“Mi sono innamorata di te...”

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“Mi sono innamorata di te...”
34 | SPECIALI
U
| SABATO 19 SETTEMBRE 2015
“Mi sono innamorata di te...”
na delle persone più importanti per me, non
tanto tempo fa mi disse
riguardo la mia “mania” sulle
parole e sul proprio concetto e
valore: “Quando hai dei dubbi o
cerchi il reale significato di una
parola, prendi il vocabolario e
leggine il significato. Mi capita
da tempo di leggere spesso il
reale senso di una parola, siamo abituati per errato insegnamento, o per il famoso sentito
dire, di attribuire significati diversi o non corretti alla parola
che usiamo o che sentiamo.
Questa sera sul mio vocabolario ho letto: “Amore: intenso
sentimento di affetto, inclinazione profonda verso qualcuno
o qualcosa, paterno, materno,
fraterno; a . per un amico, a .
da è d’accordo senza contrasti
per a . o per forza, in ogni
modo”. L’amore ha una gamma
ampia di significati, in senso
più generale indica un sentimento di bene nei confronti di
qualcuno o qualcosa. Non dimentichiamo anche l’amor proprio. Ogni persona è unica e
quindi possiede un proprio
concetto dell’amore. Hanno
scritto poesie, consumato
drammi, hanno scritto canzoni
e girato film su questo sentimento, quello dell’amore è a
volte un argomento inflazionato e a volte “sporcato” da noi
che troppo spesso usiamo una
parola così importante e pura.
Cos’è l’amore? Proverò come
sempre a dirvi ciò che “oggi”
penso e credo, avendo anch’io
sbagliato dando un significato
non proprio a questo sentimento. Come dico e come sono
convinta non sono immune agli
errori e alle cadute. Perdere
una gara non vuol dire però,
perdere il campionato, impariamo a guardare a lungo termine,
al risultato quindi al raggiungimento di ciò che vogliamo, per
noi e la nostra storia. La nostra
idea dell’amore riflette chi siamo, i nostri desideri, i nostri
valori, le nostre aspettative
(purtroppo), ciò che ci hanno
insegnato e ciò che abbiamo
vissuto. Penso che il nostro
concetto d’amore parli in qualche modo del nostro mondo
interiore e adesso credo che
l’amore non possa nascere dal
calcolo o dal pensiero meccanico. L’amore nasce dal cuore
in maniera spontanea e disinteressata. Amare, significa anche lasciare l’altro libero di essere, accettandolo così com’è.
Se è amore deve solo cambiare in meglio le vite delle persone che si sono incontrate, che
hanno deciso di fare questo
proprio “cammino”, “viaggio”,
insieme per condividerlo, arricchendosi. Non è una gara in cui
vince chi ama di più, o di meno,
non sarebbe amore, ognuno fa
quel può nel RISPETTO dei bisogni dell’altro e nel RISPETTO
del sentimento che c’è. Mia
nonna Zaira diceva “Al cuor
non si comanda”, impariamo
allora oggi stesso di zittire la
nostra mente e lasciamo che
sia solo il cuore a parlare.
Amiamoci per l’essere meraviglioso che siamo, non camminiamo sul terreno dei “se” (se
fai, se dici, se sei questo, o al
contrario se non sei, se non
dici, se non fai, credo che in
amore non possano esistere).
Perché non dare il meglio alla
persona con cui condividi (quasi) tutto? Perché darle un amore che tu per prima non vorresti? Solo quando cessiamo di
porre condizioni, cominciamo
davvero a dare il giusto significato alla parola amore. Tu ami
e non chiedi, non metti dei se.
L’altra persona fa esattamente
come te. Sai cosa succede?
Ami e ricevi amore senza pretenderlo. Di quante cose prima
non ci siamo accorti. Troppe
volte, di quante cose non ci accorgiamo. Non ce ne siamo accorti perché bisogna volersene
accorgere. Siamo abituati a filtrare, perciò quello che vediamo non è la realtà, è solo uno
spaccato, una porzione, un
pezzo piccolo di un quadro infinitamente grande. Filtriamo attraverso le percezioni, attraverso il nostro cervello, però c’è
una buona notizia: il cervello,
non è un pezzo assemblato,
può cambiare, può farlo grazie
e in base agli stimoli ricevuti. Ci
facciamo, spesso trasportare
dalle parole senza dare a loro il
giusto valore, ci comportiamo
spesso come c’è stato raccontato, anche da tempi lontani,
cose che vediamo in tv, che
leggiamo, parole di altri riportate su noi stessi, giudizi fasulli,
proviamo a capire che c’è un
oltre, non lo abbiamo mai voluto vedere, forse non c’è stato
mostrato, impariamo a vedere,
è tutto già lì, solo da guardare
nella direzione giusta. Ma c’è.
Quindi cominciamo a vivere il
nostro giorno, (e tanti giorni)
importanti, che sia una serata
o un pranzo con chi ti vuole iniziare a conoscere per ciò che
sei... O per un primo appuntamento con chi potrà un giorno
voler camminare insieme a te...
Possiamo iniziare per prima
cosa a trasmettere anche fuori
ciò che siamo dentro: “la nostra bellezza” reale e veritiera.
