1_2015_files/RACCONTO DEI RACCONTI

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1_2015_files/RACCONTO DEI RACCONTI
MATTEO GARRONE
RAI CINEMA
JEREMY THOMAS
presentano
in associazione con
HANWAY FILMS
NEW SPARTA FILMS
LE PACTE
una co-produzione italo-francese
ARCHIMEDE e LE PACTE
con
RAI CINEMA
e con
RECORDED PICTURE COMPANY
film riconosciuto di interesse culturale con il sostegno del
MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI E DEL TURISMO – DIREZIONE GENERALE
CINEMA
con il sostegno di
EURIMAGES
e con il sostegno di
APULIA FILM COMMISSION
SALMA HAYEK
VINCENT CASSEL
TOBY JONES
JOHN C. REILLY
un film di
MATTEO GARRONE
liberamente tratto da “Il racconto dei racconti (Lo cunto de li cunti)” di Giambattista Basile
con
SHIRLEY HENDERSON, HAYLEY CARMICHAEL, BEBE CAVE, STACY MARTIN
CHRISTIAN LEES, JONAH LEES, GUILLAUME DELAUNAY
con la partecipazione di
ALBA ROHRWACHER e MASSIMO CECCHERINI
uscita
14 MAGGIO 2015
distribuzione
distribuzione internazionale
HANWAY FILMS
!
Ufficio stampa
Nicoletta Billi:
[email protected]
Gabriele Barcaro:
[email protected]
01 Distribution - Comunicazione
Piazza Adriana, 12 – 00193 Roma
+39 06 684701
Annalisa Paolicchi:
[email protected]
Rebecca Roviglioni:
[email protected]
Cristiana Trotta: [email protected]
materiali stampa disponibili su www.01distribution.it
media partner: raicinemachannel
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Credits
Un film di
Sceneggiatura
Fotografia
Musiche
Montaggio
Casting Director
Sound Design
Scenografia
Costumi
Organizzatore Generale
MATTEO GARRONE
EDOARDO ALBINATI, UGO CHITI,
MATTEO GARRONE, MASSIMO GAUDIOSO
PETER SUSCHITZKY
ALEXANDRE DESPLAT
MARCO SPOLETINI
JINA JAY
LESLIE SHATZ
DIMITRI CAPUANI
MASSIMO CANTINI PARRINI
GIAN LUCA CHIARETTI
Prodotto da
LABADIE
Una co-produzione
con
e con
con il sostegno di
MATTEO GARRONE, JEREMY THOMAS, JEAN e ANNE-LAURE
Distribuzione italiana
Vendite internazionali
01 DISTRIBUTION
HANWAY FILMS
Paese
Anno
Formato
Durata
ITALIA/FRANCIA
2015
2:35
128 minuti
ARCHIMEDE e LE PACTE
RAI CINEMA
RECORDED PICTURE COMPANY
MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI E DEL TURISMO –
DIREZIONE GENERALE CINEMA
e di
EURIMAGES
APULIA FILM COMMISSION
REGIONE LAZIO – FONDO REGIONALE PER L’AUDIOVISIVO
in associazione con, ai sensi
delle norme sul tax credit:
GAMENET, BANCA POPOLARE DI VICENZA, MORATO PANE,
AMER
GRUPPO BARLETTA, CINEFINANCE ITALIA
Executive Producers
ALESSIO LAZZARESCHI, PETER WATSON, NICKI HATTINGH, ANNE
SHEEHAN SHERYL CROWN
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Cast
LA REGINA
SALMA HAYEK
JOHN C. REILLY
CHRISTIAN LEES
JONAH LEES
ALBA ROHRWACHER
MASSIMO CECCHERINI
LAURA PIZZIRANI
FRANCO PISTONI
GISELDA VOLODI
GIUSEPPINA CERVIZZI
JESSIE CAVE
Regina di Selvascura
Re di Selvascura
Elias
Jonah
Circense
Circense
Madre di Jonah
Negromante
Dama di corte
Dama di corte
Fenizia
LA PULCE
TOBY JONES
BEBE CAVE
GUILLAUME DELAUNAY
ERIC MACLENNAN
NICOLA SLOANE
VINCENZO NEMOLATO
GIULIO BERANEK
DAVIDE CAMPAGNA
Re di Altomonte
Viola
L’orco
Medico
Damigella
Figlio circensi
Figlio circensi
Figlio circensi
LE DUE VECCHIE
VINCENT CASSEL
SHIRLEY HENDERSON
HAYLEY CARMICHAEL
STACY MARTIN
KATHRYN HUNTER
RYAN McPARLAND
KENNETH COLLARD
RENATO SCARPA
Re di Roccaforte
Imma
Dora
La giovane Dora
Strega
Lacchè
Arrotino
Barbiere
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Sinossi
C’era una volta un regno… anzi tre regni vicini e senza tempo, dove vivevano, nei loro castelli,
re e regine, principi e principesse.
Un re libertino e dissoluto. Una principessa data in sposa ad un orribile orco. Una regina
ossessionata dal desiderio di un figlio. Accanto a loro maghi, streghe e terribili mostri,
saltimbanchi, cortigiani e vecchie lavandaie sono gli eroi di questa libera interpretazione
delle celebri fiabe di Giambattista Basile.
