Le fonti energetiche rinnovabili per il fabbisogno termico degli edifici
Transcript
Le fonti energetiche rinnovabili per il fabbisogno termico degli edifici
Monte San Pietro, 8 giugno 2011 LE FONTI ENERGETICHE RINNOVABILI PER IL FABBISOGNO TERMICO DEGLI EDIFICI Incontro di sensibilizzazione dello Sportello Risparmio Energetico Monte San Pietro, 8 giugno 2011 LA TERRA COME SERBATOIO PER L’ENERGIA SOLARE: LE POMPE GEOTERMICHE Sig. Claudio Tagliavini – Tagliavini Srl Club Eccellenza Energetica CNA Incontro di sensibilizzazione dello Sportello Risparmio Energetico Geotermia. La Terra è la fonte di energia rinnovabile a noi più vicina La Geotermia è la scienza che si occupa dello studio e dello sfruttamento del calore esistente all’interno della Terra. In natura esistono due tipi di geotermìa. Quella “classica” che tutti conoscono sotto forma di geyser, soffioni, acque termali, eruzioni vulcaniche... In alcuni luoghi della Terra la temperatura del terreno supera i 40°C. In particolari condizioni localizzate, l’uomo ne può trarre benefici. Il calore contenuto nella Terra può affiorare sulla crosta terrestre per anomalie geologiche o vulcanologiche. Geotermia a bassa entalpia. La crosta terrestre è uno straordinario serbatoio di calore. ... e la geotermia a "bassa entalpia", che utilizza il sottosuolo come serbatoio termico gratuito. Il terreno è uno straordinario serbatoio di calore proveniente dall’irraggiamento del sole. Nella geotermìa a bassa entalpìa, il sottosuolo è il serbatoio termico da cui estrarre calore in inverno e a cui cedere calore in estate. Il calore catturato dal terreno, a profondità relativa, è costante. In Italia la temperatura del sottosuolo si aggira tra i 12° C e i 17°C. Geotermia a bassa entalpia. La cattura e la cessione del calore - premesse La geotermia a bassa entalpia, è quella "geotermia" con la quale qualsiasi edificio, in qualsiasi luogo della terra, può riscaldarsi e raffrescarsi, invece di usare la classica caldaia d'inverno ed il gruppo frigo d'estate. Il riscaldamento geotermico consiste nel captare, grazie a sonde geotermiche, le calorie contenute nel suolo del vostro giardino e, attraverso la pompa di calore, restituirle in forma di riscaldamento nella casa. Il raffrescamento geotermico consiste nell’inviare, attraverso sonde geotermiche, il calore eccedente accumulato dalla casa nel terreno del vostro giardino e di importarne, con lo stesso meccanismo, le “frigorie” per ottenere il raffrescamento della casa. Geotermia a bassa entalpia. La cattura e la cessione del calore - schemi Negli impianti geotermici avviene un prelievo di calore dal terreno per conduzione, mediante un fluido vettore che circola in un circuito chiuso sotto terra ad una temperatura minore rispetto al terreno circostante. La quantità di calore prelevato è funzione delle caratteristiche di conducibilità termica del terreno, della superficie totale di scambio, della differenza di temperatura tra fluido e terreno, della portata e della velocità del fluido di circolazione. Il circuito di scambio – detto “geoscambiatore” – si avvale di sonde “affogate” nel terreno. La posa delle sonde può essere orizzontale o verticale. Geotermia a bassa entalpia. Gli schemi di posa delle sonde di captazione dal terreno. I sistemi di stesura delle sonde possono essere di diverse tipologie. Le prevalenti sono: stesura orizzontale stesura orizzontale a spirale stesura verticale stesura verticale in falda Sistemi di stesura delle sonde di captazione orizzontale verticale in falda Questa tipologia di sistema opera prelevando acqua di falda attraverso pozzi, e dopo lo scambio termico, scarica l’acqua in bacini superficiali o nella rete delle acque meteoriche. Geotermia a bassa entalpia. La cattura e la cessione del calore – le sonde verticali Le sonde geotermiche verticali sono costituite da uno (o due) circuiti chiusi formati da tubi in polietilene di diametro 32-40 mm. inseriti all’interno di una perforazione di diametro 140-152 mm. e di profondità generalmente comprese tra 50 e 200 m. L’intercapedine tra foro e tubazione è riempita mediante miscele di cemento, bentonite e sabbia silicea (per garantire una buona conducibilità termica e impermeabilità) Geotermia a bassa entalpia. La cattura e la cessione del calore – le sonde orizzontali La soluzione di posa orizzontale delle sonde è quella più economica, più diffusa e facile da installare. Prevede la posa di sensori geotermici composti da tubi in polietilene ad alta densità o tubi di rame con guaina in polietilene anti corrosione nei quali circola rispettivamente acqua glicolata o fluido frigorifero e che vengono interrati ad una profondità di circa 200 cm. A titolo di esempio per una casa di 100 mq sono necessari circa 120-150m2 di superficie di