Anno XXVII° n° 125 Gennaio/Febbraio 2014
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Anno XXVII° n° 125 Gennaio/Febbraio 2014
GLI SPECIALI DI pM CAA Polizia Moena Comunicazione/Stampa Srl Spedizione in abb.to postale 45% Art. 2 Comma 20b Legge 662/96 Filiale di Milano 6,00 Euro Sicurezza area sciabile Sempre in pista gli "angeli blu" e territorio p.16 del servizio sicurezza e soccorso Organo ufficiale PIM Professioni In Montagna Collegio Nazionale Maestri Sci Italiani WINTER 2012/2013 Neve e valanghe Bilanci di un inverno anomalo professione MONTAGNA p.42 Anno XXVII° n° 125 Gennaio/Febbraio 2014 OSSERVATORIO LEGALE Il caso Michael Schumacher p.20 OLIMPIADI SOCHI 2014 Alla roulette russa... "les jeux sont faits"! p.46 OSSERVATORIO TURISTICO TrentinoMonitur: buon inizio di stagione in un mercato che cambia p.3 Il LEITWOLF. Driven by Innovation. Massima resa di superficie battuta con una larghezza dei cingoli pari a 4,5 m Sistema unico di spostamento parallelo della fresa Meno emissioni con la tecnologia SCR di ultima generazione PRINOTH SPA . I-39049 Vipiteno . 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Importante sottolineare che la funzione dell'osservatorio provinciale è quello di ottenere rapidamente riscontri da parte dei vari attori del comparto turistico, per poter disporre d'indicatori di mercato e di tendenza, utili a correggere la rotta “durante il viaggio”. Ma senza specifiche velleità di tipo statistico, -come sottolineato dai responsabili del servizio. Le statistiche competono allo specifico ufficio provinciale richiedendo -peraltro- tempistiche e modalità ben diverse. Valutazione delle festività natalizie e prenotazioni Come ogni anno, al termine delle festività natalizie, è stata effettuata un’edizione di TrentinoMonitur, per raccogliere delle valutazioni sull’apertura della stagione invernale e sulle prenotazioni fin qui acquisite per il prosieguo della stagione. Le risposte pervenute sono state 524, con una discreta presenza anche di risposte tra le strutture ricettive dell’extralberghiero, oltre che degli alberghi: presenti questi ultimi con 290 testimonianze. Come evidenziato anche nelle precedenti edizioni di TrentinoMonitur, non si tratta di un campione statisticamente significativo. Tuttavia, il numero sufficientemente elevato di risposte permette di cogliere alcune evidenze, anche alla luce della comparazione con i risultatati emersi da analoghe rilevazioni condotte nel triennio precedente. Inizio più positivo delle previsioni Circa otto operatori su dieci giudicano positivamente l’apertura della stagione invernale, assegnandole una valutazione buona (in prevalenza) o ottima (poco più di un quinto dei rispondenti), migliore delle stesse previsioni. Rispetto agli anni passati, la percentuale di coloro che si dichiarano soddisfatti o molto soddisfatti è in decisa crescita, e questo rafforza ulteriormente la positività riscontrata. Meno di un quinto di operatori si dichiara poco o per nulla soddisfatto. La soddisfazione espressa dagli operatori delle strutture ricettive alberghiere sembrerebbe lievemente superiore alla media. La soddisfazione appare generalizzata e più alta della media provinciale in tutti gli ambiti montani, anche in quelle aree che gli scorsi anni avevano evidenziato non poche difficoltà, soprattutto a causa di uno scarso innevamento. Valutazioni zona per zona La valutazione ampiamente positiva riguarda sia il Trentino orientale che quello occidentale. Nove operatori su dieci di Fiemme e Fassa, come pure quelli di Rendena-Campiglio e Val di Sole, esprimono valutazioni buone o ottime, superiori alle aspettative. Leggermente più contenuta la valutazione media positiva (circa otto operatori su dieci) espressa dagli operatori di Primiero e San Martino e dell’Altopiano della Paganella. Moderata soddisfazione (circa due terzi di operatori) anche sugli Altipiani di Folgaria, Lavarone e Luserna. Per le altre aree, meglio Trento di Rovereto (dove peraltro anche qui sei operatori su dieci esprimono soddisfazione). Gli operatori della sponda trentina del lago di Garda esprimono invece, dal canto loro, una soddisfazione relativamente più contenuta, con la metà soddisfatti e gli altri meno. Occupazione dei posti letto La valutazione positiva riceve una conferma nella risposta relativa al tasso di occupazione dei posti letto. Poco più del 15% solamente dichiara che, durante le festività natalizie, la sua struttura ricettiva presentava un tasso di occupazione dei posti letto inferiore alla metà della capienza totale, a fronte di circa un quinto di operatori che dichiara una piena occupazione, e poco meno della metà dei rispondenti IN SINTESI... L’avvio della stagione invernale, e in particolare le festività natalizie, grazie anche a un buon innevamento, sono valutati nel complesso positivamente dagli operatori trentini: e meglio dello scorso anno, che già aveva evidenziato buone soddisfazioni. l Meno positivo il livello di prenotazioni acquisite per il prosieguo della stagione, che risultano in calo se comparate con quanto evidenziato nelle precedenti stagioni invernali. l La clientela individuale e fidelizzata è largamente prevalente, ma quote crescenti di strutture ricettive si affidano al turismo intermediato e soprattutto ai portali di prenotazione online. l Prevale il pessimismo circa una possibile inversione del ciclo economico con una uscita dalla crisi, anche se l’esigua minoranza di chi ravvisa qualche segnale di miglioramento appare in crescita rispetto agli anni scorsi. che dichiara tassi di occupazione superiori al 70% della capienza totale. Addirittura migliore risulta la situazione negli alberghi. Questi risultati, nel complesso, confermano e migliorano quanto evidenziato nel triennio precedente. Se si guarda ai singoli ambiti, i tassi di occupazione dei posti letto dichiarati per le festività natalizie sono coerentemente speculari alla soddisfazione espressa. Circa nove operatori su dieci di Rendena e Campiglio, della Valle di Sole, della Valle di Fassa dichiarano, per il periodo esaminato, la piena occupazione o, quanto meno, un tasso di riempimento superiore al 70% del totale posti letto. Seguono, con tassi di occupazione leggermente più contenuti, la Valle di Fiemme, la Paganella, lo stesso Primiero e poi gli Altipiani di Folgaria, Lavarone e Luserna. Permanenza e capacità di spesa Il comportamento dei turisti ospiti, e in particolar modo la durata della loro permanenza e le spese sostenute, al confronto con le passate stagioni, vengono giudicate dai partecipanti a TrentinoMonitur in modo piuttosto differenziato. Coloro che registrano un peggioramento dal lato della spesa sostenuta dai turisti e della loro permanenza media sopravanzano leggermente quelli che invece registrano degli incrementi. Ma, in entrambi i casi, si tratta di due minoranze. La quota maggioritaria si riparte tra coloro che non registrano cambiamenti rispetto agli anni precedenti e coloro che, invece, a froncontinua a pag. 8 professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014 3 Sommario 39 16 30 45 OSSERVATORIO TURISTICO/WINTER 2013/2014 3 TRENTINOMONITUR Buono l'inizio in un mercato che cambia l PRIMO PIANO 12 AXESS & DOLOMITISUPERSKI l Una partnership di successo SPECIALE SICUREZZA AREA SCIABILE E TERRITORIO 16 CAA POLIZIA MOENA Sempre in pista gli “angeli blu” l del servizio sicurezza e soccorso 27 22 62 Sherpa: anche soccorso in pista per un mezzo da lavoro a 360° l GEA FUN SPECIALIST Un contributo per l'educazione (non solo) alla sicurezza l LISKI “Pacchetto sicurezza” per note stazioni e grandi eventi l Winter 2012/2013 Neve e valanghe Bilanci di un inverno fuori dalla norma di Mauro Valt l MOBOTIX Videosorveglianza di qualità per il controllo del comprensorio l INTERCOM DR. LEITNER La motoslitta con rimorchio per gli agenti del soccorso piste OLIMPIADI SOCHI 2014 46 Alla roulette russa... “les jeux sont faits”! La nuova frontiera arriva fino al Caucaso l l I partners tecnici di Sochi 2014 AMBIENTE E TERRITORIO ALPINO 50 ARGE ALP “Alp.in.ski-Best practices l l I dati dei soccorsi effettuati dalla Polizia di Stato nella stagione 2012/2013 l L'incidente di Michael Schumacher Lo sci fuoripista e il nuovo “attacco” dei media alla montagna di Marco Del Zotto l Il film “Euregio” rivolto ai giovani di Alessandro Conci l 24HASSISTANCE I primi dati Snowcare: piste piene, meno incidenti l FAR RETI “Protezione, delimitazione, sicurezza, personalizzazione” l MND Italia La sicurezza parte dall’informazione l SPM-SPORTS EQUIPMENT Materassi Ts10: caratteristiche esclusive l ALPINA SNOWMOBILES 4 professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014 nelle stazioni sciistiche alpine” 58 54 41 40 45 28 MOTORI SULLA NEVE 53 SNOPEX La motoslitta da lavoro “number one” l l KÄSSBOHRER GELÄNDEFAHRZEUG AG A San Vigilio di Marebbe il primo PistenBully 600 E+ L'OPINIONE 56 Una “class action” per la montagna? l di Aldo del Bò DALLE AZIENDE 58 LEITNER ROPEWAYS Anche in Azerbaigian la limousine che viaggia sul filo l l DEMAC/LENKO A Colfosco, sulla Sotdlijia, lungo il mitico Sellaronda l TECHNOALPIN Affidabilità ed efficienza grazie al “servizio clienti” l CCM FINOTELLO Una novità tecnica, due sciovie, ricambi e componenti l CAPRARI Il contributo alla ricerca scientifica l SUNKID Con il “moving carpet” da Nova Levante alle piste FIERE E CONVEGNI 64 ALPITEC 2014 Il mondo funiviario per tre giorni a Bolzano l 12 professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014 5 BMW INDIVIDUAL FOR LEITNER PURO PIACERE DI VIAGGIARE in cooperation with www.leitner-ropeways.com CONNECTING COMFORT & PLEASURE Dentro una berlina serie 7 di BMW con sedili in pelle e funzione massaggio. Fuori la cabina SIGMA Diamond di LEITNER ropeways, per un viaggio in assoluto relax. BMW Individual for LEITNER è forse il modo più esclusivo di vivere l’inverno sulle Alpi. OSSERVATORIO TURISTICO DELLA MONTAGNA/winter 2013/2014 te di una tenuta del numero dei turisti, evidenziano un calo della permanenza e della spesa media. Nel confronto con il precedente triennio, la quota di chi ha registrato aumenti -sia di turisti che della permanenza e della spesa media individuale- appare in crescita, a conferma della complessiva valutazione positiva che quest’anno raccoglie maggiori adesioni degli anni scorsi. Di contro rimane stabile rispetto allo scorso anno (ma in calo rispetto alle due annate precedenti) la quota di chi denuncia un minor numero di turisti, un decremento della durata media della vacanza e minore spesa. Formule di permanenza La formula di permanenza più gettonata dal pubblico è il periodo delle 3/5 notti, che raccoglie più della metà delle risposte. E’ una tranche che, dopo una crescita significativa nelle ultime tre stagioni invernali, denuncia una piccola battuta d’arresto. Cresce in compenso la permanenza breve fino a tre notti, e cresce leggermente anche la permanenza media di una settimana. Praticamente assente -come registrato anche nel triennio precedente- la permanenza superiore alla settimana. La durata della vacanza settimanale sembra resistere meglio in Val di Fassa, Campiglio e Rendena, e Valle di Sole, dove più del 40% degli operatori (in Val di Fassa quasi la metà) dichiara che la permanenza media prevalente dei propri ospiti è di una settimana (sei o sette notti): indice anche di un orientamento dell’offerta a proporre di preferenza la proposta settimanale da sabato a sabato. Ben diversa la situazione in altri ambiti montani: in Valle di Fiemme la tranche della settimana dei propri ospiti è testimoniata come prevalente da meno di un quarto degli operatori, come pure sulla Paganella o in DOLOMITI STARS Natale bene, “nonostante tutto”. Fiducia per il prosieguo di stagione Positivo l'inizio stagione anche per il comprensorio bellunese, nonostante il disagio e un po' di destabilizzazione delle prenotazioni dovuti al noto blackout post-natalizio. Ottimi riscontri per il nuovo servizio di booking on line e anche per il Dolomiti Ski Shuttle: il collaudato sistema di transfer con gli aeroporti di Treviso e Venezia. Anche lo staff di Dolomiti Stars ha puntualmente divulgato i risultati delle festività, il 10 gennaio 2014. Con il week-end dell’Epifania le lunghe vacanze natalizie sono andate definitivamente in archivio anche nell’area dolomitica bellunese che include Civetta (Alleghe, Selva di Cadore, Val di Zoldo), Falcade-Passo San Pellegrino e Arabba-Marmolada. “Possiamo dire di essere abbastanza soddisfatti, nonostante le evidenti difficoltà che ci sono state a seguito delle abbondati nevicate, principalmente subito dopo Natale, ma in parte anche all’Epifania, con il blackout che ha causato non pochi disagi in molte parti della provincia”, spiega il direttore di Dolomiti Stars Stefano Mannelli. “Certo, questa situazione ha provocato scompiglio, ci sono state disdette di prenotazioni negli hotel, per paura della situazione creatasi. Però poi l’emergenza è stata risolta e, dal punto di vista delle presenze, fortunatamente non è andata poi così male. “Natale è stato un ottimo banco di prova per il nostro nuovo sistema di booking online https://booking.dolomiti.org, che ha dimostrato di essere uno strumento molto valido- continua Mannelli. “Subito dopo le festività, giorno dopo giorno, abbiamo riscontrato un sensibile aumento di prenotazioni in tutta l’area Dolomiti Stars. “Questo ci fa molto piacere, significa che con 8 professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014 Primiero, dove questa percentuale scende sotto il 20%. Di contro la durata più gettonata in questi ambiti è compresa tra le tre e le cinque notti: più di un weekend lungo, ma meno di una settimana. Permanenze brevi invece nelle aree urbane e sul lago di Garda (qui nessun operatore indica per i propri ospiti una permanenza prevalente di una settimana). La maggiore o minore lunghezza della vacanza, oltre che alle singole destinazioni turistiche, appare associata anche alla tipologia ricettiva, come già rilevato negli anni scorsi: relativamente più breve è, ad esempio, negli agritur o nei b&b; e più lunga nelle strutture ricettive alberghiere. L'evoluzione dell'offerta-sci Nella stagione invernale, in particolare negli ambiti montani, l’offerta sci rappresenta il punto di forza delle destinazioni, e la motivazione di vacanza espressa dai turisti riferita a questo prodotto turistico appare prevalente. Nell’ultimo ventennio, in Italia, i praticanti lo sci sono fortemente diminuiti, rimpiazzati sulle piste da sci da numerosi turisti stranieri. Questa diminuzione sembrerebbe essere colta anche dagli operatori di TrentinoMonitur, anche se il fenomeno non appare univoco. Infatti, se circa un quinto di operatori registra tra i propri ospiti un minor numero di sciatori (percentuale in crescita negli ultimi quattro anni), poco meno evidenziano invece un aumento (contenuto o significativo), a testimonianza di come si assista anche ad un relativo ricambio di clientela; e a come l’interesse per lo sci, prodotto senz’altro maturo, riesca a intercettare ancora nuovi praticanti. Questa valutazione sul numero di turisti sciatori, filtrato dalla sensibilità dei singoli operatori e dal loro osservatorio privilegiato, nasconde profonde differenze tra un ambito il nuovo portale, dedicato in particolare al “self made travel”, abbiamo guardato nella giusta direzione. “Tra i numerosi servizi offerti dal sistema di booking c’è anche quello che ci permette di avere un feedback diretto con il cliente. Infatti tre giorni dopo la partenza dall’hotel, il cliente riceve una e-mail nella quale è invitato a esprimere il proprio parere su alcuni aspetti, che vanno dal giudizio sulla località, al servizio di booking, passando per gli aspetti del trattamento ricevuto e l’ospitalità delle strutture. Fino ad ora abbiamo avuto molti giudizi positivi su tutti i fronti. “Viceversa, anche le critiche, qualora ci fossero, diventano l’occasione per verificare il servizio e migliorare dove possibile. “Come sempre, si è rivelato utilissimo anche il Dolomiti Ski Shuttle, attraverso il quale -sempre su prenotazione (http://dolomitistars.dolomiti.org)- riusciamo a portare gli sciatori dagli aeroporti di Treviso e Venezia, e dalla stazione di Mestre, direttamente fino qui nelle località di Dolomiti Stars.” .