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Festival
MEDITERRANEO
dell’incontro
musica
e
danze
etniche
Programma
Sabato
18
aprile
ore
21:00
MILAGRO
ACUSTICO
SICILIA
ARABA
Musica,
poesie
e
danze
dalla
Sicilia
islamica
(827
–
1091)
Marwan
Samer
–
Voce,
oud
Bob
Salmieri
–
Ney,
sax
soprano,
Klarinet,
baglama
Andrea
Pullone
–
Chitarre
Maurizio
Perrone
–
Basso
elettrico
Francesco
Mattera
–
Batteria
Carlo
Colombo
–
Percussioni
Gianfranco
Dezi
–
tromba,
flicorno
Ferruccio
Prini
–
Trombone
Eda
Ozbakay
–
Danza
Con
Sicilia
Araba,
i
Milagro
Acustico
Medina
Sound
tornano
a
parlare
della
storia
più
remota
e
oscura
della
Sicilia
a
cavallo
dell’anno
Mille,
periodo
che
ha
contraddistinto
quasi
l’intera
produzione
discografica
e
di
ricerca
del
gruppo
in
venti
anni
di
attività,
ma
lo
fanno
questa
volta,
con
la
lingua
stessa
dei
poeti
arabi,
grazie
alla
collaborazione
con
il
musicista
e
cantante
iracheno‐
tunisino
Marwan
Samer,
utilizzando
come
sempre
gli
strumenti
della
tradizione
mediterranea
come
oud,
baglama,
friscaleddu,
ney,
daf
e
molti
altri,
con
arrangiamenti
che
tendono
a
mettere
in
risalto
la
modernità
dei
versi
di
poeti
come
Ibn
Hamdis
e
degli
altri
Poeti
Arabi
vissuti
in
Sicilia
durante
la
dominazione
islamica
dell’isola.
In
particolare,
vengono
utilizzate
le
poesie
che
parlano
della
Sicilia,
terra
natia
per
molti
di
loro,
dall'esilio
forzato
o
con
i
racconti
di
viaggio
fatti
nell'isola
da
poeti,
mercanti
e
notabili
arabi
dopo
la
caduta
del
dominio
arabo
durato
in
Sicilia
tre
secoli
e
nella
vicina
Spagna
quasi
sette
secoli.
Il
tema
quindi
che
accomuna
questi
testi
è
la
nostalgia
o
lo
sgomento
per
la
perdita
del
"Paradiso".
Con
una
singolare
e
contestuale
presentazione
del
libro
“La
Ballata
dei
bastarduna”
di
Bob
Salmieri.
Proiezione
del
Cortometraggio
“Riammessi”
Di
Paolo
Martino
(in
collaborazione
con
ZaLab).
SICILIA
ARABA,
è
stato
presentato
in
anteprima
all’
Auditorium
Parco
della
Musica
di
Roma
il
28
Novembre
2013
alla
sala
Petrassi.
La
musica
dei
Milagro
Acustico
esprime
la
sintesi
culturale
tra
la
Sicilia
e
i
paesi
che
si
affacciano
nel
bacino
del
Mediterraneo,
che
da
sempre
la
influenzano
con
le
sue
melodie
e
la
sua
storia;
la
musica
che
viaggia
sulle
rotte
del
Mare
Nostrum.
La
Sicilia
è
il
centro
di
questo
crocevia
e
fornisce
l'ispirazione
principale
per
Milagro
Acustico
da
oltre
20
anni.
Dai
Poeti
Arabi
di
Sicilia
della
dominazione
islamica
della
Sicilia,
ai
poeti
contemporanei
Ignazio
Buttitta
e
Nazim
Hikmet,
il
percorso
artistico
del
gruppo
si
arricchisce
di
nuovi
tesori.
Milagro
Acustico
ha
riscosso
un
importante
successo
durante
il
Tour
nelle
Università
Turche
nel
2009/10
(Istanbul,
Ankara,
Mersin,
Denizli
e
a
Roma
al
Teatro
Palladium)
con
il
progetto
KaleidoscopEurope,
in
collaborazione
con
l’Istituto
Italiano
di
Cultura
di
Ankara
e
finanziato
dalla
Unione
Europea.
Nel
2010,
i
Milagro
Acustico,
sono
stati
invitati
dalla
Unione
Europea
a
rappresentare
l'Italia
in
Turchia
per
il
progetto
EU‐Turkey
Civil
Society
Dialogue
alla
presenza
del
premio
Nobel
Gunter
Grass.
Sabato
9
maggio
ore
21:00
ORCHESTRA
BOTTONI
Un’orchestra
e
una
voce,
un
viaggio
tra
la
tradizione
mediterranea,
l’etnojazz
e…
Antonella
Costanzo
‐
voce,
percussioni
Alessandro
D’Alessandro
‐
organetto
solista
(coordinamento
artistico
ed
esecutivo)
Gianfranco
Onairda,
Silvia
Di
Bello,
Matteo
Mattoni,
Elisa
Di
Bello,
Giuseppe
Di
Bello,
Francecsa
Villani
‐
organetti
Giacomo
Nardone
‐
organetto
basso
(bassoon)
Mario
Mazzenga
‐
basso,
contrabbasso
Raffaele
Di
Fenza
‐
batteria
percussiva
L’ensamble
filtra,
attraverso
l’originale
suono
che
da
anni
la
identifica,
tutte
le
idee
che
riceve.
