Quinta A Liceo Scientifico
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Quinta A Liceo Scientifico
Liceo Classico Scientifico “Isaac NEWTON” Mod. D04 via Paleologi 22 - Chivasso 01.03.2015 Rev. 3 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE 5A Liceo Scientifico ESAME DI STATO 2014-2015 INDICE 1. La classe 1.1. Quadro orario 1.2. Insegnanti del triennio 1.3. Storia della classe 1.4. Profilo della classe 2. Materiali prodotti da presentare al colloquio 3. Attività didattiche programmate 3.1. Attività realizzate con la classe nell’anno scolastico 3.2. Esami/certificazioni in lingue straniere 4. Simulazioni di prove scritte 4.1. Prima prova 4.2. Seconda prova 4.3. Terza prova 4.4. Valutazione delle simulazioni 5. Valutazione degli apprendimenti e della condotta 6. Criteri per l’attribuzione del credito scolastico e del credito formativo 7. Fascicolo allegati 7.1. Modelli simulazioni prove scritte (allegato) 7.2. Proposta griglie di valutazione (allegato) 7.3. Relazioni conclusive per ogni materia con programma svolto (allegato) Documento del 15 maggio 1/14 1. La Classe 1.1 Quadro orario della classe Materia Ore Lingua e letteratura italiana 4 Lingua e letteratura latina 3 Lingua e cultura straniera 3 Storia 2 Filosofia 3 Matematica 4 Fisica 3 Scienze naturali 3 Disegno e storia dell’arte 2 Scienze motorie e sportive 2 Religione o attività alternativa 1 totale 30 1.2 Insegnanti del triennio Lingua e letteratura italiana Benedetto Renata Benedetto Renata Velludo Fulvia Classe V Fiore Elda Lingua e letteratura latina Benedetto Renata Benedetto Renata Fiore Elda Lingua e cultura straniera Pegoraro Maria Pegoraro Maria Pegoraro Maria Storia Velludo Fulvia Velludo Fulvia Velludo Fulvia Filosofia Velludo Fulvia Velludo Fulvia Velludo Fulvia Matematica Roccati Mariangela Roccati Mariangela Roccati Mariangela Fisica Roccati Mariangela Roccati Mariangela Roccati Mariangela Scienze naturali Nepote Silvia Nepote Silvia Nepote Silvia Disegno e storia dell’arte Gilotto Paola Gilotto Paola Gilotto Paola Scienze motorie e sportive Gallozzi Pasquale Gallozzi Pasquale Gallozzi Pasquale Cena Nadia Cena Nadia Materia Classe III Religione o attività alternativa Cena Nadia Classe IV Dalla tabella si evince il cambiamento di docente nel passaggio dal quarto al quinto anno per italiano e latino. Documento del 15 maggio 2/14 1.3 Storia della Classe Inizio anno Fine anno Promossi Da classe precedente Da altro corso Totale Senza giudizio sospeso Con giudizio sospeso Non promossi Ritirati Classe III 18 / 18 17 1 1 / Classe IV 17 2 19 19 / / / Classe V 18 1 19 Studenti 1.4 Profilo della classe Attualmente costituita da diciannove studenti, la classe 5^A ha mantenuto nell’arco del triennio una fisionomia nel complesso costante, con pochi movimenti interni: due nuovi inserimenti ad inizio della classe quarta, di cui uno limitato ad un solo anno di frequenza, ed il rientro, nel corrente anno scolastico, di un allievo già precedentemente iscritto presso il nostro liceo. Anche la componente docenti del Consiglio di classe ha lavorato nel triennio assicurando alla classe continuità didattica, ad eccezione del docente di italiano/latino, che è cambiato con il passaggio al quinto anno. Gli allievi della 5^ A costituiscono un gruppo classe disciplinato e corretto - più propenso a farsi guidare che a prendere iniziative – che nel corso del triennio, grazie anche ai continui stimoli proposti, ha acquisito la capacità di affrontare con senso di responsabilità gli impegni derivanti dalla vita scolastica e di condividere il processo educativo e di crescita culturale, partecipando con interesse alle varie esperienze proposte dalla scuola. Correttezza, disponibilità al dialogo educativo e puntualità nel rispetto delle scadenze sono sempre state caratteristiche della classe, che, nel complesso, si è sempre mostrata partecipe alle lezioni e disponibile allo studio. Nel corso del triennio gli allievi hanno lavorato con responsabilità e diligenza crescenti, in modo talvolta ancora scolastico, con atteggiamento poco propositivo e critico, realizzando uno studio che per alcuni risulta orientato più al superamento della verifica che alla acquisizione consapevole di un sapere organico e stratificato. Nel complesso gli obiettivi generali sono stati conseguiti, anche se, ad una valutazione analitica dell’impegno e del rendimento, si presenta un quadro della classe piuttosto diversificato, all’interno del quale va segnalato che alcuni profitti positivi premiano più la corretta ricezione di conoscenze che la loro rielaborazione consapevole volta alla costruzione di autentiche competenze. Alcuni studenti, fragili e incerti nello studio, manifestano ancora diffuse criticità nell’ acquisizione rigorosa dei contenuti e nella loro utilizzazione pertinente nei lavori di produzione personale. Nel corso del triennio questi allievi hanno incontrato difficoltà in alcune discipline, accumulando lacune metodologiche e contenutistiche, colmate per quanto concerne gli obiettivi minimi grazie agli interventi in itinere, ai corsi di recupero attivati dalla scuola e all’impegno personale. Altri allievi, invece, lavorando con lodevole serietà e costanza nell’arco del triennio, hanno consolidato un metodo di studio efficace ed autonomo, grazie al quale hanno potuto apprendere e rielaborare con piena padronanza i contenuti del quinto anno. Documento del 15 maggio 3/14 2. Materiali prodotti da presentare al colloquio (art.5 comma 7 del D.P.R. n.323/98) Il colloquio ha inizio con un argomento o con la presentazione di esperienze di ricerca e di progetto, anche in forma multimediale, scelti dal candidato. Si indica di seguito l’argomento scelto da ogni candidato: n. Candidato Argomento / Titolo della ricerca 1 Bersano Ludovica Cittadino del mondo 2 Cesarato Ludovico Il calcio, lo sport più bello al mondo 3 D’Angelo Gabriela Alla ricerca della personalità 4 Del Sordo Lorenzo XIX e XX secolo tra tecnologia e progresso 5 Dell’Ali Matteo Lo stato imperfetto: dall’utopia teorica alla distopia reale 6 Furnari Luca Il mare 7 Gennaro Andrea Capriccio…In chiave di violino 8 Marino Domenico La motocicletta 9 Martini Simone Vinca il migliore! 10 Milano Arianna Una finestra sul deserto 11 Mottola Luca Il cibo 12 Pipino Andrea Il duplice volto della guerra 13 Pistis Matteo L’attesa: il movimento dell’infinito 14 Quaglia Giulia L’inettitudine 15 Rovei Alessandro Gli stupefacenti: usi ed effetti 16 Sgrò Veronica Sono sempre i sogni a dare forma al mondo 17 Simonato Matteo La guerra 18 Terracina Emanuela L’amore femminile vola via col vento 19 Zenzon Emma La rinascita dal “male di vivere” 20 21 22 23 24 25 Documento del 15 maggio 4/14 3. Attività didattiche programmate 3.1 Attività realizzate con la classe nell’anno scolastico in corso data 27-11-2014 Proiezione cinematografica c/o Cinema Politeama : “Il giovane favoloso” 19-12-2014 Incontro “Generazione Erasmus” (71°Anniversario della Carta di Chivasso) 16-12-2015 Progetto LEGALITA’: incontro con il Maggiore dei Carabinieri S. Saccocci. 20-01-2015 Conferenza storia tedesca del Prof. G.Motta: “Dalla divisione alla riunificazione: 1945-1989” 16-20 Viaggio d’istruzione : Strasburgo e Alsazia. aprile 2015 Ogni singolo allievo ha partecipato a incontri pomeridiani di orientamento post diploma presso le diverse università. 3.2 Esami/Certificazioni in lingue straniere Negli anni precedenti e in quello in corso, gli allievi indicati di seguito hanno ottenuto i certificati: Studente Esame/Certificazione D’Angelo Gabriela FIRST B/2 (giugno 2014) Dell’Ali Matteo PET B/1 (giugno 2013) Gennaro Andrea PET B/1 (marzo 2011) Pipino Andrea PET B/1 (giugno 2012) Pistis Matteo PET B/1 (giugno 2012) Rovei Alessandro PET B/1 (giugno 2014) Documento del 15 maggio 5/14 4. Simulazioni di prove scritte Nel corso dell’anno al fine di ottimizzare la preparazione degli allievi sono stati predisposti gli interventi qui di seguito riportati. 4.1 Prima prova Nel corso dell’anno scolastico, oltre al normale svolgimento degli elaborati in classe, sono state effettuate simulazioni di prova d’esame secondo le seguenti tipologie: • • • • tipologia A: analisi di testi poetici e narrativi dell’800 e 900; tipologia B: saggio breve e articolo di giornale, come scrittura vincolata e documentata di vari ambiti (artistico - letterario, socio - economico, storico – politico, tecnico – scientifico); tipologia C: tema storico; tipologia D: tema di ordine generale. Date Prima prova durata 21 aprile 2015 6 ore La prova del 21 aprile 2015 è stata comune a tutte le quinte. 4.2 Seconda prova Nel corso del corrente anno scolastico la classe ha svolto prove di simulazione secondo le nuove direttive ministeriali della durata di 4 o 5 moduli, strutturati con un problema a scelta fra due e 5 quesiti a scelta fra 10 e una prova comune di istituto, della stessa tipologia, oltre al normale svolgimento di test e verifiche monotematiche della durata di due moduli. Date Seconda prova durata 25 marzo 2015 3 ore 22 aprile 2015 6 ore La prova del 22 aprile 2015 è comune a tutte le quinte. 4.3 Terza prova Sono state svolte due simulazioni di Terza Prova: Data Tipologia Tempo Materie 3-02-2015 B+C 3 ore Latino, inglese, storia, scienze 11-04-2015 B 3 ore Inglese, filosofia, fisica, arte La classe ha sostenuto con maggiore sicurezza la seconda simulazione di Terza Prova con domande di Tipologia B. Si allegano i modelli delle prove sostenute dagli studenti. Documento del 15 maggio 6/14 4.4 Valutazione delle simulazioni I criteri di valutazione sono stati costantemente fondati sulle conoscenze, competenze e capacità manifestate dai singoli allievi, secondo descrittori o indicatori dei relativi livelli. La valutazione di tutte le prove, in ogni disciplina, è stata espressa mediante apposite griglie che si allegano al presente documento di seguito evidenziate: • • • 5. griglia valida per la prova scritta d’italiano; griglia valida per la prova scritta di matematica, che si rifà alla griglia ministeriale, utilizzando il foglio elettronico MatEasy (delibera del CD del 15 maggio 2012); griglie di correzione della terza prova utilizzando il foglio elettronico TerzaP (delibera del CD del 15 maggio 2012). Valutazione degli apprendimenti e della condotta Il Collegio Docenti, con delibera n.24 del 23 ottobre 2012, ha definito le griglie di valutazione per gli scritti e per gli orali, condivise dai vari dipartimenti e confermate con il CD del 21 ottobre 2014: • Prova scritta materie scientifiche: i criteri di attribuzione del punteggio in ogni verifica scritta tengono conto di correttezza e completezza nella risoluzione dei vari quesiti e problemi, oltre che dell’esposizione (chiarezza, ordine, struttura). Il punteggio viene poi trasformato in un voto da 2 a 10. La sufficienza è attribuita con il • 60% del punteggio, nel caso di test a risposta chiusa • 50% del punteggio, nel caso di prova con esercizi e problemi che richiedono la descrizione di tutte le procedure risolutive Per le simulazioni delle prove d’esame si adottano i fogli di calcolo approvati nel Collegio Docenti del 15 maggio 2012. • Prova scritta materie letterarie: per gli scritti di tipo argomentativo si adottano i criteri di valutazione di lettere con votazioni dal 3 al 10. • Per le valutazioni orali si adotta la seguente tabella di corrispondenza voto-giudizio: Tabella di corrispondenza voto giudizio Livello Descrittore Voto/10 Nullo Non risponde 2 Gravemente insufficiente Conoscenze estremamente frammentarie; gravi errori concettuali; palese incapacità di condurre un ragionamento coerente; capacità di problem solving: palesemente inadeguata; linguaggio ed esposizione inadeguati. 3 Decisamente insufficiente Conoscenze molto frammentarie; errori concettuali; scarsa capacità di ragionamento; capacità di problem solving: scarse; incapacità di stabilire collegamenti, anche elementari; linguaggio inadeguato. 4 Documento del 15 maggio 7/14 Insufficiente Conoscenze modeste, viziate da lacune; poca fluidità nell’esposizione; esposizione in forma mnemonica, insicurezza nei collegamenti; capacità di problem solving: pur dando qualche contributo non raggiunge l’obiettivo; linguaggio accettabile, ma non sempre adeguato. 5 Sufficiente Conoscenze minime, pur con qualche imprecisione; capacità di condurre un ragionamento con qualche lentezza e se opportunamente guidato; capacità di problem solving: se guidato applica i concetti acquisiti trovando almeno una soluzione; linguaggio accettabile. 6 Discreto Conoscenze essenziali, ma ben consolidate; capacità di pensare dall’esperienza al concetto e viceversa; autonomia nell’ambito di semplici ragionamenti; capacità di problem solving: applica i concetti acquisiti trovando almeno una soluzione; linguaggio specifico corretto; capacità di distinguere i fatti dall’interpretazione e dall’opinione; individuare ed esprimere con chiarezza una tesi o una argomentazione. 7 Buono Conoscenze solide, assimilate con chiarezza; fluidità di esposizione; autonomia di ragionamento; capacità di cogliere analogie e differenze fra temi, eventi, problemi; capacità di problem solving: sa trovare più soluzioni a problemi semplici; disinvoltura nell’ inquadrare un documento nel suo contesto storico; buona proprietà di linguaggio. 8 Ottimo Conoscenze ampie e approfondite; capacità di analisi e rielaborazione personale; fluidità nell’esposizione; disinvoltura nel cogliere analogie e differenze tra temi, eventi e problemi; capacità di analisi di un problema o un evento storico complesso; capacità di problem solving: sa trovare più soluzioni a problemi complessi; linguaggio pienamente appropriato; capacità di individuare nessi con altre discipline. 9/10 [estratto da “Criteri di valutazione Newton 2014-2015” – aggiornato al 21/10/2014] Documento del 15 maggio 8/14 Si propone la seguente griglia di valutazione a cui il Consiglio di classe si attiene per attribuire il voto di condotta. INDICATORI / VOTO COMPORTAMENTO E RISPETTO DEL REGOLAMENTO DI ISTITUTO E DEL PATTO 6 7 8 9 10 Spesso scorretto e segnalato da note disciplinari* Non sempre corretto segnalato da qualche nota disciplinare* Quasi sempre corretto Sempre corretto Esemplare FREQUENZA E PUNTUALITA’ Non continua e spesso non puntuale Non sempre regolare e a volte non puntuale Regolare e quasi sempre puntuale Regolare e sempre puntuale Assidua e sempre puntuale ATTENZIONE E PARTECIPAZIONE Superficiale Alterna Adeguata Elevata Molto elevata IMPEGNO E APPLICAZIONE NELLO STUDIO Molto superficiale Non sempre continua e regolare In generale costante e regolare Costante e regolare Sistematico, costante e organico DI CORRESPONSABILITA’ Voto medio * Le note disciplinari non sono le annotazioni relative a dimenticanze e/o compiti non svolti CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DEL 5 DI CONDOTTA La presenza di almeno tre delle seguenti condizioni determina l’assegnazione del 5: 1. Reiterata mancanza di rispetto delle regole di convivenza civile 2. Mancato rispetto del Regolamento di Istituto e del Patto di corresponsabilità 3. Provvedimenti disciplinari che comportano una sospensione superiore ai 15 giorni (art. del D.M. n°5 del 2009) o una sanzione equivalente 4. Assenza totale di partecipazione al percorso educativo [estratto da “Criteri di valutazione 2014-2015” – aggiornato al 21/10/2014] Documento del 15 maggio 9/14 6. Criteri per l’attribuzione del credito scolastico e del credito formativo Criterio per l’ammissione all’esame di Stato Per gli studenti delle classi quinte si fa riferimento all’art.6 del D.P.R. n° 122, il quale prevede che siano valutati positivamente e quindi ammessi all’Esame di Stato gli alunni che abbiano conseguito almeno la valutazione di sei in ciascuna disciplina e nel voto di condotta. TABELLA MINISTERIALE del D.M. del 16.12.2009, n. 99 Candidati interni Media dei voti Credito scolastico (Punti) classe terza classe quarta classe quinta M=6 3-4 3-4 4-5 6<M≤7 4-5 4-5 5-6 7<M≤8 5-6 5-6 6-7 8<M≤9 6-7 6-7 7-8 9 < M ≤ 10 7-8 7-8 8-9 NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Il riconoscimento di eventuali crediti formativi non può in alcun modo comportare il cambiamento della banda di oscillazione corrispondente alla media M dei voti. Viene assegnato il punteggio massimo nell'ambito della banda di oscillazione quando sussistono almeno quattro dei seguenti elementi: • assiduità della frequenza scolastica • media dei voti con decimale superiore a 5 • interesse ed impegno al dialogo educativo riconosciuto all’unanimità • voto di condotta non inferiore a otto • partecipazione alla vita scolastica comprese le attività complementari ed integrative proposte dalla scuola con un apporto costruttivo • presenza di un credito formativo (non più di uno) Le esperienze che danno luogo all'acquisizione dei crediti formativi (massimo un punto) sono acquisite, al di fuori della scuola di appartenenza. (DM 24 febbraio 2000). La partecipazione ad iniziative complementari ed integrative all’interno dell’Istituto non dà luogo all'acquisizione dei crediti formativi, ma rientra tra le esperienze acquisite all'interno della scuola di appartenenza, che concorrono alla definizione del credito scolastico. (DM 24 febbraio 2000). L’attribuzione del punto relativo al Credito Formativo non è automatica. Il Consiglio di classe valuterà la coerenza tra le esperienze compiute dai candidati e l’indirizzo di studio. La documentazione relativa all'esperienza che dà luogo ai crediti formativi deve comprendere un'attestazione proveniente dagli Enti, Associazioni, Istituzioni presso i quali il candidato ha realizzato l'esperienza e contenente una sintetica descrizione dell'esperienza stessa. La documentazione relativa ai crediti formativi per tutte le classi del triennio deve pervenire alla segreteria Didattica (che provvederà a protocollarla) entro il 15 maggio di ogni anno scolastico per consentirne l'esame e la valutazione da parte del Consiglio di Classe. Le certificazioni (PET, FIRST, DELF, FIT IN DEUTSCH, DELE) i cui risultati pervengano dopo il 15 maggio di ogni anno dovranno essere valutate nello scrutinio finale dell’a. s. successivo. Documento del 15 maggio 10/14 Il punteggio complessivo attribuito per Credito formativo deve essere espresso con un numero intero e non può comportare il passaggio a fascia diversa da quella corrispondente alla media dei voti. Si compila, a questo proposito una tabella in cui vengono inserite le attività che potranno essere oggetto di credito: Crediti scolastici Crediti formativi Risultati eccellenti in prove-competizioni tra le scuole presso enti esterni alla scuola (Olimpiadi della matematica, dalla fase provinciale / Olimpiadi della fisica, dalla fase provinciale / Olimpiadi della chimica, dalla fase provinciale) Partecipazione a 8 incontri pomeridiani nel Centro Sportivo Scolastico per la preparazione ai GSS Risultati di particolare rilievo nella partecipazione a Giochi Sportivi Studenteschi Partecipazione al Corso di orientamento formativoPolitecnico Corso di orientamento formativo - Politecnico con superamento del TEST (votazione min. 50/100) Partecipazione a progetti e corsi inclusi nel POF, in orario extrascolastico, per un impegno di almeno 8 ore cumulative. Stage in azienda nel periodo estivo La certificazione, a cura del/i docente/i responsabile/i de/i progetto/i, dovrà contenere l’indicazione delle ore del corso, delle ore di frequenza dell’allievo, del tipo di attività svolta Corsi di lingua straniera presso enti riconosciuti in periodo non scolastico e/o in orario extrascolastico per almeno 30 ore. Partecipazione al corso di preparazione certificazione in lingua (2/3 frequenza) alla Certificazioni in lingua straniera (superamento esame, a partire da livello B1); le certificazioni (PET, FIRST, DELF, FIT IN DEUTSCH, DELE) Partecipazione continuativa ad attività sportiva (calcio, tennis, rugby …) non amatoriale e non retribuita Attività culturale (teatro, musica, etc) (partecipazione a corsi per almeno un bimestre) Attività di orientamento (anche tutor accoglienza) La certificazione, a cura del docente referente, dovrà contenere l’indicazione del tipo di attività svolta, del periodo di svolgimento, del numero di ore di impegno. Volontariato (almeno 30 giorni e in presenza di una descrizione dettagliata dell’attività svolta e dei compiti assegnati) Partecipazione attiva alle attività di gemellaggio per almeno 7 giorni Soggiorno studio all’estero. Documento del 15 maggio 11/14 N.B. Nel caso in cui uno studente abbia avuto la sospensione del giudizio a giugno a causa del profitto insufficiente in più materie e non abbia raggiunto la piena sufficienza in una sola disciplina, riportando la votazione di 5/10, ma il Consiglio di Classe decida comunque di promuoverlo, a luglio, alla classe successiva avendo dimostrato un complessivo miglioramento rispetto alla situazione di giugno, il punteggio attribuito per il credito sarà in ogni caso quello più basso della fascia. [estratto da “Criteri di valutazione Newton 2014-2015” – aggiornati al 21/10/2014] Documento del 15 maggio 12/14 7. Fascicolo allegati Si allega un fascicolo, fuori numerazione delle pagine, che contempla: 7.1 Modelli simulazioni prove scritte Sono allegati i modelli di simulazione della prima prova scritta (allegato 1), della seconda prova scritta (allegato 2), della terza prova scritta (allegato 3). 7.2 Proposta griglie di valutazione Sono allegate le griglie di valutazione usate per le simulazioni delle prove d’esame (allegato 4) e una proposta per la valutazione del colloquio (allegato 5). Per quanto riguarda la griglia di valutazione di matematica, i punteggi assegnati ai descrittori dei problemi e dei quesiti possono variare in funzione dei pesi indicati nella griglia ministeriale a cui MatEasy (foglio elettronico per la correzione della seconda prova) si rifà. 7.3 Relazioni conclusive e programma svolto Sono allegate le relazioni conclusive redatte dai docenti delle singole discipline in cui sono riportate le indicazioni didattiche, le finalità e gli obiettivi specifici, i metodi e gli strumenti didattici, i criteri di valutazione e verifica, il programma svolto. (allegato 6). Documento del 15 maggio 13/14 Il Consiglio di Classe MATERIA DOCENTE FIRMA Lingua e letteratura italiana Fiore Elda Lingua e letteratura latina Fiore Elda Lingua e cultura straniera Pegoraro Maria Storia Velludo Fulvia Filosofia Velludo Fulvia Matematica Roccati Mariangela Fisica Roccati Mariangela Nepote Silvia Scienze naturali Disegno e storia dell’arte Gilotto Maria Paola Gallozzi Pasquale Scienze motorie e sportive Vizzone Patrizia Religione STUDENTE Rappresentante di classe Pistis Matteo Rappresentante di classe Quaglia Giulia Chivasso 14/05/2015 Il Dirigente Scolastico dott.ssa Maria Grazia GILLONE …………………………………… Si firma il presente documento per presa visione e accettazione nella sua interezza, comprensivo di allegati. Documento del 15 maggio 14/14 ALLEGATI AL DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE 5A Liceo Scientifico ESAME DI STATO 2014-2015 INDICE Allegato 1 Modello di simulazione della prima prova scritta Allegato 2 Modello di simulazione della seconda prova scritta Allegato 3 Modelli di simulazione della terza prova scritta Allegato 4 Proposta griglie di valutazione prima, seconda e terza prova Allegato 5 Proposta di valutazione del colloquio Allegato 6 Relazioni conclusive delle varie discipline Documento del 15 maggio ALLEGATO 1 MODELLO DI SIMULAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA Documento del 15 maggio ALLEGATO 2 MODELLO DI SIMULAZIONE DELLA SECONDA PROVA SCRITTA Documento del 15 maggio Simulazione della seconda prova di matematica per gli esami di stato liceo scientifico 22 aprile 2015 Lo studente deve svolgere un solo problema a sua scelta e 5 quesiti a sua scelta Tempo massimo assegnato alla prova sei ore Problema n. 1: CURVA NORD Sei il responsabile della gestione del settore “Curva Nord” dell’impianto sportivo della tua città e devi organizzare tutti i servizi relativi all’ingresso e all’uscita degli spettatori, nonché alla sicurezza e all’assistenza agli spettatori stessi. La forma del settore sotto la tua gestione è una porzione di corona circolare come rappresentata in figura 1. Figura 1 Tenendo presente che le normative di sicurezza emanate dal Comune prevedono un indice di affollamento massimo di 3,25 persone/m2, e che il 9,5% della superficie della “Curva Nord” è inagibile in quanto necessita di lavori di manutenzione, 1) determina la capienza massima Nmax attuale del settore “Curva Nord”, approssimata alle centinaia. La Polizia Municipale propone di aprire i cancelli di ingresso un’ora prima dell’inizio della manifestazione sportiva. È necessario non aprirli con troppo anticipo, per limitare i costi, ma anche evitare un afflusso troppo intenso, per motivi di sicurezza: la velocità massima di accesso degli spettatori non deve essere superiore a 350 ingressi al minuto. In base alle osservazioni degli anni precedenti, sai che l’andamento del numero di spettatori, aprendo gli ingressi un’ora prima dell’inizio della manifestazione, segue una curva come quella riportata in figura 2: 1 Simulazione della seconda prova di matematica per gli esami di stato liceo scientifico 22 aprile 2015 Lo studente deve svolgere un solo problema a sua scelta e 5 quesiti a sua scelta Tempo massimo assegnato alla prova sei ore Figura 2 2) esprimendo il tempo t in minuti, determina il polinomio p(t) di terzo grado che meglio riproduce questo andamento, ipotizzando che il numero di spettatori sia 0 all’apertura dei cancelli di ingresso (t = 0) e sia pari al numero massimo consentito Nmax dopo un’ora (t = 60), e che la velocità di accesso sia 0 al momento dell’apertura iniziale degli ingressi, e sia ancora 0 dopo un’ora, quando l’afflusso termina e il settore è riempito completamente. Verifica che la funzione rispetti il vincolo di sicurezza sulla massima velocità di accesso degli spettatori nello stadio. Al termine della manifestazione gli spettatori defluiscono dall’impianto; in base alle osservazioni degli anni scorsi ogni minuto esce dall’impianto il 5% degli spettatori presenti all’interno nel minuto precedente. 3) Determina la funzione che meglio rappresenta il deflusso degli spettatori, e, indicando con t=0 l’apertura dei cancelli e tc (da determinare) l’istante in cui, durante il deflusso, nell’impianto restano meno di 100 spettatori, disegna il grafico della funzione che rappresenta il numero di spettatori presenti nell’impianto nell’intervallo [0; tc]; ipotizza che l’impianto sia riempito alla massima capienza e che la manifestazione sportiva duri un’ora. Determina inoltre la massima velocità di deflusso degli spettatori dall’impianto. Devi organizzare i servizi di assistenza e ristoro per gli spettatori, sulla base del numero medio di presenze nell’impianto. 4) Determina il numero medio di spettatori presenti nell’impianto, nell’intervallo di tempo dall’istante t = 0 (apertura dei cancelli) all’istante t = tc 2 Simulazione della seconda prova di matematica per gli esami di stato liceo scientifico 22 aprile 2015 Lo studente deve svolgere un solo problema a sua scelta e 5 quesiti a sua scelta Tempo massimo assegnato alla prova sei ore Problema n. 2: Il VASO L'azienda in cui lavori produce articoli da giardino e sei stato incaricato di rivedere il disegno di un vaso portafiori realizzato da un tuo collega. Il vaso, di altezza h = 18 cm, è composto da due tronchi di cono aventi la base maggiore in comune e il disegno che ti è stato fornito (figura 1) ne rappresenta la sezione longitudinale: Figura 1 Nel riferimento cartesiano utilizzato in figura 1 l'unità corrisponde a 1 cm. Il direttore del tuo reparto ti chiede di: 1) verificare il valore del volume del vaso progettato dal tuo collega. Se il volume risulta minore di 1,5 litri, bisogna rendere il vaso più alto, fino a fargli raggiungere il volume di 1,5 litri, lasciando però invariate le misure dei diametri corrispondenti ai punti A, S e V, rendendo inoltre la forma meno spigolosa. Per chiarire meglio la sua richiesta, il direttore ti dà un suo disegno, modificato rispetto al precedente (figura 2). 3 Simulazione della seconda prova di matematica per gli esami di stato liceo scientifico 22 aprile 2015 Lo studente deve svolgere un solo problema a sua scelta e 5 quesiti a sua scelta Tempo massimo assegnato alla prova sei ore Figura 2 La curva passante per i punti S, V e G, disegnata dal direttore, può essere approssimata con un'iperbole di equazione y=a/x. 2) Determina, approssimando per eccesso al millimetro, i valori delle coordinate h e k del punto G che consentono di soddisfare la richiesta di modifica del vaso. Dopo che un primo esemplare del vaso è stato prodotto, il responsabile della produzione fa rilevare che l'eccessiva spigolosità del profilo del vaso nel punto S ne rende costosa la produzione. 3) Considera la funzione il cui grafico è rappresentato nella figura 2, nel semipiano y≥0; descrivi la natura del punto S giustificando le tue affermazioni; 4) lasciando ancora invariate le misure dei diametri corrispondenti ai punti A e S, individua la funzione razionale intera di secondo grado che consente di congiungere i punti A e S, eliminando il punto angoloso in S; disegna la nuova sagoma del vaso e individua il punto della curva AS in cui la pendenza del grafico è rimasta immutata rispetto alla sagoma precedentemente proposta. 4 Simulazione della seconda prova di matematica per gli esami di stato liceo scientifico 22 aprile 2015 Lo studente deve svolgere un solo problema a sua scelta e 5 quesiti a sua scelta Tempo massimo assegnato alla prova sei ore Sezione Quesiti QUESITO 1 Assegnata la funzione 1) verificare che è invertibile; 2) stabilire se la funzione inversa la risposta. è derivabile in ogni punto del suo dominio di definizione, giustificando QUESITO 2 Data l'equazione differenziale del primo ordine determinare la soluzione del problema di Cauchy, tenendo conto della condizione iniziale y(1)= 0 QUESITO 3 Di quale delle seguenti equazioni differenziali è soluzione la funzione ? a) b) c) d) Giustificare la risposta. QUESITO 4 Verificare il carattere della serie somma. e, nel caso in cui sia convergente, determinare la sua QUESITO 5 Per progettare un sito web è necessario generare dei codici unici di accesso. Si vogliono utilizzare, a tale scopo, due lettere maiuscole dell'alfabeto inglese seguite da una serie di numeri compresi tra 0 e 9. Tutti i codici di accesso dovranno avere lo stesso numero di cifre ed è ammessa la ripetizione di lettere e numeri. 