La Regina di Selvascura è disperata perché non riesce ad avere un figlio, e a nulla valgono i
tentativi del Re di distrarla, invitando a corte artisti di strada e circensi. Una notte, un
negromante suggerisce loro una soluzione assai rischiosa: mangiando il cuore di un drago
marino, cucinato da una vergine, finalmente la Regina resterà incinta. Il Re riesce nell’impresa
di uccidere il drago, ma a costo della vita: la Regina, però, può mettere in pratica quanto
consigliato dal mago, e dà così alla luce il figlio tanto desiderato, Elias. Negli stessi istanti,
anche un altro bambino viene al mondo: è Jonah, il figlio della sguattera che ha cucinato per
la regina il cuore del drago, rimasta incinta aspirando i vapori dalla pentola… Elias e Jonah
crescono, identici come gemelli, uniti da un affetto profondissimo: un legame che la regina
cerca in ogni modo di spezzare, gelosa dell’amicizia che il proprio figlio nutre per quel
“bastardo”…
Sempre alla ricerca di nuovi piaceri, il Re di Roccaforte ode una voce deliziosa provenire da
una misera casetta sotto le mura del castello e, immaginando non possa appartenere che a una
bellissima giovane, subito si invaghisce: invoca la fanciulla, le chiede invano di mostrarsi, le
invia un regalo prezioso, convinto di ottenere presto i suoi favori. Non sa, il Re, che in quella
casa non vive una giovane donna, ma due vecchie sorelle, due lavandaie: Imma, ingenua e
dalla voce virginale, e la scaltra Dora, che vorrebbe approfittare dell’infatuazione del sovrano.
Ma in che modo?
Un giorno il Re di Altomonte cattura una pulce e ne fa in segreto il proprio animale domestico:
ci gioca, le parla, la vede crescere a dismisura, nutrita a sangue e bistecche fino a raggiungere
le dimensioni di un maiale. Alla morte dell’enorme insetto, il Re, addolorato, lo fa scuoiare. Ha
un’idea: concederà la mano di sua figlia Viola, che scalpita per lasciare il castello, a chi saprà
riconoscere a quale animale appartenga quella pelle. Pensa, il sovrano, che nessuno riuscirà
nell’impresa, e che in questo modo la figlia resterà per sempre al suo fianco: i pretendenti,
infatti, falliscono tutti, uno dopo l’altro. Finché non si fa avanti un Orco che, con il suo fiuto
infallibile, indovina che si tratta di una pelle di pulce. Terrorizzata, la giovane chiede al padre
di salvarla, ma l’editto del Re non ammette deroghe: Viola sarà costretta a partire con il
mostro…
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Lo cunto de li cunti / Il racconto dei racconti
Lo Cunto de li Cunti è una raccolta di 50 fiabe in lingua napoletana scritte da Giambattista
Basile (Napoli, 1575-1632), pubblicata postuma tra il 1634 e il 1636.
L’opera, nota anche con il titolo di Pentamerone, è la più antica d’Europa nel suo genere: dal
capolavoro di Basile provengono infatti fiabe famosissime come Cenerentola, Il gatto con gli
stivali e La bella addormentata nel bosco, e, in genere, il gusto del racconto fantastico, con
risvolti ora comici ora sentimentali, con frequenti incursioni nell’horror, che è stato in seguito
illustrato da scrittori come Charles Perrault, i fratelli Grimm e Hans Christian Andersen.
Streghe e orchi, re e principesse, draghi e animali fatati hanno però in questi racconti un
aspetto estremamente realistico e sono fatti agire da Basile in un mondo popolare, ricco e
straccione insieme, molto fisico e sanguigno: l’ambientazione delle fiabe è dunque quella della
vita quotidiana di uomini e donne in carne e ossa, dentro cui un bel giorno piomba inaspettato
l’elemento straordinario, la magia, il mostruoso, il miracolo.
Da questa raccolta sono state scelte tre fiabe. Invece che i soliti eroi senza macchia e senza
paura, le tre storie hanno come protagoniste tre donne, colte in tre fasi della vita: una
ragazzina sognatrice, una madre viscerale e gelosa, una vecchia ingenua. Tutte e tre dovranno
attraversare prove difficili, da cui usciranno drammaticamente trasformate. Nel film le storie
sono intrecciate: a legarle, come in un passaggio di testimone, una famiglia circense che
ritroviamo in tutte e tre i racconti, mentre gira col suo carrozzone di villaggio in villaggio e di
castello in castello.
«L’Italia possiede nel Cunto de li Cunti o Pentamerone del Basile il più antico, il più ricco
e il più artistico fra tutti i libri di fiabe popolari; com’è giudizio concorde dei critici
stranieri conoscitori di questa materia, e, per primo, di Iacopo Grimm, colui che, insieme
col fratello Guglielmo, donò alla Germania la raccolta dei Kinder und Hausmärchen.
