Il cane sotto l`albero di Natale. Ma anche no!

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Il cane sotto l`albero di Natale. Ma anche no!
n. 5
COLPO ZAMPA
di
a cura di AVAPA Onlus e ADE Impariamo
a conoscere gli animalianno II - dicembre 2014
Il cane sotto l’albero di Natale. Ma anche no!
M A N U E L A PA R L ATO E d u c a t o r e C i n o f i l o
Autoriz. del Tribunale di Aosta n. 6/2012 del 26 novembre 2012 • Tipografia DUC - Saint-Christophe
“C
iao! Lo sai che quest’anno a Natale Babbo Natale mi porterà un cucciolo
di cane?” Questa frase pronunciata
da una bambina di tre anni all’asilo
di mio figlio mi ha ricordato l’infelice abitudine di regalare cuccioli a
Natale, e dal momento che siamo
in pieno periodo natalizio ritengo
opportuno scrivere due righe su
questa prassi, e sul perché secondo
me è una cosa da evitare. Regalare
cuccioli a Natale è un’idea che può
sfiorare la testa di molti; genitori che
vogliono accontentare i figli, fidanzati che vogliono intenerire la compagna, non è difficile che ci si lasci
trasportare dall’immagine natalizia
di cesti dorati con dentro un tenero
batuffolo di pelo che imperversano
nelle vetrine e persino in televisione,
ma regalare un cucciolo a Natale è
davvero una buona idea? Molto probabilmente NO, a parte il fatto che
applicare il concetto di regalo-oggetto ad un animale è sbagliato a priori, il cane non si regala, tuttalpiù si
adotta e con consapevolezza, dopo
averne discusso in famiglia, valutando con oggettività i pro e i contro, le spese a cui si andrà incontro,
i cambiamenti che avverranno nella
routine quotidiana e che si dovranno
inevitabilmente affrontare e soprattutto tener conto se la persona a cui
vogliamo affidare la responsabilità
di una vita è desiderosa di averla
questa responsabilità.
Pensiamo se qualcuno decidesse di
regalarci un cane, un gatto o qualsia-
L A FOTO DEL M ESE
I cani sono animali sociali...
la mancanza di contatto uccide!
si altro animale quando noi non siamo pronti o in grado di occuparcene, andremo di certo nel panico più
totale! Il discorso è diverso se in famiglia si era già discusso dell’ipotesi
di accogliere un animale, in questo
caso, per far nostro lo spirito natalizio si può procedere all’adozione di
un cane che con il suo ingresso in
casa durante le feste lo renderà ancora più magico. Un consiglio, se decidete di adottare un cucciolo per le
feste natalizie cercate di prenderlo o
qualche settimana prima o qualche
giorno dopo Natale, le feste sono di
per sé un periodo molto movimentato e intenso, tutto questo non aiuterebbe certo un cane ad ambientarsi
nella nuova casa.
I cuccioli nelle vetrine o nei box dei
negozi fanno tenerezza, ma ricordiamoci cosa si nasconde dietro il
commercio degli animali, ormai tutti
sappiamo delle tratte di cuccioli di
razza dall’Est Europa, il commercio
illegale si intensifica proprio sotto le feste di Natale per soddisfare
l’incremento delle richieste da parte dei “consumatori” fabbriche di
cuccioli, allevamenti lager, animali
trasportati clandestinamente in minuscole gabbie sovraffollate e privi
segue a pagina 2
SOMMARIO
Presentazione della rubrica
«Dal tartufo alla coda»
2
Il cane randagio
3
La vita di Shiba
Intervista telefonica all’Associazione
Valdostana Protezione Animali (A.VA.P.A.)
di Alexia e Anastasia
Fumetti di Valentina e Antonella
Disegni di Hanaa e Nicole
4
2 COLPO diZAMPA
Il cane sotto l’albero di Natale. Ma anche no!
