programma di viaggio
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programma di viaggio
Viaggi in Cina Tour Xinjiang, la terra degli Uighurs Tour di 14 giorni Giorno 1 - (lunedì) - Italia – Francoforte - Astana Partenza con volo di linea Lufthansa. Arrivo in serata ad Astana. Incontro con la guida, trasferimento in hotel, pernottamento. Giorno 2 - (martedì) - Astana Dopo colazione incominceremo la visita di una delle città più particolari al mondo. E’ fondamentale una introduzione per capire la nascita e la formazione di questa capitale del nuovo millenio. Nel 1997 la capitale viene spostata da Almaty ad Astana, ex Akmola, in epoca USSR Tselinograd, in una posizione più strategica per il controllo del territorio, con un nord del paese abitato fino a quel momento principalmente da russi. Era necessario indebolire un po’ la posizione di Almaty per rafforzare quella dell’intero Kazakistan. Il Presidentissimo Nursulan Nazarbayev decise così di costruire la nuova capitale riempiendola di strutture avveniristiche ma anche piramidi, obelischi, chiese, moschee, archi, grattacieli, palese manifestazione del culto per la propria personalità. Il piano urbanistico è stato così portato avanti dal famoso architetto giapponese Kisho Kurokawa ma sono molti gli interventi dei principali archistar contemporanei, su tutti quelli di Sir Norman Foster. Astana diventa un laboratorio a cielo aperto in cui i maestri dell’ architettura possono realizzare le loro opere più ambiziose. Una sorta di Berlino delle steppe. Il presidente così dimostra la sua capacità per avere costruito in un tempo così breve una capitale non solo amministrativa, ma anche luogo bello e con un alta qualità della vita da mostrare al mondo. Si devono percorrere a piedi i 2 km del Nuzhol Blvd, cosi si può partire dal Khan Shatyr Mall di Norman Foster una sorta di ufo-yurta il cui clima interno è mantenuto costante in tutte le stagioni da un compaund in materiale plastico che assorbe e regola il calore. Il cammino ci porta presso le 7 Barrels, 7 torri che assomigliano a delle pinte di birra e poi alla piazza circolare Nurly Dala. Dietro si trova l’ Astana Opera Theatre, che visiteremo se aperto al pubblico durante il nostro soggiorno . Molto suggestivi, poi i grattacieli delle Emerald Towers e le tre torri che formano le Northern Light. Al centro della mediana di Nuzhol Blvd svetta il simbolo della città la Baiterek Tower, La torre rappresenta l’albero della vita che accoglie l’uccello Homa, figura mitologica che conduce la felicità. La sfera dorata sulla cima della torre rappresenta un uovo, elemento che simboleggia l’inizio della vita. L’altezza della torre è di 97 metri, altro simbolo, cioè l’anno in cui la capitale fu trasferita. Al fondo di Nuzhol Blvd ecco apparire in tutta la sua opulenza il Palazzo Presidenziale dalla cui veranda Nazarbayev si affaccia per ammirare tutta la magnificenza del suo progetto edilizio che ha come termine il 2030. Nel pomeriggio ci spostiamo sulla riva destra dell’ Ishim, dove, perfettamente in asse con il Palazzo Presidenziale continuano le costruzioni avveniristiche di Astana. Troviamo l’ immensa Khazaret Sultans Mosque anche essa di recente costruzione, che può contenere 7000 fedeli. Bellissimi i decori sia esterni, un regalo dell’ emiro del Qatar nel 2005, alta 40 metri, età della prima rivelazione di Dio a Maometto, con 4 minareti che raggiungono i 63 metri, età della morte del Profeta. L’ingresso è consentito a tutti, per le donne sono disponibili all’ingresso delle tuniche blu con cappuccio per coprirsi. A fianco della moschea c’e’ la Shabit Art Academy l’ università artistica della città e l’ Indipendence Palace, utilizzato per i grandi meeting e congressi che si tengono ad Astana. Non si può perdere il Museo di Storia del