Sapori d`autunno - Gruppo Attacchi Valle d`Aosta
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Sapori d`autunno - Gruppo Attacchi Valle d`Aosta
L’ITINERARIO Sapori d’autunno Sugli Appennini tra le sagre e i profumi del sottobosco per un viaggio enogastronomico di tre giorni di ANTONELLA MONTALTI Foto di GAVA N ei mesi di ottobre e novembre i piccoli e suggestivi paesi dell’Appennino Emiliano si popolano di feste e sagre per celebrare i tanti frutti che la natura regala all’uomo nella stagione autunnale. Momenti di aggregazione nati dalla voglia di stare insieme che diventano veri e propri riti popolari e occasioni di svago dal lavoro quotidiano. Preziosi attimi di pura allegria fatti di musica, canti e balli in onore dei profumati funghi di Acquaria, delle gustose castagne di Montecreto, della semplice e saporita patata d’alta quota di Piandelagotti e del ricercato tartufo di Montefiorino. La creatività di cuochi stellati unita alla laboriosità delle donne di casa dà vita a piatti ricchi di gusto e di profumatissimi aromi che invadono taverne, locande, trattorie e ristoranti. Tra le strade dei paesi si allestiscono invitanti banchetti straripanti di carnosi porcini, scottanti caldarroste, patate arrostite e preziosi tartufi. E qua e là spuntano vassoi ricolmi di crescentine, borlenghi e gnocchi fritti spolverati di parmigiano reggiano, da abbinare a un buon bicchiere di effervescente Lambrusco. Per godersi questo tripudio di sagre autunnali e passare tre giorni in sella prima dell’arrivo del freddo e del lungo inverno, il Gava-AM di Polinago organizza per l’1, 2 e 3 novembre un viaggio sull’Appennino Modenese attraverso i paesi di Montecenere, Acquaria, Riolunato, Piandelagotti, Frassinoro e Montefiorino. Il Gava nasce nel luglio 1994 come associazione sportiva affiliata alla Fise e da oltre vent’anni si occupa di equitazione di montagna. In Valle d’Aosta è stata la prima associazione a promuovere la diffusione degli attacchi, organizzando sfilate di carrozze d’epoca, gare di attacchi nazionali e internazionali, oltre a tenere corsi di avviamento alla disciplina. Dopo il periodo iniziale, carat- 40 OTTOBRE 2013 CAVALLOMAGAZINE terizzato dall’attenzione quasi esclusiva agli attacchi, l’associazione ha ampliato la propria area operativa addentrandosi nel settore agonistico e promuovendo attività formative nell’ambito delle discipline olimpiche e non. «La nuova sede sull’Appennino Modenese è attiva nell’organizzazione di viaggi a cavallo e con attacchi dal 2008 – spiega Tiziano Bedostri, anima del Gava -. Il viaggio in programma per l’inizio di novembre rientra a pieno titolo nell’equitazione di montagna e ancora una volta testimonia come il turismo equestre sia una forma di turismo a basso impatto ambientale praticabile davvero in tutte le stagioni. Inoltre utilizzando i sentieri e i tracciati esistenti riusciamo a valorizzare percorsi ricchi di storia e cultura». Una storia e una cultura che impregnano profondamente anche le tradizioni enogastrono- IL PERCORSO miche di questi territori. La meta del primo giorno di viaggio, Acquaria, per esempio, è un piccolo paese a 860 metri sul livello del mare da sempre molto rinomato per i suoi funghi. In autunno è possibile gustare piatti preparati secondo antiche ricette a base di porcini, galletti, spugnole e amanita caesarea, volgarmente conosciuta come ovolo buono. Quest’ultimo è uno dei più apprezzati e ricercati funghi commestibili, da molti consumato anche crudo in insalata. La sua prelibatezza indusse gli antichi romani a definirlo “il cibo degli dei” e a tutelare i boschi in cui si riproduceva. A pochi chilometri da Acquaria, nel comune a Montecreto, si tiene invece la Festa della Castagna, una manifestazione che raccoglie sull’Appennino Modenese visitatori provenienti