“La neve caduta, oltre ai disagi, fortunatamente ha portato con sè anche un panorama stupendo, assicurando piste in condizioni favolose- prosegue Mannelli. “Condizioni che ci fanno guardare con fiducia e ottimismo ai prossimi weekend e alle settimane bianche del mese di febbraio. “Se, come da tradizione, durante il Natale, a farla da padrone sono stati gli sciatori italiani, adesso -dopo l’Epifania- inizia a esserci un’ottima affluenza anche da parte degli stranieri, in particolare dall’Est Europa: con tanti croati ma anche russi e ucraini: questi ultimi due gruppi di clienti, approfittano delle vacanze per il capodanno ortodosso. “Questi risultati sono anche il frutto dell’ottimo lavoro di promozione, soprattutto durante l’autunno, con azioni dirette mirate proprio sui mercati di queste nazioni. “Da evidenziare inoltre la presenza di gruppi spagnoli, anche questi presenti grazie al lavoro svolto in quel paese da Dolomiti Stars. . dolomitistars.dolomiti.org OSSERVATORIO TURISTICO DELLA MONTAGNA/WINTER 2013/2014 e l’altro, che rimandano alla diversa tipologia di turisti e ai diversi mercati presenti nei singoli ambiti. Ad esempio, in Valle di Fassa e in Valle di Sole (ambiti che più di altri hanno saputo intercettare il mercato russo), ma anche in Valle di Fiemme -che per prima ha avuto, durante la stagione invernale, una prevalenza di turisti stranieri rispetto a quelli nazionali- sono molti di più gli operatori che dichiarano un aumento di turisti sciatori, piuttosto che una loro diminuzione (per la Valle di Fiemme e la Valle di Sole addirittura il doppio). Diversa invece la valutazione raccolta in altri ambiti montani come l’altopiano della Paganella o il Primiero con San Martino di Castrozza dove, pur a fronte di quote significative di operatori che registrano un aumento di sciatori, la quota che ravvisa invece una loro diminuzione è molto più elevata. Per non parlare degli Altipiani di Folgaria, Lavarone e Luserna: qui più del 40% di operatori è certo di una diminuzione di turisti sciatori, a fronte di una piccola quota di operatori, pari al 5%, che la pensa diversamente. Queste affermazioni discordanti evidenziano una sorta di specializzazione crescente di alcuni ambiti per quanto riguarda l’offerta sci, accompagnata alla capacità di riuscire a rimpiazzare il venir meno dei turisti sciatori italiani (fenomeno ampiamente conosciuto e comprovato) con flussi analoghi o crescenti di turisti stranieri praticanti lo sci. Un’altra evidenza che ci suggeriscono queste diverse valutazioni degli operatori di uno stesso ambito, apparentemente poco coerenti tra di loro, è come nella stessa area tipologie ricettive simili intercettino target diversi. Nei mesi invernali a seguire... Le festività natalizie sono caratterizzate, oltre che da tassi di occupazione delle strutture mediamente elevate, anche dalla prevalenza di un pubblico italiano. I flussi di vacanzieri tendono a calare durante il mese di gennaio, complice anche la ripresa delle attività scolastiche. Non mancano strutture ricettive aperte durante le festività che, per questa ragione, decidono di chiudere nel mese di gennaio. Una serie di domande di TrentinoMonitur ha indagato il livello di prenotazioni acquisite per l’intero mese di gennaio e per i due mesi successivi di febbraio e marzo. Il livello di prenotazioni acquisite riguardanti il mese di gennaio non offre spunti particolarmente positivi, a conferma di quanto già registrato anche lo scorso anno: cioè, che il meccanismo della prenotazione con un certo anticipo è progressivamente calante. La quota maggioritaria di strutture dichiara un livello di prenotazioni acquisite che coprono meno del 30% dei posti letto, e tale percentuale figura in crescita rispetto al triennio precedente. In compenso, calano le strutture che, grazie alle prenotazioni acquisite, hanno una garanzia di coprire oltre il 50% della capienza totale dei posti letto. Non diverso l’andamento delle prenotazioni per febbraio, mese deputato alle settimane bianche e con flussi di turisti stranieri più significativi. Anche per questo mese, rispetto al triennio precedente, risulta in contrazione il numero di strutture ricettive con prenotazioni in grado di garantire una copertura dei posti letto superiore al 50% della capienza totale. E, al contrario, risultano in crescita le strutture ricettive con prenotazioni insufficienti per coprire più del 30% dei posti letto. La situazione degli alberghi appare migliore rispetto alle altre tipologie ricettive ma, anche per le strutture ricettive alberghiere, il trend degli ultimi anni evidenzia una crescente difficoltà ad acquisire livelli di prenotazioni con largo anticipo. Analoga situazione si conferma anche per il mese di marzo, con una percentuale di posti letto già prenotata da metà gennaio relativamente modesta. Pochi hanno prenotazioni che impegnano almeno il 40% della capacità ricettiva. Anche in questo mese, la situazione sul versante delle prenotazioni già acquisite sembrerebbe peggiorata rispetto al triennio precedente: cresce la quota si strutture senza prenotazioni e cala la quota con prenotazioni superiori almeno al 20% del totale posti letto. Uno sguardo ai singoli ambiti evidenzia che, per tutto il trimestre gennaio/marzo, il livello di prenotazioni già acquisite risulta più elevato (con quote attorno al 40% di strutture ricettive che dichiarano una copertura superiore alla metà dei posti letto per gennaio e febbraio e al 20% per marzo) in Rendena e Campiglio, nella Valle di Fassa e in Valle di Fiemme; e poco al di sotto nella Valle di Sole (qui però sei operatori su dieci dichiarano coperture superiori al 20% della professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014 9 OSSERVATORIO TURISTICO DELLA MONTAGNA/winter 2013/2014 IL PUNTO DI VISTA DEGLI OPERATORI rentinoMonitur, come di consueto, ha permesso agli opeT ratori di formulare proposte o anche critiche, con l’obiettivo di migliorare costantemente l’offerta turistica del Trentino. I punti di vista espressi sono stati numerosi e, di seguito, si cercherà di sintetizzarli brevemente. Il movimento per le vacanze di fine anno è stato soddisfacente, a volte anche superiore alle aspettative. Molti operatori sottolineano come siano state apprezzabili anche le nevicate, che hanno favorito un buon avvio di stagione. Oltre, ovviamente, a una riconosciuta qualità delle strutture, all’efficienza degli impianti e a piste ben preparate. Il prosieguo della stagione dipenderà anche dal meteo, dalle condizioni della neve, oltre che dalla tenuta dei mercati stranieri, che starebbero dando buoni segnali e risultati incoraggianti, a differenza degli italiani, in calo evidente, che è sempre più difficile intercettare dopo le festività, per le settimane bianche, ma anche per short break. Di qui, l’importanza sottolineata da più di un operatore di un intelligente promozione sui mercati esteri: da quelli dell’Est (in proposito, molti operatori apprezzano la crescente presenza di turisti russi, con permanenze più lunghe e buona capacità di spesa) a quelli più lontani. L’ospite italiano -testimoniano gli operatori- continua a prediligere, nel Trentino invernale, i periodi di punta; e non premia i periodi di bassa stagione, con prezzi più favorevoli. capienza totale per il mese di marzo) e negli Altipiani di Folgaria, Lavarone e Luserna. Molto più critica riguardo alle prenotazioni acquisite è la situazione in altri ambiti montani come il Primiero e l’Altopiano della Paganella. Le prenotazioni degli stranieri In merito alle prenotazioni riguardanti i mercati stranieri, la situazione sembrerebbe meno critica e ricalcare, nelle opinioni espresse, tendenzialmente quanto emerso anche nella scorsa stagione, quando il 43% riteneva che le prenotazioni fossero rimaste sostanzialmente stabili da un anno all’altro, e la quota che riteneva fossero diminuite sopravanzava la quota di chi aveva registrato un aumento di prenotazioni straniere. Gli ambiti dove si registrano le quote più elevate di operatori che indicano un aumento sensibile nelle prenotazioni da parte di ospiti stranieri sono la Valle di Fassa, la Valle di Fiemme e la Valle di Sole che, non a caso, sono anche gli ambiti (unitamente a Campiglio e Rendena, dove però la quota di operatori che indicano un sensibile aumento di clientela straniera è più contenuto) nei quali si raccoglie la soddisfazione più alta per l’avvio della stagione invernale in corso. I flussi stranieri sono associati positivamente a forme di turismo organizzato, ben più presente nella stagione invernale rispetto a quella estiva. Oltre la metà delle strutture ricettive che hanno risposto a TrentinoMonitur non hanno lavorato durante le festività natalizie con il turismo intermediato. Tutta la loro clientela s'identifica con turismo individuale. La quota di strutture che ha operato in maniera significativa con il turismo intermediato ammonta a poco meno di un sesto del totale, senza apprezzabili differenze tra strutture alberghiere e non. Prenotazioni intermediate e web Un poco più consistente la quota di strutture ricettive che durante le festività natalizie ha lavorato invece con le Olta (Online travel agency). Chi non è stato affatto coinvolto ammonta a una quota di poco superiore a un terzo. Più di un quarto di strutture, invece, ha affidato le proprie sorti principalmente a questi portali di prenotazione, dato che attraverso questo canale, durante le festività natalizie, sono arrivate prenotazioni significative, 10 professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014 E' un modello che riguarda le abitudini e i comportamenti consolidati, quasi di natura antropologico-turistica, non legato semplicemente ai calendari delle vacanze, in primis quelli scolastici, perché non tutti sono condizionati da chiusure aziendali o vacanze scolastiche. Resta il fatto che il Trentino offrirebbe un’ottima vacanza anche dopo l’Epifania, e pure a prezzi più convenienti. Qualche operatore, in contrasto con queste affermazioni, dice invece che tra i clienti si sta diffondendo una tendenza a cambiare periodo. Ma si tratta di una minoranza. Nell’insieme delle testimonianze, sembrerebbe di cogliere la difficoltà del periodo successivo alle festività, che si somma a una scarsa propensione alla spesa, soprattutto tra gli italiani, e a una diffusa ricerca dei prezzi più bassi. Più sintonia con gli impiantisti Che fare per migliorare l’attrattività del Trentino, delle destinazioni e, in definitiva, della singola struttura ricettiva? Le aree d'intervento suggerite sono molteplici: da quelle di contesto, come ad esempio favorendo l’intesa tra attori del territorio con una maggiore diffusione delle “guest card”, o facilitando i processi di mobilità, ad iniziare dagli skibus; o ancora, migliorando il raccordo tra ricettività e impiantisti. In proposito, le critiche mosse ai prezzi degli skipass (definiti da qualcuno “imbarazzanti” e in qualche caso “più elevati del costo della mezza pensione”) sono numerose; è necessario non soltanto tenerli sotto controllo, ma anche “formulare offerte convenienti, biglietti che coprano -ad esempio- solo alcune o addirittura superiori alle altre modalità di prenotazione. Queste percentuali riferite a forme di turismo intermediate da tour operator, agenzie di viaggio e dalle Olta sono superiori presso le strutture alberghiere rispetto alle altre tipologie ricettive, ed è presumibile che siano destinate a crescere al di fuori del periodo delle festività natalizie, quando la clientela -come si è visto- è soprattutto individuale, di nazionalità italiana e in larga misura fidelizzata. Circa quattro strutture ricettive su dieci hanno infatti lavorato durante le festività natalizie con clientela esclusivamente o prevalentemente fidelizzata, vale a dire con clienti di vecchia conoscenza. Più di un terzo ha accolto invece prevalentemente una nuova clientela, senza apprezzabili differenze tra strutture ricettive alberghiere e non. Quote di turismo intermediato, sia nella forma tradizionale che tramite le Olta, appaiono maggiormente presenti in Campiglio e Rendena. Alto turnover e nuovi ospiti Questi canali d'intercettazione della domanda sono associati positivamente a un turnover mediamente più elevato degli ospiti: più della metà degli operatori di quest’ambito evidenziano la presenza significativa, se non maggioritaria, di nuovi ospiti rispetto alla quota dei fidelizzati. Analoghe quote di operatori che evidenziano una presenza significativa di nuovi ospiti si registra anche in Valle di Sole, dove il peso dell’intermediato tradizionale è però molto più alto del ricorso alle Olta. E sull’Altopiano della Paganella, dove invece la situazione appare speculare a quella della Valle di Sole: maggiore ricorso alle Olta e meno a t.o. e adv tradizionali. Il ricorso alle Olta e al turismo intermediato risulta relativamente più contenuto tra gli operatori della Valle di Fiemme e della Valle di Fassa: ma, anche qui, più della metà degli operatori evidenzia l’importanza dei nuovi turisti rispetto a quelli fidelizzati. Il turnover di turisti più contenuto tra i diversi ambiti montani, con una maggiore presenza di clientela fidelizzata, si registra a San Martino e Primiero, dove peraltro circa un quarto degli operatori -una percentuale significativamente più alta di quanto registrato nelle vicine Valli di Fassa e Fiemme- si affida alle Olta in modo significativo. OSSERVATORIO TURISTICO DELLA MONTAGNA/winter 2013/2014 ore del mattino, che sarebbero più economici e verrebbero incontro alle esigenze di molti turisti”. Prezzi stracciati danno all'immagine Ovviamente, a livello di prezzi, non mancano le numerose critiche mosse alle strutture ricettive di livello superiore, che qualche volta vendono a “prezzi stracciati”, con grave danno d'immagine per il territorio. Più di un operatore sottolinea la necessità e l’importanza di riuscire a programmare il lavoro, dedicando tutto il tempo e le energie necessarie, ancora prima dell’avvio della stagione, per rispondere alle numerose richieste di informazioni: è molto importante rispetto al risultato finale -pur nella consapevolezza delle crescenti difficoltà- chiudere le contrattazioni, perché l’ospite è sempre più attento ed esigente nel comparare diverse offerte. Il ruolo dei mercatini di Natale In merito all’animazione, forse il ruolo più importante, almeno nella prima parte della stagione invernale, lo occupano i mercatini di Natale. E da qui partono delle considerazioni che sono spesso coerenti, univoche, talvolta invece non prive di diversità di vedute: tra chi li considera utili e chiede di allungarne il periodo fino all’Epifania -come fatto in alcune località-; e chi invece, al pari di altri eventi di spicco (dalle universiadi ai mondiali juniores) considera che di queste proposte beneficino solo poche strutture. Segnali d'inversione di tendenza Forse, grazie alla valutazione positiva espressa sull’apertura della stagione invernale, più operatori degli anni scorsi intravedono, rispetto alla crisi, qualche timido segnale d'inversione di tendenza, anche se ben più della maggioranza assoluta continua a nutrire sentimenti negativi e previsioni pessimistiche. Un’esigua minoranza intravede decisi segnali di inversione di tendenza. n 69 Ranger Alpine 1200 4-TEC FRIULI VENEZIA GIULIA Promotur inizia male ma vedremo alla fine N onostante l'incremento a due cifre rilevato a consuntivo della passata stagione, l'intervento regionale e il cambiamento societario, Promotur torna nel mirino della stampa locale per le continue difficoltà. E per il calo marcato di sciatori rilevato nel mese di dicembre. Sotto accusa l'atavico squilibrio, mai colmato, dovuto alla carenza di posti letto. Quanto pubblichiamo è frutto di notizie pubblicate da “il messaggero veneto” l'11 gennaio 2014, dove si osservava che “costerà cara per le casse della Regione la diminuzione di presenze di questo primo mese di stagione sciistica: il calo del 35% di sciatori fatto registrare nei cinque poli Promotur, ha fatto scendere di circa 1 milione di euro gli incassi”. L'articolo riporta inoltre che se, nella scorsa stagione, fino agli inizi di gennaio, in Promotur erano entrati 3,5 milioni di euro, quest’anno sono poco più di 2,5 milioni. E si spera di poter recuperare durante la stagione. “L’obiettivo è raggiungere i numeri dell’ultima stagione, quando i poli del Fvg registrarono oltre 460 mila presenze. Per ora i numeri parlano di 110 mila sciatori (contro i 170 mila dell’anno passato). “Un tema molto sentito in Fvg, con la politica di investimento realizzata dalla Regione (attraverso Promotur) negli ultimi 15 anni che è finita sul banco degli imputati: 261 milioni di euro che, non sempre (vedi il caso di Sella Nevea) hanno prodotto i risultati sperati”. "http://messaggeroveneto.gelocal.it/polopoly_ fs/1.8448216%21/httpImage/image.jpg_gen/derivatives/landscape_660/image.jpg" \d Adventure Gran Tourer 1200 4-TEC Gran Tourer 600 E-TEC Xtrim Commander 800R E-Tec D'altronde è risaputo che i problemi del turismo invernale regionale è questione di posti letto, sempre evidenziata ,ma mai risolta, né con l'occasione delle universiadi, né con la gestione di Josep Ejarque, il manager passato per “Turismo Fvg” -nel curriculum: da Barcellona a Torino 2006... e oggi a capo di una società di consulenza per le destinazioni turistiche-. Un Ejarque che, grazie al bando lanciato dalla Regione, sembra si appresti a tornare in Friuli. Anche il consigliere del Pd, Enzo Marsilio, che quando il piano industriale di Promotur fu pianificato, sedeva tra i banchi della giunta Illy, ha dichiarato a “Il messaggero”: “Il progetto complessivo andava al di là degli investimenti su piste e impianti, prevedendo l’incremento dei posti letto alberghieri. “Fino a oggi il pubblico ha fatto la sua parte, migliorando l’offerta sciistica. A mancare è stata la parte privata o pubblicoprivata, che non è riuscita a realizzare nuovi posti letto”. Il ridotto sviluppo dei poli Promotur, per Marsilio, va addossato anche a Turismo Fvg: “E’ mancato un accompagnamento promozionale adeguato agli investimenti. “Non è stato possibile completare il percorso avviato -precisa Marsilio- ma i soldi spesi per impianti e piste hanno comunque avuto il merito di tenere a galla la montagna in questi anni: senza questi investimenti cosa avrebbero fatto i nostri poli turistici? Il bilancio di Promotur non va misurato sugli incassi o sulle perdite, ma sull’indotto che produce in Alto Friuli”. http://messaggeroveneto.gelocal.it/cronaca/2014/01/11/ news/sci-in-crisi-il-buco-e-gia-di-un-milione-fo to-1.8448201 Summit X 800 E-TEC www.leitner.it CONTATTACI PER SCOPRIRE TUTTE LE NOVITÀ 2014: TEL 0472 76 55 12, [email protected] professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014 11 PRIMO PIANO AXESS & DOLOMITI SUPERSKI Una partnership di successo Era la stagione 2003/2004 quella che ha visto debuttare il sistema Axess di ticketing e controllo accessi nel Dolomiti Superski: il consorzio impiantistico più vasto del mondo, il cui presupposto fondativo si basa sulla sofisticata formula di ripartizione degli incassi. La nuova partnership si basava allora e si basa tuttora su alcuni punti cardine: in primis, la condivisione della filosofia “open system”, con l'obiettivo di sviluppare insieme prodotti, soluzioni e servizi improntati a criteri costantemente moderni e flessibili. A dieci anni dall'inizio del sodalizio con la casa austriaca, rappresentata in Italia dalla filiale di Bolzano guidata da Danilo Poda, è pronta la seconda fase, caratterizzata sul campo dall'adozione dell'ultima generazione di varchi, in grado di dialogare in modo sempre più raffinato con gli utenti sciatori e di fornire, di conseguenza, servizi sempre più precisi e performanti. Senza dimenticare i meno visibili vantaggi gestionali. allora ricordiamo ancora E una volta i numeri del Dolomiti Superski, per inquadrare meglio e apprezzare l'attività di armonizzazione necessaria alla gestione di un consorzio così vasto e dinamico: stiamo parlando di quattrocentocinquanta impianti di risalita per 1600 chilometri di piste, gestiti da centotrenta società distribuite su dodici valli dolomitiche, incluse nelle province di Trento Bolzano e Belluno: una realtà che alcune frange autonomiste vorrebbe diventasse una vera e propria regione dolomitica unica. tecnologici costantemente adeguati e particolarmente evoluti. Complice magari lo sbandieratissimo riconoscimento di patrimonio naturale che l'Unesco ha attribuito a questa incredibile barriera corallina del mare della Tetide, databile 250 milioni di anni fa, trasformatasi in rosate montagne fossili, uniche al mondo. “Secondo gli esperti, la nostra realtà imprenditoriale corrisponde al modello “community base”, quello formato da tanti attori coinvolti. E che si differenzia notevolmente rispetto al “corporate model”, dove proprietà e imprenditorialità si concentrano su uno o pochissimi soggetti, e dove prevale una managerialità centralizzata”, introduce subito Thomas Mussner, il nuovo direttore generale di Dolomiti Superski, che ha preso il posto dello storico condottiero Franz Perathoner, socio fondatore nel 1974, diventato direttore cinque anni dopo, mantenendo le redini fino all'ottobre 2012, ma di fatto rimasto al fianco del giovane successore fino al termine della passata stagione: “per assicurare un passaggio dolce”. In casa Dolomiti Superski