Pesca mediterranea: finalmente si cambia rotta
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Pesca mediterranea: finalmente si cambia rotta
l Avvisatore ’ mar ittimo 1 Marzo 2017 Euro 2,50 Quindicinale indipendente di informazioni marittime e turistiche, economia mercantile, politiche dei trasporti e dell’ambiente, attività marinare e pesca NAVIGAZIONE GENERALE ITALIANA “La nostra marinieria da sempre vanta quella storicità contemplata dai trattati di diritto della navigazione e della pesca” Pesca mediterranea: finalmente si cambia rotta Una conversazione col direttore del Dipartimento regionale Dario Cartabellotta sull’attualità e le prospettive Enzo Di Giovanni Palermo Marittimi Dissequestrate le banchine del molo Vittorio Veneto Corsi direttivi, Cgil critica “Disattese le promesse” I U l molo Vittorio Veneto di Palermo fra qualche mese tornerà a essere disponibile per l’attracco delle navi. In seguito alle istanze inoltrate dall’Autorità portuale di Palermo, a inizio del mese di febbraio il pm ha emanato il decreto di autorizzazione alla temporanea rimozione dei sigilli apposti alle banchine per “consentire l’immissione delle imprese aggiudicatarie e dare avvio ai lavori”. n incontro non soddisfacente”. Così la Filt Cgil sulla presentazione al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti della circolare che regola i corsi direttivi per ufficiali di coperta e di macchina, spiegando che “la bozza di circolare sottoposta non coglie gli spunti salienti che abbiamo elaborato, condiviso ed inviato al Ministero il 1 febbraio scorso con Confitarma e Fedarlinea”. nostro servizio a pag. 7 Bianca Longo a pag. 2 ’attenzione dell’Europa per la pesca mediterranea incoraggia una nuova fisionomia alla spesa dei fondi comunitari. E questa problematica si candida tra le priorità. Lei è chiamato a un impegno, per così dire, risolutivo della causa: siamo agli auspici oppure alla scommessa che qualche bella soddisfazione la prospetta? “L’Unione Europea per decenni ha incentivato la rottamazione di barche e pescatori, partendo dal teorema “meno pescatori in mare, più salvaguardia delle risorse ittiche”. Oggi, che si importa dall’estero il 70% del pesce che si consuma, con le risorse ittiche in sofferenza a causa dell’inquinamento e del cambiamento climatico e con l’emorragia sociale che ha causato la perdita di decine di migliaia di posti di lavori, finalmente(!) si cambia rotta e si vuole incentivare la pesca artigianale e il suo valore aggiunto, la cooperazione internazionale, l’economia del mare e delle aree costiere, il rapporto pesca e turismo, ma soprattutto si punta al valore didattico del pescatore e alla sua identità marinara”. L Dovranno collocare il personale dichiarato in esubero Crisi occupazionale nei porti, ecco le agenzie di somministrazione Palermo Sebastiano D’Agostino Salvataggi dei migranti, I una “cinque giorni” con la Sos Mediterranee l Senato ha approvato in via definitiva il decreto legge con interventi urgenti per la coesione sociale e il lavoro al mezzogiorno. La norma prevede fra le altre cose la creazione di agenzie, all’interno di alcuni porti, per la somministrazione di lavoro. Michele D’Amico a pag. 2 a pagina 2 Al Transpotec di Verona bilancio incoraggiante per il 2016 Stop ai dazi doganali con il Canada: approvato il trattato economico Ceta Dal CNR intanto arrivano sentori rassicuranti sulla peculiarità del pescato siciliano: possiede un elevato valore nutrizionale ed è merceologicamente sicuro. E’ lecito ritenere questa valutazione un sostegno alle incertezze della nostra pesca? E’ auspicabile una fiducia più attenta e mirata alle specie minori? Può anticiparci, s’è prevista, una strategia finalizzata alla promozione e alla commercializzazione del prodotto? “Questa ricerca conferma il valore identitario e nutrizionale del pescato di Sicilia ed è l’apripista di una serie di progetti di valorizzazione di quel che finisce nelle reti dei nostri pescatori; è necessario, come fatto in agricoltura con i prodotti DOP, IGP e soprattutto con i Vini di Sicilia DOC, caratterizzare e certificare i prodotti perché nel mercato globale l’identità è la carta vincente. Il consumatore non vuole morire mangiando pangasio cinese e crostacei argentini”. Michelangelo Milazzo a pag. 2 continua a pagina 3 A Roma il summit „Med‰: „Puntare sul turismo costiero‰ Autotrasporto, “segnali positivi” Blue economy, le nuove strategie Marco Di Giovanni Giacomo D’Orsa Grimaldi Lines O ltre 300 aziende hanno dato vita nei giorni scorsi al Transpotec Logitec 2017, grande manifestazione fieristica dedicata all’autotrasporto e alla logistica. Sullo sfondo un settore che finalmente sembra essere uscito dalla fase complessa che ha vissuto negli ultimi anni, soprattutto per le immatricolazioni. Finnlines: l’utile netto cresce del 20 per cento Un trend sempre positivo a pagina 5 Danilo Giacalone a pag. 6 S i svolto a Roma il 1^ summit italiano sulla Blue Economy Med per coinvolgere opinione pubblica e istituzioni nel dibattito sulla 'Crescita Blu', dal 2014 strategia 1 dell'Ue. Il comparto impiega 5,4 mln di persone e genera un valore aggiunto lordo di 500 mld l'anno con ulteriori margini di crescita. Unione europea a pagina 6 PortItalia s.r.l. Porto di Palermo via Francesco Crispi Banchina Puntone Tel. 091361060/61 Fax 091361581 e-mail: [email protected] Sito internet: www.portitalia.eu Porto di Termini Imerese Naviservice s.r.l. Gruppo Pietro Barbaro Tel. +39 091.320057 www.naviservice.com E-mail: [email protected] Palermo, Milazzo, Catania, Augusta, Siracusa, Pozzallo, Porto Empedocle Servizi Imbarco, sbarco, movimentazione containers, semirimorchi, mezzi pesanti, autovetture, merci varie; facchinaggio e assistenza passeggeri; rizzaggio, derizzaggio e taccaggio mezzi pesanti, autovetture e containers MAGAZZINI GENERALI SCARL IMPRESA PORTUALE CARICATORE TIRRENIA GESTIONE DEPOSITO FRANCO DEPOSITO I.V.A. PALERMO - VIA FILIPPO PATTI, 25 TEL 091 587893 - FAX 091 589098 [email protected] www.magazzinigeneralipalermo.com l Avvisatore ’ 2 1 marzo 2017 marittimo Gli obiettivi sono la tutela dell’occupazione e la coesione sociale. E per gli interporti arrivano altri 5 milioni in cinque anni Porti, ecco le agenzie di somministrazione lavoro Le prevede il ddl per il Mezzogiorno approvato dal Senato, un bacino dove confluiscono i lavoratori in esubero Sebastiano D’Agostino „CÊè il rischio di mortificare tante professionalità‰ T utela dell'occupazione, salvaguardia ambientale, coesione sociale e territoriale : il Senato ha approvato in via definitiva il ddl di conversione del decreto legge che prevede interventi urgenti per il Mezzogiorno. Nasce così l'Agenzia per la somministrazione del lavoro in porto, per sostenere l'occupazione e accompagnare i processi di riconversione industriale delle infrastrutture portuali. L'ente sarà a tempo determinato, con una durata massima di 36 mesi. L'articolo 4, che reca disposizioni per contrastare la crisi nel comparto del trasporto marittimo, in particolare nel settore della movimentazione dei container e nelle attività del trasbordo di merci, prevede che – come si legge sul sito informare.it - a tal fine, dal 1° gennaio 2017 venga istituita, in