Zona 05-03-10 - Settimanalezona.com

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Zona 05-03-10 - Settimanalezona.com
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Il settimanale gratuito del tuo quartiere
Anno 2 - numero 79
Venerdì 5 marzo 2010
Pubblicità: 345 1529651
Metro C, La Giustiniana rimane fuori?
Favorito il capolinea all’Ospedale Sant’Andrea. Ecco perché
L’ EDI T ORI AL E
Polveri sottili
Di Nicoletta Liguori
L’inquinamento a Corso Francia ha più volte sforato i limiti consentiti, è una situazione insostenibile e dovranno,
i politici, trovare una soluzione; anche riaprendo Cassia
Antica, ci si gioverà, ma non sarà risolutivo. Nei decenni
passati si è costruito a latere della Cassia senza ragionare, senza, volutamente, immaginare, quanto sarebbe
stato forte l’impatto su una consolare che marcia a corsia
unica per tutto il suo tratto urbano. NON si è tenuto in
nessun conto, dalle passate amministrazioni, quanto sarebbe stato invasivo costruire su strade laterali alla Cassia senza avere uno sbocco circolare che permettesse al
traffico locale di rimanere conchiuso nella zona, senza
doversi per forza i mettere sulla consolare per entrare ed
uscire da un quartiere. Tutto questo andare e venire genera inquinamento, soprattutto a Corso Francia che riceve l’ingresso in città di tutta Roma Nord, paesi
compresi. Non si può e non si deve rovesciare su Corso
Francia il traffico di Roma Nord, vanno studiate dai politici del territorio e al Comune di Roma soluzioni alternative, che ci facciano lasciare la macchina a casa e
che consentano l’utilizzo della Metro! (Segue a pagina 2)
XX Municipio, si riu- Due Ponti, non
niscono i residenti: solo telecamere:
“Basta traffico”
lotta al degrado
La riunione mensile del Comitato Cittadino del XX Municipio ha messo in
evidenza l’esigenza viabilità. L’Assessore: “Riapre Cassia antica”(pag. 4)
In attesa dell’arrivo della videosorveglianza del Comune di Roma, i
cittadini segnalano la mancanza di
decoro urbano e le buche (pag. 11)
Pubblicità su $
Formello, nel 2012
maxi polo cinema
e audio-video
Nascerà tra due anni nella zona industriale un complesso di oltre
60.000 metri quadrati per la produzione, i corsi e la tecnologia (pag. 10)
345 1529651
ROMA NORD
Metro C, chi vuole davvero il capolinea al S. Andrea?
Vicino all’ospedale sorgerebbe un nuovo quartiere residenziale. L’alternativa (valida) è La Giustiniana
A
ppare
oramai
praticamente
certa l’attestazione del capolinea della
metro C al Sant’Andrea.
La possibilità di allungare
il tracciato della terza
linea sotterranea di Roma
fino alla campagna di
Grottarossa vicino all’ospedale universitario è
ancora sotto esame, ma
la volontà politica rema
decisamente da quella
parte. In un primo tempo
il capolinea era stato posizionato proprio dentro
al quartiere di Grottarossa, nei pressi del
Parco Volusia, ma poiché
la tratta C2 – che partirebbe da Mazzini/Clodio per proseguire lungo
l’asse Cassia - è ancora
in fase di studio, la proposta dell’amministrazione di centrodestra, sia
al Comune che al Municipio XX, sarebbe prose-
2
guire per qualche chilometro fino a raggiungere
l’ospedale ed il Gra. “In
questo modo si facilita il
collegamento con un’importante struttura ospedaliera
–
dichiara
l’assessore capitolino alla
Mobilità, On. Sergio
Marchi – e costituirebbe
un importante nodo di
scambio tra mezzo privato e trasporto pubblico
prima di entrare in città".
In questo modo si salverebbero anche i reperti
archeologici presenti nel
Parco di Grottarossa
dagli scavi per costruire il
capolinea della metro:
“deturperemmo il Parco,
sarebbe uno scempio –
commenta il consigliere
PdL del Municipio XX
Giuseppe Calendino – e
poi sarebbe una fermata
utile a pochi; non possiamo invece ignorare i
grandi vantaggi di un ca-
Segue da pagina 1
VIA DI GROTTAROSSA - Sarà in quest’area probabilmente il capolinea della Metro C
polinea nei pressi del raccordo”.
Le infrastrutture, soprattutto se imponenti come
una metropolitana, spianano la strada allo sviluppo
urbano
e
residenziale nelle zone
circostanti. Anche per
questo, infatti, l’opposizione di centrosinistra
vorrebbe il capolinea alla
stazione della FM3 a La
Giustiniana: “Il Sant’Andrea è in campagna,
mentre la Cassia è sofferente – sottolinea Marco
Tolli, coordinatore PD del
XX Municipio – è più coerente costruire nuove case
su quest’asse. Per snellire
il traffico del futuro scalo
internazionale a Viterbo,
poi, sarebbe utilissimo
"""
uno scambio treno-metro
alla Giustiniana”. Il potenziamento della linea
Roma-Viterbo è comunque previsto: oltre al doppio binario fino a
Bracciano si raddoppierebbe anche la frequenza
dei convogli.
L’eventualità di uno sviluppo edilizio spropositato però rimane. Il
capolinea della metro C
aumenterebbe enormemente il valore dei terreni che circondano
l’ospedale S. Andrea, a
due passi dal Gra. Se è
vero che le aree verdi
sono all’interno del Parco
di Veio, l’arch. Rodolfo
Bosi di “Verdi Ambiente e
Società (Vas)” fa notare
come “il recente piano
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d’assetto del Parco abbia
aumentato le possibilità
di cambiare la destinazione d’uso dei lotti”, per
cui i terreni potrebbero
diventare edificabili. Insomma, mentre si salva il
Parco Volusia, il Parco di
Veio potenzialmente potrebbe quindi ospitare un
nuovo quartiere residenziale. Un quartiere innovativo, eco-compatibile,
all’ultimo grido, per la cui
realizzazione ci si affiderebbe
alle
grandi
aziende del settore. Ma
alla fine i nomi delle
aziende costruttrici, si sa,
sono sempre gli stessi..
Gabriele
Marchese
A questo proposito devo
caldeggiare la metro C alla
Giustiniana,
snellirebbe
davvero il traffico e sarebbe
una valida alternativa all’uso dell’auto, lo diciamo
da mesi… ci ascolteranno?
Dubito, ci son interessi più
forti in ballo! Ancora costruzioni, e chi questa o quella
zona la vive? Chissenefrega!
L’importante è costruire, costruire, costruire…. intasando ancora più le misere
consolari, non volendo immaginare strade alternative,
lasciando il territorio in balia
di quel che c’è…! Prima si
immaginano e si fanno
nuove strade e infrastrutture
e poi si costruisce, perché se
è vero che il territorio di
Roma Nord ha sempre
avuto un colore politico è
anche vero che i residenti
possono aprire gli occhi e
magari votare per chi abbia
davvero a cuore questo territorio e lo potrebbe proteggere da invasioni che non
sarebbero possibili in altri
quartieri, perché lì alta sarebbe la protesta. Questo è
un territorio di gente serena
e tranquilla, ma non la stuzzicate, questa è l’Italia che
lavora, se si mobilita sono
guai. A prescindere dal colore politico.
N.L.
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XX MUNICIPIO
Il Comitato dei cittadini: “Liberateci dal traffico”
L’Assessore ai Lavori Pubblici: “Massimo per aprile la Cassia Antica riaprirà al doppio senso”
R
iunione
accesa
quella del Comitato Cittadini del
XX Municipio che lunedì primo marzo si
sono trovati presso la
parrocchia San Giuliano alla presenza dell’assessore ai Lavori
Pubblici, Stefano Erbaggi. A febbraio
scorso il Sole24ore ha
lanciato l’allarme smog
a Corso Francia, un articolo redatto da Andrea
Gagliardi
e
Marita Cardone rende
noto un progetto di ricerca del Dipartimento
Epidemiologia dell’ASL
di RM-E: nel corso del
2009 delle dieci centraline capitoline il primato negativo spetta a
quella di Vigna Stelluti
con 67 giorni di sforamento, quasi il doppio
di quelli tollerati (35). A
Gennaio 2010 il livello
delle polveri sottili, che
non dovrebbe superare
i 50 microgrammi per
metro cubo, ha infranto
il limite per ben 10
giorni nonostante le
piogge
abbondanti.
