aa 2015-2016 Federica Da Milano - Dipartimento di Scienze Umane
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Linguistica applicata a.a. 2015-2016 Federica Da Milano I realia Dal latino medioevale "In ogni lingua ci sono parole che, senza distinguersi in alcun modo nell'originale dal co-testo verbale, ciò nondimeno non si prestano a trasmissione in un'altra lingua con i mezzi soliti e richiedono al traduttore un atteggiamento particolare: alcune di queste passano nel testo della traduzione in forma invariata (si trascrivono), altre possono solo in parte conservare in traduzione la propria struttura morfologica o fonetica, altre ancora occorre sostituirle a volte con unità lessicali di valore del tutto diverso di aspetto o addirittura 'composte'. Tra queste parole s'incontrano denominazioni di elementi della vita quotidiana, della storia, della cultura, ecc. di un certo popolo, paese, luogo che non esistono presso altri popoli, in altri paesi e luoghi. Proprio queste parole nella teoria della traduzione hanno ricevuto il nome dei 'realia'" (Vlahov e Florin 1969: 432) I realia Esistono i realia geografici, che possono essere parole che denotano elementi della geografia fisica (pampa), della meteorologia (tornado), della biologia (kiwi). I realia etnografici possono riguardare la vita quotidiana (spaghetti), l'arte (murales), il lavoro (trade unions). I realia politici e sociali contengono: entità amministrative territoriali (county), organismi e istituzioni (secretary of State), vita sociale e militare (marines) I realia Varie rese possibili: - trascrizione (o traslitterazione se la parola originaria è di alfabeto diverso da quello della cultura ricevente) carattere per carattere; - trascrizione secondo le regole di pronuncia della cultura ricevente (per esempio il francese cachemire dall'hindi Kašmir); - creazione di un neologismo o calco nella cultura ricevente (per esempio 'grattacielo' per skyscraper); - creazione di un traducente appropriato nella cultura ricevente (per esempio 'ciarda' per l'ungherese csárdás); - uso di un altro vocabolo della cultura emittente spacciato per forma originaria dell'elemento di realia (per esempio l'italiano footba" col significato di 'soccer'); - esplicitazione del contenuto (per esempio 'violinista ambulante proveniente dalle regioni ungheresi' per l'ungherese cigány); - sostituzione con un omologo locale del fenomeno della cultura emittente ('art nouveau' come resa francese di Jugendstil) I realia - sostituzione con un omologo generico/internazionale del fenomeno della cultura emittente ('vino rosso' come resa di Beaujolais; 'organizzazione criminale' come resa di 'ndrangheta); - aggiunta di un aggettivo per aiutare a individuare l'origine dell'elemento di realia ('la pampa argentina') - traduzione contestuale: in questo caso non si tiene conto del significato di una parola, ma del significato globale della frase nel testo in questione, e si trova una soluzione che serve, se non proprio a tradurre, a non far cadere il discorso ( per esempio, la frase 'questo farmaco lo passa la mutua?', tradotta in contesto statunitense, potrebbe diventare 'questo farmaco è molto costoso?') I realia Lector in fabula di Eco --> in inglese The Role of the Reader "La differenza tra titolo italiano e titolo inglese è dovuta al fatto che il titolo italiano (o meglio latino), tradotto letteralmente in inglese, suonerebbe 'The reader in the fairy tale', e non significherebbe nulla. Invece in italiano si dice 'lupus in fabula' come equivalente dell'inglese 'speak of the devil', espressione che si usa quando arriva qualcuno di cui si sta parlando. Ma siccome nell'espressione italiana si evoca il figura popolare del lupo, che per definizione appare in tutte le favole, ecco che in italiano potevo rievocare quella citazione per mettere nella favola, ovvero in ogni testo narrativo, il lettore. Infatti, il lupo può non esserci [...], ma il lettore c'è sempre [...]" (Eco 1994: 1-2) Tradurre i titoli Tre generi testuali: - libri, giornali film Titoli: richiamo dell'attenzione e incentivo alla vendita Funzione conativa Frasi nominali Tradurre i titoli Es. Alan Bennett, The Uncommon Reader (Virginia Woolf, The Common Reader) La sovrana lettrice Film The Queen Salinger, The Catcher in the Rye (poesia scozzese) Il giovane Holden Tradurre i titoli Traduzione dei titoli di giornale News translation: 'more similar to interpreting than to translation' (Bielsa, Bassnett 2009) Traduzione titoli film Eternal Sunshine of the Spotless Mind, Michel Gondry Titolo tratto da Eloisa to Abelard di Alexander Pope ('How happy is the blameless vestal's lot!