Guida al mare Adriatico
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Guida al mare Adriatico
Coste occidentali e orientali da Santa Maria di Leuca al confine greco di Paolo Lodigiani Quarta Edizione La fortunata collana delle Guide ai mari Zanichelli da trent’anni costituisce un sicuro punto di riferimento per i diportisti che esplorano il Mediterraneo. Giunta alla sua quarta edizione, la Guida al mare Adriatico si è imposta come la più qualificata guida dedicata a quest’area di navigazione, un paradiso per il diportista che può andare alla scoperta di innumerevoli approdi e marina delle coste italiane, slovene, croate, montenegrine e albanesi. Un mare contornato da splendide coste rocciose e lunghissime spiagge, da centinaia di isole, dalle più aspre e deserte alle più fiorenti e boscose, da lagune solitarie e fiordi scoscesi, da decine di città in cui la storia vive ancora nei monumenti e nei costumi, dove è continua la contaminazione tra diverse culture. Guida al mare Adriatico Guida al mare Adriatico COSTE OCCIDENTALI E ORIENTALI DA SANTA MARIA DI LEUCA AL CONFINE GRECO • 480 pagine • oltre 1000 ancoraggi, porti e marina • 350 cartine LODIGIANI*GUIDA MARE ADRIATICO 4ED ISBN 978-88-08-0 6179-9 9 788808 061799 1 2 3 4 5 6 7 8 9 (42A) Foto in alto: Isola di Burano, Laguna di Venezia © Oskolka/Shutterstock Foto in basso: Veduta dell’arcipelago delle Kornati, Croazia © Igor Karasi/Shutterstock Ciano Magenta Giallo Nero Al pubblico € XX,XX • • • di Paolo Lodigiani Quarta edizione Redazioni lessicografiche Zanichelli editore - Via Irnerio 34 40126 Bologna Redazioni: [email protected] Ufficio vendite: [email protected] Assistenza: [email protected] Homepage: www.zanichelli.it Dizionari: dizionari.zanichelli.it Installazione: dizionari.zanichelli.it/ installazionecd Attivazione: dizionari.zanichelli.it/ attivazionelicenza Parole del giorno per email: dizionari.zanichelli.it/paroledelgiorno Guida al mare Adriatico di Paolo Lodigiani Quarta edizione Guida al mare Adriatico Collana di nautica a cura di Michele Magni Guida al mare Adriatico - 29/1/2010 pag. 1 Paolo Lodigiani Guida al mare Adriatico COSTE OCCIDENTALI E ORIENTALI DA S. MARIA DI LEUCA AL CONFINE GRECO Quarta edizione Guida al mare Adriatico - 29/1/2010 pag. 3 Cap. III Italia settentrionale 1 Guida al mare ADRIATICO Suddivisione in capitoli Parte Seconda SLOVENIA dal Delta del Po a Trieste Trieste Po Rieka Cap. III Dalmazia settentrionale Cap. I Istria da Zavratnica a Biograd Zavratnica Cap. II Golfo e arcipelago del Quarnero a l m Biograd Cap. V Dalmazia centrale a Ancona z da Ancona al Delta del Po da Pakoštane a capo Plo¢a D Cap. II Italia centrale Cap. IV Dalmazia settentrionale i Šibenik a Parte Terza CROAZIA C. Ploxa Split da capo Plo¢a all’isola di Hvar Hvar Ploxe Pescara Parte Prima ITALIA Cap. VI Dalmazia meridionale da Plo¢e al confine con il Montenegro Dubrovnik Tremiti Gargano Cap. I Italia meridionale Parte Quarta MONTENEGRO da Santa Maria di Leuca ad Ancona Bar Parte Quinta ALBANIA Bari Durrës Brindisi Vlorë C. S. Maria di Leuca Guida al mare Adriatico - 29/1/2010 pag. 4 INDICE 9 11 11 13 16 17 18 18 20 23 28 28 PREMESSA INTRODUZIONE GENERALE Uso della Guida ai mari Schema della Guida Classificazione di porti, approdi e marina Cartine e segni convenzionali Documentazione nautica Cartografia Portolani Altre pubblicazioni Bollettini meteorologici Sistemi di segnalamento Comunicazioni Soccorso in mare Geografia e oceanografia Geografia fisica Geografia politica Fondali Temperatura e salinità dell’acqua Maree e correnti Maree Correnti Climatologia e meteorologia Il clima I venti Zone vietate e particolarità Inquinamento 31 31 Parte Prima - ITALIA 35 Capitolo I 35 Introduzione Descrizione della costa Meteorologia locale Correnti Costa da Santa Maria di Leuca alla foce di Capoiale Isole Tremiti Costa da Campomarino ad Ancona 40 69 72 Informazioni generali Informazioni per imbarcazioni straniere Marina e approdi dell’Adriatico Aree marine protette Guida al mare Adriatico ITALIA MERIDIONALE da Santa Maria di Leuca ad Ancona - 29/1/2010 pag. 5 6 Indice 87 87 90 106 111 111 117 118 131 139 149 161 161 165 Capitolo II ITALIA CENTRALE da Ancona al delta del Po Introduzione Descrizione della costa Meteorologia locale Correnti e maree Costa a sud del delta del Po Delta del Po Capitolo III ITALIA SETTENTRIONALE dal delta del Po a Trieste Introduzione Descrizione della costa Meteorologia locale Correnti e maree Dal delta del Po alla laguna di Venezia Laguna di Venezia Dalla laguna di Venezia alla foce del Tagliamento Lagune di Marano e di Grado Dalle Bocche di Primero a Trieste Parte Seconda - SLOVENIA Informazioni generali Introduzione Cenni storici Informazioni turistiche Pratiche doganali Radiocomunicazioni Meteorologia Descrizione della costa Costa slovena 171 171 Parte Terza - CROAZIA 179 179 Capitolo I ISTRIA Introduzione Descrizione della costa Meteorologia Costa dell’Istria 184 209 209 216 227 234 241 242 243 250 Informazioni generali Introduzione Cenni storici Informazioni turistiche Pratiche doganali Marina e approdi croati Capitolo II GOLFO E ARCIPELAGO DEL QUARNERO Introduzione Descrizione della costa Meteorologia locale Costa del golfo del Quarnero Cres Lošinj Unije Sušak Krk Rab Guida al mare Adriatico - 29/1/2010 pag. 6 Indice 255 255 262 267 273 274 275 277 278 279 280 283 292 299 300 301 302 307 311 Capitolo III DALMAZIA SETTENTRIONALE da Zavratnica a Biograd Introduzione Descrizione della costa Meteorologia locale Correnti e maree Costa da Zavratnica a Privlaka Pag Vir Olib Silba Premuda Škarda Ist Molat Costa da Privlaka a Biograd Dugi Otok Sestrunj e Rivanj Rava Iž Ugljan Pašman 317 322 325 329 335 336 337 342 Capitolo IV DALMAZIA SETTENTRIONALE da Pakoštane a capo Ploča Introduzione Descrizione della costa Meteorologia locale Costa da Pakoštane al fiume Krka Fiume Krka e Prokljansko Jezero Costa dal fiume Krka a capo Ploča Arcipelago delle Kornati Žut Vrgada Murter Arcipelago di Šibenik 347 Capitolo V 347 Introduzione Descrizione della costa Meteorologia locale Correnti Costa da capo Ploča a Gradac Drvenik Mali, Drvenik Veli e Čiovo Šolta Brač Hvar Šćedro Pakleni Otoci Vis e le isole al largo 311 353 367 369 372 380 388 389 391 395 395 402 405 7 DALMAZIA CENTRALE da capo Ploča all’isola di Hvar Capitolo VI DALMAZIA MERIDIONALE da Ploče al confine con il Montenegro Introduzione Descrizione della costa Meteorologia locale Costa da Ploče alla penisola Pelješac Penisola Pelješac Guida al mare Adriatico - 29/1/2010 pag. 7 8 Indice 412 420 430 433 438 440 Costa dalla penisola Pelješac al Montenegro Korčula Lastovo, Sušak e Palagruža Mljet Elafitski Otoci (Arcipelago delle Elafiti) Lokrum 441 441 Parte Quarta - MONTENEGRO 447 452 457 457 Informazioni generali Introduzione Cenni storici Informazioni turistiche Pratiche doganali Meteorologia Descrizione della costa I marina e gli approdi del Montenegro Sicurezza Boka Kotorska (Bocche di Cattaro) Costa da Boka Kotorska all’Albania Parte Quinta - ALBANIA 461 Informazioni generali Introduzione Cenni storici Informazioni turistiche Pratiche doganali Meteorologia Descrizione della costa Segnalamenti luminosi Costa albanese 467 478 INDICE DEI NOMI Nomi italiani dei principali toponimi dell’Adriatico orientale Guida al mare Adriatico - 29/1/2010 pag. 8 PREMESSA Nel 1983, anno della prima edizione della Guida al mare Adriatico di questa collana, la costa orientale di questo mare si chiamava ancora Iugoslavia. L’edizione del 2000, interamente riscritta, uscı̀ in un momento in cui gli aerei della NATO sorvolavano le acque dell’Adriatico per andare a scaricare le loro bombe sulla Serbia e quando ancora le ferite della guerra civile seguita allo smembramento della Iugoslavia erano tutt’altro che rimarginate. Nel 2005, quando uscı̀ la terza edizione, la Slovenia era appena entrata nell’Unione europea e una nuova stagione politica si stava avviando nei Balcani In ognuna delle edizioni che da allora si sono succedute, a distanza di pochi anni l’una dall’altra, gli aggiornamenti che abbiamo apportato non interessavano soltanto, come abitualmente accade in una guida nautica, la costruzione o le modifiche di porti e approdi, ma cambiamenti ben più sostanziali negli stati rivieraschi che hanno radicalmente cambiato l’immagine stessa di questo mare. D’altra parte, che l’Adriatico sia un mare caratterizzato