“Non possiamo più andare avanti così!” ha
commentato
Grazia
Salvatore, uno dei
membri più attivi del
5 marzo 2010
comitato, che, rivolgendosi all’assessore Erbaggi, ha ricordato
come: “a Milano i comitati cittadini hanno
denunciato il sindaco
per mancata tutela
della salute dei residenti, data la situazione limite a Corso
Francia sarebbe un
provvedimento
da
prendere in considerazione. Il tasso d’inquinamento è direttamente
proporzionale al traffico di macchine che
nella nostra municipalità è enorme e a tratti
crescente,
soluzione
quali la riapertura della
Cassia Antica o la realizzazione della Strada
di Fondovalle sono
promesse che ormai ci
propinano da anni ma
io non vedo mai niente
di concreto. Recentemente sono stata ad un
Convegno per “Roma
Libera dal Traffico” e
sono rimasta sbalordita
nel constatare la totale
assenza di progetti e
proposte per il nostro
Municipio, come se fossimo figli di un dio minore!”.
“Massimo per aprile
via Cassia Antica riaprirà al doppio senso di
marcia, così ci ha assicurato il Dipartimento
VII” – ha risposto Stefano Erbaggi – “Siamo
comunque tutti d’accordo che una soluzione
univoca
al
problema del traffico
sulla Cassia non esiste.
È necessario creare un
sistema di rivoletti per
far defluire progressivamente le macchine,
ora il Municipio si sta
battendo per ottenere i
fondi da investire in
opere di urbanistica e
lavori pubblici ma i
tempi della burocrazia
sono quelli che tutti conosciamo, per far partire qualunque progetto
ci vogliono dai due ai
tre anni. Questa settimana
completeremo
l’illuminazione a Largo
Sperlonga, la settimana
prossima partiranno i
lavori per l’installazione dei lampioni a
Via Due Ponti, provvedimento questo che risale al 2007. Entro
maggio ANAS ci ha assicurato che riaprirà lo
svincolo del Grande
Raccordo Anulare sulla
Cassia; recentemente
ho ricevuto il benestare
della Sovrintendenza ai
Beni Archeologici per
la realizzazione della
Strada di Fondovalle,
ora sto aspettando
quello dei Beni Architettonici. Come vedete
l’amministrazione non è
poi così assente sul territorio”.
Molte questioni rimangono in ogni caso
aperte, in Via Casalattico (zona Grottarossa),
il cui progetto al vaglio
della Sovrintendenza ai
Beni Archeologici prevede la realizzazione
di una strada che termina con un parcheggio antistante alla
scuola e un accesso a
Parco Volusia, è nata
l’idea di costruire un
CASSIA ANTICA - Il VII Dipartimento del Comune di Roma ne promette la riapertura
"""
$
nuovo complesso residenziale, tra l’altro già
in internet sottoforma di
plastico e realizzazione
progettuale in 3D al sito
www.laperlaverde.com
. Il Comitato segnala
che la zona non sopporterebbe un implemento demografico del
genere; ma l’assessore
conferma che “se il terreno è edificabile non si
può far niente”. Gli alberi coprono le luci su
via Cassia e la strada è
buia, ma il Servizio
Giardini non si è mai
visto, la Strada di Fondovalle, sostengono dal
Comitato, senza opere
accessorie che aiutino a
sostenere il traffico è
una soluzione a metà.
Insomma la dialettica
tra cittadini e amministrazione ha motivo per
essere più che mai accesa, e riunioni come
queste sono eventi positivi nella misura in cui
da una parte stimolano
i residenti a una maggiore presenza e impegno civico, dall’altra le
istituzioni al rispetto
delle promesse.
Andrea
Lamberti
3
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ROMA NORD
Treno Roma-Viterbo, raddoppio sì o raddoppio no?
Obbiettivo: velocizzare la tratta Cesano-Bracciano. Il ministro Matteoli: “Servono almeno 2 anni”
“E
stiamo
qui,
oggi come ieri,
chi dice no, chi
dice si'. Mio Dio pero', voglio uscirne fuori, ma tanto
so che non potrei, lasciare
lei.”
Questo pezzo della canzone di Baglioni, Io me ne
andrei, forse spiega meglio di chiunque altro l'ormai storica questione della
ferrovia Roma-Viterbo
(FR3). Se si sostituiscono
infatti i passeggeri della
tratta all'uomo e il treno
alla donna, ecco che una
delle più belle e tormentate
canzoni d'amore italiane
del XX secolo, si presta
perfettamente a raccontare
il rapporto di amore-odio
che lega i pendolari della
tratta Roma-Viterbo al
mezzo di trasporto che
giornalmente prendono.
Il “chi dice no, chi dice sì”
si potrebbe invece riferire
ai politici che dovrebbero
trovare una soluzione al
problema, ma che vuoi
per un motivo, vuoi per un
altro, non riescono a venirne a capo.
Una delle proposte in
auge da più tempo per
abbreviare i tempi di percorrenza della tratta è
quella inerente al raddoppio di 16km tra la sta-
4
zione di Bracciano e la
stazione di Cesano, l'eliminazione di tutti i passaggi
a livello e la realizzazione
di un sistema di distanziamento dei treni con Blocco
Automatico.
Come ha fatto sapere in
una nota, il ministro delle
Infrastrutture e dei trasporti, Altero Matteoli
(PdL), di questo progetto
sarebbe in corso la procedura per l'affidamento
della progettazione preliminare, al quale seguirebbe il progetto definitivo
da sottoporre successivamente alla Conferenza di
Servizi. I tempi previsti si
stimano intorno ai due
anni.
Proprio sui tempi molti si
dicono perplessi, a cominciare dal Presidente Provinciale del Pd Paolo
Bianchini che fa sapere:
“Pensiamo che il governo
debba assumersi precisi
impegni per il finanziamento di un'opera fondamentale, anche per il
collegamento con il futuro
aeroporto di Viterbo. Soltanto per il raddoppio e interramento dei binari nel
centro urbano fino a Bracciano parliamo di una
cifra intorno ai 120 milioni
di euro e chiediamo per-
cio' che risorse adeguate
siano inserite nella prossima finanziaria".
D'accordo anche il Presidente del Consiglio Regionale del Lazio, Bruno
Astorre, che, in una nota,
scrive:
“Il raddoppio della linea
ferroviaria Roma-Viterbo
FR3 è un intervento strategico per la viabilità del territorio, che il Governo
deve calendarizzare e
portare a termine in tempi
rapidi. Sono lieto che
l’esecutivo abbia finalmente deciso di procedere, ma due anni sono
troppi per un’opera prioritaria, che inciderà positivamente sulla qualità del
"""
viaggio delle migliaia di
pendolari che ogni giorno
affollano questa tratta,
anche in vista della realizzazione del nuovo aeroporto di Viterbo. Sulle
grandi infrastrutture il Governo non può tenere sotto
scacco gli enti locali, come
purtroppo sta facendo con
la Regione Lazio in merito
alla Roma-Latina: infatti,
anche in questo caso, il
mancato via libera al Cipe
è ingiustificato trattandosi
di un’opera cantierabile in
tempi stretti”.
Bianchini ha anticipato un
altro tema inerente al raddoppio della ferrovia e
cioè quello inerente l'interramento dei binari nella
$
tratta riguardante Bracciano. Proprio su questo
tema abbiamo sentito telefonicamente il sindaco di
Bracciano, Giuliano Sala:
“A Bracciano c'è un passaggio a livello che taglia
in due il paese” ci spiega,
“Il raddoppio dei binari
“in trincea” ( cioè a livello
stradale ndr) creerebbe
non pochi problemi agli
abitanti in quanto isolerebbe una parte di essi. Infatti questo progetto,
comporterebbe la chiusura
al traffico veicolare e pedonale del passaggio a livello situato al centro del
paese e la costruzione di
collegamenti alternativi per
bypassare i binari. Per
questo abbiamo chiesto
che i binari che si dovrebbero costruire, vengano interrati.”
Sala ci tiene a chiarire che
la sua non è una presa di
posizione contro il progetto riguardante l'Fm3: “
Il raddoppio della tratta
ferroviaria si deve fare e si
farà” dice, “ però non a
scapito del paese di Bracciano. Purtroppo il problema del passaggio a
livello è una questione che
va affrontata. Non possiamo permettere che la
ferrovia tagli in due il
paese. Per questo abbiamo chiesto che i binari
che verranno costruiti, vengano interrati.“
E se questo non sarà possibile?
“Allora troveremo soluzioni alternative, sempre
nel rispetto degli interessi
comuni.”
La questione dunque e
quanto mai aperta. Non
sappiamo ancora quanto
ci vorrà, né quali soluzioni
verranno adottate. Speriamo solo che questa
“storia d'amore” tra i pendolari e i treni della tratta
Roma-Viterbo, abbia al
più presto un lieto fine.
Davide
Luciani
5 marzo 2010
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LA SToRTA-oLGIATA
In seguito all’apertura del nuovo plesso nel
centro commerciale Olgiata, a ridosso della
Via Cassia, il traffico su gomma tra via Bragaglia, Via Fratelli Durante e Via Tieri è divenuto "insostenibile in tutte le ore del giorno".