di copertura vaccinale, quasi tutti
quelli che non muoiono durante
il viaggio presentano problemi di
salute e comportamentali dovuti
alla mancanza di cure e dall’essere stati privati della mamma troppo presto; inoltre la tenerezza, la
dolcezza non sono sufficienti per
costruire un solido rapporto uomo-animale, e il tenero cucciolo
una volta arrivato a casa del destinatario mostra le sue esigenze
di essere vivente, mangia, sporca
necessita di attenzioni e dopo pochi mesi perde l’aspetto di morbido batuffolo e si trasforma in un
terremoto anche di notevoli dimensioni. Un essere vivente che
ha bisogno di cure e di cui bisogna
essere disposti ad occuparsi per
alcuni anni, calcoliamo almeno 10
anni di vita assieme, siete disposti
a prendervi questa responsabilità,
ne siete felici? Perfetto! Potreste
fare un doppio regalo e recarvi in
un canile e adottare un cane adulto. Tutti amano i teneri cucciolini,
ma i cani adulti sono capaci di tanto amore e fedeltà e spesso sono
ignorati e incontrano molta più
difficoltà a trovare un nuovo proprietario nonostante non richiedano tutti i “sacrifici” che richiede
un cucciolo: necessità fisiologiche,
maggiori probabilità di danni per
casa… inoltre con il cane adulto
Dal tartufo
alla coda
Colpo di Zampa, si arricchisce di una nuova rubrica. “DAL TARTUFO
ALLA CODA” a cura dell’educatrice cinofila Manuela Parlato.
Dalla prossima edizione cari lettori avrete la possibilità di inviare le vostre domande sull’argomento rivolto ai nostri amici a quattro zampe, al
loro rapporto col proprietario e con la famiglia. Quesiti relativi all’educazione, all’alimentazione, allo svago e tutto ciò che concerne i nostri
amici a quattro zampe. Potete recapitare le vostre domande al nostro
indirizzo di posta elettronica: [email protected]. Risponderemo ai vostri quesiti sul numero successivo! Saranno pubblicate solo
le lettere il cui contenuto o la relativa risposta rivestano interesse generale per i
lettori del giornale. Aspettiamo le Vostre
numerose richieste!
La Redazione
segue da pagina 1
sappiamo esattamente com’è,
che taglia raggiunge! Nessuna sorpresa! Farete un regalo a voi e al
cane che finalmente avrebbe una
famiglia tutta sua. I volontari sapranno indicarvi le caratteristiche
caratteriali dei cani e consigliarvi
il più indicato per il vostro stile di
vita, vi faranno qualche domanda,
non offendetevi se il tono vi potrà
sembrare inquisitorio, ma non è
raro che molti animali vengano
adottati con incoscienza, magari
presi dallo spirito natalizio, e poi
abbandonati in estate prima della
partenza per le vacanze. Troppo
spesso arrivano nei canili all’inizio
dell’estate cuccioloni che presumibilmente pochi mesi prima erano i teneri morbidi cuccioli delle
ceste natalizie. Si stima che il 40%
dei cani regalati per Natale venga
abbandonato nel corso dello stesso anno, spesso condannati a morte lungo le strade di tutta Italia.
Se nonostante tutto decidete di
acquistare un cane rivolgetevi a
un buon allevatore, ma prima di
tutto informatevi sulle caratteristiche di razza, sono le qualità caratteriali che vi possono far capire
se una razza è adatta o meno a voi
e al vostro stile di vita, non limitatevi all’aspetto estetico. Sconsiglio
comunque l’idea di regalare un
cane ad altre persone a meno che
non si è sicurissimi al 100% che il
beneficiario del dono sia un appassionato di cani e si conoscano
perfettamente le caratteristiche
desiderate, ma anche in questo
caso secondo il mio personale
punto di vista è una scelta egoistica, il momento dell’incontro,
il feeling speciale che si crea tra
cane e proprietario è unico e deve
essere vissuto in prima persona.
Concludo ricordando che il miglior
regalo di Natale resta quello che
possiamo fare ad un animale abbandonato regalargli una nuova
vita e una nuova dignità nel calore
di una nuova casa, oppure migliorando la qualità della sua esistenza con un’adozione a distanza.
COLPO ZAMPA
di
3
Il cane randagio
Questi occhi sembrano chiederci: “Perché mi hai lasciato solo?”
Il cane randagio è un cane o un gatto che cerca da
solo del cibo e dell’acqua, ma anche cerca una famiglia e amore. Rischia di essere investito dalle automobili e di incontrare delle persone senza scrupoli che possono fargli del male senza motivo.
Per risolvere questo problema sono nati i rifugi, i
canili e i gattili.
Ma dove si trovano i tredici rifugi in Italia?