Anche la cura di noi è amore
e... Se il primo invito è una colazione o un pranzo in un ristorante fuori porta, mi raccomando non andiamo vestite come
se fossimo invitate ad una festa, o in discoteca; e sappiate
che non basterà vestirvi in
maniera semplice ma elegante
se poi avrete un trucco esagerato, o accessori troppo estrosi
(il troppo è sempre troppo). La
regola base è vestirsi in modo
adeguato al luogo, al contesto
in cui siamo e all’orario del prezioso invito. L’abbigliamento
parla di noi, dei nostri gusti, e
del nostro modo di essere per
questo penso che sceglierlo
con cura sia importante. Cerchiamo di scegliere abiti che
assecondino le nostre forme,
non viceversa, cerchiamo di essere femminili e sensuali senza cadere nella volgarità. Preferiamo sempre la qualità alla
quantità, e non agghindiamoci
per mostrare quanto possiamo
permetterci di “spendere” per
un abito firmato o di tendenza
(non serve e non è elegante).
In linea di massima vince il
buon senso, cerchiamo di scegliere capi che esaltino i nostri
pregi. Cerchiamo di avere classe in ogni momento e in qualunque posto noi siamo. È
come ho già detto essere eleganti, avere classe non vuol
dire solo essere vestite bene,
non vuol dire essere vestite
alla moda, l’eleganza viene trasmessa dal l’educazione e la
classe viene fuori da qualcosa
che c’è dentro. Certo che la trascuratezza nel vestire, nell’essere donna sia una mancanza
di amore per se stesse. Però
donne che seguono solo ed
esclusivamente la moda solo
per essere alla “moda” corrono
il rischio di non essere sè stesse e di perdere il proprio stile.
Quindi se l’invito del “vostro” lui
è per una serata importante
(una festa, un evento mondano, o una serata glamour): a
volte basta un pantalone nero
a smoking e una camicetta di
seta bianca, un classico; e questa donna riuscirà a dare luce
intorno a milioni di abiti alla
moda e a donne vestite
fashion, rubando la scena a
chiunque, semplicemente perché la luce che emana è fatta
di grazia, di eleganza e non è
l’abito a renderla tale. È lei. Va
benissimo anche un semplice
ma sempre bello “abitino nero”,
il tubino nero non è un indumento è un concetto, per questo è perfetto per ogni donna,
sappiamo che potrà “salvarci”
in tutte le situazioni, quali che
siano, il continente, la stagione,
l’ora e l’uomo; impreziosito dagli accessori, da una scarpa
con tacco alto (per allungare la
gamba, ricordando però i cm
del tacco per poi saperci camminare), un sandalo, o una
scarpa con tacco medio, di
giorno è bellissimo anche con
un mocassino, una scarpa
uomo, un tronchetto, uno stivale con gamba più o meno alta.
Quest’autunno - inverno troviamo sempre molto raffinate le
tute in tessuto, dai materiali
morbidi e fluenti, nei colori
nero, blu notte, verde petrolio e
bordeaux, o in seta nei toni del
marrone scuro, ancora nero e
verdi petrolio. Per poter indossare questo tipo di capo, ricordiamo sempre la nostra fisicità,
senza volerla indossare a tutti i
costi perchè ci piace ed è di
tendenza, ok, ma non ci aiuterà
ad apparire belle quali invece
siamo. Puntare sempre sui
punti di forza e saper riconoscere con umiltà i nostri “limiti”
(che ognuno di noi ha). Per abiti scollati o senza maniche,
portatevi con voi scialli o foulard da coprirvi, se sentirete
freddo o se vi troverete all’aperto, certo con il freddo in arrivo dovrete optare per spolverini in lana o cachemire,
cappotti sotto il ginocchio se
l’abito è quasi a quell’altezza, o
qualcosa di molto lungo o corto, quasi addirittura in vita se
l’abito e di lunghezza fino ai
piedi. Per chi ama le velette
(cappelli) di giorno indossateli,
li trovo meravigliosi e molto
chic, adoro guardarli e ammirarli su ogni tipo di donna e ad
ogni età, purtroppo ahimè io
non li so indossare. Quindi, se
si tratta di una prima uscita
con un uomo, la vostra missione è sedurre. Quindi il troppo
ovvio irrita, scoprire una scollatura abissale direi di no. Niente
vestitini frou - frou, molto sensuali un jeans bianco, con abbinato un Pullover nero o blu not-
te è un blouson (giacca) di
pelle o camoscio meglio se color marrone, o nero per la serata. Il pullover potete scambiarlo
con un top di seta, magari abbinate dei tacchi alti e sarete di
tendenza, eleganti e sensuali.
G = geometrie, abiti a righe
alte, oblique e multicolor. Mini
abiti neri, pelle o eco pelle, gonne corte nere, da indossare
con disinvoltura anche con anfibi o scarponcini. Grande spazio alle lane, pregiate e non,
per abiti, tute, capi spalla, cappotti. Felpe su gonne in tessuto
o in pelle. Camice dai colli piccoli o colli tondi da mixare a
jeans (anche jeans + camicia
jeans) a gonne di qualsiasi lunghezza, potete avere a disposizione mille idee e consigli per
una colazione con cappuccino
e brioche, un pranzo in città (in
qualsiasi parte del mondo),
una cena romantica al ristorante, una serata più rock o
una festa in qualsiasi villa, sarete e vi sentirete, sicuramente
affascinanti e uniche, con un
po’ di moda, ma tanto di voi
stesse. A sabato prossimo...
(spero senza la mia febbre)
Genevieve
Franchini Gabriella