5 Simulazione della seconda prova di matematica per gli esami di stato liceo scientifico 22 aprile 2015 Lo studente deve svolgere un solo problema a sua scelta e 5 quesiti a sua scelta Tempo massimo assegnato alla prova sei ore Qual è il numero minimo di cifre da impostare in modo da riuscire a generare almeno 5 milioni di codici di accesso diversi? Giustificare la risposta. QUESITO 6 La base di un solido, nel piano Oxy, è il cerchio avente come centro l'origine e raggio 3. Le sezioni del solido perpendicolari all'asse delle x sono quadrati. Calcolare il volume del solido. QUESITO 7 Trovare l'equazione del piano tangente alla superficie sferica avente come centro l'origine e raggio 2, nel suo punto di coordinate (1,1,z), con z negativa. QUESITO 8 Calcolare il seguente integrale indefinito e rappresentare graficamente la funzione primitiva passante per il punto QUESITO 9 Calcolare il seguente integrale improprio QUESITO 10 In una stazione ferroviaria, fra le 8 e le 10 del mattino, arrivano in media ogni 20 minuti due treni. Determinare la probabilità che in 20 minuti: a) non arrivi alcun treno; b) ne arrivi uno solo; c) ne arrivino al massimo quattro. 6 ALLEGATO 3 MODELLO DI SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA Documento del 15 maggio Simulazione terza prova Materia: Inglese Name.................................................. Date......................................... What is the moral lesson in “The Rime of the ancient mariner”? ............................................................................................................................................................................. ............................................................................................................................................................................. ............................................................................................................................................................................. ............................................................................................................................................................................. ............................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................. ........................................................................................................................................................................... In “Ode on a Grecian Urn” Keats speaks of the urn as a “sylvan historian.” What are the figures and pictures depicted on the urn? ............................................................................................................................................................................. ............................................................................................................................................................................. ............................................................................................................................................................................. ............................................................................................................................................................................. ............................................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................. ........................................................................................................................................................................... Why did the mariner kill the albatross? a. b. c. d. Out of sheer boredom Because he did not see any value in the life of this animal He felt jealous of the attention the crew paid to him Because he brought mist and fog What is the albatross symbol of? a. b. c. d. The evil force of nature A Christian soul The intrinsic goodness of all natural creatures Fate “La belle dame sans merci” ends by bringing us back to the situation in the first stanza. What is the effect of this repetition? a. b. c. d. It provides the poem with an atmosphere of mystery It imprisons us in the poem It gives the poem a circular structure It denies us an easy or comforting resolution The chartists’ demand contained six points. One of the following was not in the list a. b. c. d. Votes for all males Annually elected parliaments Repeal of the Corn Laws Payment of Members of Parliament SIMULAZIONE TERZA PROVA MATERIA: INGLESE State the differences between Telemachus and Ulysses in Tennyson’s poem. ......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... ........................................................................................................................................................ ......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... ........................................................................................................................................................ What is the Victorian compromise? How is Queen Victoria a symbol of this compromise? ......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... ........................................................................................................................................................ ......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... ........................................................................................................................................................ Wilde was influenced by his teachers Ruskin and Pater in a contrasting way. Explain. ......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... ........................................................................................................................................................ ......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... ........................................................................................................................................................ Liceo Scientifico “I. Newton” Chivasso Simulazione terza prova 11 aprile 2015 Disciplina: Disegno e Storia dell’Arte Cognome ……………………………Nome …………………………….. Classe 5a A 1) Delineare le caratteristiche comuni ai Postimpressionisti. (max. 10 righe) 2) Analizzare l’opera “Impressione, sole nascente” di Claude Monet. (max. 10 righe) 3) Definire le differenze tra le opere realiste di Courbet, Daumier, Millet. (max 10 righe) Liceo Classico Scientifico “Isaac NEWTON” CLASSE 5^ A SIMULAZIONE TERZA PROVA FILOSOFIA NOME: …………………………………………………………………………………… data: …………………… 1 Marx: quale filosofia della storia viene elaborata dall’autore? ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… 2 Spiega il significato del titolo dell’opera fondamentale di Schopenhauer. ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… 3 Kierkegaard: come viene vissuto il tempo nelle tre diverse sfere esistenziali? ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… 3 Perché, secondo Marx, il capitalismo è destinato inevitabilmente al tracollo? ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… 2 Abramo oltre Guglielmo: illustra le caratteristiche fondamentali della sfera religiosa. ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… Liceo Classico Scientifico “Isaac NEWTON” Anno scolastico SIMULAZIONE 3 PROVA FISICA CLASSE 5 A 2014 – 2015 11 / 04 / 2015 ALLIEVO ..................... 1. Un circuito contiene una batteria da 9 V e tre resistori R1 = 1 , R2 = 1 , R3 = 3 ; di questi, il primo è posto in serie con la batteria e con il parallelo degli altri due. a. Disegna il circuito. b. Calcola l’intensità di corrente del circuito. c. Calcola l’intensità di corrente in ciascun resistore. d. Calcola la differenza di potenziale in ciascun resistore. e. Calcola la potenza dissipata dal circuito. 2. Il campo elettrico e il campo magnetico sono due esempi d campi di forze, descrivine le analogie e le differenze . ________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________ 3. Calcola il campo magnetico di un filo percorso da corrente a distanza R dal filo stesso. Se i fili percorsi da corrente sono due, qual è la forza d’interazione fra essi ? ________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________ Liceo Classico Scientifico “Isaac NEWTON” via Paleologi 22 - Chivasso Classe 5A A.S. 2014-2015 Pag. 1 di 2 SIMULAZIONE TERZA PROVA - LATINO Cognome . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Nome . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Data : 03-02-2015. 1. Le Epistulae morales ad Lucilium di Seneca sono: a) Un trattato di filosofia morale b) Una sintesi dei principali temi della riflessione morale senecana, affrontati poi in modo più ampio e completo nei Dialoghi. c) Una raccolta di lettere su argomenti etici, inviate a Lucilio e poi rielaborate per la pubblicazione d) Un insieme di suggerimenti morali, impostati in forma di lettera per rendere l’insegnamento più intimo e informale 2. Qual è la corretta successione degli imperatori tra quelle di seguito proposte? a) Tiberio, Claudio, Caligola, Nerone b) Tiberio, Germanico, Caligola, Claudio c) Nerone, Galba, Vitellio, Vespasiano d) Tiberio, Caligola, Claudio, Nerone 3. Nelle Saturae , Persio: a) Sotto la guida del proprio maestro di sapienza, lo stoico Anneo Cornuto, compie un cammino di perfezionamento interiore b) Traendo spunto dalla diatriba ellenistica e dalla tradizione satirica latina, affronta sistematicamente vari temi di filosofia morale c) Osservando la realtà degradata del suo tempo, ne concretizza gli aspetti in figure umane e situazioni narrative diversificate ed espressivamente potenti d) Utilizzando battute pungenti e immagini ridicolizzanti, stigmatizza i personaggi di rilievo del suo tempo. 4. Marziale rifiuta la poesia mitologica perché: a) Il suo pubblico non è abbastanza preparato per capirla b) È una poesia evasiva, che impedisce di accostarsi alla realtà concreta c) La recusatio dei generi alti è un topos della poesia alessandrina, che egli riprende d) La sua pagina deve “avere il sapore” dell’uomo del suo tempo, perché questo sia indotto a cambiare il proprio modus vivendi. Mod. 20 Rev. 0 Liceo Classico Scientifico “Isaac NEWTON” via Paleologi 22 - Chivasso Classe 5A A.S. 2014-2015 Pag. 2 di 2 5. Evidenzia come il Satyricon di Petronio costituisca una rappresentazione realistica della società contemporanea, nei suoi interessi, problemi, modi espressivi. ................................................................. ................................................................. ................................................................. ................................................................. ................................................................. ................................................................. ................................................................. ................................................................. ................................................................. ................................................................. 6. Quali diverse ragioni inducono a considerare la Pharsalia di Lucano come una sorta di anti-Eneide? ................................................................. ................................................................ ................................................................. ................................................................. ................................................................. ................................................................. ................................................................. ................................................................. ................................................................. ................................................................ Mod. 20 Rev. 0 Liceo Classico Scientifico “Isaac NEWTON” Simulazione Terza prova SCIENZE 03/02/15 via Paleologi 22 - Chivasso 1) Descrivi la struttura e la funzione del midollo spinale. --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------2) “Deriva dei continenti” e “Tettonica a zolle” analogie e differenze --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------4) Il piombo reagisce con l’acido nitrico secondo la seguente equazione da bilanciare: Pb(s) + HNO3(aq) → PbO2(s) + NO2(g) + H2O(g) Quale sostanza è l’agente riducente? A) Pb(s) B) H in HNO3 C) N in HNO3 D) O in HNO3 E)Pb in PbO2(s) 5) Qual è il valore di pH di una soluzione 2M di urea (Kb 1,3 · 10-14 ) A) 6,8 B) 3,4 C) 9,5 D) 7,2 E) 8,3 6) Le molecole 1 e 2 sono: a. isomeri di catena 1.CH3CH(CH3) CH2CH3 b. isomeri di posizione 7) Quale, fra le seguenti formule, è quella di un alcano? a. C3H8O b. C3H8 c. C3H6 2.CH3CH2CH(CH3)CH3 c. composti uguali d. C3H4 d. composti diversi e. C6H12 Cognome e nome……………………………………………………….classe VA LS Liceo Classico Scientifico “Isaac NEWTON” CLASSE 5^ A SIMULAZIONE TERZA PROVA STORIA NOME: …………………………………………………………………………………… data: …………………… 1 Quale atteggiamento assunse Giolitti nei confronti del partito socialista negli anni di inizio Novecento? ( 1 p. ) ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… 2 Quali forze (e con quale motivazione) sostennero l’intervento nel dibattito che si aprì in Italia tra 1914 e 1915? ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… SEGNA CON UNA CROCETTA LA RISPOSTA ESATTA 1) Qual è lo scopo politico del Patto Gentiloni? a) Unire in un unico partito cattolici e liberali b) Neutralizzare la minaccia socialista, particolarmente pericolosa dopo la legge elettorale del 1912 c) Dare spazio alle organizzazioni di lavoratori cattolici d) Contrastare, seppur in modo blando, le direttive papali. 2) Guglielmo II decise la costruzione: a) Del canale di Panama b) Della ferrovia transiberiana c) Della ferrovia delle tre B (Berlino, Bisanzio, Bagdhad) d) Della marina da guerra 3) Quali nuovi Stati-nazionali comparvero nella carta geo-politica europea dopo la “grande guerra “ ? a) Italia, Albania, Jugoslavia, Bulgaria b) Polonia, Austria, Italia, Romania c) Serbia , Grecia, Albania, Bosnia-Erzegovina d) Ungheria, Polonia, Iugoslavia, Cecoslovacchia. 4) I Quattordici Punti di Wilson: a) Vennero pronunciati da Wilson all’ingresso in guerra degli USA b) Vennero definiti dopo la costituzione della Società delle Nazioni c) Vennero fissati in occasione della Pace separata di Brest Litovsk firmata dalla Russia prima della fine del conflitto d) Rappresentarono le linee guida per i lavori della Conferenza di Parigi. ALLEGATO 4 GRIGLIE DI VALUTAZIONE PRIMA, SECONDA E TERZA PROVA Documento del 15 maggio GRIGLIA DI CORREZIONE DELLA TERZA PROVA ARTE La prova è costituita da 2 quesiti di tipologia B e 4 quesiti di tipologia C. Per la correzione dei quesiti di tipologia B ci si attiene al seguente schema che, per ogni quesito, prende in esame al massimo 3 indicatori e, per ogni indicatore, al massimo 11 descrittori: Sintesi esemplificativa di indicatori e descrittori: Domanda TIPOLOGIA B INDICATORE 1 Conoscenza dei contenuti conoscenze pressochè nulle conoscenze molto frammentarie conoscenze incomplete e/o superficiali complete ma superficiali con qualche imprecisione conoscenze complete e solide conoscenze complete e approfondite INDICATORE 2 gravemente insufficiente decisamente insufficiente insufficiente sufficiente discreto buono/ottimo Capacità di analisi, sintesi e rielab. Competenze linguistiche linguaggio assolutamente inadeguato linguaggio inadeguato linguaggio accettabile, ma impreciso linguaggio corretto linguaggio corretto e specifico linguaggio ricco e pienamente appropriato % 0% 20% 40% 60% 80% 100% LIVELLO DI VALUTAZIONE gravemente insufficiente decisamente insufficiente insufficiente sufficiente discreto buono/ottimo scarsa o nulla parziale e poco approfondita mnemonica con qualche insicurezza corretta, ma superficiale corretta e organica organica, originale, personale INDICATORE 3 LIVELLO DI VALUTAZIONE % 0% 20% 40% 60% 80% 100% LIVELLO DI VALUTAZIONE gravemente insufficiente decisamente insufficiente insufficiente sufficiente discreto buono/ottimo % 0% 20% 40% 60% 80% 100% Il punteggio massimo della domanda 1 è 20 e viene suddiviso tra i tre indicatori in: 10+5+5. Il punteggio massimo della domanda 2 è 20 e viene suddiviso tra i tre indicatori in: 10+5+5. Per la correzione dei quesiti di TIPOLOGIA C si procede secondo lo schema seguente, assegnando 5 punti per la risposta corretta, 0 punti per nessuna risposta e 0 punti per risposta errata. QUESITO C nessuna risposta risposta errata risposta esatta gravemente insufficiente decisamente insufficiente sufficiente 0% 0% 100% Il punteggio grezzo totale della prova è 60. La sufficienza della prova si ottiene con 36 punti (60%). Il passaggio dal punteggio grezzo al voto avviene attraverso la formula successiva dove i coefficienti A e B sono determinati in base al voto minimo, al voto massimo e alla percentuale stabilita per la sufficienza. A = 0,833 B = 11,17 (il valore dei coefficienti A e B per i parametri scelti è rilevabile dalla scheda Criteri) Il voto minimo, in quindicesimi, è 3, mentre il voto massimo è 15. La sufficienza è pari a 10/15. La correzione avviene attraverso il foglio elettronico “TerzaP ” in modo che venga generata una scheda per ogni allievo con il riassunto dei livelli raggiunti per ogni indicatore. Liceo Classico Scientifico "Isaac Newton" - Chivasso Pagina 1 di 1 GRIGLIA DI CORREZIONE DELLA TERZA PROVA FILOSOFIA La prova è costituita da 3 quesiti di tipologia B e 0 quesiti di tipologia C. Per la correzione dei quesiti di tipologia B ci si attiene al seguente schema che, per ogni quesito, prende in esame al massimo 3 indicatori e, per ogni indicatore, al massimo 11 descrittori: Sintesi esemplificativa di indicatori e descrittori: Domanda TIPOLOGIA B INDICATORE 1 Conoscenza dei contenuti nessuna risposta (foglio bianco) risposta non pertinente risposta parzialmente fuori tema conoscenze pressoché nulle conoscenze frammentarie conoscenze incomplete e/o superficiali conoscenze non del tutto corrette conoscenze discrete con lievi imprecisioni conoscenze complete, corrette, ma superficiali conoscenze complete, corrette e solide conoscenze complete, corrette, organicamente strutturate INDICATORE 2 Capacità di analisi, sintesi e rielaborazione scarsa o nulla parziale superficiale e mnemonica corretta, ma superficiale corretta e organica organica, originale ed efficace INDICATORE 3 Competenze linguistiche linguaggio inadeguato linguaggio accettabile, ma non tecnico linguaggio corretto con alcuni termini tecnici linguaggio corretto e tecnico linguaggio tecnico ed efficace linguaggio tecnico, appropriato e rielaborato LIVELLO DI VALUTAZIONE gravemente insufficiente gravemente insufficiente decisamente insufficiente insufficiente quasi sufficiente sufficiente più che sufficiente discreto più che discreto buono ottimo LIVELLO DI VALUTAZIONE gravemente insufficiente decisamente insufficiente insufficiente sufficiente discreto buono/ottimo LIVELLO DI VALUTAZIONE gravemente insufficiente decisamente insufficiente insufficiente sufficiente discreto buono/ottimo % 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% % 0% 20% 40% 60% 80% 100% % 0% 20% 40% 60% 80% 100% Il punteggio massimo della domanda 1 è 20 e viene suddiviso tra i tre indicatori in: 10+5+5. Il punteggio massimo della domanda 2 è 20 e viene suddiviso tra i tre indicatori in: 10+5+5. Il punteggio massimo della domanda 3 è 20 e viene suddiviso tra i tre indicatori in: 10+5+5. Per la correzione dei quesiti di TIPOLOGIA C si procede secondo lo schema seguente, assegnando 5 punti per la risposta corretta, 0 punti per nessuna risposta e 0 punti per risposta errata. QUESITO C nessuna risposta risposta errata risposta esatta gravemente insufficiente decisamente insufficiente sufficiente 0% 0% 100% Il punteggio grezzo totale della prova è 60. La sufficienza della prova si ottiene con 36 punti (60%). Il passaggio dal punteggio grezzo al voto avviene attraverso la formula successiva dove i coefficienti A e B sono determinati in base al voto minimo, al voto massimo e alla percentuale stabilita per la sufficienza. A = 0,833 B = 11,17 (il valore dei coefficienti A e B per i parametri scelti è rilevabile dalla scheda Criteri) Il voto minimo, in quindicesimi, è 3, mentre il voto massimo è 15. La sufficienza è pari a 10/15. Pagina 1 di 2 GRIGLIA DI CORREZIONE DELLA TERZA PROVA La correzione avviene attraverso il foglio elettronico “TerzaP ” in modo che venga generata una scheda per ogni allievo con il riassunto dei livelli raggiunti per ogni indicatore. Liceo Classico Scientifico "Isaac Newton" - Chivasso Pagina 2 di 2 GRIGLIA DI CORREZIONE DELLA TERZA PROVA FISICA La prova è costituita da 2 quesiti di tipologia B e 4 quesiti di tipologia C. Per la correzione dei quesiti di tipologia B ci si attiene al seguente schema che, per ogni quesito, prende in esame al massimo 3 indicatori e, per ogni indicatore, al massimo 11 descrittori: Sintesi esemplificativa di indicatori e descrittori: Domanda TIPOLOGIA B INDICATORE 1 Conoscenze teoriche non ha conoscenza dell'argomento ha una minima conoscenza dell'argomento ha una conoscenza troppo superficiale ha conoscenze frammentarie e approssimate conosce soltanto alcune tematiche ha una sufficiente conoscenza degli argomenti e del loro significato ha una conoscenza pienamente sufficiente degli argomenti e del loro significato ha una discreta conoscenza degli argomenti proposti mostra un buon livello di conoscenza degli argomenti proposti conosce in modo appropriato e puntuale i temi proposti conosce tutti i temi proposti in modo approfondito e puntuale INDICATORE 2 Capacità logiche e argomentative è assente ogni capacità organizzativa sono presenti errori concettuali gravi o non è stata centrata l'analisi del problema l'organizzazione della risoluzione e il lessico specifico sono inadeguati l'organizzazione della risoluzione si presenta lacunosa la strutturazione del lavoro è abbastanza corretta, la scelta della via risolutiva è … l'organizzazione della risoluzione è sufficientemente impostata e il lessico specific… l'impostazione del lavoro è apprezzabile pur presentando qualche lieve imprecisione l'organizzazione nell'analisi del problema e il lessico specifico sono discreti l'organizzazione del lavoro e la scelta della procedura risolutiva sono più che discr… l'organizzazione del lavoro e la scelta della procedura risolutiva sono ottimali la scelta della procedura risolutiva è ottimale e il commento della soluzione è rigor… INDICATORE 3 Correttezza e chiarezza degli svolgimenti la risoluzione è completamente sbagliata sono presenti solo alcuni passaggi logici lo svolgimento è confuso e presenta diversi errori gravi lo svolgimento è confuso e presenta qualche errore significativo le procedure di calcolo sono abbastanza puntuali pur presentando delle imprecisioni le procedure di calcolo sono sufficientemente chiare e puntuali le procedure di calcolo sono abbastanza puntuali la tecnica risolutiva è chiara ma senza indicazioni base a sostegno delle elaborazion… la procedura risolutiva è corretta, senza errori significativi e con qualche indicazi… la procedura risolutiva è corretta, senza errori significativi e con indicazioni punt… la procedura risolutiva è completamente corretta con indicazioni puntuali e rigorose LIVELLO DI VALUTAZIONE gravemente insufficiente gravemente insufficiente decisamente insufficiente insufficiente quasi sufficiente sufficiente più che sufficiente discreto più che discreto buono ottimo LIVELLO DI VALUTAZIONE gravemente insufficiente gravemente insufficiente decisamente insufficiente insufficiente quasi sufficiente sufficiente più che sufficiente discreto più che discreto buono ottimo LIVELLO DI VALUTAZIONE gravemente insufficiente gravemente insufficiente decisamente insufficiente insufficiente quasi sufficiente sufficiente più che sufficiente discreto più che discreto buono ottimo % 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% % 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% % 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% Il punteggio massimo della domanda 1 è 20 e viene suddiviso tra i tre indicatori in: 10+5+5. Il punteggio massimo della domanda 2 è 20 e viene suddiviso tra i tre indicatori in: 10+5+5. Per la correzione dei quesiti di TIPOLOGIA C si procede secondo lo schema seguente, assegnando 5 punti per la risposta corretta, 0 punti per nessuna risposta e 0 punti per risposta errata. QUESITO C nessuna risposta risposta errata risposta esatta gravemente insufficiente decisamente insufficiente sufficiente Il punteggio grezzo totale della prova è 60. La sufficienza della prova si ottiene con 36 punti (60%). Pagina 1 di 2 0% 0% 100% GRIGLIA DI CORREZIONE DELLA TERZA PROVA Il passaggio dal punteggio grezzo al voto avviene attraverso la formula successiva dove i coefficienti A e B sono determinati in base al voto minimo, al voto massimo e alla percentuale stabilita per la sufficienza. A = 0,833 B = 11,17 (il valore dei coefficienti A e B per i parametri scelti è rilevabile dalla scheda Criteri) Il voto minimo, in quindicesimi, è 3, mentre il voto massimo è 15. La sufficienza è pari a 10/15. La correzione avviene attraverso il foglio elettronico “TerzaP ” in modo che venga generata una scheda per ogni allievo con il riassunto dei livelli raggiunti per ogni indicatore. Liceo Classico Scientifico "Isaac Newton" - Chivasso Pagina 2 di 2 GRIGLIA DI CORREZIONE DELLA TERZA PROVA INGLESE La prova è costituita da 2 quesiti di tipologia B e 4 quesiti di tipologia C. Per la correzione dei quesiti di tipologia B ci si attiene al seguente schema che, per ogni quesito, prende in esame al massimo 3 indicatori e, per ogni indicatore, al massimo 11 descrittori: Sintesi esemplificativa di indicatori e descrittori: Domanda TIPOLOGIA B INDICATORE 1 Rispetto della traccia e contenuto lacunoso/contenuto sconosciuto/fuori traccia scarno e frammentario approssimativo e superficiale accettabile anche se non molto approfondito abbastanza preciso esauriente e approfondito INDICATORE 2 gravemente insufficiente decisamente insufficiente insufficiente sufficiente discreto buono/ottimo Forma e struttura forma completamente errata inadeguata, con numerosi errori gravi mediocre, con errori diffusi e lacune semplice ma accettabile (errori non gravi) abbastanza corretta, alcuni lievi errori corretta e fluida INDICATORE 3 LIVELLO DI VALUTAZIONE LIVELLO DI VALUTAZIONE gravemente insufficiente decisamente insufficiente insufficiente sufficiente discreto buono/ottimo Lessico e linguaggio specifico lessico e linguaggio inadeguati improprio, con errori specifici povero ma impreciso accettabile adeguato vario e sempre appropriato % 0% 20% 40% 60% 80% 100% % 0% 20% 40% 60% 80% 100% LIVELLO DI VALUTAZIONE gravemente insufficiente decisamente insufficiente insufficiente sufficiente discreto buono/ottimo % 0% 20% 40% 60% 80% 100% Il punteggio massimo della domanda 1 è 20 e viene suddiviso tra i tre indicatori in: 10+5+5. Il punteggio massimo della domanda 2 è 20 e viene suddiviso tra i tre indicatori in: 10+5+5. Per la correzione dei quesiti di TIPOLOGIA C si procede secondo lo schema seguente, assegnando 5 punti per la risposta corretta, 0 punti per nessuna risposta e 0 punti per risposta errata. QUESITO C nessuna risposta risposta errata risposta esatta gravemente insufficiente decisamente insufficiente sufficiente 0% 0% 100% Il punteggio grezzo totale della prova è 60. La sufficienza della prova si ottiene con 36 punti (60%). Il passaggio dal punteggio grezzo al voto avviene attraverso la formula successiva dove i coefficienti A e B sono determinati in base al voto minimo, al voto massimo e alla percentuale stabilita per la sufficienza. A = 0,833 B = 11,17 (il valore dei coefficienti A e B per i parametri scelti è rilevabile dalla scheda Criteri) Il voto minimo, in quindicesimi, è 3, mentre il voto massimo è 15. La sufficienza è pari a 10/15. La correzione avviene attraverso il foglio elettronico “TerzaP ” in modo che venga generata una scheda per ogni allievo con il riassunto dei livelli raggiunti per ogni indicatore. Liceo Classico Scientifico "Isaac Newton" - Chivasso Pagina 1 di 1 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLO SCRITTO DI ITALIANO IN DECIMI (PRIMA PROVA DELL’ESAME DI STATO) A) CORRETTEZZA ORTOGRAFICA, MORFOLOGICA, LESSICALE E SINTATTICA La morfologia e la sintassi sono corrette, il lessico è appropriato; la forma risulta incisiva e originale. Non vi sono errori di ortografia La morfologia e la sintassi sono nel complesso corrette, il lessico è sempre o quasi sempre appropriato. La morfologia e la sintassi sono sostanzialmente corrette; si rilevano talune imprecisioni nell’ortografia e/o nel lessico (lessico limitato). Sono presenti talune improprietà di morfologia e sintassi; si evidenziano imprecisioni nel lessico e/ nell’ortografia. Sono presenti gravi improprietà di morfologia e sintassi; si evidenziano errori di ortografia e/o di lessico. Vi sono gravi e ripetuti errori di morfologia e sintassi; si evidenziano molti errori di lessico e di ortografia. B) RISPETTO NELLE CONSEGNE E COMPLETEZZA DEI CONTENUTI L’elaborato è pienamente rispondente alle richieste della traccia e della tipologia testuale. Saggio breve: l’elaborato dimostra ottime capacità di analisi e confronto dei documenti. Il contenuto è approfondito e sviluppato in ogni aspetto. L’elaborato è pienamente aderente alla traccia Saggio breve: dimostra buone capacità di analisi e confronto dei documenti Tutti gli aspetti sono trattati correttamente. L’elaborato è pertinente alla traccia; Saggio breve: dimostra discrete capacità di analisi e confronto dei documenti Talune tematiche sono trattate in modo corretto ma troppo sintetico. L’elaborato è pertinente alla traccia, Saggio breve: dimostra sufficienti capacità di analisi e confronto dei documenti. La trattazione di alcuni aspetti risulta superficiale Il contenuto è solo parzialmente attinente alla traccia; Saggio breve: enumera i dati senza analizzarli e confrontarli. Gli argomenti sono trattati in modo approssimativo e con scarsi riferimenti culturali. L’elaborato non è pertinente alla traccia Saggio breve: non è in grado di utilizzare i documenti per