi aerei, servizi finanziari, intermediazione allÕingrosso, divertimento, servizi per le imprese, ecc. Qual • lÕimpatto del commercio elettronico sui rapporti impresa-mercato? Come giˆ sottolineato, la rivoluzione dellÕinformazione tende ad aumentare il potere degli acquirenti sotto il profilo dellÕampiezza delle scelte e del potere di negoziazione. Da ci˜ conseguirˆ che il rapporto impresa-mercato sarˆ sempre pi• market driven. Sotto certi aspetti, assisteremo al trionfo dei postulati del marketing volti a fare del cliente il driver dellÕimpresa. Chi vince, chi perde, chi deve cambiare con il commercio elettronico? Nelle nuove situazioni di mercato saranno vincenti quelle imprese e quelle organizzazioni che si dimostreranno capaci di cogliere il senso del cambiamento e di trarne le conseguenti implicazioni BREVE STORIA DI INTERNET Con il termine Internet - da Interconnected Networks viene denominata una rete mondiale che collega reti di computer mediante un linguaggio comune costituito dal Transmission Control Protocol/Internet Protocol (TPL/IP): Le origini di Internet risalgono alla fine degli anni Ô60, quando il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, con la collaborazione di un gruppo di universitˆ americane, promosse la costituzione di ARPANET, Advanced Research Projects Agency Network. Scopo dellÕiniziativa era quello di realizzare un sistema di collegamento dei vari computer, in grado di operare anche nel caso in cui uno o pi• dei computer collegati venisse danneggato o distrutto. Con il tempo, il sistema si svilupp˜ a livello internazionale, restando peraltro accessibile solo a operatori in grado di conoscere lÕesatta ubicazione dei computer collegati e di usare i linguaggi necessari per realizzare i relativi collegamenti. é solo alla fine degli anni Ô80 che uno scienziato del CERN (Centre EuropŽen pour la Recherche Nucleaire) di Ginevra, lÕinglese Tim Berners-Lee, concep“ un nuovo sistema di accesso alle informazioni contenute in Internet, il World Wide Web (WWW). Il World Wide Web • uno spazio nellÕambito di Internet che impiega un metodo standard di organizzazione e di presentazione di ogni tipo di informazione - immagini, parole, video e suoni -, in grado di collegare lÕinformazione in questione a qualsiasi altra fonte inserita nella Rete attraverso InternetÓ (Keen et al., 1998, p. 264). A partire dal 1992, lo sviluppo della popolaritˆ e della diffusione della Rete • stato semplicemente impressionante, specie per quanto concerne lÕimpiego della stessa per applicazioni commerciali. Mentre sino ai primi anni Ô90 Internet era utilizzato da ricercatori e scienziati, negli ultimi 3-4 anni il World Wide Web ha iniziato ad attirare lÕinteresse di un numero crescente di operatori business, divenendo cos“ un fattore fondamentale di trasformazione della societˆ contemporanea. Difficile • oggi dire se lÕimpatto di Internet e della rete sarˆ superiore a quello delle altre grandi innovazioni che si sono manifestate durante i secoli nel campo della comunicazione, dellÕinvenzione della stampa sino a quella della televisione. Quel che • certo • che siamo in presenza di un processo di mutamento le cui caratteristiche non sono certo quelle di una moda passeggera. 21 • RASSEGNA N. 6 D I C E M B R E 19 9 8 Fonti: Hafner K. e M. Lyon, Where Wizards Stay Up Late - the Origins of the Internet, Simon & Schuster, New York 1996; Kalakota, R. e A.B. Whinston, Electronic Commerce, Addison-Wesley, Reading 1997, pp. 63-6; Keen, P.G.W., W. Mougayar e T. Torregrossa, The Business Internet and Intranets, Harvard Business School Press, Boston 1998, pp. 197-9 e 204-7; White, M.L., ÒComputers and Computer ServiceÓ, in Yearbook of Science and the Future 1997, Encyclopaedia Britannica, Chicago 1996, pp. 313-4. per quanto concerne il proprio business specifico. La good news per il sistema Italia • costituita dal ruolo determinante svolto dalle imprese minori, capaci di creare valore, ma non sempre in grado di raggiungere dimensioni tali da dominare i propri mercati rilevanti. Nella nuova realtˆ dellÕelectronic business le soglie di accesso ai mercati sono destinate ad abbassarsi, starei quasi per dire a ÒdemocratizzarsiÓ, con conseguenti rilevanti vantaggi per le imprese pi• dinamiche e creative. Sotto questo profilo, le piccole/medie imprese dei vari distretti che costituiscono il nerbo del Òmade in ItalyÓ - gli ÒimpannatoriÓ di Prato, gli orafi di Vicenza e di Valenza Po, i produttori di occhiali di Belluno, quelli di piastrelle di Sassuolo, e cos“ via - possono sviluppare le proprie core competition in modo assai pi• efficace rispetto al passato, con i positivi riflessi in termini di sviluppo dellÕattivitˆ e quindi dellÕoccupazione. AllÕopposto, fra i