Eppure l’Italia è come se non possedesse quel libro, perché, scritto in un antico e non
facile dialetto, è noto solo di titolo, e quasi nessuno più lo legge»
(Benedetto Croce, 18 dicembre 1924)
«Nel Seicento, a Napoli, Giambattista Basile sceglie per le sue acrobazie di stilista
barocco-dialettale i “cunti”, le fiabe “de' peccerille” e ci dà un libro (…) che è come il
sogno d'un deforme Shakespeare partenopeo, ossessionato da un fascino dell'orrido per
cui non ci sono orchi né streghe che bastino, da un gusto dell'immagine lambiccata e
grottesca in cui il sublime si mischia col volgare e il sozzo»
(Italo Calvino, Introduzione alle Fiabe italiane, Torino, Einaudi, I ed. 1956)
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Note di regia
La scelta di
Basile
Ho scelto di avvicinarmi al mondo di Basile perché nelle sue fiabe ho
ritrovato quella commistione fra reale e fantastico che ha sempre
caratterizzato la mia ricerca artistica. Le storie raccontate nel Cunto de li
cunti passano in rassegna tutti gli opposti della vita: l’ordinario e lo
straordinario, il magico e il quotidiano, il regale e lo scurrile, il semplice e
l’artefatto, il sublime e il sozzo, il terribile e il soave, brandelli di
mitologia e torrenti di saggezza popolare. Le fiabe raccontano i sentimenti
umani spinti all’estremo.
Il lavoro sulle
fiabe: reale e
fantastico
Sin dalla prima lettura delle cinquanta fiabe che compongono il libro,
assieme agli sceneggiatori, ci siamo trovati di fronte a numerose scelte da
compiere: selezionare le storie che ci piacevano di più e poi renderle
credibili, concrete, come se le vedessimo accadere sotto i nostri occhi.
Questa è stata la nostra linea di condotta: la ricerca di qualcosa di forte,
fisico, comune e veritiero, anche nelle storie dove l’immaginazione era più
accesa. In Basile c’è un grande piacere nel racconto, e questa dovrebbe
essere una prerogativa anche del cinema.
Di solito per i miei film precedenti sono partito da fatti reali, e li ho
trasfigurati fino ai confini di una dimensione quasi fantastica: in questo
caso, invece, abbiamo compiuto il percorso inverso: abbiamo preso spunto
da situazioni fiabesche per poi ricondurle su un piano realistico e
concreto, credibile, anche attraverso un lavoro di sottrazione, affinché lo
spettatore possa in ogni momento sentirsi parte del racconto, e
Modernità delle immedesimarsi nelle avventure vissute dai nostri personaggi.
fiabe
Il lavoro di sottrazione di cui parlavo prima ha lasciato comunque intatti i
temi e i sentimenti fondamentali del libro, mostrandoli in tutta la loro
modernità, davvero sorprendente. Noi per primi ne siamo rimasti
meravigliati: l’horror, ad esempio, è giù tutto in Basile, non abbiamo
aggiunto proprio nulla. Al termine di un lungo lavoro di scelta, una volta
selezionate e intrecciate tra loro le tre fiabe, ci siamo resi conto con
grande stupore che avevamo seguito un filo invisibile ma molto forte che
le legava tra loro: si tratta infatti di tre storie di donne, tre figure di età
diverse. Ma più ancora ci ha colpito la capacità di queste fiabe di cogliere
alcune ossessioni contemporanee: la smania per la giovinezza e la bellezza
– che Basile descrive in modo persino iperrealista, offrendo con quattro
La lingua del
secoli d’anticipo una satira della chirurgia estetica di oggi – l’ossessione di
film
una madre pronta a tutto pur di avere un figlio, il conflitto tra le
generazioni e la violenza che una ragazza deve affrontare per diventare
adulta.
Abbiamo scelto l’inglese perché è un modo per restituire Lo cunto de li
cunti, cioè il libro da cui hanno avuto origine alcune delle fiabe più celebri
crediti più
non vasto
contrattuali
del mondo, al pubblico
possibile. La fantasia della favola supera
!
«E quando il cuore fu cotto, la regina, dopo averlo appena assaporato, si sentì gonfiare
la pancia, e in quattro giorni tutte a un tempo, lei e la damigella, fecero un bel
maschione per una, così uguali spiccicati che non si riconosceva questo da quello»
***
«Il re di Altomonte, essendo stato una volta mozzicato da una pulce, dopo averla pigliata
con bella destrezza, la vide così bella e grassa che non ebbe cuore di giustiziarla sopra il
patibolo dell’unghia: perciò, messala dentro una caraffa, prese a nutrirla ogni giorno (…).
E quella crebbe così bene che in capo a sette mesi bisognò cambiarle posto, e infine
diventò più grossa di un castrato»
***
«(…) le vecchie, che si erano messe in tono e ringalluzzite alle offerte e promesse del re,
pigliarono consiglio di non lasciarsi sfuggire l’occasione di acchiappare quell’uccello che
da se stesso si veniva a schiaffare dentro una trappola. E così (…) gli dissero dalla
serratura della porta e con una vocina bassa che il più gran favore che gli potevano fare
sarebbe stato di mostrargli fra otto giorni solo un dito della mano»
(da Giambattista Basile, “Il racconto dei racconti”, Adelphi 1994, versione in italiano di
Ruggero Guarini)
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MATTEO GARRONE – regia e sceneggiatura
Nato a Roma nel 1968, Matteo Garrone si diploma al Liceo Artistico nel 1986; dopo aver
lavorato come aiuto operatore, decide di dedicarsi a tempo pieno alla pittura.