via eccezionale e temporanea, per un periodo massimo di 36 mesi, in alcuni porti, un'Agenzia per la somministrazione del lavoro in porto e per la riqualificazione professionale, che ha lo scopo di sostenere l'occupazione, di accompagnare i processi di riconversione industriale delle infrastrutture portuali e di evitare grave pregiudizio all'operatività e all'efficienza portuali. Nell'Agenzia confluiscono i lavoratori in esubero delle imprese operanti ai sensi dell'art. 18 della legge n. 84 del 1994 autorizzate alla movimentazione I nuovi corsi direttivi dei marittimi La Cgil: il governo cambi strategia Bianca Longo “U dei container e che, alla data del 27 luglio 2016, usufruivano di ammortizzatori sociali per il sostegno al reddito dei lavoratori. Le attività delle Agenzie sono svolte avvalendosi delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente nei bilanci delle rispettive Autorità di Sistema Portuale. Il comma 3 dispone che l'Agenzia, sentite le organizzazioni sindacali dei lavoratori, svolga attività di supporto alla collocazione professionale dei lavoratori iscritti nei Via i dazi doganali, restano gli standard europei propri elenchi (anche attraverso la loro formazione professionale) in relazione alle iniziative economiche ed agli sviluppi industriali dell'area di competenza dell'Autorità di Sistema Portuale. Per quanto riguarda gli interporti, aumenta di 5 milioni di euro l'anno, dal 2017 al 2022, il contributo per il completamento e l'implementazione della rete immateriale degli interporti, finalizzata al potenziamento del livello di servizio sulla rete logistica nazionale. n incontro non soddisfacente”. Così il sindacato dedicato ai trasporti Filt Cgil si è espresso sulla presentazione al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, a Roma, della circolare che regola i corsi direttivi per ufficiali di coperta e di macchina. I vertici della sigla sindacale, in una nota, spiegano a questo riguardo che “la bozza di circolare sottoposta non coglie gli spunti salienti che abbiamo elaborato, condiviso ed inviato al Ministero. il 1 febbraio scorso congiuntamente a Confitarma e Fedarlinea, volti ad una accettabile rimodulazione delle modalità e contenuti dei corsi”. Secondo la Federazione dei Trasporti della Cgil “non emergono ad oggi novità significative che possano farci pensare ad un avvio di una fase di adeguamento ai rilievi fatti dalla UE senza per questo mortificare professionalità e sforzi anche economici sostenuti dai lavoratori marittimi in passato per ottenere le attuali abilitazioni che oggi dovrebbe pagare nuovamente. Diviene insostenibile l’idea che occorra ripartire da zero con i corsi le cui materie e contenuti di “innovazione” hanno davvero poco”, come si legge sempre nella nota diffusa. “In questa materia potevano essere adottate scelte più coraggiose spiega infine la Filt - da condividere con la comunità dei marittimi italiani, invece si è scelto di far gravare questi limiti solo sui lavoratori marittimi con i quali troveremo il modo di rendere visibile la nostra ferma contrarietà nella speranza di una concreta inversione sulle decisioni saranno assunte”. Insomma il sindacato è anche pronto a forme di protesta per far valere le sue ragioni e quelle dei lavoratori ad esso associati. Sessanta le missioni di soccorso effettuate, 13 mila i migranti salvati e assistiti a bordo Liberi scambi commerciali col Canada Sos Mediterranee fa scalo a Palermo Dall’Ue ok al trattato economico Ceta La missione internazionale di salvataggio sbarca dopo un anno di attività Michele D’Amico Michelangelo Milazzo I l 15 febbraio il Parlamento europeo ha dato il via libera all’accordo di libero scambio tra il Canada e l'Ue. Il CETA (Comprehensive Economic and Trade Agreement), firmato in autunno dalla Commissione europea e dal governo canadese, è stato approvato a Strasburgo con 408 voti favorevoli, 254 contrari e 33 astensioni. Il giorno prima l’Ecsa – secondo una nota di Confitarma - aveva diramato una nota nella quale affermava che il Ceta dovrebbe facilitare e incrementare il commercio tra il Canada e l'Ue, eliminando molte barriere commerciali e offrendo accesso a nuovi mercati. Dato che lo shipping trasporta circa l’80% del commercio globale, la navigazione marittima beneficierà dell’accordo e a sua volta agirà da facilitatore del commercio internazionale. Le economie europee e canadesi saranno in grado di cogliere molte delle opportunità di Ceta anche grazie a servizi di trasporto marittimo efficienti. Il Ceta garantirà l'apertura dei mercati dei servizi di trasporto marittimo inter- nazionale ed è uno dei primi accordi per aprire alcuni servizi feeder, trasporto di contenitori vuoti e dragaggio. L'accordo tra Ue e Canada prevede l'abolizione del 99% dei dazi doganali. Dall'entrata in vigore del Ceta, il Canada abolirà dazi sulle merci originarie dell'Ue per un valore di 400 milioni di euro, mentre alla fine di un periodo di transizione la cifra dovrebbe superare i 500 milioni l'anno. Il Ceta, tuttavia, non implica un abbassamento degli standard dell'UE: le importazioni dal Canada dovranno essere conformi a tutta la regolamentazione e a tutte le disposizioni europea in materia di prodotti (per esempio, nel campo della sicurezza alimentare, gli OGM o il divieto di commercializzare carne bovina trattata con ormoni). Con il Ceta, il Canada apre le proprie gare d'appalto pubbliche alle imprese dell'UE in misura maggiore rispetto a quanto abbia fatto con gli altri suoi partner commerciali. Le imprese europee potranno partecipare a gare d'appalto per la fornitura di beni e servizi non solo a livello federale ma anche a livello provinciale e municipale. S os Mediterranee Italia ha festeggiato il suo primo anno di vita e lo ha fatto nei giorni scorsi a Palermo, città da dove la nave “Aquarius” è salpata per la prima volta nel febbraio del 2016, in coincidenza con la fondazione. Una manifestazione speciale, che ha visto la partecipazione dello scrittore Daniel Pennac, testimonial di Sos Mediterranee associazione umanitaria indipendente, per il soccorso in mare. Nata in Germania nel 2015 per impulso di un ex ammiraglio di marina, Klaus Vogel e in collaborazione con Medecins du monde, l’associazione ha l’obiettivo di mettere in mare una nave che possa affiancare le operazioni di soccorso e salvataggio dei migranti nel Mediterraneo. Cinque giorni ricchi di appuntamenti attraverso i quali sono è stato ripercorso interamente il cammino effettuato dalla nave e dall’associazione, le oltre 13000 persone salvate ed accolte a bordo durante oltre 60 missioni di soccorso, le tragedie di cui sono stati testimoni nel Mediterraneo e le tre nascite a bordo. “Palermo è un mosaico fatto di tessere, colori e forme diverse, ed ogni singolo pezzo ha un suo valore. Ogni tanto incontro una tessera preziosa e, nonostante nelle celebrazioni ufficiali io possa sembrare un po’ un pinguino, ci tengo sempre ad onorare questi incontri speciali”, ha dichiarato Orlando consegnando una nota di merito e regalando al presidente di SOS Mediterranee Germania Klaus Vogel alla rappresentanza di SOS Mediterranee Francia una copia della Carta di Palermo. “Pur senza cono- TRASPORTI