da un’attitudine spiccata al cambiamento non è fatto nuovo. Al contrario, questo ‘‘dinamismo’’ è una peculiarità a esso connaturata, intimamente legata alla storia e alla posizione geografica che da sempre ne hanno fatto un turbolento crocevia di culture, al cui interno convivono, spesso non pacificamente, realtà, entità politiche, etnie, religioni diverse. Se è vero che ogni mare al tempo stesso separa e unisce i popoli che su di esso si affacciano, per l’Adriatico sembra che negli ultimi anni il tempo della divisione abbia ceduto il passo a quello dell’unione. La Slovenia è membro dell’Unione europea e non è impensabile che in tempi relativamente brevi questa possa estendere i suoi confini fino a includere tutta la sponda orientale dell’Adriatico. Al di là dell’aspetto politico l’integrazione fra i paesi rivieraschi è sempre più un dato di fatto, a cui lo stesso turismo nautico dà un contributo non indifferente. La Croazia gode, presso i diportisti europei, di una popolarità e di un successo che ogni anno vanno crescendo. Il Montenegro, uscito dall’isolamento in cui si trovava all’inizio del millennio, torna a essere quell’ambita meta del turismo internazionale che le sue attrattive paesaggistiche pienamente giustificano. L’Albania non è ancora altrettanto avviata su questa strada ma Guida al mare Adriatico - 29/1/2010 sembra aver lasciato definitivamente alle spalle i momenti più drammatici del suo cammino verso la democrazia e la libertà. Mai come oggi, negli ultimi 70 anni, il mare Adriatico è stato aperto, pacifico e sicuro. Il nuovo boom turistico ha comportato, in alcune zone della Slovenia e della Croazia, un aumento dell’affollamento, che resta comunque nel complesso inferiore a quello di altri mari circostanti l’Italia. È in ogni caso un ben modesto prezzo da pagare per il privilegio di navigare lungo una costa unica in Mediterraneo per ricchezza di isole, baie, anfratti, per il fascino e l’importanza delle cittadine d’arte che la punteggiano, per la suggestione di molti paesi rimasti nel tempo immutati per semplicità e stile di vita. Chiunque sappia cercare troverà sempre in Istria o Dalmazia un ‘‘suo’’ approdo in cui sentirsi lontano da tutto e da tutti. Al tempo stesso avrà l’opportunità di avvalersi, in caso di necessità, di strutture diffuse ed efficienti per il diporto. Chi desidera allontanarsi completamente dall’affollamento, potrà estendere il raggio delle sue crociere fino all’Albania e assaporare il piacere, ormai rarissimo in acque a noi vicine, di navigare lungo coste stupende e ancora vergini della presenza di turisti stranieri. Chi, infine, preferisce le lusinghe della vita mondana e balneare troverà cittadine vivaci in cui divertirsi, per quanto sotto questo aspetto sarà piuttosto la costa occidentale dell’Adriatico a riservargli maggiori soddisfazioni. Seppure per ragioni diverse e con modalità meno spettacolari di quanto è accaduto sulla sponda opposta, anche su quella italiana gli ultimi anni hanno visto variazioni di segno positivo: la disponibilità di posti barca e di servizi per la nautica è aumentata con l’apertura di nuovi marina e l’adeguamento di strutture portuali, in particolare in Italia meridionale, in zone che finora erano meno attrezzate sotto questo aspetto. C’è da sperare che i naviganti non si limitino a vederle come basi di partenza per salpare verso l’altra sponda o verso la Grecia, ma ne approfittino per conoscere coste e luoghi che hanno tutti i titoli per diventare mete favorite del turismo nautico. Sarebbe un’ottima occasione per sperimentare direttamente quella varietà che rappresenta il carattere saliente dell’Adriatico. pag. 9 Guida al mare Adriatico - 29/1/2010 Griparica SKARDA Premuda PREMUDA Krijal Loza Sveti Ante Papranica Luxina IST Ist MAUN MOLAT Zapuntel OLIB ŠKRDA Mandre Slatina uvala Jazi Paška Vrata Privlaka Privlaxki Gaz VIR Vir Luka Povljana Stara Povljana Dinjiška Karlobag Košljun Pag Metajna Paški zaljev Luka Šimuni PAG Caška Prizna Zavratnica Stara Novalja Novalja Kosiraxa Olib Brguljski zaljev SILBA Jakišnika Dudici Tovarnele Jablanac Nin Ljubaxka Vala 10 M Vinjerac Novigradsko More (cartina 185) Rawanac Starigrad Paklenica Velebitski kanal Mandalina Tribanj Kruškica P.ta Duga Tribani Lukovo Šugarje 0 167 DALMAZIA SETTENTRIONALE da Zavratnica a Privlaka Dalmazia settentrionale da Zavratnica a Biograd - Introduzione 261 pag. 261 Costa da capo Ploča a Gradac 353 COSTA DA CAPO PLOČA A GRADAC Cartina nº 236 Carte I.I. nº 6005, 6006 Fra capo Ploča e punta Covik la costa è aperta al mare e sia lo scirocco sia i venti da SO provocano mare grosso. Alcune profonde baie in questo tratto di costa offrono un buon rifugio dallo scirocco e due di esse offrono nella parte più profonda un buon riparo da tutti i venti. I migliori ancoraggi sono: Borovica uvala 43_30’4 N; 15_59’4 E Il nome di questa baia non viene riportato su tutte le carte. Si tratta comunque della baia che si apre immediatamente a E di capo Ploča, facilmente distinguibile per una cappella che vi sorge e per gli scogli affioranti davanti a esso. Di fronte alla baia si nota il basso scoglio Malevrin. La baia, molto suggestiva e completamente disabitata, penetra profondamente nella costa in direzione N fra due alte pareti rocciose per piegare all’estremità verso E in uno stretto budello con profondità all’entrata di circa 3 m. In quest’ultima parte della baia, accessibile solo alle imbarcazioni minori, si è al riparo da tutti i venti ma l’imboccatura è stretta ed entrarvi è abbastanza difficile quando i venti meridionali creano forte risacca nella baia. Con tempo buono l’ancoraggio in questa insenatura o in quelle che si aprono sulla sponda occidentale della baia è molto piacevole e l’ambiente è suggestivo e selvaggio. Kanica uvala, appena a E della precedente, offre un miglior riparo in caso di scirocco. Sulle sue rive c’è solo qualche casa di pescatori. Sicenica uvala 43_30’1 N; 16_01’2 E Si apre poco meno di 2 M a E di capo Ploča. Anch’essa ha davanti all’entrata (circa 0,3 M a S della sua punta occidentale) uno scoglietto, alto 4 m sul livello del mare e non illuminato, 0,2 M a SE del quale si nota l’isolotto Muljica su cui sorge una torre cilindrica bianca con fanale (E 3293). La parte più profonda della baia è ramificata ed è possibile trovarvi riparo da tutti i venti anche se forti venti meridionali provocano risacca. Il ramo più protetto è quello di NO. Ci sono alcune case sulle sponde. Stari Trogir uvala 43_29’2 N; 16_02’7 E È parzialmente riparata a S da alcune isolette fra cui le principali sono Arkandel e la già citata Muljica. La baia è meno attraente delle precedenti ed essendo aperta a SO non è riparata dalle normali brezze diurne. Si presta quindi meno a un ancoraggio con bel tempo mentre offre un ottimo riparo da tutti gli altri venti nella sua estremità nordorientale. In entrata nella baia si deve prestare attenzione a una roccia in prossimità della sponda O. VINIŠĆE UVALA 43_29’,1 N; 16_07’,2 E Vinišće è una profonda baia con un piccolo villaggio sulle sponde a cui si accede da uno stretto ingresso a E della punta Artatur, facilmente identificabile per la torre quadrata in pietra con fanale (E 3297). A Guida al mare Adriatico - 29/1/2010 meno di 0,2 M a SE del faro si trova il basso scoglietto Vinišće che si distingue difficilmente dalla costa arrivando dal largo. In entrata nella baia non ci sono pericoli. Ancorando nella parte interna si è al riparo da tutti i venti benché quelli orientali provochino risacca. Il fondale massimo di 14 m nel centro della baia va decrescendo gradualmente avvicinandosi alle rive. Il miglior riparo in caso di scirocco o bora si ha tenendosi a ridosso della costa orientale dove è possibile attraccare a un piccolo molo con profondità massime di 3,5 m in testata che scendono fino a 1 m presso la radice. Il molo è quasi sempre occupato da pescherecci locali. Un piccolo marina, costituito da tre pontili galleggianti lunghi una trentina di metri, ha profondità di 2-3 m. Ha una capienza di 40 posti barca e dispone di servizi igienici e docce. Il paese è tranquillo e piacevole; in prossimità del molo si trovano bar e ristorante. MARINA 43_30’,8 N; 16_07’ E Marina è un’insenatura che nella parte occidentale del golfo di Trogir penetra per circa 3 M nella costa. Si chiama Marina anche il villaggio che sorge al fondo della baia sulla sponda