Si trovano sparsi un po’ in tutta la penisola, infatti, ne troviamo a Torino, Novara e Monza, inoltre
a Borgo Taro nei pressi di Parma, ad Imperia, a san
Giovanni Valdarno, a Perugia,a San Severo e a Manfredonia in provincia di Foggia, a Trieste, a Vicenza
e a Reggio Emilia. Gli animali accuditi dall’Enpa sono
stati fortunati e trovano persone che si prendono
cura di loro. Purtroppo molti altri animali vagano
tristemente per la strada con la speranza di arrivare
in una famiglia. La causa principale del randagismo
è l’abbandono da parte dell’essere umano. Il cane
essendo un animale sociale cerca istintivamente
un branco e questo potrebbe creare dei problemi
seri, perché rovistano nei rifiuti in cerca disperata
di cibo e camminano nel traffico cittadino. Inoltre,
il cane abbandonato è destinato a morire perché in
lui subentra il fattore psicologico ed emotivo. Questo determina la depressione nel cane che a lungo
andare si lascia morire.
Questi sono dei cani che si sono incontrati e hanno
formato un branco. I branchi di cani possono provocare dei disturbi seri e dei danni. Ma soprattutto
possono essere pericolosi per l’uomo e per le sue
attività.
Questo è un esempio di un cane solo in mezzo alla
strada, rischia di essere investito da un auto.
Rocco
La vita di Shiba
Shiba è un Bulldog di 11 anni. Shiba vive con
Franca in una bella casa.
All’età di nove anni ha avuto un incidente: non
riusciva a camminare e, come sempre, mangiava di gusto. Da allora ha messo su un bel po’ di
peso; l’appetito non le manca.
Io, Shiba e Franca giochiamo tanto insieme; nei
prati mi piace lanciarle la palla e lei, in tutta la
sua lentezza e voglia di divertirsi, me l’ha sempre
riportata.
Shiba è simpatica e divertente. Quando Franca
trascorre del tempo con dei bambini, Shiba diventa gelosa e abbaia per farsi notare.
Voglio tanto bene a Shiba e sono sicuro che tutti dovrebbero trattare con rispetto e amore gli
animali; ci ripagano con gli stessi sentimenti che
nutriamo per loro.
Daniel
4 COLPO diZAMPA
Intervista telefonica all’Associazione Valdostana
Protezione Animali (A.VA.P.A.)
A L E X I A E A N A S TA S I A
Oggi intervistiamo Danilo Maccarone, direttore del Canile e Gattile
Regionale.
Come nascono le oasi feline?
Ci sono due tipi di spazi per i gatti:
le colonie feline e le oasi feline.
Il Comune mette a disposizione degli spazi per i gatti che vivono sul
territorio, questi felini hanno necessità di un riparo e di vivere in un
posto sicuro.
Chi diventa volontario delle Oasi
feline?
Danilo chiama queste persone in
modo buffo: “attori”, cioè sono delle persone che scelgono volontariamente di dare ad un gatto che trovano per strada e di conseguenza
nel tempo alcuni gatti che si trovano nei paraggi si aggiungono. Ora
questa persona si trova da un punto
di vista sanitario a dover dichiarare
al Comune la colonia felina. Danilo
aggiunge che il gatto è un animale
“territoriale”, ciò significa che vivrà
per tutta la vita nello stesso luogo
che ha un raggio di movimento di 7
chilometri quadrati.
Perché queste colonie ci sono solo
per i gatti e non per i cani?
Perché si tratta di specie completamente diverse; il cane necessita di
vivere in gruppo, è un animale sociale a differenza del gatto che è un
animale solitario ed indipendente.
Perché questi gatti rimangono randagi e non vengono adottati?
I gatti non si possono definire propriamente randagi, in quanto egli
è un animale libero e fortemente
territoriale e se non ha mai avuto
L A V I G N E T TA
VA L E N T I N A E A N TO N E L L A
https://it-it.facebook.com/GliAmicia4zampedelCanilediAosta
[email protected] www.noieglialtri.it
contatti con l’essere umano non ne
potrà mai avere a causa della sua
natura selvatica.
Nella mia città è stata rimossa una
colonia, a questo punto dove andranno a finire i felini?
La legge vieta di trasferire una
colonia, ma in casi estremi si terranno i gatti in un luogo sicuro dal
quale sarà loro difficile disperdersi
in modo tale da poter ricreare una
nuova colonia.
HANA A E N ICOLE