da tutta Italia. La manifestazione si svolge lungo la via principale del paese dove sono allestiti stand gastronomici che sfornano ininterrottamente tutti i prodotti tipici derivati dalla castagna, come il ‘castagnac- MARTEDÌ 1 novembre Polinago – Montecenere – Acquaria (Montecreto) MERCOLEDÌ 2 novembre Acquaria (Montecreto) – Riolunato – Piandelagotti – Frassinoro (tappa serale presso il maneggio di Frassinoro, sede estiva del Gava) GIOVEDÌ 3 NOVEMBRE Frassinoro – Montefiorino, visita alla Festa del Tartufo - Palagano - Polinago PROGRAMMA GIORNALIERO Ore 9 Partenza dal maneggio o dal punto tappa Ore 12,30 Punto sosta, pranzo in trattoria / ristorante / agriturismo Ore 17 Arrivo al punto tappa Ricovero dei cavalli in box o paddock elettrificati Ore 20 Cena e pernottamento a scelta tra B&B / locanda / hotel Livello di difficoltà: sono richieste discrete capacità equestri Guida: Tiziano Bedostri, Tecnico Fise di Equitazione di Campagna di III livello NOTE • Per motivi organizzativi il tragitto potrà subire delle variazioni • È possibile praticare anche un solo giorno Il trekking rientra nel Progetto Turismo Equestre della Fise Emilia Romagna. Il progetto, partito nel 2009 e giunto quest’anno alla sua quinta edizione, mira a valorizzare e sviluppare un settore dell’equitazione in forte crescita e che si rivolge a fasce di utenza sempre più ampie. I percorsi di volta in volta vengono rilevati con Gps e trasferiti su cartografia georeferenziata della Regione Emilia Romagna, per disporre di un archivio sempre aggiornato di itinerari fruibili a cavallo. L’Appennino modenese costituisce una straodinaria ‘dispensa’ stagionale. In autunno custodisce delicate essenze da scoprire in sella, di sagra in sagra cio’ e i ‘ciacci di castagna’, una specie di frittelle da farcire con ingredienti dolci come cioccolato, panna o crema di nocciole, ma ottime anche con ingredienti salati come formaggio, pancetta o ricotta. Il tutto accompagnato da buon vino e dalla musica di orchestrine tradizionali. Dopo i funghi e le castagne, la protagonista del secondo giorno di trekking sarà la patata d’alta quota, celebrata a Piandelagotti, frazione del comune di Frassinoro, con mercatini, degustazioni, e mostre di macchine agricole, oltre che con un divertente concorso per eleggere e mettere all’asta la patata più grossa dell’annata. La storia delle patate del resto sarebbe degna di un romanzo d’avventura, fatta com’è di scontri, lotte e battaglie, che si concludono con l’immancabile lieto fine. Questo tubero infatti ha incontrato in Europa tante resistenze e tante diffidenze, e ancora più ostacoli ha trovato in Italia, dove è diventata un alimento comune solo nel 19esimo secolo. Ossia molto dopo essere entrata nell’alimentazione quotidiana di paesi come l’Irlanda e l’Olanda. Prima si pensava fosse velenosa, forse per il suo aspetto poco accattivante; poi che fosse cattiva da mangiare, magari anche perché all’inizio veniva consumata cruda… Poi finalmente ebbe giustizia, CAVALLOMAGAZINE OTTOBRE 2013 41 > ¥ Nel cuore dell’Appennino Modenese si trova il paese di Montefiorino, con la sua rocca medievale che dal 1979 ospita il Museo della Resistenza della Repubblica Partigiana di Montefiorino. La bellezza naturalistica e architettonica del paese è stata lo sfondo di una pagina importante della storia d’Italia e della Seconda guerra mondiale. Proprio qui infatti si riaccese la speranza nella liberazione e nella conquista dei diritti democratici soppressi dal regime fascista. Accadde nell’estate del 1944, durante i momenti più bui della guerra, quando la determinazione delle milizie partigiane e il coraggio della popolazione civile resero possibile la creazione di un’amministrazione autonoma nel bel mezzo dei territori ancora controllati dalle truppe di