meridionale; davanti a esso, sulla sponda settentrionale, è stato costruito il marina Agana. L’imboccatura della parte più profonda della baia si riconosce per la torre conica bianca in pietra con fanale (E 3304) su punta Pasj sulla sponda S e, una volta entrati nella baia, il paese è facilmente identificabile per l’antica torre quadrangolare (costruita nel XVI secolo a protezione dai turchi, ma molto rimaneggiata in epoche successive e oggi adibita ad albergo) che sorge sulla riva NO quasi in fondo alla baia proprio davanti al centro del villaggio. Porto Poco a O della torre sulla banchina del porto un tozzo molo porta una colonna cilindrica rossa con fanale. Le imbarcazioni da diporto possono ormeggiarsi affiancate o di poppa alla parte di banchina compresa fra il fanale e la torre, con profondità di oltre 3 m. Il porto è riparato da tutti i venti. In caso di scirocco si è meglio protetti nell’antistante marina. In paese si trovano ristoranti e qualche piccolo negozio in cui fare provviste. Marina Agana Cartina nº 237 Dopo essere stato chiuso dal 1997 a causa delle difficoltà finanziarie il Marina Agana ha ripreso a funzionare nel 2002 ed oggi è pienamente operativo. Il marina è protetto da una diga frangiflutti con in testata una colonna cilindrica verde con fanale (E 3306); ha una capacità di 130 posti barca per barche fino a 25 m di lunghezza e 70 posti a terra. Fra i servizi offerti ci sono l’officina, il bar, la lavanderia e due agenzie di charter. pag. 353 Croazia 354 Si be Tr og ir nik 1,6 2,3 2,4 7 2,7 0,8 3,3 3,3 1,7 4,4 4 3,8 4 8 7 9 4,2 237 MARINA AGANA 0 7 0,7 fr 4,4 3,4 4,6 100 m 5,4 7,5 6 7 fl.(2)g5s SEGET VRANJICA 43_30’,7 N; 16_11’,4 E Vranjica è una località turistica abbastanza recente circa 3 M a E di Marina con un piccolo porto in una baia relativamente profonda aperta a SO. Il porto è protetto da due moli frangiflutti. Ci si può ormeggiare di prua all’interno del frangiflutti SE (profondità superiori ai 2 m) oppure dar fondo fuori dal porto. Si è riparati da bora e scirocco ma non da forti venti dei quadranti occidentali. All’interno del porto le profondità sono ridotte (massimo 3 m al centro del porto) e presso le banchine possono ormeggiare solo le imbarcazioni di basso pescaggio. Nel paese si trovano un ristorante e qualche negozio alimentare. SEGET DONJI 43_31’ N; 16_14’ E Seget è un paesino situato poco più di 1 M a O di Trogir; ha un piccolo e raccolto nucleo antico in cui si nota qualche edificio degno di interesse inserito in una zona turisticamente sviluppata con numerosi alberghi, campeggi e ristoranti nelle vicinanze. Purtroppo è un po’ troppo vicina anche la zona industriale che sorge intorno a Trogir. Ci si può ormeggiare sul lato esterno del molo che ripara il porticciolo riservato alle barche locali, lungo un molo di una cinquantina di metri orientato verso S che si stacca dalla sua radice (profondità 1,5-3 m) oppure di poppa alla banchina a E del molo, dove sono disposte alcune boe per l’ormeggio. All’interno del porticciolo le profondità massime nella parte più vicina all’imboccatura sono di 2 m ma i posti sono quasi sempre occupati. Il fondo è sabbioso e buon tenitore. Con forte scirocco o con venti da SO l’ormeggio non è sicuro. Le possibilità di rifornimento sono discrete e i collegamenti con Trogir e Split sono frequenti. Guida al mare Adriatico - 29/1/2010 Marina Seget 43_31’ N; 16_14’ E Il marina Seget, operativo dal 2009, si trova a E del porticciolo di Seget Donji. È gestito dallo Yacht Club Seget e al momento dispone di 100 posti barca in mare e altrettanti a terra. Ha una gru da 40 t. Il marina è aperto tutto l’anno ed è dotato acqua potabile e corrente elettrica in banchina, servizi igienici e docce, bar. Nei pressi, ristorante, bar, supermercato. TROGIR Il centro storico di Trogir (Traù), uno dei gioielli della Dalmazia, sorge su un’isoletta fra la terraferma e l’isola di Čiovo. La cittadina si è espansa in parte sulla terraferma e in parte sull’isola di Čiovo. Uno stretto canale con profondità di circa 1 m non accessibile se non alle piccole imbarcazioni separa l’isola dalla terraferma. Il ponte che lo scavalca ha un’altezza dall’acqua di 2,40 m. Il canale fra l’isola di Trogir e quella di Čiovo ha profondità di 4 m e sarebbe quindi accessibile agli yacht, ma il ponte girevole che lo scavalca non viene mai aperto e quindi vi possono passare soltanto barche con un tirante d’aria di 2 m. Il porto di Trogir, che si trova a O del ponte, è quindi al momento accessibile soltanto da O. Ci sono delle banchine anche a E del ponte ma offrono un riparo relativo dai venti dei quadranti orientali e sono spesso occupate da barche locali. È quindi consigliabile per chi desidera visitare Trogir, provenendo sia da E sia da O, avvicinarsi da quest’ultima parte e ormeggiare al marina che sorge sulla sponda dell’isola di Čiovo in prossimità del ponte e vicinissimo alla città. Per completezza descriviamo comunque entrambi gli avvicinamenti: – Da O: entrati nel golfo di Trogir ci si dirige verso punta Cubrijan su cui sorge una colonna cilindrica verde con fanale (E 3308). Sono molto cospicui a S della punta gli impianti del grosso can- pag. 354 Costa da capo Ploča a Gradac tiere navale. La punta Cubrijan è circondata sia a N sia a S da acque basse e si deve passare a una certa distanza dalla riva. Dopo aver lasciato a destra la punta ci si dirige verso il ponte mobile lasciando a N una boa cilindrica laterale sinistra con fanale rosso posizionata a 160 m a OSO della torre più meridionale di Trogir. – Da E: l’avvicinamento è più delicato in quanto il porto di Trogir è all’estremità occidentale del golfo di Kaštela che nell’ultima parte ha acque poco profonde sia presso la sponda N sia presso la sponda S. Il canale d’accesso è segnalato a N da due boe coniche laterali verdi con luce verde lampeggiante e a S da tre boe cilindriche laterali rosse. Il canale è abbastanza stretto e si sconsiglia l’ingresso notturno. La corrente nel canale è generalmente diretta da E a O e può raggiungere in prossimità del ponte la velocità di 3 nodi. Nel canale di Trogir è vietato l’ancoraggio. Porto Le barche in transito possono ormeggiarsi affiancate alla banchina sul lato meridionale dell’isola di Trogir nel posto indicato dalla Capitaneria di Porto, il cui ufficio è a circa metà della banchina. Buona parte di essa è occupata nel periodo estivo 355 dalle imbarcazioni che effettuano servizio turistico. L’ormeggio è vietato per un tratto di 120 m a O del ponte girevole. L’ormeggio è poco protetto dai venti dei quadranti occidentali ed è consigliabile agli yacht ormeggiarsi al marina antistante. In banchina ci sono prese d’acqua e per l’energia elettrica; per il carburante bisogna andare al marina; sulla strada magistrale adriatica a circa 500 m di distanza dal porto c’è un distributore. Nella città vecchia sono numerosi i negozi e i ristoranti. Sulla terraferma appena dopo il ponte si trovano un vivace mercato e a poca distanza un supermercato. C’è una farmacia ed è possibile avere assistenza medica. I collegamenti tramite autocorriera con Split sono frequenti e l’aeroporto di Kaštela (aeroporto internazionale di Split) si trova a pochi kilometri dal porto. Marina ACI Cartina nº 238 43_31’ N; 16_15’,4 E Il marina ACI è davanti al centro storico di Trogir dalla parte opposta del canale. Non ha molo frangiflutti né fanali. Dispone di 7 pontili galleggianti che possono accogliere fino a 180 barche. Date le dimensioni ridotte è spesso affollato in estate. In caso di forti venti dai quadranti occidentali si crea supermercato mercato albergo 1 2 1 3,5 3,4 2 fl.g2s 3,8 3,8 città vecchia 2 6 3 5,7 2,3 3 3 2,4 5,4 CAP 2,7 2,7 3,4 0,5 6 4 3 1 0 29/1/2010 1,8 1,4 1,7 4 6,6 - 2,2 4,5 3 Guida al mare Adriatico 2,8 4 3,4 5,7 4 3,5 5,7 5,3 6 7 6 5,5 6,2 4 6 6 5,5 7,2 6 4,3 5,5 6,6 2,7 5,5 3 5,4 torre 3,4 4,2 238 TROGIR MARINA ACI 300 m pag. 355 356 Croazia un po’ di risacca. Funziona tutto l’anno e vi si trovano tutti gli usuali servizi, fra cui un negozio di generi alimentari e un’agenzia di noleggio imbarcazioni. La banchina con il distributore del carburante (profondità 3 m) si trova all’estremità occidentale del marina. All’interno del marina è possibile avere assistenza meccanica per semplici riparazioni. I cantieri navali sull’isola di Čiovo sono in grado di effettuare qualunque tipo di intervento anche