“I cittadini – denuncia Sterpa, capogruppo
Pd in Consiglio Municipale – continuano a
segnalarci come l’accesso pedonale all’edificio del Mac Donald’s sul lato dalla Cassia
comporti l’utilizzo della strada consolare
come parcheggio per gli utenti del centro
commerciale”. Serve subito che il Comune di
Roma metta mano a questa situazione con la
costruzione del collegamento tra Via Tieri e
l’accesso Sud dell’Olgiata (Via Pullè) e che
sia rimossa la cabina del semaforo via Cassia-Via Bragaglia che non permette di utilizzare la corsia di immissione”. “Chiediamo al
Presidente Giacomini di intervenire subito al
fine di chiudere il passaggio pedonale e verificando se gli standard di parcheggi obbligatori per legge sia garantito. Presenterò
formale richiesta in Municipio perché inizino
i controlli”, conclude Sterpa.
BRACCIAneSe
ToMBA DI neRone
Ci comunica il consigliere Giuseppe Calendino (PDL) del XX
Municipio che sta per
essere ripristinata l’illuminazione nel sottopasso sulla via Cassia
all’altezza del liceo
Stendhal.
Calendino, promotore e
fautore dell’iniziativa,
ci spiega che l’Acea,
dopo essere stata sollecitata anche grazie al
contributo del consigliere Derenti (sempre
PdL),
è
intervenuta
prontamente con il riallaccio e la modernizzazione
dell’impianto
elettrico e con l’installazione di lampade che
finalmente rendono il
sottopasso utilizzabile e
sicuro. Restano da posizionare solo alcune
staffe, nei prossimi
giorni il sottopasso sarà
quindi pronto all'uso.
Il tunnel infatti non veniva più utilizzato dai
cittadini, perché meta e
rifugio di sbandati che
Sulla via Braccianese Claudia, i Carabinieri hanno denunciato a piede libero rispettivamente un 28enne
operaio macedone residente a Vetralla perché a bordo della sua autovettura è stato rinvenuto un macete
con lama lunga 30 cm e un impiegato
26enne di Roma trovato in possesso di
un bastone in legno lungo 70 cm nascosto nell’abitacolo del suo veicolo.
6
lo usavano anche
come “toilette”,
visto il persistente
tanfo
maleodorante che proveniva
dal
suo
interno.
Negli anni passati sono stati numerosi
gli
interventi di riqualifica del sottopasso,
ultimo
quello
dello
scorso anno con
la bonifica e la
pulizia
degli
spazi.
Negli ultimi tempi
però erano tornati i segni di degrado,
come
PRIMA PoRTA
testimoniavano
alcuni cartoni e
oggetti
vari,
segno dell’utilizzo
scorretto che veniva fatto della
struttura.
“Il
sottopasso
adesso rimarrà
aperto, gli abbiamo restituito
l’illuminazione e
la sicurezza –
conclude Calendino – ed è sicuramente
una
struttura utile per
i pedoni del quartiere, vista la vicinanza di una
scuola
e
una
chiesa”.
P RO M O
˚ aperto da febbraio un
nuovo punto vendita in zona
Olgiata che abbraccia tutto il
settore commerciale del materiale elettrico, dalla più piccola
lampadina
per
illuminare la casa fino ai sistemi di allarme professionali.
Da „Gobbi Impianti‰, in via
"""
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Riceviamo dal Presidente del XX Municipio, Giacomini questa nota riguardo al nostro precedente articolo sul campo rom di Prima Porta: “Il Villaggio
della solidarietà di via Tenuta Piccirilli 207, gestito
dalla Associazione Isola Verde Onlus, accoglie in
accordo con il dipartimento V del Comune di Roma
persone socialmente fragili, prevalentemente di etnia
Rom. Dopo la chiusura del campo Casilino 900
sono arrivati al centro 136 nuovi utenti, in sostituzione di altrettanti dimessi e al momento sono presenti complessivamente 439 ospiti. Sono state
sostituite roulotte fatiscenti con moduli abitativi più
idonei ed è stata realizzata una nuova cabina elettrica. Nel centro è attivo un presidio sanitario grazie
alla collaborazione con la Croce Rossa Italiana e un
camper odontoiatrico gestito da medici volontari dell’EASTMAN. Grazie alla collaborazione con la ASL
RM E è possibile il monitoraggio, controllo e presa
in carico di tutte quelle situazioni che potrebbero richiedere attenzioni particolari ed è stato possibile il
percorso di profilassi per la TBC che ha visto coinvolti
i minori da 0 a 8 anni. In attuazione del piano nomadi, anche il centro adotterà il DAS, ovvero il documento che verrà fornito e identificherà tutti i
soggetti autorizzati a sostare nei centri di accoglienza autorizzati dal Comune di Roma.”
Cannata 10, di fronte a via
Tieri, potete trovare i migliori
sistemi anti-rapina in commercio, alla portata di tutti e
utilissimi in questi tempi in cui
tanti sono purtroppo i furti
nelle case. Disponibili anche
le telecamere a circuito
chiuso, lÊassistenza clienti e la
manutenzione sullÊautomazione dei cancelli. Vastissima
ovviamente la scelta di materiale elettrico in sede. Gobbi
effettua sopralluoghi e preventivi gratuiti. Per chi presenterà una copia di questo
giornale SCONTI DEL 10% su
merce e servizi!
5 marzo 2010
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RoMA noRD
FARneSInA
A Palazzo Valentini è stato firmato un
protocollo sperimentale tra la Provincia di Roma e l'ordine degli architetti
che prevede l'ampliamento e la costruzione di nuovi spazi nel liceo scientifico "Farnesina", a via dei Giuochi
Istmici nel XX municipio, attraverso un
concorso internazionale di progettazione. Il presidente del consiglio regionale, Bruno Astorre, ha presenziato
alla firma dell'accordo siglato dal presidente della Provincia di Roma, Nicola
Zingaretti,
dall'assessore
provinciale alla Scuola Paola Rita
Stella e dal presidente dell'ordine degli
architetti di Roma e provincia Amedeo
Schiattarella. Centinaia di studenti del
liceo nelle scorse settimane si sono momentaneamente trasferiti in alcuni
spazi concessi dall'Istituto Bernini di
Ponte Milvio. I lavori dovrebbero terminare sommariamente tra due anni.
Il quotidiano il Tempo di lunedìpubblica un interessante articolo
sulla crisi degli esercizi commerciali al dettaglio e contemporaneamente la possibilità che nascano
nuovi centri commerciali a Roma.
Come zona, la più
papabile, sembrerebbe
proprio
quella di Roma
nord-ovest...
Nel giro di 5-8
anni, potrebbero
nascere 10 nuovi
maxi-centri commerciali, parte del
piano di recupero urbano delle periferie. Le zone interessate sono
Corviale, Valmelaina-Fidene, Labaro-Prima Porta (XX Municipio),
Laurentino, Magliana, PalmarolaSelva Candida, Primavalle-Torrevecchia, San Basilio, Tor Bella
Monaca e Valle Aurelia. Vale a
dire 11 nuovi centri che si andrebbero ad aggiungere ai 28 già presenti nel Comune di Roma, più
l'Outlet di Castel Romano. Senza
contare le 73 grandi strutture di
vendita che insistono sul territorio
capitolino, per intendersi marchi
come Bricofel, Leroy Merlin, Ikea,
CoMUne DI RoMA
Cerchi lavoro? Sono
stati presentati finalmente sul sito del Co-
5 marzo 2010
mune di Roma i bandi
per i 22 concorsi comunali che in tutto offrono
opportunità di lavoro a
1.995 persone. Sul sito
del
Campidoglio
www.comune.roma.it
tutte le informazioni per
partecipare. Le 22 figure
professionali
messe a concorso vanno
dagli ingegneri e architetti ai dietisti, dagli amministrativi ai vigili e
alle maestre. Fino al 25
marzo, ultimo giorno
utile per presentare la
domanda, si potranno
inviare le richieste di
partecipazione.
"""
FLeMInG
e i 22 centri commerciali in Provincia dove si contano anche l'outlet
Valmontone e quello di Sant'Oreste. Si vocifera, poi, da fonti più
che attendibili, che un altro centro
commerciale
di
28.000 mq. potrebbe
sorgere
nella zona, in corso
di riqualificazione,
degli ex Mercati
Generali. Queste
megastrutture sono
nate praticamente
senza
controllo
negli ultimi cinque anni e si sono
concentrate nella zona sud-est
della Capitale. Secondo la Confcommercio Roma solo nel triennio
2007-2010 sono nati circa tremila
nuovi negozi all'interno di questi
centri. E' ipotizzabile, scrive Il
Tempo, che buone possibilità di investimento per gli imprenditori ci
saranno nel quadrante nord-occidentale, tra via Aurelia a ovest,
Boccea, Cassia, Flaminia e la via
Salaria a nord. Mentre è quasi
certo che per il quadrante sud-est
si metta la parola «fine» alla possibilità di costruire altri centri da
più di 15.000 mq. di superficie.