/The world forgetting, by the world forgot./Eternal sunshine of the spotless mind!') Se mi lasci ti cance"o Tradurre i titoli Strategie traduttive per la resa dei titoli filmici: - traduzione letterale: Roman Holiday/Vacanze romane; Guess Who's Coming to Dinner/Indovina chi viene a cena?; Scent of a Woman/Profumo di donna - titolo originale seguito da un sottotitolo esplicativo: Risky Business - Fuori i Vecchi...i Figli Ba"ano; Dirty Dancing/Ba"i proibiti - titolo che non ha nulla a che fare con l'originale Tradurre i titoli Mantenimento dell'originale Verso la sottotitolazione (invece del doppiaggio)? Problemi di traduzione letteraria Tipologie di discorso: vari modi per riportare gli enunciati - discorso diretto - discorso diretto libero - discorso indiretto - discorso indiretto libero Problemi di traduzione letteraria Discorso diretto Citazione, con riproduzione letterale dei deittici In realtà: la citazione diretta è introdotta da un discorso citante che ha un suo proprio centro deittico Verosimiglianza When I came back Mr Swales went on: "Who brought him home, I wonder [...]?" "To please their relatives, you suppose!" This he said with intense scorn "But," I said, "surely you are not quite correct [...]" Problemi di traduzione letteraria Due aspetti appaiono di immediato interesse dal punto di vista traduttivo: - la posizione della frase citante - la traduzione del verbo di dire La ricorrenza, assai frequente, del verbo citante say viene recepita come assolutamente naturale nei testi inglesi; semmai, i problemi affliggono il traduttore, turbato dalla ricorrenza del verbo neutro dire e spesso indotto a eliminarlo o trasformarlo in un verbo semanticamente qualificato Problemi di traduzione letteraria Commutazione di codice: inserimento, in un contesto linguistico formalmente corretto, di forme espressive altamente colloquiali, attribuibili a uno o più locutori - dialetto - idioletto Intento autoriale di enfatizzare la verosimiglianza o di attribuire caratteri linguistici marcati a un personaggio, per farne un 'tipo' riconducibile a un gruppo socioculturale o etnico specifico Problemi di traduzione letteraria La lingua di partenza e la lingua d'arrivo non sempre consentono di realizzare una perfetta equivalenza nella resa dell'errore - appiattimento del testo, diminuendone lo spessore comunicativo e rinunciando a caratterizzare il personaggio - dislocazione dell'errore: spostare l'errore da un'espressione a un'altra, da un termine a un altro, da ambito sintattico a fonetico o viceversa Problemi di traduzione letteraria Discorso diretto libero Eliminazione degli indicatori grafici che, di norma, contrassegnano la presa di parola e della frase citante Rapido spostamento del punto di vista Monologo interiore citato: soliloquio in forma diretta, ma senza introduttori sintattici e grafici Problemi di traduzione letteraria Discorso indiretto Unico sistema enunciativo, con un unico centro deittico Il discorso indiretto non riproduce un significante, bensì ne fornisce un equivalente semantico che si integra con l'enunciazione citante Perifrasi della parola altrui Problemi di traduzione letteraria "One goes into your house as into an inn - except that there are no servants rushing forward", she said to Charlotte. And she added that that was very charming. Gertrude explained to her sister that she ment just the reverse; she didn't like it at all. Charlotte inquired why she should tell an untruth, and Gertrude answered that there was probably some very good reason for it which they should discover when they knew her better. "There can surely be no good reason for telling an untruth," said Charlotte. "I hope she does not think so" (James 1979) Problemi di traduzione letteraria La scelta del verbo che introduce il discorso indiretto è tutt'altro che casuale, poiché influisce sull'interpretazione del lettore La traduzione del verbo citante va fatta nel rispetto delle intenzioni del testo originale Problemi di traduzione letteraria Discorso indiretto libero Libero sia dalla subordinazione alla frase citante tipica del discorso indiretto, sia dal doppio livello di frase - citante e citata - che caratterizza il discorso diretto Segnale: discordanza enunciativa "Clarissa was really shocked. This is a Christian - this woman! This woman had taken her daughter from her! She is in touch with invisible presences! Heavy, ugly, commonplace, without kindness or grace, she know the meaning of life!" (Woolf 1996) Problemi di traduzione letteraria L'originalità stilistica che caratterizza il discorso indiretto libero impone al traduttore un atteggiamento di grande cautela Problemi di traduzione letteraria Aspetti fonologici L'aspetto fonologico contribuisce a connotare il testo, a definirne l'atmosfera, suscitando nel lettore sensazioni uditive che completano e raffinano le immagini mentali prodotte da altri livelli testuali Problemi di traduzione letteraria "Up in the sky swallows swooping, swerving, flinging themselves in and out, round and round, yet always with perfect control as if elastics held them; and the flies rising and falling; and the sun spotting now this leaf, now that, in mockery, dazzling as if with soft