sostenere la tesi esposta. Mancano i pertinenti riferimenti culturali e le conoscenze inerenti all’argomento. C) ORGANIZZAZIONE DEL TESTO Il testo evidenzia un’elaborazione organica, rigorosa e complessa ed è strutturato in modo coerente e coeso Il testo è sviluppato in modo coerente. Il testo è sviluppato in modo semplice ma chiaro; le argomentazioni sono motivate. Il testo è strutturato in modo schematico; qualche ripetizione. Il testo, talvolta, manca di coesione. Il discorso tende a diventare frammentario. Non sempre c’è equilibrio fra le diverse parti dell’elaborato. Il testo è strutturato in modo disorganico e senza alcuna coesione. D) COMPRENSIONE, CAPACITA’ DI RIFLESSIONE CRITICA, ORIGINALITA’ Dimostra ottime capacità critiche e argomentative e rivela originalità della rielaborazione. Dimostra buone capacità critiche e argomentative e rielabora in modo personale Dimostra discrete capacità critiche e argomentative. Dimostra di saper esporre i contenuti in modo corretto, ma senza rielaborarli criticamente. Presenta scarsi spunti critici e argomenta in modo inefficace. Non presenta spunti critici e non argomenta. Valutazione in decimi 10 9 8-7 6 4-5 3 Valutazione in decimi 10 9 8-7 6 4-5 3 Valutazione in decimi 10 9 8-7 6 4-5 3 Valutazione in decimi 10 9 8-7 6 4-5 3 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLO SCRITTO DI ITALIANO IN QUINDICESIMI (PRIMA PROVA DELL’ESAME DI STATO) A) CORRETTEZZA ORTOGRAFICA, MORFOLOGICA, LESSICALE E SINTATTICA La morfologia e la sintassi sono corrette, il lessico è appropriato; la forma risulta incisiva e originale. Non vi sono errori di ortografia La morfologia e la sintassi sono nel nel complesso corrette, il lessico è sempre o quasi sempre appropriato. La morfologia e la sintassi sono sostanzialmente corrette; si rilevano talune imprecisioni nell’ortografia e/o nel lessico (lessico limitato). Sono presenti talune improprietà di morfologia e sintassi; si evidenziano imprecisioni nel lessico e/ nell’ortografia. Sono presenti gravi improprietà di morfologia e sintassi; si evidenziano errori di ortografia e/o di lessico. Vi sono gravi e ripetuti errori di morfologia e sintassi; si evidenziano molti errori di lessico e di ortografia. B) RISPETTO NELLE CONSEGNE E COMPLETEZZA DEI CONTENUTI L’elaborato è pienamente rispondente alle richieste della traccia e della tipologia testuale. Saggio breve: l’elaborato dimostra ottime capacità di analisi e confronto dei documenti. Il contenuto è approfondito e sviluppato in ogni aspetto. L’elaborato è pienamente aderente alla traccia Saggio breve: dimostra buone capacità di analisi e confronto dei documenti Tutti gli aspetti sono trattati correttamente. L’elaborato è pertinente alla traccia; Saggio breve: dimostra discrete capacità di analisi e confronto dei documenti Talune tematiche sono trattate in modo corretto ma troppo sintetico. L’elaborato è pertinente alla traccia, Saggio breve: dimostra sufficienti capacità di analisi e confronto dei documenti. La trattazione di alcuni aspetti risulta superficiale Il contenuto è solo parzialmente attinente alla traccia; Saggio breve: enumera i dati senza analizzarli e confrontarli. Gli argomenti sono trattati in modo approssimativo e con scarsi riferimenti culturali. L’elaborato non è pertinente alla traccia Saggio breve: non è in grado di utilizzare i documenti per sostenere la tesi esposta. Mancano i pertinenti riferimenti culturali e le conoscenze inerenti all’argomento. C) ORGANIZZAZIONE DEL TESTO Il testo evidenzia un’elaborazione organica, rigorosa e complessa ed è strutturato in modo coerente e coeso Il testo è sviluppato in modo coerente. Il testo è sviluppato in modo semplice ma chiaro; le argomentazioni sono motivate. Il testo è strutturato in modo equilibrato; qualche ripetizione. Il testo, talvolta, manca di coesione. Il discorso tende a diventare frammentario. Non sempre c’è equilibrio fra le diverse parti dell’elaborato. Il testo è strutturato in modo disorganico e senza alcuna coesione. D) COMPRENSIONE, CAPACITA’ DI RIFLESSIONE CRITICA, ORIGINALITA’ Dimostra ottime capacità critiche e argomentative e rivela originalità della rielaborazione. Dimostra buone capacità critiche e argomentative e rielabora in modo personale Dimostra discrete capacità critiche e argomentative. Dimostra di saper esporre i contenuti in modo corretto, ma senza rielaborarli criticamente. Presenta scarsi spunti critici e argomenta in modo inefficace. Non presenta spunti critici e non argomenta. Valutazione in quindicesimi 14-15 12-13 10-11 8-9 5-7 3-4 Valutazione in quindicesimi 14-15 12-13 10-11 8-9 5-7 3-4 Valutazione in quindicesimi 14-15 12-13 10-11 8-9 5-7 3-4 Valutazione in quindicesimi 14-15 12-13 10-11 8-9 5-7 3-4 TABELLA DI CONVERSIONE IN DECIMI Punteggio in quindicesimi Punteggio in decimi 15 10 14 9 13 8 12 7½ 11 7 10 6½ 9 6 8 5½ 7 5 6 4½ 5 4 4 3½ 3 3 2 2½ 1 2 0 1 GRIGLIA DI CORREZIONE DELLA TERZA PROVA LATINO La prova è costituita da 2 quesiti di tipologia B e 4 quesiti di tipologia C. Per la correzione dei quesiti di tipologia B ci si attiene al seguente schema che, per ogni quesito, prende in esame al massimo 3 indicatori e, per ogni indicatore, al massimo 11 descrittori: Sintesi esemplificativa di indicatori e descrittori: Domanda TIPOLOGIA B INDICATORE 1 LIVELLO DI VALUTAZIONE Competenza linguistica la traduzione è completamente sbagliata sono presenti errori concettuali sono presenti alcuni errori formali è presente qualche errore di traduzione è presente qualche errore di distrazione la traduzione è completamente corretta INDICATORE 2 gravemente insufficiente decisamente insufficiente insufficiente sufficiente discreto buono/ottimo LIVELLO DI VALUTAZIONE Capacità di analisi testuale individuazione errata dei nuclei tematici individuazione lacunosa dei nuclei tematici analisi pressochè corretta ma superficiale analisi corretta ma con alcune imprecisioni analisi discretamente corretta analisi completamente corretta e consapevole INDICATORE 3 gravemente insufficiente decisamente insufficiente insufficiente sufficiente discreto buono/ottimo LIVELLO DI VALUTAZIONE Conoscenze storico-letterarie non ha conoscenza dell'argomento ha una conoscenza lacunosa ha conoscenze molto superficiali ha conoscenze sufficienti conosce i contenuti fondamentali ha acquisito in modo consapevole i contenuti gravemente insufficiente decisamente insufficiente insufficiente sufficiente discreto buono/ottimo % 0% 20% 40% 60% 80% 100% % 0% 20% 40% 60% 80% 100% % 0% 20% 40% 60% 80% 100% Il punteggio massimo della domanda 1 è 20 e viene suddiviso tra i tre indicatori in: 0+0+20. Il punteggio massimo della domanda 2 è 20 e viene suddiviso tra i tre indicatori in: 0+0+20. Per la correzione dei quesiti di TIPOLOGIA C si procede secondo lo schema seguente, assegnando 5 punti per la risposta corretta, 0 punti per nessuna risposta e 0 punti per risposta errata. QUESITO C nessuna risposta risposta errata risposta esatta gravemente insufficiente decisamente insufficiente sufficiente 0% 0% 100% Il punteggio grezzo totale della prova è 60. La sufficienza della prova si ottiene con 36 punti (60%). Il passaggio dal punteggio grezzo al voto avviene attraverso la formula successiva dove i coefficienti A e B sono determinati in base al voto minimo, al voto massimo e alla percentuale stabilita per la sufficienza. A = 0,833 B = 11,17 (il valore dei coefficienti A e B per i parametri scelti è rilevabile dalla scheda Criteri) Il voto minimo, in quindicesimi, è 3, mentre il voto massimo è 15. La sufficienza è pari a 10/15. La correzione avviene attraverso il foglio elettronico “TerzaP ” in modo che venga generata una scheda per ogni allievo con il riassunto dei livelli raggiunti per ogni indicatore. Liceo Classico Scientifico "Isaac Newton" - Chivasso Pagina 1 di 1 GRIGLIA DI CORREZIONE DELLA SECONDA PROVA MATEMATICA La prova prevede la risoluzione di un problema e di 5 quesiti. La correzione degli esercizi avviene prendendo in esame al massimo 4 indicatori per ogni problema/quesito e al massimo 11 livelli per ogni indicatore, come esemplificato di seguito: ESEMPIO DI INDICATORI E LIVELLI PER PROBLEMA / QUESITO TIPO INDICATORE 1 Conoscenze teoriche LIVELLO DI VALUTAZIONE non ha conoscenza dell'argomento ha una minima conoscenza dell'argomento ha una conoscenza troppo superficiale ha conoscenze frammentarie e approssimate conosce soltanto alcune tematiche ha una sufficiente conoscenza degli argomenti e del loro significato ha una conoscenza pienamente sufficiente degli argomenti e del loro significato ha una discreta conoscenza degli argomenti proposti mostra un buon livello di conoscenza degli argomenti proposti conosce in modo appropriato e puntuale i temi proposti conosce tutti i temi proposti in modo approfondito e puntuale INDICATORE 2 Capacità logiche e argomentative è assente ogni capacità organizzativa sono presenti errori concettuali gravi o non è stata centrata l'analisi del problema l'organizzazione della risoluzione e il lessico specifico sono inadeguati l'organizzazione della risoluzione si presenta lacunosa la strutturazione del lavoro è abbastanza corretta, la scelta della via risolutiva è incerta l'organizzazione della risoluzione è sufficientemente impostata e il lessico specifico l'impostazione del lavoro è apprezzabile pur presentando qualche lieve imprecisione l'organizzazione nell'analisi del problema e il lessico specifico sono discreti l'organizzazione del lavoro e la scelta della procedura risolutiva sono più che discrete l'organizzazione del lavoro e la scelta della procedura risolutiva sono ottimali INDICATORE 3 Correttezza e chiarezza degli svolgimenti la risoluzione è completamente sbagliata sono presenti solo alcuni passaggi logici lo svolgimento è confuso e presenta diversi errori gravi lo svolgimento è confuso e presenta qualche errore significativo le procedure di calcolo sono abbastanza puntuali pur presentando delle imprecisioni le procedure di calcolo sono sufficientemente chiare e puntuali le procedure di calcolo sono abbastanza puntuali la tecnica risolutiva è chiara ma senza indicazioni base a sostegno delle elaborazioni la procedura risolutiva è corretta, senza errori significativi e con qualche indicazione a la procedura risolutiva è corretta, senza errori significativi e con indicazioni puntuali a la procedura risolutiva è completamente corretta con indicazioni puntuali e rigorose a INDICATORE 4 Completezza gravemente insufficiente gravemente insufficiente decisamente insufficiente insufficiente quasi sufficiente sufficiente più che sufficiente discreto più che discreto buono ottimo LIVELLO DI VALUTAZIONE gravemente insufficiente gravemente insufficiente decisamente insufficiente insufficiente quasi sufficiente sufficiente più che sufficiente discreto più che discreto buono LIVELLO DI VALUTAZIONE gravemente insufficiente gravemente insufficiente decisamente insufficiente insufficiente quasi sufficiente sufficiente più che sufficiente discreto più che discreto buono ottimo LIVELLO DI VALUTAZIONE l'esercizio non è stato svolto la risoluzione è abbozzata ma fortemente incompleta la risoluzione è abbozzata ma non può ritenersi sufficiente la risoluzione è parziale, incompleta e non può ritenersi sufficiente la risoluzione sviluppa solo una parte del problema e non può ritenersi pienamente la risoluzione copre la maggior parte del problema la risoluzione copre quasi tutto il problema pur presentando incertezze la risoluzione copre quasi tutto il problema senza incertezze la risoluzione è completa, ma con imprecisioni minime la risoluzione è completa e discretamente dettagliata la risoluzione è completa, dettagliata e rigorosa Pagina 1 di 2 gravemente insufficiente gravemente insufficiente decisamente insufficiente insufficiente quasi sufficiente sufficiente più che sufficiente discreto più che discreto buono ottimo % 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% % 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% % 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% % 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% GRIGLIA DI CORREZIONE DELLA SECONDA PROVA MATEMATICA Il punteggio grezzo previsto per ogni problema è pari a 75 e per ogni quesito è 15. Il punteggio grezzo totale della prova è 150 e la sufficienza si raggiunge con 75 punti (50%). In particolare sono stati considerati i seguenti pesi per ogni esercizio e per ogni indicatore: Esercizio Ind1 Ind2 Ind3 Ind4 punti Problema 1 : 20 + 20 + 20 + 15 = 75 Problema 2 : 20 + 20 + 20 + 15 = 75 Quesito 1 : 5 + 4 + 3 + 3 = 15 Quesito 2 : 5 + 4 + 3 + 3 = 15 Quesito 3 : 5 + 4 + 3 + 3 = 15 Quesito 4 : 5 + 4 + 3 + 3 = 15 Quesito 5 : 5 + 4 + 3 + 3 = 15 Quesito 6 : 5 + 4 + 3 + 3 = 15 Quesito 7 : 5 + 4 + 3 + 3 = 15 Quesito 8 : 5 + 4 + 3 + 3 = 15 Quesito 9 : 5 + 4 + 3 + 3 = 15 Quesito 10 : 5 + 4 + 3 + 3 = 15 Il passaggio dal punteggio grezzo al voto avviene attraverso la seguente formula: 2 punti punti VOTO a c b p max p max dove i coefficienti a , b e c sono determinati in funzione del voto minimo e della percentuale stabilita per la sufficienza. Il voto minimo, in quindicesimi, è 3, mentre il voto massimo è 15. La sufficienza è pari a 10/15. La correzione avviene attraverso il foglio elettronico “MatEasy” in modo che venga generata una scheda per ogni allievo con il riassunto dei livelli raggiunti per ogni indicatore. Liceo Classico Scientifico "Isaac Newton" - Chivasso Pagina 2 di 2 GRIGLIA DI CORREZIONE DELLA TERZA PROVA SCIENZE 85 La prova è costituita da 2 quesiti di tipologia B e 4 quesiti di tipologia C. Per la correzione dei quesiti di tipologia B ci si attiene al seguente schema che, per ogni quesito, prende in esame al massimo 3 indicatori e, per ogni indicatore, al massimo 11 descrittori: Sintesi esemplificativa di indicatori e descrittori: Domanda TIPOLOGIA B INDICATORE 1 LIVELLO DI VALUTAZIONE Conoscenza gravemente insufficiente decisamente insufficiente insufficiente sufficiente discreto buono/ottimo non ha conoscenza dell'argomento ha una minima conoscenza dell'argomento ha conoscenze frammentarie e approssimate conosce soltanto alcune tematiche conosce la maggior parte dei temi proposti conosce a fondo tutti i temi proposti INDICATORE 2 LIVELLO DI VALUTAZIONE Lessico specifico ed esposizione non conosce e non usa il lessico specifico; non sa esporre usa in modo improprio il lessico specifico ed espone in modo assai confuso espone in modo confuso evidenziando difficoltà nell'impiego del lessico specifico espone in modo essenziale impiegando un lessico specifico minimo espone in modo fluido usando appropriatamente il lessico specifico espone in modo sicuro ed esauriente con un lessico articolato e rigoroso INDICATORE 3 gravemente insufficiente decisamente insufficiente insufficiente sufficiente discreto buono/ottimo LIVELLO DI VALUTAZIONE Applicazione e rielaborazione non applica le conoscenze e non comprende gli argomenti applica in modo scorretto le conoscenze che non ha compreso applica in modo scorretto le conoscenze, senza senso critico applica correttamente le conoscenze ma evidenzia difficoltà di rielaborazione applica correttamente le conoscenze acquisite applica sempre bene le conoscenze che ha rielaborato, integrandole tra loro gravemente insufficiente decisamente insufficiente insufficiente sufficiente discreto buono/ottimo % 0% 20% 40% 60% 80% 100% % 0% 20% 40% 60% 80% 100% % 0% 20% 40% 60% 80% 100% Il punteggio massimo della domanda 1 è 20 e viene suddiviso tra i tre indicatori in: 10+5+5. Il punteggio massimo della domanda 2 è 20 e viene suddiviso tra i tre indicatori in: 10+5+5. Per la correzione dei quesiti di TIPOLOGIA C si procede secondo lo schema seguente, assegnando 5 punti per la risposta corretta, 0 punti per nessuna risposta e 0 punti per risposta errata. QUESITO C gravemente insufficiente decisamente insufficiente sufficiente nessuna risposta risposta errata risposta esatta 0% 0% 100% Il punteggio grezzo totale della prova è 60. La sufficienza della prova si ottiene con 36 punti (60%). Il passaggio dal punteggio grezzo al voto avviene attraverso la formula successiva dove i coefficienti A e B sono determinati in base al voto minimo, al voto massimo e alla percentuale stabilita per la sufficienza. A = 0,833 B = 11,2 (il valore dei coefficienti A e B per i parametri scelti è rilevabile dalla scheda Criteri) Il voto minimo, in quindicesimi, è 3, mentre il voto massimo è 15. La sufficienza è pari a 10/15. La correzione avviene attraverso il foglio elettronico “TerzaP ” in modo che venga generata una scheda per ogni allievo con il riassunto dei livelli raggiunti per ogni indicatore. Liceo Classico Scientifico "Isaac Newton" - Chivasso Pagina 1 di 1 GRIGLIA DI CORREZIONE DELLA TERZA PROVA STORIA La prova è costituita da 2 quesiti di tipologia B e 4 quesiti di tipologia C. Per la correzione dei quesiti di tipologia B ci si attiene al seguente schema che, per ogni quesito, prende in esame al massimo 3 indicatori e, per ogni indicatore, al massimo 11 descrittori: Sintesi esemplificativa di indicatori e descrittori: Domanda TIPOLOGIA B INDICATORE 1 Conoscenza dei contenuti nessuna risposta (foglio bianco) risposta non pertinente risposta parzialmente fuori tema conoscenze pressoché nulle conoscenze frammentarie conoscenze incomplete e/o superficiali conoscenze non del tutto corrette conoscenze discrete con lievi imprecisioni conoscenze complete, corrette, ma superficiali conoscenze complete, corrette e solide conoscenze complete, corrette, organicamente strutturate INDICATORE 2 Capacità di analisi, sintesi e rielaborazione scarsa o nulla parziale superficiale e mnemonica corretta, ma superficiale corretta e organica organica, originale ed efficace INDICATORE 3 Competenze linguistiche linguaggio inadeguato linguaggio accettabile, ma non tecnico linguaggio corretto con alcuni termini tecnici linguaggio corretto e tecnico linguaggio tecnico ed efficace linguaggio tecnico, appropriato e rielaborato LIVELLO DI VALUTAZIONE gravemente insufficiente gravemente insufficiente decisamente insufficiente insufficiente quasi sufficiente sufficiente più che sufficiente discreto più che discreto buono ottimo % 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% LIVELLO DI VALUTAZIONE gravemente insufficiente decisamente insufficiente insufficiente sufficiente discreto buono/ottimo % 0% 20% 40% 60% 80% 100% LIVELLO DI VALUTAZIONE gravemente insufficiente decisamente insufficiente insufficiente sufficiente discreto buono/ottimo % 0% 20% 40% 60% 80% 100% Il punteggio massimo della domanda 1 è 20 e viene suddiviso tra i tre indicatori in: 10+5+5. Il punteggio massimo della domanda 2 è 20 e viene suddiviso tra i tre indicatori in: 10+5+5. Per la correzione dei quesiti di TIPOLOGIA C si procede secondo lo schema seguente, assegnando 5 punti per la risposta corretta, 0 punti per nessuna risposta e 0 punti per risposta errata. QUESITO C nessuna risposta risposta errata risposta esatta gravemente insufficiente decisamente insufficiente sufficiente 0% 0% 100% Il punteggio grezzo totale della prova è 60. La sufficienza della prova si ottiene con 36 punti (60%). Il passaggio dal punteggio grezzo al voto avviene attraverso la formula successiva dove i coefficienti A e B sono determinati in base al voto minimo, al voto massimoPagina e alla 1percentuale stabilita per la sufficienza. di 2 GRIGLIA DI CORREZIONE DELLA TERZA PROVA A = 0,833 B = 11,17 (il valore dei coefficienti A e B per i parametri scelti è rilevabile dalla scheda Criteri) Il voto minimo, in quindicesimi, è 3, mentre il voto massimo è 15. La sufficienza è pari a 10/15. La correzione avviene attraverso il foglio elettronico “TerzaP ” in modo che venga generata una scheda per ogni allievo con il riassunto dei livelli raggiunti per ogni indicatore. Liceo Classico Scientifico "Isaac Newton" - Chivasso Pagina 2 di 2 ALLEGATO 5 PROPOSTA DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO Documento del 15 maggio Griglia di valutazione della prova orale CRITERI di SVOLGIMENTO del COLLOQUIO - impostare il colloquio tenendo conto degli interessi e delle potenzialità del candidato - condurre il colloquio cercando di far emergere la capacità di orientamento nei diversi ambiti disciplinari - proporre "argomenti di carattere multidisciplinare “, in modo da garantire l’organicità dello sviluppo del colloquio ed evitare che si riduca a una interrogazione - valorizzare, quando possibile, la correzione e discussione degli elaborati. FASI e TEMPI del COLLOQUIO - la durata del colloquio di ogni candidato non dovrebbe di massima essere superiore ai 50-60 minuti, indicativamente così suddivisi: I fase (argomento a scelta): 15-20 minuti II fase(argomenti di carattere pluridisciplinare) + III fase (correzione e discussione elaborati): 30-35 min Candidato _________________________ classe _______________ data _________ Fascia di punteggio 0-2 Descrittori Argomento proposto dal candidato (max 7 punti) Conoscenze (max 12 punti) Colloquio (max 20 punti) Competenze argomentative di rielaborazione e di collegamento (max 4 punti) Aderenza al tema Rielaborazione e approfondimento contenuti 1-3 Efficacia globale 1-2 Nulle / scarse Parziali e superficiali Complete, ma superficiali 0-2 2-6 6-10 Complete e approfondite 10-12 livello basso 0-1 livello medio 2-3 livello alto 4 Competenze espositive livello basso 0-1 livello medio 2-3 (max 4 punti) livello alto 4 Superficiale 1 Meditata 2 Approfondita e critica 3 Discussione degli elaborati (max 3 punti) Totale dei punti assegnati La Commissione Punteggio assegnato /30 ALLEGATO 6 RELAZIONI CONCLUSIVE DELLE VARIE DISCIPLINE Documento del 15 maggio Liceo Classico Scientifico “Isaac NEWTON” Mod. D05 via Paleologi 22 - Chivasso 10.04.2013 Rev. 0 Documento RELAZIONE CONCLUSIVA Disciplina DISEGNO E STORIA DELL'ARTE Libro adottato Itinerario nell’arte – vol. 3 versione azzurra - Zanichelli Docente GILOTTO Paola Maria Classe 5aA Liceo scientifico di ordinamento Data 12 maggio 2015 1. INDICAZIONI DIDATTICHE Anche nel corso di quest’anno la classe si è presentata divisa in due gruppi, riconfermando l’andamento generale degli scorsi anni. Il primo gruppo attento, curioso e partecipe, ha seguito le lezioni prendendo appunti e studiando in modo continuativo e proficuo mentre il secondo ha dimostrato uno scarso interesse e impegno durante lo svolgimento degli argomenti trattati. Nel complesso il profitto ottenuto nelle verifiche è stato comunque positivo, grazie allo studio da loro effettuato a casa. 2. FINALITA’ E OBIETTIVI SPECIFICI Nel corso di studi gli studenti hanno acquisito la padronanza del disegno “grafico/geometrico”, inteso come linguaggio e strumento di conoscenza sviluppato attraverso la capacità di vedere nello spazio, effettuare confronti, ipotizzare relazioni, porsi interrogativi circa la natura delle forme naturali e artificiali. Il linguaggio grafico/geometrico è stato utilizzato per imparare a comprendere, sistematicamente e storicamente, l'ambiente fisico in cui si vive. La padronanza dei principali metodi di rappresentazione della geometria descrittiva e l’utilizzo degli strumenti propri del disegno sono stati anche finalizzati a studiare e capire i testi fondamentali della storia dell'arte e dell’architettura. Le principali competenze acquisite al termine del percorso liceale sono: - essere in grado di leggere le opere architettoniche e artistiche per poterle apprezzare criticamente e saperne distinguere gli elementi compositivi, avendo fatto propria una Relazione conclusiva 1/6 terminologia e una sintassi descrittiva appropriata; - acquisire confidenza con i linguaggi espressivi specifici ed essere capaci di riconoscere i valori formali non disgiunti dalle intenzioni e dai significati, avendo come strumenti di indagine e di analisi la lettura formale e iconografica; - essere in grado sia di collocare un’opera d’arte nel contesto storico-culturale, sia di riconoscerne i materiali e le tecniche, i caratteri stilistici, i significati e i valori simbolici, il valore d’uso e le funzioni, la committenza e la destinazione. Attraverso lo studio degli autori e delle opere fondamentali, gli studenti hanno maturato una chiara consapevolezza del grande valore della tradizione artistica che li precede, cogliendo il significato e il valore del patrimonio architettonico e culturale, non solo italiano, divenendo consapevoli del ruolo che tale patrimonio ha avuto nello sviluppo della storia della cultura, come testimonianza di civiltà nella quale ritrovare la propria e l'altrui identità. 3. METODI E STRUMENTI DIDATTICI Per quanto riguarda la metodologia d’insegnamento, si conviene che: • lo svolgimento del programma è stato distribuito in maniera equilibrata nel corso dell’anno scolastico onde evitare eccessivi carichi di lavoro e concedere opportuni tempi di recupero e chiarimento agli studenti; • le singole unità didattiche sono state esposte tramite lezioni frontali dialogate per raggiungere meglio l’obiettivo del rigore espositivo, del corretto uso del simbolismo quale specifico mezzo del linguaggio scientifico; • quanto spiegato in classe è stato poi rinforzato dal lavoro a casa, sugli appunti, sul testo, con adeguati esercizi; • si sono affiancati al libro di testo, altri testi e immagini per poter confrontare le varie trattazioni, per poter approfondire argomenti e per abituare gli alunni a un atteggiamento critico nei riguardi di temi affrontati. Il docente ha predisposto il suo itinerario didattico in modo da mettere in luce analogie e connessioni tra argomenti appartenenti a temi diversi allo scopo di realizzarne l'integrazione e di facilitarne la comprensione da parte degli allievi. Ove necessario sono state apportate modifiche e correzioni all'attività didattica in base ai feed-back ottenuti in itinere tenendo conto delle specifiche esigenze della classe. Riepilogando, le modalità di lavoro che sono state utilizzate sono state: lezione frontale; lezione interattiva; attività di recupero/sostegno. Gli strumenti di lavoro sono stati: libro di testo; fotocopie; repertorio iconografico tratto da testi specifici. In particolare, per l’attività di recupero è stato previsto: il recupero in itinere. Relazione conclusiva 2/6 4. CRITERI DI VALUTAZIONE E VERIFICA La valutazione è un processo che tiene conto di tutti gli obiettivi presenti nella programmazione di dipartimento. Si ritiene tuttavia di sottolineare che, in relazione agli obiettivi enunciati per i singoli argomenti, è stata osservata la capacità dell'allievo di: acquisire in modo adeguato il linguaggio specifico della disciplina; organizzare le proprie conoscenze al fine di descrivere un’opera d’arte e di contestualizzarla. Elemento essenziale è stato il controllo del raggiungimento degli obiettivi prefissati in relazione ai contenuti proposti. A tale proposito è importante che gli alunni conoscano in modo chiaro e comprensibile le richieste del docente. Nel trimestre sono state effettuate due verifiche orali. Nel semestre sono state effettuate due verifiche orali e la somministrazione di simulazione della terza prova d’Esame di Stato. Valutazione delle prove scritte I criteri di attribuzione del punteggio sono stati assegnati in collegamento a correttezza e completezza nella risoluzione dei vari quesiti e problemi, nonché alle caratteristiche dell’esposizione (chiarezza, ordine, struttura). Il punteggio è stato poi trasferito in un voto in decimi, in base a una articolazione che assegna la sufficienza nel caso di raggiungimento degli obiettivi minimi e in ogni caso viene comunicato e formalizzato alla riconsegna della prova. Per quanto riguarda la valutazione della somministrazione di simulazione della terza prova d’Esame di Stato, il punteggio è stato trasferito prima in un voto in quindicesimi e poi in decimi utilizzando l’apposita griglia di correzione. E’ stata assegnata la sufficienza ai compiti correttamente svolti al 50%. Valutazione delle prove orali Per la valutazione delle verifiche orali ci si è attenuti alla tabella di corrispondenza votogiudizio definita dai dipartimenti e approvata nel Collegio Docenti del 14 ottobre 2014. Tabella di corrispondenza voto giudizio Livello Descrittore Voto/10 Nullo Non risponde 2 Gravemente insufficiente Conoscenze estremamente frammentarie; gravi errori concettuali; palese incapacità di condurre un ragionamento coerente; capacità di problem solving: palesemente inadeguata; linguaggio ed esposizione inadeguati. 3 Decisamente insufficiente Conoscenze molto frammentarie; errori concettuali; scarsa capacità di ragionamento; capacità di problem solving: scarse; incapacità di stabilire collegamenti, anche elementari; linguaggio inadeguato. 4 Relazione conclusiva 3/6 Insufficiente Conoscenze modeste, viziate da lacune; poca fluidità nell’esposizione; esposizione in forma mnemonica, insicurezza nei collegamenti; capacità di problem solving: pur dando qualche contributo non raggiunge l’obiettivo; linguaggio accettabile, ma non sempre adeguato. 5 Sufficiente Conoscenze minime, pur con qualche imprecisione; capacità di condurre un ragionamento con qualche lentezza e se opportunamente guidato; capacità di problem solving: se guidato applica i concetti acquisiti trovando almeno una soluzione; linguaggio accettabile. 6 Discreto Conoscenze essenziali, ma ben consolidate; capacità di pensare dall’esperienza al concetto e viceversa; autonomia nell’ambito di semplici ragionamenti; capacità di problem solving: applica i concetti acquisiti trovando almeno una soluzione; linguaggio specifico corretto; capacità di distinguere i fatti dall’interpretazione e dall’opinione; individuare ed esprimere con chiarezza una tesi o una argomentazione. 7 Buono Conoscenze solide, assimilate con chiarezza; fluidità di esposizione; autonomia di ragionamento; capacità di cogliere analogie e differenze fra temi, eventi, problemi; capacità di problem solving: sa trovare più soluzioni a problemi semplici; disinvoltura nell’ inquadrare un documento nel suo contesto storico; buona proprietà di linguaggio. 8 Ottimo Conoscenze ampie e approfondite; capacità di analisi e rielaborazione personale; fluidità nell’esposizione; disinvoltura nel cogliere analogie e differenze tra temi, eventi e problemi; capacità di analisi di un problema o un evento storico complesso; capacità di problem solving: sa trovare più soluzioni a problemi complessi; linguaggio pienamente appropriato; capacità di individuare nessi con altre discipline. 