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Anno LXI - N. 4 - Marzo 2010
TAB. B - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003
(conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB Trento - contiene I.R. e I.P.
Rivista mensile dell’Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di Trento - Confartigianato
Grazie Benedetti!
Ben arrivato Berardi
> Angeli - Casagrande: due donne al vertice
> Quattro storie di “formazione”
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sommario
Anno LXI - N. 4 - Marzo 2010
TAB. B - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003
(conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB Trento - contiene I.R. e I.P.
Rivista mensile dell’Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di Trento - Confartigianato
RIVISTA MENSILE
DELL’ASSOCIAZIONE ARTIGIANI
E PICCOLE IMPRESE
DELLA PROVINCIA DI TRENTO
ADERENTE A
CONFARTIGIANATO
L’ex direttore dell’Associazione Gianni Benedetti
con il nuovo direttore Nicola Berardi
Grazie Benedetti!
Ben arrivato Berardi
ANNO LXI - N. 4 MARZO 2010
> Angeli - Casagrande: due donne al vertice
> Quattro storie di “formazione”
3
Editoriale
... il SISTRI,
il sindacato, l’asino
Società
TRIENNALE INTERNAZIONALE DEL LEGNO 2011
Direttore responsabile: Stefano Frigo
Comitato di redazione: Paolo Aldi,
Flavia Angeli, Giancarlo Berardi,
Alberto Dalla Pellegrina, Annalisa Gerola,
Giorgio Leonardelli, Guido Radoani,
Samanta Turri
[foto Dino Panato]
Bando: “Il legno nelle costruzioni”
Associazione
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CONVENTION
4
Grazie Gianni: la tua Associazione
Stefano Frigo
INTERVISTA
6
«Uniti per aumentare la nostra forza»
Impaginazione e stampa:
Publistampa Arti grafiche, Pergine Valsugana
Stefano Frigo
7
Benedetti: bilancio di 15 anni da direttore
Annalisa Gerola
AREA APPALTI
Autorizzazione del Tribunale di Trento
n. 20 del 19.7.1949
Il pagamento dei subappaltatori
10
Marzia Albasini
GRUPPO DONNE
Iscrizione all’ex Registro Nazionale
della Stampa/ROC n. 5534
Flavia Angeli è la presidente provinciale
Tiratura: 13.250 copie
Annalisa Gerola
GRUPPO GIOVANI
Chiusura in redazione: 12 marzo 2010
Senior e junior si
incontrano per la prima volta
14
15
FORMAZIONE
16
Bilancio delle esperienze
Direzione, redazione,
amministrazione e pubblicità:
Associazione Artigiani e Piccole Imprese
della Provincia di Trento
Via Brennero, 182 - 38100 Trento
tel. 0461.803800 - fax 0461.824315
Elisa Armeni, Anita Da Col, Debora Vichi
DA BRUXELLES
Sito internet:
www.artigiani.tn.it
(la rivista è in rete dal 1° giorno di ogni mese)
Walter Tamanini
20
… segue dall’Europa
Flavia Angeli
ASSICURAZIONI
26
Rinnovo rimborso spese
per interventi chirurgici
NEWS
29
Informazioni in breve
AVVICENDAMENTI
Posta elettronica:
[email protected]
[email protected]
Teresita Pistoia nuovo segretario del C.2
30
CONSORZIO ARTIGIANATO ARTISTICO E DI QUALITÀ
31
“Uscio e bottega”
L’artigianato in tv
Pietro Marsilli
Sistema Artigianato
COOPERATIVA ARTIGIANA DI GARANZIA
CEII
CATEGORIE
VALLI
23
32
40
47
Rubriche
AVVISI
48
La carta utilizzata per questo prodotto
è stampata da Publistampa Arti Grafiche,
azienda certificata FSC
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Ho contributi sufficienti per andare in pensione?
Come devo fare per presentare la domanda?
Quale sarà l’importo che mi spetta?
Se subisco un infortunio
cosa devo fare?
IL PATRONATO DEGLI ARTIGIANI
Il Patronato INAPA
una risposta
a tutte
le tue domande
inapa
Il Patronato INAPA
mette a tua disposizione
la consulenza
di medici ed avvocati
Sono andato in pensione ma lavoro ancora.
Pago sempre gli stessi contributi?
Qualcuno mi ha parlato di un supplemento di pensione.
Di cosa si tratta?
Che cos’è il Pacchetto Famiglia?
A chi posso rivolgermi per avere informazioni
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editoriale
... il SISTRI,
il sindacato, l’asino
N
egli scorsi mesi il ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, ha tenuto a
battesimo SISTRI il nuovo sistema informatico per la tracciabilità dei rifiuti.
Nato con lo scopo di combattere e di sconfiggere le troppe ecomafie è stato
presentato come lo “strumento che semplifica le procedure e gli adempimenti,
che riduce i costi sostenuti dalle imprese, che gestisce in modo innovativo ed
efficiente un processo complesso”. Tuttavia, una volta entrati nelle pieghe del
decreto, si capisce che SISTRI non sarà poi così semplice e perfetto. E, come
strutturato oggi, nemmeno un vantaggio per le piccole imprese. Poiché SISTRI
impone una procedura di iscrizione burocratica e complessa, un sensibile
aumento dei costi a carico delle aziende, una grande familiarità ed una buona
conoscenza dei sistemi informatici, un sistema di sanzioni pesante. E, se è vero
che spariranno registri, formulari, MUD, con SISTRI ogni informazione viaggerà
per via informatica e la movimentazione dei rifiuti sarà seguita da sistemi
satellitari installati sui mezzi. Così, noti e pericolosissimi inquinatori ambientali
quali l’elettricista, il pittore e la parrucchiera, saranno monitorati da un grande
fratello elettronico. Il tutto, naturalmente come prevede la legge, in tempi molto
ristretti e senza distinzione alcuna tra “grandezze aziendali” diverse. Nelle scorse
settimane ho fatto sentire, forte e chiara, la nostra voce nella giunta nazionale di
Confartigianato a Roma seguito a ruota da Veneto, Piemonte e Lombardia.
Chiedendo la proroga di almeno sei mesi ai termini di iscrizione, l’applicazione
graduale del sistema tenendo conto delle dimensioni aziendali, della tipologia e
dei quantitativi di rifiuto, la diffusione della formazione e dell’informazione su
SISTRI, il dimensionamento dei costi del sistema. E, se in questi giorni i tecnici
dell’Associazione stanno percorrendo i territori provinciali per fare conoscere
SISTRI, ricordando alle nostre realtà che non è sufficiente ignorare una legge per
evitarne gli effetti e le implicazioni, tocca a noi dirigenti associativi fare pressioni
sulla “politica” affinché la legge venga non annullata ma radicalmente
modificata. Impedendo che le nostre aziende, a dispetto delle tante enunciazioni
vuote e delle molte parole inutili, debbano continuare a caricarsi di burocrazia ed
a morire di balzelli.
A fine febbraio sono stato invitato ad un convegno sul fisco, organizzato dalla CISL,
nel quale venivano “gridati” i dati delle dichiarazioni dei redditi 2007 riprendendo
giornali e media nazionali e locali. Le tesi di fondo erano “Paperino paga più di
Paperone” e “se il sistema fiscale italiano tiene lo si deve ai lavoratori dipendenti
ed ai pensionati”. Clima acceso quindi e battaglia persa, ma tuttavia da
combattere, quella contro la demagogia! Ricordando che i dati 2007 erano, per
così dire, drogati da alcuni fattori tecnici contingenti ho affermato di non sentirmi
affatto sul banco degli imputati. Anzi. Dalle oltre 3500 contabilità in carico a
Trentino Caf Imprese esce un quadro nitido del nostro mondo: a disposizione di
chiunque voglia saperne di più. In rapporto agli studi di settore, la percentuale di
congruità delle nostre aziende è dell’83%. Con molte sorprese: al 94% mobilieri e
serramentisti, al 90% acconciatori, all’87% quell’edilizia accusata – da taluni
sconsiderati e poco documentati sindacalisti CGIL – di “fare il 35% del lavoro in
nero”. Se dovessimo misurare noi la “congruità” dell’azione sindacale, rispetto ai
posti di lavoro da salvaguardare, credo proprio ne vedremo delle belle...
L’animale del titolo sono io. Perché ho scritto queste righe con grande ritardo.
Comportandomi un po’ come l’asino di Buridano il quale, davanti a tanti mucchi di
fieno e non decidendo da quale iniziare, finì per morire di fame. Con le tante notizie
di questo periodo e non decidendo da quale iniziare... buon marzo a tutti! I
Roberto De Laurentis
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convention
di Stefano Frigo
Grazie Gianni:
la tua Associazione
Lo scorso 5 febbraio, al Centro Congressi Interbrennero, più di 300 persone hanno tributato un
caloroso omaggio al direttore uscente Gianni Benedetti. Applausi e piena fiducia anche per
Nicola Berardi chiamato a sostituirlo. De Laurentis: «Siamo la categoria economica più rilevante
della Provincia».
a radice etimologica del termine “emozione” deriva dal latino emovere (“muovere da”) e
rimanda, come il termine “motivazione”, al movimento, all’attività.
Pensiamo a quel che succede quando
proviamo un’emozione forte, come
quella causata da uno spavento o
dalla vista della persona che amiamo: il respiro diventa affannoso, il
cuore batte più forte, le mani sudano, gridiamo, piangiamo o ridiamo.
Tutto questo si è vissuto intensamen-
L
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l’Artigianato
te in occasione della Convention andata in scena venerdì 5 febbraio presso il Centro Congressi Interbrennero.
L’evento è stato organizzato per tributare il giusto omaggio al direttore
generale uscente dell’Associazione
Artigiani e Piccole Imprese del Trentino, Gianni Benedetti, e al tempo
stesso per “presentare” ufficialmente
colui che sarà chiamato a sostituirlo:
Nicola Berardi.
La sala era gremita all’inverosimile,
una meravigliosa cornice di 300 per-
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sone presenti per far sentire fisicamente l’affetto e la stima verso una
persona che ha fatto la storia dell’Associazione negli ultimi 15 anni.
Un direttore che nessuno, tra coloro
che hanno avuto il piacere di conoscerlo, potrà dimenticare, un direttore che ha vissuto per la Sua Associazione, un direttore che ha fatto
crescere in maniera importante la
Sua Associazione, un direttore che
ha amato, ama e amerà e la Sua Associazione. Proprio per tutti questi
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motivi il cambio della guardia non
poteva passare sotto traccia. Grazie
alla collaborazione della moglie Lorenza e della figlia Marta, ospiti a
sorpresa in sala, e al lavoro del presidente Roberto De Laurentis, di Angelo Giola, Veronica Costa e Gianluca Auriemma è stato possibile
“costruire” un vero e proprio puzzle
fotografico, proiettato su un maxi
schermo, di alcuni tra i momenti
più significativi della vita personale
e professionale di Gianni Benedetti.
Immagini che lo ritraevano ai tempi
dell’università, del servizio militare,
il giorno del matrimonio e ancora
momenti in famiglia, di sport, di divertimento e soprattutto flash di alcune tra le più importanti (d’altra
parte per ricordarle tutte sarebbero
serviti 3 o 4 giorni) iniziative che
l’ex direttore ha intrapreso in Associazione. Colonna sonora tratta dal
film “Il Gladiatore” e meglio non si
sarebbe potuto scegliere. L’applauso,
sincero e fortissimo, è durato più di
un minuto. Benedetti è riuscito nell’impresa di non commuoversi sino
alle lacrime, in compenso diversi dipendenti lo hanno fatto per lui. Dopo il discorso di saluto, come sempre appassionato e a 360 gradi, è
stato il momento dell’“investitura”
pubblica per Nicola Berardi. Il nuovo direttore generale è stato accompagnato sul palco dalle note di “Momenti di gloria” e anche in questo
caso la scelta musicale è parsa più
che azzeccata. La platea ha risposto
con un’accoglienza molto calorosa
come testimonianza concreta della
piena fiducia che tutti i dipendenti
dell’Associazione provano per la
persona che sarà chiamata al difficile compito di sedere sulla sedia che
per 190 mesi è stata occupata da
Gianni Benedetti. In chiusura è arrivato l’intervento del presidente De
Laurentis che ha ribadito con energia: «La necessità di prendere piena
consapevolezza della forza economica e politica che un’Associazione come la nostra con 11 mila
aziende e 30 mila persone iscritte
porta in dote. Siamo la categoria
economica più importante della
Provincia – ha continuato il numero
uno di via Brennero – e l’obiettivo
di tutti noi deve essere quello di
portare l’artigianato sempre più al
centro del sistema Trentino. Questa nostra volontà non la delegheremo a nessun altro, alla politica
noi chiederemo semplicemente
dove vuole andare senza guardare
mai il colore d’appartenenza ma
valutando la validità delle proposte che ci arriveranno». Non è mancato, infine, il momento in cui tutta
l’Associazione, attraverso il presidente e Angelo Giola, ha consegnato nella mani di Gianni Benedetti
un meraviglioso orologio BlancPain.
Ma ciò che più conta è la frase incisa sullo stesso: «Grazie Gianni, la Tua
Associazione». I
Il saluto
di Confartigianato
Caro Gianni, nel momento in cui
lasci l’incarico di Direttore dell’Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di Trento, non
posso non riandare, con il ricordo,
al lungo, intenso, talvolta entusiasmante, talvolta sofferto, apporto
da te dato alla causa dell’artigianato che ti ha visto protagonista
attivo, generoso, originale.
Grazie di cuore ed un arrivederci a
presto.
Con amicizia
Cesare Fumagalli
Nelle foto:
Alcuni momenti della cerimonia di saluto
al direttore uscente Gianni Benedetti
e di benvenuto al sostituto Nicola Berardi
[foto Dino Panato]
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intervista
di Stefano Frigo
«Uniti per aumentare
la nostra forza»
Nicola Berardi, il nuovo direttore generale dell’Associazione Artigiani e Piccole Imprese del Trentino,
si presenta. «Maggiore coesione e piena consapevolezza della nostra forza. Solo in questo modo
potremo contare sempre di più».
l prossimo 22 marzo compirà
20 anni di vita lavorativa in
Associazione, ha iniziato con
l’ormai scomparso contratto di
formazione lavoro e si è sempre
occupato di tematiche legali attinenti alla sua formazione scolastica, spaziando dal settore giuslavoristico a problematiche legali a
tutto tondo quando gli è stato affidato il compito di guidare l’Ufficio Legale e poi anche il settore
specifico degli appalti. Stiamo
parlando di Nicola Berardi che,
dallo scorso primo febbraio, è direttore generale dell’Associazione
Artigiani e Piccole Imprese del
Trentino.
ro” che da solo affronta le nuove sfide, ma il “capitano” di una squadra
ben affiatata».
I
6
Quali pensa che siano le principali
aspettative degli associati?
Direttore, quali sono state le sue
prime sensazioni quando è stato
comunicato ufficialmente che
sarebbe stato lei il successore di
Gianni Benedetti?
A proposito di nuovo corso: in cosa
consisterà precisamente?
«Sinceramente ho provato emozioni positive e negative allo stesso
tempo. Non posso negare di essermi sentito onorato e anche estremamente orgoglioso per la scelta
ricaduta sulla mia persona. Allo
stesso tempo però è seguita anche
una forte preoccupazione dovuta
alle grandi responsabilità di cui dovrò farmi carico. La stessa preoccupazione che però è via via scemata
quando ho capito che il presidente
Roberto De Laurentis ripone piena fiducia anche in altre persone
che saranno pienamente coinvolte
nel nuovo corso e rappresenteranno un supporto di importanza nevralgica».
«Di fatto già la scelta del sottoscritto come direttore indica la volontà
di valorizzare e di coinvolgere le risorse interne. Attraverso il dialogo e
il confronto, il presidente ed io siamo arrivati alla configurazione del
modello organizzativo che s’incardina su due principi fondamentali:
la delega e la condivisione dei processi decisionali. Chiaramente spetterà a me il compito di una rappresentanza univoca nei confronti
della presidenza e degli organi dirigenti istituzionali ma, accanto a
questo, il mio operato contemplerà
la discussione, l’analisi e la decisione “collegiale” su molteplici questioni. Non sarò quindi un “condottie-
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«Innanzitutto di essere ascoltati.
L’artigiano, inutile negarlo, è portato spesso a criticare, nella maggior
parte dei casi si tratta però di critiche costruttive che devono farci riflettere. In secondo luogo pretendono che i nostri servizi, soprattutto
quelli “storici” ovvero la contabilità
piuttosto che le paghe, siano sempre più di qualità. È necessario, ad
esempio, che tutti si rendano conto
che il Centro assistenza fiscale (Caf)
pur essendo una srl con piena autonomia giuridica è al cento per cento di proprietà dell’Associazione.
Noi dobbiamo puntare ad essere
un’azienda che eroga servizi sindacali, questo ci contraddistingue da
tutti gli altri soggetti professionali
presenti sul territorio. Da parte mia
farò di tutto per far sì che l’operatività sinergica tra Associazione e tutta la galassia che gira intorno sia
sempre più costante».
In cosa crede invece che gli
artigiani dovrebbero migliorare?
«Rispondo a questa domanda con
una sola parola: unità. Solo quando
tutti gli associati prenderanno piena consapevolezza della forza che
il nostro mondo può esprimere, si
[continua a pagina 8 in alto]
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intervista
di Annalisa Gerola
Benedetti: bilancio
di 15 anni da direttore
«A metà degli anni ’90 eravamo nel pieno di una rivoluzione che coinvolgeva i processi economici, politici,
sociali, tecnologici. Da allora l’artigianato si è rafforzato ed è diventato il primo settore economico del
Trentino». Lavoratori stranieri: «Va implementato un processo di integrazione vera».
Com’è cambiata l’Associazione nei
15 anni della sua direzione?
Quali i punti di forza e quali le
criticità del settore?
«È cambiata molto. A metà degli
anni ’90 eravamo nel pieno di una
rivoluzione che coinvolgeva tutti i
processi economici, politici, sociali, tecnologici; ci siamo perciò trovati a gestire un’accelerazione del
cambiamento strategico ed organizzativo. La strategia è stata quella di cavalcare il cambiamento e
non di subirlo, rimodellando la nostra azione sulle esigenze reali dell’artigianato e delle nostre aziende
associate. Il parametro fondamentale è stato quello di migliorare gli
strumenti di tutela sindacale, trasformando l’Associazione in un
moderno sindacato di piccole imprese. La specializzazione dei servizi è stata progettata e realizzata in
quest’ottica e finalizzata alla crescita ed alla qualificazione dell’artigianato. Sono stati anni molto intensi, di grandi iniziative; cito gli
aspetti di maggior rilievo legati alla
certificazione ISO 9001 della struttura associativa da parte del TÜV,
alla creazione di reti d’impresa, alla
qualificazione della tutela legale
degli appalti, all’avvio dell’esperienza del Maestro Artigiano, al forte miglioramento della nostra attività nel campo delle paghe e della
consulenza del lavoro. In quegli
anni sono state create la Sapi sui temi della sicurezza e dell’ambiente,
l’Ente Bilaterale con le organizzazioni sindacali, il CEii sui temi dell’innovazione, Trentino CAF Imprese che è diventato il cuore della
nostra attività di consulenza aziendale e di controllo di gestione».