per- denti • possibile includere le imprese che non si renderanno conto delle implicazioni delle nuove tecnologie e che quindi non adotteranno in tempo le necessarie misure di cambiamento. Esempi di queste imprese sono frequenti in tutti quei settori che hanno beneficiato, o continuano a beneficiare, di una qualche forma di protezione o di imperfezione del mercato. La categoria delle imprese che devono cambiare le proprie strategie, infine, • probabilmente la pi• affollata. Infatti, considerando lo stato attuale dellÕaffermazione del Commercio Elettronico, una chiara definizione dei vantaggi e degli svantaggi per le imprese non • ancora possibile. é per˜ evidente che la situazione tende a modificarsi ogni giorno di pi• ponendo tutte le imprese di fronte alla sfida del cambiamento. Quali effetti ne deriveranno al settore delle banche? Le banche, unitamente agli operatori di telecomu- ALCUNE DEFINIZIONI DI COMMERCIO ELETTRONICO Riportiamo qui di seguito alcune definizioni di Commercio Elettronico, scelte in funzione dellÕautorevolezza della fonte e del grado di diffusione. ● ÒIl commercio elettronico fa generalmente riferimento a tutte le forme di transazione commerciale alle quali partecipino sia organizzazioni che individui, basate sullÕelaborazione e la trasmissione di informazioni digitalizzate, ivi inclusi testi, suoni e immagini. Esso fa anche riferimento agli effetti che lo scambio elettronico di informazioni commerciali pu˜ avere sulle istituzioni ed i processi che sono alla base e presiedono alle attivitˆ commerciali. Queste includono il management delle varie organizzazioni ed i contratti commerciali, il quadro normativo e di regolamentazione, nonch• gli altri aspetti rilevanti, quali quelli finanziari, fiscali e cos“ viaÓ. OECD, Eletronic Commerce - Opportunities and Challenges for Government, Parigi 1997, p. 20 (si tratta del rapporto predisposto nel corso del 1997 da un gruppo di esperti e di manager di banche e imprese multinazionali presieduto da John Sacher, Executive Director di Marks & Spencer). ● ÒIl commercio elettronico • costituito dallo svolgimento di attivitˆ dÕimpresa che conducono allo scambio di valore attraverso reti di telecomunicazioneÓ. EITO (European Information Technology Observatory), Francoforte 1997. ● ÒIl commercio elettronico ha come oggetto lo svolgimento degli affari per via elettronica. Esso si basa sullÕelaborazione e la trasmissione elettronica delle informazioni, incluso testi, suoni e video-immagini. Il commercio elettronico ricomprende molte attivitˆ diverse, quali la compravendita di beni e servizi per via elettronica, la distribuzione in linea di contenuti digitali, il trasferimento elettronico di fondi, le con- 22 • RASSEGNA N. 6 D I C E M B R E 19 9 8 trattazioni elettroniche di borsa, le polizze di carico elettroniche, le gare dÕappalto e le vendite allÕasta, il design e la progettazione in collaborazione, la selezione in linea dei fornitori, il marketing diretto dei beni e servizi per il consumatore, nonchŽ lÕassistenza post-vendita. Nel commercio elettronico rientrano tanti prodotti (ad esempio, beni di consumo, attrezzature sanitarie), quanto servizi (ad esempio, servizi di informazione, finanziari e legali), tanto attivitˆ tradizionali (come assistenza sanitaria e istruzione), quanto nuove attivitˆ (come i negozi virtuali)Ó. European Commission, A European Initiative in Electronic Commerce, Bruxelles 1997 (http:/www.ispo.cec.be/ecommerce). ● ÒIl commercio elettronico • un sistema che include non solo quelle transazioni che si manifestano nellÕacquisto e nella vendita di beni e servizi al fine di generare ricavi, ma anche quelle transazioni che supportano la generazione dei ricavi, quali la promozione della domanda, lÕofferta di assistenza di vendita e di servizio alla clientela, o lo sviluppo della comunicazione fra impreseÓ. D. Kosiur, Understanding Electronic Commerce, Microsoft Press, Redmond 1997. ● ÒIl commercio elettronico ha come scopo il miglioramento dellÕesecuzione delle transazioni di business nellÕambito dei vari network. Tale miglioramento pu˜ risultare in una pi• efficace performance (qualitˆ migliore, maggiore soddisfazione del cliente, miglioramento del processo decisionale aziendale), maggiore efficienza economica (costi pi• bassi), e maggiore rapiditˆ del processo di scambio (relazioni pi• rapide o in tempo reale). Pi• specificatamente, il commercio elettronico rende possibile la realizzazione di transazioni basate su informazioni fra due o nicazione e ai fornitori di soluzioni tecnologiche, sono fra i protagonisti dei mercati dellÕetˆ elettronica. Il problema • che, a differenza degli altri, esse non hanno ancora acquisito una piena consapevolezza dei cambiamenti in atto. In