9/10 Relazione conclusiva 4/6 5. PROGRAMMA SVOLTO Si riportano di seguito gli argomenti trattati. Il Settecento Il neoclassicismo: caratteri generali. Teorie di Winckelmann e Mengs. Antonio Canova: Teseo sul Minotauro, Amore e Psiche, Monumento funebre di Maria Cristina d’Austria. Jacques- Louis David: Il giuramento degli Orazi, La morte di Marat. Jean- Auguste- Dominique Ingres: La grande odalisca. Giuseppe Piermarini: Teatro alla Scala. Francisco Goya: Le fucilazioni del 3 maggio 1808. L’Ottocento Il romanticismo: caratteri generali. Caspar David Friedrich: Viandante sul mare di nebbia, Il naufragio della Speranza. Théodore Géricault: La zattera della Medusa. Eugène Delacroix: La libertà che guida il popolo. Francesco Hayez: Il bacio. Joseph Mallord William Turner: Ombre e tenebre La sera del Diluvio. John Constable: Studio di nuvole a cirro, La cattedrale di Salisbury. Camille Corot: Il ponte di Augusto a Narni. La scuola di Barbizon. Il realismo: caratteri generali. Gustave Courbet: Lo spaccapietre. Jean- François Millet: Le spigolatrici. Honoré Daumier: Il vagone di terza classe. I macchiaioli: caratteri generali. Giovanni Fattori: La rotonda di Palmieri, In vedetta, Buoi al carro. L’impressionismo: caratteri generali. Edouard Manet: Déjeuner sur l’herbe, Olympia, Bar des les Folies Bergeres. Claude Monet: La Grenouillère, Impressione, Sole nascente, La Cattedrale di Rouen, Lo stagno delle ninfee. Pierre-Auguste Renoir: La Grenouillère, Bal au Moulin de la Galette, Bagnante seduta, Le bagnanti. Edgar Degas: La lezione di ballo, L’assenzio. Il postimpressionismo: caratteri generali. Paul Cézanne: La casa dell’impiccato a Auvers-sur-Oise, I bagnanti, Le grandi bagnanti, I giocatori di carte, La montagna Saint-Victoire. Georges Seurat: Una domenica pomeriggio all’isola della Grande Jatte, Il circo. Paul Signac: Il palazzo dei Papi ad Avignone. Paul Gauguin: Il Cristo giallo, Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo? Vincent van Gogh: I mangiatori di patate, Autoritratto con cappello di feltro grigio, Veduta di Arles con iris in primo piano, Notte stellata, Campo di grano con volo di corvi. Il divisionismo: caratteri generali. Giovanni Segantini: Mezzogiorno sulle Alpi. Giuseppe Pellizza da Volpedo: Il quarto stato. Relazione conclusiva 5/6 I presupposti dell’Art Nouveau: William Morris e il movimento Arts and Crafts. Art Nouveau: caratteri generali. Antoni Gaudí: Casa Milà, Sagrada Familia. Gustav Klimt: Giuditta I (1901), Giuditta II (1909). Il Novecento I fauves: caratteri generali. Henri Matisse: Donna con cappello, La stanza rossa, La danza. Il cubismo: caratteri generali. Pablo Picasso. “Periodo blu”: Poveri in riva al mare. “Periodo rosa”: Famiglia di acrobati con scimmia, Famiglia di Saltimbanchi. “Protocubismo“: Les demoiselles d’Avignon. “Cubismo analitico”: Ritratto di Ambroise Vollard. “Cubismo sintetico e collage”: Natura morta con sedia impagliata. Guernica. L’espressionismo: caratteri generali. Edvard Munch: Il grido. Die Brücke. Ernest Ludwig Kirchner: Cinque donne per la strada. Il futurismo: caratteri generali. Manifesto del 1909 di Filippo Tommaso Marinetti. Umberto Boccioni: La città che sale, Stati d’animo: Gli addii, Quelli che restano, Quelli che vanno (1911), Forme uniche della continuità nello spazio. Giacomo Balla: Dinamismo di un cane al guinzaglio, Velocità d’automobile, Compenetrazione iridescente n. 7 (1912). Antonio Sant’Elia: progetti. L’insegnante Relazione conclusiva Gli studenti 6/6 Liceo Classico Scientifico “Isaac NEWTON” Mod. D05 via Paleologi 22 - Chivasso 10.04.2013 Documento RELAZIONE CONCLUSIVA Disciplina SCIENZE Docente NEPOTE Silvia Classe 5A Liceo scientifico di ordinamento Data 12 maggio 2015 Rev. 0 ATTIVITA’ CLIL Relazione CLIL Materia: Scienze Considerato che le indicazioni ministeriali sui contenuti relativi al quinto anno del Liceo Scientifico prevedevano tra i moduli di biologia il seguente: (si riporta per estratto parte del programma) Genetica di batteri e virus. -Trasformazione, coniugazione e trasduzione - Batteriofagi: ciclo litico e ciclo lisogeno -Retrovirus La tecnologia del DNA ricombinante: -importanza dei vettori: plasmidi e batteriofagi Dal momento che era presente nella scuola un “young Tutor”, ovvero un giovane californiano, laureato in cinematografia disponibile come conversatore, i Consigli di Classe del Liceo scientifico di Ordinamento hanno elaborato, per le classi quinte dell’Istituto, un percorso interdisciplinare, da svolgere secondo la metodologia Clil, così articolato: MODULO 1 visione del film “Philadelphia” di J Demme (in inglese con sottotitoli in inglese) MODULO 2 considerazioni sulla scenografia del film (compresenza fra docente di inglese e young Tutor ) MODULO 3 dibattito su problemi etico-sociali emersi dal film (compresenza fra docente di filosofia e young Tutor) MODULO 4 presentazione ppt “Virus structure, classification and diseases” (compresenza fra docente di scienze e young Tutor) Relazione conclusiva 1/1 MODULO 5 presentazione ppt “Bacteria: structure, classification and diseases” (compresenza fra docente di scienze e young Tutor) MODULO 6 presentazione ppt “ HIVVirus and Ebola Virus ” (compresenza fra docente di scienze e young Tutor) L’insegnante Relazione conclusiva Gli studenti 2/2 Liceo Classico Scientifico “Isaac NEWTON” Mod. D05 via Paleologi 22 - Chivasso 10.04.2013 Rev. 0 Documento RELAZIONE CONCLUSIVA Disciplina EDUCAZIONE FISICA Libro adottato Docente Gallozzi Pasquale Classe 5 A Liceo scientifico di ordinamento Data 14 maggio 2015 1. INDICAZIONI DIDATTICHE Tutti gli allievi hanno raggiunto gli obiettivi programmati con risultati più che buoni e in alcuni casi ottimi. La classe ha mostrato impegno adeguato e la partecipazione è stata sempre concreta, in particolare nelle attività sportive di squadra; ha sempre rispettato il regolamento d’Istituto e in particolare quello specifico della palestra. La classe omogenea ha raggiunto un ottimo grado di autonomia nel lavoro sia individuale sia di gruppo. 2. FINALITA’ E OBIETTIVI SPECIFICI Si riportano di seguito le indicazioni contenute nel Piano di Lavoro di Dipartimento per la classe quinta del liceo scientifico di ordinamento. Finalità e obiettivi specifici La percezione di sé e il completamento dello sviluppo funzionale delle capacità motorie ed espressive Lo sport, le regole e il fair play Salute, benessere, sicurezza e prevenzione Relazione con l’ambiente naturale e tecnologico Relazione conclusiva 1/1 3. METODI E STRUMENTI DIDATTICI Per quanto riguarda la metodologia d’insegnamento si è utilizzato: alternanza tra metodo globale e analitico a secondo le attività proposte, delle diverse esigenze e dell’atteggiamento psicologico degli allievi verso l’attività stessa. Attività coordinative: ripetizione di sequenze prefissate, esercitazioni con controllo del tempo, esecuzioni simmetriche, variazione delle informazioni e delle condizioni esterne, combinazioni di abilità più automatizzate. Attività condizionali: metodo della durata, circuit–training, metodo ad intervalli, esercitazioni con controllo del tempo, metodo ludico, lavori di gruppo. Il lavoro è stato strutturato in unità didattiche, all’interno delle quali ci si è avvalso di spiegazioni verbali e dimostrazioni pratiche; è lasciato ampio spazio alle esercitazioni degli sport praticati. I contenuti sono stati affrontati in unità didattiche della durata media di 8/10 ore di lezione. Le ore rimanenti sono state destinate alle prove di verifica e al recupero in itinere. le modalità di lavoro utilizzate sono: lezione frontale lezione interattiva problem solving lavoro di gruppo discussione guidata attività di laboratorio attività di recupero/sostegno Gli strumenti di lavoro sono: libro di testo dispense o fotocopie (eventualmente) sussidi audiovisivi (eventualmente) sussidi informatici laboratorio Attrezzatura della palestra 4. CRITERI DI VALUTAZIONE E VERIFICA La valutazione è un processo che tiene conto di tutti gli obiettivi presenti nella programmazione di dipartimento. Si ritiene tuttavia di rilevare che, in relazione agli obiettivi enunciati per i singoli argomenti, nelle valutazioni intermedie, quadrimestrali e finali si osserverà la capacità dell'allievo di aver conseguito adeguata padronanza ed abilità motoria, mediante verifiche costituite da prove pratiche. Relazione conclusiva 2/2 La valutazione ha tenuto conto, oltre all’aspetto tecnico, del livello di partenza, dei miglioramenti delle capacità e abilità, della partecipazione e dell’impegno di tipo qualitativo e quantitativo dimostrati nelle varie fasi di lavoro da ciascun allievo. Alunni esonerati: in base alle normative, eventuali alunni esonerati, saranno impegnati in compiti di arbitraggio, giuria, segnapunti e organizzazione delle attività sportive in genere e valutati con prove orali e/o scritte. Si considerano un numero minimo di valutazioni due nel trimestre e tre nel pentamestre. Relazione conclusiva 3/3 5. PROGRAMMA SVOLTO Si riportano di seguito gli argomenti trattati. Esercitazioni per il miglioramento della resistenza generale a regime prevalentemente aerobico. Esercizi di potenziamento muscolare a carico naturale. Esercizi per il miglioramento della mobilità articolare anche con l’ausilio di piccoli e grandi attrezzi. Esercizi di allungamento muscolare e di rilassamento. Esercizi di coordinazione generale e specifica. Esercizi di equilibrio in situazioni dinamiche complesse ed in volo. Attività ed esercizi eseguiti in varietà di ampiezza, di ritmo, in situazioni spazio-temporali variate anche con l’ausilio di piccoli e grandi attrezzi e musica. Pallavolo: fondamentali individuali e di squadra. Pallacanestro: fondamentali individuali e di squadra. Preatletici generali e specifici dell’atletica leggera. Corso difesa personale Conoscenza della metodologia di allenamento e delle regole fondamentali della pallavolo e pallacanestro. Firma studenti Relazione conclusiva prof. Pasquale Gallozzi 4/4 Liceo Classico Scientifico “Isaac NEWTON” Mod. D05 via Paleologi 22 - Chivasso 10.04.2013 Rev. 0 Documento RELAZIONE CONCLUSIVA Disciplina FILOSOFIA Libro adottato La ricerca del pensiero, vol. 2B ; vol. 3A e 3B. Docente VELLUDO Fulvia Classe 5A Liceo scientifico di ordinamento Data 12 maggio 2015 1. INDICAZIONI DIDATTICHE Con l’avvio del quinto anno sono rientrati Martini Simone e Milano Arianna dopo un periodo di studio all’estero ed è stato inserito, a fine settembre 2014, Cesarato Ludovico, proveniente da un’iscrizione al quinto anno presso un Liceo esterno, ma già studente del Newton nel quinquennio e non ammesso all’Esame di Stato nell’anno scolastico 2013-2014. Diligenti, puntuali nel rispetto delle scadenze di compiti e verifiche e disponibili al dialogo educativo, gli studenti hanno mantenuto nel corso del triennio uno stile di apprendimento per lo più scolastico, puntando più alla restituzione degli argomenti affrontati che alla loro rielaborazione personale o integrazione con materiali di altri saperi. Nel corso del quinto anno alcuni allievi hanno dimostrato piena autonomia nello studio e nella organizzazione dei contenuti e, a conclusione del percorso liceale, risultano “attrezzati” per raccordi interdisciplinari di ampio respiro; altri invece rimangono su un livello di mera preparazione scolastica, con stratificazione di conoscenze non sempre organicamente correlate; altri, al limite di una stentata sufficienza, mostrano ancora fragilità diffuse nella produzione strutturata orale e/o scritta di contenuti. Relazione conclusiva 1/11 2. FINALITA’ E OBIETTIVI SPECIFICI Nel corrente anno scolastico la classe 5A.LS Ordinamento ha affrontato il quinto anno del percorso liceale previsto dalla scansione della Riforma Gelmini. Sono state pertanto seguite le nuove Indicazioni ministeriali in merito alle finalità, alle competenze, agli obiettivi specifici e ai contenuti di filosofia e di storia, cercando di adattarli alla decurtazione oraria settimanale imposta dalla Riforma. Per quanto concerne i contenuti filosofici suggeriti dalle Indicazioni nazionali, il Dipartimento, già nell’anno scolastico 2013-14, ha ripensato la loro distribuzione annuale, stabilendo, con parere pienamente condiviso, la chiusura del quarto anno con il criticismo Kantiano e l’apertura del quinto anno con la presentazione del sistema hegeliano. Con piena continuità rispetto al primo anno del triennio è stato inoltre proseguito un lavoro trasversale, di affinamento della capacità espositiva, volto a consolidare l’organizzazione logica dei contenuti e l’utilizzo consapevole del lessico tecnico. FINALITA’ Orientarsi con sempre maggior destrezza nell’ambito del pensiero astratto. Acquisire abitudine alla riflessione e al controllo dell’emotività. Acquisire con sempre maggior consapevolezza una visione del mondo unitaria e organica. Saper cogliere situazioni problematiche, di contrasto, di contraddizione sia all’interno di una stessa area disciplinare, sia fra aree diverse. Saper elaborare soluzioni ipotetiche alternative di un problema. Saper esporre i contenuti in modo sempre più organico, coerente ed esaustivo conseguendo rigore e precisione lessicale, argomentativa, concettuale. Allenare e consolidare operazioni mentali quali: classificazione e categorizzazione, inferenza, deduzione logica, traslazione mentale sull’asse cronologico, seriazione sulla base di diversi parametri, individuazione di nessi causali. Saper analizzare criticamente i fenomeni storico-culturali, scomponendoli nelle loro dimensioni costitutive (etiche, assiologiche, politiche, culturali, etc.) Saper organizzare e rielaborare i contenuti appresi. Relazione conclusiva 2/11 OBIETTIVI DIDATTICI SPECIFICI Favorire l'acquisizione di conoscenze relative a: contenuti storici (informazioni su epoche e fatti storici) concetti (in modo da poterli definire, riconoscere, utilizzare, contestualizzare, storicizzare, attualizzare, porre in relazione) lessico tecnico della disciplina e basilare "attrezzatura" per la collocazione cronologica e spaziale dei fatti storici. Sviluppare la capacita' di comprensione leggere e comprendere il manuale, estrapolare eventuali informazioni implicite; individuare tesi fondamentali e idee-chiave; cogliere problemi; individuare relazioni temporali, spaziali, causali; cogliere costellazioni causali; individuare situazioni di congruenza, di inclusione, di intersezione concettuale; confrontare tesi e concezioni per individuarne analogie e differenze. Sviluppare le capacità di rielaborazione e di esposizione saper usare in modo appropriato il lessico tecnico; saper formulare definizioni rigorose; saper usare parametri differenti su uno stesso insieme-campione per effettuare classificazioni differenziate; saper applicare a nuovi argomenti di studio alcune dinamiche costanti dei fenomeni storici; saper trasferire nella propria esposizione le conoscenze contenutistiche, concettuali, argomentative e lessicali acquisite. Sviluppare le capacità di analisi, di sintesi e di utilizzo del pensiero divergente studiare un'epoca o un fenomeno storico analizzandone i vari aspetti (demografico, economico, sociale, culturale, politico, giuridico, militare ) costruire percorsi trasversali a "temi", selezionando singole problematiche all'interno di sistemi complessi; Sviluppare le capacita' di valutazione saper riconoscere e valutare il diverso peso giocato dalle varie componenti all'interno di un fenomeno storico complesso; saper formulare valutazioni personali, autonome e contenutisticamente ben supportate. Relazione conclusiva 3/11 3. METODI E STRUMENTI DIDATTICI Per quanto riguarda la metodologia d’insegnamento, si conviene che: • lo svolgimento del programma, ampio e corposo nell’ultimo anno di Liceo, è stato distribuito in maniera equilibrata nel tempo disponibile, onde evitare eccessivi carichi di lavoro e concedere opportuni tempi di assimilazione, di recupero e chiarimento agli studenti. • le singole unità didattiche sono state esposte tramite lezioni frontali dialogate per raggiungere meglio l’obiettivo della comprensione e del rigore espositivo, del corretto uso della terminologia quale specifico mezzo del linguaggio scientifico. • quanto spiegato in classe è stato poi rinforzato dal lavoro quotidiano a casa, sugli appunti, sul testo. • Sono state affiancati al libro di testo fotocopie (preparate dal docente) ed eventuali altri testi per poter confrontare le varie trattazioni, per poter approfondire argomenti e per abituare gli alunni ad un atteggiamento critico nei riguardi di temi affrontati. E’ stato talvolta necessario apportare modifiche e correzioni all'attività didattica in base ai feed-back ottenuti in itinere, dai quali è emersa spesso l’esigenza di una presentazione più rallentata dei nuovi argomenti e di una ripresa collettiva in classe di alcune tematiche non adeguatamente comprese. Riepilogando, le modalità di lavoro utilizzate sono: lezione frontale lezione interattiva discussione guidata attività di recupero/sostegno Gli strumenti di lavoro sono: Relazione conclusiva 4/11 libro di testo dispense o fotocopie (eventualmente) In particolare per l’attività di recupero sono state organizzate: Pause didattiche in itinere a classe intera per il recupero di eventuali difficoltà generalizzate Lezioni in orario extracurricolare attraverso il progetto d’Istituto “Auxilium” (cfr. POF) Eventuale organizzazione di verifiche di recupero, previa segnalazione, agli studenti più incerti, delle carenze metodologiche e contenutistiche, e dopo aver fornito loro l’opportunità di segmentare i contenuti di studio. 4. CRITERI DI VALUTAZIONE E VERIFICA Elemento essenziale nel processo di insegnamento-apprendimento è il controllo del raggiungimento degli obiettivi prefissati in relazione ai contenuti proposti. A tal proposito è importante che gli alunni conoscano in modo chiaro e comprensibile le richieste dei docenti. Per garantire un controllo più puntuale e completo dei livelli di apprendimento è stato opportuno diversificare il carattere delle prove di verifica, prevedendo prove di diverso tipo e di diversa durata in relazione alla complessità degli obiettivi e all'articolazione dei contenuti. Sono state effettuate prove strutturate con test a risposta multipla, con quesiti a risposta singola (tipologia B), con concetti da definire, con esercizi Vero/Falso, elaborati scritti in forma tradizionale o nelle altre forme previste dall’Esame di Stato, prove orali, prove pluridisciplinari. Nel caso di valutazione insufficiente in una prova scritta, è sempre stata offerta allo studente l’opportunità di un colloquio come ulteriore verifica. Per la valutazione delle prove scritte: Nel caso di test a risposta multipla si stabilisce che la sufficienza verrà assegnata col 60% delle risposte esatte (cfr. Verbale interdipartimentale n°1). Per quanto riguarda gli elaborati che prevedano un elaborato tradizionale o un saggio breve / articolo di giornale (sia mono che multidisciplinare nei contenuti), i docenti hanno Relazione conclusiva 5/11 concordato di adottare le griglie del Dipartimento di Lettere che prevedono sempre un intervallo di valutazione dal 3 al 10 (cfr. PLD – Lettere). Per le tipologie quali la trattazione sintetica o la risposta singola aperta,sono stati adottati 3 indicatori: conoscenza dei contenuti, capacità di analisi, sintesi e rielaborazione, competenze linguistiche In caso di simulazioni della Terza prova dell’Esame di Stato, la griglia di valutazione adottata risulta essere quella elaborata in comune dall’Istituto e già sperimentata nel corso degli Esami di Stato 2011 – 12. Il punteggio in 15mi viene poi trasferito in un voto in decimi in base ad una articolazione che assegna la sufficienza nel caso di raggiungimento degli obiettivi minimi. Per la valutazione delle interrogazioni: Per la valutazione delle interrogazioni, ci si attenuti allo schema seguente, che ha la funzione di correlare i voti assegnati ad un insieme di descrittori. Tabella di corrispondenza voto giudizio Livello Descrittore Voto/10 Nullo Non risponde 2 Gravemente insufficiente Conoscenze estremamente frammentarie; gravi errori concettuali; palese incapacità di condurre un ragionamento coerente; capacità di problem solving: palesemente inadeguata; linguaggio ed esposizione inadeguati. 3 Decisamente insufficiente Conoscenze molto frammentarie; errori concettuali; scarsa capacità di ragionamento; capacità di problem solving: scarse; incapacità di stabilire collegamenti, anche elementari; linguaggio inadeguato. 4 Insufficiente Conoscenze modeste, viziate da lacune; poca fluidità nell’esposizione; esposizione in forma mnemonica, insicurezza nei collegamenti; capacità di problem solving: pur dando qualche contributo non raggiunge l’obiettivo; linguaggio accettabile, ma non sempre adeguato. 5 Relazione conclusiva 6/11 Sufficiente Conoscenze minime, pur con qualche imprecisione; capacità di condurre un ragionamento con qualche lentezza e se opportunamente guidato; capacità di problem solving: se guidato applica i concetti acquisiti trovando almeno una soluzione; linguaggio accettabile. 6 Discreto Conoscenze essenziali, ma ben consolidate; capacità di pensare dall’esperienza al concetto e viceversa; autonomia nell’ambito di semplici ragionamenti; capacità di problem solving: applica i concetti acquisiti trovando almeno una soluzione; linguaggio specifico corretto; capacità di distinguere i fatti dall’interpretazione e dall’opinione; individuare ed esprimere con chiarezza una tesi o una argomentazione. 7 Buono Conoscenze solide, assimilate con chiarezza; fluidità di esposizione; autonomia di ragionamento; capacità di cogliere analogie e differenze fra temi, eventi, problemi; capacità di problem solving: sa trovare più soluzioni a problemi semplici; disinvoltura nell’ inquadrare un documento nel suo contesto storico; buona proprietà di linguaggio. 8 Ottimo Conoscenze ampie e approfondite; capacità di analisi e rielaborazione personale; fluidità nell’esposizione; disinvoltura nel cogliere analogie e differenze tra temi, eventi e problemi; capacità di analisi di un problema o un evento storico complesso; capacità di problem solving: sa trovare più soluzioni a problemi complessi; linguaggio pienamente appropriato; capacità di individuare nessi con altre discipline. 9/10 In sede di Consiglio di Classe, sono stati valutati positivamente l’impegno e l’interesse dimostrati, l’applicazione costante, l’atteggiamento intellettualmente curioso e attivamente partecipe al lavoro scolastico. Si è tenuto conto del miglioramento (relativo) mostrato dall’allievo nel corso dell’anno scolastico. Relazione conclusiva 7/11 5. PROGRAMMA SVOLTO Con le prime lezioni del mese di settembre è stato completato lo studio della filosofia di Kant, non ultimato in quarta, successivamente è stata avviata la presentazione della filosofia romantica con l’idealismo tedesco, introdotto con un rapido quadro sulla deduzione assoluta di Fichte, per poi procedere con il grande sistema hegeliano. A livello di Dipartimento era stato stabilito già nell’anno scolastico 2013-14 di aprire il percorso filosofico di classe quinta (settembre 2014) con lo studio della filosofia di Hegel, non comprimibile a fine quarta (giugno 2014). Per quanto concerne Hegel, non sono state trattate nel dettaglio le parti relative alla Fenomenologia e alla Logica, per evitare un improduttivo inaridimento del discorso, ma ci si è limitati ad illustrare il significato fondamentale, la posizione e la funzione di tali sezioni filosofiche in relazione al sistema. A fine anno sono risultati molto stretti i tempi per la trattazione della filosofia del Novecento, che è stata avvicinata attraverso la figura di Bergson (non prevista nella programmazione iniziale) di Freud e la psicoanalisi e della prima fase del pensiero di Heidegger. Accanto alla lezione frontale, mirata all’esposizione del profilo concettuale degli autori, sono state proposte, in alcuni casi, letture antologiche, al fine di poter meglio scandagliare le problematiche in questione e di avvicinare lo studente alla peculiare prosa filosofica. Al di là dei contenuti disciplinari affrontati secondo un’impostazione storico-cronologica, il percorso cognitivo ha mirato al conseguimento di obiettivi essenzialmente formativi, quali: l’ organizzazione di una particolare “forma mentis” aperta e critica, l’acquisizione del linguaggio tecnico disciplinare, lo sviluppo della capacità argomentativa e della sensibilità filosofica. Si riportano di seguito gli argomenti trattati. Relazione conclusiva 8/11 PROGRAMMA SVOLTO 1 CARATTERI GENERALI DEL ROMANTICISMO Il Circolo di Jena - il rifiuto della ragione illuministica e le altre vie di accesso all’Assoluto il senso dell’infinito (sehnsucht) - la nuova concezione della storia e della natura. Caratteri dell’Idealismo tedesco: monismo panteistico, spiritualismo, storicismo. 2 LA PRIMA FASE DEL PENSIERO DI J.G. FICHTE Vita e opere - i tre principi della Dottrina della scienza - la scelta tra idealismo e dogmatismo - la dottrina della conoscenza e la dottrina morale. 3 G. W. F. HEGEL Vita e opere - cenni sugli scritti teologici giovanili - i capisaldi e la struttura del sistema - la dialettica e i suoi momenti - la Fenomenologia dello Spirito: significato dell’opera rispetto al sistema e figure fondamentali - caratteri generali della Logica - caratteri generali della filosofia della natura – la filosofia dello Spirito e sua struttura interna - lo Spirito oggettivo: diritto astratto, moralità, eticità (famiglia, società civile e Stato) - la concezione hegeliana dello Stato – la filosofia della storia - lo Spirito assoluto (arte, religione, filosofia). 4 A. SCHOPENHAUER E LA CRITICA AL SISTEMA HEGELIANO Vita e opere - il mondo della rappresentazione come “velo di maya” - la scoperta della cosa in sé e i caratteri del Wille - la concezione pessimistica dell’universo, dell’uomo e della storia - l’illusione dell’amore - le vie di liberazione dal dolore: arte, etica e ascesi. 5 S. KIERKEGAARD E IL SINGOLO CONTRO IL SISTEMA Vita e opere – la particolare scrittura kierkegaardiana - l’esistenza del singolo - gli stadi dell’esistenza - il “singolo” di fronte a Dio - possibilità, angoscia e disperazione - la polemica contro il sistema hegeliano. 6 DALL’HEGELISMO AL MARXISMO Destra e Sinistra hegeliane - il pensiero di L. Feuerbach. Relazione conclusiva 9/11 7 K. MARX Vita e opere - la critica al “misticismo logico” di Hegel - la critica alla civiltà liberale - la critica dell’economia borghese nei Manoscritti economico-filosofici – le critiche di Marx a Feuerbach: alienazione religiosa e alienazione economica - la concezione “materialistica” e “dialettica” della storia - la critica agli “ideologi” della Sinistra hegeliana - i temi del Manifesto - le leggi economiche del sistema di produzione capitalistico - merce, valore e plusvalore - tendenze e contraddizioni del capitalismo - le due fasi del comunismo. 8 IL POSITIVISMO Contesto storico e temi fondamentali del movimento - il pensiero di A. Comte. 9 H.BERGSON E LO SPIRITUALISMO H.Bergson: tempo e durata – lo slancio vitale – istinto, intelligenza e intuizione. 10 IL CASO NIETZSCHE Vita e opere – il “dionisiaco”, l’ “apollineo” e la Nascita della tragedia – Nietzsche e Schopenhauer - l’accettazione totale e dionisiaca della vita – la critica al Positivismo e allo Storicismo – la “morte di Dio” e la fine delle illusioni millenarie – la critica della morale e la trasvalutazione dei valori – il problema del nichilismo e del suo superamento – il superuomo, l’eterno ritorno e la volontà di potenza. 11 S. FREUD E LA NASCITA DELLA PSICANALISI Vita e opere – dagli studi sull’isteria alla psicanalisi - la realtà dell’inconscio e i modi per accedere ad esso - la scomposizione della psiche in istanze ( le due topiche) - i sogni, gli atti mancati e i sintomi nevrotici - la teoria della sessualità - il disagio della civiltà. 12 CARATTERI GENERALI DELL’ESISTENZIALISMO L’esistenzialismo come atmosfera – l’esistenzialismo come filosofia. Il primo Heidegger: l’essere-nel-mondo, l’esistenza inautentica – l’esistenza autentica. L’insegnante Relazione conclusiva Gli studenti 10/11 Relazione conclusiva 11/11 Liceo Classico Scientifico “Isaac NEWTON” Mod. D05 via Paleologi 22 - Chivasso 10.04.2013 Rev. 0 Documento RELAZIONE CONCLUSIVA Disciplina FISICA Libri adottati “I Perché della Fisica”, Consonni, Pizzorno, Ragusa, Vol 2 e 3, Tramontana Docente ROCCATI Mariangela Classe 5A Liceo scientifico di ordinamento Data 12 maggio 2015 1. INDICAZIONI DIDATTICHE La classe è composta attualmente da 19 studenti con interessi e metodi di apprendimento disomogenei. Nel complesso intellettualmente recettiva, nell’ambito della classe non tutti gli studenti raggiungono risultati soddisfacenti per la scarsa concentrazione e un approccio superficiale allo studio. Nel corso del triennio un buon numero di studenti ha realizzato un percorso di maturazione raggiungendo quasi tutti gli obiettivi educativi e cognitivi generali. Alcuni allievi, intellettualmente vivaci e ricettivi, hanno mostrato durante l’intero corso, un atteggiamento di puro apprendimento nei confronti delle attività didattiche e dei diversi stimoli forniti. A causa di gravi problemi famigliari ho dovuto tralasciare alcuni argomenti previsti dal piano di lavoro, al fine di lasciar spazio alla matematica dove le simulazioni ministeriali hanno messo in luce nuove tecniche di lavoro. 2. FINALITA’ E OBIETTIVI SPECIFICI Si riportano di seguito le indicazioni contenute nel Piano di Lavoro di Dipartimento per la classe quinta del liceo scientifico di ordinamento. Nel corrente anno scolastico si è cercato di stimolare gli allievi ad un approfondimento sempre maggiore degli argomenti trattati, ad un’assimilazione e comprensione tali da consolidare la sua preparazione culturale iniziata al terzo anno. Si è cercato, inoltre, di far loro acquisire una mentalità scientifica che li guidi verso un sereno esame di maturità ed una scelta mirata e meditata di studi universitari. OBIETTIVI Alla fine del triennio l’allievo dovrà dimostrare di : possedere le nozioni ed i procedimenti logici e padroneggiarli sotto l’aspetto concettuale; saper individuare i concetti fondamentali e le strutture di base; aver assimilato un metodi di lavoro deduttivo; aver compreso il valore strumentale della matematica per lo studio delle altre discipline; saper affrontare a livello critico situazioni problematiche, scegliendo in modo flessibile e personalizzato il metodo di approccio e l’eventuale risoluzione; saper spaziare nell’analisi infinitesimale e servirsene per risolvere problematiche reali o simulate (applicazioni alla Fisica); saper riconoscere il contributo dato dalla matematica allo sviluppo delle scienze; possedere una certa padronanza di calcolo; saper cogliere gli strumenti forniti dall’indagine sperimentale; saper tradurre i risultati ottenuti dall’indagine in leggi matematiche con l’ausilio del calcolo differenziale; saper generalizzare i risultati ottenuti; aver compreso che le scienze sperimentali non sono mai un’impresa compiuta ma sono in continuo evolversi. 