Nel 1996 vince il Sacher Festival con il cortometraggio Silhouette.
L’anno seguente realizza con la sua casa di produzione, Archimede, il suo primo
lungometraggio, Terra di mezzo, distribuito dalla Tandem e vincitore del Premio Speciale della
Giuria e del Premio Cipputi al Festival Cinema Giovani di Torino.
Nel 1998 gira a Napoli il documentario Oreste Pipolo, fotografo di matrimoni, e nello stesso
anno il suo secondo lungometraggio, Ospiti, viene presentato alla Mostra Internazionale d’Arte
Cinematografica di Venezia. Il film ottiene inoltre la Menzione Speciale al Festival di Angers, il
Premio come Miglior Film al Festival di Valencia e il Premio Kodak al Festival di Messina.
Anche il suo terzo lungometraggio, Estate Romana, realizzato nel 2000, è selezionato alla
Mostra del Cinema di Venezia.
Nel 2002, con L’imbalsamatore, partecipa alla Quinzaine des Réalisateurs del 55. Festival di
Cannes: il film vince il David di Donatello per la Miglior Sceneggiatura e per il Miglior Attore
Non Protagonista, il Nastro d’Argento e il Ciak d’oro per il miglior Montaggio, il Premio Fellini
per Miglior Produttore, Miglior Scenografia, Miglior Fotografia, Miglior Sceneggiatura e Miglior
Distribuzione, e il Premio Speciale della Giuria al Premio Pasolini.
Nel 2004 è in Concorso al 54° Festival del Cinema di Berlino con il film Primo amore, Orso
d’argento per la migliore colonna sonora: il film ottiene anche il David di Donatello e il Nastro
d’argento per la migliore colonna sonora.
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Nel 2008 è per la prima volta in concorso al Festival di Cannes con Gomorra, che gli vale il
Grand Prix. Il film vince inoltre cinque European Film Awards (Miglior Film, Miglior Regia,
Miglior Attore, Miglior Sceneggiatura, Miglior Fotografia), sette David di Donatello, due Nastri
d’argento, il Silver Hugo per la Migliore Sceneggiatura al Festival di Chicago e riceve la
candidatura come Miglior Film Straniero al Golden Globe, al BAFTA e al César.
Sempre nel 2008 produce Pranzo di ferragosto di Gianni Di Gregorio, Premio Venezia Opera
Prima – Luigi De Laurentiis alla Mostra di Venezia.
Nel 2012 è di nuovo in concorso a Cannes con Reality, e vince il suo secondo Grand Prix; il film
riceve inoltre tre David di Donatello e tre Nastri d’argento.
Nel 2015 torna al cinema con Il Racconto dei Racconti.
SALMA HAYEK – Regina di Selvascura
(filmografia selezionata)
Cinema
2015
2014
2013
2012
2011
2010
2009
2006
Il Racconto dei Racconti
The Septembers of Shiraz
How to Make Love Like an Englishman
Everly
Kahlil Gibran's The Prophet (voce)
Un weekend da bamboccioni 2
Colpi da maestro
Le belve
Pirati! Briganti da strapazzo (voce)
La Chispa de la Vida
Americano
Il gatto con gli stivali (voce)
Un weekend da bamboccioni
Aiuto vampiro
Lonely Hearts
Chiedi alla polvere
Matteo Garrone
Wayne Blair
Tom Vaughan
Joe Lynch
AA.VV.