su scafi di grandi dimensioni e dispongono di un bacino galleggiante. Il centro storico si raggiunge molto rapidamente a piedi attraversando il ponte girevole. Negozi alimentari e ristoranti sono numerosi sia nel centro storico sia vicino al marina nella parte della cittadina che si è sviluppata sull’isola di Čiovo. Trogir (Traù) è uno dei gioielli della costa dalmata ed è una sosta assai piacevole che offre, grazie alla ricchezza di monumenti di grande importanza storica e artistica, l’opportunità di numerose visite culturali. La sola elencazione delle cose da vedere richiederebbe più spazio di quanto ne abbiamo a disposizione. Ci permettiamo tuttavia di consigliare al diportista che fa scalo a Trogir una visita dal carattere forse più scaramantico che culturale. Si tratta infatti di rendere omaggio a un dio dell’Olimpo greco. È un dio minore, poco citato; personalmente non ne conosco altre rappresentazioni se non quella che si trova in questa città. Si chiama Kairos, ed è il dio dell’occasione favorevole, o, per meglio dire, dell’attimo fuggente: infatti viene ritratto nel bel bassorilievo marmoreo ellenistico che si visita al museo Kairos come un giovanetto di bell’aspetto in corsa con la parte posteriore del cranio rasata. Le opportunità – questo ci ricorda – si possono afferrare solo quando ci vengono incontro; una volta che le abbiamo lasciate passare non c’è modo di trattenerle o recuperarle. Sono certo che molti di coloro che sono in vacanza in barca troveranno dei buoni motivi per invocare la benevolenza di questa divinità propizia ma fugace. Raccomando solo di farlo con una certa discrezione in quanto il museo in cui si ammira il Kairos dipende da un convento benedettino ed è custodito da suore: potrebbero disapprovarvi vedendovi in preghiera di fronte a un dio pagano. KAŠTELANSKI ZALJEV È un’ampia baia chiusa a SO dall’isola di Čiovo, le cui sponde sono verdi, collinose e relativamente poco abitate, e a SE dalla penisola su cui sorge la città di Split. I quartieri della città che si affacciano sul golfo sono in gran parte industriali e poco attraenti. Solo la sua parte occidentale, la boscosa penisola di Marjan, è un parco molto frequentato dagli abitanti di Split e di maggior interesse turistico. Nella parte più settentrionale della costa N del golfo si succedono sette cittadine collettivamente indicate con il nome di Kaštela, derivato dai castelli che nel XV e XVI secolo vi furono costruiti da nobili e dignitari di Split e di Trogir, intorno a cui si sono nel tempo sviluppati piccoli agglomerati. La riviera dei castelli merita senz’altro una Guida al mare Adriatico - 29/1/2010 visita anche se forse uno yacht non è il mezzo ideale con cui effettuarla dal momento che i porti, di cui tutti i paesini dispongono, sono in genere piccoli approdi poco adatti a barche di una certa dimensione e solo parzialmente riparati. Tuttavia chi non ha fretta e dispone di una barca di modesto pescaggio non dovrebbe perdere l’occasione per visitare una zona che, per quanto assai frequentata dagli abitanti della vicina Split, è solitamente tagliata fuori dagli itinerari dei diportisti. Il nuovo Marina Kaštela, base per società di charter, grazie alle acque profonde può accogliere anche i megayacht. Navigando nel golfo si deve prestare attenzione ad alcuni scogli e bassifondi nella parte orientale del golfo che sono segnalati da mede e segnali luminosi. Inoltre la navigazione e l’ancoraggio sono regolamentati in due zone del golfo: nella parte occidentale del golfo in prossimità del paese di Divulje e nella parte più orientale a E di Kaštel Sućurac. La prima è una zona militare, la seconda è riservata al traffico commerciale, industriale e in parte militare. Chi fosse interessato può richiedere i dettagli dei regolamenti alla Capitaneria di Porto di Split ma non ci sono molti motivi che possano spingere il diportista a navigare in queste zone che presentano scarse attrattive turistiche. Sulla penisola Marjan c’è un piccolo porto appartenente all’Istituto di Oceanografia di Split a cui si può attraccare solo se autorizzati dall’istituto stesso. Infine è proibita nel golfo ogni attività subacquea. Nel golfo la bora può soffiare con violenza ma i porticcioli in genere sono ben riparati contro questo vento. Minore è la protezione dallo scirocco e in caso di forte vento da SE è meglio abbandonare i porti della riviera dei castelli. Tutti i porti sono aperti a SO ma forti venti da questa direzione sono abbastanza rari. In tutti i paesini si trovano ristoranti e possibilità di rifornimento. La strada magistrale adriatica è molto vicina alla costa e la zona è piuttosto densamente abitata. Vi sono numerose spiagge di ciottoli, alcune delle quali attrezzate con stabilimenti balneari, ma mancano grossi complessi turistici. Kaštel Štafilić 43_32’,8 N; 16_20’,4 E Sia come riparo sia come risorse il più occidentale dei castelli ha poco da offrire per uno yacht di passaggio. C’è solo un minuscolo porticciolo affollato da barche da pesca locali a cui possono accedere imbarcazioni con pescaggio inferiore a 0,5 m. Kaštel Novi 43_32’,5 N; 16_20’,5 E Il castello è una possente torre quadrata cinquecentesca che sorge alla radice del molo. Intorno a essa si addossano fra strette viuzze le antiche case in pietra del suggestivo paesino. In avvicinamento si deve prestare attenzione agli scogli a O del porto. Ci si ormeggia all’interno del molo frangiflutti con profondità di 4 metri in testata che vanno diminuendo verso la radice. Il porto è ben riparato dai venti dei quadranti settentrionali ma è insicuro con forte scirocco e con venti da SO. Lungo il mare sono numerosi ristoranti e locali. pag. 356 Costa da capo Ploča a Gradac 357 supermercato 2,5 3 4 ristorante 2,5 2,5 2,5 2,5 fl.(2)g5s 6 0 6 6 7 8 3 3 6 239 9 MARINA KAŠTELA 3 3 6 7 8 cantiere 6 9 10 4 7 10 100 m Kaštel Stari 43_32’,7 N; 16_21’ E Kaštel Stari, circa mezzo miglio a E del precedente, pur essendo altrettanto attraente ha un porto meno frequentato e meno riparato soprattutto in caso di venti meridionali. È costituito da un molo piuttosto largo e lungo una settantina di metri orientato verso S, sulla cui testata una torre cilindrica verde porta un fanale non più in esercizio. Ci si ormeggia sul lato O banchinato del molo con profondità variabili fra 2 e 4 m. Kaštel Stari era un porto tradizionale del commercio del vino e ancor oggi c’è sul porto il magazzino di un produttore di vino. Kaštel Lukšić 43_33’ N; 16_22’,3 E Al centro della riviera dei castelli è forse il più delizioso fra i 7 paesini: il castello quattrocentesco si nota in una macchia boscosa e intorno sono numerose le spiagge di ciottoli molto frequentate dai bagnanti nel periodo estivo. Vicino al castello una chiesetta gotico-rinascimentale si fa ammirare per la squisita eleganza sia della facciata sia degli interni. La parte più interna del porticciolo ha scarsa profondità (generalmente inferiore ai 2 m). Ci si può ormeggiare all’interno del frangiflutti con profondità variabili fra i 2 e i 4 m. Anche questo porto offre riparo completo solo dai venti del I e del IV quadrante. All’interno del molo si è parzialmente ridossati dallo scirocco ma in caso di forte scirocco conviene lasciare questo cosı̀ come gli altri porti della riviera dei castelli. Kaštel Kampelovac 43_32’,9 N; 16_23’,4 E Anche in questo piccolo agglomerato troviamo un porticciolo poco profondo riservato alle piccole imbarcazioni locali (profondità inferiori a 1 m) e un molo di un centinaio di metri a E, all’interno del quale gli yacht in transito possono trovare un certo riparo dai venti orientali. Non ci si può affiancare a un tratto del molo verso l’estremità a causa di una sporgenza sotto il livello dell’acqua. In alternativa Guida al mare Adriatico - 29/1/2010 ci si può ormeggiare di prua al molo esterno del porticciolo filando un cavo alla bitta su una base in cemento che si trova in mezzo al porto. Kaštel Gomilica 43_32’,9 N; 16_24’ E È forse il più spettacolare dei castelli anche se il paesino circostante è meno attraente degli altri. Sorge su un isolotto artificiale quadrato banchinato su tre lati e collegato alla terraferma da un ponticello in pietra. L’isolotto è interamente occupato dal castello, costruito dalle monache benedettine, e da un villaggetto che è spontaneamente sorto nel tempo all’interno delle sue mura, probabilmente anche