Dipinti, serigrafie, litografie, sculture,
tutto di grande valore e realizzato da artisti di primo piano nel panorama contemporaneo e moderno. Sono centinaia,
forse migliaia le opere d'arte che i Carabinieri del Ros hanno trovato nella
villa a Collina Fleming di proprietà di G.
Mokbel, l'imprenditore romano coinvolto nella presunta colossale frode allo
stato da parte di una nota società di telecomunicazioni.I militari hanno trovato
il magazzino all'interno del quale erano
custodite le opere acquisite dall'organizzazione capeggiata da Mokbel. Con il
denaro guadagnato attraverso le operazioni illegali, secondo gli investigatori,
gli indagati avrebbero acquistato le
opere d'arte. Tra gli autori spiccano i
nomi di De Chirico, Capogrossi, Tamburri, Schifano, Borghese, Palma, Clerici
e Messina. Le opere d'arte sono ora all'esame degli specialisti del Comando
tutela patrimonio culturale dell'Arma.
CeSAno
"Riqualificare il territorio e ripensare al quartiere".
Questo il titolo della
conferenza organizzata per sabato 6
marzo - ORE 17.30
presso l'AUDITORIUM
S. SEBASTIANO di Cesano.
Idee e proposte di sviluppo locale
$
con la partecipazione degli Architetti:
Pioli,
Patriarca, Di Paola.
Presenta il consigliere
PdL del XX Municipio,
Giuseppe Mocci, presidente della Commissione Lavori Pubblici, e
ci sarà la partecipazione di alcuni esponenti politici locali.
7
$
È successo a...
Corso Francia
OLGIATA
Rifiuti e sporcizia nel parco di via Tieri
L’area attorno al mercato rischia di diventare una discarica a cielo aperto
N
Sono allarmanti i dati forniti
dall’Arpa sullo smog che è costretto a respirare quotidianamente chi vive a Roma: nella
capitale i livelli di Pm10 consentiti dalla legge vengono superati
addirittura 1 giorno su 3. I picchi
di inquinamento dall’inizio dell’anno al 10 febbraio sono stati
registrati alla centralina di Corso
Francia (13 giorni di sforamento
dall’inizio dell’anno). Ma non
stanno meglio Cinecittà e Preneste (12), e Tiburtina-Fermi (11).
Notizia allarmante soprattutto se
consideriamo i lunghi tempi che
in media i capitolini passano immersi proprio nel traffico, ovvero
più di un’ora al giorno, come da
un recente rapporto Legambiente, e complessivamente,
come ha rilevato il Censis, 6 anni
della vita media di un adulto.
8
on è certo un
bello spettacolo
quello
che si presenta sotto
gli occhi di chi passeggia nel parco tra
via Tieri e via Bragaglia; oltre al desolante
stato di abbandono, si
è sommata da qualche
tempo una consistente
quantità di rifiuti che,
maleodoranti, spuntano fuori dagli anfratti
della
vegetazione, per non
parlare dei cumuli di
immondizia sotto il
ponticello, particolarmente preoccupanti
perché vanno ad inquinare il ruscello sottostante. È probabile
che una delle cause
del crescente degrado
sia da identificarsi con
la presenza del mercato, il martedì e giovedì, proprio nel
piazzale
centrale,
dato oggettivo che
però non giustifica in
"""
alcun modo lo sfruttamento senza regole di
un’area verde ad uso
comune. Se credevamo che i rifiuti di
Napoli fossero per noi
solo una brutta, e soprattutto lontana, immagine mediatica, ci
sbagliavamo
di
grosso! Ovviamente
nulla a che vedere con
la gravità della situazione campana, ma è
pur sempre vero che
la memoria di tutti noi,
cittadini e politici, è
corta… ma chi dovrebbe
occuparsi
della raccolta e poi
del successivo smaltimento dei rifiuti nel
parco di via Tieri?
Il presidente della
commissione Lavori
Pubblici
Giuseppe
Mocci (PdL), responsabile anche dei rapporti tra l’AMA e il XX
$
OLGIATA - Recinzioni rotte, sporcizia e materassi
Municipio, sostiene la
necessità di un’adeguata verifica preventiva attraverso la
quale valutare da un
lato l’entità del problema e dall’altro l’accatastamento
dell’area. “Questo ha spiegato il presidente Mocci - è un
passaggio necessario
per poter comprendere chi effettivamente
dovrà richiedere l’intervento straordinario
dell’AMA”. Il vicepresidente della suddetta
commissione Daniele
Torquati (PD) ci ha
detto: “Ho già richiesto un controllo da
parte dell’AMA e sottoporrò con la massima
urgenza
la
questione durante la
prossima commissione
Lavori Pubblici e Ambiente”.
Sara
Poletto
5 marzo 2010
$
FORMELLO
Hollywood? no, il parco telematico dell’audiovisivo!
Nel 2012 al via 60.000 mq di studi di produzione, cinema e corsi. In più: alberghi e servizi
Nel 2012 tra il raccordo
e Cassia Bis all’interno del
comune di Formello
aprirà il Parco Telematico
dell’Audiovisivo. Questo
incantevole e tecnologico
posto è un complesso edilizio di circa 60.000mq
che verrà esclusivamente
utilizzato per produzioni
audiovisive cross-mediali,
canali tematici di ultima
generazione in multi-piattaforma. I servizi che saranno offerti da questi
meravigliosi studios sono
molti, come i 5.500mq
dedicati al polo di formazione ricerca e incubazione dell’audiovisivo,
1600mq di “Sae Institute”, indiscussa università e prima al mondo per
l’impartizione di tecniche
di produzione. Dato che
si parla d’audiovisivo non
mancherà una scuola di
cinema e televisione
come la “Nuct”, avviata
accademia cinematografica che da anni opera
10
Parco Telematico rappresenta un luogo di piena
eccellenza e innovazione
per quanto riguarda il
mondo dei suoni e delle
immagini, senza tralasciare tutte le sue specifiche
derivazioni
e
tecniche. Facciamo un
sincero augurio a tutti i
presso gli studios di Cinecittà. “L’istituto delle Tecnologie
Audiovisive
Aperte” coprirà circa
400mq offrendo corsi di
livello Master su tecnologie free open source,
mentre 300mq per la
splendida AudioVideoteca Universale con oltre
1.000 Terabytes di contenuti audiovisivi sotto naturalmente licenze libere,
affiancanti da una mastodontica collezione di
10.000 DVD e BluRay.
Sono molti gli uffici e laboratori che offrono servizi, tra studi ed emittenti
ci sarebbe da fare una
lista infinita. Per soggiornare e permanenze settimanali ci sono ben
8.000mq di residence alberghiero più Hotel a 4
stelle. Naturalmente non
mancheranno i 20.200
mq di centro servizi commerciali strutturati in
2.200mq di centro wel-
lness e palestra con annessi campi e piste
esterne; 8000mq di servizi alle imprese e alla
persona e 2000mq di rivenditori audio video. Fu
proprio il presidente della
Provincia di Roma, Zingaretti a impegnarsi a
pieno nella valorizzazione delle microimprese
con un progetto motoristico di Vallelunga e con
questo stesso centro dell’audiovisvo di Formello. Il
(www.settimanalezona.com)
"""
$
lavoratori coinvolti nel
progetto, sperando presto
di vedere in funzione
questo fantastico complesso tra arte e tecnologia.
Info: www.parcotelematico.it
Edoardo
Fradeani
È successo a...
Ponte Milvio
Dieci cassoni di amianto
giacciono abbandonati
"in modo criminale"
sulla sponda del Tevere
sotto Ponte Milvio. La
loro presenza stata accertata da Legambiente,
dopo un sopralluogo, a
seguito del quale è stato
immediatamente inviato
un esposto alle autorità
competenti per chiedere
"l’immediata
rimozione" e "l’adozione di
tutti i provvedimenti che
si riterranno pi opportuni ed idonei ai fini del
ripristino di adeguate
condizioni ambientali
nell’area ivi indicata".
«Quei vecchi cassoni
dell’acqua in eternit
sono pericolosi, le pol-
veri di amianto sono
cancerogene, incredibile che possano essere
abbandonati in modo
così criminale, lungo le
sponde del nostro Tevere sotto Ponte Milvio,
con il rischio che
l'amianto si disperda
nelle acque. Chiediamo
all’Ama la rimozione
immediata”, afferma
Maurizio Gubbiotti, coordinatore della Segreteria nazionale di
Legambiente.
5 marzo 2010
$
DUE PONTI
In arrivo la video-sorveglianza. Ma il territorio?