Dennis Dugan
Frank Coraci
Oliver Stone
Peter Lord, Jeff Newitt
Alex de la Iglesia
Mathieu Demy
Chris Miller
Dennis Dugan
Paul Weitz
Todd Robinson
Robert Towne
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Bandidas
Luc Besson
2004
After the Sunset
Brett Ratner
2003
C’era una volta in Messico
Robert Rodriguez
2002
Frida
Julie Taymor
(nomination all’Oscar, al Golden Globe e al BAFTA come migliore attrice
protagonista)
2001
Hotel
Mike Figgis
2000
Timecode
Mike Figgis
1999
Dogma
Kevin Smith
1999
Nessuno scrive al colonnello
Arturo Ripstein
1997
Mela e Tequila
Andy Tennant
1996
Dal tramonto all’alba
Robert Rodriguez
1995
Desperado
Robert Rodriguez
El Callejón de los Milagros
Jorge Fons
Tv
2009/2013
2001
Regia
2003
30 Rocks
In the Time of the Butterflies
Mariano Barroso
The Maldonado Miracle
(Emmy Awards: Outstanding Directing in a Children/Youth/Family Special)
VINCENT CASSEL – Re di Roccaforte
(filmografia selezionata)
Cinema
2015
2014
2013
2011
2010
2008
2007
Il Racconto dei Racconti
Matteo Garrone
Il Piccolo Principe
Mark Osborne
Un moment d'egarement
Jean-François Richet
Mon roi
Maïwenn
Child 44
Daniel Espinosa
Partisan
Ariel Kleiman
La bella e la bestia
Christophe Gans
In trance
Danny Boyle
Il monaco
Dominik Moll
A Dangerous Method
David Cronenberg
Il cigno nero
Darren Aronofsky
Our Day Will Come
Romain Gavras
Nemico pubblico n.1 – L’ora della fuga Jean-François Richet
Nemico pubblico n.1 – L’istinto di morte
Jean-François Richet
(Premio César come miglior attore)
La promessa dell’assassino
David Cronenberg
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2006
2005
2004
2002
2001
2000
1999
1998
1997
1996
1995
Regia
1997
Ocean’s Thirteen
Sheitan
Derailed – Attrazione letale
Ocean’s Twelve
Blueberry
Agents secrets
Irréversible
The Reckoning - Percorsi criminali
Sulle mie labbra
Il patto dei lupi
Shrek
I fiumi di porpora
Giovanna d’Arco
Elizabeth
Dobermann
L’appartamento
Jefferson in Paris
L’odio
Steven Soderbergh
Kim Chapiron
Mikael Håfström
Steven Soderbergh
Jan Kounen
Frédéric Schoendoerffer
Gaspar Noé
Paul McGuigan
Jacques Audiard
Christophe Gans
Andrew Adamson, Vicky Jenson
Mathieu Kassovitz Luc Besson
Shekhar Kapur
Jan Kounen
Gilles Mimouni
James Ivory
Mathieu Kassovitz
Shabbat Night Fever (cortometraggio)
TOBY JONES – Re di Altomonte
(filmografia selezionata)
Cinema
2015
2007
2006
Il Racconto dei Racconti
Matteo Garrone
The Man Who Knew Infinity
Matt Brown
Captain America: The Winter Soldier
Anthony Russo, Joe Russo
Una folle passione
Susanne Bier
Leave to Remain
Bruce Goodison
Hunger Games: la ragazza di fuoco
Francis Lawrence
Berberian Sound Studio
Peter Strickland
La talpa
Tomas Alfredson
Captain America: Il primo vendicatore Joe Johnston
Harry Potter e i doni della morte (voce)
David Yates
W.
Oliver Stone
Frost/Nixon
Ron Howard
The Mist
Frank Darabont
Infamous – Una pessima reputazione Douglas McGrath
Tv
2014
Marvellous
2014
2013
2012
2011
2010
2008
Julian Farino
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2012
Detectorists
The Girl – La diva di Hitchcock
Julian Jarrold
JOHN C. REILLY – Re di Selvascura
(filmografia selezionata)
Cinema
2015
2014
2012
2011
2010
2009
2006
2005
2004
Il Racconto dei Racconti
Matteo Garrone
Les Cowboys
Thomas Bidegain
The Lobster
Yorgos Lanthimos
Guardiani della Galassia
James Gunn
Ralph Spaccatutto (voce)
Rich Moore
Carnage
Roman Polanski
Benvenuti a Cedar Rapids
Miguel Arteta
…e ora parliamo di Kevin
Lynne Ramsay
Un perfetto gentiluomo
Shari Springer Berman, Robert Pulcini
Cyrus
Jay Duplass, Mark Duplass
Aiuto vampiro
Paul Weitz
9 (voce)
Shane Acker
Ricky Bobby: la storia di un uomo che
sapeva contare fino a uno
Adam McKay
Radio America
Robert Altman
Dark Water
Walter Salles
The Aviator
Martin Scorsese
Criminal
Gregory Jacobs
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2002
2001
2000
1999
1998
1997
1996
1995
1994
1993
1992
1990
1989
The Hours
Stephen Daldry
Chicago
Rob Marshall
(nomination all’Oscar come miglior attore non protagonista)
Gangs of New York
Martin Scorsese
The Good Girl
Miguel Arteta
The Anniversary Party
Alan Cumming, Jennifer Jason Leigh
La tempesta perfetta
Wolfgang Petersen
Gioco d’amore
Sam Raimi
Magnolia
Paul Thomas Anderson
Mai stata baciata
Raja Gosnell
La sottile linea rossa
Terrence Malick
Boogie Nights – L’altra Hollywood
Paul Thomas Anderson
Sydney
Paul Thomas Anderson
Georgia
Ulu Grosbard
L’ultima eclissi
Taylor Hackford
The River Wild – Il fiume della paura
Ron Howard
Buon compleanno Mr. Grape
Lasse Hallström
Hoffa: santo o mafioso?
Danny DeVito
Giorni di tuono
Tony Scott
Vittime di guerra
Brian De Palma
SHIRLEY HENDERSON – Imma
(filmografia selezionata)
Cinema
2015
2014
2013
2012
2010
2009
2006
2005
2005
2004
2002
2001
2000
Il Racconto dei Racconti
Urban Hymn
The Caravan
Set Fire to the Stars
In Secret
Filth
Anna Karenina
Everyday
Meek’s Cutoff
Perdona e dimentica
Marie Antoinette
Harry Potter e il calice di fuoco
Frozen
Che pasticcio, Bridget Jones!