Kazakhstan sia per la struttura avveniristica sia per le collezioni etnologiche, archeologiche e paleontologiche esposte, oltre ad una collezione interessante di pittori contemporanei kazaki. Un punto di partenza fondamentale per capire il Kazakistan. L’ ultimo monumento è la Piramide - Palazzo della Pace e della Riconciliazione, anche questa di Norman Foster, cosi chiamata perché al suo interno ogni 5 anni si incontrano i maggiori leader delle religioni mondiale. D’ impatto il giardino interno con piante vere e finte ultimo step prima di giungere in cima, al vertice della piramide, luogo deputato agli incontri interreligiosi. Se si vuole dare un’ occhiata ad un luogo di culto cristiano ortodosso si può arrivare all’antica Constantine Elena Church. Per cena (libera, così da poter scegliere liberamente dal menù), ci accomoderemo da Epoha, cucina russa, dove faremo un tuffo nel passato negli anni della USSR. L’ arredamento e’ infatti una meravigliosa raccolta di reperti storici di quell’ epoca e il cibo è anche buono. Per chi vuole, ultima passeggiata tra le meravigliose luci notturne del Nuzhol Blvd. Pernottamento in hotel. Giorno 3 - (mercoledì) - Astana - Urumqi Dopo colazione, trasferimento in aeroporto per il volo su Urumqi. All’arrivo, trasferimento in hotel per il check in. Posizionata a nord della catena del Tien Shan, da sempre in una posizione strategica per controllare i traffici fra gli abitanti delle oasi del bacino del Tarim a sud e le tribù nomadi delle grandi praterie del nord. Questo in tempi relativamente recenti poiché non giocò un ruolo fondamentale durante i primi commerci sulla Via della Seta, quando la rotta principale si sviluppava molto più a sud. La sua denominazione deriva dalla lingua mongola e si può tradurre con “luogo dei pascoli abbondanti”. All’inizio del XX secolo la città fu divisa in 3 settori: la parte cinese, quella uighura e quella dei rifugiati russi creata in conseguenza alla Rivoluzione d’Ottobre. Nelle decadi successive Urumqi crebbe come centro industriale, sparì dai radar occidentali durante la rivoluzione maoista, per riaprirsi verso l’esterno negli anni ’80. Beijing sviluppò la strategia “Go West” e migliaia di lavoratori Han arrivarono qui incentivati dal lavoro nelle industrie petrolchimiche e manifatturiere, portando la regione a divenire il ponte economico fra il Regno di Mezzo e l’Asia Centrale. La vera curiosità geografica dell’insediamento è che, con i suoi 2.250 chilometri di distanza, rappresenta la città più lontana dal mare al mondo Nel pomeriggio visita del Museo Nazionale dello Xinjiang (Xinjiang Bowuguan). Questo è sicuramente il luogo per capire meglio il corso della storia dello Xinjiang. Il fiore all’occhiello della collezione è costituito dalla famosa “Bellezza di Loulan”, uno dei corpi mummificati risalenti a 3800 anni fa e di origine indoeuropea rinvenuti nel deserto e divenuti negli anni ’90 un simbolo dell’indipendenza uigura. Tra le altre esposizioni si possono vedere alcuni stupendi tessuti in seta e sculture e vari oggetti delle minoranze etniche della provincia. Cena tipica uighurs inclusa, pernottamento in hotel. Giorno 4 - (giovedì) - Urumqi – Wucaiwan - Urumqi Dopo colazione si lascia la caotica città di Urumqi per raggiungere le meravigliose montagne colorate di Wucaiwan. Fuori Urumqi la strada attraversa una brulla steppa che non lascia scampo per circa tre ore. Poi improvvisamente, percorsi i 200 km, tutto cambia, all’orizzonte compaiono i canyon di Wucaiwan, che con la giusta luce raggiungono delle tonalità accese, elettriche, con pronunciati riflessi di color viola, giallo, rosso, etc.. Trascorreremo almeno un’ora per esplorare questo luogo giurassico, per il momento ancora non iper organizzato come sono ormai diventati la maggior parte dei siti