«L’artigianato trentino ha una forte
caratterizzazione in termini di valori, di capacità professionale, di
creatività, di innovazione, di messa
in rete, di amore per la propria attività.
Un dato che ho verificato recentemente, e che potrebbe stupire chi
non conosce l’artigianato, è quello
degli investimenti aziendali: nel
2009, anno considerato di crisi, gli
investimenti sono cresciuti del 30%
rispetto al 2008.
Ma ci sono anche aspetti critici, legati ancora ad un persistente individualismo, ad una difficoltà a sviluppare reti e ad una insufficiente
partecipazione alla vita dell’Associazione. A fianco di un artigianato
che rispetta le leggi, a partire da
quelle fiscali e sulla sicurezza, c’è
purtroppo la concorrenza sleale di
chi, per fortuna una minoranza,
non rispetta le normative ed opera
con turbative sul mercato».
Com’è cambiato l’artigianato?
«Il settore ha vissuto una forte evoluzione, legata ai processi di trasformazione in campo economico e sociale. C’è stata una forte crescita,
con il superamento dello storico
tetto di 14.000 aziende iscritte all’Albo, ma non è tutto oro ciò che
luccica. A fianco di molte aziende
che si sono specializzate, creando
anche attività di filiera, convivono
strutture fragili e forme pericolose
di “artigianato fasullo”, in particolare nell’edilizia e nel porfido. Ma sicuramente la categoria si è rafforzata e l’artigianato è diventato il
primo settore economico del Trentino, il che ha permesso di avere rappresentanze di maggior spessore in
molti enti a partire dalla CCIAA».
Anche nel mondo artigiano lo
straniero è sempre più presente.
Come sono questi nuovi
imprenditori?
«La presenza di artigiani che sono
venuti in Trentino da altri Paesi ha
raggiunto livelli molto alti, circa il
10% dell’intera categoria. È un fenomeno completamente nuovo,
al quale non si era abituati, ed anche l’Associazione ha preso co[continua a pagina 8 in basso]
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intervista
«Uniti per aumentare
la nostra forza»
tranno compiere dei passi in avanti
importanti. Siamo e rappresentiamo la categoria economica che ha il
peso maggior nell’economia provinciale, forse non tutti si sono resi
conto pienamente di cosa significa
questo aspetto. Sia chiaro che non
intendo dire che l’unione d’intenti
sia completamente assente, penso
però alla voglia di partecipare attivamente alla vita “politica” e alle
iniziative, intese a 360 gradi, che
come Associazione proponiamo e
credo che ci siano ampi margini di
miglioramento».
[continua da pagina 6]
Qual è il primo traguardo
che Nicola Berardi – direttore
generale – vorrebbe tagliare?
«In questo caso permettetemi di
tornare a rivolgermi a tutti i dipen-
Benedetti: bilancio
di 15 anni da direttore
[continua da pagina 7]
scienza di questa realtà con un certo ritardo, che sicuramente verrà
colmato in un prossimo futuro.
Gli artigiani “stranieri” hanno una
segmentazione molto accentuata:
a fianco di chi pratica il “mordi e
fuggi”, sia sul piano professionale,
sia sul piano delle proprie prospettive di vita in Trentino, c’è invece
chi ha deciso di costruire il futuro
per sé e per la propria famiglia nella nostra terra.
Ed allora va implementato un processo di integrazione vera, basato
non solo sull’offerta di lavoro, ma
anche su un contesto sociale che
favorisca la partecipazione e la miglior conoscenza delle leggi, degli
usi e dei costumi del Trentino. Vanno evitati, e combattuti, nel modo
più deciso fenomeni di integralismo culturale e religioso.
denti dell’Associazione. Vorrei che
proprio loro pensassero più spesso
che siamo al servizio degli associati,
associati che rappresentano il patrimonio unico e fondamentale che
abbiamo a disposizione. Il tutto in
un contesto lavorativo che deve essere il più sereno e positivo possibile, scevro da invidie, gelosie e
pettegolezzi che non tollererò nella maniera più assoluta. D’altra
parte solo in un ambiente di questo tipo può aumentare, in maniera esponenziale, la qualità del lavoro». I
Nella foto a pagina 6:
Nicola Berardi, nuovo direttore
dell’Associazione
[foto Dino Panato]
Ritengo che se le forze migliori della nostra terra lavoreranno con
questo spirito, il Trentino si rafforzerà».
È difficile immaginarla in pensione;
vien più spontaneo chiederle in
quale nuova avventura
s’imbarcherà?
«Nessuna avventura. Ho solo voglia
di dare una mano a chi ne ha bisogno». I
Nella foto a pagina 7:
Gianni Benedetti, ex direttore
dell’Associazione
[foto Zotta]
Dal 22 marzo
operativa la nuova sede
Dal 22 marzo è operativa la nuova sede dell’Associazione Artigiani e Piccole Imprese
della Provincia di Trento. Nessuno spostamento fisico, visto e considerato
che l’indirizzo rimane sempre quello di via Brennero 182.
Si tratta di una fase “intermedia” al fine di consentire la completa ristrutturazione
di quella che è la sede storica di Confartigianato Trentino.
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area appalti
di Marzia Albasini
Il pagamento
dei subappaltatori
Con il presente intervento proseguiamo la serie di articoli dedicati al settore degli appalti pubblici,
approfondendo ulteriormente la tematica relativa al Subappalto, che desta sempre particolare interesse,
oltre a numerosi dubbi e problematiche.
A
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l’Artigianato
i sensi del Codice Contratti pubblici, le Stazioni Appaltanti possono
scegliere tra due diverse modalità
per effettuare i pagamenti ai Subappaltatori: il pagamento diretto
da parte della Stazione Appaltante oppure il pagamento per il tramite dell’Impresa appaltatrice
aggiudicataria.
In particolare, l’art. 118 del D.Lgs.
163/2006, al terzo comma, prevede
che la Stazione Appaltante indichi
nel bando di gara se provvederà a
corrispondere direttamente al Subappaltatore (o al Cottimista) l’importo dovuto per le prestazioni dallo stesso eseguite. In tal caso, il
pagamento è eseguito direttamente
dalla Stazione Appaltante sulla base
dei dati forniti dall’Aggiudicatario,
il quale deve comunicare alla Stazione Appaltante la parte delle pre-
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stazioni eseguite dal Subappaltatore, la specifica del relativo importo
e una proposta motivata di pagamento.
Nel secondo (e ben più frequente)
caso, è l’Impresa Aggiudicataria a
provvedere al pagamento del Subappaltatore e, entro 20 giorni dalla data di ciascun pagamento, la
stessa deve trasmettere copia delle
fatture quietanzate relative ai pagamenti effettuati, con l’indicazione
delle ritenute a garanzia eventualmente operate.
La mancata trasmissione delle fatture quietanzate comporta la sanzione
della sospensione dei successivi
pagamenti a favore dell’Aggiudicatario.
Tale sanzione, già prevista a livello
provinciale, a seguito di pronunce
giurisprudenziali e della Determina-
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indagini
zione dell’Autorità Vigilanza Contratti Pubblici che ne ha
sancito il principio (Determinazione n. 7/2004), è stata introdotta dal II Correttivo al Codice dei Contratti pubblici
(D.Lgs. 113/2007) ed è ora prevista anche a livello nazionale.
La nostra normativa provinciale consente al Subappaltatore di segnalare alla Stazione Appaltante il mancato pagamento, mediante il deposito delle fatture rimaste inevase. L’art. 25 del Regolamento di attuazione della L. P.
n. 26/1993 precisa infatti che, a seguito del deposito da
parte del Subappaltatore delle fatture inevase, la Stazione
Appaltante ne dà immediatamente notizia all’Appaltatore,
dando termine 15 giorni per le eventuali controdeduzioni
oppure per il deposito delle fatture quietanzate.
Nel caso in cui l’Appaltatore non depositi le fatture quietanzate o non formuli alcuna osservazione, la Stazione
Appaltante provvede alla sospensione del pagamento
dello stato avanzamento lavori (S.A.L.) successivo, per
l’importo non quietanzato.
Qualora l’Appaltatore, nel deposito delle proprie osservazioni, formuli contestazioni sull’operato del Subappaltatore, è previsto che, su richiesta congiunta dell’Appaltatore e
del Subappaltatore, il Direttore Lavori possa accertare i fatti contestati, verificando che l’opera, o parte dell’opera, in
carico al Subappaltatore sia stata eseguita secondo i patti
contrattuali tra Amministrazione e Appaltatore. In tal caso
l’Amministrazione procederà al successivo pagamento solo
previa trasmissione delle fatture quietanzate del Subappaltatore oppure specifica liberatoria del medesimo. Si raccomanda, pertanto, ai Subappaltatori particolare attenzione a
non rilasciare liberatorie di pagamento senza aver preliminarmente ricevuto il corrispettivo dovuto!
Preme precisare che se la Stazione Appaltante non si è riservata la possibilità di procedere al pagamento diretto al
Subappaltatore indicandolo espressamente nel bando di
gara, non potrà procedere al pagamento diretto nemmeno
in ipotesi di inadempimento dell’Appaltatore, non potendosi sostituire all’Appaltatore nei pagamenti dovuti.
L’unica tutela riconosciuta ai Subappaltatori è, pertanto,
quella sopra evidenziata del blocco del corrispettivo dovuto, che consente di conservare l’importo nelle casse della Pubblica Amministrazione.
Si ricorda, da ultimo, che la tutela del cosiddetto blocco
dei pagamenti è riservata ai soli Subappaltatori autorizzati, con contratto di subappalto autorizzato dalla Stazione Appaltante (sul tema, si richiama il nostro precedente
approfondimento sulla rivista di febbraio 2010). I
ANNO LXI I N. 4 I MARZO 2010
l’Artigianato
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triennale internazionale del legno 2011
Bando: “Il legno
nelle costruzioni”
Concorso per la raccolta di progetti e realizzazioni di case in legno, parti strutturali dell’edificio, parti
in legno e carpenteria progettati da tecnici iscritti ai rispettivi ordini e albi della Provincia di Trento e
realizzati da artigiani trentini.
Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia
di Trento nell’ambito della
seconda edizione della Triennale Internazionale del Legno, che si terrà
nell’ottobre 2011, ha indetto un
concorso per i progetti e le relative
realizzazioni riguardanti l’uso del
legno nelle costruzioni.
Il concorso intende far conoscere
al vasto pubblico e agli specialisti
le più significative realizzazioni
in legno nel campo delle costruzioni (quali ad esempio costruzioni intere o parti di esse) realizzate
in provincia di Trento.
L’Associazione Artigiani e Piccole
Imprese della Provincia di Trento,
l’Ordine degli Ingegneri, l’Ordine
degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, il Collegio
dei Periti Industriali e dei Periti Industriali laureati ed il Collegio dei
Geometri e dei Geometri laureati
della Provincia di Trento con questo concorso intendono mettere
in evidenza e valorizzare le più
riuscite collaborazioni fra progettisti e artigiani trentini nell’uso
del legno nel settore delle costruzioni, nella convinzione che questo
modo di operare possa facilitare ulteriori sinergie nelle categorie economiche e possa favorire futuri interessanti sviluppi.
L’
L’esposizione “Il legno nelle
costruzioni”
In occasione della seconda edizione
della Triennale Internazionale del
Legno è prevista una manifestazione intitolata “Il legno nelle costruzioni”, dove verranno esposti
i progetti e le fotografie delle re-
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l’Artigianato
lative realizzazioni di: case in legno, parti strutturali dell’edificio,
parti in legno e carpenteria, realizzate sul territorio provinciale. I
progetti devono essere stati redatti da professionisti (Ingegneri, Architetti, Geometri e Periti Industriali) residenti in provincia di
Trento; le opere in legno devono
essere state realizzate da artigiani
trentini iscritti all’Albo provinciale.
Possono essere proposti progetti ed
opere realizzate sul territorio provinciale in qualsiasi campo dell’edilizia pubblica e privata; possono essere proposti progetti ed opere sia
di nuova realizzazione che interventi di recupero e ripristino. Le
opere in concorso devono essere
state ultimate nel periodo 20002010.
I criteri di valutazione
La commissione giudicatrice, per la
formulazione della graduatoria di
selezione, valuterà gli elaborati pervenuti tenendo in particolare conto
l’utilizzo del materiale legno con soluzioni innovative, con tecniche del
tutto nuove oppure anche riprendendo in chiave moderna elementi
presenti nella tradizione costruttiva
trentina, la tecnica e manualità presente nell’esecuzione dei lavori, il
risultato estetico finale.
Manifestazione conclusiva,
pubblicazione dei progetti
L’esposizione dei progetti scelti dalla commissione avverrà durante la
Triennale Internazionale del Legno
prevista a Trento dal 14 al 23 ottobre 2011 e che verrà sostenuta da
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una adeguata campagna promozionale.
Durante la Triennale 2011 verrà
organizzata una manifestazione
conclusiva, a cui sarà invitata una
platea qualificata composta da Amministratori comunali e provinciali,
Responsabili tecnici di Comuni e
Pubbliche Amministrazioni, tecnici
ITEA, costruttori, progettisti, artigiani, agenzie immobiliari, studenti
di Scuole e Facoltà tecniche. In questa occasione avrà luogo la presentazione dei migliori manufatti ammessi al concorso: ogni progettista,
con la presenza dell’artigiano esecutore e con l’eventuale presenza
del committente, avrà modo di illustrare le particolarità delle sue scelte progettuali.
Tutte le opere selezionate per la
Triennale saranno pubblicate nel
catalogo ufficiale della stessa.
Ad ogni progetto/realizzazione saranno riservate due pagine del catalogo della Triennale Internazionale
del Legno 2011, con la presentazione del progettista, dell’artigiano
realizzatore e del committente.
Il bando
Il bando completo verrà pubblicato
sugli organi di informazione e sui
siti internet degli Ordini, dei Collegi e dell’Associazione Artigiani.
Eventuali richieste di chiarimento
potranno essere formulate tramite
e-mail a triennaleinternazionalele
[email protected].
Per ulteriori informazioni, rivolgersi all’Ufficio Categorie dell’Associazione, chiedendo del rag. Giuliano
Caldera (tel. 0461.435054). I
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area studi
di Franco Grasselli
Investimenti degli artigiani:
45% in più nel 2009
Nonostante la crisi gli artigiani investono. Nel 2009 sono state 1435 le imprese artigiane che
hanno programmato investimenti per 164milioni di euro contro le 1107 imprese del 2008 che
avevano programmato investimenti per 113milioni di euro.
on possiamo certo dire di
essere usciti dalla crisi economica e finanziaria; soprattutto non sappiamo definire
con precisione lo scenario futuro
dei mercati e delle imprese, perché
dipende in gran parte da fattori di
carattere internazionale.
Tuttavia, per il mercato locale e in
particolare per il settore dell’artigianato, è interessante analizzare gli
investimenti delle imprese artigiane, confrontando le domande di
contributo sulla Legge Provinciale
n. 6 presentate nel 2009 rispetto alle domande presentate nel 2008.
L’APIAE (Agenzia Provinciale per gli
Incentivi alle Attività Economiche,
di recente costituzione) comunica
che gli investimenti programmati
N
Attività
artigianali
Servizi
Estetica
Trasporti
Impiantistica
Edilizia
Altri
Estrattivo
Vetro
Oreficeria
Meccanica
Lavorazione metalli
Ottica
Carta
Legno
Tessili
Alimentari
Vari
dalle imprese artigiane (cioè gli
investimenti esposti nelle domande di contributo) risultano
164 milioni di euro con 1435 domande nel 2009 rispetto ai 113
milioni con 1107 domande del
2008.
Si tratta di dati rilevanti. Innnanzitutto sono 328 le imprese artigiane
in più che nel 2009 hanno deciso di
investire (rispetto al 2008). In termini di valori di investimento, si
tratta di 51 milioni di euro in più,
pari ad un aumento del 45%, un
risultato molto importante che indica come in anno di crisi gli artigiani trentini abbiano espresso una
forte volontà di investimento, addirittura superiore agli anni precedenti. Una spiegazione plausibile di
Investimento richiesto
in domanda
(migliaia di euro)
7.273
1.947
696
10.062
24.908
1.391
4.112
3.467
39
15.913
18.826
636
2.061
16.290
278
9.441
110
questo risultato, per certi aspetti
inaspettato, è da individuare nella
manovra anticrisi provinciale che,
raddoppiando l’aliquota base del
contributo (dal 7,5 al 15%), ha effettivamente invogliato l’investimento.
Riteniamo che questo effetto debba
essere attentamente valutato dai
decisori politici, nel momento in
cui intendessero modificare le norme provinciali sugli incentivi all’economia.
Sempre su dati forniti dall’APIAE,
nella tabella riportiamo i valori di
investimenti richiesti, contenuti
nelle domande di contributi concessi nel 2009, suddivisi per tipo di
attività. I
Investimento medio
per attività
(migliaia euro)
Numero domande
40
33
18
122
328
10
26
6
1
111
85
14
16
176
6
54
1
Investimenti attività /
Investimenti
totale artigianato
(valori percentuali)
182
59
39
82
76
139
158
578
39
143
221
45
128
93
46
174
110
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6,2
1,7
0,6
8,6
21,2
1,2
3,5
3,0
0,0
13,5
16,0
0,5
1,8
13,9
0,2
8,0
0,1
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gruppo donne
di Annalisa Gerola
Flavia Angeli è
la presidente provinciale
Per la Angeli si è vincenti solo in squadra. «Dobbiamo lavorare unite tra donne per le donne. Nella
giunta ognuna dovrà seguire un progetto. Importante far circolare l’informazione». Sogno nel
cassetto? «Creare reti con altri gruppi imprenditoriali al femminile».
F
lavia Angeli, socia della Sarca
Inerti di Dro, è stata eletta presidente provinciale del Gruppo
Donne Impresa. Un bel traguardo
che si aggiunge a quello ottenuto
lo scorso anno, quando è stata designata presidente del CET, il più
grande Consorzio Estrattivo del
Trentino.
«Il traguardo non mi sorprende.
Non ho lavorato per diventare presidente, semplicemente mi sono
data da fare per il bene dell’Associazione, delle donne del C.9, in quanto presidente del Gruppo Donne, e
del settore nel quale lavoro.
Il fare ha portato i suoi frutti e di
questo sono molto soddisfatta, anche se ne sento tutto il peso. Ora
spero di riuscire a dimostrare sul
campo di essermi meritata la fiducia accordatami».
Progetti imminenti?
«Eliminare l’attrito, emerso in questi anni, tra le donne. Un attrito
che ha frenato i progetti ed il lavoro di chi aveva voglia di fare. Voglio
eliminare le barriere e lavorare nella condivisione.