NAZIONALI GIORNALIERO PER NAPOLI E PROVINCIA E VICEVERSA DEPOSITO E DISTRIBUZIONE Sede legale: Molo Piave, Porto di Palermo Tel. 091331867 - Fax 091588059 Sede operativa: Area intermodale porto di Palermo via Francesco Crispi - Tel. 091583629 - Fax 091332442 Sede operativa Napoli: via Gianturco, 98/A www.penninotrasporti.com - [email protected] scerci abbiamo avuto per anni la stessa visione di identità, di libertà e di accoglienza – ha proseguito Orlando -. Io non sono siciliano perché nato in Sicilia o perché figlio di genitori siciliano, ma perché ho scelto di esserlo. L’identità è un atto supremo di libertà. Recentemente mi hanno chiesto quanti migranti ci sono a Palermo. Ho risposto “Nessuno”. Per me chi arriva qui diventa palermitano”. Unità Logistica trasporto merci Coordinamento territoriale merci SICILIA NAVIGAZIONE GENERALE ITALIANA Via dei Mille, 20 98057 - Milazzo (ME) Tel./Fax 090 9281471 www.ngi-spa.it Via Roma, 19 - 90133 Palermo Tel.091/6161731 - Fax 091/6171269 l Avvisatore ’ 1 marzo 2017 3 marittimo “L’Europa per decenni ha incentivato la rottamazione, adesso si cambia: il nostro vuole essere un modello di sviluppo” Cartabellotta: “Incentivi alla pesca artigianale” “Sostegno ai Flag chiamati alla valorizzazione delle risorse ittiche e alla cooperazione internazionale” dalla prima Enzo Di Giovanni a pesca siciliana da tempo convive con una condizione che i pescatori ritengono asfissiante: la determinazione delle quote da parte dell’Ue. La filosofia europea sembra cedere alle tentazioni delle grandi imprese ittiche e però incoraggia le aggregazioni della pesca artigianale. Come connettere i variegati soggetti? L “La Sicilia è la più grande isola del Mediterraneo, con 1.400 chilometri di costa e una naturale vocazione per le attività legate al mare. I fondali bassi hanno determinato lo sviluppo di una pesca costiera artigianale che adopera una moltitudine di sistemi e di attrezzi da pesca molto diversificati e variabili in relazione alle stagioni ed alle condizioni marine. La flotta siciliana è composta da 2.823 imbarcazioni delle quali 1935 di pesca costiera artigianale (quasi il 70%). Lo sforzo della pesca costiera artigianale è molto basso per i seguenti motivi : le imbarcazioni sono di lunghezza inferiore a 12 metri e non possono allontanarsi eccessivamente dalla costa; gli attrezzi di pesca sono altamente selettivi; il fermo pesca determinato dal maltempo e dalle condizioni del mare è di circa cinque mesi l’anno. Per regolamentare la pesca costiera artigianale entro le 12 miglia e sviluppare misure di gestione locale aggiuntive che garantiscano la tutela delle risorse marine, negli ultimi 5 anni la Regione Siciliana ha promosso, nell’ambito della Politica Comune della Pesca, 10 Piani di Gestione Locale (PdGL), con “regole” rispettate da tutti i pescatori che operano nell’area. I PdGL sono stati un’ottima best-practice per la pesca siciliana e mediterranea. Per la prima volta sono stati gli stessi pescatori a introdurre misure di gestione finalizzate a garantire una crescente sostenibilità biologica, economica e sociale. L’esperienza ha portato ad un significativo cambio di passo nella tradizionale arretratezza del settore ittico isolano, ma, allo stesso tempo impone a tutte le parti in causa una maggiore attenzione in termini di politiche settoriali e strategie di sviluppo che devono essere oggetto di valutazione in relazione ai risultati conseguiti”. La pesca mediterranea soffre di acciacchi endemici. E le scuole di pensiero chiamate a studiarne le terapie, spesso non sono andate oltre un buon viatico. Questa tornata, per la gran voglia di far bene, per l’impegno, per la dedizione al servizio di pressanti esigenze, autorizza un azzardo all’ottimismo. I FLAG, ovvero il partenariato armonico, e la scelta di coagulare attorno ai fondi comunitari una partecipazione più ampia possibile di protagonisti, sono la via maestra? “Bisogna partire dal Mediterraneo, crocevia antichissimo di popoli, civiltà e culture. Da millenni tutto vi confluisce, complicandone e arricchendone la storia: cibo, piante, animali, vetture, merci, navi, idee, religioni, stili di vita. Il volto attuale del Mediterraneo è la somma di spostamenti che un secolo dopo l’altro si sono compiuti. La terminologia di ambito marinaro e peschereccio ci riporta spesso al lessico del tonno e della tonnara: la parola araba tun, quella spagnola Atun e il greco-latino Tunnus confermano la centralità di una cultura marinara mediterranea vero punto di forza passato, presente e futuro. L’immagine che oggi il Mediterraneo offre è lungi dall’essere rassicurante: ai nostri giorni si percepisce questo mare come spazio di attraversamenti intollerati e le opposte rive hanno in comune solo le proprie insoddisfazioni. Percepire il Mediterraneo partendo dal suo passato rimane un’abitudine tenace e la retrospettiva è irrinunciabile, oggi piu che mai, nel momento in cui la realizzazione di una convivenza in seno ai territori multietnici è questione di vita quotidiana e non di pratica legislativa. I FLAG, chiamati alla valorizzazione delle risorse marinare e alla cooperazione internazionale dovranno avere chiara questa visione. Inoltre, la nuova politica Europea della Pesca, che deve guardare ai 46.000 chilometri di coste Mediterranee, e non solo a quelle degli stati Membri dell’Unione Europea, prevede la possibilità di creare adeguate zone di protezione e ripopola- mento degli stock ittici. Il Canale di Sicilia, dove le nostre marinerie vantano quella storicità contemplata dai trattati di diritto della navigazione e della pesca, può essere proposto come area pilota di sperimentazione ed applicazione di misure di ripopolamento nell’ambito di una cooperazione internazionale con paesi terzi. Sia all’Expo di Milano – Cluster Biomediterraneo che in occasione di Blu Sea Land a Mazara del Vallo è stata condivisa a livello istituzionale questa proposta di cooperazione con la Tunisia per la gestione comune dell’area del “Mammellone”, che rappresenta ancora oggi una zona di alta tensione perchè ha dato origine ad episodi caratterizzati come “guerra del pesce” con pesanti ricadute sia per la vita dei pescatori che per l’impatto economico. Analoghe iniziative potrebbero essere avviate anche in altre zone, utilizzando le indicazioni dei ricercatori scientifici operanti negli organismi internazionali”. Puntiamo a cooperare con i Paesi mediterranei, ma nel mercato globale vince chi ha un’identità La Ecol Sea srl è un’azienda con certificazione Qualità (ISO 9001) e Ambiente (ISO 14001) che da trent’anni nel porto di Palermo si occupa dell'attività di prelievo delle acque di sentina, degli slops, delle acque nere e dei rifiuti pericolosi e non pericolosi prodotti dalle navi. La Ecol Sea srl, con mezzi autorizzati e personale specializzato, offre soluzioni per il trasporto e invio a smaltimento di qualsiasi tipologia di rifiuti. La Ecol Sea srl è associata ad Ansep-Unitam, associazione nazionale che raggruppa le aziende di Servizi Ecologici Portuali e di tutela dell’ambiente marino. Ecol Sea S.r.l. via Quinta Casa n° 8, Palermo Tel. 0916883130 / Fax 091543468 e-mail: [email protected] l Av v i s ato r e marittimo ’ Quindicinale indipendente di informazioni marittime e turistiche, economia mercantile, politica dei trasporti e attività marinare Direttore: Enzo Di Giovanni Direttore responsabile: Giancarlo Drago Calata Marinai d’Italia - Edificio Stella Maris - Porto di Palermo Telefax: +39 091 6121138 / Cell. 3357083540 sito web: www.avvisatore.com e-mail: [email protected] Stampa Pittigrafica: via Salvatore Pelligra 6 - 90128 Palermo - tel. 091 481521 Anno 8 Numero 5 - Spedizione in abbonamento postale - La pubblicità non supera il 45% Iscritto al Roc Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni al numero: 26067 Registrazione al Tribunale di Palermo n. 16/11 - Registro Periodici l Avvisatore ’ 4 1 marzo 2017 marittimo ITINERARI COMMERCIALI LIBIA 06 MARZO MSC LENA F. YE709R (MSC SICILIA SRL 091/7812811) SUD AMERICA 06 MARZO MSC LENA F. YE709R (MSC SICILIA SRL 091/7812811) 13 MARZO MSC AMANDA F. YE710R (MSC SICILIA SRL 091/7812811) NGI: merci/passeggeri - Milazzo/Eolie GIORNO SCALO 13 MARZO MSC AMANDA F. YE710R (MSC SICILIA SRL 091/7812811) lunedì martedì mercoledì venerdì 20 MARZO MSC LENA F. YE711R (MSC SICILIA SRL 091/7812811) 20 MARZO MSC LENA F. YE711R (MSC SICILIA SRL 091/7812811) Milazzo Vulcano Lipari Salina Lipari Vulcano GIORNO SCALO 27 MARZO MSC AMANDA F. YE712R (MSC SICILIA SRL 091/7812811) 27 MARZO MSC AMANDA F. YE712R (MSC SICILIA SRL 091/7812811) N O R D E U R O PA 06 MARZO MSC LENA F. YE709R (MSC SICILIA SRL 091/7812811) SUBCONTINENTE INDIANO 06 MARZO MSC LENA F. YE709R (MSC SICILIA SRL 091/7812811) lunedì martedì mercoledì venerdì Vulcano Lipari Salina Lipari Vulcano Milazzo GIORNO SCALO 13 MARZO MSC AMANDA F. YE710R (MSC SICILIA SRL 091/7812811) 13 MARZO MSC AMANDA F. YE710R (MSC SICILIA SRL 091/7812811) 20 MARZO MSC LENA F. YE711R (MSC SICILIA SRL 091/7812811) 20 MARZO MSC LENA F. YE711R (MSC SICILIA SRL 091/7812811) 27 MARZO MSC AMANDA F. YE712R (MSC SICILIA SRL 091/7812811) 27 MARZO MSC AMANDA F. YE712R (MSC SICILIA SRL 091/7812811) GIORNO TUNISIA AFRICA ORIENTALE DA PALERMO PER LA G OULETTE 06 MARZO MSC LENA F. YE709R (MSC SICILIA SRL TUTTI I SABATO M/N EXCELLENT (GRANDI NAVI VELOCI) 091/7812811) 13 MARZO MSC AMANDA F. YE710R (MSC SICILIA SRL 091/7812811) Milazzo Vulcano Lipari Salina Panarea Ginostra Stromboli Lipari Vulcano giovedì Vulcano Lipari Salina Panarea Ginostra Stromboli Lipari Vulcano Milazzo giovedì 04 MARZO ZEUS PALACE (GRIMALDI GROUP) 07 MARZO ZEUS PALACE (GRIMALDI GROUP) 14 MARZO ZEUS PALACE (GRIMALDI GROUP) GIORNO 18 MARZO ZEUS PALACE (GRIMALDI GROUP) SUD AFRICA 06 MARZO MSC LENA F. YE709R (MSC SICILIA SRL 091/7812811) 21 MARZO ZEUS PALACE (GRIMALDI GROUP) 13 MARZO MSC AMANDA F. YE710R (MSC SICILIA SRL 091/7812811) 28 MARZO ZEUS PALACE (GRIMALDI GROUP) Milazzo Vulcano Lipari Salina Rinella Filicudi Alicudi 25 MARZO ZEUS PALACE (GRIMALDI GROUP) 20 MARZO MSC LENA F. YE711R (MSC SICILIA SRL 091/7812811) 27 MARZO MSC AMANDA F. YE712R (MSC SICILIA SRL 091/7812811) 05 MARZO GRANDE SICILIA (GRIMALDI GROUP) 10 MARZO NORD AMERICA 06 MARZO MSC LENA F. YE709R (MSC SICILIA SRL 12 MARZO 091/7812811) 17 MARZO 13 MARZO MSC AMANDA F. YE710R (MSC SICILIA SRL 19 MARZO 091/7812811) GIORNO SCALO sabato Vulcano Lipari Salina Rinella Filicudi Alicudi Milazzo LUNEDI’ ARR. PER PART. SOCIETA’ Napoli 06.45 Malta 20.30 Ustica 8.10 - 14.25 Ustica 19.00 Ustica 10.30 - 16.30 Napoli 06.30 Salerno 23.30 Napoli 20.15 Genova 23.59 Ustica 9.00 - 17.15 Ustica 09.30 Ustica 07.00 - 13.00 Napoli 20.00 Tunisi 01.30 (mart.) Tirrenia-Cin Grandi Navi Veloci A.fo S.N.S. SpA S.N.S. SpA Liberty Lines Grandi Navi Veloci Grimaldi Group Napoli 06.45 Genova 19.00 Livorno. 17.30 C.Vecchia 09.30 Napoli 06.30 Ustica 8.10 - 14.25 Ustica 19.00 Napoli 20.15 Genova 23.00 Livorno 23.30 C.Vecchia 22.00 Napoli 20.00 Ustica 9.00 - 17.15 Ustica 09.30 Tirrenia-Cin Grandi Navi Veloci Grimaldi Group Grandi N.Veloci Grandi Navi Veloci A.fo S.N.S. SpA S.N.S. SpA MERCOLEDI’ Napoli 06.45 Genova 19.00 Napoli 06.30 Ustica 8.10 - 14.25 Ustica 19.00 Ustica 10.30 - 16.30 Napoli 20.15 Genova 23.00 Napoli 20.00 Ustica 9.00 - 17.15 Ustica 09.30 Ustica 07.00 - 13.00 Tirrenia-Cin Grandi N. Veloci Grandi N. Veloci A.fo S.N.S. SpA S.N.S. SpA Liberty Lines GIOVEDI’ Napoli 06.45 Genova 19.00 Livorno 17.30 C.Vecchia 09.30 Napoli 06.30 Ustica 8.10 - 14.25 Ustica 19.00 Ustica 10.30 - 16.30 Napoli 20.15 Genova 23.00 Livorno 23.30 C.Vecchia 22.00 Napoli 20.00 Ustica 9.00 - 17.15 Ustica 09.30 Ustica 07.00 - 13.00 Tirrenia-Cin Grandi N. Veloci Grimaldi Group Grandi N.Veloci Grandi N. Veloci A.fo S.N.S. SpA S.N.S. SpA Liberty Lines MARTEDI’ 22.50 23.25 00.30 01.45 02.20 04.20 PARTENZA 06.30 08.30 09.05 10.10 11.30 12.40 14.30 17.35 18.10 21.00 23.00 23.35 00.50 16.20 15.10 01.55 02.30 ARRIVO 08.20 08.55 10.00 11.20 12.30 13.10 17.25 18.00 20.00 22.50 23.25 00.30 16.10 15.00 01.45 02.20 04.20 PARTENZA 06.30 08.30 09.05 10.10 10.45 11.55 14.00 18.40 18.05 17.00 16.25 15.10 ARRIVO 08.20 08.55 10.00 10.35 11.50 12.55 20.30 18.30 17.55 16.50 16.15 15.00 IL PORTO DI PALERMO GRANDE BENELUX (GRIMALDI GROUP) GIORNO PER GRANDE ROMA (GRIMALDI GROUP) SAB. GRANDE ROMA (GRIMALDI GROUP) DOM. PART. SOCIETA’ TUNISI 11.00 GNV CIVITAVECCHIA 18.00 GNV IL PORTO DI TERMINI IMERESE GIORNO PER MERC CIVITAVECCHIA GIOV. CIVITAVECCHIA ITINERARI NAVI DI LINEA DA 08.20 08.55 10.00 12.25 12.50 14.50 GRANDE BENELUX (GRIMALDI GROUP) 20 MARZO MSC LENA F. YE711R (MSC SICILIA SRL 24 MARZO GRANDE SICILIA (GRIMALDI GROUP) 091/7812811) 26 MARZO GRANDE SICILIA (GRIMALDI GROUP) 27 MARZO MSC AMANDA F. YE712R (MSC SICILIA SRL 31 MARZO GRANDE SICILIA (GRIMALDI GROUP) 091/7812811) GIORNO 21.00 23.00 23.35 00.50 01.55 02.30 ARRIVO SCALO sabato TURCHIA DA PALERMO VIA S ALERNO PER G EMLIK 03-MARZO GRANDE SICILIA (GRIMALDI GROUP) 06.30 08.30 09.05 11.30 12.35 13.00 SCALO 20 MARZO MSC LENA F. YE711R (MSC SICILIA SRL 11 MARZO ZEUS PALACE (GRIMALDI GROUP) 091/7812811) 27 MARZO MSC AMANDA F. YE712R (MSC SICILIA SRL 091/7812811) PARTENZA GIORNO DA ARR. PER PART. SOCIETA’ PART. 02.00 SOCIETA’ GNV 22.00 GNV Cambi doganali Validi dall’1 al 31 marzo 2017 Napoli 06.45 Tunisi 7.00 Genova 19.00 Napoli 06.30 Ustica 8.10 - 14.25 - 18.40 Ustica 19.00 Ustica 10.30 - 16.30 Napoli 20.15 Salerno 10.00 Genova 23.00 Napoli 20.00 Ustica 9.00 - 15.30 - 19 Ustica 09.30 Ustica 07.00 - 13.00 Tirrenia-Cin Grimaldi Group Grandi N. Veloci Grandi N. Veloci A.fo S.N.S. SpA S.N.S. SpA Liberty Lines SABATO Napoli 06.45 Genova 19.00 Napoli 06.30 C.Vecchia 08.00 Livorno. 