naturalistici in Cina. Pranzo a pic nic al sito e rientro a Urumqi. Arrivo e visita del famoso bazar uighurs. Ceneremo assistendo allo spettacolo di danze e musiche dello Xinjiang presso il “Banquet-Performance Grand Theater”. Pernottamento in hotel. Giorno 5 - (venerdì) - Urumqi – Turpan Dopo colazione effettuiamo il trasferimento alla stazione ferroviaria di Urumqi per imbarcarci sul treno ad alta velocità con il quale scenderemo all’interno della “famigerata” Depressione di Turpan. Un bel risparmio di tempo (45 minuti, anziché 3h30 circa via strada). La moderna via della seta corre sui binari piuttosto che a dorso di cammello, nella roccaforte uighurs, dove il profumo del caratteristico naan con sesamo e cipolle ci ricorda l’origine turca di questa popolazione. Turpan è un’oasi agricola famosa per la coltivazione di uva bianca, raccolta ed essiccata nel mese di luglio. La città è posizionata lungo la parte nord della Depressione di Turpan, che ha una profondità media di 80 metri sotto il livello del mare. La stessa città di Turpan si trova a 30 metri sotto il livello marino. La zona pare assicurare una particolare longevità ai suoi abitanti vista la copiosa presenza di centenari. Inizieremo le visite con il Minareto di Emin Suliman, splendido esempio di commistione architettonica uighura e islamica. Il minareto è alto 37 metri ed è una vera e propria gemma architettonica sulla Via della Seta. I locali lo chiamano la “torre pura” . . Proseguiremo poi fino alle Grotte Bizeklik Thousand Buddha, complesso di grotte buddhiste. Nel sito vi sono 77 grotte scavate nella pietra. Molte hanno forme rettangolari con soffitti ad archi tondeggianti, e sono spesso divise in quattro parti, ognuna con un murales del Buddha. L'effetto è quello di un soffitto ricoperto da centinaia di murales del Buddha. Alcuni soffitti sono dipinti con un Buddha circondato da altre figure, tra cui indiani, persiani ed europei. La qualità delle pitture varia arrivando ad un livello incredibile di arte religiosa. Fu un importante centro della fede buddhista durante il regno di Idikut (Gaochang), nel V secolo. In lingua UighurBezeklik significa “ il luogo dove ci sono le pitture” o “posto delle belle decorazioni”. Le grotte vennero scavate all’inizio del XX secolo dagli archeologi tedeschi Albert von Le Coq e Albert Grunwedel. Il sito si trova nello spettacolare scenario delle Flaming Mountains. La catena montuosa è lunga 100 km e larga circa 10, con un’altezza media di 500 metri (il punto più elevato è di 851 metri). Le Flaming Mountains sono composte di rocce di arenaria, conglomerati e granito. Con la giusta luce lo spettacolo è assicurato ma attenzione al calore, qui la gente dice che sono”così calde e secche che addirittura gli uccelli che volano a migliaia di km da qui non si avvicinano..”. Continuiamo fino a Toyup, villaggio senza tempo Uighuro. Visiteremo le famiglie locali ed effettueremo il pranzo presso una di loro. Nel pomeriggio si raggiunge Yargul (Jiaohe). Si trova a 10 km ad ovest di Turpan nella Valle di Yarnaz, arroccata in cima ad una stretta terrazza, come un’isola su due fiumi. Ed infatti, il nome, sia in Cinese che in lingua Uighur significa “confluenza di due fiumi”. Insomma in una straordinaria posizione naturale di difesa. Rimangono delle meravigliose rovine di templi, abitazioni civili, uffici governativi, botteghe e case residenziali. Viaggeremo qui nel tempo per almeno un’ora, poi ci recheremo a vedere l’antico sistema d’irrigazione dei Karez. Il sistema a karez di Turpan è composto da una serie di pozzi orizzontali e verticali collegati ai canali sotterranei. Ricavano acqua sotterranea portandola dal bacino idrografico alla base dei monti Tien Shan e dalle vicine Montagne Fiammeggianti. Nel ultimo tratto l'acqua affiora in