A. L`attrezzatura

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A. L`attrezzatura
L’attrezzatura necessaria
A.1 L’attrezzatura necessaria
Vi presentiamo ora una carrellata sull’attrezzatura base per effettuare in proprio la manutenzione
degli sci, corredata da qualche considerazione sulle diverse tipologie di attrezzi.
A.1.1
Il bancone
Il bancone da lavoro per eseguire operazioni di manutenzione degli sci dev’essere di lunghezza
adeguata (il consiglio è almeno 2 metri) e di larghezza modesta, sufficiente ad alloggiare le morse,
lo sci, ed a fornire appoggio agli utensili che adopererete durante le lavorazioni: una 40ina di
centimetri sono già sufficienti.
Il bancone può essere un vero e proprio bancone da lavoro, oppure può essere realizzato a partire da
un tavolo, può essere ancorato al muro come una mensola, può addirittura essere un asse
incernierato al muro con gambe pieghevoli, per facilitarne la rimozione e lo stivaggio in caso di
poco spazio disponibile.
Di seguito sono mostrate alcune foto che documentano le diverse soluzioni realizzative qui
descritte:
Figura A1 - Bancone da lavoro.
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L’attrezzatura necessaria
Figura A2 - Bancone a mensola.
Figura A3 - Bancone con gambe pieghevoli.
In ogni caso è bene assicurarsi che il bancone abbia una buona stabilità longitudinale: le
lavorazioni, con la lima ed il toglifenolo in special modo, sollecitano il bancone nella direzione
dello sci, sia in un verso che in quello opposto; è necessario quindi che il bancone rimanga ben
saldo, senza dare luogo a dondolii od oscillazioni di sorta.
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A.1.2
Le morse
Le morse, necessarie a fornire un appoggio stabile allo lo sci durante le operazioni di lavorazione,
sono vendute in set di 3: due morse d’estremità ed una centrale.
Le morse d’estremità possono essere fisse, o regolabili in altezza, con la possibilità di inclinarne la
testa di un angolo compreso tra 90° (verticale) e 60°, per facilitare le operazioni di lavorazione del
fianco.
Le morse vanno valutate attentamente in funzione del tipo di sci per i quali devono essere usate, in
quanto potrebbe accadere che un determinato tipo di morsa d’estremità non sia sufficientemente
larga per garantire un adeguato appoggio: non dimenticate che con lo sci appoggiato sul piatto
andremo a lavorare sul bordo dello sci stesso, quindi è necessario che questo sia supportato lungo
(quasi) tutta la sua larghezza.
Figura A4 - Set di morse da sci regolabili.
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A.1.3
I toglifenolo
Gli attrezzi per la rimozione del fenolo sono in sé abbastanza semplici: si compongono di una
placchetta in widia che si comporta come una lama, montata su una vite senza fine che permette di
regolarne il posizionamento, uno o più riscontri (fissi o regolabili) della profondità di lavoro, il tutto
montato su un’impugnatura ergonomica.
Figura A5 – carrellata di toglifenolo.
Gli attrezzi sono solitamente reversibili per l’utilizzo da parte sia dei destri che dei mancini,
mediante il semplice smontaggio e rimontaggio in maniera speculare della placchetta e della sua
vite di supporto.
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A.1.4
I guidalima per il piano soletta
Per assicurare un lavoro di asportazione costante del materiale dal piatto delle lamine lungo tutta la
loro lunghezza è necessario utilizzare uno specifico guidalima calibrato.
Il perché è presto spiegato: ipotizzando una larghezza media della lamina di 2mm, 0.5° di
inclinazione della medesima corrispondono ad un abbassamento dell’estremità di 17µm, ovvero di
17 millesimi di millimetro (vedi Cap. 5 – Impostare il Tuning, paragrafo 5.1, figura 3); pensare di
poter mantenere a mano libera una simile precisione sull’intera lunghezza della lamina (almeno
1.5m) è pura utopia.
Per questo sono in commercio guidalima calibrati per angoli specifici, o regolabili all’interno di un
certo intervallo di angolazioni (solitamente da 0.5° a 1.5°).
Figura A6 – Guidalima per piatto lamina fissi e regolabili.
Il guidalima in pratica, appoggiando sulla soletta dello sci, fornisce un piano inclinato di riscontro
alla lima, consentendole di venire in contatto con il piatto dello sci per l’asportazione di materiale
solo nella zona della lamina.
E’ consigliabile utilizzare guidalima in materiale metallico per prevenire eventuali flessioni del
medesimo durante l’uso (che porterebbero alla realizzazione di angoli irregolarmente variabili).
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Controllo del guidalima
Da questo
lato la lima
è libera e
non tocca
la soletta
La lima
è bloccata esternamente
alla soletta su un piano
inclinato del valore
desiderato (es. 0.5°)
Piatto (0°)
MATERIALE DA RIMUOVERE
Spine di fermo in
acciaio inox
Piano di
riscontro per
l’inclinazione
della lima
Piatto (0°)
(Lima)
(Soletta)
(Lamina)
(Spina di
fermo in
acciaio inox)
Figura A7 - Funzionamento del guidalima.
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A.1.5
Affilatori e squadrette per il fianco
Per impostare e lucidare l’angolo di fianco delle lamine degli sci si usano appositi affilatori che
possono essere regolabili (solitamente tra 85° e 90°, con incrementi di 1°) o fissi, dette squadrette.
Figura A8 - Affilatori regolabili.
Figura A9 – Squadrette fisse.
I primi offrono il vantaggio di poter essere regolati per angolazioni diverse, e sono più facili da
utilizzare per un neofita, mentre le seconde offrono una sensibilità maggiore alla mano
dell’operatore durante il taglio con la lima, ma sono più adatte ad un utente con esperienza, in
quanto la gestione dell’attrezzo con la lima tenuta in posizione dal morsetto potrebbe risultare
difficoltosa ad un principiante.
