vedi progetto - Scuole Sassuolo
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DIREZIONE DIDATTICA 2° CIRCOLO SASSUOLO (MO) SCUOLA DELL’INFANZIA SAN CARLO BORROMEO Inseg. GUALDI IVANA - LEONELLI DARIA Sez. 5 anni a.s. 2010-2011 Autunno Estate Primavera Inverno “...abituare gli occhi a guardare anche al di là della superficie delle cose” Il tema delle stagioni rientra nel campo di esperienza che è il campo relativo all’esplorazione, alla scoperta, alla prima sistemazione delle conoscenze sul mondo sulla realtà naturale. Le finalità specifiche riguardano la prima formazione di atteggiamenti e di abilità. Sottolineiamo che il termine atteggiamento va al di là di una semplice conoscenza, è qualcosa di molto profondo, un modo di essere e di porsi nei confronti della natura. Gli atteggiamenti vengono indicati nel rispetto, nell’interesse e nell’apprezzamento, termini qualitativi che indicano come “il fare scienza” nella scuola dell’infanzia debba essere strettamente legato all’amore per ciò che si va a conoscere. Tale conoscenza e apprezzamento si può tradurre in “impegno attivo” per la salvaguardia degli ambienti naturali. Da qui è opportuno che presentando la ciclicità del ritmo stagionale va notato come non tutto torna sempre uguale, e la prima idea che scaturisce è sicuramente legata al tempo che passa. I bambini sensibili ai cambiamenti del loro ambiente notano alberi e piante che si modificano nel tempo, svolgendo “la storia della loro vita”, tentano di mettervi ordine secondo un prima e il poi, raccontando i cambiamenti osservati nell’albero del giardino al susseguirsi delle stagioni, all’alternarsi dei periodi caldi e freddi. “Prima era autunno e c’era l’albero delle noci…con le foglie gialle. Il vento le ha mandate tutte per terra lontano”… “ poi è venuta la neve quando si sono tolte le foglie e c’era il freddo”. Si possono ricostruire con materiali diversi le ramificazioni degli alberi del giardino mentre si immagina il destino delle foglie, i loro colori d’autunno, lo scricchiolare sotto i piedi, il loro volo trasportate dal vento. L’idea del tempo che passa si costruisce così lentamente, ricucendo i frammenti, riappropriandosi di momenti della propria vita a volte trasformandoli e legandoli insieme con nuove esperienze. PROCEDURE: osservazione e descrizione dei cambiamenti stagionali raccolta di reperti (rami, foglie, fiori…) osservazione della forma e dei colori evidenziando le caratteristiche più evidenti (cogliere i particolari) utilizzo di tecniche e materiali vari AUTUNNO: gli alberi. Tecnica: graffito “Un tronco d’albero grigio-azzurro si traduce in blu puro…E’ l’intensità di un colore a rilevarne la natura….Se il colore è per se stesso un mistero ai nostri sensi, altrettanto misteriosamente è bene che lo usiamo” PAUL GAUGUIN RIELABORAZIONE DELL’OPERA: “BALL DE LA CARN” di M. Barcelò Tecnica: incollaggio di rami secchi con colla vinavil, carta velina, pennellate di ecoline. Tecnica: campiture con matite colorate su reticoli predefiniti, disegno con pennarello nero. Al di là della correttezza della forma, gli alberi disegnati dai bambini colpiscono per la vitalità delle linee fitte o distanziate, regolari o irregolari, che si concentrano o si dilatano. Ogni albero, così, è diverso dall’altro, la varietà dei disegni dà conto della varietà della natura….E, se l’albero appare come un oggetto immobile, si presenta invece ricco delle interpretazioni più vaste, come se i bambini ne percepissero i movimenti interni. LE PAROLE DELL’AUTUNNO: ricerca di nuove terminologie, copia di parole scritte. OSSERVAZIONE DEI PARTICOLARI: le foglie, i rami, i fili d’erba. Tecnica: disegno libero degli alberi del nostro giardino con gessi, pastelli e pennarelli INVERNO: come cambia il paesaggio Osservazione di opere d’arte NaifFranco Mora 1970 Tecnica: carta velina bianca, incollaggio con colla vinavil, disegno con pastelli a cera, brillantini. Cosa vede un bambino dalla sua altezza, come e che cosa percepisce dell’infinità del cielo. o della struttura di una foglia, di un albero; come vede i rapporti spaziali tra le figure e lo sfondo? E’ quello che ci rimanda il bambino che dà conto di come lui vede le cose e percepisce lo spazio e, tramite la mediazione dei materiali come le trasferisce sul foglio. Nel paesaggio, come negli altri temi dell’esperienza grafico-pittorica, non è tanto la verosimiglianza che importa, non è necessario pensare che si debba riprodurre fedelmente le cose così come si vedono, ma è sostanzialmente importante il rapporto tra ciò che si vede e ciò che si pensa e si sente. L’INTRECCIO DEI RAMI – Tecnica: disegno con matita a carboncino e china nera ESTATE: Il mare, il ricordo. Le vacanze sono anche ricordi racchiusi in un oggetto trovato che, trasferito sul dipinto, diventa simbolo, evocazione di una sensazione e di percezioni affettive, intellettive. Alcuni oggetti della realtà (una conchiglia, i sassi, una piccola ancora….) vengono trasferiti o riprodotti sul foglio, cambiano la loro natura per rappresentare le emozioni dei bambini. Rielaborazioni grafiche tratte da un’esposizione di opere realizzate dalla “Scuola municipale d’arte” di Boulogne-sur-mer. (Francia). LA BARCA NEL PORTO – Tecnica: coloritura del fondo con tempere, ritaglio e collage di immagini e disegni del battello. LA SPIAGGIA Tecnica: incollaggio di reperti naturali su cartoncino bianco, coloritura con acquerelli. IL MARE DELLE CONCHIGLIE LE ROCCE L’ANCORA Tecnica: carta da giornale, incollaggio e coloritura con tempere, colla colorata schizzata. Tecnica: carta da giornale, incollaggio e coloritura con tempere. LETTURA DI UN’ ONDA LA PRIMAVERA: Il prato, l’erba, i fiori L’uscita nel giardino è occasione per osservare da vicino il nostro prato e raccogliere “frammenti di primavera” come fili d’erba e fiori. Con gli stessi elementi naturali e alcune fotografie si procede a costruire un piccolo collage al centro del foglio che suggerisca ai bambini un’elaborazione pittorica molto vicino alla realtà. “I colori hanno una loro bellezza che bisogna preservare, come una musica nella quale si cerchi di conservare i timbri. I problemi di organizzazione e di costruzione non devono alterare quella bella freschezza del colore”. Henry Matisse. LE MARGHERITE, LE VIOLE Tecnica: disegno su cartoncino con matite colorate, gessi, pastelli a cera. IL PRATO Tecnica: pennellate di tempera su cartoncino bianco con pennelli da barba, incollaggio di strisce di carta da giornale. “ISPIRANDOSI” A MATISSE Tecnica: coloritura di cartoncino bianco con tempere, assemblaggio disegno di fiori con colla colorata