3. METODI E STRUMENTI DIDATTICI Per ciò che riguarda la Fisica, il testo adottato, movendo da fatti sperimentali, costruisce leggi che regolano i processi fisici, ricercando quei concetti fondamentali che permettono allo studente di orientarsi di fronte alle varie tematiche. Si sono svolti esercizi applicativi per consolidare le nozioni apprese e far acquisire agli allievi una sicura padronanza di calcolo. Alle lezioni frontali si sono alternate esercitazioni sia individuali che di gruppo, particolarmente curate al termine di ogni unità didattica principale. 4. CRITERI DI VALUTAZIONE E VERIFICA La valutazione è un processo che tiene conto di tutti gli obiettivi presenti nella programmazione di dipartimento. Si ritiene tuttavia di sottolineare che, in relazione agli obiettivi enunciati per i singoli argomenti, si osserverà la capacità dell'allievo di: conoscere i contenuti dei diversi nuclei applicare in modo corretto le varie tecniche di calcolo analizzare un quesito e rispondere in forma sintetica prospettare soluzioni, verificarle e formalizzarle nonché l’aderenza ad alcuni obiettivi trasversali, fra i quali: leggere e interpretare un testo di carattere scientifico comunicare e formalizzare procedure rappresentare e convertire oggetti matematici rielaborare in modo personale e originale i contenuti partecipare in modo costruttivo e critico alle lezioni Elemento essenziale è stato il controllo del raggiungimento degli obiettivi prefissati in relazione ai contenuti proposti. Allo scopo di garantire un controllo più puntuale e completo dei livelli di apprendimento si è diversificato il carattere delle prove di verifica, prevedendo prove di diverso tipo e di diversa durata in relazione alla complessità degli obiettivi e all'articolazione dei contenuti. Sono stati proposti test a risposta multipla, relazioni scritte, compiti scritti tradizionali, prove orali, prove pluridisciplinari. In particolare ho svolto: FISICA Almeno due verifiche orali opportunamente distribuite nel trimestre (una delle quali potrà essere sostituita da un test) ed almeno tre nel semestre (due delle quali potranno essere sostituita da un test) Valutazione delle prove scritte I criteri di attribuzione del punteggio in ogni verifica scritta hanno tenuto conto di correttezza e completezza nella risoluzione dei vari quesiti e problemi, oltre che dell’esposizione (chiarezza, ordine, struttura). Il punteggio è stato poi trasformato in un voto da 2 a 10 e la sufficienza è stata attribuita nel caso di corretto svolgimento del 50% della prova. Valutazione delle prove orali Per la valutazione delle verifiche orali ci si è attenuti alla tabella di corrispondenza votogiudizio definita dai dipartimenti e approvata nel Collegio Docenti del 23 ottobre 2012. In sede di Consiglio di Classe, si valuteranno positivamente l’impegno e l’interesse dimostrati, l’applicazione costante, l’atteggiamento intellettualmente curioso e attivamente partecipe al lavoro scolastico. Si terrà conto del miglioramento mostrato dall’allievo nel corso dell’anno scolastico. 5. PROGRAMMA SVOLTO Si riportano di seguito gli argomenti trattati. FISICA CAMPI ELETTRICI E CAMPI MAGNETICI Nucleo tematico Competenze Conoscenze Abilità 4.1 Le cariche elettriche e la legge di Coulomb abcd - Descrivere l'elettrizzazione per contatto, strofinio e induzione e interpretarli. - Calcolare la forza tra due cariche puntiformi, nel vuoto e nei dielettrici. - Metodi di elettrizzazione. - Conduttori e isolanti elettrici. - Cenni di struttura atomica della materia. Nucleo tematico Competenze Conoscenze Abilità - L'unità di misura della carica elettrica. - La legge di Coulomb. - La costante dielettrica relativa e assoluta. - Il principio di sovrapposizione delle forze elettriche. - Applicare il principio di sovrapposizione delle forze. - Descrivere il fenomeno della polarizzazione dei dielettrici. 4.2 Dalle forze ai campi abc - Il concetto di campo. - Definizione operativa di campo gravitazionale. - Definizione operativa di campo elettrico. - Campo elettrico di una carica puntiforme e di più cariche puntiformi. - Rappresentazione dei campi elettrici mediante le linee di forza. - Flusso del campo elettrico e teorema di Gauss. - Descrivere il passaggio dall'interazione a distanza al concetto di campo. - Calcolare il campo gravitazionale generato da una massa. - Determinare (in modulo, direzione e verso) il campo elettrico generato da una carica puntiforme. - Determinare il campo elettrico generato da più sorgenti puntiformi. - Ricavare informazioni sul campo elettrico esaminando mappe di linee di forza. - Calcolare il flusso del campo elettrico attraverso una superficie assegnata. - Applicare il teorema di Gauss per ricavare l'espressione del campo elettrico generato da particolari distribuzioni di cariche. 4.3 II potenziale elettrico e la capacità elettrica abcde - Il carattere conservativo della forza elettrostatica. - L'energia potenziale elettrica e il potenziale elettrico. - La relazione tra campo elettrico e potenziale. - Definire l'energia potenziale elettrica e il potenziale elettrico. - Calcolare l'energia potenziale di un sistema formato da due o più cariche puntiformi. - Calcolare l'energia potenziale elettrica associata a Nucleo tematico 4.4 La corrente elettrica nei metalli Competenze Conoscenze abcde Abilità - La differenza di potenziale elettrico. Il moto delle cariche nei campi elettrici. - La circuitazione del campo elettrostatico. - Campo elettrico e potenziale di un conduttore carico in equilibrio elettrostatico. - Capacità elettrica. Il condensatore. - Il collegamento dei condensatori. - L'energia e la densità di energia di un condensatore carico. particolari campi elettrici uniformi. - Ricavare la relazione tra campo elettrico e potenziale (caso del campo uniforme). - Scrivere le equazioni di moto di una carica elettrica all'interno di campi elettrici uniformi. - Applicare il teorema di Coulomb. - Calcolare la capacità elettrica di un conduttore. - Risolvere problemi sui condensatori. - Il circuito elettrico e la corrente elettrica. - L'intensità della corrente. - Gli strumenti di misura elettrici. - La corrente elettrica nei metalli: interpretazione microscopica. - La resistenza di un conduttore. - Le leggi di Ohm. - La forza elettromotrice e la resistenza interna del generatore elettrico. - La potenza elettrica. - Il collegamento in serie e in parallelo delle resistenze. - L'effetto Joule. Il circuito RC alimentato in tensione continua. - Rappresentare un circuito elettrico elementare indicando i suoi componenti. - Calcolare l'intensità di una corrente elettrica. - Risolvere semplici circuiti elettrici applicando le leggi di Ohm. - Calcolare la resistenza equivalente di un circuito. - Fornire un'interpretazione microscopica del passaggio della corrente in un conduttore metallico. - Calcolare la resistenza di un filo conduttore in funzione della sua temperatura. - Fare il bilancio energetico di un circuito attraversato da corrente. - Descrivere, anche matematicamente, il processo di carica e di scarica di un condensatore. Nucleo tematico Competenze Conoscenze Abilità 4.5 Il campo magnetico abcd - Fenomeni magnetici. - Definizione operativa di campo magnetico: il vettore induzione magnetica. - Campi magnetici prodotti dalla corrente elettrica continua: filo, spira circolare, solenoide. - La forza che un campo magnetico esercita su un circuito percorso da corrente. - La forza tra fili percorsi da corrente. - Il momento magnetico. - II flusso e la circuitazione del campo magnetico. - Descrivere fenomeni magnetici e interpretarli in termini di campo. - Definire, mediante il circuito esploratore, il campo magnetico in una regione dello spazio. - Calcolare e rappresentare vettorialmente il campo magnetico di particolari distribuzioni di correnti continue: filo rettilineo, spira circolare e solenoide. - Calcolare la forza su un tratto di conduttore percorso da corrente e immerso in un campo magnetico. - Calcolare la forza tra fili percorsi da corrente. - Determinare il momento meccanico su una spira percorsa da corrente e immersa in un campo magnetico. - Calcolare il flusso e la circuitazione di un campo magnetico. 4.6 II moto delle cariche elettriche nei campi magnetici abcde - La forza di Lorentz. - II moto delle cariche in un campo magnetico uniforme. - L'effetto Hall. - II campo magnetico nella materia. - II ciclo di isteresi. - Calcolare la forza di Lorentz su una carica in moto in un campo magnetico. - Calcolare il raggio della traiettoria circolare descritta da una carica in un campo magnetico. - Descrivere l'effetto Hall. - Descrivere il comportamento di una sostanza diamagnetica, ferromagnetica e paramagnetica e darne un'interpretazione Nucleo tematico Competenze Conoscenze Abilità microscopica. - Descrivere il ciclo di isteresi e una sua applicazione. ELETTROMAGNETISMO Nucleo tematico Competenze Conoscenze Abilità 5.1 L’induzione elettromagnetica abcde - Descrivere esperimenti in cui si producono correnti indotte. - Calcolare la forza elettromotrice indotta e la corrente indotta. - Stabilire il verso di circolazione della corrente indotta. - Ricavare l’induttanza di un solenoide. - Rappresentare, in funzione del tempo, la corrente di un circuito RL alimentato in continua. - Ricavare l’espressione dell’energia e della densità di energia di un campo magnetico. - Spiegare il principio di funzionamento di un alternatore e di un trasformatore. - La legge di FaradayNeumann-Lenz. - L’autoinduzione. - Le extracorrenti di apertura e di chiusura di un circuito. - L’energia e la densità di energia di un campo magnetico. - La produzione e il trasporto della corrente alternata. - Rappresentare l’andamento di una corrente alternata. 5.2 abcde La sintesi dell’ elettromagnetismo - Le quattro equazioni di Maxwell. - La corrente di spostamento. - Le onde elettromagnetiche. - Lo spettro delle onde elettromagnetiche. - Scrivere, enunciare e spiegare correttamente le quattro equazioni di Maxwell. - Mostrare come le equazioni di Maxwell prevedono l’esistenza delle onde elettromagnetiche. - Ricavare la velocità di Nucleo tematico Competenze Conoscenze Abilità propagazione di un’onda elettromagnetica. - Descrivere lo spettro delle onde elettromagnetiche. Firma studenti Firma docente Liceo Classico Scientifico “Isaac NEWTON” Mod. D05 via Paleologi 22 - Chivasso 10.04.2013 Rev. 0 Documento RELAZIONE CONCLUSIVA Disciplina Inglese Libro adottato Only connect- New directions. Volume 3 - Zanichelli Docente PEGORARO Maria Classe 5A Liceo scientifico di ordinamento Data 12 maggio 2015 1. INDICAZIONI DIDATTICHE Quasi tutti gli allievi hanno conseguito quelli che erano gli obiettivi specificati nel piano di lavoro dipartimentale ossia analizzare aspetti relativi alla cultura dei paesi di cui si parla la lingua, con particolare riferimento all’ambito sociale; confrontare aspetti della propria cultura con aspetti relativi alla cultura dei paesi in cui la lingua è parlata; analizzare semplici testi orali, scritti, iconico-grafici ecc. su argomenti di attualità, letteratura, cinema, arte. 2. FINALITA’ E OBIETTIVI SPECIFICI Si riportano di seguito le indicazioni contenute nel Piano di Lavoro di Dipartimento per la classe quinta del liceo scientifico di ordinamento: Lingua Lo studente dovrà acquisire strutture, abilità e competenze linguistico-comunicative corrispondenti al Livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento al fine di raggiungerne la padronanza. In particolare dovrà consolidare il proprio metodo di studio nell’uso della lingua straniera per l’apprendimento di contenuti non linguistici, coerentemente con l’asse culturale caratterizzante ciascun liceo e con il proseguimento degli studi e/o con l’ambito di attività professionale di interesse personale. Cultura Lo studente approfondirà gli aspetti della cultura relativi alla lingua di studio (ambiti storico-sociale, artistico e letterario) con particolare riferimento alle Relazione conclusiva 1/9 problematiche e ai linguaggi propri dell’epoca moderna e contemporanea. Lo studente sarà guidato all’elaborazione di prodotti culturali di diverse tipologie e generi, su temi di attualità, cinema, musica, arte e letteratura a seconda della caratterizzazione culturale propria di ciascun liceo. In particolare, utilizzerà le nuove tecnologie per fare ricerche, approfondire argomenti, esprimersi creativamente e comunicare con interlocutori stranieri. 3. METODI E STRUMENTI DIDATTICI Per quanto riguarda la metodologia d’insegnamento si è convenuto che: • lo svolgimento del programma sarebbe stato distribuito in maniera equilibrata nel corso dell’anno scolastico onde evitare eccessivi carichi di lavoro e concedere opportuni tempi di recupero e chiarimento agli studenti. • quanto spiegato in classe sarebbe stato rinforzato dal lavoro a casa. forniti • devo precisare che gli alunni non hanno adottato un libro di testo specifico ma sono stati lasciati liberi di studiare su qualsiasi testo in loro possesso anche perché la maggior parte delle informazioni sono state ricavate dagli appunti forniti dall’insegnante e dalle lezioni svolte in maggior parte con l’ausilio di PPT preparati dalla stessa. 4. CRITERI DI VALUTAZIONE E VERIFICA 1. La valutazione è un processo che tiene conto di tutti gli obiettivi presenti nella programmazione di dipartimento. 2. Elemento essenziale è stato il controllo del raggiungimento degli obiettivi prefissati in relazione ai contenuti proposti. 3. Allo scopo di garantire un controllo più puntuale e completo dei livelli di apprendimento è stato diversificato il carattere delle prove di verifica, prevedendo prove di diverso tipo e di diversa durata in relazione alla complessità degli obiettivi e all'articolazione dei contenuti. Sono stati effettuati perciò test a risposta multipla, dialoghi da ricomporre, completare e creare, questionari di verifica della comprensione orale e scritta, redazione di testi (lettere, descrizioni, racconti, relazioni…) dettati, esercizi strutturali, prove di lettura (pronuncia e intonazione), colloqui su strutture di conversazioni, esposizioni orali,prove pluridisciplinari. Valutazione delle prove scritte In ogni verifica scritta sono stati indicati i criteri di attribuzione del punteggio (in genere Relazione conclusiva 2/9 collegato a correttezza e completezza nella produzione orale e scritta, nonché alle caratteristiche dell’esposizione (chiarezza, ordine, struttura). Il punteggio è stato poi trasferito in un voto in decimi in base ad una articolazione che assegnava la sufficienza nel caso di raggiungimento degli obiettivi minimi e in ogni caso comunicato e formalizzato alla riconsegna della prova. Si è stabilito, in accordo con gli altri Dipartimenti, che la sufficienza sarebbe stata assegnata col 60% delle risposte esatte; per gli scritti delle varie materie ( quindi anche di lingua straniera ) si è stabilito che il punteggio variasse dal 2 al 10 con l’assegnazione del voto minimo 1 solo nel caso di compito consegnato in bianco; per quanto riguarda gli elaborati che prevedevano un testo argomentativo o una analisi testuale dell’ambito umanistico sia mono che multidisciplinari si è adottata la griglia del dipartimento di lettere che prevede un intervallo di valutazione dal 3 al 10. Tabella di corrispondenza punteggio, espresso in centesimi, e voto Punteggio/100 0-20 25 30 35 40 45 50 55 60 65 70 75 80 85 90 95 100 Voto/10 2 2.5 3 3.5 4 4.5 5 5.5 6 6.5 7 7.5 8 8.5 9 9.5 10 Valutazione delle prove orali Per la valutazione delle verifiche orali ci si è attenuti alla tabella di corrispondenza votogiudizio definita dai dipartimenti e approvata nel Collegio Docenti del 23 ottobre 2012. 5. PROGRAMMA SVOLTO Il programma svolto quest’anno si presenta un po’ ridotto in quanto due interventi chirurgici mi hanno costretta ad assentarmi per due mesi. Ringrazio le colleghe che mi hanno sostituita egregiamente ma il programma ne ha un po’ risentito. Si riportano di seguito gli argomenti trattati Relazione conclusiva 3/9 INGLESE: Programma svolto ROMANTICISM Historical background Age of revolutions: historical hints of major events happened during the reign of King George III End of home industry: poverty and exploitation 1815: New Corn Law Social unrest due to “Combination act” and suspension of habeas corpus and the government’s repressive response Socialism (Robert Owen) and Luddites George IV William IV: Reform Bill, Factory act, New poor law Romanticism as a cultural movement Countries who experienced this movement and major literary exponents. Etymology of the word “Romanticism” Themes of romantic poetry Comparison between Neoclassicism and Romanticism William Wordsworth Biography Main works Lyrical Ballads (1798) The poet of nature: concept of nature endowed with spirit (pantheism) Process of creation of poetry Childhood, memory, imagination Daffodils (Detailed analysis of most of the lines) 1. Analysis of rhetorical devices, themes The rainbow (Detailed analysis of most of the lines) 1. Analysis of rhetorical devices, themes A slumber did my spirit seal (Detailed analysis of most of the lines) 1. Analysis of rhetorical devices, themes Samuel Taylor Coleridge Biography Primary imagination, secondary imagination and fancy Relazione conclusiva 4/9 The rime of the Ancient Mariner (concise analysis of some passages) 1. Summary 2. Main important themes 3. Moral message Kubla Khan (Detailed analysis of most of the lines) 1. Preface of the poem 2. Analysis of rhetorical devices, themes, explanations of symbols 3. Possible meanings of this poem John Keats Second generation of Romantic poetry Ode on a Grecian urn (1819)- (detailed analysis of most of the lines) 1. Title 2. Emblematic example of ekphrasis 3. Form and meter 4. Rhyme scheme 5. Contents, main themes Negative capability Keats and his critics La belle dame sans merci (detailed analysis of most of the lines) 1. Title 2. Literary ballads (and comparison with popular ballads) 3. Form and meter 4. Analysis of rhetorical devices, themes, explanations 5. More than one possible interpretation for the belle dame VICTORIAN AGE (1837-1901) Historical background Queen Victoria: ascension to the throne, marriage, diary, “modern queen” Party system of the era Chartism and many reforms of the era Growth of cities , rise of population Social classes: upper and lower middle class, peasantry and industrial workers. Social context Imperialism: causes (economic, cultural, political and social factors). Victoria Empress of India (1876) Empire: India, Egypt, Sudan Foreign policy: pax Britannica, Crimean war, Boer wars Commonwealth of Nations: dominions Relazione conclusiva 5/9 Victorian compromise Early Victorian period, mid-Victorian period, late Victorian period: historical background Victorian family: the matrimonial causes act. Role of parents Role of women in society Philosophical background: Darwin and essentialism Victorian literature: many literary movements such as Late Romanticism, Realism, Naturalism, Aestheticism, Decadentism (hints) Victorian literature Charles Dickens Biography Best known works (only titles): 1. A Christmas carol (1843) 2. Oliver Twist (1837-78) 3. David Copperfield (1849-50) Realism as a reaction to Romanticism The Victorian novel: reasons of its flourishing Monthly numbers: advantages and disadvantages C. Dickens as a literary exponent of Victorian realism Themes of his works (criminality, critical attitude towards contemporary society, family, childhood and poverty) Features of his works: Humor, Irony, pathos. Difficult construction of the plot: use of double, narrator Why dickens can’t be considered a social reformer Type of characters Dickens’s limitations and merits. Oscar Wilde Oscar Wilde: biography (divided into two periods: the dandy, the decline) Important teachers: John Ruskin and Walter Pater His sexuality and the trial His works: poetry, prose and plays Aestheticism: anti-Victorian reaction (literary hints) Definition of the artist and of poetry according to aestheticism, The picture of Dorian Gray(1890): 1. Preface 2. Plot; 3. Principal characters; Relazione conclusiva 6/9 4. Themes 5. Influences; 6. Narrative technique. Victorian drama: new luxurious theatres Modern drama: Oscar Wilde The importance of being Earnest 1. Title 2. The plot 3. Features (technique of contrary and shallow characters) 4. Principal characters 5. Themes 6. Setting (London vs Hertfordshire) 7. Language (puns, epigrams, non-senses, paradoxes, irony) Alfred Lord Tennyson Short biography Alfred Lord Tennyson: a Romantic Victorian but also a Compromising Victorian Ulysses (Detailed analysis of most of the lines) 1. Form and meter 2. Analysis of rhetorical devices, themes, explanations 3. Two different views of life: Ulysses and Telemachus 4. References to Greek mythology 5. Dante’s and Homer’s Ulysses MODERNISM Historical background: Edwardian period George V World War I (hints) + psychological and economic consequences England and USA between the two wars League of nations The Irish question The age of anxiety Theoretical and philosophical background: Karl Marx Charles Darwin Friedrich Nietzsche Max Plank Albert Einstein William James Relazione conclusiva 7/9 Sigmund Freud Carl G. Jung Henri Bergson James Frazer Ferdinand De Saussure Influence on literature Modernism as a cultural movement roughly from 1910 to 1960 Thematic features of the movement Devices of Modernist writing: Experiments with point of view Psychological time Stream of consciousness Shifts in perspective, voice and tone Unreliable narrators Use of fragment, non-linear plot Multiple point of view Psychological realism Characters’ quest Associative techniques Differences between pre-modern and modern world Artistic avant-gardes: Fauvism Cubism Dadaism Expressionism Surrealism Futurism James Joyce “Dubliners” A collection of 14+1 short stories (childhood, adolescence, mature life, public life) + “The dead” Joyce’s purpose The struggle for publication (from 1905 to 1914) Features of short stories Themes (paralysis, corruption, death, autobiography, religion, Irish politics, epiphany) Style Total objectivity of the artist “The dead” (“Dubliners”) Relazione conclusiva 8/9 Detailed analysis of some parts of the story Two interpretations of the title Division in 3 parts (Gabriel’s failure as a gentleman, as an Irishman, as a husband) Style (mimetic style, told in the third person) Gabriel Conroy and Joyce Themes “Ulysses” The plot Ulysses and Odissey The mythical method Themes L’insegnante Maria Pegoraro Relazione conclusiva Gli studenti 9/9 Liceo Classico Scientifico “Isaac NEWTON” Mod. D05 via Paleologi 22 - Chivasso 10.04.2013 Rev. 0 Documento RELAZIONE CONCLUSIVA Disciplina ITALIANO C. Bologna – P. Rocchi, Rosa fresca aulentissima, vol. 4-5-6, Libri adottati Loescher Docente FIORE Elda Classe 5A Liceo scientifico di ordinamento Data 12 maggio 2015 1. INDICAZIONI DIDATTICHE Gli alunni appaiono complessivamente tranquilli, ma non sempre attenti e concentrati durante le spiegazioni e soprattutto durante le interrogazioni, considerate da alcuni non come momento di comprensione e arricchimento delle conoscenze, ma come occasione di distrazione e “svago”. Non sono inoltre molto inclini a interventi personali di approfondimento critico, né sempre costanti nello studio, ma si sforzano in genere di esporre – in modo talora anche molto dettagliato – le acquisizioni tratte dal libro di testo e dalle lezioni frontali. In alcuni si rileva invece una apprezzabile capacità di collocare gli argomenti acquisiti in un ambito di conoscenza più vasto ed esteso ad altre materie o ad altri contesti, ed una discreta sensibilità nell’uso non solo corretto, ma scelto, degli strumenti linguistici. 2. FINALITA’ E OBIETTIVI SPECIFICI Si riportano di seguito le indicazioni contenute nel Piano di Lavoro di Dipartimento per la classe quinta del liceo scientifico. Le principali competenze che l’allievo deve acquisire sono: A) Acquisizione della padronanza nell'impiego dello strumento linguistico, curando in particolare: proprietà lessicale; ricchezza ed articolazione del patrimonio espressivo; controllo dei diversi livelli espressivi e stilistici del linguaggio; correttezza morfo-sintattica; uso "critico" della lingua. Relazione conclusiva 1/15 B) Capacità di elaborare un testo scritto secondo le diverse tipologie previste dall’Esame di Stato: analisi testuale (con l’obiettivo di organizzare le risposte alle domande della traccia, così da elaborare un discorso organico, arricchito anche da notazioni personali); saggio breve (scegliere una tesi nell’ambito scelto tra quelli proposti; dare un titolo alla propria trattazione; indicare la destinazione editoriale se richiesta dal documento ministeriale; citare il maggior numero possibile di documenti evidenziando le citazioni con adeguati segni grafici; sviluppare le argomentazioni attraverso un’elaborazione critica; citare con note a fondo pagina o al fondo del saggio le indicazioni bibliografiche); articolo di giornale; tema di ordine storico; tema di ordine generale. C) Sviluppo e affinamento della sensibilità culturale, in generale, e di quella letteraria in particolare, attraverso l’acquisizione di un'effettiva capacità di lettura, cioè: di individuazione e comprensione di tutti i messaggi contenuti in un testo; di valutazione critica della loro diversa importanza; di restituzione razionale e corretta del contenuto del testo stesso; di rielaborazione personale e critica dei significati di cui il testo è espressione. D) Conoscenza precisa dei contenuti culturali e dei messaggi ideali della tradizione letteraria, attraverso lo studio delle linee di sviluppo generale della storia della letteratura italiana e dei suoi testi fondamentali. E) Si insisterà particolarmente sulla capacità di rielaborare in modo critico e autonomo i contenuti proposti durante le lezioni frontali e sull’acquisizione di un metodo di studio autonomo. Obiettivi minimi Conoscere i principali argomenti della storia della letteratura studiata. Saper esporre con sufficiente chiarezza e proprietà lessicale i contenuti appresi. Sapere ordinare e organizzare i contenuti appresi. Essere in grado di leggere e comprendere i principali testi analizzati, riconoscendone i principali aspetti formali e strutturali. Saper ricondurre il testo al genere letterario, d’uso, artistico d’appartenenza. Essere in grado di parafrasare e sintetizzare in modo corretto il testo. Saper analizzare un testo seguendo una griglia di riferimento. Saper leggere in modo consapevole. Conoscere le regole fondamentali per la stesura di testi argomentativi e del saggio breve. Relazione conclusiva 2/15 3. METODI E STRUMENTI DIDATTICI Per quanto riguarda la metodologia d’insegnamento: si è cercato di svolgere il programma in maniera equilibrata nel corso dell’anno scolastico onde evitare eccessivi carichi di lavoro e concedere opportuni tempi di recupero e chiarimento agli studenti; le singole unità didattiche sono state esposte tramite lezioni frontali dialogate per raggiungere meglio l’obiettivo del rigore espositivo e del corretto uso del simbolismo quale specifico mezzo del linguaggio scientifico; quanto spiegato in classe è stato rinforzato dal lavoro a casa, sugli appunti, sul testo, con adeguati esercizi; si sono affiancate al libro di testo fotocopie preparate dal docente per poter confrontare le varie trattazioni, per poter approfondire argomenti e per abituare gli alunni ad un atteggiamento critico nei riguardi di temi affrontati. Si è predisposto l’itinerario didattico in modo da mettere in luce analogie e connessioni tra argomenti appartenenti a temi diversi, allo scopo di realizzarne l'integrazione e di facilitarne la comprensione da parte degli allievi. Modifiche e correzioni all'attività didattica sono state apportate in base ai feed-back ottenuti in itinere, tenendo conto delle specifiche esigenze della classe. Riepilogando, le modalità di lavoro utilizzate sono state: lezione frontale, discussione guidata, attività di recupero e sostegno. Come strumenti di lavoro sono stati impiegati: libro di testo e fotocopie. Per l’attività di recupero si sono svolti corsi di recupero in itinere. Per quanto riguarda lo studio della storia letteraria, per favorire una conoscenza più rigorosa e approfondita, si è cercato di evitare discorsi astratti di carattere generale, senza verifica nei testi d'autore, insistendo, pertanto, sull’opportunità di privilegiare il momento dell'analisi testuale con la classe, rispetto a quello della lezione frontale. A tal fine sono apparsi particolarmente utili sussidi corredati di apparati che fornissero gli strumenti per l'interpretazione dei testi e di questionari che permettessero un controllo preciso delle capacità di comprensione e di analisi. Poiché infine le modalità di svolgimento della prova scritta dell’esame di stato sono molteplici, si è predisposta una adeguata preparazione ai vari tipi di scrittura. In classe si è proceduto ad una lezione frontale di presentazione degli argomenti e all'analisi dei testi scelti. Essa è stata svolta integralmente con la guida dell'insegnante nel caso di autori di particolare complessità e soprattutto di testi poetici, parzialmente nel caso di testi non troppo difficili, soprattutto in prosa. A casa la preparazione si è svolta con lo studio delle principali notizie sull'autore e sul contesto culturale, e il completamento dell’analisi dei testi avviata in classe, rispondendo anche a domande di analisi testuale o ad eventuali richieste di approfondimenti. Relazione conclusiva 3/15 4. CRITERI DI VALUTAZIONE E VERIFICA La valutazione è un processo che tiene conto di tutti gli obiettivi presenti nella programmazione di dipartimento. Si ritiene tuttavia di sottolineare che, in relazione agli obiettivi enunciati per i singoli argomenti, si sono valutati positivamente: l’impegno e l’interesse dimostrati; l’applicazione costante; l’atteggiamento intellettualmente curioso e attivamente partecipe al lavoro scolastico; il miglioramento mostrato dall’allievo nel corso dell’anno scolastico. Elemento essenziale è stato il controllo del raggiungimento degli obiettivi prefissati in relazione ai contenuti proposti, impegnandosi quindi affinché gli alunni conoscessero in modo chiaro e comprensibile le richieste del docente. Allo scopo di garantire un controllo più puntuale e completo dei livelli di apprendimento, si è diversificato il carattere delle prove di verifica, prevedendo prove di diverso tipo e di diversa durata in relazione alla complessità degli obiettivi e all'articolazione dei contenuti: test a risposta multipla, compiti scritti tradizionali, prove orali. Si sono svolte: A) A intervalli regolari, sia nel trimestre sia nel semestre, prove scritte riguardanti: analisi e commento, anche arricchito da note personali, di un testo letterario o non letterario, in prosa o in poesia. Anche se l’analisi testuale può essere svolta per punti (come indicato dalle prove d’esame ministeriali) si è insistito sull’opportunità di elaborare un testo compatto e unitario, non articolato strettamente per singoli punti, onde dimostrare meglio la capacità di organizzare la trattazione della tematica proposta entro uno svolgimento coerente e coeso; sviluppo di un argomento scelto all’interno di grandi ambiti di riferimento storico-politico, artistico-letterario, socio-economico, tecnico-scientifico, da svolgere in una forma scelta tra modelli di scrittura diversi: articolo di giornale, saggio breve (individuare una tesi nell’ambito scelto tra quelli proposti; dare un titolo alla propria trattazione; indicare la destinazione editoriale se richiesta dal documento ministeriale; citare il maggior numero possibile di documenti, evidenziando le citazioni con adeguati segni grafici; sviluppare le argomentazioni attraverso un’elaborazione critica; citare con note a piè di pagina o a margine le indicazioni bibliografiche); sviluppo di un argomento di carattere storico, coerente con i programmi svolti durante l’anno scolastico; trattazione di un tema di ordine generale, tratto dal corrente dibattito culturale. Relazione conclusiva 4/15 B) Una simulazione della prima prova di esame. Le verifiche orali, relative sia alla letteratura italiana che alla Commedia di Dante; hanno seguito, a grandi linee, lo schema seguente: analisi testuale, momento indispensabile per rendere il discorso il più possibile concreto, ed evitare forzature , nonché per stimolare e verificare le capacità interpretative degli allievi; richiesta di collegamenti e confronti sia tematici sia formali tra diversi testi e diversi autori; Valutazione delle prove scritte Nell'attribuzione del voto si è tenuto conto: della competenza linguistica (correttezza ortografica , grammaticale e sintattica, proprietà espressiva, abilità nell'uso di un linguaggio "tecnico", quello critico-estetico), della capacità di sviluppare il testo in modo coerente e coeso, dell'aderenza alla traccia e, nel caso di analisi di testi oppure di temi di argomento letterario o storico, delle capacità di indagine nei rispettivi ambiti, con particolare attenzione alle conoscenze culturali e agli apporti personali. La sufficienza è stata attribuita a svolgimenti corretti sul piano formale e aderenti alla traccia, ancorché privi di contributi personali, utilizzando griglie di valutazione specifiche secondo il modello stabilito in sede di dipartimento. La valutazione è stata compresa tra un voto minimo di 3 (tre) e un voto massimo di 10 (dieci). . Valutazione delle prove orali Per la valutazione delle verifiche orali ci si è attenuti alla tabella di corrispondenza votogiudizio definita dai dipartimenti e approvata nel Collegio Docenti del 15 ottobre 2013. Tabella di corrispondenza voto giudizio Livello Descrittore Voto/10 Nullo Non risponde 2 Gravemente insufficiente Conoscenze estremamente frammentarie; gravi errori concettuali; palese incapacità di condurre un ragionamento coerente; capacità di problem solving: palesemente inadeguata; linguaggio ed esposizione inadeguati. 