gold in pure good temper [...]" (Woolf 1996) Problemi di traduzione letteraria Su in cielo volavano delle rondini, che piegando in curve, a precipizio si buttavano giù, e risalivano sempre in perfetto controllo del volo, come se le tenesse un elastico; e le mosche andavano e venivano, e il sole macchiava ora questa, ora quella foglia, come per gioco, o l'accecava di oro colato in un momento di buon umore Dislocazione degli effetti sonori Gli occhi del traduttore "Scoperta della plasticità dell'inglese, della sua predisposizione a produrre schioccanti e liquide onomatopee monosillabe" The ice was here, the ice was there, the ice was a" around; it crack'd and growl'd, and roar'd, and howl'd, like noises in a swound Gli occhi del traduttore "Proprio perché in monosillabi, queste onomatopee mi sembravano più funzionali e discrete dei nostri scricchiolii e ululati e ruggiti, belli e sonori ma ingombranti, dentro il verso persino petulanti. Per non dire di alcune voci di animali, imparate sui libri per ragazzi e caricaturali, inusabili, quasi odiose fuori dal parlar comico. (Il tacchino gloglotta. Il pavone - per colpa di un latinismo carducciano, leggo sui dizionari assurdamente pàupula)" Gli occhi del traduttore "Una cosa che si deve imparare presto, quando si traduce, è che da un luogo all'altro e da una lingua all'altra i colori non sono quasi mai gli stessi, che quasi sempre cambiano o sono già differenti in natura. Come, naturalmente, il senso delle stagioni; e un poco meno naturalmente, il senso dell'ora in funzione dei passaggi dal giorno alla sera e alla notte (meglio, dalla luce al buio alla luce)" Lingua, pensiero, realtà Ipotesi Sapir-Whorf Relativismo linguistico "Se le lingue possono scegliere le etichette in buona parte a capriccio, non possono scegliere a capriccio i concetti dietro le etichette" (Deutscher) "Qualunque idioma deve categorizzare il mondo in modo da riunire le cose che sono simili nella realtà, o perlomeno che ci appaiono simili nella realtà" (Deutscher) Lingua, pensiero, realtà Alcuni esempi: Pronomi inclusivi/esclusivi Mano e braccio Colore Lingua, pensiero, realtà "One significant factor in the progress of typological research in recent years has been the recognition that new tools must be used if typological order is to be drawn out of what appears to be empirical chaos. One example of such an important tool is the notion of prototype" (Comrie 2001) Lingua, pensiero, realtà Berlin/Key (1969) sui colori Teoria del prototipo applicata al colore - esitazione sui confini, sicurezza sul centro - coerenza tra lingue - gerarchia Lingua, pensiero, realtà Hanunoo (Filippine) (ma)lagti' --> bianco e altri colori chiari (ma)biru --> nero e altri colori scuri (ma)rara' --> rosso, arancione, marrone (ma)latuy --> giallo, verde Lingua, pensiero, realtà "Gli individui sono in grado di cogliere le differenze fra i colori, senza tuttavia dare loro nomi distinti" (Deutscher) "La nuova antropologia esigeva che ogni cultura fosse compresa nel proprio contesto, come prodotto della propria evoluzione anziché come una semplice tappa intermedia di un'ascesa culminante nella civiltà occidentale" (Deutscher) Lingua, pensiero, realtà "Berlin e Kay scoprirono che in fin dei conti i termini di colore non sono poi così arbitrari. Sebbene esistano variazioni considerevoli fra i sistemi di colore delle diverse lingue, determinati modi di suddividere lo spettro sono di gran lunga più naturali di altri" (Deutscher) Lingua, pensiero, realtà Natura/cultura "La cultura ha un grado considerevole di libertà nel sezionare lo spettro, ma all'interno di vincoli di massima fissati dalla natura" (Deutscher) Lingua, pensiero, realtà "Le lingue differiscono essenzialmente per ciò che devono esprimere, non per ciò che possono esprimere" (Jakobson) "Lo schema della libertà soggetta a vincoli che ho suggerito nelle pagine precedenti permette di cogliere al meglio il ruolo giocato dalla cultura nel plasmare in generale i concetti del lìnguaggio, e perfino il sistema grammaticale. Di certo le diverse culture non sono libere di ritagliare il mondo interamente a capriccio, poiché sono condizionate dai vincoli posti dalla natura - tanto la natura del cervello umano quanto la natura del mondo esterno" (Deutscher) Gli occhi del traduttore "Eppure, il piacere decisivo che ricavo dal tradurre mi deriva in gran parte dal suo aspetto di gioco, in assenza del quale avrei già lasciato perdere questo mestiere [...]. Si sa che un gioco non dev'essere per forza divertente, come non è detto che un gioco divertente metta allegria. Può essere intriso di sudore e sconfitte. Ma tradurre, un po' come scrivere in forme chiuse, è comporre all'interno di una libertà molto condizionata, dai forti tratti enigmistici. E più di ogni altro tipo di scrittura che io abbia praticato [...] può invitare a ogni passo a inoltrarsi, a perdersi, nelle praterie dell'intertestualità"