superficie, sfruttando la spinta della gravità del pendio fino alla depressione di Turpan. I canali sono per la maggior parte sotterranei in modo da limitare l'evaporazione dell'acqua. Il sistema è formato da pozzi, dighe e canali sotterranei costruiti per raccogliere e controllare il flusso dell'acqua. I pozzi verticali venivano scavati distanziati ed allineati in un pendio per accedere ai canali sotterranei, durante la costruzione e la manutenzione. Il punto più a monte dei canali sotterranei attingeva acqua direttamente dalla falda acquifera alla base delle montagne. Questo sistema di irrigazione fu costruito durante la dinastia Han (206 a.C.– 24 d.C.). Rientro a Turpan per la cena (non inclusa in ristorante locale di tradizione uighurs), pernottamento in hotel. Giorno 6 - (sabato) - Turpan – Urumqi - Kashgar Al mattino, dopo colazione, visita dell’interessatissimo Museo di Turpan, ricco di reperti di grande valore archeologico. E’ secondo per importanza solamente a quello di Urumqi. Al termine con il nostro mezzo risaliremo fino ai 900 metri di Urumqi, trasferimento in aeroporto e volo per Kashgar. Città d’impronta uighurs, d’importanza strategica eccezionale, posta ai piedi delle catene montuose del Pamir e del Karakoram, porta principale ai passi di montagna della Via della Seta verso l’Asia Centrale, l’India e la Persia. Le stremate carovane giungevano qui da Est, dopo aver percorso le vie a nord e sud del deserto, lasciandosi alle spalle i rischi e i demoni dell’attraversata. Dal gelo dei picchi del Pamir e del Karakoram scendevano i mercanti per scambiare i loro stolidi yak ed esausti cavalli da soma con i cammelli. La storia di Kashgar va indietro di oltre 2000 anni, nelle antiche cronache Persiane si narrava di un’alleanza con le tribù Tushlan, che qui avevano posto la loro capitale. Oggi la prefettura di Kashgar amministra 11 contee con una popolazione di 4 milioni di abitanti. E’ una delle principali zone agricole dello Xinjiang dove si ricavano cotone, riso, grano, mais, fagioli e frutta. Pernottamento in hotel. Giorno 7 - (domenica) - Kashgar Il Gran Bazaar della domenica e il Mercato del Bestiame rimangono una cacofonia di colori, suoni e profumi . Il mercato del bestiame si popola all’alba, quando i commercianti incominciano a portare gli animali, soprattutto a bordo di camion. Su un’area estesa come 2 campi da calci vengono schierati yaks, mucche, tori, cammelli, capre, pecore, asini e cavalli, tutti in vendita al prezzo giusto. Verso la fine della mattinata gli scambi sono febbrili, la concentrazione di persone e animali si fa claustrofobica. Le contrattazioni si surriscaldano, normalmente arbitrate da un terzo e l’accordo viene sigillato con una stretta di mano e lo scambio di denaro. Nel Grand Bazaar non manca nulla: capi di seta e cotone, tappeti, coltelli, cappelli, pentole, verdure fresche, montagne di fraganti meloni, cumuli di frutta secca, ceste di pesche e albicocche.. è il mercato dei kashgari sia che essi siano uzbechi, tagiki, azeri, russi o turchi. Questo è il bazaar più grande di tutta l’Asia centrale, non dimentichiamoci che Kashgar era la stazione finale della Via della Seta Cinese. Dopo i mercati scopriamo i principali simboli della città: la Moschea Idkah, la più grande della Cina ed anche il luogo più sacro per i musulmani dello Xinjiang. Al venerdì ospita anche 7.000 fedeli, costruita nel 1442, restaurata più volte, fino all’ultimo rifacimento che è del 1955. A 5 km a nord est della città giace il mausoleo Abakh Khoja, luogo sacro dei sufi, tesoro architettonico costruito nel 1640 nello stile artistico dell’Asia Centrale, tanto da ricordare i principali monumenti di Samarcanda o Isfahan. La cupola è la più grande dello Xinjiang, 17 metri di diametro, 26 metri di altezza, con nessuna