Harry Potter e la camera dei segreti
C’era una volta in Inghilterra
24 Hour Party People
Il diario di Bridget Jones
Le bianche tracce della vita
Matteo Garrone
Michael Caton-Jones
Simon Powell
Andy Goddard
Charlie Stratton
Jon S. Baird Joe Wright
Michael Winterbottom
Kelly Reichardt
Todd Solondz
Sofia Coppola
Mike Newell
Juliet McKoen
Beeban Kidron
Chris Columbus
Shane Meadows
Michael Winterbottom
Sharon Maguire
Michael Winterbottom
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1999
1996
1995
1992
Topsy-Turvy – Sottosopra
Wonderland
Trainspotting
Rob Roy
Il sale sulla pelle
Mike Leigh
Michael Winterbottom
Danny Boyle
Michael Caton-Jones
Andrew Birkin
HAYLEY CARMICHAEL – Dora
(filmografia selezionata)
Cinema
2015
2014
2001
1999
1996
Il Racconto dei Racconti
Phone Box (cm)
I vestiti nuovi dell’imperatore
Simon Magus
National Achievement Day (cm)
Matteo Garrone
Alan Powell
Alan Taylor
Ben Hopkins
Ben Hopkins
Tv
2014
Our Zoo
2010
Garrow's Law
2003
Little Robots (voce)
STACY MARTIN – giovane Dora
Cinema
2015
2013
Il Racconto dei Racconti
The Childhood of a Leader
Taj Mahal
High Rise
La dame dans l'auto avec un fusil
et des lunettes
Nymphomaniac – Volume 2
Nymphomaniac – Volume 1
Matteo Garrone
Brady Corbet
Nicolas Saada
Ben Wheatley
Joann Sfar
Lars von Trier
Lars von Trier
BEBE CAVE – Viola
Bebe Cave si sta affermando rapidamente come una delle giovani attrici più interessanti del
panorama inglese.
Dopo aver debuttato sul piccolo schermo nel 2009 con il film “May Contain Nuts”, ha preso
parte alle serie “Mrs. Biggs” (2012), “Frankie” (2013) e “Trying Again” (2014), e ha girato di
recente il tv-movie “Cider with Rosie”, che la vedrà al fianco di Timothy Spall, Jessica Hynes e
June Whitfield.
Al cinema ha esordito nel 2012 nell’adattamento di “Grandi speranze” firmato da Mike Newell,
accanto ad attori come Ralph Fiennes, Helena Bonham, Sally Hawkins e Jeremy Irvine.
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In teatro ha interpretato la giovane principessa Elizabeth nello spettacolo The Audience di
Peter Morgan, con Helen Mirren nel ruolo della Regina.
Bebe è apparsa inoltre nei video della sorella Jessie, visibili sul sito PinDippy, e insieme a lei è
andata in scena con successo al Fringe Festival di Edimburgo.
CHRISTIAN e JONAH LEES – Elias e Jonah
I gemelli Christian e Jonah Lees, londinesi, sono due giovani attori già molto prolifici:
nonostante la loro età, infatti, hanno già lavorato con alcuni tra i più apprezzati registi e
interpreti inglesi.
Scelti dalla rivista Hello come “Rising Stars” del 2015, i due fratelli hanno debuttato in teatro
all’età di nove anni: Christian come Gavroche ne “I Miserabili” e Jonah come Michael Banks in
“Mary Poppins”.
In seguito hanno recitato con Charles Dance (il Tywin Lannister di Game of Thrones) e Janie
Dee nell’acclamato spettacolo “Shadowlands”, un’esperienza che si è dimostrata fondamentale
per entrambi: il critico teatrale del Guardian ha definito “impeccabile” la prova di Jonah,
mentre Helen Mirren, parlando di Christian, ha sottolineato che “è molto raro vedere un
ragazzo con una tale presenza sul palco”.
Jonah è poi apparso nel film per la tv “Eric & Ernie” (2011) e nella serie “I Borgia” (2013),
mentre Christian ha preso parte alla comedy series “Parents” (2012).
Entrambi sono anche musicisti e cantautori.
EDOARDO ALBINATI – sceneggiatore
Edoardo Albinati (Roma, 1956) ha pubblicato libri di narrativa e poesia, tra cui Il polacco
lavatore di vetri, Orti di guerra, 19, Sintassi italiana, Svenimenti (premio Viareggio
2004), Tuttalpiù muoio (scritto con Filippo Timi), Vita e morte di un ingegnere. Da oltre
vent’anni lavora come insegnante presso il penitenziario di Rebibbia a Roma, esperienza a cui
ha dedicato il libro Maggio selvaggio (1999). Ha raccontato la missione svolta in Afghanistan
come volontario dell’UNHCR nel libro Il ritorno (2002). Ha collaborato alla scrittura di
spettacoli e film dei registi Giorgio Barberio Corsetti, Jon Jost e Marco Bellocchio.
UGO CHITI – sceneggiatore
Ugo Chiti (Tavarnelle Val di Pesa, 1943) è sceneggiatore, drammaturgo, regista teatrale e
cinematografico.
Collabora con Francesco Nuti da Willy Signori e vengo da lontano (1990) a Caruso zero in
condotta (2001), e con Alessandro Benvenuti da Benvenuti in casa Gori (1990) a Ritorno a casa
Gori (1996).