Allo
stesso
tempo,
tramite
il
suo
lavoro
di
ricerca,
si
fa
protagonista
di
una
contaminazione
continua.
Le
armonie
e
le
melodie
polifoniche
della
numerosa
sezione
di
organetti,
sorretta
da
un
inedito
organetto
basso
(bassoon),
il
collante
ritmico
tenuto
dalle
batteria
percussiva,
insieme
al
timbro
"teatrale"
della
voce
di
Antonella
Costanzo
e
ai
fraseggi
del
solista
Alessandro
D’Alessandro,
sono
l’espressione
di
questa
particolare
sperimentazione.
Le
atmosfere
sono
varie,
come
la
provenienza
dei
brani,
con
uno
stile
che
spazia
dal
classico
al
contemporaneo,
con
sfumature
di
funky,
reggae,
afrobeat,
etc.
L’OrchestraBottoni
è
una
formazione
che
cerca
di
coniugare
tradizione
ed
evoluzione.
Nel
corso
del
concerto
presenterà
alcuni
brani
tratti
dal
disco
“The
Journey”
(Dodicilune
2011),
inciso
insieme
al
sassofonista
jazz
americano
Dan
Moretti.
Nata
dall’evoluzione
della
Piccola
Orchestra
La
Viola
e
dall’incontro
di
musicisti
delle
province
di
Roma,
Frosinone,
Latina
e
Napoli,
l’OrchestraBottoni,
formazione
di
ispirazione
popolare
con
influenze
mediterranee,
è
considerata
uno
dei
gruppi
più
inediti
nel
panorama
della
world‐music
italiana.
E’
attiva
dal
1994.
A
testimonianza
di
questo
fanno
fede
le
numerose
collaborazioni
sia
discografiche
che
live
con
Daniele
Sepe,
Peppe
Barra,
Angelo
Branduardi,
Franco
Battiato,
Eugenio
Barba,
Riccardo
Tesi,
Marc
Perrone,
Blue
Stuff,
Lino
Cannavacciuolo,
Vincenzo
Zitello,
Hector
Ulises
Passarella,
Arnoldo
Foà,
Fratelli
Mancuso,
Alfio
Antico,
Mosshen
Kasirossafar,
i
numerosi
concerti
in
Italia
(Folkest,
Lithos,
Roma
incontra
il
mondo‐Villa
Ada,
Teatro
Eliseo‐
Roma,
Liri
Blues
Festival,
I
Suoni
delle
Dolomiti,
Auditorium
S.Chiara‐Trento,
Teatro
Palladium‐
Roma,
Paleariza,
etc.)
ed
all’estero
(Francia,
Danimarca,
Germania,
Polonia,
Albania).
Da
ricordare
gli
spettacoli
tenuti
per
I
Concerti
del
Quirinale
(Radio3),
per
il
Maggio
Musicale
Fiorentino
e
per
Radio
3
Suite.
Sabato
23
maggio
ore
21:00
ALGECIRAS
FLAMENCO
ALGECIRAS
Tra
Flamenco
e
Medioriente
Il
fascino
della
molteplicità
culturale
depositata
nel
bacino
del
Mediterraneo
Sergio
Varcasia
–chitarra
Francesca
Agostini
‐
flauto
traverso
Carlo
Cossu
‐
violino
Giovanni
Squillicioti
–
percussioni
arabe,
darbuka,
req,
daff
Paolo
Monaldi
–
percussioni
flamenche,
cajon,
djembe,
utar
Rosarillo
‐
canto
Francisca
Berton
‐
balloflamenco
e
coreografie
del
corpo
di
ballo
della
Compagnia
Algecirasflamenco
Perla
Elias
Nemer
‐
danza
mediorientale
e
coreografie
del
corpo
di
ballo
della
Compagnia
Amirat
La
rappresentazione
vede
in
scena
un
ensemble
musicale,
costituito
da
sei
musicisti
e
da
otto
danzatrici,
arricchita
dalla
particolare
mescolanza
di
strumenti
etnici
di
differente
estrazione.
Algeciras
porta
in
scena
un
esempio
di
sinergia
musicale
tra
la
tradizione
andalusa
ed
il
folclore
arabo
magrebino,
un
viaggio
musicale
nella
parte
più
occidentale
del
Mediterraneo.
Il
Mediterraneo
che
separa
ed
allo
stesso
tempo
lega
la
regione
spagnola
dell’Andalusia
al
Marocco.
Due
territori
e
due
culture
che
nella
storia
si
sono
incontrate,
attraversando
i
secoli
ed
influenzandosi
a
vicenda:
è
proprio
in
Andalusia
a
partire
dal
711,
anno
in
cui
inizia
l'occupazione
degli
arabi
della
Spagna
meridionale,
dove
ha
inizio
una
Nuova
Era
che
riguarda
tutti
i
campi
della
scienza,
della
cultura,
dell’arte.