Presto telecamere a circuito chiuso. Ma i residenti chiedono anche maggiore decoro urbano
A
l via la videosorveglianza sulla
Cassia. Dopo i recenti fatti di cronaca, infatti, ad essere interessata
da misure di sicurezza
sarà la zona di Via Due
Ponti-Largo Sperlonga, in
particolare l' incrocio tra
Via Stasi e via Pirzio Biroli. La decisione nasce da
una richiesta del Presidente del XX Municipio,
Gianni Giacomini, per sostenere l'opera di recupero
di un’ area diventata nel
tempo “terra di nessuno”.
La cronaca recente, infatti,
5 marzo 2010
ha dato il via a controlli
che hanno portato allo
scoperto zone dove si vive
in scantinati di pochi metri
e dove la sicurezza e l’incolumità degli abitanti
sono messe quotidianamente in serio pericolo. Un
riflettore acceso su un
quartiere che - spiegano i
residenti – versa in condizioni difficili e che ha bisogno, pero’, anche di una
maggiore attenzione al
territorio. Per i residenti, infatti, il problema non è
solo quello che esce allo
scoperto dopo l'imbrunire.
‘’Il degrado e la cattiva
manutenzione urbana –
spiegano gli intervistati –
la fanno da padrone’’.
‘’Uscire di casa con la propria auto è diventata una
gara di rally’’, racconta un
anziano cittadino. ‘’I transessuali presenti nel quartiere – prosegue - sono il
male minore, almeno loro
non ti spaccano l'auto’’.
Buche, dissesti e mancanza di cartelli stradali
rappresentano invece per
gli abitanti alcuni dei mali
su cui intervenire. Riuscire
a tornare a casa senza
rompere l’auto - dicono in
molti - o rischiare di finire
all'ospedale come i motociclisti residenti a Via Pirzio
Biroli è una priorità. ‘’Ogni
giorno ci improvvisiamo
piloti della Moto Gp – dicono - e fare una semplice
passeggiata con i bambini
è diventata un'impresa’’.
Qualcuno punta il dito in
direzione di ‘’un’ampia
area relax’’- come e’ stata
definita - materassi abbandonati sul ciglio della
strada, oppure verso un
grande canile a cielo
aperto. ‘’Buche, fango ed
allagamenti sono all'ordine del giorno – sottolineano i residenti - e i
lavori di rifacimento del
"""
DUE PONTI - In attesa dell’arrivo delle telecamere del Comune per la video-sorveglianza e la sicurezza: materassi abbandonati, pavimentazione stradale sconnessa e muri imbrattati
manto stradale sono arrivati a Via Due Ponti ma
non hanno neppure lambito la nostra area, fermandosi dove più era
necessario proseguire’’.
‘’Addossare la sporcizia
all' immigrato di turno è
cosa vecchia e superata dicono gli abitanti della
zona – bisogna andare
oltre’’. Non c’è disprezzo
nelle loro parole per quello
che è stato fatto e per ciò
che si tenta di fare per migliorare la vivibilità della
zona, ma il quartiere sembra sentirsi come un ‘mostro’ sbattuto in prima
pagina, per mesi spiato,
guardato dai grandi
media nazionali solo dal
$
‘buco della serratura’ per
poi rischiare di essere nuovamente lasciato nel proprio
cono
d’ombra
fermando l’interesse di tutti
solo ai transessuali, ad
una sorta di luogo di perdizione e perdendo di
vista gli aspetti più generali
della vita quotidiana di un
quartiere. Spenti i riflettori
delle cronache, dunque, i
residenti della zona non
vogliono che si riaccendano solo quelli delle telecamere per la sicurezza.
Diego
Broglia
11
$
XX MUNICIPIO
I municipi di Roma, cosa sono e come funzionano
Tutti conoscono davvero il Municipio e le sue funzioni? Vediamo insieme come è organizzato
R
oma ha un territorio
davvero ampio che
include, oltre al nucleo urbano vero e proprio,
vaste
zone
decentrate dalla città. I
municipi (ex circoscrizioni, ndr) nascono dunque come organi di
decentramento necessari
al Comune per la gestione
della grande dimensione
territoriale della città e
della sua notevole entità
demografica, avvicinando
così l’amministrazione
della cosa pubblica ai cittadini, nel rispetto delle
caratteristiche delle diverse zone amministrate.
Gli organi del Municipio
Il Presidente del Municipio
è uno degli organi di governo del Municipio, assieme
alla
Giunta
municipale e al Consiglio
municipale. Secondo le
sue funzioni, il presidente
nomina i componenti
5 marzo 2010
della giunta, tra cui un vicepresidente del muncipio, e può in ogni
momento revocare uno o
più assessori, dandone
motivata comunicazione
al consiglio. E’ l'organo
responsabile dell'amministrazione del municipio,
rappresentandone l'ente;
convoca e presiede la
giunta, sovrintende al funzionamento dei servizi e
degli uffici e all'esecuzione degli atti; e sovrintendendo all'espletamento
delle funzioni statali e regionali attribuite o delegate al comune; esercita
anche le altre funzioni attribuitegli come autorità
locale nelle materie previste da specifiche disposizioni di legge. Viene eletto
direttamente dai cittadini
e dura in carica per cinque anni. La Giunta è l’organo esecutivo fiduciario
del presidente del Munci-
pio. Secondo l'art. 48 del
d. lgs. 267/2000 la
Giunta collabora con il
sindaco nel governo del
comune ed opera attraverso deliberazioni collegiali.
Riferisce
annualmente al consiglio
sulla propria attività e
svolgendo attività propositive e di impulso nei confronti dello stesso. Adotta
inoltre i regolamenti sull'ordinamento degli uffici
e dei servizi nel rispetto
dei criteri generali stabiliti
dal Consiglio. Ciascun assessore della Giunta riceve, di norma, una o più
deleghe relative a settori
specifici dell'azione amministrativa comunale. Il
Consiglio municipale è
l'organo di indirizzo e di
controllo politico-amministrativo del Municipio. Le
sue competenze sono definite dalla legge. Il Consiglio vota la fiducia al
"""
Presidente e alla Giunta
municipale. Allo stesso
tempo può anche votare
mozioni di sfiducia al Presidente, che comportano il
decadere del Presidente e
le dimissioni automatiche
di tutti i membri del Consiglio. Il Consiglio municipale è presieduto da un
Presidente eletto tra i consiglieri. Le sue sedute possono essere ordinarie o
straordinarie. Possono essere pubbliche oppure segrete
(quindi
senza
$
pubblico) quando gli argomenti trattati possono
ledere la riservatezza delle
persone. Le Commissioni
consiliari sono nominate
dal Consiglio municipale
con l’incarico di esaminare problemi inerenti alle
competenze circoscrizionali, formulando proposte
a riguardo. Si riuniscono
in giorni prestabiliti o su
convocazione del Presidente di Municipio e le sedute sono aperte al
pubblico. Il calendario
delle riunioni del Consiglio
e delle Commissioni viene
pubblicato sulle bacheche
della sede Municipale.
Il Municipio XX
Dallo scorso anno il Municipio XX ha trasferito la
sua sede nei nuovi uffici di
via Flaminia 872. Il Presidente del Consiglio municipale, Simone Ariola, ci
segnala in particolare la
costituzione dell’ URP UFFICIO RELAZIONI CON IL
PUBBLICO, situato all’interno della sede di via Flaminia (06.69620302-4) e
creato per tutelare i diritti
del cittadino, per recepire
le proposte, le istanze, i reclami e per fornire servizio
di consulenza, orientamento sulle procedure e i
servizi dell'Amministrazione nonché per facilitare
l'accesso alle informazioni
e ai documenti in possesso
dell'amministrazione.
Alessandra
Loffredi
13
$
HI TECH
Stanchi di fare la spesa? Arriva a casa vostra con un click
C’è chi dice che la spesa è rilassante e terapeutica per
combattere gli stress accumulati durante la giornata, chi la
fa ogni giorno e chi invece la
vede come un peso insostenibile rimandando sempre l’appuntamento
con
il
supermercato. Gia da anni in
America è nata la spesa online, dove il carrello è virtuale
e non ha bisogno dei seccanti
spiccioli ma bensì delle vostre
scelte alimentari, il resto?
Solo Pronta consegna a casa.
Anche qui proprio a Roma
Nord ci ha pensato il signor
Fabrizio Novelli che con “Il
Circolo della Spesa” offre la
possibilità di poter fare ordini
di generi alimentari direttamente in rete per poi essere
serviti direttamente a casa,
senza pagare neanche la
consegna.