3 Decisamente insufficiente Conoscenze molto frammentarie; errori concettuali; scarsa capacità di ragionamento; capacità di problem solving: scarse; incapacità di stabilire collegamenti, anche elementari; linguaggio inadeguato. 4 Relazione conclusiva 5/15 Insufficiente Conoscenze modeste, viziate da lacune; poca fluidità nell’esposizione; esposizione in forma mnemonica, insicurezza nei collegamenti; capacità di problem solving: pur dando qualche contributo non raggiunge l’obiettivo; linguaggio accettabile, ma non sempre adeguato. 5 Sufficiente Conoscenze minime, pur con qualche imprecisione; capacità di condurre un ragionamento con qualche lentezza e se opportunamente guidato; capacità di problem solving: se guidato applica i concetti acquisiti trovando almeno una soluzione; linguaggio accettabile. 6 Discreto Conoscenze essenziali, ma ben consolidate; capacità di pensare dall’esperienza al concetto e viceversa; autonomia nell’ambito di semplici ragionamenti; capacità di problem solving: applica i concetti acquisiti trovando almeno una soluzione; linguaggio specifico corretto; capacità di distinguere i fatti dall’interpretazione e dall’opinione; individuare ed esprimere con chiarezza una tesi o una argomentazione. 7 Buono Conoscenze solide, assimilate con chiarezza; fluidità di esposizione; autonomia di ragionamento; capacità di cogliere analogie e differenze fra temi, eventi, problemi; capacità di problem solving: sa trovare più soluzioni a problemi semplici; disinvoltura nell’ inquadrare un documento nel suo contesto storico; buona proprietà di linguaggio. 8 Ottimo Conoscenze ampie e approfondite; capacità di analisi e rielaborazione personale; fluidità nell’esposizione; disinvoltura nel cogliere analogie e differenze tra temi, eventi e problemi; capacità di analisi di un problema o un evento storico complesso; capacità di problem solving: sa trovare più soluzioni a problemi complessi; linguaggio pienamente appropriato; capacità di individuare nessi con altre discipline. 9 Eccellente Conoscenze ampie, approfondite e rielaborate, arricchite da ricerca e riflessione personale; capacità di problem solving: sa trovare più soluzioni, anche originali, a problemi complessi, riuscendo a metterle a confronto padronanza ed eleganza nell’esposizione; disinvoltura nel compiere ampie periodizzazioni; lettura critica di un documento, di un’opera, di un saggio; capacità di sviluppare e comunicare risultati di una analisi o una propria tesi in forma originale e convincente; capacità di effettuare autonomamente ampi collegamenti multidiscipinari. 10 [estratto da “Criteri di valutazione Newton 2013-2014” – delibera 15 del CD 15/10/2013] Relazione conclusiva 6/15 Per l'attribuzione del voto si sono valutate: capacità di analisi, sintesi e collegamento tra i vari argomenti; padronanza espositiva . La sufficienza è stata attribuita a interrogazioni che rivelassero conoscenze abbastanza precise ed una certa proprietà di linguaggio. La valutazione è andata da un voto minimo di 2 (due) a un voto massimo di 10 (dieci). Il rifiuto di presentarsi alla interrogazione non è stato accettato e si è comunque sottoposto l’alunno a qualche quesito, la cui risposta è stata valutata. Relazione conclusiva 7/15 5. PROGRAMMA SVOLTO Si riportano di seguito gli argomenti trattati. L’età del Romanticismo Il Romanticismo europeo: aspetti generali Il Romanticismo in Italia: la ricezione del dibattito romantico in Italia; il ruolo delle riviste; la letteratura romantico-risorgimentale; tra lingua italiana e linguistica europea. Giacomo Leopardi: la vita e l’opera; il pensiero e la poetica Canti: - Ultimo canto di Saffo - Il passero solitario - L'infinito - Alla luna - A Silvia - Le ricordanze - Canto notturno di un pastore errante dell'Asia - La quiete dopo la tempesta - Il sabato del villaggio - A se stesso - La ginestra o il fiore del deserto Operette morali, - Dialogo di Torquato Tasso e del suo genio familiare - Dialogo della Natura e di un Islandese - Dialogo di Federico Ruysch e delle sue mummie - Cantico del gallo silvestre - Dialogo di un Venditore di almanacchi e di un Passeggere - Dialogo di Tristano e di un amico Alessandro Manzoni: la vita e l’opera; il pensiero e la poetica; la produzione poetica e intellettuale: Inni sacri e Odi civili; le tragedie; scritti di teoria letteraria; il romanzo. Inni sacri: - La Pentecoste Odi: - Il cinque maggio Conte di Carmagnola - Coro dell’atto II Adelchi: - Primo coro (III) - Coro dell’atto IV - La morte di Adelchi (V) Relazione conclusiva 8/15 Lettre à M. Chauvet - Storia, poesia e romanzesco Lettera sul Romanticismo - Lettera del 22 settembre 1823 a Cesare D’Azeglio I Promessi Sposi: - lettura integrale Fermo e Lucia: - Il ritratto del conte Egidio - Il ritratto di Gertrude Il romanzo storico in Italia dopo Manzoni, I. Nievo e N. Tommaseo Ippolito Nievo, Le confessioni di un Italiano: - L’incipit del romanzo - La Pisana Niccolò Tommaseo, Fede e bellezza: - La morte di Maria Una visione “dialettale” del mondo : C. Porta e G. G. Belli C. Porta, La Ninetta del Verzee, vv. 193-216; 265-296 G. G. Belli, Sonetti: - Pio Ottavo - La creazzione der monno - Er giorno der giudizzio Il romanzo storico e realistico europeo: in Francia (Stendhal, Balzac, Flaubert), in Russia (Tolstoj, Dostoevskij) L’Europa e l’Italia del secondo Ottocento. La cultura del Positivismo. Il Naturalismo francese. Il Verismo italiano. G. Carducci: la vita; il pensiero e la poetica; testi e temi Rime nuove: - Pianto antico Odi barbare: - Dinanzi alle terme di Caracalla - Alla stazione in una mattina d'autunno - Nevicata Relazione conclusiva 9/15 La Scapigliatura: contestazione ideologica e stilistica Emilio Praga, - Penombre, Preludio Iginio Ugo Tarchetti: - Fosca: Attrazione morbosa Il romanzo dal Naturalismo francese al Verismo italiano Edmond & Jules de Goncourt: - Germinie Lacerteux: Prefazione Emile Zola: - L’Assomoir: Gervaise nella notte di Parigi Federico De Roberto - I Viceré: L’immobilità degli Uzeda Giovanni Verga: la vita, i romanzi preveristi, la svolta verista, poetica e tecnica narrativa del Verga verista, l’ideologia verghiana, il verismo di Verga e il naturalismo zoliano, le novelle, il ciclo dei “Vinti” Vita dei campi: - Fantasticheria - Rosso Malpelo - La Lupa Novelle rusticane: - La roba - Libertà I Malavoglia: - Prefazione - La famiglia Malavoglia - La tragedia - Il ritratto dell’usuraio - La tempesta - L’addio Mastro don Gesualdo: - L’incendio - L’asta delle terre comunali - La morte di Gesualdo Relazione conclusiva 10/15 La reazione al Positivismo e la nuova cultura decadente. La poetica e i temi del Decadentismo Charles Baudelaire: vita, ”I fiori del male” e la produzione successiva I fiori del male: - L’albatro - Corrispondenze Lo spleen di Parigi: - La caduta dell’aureola La poesia simbolista Paul Verlaine, Cose lontane, cose recenti: - Arte poetica - Languore Arthur Rimbaud, Poesie: - Vocali Stéphane Mallarmé, Poesie: - Brindisi - Brezza marina Il romanzo decadente Joris Karl Huysmans, Controcorrente: - La casa del dandy Oscar Wilde, Il ritratto di Dorian Gray: - Il nuovo edonismo Gabriele D'Annunzio: vita, l’estetismo e la sua crisi, i romanzi del superuomo, le opere drammatiche, le “Laudi”, il periodo “notturno” Novelle della Pescara: - Gli idolatri Il piacere: - L’attesa Le vergini delle rocce: - Il programma politico del superuomo L’Isotteo: - Un sonetto in onore della nona rima (Epodo, IV) Poema paradisiaco: - Consolazione Maia: - L’incontro di Ulisse Relazione conclusiva 11/15 Alcyone: - La sera fiesolana - La pioggia nel pineto - Stabat nuda Aestas - I pastori Notturno: - Il cieco veggente Giovanni Pascoli: vita; pensiero e poetica; temi della poesia pascoliana; soluzioni formali; raccolte poetiche. Myricae: - Prefazione - Scalpitìo - Lavandare - X agosto - L'assiuolo Canti di Castelvecchio: - Il gelsomino notturno - La mia sera Poemetti: - Italy Poemi conviviali: - L’ultimo viaggio Prose: - Il fanciullino: La poetica pascoliana Il primo Novecento Le avanguardie: futurismo, espressionismo, dadaismo, surrealismo Filippo Tommaso Marinetti: - Manifesto del Futurismo - Manifesto tecnico della letteratura futurista - La ville charnelle: All’automobile da corsa - Zang tumb tuum: Sperimentalismo grafico I Crepuscolari Guido Gozzano, I colloqui: - La signorina Felicita, ovvero la felicità - Totò Merumeni Sergio Corazzini, Piccolo libro inutile: - Desolazione del povero poeta sentimentale Marino Moretti, Il giardino dei frutti: - A Cesena Relazione conclusiva 12/15 Aldo Palazzeschi: varietà e originalità della produzione Poemi: - La fontana malata - Chi sono L’incendiario: Lasciatemi divertire Italo Svevo: la vita, la cultura, l’opera narrativa Una vita: - Il gabbiano Senilità: - Il desiderio e il sogno La coscienza di Zeno: - La prefazione - Il fumo - La morte del padre - Un matrimonio “sbagliato” - Il finale Luigi Pirandello: la vita, la visione del mondo, la poetica, le novelle, i romanzi, gli esordi teatrali e il periodo “grottesco”, il “teatro nel teatro”, l’ultima produzione teatrale L’umorismo: - Il sentimento del contrario Novelle per un anno: - Ciàula scopre la luna - Il treno ha fischiato Il fu Mattia Pascal: - Prima Premessa e seconda Premessa - Cambio treno! - Lo strappo nel cielo di carta - Il fu Mattia Pascal Uno, nessuno e centomila: - Tutto comincia da un naso - Non conclude Così è (se vi pare) - La verità velata (e non svelata) del finale Sei personaggi in cerca d’autore: - L’ingresso dei sei personaggi - La scena finale Enrico IV - “Preferii restar pazzo” Relazione conclusiva 13/15 L’opera di Ungaretti, Montale, Saba e la scuola ermetica Giuseppe Ungaretti: la vita, la poesia pura, il recupero del canto, l’ultima stagione poetica L'allegria: - Il porto sepolto - Veglia - Sono una creatura - I fiumi - San Martino del Carso - Pellegrinaggio - Commiato - Mattina - Soldati Sentimento del tempo: - Una colomba - Sentimento del tempo Il dolore: - Tutto ho perduto - Non gridate più Eugenio Montale: la vita, la parola e il significato della poesia, scelte formali e sviluppi tematici, le ultime raccolte Ossi di seppia: - I limoni - Non chiederci la parola - Meriggiare pallido e assorto - Spesso il male di vivere ho incontrato - Cigola la carrucola nel pozzo Le occasioni - Non recidere, forbice, quel volto - La casa dei doganieri La bufera e altro: - Piccolo testamento Satura: - Il tu - Caro piccolo insetto - Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale - Piove - Le rime Relazione conclusiva 14/15 Umberto Saba: la vita, la poetica, i temi, le caratteristiche formali Casa e campagna: - A mia moglie - La capra Trieste e una donna: - Città vecchia - Trieste Mediterranee: - Amai - Ulisse Salvatore Quasimodo: diversificazione della sua produzione letteraria Acque e terre - Ed è subito sera - Vento a Tindari Giorno dopo giorno: - Alle fronde dei salici Altre manifestazioni della letteratura novecentesca Beppe Fenoglio, Cesare Pavese, Italo Calvino: accenni sui caratteri generali delle opere Dante Alighieri, La Divina Commedia, "Paradiso" , canti: I - III - VI - XI – XII - XV XVII - XXII - XXVII - XXX - XXXIII Il docente ----------------------------------- Gli studenti ---------------------------------------------------------------------- Relazione conclusiva 15/15 Liceo Classico Scientifico “Isaac NEWTON” Mod. D05 via Paleologi 22 - Chivasso 10.04.2013 Rev. 0 Documento RELAZIONE CONCLUSIVA Disciplina LATINO G. Garbarino – L. Pasquariello, Veluti flos, vol. unico, Libri adottati Paravia Docente FIORE Elda Classe 5A Liceo scientifico di ordinamento Data 12 maggio 2015 1. INDICAZIONI DIDATTICHE La classe, che ho seguito solo nel corso dell’ultimo anno scolastico, appare complessivamente tranquilla, ma non sempre impegnata a dosare adeguatamente interesse e attenzione alle lezioni, selezionando invece in modo piuttosto autonomo le modalità di partecipazione. Alcuni alunni si limitano ad un ascolto un po’ superficiale delle spiegazioni e ad uno studio poco approfondito e costante degli argomenti affrontati, altri seguono con attenzione e sono interessati a precisazioni e chiarimenti, pur mantenendo perlopiù, una impostazione piuttosto scolastica dello studio, nel quale spesso vedono uno strumento per il conseguimento di buoni voti, che gratifichino la loro applicazione, anziché una opportunità di arricchimento culturale e di crescita personale. Infine, se la maggioranza della classe ha incontrato difficoltà ad acquisire chiara coscienza delle strutture morfo-sintattiche latine, quindi non riesce a padroneggiare pienamente i testi in lingua, traducendo in modo disinvolto, si è applicata invece in modo più intenso nell’analisi guidata di diversi brani, per evidenziarne i tratti stilistici e le funzioni espressive. 2. FINALITA’ E OBIETTIVI SPECIFICI Si riportano di seguito le indicazioni contenute nel Piano di Lavoro di Dipartimento per la classe quinta del liceo scientifico di ordinamento e doppia lingua: Lo studio del Latino contribuisce a fondare la consapevolezza delle origini del nostro universo culturale, e quindi a scoprire l'apporto che la lingua e la civiltà latina hanno arrecato alla formazione della cultura europea; esso inoltre favorisce l'educazione Relazione conclusiva 1/11 linguistica, rafforzando - con la comprensione dell'evoluzione che si è compiuta dal latino all'italiano- la competenza nella lingua madre. Accanto a questi obiettivi generali, le finalità dell'insegnamento della materia sono individuate nei seguenti punti: Approfondire e perfezionare la preparazione linguistica attraverso il rafforzamento dello studio della sintassi, l'arricchimento del lessico e l'affinamento delle capacità interpretative sulla base di testi d'autore. Conoscere il mondo e i valori della civiltà latina che trovano espressione nella storia letteraria, ricordando che studiare storia della letteratura significa dare uno sfondo e un contesto preciso alla voce degli autori e richiamare, inoltre, a collegamenti con la filosofia, l'arte, la storia e le scienze. Valorizzare le affinità tra gli autori della tradizione latina - e del mondo classico in generale- e gli autori moderni. Fornire una visione d’insieme, anche puramente informativa, del patrimonio letterario latino. Offrire i principali strumenti interpretativi e critici che consentano di colmare la distanza fra “Noi” e “Loro”, spaziando quindi nell’ambito di tutte le discipline antichistiche: istituzioni civili, mitologia, forme dell’immaginario collettivo, ecc. Rendere gli allievi consapevoli della permanenza di forme e strutture (generi letterari, topoi, convenzioni …) della letteratura latina nella civiltà europea. Guidare gli allievi alla lettura (anche in traduzione) di alcuni autori, per così dire, irrinunciabili sia per la loro importanza intrinseca, sia per la loro forza di permanenza nella storia della cultura europea. Vengono dunque perseguiti i seguenti obiettivi minimi: Padroneggiare, seppur con qualche incertezza, i contenuti grammaticali della lingua latina oggetto di studio nel biennio e nel corso del triennio. Comprendere a grandi linee un testo latino, individuando al suo interno le diverse parti del discorso nelle loro connessioni, e identificando gli aspetti morfologici e sintattici di maggior rilievo. Operare dei confronti pertinenti tra il sistema linguistico latino e quello italiano. Consultare proficuamente il vocabolario di latino. Esporre con chiarezza e proprietà di linguaggio i principali argomenti della storia della letteratura. Orientarsi nell’analisi e nella traduzione di un passo di autori. Comprendere nelle linee generali il contenuto e le problematiche connesse ai testi presi in esame. Relazione conclusiva 2/11 3. METODI E STRUMENTI DIDATTICI Per quanto riguarda la metodologia d’insegnamento: Si è cercato di svolgere il programma in maniera equilibrata nel corso dell’anno scolastico, onde evitare eccessivi carichi di lavoro e concedere opportuni tempi di recupero e chiarimento agli studenti; le singole unità didattiche sono state esposte tramite lezioni frontali dialogate, per raggiungere meglio l’obiettivo del rigore espositivo e del corretto uso del simbolismo quale specifico mezzo del linguaggio scientifico; quanto spiegato in classe è stato poi rinforzato dal lavoro a casa, sugli appunti, sul testo, con adeguati esercizi; al libro di testo si sono affiancate fotocopie, per poter confrontare le varie trattazioni, per poter approfondire argomenti e per abituare gli alunni ad un atteggiamento critico nei riguardi dei temi affrontati. Si è prestata particolare cura nel predisporre l’itinerario didattico in modo da mettere in luce analogie e connessioni tra argomenti appartenenti a temi diversi, allo scopo di realizzarne l'integrazione e di facilitarne la comprensione da parte degli allievi. Modifiche e correzioni all'attività didattica sono state apportate in base ai feed-back ottenuti in itinere, tenendo conto delle specifiche esigenze della classe. Si sono seguite le seguenti modalità di insegnamento: Letteratura: lezione frontale di presentazione dell'argomento ed analisi dei testi; a casa: studio delle notizie essenziali relative all'autore e completamento dell'analisi testuale. Autori: lettura e traduzione collettiva in classe, con individuazione degli elementi caratterizzanti (strutture grammaticali, lessico, stile); a casa: revisione degli argomenti e completamento dell'analisi dei brani (paradigmi, complementi, particolarità, ecc. ). Riepilogando, le modalità di lavoro utilizzate sono state: lezione frontale, discussione guidata, attività di recupero/sostegno Si sono impiegati, come strumenti di lavoro: libro di testo e fotocopie Per l’attività di recupero si sono svolti corsi di recupero in itinere. Relazione conclusiva 3/11 4. CRITERI DI VALUTAZIONE E VERIFICA La valutazione è un processo che tiene conto di tutti gli obiettivi presenti nella programmazione di Dipartimento. Si ritiene tuttavia opportuno sottolineare che, in relazione agli obiettivi enunciati per i singoli argomenti, si sono valutati positivamente: l’impegno e l’interesse dimostrati; l’applicazione costante; l’atteggiamento intellettualmente curioso e attivamente partecipe al lavoro scolastico; il miglioramento mostrato dall’allievo nel corso dell’anno scolastico. Elemento essenziale è stato il controllo del raggiungimento degli obiettivi prefissati in relazione ai contenuti proposti, avendo cura che gli alunni conoscessero in modo chiaro e comprensibile le richieste del docente. Per quanto riguarda le prove scritte, nell'attribuzione del voto si è tenuto conto: della traduzione corretta delle strutture morfo-sintattiche (concordanze, declinazioni, forme verbali, subordinate, costrutti tipici del latino); della scelta appropriata dei singoli termini; della capacità di distinguere i costrutti propri delle due lingue e di elaborare in modo personale una versione italiana dotata di proprietà linguistica e di eleganza formale. Le prove scritte, equamente distribuite tra trimestre e semestre, hanno presentato tipologie diverse, ad esempio la traduzione ex novo di brani di autori in programma per la letteratura, ovvero l’ analisi guidata e comprensione di un testo in lingua latina. Esse sono state finalizzate ad approfondire gli autori dal punto di vista dell’analisi letteraria. Per quanto riguarda le verifiche orali, si è proceduto nel modo seguente: interrogazione di letteratura (analisi testuale di brani in traduzione; collegamenti e confronti tra autori, testi e tematiche; brevi domande di tipo informativo); interrogazione di autori (lettura e traduzione dei testi; individuazione delle regole grammaticali e degli elementi notevoli di carattere lessicale, sintattico, stilistico; richiesta di collegamenti e confronti). Le prove orali sono state almeno due (tre nei casi di insufficienza) per ciascun periodo, di cui una in forma di questionario scritto, e hanno riguardato sia la storia letteraria, sia la traduzione e il commento dei testi letti. Il Latino è stato inoltre inserito in una delle simulazioni di terza prova, effettuata secondo la tipologia B+C Relazione conclusiva 4/11 Valutazione delle prove scritte La valutazione è stata determinata in base alla griglia discussa e concordata all’interno del Dipartimento; in ogni caso si è tenuto anche in considerazione il livello medio raggiunto dalla classe nella prova valutata. La valutazione è stata compresa fra un voto minimo di 2 (due) e un voto massimo di 10 (dieci ). La sufficienza è stata attribuita: nel primo tipo di prova, ad un'interrogazione che rivelasse conoscenze culturali abbastanza precise ed una certa proprietà di linguaggio; nel secondo tipo di prova, ad un'interrogazione che soddisfacesse i criteri enunciati per le prove scritte e per l’interrogazione di letteratura. La valutazione è stata compresa tra un voto minimo di 2 (due) e un voto massimo di 10 (dieci) Valutazione delle prove orali Per la valutazione delle verifiche orali ci si è attenuti alla tabella di corrispondenza votogiudizio, definita dai dipartimenti e approvata nel Collegio Docenti del 15 ottobre 2013. Tabella di corrispondenza voto giudizio Livello Descrittore Voto/10 Nullo Non risponde 2 Gravemente insufficiente Conoscenze estremamente frammentarie; gravi errori concettuali; palese incapacità di condurre un ragionamento coerente; capacità di problem solving: palesemente inadeguata; linguaggio ed esposizione inadeguati. 3 Decisamente insufficiente Conoscenze molto frammentarie; errori concettuali; scarsa capacità di ragionamento; capacità di problem solving: scarse; incapacità di stabilire collegamenti, anche elementari; linguaggio inadeguato. 4 Insufficiente Conoscenze modeste, viziate da lacune; poca fluidità nell’esposizione; esposizione in forma mnemonica, insicurezza nei collegamenti; capacità di problem solving: pur dando qualche contributo non raggiunge l’obiettivo; linguaggio accettabile, ma non sempre adeguato. 5 Sufficiente Conoscenze minime, pur con qualche imprecisione; capacità di condurre un ragionamento con qualche lentezza e se opportunamente guidato; capacità di problem solving: se guidato applica i concetti acquisiti trovando almeno una soluzione; linguaggio accettabile. 6 Relazione conclusiva 5/11 Discreto Conoscenze essenziali, ma ben consolidate; capacità di pensare dall’esperienza al concetto e viceversa; autonomia nell’ambito di semplici ragionamenti; capacità di problem solving: applica i concetti acquisiti trovando almeno una soluzione; linguaggio specifico corretto; capacità di distinguere i fatti dall’interpretazione e dall’opinione; individuare ed esprimere con chiarezza una tesi o una argomentazione. 7 Buono Conoscenze solide, assimilate con chiarezza; fluidità di esposizione; autonomia di ragionamento; capacità di cogliere analogie e differenze fra temi, eventi, problemi; capacità di problem solving: sa trovare più soluzioni a problemi semplici; disinvoltura nell’ inquadrare un documento nel suo contesto storico; buona proprietà di linguaggio. 8 Ottimo Conoscenze ampie e approfondite; capacità di analisi e rielaborazione personale; fluidità nell’esposizione; disinvoltura nel cogliere analogie e differenze tra temi, eventi e problemi; capacità di analisi di un problema o un evento storico complesso; capacità di problem solving: sa trovare più soluzioni a problemi complessi; linguaggio pienamente appropriato; capacità di individuare nessi con altre discipline. 9 Eccellente Conoscenze ampie, approfondite e rielaborate, arricchite da ricerca e riflessione personale; capacità di problem solving: sa trovare più soluzioni, anche originali, a problemi complessi, riuscendo a metterle a confronto padronanza ed eleganza nell’esposizione; disinvoltura nel compiere ampie periodizzazioni; lettura critica di un documento, di un’opera, di un saggio; capacità di sviluppare e comunicare risultati di una analisi o una propria tesi in forma originale e convincente; capacità di effettuare autonomamente ampi collegamenti multidiscipinari. 