Cynny presenta la rivoluzione degli Instant video

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Cynny presenta la rivoluzione degli Instant video
Cynny presenta la rivoluzione degli
Instant video
di Marta Panicucci
Con oltre 5 milioni di euro raccolti in poco più di due anni, 35 dipendenti a
Firenze e altre 3 società sparse nel mondo, Cynny è molto più di una startup
innovativa (nonostante rientri sotto questa denominazione) e il suo progetto di
Instant video "Morphcast" è molto più di un'app. Prevedere dove arriverà la
società di Stefano Bargagni – temerario imprenditore fiorentino con alle spalle
diverse esperienze nel settore dell'informatica - è difficile, ma le carte stese in
tavola da Cynny in vista del lancio dei suoi prodotti svelano un progetto
ambizioso. «Presentiamo un nuovo media, un nuovo modo per interfacciarsi al
computer. E' come se fosse stata inventata la televisione o un video, è una cosa
nuova che si apre a qualsiasi campo e il risultato sarà che i video sembreranno
come la televisione in bianco e nero» spiega Bargagni, fondatore e
amministratore delegato di Cynny.
Nell'epoca delle startup innovative e dei colossi mondiali dell'information
technology, il cuore di Cynny si trova a Firenze in via della Mantellate dove la
società ha aperto i battenti nel 2013, ma la testa del marketing è negli Stati Uniti,
nella Silicon Valley dove Cynny Inc (nome della controllata al 100%) si è
impiantata nel 2012 al fianco delle più grandi società del mondo internet.
Dopo due anni di progettazione e di raccolta fondi, Cynny è pronta al lancio del
suo primo prodotto. Esce in queste ore sugli store Apple e Android la versione
base dell'app Cynny Instant video per la creazione e la condivisione di video
interattivi. Comportandosi come una videocamera, l'app permette di registrare
foto, audio e brevi video che vengono montati e condivisi sui principali social
network (Facebook, Google+, Twitter), ma anche inviati via mail o tramite
conversazioni su WhatsApp. L'Instant video di Cynny si presenta come un'app
semplice, intuitiva e "leggera" perché le foto e i video non pesano sulla memoria
del cellulare.
Entro fine mese, poi, l'app si doterà di un'altra peculiarità: la pellicola condivisa.
Anziché inviarsi le foto tramite social o posta, due utenti, con un semplice codice,
potranno condividere la stessa pellicola e avere le foto dell'altro direttamente
sulla propria app Cynny. Il risultato sarà in video montato a quattro mani.
Ma il vero appuntamento con il mercato è fissato per il 17 giugno, quando la
startup di Bargagni metterà online il prodotto pensato per avere accesso
all'Olimpo dei colossi di internet: Morphcast. Frutto della collaborazione tra gli
ingegneri della sede di Firenze e prestigiosi centri di ricerca (il Computer vision
center di Barcellona e Media integrator e communication center dell'Università
di Firenze), l'app sarà in grado di modificarsi in tempo reale in base all'utente
che sta guardando l'Instant video. «Facciamo il rivelamento delle emozioni –
spiega Bargagni - dell'età e della persona che sta guardando, per offrire
un'esperienza unica per ognuno, perché il video cambia a seconda di chi lo
guarda».
Cynny sta tentando una profilazione altissima degli utenti per offrire esperienze
video che si adattano e cambiano in base ad età e genere dell'utente, ma anche
dei suoi interessi e delle espressioni facciali durante la visione. Una tecnologia
che farà i suoi primi passi nell'intrattenimento degli Instant video, ma che
potrebbe essere sviluppata per settori come il marketing e la pubblicità,
l'educazione e il parental control per evitare l'accesso dei minori a contenuti
inadatti.
Alla base di questo progetto c'è Stefano Bargagni, nome noto alle cronache
fiorentine per le sue avventure imprenditoriali nel mondo internet. Fondatore di
Chl, e-commerce di prodotti tecnologici quotata alla Borsa di Milano, ha guidato
altre due startup negli Stati Uniti, la Pride e la Activei che assemblano in Silicon
Valley prodotti hardware provenienti da Taiwan.
Da qualche anno il core business di Bargagni è costituito dalla galassia di Cynny
Spa (di cui detiene il 52%) società al vertice di un gruppo formato da: Cynny Inc
negli Usa, la sorella fiorentina Cynny Space (controllata all'85%), Cynny Social
Cloud srl, (controllata al 100%) con sede in Romania e Ambedded Technologies
co. (partecipata al 2%), a Taiwan per la produzione dell'hardware.
Ma parliamo di numeri: dal novembre 2013 a marzo 2015 Cynny ha raccolto 5,3
milioni, frutto di operazioni di venture capital integrate da due campagne di
equity crowdfunding sulle piattaforme Starsup e Investi-re. La raccolta
complessiva potrebbe arrivare presto a quota 6 milioni grazie all'aumento di
capitale in corso che si chiuderà il prossimo 31 marzo. La conta dei soci che
hanno creduto nel progetto di Bargagni sono circa 300, tra questi, due sono
investitori istituzionali: Intermonte Sim Spa, investment bank indipendente sul
mercato italiano che possiede poco meno dell'1% di Cynny e Planven
Investments Sa riconducibile a Carlo de Benedetti che con 2,6 milioni di
investimento possiede quasi il 7%.
Qual è il modello di business pensato da Cynny? La risposta a questa domanda
arriverà solo dopo aver superato quota 200milioni di utenti, rivela il suo
fondatore. Nel 2016 i ricavi previsti per Cynny Spa sono pari a zero, così come lo
sono stati negli ultimi anni (in cui le perdite sono state compensate dalla raccolta
di capitali) e lo saranno probabilmente anche per i prossimi uno-due anni. La
società in via delle Mantellate si "appoggia" alla sua sorella fiorentina, Cynny
Space, che ha progettato servizi di cloud storage da vendere sul mercato
mondiale ad un prezzo altamente competitivo. La Cynny Space conta di farsi
spazio nel mondo del cloud raggiungendo entro il 2019 ricavi per almeno 30
milioni di euro.
Ma torniamo a Cynny e agli Instant video. La startup si propone di lanciare sul
mercato internazionale un prodotto che diventi virale aumentando il "peso" della
società per attirare, entro un paio di anni, grandi investitori americani che le
permettano di continuare a migliorare la tecnologia Morphcast oppure un
colosso internet intenzionato all'acquisto di Cynny che, però, promette Bargagni,
resterà «una piattaforma globale, gratis, per tutti, e per sempre». La terza via,
passati i due anni decisivi dal lancio del prodotto, potrebbe essere quella dello
sbarco in Borsa, a New York, al Nasdaq dove sono quotati Amazon, Google e
Facebook.