La spesa è facile, basta andare su www.ilcircolodellaspesa.it creare un proprio
account registrandosi con tutti
i dati necessari e il gioco è
fatto, siete dentro un megasupermercato pronto a soddisfarvi senza farvi alzare
dalla poltrona. I prodotti
sono di vario genere naturalmente tutti confezionati e
vanno dal caffè, acqua, bevande di ogni genere, biscotti, pasta detersivi, vini dal
più economico al più pregiato, anche prodotti specifici
a cui siete affezionati che magari non sono nella lista del
sito e che comunque vi verrano cercati e consegnati. I
prodotti freschi naturalmente
ci sono in maniera preconfe-
MOTORI
zionata come salumi, mozzarelle, diciamo quel “fresco”
che non necessita di poche
ore per andare male ma si
conserva per diversi giorni,
basta pensare ad un bel succulento prosciutto intero. I
prezzi sono convenientissimi
e potrete consultare questi ultimi sul sito, inoltre anziché
usare dei punti per piatti o
porcellane che tanto chiudiamo nella credenza di
nonna, “Il circolo della spesa”
offre sconti in percentuale a
quello che spenderete, ad
esempio per un 50 euro di
spesa avrete il 5% fino a salire. Il primo contatto sarà so-
prattutto telefonico questo
perché il signor Novelli vuole
assicurarsi la massima serietà
e facilità nella consegna e sul
funzionamento della parte On
Line, quindi sarete assistiti con
cura, potendo instaurare un
rapporto di fiducia e stima o
meglio dire di “Circolo”. Fare
la spesa oggi diventa facile,
soprattutto per quei lavoratori che sacrificavano il Sabato per andare a caccia di
cibo nei supermarket, da oggi
basta un semplice click e il vostro frigo canterà.
Edoardo
Fradeani
nuova Lotus elise, la piccola sportiva è un bijoux
Le Lotus non sono mai
state automobili per
sportivi dell’ultima ora.
Con le sue linee senza
compromessi, l’assenza
di airbag o altre dotazioni di sicurezza come
ESP ecc., la posizione di
guida praticamente a
terra e la quasi totale
mancanza di comfort, ne
14
hanno fatto nel tempo un
feticcio per appassionati
della guida dura e pura.
La filosofia della casa di
Hethel, sembra tuttavia
aver imboccato in questi
ultimi anni un nuovo indirizzo costruttivo, che la
sta portando verso modelli più curati sotto il
profilo del comfort e dal
design meno estremo.
L’Europa S e soprattutto
la nuova Evora hanno
apportato infatti dei livelli di cura negli interni
e una presenza di optio-
nal prima sconosciuta
che stanno segnando un
preciso passaggio. Fatto
sta che, per ora le nuove
linee guida sembrano
pagare in termini di successo commerciale. La
nuova Lotus Elise, coupé
di ingresso nel mondo
Lotus, si presenta in linea
con questo tendenza,
rinnovata nel design e
nei motori, e debutterà al
prossimo salone di Ginevra (4-14 marzo 2010)
per approdare nelle concessionarie a partire da
"""
aprile. Il design esterno
ha ricevuto modifiche
importanti, perché la
nuova Elise è molto più
ingentilita rispetto alla
versione sul mercato da
tanti anni: addio ai
doppi fari a goccia allungati, sostituiti da
gruppi ottici in linea con
il nuovo family-feeling
inaugurato dalla Evora,
più squadrati ed equipaggiati con moderni
fari a led. Anche la
bocca di areazione è diventata più tondeggiante.
Leggere
le
modifiche anche sul cofano anteriore, con l’immancabile doppio sfogo
d’aria e al posteriore,
che ora può essere
aperto. Novità interessante del posteriore è il
nuovo, vistoso, diffusore,
capace di ridurre il coefficiente di resistenza del
$
4%. Il risultato è comunque positivo e capace di
appagare la vista, pur
perdendo un po’ di quel
sano estremismo stilistico
che non difettava certo
alla Elise e che non lasciava molte vie di
mezzo: o piaceva o si
odiava.
Nuovo anche il motore:
si tratta di un nuovo propulsore 1.6 litri denominato 1ZR, come sempre
made in Toyota, capace
di 134 cv, 160 Nm, 0100 in 6,7 secondi e
consumi
ridotti
a
6,4l/100 km. Numeri inferiori rispetto al precedente 1.8 litri che alla
voce coppia faceva se-
gnare 172 Nm e 6,1 secondi nello 0-100, ma
anche un consumo di
8,3 l/100 km. Il peso rimane ridotto a 876 Kg e
il nuovo cambio, manuale, riceve la sesta
marcia. Se il nuovo propulsore base appare depotenziato, sono stati
ottenuti buoni progressi
nell’ingegneria del motore. Le emissioni sono
state ridotte a 155 g/km,
risultato reso possibile
da un nuovo sistema di
alzata delle valvole “Valvematic” associata alla
fasatura variabile Dual
VV-T. Tra gli optional,
una novità mai vista
prima: il cruise control. I
prezzi non sono ancora
stati diramati, ma dovrebbero partire dai 35
mila € in su.
Riccardo
Quercia
5 marzo 2010
FLAMINIO
$
Prima vittoria nel “Sei nazioni” per l’Italrugby
Scacciato via l’incubo del cucchiaio di legno dopo la vittoria sui colossi della Scozia
I
l primo importante traguardo è stato raggiunto. Scongiurato il
pericolo numero 1. L’Italia
del Rugby per questa edizione 2010 del torneo 6
nazioni farà a meno di ingoiare il boccone amaro
con il tanto famigerato
cucchiaio di legno. Allo
stadio Flaminio di Roma
nord è arrivata la prima
vittoria per la squadra azzurra contro la formazione della Scozia, con
una partita dall’ intensità
emotiva incredibile fino
all’ultimo secondo.
Sono stati bravissimi i ragazzi allenati da coach
Mallet a crederci fino all’ultimo, spinti da un pubblico eccezionale, che ha
incoraggiato i propri beniamini come mai si era
visto su un campo di
rugby. L’amore della Capitale e dello Stadio Flaminio per i ruvidi atleti
della palla ovale è sbocciato definitivamente. La
Scozia svolge la parte
della vittima sacrificale,
5 marzo 2010
sconfitta per la quinta
volta dai nostri, così come
nell’ultima vittoria al sei
nazioni risalente ormai al
2007. E stato un match
intenso, risolto sul filo di
lana. Ci hanno pensato le
possenti spalle di Gower e
Ghiraldini, spinte dalla
forza d’urto del tifo azzurro a ricacciare indietro
gli scozzesi a pochi centimetri dalla linea di meta.
Il punteggio recitava 16 a
12 per l’Italia e per lunghi
attimi si è temuto il peggio. Ci ha pensato l’istant
replay a fugare ogni dubbio; non si tratta di meta
e quindi l’Italia può festeggiare la vittoria. Troncon, ex capitano azzurro,
è il primo ad entrare in
campo per esultare. Raggiante anche Mirco Bergamasco,
il
volto
immagine di questa Italia.
Dal suo piede l’Italia
porta a casa ben 11
punti. Una prestazione
maiuscola, senza sbavature, che ci permette di
sfruttare tutti i calci piaz-
zati che gli avversari ci
concedono. La Scozia è
arrembante e l’Italia fatica
ad ostacolarne le fonti del
gioco, ma è allo stesso
tempo imprecisa e sprecona. Come quando nel
finire del primo tempo si
vede annullare una meta
per un passaggio in
avanti. L’Italia ha avuto il
merito di crederci fino
alla fine, resistendo alla
rimonte scozzese e graffiando gli avversari con la
zampata decisiva di Canavosio. E’ lui l’eroe di
giornata che deposita la
palla in meta a conclusione di una bella azione
in combinata di Masi e
Canale. “Una vittoria meritata e giusta", queste le
parole di Marco Bortolami, quella conquistata
contro la Scozia al Flaminio. "Adesso ce la godiamo, poi da lunedì
cominceremo a pensare
alla Francia", ha affermato la seconda linea. Il
calendario infatti, dopo
aver regalato una setti-
"""
mana di riposo ai nostri,
li porterà a sfidare in casa
loro i bleus. I transalpini
sono reduci da 3 vittorie
nelle prime 3 giornate e
da molti sono indicati
come i favoriti del torneo.
"Loro hanno un gioco difficile da digerire per tutti.
Fisicamente sono molto
forti ed hanno molte armi
a loro disposizione. Per
ora ci godiamo la vittoria
e poi penseremo alla
$
sfida coi francesi". Raggiante anche l’allenatore
Mallet: “Non siamo più la
squadra di 10 anni fa
che placcava solo in fase
difensiva, ora placchiamo
anche in avanzamento.
Non avevo mai visto un
pubblico così caloroso per
una partita di rugby, è
stato emozionante: abbiamo i tifosi migliori del
mondo”. Secondo l’allenatore ora bisognerà ri-
manere concentrati e non
farsi prendere dall’euforia. Ovvio poi che la vittoria caricherà i ragazzi
modificando il loro modo
di lavorare ed aumentando la fiducia nei loro
mezzi. Gli ostacoli Francia e Galles non appaiono più insormontabili.