Assieme a Danilo Poda, responsabile Axess Italia, siamo arrivati fino a Ortisei, nel nuovo quartier generale del Dolomiti Superski, per parlare con i diretti interessati dei risultati e dei nuovi obiettivi, per i quali è necessario disporre di strumenti Organizzazione sofisticata Queste premesse storiche, socio-economiche, con i numeri che quantificano territorio e patrimonio imprenditoriale del Dolomiti Superski, ci avvicina alla complessità organizzativa e gestionale, delineata peraltro puntualmente da Mussner e 12 professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014 staff informatico con un rapido excursus: sull'attività costante del comitato tecnico -che decide e indirizza-; su incontri e riunioni cadenzati; su continui “momenti di sincronizzazione”, necessari per recepire le linee guida, per attuare aspetti puramente gestionali, come per condividere le strategie di marketing. E' stato addirittura elaborato un manuale “total quality”, dedicato non solo ai direttori dei singoli consorzi di valle, ma anche a tutti gli attori della macchina turistica che intendono a loro volta “sincronizzarsi” con gli obiettivi e l'operatività del “grande motore” Dolomiti Superski. “Siamo in una vera e propria filiera -commenta Thomas Mussner- dove c'è un continuo dinamismo e c'è spazio per una concorrenza interna, da sempre molto positiva”. Scendendo lungo la piramide organizzativa, questa sincronizzazione viene applicata anche level-to-level, come nel caso dei capo cassieri e dei responsabili di cassa delle singole valli, strettamente coinvolti nella partnership tra Dolomiti Superski e Axess. I plus dell'open system Fin qui, l'inquadramento di un'affascinante realtà, unica al mondo nel panorama delle aree sciistiche, che dovrebbe dare un'idea del contesto in cui, nel 2002, la salisburghese Axess è stata chiamata a dare il proprio apporto e, sopratutto, le proprie soluzioni. “L'allora dirigenza del Dolomiti Superski ci ha indicato degli obiettivi che, a distanza di dieci anni dalla discesa in campo, possiamo ancora valutare come moderni e centrati– dichiara Danilo Poda. “Il sistema aperto continua a rispondere in modo adeguato alle esigenze del mercato. Ma, per sviluppare gli specifici prodotti, richiede una partnership forte”. “L'adozione di un sistema aperto comporta un costante aggiornamento e continui cambiamenti -interviene Gianni Rasom, ingegnere specializzato in telecomunicazioni che dunque, non a caso, dal 2002 è responsabile dei sistemi Informativi del Dolomiti Superski. I dati relativi alle transazioni di vendita e ai passaggi agli impianti, generati dal sistema Axess sono integrati mediante evolute interfacce nel database di sistema ed elaborati con strumenti di Business Intelligence sviluppati dal partner di progetto CAP spa. segue a pag. 14 IL TEAM DEL DOLOMITI SUPERSKI Ci hanno ospitato nella sede centrale di Ortisei per illustrarci, assieme a Danilo Poda, il progetto Axess&Dolomiti Superski: Thomas Mussner, general manager del Dolomiti Superski a partire dal 2012, dottore in economia aziendale presso l’università commerciale “Luigi Bocconi”, con specializzazione in strategia e gestione delle piccole e medie imprese industriali. Thomas è salito sulla “barca” del management montano nel 2005, come direttore dell’associazione turistica di Selva di Val Gardena, per passare, dal 2007 al 2012, al ruolo di responsabile di produzione e “change management” presso la Prinoth spa di Vipiteno (gruppo Leitner). LA CONTINUA EVOLUZIONE DEL PROGETTO Alla decima stagione, il “progetto Axess&Dolomiti Superski” è in continua evoluzione, mantenendo fede alla filosofia iniziale di sviluppare un sistema altamente flessibile anche per la progressiva integrazione delle innovazioni. Si studiano e attivano nuovi canali di vendita, in risposta allo sviluppo tecnologico e commerciale del web, e dunque alle aspettative della fascia di clientela più giovane. E sono stati introdotti i nuovi varchi di accesso Smart gate, con i rivoluzionari flap e con il classico tornello. La costante innovazione permette di contare su informazioni sempre più elaborate, funzionali a orientare investimenti e risorse, ottimizzare la sempre più onerosa gestione, per elaborare tempestivamente nuove strategie di marketing, e caratteristiche tecnoloL giche salienti del “progetto Axess&Dolomiti Superski” lun a oltre 1550 varchi di controllo accessi. Il sistema Axess&Dolomiti Superski prevede inoltre non solo la verifica e l'analisi delle informazioni e dei dati così raccolti, ma l'interazione con i sempre più numerosi canali di vendita. E quella con i “social”. Con quest'impostazione, in questi dieci anni il progetto ha consentito di mettere a punto un sistema di ticketing e controllo accessi composto da 358 punti vendita (casse skipass), affiancate da 170 strutture del ricettivo (alberghi) che, collegate in rete, hanno a loro volta la facoltà di emettere direttamente gli skipass destinati ai propri ospiti. I dati raccolti sono quindi elaborati da Dolomiti Superski e condivisi con tutti gli attori coinvolti, sia mediante la reportistica tradizionale, che con sistemi avanzati di “business intelligence”. La raccolta centralizzata dei dati è la base per il calcolo di ripartizione degli importi da liquidare alle società e garanzia di trasparenza verso tutti. I sistemi di “business intelligence” consentono poi, tra l’altro, di analizzare i flussi degli sciatori, al fine di fornire uno strumento oggettivo per le decisioni basato sulle esigenze e sulle tendenze riscontrate in questi ultimi dieci anni. Nonché la possibilità di attuare iniziative e strumenti di “augmented reality” con app che -come suggerito dal termine inglese- rendono accessibile sono: Gianni Rasom, responsabile dei sistemi informativi del Dolomiti Superski dal 2002, anno del decollo del progetto Axess. Ruolo certamente non casuale, data la laurea di ingegneria delle telecomunicazioni conseguita all'università di Padova, e successive esperienze professionali come sw developer in Telecom Italia e Motorola UK. Marco Ansaldo, IT manager del Dolomiti Superski dal 2013, laurea in ingegneria informatica presso l'università di Genova e, dal 2000 al 2013, project manager, poi cio presso CircleCap (società del gruppo Cap spa) con esperienza decennale nella gestione di progetti di trasporto, mobilità e turismo, con finalità di elaborazione e analisi dei dati. data-center unico per la gestione dati, lsistemi di emissione presidiati e web performanti,di semplice utilizzo, ltrasmissione dati flessibile (Lan, Wifi, Adsl, Gprs) online/ schedulabile lsmartcard Rfid per tutte le tipologie di skipass, senza costi per il cliente. Mentre, su tutto il comprensorio sciistico, la rilevazione dei passaggi (che ad ogni stagione invernale ammontano a circa 150 milioni di “bip”) è affidato professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014 13 PRIMO PIANO/AXESS & DOLOMITISUPERSKI il territorio anche in forma virtuale. O addirittura, con la funzionalità “performance check” (che consente di misurare chilometri e dislivelli percorsi) che creano fenomeni agonistici ampliati, a distanza. E ogni giorno una novità, in grado di catalizzare soprattutto la preziosa attenzione dei giovani... I nuovi canali di vendita Nel corso del tempo, si sono sviluppati ed evoluti innovativi canali di vendita: linternet ticketing E-skipass, con accesso diretto agli impianti; lintertet ticketing b2b, con vendita in hotel; l“Dtl-Direct to llft”, L'innovativo servizio che permette l’accesso immediato all’impianto e l’addebito del costo dello skipass, calcolato in base alle zone di transito all’interno del comprensorio, direttamente sulla carta di credito; l“Collect yourself”, servizio per acquistare lo skipass su web, stampare il voucher e ritirare lo skipass presso le casse automatiche o i punti vendita; l“Hotel skipass service”, che permette al cliente d'inviare il voucher per il ritiro skipass presso gli hotel convenzionati, che provvederanno a farli trovare nella stanza al suo arrivo. L’innovazione nelle Smart Card Nel progetto sono utilizzate le card “Oneway” (monouso in pvc, utilizzate generalmente fino a 30 giorni in stagione) e “Smart Card MyDolomiti” (card personalizzata nominativa) che da questa stagione dispone del QrCode per accesso diretto dallo SmartPhone al servizio Check Performance per la visualizzazione del dislivello, dei km di pista percorsi e del “Wellbeing factor”: l’indice di benessere calcolato in base al dislivello percorso. L’integrazione del costo nello skipass è ispirata alla massima versatilità e facilità d'utilizzo per il cliente. Vale la pena ricordare che, il Dolomiti Superski, ha un consumo stagionale di 3 milioni di supporti. Smart Gate: new generation L'arrivo dell'ultimo varco firmato Axess, Smart Gate AX 500, installato nelle versioni con il rivoluzionario flap e con il modulo tornello, presso i comprensori di Plan de Corones, Arabba e nella nuova Cabinovia Dantercepies di Selva Gardena,offre ulteriori funzioni e servizi nel massimo comfort per il cliente. L’ architettura modulare e il funzionamento stand-alone e online, è supportato dal processore Linux, con caratteristiche di pc. Il montaggio può avvenire indifferentemente con fissaggio a terra o su portale: configurazione, quest’ultima, sempre più utilizzata anche nelle stazioni europee. Il controllo dell’operatore è affidato al monitor touch-screen o tablet, con la possibilità d'integrare in ogni momento il sistema LaneCamera per la comparazione delle foto degli utenti, rilevate al primo ingresso, e quelle dei successivi passaggi nel corso delle giornata, in modo da evitare abusi nello scambio degli skipass. “Penso che dieci anni fa sia stata fatta una scelta coraggiosa di apertura, in tutti i sensi, che ha comportato, specie all'inizio, un grandissimo lavoro che ha richiesto la formazione e richiede tuttora la continua evoluzione di tutti i tecnici sul territorio, cui è stata data la libertà di lavorare su pc, e l'assistenza adeguata a vari livelli. “Ogni consorzio di valle ha un proprio tecnico responsabile che si relaziona direttamente con me -prosegue Rasom- e dal 2013 anche con Marco Ansaldo, prima nostro consulente esterno, oggi entrato nel team interno, proprio per sostenere lo sviluppo della seconda fase del progetto”. “Da parte della Axess -puntualizza Danilo Poda- forniamo due livelli tecnici di assistenza in remoto, collegati alle sedi di Bolzano e Salisburgo. “Uno dei valori della nostra azienda è la relazione diretta con i clienti, la condivisioni degli obiettivi e la responsabilità nel raggiungerli. Nel sistema Axess di ticketing e controllo accessi l gruppo di Salisburgo è speIimplementazione cializzato nello sviluppo e di sistemi di ticketing e controllo accessi, secondo concetti di apertura, innovazione, scalabilità e affidabilità. “Lavoriamo in stretta partnership con i nostri clienti , condividendone gli obiettivi e mettendo a disposizione le proprie competenze ed esperienze, in una visione di costante crescita sia in ambito tecnologico che gestionale” si legge sulla presentazione ufficiale. Per il gruppo Axess, il 2014 si avvia ad essere l'anno record per fatturato, con previsione di professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014 “Insomma, la condivisione della filosofia “open system”, ha consentito di sviluppato prodotti, soluzioni e servizi in completa sinergia con Dolomiti Superski e tutti i partner coinvolti” conclude Danilo Poda. Il GRUPPO AXESS I prodotti Axess sono presenti in oltre 10 mila installazioni in stazioni sciistiche, quartieri fieristici, stadi, parchi tematici, trasporto pubblico, differenziandosi in sistemi point of sale e point of control, data enter, Wtp services per la vendita online, produzione e sviluppo supporti di ticketing. E caratterizzandosi anche per essere ergonomici e modulari. 14 messo a punto per Dolomiti Superski abbiamo messo in gioco la nostra esperienza e competenza nella gestione di tutti i processi: analisi, progettazione, messa in servizio delle soluzioni, formazione del personale, servizi di supporto e assistenza qualificati. “E nel corso degli anni, il progetto Dolomiti Superski ha dimostrato quanto lo studio approfondito delle esigenze, la definizione delle piattaforme e degli standard tecnologici, la scelta dei partner in reale sintonia con gli obiettivi e la progettazione integrata e condivisa di tutte le componenti, abbiano garantito la costante evoluzione del sistema, in grado di rispondere sempre alle nuove esigenze del mercato turistico e la possibilità di integrare le nuove tecnologie. chiusura a 23 milioni di euro, a fronte di 130 collaboratori, di mercati sviluppati in Europa, Asia e Usa, con filiali dirette in Italia, Francia, e per le aree di Scandinavia e Nord America. Importanti risultati sono stati ottenuti in Asia ed est Europa, con le installazioni dei sistemi in tre delle quattro stazioni sciistiche dell’area olimpica di Sochi e i primi clienti in Giappone e Cina. A capo della filiale italiana, sede a Bolzano, c'é Danilo Poda, 48 anni che ormai da oltre 20 anni è attivo nello sviluppo commerciale e tecnico di progetti integrati di ticketing e controllo accessi per le stazioni sciistiche, per quartieri fieristici e trasporto pubblico. www.teamaxess.com BARTHOLET BARTHOLET Seilbahnen Seilbahnen B M B F M F CH–La Berra, 2013 Funivia Seggiovia Bartholet Maschinenbau AG Cabinovia Sciovia Funitel Ascensore incl. www.bmf-ag.ch Speciale sicurezza area sciabile e territorio CAA POLIZIA MOENA Sempre in pista gli “angeli blu” del servizio sicurezza e soccorso I dati di sintesi degli interventi del “servizio di sicurezza e soccorso” svolti dal personale addestrato ad hoc della Polizia di Stato in buona parte delle stazioni sciistiche italiane, sono un “must” non solo per la nostra consueta uscita d'inizio anno dedicata alla sicurezza, ma anche per tutti coloro i quali, a vario titolo, hanno la necessità di orientarsi nei numeri che, di stagione in stagione, quantificano e analizzano gli incidenti in pista. Si tratta di un aspetto altamente tecnico e umano al quale il centro vuole contribuire a favore delle persone meno fortunate. Si allegano i grafici relativi l’intera attività svolta durante la stagione 2013/14. Cordiali saluti Isp. capo Graziano Bortolotti Con la Polizia croata Riportiamo anche la nota pervenuta in merito all'accordo tra la Polizia di Stato italiana e Polizia Croata. “Da segnalare che, anche quest’anno, e per il terzo consecutivo, è stata siglata l’intesa tra le polizie d'Italia e Croazia per l’assistenza ai turisti croati sulle piste da sci del Trentino Alto Adige e Veneto, che ha durata dal 7 al 25 gennaio 2014. “Infine, anche in questa stagione, il personale formato dal centro addestramento alpino svolge i servizi di accompagnamento dei disabili visivi e motori, organizzati dalle varie associazioni onlus. 16 La nota conclude con i dati dell'attività svolta nella passata stagione in Valle d'Aosta dagli agenti di Polizia, unitamente ai Carabinieri di servizio in pista: 1510 interventi di soccorso, 268 incidenti con responsabilità di terze persone, due morti per cause traumatiche, 20 querele, 114 multe, cinque denunce, 201 interventi di elisoccorso. In Alto Adige Altra puntualizzazione dell'attività svolta nella provincia di Bolzano, dove sono presenti sciatori della Polizia di Stato presso i comprensori sciistici di Val Senales (tre operatori da settembre a giugno), Colfosco in Val Badia (tre operatori) e Obereggen in Val d’Ega (quattro operatori per il solo versante altoatesino). Le rappresentazioni grafiche di tanto impegno svolto dalle pattuglie formate nel centro di addestramento alpino di Moena -riferite alla passata stagione invernale (2012/2013) sono arrivate accompagnate dalle note dell'ispettore capo dell'ufficio affari generale Graziano Bortolotti, che coordina questo servizio su tutto il territorio nazionale. Quanto segue riferisce anche dello stato dell'arte del servizio per l'inverno 2013/2014, con i primi dati degli interventi dall'inizio stagione all'Epifania. “Anche quest’anno, la Polizia di Stato ha disposto il “servizio di sicurezza e soccorso” in montagna, che vede impiegati 230 dipendenti abilitati, in 58 stazioni di sci italiane. “Si tratta di un servizio di prossimità a favore della collettività, i cui obiettivi sono: la sicurezza degli sciatori e la prevenzione degli infortuni, il soccorso sanitario e il rilevamento degli incidenti. “Alla data attuale (ndr: 14 gennaio 2014), gli interventi sono 4.600. “Durante le ultime festività, si sono verificati quattro decessi a causa di distacco di valanghe: uno a Bardonecchia, due a Pila e uno a Claviére. “Un decesso si è verificato pure a Limone Piemonte durante un freeride, mentre un turista croato è stato salvato da un arresto cardiaco a Canazei, grazie all’intervento della pattuglia della Polizia di Stato dotata di defibrillatore. altre zone, perlopiù dal Nord Italia. Tutti, comunque, previa frequentazione dell'apposito corso nel centro addestramento alpino di Moena. “Il giorno 9 gennaio 2014, alle ore 11.00 presso il “centro addestramento alpino della Polizia di Stato di Moena, è stata firmata l’intesa tecnica fra il dipartimento della pubblica sicurezza italiano e la direzione generale di Polizia croata. “La cooperazione, che darà inizio al servizio di assistenza ai turisti di nazionalità croata presenti nella regione Trentino Alto Adige, dal 10 al 25 gennaio 2014, si svolge in base all’accordo di cooperazione transfrontaliera siglato tra le Polizie dei due stati. Hanno presenziato all'evento il vicedirettore generale della Polizia di Stato, prefetto Francesco Cirillo. e il capo della Polizia croata, Vlado Dominić”. In Valle d'Aosta Spigolando tra le notizie regionali, abbiamo inoltre trovato una notizia che inquadra l'attività di soccorso in pista della Polizia in Valle d'Aosta, dove trenta agenti-sciatori sono stati distaccati nelle principali stazioni valdostane. A sancire l'entrata in servizio, l'incontro con il questore di Aosta. Con l'occasione, la cronaca sottolinea che questa “task force” è impegnata “a garantire la sicurezza e prevenire i reati sulle piste dei principali comprensori valdostani”. Ovvero, a Cervinia, Champoluc, Courmayeur, La Thuile, Pila e Valtournenche, con sei distaccamenti per 30 agenti complessivi: alcuni valdostani, altri arrivati da questure di professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014 Va inoltre detto che, il 13 gennaio 2014, nell’ambito del progetto di “educazione alla legalità” sostenuto e sviluppato dal questore di Bolzano, Lucio Carluccio, e dalle sovrintendenze scolastiche presso gli istituti d’istruzione della provincia autonoma, si è tenuta una speciale lezione per numerosi studenti presso le piste da sci di Obereggen. All’incontro, per la Polizia di Stato hanno