FIVIZZANO (Massa-Carrara)
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FIVIZZANO (Massa-Carrara)
FIVIZZANO (Massa-Carrara) astronomia politica cinema musica video letteratura poesia VENERDÌ 21 LUGLIO ore 21.30 Prendere a calci l’Italia SABATO 2 SETTEMBRE ore 21.30 Democrazia: un’esperienza inedita di governo regionale MARCO TRAVAGLIO con MAURIZIO MANNONI NICHI VENDOLA SABATO 29 LUGLIO ore 18.00 incontro con DANIELE CIPRÌ e FRANCO MARESCO ore 21.30 CONCERTO-SPETTACOLO inventario siculopalermitanesco immagini di Daniele Ciprì e Franco Maresco ENRICO RAVA tromba SALVATORE BUONAFEDE piano GREGORIO NAPOLI voce recitante LUNEDÌ 31 LUGLIO ore 21.30 Democrazia di guerra e guerra per la Democrazia FABIO MINI - ALI RASHID - MASSIMO TOSCHI LUOGO EVENTI: GIARDINO OSTELLO DEGLI AGOSTINIANI (in caso di maltempo Salone) ingresso gratuito / tranne concerto-spettacolo: prevendite Box Office 055 210804 TRE CENE SPETTACOLARI con FEDERICO NOBILI 7 AGOSTO ore 20.15 Comunicare fa bere ovvero Il “Convivio” platonico e l’evoluzione della specie Ristorante IL SICOMORO - Loc. Cormezzano 13 AGOSTO ore 20.15 Pensiero della terra o pensiero terra terra? Una cena per le ceneri mai fredde di Giordano Bruno Ristorante DA REMO - Monzone 20 AGOSTO ore 20.15 Il cranio e il cosmo ovvero La gaia scienza (gai-rire de la vie...) Enoteca con cucina IL MULINO DEL CIBUS - Castelnuovo Magra <<< Banchetto del pensiero, rave-party della lingua, ogni “cena-laboratorio di sapore e di parola” va PRENOTATA al numero 339 6541175 entro le ore 14.00 del giorno precedente. Partecipanti: max n° 5. Spesa di iscrizione: consiste nel pagamento di liquidi e solidi consumati, oltre alla quota condivisa per l’ospite-conferenziere. >>> Tutti gli eventi sono gratuiti (eccetto le cene spettacolari) gruppo eliogabalo COMUNICARE fa male 2 You don’t seem so proud about having to be scrounging your next meal: Federico Nobili è stato, per ora, scrittore, regista, insegnante, attore, consulente politico, aiuto giardiniere. Laureato in Filosofia con la tesi Il miracolo e lo stupore nella filosofia di Spinoza. Nel 1990 fonda il Gruppo Eliogabalo. Ha prodotto una quarantina tra video sperimentali, documentari, installazioni. Direttore artistico di Comunicare fa male, è stato docente presso la Bottega di Musica e Comunicazione di Giovanni Lindo Ferretti a Bologna. Ha diretto i film La sesta ora e Il mattatoio di Dio - frammenti ludici di materialismo mistico. Tra le pubblicazioni: Buonanotte infinita, Gruppo Eliogabalo, 1998; Stanza dell’idiota, TraccEdizioni, 1997 (edizione russa a cura di Kirill Sergeyev, Linor, Mosca, 2000); Esplodersi, in Scrivere sul fronte occidentale, a cura di Antonio Moresco e Dario Voltolini, Feltrinelli, 2002; Questa ingannevole semplicità, Edizioni ETS, 2005 (con allegato in DVD Il mattatoio di Dio). PRIMA DI ANDARE A DORMIRE. Mentre lavoro, si fa per dire, alla composizione di questo pieghevole, la finestra aperta della mansarda sniffa i fumi dei gelsomini finalmente fioriti, la strada statale 63 rumoreggia di tanto in tanto con qualche camion di passaggio (aumentati negli ultimi anni, tra cave, movimento terra e TIR dall’est Europa, che scavalcano i divieti di transito delle autostrade di fine settimana), le marmitte urticanti dei motorini adolescenti infestano l’aria, voci pasoliniane dal Bar del Bobo - ultimo avamposto schiettamente popolare che sta per chiudere il suo arco di vita, quest’estate, dopo un quarto di secolo - ridono e bestemmiano innocenti, tra un tressette la morra una piccola birra e lo schermo gigante proiettato nei mondiali tedeschi, il semaforo all’incrocio lampeggia ipnotico contro la facciata