Quando le cose sono condivise non
c’è scontro.
Questo gruppo, nato nel 2007 per
volere dell’Associazione, non può
affondare tra lotte intestine, prevaricazioni ed egoismi.
Dobbiamo lavorare unite tra donne
per le donne, anche per far emergere l’importante lavoro che molte
imprenditrici fanno all’ombra del
marito. Dobbiamo far conoscere la
normativa “al femminile” che molte imprese ignorano. È importante,
perché valorizza il ruolo della don-
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l’Artigianato
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na e permette un vero supporto all’impresa.
I progetti partiti nella precedente
direzione verranno portati avanti
solo se condivisi. Ritengo inutile lavorare a progetti nei quali le donne
stesse, per prime, non credono. Il
tempo è una risorsa importantissima! Dobbiamo investirlo al massimo nei progetti in cui crediamo e
che sono appoggiati dall’Associazione».
Cambiamenti rispetto alla
precedente direzione?
«Nella giunta ognuna dovrà seguire
qualche cosa. Non voglio gente che
scalda le sedie. Ogni rappresentante
avrà un progetto da portare avanti,
in rete. Altra cosa sulla quale insisto
è infatti l’importanza che, seppur
nella divisione dei compiti, tutte
siano informate su quello che si sta
facendo. L’informazione deve circolare, solo così possono nascere nuove idee e un progetto si può arricchire».
C’è un progetto che le sta
particolarmente a cuore?
«Creare reti con altri gruppi imprenditoriali al femminile.
In tutta Italia esistono comitati per
l’imprenditoria femminile. Qui da
noi il progetto anni fa non è partito, perché non supportato dalla politica. Penso che ora i tempi siano
maturi per riproporlo. Credo molto
nel lavoro di gruppo, nella squadra».
Per la neopresidente Angeli, come
recita un antico detto siculo “uno
solo non sta bene nemmeno in
paradiso”. I
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gruppo giovani
Senior e junior si
incontrano per la prima volta
Il Coordinamento degli Imprenditori del Trentino guarda con interesse l’iniziativa “Cannocchiale
jr”. Diego Schelfi, presidente di turno, invita i giovani rappresentanti del Tavolo d’Ambito Economico
ad una seduta del coordinamento. Presente anche il governatore Dellai.
l “Cannocchiale jr” che si è tenuto a Piné il 19 dicembre 2009 comincia a dare i suoi frutti. Il presidente della Federazione delle
Cooperative, Diego Schelfi, ora di
turno per la presidenza del Coordinamento degli Imprenditori del
Trentino, ha invitato i rappresentanti del Tavolo d’Ambito Economico ad una seduta del coordinamento, a cui ha preso parte anche il
governatore della Provincia di Trento, Lorenzo Dellai.
Nel corso di questa seduta è stata data la parola al presidente del Tavolo
d’Ambito, Ivan Bonvecchio, il quale
a nome di tutti i giovani rappresentanti delle categorie economiche ha
spiegato il ruolo e la funzione del Tavolo d’Ambito Economico, nato nel
2005 per volere dell’allora Assessore
Salvaterra.
«I giovani sono i nostri interlocutori – ha detto Bonvecchio: – spesso
non conoscono il mondo dell’imprenditoria junior con i suoi aspetti positivi e negativi, poiché essi si
limitano spesso a pensarlo attraverso dei semplici e riduttivi stereotipi. Non a caso stiamo lavorando ad un progetto comune che ci
impegnerà nello stimolare i giovani attraverso modalità coinvolgenti ed innovative, al fine di mettere
in rete le competenze ed esperienze maturate singolarmente nelle
nostre associazioni. Ognuno dei
giovani seduti al Tavolo – ha proseguito Bonvecchio – ha l’onore di
rappresentare associazioni con
molti lustri di vita, ognuna con le
proprie peculiarità, le proprie prassi, i propri interessi ecc, pertanto
riuscire in quest’intento non risul-
I
ta sempre facile. Dalla nostra abbiamo però la forza di essere giovani e questo ci aiuta molto nel
confronto sincero e diretto».
Bonvecchio ha poi sottolineato l’importanza della collaborazione tra i
giovani delle diverse categorie economiche presenti sul territorio trentino.
«Oggigiorno si parla spesso di reti,
di unirsi, ma sovente capita purtroppo che queste buone teorie non
abbiano delle applicazioni concrete ed efficaci. Rimane tutto allo status quo. Noi, attraverso le nostre
iniziative, i nostri progetti stiamo
tentando concretamente di gettare
le basi per una sinergia sempre più
stretta che ci faccia maturare insieme, crescere come attori del nostro
territorio e della nostra società
trentina, intesa come capitale umano e come risorsa che sarà la spina
dorsale a sostegno delle scelte future nel nostro mondo imprenditoriale ed economico».
L’intervento successivo è stato poi affidato a Pamela Gurlini, presidente
dei Giovani Cooperatori, affinché riportasse ai presenti i capisaldi del
memorandum nato dall’esperienza
del “Cannocchiale jr”.
A seguito poi dell’intervento del presidente Dellai, in merito al documento presentato dal coordinamen-
to senior, il presidente Schelfi ha
chiesto il parere dei rappresentanti e
Bonvecchio ha esordito esprimendo
la sua opinione come portavoce dei
giovani imprenditori: «La crisi è
l’occasione per perseguire la strada
del cambiamento, è un segnale che
ci fa comprendere la necessità di
modificare il nostro modo di agire
ed il nostro modo di scegliere. Non
possiamo paragonarci come singole categorie economiche a delle
isole, dobbiamo collaborare. Operiamo tutti in un’unica piattaforma economica che va considerata
nel suo insieme». Per quanto riguarda le iniziative provinciali il presidente Bonvecchio ha evidenziato come il Trentino abbia una forte
pluralità di stakeholders che tendono a rallentare elementi di innovazione e cambiamento. «È importante che la provincia metta in atto
manovre sperimentali come i prestiti partecipativi o incentivi alle
reti d’impresa per smuovere lo status quo. Inoltre, le manovre anticongiunturali, sono importanti ed
essenziali in momenti come quello
attuale, ma non bisogna perdere di
vista il futuro: è importante avere
una “veduta lunga” oltre l’immediata crisi».
L’intervento di Bonvecchio si è poi
concluso con un’esortazione e una
presa di coscienza responsabile:
«Così come altri attori del nostro
territorio anche noi giovani desideriamo essere protagonisti attivi
nel confronto reciproco, nel prendere quelle decisioni di cui ci sentiamo responsabili nei confronti
dei nostri giovani, della nostra società e del nostro futuro». I
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formazione
di Elisa Armeni, Anita Da Col, Debora Vichi
Bilancio
delle esperienze
Riprendiamo il racconto di un anno di formazione e completiamo la nostra narrazione con altri tre
percorsi importanti e ricchi di soddisfazioni per i risultati raggiunti insieme ai nostri partecipanti:
Neoimpresa artigiana, Specialista nell’uso efficiente dell’energia, Executive Master per
l’imprenditore artigiano.
NEOIMPRESA ARTIGIANA: UN PERCORSO DI SOSTEGNO ALLO SVILUPPO
Cosa consente a una neoimpresa di svilupparsi e consolidarsi? Quali sono le domande che si pone una persona che
ha deciso di avviare un’attività in proprio, quali i timori, quali i bisogni? Come può la formazione offrire un supporto a
coloro che, avendo da poco intrapreso la via dell’imprenditorialità, fanno i conti con queste domande?
Le questioni di fondo le hanno confermate i partecipanti al
percorso che, in occasione di un colloquio di orientamento,
hanno sottolineato
• l’esigenza di passare dal fare al gestire, in particolare impostando sistemi di controllo di gestione, riflettendo sull’organizzazione interna, dotandosi di strumenti di marketing;
• fare un primo bilancio e progettare un percorso di crescita per l’impresa con obiettivi di sviluppo più chiari ed
una strategia più definita;
• trovare spunti per rispondere alla domanda “faccio il
grande salto?”, scegliendo di ampliare l’organico, attivare alleanze o rimanere come sono?
Il percorso ha affrontato questi aspetti, muovendosi intorno
a due aree:
• l’area Neoimprenditore in cui si è ragionato su cosa significhi essere imprenditori e manager, sulla definizione di
strategie di sviluppo e sull’operare in rete e in gruppo.
Quest’ultimo tema ha visto il gruppo coinvolto in un’esperienza di formazione outdoor – di cui la fotografia è testimonianza – che i partecipanti ricordano come particolarmente significativa per sperimentarsi e poter riflettere sul
proprio modo di essere leader;
• l’area Piano aziendale, che ha sviluppato competenze e
strumenti economico-finanziari e di marketing, per orientare le scelte imprenditoriali ed individuare azioni concrete da portare avanti.
A conclusione del percorso, i partecipanti ci hanno raccontato di:
• aver compreso l’importanza di darsi una strategia, definire ed esplicitare gli obiettivi ed individuare i passi da
compiere per raggiungerli, passando dal “navigare a vista”
ad una formulazione più chiara dei propri orientamenti;
• aver sviluppato una visione più chiara e completa della
propria azienda, nei suoi aspetti economico-finanziari e rispetto al posizionamento nel mercato, nelle sue potenzialità e possibili linee di crescita;
DESTINATARI
10 neoimprenditori, titolari o soci attivi, che hanno avviato
per la prima volta l’attività negli ultimi 3 anni.
PERCHÉ QUESTO PERCORSO
Proporre un approccio integrato allo sviluppo della neoimpresa, dalle scelte strategiche agli aspetti gestionali.
IL PERCORSO FORMATIVO IN NUMERI
• 152 ore in aula, di cui 12 in sottogruppi di approfondimento
• 16 ore complessive di consulenza individuale, di cui 12
con docenti esperti e 4 con un imprenditore esperto del
proprio settore per scambiare esperienze, informazioni e
contatti utili, sguardi e attenzioni rispetto al mercato
• 20 ore di esperienza outdoor
• 8 ore di visita alla Fiera dell’Artigianato (Milano)
• 5 docenti
• 7 imprenditori esperti
Nella foto: Il gruppo Neoimpresa in occasione
dell’esperienza formativa outdoor
>
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formazione
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• aver acquisito strumenti gestionali per governare meglio
l’impresa ed orientare le proprie azioni in modo coerente,
anche grazie al lavoro di redazione del business plan;
• aver raggiunto una maggior consapevolezza di cosa significhi essere imprenditori e scoperto nuovi aspetti di sé,
dei propri punti di forza personali e delle proprie aree di
miglioramento;
• aver raccolto molti spunti, grazie alla possibilità di confrontarsi con i colleghi neoimprenditori, con imprenditori
senior, con un gruppo di docenti ed esperti.
Su tutto ci piace anche sottolineare come molti abbiano parlato di “più grinta, più coraggio, più sicurezza”, raccontandoci così di una rinnovata energia e motivazione ad affrontare le sfide che l’essere imprenditori presenta nel
muoversi tra il saper fare e il saper gestire, tra il governare
l’azienda – formalizzando alcuni processi – e lavorare in una
prospettiva di rete, mantenersi flessibili, innovativi, pronti a
raccogliere stimoli sempre nuovi, in un equilibrio dinamico
da ridefinire continuamente.
Un grazie ai nostri partecipanti per l’entusiasmo, la passione,
la voglia di mettersi in gioco che hanno portato nel percorso e
un augurio sincero di successo a loro e alle imprese.
I PARTECIPANTI
• Maria Angela Campagna - Campagna Maria Angela
(Bleggio Superiore)
• Maryna Certkova - Cenerentola snc (Riva del Garda)
• Filippo Collini - Collini Filippo (Pinzolo)
• Alessandro Comper - Nova Lux di Comper Alessandro
(Rovereto)
• Valerio Gasperi - Falegnameria Gasperi Snc (Baselga di
Piné)
• Sonia Lunardelli - Mugrafik (Trento)
• Stefano Maule - Soluzioni Tecnologiche di Stefano
Maule (Aldeno)
• Ruslan Tkalich - Tkalich Ruslan (Mezzocorona)
SPECIALISTA NELL’USO EFFICIENTE DELL’ENERGIA
Il percorso, giunto alla seconda edizione dopo una prima
esperienza sperimentale, si è concluso lo scorso gennaio
con la validazione delle competenze di un altro gruppo di artigiani. Il traguardo della validazione è stato raggiunto attraverso un articolato sistema di valutazione, costituito da:
• una serie di test di valutazione delle conoscenze a
conclusione di ciascuna area tematica;
• un’esercitazione finale a conclusione del percorso formativo, in cui i partecipanti hanno lavorato in integrazione
tra loro, divisi in 4 sottogruppi, su un progetto di ristrutturazione e ampliamento di un edificio, individuando soluzioni costruttive e impiantistiche adeguate agli obiettivi di
efficienza energetica stabiliti;
• un colloquio d’esame con il docente di riferimento per la
propria specializzazione.
Ecco come i partecipanti hanno raccontato la loro esperienza.
Le motivazioni a partecipare
• interesse per il tema dell’efficienza energetica, generale per il tema in sé; specifico per lavori in corso d’opera, per considerazioni di tipo strategico sull’orientamento
del mercato, per il bisogno di colmare alcuni vuoti di conoscenza;
• la certificazione delle competenze, vista come strumento in grado di sostenere un processo di maggiore qualificazione degli attori coinvolti nella filiera della casa;
• la possibilità di migliorare la collaborazione tra le diverse professionalità coinvolte nel processo costruttivo
(prospettiva di una maggiore integrazione);
• la necessità di comprendere meglio le ragioni sottostanti alle scelte progettuali, attraverso l’approfondimento di
criteri, concetti e linguaggi.
DESTINATARI
20 imprenditori artigiani di cui
• 4 del settore costruzioni edili
• 4 del settore carpenteria in legno
• 4 del settore serramenti
• 4 del settore impianti elettrici
• 4 del settore impianti termoidraulici
I PRINCIPALI CONTENUTI
Parte comune: l’integrazione tra edificio e impianti e tra processi lavorativi; i requisiti previsti dai sistemi di certificazione
energetica degli edifici (Leed, CasaClima, Protocollo Itaca); visite a realtà eccellenti dal punto di vista dell’efficienza energetica.
Parte specialistica: sviluppo di competenze tecniche in tema di efficienza energetica specifiche per il proprio settore;
normative, materiali, tecnologie, modalità costruttive e/o di
installazione.
IL PERCORSO FORMATIVO IN NUMERI
123 ore in aula, di cui:
• 50 ore dedicate alla parte comune
• 40 ore dedicate a ciascuna specializzazione
• 16 ore di visite a realtà eccellenti
• 2 ore di formazione individuale per il sostegno all’esame finale
• 17 ore dedicate all’esercitazione finale e alla presentazione degli esiti alla commissione d’esame.
Composizione della commissione d’esame:
• docenti del percorso
• Direttore del Distretto Tecnologico Trentino, ing. Thomas
Miorin
• Dirigente Responsabile dell’incarico speciale per l’integrazione delle attività formative a supporto dello
sviluppo, dott. Roberto Sandri
• 12 docenti coinvolti
>
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Gli apprendimenti realizzati
• maggiore attenzione all’efficienza energetica dell’involucro in quanto sistema, in particolare sulle relazioni
tra parte strutturale (ponti termici, isolazione dell’involucro) e impiantistica (corretto dimensionamento e scelte
impiantistiche);
• consapevolezza dell’importanza dell’integrazione tra le
diverse professionalità coinvolte nel processo costruttivo
per il pieno raggiungimento degli obiettivi di efficienza
energetica;
• acquisizione di un linguaggio tecnico più preciso;
• una migliore capacità critica nel valutare materiali, progetti, scelte costruttive;
• maggiore capacità di consulenza consapevole, intesa
quale capacità di sostenere opinioni e maggiore solidità
nel confronto con il progettista e nell’orientamento del
cliente.
Un grazie ai nostri partecipanti per l’impegno, la passione, la
disponibilità a sperimenterarsi e a confrontarsi su un tema
così strategico per le imprese, per la nostra Associazione e
per il Trentino.
I PARTECIPANTI
• Felice Agostini - Agostini Felice Impianti termosanitari
(Lavis)
• Stefano Barozzi - Cav. Angeli Vittorio di Barozzi Stefano
(Mori)
• Alessio Battisti - Elettroluce 3000 (Borgo Valsugana)
• Nicola Boni - Ditta edile Boni Enzo (Dro)
• Mario Covi - Covi Costruzioni Srl (Taio)
• Rudi Faccenda - FA.SA.CO Snc di Faccenda Matteo e C.
(Giovo)
• Enzo Gottardi - Loma Elettric di Gottardi Enzo
(S. Michele all’Adige)
• Roberto Mattarei - Falegnameria Mattarei Snc (Rabbi)
• Massimo Menestrina - Duemme Costruzioni (Trento)
• Leonardo Moschetti - Falegnameria Moschetti L. Snc
(Strembo)
• Stefano Passerini - Falegnameria Passerini Stefano
(Brentonico)
• Paolo Pilati - Ditta Pilati Marco (Trento)
• Ezio Rampanelli - Impianti termosanitari Rampanelli Ezio
e C. (Spormaggiore)
• Pier Paolo Rigatti - R.P. Impianti Elettrici di Rigatti
Pier Paolo (Revò)
• Eugenio Rosati - Trento Coperture Srl (Trento)
• Rossi Domenico - Termoidraulica Rossi Giovanni Snc
(Commezzadura)
• Giovanna Signorati - O.M.A.S. di Signorati A. e C. Snc
(Rovereto)
• Marco Veronesi - Veronesi Marco Falegnameria Carpenteria (Brentonico)
• Marco Zeni - Zeni Marco Impianti Elettrici (Rovereto)
EXECUTIVE MASTER PER L’IMPRENDITORE ARTIGIANO:
SVILUPPO DELL’IMPRENDITORIALITÀ E DELLA MANAGERIALITÀ
Si è conclusa a gennaio la quarta edizione del nostro
EXECUTIVE MASTER, il percorso più impegnativo della
nostra offerta formativa e, al tempo stesso, quello che consente agli imprenditori artigiani l’analisi più completa e
approfondita della propria realtà aziendale.
Prima di esprimere la nostra rinnovata soddisfazione per aver
accompagnato questo quarto gruppo di partecipanti, ci sembra
importante tracciare in breve le caratteristiche del percorso.
Cos’è il percorso EXECUTIVE MASTER?
È un percorso che si articola in due macro-sezioni: lo sviluppo dell’imprenditorialità e della managerialità.
I partecipanti costruiscono, area per area, il proprio progetto di sviluppo o di consolidamento:
• analizzando concetti;
• applicando concretamente criteri e metodi alla propria
realtà aziendale;
• individuando interventi di miglioramento;
• scrivendo descrizioni, analisi, soluzioni sviluppate durante
le varie tappe del percorso;
• rielaborando i propri apprendimenti a livello individuale,
con il sostegno personalizzato di docenti e tutor.