partecipato il dottor Peter Mazzurana, medico ortopedico specializzato in traumatologia, personale dell’ufficio minori della divisione della Polizia anticrimine, operatori della questura, addetti al soccorso piste. Ai giovani è stato mostrato un video introduttivo sulle attività svolte dalle pattuglie del servizio di soccorso e sicurezza in montagna, e sono stati illustrati tramite slides le normative vigenti ed il comportamento da tenere da parte delle persone in caso d’incidente sciistico prima e dopo l’arrivo dei soccorsi, nonché la cartellonistica di base. Successivamente presso la pista per slittini di Obereggen,è stato simulato un incidente sciistico con il diretto coinvolgimento degli studenti che poi hanno assistito ad una conferenza del medico della Polizia sulla rianimazione cardio-polmonare e sul pronto soccorso in pista da sci. La giornata si è conclusa con ulteriori due filmati informativi che hanno mostrato i comportamenti da evitare durante lo sci ed un reale intervento dell’elisoccorso, sui cui elicotteri, come noto, operano anche soccorritori delle forze dell’ordine con cani da ricerca specializzati. Speciale sicurezza area sciabile e territorio In provincia di Sondrio Anche nell'area lombarda a più alta concentrazione di stazioni sciistiche, il questore Girolamo Fabiano ha istituito e confermato il cosiddetto “servizio di prossimità” di “sicurezza e soccorso in montagna”. La cui importanza è presto valutata nei 1.806 interventi svolti sul territorio nella passata stagione. “La finalità del servizio -ha affermato anche il questore di Sondrio- è quella di assicurare, oltre al caso d'incidenti, un sempre più alto livello di sicurezza sulle piste da sci, attraverso la prevenzione di tutti quei comportamenti imprudenti o pericolosi che violano le norme vigenti”. Quantificati per zona, nella passata stagione, gli interventi sono stati 259 a Chiesa Valmalenco, 149 all'Aprica, 534 a Livigno. E ancora: 495 nel comprensorio di Bormio, e 369 a Madesimo. Il totale include anche 99 fra denunce e violazioni amministrative accertate, in particolare per la mancata osservanza della segnaletica posizionata lungo le piste. ATTIVITA' DI SOCCORSO IN PISTA WINTER 2012/2013 I dati storici dei soccorsi 1959/1960 1960/1961 1961/1962 1962/1963 1963/1964 1964/1965 1965/1966 1966/1967 1967/1968 1968/1969 1969/1970 1970/1971 1971/1972 1972/1973 1973/1974 1974/1975 1975/1976 1976/1977 1981/1982 1982/1983 1983/1984 1984/1985 1985/1986 1986/1987 1987/1988 130 57 265 340 83 152 488 886 1.119 1.624 1.951 2.655 3.364 3.312 2.860 1.961 2.248 1.249 2.014 2.536 3.024 2.699 2.776 2.942 3.874 1988/1989 1989/1990 1990/1991 1991/1992 1992/1993 1993/1994 1994/1995 1995/1996 1996/1997 1997/1998 1998/1999 1990/2000 2000/2001 2001/2002 2002/2003 2003/2004 2004/2005 2005/2006 2006/2007 2007/2008 2008/2009 2009/2010 2010/2011 2011/2012 2012/2013 3.062 3.423 5.812 7.225 6.377 7.255 7.788 10.098 10.493 11.782 12.134 12.254 10.820 11.424 13.252 11.926 12.877 13.831 12.541 14.664 14.124 14.680 16.563 13.672 14.426 ATTIVITA' DI SOCCORSO IN PISTA WINTER 2012/2013 professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014 17 Speciale sicurezza area sciabile e territorio ATTIVITA' DI SOCCORSO IN PISTA WINTER 2012/2013 Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale 18 00 - 10 00 - 10 00 - 10 11 - 20 11 - 20 11 - 20 613 463 1076 1739 1446 3185 Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Maschi 21 - 30 21 - 30 21 - 30 31 - 40 31 - 40 31 - 40 41 - 50 1483 1216 2699 1215 964 2179 1392 Femmine Totale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale 41 - 50 41 - 50 51 - 60 51 - 60 51 - 60 + 60 + 60 + 60 1242 2634 865 692 1557 735 361 1096 professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014 08 - 09. 09 - 10. 10 - 11. 11 - 12. 12 - 13. 13 - 14. 14 - 15. 15 - 16. 16 - 17. 17 - 18. 18+ 55 537 1702 2435 2538 2063 1786 1883 1145 232 50 14426 Speciale sicurezzA Speciale sicurezza area sciabile e territorio MICHAEL ATTIVITA' DI SOCCORSO IN PISTA WINTER 2012/2013 Le violazioni per regione e località LOCALITA’ V.A. Roccaraso Monte Pratello Campo Imperatore Abruzzo 21 13 4 38 Obereggen Val Senales Colfosco Alta Badia Alto Adige 16 3 1 20 Tarvisio Ravascletto Sella Nevea Friuli Venezia Giulia 21 13 3 37 Terminillo Lazio Bormio Madesimo Aprica Livigno Passo Tonale Monte Campione Chiesa in Valmalenco Lombardia Campitello Matese Molise 3 3 32 27 23 18 16 8 8 132 4 4 LOCALITA’ V.A. Sauze D'oulx Bardonecchia Prato Nevoso Limone Piemonte Sestriere Claviere Piemonte 55 17 13 10 7 3 105 Val di Luce Abetone Toscana 32 13 45 Campitello di Fassa Moena Lusia Bellamonte Cavalese Alba di Canazei Madonna di Campiglio Pozza di Fassa Canazei Lavarone Pampeago Pinzolo Folgaria Andalo Moena Passo S Pellegrino Vigo di Fassa Predazzo 39 35 31 29 23 17 16 11 9 8 8 7 5 4 4 LOCALITA’ V.A. San Martino di Castrozza Trentino 1 247 Champoluc Pila Cervinia Valtournenche Courmayeur La Thuile Valle d'Aosta 61 29 16 13 11 10 140 Cortina Arabba Falcade Falzarego Lagazuoi Sappada Palafavera Veneto 46 26 15 7 2 1 97 868 Lo sci fuoripista alla montagna immediatamente sucIno,giorni cessivi all’incidente, all’unisosi è parlato e scritto d'im- pudenza, di alta velocità, di pericolosità del punto ove si era verificato l’incidente, della “gravità” del fatto che la caduta fosse avvenuta fuoripista. Intere trasmissioni televisive sono state incentrate sui pericoli e sui rischi che riserva la montagna, sulla sua pericolosità intrinseca, che colpisce tutto e tutti, indistintamente. Dalla sola visione delle immagini dei reportage televisivi, personalmente, ho invece avuto sensazioni opposte e sempre maggiore convinzione che, talvolta, ciò che accade non ha una causale razionale. Può succedere e basta. Fuori dal coro, nella sua semplicità autentica che lo ha sempre contraddistinto sin da quando abbiamo frequentato insieme il corso maestri di sci alpino in Trentino, Kristian Ghedina, che all’agenzia Adn Kronos ha dichiarato: ”Se tu inciampi e perdi il controllo dello sci e il corpo ti fa da frusta, ti puoi fare molto male anche a 20/30 all’ora o, addirittura, “da fermo”, figuriamoci se finisci a sbattere contro un sasso”. Sembra che lo sviluppo delle indagini stia smentendo categoricamente sia le contestazioni mosse gratuitamente sull’eccessiva velocità che avrebbe caratterizzato la condotta di Michael Schumacher al momento della caduta, sia la pericolosità del punto ove si è verificato l’incidente. Gli inquirenti, in una conferenza stampa, hanno dichiarato che tutto fa propendere per una tragica fatalità per la quale, allo stato, non sembrano rinvenibili responsabilità da parte di nessuno. La stessa condotta dello sciatore sarebbe stata caratterizzata da una velocità moderata, adeguata alle sue abilità. ... per essere informati 20 professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014 Sempre sull’incidente, mi ha colpito anche un’intervista rila- Speciale sicurezza area sciabile e territorio SCHUMACHER e il nuovo “attacco” dei media Marco Del Zotto Avvocato e maestro di sci sciata al noto giornale tedesco Bild dallo psicologo Michael Thiel: ”Una persona cha ha un incidente senza colpa spesso cerca di spiegare la situazione in qualche modo. Dice, per esempio, che è stato “uno sfortunato incidente” oppure “il fato” o, ancora, “sono stato sfortunato”. Tutto questo può essere vero ma, per la psiche, queste giustificazioni sono insoddisfacenti. Ci si chiede infatti “è stata colpa mia” oppure “non è stata colpa mia” o, ancora, “non ho potuto fare nulla”. L’obiettivo della psiche è quello di imparare dall’incidente al fine di evitare errori in futuro”. Da qui può trovare giustificazione la reazione delle persone che hanno subito un incidente e dei loro familiari di attivarsi per individuare subito, sempre e comunque, un soggetto “colpevole”. Ma non certo giustificazione alcuna possono avere i mass media che trovano occasione in ogni situazione di “criminalizzare” la montagna, senza un perché. La montagna va amata e rispettata, frequentata e capita nei suoi infiniti aspetti che la rendono unica e ogni volta sempre più affascinante. La montagna va raccontata e fatta vivere con passione e cultura. COSA SAPPIAMO Stampa e media hanno dato grande risalto al gravissimo incidente occorso allo sfortunato Michael Schumacher a Meribel, in Francia. Non conosco nello specifico la dinamica dell’incidente, la cui ricostruzione è ancora in fase di indagini. Né, in ogni caso, intendo esprimere giudizio alcuno su quanto successo. Mi ha peraltro molto colpito la modalità con la quale è stata trattata la notizia. Niente di tutto quello che si è letto e visto in questo inizio di stagione invernale. Anche sul “fronte” valanghe si sono verificati tragici incidenti. L’approccio all’incidente è, anche in questo caso, sempre negativo da parte dei media. Purtroppo, la “velocizzazione” che caratterizza la società attuale nell’affrontare ogni situazione, gioca “a sfavore” in montagna, dove il tempo per conoscere, per valutare e per fare le scelte più opportune contrasta il più delle volte con le esigenze della modernità. Aspettare che la neve “molli” un po’ prima di affrontare la disce- sa, prestare attenzione alle temperature, all’evoluzione meteo, alla stratigrafia del manto nevoso richiede tempo, attenzione, pazienza che oggi, spesso, mancano. Per diminuire il numero degli incidenti e per migliorare la sicurezza, a ben pensare, ci potrebbero essere soluzioni alternative ai soli obblighi di legge, alle imposizioni, a questo eccesso di regole che sta soffocando la capacità di esprimersi di ognuno di noi. Se ben sfruttate, queste proposte, forse, potrebbero anche diventare una nuova forma commerciale di promozione del mondo montagna. RETI DI PROTEZIONE E delimitazione per piste da sci FAR Fabbrica Artigianale Reti Leader nella produzione di reti in fibre sintetiche per lo sport, l’industria e il tempo libero. www.far-reti.it Via Cave, 1/M - 25050 Provaglio d’Iseo (BS) Italy Tel: +39 030 9882018 / +39 030 9882031 - Mail: [email protected] professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014 21 Speciale sicurezza area sciabile e territorio Il film “Euregio” rivolto ai giovani L’idea di realizzare un film come strumento educativo per illustrare le modalità di comportamento sulle piste e sugli impianti di risalita, proposta dalla provincia autonoma di Trento -e in particolare dal Sif-servizio impianti a fune- ha subito trovato in ambito Euregio un pronto riscontro nel Land Tirol e nella provincia autonoma di Bolzano. Il messaggio che s'intende trasmettere: sciare in modo sicuro, senza rinunciare al divertimento. progetto viene infatti subito Idoladottato in sede Euregio, danavvio alla realizzazione e al finanziamento dell’iniziativa, potendo presentare il prodotto finito già a partire dagli inizi dell'autunno scorso. “Ski-Fun&Safe” oggi è dunque uno strumento concreto e condiviso, che dunque costituisce una delle prime iniziative di collaborazione per attuare un messaggio unico nell’area sciistica delle tre regioni, uniformando di fatto l’insegnamento dei corretti comportamenti dell’utenza, e superando brillantemente differenze di legislazioni e barriere linguistiche, in uno spazio alpino che, peraltro, costituisce, per quantità e qualità degli impianti, la più grossa e significativa concentrazione planetaria. L'Euregio Tirolo-Alto AdigeTrentino è di fatto la regione leader in Europa per gli sport invernali: sia per quanto attiene i chilometri di piste da sci, sia per il numero dei pernottamenti e degli sportivi attivi. Il suo territorio e le sue stazioni sciistiche rappresentano infatti a livello mondiale il cuore del turismo invernale di tutto l’arco alpino, vantando complessivamente circa 10 mila ettari di piste da sci, servite da oltre 1600 impianti di risalita. Per i più giovani … ma non solo Da tempo si ravvisava l'esigenza di disporre di uno strumento mediatico idoneo a circolare sui video delle stazioni sciistiche come nell’ambito di una programmazione o di una campagna di educazione più ampia. 22 Ed ora, questo strumento appare addirittura indispensabile non solo per formare sia le nuove leve sciistiche, ma anche per aggiornare le conoscenze degli sciatori più esperti che, spesso, dimenticano di considerare le necessarie regole sui percorsi sciistici e sugli impianti di risalita. Il film "Ski-Fun & safe" -realizzato in due versioni linguistiche, italiana e tedesca- è infatti, in primo luogo, dedicato ad un ampio pubblico giovanile e, in particolare, ai gruppi d'interesse del settore scuola e del mondo dello sci. L'obiettivo primario è quello di raggiungere i ragazzi di età compresa tra gli 8 e 14 anni nell'era di facebook e di iphone, attraverso un approccio moderno e piacevole. La collaborazione con i principali esperti in materia delle tre province dell'Euregio è stata allo scopo molto preziosa e alla fine decisiva per raggiungere l'obiettivo preposto. Al prodotto si affianca una campagna di diffusione del film nelle scuole dell’obbligo che sarà curata dai servizi istruzione dei tre “land” dell'Euregio. E che potrà peraltro costituire il prodromo di progetti più complessi nell’ambito dell’educazione degli alunni alla conoscenza e all’uso dell’ambiente naturale. In secondo luogo, e con particolare riferimento all’attività turistica invernale, il film costituisce un ideale supporto educativo anche per il target degli adulti che, spesso e volentieri, a volte con eccessiva sufficienza, credono di conoscere e si atteggiano ad esperti di settore. professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014 Le dieci regole della Fis, adottate ormai da decenni a livello internazionale -e che costituiscono peraltro l’ossatura, relativamente all’uso delle piste da sci, anche di questo filmato- sono infatti poco note e sconosciute alla gran parte dei frequentatori sia abituali, sia saltuari, delle nostre stazioni sciistiche. Contribuire ad evitare, in tale caso, anche solo un incidente, costituisce un‘azione subito monetizzabile nel risparmio di decine di migliaia di euro a carico della collettività. Contribuire a creare una coscienza ed un’attitudine al rispetto costituisce peraltro, oltre ad un dovere dell’ente pubblico, sopratutto uno stimolo ala crescita sociale. Si pensi che, in una stagione, unicamente in Trentino, i soli incidenti registrati sono circa 1500, gran parte dei quali dovuti a disattenzione, a scarsa considerazione nei confronti degli altri utenti e, a volte, a ignoranza nell’idoneo comportamento da tenere sugli impianti di risalita. Regole condivise senza confini La necessità, pertanto, che le regole di comportamento siano conosciute e condivise all’infuori dei confini di ogni singola provincia e regione fa sì che anche le leggere differenze normative che esistono in ambito sciistico, all’interno dei tre land (Sudtirolo, Tirolo, Trentino), siano state facilmente superate in modo ra- zionale, adottando un comportamento univoco. Si pensi, ad esempio, all’importanza del casco (che peraltro in Tirolo non è giuridicamente obbligatorio, pur essendolo a Bolzano e a Trento per i bambini sotto i 14 anni di età), ma che oramai sta diventando d'uso normale in pista, ma anche nel fuoripista. Il prezioso aiuto di vari “attori” Il filmato, bilingue, della lunghezza di circa 18 minuti, è stato concepito e prodotto dalla ditta Emmedue Videoproduction di Trento, in stretta collaborazione con le stesse province autonome di Trento e di Bolzano, con il Land Tirolo e il Landesschulrat per il Tirolo; l'Alpenverein Südtirol, e le associazioni esercenti impianti a funi nonché i collegi dei maestri di sci delle province di Trento e Bolzano e del Land Tirolo. Hanno inoltre attivamente partecipato al progetto l’Accademia della montagna del Trentino, le stazioni sciistiche di PampeagoObereggen, Madonna di Campiglio e Folgaria, con le scuole di sci ed i maestri delle suddette località. Quattro capitoli per diciotto minuti Il film, che è costato circa 30 mila euro ed è stato girato utilizzando attori confacenti al target, si è ovviamente avvalso di A DISPOSIZIONE DI TUTTI GLI INTERESSATI E ANCHE SU YOUTUBE Il filmato viene messo a disposizione gratuitamente a tutti gli interessati in forma digitale per poter essere diffuso nelle scuole, nelle scuole da sci e nei centri sciistici. "Ski-Fun & Safe" è su Youtube e sul sito dell'Euregio, in lingua italiana e tedesca, all'indirizzo HYPERLINK "http://www.europaregion.info/it/euregio-film-ski-fun-and-safe.asp"http://www.europaregion.info/it/euregio-film-ski-fun-and-safe.asp, da dove può essere anche scaricato. Naturalmente, il filmato può essere visionato anche su smartphone, tablet o computer, attraverso la connessione internet. Speciale sicurezza area sciabile e territorio una progettualità dettagliata, che riteniamo utile proporre di seguito, partendo dalla suddivisione in quattro blocchi, suggerita dall'esigenza di disporre di uno strumento agile anche nella struttura. in Trentino, tanto per indicare una delle zone più vicine, ma lo stesso possiamo dire per chi passa dalla provincia di Bolzano in Tirolo. I contenuti sono dunque suddivisi incentrandosi sui seguenti capitoli: I principali aspetti caratterizzanti l attrezzatura necessaria l utilizzo degli impianti di risalita l comportamenti in pista (inclu- L'elaborazione del progetto ha inoltre tenuto conto di una serie precisa di esigenze e caratterizzazioni, messe in pratica nella realizzazione del film, quali... so fun park) l pericoli fuoripista Ogni tema ha una durata tra i 3 e gli 8 minuti. L’idea di uno strumento congiunto in due lingue (italiano e tedesco), che dovrebbe tradursi a breve anche in altri idiomi -come l’inglese e, auspicabilmente, in lingue dell’Est Europa come il russo, il polacco o il cieco, a beneficio dei numerosi turisti di questi paesi che frequentano le nostre stazioni- nasce dalla constatazione che il nostro comprensorio sciistico, e in particolare quello dolomitico, non ha confini precisi tra le province. Chi scia ad Obereggen, per intenderci, ,non si accorge di passare velocemente a Pampeago, llinguaggio adeguato all’età (non sono più bambini); lapproccio del film di tipo didattico-pedagogico, in preparazione alla settimana bianca e alle giornate sportive invernali: lelaborazione in modo “cool” per accattivarsi le simpatie dei giovani; lniente “indice alzato”, nessun ammaestramento da insegnante (!); lfar vedere anche sciatori sicuri e veloci, lunghi salti azzeccati, discese sicure su terreno; lil filmato doveva inoltre contenere anche sequenze allegre... l… e doveva essere realizzato con persone reali. Era stato inoltre dichiarato fondamentale il fatto che il prodotto non fosse esposto al rischio di un veloce “invecchiamento” dovuto all'identificazione di attrezzature/materiali, tecnica dello sci, impianti che