occupazione tedesche. All’interno della rocca si sviluppa un percorso ricco di testimonianze che racchiudono i valori della libertà e della democrazia, per i quali queste terre si sono battute. Boschi, monumenti e tutti i sapori dell’autunno emiliano per l’itinerario studiato da Tiziano Bedostri ma dato che coltivarla e acquistarla costava poco rispetto alle altre verdure, mantenne una connotazione dispregiativa. Come testimoniano modi di dire quali ‘sacco di patate’ o ‘idem con patate’. ‘Idem con patate’ in particolare nasce dalle ordinazioni fatte nelle trattorie da poco prezzo, che solitamente servivano un solo piatto; un commensale ordinava un piatto e l’altro, per fare lo spiritoso, lo stesso (idem), ma aggiungendo un contorno semplicissimo, diffusissimo e praticamente gratuito: le patate, appunto. In alta montagna invece la coltivazione delle patate viene, in ordine di importanza, sia per l’alimentazione che per l’economia locale, subito dopo l’allevamento del bestiame. A Piandelagotti in particolare la sua coltura estensiva fu avviata negli anni Venti su iniziativa dell’illustre compaesano monsignor Adolfo Lunardi, botanico di fama nazionale. Successivamente importanti contributi al suo miglioramento in termini quantitativi e di qualità del prodotto arrivarono dagli studi condotti a partire dagli anni Trenta presso la stazione di alpeggio impiantata a Piandelagotti dall’Istituto Sperimentale di Zootecnia di Modena. Furono messe a coltura diverse varietà di patata e selezionate le più adatte al territorio e al suo microclima e Piandelagotti divenne uno dei centri più importanti per la produzione di patate da seme. L’ultima giornata di trekking sarà dedicata a un tubero molto più raro di quelli coltivati a Piandelagotti, ovvero a Sua 42 OTTOBRE 2013 CAVALLOMAGAZINE DA VISITARE ® DOVE DORMIRE L’Hotel Cimone di Riolunato è attrezzato con paddock stabili per la sosta dei cavalli; il titolare alleva cavalli di razza Bardigiana ed è sempre molto felice di ospitare cavalli e cavalieri. L’albergo si trova nel centro dell’Appennino Tosco Emiliano, le camere sono dotate di servizi, balcone e tv con impianto satellitare. A disposizione dei clienti: sauna, idromassaggio, solarium, palestra, sala giochi, internet point e wi-fi. La cucina, seguita personalmente dai titolari, propone specialità a base di funghi e tartufo. Un consiglio: le stanze con vista sul Ponte della luna… Info: www.hotelcimone.it, tel. 053675022, email: [email protected] Maestà il tartufo, celebrato a Montefiorino con la Mostra Mercato del Tartufo Modenese, in programma il 26 e 27 ottobre e l’1,2 e 3 novembre. Durante la visita alla mostra mercato sarà possibile degustare e acquistare il prezioso tubero, oltre a divertirsi a riconoscerne l’origine a seconda delle caratteristiche di colorazione, sapore e profumo. I tartufi che crescono nei pressi della quercia, ad esempio, hanno un profumo più pregnante, mentre quelli nati in prossimità dei tigli sono più chiari e aromatici. La sua forma dipende invece dal tipo di terreno in cui si sviluppa: se è soffice, il tartufo si presenterà più liscio, mentre un tartufo cresciuto in un terreno duro e compatto, a causa della difficoltà di farsi spazio, diventerà nodoso e bitorzoluto. D’altra parte una vita difficile “ammacca” chiunque… non solo i tartufi. J • COSA MANGIARE Tra i primi piatti da non perdere ci sono sicuramente le pappardelle ai funghi o al ragù di cinghiale e poi i tortellini, le tagliatelle, i tortelloni e i ravioli, veri e propri vessilli di queste zone. Tra i secondi molto gustose le portate a base di carne alla brace e cacciagione. Squisiti i dolci fatti in casa, praticamente ogni locale propone i suoi, c’è solo l’imbarazzo della scelta. ● Info www.gruppoattacchivda.it, [email protected] Tel. 348 2312390