17.30 Cagliari 07.30 Ustica 8.10 - 14.25 Ustica 19.00 Ustica 10.30 - 16.30 Salerno 10.00 Napoli 20.15 Genova 23.00 Napoli 20.00 Tunisi 11.00 Livorno 23.30 Cagiari 19.30 Ustica 9.00 - 17.15 Ustica 09.30 Ustica 07.00 - 13.00 Tunisi 12.00 Tirrenia-Cin Grandi N. Veloci Grandi N. Veloci Grandi N.Veloci Grimaldi Group Tirrenia-Cin A.fo S.N.S. SpA S.N.S. SpA Liberty Lines Grimaldi Group DOMENICA Napoli 06.45 Genova 13.30 Tunisi 12.00 Ustica 8.10 - 14.25 - 18.40 Ustica 20.00 Ustica 10.30 - 16.30 Tunisi 15.30 Napoli 06.30 Napoli 20.15 Malta 17.00 C.Vecchia 19.00 Ustica 9.00 - 15.30 - 19 Ustica 08.00 Ustica 07.00 - 13.00 Salerno 19.00 Napoli 20.00 Tirrenia-Cin Grandi NaviVeloci Grandi Navi Veloci A.fo S.N.S. SpA S.N.S. SpA Liberty Lines Grimaldi Group Grandi Navi Veloci VENERDI’ DIVISA EURO $ Usa Yen giapponese Corona danese Corona svedese Lira sterlina Corona norvegese Corona ceca Fiorino ungherese Zloty polacco Franco svizzero $ canadese $ australiano neozelandese Corona estone Litas lituano Lats lettone Corona slovacca Leu rumeno Lev bulgaro 1,0555 120,85 7,4345 9,4508 0,84998 8,8523 27,021 308,42 4,3015 1,0652 1,3809 1,3761 $ 1,4705 15,64660 3,45280 0,70320 30,31100 4,5143 1,95580 l Avvisatore ’ 1 marzo 2017 5 marittimo Il mondo del trasporto su gomma si è ritrovato a Verona per il “Transpotec Logistic”. Presenti anche Moby e Tirrenia L’autotrasporto vede la luce in fondo al tunnel Nel 2016 boom di immatricolazioni in Italia, le imprese virano su sostenibilità, innovazione e sicurezza Giacomo D’Orsa Logistica O ltre 300 aziende (+20%), un’area espositiva che cresce del 30%, un padiglione in più rispetto alla scorsa edizione e la presenza diretta di 10 case costruttrici tra produttori di truck e di veicoli commerciali leggeri: sono questi i numeri di Transpotec Logitec 2017, a Veronafiere. Sullo sfondo di un settore che finalmente sembra essere uscito dalla fase complessa che ha vissuto negli ultimi anni (il 2016 ha chiuso con +55% di immatricolazioni per i veicoli industriali; +49,7% per i commerciali e +36,4% per i veicoli rimorchiati, fonte Unrae), la manifestazione, direttamente organizzata da Fiera Milano, si conferma di riferimento per tutto il comparto, momento unico per scoprire le proposte più innovative per mezzi, tecnologie e servizi, ma anche occasione concreta per incontrarsi, fare business ed entrare in sintonia con una nuova dimensione di progresso. “Il mercato dell’autotrasporto, dopo un lungo periodo di difficoltà, nell’ultimo anno ha dato importanti segnali di ripresa. Ma proprio in virtù di questo, diventa oggi fondamentale affiancare imprese e professionisti per supportare potenzialità e know-how di un comparto che rap- Gruppo Artoni, a rischio tremila posti di lavoro “P presenta un valore non solo in sé, ma per l’intera economia del nostro Paese. Stiamo infatti assistendo a un’evoluzione profonda, che Transpotec punta non soltanto ad accogliere ma anche ad accelerare, promuovendo il confronto diretto in fiera tra tutti gli operatori” – dichiara Roberto Rettani, Presidente di Fiera Milano. C’erano anche le imprese del mare. Alla manifestazione erano presenti anche Tirrenia e Moby che hanno presentato alle migliaia di visitatori la propria offerta di prodotti, servizi Presente il meglio della cantieristica: trend ok per lÊexport e soluzioni studiate per le esigenze degli operatori del settore. Le due Compagnie del Gruppo Onorato Armatori si presentano forti di un network di rotte per l'Italia, Corsica, Francia e Malta, e una varietà di soluzioni pensate per gli autotrasportatori. Non a caso negli ultimi mesi l’offerta è ulteriormente aumentata con l’avvio a novembre della nuova rotta Genova-Livorno-CataniaMalta, che si conferma strategica per gli autotrasportatori, in sinergia con le rotte storiche di Tirrenia in Sicilia, come la Ravenna-Brindisi-Catania, la Napoli-Palermo e la CagliariPalermo. Novità che ha contribuito al positivo inizio d’anno, dove il traffico merci rotabile ha registrato in Sicilia un + 20% nel solo mese di gennaio. Un successo nato anche in virtù di un’oculata scelta dei partner. Tirrenia e Moby si avvalgono infatti del prezioso contributo di FAI Service, cooperativa che da più di 30 anni eroga servizi di prima qualità nel settore dell’autotrasporto. Una realtà in grado di offrire sempre nuove idee e prodotti innovativi ai propri soci. uò avere conseguenze drammatiche dal punto di vista occupazionale con la perdita di 586 posti di lavoro diretti e circa 2500 dipendenti di altrettante aziende in appalto sul tutto territorio nazionale, tra cui molte piccole imprese”. E’ quanto denuncia la segretaria nazionale della Filt Cgil Giulia Guida sulla mancata acquisizione nel settore della logistica e dei trasporti del Gruppo reggiano Artoni da parte della multinazionale altoatesina Fercam, sottolineando che “ogni giorno che passa sale la preoccupazione ed anche la tensione tra tutte le persone coinvolte con il serio rischio di effetti anche sull’ordine pubblico in un settore non nuovo a disordini e mobilitazioni come quello della logistica”. “Come sindacato - spiega la dirigente della Filt Cgil - abbiamo accolto quanto dichiarato vincolante da Fercam per la realizzazione della fusione con Artoni e abbiamo trovato una soluzione per tutti i lavoratori, garantendo la cigs nei confronti dei dipendenti non soggetti al passaggio ma ancora non abbiamo ricevuto nessuna formale risposta”. Ad assegnarlo un istituto internazionale che utilizza nove paramentri di valutazione Nautica, l’eccellenza del Made in Italy Costa Crociere vince il “Top Employers” si conferma anche al Miami Boat Show La Compagnia si aggiudica il premio per le aziende che coltivano talenti P er il quarto anno consecutivo, Costa Crociere è stata premiata dal Top Employers Institute con la prestigiosa certificazione Top Employers 2017, vedendo riconosciuti gli elevati standard in materia di gestione delle risorse umane. Il programma è promosso dal Top Employers Institute che, ogni anno, individua e certifica le aziende eccellenti per le condizioni di lavoro, in tutto il mondo. Un riconoscimento che viene assegnato alle aziende che coltivano i talenti a ogni livello, investendo continuamente nel miglioramento e nell’ottimizzazione delle loro “best practices” nel campo delle risorse umane. Il Top Employers Institute ha riconosciuto ancora una volta a Costa Crociere risultati di assoluta eccellenza. Salvo Vaglica I l Miami Boat Show, una delle più importanti manifestazioni oltre oceano dedicate alla nautica che si è concluso nei giorni scorsi, è stato vetrina per molte aziende nautiche associate ad Ucina Confindustria Nautica che hanno presentato, per i diversi settori merceologici di appartenenza, i loro nuovi modelli e prodotti ai visitatori e al mercato americano. Presenti, tra gli altri, i cantieri Monte Carlo Yachts, Overmarine, Sanlorenzo e, per le imbarcazioni pneumatiche, Cantiere Capelli, Nuova Jolly e Zar Formenti. Con 1.100 espositori, 1.300 barche esposte di cui oltre 500 in acqua e oltre 100.000 visitatori, il Miami Boat Show rappresenta un appuntamento di grande rilievo per l’industria della nautica da diporto in Italia. “L’importante presenza italiana al Miami Boat Show conferma la peculiarità della nautica italiana quale massima espressione del Made in Italy” ha dichiarato Carla Demaria, Presidente di UCINA Confindustria Nautica e Presidente Monte Carlo Yachts, azienda con sede a Monfalcone che impiega oltre 400 dipendenti diretti. “Gli USA rappresentano il primo mercato di esportazione delle aziende italiane e il principale mercato mondiale per numero di diportisti, di imbarcazioni prodotte, e per giro di affari generato dal settore”. I dati provvisori 2016 confermano il trend positivo dell’export nautico italiano nel mondo e negli Stati Uniti in particolare. In questo senso, i numeri ufficiali elaborati dall’Ufficio Studi di UCINA Confindustria Nautica saranno anticipati nel prossimo