cambiano velocemente. CONTENUTI PER TEMATICA Attrezzatura necessaria, capacità e condizione fisica dello sciatore lCasco protettivo, protezioni varie (es. guscio per il dorso). lProtezione contro il sole (occhiali, crema solare). lEsercizi di riscaldamento adatti = partire lentamente. lLe piste scelte devono essere adatte alle capacità e alla condizione fisica dello sciatore. lUn sovraffaticamento dello sciatore è da evitare, per questo prevedere pause rivitalizzanti (pausa pranzo); eventualmente anche un programma alternativo per singole mezze giornate. LASCIATI TRASPORTARE! nastri trasportatori e in pista segnaletica e sicurezza Team Service srl via Valle 4, 28040 Borgo Ticino NO - tel. +39 0321 908401 - fax +39 0321 962056 - www.teamservicesrl.info professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014 23 Speciale sicurezza area sciabile e territorio lNessun consumo di alcool. Utilizzo degli impianti di risalita SCIOVIE lrispettare la coda (presentarsi in ordine); lfare attenzione ai cartelli in stazione in particolare alle disposizioni dei viaggiatori; lil viaggiatore che non sia pratico dell’uso dovrà richiedere istruzioni; lattenersi alle indicazioni date dagli agenti (salire in numero congruo al traino); lnon accedere in assenza di personale; lseguire la pista tracciata e non compiere evoluzioni; lnon sganciare in risalita e agganciarsi; lin caso di caduta, lasciare la pista di risalita; llo sgancio deve avvenire nel punto prestabilito, indicato da apposito cartello; lnon lanciare lateralmente o in alto il traino allo sgancio; lliberare la zona di sgancio e seguire i percorsi segnati; lnon attraversare la pista di risalita. SEGGIOVIE E CABINOVIE lrispettare la coda (presentarsi in ordine); li bambini sotto una certa età non possono salire da soli (seggiovia), ma devono essere accompagnati; lfare attenzione ai cartelli in stazione, in particolare alle disposizioni dei viaggiatori; lil viaggiatore che non sia pratico dell’uso dovrà richiedere istruzioni; ldisporsi in modo adeguato ed equilibrato, partendo subito all’apertura del cancelletto sen- za forzare lo stesso (i bambini devono disporsi alle posizioni esterne), con i bastoncini attaccati con la cinghia e l’eventuale bagaglio portato anteriormente, in modo da permettere la chiusura della barra. Fare attenzione ad eventuali elementi. lSulle seggiovie, abbassare la sbarra in corrispondenza del cartello chiedendo, in caso di bisogno, la collaborazione del personale; lin linea, non oscillare, mantenere la posizione corretta (far vedere cosa succede se…..), non lasciar cadere oggetti, non fumare e non aprire la barra di chiusura e/o manomettere le porte; laprire la barra in corrispondenza dell’apposito cartello (far capire il perché) e sollevare le punte in corrispondenza del cartello; ldiscendere in corrispondenza dell’apposito cartello e allontanarsi rapidamente lungo il percorso indicato. Comportamento sulle piste LE REGOLE DI COMPORTAMENTO PER SCIATORI E SNOWBOARDER 1) Rispetto per gli altri sciatori e snowboarder - Ogni sciatore e snowboarder deve comportarsi in modo da non mettere in pericolo gli altri o provocare danni. 2) Padronanza della velocità e del comportamento - Ogni sciatore e snowboarder deve sciare a vista. Deve adattare la sua velocità e il suo comportamento alle proprie capacità, alle condizioni del tempo, della neve e del terreno nonché alla densità del traffico sulle piste. 3) Scelta della direzione - Lo sciatore o snowboarder, venendo da dietro, deve scegliere il suo percorso in modo da non provocare danno agli sciatori o snowboarder davanti a sé. Sciando con attrezzi carving, guardare indietro e a monte. 4) Sorpasso - Il sorpasso deve avvenire a monte o a valle, da destra o da sinistra, ma sempre a una distanza che permetta allo sciatore o snowboarder sorpassato di avere sufficiente spazio per il proprio percorso. 5) Immettersi sulla pista, partenza e salita a monte - Ogni sciatore o snowboarder che si immette su una pista, che riparte dopo una sosta o che vuol sciare a monte deve assicurarsi a monte ed a valle che può farlo senza pericolo per sé e per gli altri. 6) Sosta - Ogni sciatore o snowboarder deve evitare di fermarsi senza necessità nei passaggi di una pista stretti o senza visibilità. In caso di caduta, lo sciatore o snowboarder deve sgombrare la pista al più presto possibile. 7) Salita e discesa - Uno sciatore o snowboarder che risale o discende a piedi la pista deve procedere soltanto ai bordi della stessa. 8) Rispetto della segnaletica Ogni sciatore o snowboarder deve rispettare la segnaletica delle piste. La regola di sicurezza sulla quale si è ritenuto opportuno focalizzare la campagna di comunicazione è quella relativa alla velocità dello sciatore e al fatto che ogni sciatore deve mantenere un comportamento INCIDENTI IN ITALIA Le indicazioni delle statistiche rafforzare la validità del progetto "SkiA Fun & safe", in fase di presentazione sono stati ricordati anche i più significativi dati raccolti ed elaborati dal “sistema Simon” sugli incidenti in pista che, pur se riferiti a qualche stagione fa, mantengono un primato di attendibilità, in una situazione che altri indicatori rivelano essere piuttosto stabile: a partire dai circa 25/26 mila incidenti l'anno, dei quali circa 1.100 si traducono in ricoveri. Mentre i decessi stimati sono circa 40 (incluse quelli per cause naturali). La ripartizione degli incidenti è del 55,4% per gli uomini e del 44,5% per le donne, la differenza è quindi solo di un 10%. Ed ecco che emerge anche come gli incidenti siano un fenomeno che interessa soprattutto le età più giovani: il 50% accade 24 entro i 30 anni di età, mentre i 2/3 degli infortuni avviene entro i 40 anni. Per quanto riguarda gli attrezzi utilizzati dagli infortunati, per il 79,2% si trattava di sci, per il 16,7% di snowboard (altri attrezzi il 4,1%). Gli incidenti con snowboard sono quindi meno numerosi (anche perché hanno meno praticanti), ma coinvolgono soggetti relativamente più giovani. Per contro, le scarse condizioni meteo non influenzano le probabilità di incidenti, dato che per i 69% essi avvengono in condizioni meteo buone. Un punto molto interessante è la correlazione tra incidenti e l'affollamento delle piste. La ricerca dimostra che questa correlazione non c'è: per il 77,1% gli infortuni sono cau- professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014 adeguato alle proprie capacità tecniche. Saltare, funpark lNon saltare sulla pista/nella pista! E’ permesso solo nei posti selezionati allo scopo e assicurati oppure nei funpark. lScegliere i salti secondo le proprie capacità! Visitare, approccio lento al salto, limitare la rincorsa. lAssicurarsi che il terreno di approdo sia libero dagli altri sciatori - Saltare solo dopo il via di un collega. lL’attrezzatura ideale in rela- zione ai funpark - Le protezioni (protettori del dorso). Pericoli fuoripista lValanghe - Sono possibili an- che direttamente accanto alle piste, su uno spazio ristretto e su un terreno tracciato! lGhiacciai - Accanto alle piste, vi possono essere crepacci: soprattutto in caso di maltempo (nebbia), rispettare le limitazioni delle piste! IL GRUPPO DI LAVORO EUREGIO * Birgit Kerl - Provincia autonoma di Bolzano-Alto Adige, area funzionale turismo * Johann Zelger - Provincia autonoma di Bolzano-Alto Adige, ufficio impianti a fune * Alessandro Conci - Provincia autonoma di Trento, servizio impianti a fune * Johannes Steindl - Land Tirolo, ripartizione sport * Wolfgang Oebelsberger - Landesschulrat für Tirol * Hubert Mayrl, Alpenverein Südtirol * Claudio Zorzi - Collegio professionale dei maestri di sci Provincia di Bolzano * Siegfried Pichler - Associazione esercenti impianti a fune Alto Adige sati da una caduta accidentale e solo per l'11,3% per collisione con una altro sciatore. Nel caso di collisione è anche interessante capire chi si scontra con chi: per l'80,9% si tratta di uno sciatore contro un altro sciatore, mentre è solo del 18% la probabilità che uno sciatore venga urtato da uno snowboarder. Sempre nel caso di collisione, è quasi sempre l'investito ad avere la peggio (subisce un trauma 9 volte su 10) e non l'investitore. Inoltre i traumi da collisione sembrano essere più gravi delle cadute accidentali. … e in Trentino Ecco anche la tabella elaborazione Iss sui dati raccolti dall'osservatorio epidemiologico della Provincia di Trento, relativa agli accessi in pronto soccorso per tipo di diagnosi e dinamica. Dinamica Scontro Caduta Totale Trauma cranico No trauma cranico 83 235 131 1.156 214 1.391 Totale 318 1.287 1.605 Speciale sicurezza area sciabile e territorio 24HASSISTANCE I primi dati Snowcare: piste piene, meno incidenti Sono arrivati il 10 gennaio i primi risultati degli incidenti di questo inizio stagione, grazie all'attività svolta dal centro di ricerca sui sinistri promosso da 24hAssistance. I dati raccolti da Snowcare -la polizza messa a punto per gli sciatori- relativi agli incidenti occorsi ai propri assicurati in questo primo periodo, hanno rilevato come solo per il 3,3% degli sciatori soccorsi, le lesioni sono state tali da richiedere il recupero con l'elicottero. Di seguito, altri dati riferiti al mondo degli infortuni in pista, legati a diversi aspetti che, di stagione in stagione, possono anche modificare relativi rischi e cause. Ma che oggi risultano ormai facilmente e tempestivamente assicurabili. l 70% degli sciatori che ha Isicurative fatto ricorso alle coperture asdi Snowcare è stato soccorso sulle piste, ed ha ricevuto trattamento per infortuni di lieve o media entità: di questi il 25% riguardano semplici viste, il 64,5% visite con trattamenti medici specialistici semplici, e il 10,6% ricoveri e trattamenti più complessi (ingessature ed esami super specialistici). Le prestazioni puramente assicurative, rimborsi per perdite pecuniarie di vario genere dall'abbonamento non goduto al noleggio materiale, coprono il 25% del totale dei casi. I dati del S.I.Mon Nelle precedenti stagioni S.I.Mon -lo studio “sorveglianza incidenti montagna” in collaborazione con l’Istituto superiore di sanità (l’organo tecnico scientifico del ministero della salute), ha evidenziato ancora una volta, come lo sci sia uno sport con un basso fattore di rischio (10) se paragonato al calcio (41). Infatti, gli incidenti durante una partita di calcio rappresentano il 60% circa degli infortuni sportivi e coinvolgono principalmente muscoli, articolazioni e legamenti che nel 10% risultano gravi. 26 Le lesioni dello sci Per quanto riguarda lo sci, invece, la parte del leone la fa la distorsione al ginocchio (24%), così come le distorsioni in generale che riguardano il 43% degli infortuni in pista e il 30,5% di traumi vari, primo fra tutti quello alla spalla. Le fratture riguardano il 26% dei sinistri la più frequente è quella a tibia e perone (6% dei casi) di poco superiore ad ulna (5%) e clavicola (4%). I traumi cranici, grazie alla grande diffusione del casco, restano contenuti intorno al 5% dei casi, e solo in un caso su 200 sono di gravità tale rendere necessari interventi specialistici successivi. Il sistema S.I.Mon. ha inoltre monitorato 24.139 sciatori di età superiore a 14 anni in 11 località italiane. La percentuale d’uso del casco complessiva è risultata pari al 45%. L'inizio di stagione Per quanto riguarda la stagione in corso, gli italiani amano gli sport invernali (il 42% degli italiani frequenta le piste da sci) e amano praticarli in sicurezza. Rispetto alla passata stagione, gli italiani che scelgono di assi- professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014 curarsi con Snowcare sono infatti aumentati di più del 5%. Facilità d'acquisto Snowcare, sul mercato da 10 anni, grazie alle sue garanzie soddisfa le esigenze assicurative degli sciatori, con le formule RC per tutelare lo sciatore anche per gli eventuali danni agli altri, spese di soccorso sulle piste nei comprensori con piste all'estero, spese mediche d’urgenza, rientro sanitario e, infine, rimborso di skipass, materiale noleggiato e lezioni di sci non godute per infortunio. Dieci anni fa Snowcare poteva essere acquistata unicamente insieme allo skipass delle principali località sciistiche italiane. DALLA PARTE DEL CLIENTE 24hAssistance, società d'intermediazione assicurativa con lunga esperienza, seleziona i migliori prodotti offerti dallo specifico mercato per creare e proporre polizze con formule sempre aggiornate e innovative, che vogliono essere “semplici, trasparenti, utili, complete, al giusto prezzo”, come dichiarato dai responsabili. Le polizze di 24hAssistance possono essere acquistate online, nei punti vendita in tutta Italia ma anche su facebook e tramite app. I prodotti assicurativi offerti non si limitano al mondo degli sport e della vacanza, ma anche ai settori che riguardano auto, barca, moto, motorino e scooter, sanitaria, cane. Inoltre, nel suo ruolo di broker, 24hAssistance dichiara di essere sempre schierato dalla parte del cliente, soprattutto nel momento del bisogno, grazie anche ad un servizio di gestione sinistri operativo 7 giorni su 7, 24 ore su 24. Negli anni successivi, anche online o con un sms. Adesso, grazie alle nuove tecnologie, gli sciatori possono assicurare le loro giornate sulla neve anche attraverso l’app di 24hAssistance per iPhone e su facebook. HYPERLINK "http://www.facebook. com/24hAssistance"www.facebook.com/24hAssistance. Rendendo la sottoscrizione facile, sia nella procedura sia nella tempestività dell'esigenza. www.24hAssistance.com IL LINGUAGGIO OMOLOGATO DELLA SEGNALETICA IN PISTA La qualità dei servizi offerti dalle skiarea è confermata dal “linguaggio” omologato della segnaletica. Chi scia, infatti, può contare su una comunicazione omogenea e coerente su tutte le piste d’Italia e d’Europa. * SEGNALI DI PERICOLO: cartelli triangolari a sfondo giallo. Avvertono in merito a situazioni di rischio (gobbe e cunette, generatori di neve in funzione, dirupi, crepacci, strettoie…) di cui deve tener conto ogni sciatore con un comportamento adeguato, da ricondurre all’autoresponsabilità. * SEGNALI DI DIVIETO: cartelli rotondi, con bordo rosso e campo bianco. Raffigurano chiaramente tutte le azioni che non sono permesse su impianti e in pista. Ad esempio, non dondolarsi sui seggiolini, non fuoriuscire dalle tracce dello skilift, non scendere lungo la pista a piedi o con lo slittino. * SEGNALI DI OBBLIGO: cartelli rotondi, su campo blu. Indicano direzioni da prendere, come disporsi all’ingresso degli impianti, come predisporsi per accedere alle pedane d’imbarco e sbarco, come comportarsi durante il tragitto in seggiovia. Seguire queste indicazioni significa anche ottimizzare tempi e metodi sugli impianti di risalita. * SEGNALI D’INFORMAZIONE: di forma quadrata o rettangolare. Indicano, ad esempio, la presenza di un punto di soccorso, come di un sentiero o di uno snowpark. Nei pannelli che riportano plastigrafie o planimetrie delle skiarea e dei comprensori, alcuni dei quali interattivi e di grande fascino, si trovano distribuzione, lunghezza, percorsi e aperture di piste e impianti: questa cartellonistica consente, sin dal momento in cui si arriva in stazione, di assumere svariate informazioni utili, tra cui anche... il grado di difficoltà delle singole piste così classificate: * pista blu: facile, la cui pendenza non supera il 25% se non in brevi tratti; * pista rossa: di media difficoltà, con pendenze sino al 40%; * pista nera: difficile, con pendenze superiori al 40%. I corrispondenti cartelli, disposti all’inizio di ciascuna pista, sono rotondi e colorati secondo la difficoltà della pista. N. Z. Speciale sicurezza area sciabile e territorio FAR RETI “Protezione, delimitazione, sicurezza, personalizzazione” Ecco le parole-chiave con cui l'azienda bresciana ben sintetizza funzionalità e obiettivi dei prodotti per il comparto-neve, nel quale Far ha storicamente introdotto proprio l'impiego di questi allestimenti. R eti di protezione per piste da sci e snowboard, transenne di delimitazione, strip segnaletici e pali in fibra di vetro fanno parte dell’ampia gamma di prodotti che il retificio Far, forte dell’esperienza maturata in oltre 70 anni, è in grado di offrire per la messa in sicurezza delle stazioni invernali e l'organizzazione di manifestazioni sportive. Quelle di protezione... L’offerta include: reti di protezione di tipo “A”, “B” e “C”, certificate secondo la norma Uni En 1263-1, realizzate in polietilene con alto trattamento di stabilizzazione uv, idrorepellenti, termo fissate e annodate. Tutta la gamma è disponibile nei colori rosso e blu, oltre che in varie altezze e misure, con maglie di diverse misure e filo con vari diametri. … e di delimitazione Per aumentare il livello di sicurezza sulle piste da sci, Far propone inoltre delle reti di delimitazione con fascia catarifrangente, che agevolano la visibilità anche in caso di nebbia. Le fasce sono realizzate in polietilene e sono disponibili in due varianti colore: rosso e giallo e rosso e verde. L’altezza standard varia dagli 8 ai 16 cm e i rotoli sono da 50 metri. … tutte certificate Tutte le reti di protezione e delimitazione prodotte da Far sono certificate secondo le normative europee. Stampe su pvc In aggiunta all’offerta standard, il marchio offre la possibilità di personalizzare le reti con la stampa del logo su un inserto in pvc che ricopre i pali, e che acquista così una doppia funzione: promozionale e di rivestimento. www.far-reti.it Sostegni e delimitazioni Le reti possono essere fornite con pali di sostegno dotati di punta in acciaio, completi di ganci e tappi copriganci. Il retificio propone anche transenne e barriere di delimitazione per piste da sci e da snowboard: realizzate in polietilene, stabilizzate ai raggi uv e idrorepellenti, le delimitazioni sono disponibili in diverse dimensioni e nei colori rosso e giallo, blu, giallo e blu. Ideali per definire le aree, i campi scuola, nonché i tracciati durante le gare, s'inseriscono armoniosamente nel paesaggio montano. Anche le transenne di delimitazione Far possono essere fornite con pali di sostegno in fibra di vetro, molto semplici da montare e da rimuovere. 