carlino - Unione dei Comuni del Frignano
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•• 18 VENERDÌ 30 AGOSTO 2013 APPENNINO PAVULLO LABORATORIO PER BAMBINI A SASSOGUIDANO CONTINUANO gli appuntamenti dell’estate pavullese. Oggi la Riserva naturale di Sassoguidano propone, a cura dell’associazione ‘I Prataioli’, il laboratorio per bambini dai 2 ai 12 anni ‘Giochi d’arte: lavorare con le mani’, per scoprire e riscoprire i propri talenti giocando’. Costo: 12 euro. «Un ultimo aiuto e Lux continuerà a brillare» Frassinoro, per salvare il cinema servono 30mila euro, il costo di un proiettore digitale — FRASSINORO — IL CINEMA Lux è quasi salvo. È ormai ufficiale, infatti, che la sala cinematografica di Fontanaluccia, a Frassinoro, è riuscita ad aggiudicarsi parte di quel contributo (1 milione in totale) elargito dalla Regione per i cinema emiliano-romagnoli. Anche la sala parrocchiale di Fontanaluccia, che aveva partecipato al bando regionale nei mesi scorsi, potrà quindi usufruire di un contributo (che varia da un minimo di 30 mila euro a un massimo di 50) per l’acquisto di un proiettore digitale (il cui prezzo si aggira sui 60 mila euro), che dalla fine dell’anno sarà necessario per poter evitare la chiusura. Dal 31 dicembre, infatti, tutte le proiezioni in pellicola resteranno soltanto un ricordo. E a sopravvivere saranno solo le sale che riusciranno a dotarsi di proiettore digitale. Per un piccolo cinema come il Lux, per di più radicato in una realtà di montagna piuttosto isolata e disagiata, l’ostacolo del passaggio al digitale poteva significare la chiusura. Ma la parrocchia, che ha in gestione il cinema, e i volontari che da decenni dedicano anima e corpo a quel piccolo grande schermo, non avevano nessuna intenzione di gettare la spugna. E la loro tenacia li ha premiati. «Ringrazio la Regione, e l’assessore Muzzarelli, per la sensibilità dimostrata e il contributo destinato a Fontanaluccia», è il commento del presidente regionale dell’associazione cattolica esercenti cinema (Acec), Luigi Lagrasta, che in questi mesi si era mobilitato per salvare la sala cinematografica, I SOCCORRITORI Sì della Regione L’ente regionale ha ammesso la sala di proiezione di Fontanaluccia al bando per ottenere un finanziamento che coprirà parte delle spese Appello ai Comuni “ La sala è un’istituzione e se si spegnesse tutto l’Appennino ne risentirebbe La gestione spera che i Comuni di Frassinoro, Montefiorino e Villa Minozzo contribuiscano anch’essi dando i soldi che mancano all’acquisto del nuovo proiettore LAGRASTA E GOBETTI, ‘MENTORI’ DEL CINEMA LUX MONTEFIORINO ‘Romeo e Giulietta’ al Maggio in Rocca GIULIETTA e Romeo a Montefiorino. Domenica prossima, all’interno della rocca medievale, la compagnia saggistica ‘Val Dolo’ presenta il maggio ‘Giulietta e Romeo’, di Aristide Caselli e Franco Sorbi. L’appuntamento, patrocinato dal comune di Montefiorino, è per le ore 15.30 presso la rocca medievale. lanciando un appello alle istituzione affinché si adoperassero per sostenere questo importante polo di aggregazione. «Il cinema Lux è una sala leggendaria ed esemplare, unica – aveva dichiarato Lagrasta -. Se spegne le luci questa sala, si spegne una parte d’Appennino». Se è doveroso da un lato dare la buona notizia dell’arrivo del contributo regionale, lo è altrettanto ricordare, però, che è ancora presto per cantare vittoria. Il contributo regionale, infatti, coprirà soltanto una parte della spesa per il digitale. Il resto rimane a carico della parrocchia, che dovrà peraltro anticipare l’intera som- ma necessaria per l’acquisto del proiettore (la Regione rimborserà la sua quota ad acquisto avvenuto). I problemi, quindi, non sono affatto finiti. «Per questo lancio un appello ai comuni di Frassinoro, Montefiorino e Villa Minozzo (nel Reggiano) perché il cinema Lux può ancora salvarsi – dichiara il parroco don Giuseppe Gobetti -. Speriamo in un interessamento dei tre enti, o di qualche privato, perché