Francesco
Buosi
15
MUSICA
a cura di
TÇwÜxt `tÜxààÉ
!
CINEMA
# !
a cura di
f|ÅÉÇx UÜtvv|
(redazione www.filmforlife.org)
Un riuscito “massiccio attacco” musicale non basta un super Denzel Washington
Dopo 7 anni di quiete torna il trip-hop dei Massive Attack I registi smarriscono la rotta nel cammino di redenzione
I Massive Attack sono tornati. A sette anni
dal loro ultimo lavoro, ‘100th window’, i
fondatori del trip hop invadono nuovamente il panorama musicale internazionale: 10 tracce dai suoni profondi che
trascinano oltremanica, raccontano le
strade di Bristol, grigie e bagnate come il
cielo inglese. Heligoland, che prende il
nome da un arcipelago a nord della Germania, non è affiancabile agli storici Protection o Mezzanine, ma è intrecciato dello
stesso tessuto sonoro: metrica soffusa, sound elettronico ed inequivocabile
stile british. Il disco è stato anticipato da un EP, Splitting The Atom, di cui conserva 3 tracce e conferma il sapore: claustrofobico e cupo, Heligoland fa perdere il contatto con la realtà, tra suoni industriali e ritmi lenti ma ossessivi. La
catena di montaggio inizia con i sette minuti a tinte noir di Pray for rain,
fredda e quasi militare, seguita da Babel, allucinogena e dai colori orientaleggianti. L’inquietudine di Girl I love You, dettata da tastiere minimali e bassi
incessanti e ripetitivi, continua anche in Psyche, pezzo centrale del disco.
Come da manuale M.A., le collaborazioni vocali sono molteplici: Horace
Andy, Martina Topley-Bird, la talentuosa Hope Sandoval e persino Damon
Albarn, la cui presenza spicca nella malinconica Saturday Come Slow, registrata nello studio del frontman di Blur e Gorillaz. Heligoland attrae fin dalla
copertina, pura street art firmata Robert Del Naja che dipinge stilisticamente
Bristol, città umida e grigia che è sempre stata protagonista della discografia
dei Massive Attack. Cento per cento trip hop, Heligoland è un album complesso ma diretto: infinita varietà di suoni, percussioni essenziali e sintetizzatori discreti, per un gran disco, diviso tra fascino e inquietudine. Voto 4/5
VIDEOGIOCHI
a cura di
XA YA
Scordatevi Ezechiele 25:17, dimenticatevi i pamphlet di DeMille e lasciate stare anche la passione di Mel Gibson in
“Mad Max”. Scegliere un film spesso significa accostarsi ad
un gusto estremamente personale e non sempre col giusto
raziocinio. Vale per lo spettatore di fronte alla nottola dei
film, vale per l’attore che seleziona le sceneggiature, vale
per il regista che vede sullo schermo qualcosa che ancora
non c’è. In questo caso i fratelli Hughes, abili veicolatori di
messaggi dallo stampo letterario, propongono con “Codice:
Genesi” una visione differente del mondo post apocalittico
trattato in decine di pellicole. Puntando sulla semplicità diretta del racconto, il cammino di
un portatore di sapienza che non può essere ostacolato, la lunga mano del Signore. O
almeno così s’intuisce solamente nel finale. Il film parte in modo crudo e interessante, poi,
in mezzo, la Strada, cannibal-holocaust, rayban e coltellacci, evangelismo spiccio che
poi è il fondamento base di ogni culto, la parola della salvezza attraverso la Bibbia di Re
Giorgio (ultima copia scampata al grande flash….), sinonimo di devozione e quindi di
grande potere. Denzel Washington ci mette sempre del suo nell’affrontare un viaggio che
dura da 29 anni, al fine di salvaguardare un singolo libro, col suo sguardo malinconico
ma fiducioso da portatore di conoscenza, incarna Eli nella sua magnificenza attoriale,
metà uomo metà strumento, non un messia. Gary Oldman gli fa da malvagio contraltare,
l’avidità dell’essere umano che tenta di elevarsi a divinità terrena. Tutto qui. L’originalità
del copione sta nel trattare con perizia ottica la commistione di generi, l’action misto a proclami religiosi, un frullatone pulp che descrive un mondo corrotto ma lo fa con troppa superficialità, che alla lunga, pur senza svilire il testo, finisce per danneggiare la storia. Tante
sono le chiavi di lettura, complesse le tematiche affrontate e risolte in (esilaranti) mezzogiorni di fuoco. Poca, invece, l’empatia col protagonista e nel complesso verso un lavoro
che, lodate le buone intenzioni, si smarrisce piano piano non sapendo quale direzione
prendere davanti al cartello che indica ogni dove. Scegliere è un atto di fede.Voto 2,5/5
LIBRI
a cura di
a|vÉÄxààt _|zâÉÜ|
Il sottile confine tra film e videogioco Sgarbi ci fa scoprire un tesoro: l’Italia
Ogni vostra piccola scelta cambierà il corso della trama
Un vademecum per amarne anche gli angoli meno noti
Chi non ricorda le mille partite perscappare da mostri alieni
arraffando più punti con un pallino giallo di nome Pac Man.
Oggi si è arrivati ad una qualità visiva correlata ad una simulazione della realtà a dir poco sbalorditiva, dove la grafica ha
fatto passi da gigante nella ricerca del particolare e dell’alta
definizione. Adesso i programmatori dei video-games cercano un qualcosa di più, ovvero la piena immedesimazione
del giocatore con il personaggio del gioco stesso garantendone un’immaginabile interazione con il 3d. David Cage e il suo team di programmatori
della Quantic Dream hanno partorito per Playstation 3 “Heavy Rain”. Punto fondamentale
di questo gioco è un’avvincente trama che si rifà come plot a film psico-thriller come The Saw
o Zodiac, quest’ultimo libera citazione dello stesso videogioco. Tutto ruota attorno ad una
serie di omicidi che chiameranno in causa le autorità impegnate con tutte le loro forze nello
stanare un misterioso serial killer dalla firma inconfondibile. I protagonisti sono quattro slegati
tra loro, come Etahn Mars, architetto di fama sposato con due figli e con un turbolento
evento che lo porterà a variazioni sul tema. Norman Jayden marchiato FBI, viene inviato
sul posto per indagare sul caso attraverso una grande determinazione e un sistema all’ultimo
grido fatto di occhiali e guanti che gli permettono di riconoscere e immagazzinare indizi chimico organici in tempo reale. Troviamo poi Scott Shelby, investigatore privato assunto dalle
famiglie delle vittime, il suo carattare è genuino ma non si astiene all’uso della forza. Per concludere l’ultimo personaggio e Madison Page, giornalista dal sonno non facile che la porterà
a investigare anche lei su questo fantomatico caso. Tutti i personaggi avranno un destino sempre diverso e soprattutto scelto dalle vostre azioni, dove in un secondo momento cambierà
tutto anche in base alle scelte che avete fatto per gli altri personaggi. Tutto è in movimento
ed è questo il bello di Heavy Rain che diventa un viaggio attraverso l’investigazione e la propria sensibilità che interagisce con la storia. I colpi di scena sono svariati e vanno da situazioni
surreali fino a sconfinare in veri e propri momenti dove si urla per l’emozione e la voglia di
intervenire Questa bomba di videogioco è uscito a Febbraio per Playstation e vi aspetta in
tutti i punti vendita , aspettare sarebbe un delitto! Voto 4,5/5
Non semplicemente uno dei tanti apprezzatissimi
saggi del grande critico d’arte, bensì un prezioso
“vademecum” da portare sempre con sé, per imparare ad amare tutto il nostro “bel Paese”, che rivela
meraviglie inaspettate non a Roma, o Firenze, Venezia, le capitali dell’arte nel mondo, ma a Corigliano
Calabro, a Cagli, o a Capodimonte dove si conserva una tra le più grandi collezioni di dipinti antichi, che i Borbone, eredi dei Farnese, vollero fosse
ospitata nella Reggia. L’intento palese di Sgarbi è
invitare i turisti ad inoltrarsi fuori dalle solite rotte e,
allo stesso tempo, convincere gli amministratori locali a preservare e custodire il “bello” che è presente
nel territorio che governano, perché il “bene coincide con il bello” e “non si può
pensare di educare i giovani e formarne le coscienze senza avere consapevolezza
che il bello è un valore etico” (pag.224). Il bello come strumento di conoscenza
anche e soprattutto della città in cui si abita, o si è nati, per ripercorrerne la memoria storica, presi per mano dal critico più geniale ed “esportabile” che abbiamo. Nel bel mezzo del libro delle meraviglie, Roma, “il punto focale”; la città
che non merita aggettivi, neanche “bella”, perché nessuno può renderle giustizia.