23 → 25 APRILE 2014 ALPEXPO - GRENOBLE FRANCIA SALONE INTERNAZIONALE PROFESSIONALE DELLO SVILUPPO IN MONTAGNA MOUNTAIN PLANET • 42 000 MQ DI SPAZIO ESPOSITIVO • 750 ESPOSITORI • 15 500 VISITATORI IL PIÙ IMPORTANTE APPUNTAMENTO INTERNAZIONALE PER I PROFESSIONISTI DELLA MONTAGNA. SAM 21 EDIZIONE www.mountain-planet.com professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014 27 Speciale sicurezza area sciabile e territorio MND Italia La sicurezza parte dall’informazione a settimana di vacanza in montagna L è alle porte e, consultando le webcam -che, oramai sono diventate uno strumento Per una volta, un articolo pubblicato su pM che propone il punto di vista di un “vacanziere” della neve: un modo diverso e immediato scelto dalla filale italiana del gruppo francese per parlare delle svariate componenti che concorrono all'allestimenti di una skiarea, finalizzati alla prevenzione e alla sicurezza (attiva e passiva). Con la doverosa e puntuale sottolineatura per i sempre più numerosi strumenti d'informazione appartenenti all'effervescente mondo del web, e comunque all'ambito delle tecnologie cosiddette avanzate, a disposizione dell'utente, sciatore e non. sempre presente in ogni comprensorio sciistico- mi rendo conto che le condizioni della neve e delle piste sono ovunque molto invitanti. Il mailing ricevuto in automatico nelle scorse settimane mi ha permesso di prenotare il periodo che offre più eventi e le migliori condizioni economiche. unico database, è in grado poi di distribuirle a tutti i media presenti sul territorio. L'uomo mi spiega inoltre che, con questo servizio, gli utenti sono sempre aggiornati ovunque si trovino. E condividiamo come i palinsesti personalizzati, che la società degli impianti ha realizzato in base alle proprie necessità, sono molto ben fatti ed immediati. Una volta arrivato nella mia camera d’albergo, consultando il canale tematico dedicato “hotel tv”, posso avere, in tempo reale, svariate e utili notizie: il programma della struttura (cene a tema, escursioni sulla neve, orari della spa... ), previsioni meteo, stato delle piste di discesa, di fondo e degli impianti, attività per chi non scia e tutti gli eventi in programma in paese. Mi pare subito un valido esempio d’unione d’intenti che accomuna le varie realtà del territorio: struttura alberghiera, operatori di stazione e turistici. Alla biglietteria, sopra le casse, invece, è posizionato uno schermo lcd su cui passano le previsioni meteo della giornata, il pericolo valanghe, le piste aperte/chiuse, il recapito delle scuole di sci, delle guide alpine, del soccorso alpino, insieme alla programmazione settimanale del cinema locale. La mattina seguente, pronto per una giornata sugli sci, mi avvio verso la partenza degli impianti. All’esterno della biglietteria, un video wall fornisce tutte le informazioni relative agli impianti e alle piste della stazione. 28 Scambiando due chiacchiere con l’addetto, scopro che la distribuzione delle informazioni in maniera capillare risulta possibile mediante un sistema informativo che, centralizzando una vasta gamma d'informazioni in un professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014 La stessa persona poi, una volta accertato che sia in possesso di uno smartphone, mi consiglia di scaricare gratuitamente l'app della stazione. A questo punto, posso visualizzare sul mio telefonino la mappa, dove sono segnalati impianti, piste, snowpark, rifugi, ma anche tutti i servizi che si possono trovare in paese: il noleggio sci, l’ufficio turistico, i parcheggi, le banche, i ristoranti, gli hotel, i negozi, le palestre… Posso inoltre identificare la posizione dei miei amici sulle piste e ricevere messaggi push. Speciale sicurezza area sciabile e territorio Una volta arrivato a monte, un giornale a led mi segnala i tempi di attesa presso gli impianti circostanti, fornendomi un’opportunità di scelta circa il percorso da seguire, le piste aperte, oltre all’indicazione dei posti di soccorso. Inizio la mia discesa. Il panorama è mozzafiato, la neve splendida e le piste sono ben segnalate da frecce indicatorie, mentre pa- line di diverso colore ne delimitano l’area, identificandone la difficoltà. All’intersezione con altre piste, gli incroci sono segnalati da pannelli, mentre le zone più a rischio sono protette da reti o da materassi. Scio tutto il giorno e la sensazione che mi accompagna è quella di essere sì in un nuo- vo posto che non conosco, ma che riesco a percorrere con estrema semplicità. Inizio l’ultima discesa … ma ecco la giornata non è finita. Arriva un messaggio push: questa sera tutti in pista per la fiaccolata di fine anno e… cioccolata gratis a volontà! Quest'esperienza mi ha da modo di capire quanto, per un turista, sia importante e uti- le fruire d'informazioni, affidabili, capillari e sempre aggiornate, perché tutto ciò permette di muoversi sul territorio in maniera più agevole e sicura, calandosi meglio nella realtà che si sta vivendo. www.mnd-group.com www.infoeye.it www.mbs.fr IL NUOVO JCB WORKMAX ROBUSTO, VERSATILE ED AFFIDABILE www.leitner.it CONTATTACI PER SCOPRIRE TUTTE LE NOVITÀ 2014: TEL 0472 76 55 12, [email protected] professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014 29 Speciale sicurezza area sciabile e territorio SPM-SPORTS EQUIPMENT Materassi Ts10: caratteristiche esclusive L'azienda varesina, che vanta un nutrito catalogo di prodotti per la messa in sicurezza delle skiarea (e non solo...) rivendica una serie di caratteristiche concentrate nei materassi prodotti e distribuiti con il proprio marchio, peraltro sul mercato da qualche stagione, che presentano tuttora caratteristiche e prestazioni esclusive: non solo per la sicurezza, ma anche per quanto riguarda trasporto, magazzinaggio e durata. a scheda tecnica fornita L dall'azienda evidenzia subito le caratteristiche costruttive dei materassi Ts10, composti da fogli e cilindri in polietilene, incollati tra loro. Si legge inoltre che questa struttura, in cui l’aria presente all’interno delle intercapedini funziona da smorzatore, presenta maggiori standard di sicurezza rispetto ai tradizionali materassi in gommapiuma. Assorbimento urti La capacità di assorbimento urti viene quantificata a +100%. Spm indica infatti come, a parità di spessore, un materasso in Ts10 assorbe il doppio di un materasso tradizionale in gommapiuma. Ad esempio: un materasso in Ts10 spessore cm 12 assorbe come un materasso tradizionale in gommapiuma di spessore 25 cm. Ne consegue la diminuzione del rischio di lesioni che, per l'esercente, si traduce anche in riduzione dei procedimenti legali. Riduzione di volume Viene quantificata a -50%: si dichiara infatti che, a parità di assorbimento di energia, i materassi in Ts10 occupano meno della metà del volume dei materassi tradizionali. I vantaggi: riduzione dello spazio necessario all’immagazzinamento; meno viaggi per portare i materassi in pista e riportarli in magazzino; facilità operativa, in quanto questi materassi risultano meno ingombrati e dunque anche più maneggevoli. Ovvero, nessun assorbimento d'acqua: ulteriore caratteristica che i responsabili Spm definiscono un altro importante elemento funzionale alla sicurezza del materasso Ts10. L’imbottitura è infatti realizzata con uno speciale polietilene che assorbe acqua in quantità pari solamente allo 0,1% del proprio peso, mentre la gommapiuma impie- gata nei materassi convenzionali può assorbirne fino al 98% del peso. Grazie a questa importante caratteristica, non vi è alcun rischio che dell’acqua geli all’interno del materasso e lo danneggi. L'idrorepellenza determina dunque maggiore sicurezza; minore usura; maggiore durata. www.spmspa.it Riduzione del peso Nel confronto con i prodotti tradizionali, i materassi in Ts10 presentano una riduzione del peso del 35%. Nella pratica, il prodotto Spm risulta più facile da movimentare; nonché più agevole da immagazzinare. Idrorepellenza Per essere informato abbonati a professioneMontagna! Desidero sottoscrivere nr. ..........abbonamento/i annuo/i (5 numeri) alla rivista professioneMontagna al prezzo unitario di 30,00 Euro spese di spedizione e IVA comprese. n.b * l’abbonamento decorre dal numero successivo al mese di ricevimento del versamento Allego assegno bancario nr. ............................................................. di Euro ......................................... Ho provveduto a effettuare il versamento tramite vaglia postale sul CC Postale n° 48845143 a Voi intestato Destinatario fattura: Nome e Cognome/Ragione Sociale................................................................................................................. Indirizzo ....................................................................................... CAP ................... Città ........................................ PV ...... Codice Fiscale .......................................................................... P.IVA ............................................................................... Recapito telefonico ...................................................................... email ............................................................................... Inviare via fax a professioneMontagna 031/536444, o spedire in busta chiusa a: ComunicazioneStampa Srl professioneMontagna Via Derta, 8 22020 CAVALLASCA Como 30 professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014 ASSOCIAZIONI/ANEF ACCORDO SINDACALE ACCORDO SINDACALE RINNOVO CCNL IMPIANTI A FUNE Il 10 dicembre 2013, presso la sede dell'Anef a Roma, è stato firmato il nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro fra l'associazione degli esercenti funiviari e le ooss di categoria (Filt-Cgil, Fit Cisl, Uilt-Uil e Savt), per il triennio 2013/2016. Sia la parte normativa sia quella economica -che presenta anche gli aumenti di retribuzione minima concordati-, nonché quanto esposto dettagliatamente nel testo ufficiale che proponiamo di seguito, saranno validi fino alla scadenza del 30 aprile 2016. PREMESSA Nel complesso processo evolutivo che attraversa il mondo del trasporto in tutti i suoi aspetti istituzionali, organizzativi, tecnologici e gestionali e ne coinvolge i vari settori e il relativo business core -dal servizio pubblico per la mobilità universale al trasferimento delle merci ai servizi turistici e di noleggio- il trasporto a fune operante in montagna per la mobilità turistico-sportiva si pone con una propria identità non marginale, declinata al turismo e orientata a una clientela dedicata, rientrante in un vero e proprio “sistema montagna”, con tutta una serie di attività collegate e complementari tra loro, soggette a trasformazioni rapide e profonde, che coinvolgono anche i lavoratori. Il processo tecnologico consente, e nel contempo obbliga, le imprese ad aggiornare e ammodernare le strutture produttive e gli impianti, non solo di trasporto, ai fini di una maggiore sicurezza ed efficacia del servizio offerto. La vasta opera di cambiamento offre a tutti i soggetti interessati (imprese, lavoratori e sindacato) l’opportunità di rilanciare ruoli e funzioni propri, anche attraverso la valorizzazione della componente lavoro, tra cui assume specifica valenza la formazione. Ciò, al fine di raggiungere livelli di produzione e di qualità ottimali, in grado di soddisfare le esigenze della clientela, di mantenere la competitività delle imprese, di consolidare il ruolo della contrattazione collettiva di categoria, di salvaguardare le prospettive professionali e occupazionali per tutti i lavoratori interessati. Il rinnovo del c.c.n.l. degli addetti agli impianti di trasporto a fune costituisce pertanto l’occasione per determinare la capacità dei soggetti coinvolti -ferme restando le distinzioni dei rispettivi ruoli e responsabilità- a qualificare le scelte produttive, finanziarie e operative per l’efficienza dei servizi offerti, il superamento della segmentazione organizzativa, una maggiore professionalizzazione del lavoro, il miglioramento dei parametri aziendali di produttività, in modo da liberare risorse per gli investimenti e l’innovazione, veri interventi per la stabile occupazione di settore. SFERA DI APPLICAZIONE DEL CONTRATTO * 1) Il presente “contratto collettivo nazionale di lavoro” disciplina in maniera unitaria per tutto il territorio della Repubblica Italiana i rapporti di lavoro tra le imprese o enti esercenti trasporti a fune e/o di risalita, destinati a trasporto pubblico di persone ed altre attività agli stessi direttamente connesse, ed il relativo personale dipendente. * 2) Il contratto stesso non riguarda i lavoratori addetti a funivie portuali e funicolari terrestri o aeree, assimilate per atto di concessione alle ferrovie, cui si riferisce la legge 12 luglio 1988 n.270. * 3) Il presente “contratto collettivo nazionale di lavoro”, sottoscritto dall'associazione imprenditoriale Anef e dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori, Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Savt, è un complesso unitario e inscindibile e professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014 31 ASSOCIAZIONI/ANEF ACCORDO SINDACALE costituisce, in ogni sua norma e nel suo insieme, un trattamento minimo e inderogabile per i lavoratori delle imprese di cui al primo comma del presente articolo; e costituisce condizione necessaria per il godimento dei benefici normativi e contributivi previsti dalle vigenti normative regionali, nazionali e comunitarie, nonché per l’accesso alla formazione continua erogata dai fondi interprofessionali. lezza e un adeguato livello conoscitivo delle opportunità positive e di sviluppo, come pure dei fattori di criticità affronti, ai diversi sotto indicati livelli, le tematiche suscettibili di incidere sensibilmente sulla situazione complessiva del settore, con l’obiettivo d'indicare soluzioni possibilmente condivise. * 4) Il trattamento economico e normativo derivante dal presente contratto sostituisce e assorbe, fino a concorrenza, quelli precedentemente in vigore, per i singoli istituti in esso espressamente trattati. * 1) Di norma annualmente, entro l’ultimo trimestre, Anef, nel corso di appositi incontri in sede nazionale, porteranno a conoscenza di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, con gli opportuni riferimenti alle indicazioni della programmazione nazionale del settore: - a) i programmi inerenti le prospettive del settore; - b) le previsioni degli investimenti complessivi; - c) i mutamenti causati alle strutture aziendali dalle trasformazioni tecniche e sociali nonché i programmi di innovazione previsti; - d) l’aggiornamento dei dati organici sulla struttura del settore, nonché quelli relativi alla produttività nelle sue varie componenti, allo scopo di salvaguardare le capacità competitive del settore; e. i dati globali occupazionali riferiti al settore e le informazioni/previsioni circa le ripercussioni sull’occupazione dei lavoratori, le condizioni d'impiego e di rapporto di lavoro, a loro volta articolati per le diverse fasce di età e in relazione alle specificità di genere, nonché le condizioni per il mantenimento e lo sviluppo nel settore delle diverse professionalità esistenti. SISTEMA DI RELAZIONI SINDACALI * 1) I processi di ristrutturazione e le evoluzioni tecnologiche del settore devono indurre le parti a cercare nuove e più moderne relazioni sindacali, al fine di rendere sempre più partecipi allo sviluppo del settore, in senso produttivo e occupazionale, i lavoratori e le Oo.Ss. * 2) Nell’ambito dell’autonomia delle parti e dei rispettivi ruoli, le relazioni sindacali avverranno a livello sia nazionale sia decentrato aziendale, con un sistema d'informazione, consultazione, contrattazione, in applicazione degli accordi interconfederali vigenti. * 3) Il sistema di relazioni sindacali, recepisce ed attua quanto previsto dai D. Lgs n. 25 del 6 febbraio 2007. * 4) Il sistema di relazioni delineato dal presente contratto, rivolto a tutti i lavoratori addetti al settore, è finalizzato a favorire: le trasformazioni del settore attraverso il rafforzamento delle capacità competitive e lo sviluppo delle opportunità offerte dal mercato, e l’aumento della professionalità delle competenze, per un’occupazione stabile e di qualità. * 5) All’autonomia collettiva delle parti è riconosciuta una funzione primaria nella regolamentazione del rapporto di lavoro, nonché ai fini dello sviluppo del sistema di relazioni sindacali ai diversi livelli, e con strumenti diversi. La contrattazione collettiva deve valorizzare pienamente le risorse umane impiegate e, in un quadro di certezza dei costi, favorire la competitività delle imprese. * 6) Le parti stipulanti, ferme restando la rispettiva autonomia e le distinte responsabilità, convengono di dotarsi di un sistema di confronti periodici che, al fine di accrescere una reciproca consapevo- 32 A) Livello Nazionale B) Informazioni a livello territoriale * 1) Annualmente, a livello regionale e/o provinciale, su richiesta di una delle parti saranno effettuati incontri fra i rappresentanti delle organizzazioni stipulanti per l'esame di problemi specifici che abbiano significativi riflessi per i singoli territori allo scopo di: - a) concretizzare le iniziative in materia di formazione e riqualificazione professionale, anche in riferimento alle indicazioni espresse a livello nazionale dall’Onif; - b) assumere le necessarie iniziative in materia di controllo e prevenzione delle malattie nonché, in generale, in materia di sicurezza sul lavoro, alla luce delle norme di legge e degli accordi interconfederali vigenti, e in base alle eventuali indicazioni dell’Onif. C ) Informazione a livello aziendale * 1) Nel rispetto dei limiti dimensionali di cui al D. Lgs 25/2007, con periodicità an- professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014 nuale, le imprese promuovono l’informazione, preventiva o consuntiva secondo la natura delle questioni trattate, della Rsu o, in mancanza, delle Rsa, congiuntamente alle strutture territorialmente competenti delle Oo.Ss. stipulanti il presente c.c.n.l. * 2) Costituiscono oggetto d'informazione: - a) l’andamento economico e produttivo dell’impresa, con riferimento alle prospettive di sviluppo dei servizi; - b) il volume degli investimenti effettuati e i programmi d'investimento; - c) l’andamento prevedibile dell’occupazione nell’impresa ed eventuali misure dì contrasto in caso di rischio per il livello occupazionale; - d) la situazione del personale maschile e femminile, ai sensi dell’art. 9 della legge 10/04/1991 n 125 in tema di pari opportunità occupazionali; - e) l’applicazione delle norme per la prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali e per la ricerca, l’elaborazione e l’attuazione di misure idonee a tutelare la salute e l’integrità fisica dei lavoratori, fermo restando il diritto di controllo agli stessi riconosciuti dall’art, 9 della legge 20/05/70, n. 300 nonché quanto previsto dal D.lg. 81/08 smi; - f) la dimensione quantitativa e le tipologie dì attività dei contratti non a tempo indeterminato; - g) l’attività formativa e gli indirizzi strategici in tema di formazione e addestramento, sulla base di esigenze aziendali, con riferimento ai provvedimenti della regione e dell’ente locale, con particolare riguardo all’instaurazione di rapporti di lavoro di apprendistato, nonché all’introduzione di innovazioni tecnologiche; - h) la verifica sull’andamento complessivo degli straordinari. ASSETTI CONTRATTUALI * 1) Le parti stipulanti individuano due livelli di