mese di aprile. Ferruccio Rossi ha detto: “Abbiamo assistito ad un flusso più intenso rispetto agli anni scorsi della clientela statunitense. Si tratta certamente di un ottimo segnale: essere ambasciatori del Made in Italy vale infatti ancora di più in America dove la clientela è particolarmente appassionata del “bello italiano”. Inaugurata la mostra „Mirabilia Maris‰, esposte le antiche testimonianze archeologiche siciliane Palermo, i tesori del mare a Palazzo Reale Giuseppina Adamo A Palazzo Reale a Palermo la mostra “Mirabilia Maris, tesori dai mari di Sicilia” dedicata alle testimonianze storico – archeologiche subacquee. Dalla preistoria alle epoche più recenti. Immersi nella storia, vista con gli occhi del navigante, che ha lasciato negli abissi le testimonianze del suo passaggio. I mari che circondano la Sicilia, da Panarea a Mazara, da Lipari alle Egadi, da Marzamemi a Sciacca e Avola, hanno restituito una quantità di oggetti di grande prestigio che contribuiscono a fornire dettagli sul ruolo dell’Isola nel Mediterraneo. È “Mirabilia Maris, tesori dai mari di Sicilia”, la mostra presentata questa mattina a Palazzo Reale di Palermo dal presidente dell’Ars e della Fondazione Federico II, Giovanni Ardizzone, dall’Assessore Regionale ai Beni Culturali e all’Identità Siciliana, Carlo Vermiglio, dal Direttore Generale della Fondazione Federico II, Francesco Forgione e dal curatore della mostra Sebastiano Tusa, Soprintendente del Mare della Regione Siciliana ed ideatore dell’esposizione. La mostra, allestita presso le Sale Duca di Montalto di Palazzo Reale, sarà aperta fino al 6 marzo 2017. “Ogni momento di circa 3500 anni di storia della Sicilia – ha detto Sebastiano Tusa, soprintendente del Mare – è documentata attraverso reperti di provenienza marina che spaziano dalla statuaria ai complementi di navigazione, dalle suppellet- tili da mensa in metallo prezioso ai poderosi strumenti da guerra come i rostri navali in bronzo della battaglia delle Egadi, del 241 a.C. che sancì l’epilogo della I Guerra Punica originando l’inizio del dominio romano nel Mediterraneo. Voglio sottolineare che è una mostra ideata da noi in Sicilia e poi esportata in giro per l’Europa dai musei che l’hanno voluta finanziare”. “Come disse Fernando Braudel – ha detto Francesco Forgione, direttore generale della Fondazione Federico II – il Mediterraneo è un’immensa spugna che si è lentamente imbevuta di ogni conoscenza. Credo che questa frase descriva perfettamente questa esposizione che nasce dalla voglia e dal bisogno di raccontare i tanti viaggi interrotti dalle tempeste”. l Avvisatore ’ 6 1 marzo 2017 marittimo In Italia gli occupati sono più di 800 mila, ma la sicurezza e l’emergenza migranti restano i due principali problemi La Blue economy vale 5,4 milioni di posti di lavoro Summit europeo a Roma, nel Mediterraneo un sistema più sostenibile può favorire la crescita occupazionale Marco Di Giovanni È la possibile alleanza fra trafficanti di essere umani e Jihadisti il pericolo maggiore che incombe sulla sicurezza del Mediterraneo e quindi di tutte le attività, in particolare relative al turismo crocieristico, che in questo mare si svolgono. Ma, nonostante tutti i rischi che condizionano la situazione geopolitica, le acque del Mediterraneo sono paradossalmente più sicure di quanto fossero in passato, grazie alla presenza massiccia di mezzi della Marina Militare Italiana e di alleati. E’ questa la tesi Vittorio Emanuele Parsi, direttore dell’Alta Scuola di Economia e Relazioni Internazionali, intervenuto al primo summit sulla Blue Economy Med, svoltosi a Roma presso la sede di Unioncamere. Il summit di Roma organizzato da Blue Vision, società spezzina presieduta da Giorgia Bucchioni, e sostenuto da Unioncamere (presente con il suo presidente Ivan Lo Bello), da Legambiente (rappresentata dal presidente Rossella Muroni) e Federagenti (con il presidente Gian Enzo Duci) aveva l’obiettivo di accendere i riflettori sulle opportunità, le potenzialità, i ritardi, ma anche le disattenzioni italiane a un settore, quello della Blue Economy, in grado di attivare importanti investimenti e generare occupazione per un totale di 5,4 milioni di posti. Riflettori che, alla presenza di rappresentanti del Mise, parlamentari, e rappresentanti delle Regioni e dei porti, si sono accesi sul tema della sicurezza e dei rischi che riguardano l’intero settore del turismo sul mare, ma anche la portualità turistica ecocompatibile e i traffici marittimi in Mediterraneo. Un mare – come ha ricordato Gian Enzo Duci, presidente di Federagenti – che rappresenta l’un percento di tutte le acque del mondo, ma “ospita” il 20% dei traffici marittimi del mondo. Un mare delicato dal punto di vista ambientale, nel quale oltre ai cambiamenti di scenario geopolitico, caratterizzato dalla presenza crescente della Russia, registra anche una vera e propria invasione di interessi cinesi. La sfida – come ha sottolineato Rossella Muroni, presidente di Legambiente – non è nella contrapposizione fra interessi economici e interessi ambientali bensì nella crescita congiunta ed equilibrata. Di qui l’assenso di Legambiente alla proposta di Giorgia Bucchioni per la creazione di una cabina di regia che consenta di sfruttare la Blue economy come risorsa attiva del Paese. Ma ecco alcuni numeri che sono stati diffusi nel corso del summit: 5,4 milioni di europei che operano nella Blue Economy; 185.000 imprese italiane; 835.000 occupati; Mediterraneo 1% delle acque marine , 20% dei traffici marittimi del mondo; 65,5% dal 2001 al 2015 la crescita dell’interscambio italiano con i paesi a rischio del Med; Cina crescita in Med da 16,2 miliardi del 2001 a 185 attuali. La Compagnia interamente controllata da Grimaldi Lines continua il suo percorso di crescita economica La Finnlines naviga in buone acque Nel 2016 gli utili salgono a 68 milioni Danilo Giacalone a compagnia di navigazione L Finnlines del gruppo armatoriale napoletano Grimaldi ha con- cluso l'esercizio annuale 2016 con un utile netto di 68,1 milioni di euro, con una crescita del +19,9% rispetto a 56,8 milioni di euro nell'esercizio precedente. I ricavi sono diminuiti del -7,3% scendendo a 473,7 milioni di euro, diminuzione che è stata accompagnata da una contrazione del -9,9% dei costi che sono ammontati a 398,8 milioni di euro. EBITDA ed EBIT si sono attestati rispettivamente a 139,1 milioni di euro (+9,6%) e 81,5 milioni di euro (+16,0%). Nel solo quarto trimestre del 2016 la compagnia ha totalizzato un utile netto di 7,3 milioni di euro su ricavi pari a 112,6 milioni di euro, con flessioni rispettivamente del -53,8% e del -6,9% sul corrispondente periodo del 2015. L'EBITDA è risultato pari a 24,8 milioni di euro (-22,7%) e il risultato operativo a 10,1 milioni di euro (-41,8%). Lo scorso anno la flotta di Finnlines ha trasportato 602mila passeggeri (+5% circa), 119mila auto non al seguito dei passeggeri (-24%), 629mila unità di carico (+1%) e 1,6 milioni di tonnellate di carichi non unitizzabili (-21%).Nel solo quarto trimestre dello scorso anno i passeggeri trasportati sono stati 118mila (-3%), le auto 37mila (-12%), i carichi unitizzati 153mila (-2%) e quelli non unitizzati 424mila