DESTINATARI
Imprenditori artigiani – titolari, soci attivi e collaboratori familiari – che abbiano:
• l’azienda in mano, dalle scelte strategiche agli aspetti gestionali;
• un progetto di sviluppo o di consolidamento della loro impresa;
• una struttura aziendale con almeno 5 addetti.
IL PERCORSO FORMATIVO IN NUMERI
• 325 ore di formazione
• 274 ore d’aula
• 18 ore in sottogruppo
• 33 ore di consulenza individualizzata
• 2 gg di visita alle istituzioni europee a Bruxelles
• 10 docenti coinvolti
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formazione
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I PARTECIPANTI
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Flavia Angeli - Sarca Inerti srl (Dro)
Luca Cappelletti - Tecnomatic di Cappelletti Floriano (Mori)
Walter Cimadom - Cimadom Aleardo srl (Cadine-Trento)
Matteo Covi - Covi Costruzioni srl (Mollaro di Taio)
Fabio Facchinelli - Tipografia Effe E Erre di F.E.e R.G. snc
(Trento)
Florin Popa - Popa Florin (Trento)
Sandro Santoni - Santoni Vetri snc di Santoni Sandro e
C. (Arco)
Luca Villotti - Villegno snc di Villotti Flavio e Luca (Segonzano)
Luca Zanol - L’Odontotecnica snc di Veronesi & C (Trento)
Sergio Zucal - Meccanica Zucal di F.lli Zucal snc (Romeno)
•
Perché affrontare un percorso di 325 ore in 11 mesi?
•
Le motivazioni dei partecipanti
•
La molla motivazionale di questo e dei precedenti gruppi di imprenditori artigiani riguarda sia la dimensione aziendale, che
quella personale e può essere sintetizzata nelle seguenti posizioni più ricorrenti:
• la necessità di ampliare le proprie conoscenze per affrontare problemi complessi;
• il desiderio di acquisire criteri, metodi e strumenti per
Nella foto:
introdurre cambiamenti in azienda (organizzativi, proIl gruppo master in
duttivi, strategici e di mercato, ecc.) o per ottimizzare la
occasione della
propria gestione, allo scopo di: far fronte a situazioni di
visita al
crisi e governare meglio condizioni di crescita; consolidare
Parlamento
il proprio vantaggio competitivo attuale ed esplorare quello
Europeo (Bruxelles)
potenziale; individuare aspetti disfunzionali e intervenire
con azioni risolutive; curare la propria immagine e comunicarla in modo efficace; chiarire ruoli e compiti di chi opera in azienda;
• il bisogno di trovare nuove soluzioni a vecchi problemi;
• avere maggiore sicurezza nel fare scelte per il futuro;
• l’esigenza di confrontarsi con altri imprenditori;
• l’opportunità di migliorare aspetti della propria leadership nella gestione dei collaboratori, nelle relazioni con familiari,
soci, partner.
In estrema sintesi sono imprenditori che hanno sentito l’esigenza di fare un investimento a medio termine in nuova conoscenza per sostenere la competitività della propria azienda nel mercato e ricercare soluzioni adeguate a situazioni complesse.
Quali i risultati a conclusione del percorso?
I risultati riconosciuti dai partecipanti sono diversi in base alla tipologia dei progetti e degli interventi programmati, alle caratteristiche personali dell’imprenditore e alla situazione specifica della propria azienda. Nonostante le ricadute della formazione possano riscontrarsi nel medio-lungo periodo, ci sono già segnali positivi indicati dagli imprenditori:
• chi ha aumentato il fatturato;
• chi vede concretizzati gli sforzi fatti nell’aver tracciato la strada da seguire;
• chi ha individuato soluzioni per introdurre cambiamenti compatibili e sostenibili per la propria cultura aziendale;
• chi ha riconosciuto di aver acquisito metodo nel migliorare i processi più critici;
• chi ha ricomposto il proprio disegno strategico in modo più saldo, più coerente e comunicabile al mercato;
• chi ha migliorato la capacità di “riaggiustarsi” flessibilmente a situazioni e condizioni diverse;
• chi ha trovato maggiore sicurezza nell’allargare il campo di analisi e nell’effettuare scelte strategiche;
• chi ha acquisito maggiore consapevolezza nel leggere i risultati aziendali e realizzare azioni di miglioramento;
• chi sta costruendo le basi per nuove partnership dentro un nuovo scenario strategico;
• chi ha più chiaro, in generale, “come fare” meglio e di più…
… e tanti altri risultati che hanno a che fare con le emozioni proprie e dei collaboratori, con il gusto del confronto nel gruppo di partecipanti, e – non ultimo – con la gioia di divertirsi insieme in un’esperienza piacevole.
A noi quindi la soddisfazione di raccogliere gli esiti di questi percorsi di crescita e di apprendimento, l’uno diverso dall’altro,
nella convinzione di aver messo tutta la nostra passione nelle vicende altrettanto appassionate dei nostri imprenditori.
Ancora un sentito grazie per aver potuto imparare a nostra volta molto da voi!
Concludiamo, così, il racconto di un 2009 intenso, ricco di storie di persone e di gruppi, lasciandoci con un arrivederci a prossimi momenti formativi e con l’auspicio di poter incontrare un numero sempre crescente di imprenditori interessati a costruire insieme a noi spazi di riflessione, apprendimento e confronto.
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da bruxelles
di Flavia Angeli
… segue
dall’Europa
Un’opportunità per le imprese? Lo “Small Business Act” che mira a migliorare l’approccio politico
globale allo spirito imprenditoriale, ad ancorare irreversibilmente il principio “Pensare anzitutto
in piccolo” nei processi decisionali, dalla formulazione delle norme al pubblico servizio.
ome promesso eccoci al seguito dell’articolo sull’attenzione che l’Europa ci chiede.
Attenzione che come già spiegato è
rivolta a tutti i cittadini europei, nessuno escluso, ed invece riguardo alle
azioni previste nello “Small Business
Act” sono tutte rivolte alle piccole e
medie imprese europee.
La foto qui rappresenta noi imprenditori artigiani, rispetto alla grande
industria, certo con tutta la dignità
che ognuno di noi si sente… infatti
stesso vestito gessato… solo in pro-
C
porzioni molto più piccole… Le piccole e medie imprese si lamentano
della legislazione e dei regolamenti
che sono troppi complessi. Si lamentano pure di mancanza di personale
qualificato, di difficoltà all’accesso ai
finanziamenti. Per questo bisognava
spingere i vari stati membri a prendere diverse misure a tal fine, ed è
proprio a tal proposito che è stato
istituito lo “Small Business Act”, che
si ispira all’atto legislativo esistente
negli Stati Uniti, prevedendo:
• 10 aree di intervento;
• misure legislative (tassi IVA ridotti, in Francia ad esempio sono state già ridotte delle aliquote IVA);
• misure non legislative.
Pur essendo state già spiegate lo scorso mese sulla nostra rivista, credo
valga la pena tornare a parlare di
queste importanti azioni che gli stati
membri dovrebbero mettere in atto
per far sì che la politica dello “Small
Business Act” arrivi a produrre l’effetto desiderato, ossia quello di agevolare le piccole e medie imprese come le
nostre. I
Lo “Small Business Act” per l’Europa
I 10 principi
ESEMPI DI AZIONI E PROGRAMMI PER LE PMI SPIEGATI DA MARIA PIA VIGLIAROLO UNITÀ E4
INCORAGGIARE LO SPIRITO IMPRENDITORIALE
A tal riguardo ci si riferisce a scambio di buone pratiche tra gli stati membri: nel riguardo delle donne imprenditrici (a
proposito delle pari opportunità), trasferimento di proprietà delle imprese, imprenditorialità nelle scuole, SME week sul
tema dell’imprenditorialità (settimana prevista per la fine di maggio), programma Erasmus per i giovani imprenditori.
DARE AGLI IMPRENDITORI UNA SECONDA POSSIBILITÀ
Buone pratiche tra gli stati membri riguardo alla prevenzione dei fallimenti, sostegno agli imprenditori per riavviare l’attività, ridurre le procedure fallimentari (non fraudolenti) ad un anno.
LE REGOLE DEVONO ESSERE CONFORMI AL PRINCIPIO “PENSARE ANZITUTTO IN PICCOLO”
Debbono essere effettuati dei test di valutazione di impatto sulle nuove misure per verificare che siano orientate alle piccole-medie imprese, esenzioni per le micro-imprese, campagne di informazione, periodi transitori più lunghi...
AVVICINARE LE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI ALLE ESIGENZE DELLE PMI
Con riduzione del tempo per creare una nuova impresa a tre giorni lavorativi, assicurarsi che le micro-imprese debbano fornire le stesse informazioni solo una volta, attuare semplificazione legislativa e riduzione degli oneri amministrativi.
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da bruxelles
FACILITARE LA PARTECIPAZIONE DELLE PMI AGLI APPALTI PUBBLICI
E USARE MEGLIO LE POSSIBILITÀ DEGLI AIUTI DI STATO PER LE PMI
Compendio delle buone pratiche per l’accesso delle PMI agli appalti pubblici, esenzione per le PMI nel settore degli aiuti di
stato (e de minimis).
AGEVOLARE L’ACCESSO DELLE PMI AI FINANZIAMENTI
A mezzo di azioni della BEI e del FEI, a mezzo strumenti finanziari del programma CIP/EIP e ancora fondi regionali.
AIUTARE LE PMI A BENEFICIARE DELLE OPPORTUNITÀ OFFERTE DAL MERCATO UNICO
Incoraggiare il coinvolgimento delle PMI nel processo di standardizzazione (NORMAPME).
PROMUOVERE L’AGGIORNAMENTO DELLE COMPETENZE NELLE PMI E OGNI FORMA DI INNOVAZIONE
Sostegno ai progetti di innovazione e alle imprese innovatrici con il programma CIP/EIP.
PERMETTERE ALLE PMI DI TRASFORMARE LE SFIDE AMBIENTALI IN OPPORTUNITÀ
Sostegno ai progetti di eco-innovazione e ai progetti di energia sostenibile.
INCORAGGIARE E SOSTENERE LE PMI PERCHÉ BENEFICINO DELLA CRESCITA DEI MERCATI
Strategia di accesso ai mercati dei paesi terzi, programmi Gateway e di formazione (Giappone, Corea) e business centre (India, Cina).
Considerazioni
dei 10 artigiani in viaggio a Bruxelles
Stare ad ascoltare per delle ore queste novità ci
ha fatto sperare davvero in una diversa possibilità
di operare anche per noi piccoli artigiani.
Pensare di poter affrontare la giornata con un minor peso burocratico, che nella realtà quotidiana ci
vede impegnati con una mole di lavoro ormai quasi più sulla carta che nella manualità sarebbe davvero il sogno di un comune imprenditore artigiano.
Pensare di poter lavorare nella tranquillità senza
aver paura di incorrere in errori, che talvolta ormai
possono avere seri risvolti anche penali (basti
pensare alle pratiche ambientali e alla relativa documentazione) altro aspetto non di poco conto.
Poter investire nella ricerca per la crescita della
propria azienda, con agevolazione al finanziamento necessario a tal fine poi ci ha proprio fatto sorridere.
E questi siamo proprio tutti noi, sorridenti anche
in una tipica giornata uggiosa, consona al territorio di Bruxelles, meno al nostro meraviglioso Trentino.
E nel prossimo numero troverete altre curiosità… quindi alla prossima direi.
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cooperativa artigiana di garanzia
di Annalisa Gerola
È nata l’APIAE,
direttore Claudio Moser
L’Agenzia provinciale per l’incentivazione delle attività economiche, organismo tecnico con una
propria autonomia finanziaria, ha tra gli obiettivi lo snellimento delle procedure burocratiche
utilizzando le nuove tecnologie. A marzo pronto il programma per domande on line.
L’
articolo 57 della Legge provinciale 28
marzo 2009 n. 2, ha inserito, nella
Legge provinciale n. 3 del 2006, il
nuovo articolo 39 ter che istituisce
l’Agenzia provinciale per l’incentivazione delle attività economiche
(APIAE).
Si tratta di un organo dell’amministrazione creato per rendere più efficace l’attività di concessione ed
erogazione di aiuti, contributi e agevolazioni finanziarie a favore degli
imprenditori e degli altri soggetti
operanti in tutti i settori economici.
Direttore è stato designato Claudio
Moser, per trent’anni dirigente del
Servizio Artigianato della Provincia:
«Si tratta di un organismo tecnico
avulso da influenze politiche, con
una propria autonomia finanziaria
e perciò una certa flessibilità nell’utilizzo delle risorse».
Bilancio: 400 milioni di euro.
Perché è stata istituita l’Agenzia
provinciale per l’incentivazione
delle attività economiche?
«Si è sentita forte la necessità di una
struttura unica che si occupasse di
incentivi per tutti i settori economici uniformando le procedure; di
conseguenza era necessario aggregare tutti gli uffici incentivi in un
unico organismo».
Di che cosa si occupa?
«Tra gli obiettivi assegnati dalla Giunta provinciale ne spiccano quattro in
particolare:
1. La necessità di divenire polo di
specializzazione per quanto riguarda la promozione di interventi in favore di settori economici, coordinando gli strumenti
con i limiti eventualmente posti
dalle normative nazionali e dalla
disciplina degli aiuti di stato stabilita dall’Unione Europea.
2. Omogeneizzare le procedure e la
documentazione per la concessione delle agevolazioni, che oggi risultano differenziate per settore. È
una differenziazione che non ha
senso e crea solo ingiuste disparità.
3. Semplificare le procedure, riducendo gli adempimenti a carico
degli imprenditori, in relazione alla dimensione delle agevolazioni
concordate. Non vogliamo creare
ulteriori richieste di documentazione, ma semplificare al massimo
quello che già c’è. Vogliamo velocizzare i contatti utilizzando le
nuove tecnologie. Stiamo, infatti,
studiando un programma valido
per tutte le strutture, che permetta
di istruire le domande di contributo online. Entro marzo dovremmo essere pronti. In questo saremo i primi in Italia.
4. Avviare un’attività di monitoraggio
degli strumenti agevolativi, che
consenta alla Giunta provinciale la
verifica del grado di efficienza delle
politiche di incentivazione».
Quale il rapporto con il confidi
artigiano?
«Un rapporto strettissimo, volto a
cogliere le esigenze del mondo artigiano per dare risposte tempestive.
Un esempio della collaborazione è
nella manovra sul credito, nel riassetto finanziario, nei prestiti partecipativi: tutto è nato di concerto con il
confidi ed in comunione con lo stesso, ognuno per le proprie competenze, verrà gestito». I
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cooperativa artigiana di garanzia
La BCE conferma il tasso di riferimento
all’1%, ritenendolo appropriato
Nuove valutazioni nella riunione di inizio marzo.
Tassi massimi praticabili su operazioni garantite
dalla Cooperativa Artigiana di Garanzia al 19 febbraio 2010
Operazioni garantite
Prestito/mutuo
durata max 84 mesi
Casse Rurali
Apertura di credito
in c/c max 75.000 €
durata 18 mesi
Rinnovabile
3,25
4,00
Unicredit Banca
Anticipo su fatture
durata 18 mesi
Rinnovabile
3,00
Aggiornamento
3,00
1 febbraio 2010
1 febbraio 2010
Tassi fissati in base al Rating (vedi tabella)
Banca di Trento e Bolzano
2,943
3,193
Banca Sella-Calderari
2,193
2,443
1 febbraio 2010
Tassi fissati in base al Rating (vedi tabella)
1 febbraio 2010
Cassa Risparmio Bolzano
Euribor 3M
da 2,25 a 2,75
Euribor 3M
da 2,50 a 3,00
Euribor 3M
da 1,75 a 2,25
Euribor 3M
da 2,00 a 2,50
1 febbraio 2010
Banca Popolare Alto Adige
2,00
2,50
1,55
1,55
1 febbraio 2010
Banca Popolare Sondrio
1,943
2,443
1,943
1,943
1 febbraio 2010
Banca Valsabbina
2,00
2,70
1,80
1,80
1 febbraio 2010
Euribor 1M
da 1,10 a 1,40
-
-
-
1 febbraio 2010
Artigiancassa
Banca Popolare del Trentino
Mutuo durata < 5 n
SPREAD
Mutuo durata > 5 n
SPREAD
Fido di c/c
SPREAD
C/c smobil. cred.
SPREAD
1. Sicurezza massima
1,70
1,85
2,50
1,50
2. Sicurezza elevata
1,75
1,90
2,50
1,50
3. Sicurezza
1,90
2,05
3,00
2,00
4. Ampia solvibilità
2,10
2,25
3,00
2,00
5. Solvibilità regolare
2,35
2,50
3,50
2,50
6. Discreta solvibilità
2,85
3,00
3,50
2,50
7. Solvibilità sufficiente
3,55
3,70
4,00
3,00
Rating
Tassi per nuove operazioni
attivate dal 20 aprile 2009
Euribor 3 m/365 mmp + spread
Mutuo
BANCA POPOLARE
DEL TRENTINO
l’Artigianato
C/c smobilizzo crediti
Garanzia
Garanzia
50 %
80 %
Garanzia
80 %
Rating A
1,60
1,60
4,00
2,50
2,35
1,25
Rating B
1,80
1,80
4,00
2,50
2,35
1,25
Rating C
2,00
2,00
4,00
2,50
2,35
1,25
RATING
AAA-AA
RATING
A - BBB
RATING
BB-B
FASCIA C
C/C
1,60
1,80
2,50
3,70
S.B.F.
0,65
0,95
1,80
3,00
ANT.FATT.
0,70
1,15
2,00
3,20
MUTUI CHIROGRAFARI
3,75
4,00
4,20
4,75
BANCA SELLA
- BOVIO CALDERARI
Tassi per nuove operazioni
validi dall’1 giugno 2009
Euribor 3 m/365 mmp + spread
Fido di c/c
Garanzia
Garanzia
50 %
80 %
Garanzia
50 %
Rating
Tassi per nuove operazioni
validi dal 23 marzo 2009
Euribor 3 m/365 mmp + spread
1 febbraio 2010
Tassi fissati in base al Rating (vedi tabella)
UNICREDIT BANCA
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Fido per accredito
effetti sbf
durata 18 mesi
Rinnovabile
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assicurazioni
di Walter Tamanini
Rinnovo rimborso spese
per interventi chirurgici
L’Associazione Artigiani ha confermato per l’undicesimo anno la polizza gratuita “Rimborso spese
mediche per interventi chirurgici” riservata ai Soci in regola con il pagamento della quota
annuale. Con 25 euro, è possibile estendere la polizza anche all’intero nucleo familiare.
Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di Trento ha rinnovato
anche per il 2010 la convenzione
relativa alla “Polizza rimborso spese
mediche per interventi chirurgici”
riservata gratuitamente a tutti i Soci in regola con il pagamento delle
quote.
L’accordo è ormai giunto all’undicesimo anno: si tratta di una convenzione importante soprattutto
alla luce dell’odierna condizione
del Servizio Sanitario Nazionale.