contrattazione: - A) contratto collettivo nazionale di lavoro; - B) secondo livello di contrattazione, in base alle specifiche clausole di cui all’art 38 del presente c.c.n.l. ed in conformità ai criteri e alle procedure da tale contratto indicate. A) Contratto collettivo nazionale di lavoro * 1) Il contratto collettivo nazionale ha durata triennale, tanto per la parte economica che normativa, definendo tutti gli elementi del rapporto di lavoro. ASSOCIAZIONI/ANEF ACCORDO SINDACALE * 2) Definisce altresì il trattamento retributivo con funzione di garanzia, nella direzione della salvaguardia del potere d'acquisto delle retribuzioni contrattuali. * 3) Il c.c.n.l. individua, per la contrattazione di secondo livello, le materie, i soggetti abilitati e la tempistica, previe opportune garanzie procedurali, con ambiti e competenze non ripetitivi rispetto a quelli propri del livello nazionale. * 4) Procedure per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro: - a) le proposte per il rinnovo del c.c.n.l. saranno presentate in tempo utile per consentire l'apertura delle trattative sei mesi prima della scadenza del contratto; - b) la parte che ha ricevuto le proposte di rinnovo dovrà dare riscontro, entro venti giorni decorrenti dalla data del ricevimento delle stesse, anche al fine di concordare un incontro. - c) Durante i sei mesi antecedenti e nel mese successivo alla scadenza del c.c.n.l., e comunque per un periodo complessivamente pari a sette mesi dalla presentazione delle proposte di rinnovo, le parti non assumeranno iniziative unilaterali né procederanno ad azioni dirette, rispetto alla vertenza contrattuale. - d) In caso di mancato rispetto della tregua sopra definita, si può esercitare il diritto alla revoca o la sospensione dell’azione messa in atto; qualora la revoca o la sospensione non siano attuate, la decorrenza del c.c.n.l. slitterà di un mese. B) Contrattazione di secondo livello * 1) La contrattazione di secondo livello ha la funzione di negoziare erogazioni economiche variabili, correlate a risultati conseguiti nella realizzazione di programmi concordati tra le parti. * 2) Le aziende e le Rsa/Rsu possono essere assistite e rappresentate rispettivamente dalle associazioni territorialmente competenti delle organizzazioni datoriali, e dalle organizzazioni sindacali territoriali stipulanti il presente c.c.n.l. * 3) Tali programmi avranno come obiettivo incrementi di produttività, di qualità, di redditività, di efficacia, di innovazione, di efficienza organizzativa ed altri elementi rilevanti ai fini del miglioramento della competitività aziendale, e ai risultati legati all’andamento economico della singola impresa. * 4) Il premio di risultato deve avere caratteristiche tali da consentire l’applicazione dei particolari trattamenti contri- butivi e fiscali previsti dalla normativa di legge. comunque inalterata la pariteticità dei diritti di voto. * 5) La contrattazione di secondo livello si esercita per le materie delegate, in tutto o in parte, dal presente c.c.n.l., e deve riguardare materie e istituti che non siano già stati negoziati in altri livelli di contrattazione, secondo il principio del “ne bis in idem”, salvo quanto espressamente previsto nel art . 38 (Contrattazione di secondo livello) del presente c.c.n.l. * 5) L’Onif formulerà le proprie valutazioni e orientamenti con maggioranza qualificata del numero totale dei componenti e le comunicherà alle parti stipulanti che, se del caso, interesseranno le proprie istanze locali. Agli effetti del suo funzionamento, l’Onif, nella prima riunione da tenersi entro 60 giorni dalla sottoscrizione del presente c.c.n.l, aggiornerà, se necessario, l’esistente regolamento. * 6) Gli accordi di secondo livello hanno durata massimo triennale e sono rinnovabili nel rispetto del principio dell'autonomia dei cicli negoziali, al fine di evitare sovrapposizioni con i tempi di rinnovo del contratto collettivo nazionale. * 7) Le proposte di rinnovo degli accordi di secondo livello dovranno essere sottoscritte dai soggetti sindacali titolari della relativa contrattazione aziendale e presentate in tempo utile per consentire l'apertura della trattativa tre mesi prima della scadenza degli accordi stessi. OSSERVATORIO NAZIONALE * 1) Per quanto sopra, il sistema di relazioni sindacali vigente viene integrato attraverso l’Osservatorio nazionale (Onif), al quale vengono affidate le competenze più oltre elencate; qualora, alla scadenza del presente c.c.n.l, le parti lo ritenessero opportuno, funzionale ed economicamente compatibile, anche sulla base della esperienza maturata e degli obiettivi raggiunti, potranno costituire un ente bilaterale. * 2) In questo quadro, l’Onif costituisce lo strumento per lo svolgimento delle attività individuate dalle parti stipulanti il c.c.n.l per i dipendenti delle imprese funiviarie in materia di occupazione, mercato del lavoro, formazione e sicurezza sul lavoro. * 3) L’ONIF, composto da 12 membri, di cui 6 designati dall’Anef e 6 dalla FiltCgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti, elegge domiciliazione presso la sede dell’Anef. Le riunioni sono peraltro possibili -con l’accordo delle parti- anche in altra sede o in teleconferenza. * 4) La composizione dell’Onif può essere estesa -laddove la materia sia di esplicito loro interesse- anche alle organizzazioni sindacali territoriali rappresentanti le minoranze linguistiche del territorio stesso, e cioè il “Savt-sindacato autonomo valdostano” e “Asgb-sindacato autonomo sudtirolese”. In tale ipotesi, rimane * 6) L’Onif promuoverà -nell’esercizio delle sue funzioni e in adempimento e nei limiti del suo mandato- almeno una concreta iniziativa all’anno. * 7) I lavoratori in servizio presso aziende con più di 35 dipendenti, componenti l’Onif, ovvero la commissione per le pari opportunità (Cpo), segnalati alle aziende per il tramite dell’Anef in misura non superiore a una unità per ogni azienda, hanno diritto a fruire di 12 ore di permesso retribuito ogni trimestre per quanto attiene l’Onif, e 12 ore di permesso retribuito ogni semestre per quanto attiene la Cpo, per partecipare alle riunioni dei rispettivi organismi. * 8) Il permesso dovrà essere richiesto con un preavviso di almeno una settimana e non potrà comportare la contemporanea assenza di lavoratori che godano dei permessi sindacali, ai sensi del terzultimo comma dell’art. 39. * 9) Le riunioni dell’Onif e/o della Cpo dovranno essere comunicate ai rispettivi componenti con un preavviso di almeno 15 giorni. Compiti - a) L’Onif attua ogni utile iniziativa per la qualificazione e lo sviluppo del settore e, in particolare: * effettua il monitoraggio e la rilevazione dei fabbisogni professionali e formativi del settore; * elabora proposte in materia di formazione e qualificazione professionale e di sviluppo dei sistemi di riconoscimento delle competenze per gli addetti del settore, anche in relazione a disposizioni legislative provinciali, regionali, nazionali e comunitarie, e in collaborazione con le regioni e gli altri enti competenti, finalizzate a creare le condizioni più opportune per la loro pratica realizzazione a livello territoriale; professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014 33 ASSOCIAZIONI/ANEF ACCORDO SINDACALE * promuove iniziative in materia di formazione, qualificazione e riqualificazione professionale, anche per il personale interessato da processi di ristrutturazione e riorganizzazione, in collaborazione con le regioni e gli altri enti competenti; * assume iniziative tendenti a creare concreti strumenti di analisi del comparto, in sinergia con le istituzioni (Presidenza del consiglio, Cnel, Unioncamere, università ed enti di ricerca, ministeri competenti, ecc); * promuove approfondimenti sulla normativa per la sicurezza nei luoghi di lavoro, monitorando il suo stato di applicazione nel settore, e in merito alla formazione dei responsabili aziendali e dei Rls; * valuta la fattibilità di studi o indagini su temi di comune interesse, definendone modalità e criteri di realizzazione, finalizzati all’individuazione di soluzioni e iniziative atte a favorire lo sviluppo del settore funiviario, nonché il superamento dei suoi punti di fragilità, nella consapevolezza della sua interdipendenza con l’intero sistema dell’economia montana. - b) L’Onif, inoltre, può svolgere attività di promozione e organizzazione di relazioni sul quadro economico e produttivo del settore e le relative prospettive di sviluppo, sullo stato e le previsioni occupazionali, anche coordinando indagini e rilevazioni, elaborando stime e proiezioni allo scopo, tra l’altro, di fornire alle parti il supporto tecnico necessario alla realizzazione degli incontri di informazione. - c) In ordine all’attuazione dei programmi predetti, potrà valutare l’opportunità di coinvolgere -per realizzare ogni utile sinergia- gli enti locali e gli operatori, anche turistici, la cui attività e sviluppo siano collegati alla presenza nel territorio delle strutture funiviarie. - d) L’Onif potrà infine essere interpellato da aziende, lavoratori, organizzazioni sindacali dei lavoratori o dei datori di lavoro, al fine di comunicare indirizzi applicativi nelle materie di cui al presente articolo. Formazione - a) In considerazione di quanto previsto dagli accordi interconfederali in materia di sviluppo della formazione e dell’importanza che riveste una costante valorizzazione professionale delle risorse umane, la formazione si pone come strumento strategico per fronteggiare efficacemente la sfida della concorrenza internazionale, 34 e costituisce un importante riferimento per le analisi ed i lavori dell’Osservatorio. nonché le competenze da essi comunque acquisite. - b) L’Onif promuove quindi, attraverso la raccolta di apposita documentazione: * lo sviluppo di progetti formativi, con particolare attenzione alla formazione professionalizzante per l’apprendistato; * alla formazione permanente per l’aggiornamento e la qualificazione del personale dipendente; - e) Per il mercato del lavoro e per il sistema delle imprese, il “libretto formativo” rappresenta uno strumento d'informazione, finalizzato a evidenziare, in modo omogeneo ed attendibile, il percorso formativo e professionale del soggetto, nonché a facilitare la riconoscibilità di professionalità e competenze individuali all’interno di un percorso d'inserimento e mobilità lavorativa. * inerenti tematica della sicurezza sul lavoro; * per percorsi formativi che riguardano la professione operativa, ai modelli contrattuali e ai rapporti con gli utenti. - c) La predisposizione di adeguati modelli gestionali e organizzativi potrà essere strumento utile per costruire un rapporto organico, sia con le strutture formative operanti a livello nazionale e locale, sia con il sistema scolastico, nel perseguimento dei seguenti obiettivi principali: * porre i lavoratori in condizione di adeguare le loro conoscenze per meglio rispondere alle esigenze poste dalla trasformazione tecnologica ed organizzativa in atto nelle imprese, implementando, per quanto possibile, le relative professionalità; * rispondere alle necessità di aggiornamento, al fine di prevenire l’insorgere di situazioni d'inadeguatezza professionale; * facilitare il reinserimento dei lavoratori dopo eventuali periodi di assenza per vari motivi; * migliorare la qualità dei servizi offerti, anche al fine di incrementare l’efficienza, l’efficacia e la produttività aziendale; * valorizzare le potenzialità occupazionali, favorendo l’incontro fra domanda ed offerta di lavoro; * ridurre gli infortuni sul lavoro e prevenire malattie professionali. - d) Come ulteriore obiettivo connesso alla formazione, l’Onif si propone in attività di consulenza per la gestione e rilascio -a cura delle regioni e province autonome, nell’ambito delle loro esclusive competenze in materia di formazione professionale e relative certificazioni- del “libretto formativo” del cittadino: strumento pensato per raccogliere, sintetizzare e documentare le diverse esperienze di apprendimento dei cittadini lavoratori, professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014 Sicurezza sul lavoro - a) L’Onif monitorerà costantemente le tematiche della sicurezza sul lavoro, in attuazione del “testo unico” approvato con DLGS 9 aprile 2008 n. 81 e successive modificazioni e integrazioni, seguendo altresì l’evoluzione legislativa in materia e diffondendo le informazioni raccolte in momenti seminariali e in report specifici. - b) L’Onif promuove la diffusione sul territorio delle buone pratiche in atto, che saranno quindi proposte come modello di comportamento e percorso formativo specifico del settore, anche al fine di ridurre le cause di incidenti sul lavoro e, soprattutto, garantire sempre maggiore sicurezza ai lavoratori. - c) L’Onif raccoglie documentazione utile ai fini valutativi dell’andamento dei rischi presenti, formulando eventuali proposte formative e indirizzi applicativi, anche con la collaborazione delle aziende, nel rispetto delle vigenti normative sulla privacy; nonché raccoglie e diffonde fonti informative istituzionali essenziali, quali la normativa specifica da applicare, le linee guida del Tu sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, con particolare riferimento ai documenti afferenti l’uso di dispositivi individuali di protezione, la movimentazione dei carichi, il lavoro in quota, la protezione da agenti biologici, dal rumore e dalle vibrazioni. - d) Ai fini specifici della formazione e della sicurezza sul lavoro, l’Onif può concorrere infine alla valorizzazione delle iniziative settoriali e/o territoriali promosse da organismi con particolari competenze, per realizzare e implementare appositi progetti sul territorio. DISCIPLINA DEL RAPPORTO DI LAVORO A TEMPO PARZIALE Il punto d) è così modificato * d) nelle ipotesi di lavoro a tempo parziale orizzontale, in cui la riduzione è ASSOCIAZIONI/ANEF ACCORDO SINDACALE prevista in relazione all’orario giornaliero di lavoro, ovvero di lavoro a tempo parziale verticale o misto, ogni volta che la prestazione pattuita sia inferiore all’orario settimanale, è consentito il ricorso al lavoro supplementare –sulla base del consenso del lavoratore e della sussistenza di una delle causali di cui alla successiva lettera e)- nella misura massima fino alla concorrenza dell’orario settimanale di lavoro per il personale a tempo pieno. Il lavoro supplementare è retribuito con la maggiorazione del 20% fino alla concorrenza di un quarto dell’orario settimanale di lavoro per il personale a tempo pieno; il lavoro supplementare prestato oltre tale limite e fino alla misura massima di cui al periodo precedente è retribuito con la maggiorazione del 25%. Il rifiuto del lavoratore ad effettuare il lavoro supplementare non può, in nessun caso, essere considerato giustificato motivo di licenziamento, né può dar luogo a qualsiasi provvedimento disciplinare. APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANTE EX DLGS 167/2011 276/2003 * 1) L’apprendistato professionalizzante, di cui all’art. 4 del DLgs 167 del 2011 e alla legge n.92/2012 e successive modificazioni e integrazioni, viene denominato “contratto formativo professionalizzante”; la sua disciplina applicativa fa riferimento alle vigenti norme di legge, salvo quanto disposto nei commi seguenti. * 2) In attuazione delle disposizioni di cui al DLgs 167 del 2011 e alla legge n. 92/2012, il contratto di apprendistato professionalizzante può essere instaurato con i giovani di età compresa tra i diciotto e i ventinove anni, e è finalizzato alla qualificazione dei lavoratori attraverso un percorso di formazione per l’acquisizione di competenze di base, trasversali e tecnico-professionali. * 3) Per i soggetti in possesso di un qualifica professionale, ai sensi della legge 53/2003, conseguita ai sensi del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226, il contratto di apprendistato professionalizzante può esser stipulato dal diciassettesimo anno di età. * 4) L’assunzione in apprendistato può avvenire con un periodo di prova, ai sensi dell’art. 6 del presente c.c.n.l., di durata non superiore a quanto previsto per il livello da acquisirsi. * 5) Premesso che, stante la peculiare natura a causa mista del contratto di apprendistato, il periodo di formazione si conclude al termine del periodo di apprendistato stesso, le parti del contratto individuale potranno recedere dal contratto dando un preavviso, ai sensi di quanto disposto dall’art. 2118 del codice civile, di 15 giorni. * 6) In caso di mancato esercizio della facoltà di recesso, il rapporto prosegue come ordinario rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato. * 7) Possono essere assunti con contratto di apprendistato professionalizzante i lavoratori destinati a svolgere le mansioni proprie del I° super, I°, II°, III°, IV°, V° e VI° livello. * 8) La durata massima del periodo di apprendistato professionalizzante e la sua suddivisione in periodi ai fini retributivi così determinata: TAB.A Livelli Durata Complessiva mesi I°°super 36 I° 36 II° 36 III° 36 IV° 36 V° 36 VI° 36 in servizio con rapporto di lavoro a tempo indeterminato. * 12) Apprendistato in cicli stagionali: - a) Conformemente a quanto previsto dall’art. 4, comma 5, del D.Lgs.167/2011, e ferma rimanendo la durata massima del periodo di apprendistato di cui al presente articolo, comma 8° tab. A, è consentito articolare lo svolgimento dell’apprendistato in più stagioni, attraverso più rapporti a tempo determinato. - b) Possono essere assunti con contratto di apprendistato in cicli stagionali i lavoratori destinati a svolgere mansioni proprie delle figure professionali in quadrate nei livelli professionali VI, V, IV, III della classificazione professionale definita dall'art. 4 del presente contratto. - c) L’apprendista assunto a tempo de- I° periodo mesi 12 12 12 12 10 6 6 * 9) Il trattamento economico dell’apprendistato professionalizzante è così determinato: - nel primo periodo: 80% della retribuzione di fatto nazionale e aziendale o territoriale; - nel secondo periodo: 85% della retribuzione di fatto nazionale e aziendale o territoriale; - nel terzo ed ultimo periodo: 95% della retribuzione di fatto nazionale e aziendale o territoriale; * 10) La facoltà d’assunzione con contratto d’apprendistato professionalizzante, di cui al comma 8 del presente articolo, non è esercitabile dalle aziende che, al momento della stipulazione di nuovo contratto, risultino non aver mantenuto in servizio almeno il 60% dei contratti di apprendistato scaduti nei 24 mesi precedenti. Detta regola si applica nelle aziende con più di 3 apprendisti. * 11) A tal fine ,non si computano i lavoratori che si siano dimessi, quelli licenziati per giusta causa e quelli che, al termine del rapporto di apprendistato, abbiano rifiutato la proposta di rimanere