particolare, non sono ancora molti i manager di banca che si rendono conto che nel giro di 5, 10 o magari 15 anni, gli sportelli tradizionali saranno resi superflui dalla diffusione di Internet. di comunicazione interattiva. Attraverso un congruo periodo di sperimentazione degli strumenti in questione • possibile iniziare a cambiare mentalitˆ, orientamenti e competenze. Non si • in grado di pilotare un supersonico senza un idoneo addestramento. LÕerrore da evitare nel modo pi• assoluto • quello di pensare che temi quali Internet e Commercio Elettronico siano solo questioni tecniche da affidare ai cosiddetti esperti. Niente di pi• lontano dal vero. Certo, la tecnologia • alla base di Qual • il corretto approccio di marketing al ogni cambiamento. Ma non sono i tecnologi che commercio elettronico, in particolare per una stabiliscono cosa va cambiato, quando come e perbanca? Quali gli errori da non commettere ch•. Questi aspetti vanno decisi responsabilmente assolutamente? da manager che sappiano coniugare e integrare le In primo luogo unÕimpresa, banca o altro, deve ren- varie dimensioni di ogni business. dersi conto dellÕineluttabilitˆ del cambiamento. é Quali le ipotesi e gli scenari competitivi del futuro? quindi necessario adeguarsi, iniziando a prendere Come appare dalle risposte alle domande prececonfidenza con le novitˆ. A questo scopo, occorre iniziare a usare le nuove tecnologie come strumenti denti, i fenomeni determinanti dalla sempre pi• diffusa applicazione delle tecnologie dellÕinformazione allÕeconomia e alla societˆ sono tali da non rendere facile il lavoro dei futurologi. Ci˜ non deve esimere dalla ricerca e dalla formulazione di ipotesi sul futuro. A tal proposito ritengo, dal mio pi• parti mediante lÕimpiego di reti interconnesse. punto di vista di studioso dei processi di micro- e Queste reti possono essere costituite da una combimacromarketing di poter proporre soprattutto delle nazione di linee telefoniche, TV via cavo, linee dediraccomandazioni ai decisori che comunque devono cate e radioÓ. R. Kalakota e A.B. Whinston, affrontare il futuro: Electronic Commerce - A ManagerÕs Guide, Addison1) acquisizione di una comprensione globale del Wesley, Reading 1997. ● ÒCommercio elettronico costituisce il termine fenomeno Internet del suo impatto sul commercio generale con il quale viene definito lÕimpiego di reti elettronico, evitando di ridurre il processo di tradi computer Internet e non Internet per operare una sformazione a una nuova modalitˆ di effettuare gli crescente varietˆ di transazioni, dallÕelectronic data acquisti da parte del consumatore, il cosiddetto interchange - lÕormai consolidato sistema mediante shopping online. In realtˆ, gli effetti pi• consistenil quale nei rapporti business-to-business vengono ti dal punto di vista della fisiologia delle imprese trattati gli ordini dÕacquisto, la fatturazione, i bolletriguardano i rapporti commerciali e le transazioni tini di consegna ed altri documenti di routine - ai business-to-business, e non solo le attivitˆ busisistemi di pagamento elettronici, alle carte di credito ness-to-consumer; e, pi• recentemente, alla vendita al consumatore di 2) valutazione degli effetti sul mercato in cui si beni e servizi. Tuttavia, il termine viene sempre pi• opera una specifica impresa e sul posizionamento identificato con il commercio attraverso Internet per competitivo di questÕultima, onde accertare le due ragioni: la prima • costituita dal fatto che la difopportunitˆ innovative e i relativi costi; fusione, il tasso di sviluppo e la facilitˆ di accesso a Internet aprono immense, ancorchŽ difficilmente 3) definizione di un piano di sperimentazione, valutabili, prospettive di mercato per le imprese apprendimento ed adeguamento alle nuove realtˆ, grandi e piccole. La seconda • costituita dalla conveevitando da una parte di fare Òle nozze con i fichi nienza economica ad impiegare la Rete da parte secchiÓ, e dallÕaltra di effettuare investimenti delle numerose imprese che da tempo utilizzano eccessivi. sistemi di commercio elettronico quali EDI, EFT, e Non • affatto detto che, operando in tal modo sia altriÓ. P.W.G. Keen, W. Mougayar e T. Torregrossa, possibile conseguire il successo, ma • certo che The Business Internet and Intranets, Harvard non ponendosi in alcun modo il problema di Business School Press, Boston, 1998. quando e come cambiare vi sarˆ sempre un con● ÒCommercio elettronico • il termine generale per corrente che arriverˆ prima. definire un processo di acquisto e di vendita supportato da mezzi elettroniciÓ. P. Kotler, G. Armstrong, J. Saunders e V. Wong, Principles of Marketing, 2» edizione europea, Prentice Hall, Londra 1999, p. 966. 23 • RASSEGNA N. 6 D I C E M B R E 19 9 8