captazione. La posa dei sensori geotermici non altera in alcun modo la natura del terreno, in cui si può tranquillamente piantare arbusti e coltivare piante. Geotermia a bassa entalpia. L’accumulo e la trasformazione del calore – i componenti Il rapporto tra l’energia termica fornita all’impianto e l’energia elettrica assorbita è la misura dell’efficienza della pompa di calore (detto C.O.P. – Coefficiente di prestazione). La misura a da 1 a 5. Più il numero è alto, maggiore è la resa. Componenti dell’impianto La pompa di calore, grazie all’elevata efficienza, permette di fornire calore ad un ambiente mediante una quota di energia elettrica ed un contributo rilevante “gratuito” del terreno. sonde geotermiche pompa di calore serbatoio di accumulo termico terminale radiante Geotermia a bassa entalpia. Lo schema di funzionamento dell’impianto Geotermia a bassa entalpia. Lo schema di funzionamento dell’impianto - integrazione con pannello solare termico pannello solare termico collettore distribuzione ai terminali radianti Quella a "bassa entalpia", relativa allo sfruttamento del sottosuolo come serbatoio termico dal quale estrarre calore durante la stagione invernale ed al quale cederne durante la stagione estiva. sonde geotermiche pompa di calore boiler accumulo termico Geotermia a bassa entalpia. Lo schema di funzionamento dell’impianto - riscaldamento INVERNO collettore distribuzione ai terminali radianti pannello solare termico In modalità riscaldamento il fluido di circolazione scende attraverso la sonda di mandata ad una temperatura inferiore a In modalità quella del terreno (per esempio a 3-4° se è costituito solo da il riscaldamento fluido di circolazione acqua, o a 0° se è additivata con glicole) e risale ad una scende attraverso la sonda didal mandata ad profondità di 4-5° superiore, dopo avere estratto calore una temperatura inferiore a quella del terreno per conduzione. terreno (per esempio La pompa di calore è in grado di trasferire il calore estratto a 3-4° se è dal costituito solo da acqua, o a 0° terreno all’impianto di distribuzione facendo uscire acqua ad una se è additivata con glicole) e risale ad temperatura di 30-32° (nel caso dei pannelli radianti);unal’acqua di profondità di 4-5° superiore, dopo avere sonde ritorno dall’impianto rientra nella pompa di calore ad una estratto calore dal geotermiche terreno per temperatura di 4-5° inferiori, dopo avere ceduto calore conduzione. boiler all’ambiente. pompa di calore La pompa di calore è in grado di trasferire il calore estratto dal terreno all’impianto di distribuzione facendo uscire acqua ad una temperatura di 30-32° (nel caso dei pannelli radianti); l’acqua di ritorno dall’impianto rientra nella pompa di calore ad una accumulo termico temperatura di 4-5° inferiori, dopo avere ceduto calore all’ambiente. Geotermia a bassa entalpia. Lo schema di funzionamento dell’impianto – acqua calda sanitaria ACQUA CALDA SANITARIA collettore distribuzione ai terminali radianti pannello solare termico In modalità riscaldamento il fluido di circolazione scende La pompa di calore geotermica puòa attraverso la sonda di mandata ad una temperatura inferiore sfruttare il calore quella del terreno (per esempio a 3-4° se è costituito solo da estratto dal terreno anche per la acqua, o a 0° se è additivata con glicole) e risale ad una produzione dell’acqua sanitaria. In questo profondità di 4-5° superiore, dopo avere estratto calore dal caso, essendo maggiore la terreno per conduzione. temperatura dell’acqua da produrredal , La pompa di calore è in grado di trasferire il calore estratto l’efficienza della pompa terreno all’impianto di distribuzione facendo uscire acqua ad una tende ad abbassarsi leggermente. temperatura di 30-32° (nel caso dei pannelli radianti); l’acqua di E’ pertanto opportuno sonde valutare sempre la ritorno dall’impianto rientra nella pompa di calore ad una possibilità di produrre geotermiche temperatura di 4-5° inferiori, dopo avere ceduto calore l’acqua calda sanitaria con un’altra fonte boiler all’ambiente. pompa di calore energetica pulita accumulo termico costituita dai pannelli solari, integrata con l’impianto geotermico. Geotermia a bassa entalpia. Lo schema di funzionamento dell’impianto - raffrescamento Il raffrescamento attivo (active cooling o direct cooling) ESTATE collettore distribuzione ai terminali radianti pannello solare termico Il raffrescamento In modalità riscaldamento il fluido di circolazione scende naturale attraverso la sonda di mandata ad una temperatura inferiore a (natural cooling, free cooling o quella del terreno (per esempio a 3-4° se è costituito solo da geocooling) acqua, o a 0° se è additivata con glicole) e risale ad una Si tratta di una particolaredal applicazione, profondità di 