Da regista dirige Albergo Roma (1996), acida commedia ambientata nel ventennio fascista, e
La seconda moglie (1998).
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Firma poi la sceneggiatura di Manuale d’amore (2006), Manuale d’amore 2 – Capitoli successivi
(2007), Manuale d’amore 3 (2011), Italians (2009), Genitori & figli – Agitare bene prima
dell’uso (2010) e L’ultima ruota del carro (2013) per la regia di Giovanni Veronesi;
L’imbalsamatore(2003), Gomorra (2008) e Reality (2012) di Matteo Garrone, La pecora nera
(2010) di Ascanio Celestini.
MASSIMO GAUDIOSO – sceneggiatore
Massimo Gaudioso è nato a Napoli nel 1958. Dopo la laurea in Economia e Commercio va prima
a Milano e poi a Roma, dove comincia a lavorare in un’agenzia pubblicitaria, la BBDO
International. Dal 1983 al 1995 lavora prima come copywriter e poi come sceneggiatore e
regista freelance.
Realizza numerosi documentari, filmati industriali, video istituzionali, spot, sigle e programmi
tv per importanti aziende italiane e multinazionali, musei ed enti istituzionali. Nel frattempo
frequenta corsi e seminari di sceneggiatura con Pirro, Benvenuti, Mc Kee e Seger e di regia con
Loy e Michalkov.
Inizia nel 2000 la sua collaborazione con Matteo Garrone con cui firma le sceneggiature di
Estate romana, L’imbalsamatore, Primo amore, Pranzo di Ferragosto (per la regia di Gianni Di
Gregorio), Gomorra e Reality.
È inoltre sceneggiatore – tra gli altri film – di Il passato è una terra straniera di Daniele Vicari,
Benvenuti al sud di Luca Miniero, Tatanka di Giuseppe Gagliardi, È stato il figlio di Daniele
Ciprì.
PETER SUSCHITZKY – direttore della fotografia
Figlio del direttore della fotografia Wolfgang Suschitzky, Peter Suschitzky è nato e cresciuto a
Londra. Nonostante la sua passione per la musica, ha deciso che la direzione della fotografia
sarebbe stata la sua professione.
Finiti gli studi all’IDHEC di Parigi, diventa ciacchista a 19 anni e operatore a 21, quindi – dopo
un anno trascorso in Sud America, girando documentari – all’età di 22 anni lavora al primo
lungometraggio, It Happened Here di Kevin Brownlow e Andrew Mollo (cosa che ha fatto di lui il
più giovane direttore della fotografia ad aver firmato un film in Gran Bretagna).
Da allora Suschitzky ha lavorato con registi di tutto il mondo, firmando da direttore della
fotografia film memorabili come L’impero colpisce ancora di Irvin Kershner, The Rocky Horror
Picture Show di Jim Sharman, Privilege e The War Game di Peter Watkins.
Tra le collaborazioni più lunghe, ricordiamo quella con David Cronenberg (per i film Maps to
the Stars, Cosmopolis, A Dangerous Method, A History of Violence, La promessa dell’assassino,
Spider, eXistenZ, Crash, M. Butterfly, Il pasto nudo e Inseparabili).
Ha inoltre collaborato più volte, tra gli altri, con John Boorman (Leone l’ultimo; Dalla parte
del cuore) e Ken Russell (Lisztomania; Valentino).
Tra gli altri film che ha girato si ricordano: L’errore di vivere di Albert Finney; Innamorarsi di
Ulu Grosbard; Occhio indiscreto di Howard Franklin; The Vanishing – Scomparsa di George
Sluizer (1993); Amata immortale di Bernard Rose; Mars Attacks! di Tim Burton; La maschera di
ferro di Randall Wallace; Shopgirl di Anand Tucker.
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ALEXANDRE DESPLAT – musiche
Vincitore del Premio Oscar nel 2015 con Grand Budapest Hotel (e candidato altre sette volte),
Alexandre Desplat è uno dei più importanti compositori della sua generazione.
Nel 2003 realizza la colonna sonora del film La ragazza con l’orecchino di perla, premiata ai
Golden Globe, ai BAFTA e agli European Film Awards. In seguito compone le colonne sonore di
Birth di Jonathan Glazer e Syriana di Stephen Gaghan.
Nel 2006 ottiene la sua prima candidatura agli Oscar per la colonna sonora del film di Stephen
Frears The Queen. Nello stesso anno vince un Golden Globe per la colonna sonora del film Il
velo dipinto di John Curran. Ottiene altre due candidature agli Oscar con Il curioso caso di
Benjamin Button di David Fincher e Fantastic Mr. Fox di Wes Anderson. Nel 2010 la colonna
sonora del film Il discorso del re di Tom Hooper gli vale il BAFTA e la candidatura agli Oscar e ai
Golden Globe. Nello stesso anno realizza le musiche per gli ultimi due capitoli della saga di
Harry Potter.
Nuove candidature all’Oscar arrivano nel 2013 (Argo) e nel 2014 (Philomena); nel 2015 vince
l’Oscar con Grand Budapest Hotel (e riceve una nomination anche per The Imitation Game).