Tale copertura, ove necessario,
consente, infatti, di ovviare alle
lentezze della Sanità pubblica,
permettendo all’Assicurato di rivolgersi a Cliniche di sua scelta,
eliminando le tristemente note
“liste di attesa”. Da sottolineare,
inoltre, che la libera scelta della
struttura ospedaliera coincide anche con la libera scelta del medico, a garanzia della maggior professionalità e specializzazione
possibile.
La polizza, come è noto, attualmente garantisce il rimborso di
tutte le spese sostenute in caso di
ricovero che comporti almeno un
pernottamento (in ospedale o in clinica privata, in Italia o all’estero), in
caso di intervento chirurgico causato
da malattia o da infortunio.
La polizza, inoltre, include il rimborso delle spese pre e post operatorie (visite specialistiche, esami e
via dicendo) e l’eventuale trasporto
in ambulanza da e per il luogo di residenza dell’assicurato e la clinica o
l’ospedale. Il massimale, con effetto
1 gennaio 2010, è confermato in
40.000,00 euro per anno, come la
L’
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l’Artigianato
franchigia prevista per sinistro di
1.550,00 euro.
È anche possibile estendere la copertura assicurativa all’intero nucleo familiare. Grazie all’accordo con l’Associazione, infatti, è sufficiente un
versamento di 25,00 euro per assicurare anche l’intero nucleo familiare,
indipendentemente dal numero di
persone che lo compongono.
Questa opportunità, di notevole
portata a livello sociale, è uno dei
punti di maggiore interesse della
convenzione. In virtù dell’alto numero di iscritti, la quota aggiuntiva
per il nucleo famigliare risulta pressoché irrisoria, considerando che,
stipulando privatamente una polizza con le medesime caratteristiche,
il premio richiesto sarebbe notevolmente maggiore.
Per questo il numero dei nuclei famigliari iscritti, tra rinnovi e nuove
adesioni, sta crescendo di anno in
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anno; nel corso del 2009 agli oltre
12 mila associati che hanno beneficiato della polizza gratuita, si sono
aggiunti anche centinaia di nuclei
familiari.
Il versamento della quota per l’estensione al nucleo familiare delle
garanzie previste dal contratto dovrà
essere effettuato esclusivamente
con bonifico sul c/c n° 50352070
presso la Cassa Rurale di Aldeno
e Cadine filiale di Trento via Verdi (ABI 08013 - CAB 01802 - IBBAN: IT 75 A 08013 01802
000050352070) intestato a Demozzi Assicurazioni snc specificando i dati dell’ordinante ed inviando a mezzo fax al nostro
numero 0461.803987 (Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di Trento
- signor Walter Tamanini) copia della scheda di adesione
unitamente alla copia della
contabile bancaria.
Il modulo di adesione sarà reperibile presso tutte le sedi dell’Associazione.
La polizza vale in tutto il mondo ed ognuno è libero di scegliere dove preferisce farsi curare.
I tempi di liquidazione partono dal
momento in cui vengono fatti pervenire gli originali delle fatture pagate
per sostenere le spese dell’intervento,
la cartella clinica e quant’altro inerente al ricovero.
La documentazione dovrà essere
inoltrata alle Sedi Comprensoriali
oppure all’ufficio preposto presso
la Sede Provinciale dell’Associazione a Trento Via Brennero 182 - Telefono 0461.803996 - Signor Walter
Tamanini. I
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assicurazioni
Associazione Artigiani e Piccole Imprese
della Provincia di Trento
POLIZZA RIMBORSO SPESE MEDICHE
Per Interventi Chirurgici
CONDIZIONI GENERALI DI ASSICURAZIONE
RISCHIO ASSICURATO
L’assicurazione è prestata esclusivamente a favore di:
• tutti i Titolari e Soci delle Aziende iscritte alla Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di Trento.
L’assicurazione si intende valida:
• durante il permanere del rapporto di iscrizione alla Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di Trento;
• indipendentemente dalle condizioni fisiche degli Assicurati.
La Società garantisce per gli Assicurati di età fino a 75 anni e fino alla concorrenza della somma di euro 40.000,00 (Euro
Quarantamila/00) per persona e per anno assicurativo, in caso di degenza comportante almeno un pernottamento, per
INTERVENTO CHIRURGICO
conseguente a malattia e/o infortunio, il rimborso delle spese sostenute:
a) in caso di ricovero in Istituto di Cura, per:
• assistenza e prestazioni mediche, onorari per visite mediche;
• analisi di laboratorio ed esami diagnostici;
• équipe operatoria, anestesista, diritti di sala operatoria, materiale di intervento (compresi apparecchi protesici e terapeutici applicati durante l’intervento);
• medicinali, trattamenti fisioterapici e rieducativi;
• rette di degenza;
b) 90 giorni prima o dopo il ricovero in Istituto di Cura, per:
• assistenza e prestazioni mediche, onorari per visite mediche;
• analisi di laboratorio ed esami diagnostici;
• medicinali assunti nei 90 giorni precedenti e susseguenti il ricovero;
• trattamenti fisioterapici e rieducativi e cure termali (escluse le spese di carattere alberghiero) effettuati nei 90 giorni
successivi all’intervento;
• trasporto in ambulanza dell’Assicurato per il ricovero nell’Istituto di Cura e da questo al domicilio, fino al limite del 5%
della somma assicurata.
Nel caso di sinistro, risarcibile a termini di polizza, la liquidazione verrà effettuata previa detrazione di una franchigia fissa ed assoluta di € 1.550,00 (Euro millecinquecentocinquanta/00) per evento.
TERMINI DI ASPETTATIVA - CARENZE
L’assicurazione ha effetto dalle ore 24.00:
a) del giorno successivo a quello di iscrizione per le persone – Titolari e/o Soci – che si iscriveranno alla Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di Trento in corso d’anno;
b) del 90° giorno successivo alla adesione al presente contratto per i famigliari dei Titolari e dei Soci.
Precisazione: per i Titolari e/o Soci iscritti all’Associazione all’atto del rinnovo del presente contratto, così come per i famigliari
già aderenti nella pregressa annualità, non è operante alcuna carenza né termine di aspettativa.
LIMITI DELLE PRESTAZIONI
È escluso dall’assicurazione il rimborso delle spese per:
• malformazioni stabilizzate, difetti fisici e mutilazioni esistenti prima dell’inizio dell’assicurazione;
• applicazioni di carattere estetico (salvo gli interventi di chirurgia e plastica ricostruttiva resa necessaria da infortunio);
• cure dentarie e paradentarie;
• malattie, infortuni e loro conseguenze dovute all’abuso di alcoolici e narcotici o all’uso non terapeutico di stupefacenti,
allucinogeni, anfetamine e simili;
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l’Artigianato
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assicurazioni
• infortuni derivanti da guerra, guerra civile, invasione, da partecipazione attiva e volontaria dell’Assicurato a sommosse e
rivolte di ogni specie, atti di pirateria e sabotaggio;
• dall’esporsi deliberatamente a pericoli eccezionali (salvo in caso di solidarietà umana) o da propri atti criminali e/o dolosi;
• dalla partecipazione a corse o gare ed alle relative prove ed allenamenti, salvo che si tratti di corse podistiche, gare bocciofile, pesca non subacquea, tiro a segno, tiro a volo e simili, scherma e tennis;
• malattie od infortuni che siano conseguenza diretta o indiretta di trasmutazione del nucleo dell’atomo, di radiazioni provocate dall’accelerazione artificiale di particelle atomiche;
• malattie mentali.
LIMITI DI ETÀ
L’assicurazione vale per le persone di età non superiore ai 75 anni. Tuttavia per le persone che raggiungono tale età in corso di contratto, l’assicurazione mantiene la sua validità fino alla prima scadenza annuale del contratto.
PERSONE NON ASSICURABILI
Non sono assicurabili le persone affette, al momento della stipulazione del contratto, da: sindromi organiche celebrali, schizofrenia, forme maniaco-depressive o stati paranoidi, epilessia, infermità mentali, delirium tremens, alcoolismo e tossicomania, paralisi.
VALIDITÀ TERRITORIALE
L’assicurazione vale per il mondo intero con l’intesa che la liquidazione dei sinistri sarà fatta in Euro.
OBBLIGHI DELL’ASSICURATO - CRITERI DI LIQUIDAZIONE
In caso di sinistro l’Assicurato deve presentare denuncia alla Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di Trento che provvederà ad inoltrarla alla Società. Detta denuncia deve essere corredata dalla cartella clinica e dai documenti giustificativi delle spese in originale. Resta comunque convenuto che l’Assicurato deve consentire alla Società le indagini e gli
accertamenti da questi ritenuti necessari.
Per le spese effettuate all’estero i rimborsi verranno eseguiti in Italia, in Euro, al cambio medio della settimana nella quale
la spesa è stata sostenuta dall’Assicurato, ricavato dalla quotazione dell’Ufficio Italiano dei Cambi.
Il pagamento dell’indennizzo viene effettuato a cura ultimata, su presentazione degli originali delle relative
notule, distinte ricevute, debitamente quietanzate.
La Società restituisce i predetti originali, previa apposizione della data di liquidazione e dell’importo liquidato.
Qualora l’Assicurato abbia presentato a terzi l’originale delle notule, per ottenerne il rimborso, la Società effettuerà il pagamento di quanto dovuto a termini del presente contratto dietro dimostrazione delle spese effettivamente sostenute, al netto di quanto a carico dei predetti terzi.
CONTROVERSIE
In caso di controversie di natura medica sulla indennizzabilità della malattia o dell’infortunio nonché sulla misura dei rimborsi o delle indennità, le Parti si obbligano a conferire, con scrittura privata, mandato di decidere se e in quale misura siano dovuti i rimborsi o le indennità a norma e nei limiti delle condizioni di polizza, ad un collegio di tre medici, nominati uno
per parte ed il terzo dalle Parti, di comune accordo o, in caso contrario, dal Consiglio dell’Ordine dei Medici avente giurisdizione nel luogo dove deve riunirsi il collegio medico. Il collegio medico risiede presso il capoluogo della Provincia dove dimora l’Assicurato. Ciascuna delle due parti sostiene le proprie spese e remunera il medico da essa designato, contribuendo per la metà delle spese e competenze del terzo medico.
Le decisioni del collegio medico sono prese a maggioranza di voti, con dispensa da ogni formalità di legge, e sono obbligatorie per le Parti anche se uno dei medici si rifiuti di firmare il relativo verbale.
COMPETENZA TERRITORIALE
Per ogni controversia diversa da quella prevista dal precedente articolo, è competente esclusivamente, a scelta della parte
attrice, l’Autorità Giudiziaria di Trento.
ISCRIZIONI DI FAMIGLIARI
Alla presente polizza possono aderire i famigliari dei Titolari e dei Soci delle Aziende iscritte, con analoghe garanzie e massimale assicurato, ad un premio finito per nucleo famigliare di euro 25,00 (Euro venticinque/00). Tali Assicurati dovranno
risultare conviventi degli Iscritti a tutti gli effetti. Il massimale si intende unico per l’intero nucleo.
RINVIO ALLE NORME DI LEGGE
Per tutto quanto non è espressamente disciplinato dalla presente polizza, si applicano le disposizioni di Legge.
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news
Informazioni
in breve
In regalo
i vecchi mobili dell’Associazione
Habitat Ufficio S.r.l. mette a disposizione, gratuitamente, a
tutti gli associati, gli arredi attualmente presenti nella sede
dell’Associazione Artigiani di Trento in Via Brennero n° 182.
Chi fosse interessato a prendere visione del materiale, è
pregato di contattare il signor Fabio Merler al numero
348.2408587 entro il 15 marzo 2010.
27 marzo a Udine
c’è il MatchingDay 2010
Sabato 27 marzo, nel quartiere fieristico di Udine, si terrà il
MatchingDay 2010. La scheda di adesione (reperibile sul
sito www.confartigianatoudine.com) va inviata via fax al
0432.509127 o via e-mail all’indirizzo [email protected]
entro il 10 marzo 2010.
L’iniziativa è aperta a tutte le aziende che operano nel settore dei prodotti e dei servizi per la casa, della meccanica e
dell’informatica nel Triveneto, nonché nelle vicine Austria e
Slovenia. Si tratta di un evento espressamente dedicato a
far incontrare gli imprenditori attraverso una modalità nuova, rapida ed efficace. In una giornata ogni partecipante
avrà la possibilità di incontrare numerosi imprenditori in una
serie di veloci appuntamenti programmati sulla base delle
indicazioni ottenute dalle schede di adesione. I singoli colloqui dureranno circa quindici minuti. Questo costringe i
partecipanti a concentrarsi sugli elementi fondamentali che
permetteranno ad entrambi di identificare e comprendere le
possibilità di collaborazione ed integrazione.
Per ulteriori informazioni è possibile contattare il responsabile del progetto: dott. Luca Nardone (tel.
0432.516748 - e.mail: [email protected]), oppure il
dott. Guido Radoani, responsabile dell’Ufficio Categorie dell’Associazione (tel. 0461-435106 - e.mail:
[email protected]).
Quaresima solidale
Regala un aiuto
La Fondazione Canossa, Onlus per la promozione e lo sviluppo dei popoli, propone anche per la prossima Pasqua
regali utili e che aiutano i progetti della Fondazione.
Tre le iniziative:
1. “È solo riso, ma è una cosa seria”
Progetto sostenuto “Criança Feliz” - BRASILE
1 kg riso Melotti - Vialone nano
Euro 5,00
2. “L’aroma della solidarietà”
Progetto sostenuto “Pacu Cua” - PARAGUAY
250 gr caffè macinato, prodotto da agricoltura biolo-
gica, perciò equo e solidale - Fairtrade
Euro 5,00
3. “Note di solidarietà”
A sostegno di numerosi progetti
blocco “Post-it con penna”, formato mm 65x112 con
50 fogli adesivi all’interno
Euro 3,00
Per informazioni e prenotazioni:
tel. 045.8038854 - fax 045.594644
Giancarlo: [email protected]
Luisa: [email protected]
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avvicendamenti
Teresita Pistoia
nuovo segretario del C.2
In Associazione dal 1989. Degli artigiani dice: «Le novità nel mondo artigiano sono all’ordine del
giorno, gli imprenditori sono sempre più preparati e ci pongono domande molto specifiche. Noi
dobbiamo essere all’altezza».
O
riginaria di Mezzano, dopo il
diploma di ragioneria a Fiera di
Primiero Teresita Pistoia inizia
subito a lavorare.
Era il 10 agosto 1989
e Teresita entrò a far parte
della grande famiglia
dell’Associazione Artigiani.
«Appena diplomata venni a sapere
che cercavano personale sia in banca sia in Associazione, nella sede a
Fiera, e mi presentai. Entrambi i
colloqui e le prove andarono bene,
perché venni chiamata prima in
Associazione e successivamente in
banca».
«Venni assunta per occuparmi di
contabilità. In seguito nacque l’esigenza di offrire agli associati anche
il servizio paghe ed allora, con altri
colleghi, seguii a Trento il corso tenuto dalla signora Paris, responsabile delle paghe prima di Rita Dalsass. Per un po’ feci anche le paghe,
poi, nel 2002, l’ufficio di Fiera venne riorganizzato e vennero ridistribuiti i compiti. Così ritornai ad occuparmi di contabilità».
Perché scelse l’Associazione?
Nella foto:
Teresita Pistoia
«Furono i primi a rispondere. Per
me era la prima esperienza lavorativa perciò accettai immediatamente.
Poi mi sono trovata bene e sono rimasta anche se, in un secondo momento, mi hanno chiamata anche
dalla banca».
Nell’ufficio di Fiera oggi lavorano in
cinque e si occupano di sindacale,
contabilità, CAF.
Da fine 2009 Teresita ha preso il
posto di Piermarco Debertolis che è
andato in pensione.
«Sono praticamente cresciuta professionalmente in Associazione e questo riconoscimento è per me molto
importante».
Cambiamenti non ne introdurrà,
però ha una piccola ambizione.
«Essere sempre più preparati. Le novità nel mondo artigiano sono all’ordine del giorno e gli artigiani
che vengono a farci domande sono
preparati e pongono quesiti sempre
più specifici. Chiedono spiegazioni
e chiarimenti e noi dobbiamo essere all’altezza».
(A. G.) I
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consorzio artigianato artistico e di qualità
di Pietro Marsilli
“Uscio e bottega”
L’artigianato in tv
Raccontate dalla RAI le storie delle sedici aziende del Consorzio Artigianato Artistico e di Qualità
Trentino che hanno ottenuto il Marchio di eccellenza. Aziende in cui interagiscono raffinata
manualità ed alta tecnologia, gestioni familiari e performance organizzativa avanzata.
entre ancora proseguono
le riprese e le interviste alle aziende interessate, già
dalla fine di gennaio sono iniziate
le trasmissioni del ciclo Uscio e bottega, la serie televisiva prodotta
dalla Sede RAI di Trento dedicata
all’artigianato artistico, in specifico alle sedici aziende del Consorzio Artigianato Artistico e di Qualità Trentino che hanno ottenuto
il Marchio di eccellenza. Si vogliono raccontare le storie di queste
piccole e medie aziende in cui interagiscono raffinata manualità ed
alta tecnologia, gestioni familiari e
performance organizzativa avanzata, cura estetica e oculate relazioni con il mercato, originalità e
tradizione. Per entrare nelle singole realtà imprenditoriali viene data
la parola ai protagonisti, mentre
operano all’interno delle loro botteghe.
La prima ad essere stata messa in
onda è stata la puntata “Idee in
metallo”, dedicata all’azienda di lavorazione del ferro di Stefano Armellini, di Ospedaletto; è seguita la
puntata dedicata alla “Nardelli &
Garzetti” dei gioiellieri Ugo Nardelli e Walter Garzetti di Trento e
quella sulla “G. A. Gli Artigiani”, il
“regno” del cuoio di Albino Odorizzi, di Cles. E via via a seguire,
una domenica sì e l’altra no. Ciascuna puntata dura un quarto d’ora e rientra nel programma domenicale di RAI 3 che si tiene fra le
9.45 e le 10.45.
Essendo sedici e andandone in onda due al mese si arriverà a trasmettere le ultime puntate a settembre. Al momento non si è in
M
grado di preannunciare il calendario preciso delle varie messe in onda, possiamo però, e volentieri, citare i nomi anche delle altre dodici
imprese artigiane, insieme alle
quattro appena ricordate.