sotto la pressione degli attacchi turchi che incalzavano dalla terraferma. Il villaggio in miniatura, con la sua chiesetta e le stradine, è ancora completamente abitato e anche se questo comporta il dover sopportare qualche dettaglio stonato (vedi gli infissi d’alluminio in case vecchie di almeno quattro secoli) l’insieme ha qualcosa di fiabesco, soprattutto la sera. Fra l’isolotto e il castello c’è il porticciolo per le barche locali, perfettamente riparato ma con poca profondità. L’unico posto in cui uno yacht può ormeggiare è lungo il corto molo in pietra che si stacca dal lato O del castello. Ha in testata un palo bianco con fanale verde e le profondità intorno a esso variano dai 2 ai 3 metri. È banchinato su entrambi i lati e ci si può ormeggiare affiancati o di poppa sia a N che a S. L’ormeggio a S del molo è l’unico nella riviera dei castelli in cui si è ben riparati anche dallo scirocco ma lo spazio è ridotto e spesso occupato. Non si può quindi farvi assegnamento in caso di maltempo. Marina Kaštela Cartina nº 239 43_32’,8 N; 16_24’,4 E Il marina dispone di 420 ormeggi e 200 posti barca a terra. È destinato soprattutto alle società sportive, alle flotte di charter e ai megayacht, ma naturalmente accoglie anche le barche in transito. Il ma- pag. 357 358 Croazia rina è protetto da un lungo molo a gomito, banchinato su entrambi i lati, al cui esterno possono ormeggiare, con 10 m di profondità, megayacht di qualunque dimensione. Il molo porta in testata un fanale verde con caratteristiche Fl (2) g 5s. All’interno 6 pontili hanno profondità fra 2,5 e 6 m; le imbarcazioni di maggiori dimensioni ormeggiano all’interno del molo frangiflutti (profondità 8 m). Un secondo bacino, riparato da una diga in scogliera, si trova a E di quello principale in prossimità dell’ampia zona tecnica; con profondità da 3 a 4 m è destinato alle imbarcazioni di minori dimensioni. Il marina è aperto tutto l’anno ed è dotato di acqua potabile e corrente elettrica in banchina, servizi igienici e docce, ristorante, gru da 5 t, travel-lift da 60 t, officina. Kaštel Sućurac 43_32’,7 N; 16_25’,9 E È il più antico dei castelli della riviera e non è meno bello degli altri, ma ha la sfortuna di trovarsi nelle vicinanze dell’area industriale di Split e per di più a ridosso di una fabbrica di plastica, ciò che ne compromette il fascino. Dal punto di vista nautico non presenta grande interesse in quanto c’è solo una banchina davanti al paese che non offre alcun riparo a S. Le profondità davanti a essa sono di circa 2,5 m nel tratto più occidentale. SPLIT (Spalato) Cartina nº 240 Split è, con oltre 200 000 abitanti, la città più popolosa dell’Adriatico orientale ed è il centro amministrativo, economico e culturale della Dalmazia. È anche il principale centro di attività nautiche e vi hanno la loro sede la Federazione Croata della Vela e vari circoli nautici alcuni dei quali dispongono di porticcioli privati. L’abitato sorge su una vasta penisola delimitata a N dal golfo di Kaštela e a S dal canale di Split. Nella parte più profonda del golfo di Kaštela a N della città si trovano varie installazioni portuali di tipo industriale e commerciale mentre il porto cittadino (gradska luka), destinato al traffico dei passeggeri e al diporto, si trova sul canale di Split nella parte orientale di un’ampia insenatura protetta da due moli circa 2 M a E di punta Marjan. Il centro storico di Split si affaccia sulla parte più profonda del porto cittadino. Per il diportista esistono varie possibilità di ormeggio nella città di Split sia nel porto cittadino alle banchine riservate al transito delle imbarcazioni da diporto sia in uno dei numerosi marina. A esclusione del marina ACI gli altri sono gestiti da circoli velici locali e hanno solo una limitata disponibilità di posti per barche in transito. In alcuni di questi porticcioli privati viene richiesto il pagamento di una tassa nominale di iscrizione al club ma nonostante questo le tariffe d’ormeggio sono meno care che nel marina ACI. Nel golfo di Kaštela i due marina, situati l’uno accanto all’altro ed entrambi gestiti da circoli sportivi locali, che ospitano le imbarcazioni in transito, sono l’RŠPD Split e il PŠD Spinud; nella parte occidentale del porto cittadino ci sono il marina ACI, Guida al mare Adriatico - 29/1/2010 il più frequentato dai diportisti stranieri e il più comodo per raggiungere a piedi il centro, e i porticcioli di due circoli nautici, il ‘‘JK Mornar’’ e il ‘‘JD Labud’’; 1 M a E del porto cittadino si trova il Marina ‘‘PŠD Zenta’’. Split è porto di ingresso permanente. Gli uffici della Capitaneria di Porto si trovano nella parte nordorientale del porto cittadino sul molo Sv. Nikola che ha in testata una torre quadrata bianca con fanale. Gli uffici della Dogana e della Polizia si trovano a circa 200 m di distanza sul molo da cui partono i traghetti per l’Italia. Gradska luka (porto cittadino) Cartina nº 240 43_30’,3 N; 16_26’,4 E L’avvicinamento al porto cittadino è facile sia di giorno sia di notte e non presenta pericoli. Di giorno il centro storico con il campanile della cattedrale è ben visibile e il traffico di imbarcazioni e navi in entrata e in uscita aiuta a identificare l’accesso al porto. Di notte ci si regola sul fanale (E 3349) su torre ottagonale verde in muratura all’estremità del molo frangiflutti E e sul fanale (E 3350) su colonna cilindrica rossa all’estremità del frangiflutti del marina. Nel vecchio porto ci si ormeggia secondo le disposizioni della Capitaneria di Porto (che spesso peraltro nega il permesso di attraccare) alla banchina davanti al centro cittadino. Le profondità presso la banchina sono superiori ai 2 m solo nella parte davanti al Palazzo di Diocleziano. È vietato ancorarsi nel porto cittadino a E della linea congiungente il fanale sulla testata del molo Sv. Nikola e il fanale sulla testata del frangiflutti del marina ed è vietato ormeggiare ad alcuni pontili della sponda orientale. Per maggiori informazioni è bene rivolgersi alla Capitaneria di Porto. L’ormeggio nel porto cittadino presenta l’unico vantaggio di trovarsi molto vicino al centro storico ma è esposto alla brezza diurna che lo rende scomodo ed è molto soggetto alla risacca con qualunque vento meridionale. Inoltre è disturbato dal continuo traffico di imbarcazioni portuali; non ci sono prese d’acqua e la passeggiata a mare cittadina è molto animata ma anche rumorosa fino a tarda ora. È vivamente consigliabile a chi intende sostare a Split più di qualche ora ormeggiare a uno dei marina, che sono ben collegati con mezzi pubblici al centro città. Split offre qualunque tipo di risorsa. Presso la Plovput accanto alla Capitaneria di Porto si trovano le carte e le pubblicazioni nautiche croate. Numerosi negozi soprattutto lungo la banchina NO del porto e nelle vicinanze del marina vendono accessori nautici. L’assistenza meccanica, elettrica ed elettronica è completa. In tutti i marina vengono effettuati lavori di manutenzione e riparazione. I cantieri navali che si trovano nel porto commerciale nel golfo di Kaštela sono in grado di effettuare riparazioni su imbarcazioni di qualunque dimensione. Il distributore di carburante in banchina (profondità 4 m) si trova sulla sponda occidentale del porto a SSE dell’entrata del marina ACI. Ci si deve avvicinare alla banchina del carburante da fuori in quanto le acque vicino alla costa pag. 358 Costa da capo Ploča a Gradac 12,1 0 359 5,8 10 200 m 10 10 6,3 7 12,5 3,3 fg fr 2,6 1,2 5,2 6,3 4 3 4,4 4 3,8 uffici ristorante A ristorante 26 10 RSPD Split 43 fl.g2s PSD Spinut 10 vedi particolare Marjan Split P. ta Marjan fl.g3s marina ACI 1,5 B 3 7,3 6,5 fl.r2s fl.r6s 10 1,7 6,5 vedi particolare 6 8 fl.r6s 7 fl.r1,5s 3,5 4,5 10,4 3 3,2 2,3 lfl.g6s 5,6 4 2 na 23 CAP fl.w3s 10 Gradska luka fr fl.r2s doga 10 città vecchia 10 C.N. Labud ina 4 2,5 3,8 4 240 SPLIT 9 r maCI A 0 500 m 3 uffici 0 sia a SO sia a NE sono poco profonde. Numerosi in città gli alberghi, i ristoranti e negozi di ogni tipo. A E del centro storico appena fuori dalle mura del Palazzo di Diocleziano si trova un mercato ben fornito. L’assistenza medica è completa e la città dispone di due ospedali, vari ambulatori e farmacie. Guida al mare Adriatico - 29/1/2010 150 m Marina RŠPD Split Cartina nº 240a Il marina (talvolta chiamato anche semplicemente ‘‘Marina Split’’) si trova sulla sponda meridionale