colonna di supporto nello spazio interiore. Abakh Khojia fu un potente governatore di Kashgar nel XVII secolo, leader della setta islamica dei Cappelli Bianchi, riverito come un profeta. Resta da esplorare l’antica vecchia città di Kashgar e cenare da una famiglia uighurs con cui condividere la cucina tipica. Sistemazione in hotel, mezza pensione che include la cena presso una famiglia uighurs. Giorno 8 - (lunedì) - Kashgar - Tashkorgan Dopo colazione è tempo di lasciare Kashgar è di imboccare la mitica Karakorum Highway con i suoi 1284 km che collegano Islamabad a Kashgar, attraverso le grandi catene montuose del Pamir, Karakoram e Himalaya, seguendo una delle antiche Via della Seta, fino alle valli dei fiumi Hunza, Gilgit e Indu. Questa strada venne edificata dai cinesi nel 1967, vi persero la vita durante la costruzione oltre 400 operai. Karakoram significa “ rocce sgretolate” in lingua turca, un nome azzeccato per una strada che si incunea nello spazio aperto fra i picchi innevati di granito fino ai 4700 metri del Khunjerab Pass. Ad un’ ora circa da Kashgar sosteremo al villaggio di Opal, ultimo centro abitato prima di far ingresso nella catena montuosa di Kunlun. A 176 km dalla nostra partenza eccoci nella Bulungkol Valley con le particolarissime montagne di sabbia bianca. Dopo 196 km, ad un’ altezza di 3.500 metri si raggiungono le sponde del Karakul, una gemma d’acqua dolce attorno alla quale vivono sotto le loro yurte tradizionali i nomadi kirghizi. Qui i pascoli estivi sono puntellati di yaks, cavalli e cammelli. I giganti Muztagh Ata (7546 m.) e Gongur (7719 m.) sono le sentinelle di questo luogo così bello quanto misterioso. Proseguiremo fino a raggiungere Tashkorgan (3094 m.) dopo quasi 300 km percorsi sull’autostrada del Pamir. Sistemazione in hotel, pensione completa. Giorno 9 - (martedì) – Tashkorgan – Khunjerab Pass - Tashkorgan A bordo per percorrere i 120 km, attraverso un paesaggio lunare, fino al mitico Kunjerab Pass (4733 m.). Anche se il famoso archeologo Sir Aurel Stein definì il Khunjerab “un’escursione per donnicciuole”, in lingua Wakhi questa è la “Valle del Sangue”, in riferimento ai raids compiuti su carovane e viaggiatori dai predoni dell’antico Regno di Hunza. Lasceremo la nostra impronta su questo luogo leggendario per poi far rientro a Tashkorgan e visitare il Forte di Pietra, posizionato su una collina al limite nord est della città, costruito nel VI secolo. Le presenti rovine risalgono al periodo della Dinastia Yuan. Si visiterà poi il “National Culture and Art Centre”, un piccolo ma interessante museo sulla storia della città e della cultura tagica. Andremo poi ad incontrare una famiglia tagica per vedere e capire come si svolge oggi la vita in questo angolo remoto del mondo. Sistemazione in hotel, pensione completa. Giorno 10 - (mercoledì) – Tashkorgan - Kashgar Dopo colazione lasceremo Tashkorgan per ripercorrere la Karakorum Highway e rientrare a Kashgar. Sistemazione in hotel, mezza pensione che include il pranzo. Giorno 11 - (giovedì) – Kashgar – Urumqi – Altai – Wucaitan - Burjin Dopo colazione, trasferimento in aeroporto per il volo su Kashgar da dove si proseguirà per Altai, capoluogo della omonima provincia del nord dello Xinjiang. Da qui si prosegue per Burjin (100 km, 1h40 circa), alle porte della quale si trova la “baia colorata” di Wucaitan. Visita di questa particolare formazione geologica e arrivo in hotel a Burjin. Pernottamento in hotel. Giorno 12 - (venerdì) – Burjin - Hemu Dopo colazione incominceremo la nostra ascesa fra i Monti Altai 165 km fino a Kanas (4h circa con le soste). A lato della strada il mare verde dei pascoli è puntellato dalle yurte dei nomadi kazaki. Vivono qui nella bella stagione, con le loro grandi mandrie di cavalli, pecore, capre e mucche. Lasceremo