Si tratta delle botteghe di lavorazione di ceramiche artistiche “Ceramiche Cicuttin” di Rosanna Rossi, di Trento e “Martello Guido” di
Guido Martello, di Levico Terme;
“Il coniglio” di Raffaella Milani, di
Lavarone, piccola azienda che produce raffinati articoli da regalo in
stoffa; “Tapparelli” di Patrizio Tapparelli, ditta di Spini di Gardolo
(Trento) specializzata nel restauro
di stufe “a olle” in maiolica; tre
aziende artigiane sono attive nella
produzione e messa in opera di arredamenti su misura in legno: la
“Arredamenti Zorzi” di Luigi Zorzi,
di Ziano di Fiemme, la “Iellici mobili e arredamenti” di Claudio Iellici, di Tesero, e “Artelegno” di Lorenzo Rizzi, di Cavizzana in Valle
di Sole; due botteghe sono di Mezzano del Primiero: la “Zeni Renzo”
di Renzo e Silvano Zeni, scultori
del legno, e “Arteler” di Lucia Trotter, che produce tessiture tradizionali su antichi telai a mano; la “Zaninelli cucine” di Luca Zaninelli, di
Civezzano, che produce cucine e
bagni in muratura; la celeberrima
“Mastro 7” del gioielliere e scultore
Settimo Tamanini, di Mattarello di
Trento, e la “Scartezzini Fiorenzo”
dell’altrettanto noto gioielliere Fiorenzo Scartezzini, di Trento; e infine “Artevetro” di Eleonora De Carli e Elio Santoni, di Linfano di
Arco, che si occupa di lavorazione
artistica del vetro. L’ordine di messa in onda delle singole puntate è
del tutto casuale.
Come è noto il Marchio di eccellenza è un riconoscimento che vuole
contraddistinguere e premiare, all’interno del Consorzio artigianato
artistico e di qualità trentino, le imprese che si distinguono realizzando prodotti particolarmente legati
alla tradizione e a valori artistici e
di qualità. Per intanto è stato assegnato a queste sedici aziende.
Il programma televisivo in corso è
stato voluto dalla Sede RAI di
Trento e dunque è a costo zero per
l’Associazione, il Consorzio e le
singole ditte.
Il regista è Daniele Torresan, ideatore e conduttore ne è il professore Pietro Marsilli, docente di storia dell’arte e di storia dell’arte in
Trentino che da più di trenta anni,
dalla sua tesi di laurea sulle botteghe ceramiche faentine del Rinascimento, studia l’artigianato artistico. I
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Sinergia tra CEii Trentino
e Riva del Garda Fierecongressi
Siglata l’intesa che favorisce nuove iniziative
a favore dell’artigianato
CEii Trentino e Riva del Garda Fierecongressi hanno firmato un accordo quadro per la valorizzazione dell’artigianato e regolare così le collaborazioni future. La firma
è stata posta dal vicepresidente di CEii Trentino Paolo
Farinati, che è anche assessore comunale a Rovereto
con competenza per le Finanze, l’Industria e l’Artigianato, e da Roberto Pellegrini, presidente della società di
gestione del Polo fieristico e congressuale del Trentino.
La firma della convenzione si è tenuta presso la Sala
Giunta del Comune di Rovereto, socio fondatore di CEii
Trentino.
«Si tratta di un tassello importante alla già intensa attività di CEii Trentino – ha spiegato Paolo Farinati – nell’ottica di una strategia di rete per la valorizzazione della
piccola imprenditorialità artigiana. La collaborazione con
Riva del Garda Fierecongressi, polo ad ampio respiro nazionale ed internazionale, favorirà la nascita di nuove iniziative e opportunità per il consorzio che è una piattaforma d’eccellenza per l’innovazione, molto apprezzata
dalle nostre imprese».
«Nella nostra mission – ha aggiunto il presidente di Riva
del Garda Fierecongressi Roberto Pellegrini – c’è forte
il legame con il territorio e la partecipazione imprenditoriale locale, oltre che politica. Apprezzo la sensibilità di
CEii Trentino nell’aver scelto di fare rete nell’ottica di una
sinergia reciproca per la valorizzazione delle nostre ec-
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cellenze». Di eccellenze sul territorio ha parlato anche
l’Assessore provinciale Alessandro Olivi, con competenza per l’artigianato: «È un accordo con solide basi, un
ulteriore strumento per far emergere i punti di forza del
tessuto artigiano trentino, un settore che è di particolare rilevanza per l’economia e merita di essere valorizzato». In rappresentanza dell’Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia, Roberto De Laurentis ha
sottolineato: «La possibilità di creare iniziative nuove a
favore dell’artigianato è davvero importante. Ce ne sono
parecchie in cantiere che possono riguardare tutta l’asta
dell’Adige (ma non solo) da sempre fulcro di scambio di
idee e di uomini».
Entrando nel merito dell’accordo quadro, è previsto un
rapporto privilegiato tra i due soggetti firmatari nell’organizzazione di nuovi eventi volti a promuovere l’artigianato in tutte le sue accezioni, ma anche nella partecipazione a manifestazioni già presenti nel portfolio di Riva
del Garda Fierecongressi in cui sia evidenziata la componente artigianale. Infine si prevede la possibilità di
creare momenti di promozione e di sviluppo reciproci. A
successivi protocolli è demandata la definizione dettagliata delle attività che verranno svolte in futuro e la
specificazione delle modalità di attuazione della collaborazione, nonché tutti gli aspetti di natura tecnica, organizzativa e finanziaria.
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Artigianato e turismo ad ExpoRivaHotel
L’Assessore Olivi: «Le piccole imprese portavoce
di valore identità del territorio»
567 espositori provenienti da 13 regione italiane, distribuiti su 30.000 metri quadrati di spazio e 20.000 visitatori in quattro giorni: questi sono i numeri della trentaquattresima edizione di ExpoRivaHotel che si è svolta dal
31 gennaio al 3 febbraio presso il quartiere fieristico in località Baltera. Alla grande fiera dell’industria della ristorazione, del benessere e dell’ospitalità si sono presentati anche una decina di piccoli imprenditori artigiani aderenti a
ST.ART - Strade dell’Artigianato, un progetto promosso
da CEii Trentino con il sostegno dall’Assessorato all’Industria, Artigianato e Commercio della Provincia autonoma
di Trento e volto alla creazione di un sistema di valorizzazione dell’artigianato attraverso il canale turistico. In visita
anche Roberto De Laurentis, presidente dell’Associazione
Artigiani e Piccole Imprese della Provincia autonoma di
Trento, e l’Assessore all’Artigianato Alessandro Olivi.
«Artigianato e turismo sono due settori complementari in
una provincia che fa del turismo l’architrave della sua
struttura economica, ma che investe anche sull’identità,
sulle tradizioni e sul territorio – ha commentato Olivi. –
Sempre più dobbiamo lavorare per una contaminazione
reciproca tra i due settori seguendo l’idea di uno sviluppo
vicino alle potenzialità del nostro territorio. Se in questo
momento di difficile congiuntura economica il turismo ha
dimostrato di saper reggere bene, anche l’artigianato ha
evidenziato segni di forza. ExpoRivaHotel è un’occasione
eccezionale per conoscere e apprezzare le eccellenze del
Trentino». La grande valenza del progetto ST.ART è quella
di introdurre all’interno dell’offerta territoriale un tassello,
quello delle imprese artigiane, che, radicate nel territorio
di appartenenza, diventano portavoce dei valori e dell’identità dei luoghi e dei saperi delle valli trentine.
Le aziende artigiane presenti alla fiera sono state ospitate all’interno del padiglione coordinato dalle Strade del
Vino e dei Sapori del Trentino.
Per l’occasione è stato realizzato uno stand nuovo ed originale. Attraverso pannelli, infatti, si è voluto creare un vero e proprio percorso alla scoperta dei prodotti di punta,
così da invogliare il visitatore a scoprirli uno dopo l’altro e
a leggere le informazioni sui pannelli esplicativi appesi.
Queste le aziende di ST.ART che hanno partecipato alla
fiera di Riva: Cofar snc (lavorazione artistica dei metalli),
Arte e Crescita Edizioni (editoria e produzione cartoni
animati per bambini), Linea Luce (produzione lampade
artistiche), Artluca (produzione arredamenti in legno e
complementi), Intendersi snc (produzione tendaggi e
biancheria per la casa), Tecnomade snc (produzione abbigliamento professionale), Foto Paolo Aldi snc (fotografia e stampe), Pasticceria Gelateria Elisiana (produzione
gelati e pasticcini), Rb Volpin (lavorazione artistica del legno), Mobilfiemme Brigadoi (costruzione e vendita mobili in legno). Oltre a questi, altri imprenditori artigiani erano presenti alla fiera di Riva, riuniti sotto l’insegna delle
Strade del Vino e dei Sapori.
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Nove aziende per sperimentare
il metodo Triz
Olivi: «L’Artigianato Trentino ha in sé il dna dell’innovazione»
Con Triz, acronimo russo che sta per
Teoria per la soluzione inventiva
dei problemi, l’innovazione sistematica è a portata di tutte le imprese.
Lo potranno scoprire anche le nove
aziende artigiane trentine che sono
state selezionate per il progetto TRIZ,
gestito per il secondo anno da CEii
Trentino, e che hanno diritto ad accedere, nei prossimi mesi, al programma di assistenza suddiviso in
sei incontri di gruppo e due individualizzati al fine di approfondire questa particolare metodologia e trovare il modo di applicarla in
azienda. Settimana dopo settimana, quindi, gli artigiani
trentini avranno la possibilità di capire in che modo accelerare il processo di innovazione, stando al passo con i tempi
e differenziandosi sul mercato.
L’avvio del progetto è stato dato dall’Assessore provinciale
Alessandro Olivi, che ha ribadito come «L’Artigianato Trentino ha in sé il dna dell’innovazione, un valore aggiunto in
tutte le fasi del processo di crescita, dalla generazione di
idee alla produzione di nuovi prodotti e sistemi. È questa la
strada giusta da percorrere per le piccole imprese che sono
la forza del nostro territorio e che vogliono rimanere competitive sul mercato. È compito della Provincia sostenere e
valorizzare al massimo questo patrimonio, anche attraverso
processi di miglioramento continuo come nel caso di Triz».
«Il programma si svilupperà in fasi di gruppo che termineranno verso la metà di aprile (nei quali si alternano sessioni di teoria e sessioni pratiche sulle nozioni base e sui
principi del metodo Triz) e successivamente in incontri individualizzati per ciascuna azienda» ha spiegato Filippo Sili-
pigni di Alintec - Politecnico di Milano, che accompagnerà
le aziende nei prossimi mesi. Con Triz la sfida consiste nel
mettere a punto un prodotto o un processo che si differenzi sul mercato per creatività e contenuto inventivo. Le nove
classificate sono aziende diverse tra loro, distribuite sull’intero territorio provinciale e che operano in differenti settori,
ma per tutte credo che l’applicazione di Triz possa avere ricadute positive. Ecco quelle che proseguiranno nel progetto TRIZ: Mauro Barberi (Mattarello, produzione e montaggio stufe ad olle e in ceramica), Consorzio Artigiano del
Porfido (Lona - Lases, estrazione e commercio porfido),
Festi srl (Villalagarina, costruzione di serramenti e infissi
metallici), Gianmoena Marmi srl (Panchià, lavorazione e
posa in opera del marmo), MEC srl (Scurelle, realizzazione
di impianti per lo spacco della pietra e del cemento), M.I.E.
impianti elettrici (Cavalese, installazione di impianti elettrici), Progetto Legno snc (Predazzo: fabbricazione di arredi in legno per l’esterno), Publigarda (Lodrone: decorazioni
pubblicitarie e grafica), Augusto Tamanini snc (Mattarello:
costruzione di turbine idrauliche).
Design per l’innovazione. Un cambio
di prospettiva alla luce dei
fenomeni sociali ed economici emergenti
Il design rappresenta, sempre più, una risorsa strategica
per l’innovazione. È una delle componenti che può portare valore aggiunto e competitività sui mercati, accrescendo il riconoscimento di un prodotto per forma, qualità e
gradimento. Per sensibilizzare le imprese artigiane del territorio verso un approccio “design oriented”, CEii Trentino
ha riservato loro un appuntamento del Circolo dell’Innovazione, il ciclo di incontri di arricchimento professionale
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rivolti ad imprenditori e responsabili aziendali. Il seminario, al quale hanno partecipato una trentina di imprenditori, si è svolto lo scorso 18 febbraio presso la Sala Esposizioni della Provincia autonoma di Trento. Ad illustrarne i
contenuti è stato Venanzio Arquilla, docente alla Facoltà
del Design e designer del dipartimento Indaco del Politecnico di Milano, già coinvolto in DEA - Design & Artigianato, progetto che punta alla qualificazione delle imprese
artigiane attraverso un modello evoluto di promozione
dell’innovazione guidata dal design.
Il concetto di design non è più solo sinonimo di qualità
estetica, ma racchiude un nuovo approccio alla progettazione del prodotto o del servizio, una diversa modalità di
pensare e di rispondere ai bisogni del cliente, così come
una forte attenzione ai costi e alle tematiche di sostenibilità ambientale. Ecco quindi che il rapporto fra design e
tecnologia diventa una delle questioni principali per lo sviluppo di strategie competitive efficaci per le imprese italiane.
Venanzio Arquilla ha spiegato ai partecipanti quali sono le
nuove tendenze del mercato e come le aziende siano in
grado di rispondere a questi cambiamenti innovando i loro prodotti, ed adattandosi in tal modo a quelli che sono
i cambiamenti dei fenomeni sociali ed economici.
Il programma del Circolo Innovazione proseguirà anche
nei prossimi mesi affrontando temi specifici di grande
interesse per le piccole aziende artigiane trentine e offrendo uno stimolo per allargare gli orizzonti, differenziarsi dalla concorrenza ed approfondire le conoscenze professionali. Presso la Sala Esposizioni della Provincia
autonoma di Trento si parlerà “E-commerce: vendere sul
web” (4 marzo), “Dal progetto all’investimento” (18 marzo), “Dall’idea al prodotto” (1 aprile). I dettagli sugli incontri verranno comunicati attraverso la newsletter e sul
sito www.ceii.it.
La seconda edizione di Dulcis in Fondo
Il 24 e 25 aprile 2010 al Palanaunia di Fondo
Se anche tu fai parte di coloro che non sanno resistere
alla tentazione di un cioccolatino o di una fetta di torta,
vieni con noi a Dulcis in Fondo. La seconda edizione della manifestazione dedicata all’artigianato dolciario si terrà
sabato 24 e domenica 25 aprile al Palanaunia di
Fondo, in Val di Non. Dulcis in Fondo non è solamente
una vetrina promozionale per le aziende, ma anche
un’occasione di formazione professionale per tutti coloro
che operano nel settore. Quello dell’artigianato dolciario
è infatti un patrimonio che deve essere conservato, trasmesso e valorizzato in quanto è fortemente legato alle
radici culturali, al territorio ed offre interessanti opportunità professionali.
Nella prima edizione hanno partecipato una ventina di
espositori con i propri prodotti: dalle farine macinate a
pietra alle confetture nostrane, dal gelato ai dolci, dai biscotti ai pasticcini e tanto altro ancora. Tra tutte le iniziative di contorno, le più gradite sono state le dimostrazioni dell’arte pasticcera, le degustazioni guidate, le lezioni
di cucina con lo chef Cristian Bertol, i laboratori creativi
per bambini, i seminari e gli incontri di approfondimento
per gli operatori.
Dato il successo di pubblico, con oltre 6.000 visitatori in
due giorni, e il positivo riscontro tra gli operatori del set-
tore, CEii Trentino con il supporto dell’Assessorato all’Industria, Artigianato e Commercio della Provincia autonoma di Trento, intende riproporre l’evento. In attesa della
nuova edizione ci si può collegare all’indirizzo web
http://dulcis-in-fondo.blogspot.com/ per rivivere i più
golosi momenti ed ammirare le fotografie della scorsa
manifestazione.
Le aziende artigiane, operanti nel comparto dolciario (pasticceria fresca e secca, cioccolato, confetteria, gelato, confetture e conserve, miele, distillati
e succhi di frutta), che sono interessate a partecipare a Dulcis in Fondo, possono contattare la segreteria organizzativa di CEii Trentino ([email protected] tel. 0461 420530 - fax 0461 428842) che rimane a disposizione per qualsiasi informazione sul
programma dell’evento e sulle modalità di adesione. È prevista una quota di partecipazione di 250
euro IVA esclusa per azienda.
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Aspettando Artingegna
L’artigianato d’eccellenza in mostra a Rovereto
dal 10 al 12 settembre
Da venerdì 10 a domenica 12 settembre torna a Rovereto Artingegna - Mostra Provinciale dell’Artigianato Trentino, una manifestazione che affonda le sue radici nella
storia trentina e che ha trovato la capacità di rinnovarsi e
di proporsi con nuova forza. Cuore dell’iniziativa sarà il
Centro storico di Rovereto, dove si alterneranno, in tutte
le loro espressioni, le forme più creative dell’Artigianato
trentino. La nuova edizione di ARTINGEGNA ruoterà attorno all’ENERGIA, tema di vivo interesse e dalle mille sfaccettature. Oltre all’esposizione degli stand artigiani e dei
prodotti d’eccellenza è in corso di programmazione un fitto calendario di attività e di eventi artistici, culturali, musicali e di intrattenimento per grandi e piccoli. Per tre giorni
i cortili e le piazze del Centro Storico di Rovereto rivivranno
di luce nuova: quella che proprio “l’arte” e “l’ingegno” dei
nostri artigiani sapranno regalare.
In allegato a questo numero de “L’Artigianato” trovate il regolamento generale della mostra ed il modulo per l’adesione da inviare entro e non oltre il 30
aprile 2010 agli indirizzi comunicati.
Artigiani trentini in Slovacchia
Stimolante viaggio professionale
per gli artigiani del settore alimentare
La prima tappa del progetto di mobilità Ex.O.P.E. (Exchanges of Professionals in Europe), condotto nell’ambito del
programma di scambio europeo Leonardo da Vinci, ha
portato una delegazione di artigiani trentini e bergamaschi
a partecipare ad un viaggio formativo a Bratislava, dal 17
al 22 gennaio.
Per i protagonisti, imprenditori appartenenti al settore alimentare (per lo più pasticcieri, gelatai, panificatori e produttori di pasta fresca), si è trattato di una significativa
occasione di scambio professionale, culturale ed umano.
Ricco il programma, a cominciare dagli incontri istituzionali. I partecipanti hanno potuto visitare e conoscere le
attività della “Slovenský Živnostenský Zväz”, la Federazione dell’artigianato in Slovacchia, un’organizzazione no
profit impegnata nella promozione di servizi a supporto
delle aziende artigiane. Sono da segnalare anche gli incontri presso la Camera di Commercio Italo - Slovacca,
durante i quali il Segretario Generale, il dott. Alessandro
Villa, ha illustrato la storia del sistema economico e politico del Paese, e presso l’Agenzia Nazionale per lo svilup>
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po delle Piccole e Medie Imprese, dove sono state illustrate le attività progettuali di carattere nazionale.
Non sono mancate le visite alle aziende locali, come il
panificio tradizionale “Bageta”, la Cooperativa di produzione del vino dei Carpazi e la Slovak Folk Majolic (produzione di ceramica decorata a mano), che hanno permesso lo scambio di conoscenze e tradizioni anche
attraverso dimostrazioni pratiche.