della piccola insenatura Poljud alla radice della penisola di Marjan. L’avvicinamento è delicato a causa dei bassifondi che si estendono abbastanza pag. 359 360 Croazia al largo a O del porto. Provenendo da S si deve prestare attenzione a una boa cilindrica situata circa 0,3 M a S di punta Marjan. Il passaggio fra questa boa e la terraferma è vietato. Dirigendosi verso il marina si deve prestare attenzione alla secca Garifulin (circa 0,4 M a NO dell’entrata del porto) segnalata da una meda rossa e nera non illuminata con miraglio (due sfere) e allo scoglio Školjić che porta una torre cilindrica verde con fanale. Le profondità intorno a questi due pericoli sono ridotte ma non inferiori a 4 m. Di notte l’ingresso del marina è segnalato da due fanali sulle testate dei moli frangiflutti. Il marina dispone di 400 posti barca (di cui 30 per il transito) in parte lungo il molo foraneo in parte su pontili galleggianti all’interno. Si trovano nel marina tutti i consueti servizi. Le barche in transito devono ormeggiarsi al posto indicato dai responsabili del marina. Generalmente i posti disponibili sono all’interno del molo E. Le profondità variano da 1,5 m nella parte più interna del porto fino a un massimo di 4 m all’interno dei moli. Nel marina possono essere effettuate riparazioni a motori, scafi, attrezzature e vele. Il marina dispone di mezzi di sollevamento fino a 10 t. Il distributore di carburante si trova sulla strada a circa 300 m di distanza. Marina PŠD Spinut Cartina nº 240a 43_31’,3 N; 16_24’,1 E Il marina Spinut si trova immediatamente a O del precedente di cui costituisce quasi un’estensione. Per l’avvicinamento vale quanto detto per il marina Split. Il marina è protetto dai venti occidentali e settentrionali da un molo frangiflutti in scogliera lungo 500 m che protegge in parte anche l’entrata del marina contiguo. Ci sono 770 posti barca (di cui 50 per il transito) lungo gli 11 pontili in cemento la cui profondità varia da un minimo di 2 m alla radice fino a un massimo di 8 m all’estremità. Marina ACI - C.N. Labud Cartina nº 240b 43_29’,9 N; 16_25’,9 E Il marina ACI si trova nella parte NO del porto cittadino. L’avvicinamento è quello già descritto in precedenza per il porto cittadino. Il marina è uffici centro sportivo 1,6 3,6 3 4,2 2 7 7,2 9,6 7,8 8 8 7,5 6,3 8 7,2 13 4 6,2 5,2 6 7,5 3,8 4,2 3,7 4,2 10,5 20 241 PŠD ZENTA 15,3 0 Guida al mare Adriatico - 29/1/2010 200 m protetto da una diga frangiflutti in scogliera e da un molo foraneo che delimitano un bacino protetto da tutti i venti all’interno del quale si trovano sia il marina ACI sia gli ormeggi di due circoli velici di Split, il JK Mornar e il JD Labud. I circoli velici sono divisi dal marina ACI da un largo molo su cui si trovano i servizi del marina (reception, ristorante, servizi igienici, negozio ecc.), la gru e il rimessaggio a secco delle barche. Entrando in porto si lascia a destra la boa conica verde davanti all’estremità del molo foraneo e ci si dirige nel bacino del marina ACI a E del pontile ormeggiandosi all’interno del molo (yacht di grandi dimensioni) o a uno dei pontili secondo le indicazioni del personale del marina. Il marina ha 350 posti barca e, con una profondità massima che raggiunge i 10 m all’interno del molo, può ospitare yacht fino a una lunghezza massima di 70 m. Il centro della città si trova a circa 1 km di distanza ed è collegato da numerosi mezzi pubblici. Appena fuori dal marina si trovano negozi di accessori nautici, un supermercato e un ristorante piuttosto elegante in posizione panoramica. Nelle vicinanze immediatamente a O di capo Sutipan un albergo dispone di un porticciolo per piccole barche al di là del quale si trova una piacevole zona balneare. Marina PŠD Zenta Cartina nº 241 43_30’ N; 16_27’,8 E Anche questo marina, che si trova circa 1 M a E del porto cittadino, appartiene a un circolo privato ma ha a disposizione qualche posto per imbarcazioni di passaggio. Nelle vicinanze del porto ci sono degli impianti sportivi, fra cui una piscina olimpica alla radice del frangiflutti O del porto. Gli edifici bianchi del circolo nel marina e il frangiflutti in scogliera sono ben visibili arrivando dal mare. Il frangiflutti porta in testata un fanale a luce bianca lampeggiante. Entrando si deve prestare ai bassifondi vicino alla riva sia a E che a O del porto. Il marina ha un bacino più interno con 170 posti per imbarcazioni di modesto pescaggio e uno più esterno con 710 posti barca in cui le profondità variano fra i 3 e gli 8 m. Pur essendo un po’ più ‘‘rustico’’ del marina ACI il Marina Zenta offre tutto quanto è necessario o nel marina stesso o nelle immediate vicinanze ed avendo prezzi molto accessibili può essere una valida alternativa soprattutto in caso di soste prolungate a Split. Il centro città è abbastanza lontano ma i collegamenti sono frequenti. Split (Spalato) è la miglior dimostrazione di come in urbanistica la confusione possa generare un capolavoro, checché ne possano pensare architetti razionalisti o funzionalisti. Sul fatto che il cuore storico di Split, quello che pulsa entro le mura del Palazzo di Diocleziano, sia un capolavoro, e per di più un capolavoro non morto e imbalsamato come lo sono molti monumenti, ma ancora pieno di vita, non possono sussistere dubbi e basta mettervi piede per rendersene immediatamente conto. Quanto alla confusione iniziò già Diocleziano stesso, imperatore romano nato a Solona (oggi Solin, sobborgo industriale di pag. 360 Costa da capo Ploča a Gradac Split con un’ampia e importante zona archeologica), che quando volle onorare la sua città d’origine con un’opera di grande prestigio era forse incerto fra il realizzare una imponente opera militare a difesa di Roma e il costruirsi una villa di piacere in cui trascorrere gli ultimi anni della propria terrena esistenza nonché quelli successivi, visto che al centro del palazzo doveva esserci il suo mausoleo. Fece un misto fra le due cose e anche il suo gusto doveva essere un po’ confuso, tanto che si trovano elementi classici mischiati e affastellati con altri che non c’entrano nulla: ci sono perfino due sfingi. Questo bric à brac architettonico aumentò ulteriormente per il fatto che si era nell’epoca di transizione fra paganesimo e cristianesimo, tanto da autorizzare la leggenda che lo stesso imperatore, che era stato un accanito persecutore di cristiani, finisse i suoi giorni pentito e convertito. Non è cosı̀, ma fu convertito il suo palazzo e, non appena il cristianesimo prevalse, agli antichi templi del palazzo furono sovrapposti battisteri e chiese cristiane, al mausoleo dell’imperatore una cattedrale. Nel VII secolo, quando le popolazioni provenienti dall’interno sotto la pressione dei barbari arrivarono sulla costa, non parve loro vero di trovare un posto cosı̀ bello e, giudicandone le dimensioni eccessive per una sola persona, lo occuparono in massa facendone il loro villaggio, con strade, piazzette, case: il tutto all’interno delle antiche mura che furono conservate. E cosı̀ continuò nei secoli: chiunque arrivava aggiungeva qualcosa a quel palazzo che appariva un magnifico contenitore a disposizione di chiunque. L’Unesco ha dato ufficialmente al Palazzo di Diocleziano lo status di Patrimonio culturale dell’umanità, ma questo riconoscimento è forse superfluo dal momento che da 17 secoli in tanti l’hanno vissuto e abitato facendone il simbolo e il monumento più rappresentativo di una città che è nel contempo commerciale, industriale, turistica e culturale: in una parola confusa, ma splendidamente vitale. STOBREĆ 43_30’ N; 16_31’,6 E Poco piú di 4 M a E del porto di Split si trova una baia che ha due porti, uno sulla sponda occidentale, davanti al paese di Stobreć, e l’altro, Marina Lav, mezzo miglio a SE del primo. Il porto di Stobreć non ha fanali. In avvicinamento al porto si deve prestare attenzione ad alcune rocce che circondano la punta O della baia e ad altre a SE dell’estremità del molo frangiflutti, che si protende dalla sponda O. Le barche in transito possono ormeggiarsi all’interno del molo frangiflutti, banchinato per una trentina di metri, o alla breve banchina appena a N di esso. Le profondità sono di circa 4 m. In alternativa si può dar fondo a N del molo in 3-4 m di fondo fangoso buon tenitore, ma prestando attenzione perché le profondità scendono rapidamente e in gran parte del bacino esse sono