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01 marzo 2009 www.packagingobserver.com sostenibilità Meno scarti, più vantaggi Non sono solo i consumatori a produrre rifiuti, ma anche i processi di produzione e imballaggio. Cavanna applica gli ultrasuoni ai suoi sistemi di confezionamento per ridurre gli scarti nei settori pane, pasta, dolci, cioccolato, surgelati e nel settore farmaceutico I l flow pack, il sacchetto per prodotti monodose diventato icona di praticità, igiene e sicurezza per milioni di unità di consumo quotidiane nei settori più diversi (alimenti, farmaci, cosmetici e prodotti non alimentari), può essere migliorato sotto il profilo ambientale. Come? Non solo riducendo la quantità di film che avvolge il prodotto, ma studiando un diverso sistema di saldatura dei lembi del film che avvolge il prodotto. Le macchine che producono i flow pack (flow packer, confezionatrici continue, o meglio avvolgitrici tubolari orizzontali) presentano un importante punto critico: l’operazione di saldatura. Nella maggior parte dei casi, oggi viene ottenuta grazie a una quantità di film di avvolgimento adatta a creare lembi che potranno essere saldati grazie a sistemi a ganasce che lavorano per pressione e calore. Questa tecnologia assicura perfetta tenuta e buona velocità per un’ampia gamma di film, monostrato e laminati, ma genera due tipologie di scarti: non solo si utilizza più film plastico di quanto realmente necessario, ma si creano rifiuti di prodotto e di film: ciò avviene quando finisce la bobina di film che alimenta la macchina. Il flusso (flow) di prodotti si arresta per questa operazione, ma le ganasce di Test sui materiali di confezionamento Il sistema Flowsonic di Cavanna permette di ottenere saldature a tenuta identica a quella realizzata con sistemi tradizionali. (*) Velocità testate (non necessariamente velocità massime) saldatura rimangono in temperatura. Queste non solo consumano energia termica non utilizzata, ma riscaldano i prodotti che si trovano in prossimità di esse. Al riavvio, i prodotti che si trovano nell’area di saldatura vengono scartati. Oltre al cambio della bobina, possono verificarsi delle interruzioni nei processi a monte del confezionamento, oppure sono necessari dei fermi macchina per la presenza di prodotti di forma irregolare che interrompono il flusso. Infine, vi sono prodotti molto sensibili al calore delle ganasce, come gli alimenti ricoperti e a base di cioccolato, surgelati e prodotti farmaceutici che non sopportano temperature troppo elevate seppur per pochi istanti. Anche problemi con lo smodellatore (dispositivo per l’infornamento automatico nel processo produttivo di molti prodotti di panetteria e pasticceria industriale) possono creare fermi macchina e di conseguenza scarti. In particolare, nel confezionamento dei prodotti a base di cioccolato, merendine e biscotti, la percentuale massima di scarti tollerata nell’arco di un normale turno di lavoro non supera lo 0,5% ma può arrivare anche all’1% per fermi macchina collegati a fasi precedenti il confezionamento. Cavanna, azienda italiana • ottimo • buono specializzata in sistemi di confezionamento flow pack, ha studiato per 5 anni una soluzione ai differenti problemi che fosse integrabile e integrata. Integrabile nel senso che potesse essere montata su più modelli di flow packer, anche non recenti; integrata nel senso che potesse dare un’unica risposta alle diverse cause che generano scarti in una linea di confezionamento. La soluzione è saldare longitudinalmente, come avviene di solito nelle confezionatrici flow pack, con la tecnica degli ultrasuoni. Il riscaldamento dei lembi del film si ottiene tramite una vibrazione meccanica, e non termica, delle molecole che compongono il film da imballaggio. Il cuore del sistema si chiama sonotrodo, un apparecchio che converte l’energia elettrica in energia meccanica e che la applica ai lembi del film sotto forma di microimpulsi meccanici; poi un secondo dispositivo comprime i lembi riscaldati, il materiale plastico si fonde ed avviene la saldatura. La difficoltà di mettere a punto questa tecnica consiste nell’adattarlo alle esigenze delle flow packer: la chiusura dev’essere perfetta e a tenuta, su tutte le principali tipologie di film utilizzati e in prospettiva anche sui film da polimeri di origine vegetale; la La saldatura a ultrasuoni avviene a freddo, quindi non stressa i prodotti più sensibili. Durante i fermi macchina non si producono scarti, come avviene invece con la saldatura termica; inoltre con gli ultrasuoni si possono riprodurre geometrie che richiamano tutti o parte degli elementi di un brand. velocità dev’essere pari o superiore a quella di linee dove la saldatura avviene a calore. Il sistema deve potersi applicare a diversi modelli di macchine, sia nuove sia recenti. Inoltre, la saldatura ottenuta dev’essere identica a quella tradizionale e non creare nel consumatore dubbi o insicurezze sull’igiene della confezione; infine il consumatore deve poter aprire la confezione seguendo l’abituale sequenza di manipolazione che conosce per questa tipologia di confezione. Per quanto riguarda l’utilizzo lungo la linea, la gestione di un sistema ad ultrasuoni non deve risultare complesso per gli operatori di stabilimento, il consumo di energia dev’essere pari o inferiore, i vantaggi devono compensare il costo del sistema. Inoltre l’energia applicata per effettuare la saldatura deve essere dosata con estrema precisione per evitare qualsiasi danneggiamento al film o al prodotto. Cavanna ha sviluppato una soluzione che riesce a integrare differenti obiettivi e problemi: il sistema Flowsonic (Saldatura Longitudinale ad Ultrasuoni) permette di ottenere, su quasi tutti i film plastici abitualmente usati su queste confezionatrici (anche i nuovi derivanti da biopolimeri), saldature a tenuta identica a quella realizzata con sistemi tradizionali ma senza diffondere calore nella zona dove si salda: si evita così lo stress termico dei prodotti e, in tutti i casi di fermo macchina, questi non vengono scartati al riavvio della linea. Inoltre la tecnologia “fredda” richiede minor consumo energetico e in prospettiva potrebbe dare la possibilità di ridurre la quantità di film oggi utilizzato per avvolgere i prodotti. Quanto alle velocità, si può arrivare fino a 100 metri al minuto, pari a 300/400 pezzi a seconda dei tipi di film utilizzati. Altri vantaggi del sistema sono la diminuzione dei costi di manutenzione (elementi riscaldati e collettori sono sostituiti dal sistema a ultrasuoni) e l’assenza di inquinamento acustico (il dispositivo funziona ben oltre la soglia dei 20.000 Hz, limite udibile dall’orecchio umano). Ma un aspetto inedito e particolarmente interessante della tecnica elaborata da Cavanna è la forma delle saldature ottenibili con gli ultrasuoni: oltre ad essere realizzate ad alta velocità e precisione, possono essere fatte con forme particolari, con geometrie e grafismi che potrebbero, per esempio, riprodurre tutti o parte degli elementi di un brand. A questo punto la saldatura ad ultrasuoni potrebbe diventare alleata del marketing, dell’anticontraffazione e di un maggior livello di sicurezza a costi competitivi.