tonnellate (-20%) Il Gruppo Grimaldi ha acquisito il titolo di proprietà delle residue azioni di minoranza della sua controllata finlandese Finnlines Plc, nello scorso mese di agosto, ottenendo il controllo del 100% delle azioni in circolazione. Il top management del Gruppo Grimaldi ha deciso di aumentare le quote di azionariato nella società controllata finlandese, portando a pieno compimento un processo di acquisizione iniziato nel 2005, a seguito di un'attenta valutazione delle diverse opzioni di investimento. Nonostante la crisi economica che ha colpito fortemente il settore marittimo dal 2008, nel corso del- l’ultimo decennio Finnlines, grazie alla dedizione del suo top management e l'assistenza della società madre, è riuscita a rafforzare le sue prestazioni operative ed economiche razionalizzando la rotazione delle navi, liquidando le attività non-core, restituendo le navi prese a noleggio e dismettendo quelle in esubero, aumentando la produttività e riducendo sempre più il consumo di carburante. Logistica Innovazione e fondi Ue: tutte le opportunità alla Fiera di Piacenza nostro servizio U na prima edizione, promossa il 15 e 16 febbraio scorsi da Comune di Piacenza e Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale, che ha superato le aspettative con il coinvolgimento di 400 operatori del settore nel corso delle due giornate. Questo il risultato di BILOG, il forum della logistica che si è tenuto a Piacenza EXPO, il quartiere fieristico della città emiliana. Particolarmente significativa infatti la partecipazione a livello europeo, come sottolinea Alexio Picco, esperto di finanziamenti europei e amministratore delegato di Circle, azienda co organizzatrice di BiLOG al fianco di Piacenza EXPO: “L’obiettivo di avvicinare Bruxelles e l’Europa alla realtà degli operatori logistici del corridoio La SpeziaPiacenza è stato sicuramente centrato, grazie al prestigioso e concreto coinvolgimento del coordinatore delle Autostrade del Mare Brian Simpson, del suo adviser della DG MOVE Wojtek Sopinski e il precedente adviser Josè Anselmo”. L’iniziativa si è quindi configurata come un momento strategico per le aziende del territorio che hanno potuto confrontarsi in modo diretto con chi plasma le policy europee dei trasporti e le relative ricadute. Molto apprezzato anche il workshop di aggiornamento dedicato all’utilizzo degli strumenti per ottenere fondi europei per aziende che operano nel settore e promuovono progetti innovativi. Il 16 febbraio BiLOG è stata inaugurata dalla sessione “Il ruolo delle piattaforme logistiche”, con la partecipazione dell’Agenzia delle Dogane, fornitori di tecnologie e grandi gruppi tra i quali Hupac, Ikea e Contship Italia. Nel pomeriggio l’incontro organizzato con la collaborazione di Fercargo ha proposto una panoramica sul comparto ferroviario dalla quale è emerso che, dopo alcuni anni di sofferenza del settore, il 2016 ha visto una significativa crescita dei volumi (+4%, con oltre 349 milioni treni/km complessivi). E’ stato inoltre riconosciuto dal rappresentante di RFI come il porto della Spezia, relativamente al trasporto via ferro, costituisca un modello da esportare. La scuola di formazione palermitana per Ots ha contribuito, come ogni anno, allÊinterscambio di idee. Presenti rappresentanti da tutto il mondo Il Cedifop a Cipro per il meeting internazionale Idsa Manos Kouvakis R ealizzato il 12 e 13 ottobre 2016, a Larnaca (Cipro) il 34 imo meeting dell'Idsa (International Diving Schools Association), fondata nel 1982, alla quale aderiscono le più importanti Scuole Diving, a livello mondiale, dedite alla formazione di subacquei industriali. Il benvenuto del rappresentante del Ministero dell' Energia di Cipro, ha illustrato nel dettaglio lo sviluppo dei lavori sui giacimenti gassiferi e petroliferi nelle acque territoriali cipriote. Durante le due giornate di intenso lavoro sono stati trattati i seguenti argomenti: 1. Idsa è stata certificata ISO 9001 nel 2016; 2. elezione di un nuovo membro all'interno del Executive Board, che ha portato alla elezione di Robert De Bie; 3. importanti i lavori che riguardano alcuni cambiamenti degli standard previsti da Idsa, i più rilevanti riguardano l'utilizzo e la regolamentazione dello Scuba durante l'addestramento e la presenza di impianti iperbarici per la ricompressione dei Diver, durante l'addestramento delle scuole Full Member Idsa. 4. Francesco Costantino del CEDIFOP di Palermo, scuola full member IDSA, ha illustrato nella sua relazione le novità della legge Italiana sui commercial divers che prevede l'ob- bligatorietà degli standard IDSA nei percorsi formativi realizzati in Italia per il rilascio della card Italiana del “commercial diver”; 5. Naturalmente non sono mancati gli aggiornamenti sulle relazioni attualmente in essere tra Idsa e le altre organizzazioni internazionali operanti nel commercial diving Il meeting è un appuntamento annuale fisso per le scuole che in ambito internazionale seguono questa didattica per la formazione dei commercial diver, ma anche per diverse aziende che operano in questo settore, interessate a seguire le novità sull'addestramento degli operatori. Una delle scuole è il Cedifop di Palermo, sempre presente dal 2008 in poi, partecipante attivo nell'interscambio di idee ed esperienze fra le scuole che aderiscono all’associazione. l Avvisatore ’ 1 marzo 2017 7 marittimo ~ “Porti e Navi”: le immagini ~ - Riepilogativo del traffico gen/novembre 2016 (in tonn.) Area Operativa Totali Imb./Sbar. di Palermo e Termini Imerese TONNELLAGGIO MERCI TOTALE / TOTAL TONNAGE ALLA RINFUSA LIQUIDE DI CUI: 6.197.047 462.197 Petrolio grezzo ---------- Prodotti raffinati 462.197 Gas ---------- Altre rinfuse liquide ---------- MERCI ALLA RINFUSA SOLIDE DI CUI: 221.890 Cereali 117.850 Mangimi ---------- Carbone ---------- Il provvedimento permette alle ditte incaricate di effettuare le opere necessarie alla riapertura Minerali ---------- Fertilizzanti ---------- Altre rinfuse solide 104.040 Tolti i sigilli al Molo Vittorio Veneto Altre rinfuse ---------- Totale rinfuse MERCI Molfetta, 1975 (foto archivio prof. Giovanni Lo Coco) L’area era stata sequestrata in due tempi per “paventate criticità strutturali” 684.087 VARIE IN COLLI DI CUI: 5.512.960 Contenitori 109.627 Ro/ro 5.403.333 Altri ---------- NAVI 7.012 ARRIVI + PARTENZE: ---------- PASSEGGERI 1.814.359 LOCALI - PASSAGGIO (< 50 STRETTO MIGLIA): 106.225 TRAGHETTI: 1.228.836 CROCIERISTI 479.298 HOME PORT: 67.822 TRANSITI: 411.476 N° CONTENITORI IN T.E.U. (TOTALE) N° CONTENITORI VUOTI IN N° CONTENITORI PIENI IN N° CONTENITORI N° CONTENITORI VUOTI --------- N° CONTENITORI PIENI --------- T.E.U. T.E.U. (TOTALE) 10.753 1.687 9.066 --------- I l molo Vittorio Veneto di Palermo fra qualche mese tornerà a essere disponibile per l’attracco delle navi. Una struttura di fondamentale importanze per i traffici del porto palermitano, chiuso dopo che il molo sud della banchina Vittorio Veneto era stato sequestrato nell’ottobre del 2015, poi quello nord nel gennaio 2016, per paventate criticità strutturali con pericolo per l’incolumità pubblica: il provvedimento ha impedito l’uso delle due banchine ed escluso ogni possibilità di ormeggio. In