Roma è un unicum, nella sua continuità storica. Dall’età del ferro in poi, è sopravvissuta a tante devastazioni ed è sempre rinata sopra e con le sue rovine.
Roma è la città delle sovrapposizioni, in cui per costruire la città medievale si
usano i marmi di quella dei romani ed in tanti monumenti e chiese gli stili e le epoche si confondono, portando il visitatore a smarrirsi nella Storia. In fondo la nostra
città non si è mai totalmente rinnovata, piuttosto ha assimilato ciò che già c’era,
riproponendolo per seguire lo scorrere dei secoli e degli stili. Questa è la grandezza di Roma, la consapevolezza di essere “parte” di uno strato, non l’ultimo,
da ben conservare, per il millennio che verrà. Voto 4/5
5 marzo 2010
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L’INTERVISTA
Angelica Cinquantini, la Matilde de “I Cesaroni”
La famiglia Cinquantini abita nei
pressi dell’Olgiata, incontriamo Angelica per conoscerla meglio e sapere qualche anticipazione sulla
quarta serie de “I Cesaroni” che si
sta registrando in questi mesi.
Angelica, come ti sei avvicinata a
questo mondo? E’ stato casuale?
“Decisamente sì, mio padre, passando in macchina, 2-3 anni fa, vide
Christian De Sica e Lorella Cuccarini
che stavano girando, chiese qual’era
il modo per intraprendere questo lavoro, gli risposero che era necessario avere un agente; da allora ho
fatto diversi provini per la pubblicità,
ma non mi hanno mai preso, invece
ho girato alcuni film “Il mistero del
Lago”, “Quo vadis Baby” e “Medicina Generale 2” Ho solo 11 anni ed
ho tanto tempo per crescere e imparare.”
B en
E s t etic a e
Com’è l’atmosfera mentre girate “I
Cesaroni”? Riesci a tenere il passo
con la scuola?
“Tutti si comportano bene con me,
sono simpatici, mi diverto con gli
altri ragazzini sul set. Può capitare
che giri solo un giorno a settimana,
o a volte anche cinque, perciò c’è
una professoressa sul set che ci fa
studiare, così noi che andiamo a
scuola, riusciamo a seguire il programma scolastico e non rimaniamo
indietro.”
Quali sono i rapporti con i tuoi compagni di classe? Le amicizie?
“Quest’anno in prima media va
molto meglio, i miei compagni avevano visto le puntate della terza serie
de “I Cesaroni”, mi hanno riconosciuta, mi hanno chiesto l’autografo
e ho molti amici anche in altre classi!
Ho amici anche fuori scuola, facendo
sport, pattino sul ghiaccio. Insomma
ho tanti amici!”
Come vivi questa esperienza? Sei
una adolescente, un momento particolare, ma allo stesso tempo formativo nella vita di una persona.
”Per me è come uno sport, nel senso
che chi fa seriamente uno sport si impegna, così faccio io.”
Quando finiranno le riprese,
quando andrà in onda la quarta
serie?Anticipazioni?
“Abbiamo cominciato a girare il 16
novembre, andremo avanti tutta
l’estate fino a settembre per poi andare in onda in autunno. Anticipazioni? Non posso dire molto per non
togliere la sorpresa, comunque…Pamela non è morta, tant’è che viene a
vivere con Cesare e con me, una
sorta di famiglia, quella che Matilde
aveva sempre voluto e desiderato…”
Come fai a ricordare le battute? Un
buon esercizio di memoria!
“Per la terza serie mi aveva aiutato
mio padre, ora faccio da sola e devo
dire che questo esercizio mi è utile
anche a scuola, per imparare le lezioni”
Ti piace il personaggio Matilde, che
interpreti?
“Ora sì. L’anno scorso era fanatica,
collegiale, Adesso è più Cesaroni,
porta i jeans e le scarpe da ginnastica, è una ragazzina normale,
come me”
Che musica ascolti, tuo papà suona,
tua mamma è una cantante, piacerebbe anche a te cantare?
“Ascolto la musica dei ragazzi della
mia età, Madonna, lady Gaga e
M.Jackson ma mi piace molto il soul
di Ella Fitzgerald e Aretha Franklin,
mi piacerebbe cantarle modificate in
pop music, ma per far questo devo
studiare, infatti studio canto con un
maestro privato e faccio anche lezioni di musica, chitarra classica. Mi
piacerebbe scrivere da sola le canzoni, ma prima devo studiare.”
Angelica è una ragazzina assennata. I genitori le hanno ben spiegato che questa sua improvvisa
notorietà potrebbe finire e l’hanno
anche ben preparata ad un domani
in assoluto anonimato, in cui queste
esperienze televisive potrebbero essere solo un buon ricordo da raccontare. Tuttavia vedo in Angelica
una buona stoffa e tanta volontà. Il
Tempo sarà maestro, in bocca al
lupo Matilde!
Nicoletta
Liguori
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5 marzo 2010
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La moda morbida che non rinuncia allo stile
Dopo il successo sanremese della Clerici, si riscopre la bellezza over taglia 46. Con Elena Mirò
Fashion item
Sopra, i modelli della sfilata della collezione primavera-estate di Elena Mirò
F
orme generose,
curve morbide e
pelle
luminosa,
gioiosa
espressione
della femminilità più genuina: sono le modelle
che sfilano sulla passerella di Elena Mirò,
griffe specializzata nella
produzione di abbigliamento femminile size
plus, che quest’anno
compie venticinque anni
di attività e, come di
consueto, ha aperto la
Milano Fashion Week,
andata in scena la
scorsa settimana.
Guest star di questo defilè è stata la presentatrice più in vista di
questo 2010, la raggiante Antonella Clerici,
5 marzo 2010
reduce dal grandissimo
successo del Festival di
Sanremo.
Proprio lei, notoriamente orgogliosa della
sua fisicità burrosa e restia ad imporsi deprimenti rinunce alimentari
per raggiungere una silhouette impeccabile, ha
applaudito la nuova
collezione di Elena Mirò
a bordo passerella, una
collezione che per il
prossimo autunno inverno si ispira al fascino
orientale, proponendo
abiti modulati sui tagli a
cheongsan o a kimono,
oltre la cintura obi come
accessorio ‘must’ del
guardaroba.
Ma i tempi del fashion
business, si sa, sono
troppo frenetici e pensare già alla prossima
stagione fredda quando
stiamo finalmente per
entrare nella dolce primavera estate, ai non
addetti ai lavori risulta
giustamente oltremodo
prematuro.
Per questo vi accompagniamo in un brevissimo viaggio alla
scoperta dell’attuale collezione del marchio, già
disponibile nei negozi.
Un viaggio che arriva
nelle distese sabbiose
del deserto, dove la
donna Mirò si riscopre
una curiosa viaggiatrice
sicura di sé stessa e
della propria femmini-
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lità. Per questo non teme
di ostentare stampe animalier, gonne lunghe
con spacchi vertiginosi,
shorts e trasparenze ardite. Largo spazio però
anche ai volumi ampi,
come bluse a cascata e
pantaloni morbidi che
riscoprono la vita alta.
Ma anche abitini bon
ton a tinta unita, completi giacca-pantalone e
tubini raffinati.
Le stampe sono etniche
o ispirate ai grafismi
déco degli anni ’30,
mentre i gioielli sono
bangles che vestono i
polsi e lunghe collane di
turchese, che accendono il volto dei vivaci
colori dell’estate.
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Si chiama Samsung Diva ed è il
nuovo telefono cellulare del
brand dedicato espressamente
al pubblico femminile. In vendita
proprio in questi giorni nei migliori negozi di telefonia e prodotti hi-tech al prezzo di circa
170,00 euro, questo
grazioso modello (codice
identificativo
S7070) si mostra subito in tutto il suo fascino grazie ad un
design glamour e assolutamente
chic. La superficie esterna della
cover è infatti lavorata ad effetto
matelassé, che non può non ricordare il mitico stile Chanel, disponibile in due colori, non a
caso nero e bianco perlato. Il
tasto centrale è a forma di diamante e la fotocamera da 3.2
megapixel di cui è dotato, grazie ai filtri Estetica e Lomo, permette di scattare foto come
quelle delle riviste patinate. Oltre
a queste sono tantissime altre le
funzioni studiate per
venire incontro alle
esigenze delle ragazze, impossibili
da elencare in questo piccolo spazio
che abbiamo a disposizione. Vi
consigliamo, dunque, di esplorarle personalmente in negozio
o sperare che qualche generoso
maschietto vi regali questo delizioso telefonino-gioiello per la
festa della donna…
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Direttore responsabile: Nicoletta Liguori
Direttore editoriale: Andrea Nardini
Progetto grafico e impaginazione: Luca Civita
Casa editrice: editoriale Nartuc s.r.l.
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Registrazione:
Iscrizione al tribunale di Roma N°52/2008 del 14-2-2008
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