inferiori a 2 m. Il porto non offre un buon riparo in caso di bora e lo scirocco provoca risacca. Il paese di Stobreć è quasi un sobborgo di Split e si trova in una zona molto urbanizzata. Non presenta particolari attrattive Guida al mare Adriatico - 29/1/2010 361 ma vi si trovano ristoranti, possibilità di rifornimento e collegamenti frequenti con Split. Marina Lav (Podstrana) Questo marina che appartiene a uno degli alberghi più moderni della zona, il Grand Hotel Lav, ha una capacità ricettiva di circa 60 posti barca, con profondità massima di 3,3 m. I clienti possono usufruire anche dei servizi alberghieri. KRILO 43_27’,6 N; 16_35’,7 E Nel tratto di costa compreso fra punta Krilo e Dugi Rat vi sono alcuni porticcioli modestamente riparati e generalmente riservati a imbarcazioni di basso pescaggio. Il principale di essi è quello che si trova appena a E di punta Krilo davanti all’omonimo villaggio. Altri tre più piccoli sono immediatamente a O della punta Krilo, a Mali Rat, circa 1 M a E della punta e nella baia di Orišac vicino a Dugi Rat, ancora mezzo miglio più a E. In questi porti sono solite attraccare nel periodo estivo e stazionare in quello invernale molte imbarcazioni tradizionali, buona parte delle quali è ormai stata convertita a uso turistico. Vi si trovano anche vecchie brazzere da carico, non più a vela come un tempo ma dotate di motore e ancora in funzione, rimorchiatori dall’aspetto antiquato e perfino un piccolo galeone che dev’essere stato costruito per qualche film. Tutti i porti sono generalmente affollati di queste barche disposte in varie file e poco si prestano ad accogliere gli yacht ma, pur non presentando particolari attrattive turistiche, hanno un certo sapore di marineria d’altri tempi e possono costituire una sosta nostalgica non priva di interesse. L’unico porto a cui possono accedere imbarcazioni con pescaggio superiore a 1,5 m è quello di Krilo. È protetto da un molo a gomito sulla cui testata sorge una torre cilindrica verde con fanale. A E di questo ci sono una banchina e quindi un altro molo più corto del precedente. Il miglior riparo si ha all’interno del molo a gomito, con profondità di 2-4 m, mentre l’ormeggio alla banchina (da cui si deve mantenere una certa distanza a causa dei bassi fondali a essa contigui) o al molo E è esposto allo scirocco. Il paese di Krilo offre ristoranti e possibilità di rifornimento alimentare. La strada magistrale adriatica è vicinissima al mare in tutto questo tratto e i collegamenti con Split sono frequenti. DUGI RAT 43_26’,2 N; 16_38’,4 E Il porto di Dugi Rat è fondamentalmente industriale e la banchina è riservata alle navi che caricano i prodotti chimici o i metalli; c’è anche un porticciolo per le barche locali generalmente molto affollato che ha profondità al centro intorno ai 5 m. Una barca con pescaggio superiore a 1,5 m può ormeggiarsi di prua verso l’estremità all’interno del molo foraneo. Il porto è ben riparato da tutti i venti ma il posto non presenta particolari attrattive. pag. 361 Croazia 362 OMIŠ Cartina nº 242 43_26’,4 N; 16_41’,6 E Il paese e il porto di Omiš (Almissa) si trovano alla foce del fiume Cetina che sbocca in mare fra dirupi rocciosi molto spettacolari. Lo straordinario scenario naturale, un bel centro storico sulla sponda sinistra del fiume e il fatto d’essere stata in tempi antichi un famoso covo di pirati conferiscono un particolare fascino a questa cittadina, purtroppo in parte compromesso dall’urbanizzazione selvaggia e sciatta che deturpa soprattutto la riva destra del fiume. La cittadina merita comunque una visita anche se non è particolarmente attrezzata per accogliere il turista nautico. Gli yacht possono ormeggiarsi o nella foce del fiume alla banchina E poco dopo lo sbocco in mare, o nel porticciolo che si trova a E della cittadina. Avvicinandosi sia all’imboccatura del fiume sia al porto si deve prestare molta attenzione a una serie di bassifondi causati dai depositi alluvionali portati dal fiume. L’avvicinamento al porto è semplice e scevro di pericoli solo provenendo da SE: in questo caso basta seguire la costa tenendosi a una distanza di almeno 0,2 M. Di notte si segue il settore verde del fanale (E 3376) a luce bianca e verde su una torre cilindrica bianca che sorge sulla testata del molo foraneo del porto. Provenendo da O l’avvicinamento al porto è più delicato in quanto le profondità sono molto ridotte fino a circa mezzo miglio dalla costa fra Dugi Rat e Omiš e ci sono numerosi bassifondi, oltre a un relitto a poca profondità, nella zona a S e a E della diga che delimita la sponda sinistra del Cetina. All’estremità questa diga porta una torre cilindrica verde con fanale (E 3373). Davanti alla punta di Dugi Rat è posizionata una boa luminosa con miraglio (doppio cono rovesciato) che deve es- Priko in a MIMICE Ce t lit fiu m e Sp 0,5 M ak 3,5 ar sk 0,6 osc. fl.g5s 15 0,5 1,3 10 43_24’,2 N; 16_48’,7 E Il paesino di Mimice ha un porticciolo nella piccola insenatura che si apre appena a O di capo Kutleša. Il porto è in buona parte occupato da barche locali. Ci si può ormeggiare affiancati all’interno del molo foraneo con profondità variabile fra 1 e 3 m. All’estremità del molo sorge una torretta verde con fanale. Il porto è riparato da tutti i venti tranne quelli da SO. Il paesino è abbastanza pittoresco e nelle vicinanze si aprono nella costa varie piccole insenature con spiagge. Vi si trovano ristoranti e qualche possibilità di approvvigionamento alimentare. 36 1 0 - PISAK 242 OMIŠ 10 Guida al mare Adriatico a fl.wg3s (a settori) g 0,3 0,5 sere lasciata a N. Quindi ci si dirige verso il porto lasciando abbondantemente sulla sinistra due boe che delimitano i banchi di bassifondi alla foce del Cetina. Di notte ci si deve tenere adeguatamente al largo e puntare sul porto solo dopo che si è entrati nel settore verde del fanale E 3376. L’ingresso nella foce del Cetina si effettua dirigendosi con rotta NNE al centro del fiume e tenendosi in un canale (non segnalato) con profondità di 4-5 m. L’avvicinamento è assolutamente sconsigliato di notte e anche di giorno deve essere effettuato con molta cautela in quanto le profondità possono variare e si formano dei banchi di sabbia. Nel porto ci si ormeggia all’interno del molo foraneo a L con profondità massime di 3,5 m. All’interno della foce del fiume sulla sponda E circa 250 m a NE dell’imboccatura un piccolo cantiere nautico può effettuare riparazioni e manutenzioni e dispone di una banchina attrezzata con collegamento idrico ed elettrico a cui possono affiancarsi imbarcazioni con un pescaggio massimo di 2 m. Le rive del fiume sono banchinate anche a monte fino al ponte stradale che passa sul fiume e le profondità lungo le rive sono superiori ai 2 m ma gran parte degli spazi disponibili sono occupati da barche locali. Il porto è poco protetto in caso di bora, che può soffiare con grande violenza e con raffiche improvvise di direzione variabile da E a N. In caso di scirocco c’è risacca. La strada magistrale adriatica passa a poca distanza dal porto e il traffico è intenso, ciò che rende l’ormeggio molto rumoroso. All’interno del fiume si è più riparati e l’ormeggio è più tranquillo. In città vi sono l’ufficio locale della Capitaneria di Porto, numerosi alberghi, ristoranti, negozi, una farmacia e un ambulatorio. Ci si può rifornire di carburante con taniche alla stazione di servizio sulla strada magistrale adriatica in sponda destra del fiume all’entrata del paese. 29/1/2010 200 m 43_23’,9 N; 16_51’,5 E Il paesino di Pisak ha un minuscolo porto che offre un discreto riparo dalla bora ma scarsa protezione dagli altri venti. Intorno all’estremità del molo pag. 362 Costa da capo Ploča a Gradac frangiflutti un accumulo di ghiaia rende l’entrata, già abbastanza stretta, ancora più angusta. Più all’interno le profondità sono superiori a 2 m. In banchina c’è una presa d’acqua. Non è un porto consigliabile per una sosta prolungata ma può costituire un ormeggio molto piacevole con tempo buono. 