Per
la
prima
volta
nella
storia
la
regione
meridionale
della
penisola
hispánica,
chiamata
Al
Andalus,
diviene
esempio
unico
di
tolleranza,
scambio
e
convivenza
tra
le
culture
musulmana,
ebraica,
cristiana
e
gitana.
Nel
loro
intenso
e
ricco
dialogo,
ebrei,
cristiani,
musulmani
e
gitani
non
mirano
a
convertirsi
alle
rispettive
culture,
cercano
piuttosto
di
approfondire
la
loro
comprensione
traendo
beneficio
dall’altro.
Grazie
a
questo
nuovo
fermento
anche
la
musica
suonata
in
AndaIusia
ne
trae
giovamento.
Il
flamenco
si
arricchisce
di
suoni
e
ritmi
arabie
sefarditied
i
cantaores
gitani
inseriscononuoveliriche
nelle
coplas
dei
loro
canti,
generando
nuovi
stili
musicali
flamenchi
(palos)
la
Zambra
Mora,las
Morillas
de
Jaén,
los
Fandangos,
ma
anche
los
Cantes
Garnatí
di
Granada,
la
Tarara.
La
maggior
parte
di
queste
musiche
venivano
accompagnate
dalle
danze
che
le
danzatrici
esibivano
nei
matrimoni,
nelle
nascite
o
più
comunemente
nelle
feste
dei
propri
villaggi
di
appartenenza.
Il
progetto
Algeciras
prende
spunto
ed
energia
dalla
fusione
di
elementi
comuni
del
flamenco
e
della
musica
araba
magrebina
attraverso
la
ricerca
e
la
riqualificazione
del
patrimonio
musicale
del
periodo
dell’Al
Andalus
proponendo
una
rilettura
in
chiave
moderna.
Musica
e
danza
uniti
nella
rappresentazione
dell’incontro
di
identità
culturali
differenti
ma
ricche
di
matrici
comuni,
nel
tentativo
oltre
che
di
manifestare
la
possibile
coesistenza
di
due
linguaggi
d’arte,
soprattutto
la
possibile,
in
taluni
casi
necessaria,
convivenza
di
dialogo
tra
queste
stesse
culture.
Quindi,
una
performance
di
musica,
danza
e
a
suo
modo
anche
di
affermazione
di
un
bisogno
di
tolleranza
e
libertà,
intesa
nella
sua
più
larga
accezione.
Sabato
6
giugno
ore
21:00
MEDITERRANTI
MARENOSTRUM
Canti
e
suoni
dal
Mediterraneo
Andrea
Pullone
‐
Chitarra,
Saz
e
Oud;
Germana
Servi
‐
Voce,
Organetti
e
Castagnette;
Carlo
Cossu
‐
Violino;
Marco
Migliarino
‐
Basso;
Enrico
Gallo
‐
Darbouka
e
Tamburi
a
cornice;
Franco
Urbani
‐
Cajon,
Tamburelli
e
Darbouka
Mediterranti
presentano
il
loro
primo
disco
che
dà
il
titolo
allo
spettacolo
omonimo
che
si
chiama
“Marenostrun”.
La
nostra
proposta
artistica
è
rivolta
alla
riscoperta
e
alla
valorizzazione
delle
tradizioni
musicali
che
da
secoli
abitano
il
grande
e
glorioso
mar
Mediterraneo.
E
se
la
musica
diventasse
strumento
per
realizzare
un’idea
di
“bene
comune”?
La
storia
della
musica
in
fondo
non
è
altro
che
la
storia
di
popoli,
di
migrazioni,
di
viaggi,
di
passaggi…è
qualcosa
che
ci
portiamo
dentro,
un
bagaglio
emotivo,
spirituale,
sempre
aperto
a
nuovi
incontri
per
costruire
un
mondo
dove
tutti,
nessuno
escluso,
possano
vivere
bene.
La
nostra
idea
è
proprio
quella
che
attraverso
la
conoscenza
dell’altro,
del
“diverso”,
si
possa
riconoscere
una
parte
di
noi
stessi
e
quella
che
non
riconosciamo
come
tale,
invece
di
farci
terrore,
possa
diventare
altresì
una
grande
e
inaspettata
occasione
per
nuove
e
stimolanti
scoperte.
Facciamo
nostra
la
frase
che
recita
così:
”dove
l’uomo
divide
la
musica
unisce”.
E’
per
questo
che
nel
nostro
viaggio
musicale
abbiamo
scelto
di
eseguire
brani
che
vengono
dalle
tradizioni
Greche,
Egiziane,
Tunisine,
Slave
e
Italiane,
suonando
anche
brani
originali
dove
confluiscono
i
colori
del
Flamenco
con
il
Medioriente,
delle
Tammuriate
con
la
musica
Araba,
unitamente
alla
Pizzica
Salentina.
Spesso
durante
i
nostri
concerti
invitiamo
con
noi
a
suonare
e
a
ballare
alcuni
ospiti,
che
sono
testimoni
diretti
di
queste
tradizioni.
Centro
Culturale
Elsa
Morante
P.zza
Elsa
Morante
(Eur
Laurentino)