4-5° superiore, dopo avere estratto calore che permette un effetto di climatizzazione estiva terreno per conduzione. semplicemente facendo La pompa di calore è in grado di trasferire il calore estratto dal dei circolare all’interno pannelli radianti l’acqua terreno all’impianto di distribuzione facendo uscire acqua una di ritorno ad dalle sonde geotermiche verticali. temperatura di 30-32° (nel caso dei pannelli radianti); l’acqua di E’ necessaria la predisposizione specifica ritorno dall’impianto rientra nella pompa di calore ad una della pompa di calore. Il natural cooling è il temperatura di 4-5° inferiori, dopo avere ceduto calore sistema di boiler all’ambiente. condizionamento più pompa di calore Utilizza la pompa di calore anche in estate. Il fluido di circolazione deve scendere attraverso la sonda di mandata ad una temperatura superiore a quella del terreno (per esempio a 2530°) e risale ad una profondità di 4-5° inferiore, dopo averesonde “ceduto” calore al geotermiche terreno. Quando esce dalla pompa l’acqua raffrescata entra in circolo nel sistema dei terminali economico ed ecologico. In ambedue i casi, il raffrescamento va abbinato alla deumidificazione degli ambienti. accumulo termico Geotermia a bassa entalpia. Lo schema di impianto integrato con fotovoltaico. L’impianto funziona al suo meglio quando è installato in un edificio ben isolato termicamente. pavimento radiante a bassa temperatura pannelli solari fotovoltaici Nel caso in cui si affianchi all’impianto la posa sul tetto di pannelli solari fotovoltaici, i consumi elettrici della centrale termica sono ridotti a zero ed il rientro dell’investimento avviene in tempi molto rapidi. pompa di calore sonde geotermiche serbatoio di accumulo ACS Geotermia a bassa entalpia. Condizioni di realizzazione di un impianto. La geotermia può essere applicata in tutte le zone per la climatizzazione di ogni tipo di edificio, con alcuni pre-requisiti preferenziali: Assenza di situazioni geologiche sfavorevoli (es. grandi spessori di ghiaie secche, grandi sistemi carsici, zone di tutela pozzi potabili) Terreno disponibile per la posa delle sonde Edifici con prestazioni energetiche medio-elevate (ben isolati), con utilizzo non saltuario. Maggiori convenienze per edifici che richiedono anche il raffrescamento Impianto di distribuzione interno all’edificio a temperatura di diffusione bassa o media (T< 40-45°). Maggiore convenienza nel caso di pannelli radianti (che permettono anche il raffrescamento) E’ consigliabile sempre eseguire uno studio di fattibilità preliminare dell’opera, per ogni progetto complesso di impianto geotermico. Geotermia a bassa entalpia. Costi di impianto e produzione impianto. Le sonde se posate in orizzontale costano: 50 €/mq; 150 €/kW; se posate in verticale costano: 50 €/ml; 1200 €/kW. Il costo dell’impianto è funzione del carico termico dell’edificio, ossia di quanto calore abbisogna l’edificio e del tipo di terreno da cui si preleva il calore. Ipotizzando dati medi, in una abitazione di 150 mq, il costo di un impianto completo di sonde si aggira sui 25.000 €. La produzione energia di un impianto con sonde orizzontali: 30/60 w a ml La produzione energia di un impianto con sonde verticali: 50/70 w a ml Geotermia a bassa entalpia. Tempi di ammortamento – bolletta energetica annuale. Tempi di ammortamento Bolletta energetica annuale (su ipotesi abitazione da 150 mq) Risc.to geotermico/raffrescamento passivo: 800 €/anno Risc.to a metano/condizionamento tradizionale: 2.100 €/anno Risc.to a GPL/condizionamento tradizionale: 4.500 €/anno Risc.to a gasolio/condizionamento tradizionale: 3.800 €/anno Costi Impianto a Metano Caldaia a condensazione: 4.000 € Canna fumaria: 2.000 € Gruppo frigo: 4.000 € Regolazioni: 2.000 € Sommano: 12.000 € Costi Impianto Geotermico Sommano: 25.000 € Extracosto rispetto a Impianto a Metano: 15.000 € Risparmio annuo gestione: €(2.100-800) :1.300 € Ammortamento extracosto €(15.000/1.300): 11,5 anni Si osserva infine che la vita media di una pompa di calore è di circa il doppio della vita media di una caldaia. Geotermia a bassa entalpia. FAQ E XTRA Quando conviene installare un impianto di geotermia? In occasione di nuove costruzioni, di ristrutturazioni complete oppure per la sostituzione di una caldaia a gasolio o a GPL. Quando non conviene installare un impianto di geotermia? Nel caso in cui siano presenti radiatori o in un impianto in cui sia presente una caldaia a metano. Con un impianto a radiatori si può installare la geotermia? Di solito i radiatori lavorano con temperature che superano i 60°C. Questa temperatura vanifica i risparmi in bolletta. In questi casi si può sostituire i radiatori con terminali che lavorano a bassa temperatura. Geotermia a bassa entalpia. GRAZIE DELL’ATTENZIONE