il nostro veicolo alle porte del Parco Nazionale del Kanas Lake, gli ultimi 37 km si devono per forza percorrere con i bus del Parco. Eccoci a Hemu, meraviglioso villaggio della minoranza Tuwa, dove la vita scorre come un tempo, considerato dal National Geographic uno dei sei villaggi tradizionali più belli di tutta la Cina. E’ ovvio che di cinese qui non c’è proprio nulla, i Tuwa mantengono una cultura molto caratterizzante, con una propria lingua e religione (seguono lo sciamanesimo). La storia racconta che essi siano i discendenti dei soldati feriti e malati delle truppe mongole lanciate verso la conquista dell’Occidente. Gli anziani sostengono che i loro antenati migrarono qui dalla Siberia 500 anni fa nell’area oggi conosciuta come la Repubblica di Tuwa, in Russia. La loro lingua è di famiglia Altaica, di derivazione Turca, simile a quella Kazakha, mentre i loro costumi ricordano quelli dei Mongoli. Vivono di pastorizia, caccia, pesca e di raccolta dei prodotti naturali della foresta. La sistemazione è in una bella guest house locale, tutta in legno, compatibile con lo stile tradizionale delle abitazioni. Per esplorare l’intero villaggio ci vanno almeno un paio d’ore , gli Altai intorno sono una meravigliosa cornice dal color verde smeraldo in estate o giallo arancio durante i mesi autunnali del foliage. Attorno al villaggio una corona di postazioni panoramiche rendono sublime la vista e la fotografia di Hemu. Un posto davvero incantevole. Sistemazione in guest house, pensione completa. Giorno 13 - (sabato) – Hemu – Altai – Urumqi - Almaty Dopo colazione tempo a disposizione fino all’ora di riprendere il bus per tornare alle porte del parco da dove ritorneremo ad Altai per prendere il volo di rientro su Urumqi. Coincidenza per Almaty. All’arrivo, trasferimento in ristorante per la cena. Alcune camere a disposizione per farsi una doccia e cambiarsi prima del trasferimento in aeroporto. Giorno 14 - (domenica) – Almaty – Francoforte - Italia Voli di rientro in Italia. Quota base 4 Euro 3600 Quota base 6 Euro 3450 Quota base 10 Euro 3750 Suppl. singola Euro 595 Le quote sono calcolate al cambio di 1 € = 1, 10 USD. Le quote sono aggiornabili fino a 21 giorni dalla partenza. La quota comprende: tutti i voli regionali / domestici - tutti i trasferimenti con veicolo privato e autista – treno ad alta velocità Urumqi/Turpan - guide locali parlante inglese - accompagnatore dall’Italia con minimo 10 partecipanti - sistemazione negli hotel indicati - trattamento come da programma - 2 bottiglie d’acqua al giorno a persona - visite, escursioni , entrate ai parchi come da programma – gadget di viaggio. La quota non comprende: voli intercontinentali in classe economica con Lufthansa con relative tasse aeroportuali ( quotati a parte, vedere la tabella sottostante) – le tasse aeroportuali sui voli regionali e domestici (€ 72) - il visto Cina (€ 150) – l’assicurazione con l’annullamento (il 3% del costo totale del viaggio ) – i pasti non indicati – bevande oltre a quelle indicate, mance, extra personali e tutto quello non indicato nella quota comprende. Operativo volo consigliato con Lufthansa LH 247 MALPENSA – FRANCOFORTE 09.40 11.00 LH 646 FRANCOFORTE – ASTANA 13.20 22.50 LH 647 ALMATY – FRANCOFORTE 03.50 07.00 LH 248 FRANCOFORTE – MALPENSA 09.10 10.20 Tariffa da Euro 400, più tasse Euro 425 (la tariffa indicata è quella disponibile al momento della stesura del programma e va riconfermata al momento della prenotazione). Partenze da altri aeroporti collegati direttamente a Francoforte con Lufthansa, su richiesta. Le strutture di questo viaggio Astana, Hotel 4* sup. Urumqi, Grand Mercury Hualing Hotel Kashgar, Jinjiang Hotel Burjin, Youyifen Friendship Hotel Hemu, Wooden House Hotel Turpan, Huzhou Hotel Tashkorgan, Crown Inn Hotel