ci aiutino nell’acquisto con un contributo a fondo perduto o anche con un prestito». Solo con l’aiuto di tutti il Lux potrà ancora tenere i riflettori accesi. Milena Vanoni MONTECRETO ESTATE CON I CORSISTI DEL MAESTRO GRIMANDI. L’ASSESSORE GRUPPIONI: «INIZIATIVA IMPORTANTE» «Il corso di canto è un successone, speriamo diventi un coro» —MONTECRETO— QUALCUNO li ha già battezzati ‘il coro di Montecreto’ per le loro esibizioni periodiche nel Parco del castagni. E dopo quattro anni di vita sono ormai diventati un punto di riferimento musicale dell’estate mentecretese. Sono i corsisti diretti dal maestro Gian Marco Grimandi che anche quest’estate, per il quarto anno consecutivo, ha organizzato a Montecreto un corso di canto corale, dedicato ad adulti e bambini, di tutte le età. Il corso si articola in tre lezioni settimanali, che si svolgono nei mesi di luglio e agosto, coinvolgendo residenti e tantissimi villeggianti. Il corso, che propone principalmente canti po- I corsisti del maestro Grimandi, già chiamati ‘Il coro di Montecreto’ polari emiliano-romagnoli, si tiene all’aperto, nella suggestiva cornice del parco dei castagni, e si conclude ogni anno con un saggio finale aperto al pubblico, un momento molto seguito e partecipato dagli abitanti di Montecreto. «Quest’anno sono riuscito a coinvolgere una quarantina di persone — spiega il direttore Grimandi —. Organizzo corsi anche a Bologna e in pianura, ma una partecipazione così numerosa non l’ho mai vista. E pensare che siamo in un comune di appena mille abitanti». E ormai a Montecreto sono in tanti ad avere identificato quel gruppo di corsisti come il coro del paese. «Qualcuno ci chiama già ‘il coro di Montecreto’» sorride il maestro Grimandi. E anche se il suo gruppo estivo di corsisti non è ancora un coro a tutti gli effetti, l’auspicio è proprio quello che lo diventi. «Siamo orgogliosi di essere riusciti a dar vita a questa importante iniziativa — è il commento dell’assessore alla cultura del comune di Montecreto, Giorgio Gruppioni —. Speriamo che aumenti la sensibilità soprattutto da parte dei residenti, perché il corso possa trasformarsi in un vero e proprio coro». Milena Vanoni SERRAMAZZONI Leoni (Pdl): «La Regione ristrutturi l’ex Colonia» —SERRAMAZZONI— «LA SITUAZIONE all’ex colonia ‘Danilo Barbieri’ di Monfestino, nel comune di Serramazzoni, è sempre più grave. È necessario vendere l’edificio e aprire un tavolo di confronto tra comune e regione». A lanciare l’allarme è il consigliere regionale Andrea Leoni, che ha presentato un’interrogazione alla giunta sullo stato dell’immobile di proprietà della regione. «L’ex colonia sta cadendo a pezzi — scrive —. Lo stato di totale abbandono si protrae da anni per quella che, dal 1937 fino ai primi anni ’70, è stata la meta di migliaia di bambini che sono venuti d’estate a trascorrere le vacanze. Da tempo l’edificio, sotto il vincolo dei Beni architettonici della Soprintendenza, è stato dichiarato inagibile. I crolli, che finora hanno riguardato le strutture interne, ora sono visibili anche all’esterno. Bisogna trovare una soluzione perché in questo modo le cose peggioreranno sempre di più. La Regione ha inserito l’ex colonia tra i beni da dismettere, ma sono andate deserte ben cinque aste, segno che la richiesta di oltre un milione e 800mila euro è fuori mercato. La situazione deve essere sbloccata». Da qui la decisione di presentare un’interrogazione alla giunta, «per chiedere che sia aperto quanto prima un tavolo di confronto con il comune di Serramazzoni per valutare al meglio la situazione affinché un edificio degradato sia restituito alla fruibilità della collettività. Chiedo inoltre di stabilire un prezzo che possa invogliare qualcuno ad acquistare l’immobile. Del resto la Regione ha interesse a vendere una proprietà che non produce ricchezza ma solo costi — conclude il consigliere regionale —. È necessario togliere il bene e l’area dal degrado in cui sono ora». m.v.