seguito alle istanze inoltrate dall’Autorità portuale di Palermo, a inizio del mese di febbraio il pm Luca Battinieri ha emanato il decreto di autorizzazione alla temporanea rimozione dei sigilli apposti alle banchine Nord e Sud del Molo Vittorio Veneto “al solo fine di consentire l’immissione delle imprese aggiudicatarie e dare avvio ai lavori di messa in sicurezza e riqualificazione dell’area”. Per rimuovere le criticità, l’Autorità portuale ha redatto un progetto di ripristino di entrambe le banchine. Approvato il provvedimento, sono state espletate le procedure di gara ed è stata effettuata l’aggiudicazione di entrambi i lavori per dare corso ai quali è stato chiesto il dissequestro delle aree interessate. Una volta avviati, i lavori dovrebbero durare poco più di tre mesi, restituendo allo scalo una infrastruttura importantissima. L’edizione a colori on line dell’Avvisatore Marittimo all’indirizzo internet: www.avvisatore.com l Avvisatore ’ 8 01 marzo 2017 marittimo Avvisatore Giuridico 1 Le novità tecnologiche consentirebbero la prevenzione del degrado delle acque portuali e la riduzione dei miasmi Depuratori portuali a protezione ambientale Il futuro passa dai cosiddetti “coperti”: ingombro ridotto e capacità di produrre anche energia elettrica L' Ambra Drago attività della pesca venne regolamentata a livello europeo per la prima volta attraverso il regolamento CE n. 2057/82,del 29 giugno 1982, con cui vennero istituite alcune misure di controllo sulle attività esercitate dai pescherecci degli Stati membri. Questo atto europeo venne abrograto dal regolamento CE n. 2241/87, del 23 luglio 1987 .. Bisognava attendere il 1993 per avere una normativa dettagliata emanata sempre per via di un regolamento CE n. 2847/93. Esso infatti prevede per la prima volta le modalità relative allo svolgimento dei controlli in materia di pesca che si sostanziano in visite a bordo, accertamento della regolare tenuta dei registri di pesca e della nota di vendita, comunicazioni di sbarco del pescato e rispetto delle norme sanitarie .La disciplina dei controlli prevista dal regolamento in questione nel corso degli anni è stata oggetto di diversi interventi diretti a modificarne l’impianto iniziale, a cui si è affiancata la normativa contenuta in altri regolamenti. Di particolare importanza la normativa contemplata dal capitolo V del regolamento CE n. 2371/02 5, rubricato «Sistema comunitario di controllo e di esecuzione». Obiettivo del sistema comunitario di controllo e di esecuzione era di controllare l’accesso alle acque e alle risorse, garantire il rispetto delle norme in merito alla commercializzazione dei prodotti della pesca, effettuare ispezioni e misure di esecuzione di provvedimenti da adottare in caso di infrazioni e infine indicare le competenze della Commissione . Tuttavia questo regime si dimostrò inadeguato ed inefficace rispetto agli scopi che si prefiggeva, soprattutto per la frammentarietà dell’organizzazione di controllo e sorveglianza, e si è sentita pertanto la necessità di migliorare le disposizioni in questo settore . La debolezza della politica di controllo si ripercuoteva infatti negativamente sull’attuazione della politica comune della pesca (PCP) ecomprometteva il successo delle iniziative in materia di conservazione e di gestione delle risorse ittiche. Le continue carenze della politica di controllo avrebbero inoltre creato conseguenze per il futuro dell’industria della pesca e delle regioni dipendenti dalla pesca. In tale contesto la Commissione propose quindi nel 2008 una riforma radi- cale del regime di controllo della pesca, intesa ad ovviare a tutte le sue carenze e a modernizzarne l’approccio, attraverso una proposta di regolamento con la quale decretare un regime di controllo europeo per garantire il rispetto delle norme della PCP , che avrebbe sostituito quello basato principalmente sul regolamento CE n. 2847/93 e sul capitolo V del regolamento CE n. 2371/02 Questa volta l'intento legislativo doveva basarsi sulla semplificazione, la normalizzazione, una maggior efficacia dei costi e una riduzione dell’onere amministrativo, che potesse consentire un monitoraggio completo delle catture attraverso procedure armonizzate di controllo dell’intera catena di produzione e commercializzazione delle risorse alieutiche. Si proponeva inoltre di fare un uso ottimale delle nuove tecnologie. In particolare, i dati dovevano essere per quanto possibile automatizzati ed essere sottoposti a controlli incrociati completi e sistematici, per individuare i settori che potevano presentare un rischio particolarmente alto di irregolarità. La mancanza di coordinamento fra gli Stati membri necessitava di un preciso approccio a livello comunitario che spingesse ad una maggiore cooperazione tra la Commissione, le Autorità di controllo della Pesca negli Stati membri e gli operatori lungo tutta la catena di produzione. Tratto da Giureta.unipa.it Giurisprudenza Gestione dei rifiuti in ambito portuale La sentenza emessa dai giudici della S. C. (sez. VI, 19 giugno 2012 n. 10104, in Dir. trasp. 2013, 584) si presenta apparentemente contraddittoria in quantosi parla di tasse ed è notorio che la tassa discende dalla specifica prestazione da parte dell’ente pubblico del singolo o di una comunità stanziata nel territorio e, nel caso di specie,il servizio è stato reso dall’ente territoriale. Allora ci si domanda: perchèi giudici hanno rigettato la richiesta dell’ente impositore? Perché l’ente territoriale ha offerto un servizio non dovuto per legge, servizio spettante all’autorità portuale competente per territorio.Occorre fare una ulteriore considerazione. Il territorio assegnato ad una autorità portuale fa parte del territorio comunale? La risposta è senz’altro positiva con un distinguo: il territorio assegnato ad una Autorità portuale è sottratto per legge alla competenza gestionale del Comune per affidare la competenza sui servizi all’interno di tale area ad un secondo ente (nel caso di cui si parla, all’Autorità portuale) che è il solo deputato a svolgere una serie di servizi, compreso quello dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani. L’attività di gestione dei rifiuti nell’ambito delle aree portuali rientra nelle competenze dell’autorità portuale. Ne consegue che, in relazione a tale a ttività, deve escludersi la competenza dei Comuni e, quindi, il potere impositivo degli stessi ai fini della tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani; né alcun rilievo può attribuirsi, ai fini della sussistenza dell’obbligazione tributaria, alla circostanza che l’ente territoriale abbia svolto di fatto il servizio, giacchè il potere impositivo deve trovare la sua fonte necessariamente nella legge e non può pertanto rinvenirsi in ragione dello svolgimento di una mera attività di fatto da parte del soggetto cui la legge stessa non assegna la relativa competenza funzionale. l’Avvisatore Marittimo ON LINE C.L.P. soc. coop. arl CLICCA SU WWW.AVVISATORE.COM Porto di Palermo Piazza della Pace, 3 - Banchina Puntone Tel. 091.361060/61 - Fax 091.361581 Porto di Termini Imerese: Via Cristoforo Colombo PortItalia s.r.l. 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