1,1 1,1 4,5 2,6 4,1 fl.w3s 3 4,1 VRULJA UVALA 43_23’,9 N; 16_53’,4 E La baia Vrulja non solo non costituisce un rifugio ma si segnala come luogo da cui tenersi ben alla larga in caso di bora, che qui raggiunge facilmente forza di burrasca con raffiche improvvise provenienti da tutte le direzioni. Colpi di bora generalmente di breve durata (qualche ora o anche meno) sono frequenti anche nel periodo estivo. Con tempo ben stabile tuttavia merita di essere vista sia per la grandiosità dello scenario naturale con le alte montagne completamente spoglie ad anfiteatro intorno alla baia, sia per la fonte sottomarina di acqua dolce che sgorga dal fondo a 50 m di profondità in mezzo alla baia provocando ribollire d’acqua e gorghi in superficie. Il nome Vrulja (o Vrulje), attribuito anche a numerose altre baie della Croazia, significa appunto ‘‘fonte’’. STOMARICA 43_22’,7 N; 16_55’,1 E La baia di Stomarica si trova 1,9 M a NO di Baška Voda. Ha un piccolo porto costituito da un molo frangiflutti parzialmente danneggiato all’interno del quale ci si può ormeggiare al riparo da tutti i venti eccettuati quelli del III quadrante. Il fanale verde sulla testata del molo non è funzionante. 363 3 4,1 3 3,6 243 BRELA 0 50 m gliera lungo circa 200 m sulla cui testata sorge una torre cilindrica rossa con fanale. Dopo recenti lavori di ristrutturazione, il porto offre 250 posti barca (60 per transito) attrezzati con corpi morti e colonnine per acqua ed energia elettrica sia all’interno del molo frangiflutti (con profondità di 2-3 m) sia su un nuovo pontile nella parte O del bacino portuale (con profondità fino a 4 m). 30 posti barca, dotati di servizi igienici e docce, sono stati dati in gestione allo Yachting Center Baotic. Sono in funzione un’officina e uno scalo d’alaggio. Il molo sul lato settentrionale è generalmente riservato alle imbarcazioni che fanno servizio con l’isola di Brač. Il porto è ben riparato dai venti settentrionali. I venti dai quadranti meridionali provocano risacca. È aperto tutto l’anno. BRELA (SOLINE) Cartina nº 243 43_21’,9 N; 16_55’,8 E Brela, chiamata anche Donja Brela (Brela Bassa) è una cittadina turistica che sorge intorno alla baia di Soline, meno di un miglio a NO di Baška Voda. Vi è stato realizzato di recente un piccolo marina con circa 100 posti barca attrezzati con corpi morti e colonnine per l’allacciamento idrico ed elettrico. Il marina è esposto ai venti da O e SO e non si presta a soste di lunga durata. Le profondità lungo le banchine variano dai 3 ai 6 m e il porto è in grado di accogliere barche fino a 15 m di lunghezza. È possibile avere assistenza per piccole riparazioni meccaniche. Il paese è molto sviluppato dal punto di vista turistico e vi si trovano numerosi alberghi, ristoranti, negozi, farmacia e assistenza medica. 1,5 2 9 Guida al mare Adriatico - 29/1/2010 1 1,5 3 2 2 7 3 3 2 9 244 BAŠKA VODA 0 2 3,5 6 BAŠKA VODA Cartina nº 244 43_21’,4 N; 16_56’,8 E Baška Voda è una cittadina di origini abbastanza antiche che, pur essendosi ormai trasformata in un moderno e vivace centro turistico e balneare, ha mantenuto un certo carattere. Ha un molo in sco- 2 4 3 4 150 m 6 3 fl.r5s 4 5 pag. 363 364 Croazia 3,5 2 3 4 5 ristorante 3 4 6 2 1 5 245 KRVAVICA 0 2 3 2 1 100 m KRVAVICA Cartina nº 245 43_19’,3 N; 16_58’,5 E Krvavica è una tranquilla località di mare, 2,6 M a NO di Makarska, con una lunga spiaggia di ghiaia bianca che si stende fra verdi pinete ai piedi del Biokovo. Sono stati recentemente completati i nuovi ormeggi, che offrono 150 posti in mare e 100 a terra, e sono già in funzione alcuni servizi e l’officina, dotata di una gru da 8 t. All’interno del porto, che funziona tutto l’anno, sono in attività due piccoli ristoranti. baia lungo la quale le profondità sono quasi ovunque superiori a 3 m. Il molo che si protende dalla banchina per una cinquantina di metri è riservato alle imbarcazioni di linea. La parte del porto a E della banchina del carburante ha profondità ridotte ed è riservata alle imbarcazioni locali. Sulla sponda della penisola Sv. Petar nella parte O del porto uno yacht club dispone di un pontile attrezzato con prese per l’acqua e l’elettricità e con una gru da 3 t. La bora può soffiare con violenza nella baia ma non solleva onda. Forti venti dai quadranti meridionali provocano risacca in porto. Con scirocco forte un buon ancoraggio è nella baia di Donja luka a O della penisola Sv. Petar. All’estremità settentrionale di questa baia davanti all’hotel Dalmacija un porticciolo, prevalentemente destinato agli ospiti dell’albergo, può accogliere anche le barche in transito. Ha profondità di 3 m e dispone di uno scivolo e di una gru per l’alaggio delle imbarcazioni. Sulla banchina del porto di Makarska è disponibile una presa d’acqua presso la radice del molo. Il distributore del carburante è nella parte occidentale della banchina (profondità 5 m). La Capitaneria di Porto è sul lungomare. Makarska è un centro turistico molto vivace e ben attrezzato. Vi si trovano numerose possibilità di alloggio, ristoranti, negozi, una farmacia e un ospedale. Nel periodo estivo vengono organizzate varie manifestazioni culturali. Agli amanti della vita balneare Makarska offre condizioni climatiche particolarmente favorevoli e acque che godono fama di essere fra le più limpide del Mediterraneo. TUČEPI Cartina nº 247 43_16’,1 N; 17_03’,1 E È un piccolo centro turistico e balneare situato 1,6 M a SE di Makarska. Dispone di un piccolo marina protetto da un molo in scogliera banchinato all’in- MAKARSKA Cartina nº 246 43_17’,4 N; 17_00’,8 E Makarska è la più nota località turistica di questo tratto di costa che viene appunto chiamato la ‘‘Riviera di Makarska’’. Pur avendo avuto negli anni recenti un grande sviluppo turistico, con numerosi moderni complessi alberghieri sorti nei dintorni, la parte storica della cittadina, che si estende ad anfiteatro sulle rive di una bella baia ai piedi dell’imponente massiccio carsico del Biokovo, si è mantenuta attraente e piacevole. La baia è delimitata a O dalla boscosa penisola di Sv. Petar, a O della quale si apre un golfo su cui si affacciano grossi alberghi e stabilimenti balneari. Sulla punta occidentale della penisola di Sv. Petar sorge un faro (E 3388) su un edificio con torre bianca in pietra. Una condotta sottomarina si stende verso il lago in direzione SSO per poco meno di un miglio e la sua estremità è segnalata da una boa. L’ancoraggio è vietato fra questa boa e la terraferma. L’avvicinamento e l’ingresso nella baia non presentano pericoli. Gli yacht possono ormeggiarsi in porto lungo la banchina di fronte al paese nella parte SE della Guida al mare Adriatico - 29/1/2010 4 20 6 16 3 15 28 Donja luka 15 21 7 15 4 3 fl.w5s(11M) 16 1 5,5 7 Sv. Petar 23 12 41 40 CAP fl.w3s 7 18 20 15,4 11 32 246 MAKARSKA 0 5,6 10 27 32 400 m 11,3 2,5 3,5 20 22 20 albergo 24 P.ta Osejava pag. 364 Coste occidentali e orientali da Santa Maria di Leuca al confine greco di Paolo Lodigiani Quarta Edizione La fortunata collana delle Guide ai mari Zanichelli da trent’anni costituisce un sicuro punto di riferimento per i diportisti che esplorano il Mediterraneo. Giunta alla sua quarta edizione, la Guida al mare Adriatico si è imposta come la più qualificata guida dedicata a quest’area di navigazione, un paradiso per il diportista che può andare alla scoperta di innumerevoli approdi e marina delle coste italiane, slovene, croate, montenegrine e albanesi. Un mare contornato da splendide coste rocciose e lunghissime spiagge, da centinaia di isole, dalle più aspre e deserte alle più fiorenti e boscose, da lagune solitarie e fiordi scoscesi, da decine di città in cui la storia vive ancora nei monumenti e nei costumi, dove è continua la contaminazione tra diverse culture. Guida al mare Adriatico Guida al mare Adriatico COSTE OCCIDENTALI E ORIENTALI DA SANTA MARIA DI LEUCA AL CONFINE GRECO • 480 pagine • oltre 1000 ancoraggi, porti e marina • 350 cartine LODIGIANI*GUIDA MARE ADRIATICO 4ED ISBN 978-88-08-0 6179-9 9 788808 061799 1 2 3 4 5 6 7 8 9 (42A) Foto in alto: Isola di Burano, Laguna di Venezia © Oskolka/Shutterstock Foto in basso: Veduta dell’arcipelago delle Kornati, Croazia © Igor Karasi/Shutterstock Ciano Magenta Giallo Nero Al pubblico € di Paolo Lodigiani Quarta edizione Redazioni lessicografiche Zanichelli editore - Via Irnerio 34 40126 Bologna Redazioni: [email protected] Ufficio vendite: [email protected] Assistenza: [email protected] Homepage: www.zanichelli.it Dizionari: dizionari.zanichelli.it Installazione: dizionari.zanichelli.it/ installazionecd Attivazione: dizionari.zanichelli.it/ attivazionelicenza Parole del giorno per email: dizionari.zanichelli.it/paroledelgiorno Guida al mare Adriatico di Paolo Lodigiani Quarta edizione