10 [estratto da “Criteri di valutazione Newton 2013-2014” – delibera 15 del CD 15/10/2013] La sufficienza è stata attribuita: nell’interrogazione di letteratura, ad una prova che rivelasse conoscenze culturali abbastanza precise ed una certa proprietà di linguaggio; nel’interrogazione di autori, ad una prova che soddisfacesse i criteri stabiliti per lo scritto e per l’interrogazione di letteratura. La valutazione è stata compresa tra un voto minimo di 2 (due) e un voto massimo di 10 (dieci). Relazione conclusiva 6/11 5. PROGRAMMA SVOLTO Si riportano di seguito gli argomenti trattati. LETTERATURA L’età di Augusto Caratteri dell’elegia latina; Tibullo e Properzio Ovidio: - Vita - Amores - Heroides - Opere erotico-didascaliche - Fasti - Metamorfosi - Elegie dall’esilio TESTI: Amores: In amore come in guerra Ars amatoria: L’arte di ingannare Metamorphoses: Apollo e Dafne(traduzione e analisi) Pigmalione (traduzione e analisi) L’età giulio-claudia - I primi successori di Augusto e il principato di Nerone - Vita culturale e letteraria - La favola: Fedro - La storiografia: Velleio Patercolo, Valerio Massimo, Curzio Rufo TESTI: Fedro: Il lupo e l’agnello; La volpe e l’uva; La novella della vedova e del soldato; Seneca - La vita - I Dialogi - I trattati - Le Epistole a Lucilio - Lo stile della prosa senecana - Le tragedie - L’Apokolokýntosis TESTI: Dialogi, trattati, Epistole a Lucilio: La vita è davvero breve? (traduzione e analisi). Come trattare gli schiavi (Epistola XLVII: traduzione e analisi) Relazione conclusiva 7/11 La galleria degli occupati Riappropriarsi di sé e del proprio tempo L’angoscia esistenziale La felicità consiste nella virtù L’esperienza quotidiana della morte La poesia nell’età di Nerone - L’epica: Lucano - La satira: Persio TESTI: Lucano: Il proemio Una funesta profezia Persio: Un genere contro corrente: la satira Petronio - La questione dell’autore del Satyricon e la questione del genere letterario - Il contenuto e il mondo del Satyricon TESTI: Trimalchione entra in scena La presentazione dei padroni di casa Trimalchione fa sfoggio di cultura Il testamento di Trimalchione La matrona di Efeso L’età dei Flavi - La poesia epica: Silio Italico, Valerio Flacco, Stazio - L’epigramma: Marziale - La prosa scientifica: Plinio il Vecchio - L’oratoria: Quintiliano TESTI: Marziale: Una poesia che “sa di uomo” Distinzione tra letteratura e vita La scelta dell’epigramma Matrimoni di interesse; La “bella” Fabulla; Tutto appartiene a Candido . . tranne sua moglie!; Il console cliente La bellezza di Bilbili Quadri di vita romana: lo sfratto di Vacerra Nuovi spettacoli: il pugnale di ghiaccio Erotion Quintiliano: Relazione conclusiva Retorica e filosofia nella formazione del perfetto oratore Vantaggi e svantaggi dell’istruzione individuale Vantaggi dell’insegnamento collettivo 8/11 Il principato adottivo e il ritorno della libertà La letteratura nell’età di Adriano e Traiano - La satira: Giovenale - Poesia lirica: i poetae novelli - Oratoria ed epistolografia: Plinio il Giovane - Biografia ed erudizione: Svetonio TESTI: Giovenale: Roma, “città crudele” con i poveri L’invettiva contro le donne Plinio il Giovane: L’eruzione del Vesuvio e la morte di Plinio il Vecchio Inconvenienti di una votazione a scrutinio segreto Uno scambio di pareri sulla questione dei cristiani Tacito - La vita - L’Agricola - La Germania - Il Dialogus de oratoribus - Le opere storiche - La concezione storiografica e la prassi storiografica di Tacito - La lingua e lo stile TESTI: Agricola: La prefazione Il discorso di Calgaco Germania: L’incipit edell’opera (traduzione e analisi) Purezza razziale e aspetto fisico dei Germani (traduzione e analisi) La fedeltà coniugale Historiae: L’inizio delle Historiae) Discorso di Giulio Civile Il punto di vista dei Romani: il discorso di Petilio Ceriale Annales : Il proemio Il matricidio Nerone e l’incendio di Roma La persecuzione dei Cristiani Dall’apogeo al declino dell’Impero - L’età degli Antonini - La dinastia dei Severi e la crisi del III secolo - Cultura e letteratura nell’età degli Antonini: Frontone e Aulo Gellio (accenni) - Cultura e letteratura nel III secolo (accenni) Relazione conclusiva 9/11 Apuleio - La vita - Il De magia - I Florida e le opere filosofiche TESTI: De magia: Metamorfosi: Non è una colpa usare il dentifricio Il proemio e l’inizio della narrazione Lucio diventa asino Psiche, fanciulla bellissima e fiabesca La trasgressione di Psiche La preghiera a Iside Il ritorno alla forma umana e il significato delle vicende di Lucio La letteratura pagana tra III e V secolo - La poesia: Ausonio (accenni) - Oratoria ed epistolografia: Simmaco (accenni) - Storiografia: Ammiano Marcellino - Tra storiografia e biografia: Eutropio e l’Historia Augusta - Claudiano; Rutilio Namaziano TESTI: Ammiano Marcellino: Ultime parole di Giuliano Claudiano: Il rapimento di Proserpina Rutilio Namaziano: Le invettive contro i monaci La letteratura cristiana - Le versioni della Bibbia - Acta martyrum e Passiones - La letteratura apologetica: Minucio Felice e Tertulliano - Ambrogio, Gerolamo (accenni) - Agostino: la vita e il complesso delle opere; le Confessiones; il De civitate Dei TESTI: Agostino: Confessiones: Relazione conclusiva L’incipit Il furto delle pere La misurazione del tempo avviene nell’anima 10/11 AUTORI Lettura, traduzione e analisi dei seguenti testi: Lucrezio: De rerum natura L’inno a Venere (I,.1-49) Elogio di Epicuro (I, 62-79) Il sacrificio di Ifigenia (I, 80-101) La povertà della lingua e la novità della materia (I, 136-148) Seneca: De brevitate vitae 1, 1-4 Epistulae morales ad Lucilium 47 Tacito: Germania, 1; 4; Il docente ________________________________ Studenti _________________________________ __________________________________ Relazione conclusiva 11/11 Liceo Classico Scientifico “Isaac NEWTON” Mod. D05 via Paleologi 22 - Chivasso 10.04.2013 Rev. 0 Documento RELAZIONE CONCLUSIVA Disciplina MATEMATICA Libri adottati Matematica.Blu 2.0 - vol.5 Bergamini - Trifone – Barozzi Zanichelli Docente ROCCATI Mariangela Classe 5A Liceo scientifico di ordinamento Data 12 maggio 2015 1. INDICAZIONI DIDATTICHE La classe è composta attualmente da 19 studenti con interessi e metodi di apprendimento disomogenei. Nel complesso intellettualmente recettiva, nell’ambito della classe non tutti gli studenti raggiungono risultati soddisfacenti per la scarsa concentrazione e un approccio superficiale allo studio. Nel corso del triennio un buon numero di studenti ha realizzato un percorso di maturazione raggiungendo quasi tutti gli obiettivi educativi e cognitivi generali. Alcuni allievi, intellettualmente vivaci e ricettivi, hanno mostrato durante l’intero corso , un atteggiamento di puro apprendimento nei confronti delle attività didattiche e dei diversi stimoli forniti. A causa di gravi problemi famigliari ho potenziato, per quanto possibile, il lavoro di revisione e approfondimento degli argomenti di matematica previsti dalle simulazioni ministeriali di febbraio ed aprile, tralasciando alcuni argomenti di fisica dove c’era più libertà di scelta. 2. FINALITA’ E OBIETTIVI SPECIFICI Si riportano di seguito le indicazioni contenute nel Piano di Lavoro di Dipartimento per la classe quinta del liceo scientifico di ordinamento. Nel corrente anno scolastico si è cercato di stimolare gli allievi ad un approfondimento sempre maggiore degli argomenti trattati, ad un’assimilazione e comprensione tali da consolidare la sua preparazione culturale iniziata al terzo anno. Si è cercato, inoltre, di far loro acquisire una mentalità scientifica che li guidi verso un sereno esame di maturità ed una scelta mirata e meditata di studi universitari. OBIETTIVI Alla fine del triennio l’allievo dovrà dimostrare di : possedere le nozioni ed i procedimenti logici e padroneggiarli sotto l’aspetto concettuale; saper individuare i concetti fondamentali e le strutture di base; aver assimilato un metodi di lavoro deduttivo; aver compreso il valore strumentale della matematica per lo studio delle altre discipline; saper affrontare a livello critico situazioni problematiche, scegliendo in modo flessibile e personalizzato il metodo di approccio e l’eventuale risoluzione; saper spaziare nell’analisi infinitesimale e servirsene per risolvere problematiche reali o simulate (applicazioni alla Fisica); saper riconoscere il contributo dato dalla matematica allo sviluppo delle scienze; possedere una certa padronanza di calcolo; saper cogliere gli strumenti forniti dall’indagine sperimentale; saper tradurre i risultati ottenuti dall’indagine in leggi matematiche con l’ausilio del calcolo differenziale; saper generalizzare i risultati ottenuti; aver compreso che le scienze sperimentali non sono mai un’impresa compiuta ma sono in continuo evolversi. 3. METODI E STRUMENTI DIDATTICI L’itinerario didattico è stato predisposto in modo da mettere in luce analogie e connessioni fra argomenti appartenenti a temi diversi, allo scopo di indurre l’allievo a realizzarne l’integrazione e a facilitarne la comprensione. L’insegnamento è stato condotto per problemi e ho cercato di stimolare gli allievi, dapprima a formulare delle ipotesi di soluzione mediante gli strumenti in loro possesso: l’intuizione e anche la fantasia, poi a ricercarne un procedimento risolutivo, scoprendo opportune relazioni matematiche ed infine a generalizzare e formalizzare il risultato ottenuto. Lo studio dell’analisi infinitesimale, è stato attuato a partire dall’approccio intuitivo alle funzioni (per altro già iniziato nel terzo e quarto anno); si sono dapprima studiate funzioni che lo studente già conosceva dalla geometria analitica, restringendone il domino, calcolandone il modulo, il reciproco, eseguendo particolari trasformazioni. Con il calcolo dei limiti e delle derivate si è giunti ad uno studio meno approssimativo, che ha consentito allo studente di disegnare in modo corretto tutti i tipi di funzione matematica. Non si è tralasciata, comunque, la geometria piana e solida, la quale è stata ripresa tramite la risoluzione dei problemi di massimo e minimo. Ho cercato, per quanto possibile, di far loro acquisire una certa mobilità di passaggio dal grafico di una funzione a quello della sua derivata e di una sua primitiva. Il concetto di integrale è stato introdotto come operazione per dedurne un metodo generale atto al calcolo delle aree, dei volumi, delle lunghezze. Per ciò che riguarda la Fisica, il testo adottato, movendo da fatti sperimentali, costruisce leggi che regolano i processi fisici, ricercando quei concetti fondamentali che permettono allo studente di orientarsi di fronte alle varie tematiche. Si sono svolti esercizi applicativi per consolidare le nozioni apprese e far acquisire agli allievi una sicura padronanza di calcolo. Alle lezioni frontali si sono alternate esercitazioni sia individuali che di gruppo, particolarmente curate al termine di ogni unità didattica principale. 4. CRITERI DI VALUTAZIONE E VERIFICA La valutazione è un processo che tiene conto di tutti gli obiettivi presenti nella programmazione di dipartimento. Si ritiene tuttavia di sottolineare che, in relazione agli obiettivi enunciati per i singoli argomenti, si osserverà la capacità dell'allievo di: conoscere i contenuti dei diversi nuclei applicare in modo corretto le varie tecniche di calcolo analizzare un quesito e rispondere in forma sintetica prospettare soluzioni, verificarle e formalizzarle nonché l’aderenza ad alcuni obiettivi trasversali, fra i quali: leggere e interpretare un testo di carattere scientifico comunicare e formalizzare procedure rappresentare e convertire oggetti matematici rielaborare in modo personale e originale i contenuti partecipare in modo costruttivo e critico alle lezioni Elemento essenziale è stato il controllo del raggiungimento degli obiettivi prefissati in relazione ai contenuti proposti. Allo scopo di garantire un controllo più puntuale e completo dei livelli di apprendimento si è diversificato il carattere delle prove di verifica, prevedendo prove di diverso tipo e di diversa durata in relazione alla complessità degli obiettivi e all'articolazione dei contenuti. Sono stati proposti test a risposta multipla, relazioni scritte, compiti scritti tradizionali, prove orali, prove pluridisciplinari. In particolare ho svolto: MATEMATICA Almeno tre prove scritte opportunamente distribuite nel tempo per il trimestre ed almeno quattro per il semestre; Almeno una verifiche orale e due test opportunamente distribuite nel trimestre ed almeno tre nel semestre (due delle quali potranno essere sostituita da un test) Valutazione delle prove scritte I criteri di attribuzione del punteggio in ogni verifica scritta hanno tenuto conto di correttezza e completezza nella risoluzione dei vari quesiti e problemi, oltre che dell’esposizione (chiarezza, ordine, struttura). Il punteggio è stato poi trasformato in un voto da 2 a 10 e la sufficienza è stata attribuita nel caso di corretto svolgimento del 50% della prova. Valutazione delle prove orali Per la valutazione delle verifiche orali ci si è attenuti alla tabella di corrispondenza votogiudizio definita dai dipartimenti e approvata nel Collegio Docenti del 23 ottobre 2012. In sede di Consiglio di Classe, si valuteranno positivamente l’impegno e l’interesse dimostrati, l’applicazione costante, l’atteggiamento intellettualmente curioso e attivamente partecipe al lavoro scolastico. Si terrà conto del miglioramento mostrato dall’allievo nel corso dell’anno scolastico. Valutazioni comuni Per le classi quinte già da alcuni anni è in uso lo svolgimento di una prova comune preparata dai docenti delle classi quinte. Queste prove vengono rivedute e aggiornate ogni anno sulla base delle indicazioni di programmazione dei singoli docenti. La loro valutazione e il loro uso all’interno della programmazione delle classi è lasciata alla decisione dei singoli docenti. 5. PROGRAMMA SVOLTO Nucleo tematico 1. Le funzioni e le loro proprietà 2. I limiti delle funzioni e il calcolo dei limiti Finalità Obiettivi specifici di apprendimento (minimi) Individuare le principali proprietà di una funzione - Individuare dominio, segno, iniettività, suriettività, biettività, (dis)parità, (de)crescenza, periodicità, funzione inversa di una funzione - Determinare la funzione composta di due o più funzioni - Trasformare geometricamente il grafico di una funzione Apprendere il concetto di limite di una funzione - Calcolare il limite di somme, prodotti, quozienti e potenze di funzioni - Calcolare limiti che si presentano sotto forma indeterminata - Calcolare limiti ricorrendo ai limiti notevoli - Studiare la continuità o discontinuità di una funzione in un punto - Determinare gli asintoti di una funzione - Disegnare il grafico probabile di una funzione 3. La derivata di una funzione Calcolare la derivata - Calcolare la derivata di una funzione di una funzione mediante la definizione - Determinare l’equazione della retta tangente al grafico di una funzione - Calcolare la derivata di una funzione mediante le derivate fondamentali e le regole di derivazione - Applicare le derivate alla fisica Nucleo tematico 4. I teoremi del calcolo differenziale 5. I massimi, i minimi e i flessi 6. Lo studio delle funzioni 7. Gli integrali indefiniti 8. Gli integrali definiti Applicare i teoremi sulle funzioni derivabili - Studiare i massimi, i minimi e i flessi di una funzione - Determinare i massimi, i minimi e i flessi orizzontali mediante la derivata prima - Determinare i flessi mediante la derivata seconda - Risolvere i problemi di massimo e di minimo Studiare il comportamento di una funzione reale di variabile reale - Studiare una funzione e tracciare il suo grafico - Passare dal grafico di una funzione a quello della sua derivata e viceversa Applicare lo studio di funzioni Risolvere un’equazione in modo approssimato - Risolvere equazioni e disequazioni per via grafica - Risolvere problemi con le funzioni - Separare le radici di un’equazione Le equazioni Applicare il teorema di Rolle Applicare il teorema di Lagrange Applicare il teorema di Cauchy Applicare il teorema di De L’Hospital Apprendere il - Calcolare gli integrali indefiniti di funzioni concetto di mediante gli integrali immediati e le integrazione di una proprietà di linearità funzione - Calcolare un integrale indefinito con il Calcolare gli metodo di sostituzione e con la formula di integrali indefiniti di integrazione per parti funzioni anche non - Calcolare l’integrale indefinito di funzioni elementari razionali fratte Calcolare gli integrali definiti di funzioni anche non elementari Usare gli integrali per calcolare aree e volumi di elementi geometrici 9. Obiettivi specifici di apprendimento (minimi) Finalità Apprendere il concetto di equazione - Calcolare gli integrali definiti mediante il teorema fondamentale del calcolo integrale - Calcolare il valor medio di una funzione - Operare con la funzione integrale e la sua derivata - Calcolare l’area di superfici piane e il volume di solidi - Calcolare gli integrali impropri - Applicare gli integrali alla fisica - Risolvere le equazioni differenziali del primo ordine del tipo y’ = f(x), a variabili separabili, lineari Finalità Obiettivi specifici di apprendimento (minimi) differenziali differenziale Risolvere alcuni tipi di equazioni differenziali - Risolvere problemi di Cauchy del primo ordine - Applicare le equazioni differenziali alla fisica 10. Appropriarsi del concetto di probabilità classica, statistica, soggettiva, assiomatica Calcolare la probabilità di eventi semplici Calcolare la probabilità di eventi complessi - Calcolare la probabilità (classica) di eventi semplici. - Calcolare la probabilità di eventi semplici secondo la concezione statistica, soggettiva o assiomatica. - Calcolare la probabilità della somma logica e del prodotto logico di eventi. - Calcolare la probabilità condizionata. - Calcolare la probabilità nei problemi di prove ripetute. - Applicare il calcolo combinatorio per la determinazione di un valore di probabilità. - Applicare il teorema di Bayes. Nucleo tematico La probabilità (Cenni) Firma studenti Firma docente Liceo Classico Scientifico “Isaac NEWTON” Mod.D05 via Paleologi 22 - Chivasso 10.04.2013 Rev. 0 Documento RELAZIONE CONCLUSIVA Disciplina RELIGIONE Libro adottato BIBBIA Docente VIZZONE Patrizia (supplente di CENA Nadia) Classe 5A Liceo scientifico di ordinamento Data 12 maggio 2015 1. INDICAZIONI DIDATTICHE Tutti gli allievi hanno dimostrato interesse per il programma proposto. Hanno partecipato attivamente alle discussioni, ai lavori e ai confronti, intervenendo in modo appropriato e costruttivo anche dal punto di vista della relazione educativa. Nell’arco del percorso scolastico gli allievi, secondo le loro potenzialità e peculiarità personali, hanno sviluppato uno spiccato senso critico e raggiunto una buona maturità. 2. FINALITA’ E OBIETTIVI SPECIFICI Si riportano di seguito le indicazioni contenute nel Piano di Lavoro di Dipartimento per la classe quinta del liceo scientifico di ordinamento: PROFILO GENERALE E COMPETENZE L'insegnamento della religione cattolica (Irc) risponde all'esigenza di riconoscere nei percorsi scolastici il valore della cultura religiosa e il contributo che i principi del cattolicesimo offrono alla formazione globale della persona e al patrimonio storico, culturale e civile del popolo italiano. Nel rispetto della legislazione concordataria, l'Irc si colloca tra le finalità della scuola con una proposta formativa specifica, offerta a tutti quelli che intendano avvalersene. Contribuisce alla formazione con particolare riferimento agli aspetti spirituali ed etici dell'esistenza, in vista di un inserimento responsabile nella vita civile e sociale, nel mondo universitario e del lavoro. L'Irc, partecipando allo sviluppo degli assi culturali, con la propria identità disciplinare, assume il profilo culturale, educativo e professionale dei licei; si colloca nell'area linguistica e comunicativa, tenendo conto della specificità del linguaggio religioso e della portata relazionale di ogni espressione religiosa; offre un contributo specifico sia nell'area metodologica, arricchendo Relazione conclusiva 1/4 le scelte epistemologiche per l'interpretazione della realtà, sia nell'area logicoargomentativa, fornendo strumenti critici per la lettura e la valutazione del dato religioso, sia nell'area storico-umanistica, per gli effetti che storicamente la religione cattolica ha prodotto e produce nella cultura italiana, europea e mondiale; si collega, per la ricerca di significati e l'attribuzione di senso, all'area scientifica, matematica e tecnologica. Lo studio della religione cattolica promuove, attraverso un'adeguata mediazione educativo - didattica, la conoscenza della concezione cristiano-cattolica del mondo e della storia, come risorsa di senso per la comprensione di sé, degli altri e della vita. A questo scopo l'Irc affronta la questione universale della relazione tra Dio e l'uomo, la comprende attraverso la persona e l'opera di Gesù Cristo e la confronta con la testimonianza della Chiesa nella storia. In tale orizzonte, offre contenuti e strumenti per una riflessione sistematica sulla complessità dell'esistenza umana nel confronto aperto fra cristianesimo e altre religioni, fra cristianesimo e altri sistemi di significato. L'Irc, nell'attuale contesto multiculturale, mediante la propria proposta, promuove tra gli studenti la partecipazione a un dialogo autentico e costruttivo, educando all'esercizio della libertà in una prospettiva di giustizia e di pace. 3. METODI E STRUMENTI DIDATTICI Per quanto riguarda la metodologia d’insegnamento, si conviene che: A) lo svolgimento del programma è stato distribuito in maniera equilibrata nel corso dell’anno scolastico onde evitare eccessivi carichi di lavoro e concedere opportuni tempi di recupero e chiarimento agli studenti; B) le singole unità didattiche sono state esposte tramite lezioni frontali dialogate per raggiungere meglio l’intelligenza emotiva degli alunni e gli obiettivi prefissati; C) in parte sono state utilizzate fotocopie preparate dal docente e il testo della Bibbia così da favore il confronto delle varie trattazioni, approfondire gli argomenti e abituare gli alunni ad un atteggiamento critico nei riguardi di temi affrontati. Il docente ha predisposto il suo itinerario didattico in modo da mettere in luce analogie e connessioni tra argomenti appartenenti a temi diversi allo scopo di realizzarne l'integrazione e di facilitarne la comprensione da parte degli allievi. Ove è stato necessario ha apportato modifiche e correzioni all'attività didattica in base ai feed-back ottenuti in itinere, ha tenuto conto delle specifiche esigenze della classe. Riepilogando, le modalità di lavoro utilizzate sono state: lezione frontale lezione interattiva discussione guidata percorso di educazione alla responsabilità, attraverso attività di sensibilizzazione e promozione della donazione di sangue. Gli strumenti di lavoro sono stati: testo della Bibbia Relazione conclusiva 2/4 dispense o fotocopie sussidi audiovisivi sussidi informatici 4. CRITERI DI VALUTAZIONE E VERIFICA La valutazione è un processo che tiene conto di tutti gli obiettivi presenti nella programmazione di dipartimento. Si ritiene tuttavia di sottolineare che i criteri di valutazione rispecchiano la strategia educativa degli insegnanti, che mirano non tanto a far crescere in pochi allievi una dotta erudizione sull'argomento, quanto piuttosto a suscitare in tutti una disponibilità a considerare in modo intelligente, con rispetto e attenzione, la cultura religiosa, in particolare quella cristiano-cattolica, come occasione di maturazione piena per la vita dell'individuo e della società, avendo constatato con i propri strumenti culturali e critici la ragionevolezza del credere. La verifica è stata continua, soprattutto attraverso gli sviluppi del confronto aperto in classe, ma anche attraverso prove oggettive di verifica/autoverifica o produzione di lavori personali. Elemento essenziale è stato il controllo del raggiungimento degli obiettivi prefissati in relazione ai contenuti proposti. 5. PROGRAMMA SVOLTO Si riportano di seguito gli argomenti trattati: Attività di conoscenza e autostima. L’esperienza di studio all'estero raccontata dai nostri alunni: impressioni e riflessioni di classe. I comandamenti: quanto sono conosciuti e ancora attuali. I 10 comandamenti oggi secondo i giovani: analisi. Origine storica e culturale dei comandamenti. Comandamenti: confronto tra versione biblica (Dt 5, 6-21) e il Catechismo della Chiesa Cattolica. Il testamento di Tito (F. De Andrè): analisi del testo e confronto con i comandamenti del catechismo La responsabilità e la libertà delle scelte personali: coerenza del proprio agire. 1° comandamento: non avrai altro Dio all’infuori di me. Gli idoli del nostro tempo. L'immagine e il pensiero comune di Dio: analisi degli stereotipi comuni. Dio ha creato l'uomo o viceversa? Confronto tra credenti e non credenti. Film: Un sogno per domani. Quanto influenza il proprio agire. 2° comandamento: non nominare il nome di Dio invano. Abuso del nome di Dio. 3º comandamento: rispettare il giorno di festa. Il senso della festa. 4° comandamento: onora il padre e la madre. Gli impegni che implica questo Relazione conclusiva 3/4 comandamento. 5° comandamento: si uccide in tanti modi. 6° comandamento: non commettere atti impuri. Vivere la sessualità in modo responsabile. L'amore non si "fa" si vive. Il senso e il valore dell’amore e della sessualità nella Bibbia, nel Catechismo della Chiesa Cattolica e nelle religioni. 7° comandamento: non rubare. Privare gli altri di una vita degna di essere vissuta. 8° comandamento: non dire falsa testimonianza. Illusioni e false convinzioni. L’obbedienza non è più una virtù. 9° e 10° comandamento: non desiderare la donna e la roba d’altri. Il desiderio smisurato verso tutto e tutti. La Sindone: quel volto sfumato sul telo sindonico. Relazione conclusiva 4/4 Liceo Classico Scientifico “Isaac NEWTON” Mod. D05 via Paleologi 22 - Chivasso 10.04.2013 Rev. 0 Documento RELAZIONE CONCLUSIVA Disciplina Scienze Libro adottato Curtis et alii “Invito alla biologia”- Zanichelli Docente Nepote Silvia Classe 5A Liceo scientifico di ordinamento Data 12 maggio 2015 1. INDICAZIONI DIDATTICHE La classe è composta da 19 studenti di cui 8 ragazze, uno studente proviene dalla 5A dello scorso anno scolastico. Gli alunni si sono sostanzialmente integrati tra loro dal punto di vista relazionale. Quasi tutti gli allievi si sono impegnati nell’organizzare il proprio metodo di studio in modo coerente e rigoroso. All’interno del gruppo si sono distinti allievi seri, capaci di assimilazione strutturata dei contenuti e di rielaborazione organica degli stessi, poco inclini tuttavia ad approfondimenti personali o a valutazioni critiche autonome dei materiali di studio. Altri studenti, invece, più fragili e meno assidui nello studio, hanno manifestato diffuse criticità e nella acquisizione rigorosa dei contenuti e nella loro utilizzazione pertinente nei lavori di produzione personale. 2. FINALITA’ E OBIETTIVI SPECIFICI Si riportano di seguito le indicazioni contenute nel Piano di Lavoro di Dipartimento per la classe quinta del liceo scientifico di ordinamento: Nel quinto anno è previsto l’approfondimento della chimica organica. Il percorso di chimica e quello di biologia si intrecciano poi nella biochimica, relativamente alla struttura e alla funzione di molecole di interesse biologico, ponendo l’accento sui processi biologici/biochimici nelle situazioni della realtà odierna e in relazione a temi di attualità in particolare quelli legati all’ingegneria genetica e alle sue applicazioni. Scienze della Terra Si studiano i complessi fenomeni meteorologici e i modelli della tettonica globale, con Relazione conclusiva 1/6 particolare attenzione a identificare le interrelazioni tra i fenomeni che avvengono a livello delle diverse organizzazioni del pianeta (litosfera, atmosfera, idrosfera). Si potranno svolgere inoltre approfondimenti sui contenuti precedenti e/o su temi scelti ad esempio tra quelli legati all’ecologia, alle risorse energetiche, alle fonti rinnovabili, alle condizioni di equilibrio dei sistemi ambientali (cicli biogeochimici), o su altri temi, anche legati ai contenuti disciplinari svolti negli anni precedenti. Tali approfondimenti saranno svolti, quando possibile, in raccordo con i corsi di fisica, matematica, storia e filosofia. Il raccordo con il corso di fisica, in particolare, favorirà l’acquisizione da parte dello studente di linguaggi e strumenti complementari che gli consentiranno di affrontare con maggiore dimestichezza problemi complessi e interdisciplinari. La dimensione sperimentale, infine, potrà essere ulteriormente approfondita con attività da svolgersi non solo nei laboratori didattici della scuola, ma anche presso laboratori di università ed enti di ricerca, aderendo anche a progetti di orientamento. 3. METODI E STRUMENTI DIDATTICI Per quanto riguarda la metodologia d’insegnamento, in dipartimento si è convenuto che: • lo svolgimento del programma è stato distribuito in maniera equilibrata nel corso dell’anno scolastico onde evitare eccessivi carichi di lavoro e concedere opportuni tempi di recupero e chiarimento agli studenti. • le singole unità didattiche sono state esposte tramite lezioni frontali dialogate per raggiungere meglio l’obiettivo del rigore espositivo, del corretto uso del simbolismo quale specifico mezzo del linguaggio scientifico. • quanto spiegato in classe è stato poi rinforzato dal lavoro a casa, sugli appunti, sul testo, con adeguati esercizi. • Riepilogando, le modalità di lavoro che sono state utilizzate sono: lezione frontale lezione interattiva problem solving lavoro di gruppo discussione guidata attività di laboratorio attività di recupero e sostegno in itinere • • • • • • • • • Gli strumenti di lavoro sono stati i seguenti: • • • • • libro di testo dispense o fotocopie (eventualmente) sussidi audiovisivi sussidi informatici laboratorio Relazione conclusiva 2/6 • In particolare, per l’attività di recupero sono state svolte: • attività di recupero in itinere nelle ore curricolari 4. CRITERI DI VALUTAZIONE E VERIFICA La valutazione è un processo che tiene conto di tutti gli obiettivi presenti nella programmazione di dipartimento. Si ritiene tuttavia di sottolineare che, in relazione agli obiettivi enunciati per i singoli argomenti, sono stati valutati negli allievi: la conoscenza degli argomenti trattati l’uso del lessico specifico e l’esposizione l’applicazione delle conoscenze la comprensione e la rielaborazione delle conoscenze Elemento essenziale è stato il controllo del raggiungimento degli obiettivi prefissati in relazione ai contenuti proposti. Allo scopo di garantire un controllo più puntuale e completo dei livelli di apprendimento si è provveduto a diversificare il carattere delle prove di verifica, prevedendo prove di diverso tipo e di diversa durata in relazione alla complessità degli obiettivi e all'articolazione dei contenuti. Sono stati svolti perciò test a risposta multipla, corrispondenze, vero o falso (con motivazione), compiti scritti con domande aperte, prove orali. Si è garantito lo svolgimento delle prove orali per tutti quegli studenti che hanno evidenziato un profitto insufficiente nelle prove scritte. Per la valutazione delle prove scritte: In ogni verifica scritta sono stati indicati i criteri di attribuzione del punteggio (in genere collegato a correttezza e completezza nella risoluzione dei vari quesiti e problemi, nonché alle caratteristiche dell’esposizione (chiarezza, ordine, struttura)). Il punteggio è stato poi trasferito in un voto in decimi in base ad una articolazione che assegna la sufficienza nel caso di raggiungimento degli obiettivi minimi e in ogni caso è stato comunicato e formalizzato alla riconsegna della prova. E’ stata assegnata la sufficienza ai compiti correttamente svolti al 60%. Sono state svolte almeno due prove scritte per ogni periodo didattico (trimestre e/o semestre). Per la valutazione delle interrogazioni: Per la valutazione delle interrogazioni ci si è attenuti allo schema seguente, che ha la funzione di correlare i voti assegnati ad un insieme di descrittori. Tabella di corrispondenza voto giudizio Livello Gravemente insufficiente Descrittore Voto/10 Conoscenze estremamente frammentarie; gravi errori concettuali; palese incapacità di avviare procedure; linguaggio ed esposizione inadeguati. 