scrostata del vecchio mattatoio, giallo intermittente che sa quel che deve fare prima dell’ennesimo black-out occidentale, le rondini hanno appena smesso di stridere, latrano i cani dalle colline, così lontani che non danno neppure fastidio, dai platani secolari e dall’erba umida pulsano metallici i primi grilli, mia madre ogni tanto tossisce secca, di sotto, quando l’ossigeno non basta, un pipistrello sta alla larga dalla luce della scrivania, una falena vorrebbe succhiarsela via e morire ustionata senza starci troppo a pensare, le costellazioni non occhieggiano proprio nessuno, vorticose, incendiate, fredde di distanza incolmabile, la pelle del torace mi si squama trasparente per l’eccesso di ultravioletti assorbito, Bobo Dylan borbotta qualcosa a basso volume, se vuoi andare a ca-casa ti tirano le pietre, se vuoi stare solo ti tirano le pietre, la verità è un argomento da ubriachi, se la ride e se la spassa con tutta la banda, l’allegria è il gioco che comanda, l’aria si sta facendo fresca, la terra buia, troppo buia per vedere, detonazioni di guerra gracchiano da un televisore distratto, qualcuno cambia il canale di scolo, un giornalista svedese freddato a Mogadiscio con un colpo alla schiena, un ministro e un ex-ministro sbottano di vibrante protesta, benzina brucia nei motori a scoppio, nella scatola del cranio scocca una scintilla e fa eco la parola oppio, il sole si fonde e deflagra anche se invisibile, è tutto un detonare, tutto un esplodere di realtà che non riesce a stare, a stare e basta, senza chiedere altro da sé, come la sagoma scura delle foglie mosse dalla brezza che scivola giù dai monti, ma anche le montagne non sono altro che un’onda del mare, una fuga insensata della materia impermanente... son rimasto con la logica di un bambino, pressante: se si deve finire e soffrire, perché ostinarsi a nascere e continuare? perché la sete viene prima della bocca? guarda che non è una frase sciocca... l’aria serale di giugno mi fa tacere come se ogni domanda fosse niente, mi regala per qualche battito cardiaco una quiete apparente, vorrei avere lingua di papavero e occhi di ginestra, sbocciare dalla testa pensieri come petali di ortensie, che sradicano sfumature d’ocra di rosa d’azzurro di viola alla ruggine dei puntelli del terrazzo e al rame ficcati a fondo nel terreno, in un lampo bianco regredire allo stadio in cui la vita sapeva fiorire e marcire senza usare parole, la vertigine delle immagini e degli odori mi fa chiudere le persiane, barcollo verso il bagno e inciampo nel tappeto volante, son caduto, orizzontale, senza volare, niente male, va tutto bene, tutto bene, sto soltanto sanguinando, che non è altro che un gerundio, sanguinando, un effimero suono notturno del pianeta che mi culla, come il ronzare della zanzara che parla dei misteri dell’universo e non capisco nulla, inarco le sopracciglia, allargo le braccia, distendo le labbra, una piccola bolla di pernacchia mi sfugge tra i denti, un mezzo sorriso silenzioso l’accompagna, l’altra metà la tengo per me e per il nero a venire, che altro potrei fare? il racconto finisce qui, prima di iniziare, prima di andare a dormire. GENTE IN VIAGGIO per BISOGNO e SPERANZA documentari & convegno in collaborazione con Comunità Montana della Lunigiana e Museo regionale dell’Emigrazione della gente di Toscana (Lusuolo) E ci toccò partire di DAVIDE BINI - FABIO BIANCHI - SIMONE PECORARI - SERENA MORA prodotto da Comunità Montana della Lunigiana - realizzato da gruppo eliogabalo e uovoquadrato La Spezia Porta di Sion di DAVIDE BINI - FABIO BIANCHI - ALESSANDRO BRONZINI prodotto da Gruppo Samuel - realizzato da gruppo eliogabalo Vite oltre