Personal tailor a portata d`ufficio
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Personal tailor a portata d`ufficio
Fabio Sodano impegnato nella sua sartoria alle porte di Napoli, dove lavorano altre quattro persone. La sua specialità sono le giacche realizzate in tele leggere Attolini prima, e, poi, alla guida del su misura nella boutique milanese di Isaia di via Verri. Due anni fa decide di fare il grande salto e aprire un laboratorio tutto suo a Sant’Anastasia, alle porte di Napoli. La sua mania? Giacche morbide e destrutturate, con tele leggere e molto “giovani”. «Per me - racconta - le scelgo a due bottoni e con revers ampi, mentre ai clienti lascio carta bianca: loro oggi si fanno influenzare dai fashion blogger e non è più possibile comportarsi come i vecchi sarti, che impongono le proprie regole ferree su tagli e proporzioni». Con questo atteggiamento più “morbido” verso la professione, Sodano si sta costruendo una reputazione in tutta Napoli e non solo. «Collaboriamo con sartorie di primordine anche a Milano, Londra e in Svizzera», precisa. Dalla sua bottega, dove lavorano quattro persone, escono 10 abiti al mese, con prezzi che partono dai 1.200 euro. Ma per completare il quadro gli abiti non bastavano: ecco quindi che in poco tempo sono entrati a far parte della Sartoria Sodano scarpe fatte a mano, camicie, cravatte, cappotti. «Per crescere puntiamo sul web - conclude perché anche per il sartoriale è iniziata l’era 2.0». Fra le sartorie inglesi più raffinate, Chittleborough & Morgan si trova al numero 12 di Savile Row ed è stata fondata da Roy Chittleborough e Joe Morgan, dopo aver lavorato nel leggendario negozio di Tommy Nutter e Edward Sexton. Oggi a gestire la bottega nella storica via londinese è rimasto solo Joe Morgan, che per i suoi abiti si ispira ai tagli in perfetto stile anni Sessanta, con attaccatura delle maniche alta, spalle dritte, vita segnata e pantaloni dalla vita alta, con pence o piatti. Capi in vendita a una media di 4.500 sterline (pari a circa 6.300 euro), con lana ricavata dalle pecore Merino, in arrivo dall’Australia, tessuta poi a Huddersfield, nello Yorkshire, il cuore verde dell’Inghilterra. Ad affiancare Morgan un team di otto persone, che lavorano ancora come una volta. Niente concessioni alla confezione, spiega Morgan: «Da noi non esiste il concetto di abiti made to order o di ready to wear». SARTORIA MORA Personal tailor a portata d’uffcio Matteo Mora, who has his atelier in Borgomanero (not far from Biella), meets the needs of his customers bringing the Italian tailoring in the world. «I travel a lot from Brussels to Kuwait, through Rome». Matteo Mora nella sua sartoria di Borgomanero. Prima del taglio Mora ha imparato i segreti dei tessuti lavorando come tecnico nel grandi lanifci del biellese «Faccio abiti da lavoro, nel senso che le mie giacche, le mie camicie, sono indossati soprattutto in occasioni uffciali e principalmente lavorative». Così si presenta Matteo Mora, sarto under 40 che si è fatto le ossa come tecnico dei tessuti per grandi gruppi del settore come Zegna e Loro Piana, ma ormai da qualche anno, mettendo a frutto la passione trasmessa dalla mamma sarta, taglia e cuce, nella sua bottega di Borgomanero (Novara), i look per ricchi emiri mediorientali, dirigenti Ue di Bruxelles, politici romani, top executive tedeschi delle aziende dell’automotive. «Ma tra i clienti della mia sartoria ci sono anche molti giovani tra i 20 e i 30 anni del biellese e di Milano: chiedono capi di grande qualità e amano, come me, lo stile dandy con giacca attillata, pantaloni più stretti sul fondo, colori accesi». Ogni abito che esce dalla sartoria di Mora (un centinaio all’anno, con un prezzo che va dai 1.500 euro in su) è personalizzato con il nome del cliente sul taschino interno della giacca. «Più che sarto - racconta - mi defnisco “personal tailor”: raggiungo ovunque i miei clienti, prendo loro le misure, consiglio pregi e limiti di un tessuto, ma soprattutto parlo a lungo con loro. Un abito deve essere sempre in sintonia con chi lo indossa. Deve nascere per lui». Una formula che, visto il continuo viaggiare di Mora su richiesta dei committenti internazionali, ha generato un successo commerciale. «Non ci lamentiamo, le richieste sono molte -conclude -. Il passaparola resta ancora una delle armi migliori: un cliente soddisfatto ne porta sempre altri». 08_09_2015 27