Il soggiorno formativo è stato inoltre occasione per visitare la fiera Slovakiatur, manifestazione intersettoriale di rilievo internazionale, nell’ambito della quale sono stati organizzati una serie di incontri con referenti del settore
alimentare. Particolarmente interessante il confronto con
il Presidente dell’Associazione Nazionale Panettieri su come preparare un dolce tipico slovacco.
Il programma ha previsto come ultima tappa l’istituto
professionale “Strednà Odbornà”, dove si è potuto acquisire approfondite informazioni sul sistema scolastico
slovacco e il collegamento tra istituti professionali e
mondo del lavoro.
Questi i partecipanti al progetto Ex.O.P.E.: per il Trentino
Lucia Cuel, Werner Mestrinaro, Matteo Piffer, Donata
Zanon, per la provincia di Bergamo Giovanni Belotti e
Marco Bonati. Anche per il futuro CEii Trentino continuerà a sostenere e promuovere l’arricchimento profes-
sionale derivante dalle esperienze di scambio formativo
utili per acquisire una visione più ampia delle diverse
realtà lavorative.
Nelle foto:
Il gruppo di artigiani che ha partecipato
al viaggio in Slovacchia
Grande successo per MestierInforma 2010
Applaudito l’evento finale con Gardin,
le autorità, la sfilata dei ragazzi
È piaciuta molto MestierInforma
2010, la vetrina delle scuole e dei
mestieri dell’artigianato che ha animato gli spazi del Polo Tecnologico
di Rovereto dal 17 al 20 febbraio.
Per quattro giorni gli Istituti e i
Centri della Formazione Professionale Trentina hanno potuto svelarsi ai ragazzi delle terze classi delle Scuole Medie Inferiori (della
Vallagarina, della zona dell’Alto Garda con Riva e Arco, della Valle dell’Adige e degli Altopiani di Folgaria e
Lavarone) e spiegare loro quali sono
i percorsi formativi e gli sbocchi lavorativi. Gironzolando tra gli stand,
quindi, gli alunni più giovani hanno
potuto chiarirsi le idee sul proprio
futuro professionale, anche grazie al
diretto contatto con i Maestri Artigiani, ponte di collegamento tra il
mondo della scuola e del lavoro. A
questa figura chiave è stato dedicato un apposito spazio (allestito in
modo originale proprio per l’occasione) per incontrare i giovani visitatori
e spiegare loro il significato di questo traguardo.
Inoltre, una quarantina di studenti degli Istituti Professionali coinvolti nell’iniziativa hanno visitato tre aziende
che hanno sede all’interno del Polo
Tecnologico di Rovereto (Frenotecnica Srl, Mechanical - Project Srl, Biomat Snc), per entrare a diretto contatto con il mondo del lavoro.
Grande successo ha riscosso anche
l’evento finale moderato dal comico
Lucio Gardin che ha fatto registrare
“il pienone” nella Sala Piave del Polo
Tecnologico di Rovereto. Presenti anche gli Assessori provinciali all’Artigianato, Alessandro Olivi, e all’Istruzione, Marta Dalmaso, oltre a Daniela
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Carlini del Servizio Istruzione e Formazione Professionale
della Provincia di Trento. L’Assessore Olivi ha ricordato che:
«L’artigianato è una prospettiva valida di lavoro per i giovani ed è una fonte costante di innovazione. È sbagliato pensare che sia “un mondo superato”, che gli artigiani “sappiano lavorare solo con le braccia” e ci siano solo i
“mestieri tradizionali”». L’Assessore Dalmaso ha annunciato, tra le altre cose, «la possibilità futura per gli studenti
della Formazione Professionale di accedere anche al quinto anno per ottenere la Maturità e, quindi, l’eventualità di
proseguire anche con gli studi universitari». Daniela Carlini,
del Servizio Istruzione e Formazione Professionale PAT, ha
sottolineato che «I ragazzi che concludono con la qualifica
professionale per il 90% sono inseriti nel mondo delle
aziende artigiane trentine. Per i diplomati “generici” invece,
la percentuale di inserimento scende al 70%».
Dopo l’intervento delle autorità, sono stati consegnati i riconoscimenti a tutte le scuole che hanno partecipato a
MestierInforma 2010. Gran finale con la sfilata di moda
organizzata dagli studenti del Centromoda Canossa di
Trento (vestiti e modelle) e del Centro di Formazione Professionale Armida Barelli di Rovereto (acconciature e
trucco). Sulle note dei “Massive Attack” le studentesse
hanno sfilato come delle vere professioniste, indossando
vestiti di propria creazione. Tra le varie collezioni, una era
ispirata alle opere dell’artista Fortunato Depero, un’altra
al Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Rovereto.
MestierInforma 2010 è stato realizzato da CEii Trentino,
in collaborazione con la Provincia autonoma di Trento (Dipartimento Istruzione e Servizio Artigianato), l’Associazione Artigiani e Piccole Imprese. Questi gli Istituti e i Centri
della Formazione Professionale che hanno partecipato a
MestierInforma 2010: IFP Alberghiero - Rovereto, CFP
Enaip - Varone, CFP Opera Armida Barelli - Rovereto, IFP
4 Servizi alla Persona e del Legno S. Pertini - Trento, CFP
Centromoda Canossa - Trento, Fondazione E. Mach, Istituto Agrario di San Michele all’Adige, CFP per le Arti Grafiche Istituto Pavoniano Artigianelli - Trento, CFP G. Veronesi - Rovereto, CFP ENAIP - Villazzano, CFP ENAIP Borgo Valsugana, CFP UPT - Arco, Istituto Ivo De Carneri - Civezzano.
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Maestro Artigiano sotto i riflettori
Olivi: «L’artigianato è prospettiva
di lavoro per i giovani»
Al Maestro Artigiano, figura chiave di collegamento tra la Formazione Professionale e il mondo del
lavoro, è stato dedicato un apposito convegno all’interno di MestierInforma 2010. Moderato da
Paolo Spagni (dirigente del dipartimento Industria e Artigianato
della Provincia autonoma di Trento) l’evento si è tenuto presso la
Sala Piave del Polo Tecnologico di
Rovereto ed ha visto la partecipazione di oltre 100 tra imprenditori, rappresentanti del mondo politico, del Servizio Istruzione e
dell’Associazione Artigiani.
«Dal 2002 ad oggi sono stati realizzati 6 corsi con oltre 100 artigiani coinvolti e 250 ore di frequenza media per ciascuno – ha
spiegato l’Assessore Alessandro
Olivi – I primi titoli di Maestro Artigiano (falegname - arredatore, acconciatore, estetista e sarto) sono
stati conferiti nel febbraio 2006.
Nel 2007 è stata avviata una seconda fase con l’individuazione di
due ulteriori percorsi formativi per
i mestieri di acconciatore (seconda edizione) e di falegname - serramentista. Nell’aprile 2009, inoltre, la Giunta Provinciale ha esteso
questo titolo anche ai mestieri di
termoidraulico, carpentiere in ferro e lattoniere». Olivi ha
inoltre ricordato la bottega scuola che presto troverà attuazione anche nella provincia di Trento. «Si tratta di un
altro strumento che sarà utilizzato all’interno del Sistema della Formazione Professionale e frutto della collaborazione dell’Agenzia del Lavoro e della Commissione
per l’Artigianato della Provincia di Trento. La bottega
scuola è l’azienda nella quale il Maestro Artigiano (titolare dell’azienda) formerà gli allievi garantendo loro crediti formativi». In questo senso Gian Paolo Minazzi
(Regione Piemonte - Direzione Attività produttive) ha ricordato come nella sua regione «questo strumento esiste
già dal 2001 e funziona davvero bene. I vantaggi riguardano la possibilità per i giovani di poter usufruire di borsa
di studio per sei mesi (450 euro netti mensili), e per le
aziende di disporre di apprendisti senza nessun onere fiscale (per tutta la durata dello stage) con un rimborso
spese di 250 euro Iva esclusa. In
tal modo si genera la possibilità di
inserimento professionale dei giovani in determinate produzioni artigianali tradizionali, tipiche e/o artistiche, innovative». Hansjörg
Steixner, Responsabile dell’Ufficio Esami e Maestro Artigiano falegname Camera dell’Economia
del Tirolo, ha spiegato che «Il titolo
di Maestro Artigiano è protetto per
legge ed è valido per tutta la vita,
indipendentemente dal fatto che il
possessore sia un dipendente o un
imprenditore. Per diventare Maestro Artigiano si deve accedere ai
corsi composti “a moduli” per giungere poi all’esame finale».
Un accenno alla provincia di Bolzano è venuto da Andreas Hofer
(responsabile/docente formazione
maestro artigiano lattonieri in Provincia di Bolzano): «Da anni sono
attivi i corsi per diventare Maestri
Artigiani nelle varie qualifiche. A
Bressanone, per esempio, esiste
una scuola professionale per diventare lattonieri ed è l’unica in
tutta la regione. Il successo formativo è dato dallo stretto legame tra
teoria e pratica».
Nel corso del convegno, anche i
trentini hanno raccontato la propria
esperienza: Luciana Pizzini (Maestra Artigiana acconciatrice dal 2006), Bruno Faustini (Maestro Artigiano falegname arredatore dal 2006), Ivana Penasa (Maestra Artigiana sarta dal 2006), Nadia Libardi (Maestra Artigiana
estetista dal 2006) e Tullio Polo (Maestro Artigiano falegname serramentista dal 2009). Quasi tutti lavorano anche a stretto contatto con il mondo della scuola, Istituti e
Centri di Formazione Professionale, cercando di trasmettere ai ragazzi sensibilità e passione per il mestiere. A
conclusione Roberto De Laurentis, Presidente dell’Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia autonoma di Trento, ha commentato: «Il titolo di Maestro Artigiano non è un premio alla carriera, ma è qualcosa di
più. Qualcosa che viene dalla passione per trasmettere le
conoscenze ai giovani. In questo senso è una figura che
prepara concretamente ad entrare nel mondo del lavoro
e sulla quale dobbiamo puntare».
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categorie
Le categorie
dell’artigianato trentino
opo un anno di lavoro attraverso
28 assemblee provinciali e 87 assemblee comprensoriali sono stati
composti i 36 Consigli di Categoria che
al loro interno hanno eletto i rispettivi
presidenti. Questi ultimi hanno eletto
successivamente gli 11 presidenti di
Federazione, che, lo scorso 3 febbraio,
hanno nominato Elena Casagrande
alla carica di presidente delle Federazioni di Categoria membro di Giunta.
La fase di rinnovo si è inserita in un
contesto di cambiamento di alcuni
meccanismi organizzativi delle categorie, già operativi in quanto approvati il
18 dicembre 2009 dal Consiglio Direttivo Provinciale della nostra Associazione e in attesa solo di essere formalmente trasferiti nelle norme statutarie
e regolamentari dalla prima Assem-
D
Le Federazioni
e i presidenti
Federazione Moda
Cattoi Dino
Federazione Benessere
Casagrande Elena
Federazione Impianti
Sandrinelli Franco
Federazione Autoriparazione
Malesardi Paolo
Federazione Trasporto
Berti Aldo
blea straordinaria utile. Prossimamente uscirà uno SPECIALE CATEGORIE
della rivista che conterrà il resoconto della fase di rinnovo, tutti
di Guido Radoani
Federazione Edilizia
Sartori Carmelo
Federazione Alimentazione
Tomasoni Sergio
Federazione Comunicazione
Maistri Armando
Federazione Legno
Corazzolla Antonio
Federazione Meccanica
Graff Filippo
Federazione Artistico
Stefanini Mariachiara
gli organismi di rappresentanza,
le modifiche regolamentari e statutarie introdotte e la nuova organizzazione dell’Ufficio Categorie.
Tre domande a Elena Casagrande
presidente delle Federazioni di Categoria
ue mandati da presidente degli
acconciatori e ora prima donna
eletta rappresentante delle categorie in Giunta, un bel traguardo.
«Infatti, sono tutte nuove sfide che mi
piace cogliere. In questo settore ci sono tante cose da fare in termini associativi e tante nuove opportunità. Per
affrontare le problematiche delle categorie artigiane ci vorrà una programmazione e una visione chiara e precisa per
poter competere nel mercato globale. Il
2010 sarà ancora un anno difficile e,
come nel 2009, le aziende dovranno
continuare a razionalizzare i costi, scovare le sacche di inefficienza, e ammodernare il loro approccio al mercato soprattutto attraverso la formazione.
Inoltre, in questo particolare momento, risulta fondamentale il ruolo delle
Associazioni di categoria, che devono
fare lobby affinché la governance del
territorio e della programmazione abbiano una visione ampia e realistica
delle esigenze degli artigiani».
D
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Quali i prossimi impegni da presidente delle Federazioni?
«Essere parte di un’associazione, condividere le linee programmatiche, appartenere ad una categoria e lavorare
per interessi comuni nell’intento di far
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progredire le nostre cause, sono il passaggio obbligato e democratico per
crescere insieme.
Tutto questo è possibile se esiste un costante confronto con i nostri associati
che con il loro lavoro, la loro dedizione
ogni giorno ci permettono di dare voce
alle nostre idee e di difenderle.
Un nostro primo dovere è guardare
avanti con le esperienze di ieri, ricordandosi che le conquiste sono conquiste democratiche e civili e frutto
della lotta e dei sacrifici di molti artigiani e artigiane.
Credo che per rappresentare le categorie ci sia bisogno di una forte sinergia fra noi presidenti di Federazione e
fra tutti i presidenti di mestiere (categoria), la comunicazione è sicuramente il primo obiettivo da potenziare. Poter partecipare alla Giunta della nostra
associazione vuol dire anche seguire
una linea ed un programma partecipando alla dialettica e apportando il
contributo delle categorie.
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Vorrei potenziare la comunicazione tra
di noi utilizzando anche la tecnologia
informatica, ad esempio l’apertura di
una piattaforma per lo scambio rapido
ed efficace di documenti ed idee».
Secondo Lei la riorganizzazione delle categorie era necessaria? Se sì,
perché?
Assieme all’associazione abbiamo preso a riferimento il nuovo sistema organizzativo di Confartigianato nazionale
che dal 2008 ha abbandonato la vec-
chia classificazione che accomunava le
categorie in base ai contratti collettivi
di lavoro introducendo invece una logica di classificazione per filiere omogenee. È il punto di partenza verso la
semplificazione e soprattutto lo strumento che ci permetterà di addivenire
alla identificazione delle filiere “lunghe”, penso alla mobilità (che parte dal
trasporto ma che coinvolge anche l’autoriparazione), alla casa (che parte dall’edilizia, ma coinvolge anche il legno,
l’impiantistica e la carpenteria in ferro).
Le filiere lunghe rafforzano l’intersettorialità, la nostra capacità di fare sintesi
nella rappresentanza e aumentano la
nostra credibilità come interlocutore
nelle questioni importanti che investono più settori e categorie.
La nuova organizzazione “politica” delle categorie permette inoltre all’Ufficio
Categorie di mettere in campo le proprie risorse in maniera più omogenea e
settorializzata, garantendo il miglior raccordo delle politiche sindacali.
(A.G.)
Acconciatori: confermata la non obbligatorietà di Guido Radoani
della licenza fiscale per la detenzione di prodotti
Agenzia delle Dogane ha divulgato in data 24 dicembre 2009
la circolare nr. 24/D, in merito al regime impositivo sull’alcole etilico utilizzato per la profumeria alcolica e cosmetici, che chiarisce definitivamente
la questione relativa alla detenzione di
dette sostanze.
In particolare la circolare, al paragrafo 2, precisa che il DM 524 del
9/7/1996 prevede per l’attività di deposito l’obbligo di licenza e dei registri di carico e scarico unicamente
L’
per i prodotti sfusi ed intermedi, per
qualsiasi quantitativo.
Nessuna licenza né registri sono invece prescritti per l’attività di deposito
dei prodotti finiti.
Tale chiave di lettura è altresì confermata dal paragrafo 3 della circolare,
nel quale è chiarito che l’acquirente
intracomunitario di prodotti finiti di
profumeria alcolica condizionata, ottenuta con alcole denaturato, non ha
bisogno di registrazioni, né è soggetto ad adempimenti contabili specifici.
Quanto, dunque, alle contestazioni
mosse nei confronti di alcune imprese associate, si conferma che i cosmetici condizionati detenuti presso
gli esercizi non sono soggetti all’obbligo della denuncia all’UTF e alla
conseguente tenuta della contabilità,
cartacea o telematica, né alla corresponsione del diritto di licenza.
Sull’Informa e sul sito internet trovate la circolare 24/D dell’Agenzia
delle Dogane di data 24.12.2009.
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di Guido Radoani
Contributi per l’edilizia: disponibili i nuovi
moduli per la rendicontazione e la proroga del fine lavori
ono da oggi disponibili e scaricabili dal sito “piano anticrisi” del portale www.provincia.tn.it i moduli aggiornati per la rendicontazione della
spesa e domanda di contributo (modulo E) e per la richiesta di proroga di fine lavori (modulo F) relativi alle nuove
modalità introdotte dalla Provincia per
l’erogazione dei contributi provinciali rivolti a sostenere gli interventi realizzati
da persone fisiche o da condomini, sul
patrimonio edilizio esistente.
S
Con una delibera approvata il 22 gennaio scorso, la Giunta provinciale ha
infatti precisato alcuni dei criteri stabiliti per la rendicontazione dei contributi
per il rilancio dell’edilizia, prevedendo
che il termine di 60 giorni per la rendicontazione della spesa sostenuta decorre dalla data massima teorica di 21
mesi per gli interventi su unità abitative e 27 mesi per quelli relativi ai condomini (oltre alle eventuali proroghe
concesse) a partire dall’inizio dei lavo-
Il progetto
Casa Legno Trentino
a riscosso un ottimo successo la
riunione che si è svolta venerdì
15 gennaio presso la sala categorie
dell’Associazione, che aveva come
oggetto l’analisi del Progetto della PAT
sulla Casa in Legno Trentino e del relativo Regolamento tecnico. L’incontro, organizzato dall’Ufficio Categorie
in collaborazione con l’Area Studi, ha
visto la presenza del Responsabile
Guido Radoani, del funzionario addetto al settore Legno Giuliano Caldera e di Claudio Filippi che ha relazionato sul regolamento.
H
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Il progetto ha come obiettivo generale
quello della valorizzazione del know
how delle imprese legate alla costruzione di case in legno presenti sul territorio, al fine di un miglior posizionamento sul mercato delle stesse.
Questo anche alla luce delle eccellenze già espresse che hanno permesso
la ricostruzione in Abruzzo, creando di
fatto un marchio umbrella “Case Legno Trentino” capace di certificare, oltre all’efficienza energetica, la loro resistenza ai terremoti e agli incendi, la
sostenibilità ambientale e la qualità
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ri, indipendentemente dalla data di ultimazione effettiva degli stessi.