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Figura A10 - Morsetti per squadrette.
Figura A11 - Squadretta con lima montata.
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Figura A12 - Affilatori da campo
Esistono inoltre in commercio dei piccoli affilatori da campo, utili in situazioni in cui non sia
possibile ricorrere alla propria attrezzatura in laboratorio (es. sulle piste od in settimana bianca): si
tratta di squadrette di materiale plastico, ad angolazione fissa, corredate da una corta lima da taglio
ed una lima diamantata per la lucidatura.
All’occorrenza, ed in caso di indisponibilità dell’attrezzatura primaria, svolgono egregiamente il
loro lavoro, ma non sono indicati per un uso pesante e continuativo.
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A.1.6
Le lime
Figura A13 - Lime di varia forma e taglio.
Le lime si possono distinguere grossomodo in 3 diverse tipologie: lime in acciaio, lime cromate e
lime in widia.
Le lime in acciaio sono le più taglienti, ma se non ripulite e conservate in luogo asciutto tendono ad
ossidarsi a causa della mancanza di finitura superficiale protettiva.
Le lime cromate generalmente hanno un taglio inferiore a quelle in acciaio semplice, poiché la
cromatura superficiale toglie parte dell’affilatura dei denti, arrotondandone il profilo, ma non sono
soggette ad ossidazione.
Le lime in widia hanno generalmente un taglio più aggressivo (asportano più materiale) per via del
materiale con cui sono realizzate (carburo di tungsteno cementato), sono però anche più delicate per
via della maggiore durezza superficiale dei denti, che ne comporta anche una maggiore fragilità.
Per approfondire l’argomento del taglio delle lime vi rimandiamo ai siti Wikipedia e Ferramenta
On-Line.
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A.1.7
Le lime diamantate
Figura A14 - Lime diamantate di varia granitura.
Le lime diamantate, utilizzate per lucidare la lamina, sono in generale realizzate mediante deposito
di polvere di diamante su una base di resina collosa: maggiore la densità di polvere depositata, più
fine la grana della lima.
A supporto del tutto si utilizza una basetta di materiale plastico, per le lime diamantate più
economiche, o di alluminio per le lime diamantate professionali.
Le graniture generalmente reperibili in negozio per le lime diamantate vanno dal 100 (la più
“grezza”) al 1000/1200 (la più fine).
E’ inoltre possibile reperire lime diamantate di diversa lunghezza, in generale compresa tra i 5 ed i
10 cm.
Per un uso ottimale delle lime diamantate si consiglia sempre di pulirle con uno spazzolino dopo
ogni uso, onde evitare che i residui ferrosi (che tendono ad ossidarsi) ne intasino la trama
rendendone poco efficace l’azione di lucidatura.
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A.1.8
Il ferro per sciolinare
Per sciolinare è sempre meglio utilizzare un ferro dedicato a questa pratica.
Ne esistono in commercio di tipologie diverse, con prezzi che vanno dalle poche decine di euro a
qualche centinaio: la differenza sta nella capacità del ferro di mantenere la temperatura di esercizio
il più costante possibile, e comunque entro un intervallo di tolleranza di pochi gradi.
I ferri per sciolinare più sofisticati consentono anche di impostare la temperatura voluta della
piastra, per adattarsi ai diversi tipi di sciolina (bassofondenti od altofondenti).
Figura A15 – Ferri per sciolinare.
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A.1.9
La spatola e l’affilaspatola
Per rimuovere l’eccesso di sciolina solida dalla soletta è necessario utilizzare una spatola,
generalmente realizzata in plexiglass per non rovinare soletta ed impronta, i cui bordi devono essere
mantenuti ben affilati.
Nella scelta della spatola è bene tenere in considerazione due cose:
a) La spatola deve avere un buono spessore, diciamo 4 o 5 mm, per evitare che fletta quando
correttamente impugnata e passata sul piatto dello sci.
b) La spatola deve avere una larghezza sufficiente, possibilmente pari a quella della sezione più
larga dello sci.
Figura A16 - Spatola, affilaspatola e lima.
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Figura A17 - Assieme spatola e affilaspatola.
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A.1.10 Le spazzole
Le spazzole necessarie alla manutenzione degli sci sono di vari tipi, ed hanno scopi diversi.
Le spazzole per la pulizia della soletta generalmente sono in ottone od in bronzo, per la pulizia
dell’impronta si utilizzano prevalentemente spazzole in nylon, mentre per la lucidatura della
sciolina si utilizzano spazzole in crine.
Figura A18 - Spazzole in bronzo.
Figura A19 - Uso delle spazzole
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A.1.11 Altro
A.1.11.1
Elastici
Gli elastici sono necessari per il bloccaggio degli skistoppers in posizione di lavoro: tale bloccaggio
si rende necessario per poter eseguire lavorazioni sul piatto e sul fianco dello sci, che altrimenti
risulterebbero impossibili da eseguire.
Figura A20 - Elastici
Figura A21 - Uso degli elastici
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A.1.11.2
Panno
E’ bene avere sempre a portata di mano un panno asciutto e pulito, oppure un rotolo di panno-carta
(simile a quello in uso nelle officine meccaniche) per asciugare e pulire lo sci durante le varie fasi
della manutenzione.
Figura A22 - Panno.
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A.1.11.3
Spazzolino
Per la pulizia delle lime dai residui metallici si utilizza uno spazzolino in ottone, come quello
illustrato in figura, in quanto la mancata pulizia delle lime potrebbe portare all’ossidazione dei
residui metallici e (di conseguenza) all’ossidazione della lima stessa.
Figura A23 - Spazzolino in ottone.
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