Tra gli altri autori con cui ha lavorato, ricordiamo almeno Jacques Audiard (Il profeta, Tutti i
battiti del mio cuore, Un sapore di ruggine e ossa), Roman Polanski (The Ghost Writer,
Carnage, Venere in pelliccia), Terrence Malick (The Tree of Life), George Clooney (Le idi di
marzo, Monuments Men), Kathryn
Bigelow (Zero Dark Thirty), Wim Wenders (Every Thing Will Be Fine).
Il Racconto dei Racconti segna la sua seconda collaborazione con Matteo Garrone dopo Reality.
MARCO SPOLETINI – montaggio
Marco Spoletini è nato a Roma nel 1964.
Svolge l’attività di montatore cinematografico dal 1990. Collabora con Matteo Garrone sin dal
primo cortometraggio.
Ha montato documentari di Gianfranco Pannone, Giovanni Piperno, Pippo Delbono, film di
Daniele Vicari, Kim Rossi Stuart, Eugenio Cappuccio, Maurizio Sciarra, Aldo Giovanni &
Giacomo, Vincenzo Salemme, Vincenzo Terracciano, Riccardo Milani, Gianluca Maria Tavarelli,
Alice Rohrwacher. Nel 2003 è stato candidato al David di Donatello per L’imbalsamatore di
Matteo Garrone. Nel 2007 è stato candidato al Nastro d’argento per Anche libero va bene di
Kim Rossi Stuart. Nel 2003 ha vinto il Nastro d’argento e il Ciak d’oro entrambi per
L’imbalsamatore e Velocità massima. Nel 2009 ha vinto il Ciak d’oro per Gomorra e Il passato è
una terra straniera. Nel 2009 ha vinto il David di Donatello per Gomorra.
DIMITRI CAPUANI – scenografie
Nato nel 1970, si diploma all'Accademia di Belle Arti nel 1993 e successivamente frequenta il
corso di scenografia al Centro Sperimentale di Cinematografia (1994/1996).
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In questi anni inizia a lavorare come disegnatore al fianco degli scenografi Antonello Geleng e
Lorenzo Baraldi, e di Franco Zeffirelli. Con quest'ultimo collabora per l'allestimento di alcune
opere liriche tra cui “La Traviata” al Metropolitan Opera di New York del 1998.
Nello stesso anno incontra il premio Oscar Dante Ferretti con cui inizia una lunga
collaborazione come assistente scenografo e successivamente come Art Director. Tra i film più
importanti ci sono Titus di Julie Taymor, Gangs of New York e Hugo Cabret di Martin Scorsese,
Ritorno a Cold Mountain di Anthony Minghella, Il settimo figlio di Sergej Bodrov.
Nel 2005 e 2006 firma la scenografie per due film-tv di Pasquale Pozzessere, Lucia e La
provinciale.
La passione per il disegno lo porta a collaborare nuovamente come bozzettista e disegnatore
per due grandi progetti della Walt Disney Pictures: Casanova di Lasse Hallstrom e Prince of
Persia di Mike Newell.
Nel 2010 lavora come scenografo nel film-tv Amanda Knox – Murder on Trial in Italy di Robert
Dornhelm.
Nel 2013 realizza le scenografie del film fantasy The Games Maker di Juan Pablo Buscarini,
vincendo l’anno dopo il Premio Sur (Academia de las Artes y Ciencias Cinematograficas de la
Argentina).
MASSIMO CANTINI PARRINI – costumi
Nato a Firenze, sin da bambino subisce il fascino del costume grazie alla nonna materna, sarta
fiorentina, che lo introduce al mestiere. Inizia così a collezionare abiti d’epoca sostenendo che
un abito antico non si limita a raccontare la storia di chi l’ha indossato, ma quella della società
che lo circonda. Questa passione per l'archeologia della moda lo porta a conseguire il diploma
di perito di costume e moda presso l'Istituto statale d'Arte di Firenze. Prosegue gli studi al
Polimoda affiliato all' I.F.T di New York per poi laurearsi in Cultura e Stilismo della moda presso
la Facoltà di Lettere e Filosofia di Firenze. Durante gli studi accademici vince il concorso al
Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma e frequenta il corso di Costume tenuto da Piero
Tosi. Entra poi alla sartoria Tirelli come assistente costumista e con questa qualifica è
accreditato il suo esordio nel cinema, accanto alla costumista premio Oscar Gabriella Pescucci
che lo chiama a collaborare per grandi produzioni quali I miserabili di Bille August, Sogno di
una notte di mezza estate di Michael Hoffman, Van Helsing di Stephen Sommers, La fabbrica di
cioccolato di Tim Burton e La leggenda di Beowulf di Robert Zemeckis.
Nella sua filmografia da costumista ricordiamo, tra gli altri titoli, Che strano chiamarsi
Federico di Ettore Scola, Walesa – L’uomo della speranza di Andrzej Wajda, La trattativa di
Sabina Guzzanti, Passione sinistra di Marco Ponti, The Wholly Family di Terry Gilliam, La donna
della mia vita di Luca Lucini, Carnera – The Walking Mountain e 11 settembre 1683 di Renzo
Martinelli.
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