confine di DAVIDE BINI - FABIO BIANCHI prodotto da Comune di Bagnone - realizzato da gruppo eliogabalo in coll. con Museo dell’Emigrazione di Lusuolo SETTEMBRE / OTTOBRE Cinema Manzoni di Pontremoli e Castello di Lusuolo [date e interventi da definire] gruppo eliogabalo COMUNICARE fa male 3 SCUOLA DI FORMAZIONE CIVICA E POLITICA Anno 2 PROFILO OSPITI - a cura di RITA SCRIMIERI - NICHI VENDOLA Presidente della Regione Puglia. Giornalista e autore di Prima della battaglia (Milano, 1983), Soggetti smarriti (Roma, 1991), Il Mondo capovolto (Datanews, 1994). Tra i promotori della Lila (Lega italiana Lotta all’Aids) e dell'ArciGay e tra i fondatori del Partito della Rifondazione Comunista. È stato iscritto all’Azione cattolica della sua città di residenza, Terlizzi. Eletto deputato per la terza volta nel 2001, è stato tra l’altro vicepresidente Commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia e sulle altre associazioni criminali similari, componente della XIV Commissione permanente Politiche U. E. e della commissione Ambiente Fa parte dei miei momenti liberi continuare ad insistere sulla domanda di allora: se questo è un uomo. Insistere, non riferendola soltanto alla guerra, al nazismo, ma anche al mondo d’oggi, al terrorista, a chi corrompe e si fa corrompere, al cattivo politico, allo sfruttatore. Insomma, a tutti quei casi in cui viene spontaneo chiedersi se l’umanità sia conservata o perduta, sia recuperabile o no. Primo Levi A partire dal 2004 il Gruppo Eliogabalo ha avviato all’interno di Comunicare fa male una Scuola di formazione civica e politica: Democrazia/Diritti/Doveri/Donne/Uomini, con particolare attenzione all’area mediterranea. La formazione è prevista su due livelli: 1. aspetti teorici, storici e istituzionali della democrazia e della nostra repubblica; 2. modalità di approccio concreto e territoriale alle questioni fondamentali della condizione umana in campo sociale: lavoro, salute, progettazione culturale, amministrazione del denaro pubblico, necessità e contraddizioni della formazione del consenso, partecipazione alla vita pubblica, diritti e doveri di cittadinanza, esercizio delle “virtù civiche”. In attesa di assumere veste giuridica, la Scuola organizza ogni anno almeno un seminario e incontri di approfondimento tematico che diano voce a diverse posizioni di pensiero. Per il 2006 propone il tema Democrazia coniugato come segue: - Democrazia come pratica all’interno dei partiti e tra i partiti - Democrazia come esperienza di governo regionale - Democrazia e guerra ALI RASHID Deputato al Parlamento italiano, cofondatore dell’Associazione Kufia, è stato Primo Segretario della Delegazione Palestinese in Italia FABIO MINI Generale di Corpo d'Armata dell’Esercito Italiano, è stato Ispettore per il Reclutamento e le forze di Completamento dell'Esercito e Capo di Stato Maggiore del Comando Nato delle Forze Alleate Sud Europa. Ha comandato per un anno l'operazione di peace-keeping Nato in Kosovo. Scrive su il Corriere della Sera, il Sole 24 ore e la rivista Limes. Tra i suoi libri, La guerra dopo la guerra (Einaudi) MASSIMO TOSCHI Assessore alla cooperazione internazionale per il perdono e riconciliazione fra i popoli (Regione Toscana), studioso dei grandi temi dell’esperienza cristiana - pace, povertà, martirio - nel 2000 viene nominato consigliere per la pace, la cooperazione e i diritti umani del presidente della Regione Toscana Claudio Martini, compiendo oltre quaranta viaggi in ‘zone calde’ del mondo Iraq, Burkina Faso, Israele, Palestina, Eritrea, Balcani, etc. dove ha promosso attività di cooperazione e di pace MARCO TRAVAGLIO Giornalista di La Repubblica e