2-3 Relazione conclusiva 3/6 Decisamente insufficiente Conoscenze molto frammentarie; errori concettuali; scarsa capacità di gestire procedure; incapacità di stabilire collegamenti, anche elementari; linguaggio inadeguato. 3-4 Insufficiente Conoscenze frammentarie, non strutturate, confuse; modesta capacità di gestire procedure; difficoltà nello stabilire collegamenti fra contenuti; linguaggio non del tutto adeguato. 4-5 Non del tutto sufficiente Conoscenze modeste, viziate da lacune; poca fluidità nello sviluppo del ragionamento; applicazione di regole in forma mnemonica, insicurezza nei collegamenti; linguaggio accettabile, non sempre adeguato. 5-6 Sufficiente Conoscenze adeguate, pur con qualche imprecisione; padronanza del ragionamento, anche con qualche lentezza e capacità di gestire e organizzare procedure se opportunamente guidato; linguaggio accettabile. Discreto Conoscenze omogenee e ben consolidate; capacità di previsione e controllo; capacità di collegamenti e di applicazione delle regole; linguaggio adeguato e preciso. 6-7 Buono Conoscenze solide, assimilate con chiarezza; autonomia di collegamenti e di ragionamento e capacità di analisi; riconoscimento di schemi, adeguamento di procedure esistenti; individuazione di semplici strategie di risoluzione e loro formalizzazione; buona proprietà di linguaggio. 7-8 Ottimo Conoscenze ampie e approfondite; capacità di analisi e rielaborazione personale; possesso di dispositivi di controllo e di adeguamento delle procedure; capacità di costruire proprie strategie di risoluzione; linguaggio rigoroso, sintetico ed essenziale. 8-9 Eccellente Conoscenze ampie, approfondite e rielaborate, arricchite da ricerca e riflessione personale; disinvoltura nel costruire proprie strategie di risoluzione, capacità di sviluppare e comunicare risultati di una analisi in forma originale e convincente. 9-10 6 Sia per quanto riguarda le prove scritte che per quanto riguarda le prove orali, eventuali valutazioni intermedie tra due interi (mezzi voti e/o +/-) sono stati calcolati attraverso la proporzione aritmetica tra il totale del punteggio conseguito dall’alunno con le sue risposte corrette e il punteggio totale previsto dalla prova, ovviamente rapportando il tutto in decimi. In sede di Consiglio di Classe, sono stati valutati positivamente l’impegno e l’interesse dimostrati, l’applicazione costante, l’atteggiamento intellettualmente curioso e attivamente partecipe al lavoro scolastico. Si è tenuto conto del miglioramento mostrato dall’allievo nel corso dell’anno scolastico. Relazione conclusiva 4/6 5. PROGRAMMA SVOLTO Si riportano di seguito gli argomenti trattati: BIOLOGIA Il Sistema Nervoso centrale e periferico Genetica di batteri e virus. Trasformazione, coniugazione e trasduzione Batteriofagi: ciclo litico e ciclo lisogeno Retrovirus La tecnologia del DNA ricombinante: -importanza dei vettori: plasmidi e batteriofagi enzimi e siti di restrizione. Tecniche di clonaggio di frammenti di DNA. Reazione a catena della polimerasi. Parte del programma di biologia è stato svolto con la metodologia CLIL CHIMICA Equilibri chimici e pH Chimica organica Gli idrocarburi alifatici e aromatici: proprietà chimico-fisiche. Gli isomeri conformazionali: la rotazione del legame c-c. Isomeria di posizione e geometrica. Reattività degli idrocarburi saturi.. Principali reazioni di alcheni e alchini: addizioni. Concetto di aromaticità. - Reattività dei composti aromatici. Gli isomeri configurazionali. I gruppi funzionali. Proprietà chimico-fisiche di: alogenuri alchilici, alcoli, ammine, composti carbonilici, acidi carbossilici e loro derivati (esteri e ammindi) Biochimica: glucidi, lipidi, proteine ed acidi nucleici Il metabolismo dei carboidrati: glicolisi, respirazione aerobica Ciclo di Krebs, fosforilazione ossidativa e sintesi di ATP), e fermentazione. SCIENZE della TERRA I modelli della tettonica globale Dinamica endogena: struttura interna della Terra, vulcani e terremoti Teorie interpretative: deriva dei continenti (Wegener 1913) tettonica a zolle (Hess, Vine, Wilson ...) Principali processi geologici ai margini delle placche. Verifica del modello globale: il paleomagnetismo, i punti caldi. Strutture geografiche: continentali (tavolati, cratoni, orogeni, rift), oceaniche (piattaforma continentale, scarpata, archi insulari, dorsali) L’insegnante Relazione conclusiva Gli studenti 5/6 Relazione conclusiva 6/6 Liceo Classico Scientifico “Isaac NEWTON” Mod. D05 via Paleologi 22 - Chivasso 10.04.2013 Rev. 0 Documento RELAZIONE CONCLUSIVA Disciplina STORIA Libro adottato Epoche (ed. blu), vol. 2 e 3 - Bruno Mondadori Docente VELLUDO FULVIA Classe 5A Liceo scientifico di ordinamento Data 12 maggio 2015 1. INDICAZIONI DIDATTICHE Con l’avvio del quinto anno sono rientrati Martini Simone e Milano Arianna dopo un periodo di studio all’estero ed è stato inserito, a fine settembre 2014, Cesarato Ludovico, proveniente da un’iscrizione al quinto anno presso un Liceo esterno, ma già studente del Newton nel quinquennio e non ammesso all’Esame di Stato nell’anno scolastico 2013-2014. Diligenti, puntuali nel rispetto delle scadenze di compiti e verifiche e disponibili al dialogo educativo, gli studenti hanno mantenuto nel corso del triennio uno stile di apprendimento per lo più scolastico, puntando più alla restituzione degli argomenti affrontati che alla loro rielaborazione personale o integrazione con materiali di altri saperi. Nel corso del quinto anno alcuni allievi hanno dimostrato piena autonomia nello studio e nella organizzazione dei contenuti e, a conclusione del percorso liceale, risultano “attrezzati” per raccordi interdisciplinari di ampio respiro; altri invece rimangono su un livello di mera preparazione scolastica, con stratificazione di conoscenze non sempre organicamente correlate; altri, al limite di una stentata sufficienza, mostrano ancora fragilità diffuse nella produzione strutturata orale e/o scritta di contenuti. Relazione conclusiva 1/13 2. FINALITA’ E OBIETTIVI SPECIFICI Nel corrente anno scolastico la classe 5A.LS Ordinamento ha affrontato il quinto anno del percorso liceale previsto dalla scansione della Riforma Gelmini. Sono state pertanto seguite le nuove Indicazioni ministeriali in merito alle finalità, alle competenze, agli obiettivi specifici e ai contenuti per la filosofia e per la storia, cercando di adattarli alla decurtazione oraria settimanale imposta dalla Riforma. L’intervento didattico, finalizzato alla formazione di studenti capaci di operare ampie sintesi organiche, di concettualizzare contenuti tratti dal manuale, di gestire materiale sempre più corposo relativo ai contenuti complessi dell’ultimo anno, è stato fortemente ridimensionato nella sua efficacia dalla pesante riduzione del monte ore settimanale (da tre a due ore di storia). Con continuità rispetto al primo anno del triennio è stato inoltre proseguito un lavoro trasversale, di affinamento della capacità espositiva, volto a consolidare l’organizzazione logica dei contenuti e l’utilizzo consapevole dei termini tecnici delle discipline. FINALITA’ Orientarsi con sempre maggior destrezza nell’ambito del pensiero astratto. Acquisire abitudine alla riflessione e al controllo dell’emotività. Acquisire con sempre maggior consapevolezza una visione del mondo unitaria e organica. Saper cogliere situazioni problematiche, di contrasto, di contraddizione sia all’interno di una stessa area disciplinare, sia fra aree diverse. Saper elaborare soluzioni ipotetiche alternative di un problema. Saper esporre i contenuti in modo sempre più organico, coerente ed esaustivo conseguendo rigore e precisione lessicale, argomentativa, concettuale. Allenare e consolidare operazioni mentali quali: classificazione e categorizzazione, inferenza, deduzione logica, traslazione mentale sull’asse cronologico, seriazione sulla base di diversi parametri, individuazione di nessi causali. Saper analizzare criticamente i fenomeni storico-culturali, scomponendoli nelle loro dimensioni costitutive (etiche, assiologiche, politiche, culturali, etc.) Saper organizzare e rielaborare i contenuti appresi. Relazione conclusiva 2/13 OBIETTIVI DIDATTICI SPECIFICI Favorire l'acquisizione di conoscenze relative a: contenuti storici (informazioni su epoche e fatti storici) concetti (in modo da poterli definire, riconoscere, utilizzare, contestualizzare, storicizzare, attualizzare, porre in relazione) lessico tecnico della disciplina e basilare "attrezzatura" per la collocazione cronologica e spaziale dei fatti storici. Sviluppare la capacita' di comprensione leggere e comprendere il manuale, estrapolare eventuali informazioni implicite; individuare tesi fondamentali e idee-chiave; cogliere problemi; individuare relazioni temporali, spaziali, causali; cogliere costellazioni causali; individuare situazioni di congruenza, di inclusione, di intersezione concettuale; confrontare tesi e concezioni per individuarne analogie e differenze. Sviluppare le capacità di rielaborazione e di esposizione saper usare in modo appropriato il lessico tecnico; saper formulare definizioni rigorose; saper usare parametri differenti su uno stesso insieme-campione per effettuare classificazioni differenziate; saper applicare a nuovi argomenti di studio alcune dinamiche costanti dei fenomeni storici; saper trasferire nella propria esposizione le conoscenze contenutistiche, concettuali, argomentative e lessicali acquisite. Sviluppare le capacità di analisi, di sintesi e di utilizzo del pensiero divergente studiare un'epoca o un fenomeno storico analizzandone i vari aspetti (demografico, economico, sociale, culturale, politico, giuridico, militare ) costruire percorsi trasversali a "temi", selezionando singole problematiche all'interno di sistemi complessi; produrre elaborati/saggi brevi di carattere storico a partire da una traccia assegnata (in collaborazione con i docenti di lettere, in vista della prima prova scritta dell’Esame di Stato). Sviluppare le capacita' di valutazione saper riconoscere e valutare il diverso peso giocato dalle varie componenti all'interno di un fenomeno storico complesso; Relazione conclusiva 3/13 saper formulare valutazioni personali, autonome e contenutisticamente ben supportate. 3. METODI E STRUMENTI DIDATTICI Per quanto riguarda la metodologia d’insegnamento, si conviene che: • lo svolgimento del programma, ampio e corposo nell’ultimo anno di Liceo, è stato distribuito in maniera equilibrata nel tempo disponibile, onde evitare eccessivi carichi di lavoro e concedere opportuni tempi di assimilazione, di recupero e chiarimento agli studenti. • le singole unità didattiche sono state esposte tramite lezioni frontali dialogate per raggiungere meglio l’obiettivo della comprensione e del rigore espositivo, del corretto uso della terminologia quale specifico mezzo del linguaggio scientifico. • quanto spiegato in classe è stato poi rinforzato dal lavoro quotidiano a casa, sugli appunti, sul testo. • Sono state affiancati al libro di testo fotocopie (preparate dal docente) ed eventuali altri testi per poter confrontare le varie trattazioni, per poter approfondire argomenti e per abituare gli alunni ad un atteggiamento critico nei riguardi di temi affrontati. E’ stato talvolta necessario apportare modifiche e correzioni all'attività didattica in base ai feed-back ottenuti in itinere, dai quali è emersa spesso l’esigenza di una presentazione più rallentata dei nuovi argomenti e di una ripresa collettiva in classe di alcune tematiche non adeguatamente comprese. Riepilogando, le modalità di lavoro utilizzate sono: lezione frontale lezione interattiva discussione guidata attività di recupero/sostegno Relazione conclusiva 4/13 Gli strumenti di lavoro sono: libro di testo dispense o fotocopie (eventualmente) In particolare per l’attività di recupero sono state organizzate: Pause didattiche in itinere a classe intera per il recupero di eventuali difficoltà generalizzate Lezioni in orario extracurricolare attraverso il progetto d’Istituto “Auxilium” (cfr. POF) Eventuale organizzazione di verifiche di recupero, previa segnalazione, agli studenti più incerti, delle carenze metodologiche e contenutistiche, e dopo aver fornito loro l’opportunità di segmentare i contenuti di studio. 4. CRITERI DI VALUTAZIONE E VERIFICA Elemento essenziale nel processo di insegnamento-apprendimento è il controllo del raggiungimento degli obiettivi prefissati in relazione ai contenuti proposti. A tal proposito è importante che gli alunni conoscano in modo chiaro e comprensibile le richieste dei docenti. Per garantire un controllo più puntuale e completo dei livelli di apprendimento è stato opportuno diversificare il carattere delle prove di verifica, prevedendo prove di diverso tipo e di diversa durata in relazione alla complessità degli obiettivi e all'articolazione dei contenuti. Sono state effettuate prove strutturate con test a risposta multipla, con quesiti a risposta singola (tipologia B), con concetti da definire, con esercizi Vero/Falso, elaborati scritti in forma tradizionale o nelle altre forme previste dall’Esame di Stato, prove orali, prove pluridisciplinari. Nel caso di valutazione insufficiente in una prova scritta, è sempre stata offerta allo studente l’opportunità di un colloquio come ulteriore verifica. Per la valutazione delle prove scritte: Nel caso di test a risposta multipla si stabilisce che la sufficienza verrà assegnata col 60% delle risposte esatte (cfr. Verbale interdipartimentale n°1). Per quanto riguarda gli elaborati che prevedano un elaborato tradizionale o un saggio Relazione conclusiva 5/13 breve / articolo di giornale (sia mono che multidisciplinare nei contenuti), i docenti hanno concordato di adottare le griglie del Dipartimento di Lettere che prevedono sempre un intervallo di valutazione dal 3 al 10 (cfr. PLD – Lettere). Per le tipologie quali la trattazione sintetica o la risposta singola aperta,sono stati adottati 3 indicatori: conoscenza dei contenuti, capacità di analisi, sintesi e rielaborazione, competenze linguistiche In caso di simulazioni della Terza prova dell’Esame di Stato, la griglia di valutazione adottata risulta essere quella elaborata in comune dall’Istituto e già sperimentata nel corso degli Esami di Stato 2011 – 12. Il punteggio in 15mi viene poi trasferito in un voto in decimi in base ad una articolazione che assegna la sufficienza nel caso di raggiungimento degli obiettivi minimi. Per la valutazione delle interrogazioni: Per la valutazione delle interrogazioni, ci si attenuti allo schema seguente, che ha la funzione di correlare i voti assegnati ad un insieme di descrittori. Tabella di corrispondenza voto giudizio Livello Descrittore Voto/10 Nullo Non risponde 2 Gravemente insufficiente Conoscenze estremamente frammentarie; gravi errori concettuali; palese incapacità di condurre un ragionamento coerente; capacità di problem solving: palesemente inadeguata; linguaggio ed esposizione inadeguati. 3 Decisamente insufficiente Conoscenze molto frammentarie; errori concettuali; scarsa capacità di ragionamento; capacità di problem solving: scarse; incapacità di stabilire collegamenti, anche elementari; linguaggio inadeguato. 4 Insufficiente Conoscenze modeste, viziate da lacune; poca fluidità nell’esposizione; esposizione in forma mnemonica, insicurezza nei collegamenti; capacità di problem solving: pur dando qualche contributo non raggiunge l’obiettivo; linguaggio accettabile, ma non sempre adeguato. 5 Relazione conclusiva 6/13 Sufficiente Conoscenze minime, pur con qualche imprecisione; capacità di condurre un ragionamento con qualche lentezza e se opportunamente guidato; capacità di problem solving: se guidato applica i concetti acquisiti trovando almeno una soluzione; linguaggio accettabile. 6 Discreto Conoscenze essenziali, ma ben consolidate; capacità di pensare dall’esperienza al concetto e viceversa; autonomia nell’ambito di semplici ragionamenti; capacità di problem solving: applica i concetti acquisiti trovando almeno una soluzione; linguaggio specifico corretto; capacità di distinguere i fatti dall’interpretazione e dall’opinione; individuare ed esprimere con chiarezza una tesi o una argomentazione. 7 Buono Conoscenze solide, assimilate con chiarezza; fluidità di esposizione; autonomia di ragionamento; capacità di cogliere analogie e differenze fra temi, eventi, problemi; capacità di problem solving: sa trovare più soluzioni a problemi semplici; disinvoltura nell’ inquadrare un documento nel suo contesto storico; buona proprietà di linguaggio. 8 Ottimo Conoscenze ampie e approfondite; capacità di analisi e rielaborazione personale; fluidità nell’esposizione; disinvoltura nel cogliere analogie e differenze tra temi, eventi e problemi; capacità di analisi di un problema o un evento storico complesso; capacità di problem solving: sa trovare più soluzioni a problemi complessi; linguaggio pienamente appropriato; capacità di individuare nessi con altre discipline. 9/10 In sede di Consiglio di Classe, sono stati valutati positivamente l’impegno e l’interesse dimostrati, l’applicazione costante, l’atteggiamento intellettualmente curioso e attivamente partecipe al lavoro scolastico. Si è tenuto conto del miglioramento (relativo) mostrato dall’allievo nel corso dell’anno scolastico. Relazione conclusiva 7/13 5. PROGRAMMA SVOLTO Le prime lezioni sono state dedicate alla trattazione di alcuni argomenti fondamentali relativi al secolo XIX non affrontati in classe quarta, in modo da garantire continuità all’apprendimento storico, pur causando, al contempo, una tardiva presentazione delle tematiche proprie del Novecento. A questo ritardo iniziale si aggiungono quelli “fisiologici”, accumulati “in itinere”, per le numerose attività didattiche alternative e di sostegno/recupero svolte durante le mattinate. Nell’insieme va segnalato un generale rallentamento nello svolgimento del programma, dovuto soprattutto alla drastica riduzione del monte ore settimanale dettata dalla Riforma Gelmini. Pertanto il lavoro effettivamente svolto in ambito storico non ha potuto inoltrarsi, più di tanto, nelle ricche e suggestive tematiche del Novecento. Attraverso gli argomenti trattati sono stati perseguiti i seguenti obiettivi specifici della materia: conoscenza della sequenza temporale degli eventi della storia nazionale ed internazionale capacità di valutarne la posizione in senso sincronico e diacronico capacità di legare singoli eventi con dati di fondo e di lungo periodo capacità di ricostruire le complesse relazioni causali dei fenomeni storici competenza lessicale adeguata a seconda dell’ambito (istituzionale, politico, militare, economico, sociale, culturale) Nel corso dell’anno i ragazzi hanno affrontato elaborati di argomento storico (in collaborazione con il docente di lettere) e sono stati sottoposti a numerose verifiche scritte, strutturate secondo la tipologia A, B e C, previste dalle indicazioni ministeriali per la Terza prova scritta dell’Esame di Stato. Si riportano di seguito gli argomenti trattati. Relazione conclusiva 8/13 PROGRAMMA FINALE STORIA 1 IL MONDO NELLA GRANDE DEPRESSIONE La prima crisi generale del capitalismo: una crisi strutturale – causa congiunturale e cause strutturali – la crisi agraria europea – la concorrenza e il mercato mondiale – una nuova geografia dello sviluppo. La risposta protezionista: la scelta liberoscambista della G.B. – il protezionismo in Germania e in Italia - il blocco sociale tra agrari e grande industria – il ritardo francese. Il nuovo ordine europeo e la spartizione dell’Africa: la G.B. imperiale – le contraddizioni geopolitiche dell’Europa: il revanscismo francese - il “concerto” europeo – tensioni balcaniche e il Congresso di Berlino – la Triplice Alleanza – il rischio coloniale e la Conferenza di Berlino. Il mondo liberale: la Germania di Bismarck – il Giappone imperialista – la G.B.: i partiti politici e la questione irlandese – la Terza Repubblica francese – l’America dei “pesci grossi”. 2 IL CICLO ESPANSIVO DELL’ECONOMIA OCCIDENTALE Nuovi scenari economici: una seconda rivoluzione industriale – l’era dell’elettricità – l’industria del petrolio, dell’acciaio e della chimica – la grande fabbrica meccanizzata: taylorismo e razionalizzazione produttiva. Tra Stato e mercato: il capitale monopolistico: i nuovi modelli d’impresa – capitalismo monopolistico, banche e Stato regolatore. L’età del consumatore: la società dei consumi – grandi magazzini, pubblicità, stampa e tempo libero. L’imperialismo e la nuova geografia dello sviluppo: il mercato mondiale – uomini in movimento – l’espansione delle vie e dei mezzi di trasporto – l’età dell’imperialismo – la Conferenza di Berlino e la spartizione dell’Africa – la conquista dell’Asia – la rivolta dei Boxers e la guerra russo-giapponese. 3 L’ETA’ DELL’ORO DELLO STATO-NAZIONE Dal liberalismo alla democrazia: la politicizzazione delle masse – verso il suffragio universale – nascita dei partiti di massa (socialisti, cattolici, nazionalisti). Nuove culture politiche: i principi dell’ideologia nazionalista – razzismo, nazionalismo e imperialismo – basi ideologiche e sociali dell’antisemitismo – la Relazione conclusiva 9/13 Seconda Internazionale – marxismo ortodosso e revisionismo. Gli stati imperiali: la trasformazione dello Stato – la Francia della belle époque e il caso Dreyfus – la G.B. e la fine dell’egemonia mondiale – il riformismo autoritario nella Germania guglielmina – il decollo degli USA – il Giappone moderno: un Impero autoritario. Vecchi imperi in declino: l’Impero ottomano fra decadenza e rinnovamento – l’Impero russo: nascono i partiti di opposizione - la Rivoluzione del 1905 – la questione delle nazionalità nell’Impero austro-ungarico. 4 L’ITALIA GIOLITTIANA La crisi di fine secolo: la fine dell’età crispina – spinte autoritarie e mobilitazione sociale – l’esito democratico della crisi. Il progetto giolittiano: i capisaldi della strategia giolittiana – la legislazione sociale e i rapporti con i socialisti – riformismo e massimalismo nel socialismo italiano – l’antigiolittismo – la mobilitazione politica dei cattolici. Il grande balzo industriale: lo sviluppo industriale nell’età giolittiana – lo Stato e l’industria pesante – banca e industria – il dualismo economico. Il declino del compromesso giolittiano: il ritorno di Giolitti al governo – la guerra di Libia e il nuovo scenario internazionale – la crisi dei socialisti – il Patto Gentiloni – l’uscita di scena di Giolitti e la “settimana rossa”. 5 LA GRANDE GUERRA Il mondo nella guerra generale europea: un conflitto per l’egemonia mondiale – il mito della Grande Germania – il declino della pax britannica – la corsa agli armamenti – la guerra come mito politico del nazionalismo e la sconfitta del neutralismo socialista. I fronti di guerra: l’illusione della guerra lampo sul fronte occidentale – il fronte orientale – il fronte Sud – la guerra di logoramento per terra e per mare. L’ Italia in guerra: la polarizzazione del conflitto politico – il dibattito tra interventisti e neutralisti – le “radiose giornate” e il Patto di Londra. La guerra totale: i caratteri della guerra totale – la trincea: il simbolo della Grande guerra – dal mito della guerra al genocidio. Il 1917: guerra e rivoluzione: l’ingresso degli USA – il fenomeno del disfattismo – la proposta socialista per concludere la guerra – il fronte interno: la mobilitazione autoritaria – la disfatta di Caporetto – la rivoluzione di febbraio in Russia e il crollo dello zarismo – le correnti nel Soviet e l’arrivo di Lenin – la rivoluzione d’ottobre: i Relazione conclusiva 10/13 bolscevichi al potere – la pace separata di Brest-Litovsk. La fine del conflitto: il fallimento dell’offensiva austro-tedesca – la vittoriosa controffensiva dell’Intesa sul fronte occidentale e in Italia – le trattative di pace e il crollo di tre imperi. 6 NUOVI SCENARI POLITICI I dilemmi della pace: i rischi economici della “pace cartaginese” – il ritorno del nazionalismo tedesco – le tensioni territoriali ed etniche nell’Europa orientale – la Turchia di Ataturk – il ruolo della Società delle Nazioni e il revisionismo. Il declino dell’egemonia europea: la crisi dell’economia europea – USA: nuovo baricentro dell’economia mondiale – il ritorno all’isolazionismo – il “risveglio dei popoli”: nazionalismo arabo, anticolonialismo indiano, nazionalismo cinese. Rivoluzione e controrivoluzione: l’alternativa comunista in Russia – guerra civile e crisi economica in Russia – la rivoluzione tedesca e la nascita della Repubblica di Weimar – il dilagare della rivoluzione in Europa – la controrivoluzione conservatrice – deriva autoritaria e dittature tradizionali in Europa. La crisi dello Stato liberale in Italia: il progetto politico di Mussolini – Italia industriale e rurale nel primo dopoguerra – il “biennio rosso” – Ordine nuovo – I Fasci di combattimento e l’impresa di Fiume – lo squadrismo fascista – l’ascesa del fascismo al potere e la marcia su Roma. 7 LABORATORI TOTALITARI La costruzione della dittatura fascista in Italia: verso il regime fascista – il delitto Matteotti e le “leggi fascistissime” – il corporativismo – la politica economica negli anni ’20: dal liberismo alla manovra di “quota 90”. Politica e ideologia del fascismo: il ruolo del Partito nazionale fascista – la fascistizzazione della società civile: consenso e repressione – il rapporto con la Chiesa – il primato dello Stato e la politica di potenza. La nascita dell’Unione sovietica: il partito unico e lo Stato centralizzato – la NEP e il modello di sviluppo correlato – lo scontro tra Stalin e Trockij – la vittoria di Stalin . Il modello di stato totalitario: cenni alla teoria di Friedrich e Brzezinski (fotocopia). Relazione conclusiva 11/13 8 ANNI TRENTA: L’EPOCA DEL DISORDINE MONDIALE La Grande depressione: il ciclo positivo degli anni Venti – una nuova crisi generale – cause congiunturali e strutturali della crisi – il collasso del modello di sviluppo americano – la diffusione della crisi in tutto l’Occidente - la reazione del capitalismo oligopolistico – la fine del Gold Standard Exchange - le conseguenze politiche della crisi. Il New Deal e la ripresa americana: le elezioni presidenziali del 1932 – la strategia di Roosevelt e il nuovo rapporto tra Stato e mercato – il Brain trust e la lezione di Keynes – gli interventi del Governo e le basi dello “stato sociale” americano. L’Europa nella crisi e l’ascesa del nazismo in Germania: l’eccezione scandinava – la fine dell’eccezione britannica – la crisi tedesca e l’ascesa del Partito nazista: il crollo della Repubblica di Weimar nel 1933 – la base sociale del nazismo – la costruzione della dittatura totalitaria – l’antisemitismo e le Leggi di Norimberga – i campi di concentramento e di sterminio – il dominio totalitario sulla società e sugli individui – il dirigismo economico e il riarmo – la “Grande Germania” e il “nuovo ordine” europeo – il fascismo in Europa e in Giappone (cenni). Il comunismo nell’Unione Sovietica di Stalin: il totalitarismo staliniano – l’economia pianificata: i piani quinquennali e la collettivizzazione delle terre – lo sterminio dei kulaki e le purghe staliniane – le contraddizioni dello sviluppo sovietico – la politica estera: il Comintern e l’unità antifascista. 9 ANNI TRENTA: L’AVANZATA DEL FASCISMO L’economia italiana nella crisi: l’impatto della Grande crisi in Italia – lo Stato banchiere e lo Stato imprenditore – il progetto corporativo e il suo fallimento – l’autarchia. Razzismo e imperialismo nell’Italia fascista: le leggi antisemite – l’invasione dell’Etiopia – una svolta nella politica estera: l’Asse Roma-Berlino. L’Europa verso un nuovo conflitto generale: la Francia del Fronte popolare – Fascismo e antifascismo in Spagna: la guerra civile – le Brigate internazionali e i contrasti nel fronte repubblicano – l’espansionismo della Germania nazista – la Conferenza di Monaco e l’appeasement. 10 IL MONDO IN GUERRA L’espansione nazista in Europa: verso un nuovo conflitto generale: l’aggressione alla Polonia e l’inizio della guerra – il patto di non aggressione russo-tedesco – l’Italia e la non belligeranza – la strategia della guerra-lampo – l’attacco tedesco alla Francia – l’intervento dell’Italia – la battaglia d’Inghilterra – la guerra nei Balcani e in Africa – la Relazione conclusiva 12/13 aggressione all’URSS e il “nuovo ordine” – le “razze inferiori”e la “soluzione finale del problema ebraico”. Il mondo in conflitto e l’opposizione civile al fascismo: la Carta atlantica e la posizione degli USA – l’espansionismo giapponese nel Pacifico – l’intervento USA nel conflitto mondiale – 1942-43: la guerra cambia corso – la Resistenza in Europa: in Francia e nell’Est europeo. Il crollo del fascismo italiano: la crisi italiana, il crollo di Mussolini e l’armistizio – l’Italia divisa, l’opposizione civile e la Resistenza partigiana – la nascita dei partiti democratici – la lotta di liberazione e le stragi nazifasciste. La fine della guerra: dall’incontro di Teheran allo sbarco in Normandia – gli accordi Yalta – la fine del conflitto in Europa e la liberazione dell’Italia – la fine del Reich e il processo di Norimberga – la bomba atomica e la sconfitta del Giappone. 11 IL NUOVO ORDINE MONDIALE Ricostruire: il conto delle vittime e le distruzioni materiali – il nuovo ruolo degli USA – gli accordi Bretton Woods e le nuove istituzioni economiche – il Piano Marshall – la sicurezza sociale. L’equilibrio bipolare: le aree di influenza: alle origini di un mondo diviso – l’Europa divisa e il nuovo ordine europeo – i Trattati di pace – l’Italia: un paese vinto – 1947: l’inizio della guerra fredda – la dottrina Truman e il containment – due sistemi di alleanze anche militari – la crisi di Berlino e la divisione della Germania. L’Oriente in movimento: “l’Asia agli asiatici” – il processo di decolonizzazione dell’Asia – due modelli per la modernizzazione dell’Asia – la questione mediorientale – la nascita di Israele e la prima guerra arabo-israeliana. La nascita dell’Italia repubblicana: i partiti democratici alla guida del Paese – nasce la Repubblica – l’Assemblea costituente – la questione di Trieste – l’Italia nella guerra fredda e la formula del centrismo – la ricostruzione economica – gli aiuti americani e gli squilibri dell’economia italiana – la Costituzione – le elezioni del 18 aprile 1948. L’insegnante Relazione conclusiva Gli studenti 13/13