Altra novità riguarda la possibilità
di proroga del termine di ultimazione dei lavori in caso di comprovata difficoltà a reperire imprese
per l’esecuzione delle opere nei
termini di 21 o 27 mesi.
I nuovi moduli sono reperibili e scaricabili al link:
www.provincia.tn.ir/link_home/
pagina53.html
di Giuliano Caldera
della materia prima utilizzata. Per arrivare a questo è stata necessaria la
definizione di un regolamento tecnico,
a cura del distretto Habitech, il Distretto Tecnologico Trentino per l’Energia e l’Ambiente, che ha individuato i
requisiti che devono garantire elevate
prestazioni tecniche dell’edificio al fine di poter utilizzare il Marchio “Casa
Legno Trentino”. Tali requisiti sono divisi in tre categorie:
• requisiti prestazionali antisisma, antincendio, acustica, certificazione
energetica ecc.
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• criteri di gestione dell’edificio che riguardano una garanzia assicurativa
dell’edificio, ed un piano di manutenzioni programmate;
• requisiti di sostenibilità ambientale.
Il regolamento definisce il livello delle
prestazioni ma non come queste devono essere raggiunte. Sotto questo
punto di vista sarà necessario arrivare
alla definizione di un disciplinare che
definirà tutte le questioni tecniche necessarie per costruire una casa in legno alla quale potrà essere applicato
il Marchio. Il disciplinare dovrà anche
prevedere come risolvere il problema
sull’utilizzo di legno trentino considerando l’impossibilità di usare solo ed
esclusivamente quello.
La verifica della conformità al Regolamento sarà poi demandata ad un
Organismo terzo e indipendente. Tale
verifica dovrà garantire il raggiungimento di uno o più livelli di prestazioni.
L’Associazione, durante un incontro
avuto lo scorso dicembre con l’Assessore provinciale all’artigianato Ales-
sandro Olivi, si è presa l’impegno di
presentare un documento con le osservazioni sul Regolamento. Le osservazioni arrivate saranno utilizzate per
fare il documento da presentare all’Assessore.
All’interno dei gruppi di lavoro della
Cabina di Regia della Filiera forestalegno-energia, nei quali siamo presenti con diversi artigiani e funzionari,
si discutono inoltre le azioni di marketing da fare per promuovere la qualità
del processo e del prodotto case in legno, capace di favorire la connessione tra il prodotto finale, le aziende ed
il territorio e a rafforzare i tre valori
già riconosciuti al marchio locale
trentino: sostenibilità, identità alpina
e affidabilità di sistema (politiche di
green marketing).
Il modello commerciale e di marketing
che sosteniamo noi dell’Associazione,
sfrutta tutta la filiera foresta-legno ma
anche quella dell’impiantistica alla luce dei risultati ottenuti dalle aziende
artigiane nella gestione efficace dell’energia. Applicando questo modello
di Giuliano Caldera
Norme tecniche per le costruzioni:
il convegno studio
i è svolto lo scorso venerdì 22
gennaio presso il Centro Congressi dell’Interporto di Trento il convegno
studio sulle Norme Tecniche per le Costruzioni e nel quale si è parlato anche
di Direttiva prodotti da costruzione. Numerose le aziende presenti soprattutto
del settore delle Costruzioni edili, delle
Carpenterie in Legno e del settore della Carpenteria metallica. Il convegno,
organizzato dall’Associazione Artigiani
in collaborazione con Sapi, ha visto la
presenza come relatori qualificati dell’ing. Nevio Romelli della S.I.C.I.V. srl
di Brescia, azienda che si occupa di
certificazioni di sistemi di gestione e
di certificazione energetica accreditato SINCERT, e del dott. for. Andrea
Zenari, dell’Ente Notificato Holzforschung Austria, il massimo ente di ricerca e certificazione del settore legno.
La recente tragedia nazionale verificatasi in Abruzzo ha posto all’ordine del
si riuscirebbe ad avere delle importanti ricadute sull’economia trentina.
Forte è la volontà della Provincia di arrivare in tempi brevi a dare effettivo
avvio al percorso sopra delineato. I
prossimi passi più importanti, da fare
in tempi brevissimi, saranno quelli
della definizione del marchio, dell’approvazione del Regolamento e dell’inizio della sperimentazione che per il
2010 dovrebbe riguardare cinque edifici da certificare.
Il primo riscontro positivo sulla bontà
del progetto Casa in Legno Trentino è
il successo ottenuto dalle aziende
trentine al Made Expo di Milano, il
grande evento espositivo di architettura, design ed edilizia. Tante le presenze (oltre le diecimila in quattro giorni)
registrate allo stand “Green Building
Trentino Timber Tech” dedicato al
mondo del legno e delle costruzioni
eco-compatibili e che vedeva la presenza di ben sei aziende artigiane.
Ed ora si replica a Londra, dove il sistema trentino del legno sarà presente ad Ecobuild dal 2 al 4 marzo 2010.
S
giorno in modo drammatico il tema
della sicurezza delle costruzioni ad
uso abitativo e strategico in area sismica.
In particolare l’evento calamitoso ci ha
insegnato che anche le strutture in calcestruzzo armato possono essere vulnerabili se mal progettate o realizzate
con calcestruzzo di scarsa qualità e
con una non corretta disposizione delle armature. Strutture che se non correttamente realizzate non possiedono
l’adeguata duttilità e tanto meno soddisfano i principi delle resistenze.
Una delle novità salienti introdotte
dall’avvento delle Norme Tecniche per
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le Costruzioni (NTC), dal 1° luglio
2009, è che, come anche in altri settori (impianti, ingegneria dell’antincendio, ecc.), si assiste al passaggio
da un sistema normativo di tipo prescrittivo, ad un sistema di tipo prestazionale, ovvero basato non sull’obbligo di adozione di misure tecniche ma
sul raggiungimento dei risultati.
Tale approccio, correlando gli obiettivi prefissati – di sicurezza e prestazione delle opere strutturali (vita nominale e durabilità) – ai rischi specifici
reali della struttura, obbliga il progettista ad eseguire verifiche più attente
ed accurate su quello che sarà il comportamento finale dell’opera una volta
completata.
Inoltre, le norme definiscono le caratteristiche dei materiali e dei prodotti
e, più in generale, trattano gli aspetti
attinenti alla sicurezza strutturale delle opere, compresi elementi, edili o
impiantistici, che svolgono una funzione statica autonoma come parapetti,
scale, pareti interne, travi portanti,
staffe di supporto e di fissaggio.
Il seminario ha fornito le informazioni
necessarie per la corretta applicazione delle principali novità introdotte
dalle nuove Norme tecniche per le
Costruzioni, la cui entrata in vigore è
stata anticipata al 1° luglio 2009.
In particolare sono state trattate nozioni di:
• dinamica delle strutture;
• progettazione sismica;
• materiali e prodotti per uso strutturale;
• controllo della resistenza del calcestruzzo in opera;
• costruzioni esistenti.
Per le aziende delle costruzioni edili,
del restauro di fabbricati, della produzione di manufatti in cemento, della
produzione di calcestruzzo ecc. sono
stati fatti cenni alla produzione di calcestruzzo e dell’acciaio per cemento
armato in regime di controllo di qualità con lo scopo di garantire che rispettino le prescrizioni definite in progetto; per le carpenterie metalliche
sono state analizzate le prescrizioni
che si applicano per l’acciaio per cemento per strutture metalliche e per
strutture composte ove trova importanza la figura del Direttore Tecnico
che deve effettuare i controlli e le prove obbligatoriamente; per le carpenterie in legno sono state analizzate le
prescrizioni che si applicano al legno
massiccio ed ai prodotti a base di legno per uso strutturale. La produzione, fornitura e utilizzo di prodotti in legno e dei prodotti a base di legno per
uso strutturale dovranno avvenire in
applicazione di un sistema di gestione
della qualità e di un sistema di rintracciabilità che copra la catena di distribuzione dal momento della prima
classificazione e marcatura dei singoli componenti e/o semilavorati almeno
fino al momento della prima messa in
opera. Ogni fornitura deve essere accompagnata dalla documentazione
relativa alla marcatura CE e da un
manuale contenente le specifiche
tecniche per la posa in opera. L’applicazione delle NTC impone un maggiore sforzo e maggiori responsabilità per
il Progettista, il Direttore dei lavori ed
il Collaudatore, sia in fase collaudo
che di esercizio dell’opera, per verificare, secondo periodicità definite, la
rispondenza ai requisiti e livelli di funzionalità e prestazioni di progetto.
Il convegno si è concluso poi con un
vivace dibattito fra i relatori e le aziende presenti. Dal confronto è uscita
una necessità di specificare in modo
più approfondito la questione delle
NTC nel settore della metalmeccanica. Sarà cura dell’Ufficio Categorie organizzare un futuro incontro specifico
per questo settore e di altri che ne facessero richiesta.
Nelle foto:
Alcuni momenti del convegno studio
Nella foto a sinistra:
Il dott. Andrea Zenari, dell’Ente Notificato
Holzforschung Austria
Nella foto a fianco:
L’ing. Nevio Romelli della S.I.C.I.V. srl
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Meccanici, gommisti ed elettrauto
I gommisti in assemblea
l 10 febbraio si è riunito un gruppo
di operatori appartenenti alla categoria dei gommisti per discutere di un
importante progetto a favore delle imprese.
Nell’incontro, fortemente voluto da Daniela Spaggiari, delegata comprensoriale dell’Associazione, in accordo
con il presidente dei meccanici, gommisti ed elettrauto Paolo Malesardi,
I
di Andrea de Matthaeis
è stato deciso di promuovere un progetto mirato a portare una forte sensibilizzazione della popolazione rispetto alla corretta manutenzione e
scelta degli pneumatici che si tramuta in maggiore sicurezza della circolazione e rispetto dell’ambiente; è provato che la corretta pressione degli
pneumatici porti ad un abbassamento dei consumi di carburante e ad
una conseguente riduzione delle immissioni di inquinanti. Nei prossimi
mesi verranno dunque organizzati degli stand dal gruppo dei gommisti dell’Associazione Artigiani, in concomitanza di manifestazioni organizzate
nei vari comprensori del Trentino, per
spiegare e diffondere l’importanza
degli pneumatici scelti e mantenuti
con un’adeguata pressione. Rispetto
a quest’ultima problematica è particolarmente importante far capire come, solo chi effettua il lavoro del
gommista di professione, sia in possesso di apparecchiature correttamente tarate per la misurazione della pressione degli pneumatici; il
professionista, inoltre, è sempre in
grado di capire se l’usura anomala
della gomma sia dovuta ad una pressione scorretta o ad altre motivazioni
legate all’assetto delle ruote, quali
convergenza e campanatura.
Taxisti, noleggiatori e pubblici esercenti
Assieme per la sicurezza stradale
l 19 gennaio 2010 è stato siglato il
protocollo d’intesa tra la nostra Associazione e la Federazione dei pubblici esercizi (FIEPET) di Confesercenti
del Trentino, rappresentate rispettivamente da Roberto De Laurentis e
Massimiliano Peterlana.
L’obiettivo del protocollo è quello di
formalizzare un’intesa tesa ad offrire
alla clientela della ristorazione e del
pubblico esercizio in genere un efficace e qualificato servizio di trasporto e
accompagnamento a condizioni eque
e favorevoli.
L’Associazione, per garantire un servizio organizzato su buona parte del territorio della provincia, ha coinvolto i
propri soggetti aggregati nel settore
del trasporto persone, in particolare il
C.T.A., il Consorzio Tassisti Trento, la
Cooperativa Radiotaxi Trento, il Consorzio Radiotaxi Vallagarina e il Con-
di Guido Radoani
I
sorzio Mobilità Alto Garda, che hanno
accolto l’opportunità con impegno ed
entusiasmo. Nell’inserto tecnico Informa il testo del protocollo.
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categorie
Settore alimentare: D.L. 194/2008
sul finanziamento dei controlli ufficiali
Escluse le attività produttive
con vendita diretta al
consumatore superiore al 50%
della propria produzione annua
Il 27 gennaio 2010 la Conferenza
delle Regioni ha approvato un documento relativo ai criteri per il
funzionamento delle attività di
controllo ufficiale da parte delle
regioni e delle province autonome
in materia di sicurezza alimentare
introdotto dal D.Lgs 194/2008.
Il modello di sicurezza alimentare introdotto si basa sull’applicazione di
un metodo scientifico che prevede
valutazione, gestione e comunicazione del rischio.
In questo scenario le responsabilità prioritarie sono a carico delle
imprese, mentre al servizio pubblico, in qualità di “autorità competente”, spetta l’obbligo di verifica dell’operatore della filiera
alimentare, attraverso il rafforzamento di un sistema ufficiale di
controllo.
Il controllo ufficiale non sarà quindi più basato su adempimenti
a norme dettagliate, ma sulla
valutazione che le azioni messe in atto dalle imprese (allevamento o industria) siano
sufficienti al raggiungimento
del livello di sicurezza atteso.
sezioni da 1 a 5 dell’allegato A del
decreto.
Tali tariffe, che corrispondono a quelle minime previste all’allegato IV del
Reg. CE 882/2004, vengono però
maggiorate per il primo anno del
20% ai sensi di quanto stabilito al
comma 1 art. 11 del suddetto provvedimento.
Per tutte le altre attività produttive diverse da quelle sopra descritte è stabilita una tariffa forfettaria annua, diversificata a seconda della tipologie
di attività e per fasce quantitative,
anche questa maggiorata del 20%,
come da tabella alla sezione 6 dell’allegato A del Decreto in oggetto.
Queste ultime tariffe variano da un
minimo per fascia A da Euro 400/annui a Euro 800/annui per fascia B, fino a Euro 1500/annui per fascia C.
centuale della propria produzione
superiore al 50%.
Lo sviluppo di tale sistema di controlli ufficiali assicurerà ai consumatori un migliore livello di sicurezza degli alimenti e alle imprese
un valido sistema di relazioni. I
servizi pubblici verranno pertanto ad
assumere il ruolo di parte terza tra
consumatore e operatori.
A tal fine è necessario disporre di una
autorità di controllo ufficiale riconosciuta dagli operatori della filiera alimentare e dai consumatori che dovrà:
• essere idonea alla effettuazione di
tali controlli;
• ispirarsi a criteri di efficienza;
• ispirarsi al principio di imparzialità
ed efficacia;
• non ingenerare situazioni distorsive
del mercato.
Ricordiamo che è soggetta al pagamento solo l’impresa con attività prevalente all’ingrosso, intendendo l’attività produttiva che
commercializza (produzione, lavorazione, trasformazione, confezionamento, deposito, distribuzione,
vendita) non al dettaglio una per-
A tale proposito pubblichiamo sull’Informa la nota informativa e la
scheda con le tariffe che l’Azienda
Provinciale per i Servizi Sanitari U.O. Igiene Pubblica e Prevenzione Ambientale ci ha fornito in occasione di un incontro svoltosi il
15 febbraio 2010, incontro sollecitato dalla nostra Associazione dopo aver appreso che nei
giorni precedenti l’APSS aveva già condiviso il problema
con le altre associazioni di categoria, senza purtroppo coinvolgerci.
Il provvedimento prevede tra l’altro l’obbligo da parte degli operatori del comparto alimentare
del pagamento di una tariffa
differenziata a seconda del
settore interessato e delle quantità esaminate per i settori: impianti di macellazione, impianti
di sezionamento, centri di lavorazione della selvaggina cacciata, stabilimenti di produzione del
latte e stabilimenti di produzione
ed immissione in commercio dei
prodotti della pesca e dell’acquacoltura, come indicato nelle
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Pertanto ricordiamo agli associati che la nostra Associazione non ha avuto modo di comunicare in tempo utile le
informazioni in quanto gli enti
competenti (PAT e APSS) nulla
ci hanno comunicato al riguardo. Nei prossimi giorni si terranno una serie di incontri con
l’Assessorato e l’APSS per
chiarire definitivamente la questione e per sollecitare alla
PAT la definizione delle linee
operative e delle modalità attuative del decreto.
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valli
C.6
Patto della Predaia: approvato il terzo bando
Scadenza il 12 aprile 2010
u proposta del presidente Lorenzo Dellai la Giunta provinciale ha approvato la riapertura dei
termini per la presentazione delle domande di agevolazione per investimenti privati, con scadenza il 12
aprile 2010, e l’aggiornamento dei
criteri di coerenza e le tipologie significativamente innovative del Patto
S
C.9
territoriale della Predaia. Sono state
accolte e approvate alcune fattispecie derogatorie, necessarie per perseguire gli obiettivi di sviluppo del
territorio, nei settori dell’agricoltura,
dell’artigianato, dell’industria e del
turismo.
Complessivamente nel primo e nel
secondo bando sono state presentate
404 domande, di cui 384 sono state
dichiarate coerenti, per un investimento complessivo di oltre 18 milioni
di euro.
Il referente degli artigiani al tavolo di
concertazione è Mario Covi della Covi Costruzioni Srl (la sede di Cles dell’Associazione è disponibile per la predisposizione delle domande).
Renato Matteotti:
l’elettricista con l’animo d’artista
C.4
lettricista e artista. La rima baciata rende bene l’idea di quello
che Renato Matteotti, 62enne imprenditore nel campo elettrico nato
a Dro, ma dal 1989 residente ad Arco con la famiglia, “riesce” a fare
nella propria vita. Ha mostrato fin da
piccolo sensibilità e interesse per il
mondo artistico in particolare pittura
e scultura.
In quarant‘anni è stato in grado di
produrre diversi lavori, soprattutto
sculture, che fanno bella mostra nella sua casa arcense ma anche in
quelle di parenti e amici. «Ho iniziato con la creta – commenta Matteotti – per poi passare al legno.
Ho anche realizzato alcune opere
in bronzo. Le mie figure tendono
ad essere sempre “piene”, quasi
“abbondanti”. Per rendere meglio
l’idea direi che potrebbero ricordare le opere di Botero, con le dovute differenze qualitative s’intende, forse un po’ meno marcate
nel movimento».
“L’elettricista-artista” attende impaziente il momento della pensione
quando avrà la possibilità di dedicarsi a tempo pieno a quella che, per il
momento, è solo una passione anche
se importante: «Cercherò di realizzare, fra le altre cose, le statue di
E
un presepe – continua Matteotti –
anche se, a dire il vero, qualche
anno fa un presepe in basso rilievo l’ho già prodotto. Lasciatemi
fare un piccolo appello – conclude
lo scultore – mi piacerebbe che
l’Amministrazione locale e più in
generale tutta la Comunità, fosse
più interessata per le mostre che
regolarmente vengono allestite in
zona».
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Redazione “l’Artigianato”
Associazione Artigiani e Piccole Imprese
della Provincia di Trento
Via Brennero, 182 - 38100 Trento
fax 0461 824315
Vi prego di pubblicare gratuitamente il seguente avviso:
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Cap ....................... Città ..............................................................................................
Cognome e nome
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l’Artigianato
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Ditta ..............................................................................................................................
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