L’Unità, collabora a Micromega. È autore tra l’altro di Mani pulite (con G. Barbacetto e P. Gomez), Montanelli e il Cavaliere. Storia di un grande e di un piccolo uomo (Garzanti), Lucky Luciano. Intrighi, maneggi e scandali del padrone del calcio Luciano Moggi (Kaos Edizioni). Tra le ultime pubblicazioni: Le Mille Balle blu, con Peter Gomez (Bur) MAURIZIO MANNONI Giornalista, conduttore del TG3 e di Primo piano (Rai3), nel 1995 ha condotto Ultimo minuto (Rai3) ENRICO RAVA Il jazzista italiano più conosciuto a livello internazionale, è apparso sulla scena musicale a metà anni ’60, imponendosi rapidamente come uno dei più grandi solisti dei nostri giorni. Oltre 70 incisioni, di cui una ventina a suo nome SALVATORE BONAFEDE Pianista e compositore (anche per il cinema), vanta anni di esperienza negli USA e numerose collaborazioni internazionali GREGORIO NAPOLI Critico cinematografico e attore Il Gruppo Eliogabalo ha aderito al Comitato provinciale “Salviamo la Costituzione” e ha promosso incontri con la prof.ssa MARIA GIOVANNA SALARIS a Bagnone (14 giugno), Carrara (15 giugno), Fivizzano (19 giugno), in collaborazione con Puntorosso Carrara, Comitato ARCI Carrara-Lunigiana, ARCI Massa. Il documento “Le vicende della Costituzione” a cura di Maria Giovanna Salaris è consultabile alla pagina: http://www.eliogabalo.org/vicende.asp DANIELE CIPRÌ e FRANCO MARESCO Autori del programma televisivo I migliori nani della nostra vita (La7), esordiscono nel 1990 con Cinico TV a Fuori Orario, per poi passare a Blob e Avanzi. Primo lungometraggio nel 1995, Lo zio di Brooklyn, cui seguono Totò che visse due volte, Il ritorno di Cagliostro (60a Mostra del Cinema di Venezia), Come inguaiammo il cinema italiano - omaggio a Franco Franchi e Ciccio Ingrassia (anch’esso presentato a Venezia). Oltre a numerosi corti e mediometraggi, hanno realizzato lo spettacolo multimediale Palermo può attendere (2002, Biennale di Venezia) gruppo eliogabalo COMUNICARE fa male 4 ...tentativi di pensiero e prove di sonno... Nel nostro paese son tempi moggi per il calcio, figurati per la cultura... Dicono che lavoriamo in una terra marginale. Esser provinciali è una questione dell’anima: non riguarda le mappe degli atlanti, ma quelle neuronali. Contro l’abuso dell’aggettivo “poetico”: la poesia toccante fa sentire il freddo dei morti sottoterra e il caldo effimero della commedia del sangue; il vino del sole che sale come un’onda alla testa e ti travolge e ti fa perdere il controllo; il pianeta che vortica attorno al proprio asse e ci vorrebbe scaraventare nel vuoto interstellare, per quanto siamo distruttivi e dementi, per quanto siamo deliranti e senza magnanimità. MENTECATTI-VI: scritta spraiata sul muro dell’Ospedale vecchio di Carrara. Ma riesci a percepire qualcosa? il brulicare di un formicaio, le città viste dall’alto, una galassia al telescopio, la febbre industriale di una cellula, un tizio al telefono che inciampa lungo il marciapiede e continua a parlare, la campanella che chiude le contrattazioni a Wall Street, una pornostar svizzera che urla Afànti Safóia!, contare tutte le foglie dell’Amazzonia, uno spot pubblicitario senza audio, la carezza fatta a chi sta dormendo, ridere per forza dal dentista, due che non si separano finché non scade il mutuo per la casa, un incidente autostradale con lamiere accartocciate e odore di gomma bruciata, l’ansimare degli amplessi che pare infinito, svegliarsi in piena notte canticchiando na-nana-naaaa, il cuore in gola per la paura ma è solo un’ombra sul muro, salutare uno sconosciuto e sentirsi contento tutto il giorno, il tuo sistema oculare che trasduce questi caratteri tipografici in scariche chemioelettriche e credi di leggere e di capire, scuoti la testa, ma intanto vai avanti, si fa per dire... Non si scappa: la vita è una prigione e un casino. Se sei fortunato e nasci re, al massimo è un casinò... - una questione privata: il poeta astronomico tra nonna e madonna - gruppo eliogabalo COMUNICARE fa male 5 la terra Sbocco del Nord Europa nel Mediterraneo, la ancora caldo. Capita, in questo fuggevole Lunigiana è terra arcaica, di neolitica memoria, di passaggio, di illudersi nell’ascolto di voci del tempo passione astronomica e contadina, di magnetismo andato, di illudersi di parlare con voce che resista preistorico, visionaria nel paesaggio prima ancora per sempre. Ma il frantoio non ha pietà. E il sapore che nelle menti di chi lo abita. È terra di resistenza dell’olio, anche il migliore, di qualità intensa e e capitolare persistente, maturato tra siccità sasso sole e all’espansionismo romano e protoimperiale, con silenzio, dura ben poco. Se pensi alle stesse i suoi insediamenti di “barbarie” ligure-apuana montagne come fluide onde geologiche, loro che ostinata, massacrata e deportata. Confine di guerra appaiono imponenti e imperiture, la tua smania della Linea gotica, è la meno conosciuta tra le di regioni che hanno subito la ferocia “civilissima”a, del palmo della mano impresso sul vetro della tecnocratica e gelida, delle armate naziste e finestra in un giorno d’inverno. Guardi fuori, fasciste, impunite: estate del 1944, paesi di San distratto, e il tempo è già passato. sangue, t ra le ultime a permanenza si t ra d u c e nel va p o r e Terenzo, Tenerano, Vinca, quasi quattrocento cadaveri crivellati squarciati stuprati impiccati alle ... vigne col fil di ferro bruciati putrefatti al sole, scempiando, quando si esauriva la carne umana, Astronomia, la parola che ingoia tutte le parole. anche quella animale. Dolore di corpi e di lingua, Anche Dio, soprattutto Dio. Gli mangia la maiuscola, non rimarginato nella brevità di questi sessant’anni gli mastica i contorni personali, gli digerisce il democratici. È terra che sa essere chiusa e ostica, profilo psicologico umanoide. Basta fare silenzio, una refrattarietà materiata nella pietra, per capire almeno questo primo passo. Quanto quest’energia tellurica svettante di Alpi anomale tempo impiegherà ancora il pensiero per uscire che fronteggiano il mare e di Appennini che dalla sua infanzia antropomorfa, per sbarazzarsi separano dalla pianura padana: marmo e arenaria, di tutti i monoteismi ammorbanti e turpi? Se volete olivi e vigne, castagni e meli, querce e faggi, chiamare Dio il mistero, fate pure, dice Norberto tramontana che gela ed estate breve ma panica Bobbio, ma l’universo non ha nulla a che fare con e pulsante, cielo stellato ancora visibile, accecante, le nostre primitive produzioni di senso e consenso, fuori dalle saturazioni luministiche e irrespirabili con i dieci comandamenti, le Bibbie, i Corani, i delle città: qui, di notte, alzi gli occhi e lo sguardo Talmud, i preti, i sacerdoti, i mullah, i rabbini, ti sfonda all’infinito, nel brivido siderale prima tutta questa pericolosa e attardata genia di politici, delle parole. È terra che sa regalare pace e persistenti perché persiste l’epoca dell’immaturità contemplazione, festa continua per gli occhi, il degli uomini e delle donne. Perché le democrazie, naso, le orecchie, la bocca. Una terra di passaggio, male minore nell’incubo della storia - almeno per come ogni terra, del resto, anche quella di destino chi non ne subisce i bombardamenti, il colonialismo, più stanziale, perché le orme che vi incidiamo le lo sfruttamento, le direttive macroeconomiche - soffia via il vento. Capita che qualcuno le raccolga non riescono a sviluppare ricchezza interiore e con gratitudine e devozione, queste impronte, collettiva, responsabilità civica e magnificenza addirittura in vita, più spesso oltre, in memoria creativa, impegnate come sono nell’affanno lapidaria, con quella cura filologica che quasi perverso e ingordo del capitale, nella rincorsa di sempre è amore per la parola morta in quanto qualcosa che sta sfuggendo alle loro mani. E morta e non come fuoco e delicatezza di sangue perché, infine, la scienza non è riuscita a diventare gruppo eliogabalo COMUNICARE fa male 6 popolare e capace di fascino, avendo abdicato alla ... sua vocazione profetica, scottata in Campo dei Fiori quattrocentocinque anni fa. Mistico senza chiesa, lui vive qui in mezzo, tra l’effimero e l’eterno, partecipe del primo, scorticato Se non fossi anch’io tarato dal timore del ridicolo, dall’altro, dentro al calore del sole che lo rende impegnerei quello che resta della mia esistenza lucertola, sdraiato in mezzo a nubi di lavanda, per fondare una religione astronomica, per sfondare dove riconosce la fonte più pura delle sue estasi, l’esistente con una guerra di sreligione astronomica, architettata lungo il viadotto ad alta velocità tra per sorprenderlo con un movimento, anzi, con le mucose nasali e la casa d’oppio del cervello. Si una stasi astronomica, non confessionale, ma perde nella memoria vaporosa e acuta di profumi pedagogica ed estetica, tragica e ludica. Un e afrori femminili, nella pace minuscola e sconfinata prendere respiro, fermandosi a guardare e pensare, che promana da un bicchierino di barolo chinato, a toccare la terra e annusare il cielo, taciturni. Le nel pertugio di pupilla che inala il giallo ginestra sue prime e costanti espressioni liturgiche e anice di un industriale Pernod, ombra di ombra, consisterebbero nell’invito alla posizione orizzontale, ombra di assenzio, tutto ciò che gli manca, qui, come pratica di preghiera individuale (meglio dei adesso, diventa paradiso presente, folata di odore confessionali umidi e degli inginocchiatoi, delle fugace, un treno d’incoscienza che si spara nelle schiene piegate e delle natiche sollevate, dei moti mucose del naso, vasodilatatore dello spazio e del epilettici contro un muro e del salmodiare ipnotico) tempo. L’intenso non intende, il persistente non e nella visita periodica a un persiste. Si evapora, ad esser fortunati. Si evapora, osservatorio, come rito collettivo. Invece di dunque non si è più, altro che cogitare! Lui si celebrare Sante Messe o volgersi alla Mecca oppure figura quelle molecole che si librano nell’aria, onorare il Sabato, si infila l’occhio ammutolito estratte da terra sole ed uva con pazienza di dentro un telescopio di potenza ragguardevole, lavoro, da corpi e secrezioni di donna con forza per risanare la palude delle nostre emozioni e dei di tatto, un bastimento invisibile di mercanzia nostri desideri con lo spalanco di buio e di incendi d’oriente, che penetra il suo porto e lo placa. sparsi attorno a noi, animali storditi, su questa piccola navicella spaziale. tratto da Federico Nobili, Questa ingannevole semplicità, Edizioni ETS, 2005 Let me forget about today until tomorrow: per i quarant’anni dall’uscita di Blonde on Blonde Elio Gabalo terrà un seminario pop-esoterico su Bob Dylan [luogo e data a sorpresa]. questa edizione di Comunicare fa male è dedicata alla memoria di Samir Kassir (1960-2005) gruppo eliogabalo COMUNICARE fa male 6 gruppo eliogabalo associazione culturale via Nazionale 49 FIVIZZANO (MS) tel. + 39 0585-92478 - 338 2749775 - 349 4648260 www.eliogabalo.org - [email protected]