II° periodo mesi 12 12 12 12 16 12 12 III° Periodo mesi 12 12 12 12 10 18 18 terminato per la stagione può esercitare il diritto di precedenza nell'assunzione presso la stessa azienda nella stagione successiva, con le medesime modalità che la legge e la contrattazione riconoscono ai lavoratori qualificati. - d) Sono utili ai fini del computo della durata dell’apprendistato stagionale anche le prestazioni di breve durata, eventualmente rese nell’intervallo tra una stagione e l’altra. - e) Ai fini del computo della durata massima del periodo di apprendistato di cui al presente articolo, i periodi di servizio svolto in qualità di apprendista “stagionale” si cumulano in funzione dei mesi di effettiva assunzione, attribuendo convenzionalmente la durata di sei mesi alla prestazione in stagione invernale, e di tre mesi a quella in stagione estiva. - f) Nei casi in cui il lavoratore apprendista stagionale effettui la propria prestazione sia nella stagione invernale che in quella estiva, convenzionalmente, la prestazione viene calcolata dodici mesi. professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014 35 ASSOCIAZIONI/ANEF ACCORDO SINDACALE - g) In caso di assunzione per brevi periodi stagionali, sempre ai fini del computo di cui sopra, si conviene che il periodo di assunzione in “stagione”, di durata anche inferiore a 3 mesi, venga comunque computato con un valore pari a 3 mesi. * 13) L’intero periodo di apprendistato professionalizzante è utile ai fini della maturazione dell’anzianità aziendale; anche ai fini degli aumenti periodici di anzianità, tali aumenti saranno corrisposti nelle misure previste dal livello di appartenenza. * 14) Agli apprendisti verrà corrisposto anche quanto previsto dal secondo livello di contrattazione, secondo le modalità stabilite nei relativi accordi; sono comunque fatti salvi gli accordi esistenti in materia di apprendistato. * 15) In occasione della ricorrenza natalizia, verrà corrisposta all’apprendista una gratifica o tredicesima mensilità, pari alla retribuzione mensile. Sarà inoltre corrisposta, nel mese di giugno, una quattordicesima erogazione d'importo pari alla retribuzione mensile. * 16) Nel caso d'inizio o cessazione del rapporto di lavoro durante il corso dell’anno, l’apprendista avrà diritto a tanti dodicesimi dell’ammontare della gratifica natalizia o tredicesima mensilità, e della quattordicesima, quanti sono i mesi di servizio prestati presso l’azienda. La frazione di mese superiore ai 15 giorni verrà considerata a questi effetti come mese intero. * 17) In caso d'infortunio sul lavoro, l’azienda integrerà il trattamento Inail fino al 100 per cento della retribuzione normale nel primo giorno, e fino alla cessazione dell’indennità d'invalidità temporanea, nei limiti del periodo di durata dell’apprendistato. * 18) In caso di malattia, viene mantenuto il rapporto, e corrisposto corrisponderà agli apprendisti un trattamento economico ragguagliato alla normale retribuzione loro spettante per un massimo di 6 mesi per ogni anno, e nei limiti del periodo di durata dell’apprendistato. * 19) Le ferie di cui all’art. 24 matureranno pro quota, con riferimento al servizio effettivamente prestato presso la stessa azienda. Formazione I principi convenuti nel presente capitolo sono finalizzati a garantire un'uniforme 36 applicazione sul territorio nazionale delle regole sulla formazione nell’apprendistato professionalizzante. Nei confronti di ciascun apprendista, l’azienda è tenuta ad erogare un monte ore di formazione formale, intesa come processo formativo, strutturato, verificabile e certificabile secondo la normativa vigente. La durata, le modalità e l’articolazione della formazione sono qui definite a livello nazionale tra le parti, dandosi atto che la durata della formazione professionalizzante debba essere pari a 80 ore annue retribuite –ovvero di equivalente entità media nel triennio-, comprensive della formazione teorica iniziale relativa al rischio specifico, prevista dall’accordo stato-regioni del 21 dicembre 2011, integrata dall’offerta pubblica, laddove esistente, ai sensi dell’art. 4, comma 3, del D.Lgs. 167. La parte di formazione riguardante le nozioni d'igiene, sicurezza e prevenzione degli infortuni sul lavoro sarà collocata all’inizio del rapporto di lavoro. L’attività formativa potrà svolgersi anche al di fuori dell’orario di apertura degli impianti al pubblico. Qualora l’attività formativa si svolga al di fuori del turno di lavoro, le ore di formazione saranno retribuite con la retribuzione ordinaria. La formazione formale potrà essere svolta tramite la partecipazione a percorsi formativi effettuati in tutto o in parte all’interno dell’azienda, ovvero all’esterno della stessa. Con specifico riferimento ai rapporti di apprendistato stagionale, l’impegno formativo annuo si determina riproporzionando il monte ore annuo in base all’effettiva durata di ogni singolo rapporto di lavoro. La capacità formativa interna all’azienda -e cioè, il possesso di risorse umane idonee a trasferire competenze, tutor della formazione e locali adatti, eventualmente anche esterni all’azienda, in relazione agli obiettivi formativi e alle dimensioni aziendali- dovrà essere espressamente dichiarata dal datore di lavoro nel contratto di assunzione, e comunicata all’osservatorio nazionale di cui all’art.1, comma 4, lett. a), del presente contratto. La formazione formale potrà avvenire con le modalità individuate nel “piano formativo Individuale, fra cui: alternanza sul lavoro, affiancamento, formazione a distanza, in aula, “on the job”, seminari, esercitazioni di gruppo, action learning, visite aziendali. professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014 I profili formativi (durata, modalità e articolazione della formazione) sono quelli definiti, per ciascuna figura professionale, secondo lo schema riprodotto nell’appendice C allegata al presente contratto. Tutor aziendale Il tutor aziendale per l’apprendistato ha il compito di seguire l’apprendista durante il periodo di apprendistato, di trasmettere le competenze necessarie all’esercizio delle attività lavorative e di favorire l’integrazione tra le iniziative formative di carattere trasversale e la formazione sul luogo di lavoro. Il tutor contribuisce all’attuazione del piano formativo individuale e attesta, anche ai fini dell’art. 2, comma 1, lettera g), del D.Lgs. 167, il percorso stesso, riscontrando l’effettivo svolgimento dell’attività formativa. Il lavoratore designato dall’impresa per le funzioni di tutor deve: * possedere un livello d'inquadramento contrattuale pari o superiore a quello dell’apprendista; * svolgere attività lavorative coerenti con quelle dell’apprendista; * possedere almeno due anni di esperienza lavorativa; * seguire le iniziative formative a lui destinate previste dall’azienda. Si precisa che le funzioni di tutor possono essere svolte: * da un lavoratore qualificato designato dall’impresa; * nel caso d'imprese con meno di quindici dipendenti, dal titolare dell’impresa stessa, da un socio o da un familiare coadiuvante, ai sensi di quanto previsto dall’art. 2 del D.M. 28 febbraio 2000. Ciascun tutor può affiancare non più di 5 apprendisti. Piano formativo individuale Il Pfi (il cui schema è riprodotto nell’appendice C allegata al presente contratto, unitamente allo schema di attestazione/ registrazione dell’attività formativa allegato all’accordo interconfederale 18 aprile 2012 ai sensi, e per gli effetti dell’art. 2, co 2, lett. b, del DL 76/2013) definisce il percorso formativo del lavoratore, in coerenza con il profilo formativo relativo alla qualificazione da conseguire, e con le conoscenze e abilità già possedute dallo stesso. Il Pfi indica gli obiettivi formativi, i contenuti e le modalità d'erogazione della formazione, nonché il nome del tutor e le ASSOCIAZIONI/ANEF ACCORDO SINDACALE sue funzioni nell’ambito del contratto di apprendistato. Il Pfi potrà essere modificato in corso di rapporto di lavoro, su concorde valutazione dell’apprendista, dell’impresa e del tutor. Dichiarazione a verbale Le parti si danno reciprocamente atto che, qualora intervenissero disposizioni in materia di formazione per l’apprendistato non compatibili con l’impianto contrattuale, si incontreranno tempestivamente per una valutazione e per le conseguenti armonizzazioni. RIPOSO SETTIMANALE I lavoratori hanno diritto a un giorno di riposo settimanale, che può cadere in giorno diverso dalla domenica, secondo il turno predisposto. Ricorrendo casi di particolare necessità, il giorno destinato al riposo settimanale può essere spostato dall’azienda, di norma nell’ambito dei sei giorni successivi, sentito il lavoratore interessato e con un preavviso di 24 ore. Lo spostamento del riposo cadente in giorno feriale a un altro giorno feriale o festivo non dà luogo ad alcuna maggiorazione. Lo spostamento del riposo festivo a un giorno feriale comporta una maggiorazione del 20% sulla retribuzione ordinaria. In ogni caso, nell'eventualità dello spostamento del riposo settimanale, lo stesso dovrà essere fruito entro il 14 giorno. Fermo restando l’obbligo della fruizione del riposo settimanale, se per ragioni assolutamente eccezionali se ne rendesse in qualche caso impossibile la concessione, in tutto o in parte, al lavoratore che non ne ha usufruito compete, oltre l'ordinaria retribuzione, il pagamento delle ore prestate con la maggiorazione di lavoro festivo. Dichiarazione a verbale Le parti stipulanti si danno atto che la disciplina del riposo settimanale regolata dal presente articolo realizza il disposto dell’art.9 del D.Lgs. 8 aprile 2003 n.66, con particolare riferimento alla lett. d) del comma 3. SOSPENSIONE DELL’ATTIVITA’ DI TRASPORTO * 1) Qualora, nel corso di una giornata lavorativa, si verifichi un'interruzione dell’attività di trasporto per cause di forza maggiore assolutamente indipendenti dalla volontà aziendale (quali ad esempio quelle meteorologiche o di interruzione della fornitura energetica) e non sia possibile all’azienda utilizzare diversamente il personale, sia quello adibito direttamente al trasporto sia quello non direttamente adibito (esempio cassiere, gestione piste), al lavoratore compete il pagamento della retribuzione relativa all'orario contrattuale normale. Il 75% delle ore non lavorate può essere recuperato utilizzando le ore di cui all’art. 12 ultimo comma (Orario di Lavoro) del presente c.c.n.l. * 2) Inoltre, e sempre che il lavoratore ne sia stato tempestivamente preavvertito, può essere considerato giorno di riposo settimanale, in sostituzione di quello previsto dal turno, il giorno in cui, per le citate cause di forza maggiore, l’attività di trasporto rimanga sospesa per l’intero turno di lavoro. * 3) In caso di sospensione dell’attività di trasporto per più giorni interi, dovuta a causa di forza maggiore, l’azienda, sempre che non utilizzi il personale in altre mansioni e salvi gli effetti di cui al comma precedente, è tenuta a retribuire il personale stesso per I successivi 4 giorni, con facoltà, però, di procedere al recupero delle ore non lavorate, utilizzando le ore di cui all’art.12 ultimo comma del presente c.c.n.l. * 4) Le ore non lavorate di cui ai commi 1 e 3 possono essere recuperate fino a un massimo complessivo di 32 ore. * 5) In assenza di disponibilità totale o parziale di permessi di cui all’art. 12 ultimo comma (“orario di lavoro”) del presente c.c.n.l., le ore non lavorate di cui ai commi 2 e 4 del presente articolo saranno recuperate, entro 45 giorni, con le modalità di cui al comma successivo, nel limite massimo di 1 ora e 30 minuti al giorno. * 6) Resta inteso che le ore non lavorate saranno recuperate con una decurtazione , a favore del lavoratore, di 30 minuti ogni 4 ore, e di 60 minuti ogni 8 ore. ORARIO MULTIPERIODALE Per far fronte a necessità connesse a variazioni d'intensità dell'attività lavorativa, la durata dell'orario di lavoro potrà risultare anche da una media plurisettimanale nell'arco di 17 settimane, con i limiti massimi di 48 ore settimanali, e con una durata minima di 32 ore settimanali. Nell'ambito delle flessibilità sopra previste, i lavoratori interessati percepiranno la retribuzione relativa all'orario contrattuale settimanale, sia nei periodi di superamento, che in quelli di minore prestazione. Gli scostamenti del programma, con le relative motivazioni, saranno portati a conoscenza della r.s.u., e, ove ancora non costituita, alle r.s.a. In tali casi, le prestazioni eccedenti il normale orario di lavoro settimanale daranno luogo ad una maggiorazione del 10% della retribuzione ordinaria. Nel caso in cui, al termine delle 17 settimane, le ore lavorate eccedano l’orario normale settimanale, le ore eccedenti saranno retribuite come ore di lavoro straordinario. RETRIBUZIONE La retribuzione dei lavoratori è determinata in misura mensile, e va liquidata entro il giorno 15 del mese successivo a quello di competenza. Costituiscono la retribuzione ordinaria mensile i seguenti elementi: * 1) retribuzione minima base, di cui alla tabella allegata sub 1); * 2) indennità di contingenza, di cui alla tabella allegata sub 2); * 3) aumenti periodici di anzianità, di cui alla tabella allegata sub 3); * 4) indennità sostitutiva di mensa; * 5) eventuali assegni personali e altri compensi continuativi corrisposti mensilmente e non, legati a specifiche prestazioni. La retribuzione giornaliera si ottiene dividendo la retribuzione mensile per 26; la retribuzione oraria, nell’ambito dell’orario normale fissato in 40 ore settimanali, si ottiene dividendo per 173 la retribuzione mensile. Nota a verbale La retribuzione minima base s'intende comprensiva dell'indennità di caropane, dei punti di contingenza maturati fino al 31 gennaio 1977, nonché dell’E.D.R. di cui all’accordo interconfederale 25 gennaio 1975 e al Protocollo 31 luglio 1992 tra Governo e parti sociali. AUMENTI PERIODICI D'ANZIANITÀ Al lavoratore è riconosciuto, per ogni biennio di anzianità di servizio prestato presso la stessa azienda e nel medesimo livello di appartenenza, un aumento retributivo d'importo fisso nella misura di cui alla tabella 1, fino ad un massimo di cinque bienni. professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014 37 ASSOCIAZIONI/ANEF ACCORDO SINDACALE Gli aumenti periodici decorrono dal primo giorno del mese immediatamente successivo a quello in cui si compie il biennio di anzianità. In caso di passaggio al livello superiore, il lavoratore conserva il numero di aumenti periodici già acquisiti nel livello di provenienza, nonché le frazioni di biennio già maturate. Norma transitoria Le parti si danno atto che, per i lavoratori già in servizio alla data del 30 novembre 2013, restano fermi l’anzianità e gli scatti maturati alla data stessa, il cui importo è quantificato in cifra fissa, senza ulteriore indicizzazione né rivalutazione, fino alla concorrenza del massimo di cinque bienni, riconosciuto ai sensi del primo comma. Tabella 1 Aumenti periodici di anzianità. Livello Importo scatto (€) 1S 81,00 1 75,00 2 68,00 3 62,00 4 56,00 5 50,00 6 47,00 7 39,00 FERIE ANNUALI Il lavoratore ha diritto, per ogni anno di effettivo servizio presso l’azienda, a un periodo di ferie retribuite pari a quattro settimane, delle quali, almeno due consecutive -in caso di richiesta del lavoratore interessato- vanno godute nel corso dell’anno di maturazione, e le restanti due nei 18 mesi successivi al termine dell’anno di maturazione. La frazione di mese superiore ai 15 giorni sarà considerata come mese intero. delle ferie in proporzione dei dodicesimi maturati. In caso di risoluzione del rapporto di lavoro, al lavoratore spetterà il pagamento Il periodo di preavviso non può essere considerato periodo di ferie. ALLEGATO 2 Tabella degli aumenti retributivi (accordo 10 dicembre 2013)) (scaglionati nella vigenza contrattuale, +20 € 1.12.2013, +15 € 1.5.2014, +25 € 1.1.2015, + 20 € 1.5.2015, + 27 € 1.1.2016, e riproporzionati in relazione alla scala parametrale) Livello Parametro Aumenti retributivi 01/12/13 01/05/14 01/01/15 01/05/15 01/01/16 1s 210 € 28,97 € 21,72 € 36,21 € 28,97 € 39,10 1 195 € 26,90 € 20,17 € 33,62 € 26,90 € 36,31 2 176 € 24,28 € 18,21 € 30,34 € 24,28 € 32,77 3 160 € 22,07 € 16,55 € 27,59 € 22,07 € 29,79 4 145 € 20,00 € 15,00 € 25,00 € 20,00 € 27,00 5 130 € 17,93 € 13,45 € 22,41 € 17,93 € 24,21 6 120 € 16,55 € 12,41 € 20,69 € 16,55 € 22,34 7 100 € 13,79 € 10,34 € 17,24 € 13,79 € 18,62 ALLEGATO 2 BIS Tabella della retribuzione minima base (art.17, c.2, p.1 e nota a verbale c.c.n.l.) per ciascun livello d’inquadramento della classificazione unica (calcolata con gli aumenti riconosciuti nell’accordo 10/12/2013 alle varie scadenze concordate e da applicare ai lavoratori in servizio alla medesima scadenza) Livello Parametro 01/12/13 1s 210 € 1.643,40 1 195 € 1.526,12 2 176 € 1.377,66 3 160 € 1.252,11 4 145 € 1.134,59 5 130 € 1.017,57 6 120 € 939,32 7 100 € 782,81 Aumenti 01/05/14 € 1.665,12 € 1.546,29 € 1.395,86 € 1.268,66 € 1.149,59 € 1.031,02 € 951,74 € 793,16 retributivi 01/01/15 € 1.701,33 € 1.579,91 € 1.426,21 € 1.296,25 € 1.174,59 € 1.053,43 € 972,43 € 810,40 01/05/15 € 1.730,29 € 1.606,81 € 1.450,48 € 1.318,32 € 1.194,59 € 1.071,36 € 988,98 € 824,19 01/01/16 € 1.769,40 € 1.643,12 € 1.483,26 € 1.348,11 € 1.221,59 € 1.095,57 € 1.011,32 € 842,81 Il lavoratore ha diritto a ulteriore giorno di ferie oltre il secondo anno di effettivo servizio presso l’azienda, e di un ulteriore giorno oltre il quarto anno di effettivo servizio. Fermo restando quanto previsto nel comma 1, l’epoca del godimento delle ferie sarà stabilita tenendo conto del desiderio dei lavoratori, compatibilmente con le esigenze di lavoro dell’azienda. Ogni settimana è ragguagliata a 6 giorni lavorativi, quale che sia la distribuzione dell’orario di lavoro nella settimana. Al lavoratore che non abbia maturato il diritto all’intero periodo di ferie per non avere un’anzianità di almeno 12 mesi spetterà, per ogni mese di effettivo servizio prestato, un dodicesimo del periodo feriale annuale. 38 professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014 ... per essere informati Speciale sicurezza area sciabile e territorio ALPINA SNOWMOBILES Sherpa: anche soccorso in pista per un mezzo da lavoro a 360° Battitura e manutenzione delle aree speciali Alla base del progetto “Sherpa” c’è l’obiettivo, pienamente raggiunto, di offrire un unico mezzo, accessibile nel prezzo, sicuro ed efficace nelle prestazioni, in grado di svolgere lavori diversi, rivolto quindi ad una clientela “trasversale” rispetto al settore invernale: dal rifugio alla ricerca scientifica, dalla protezione civile al centro fondo, dalla scuola sci alla skiarea. Il sistema Srk offre anche uno speciale equipaggiamento per effettuare i soccorsi in pista, con barella dotata di sistema elettronico autolivellante e di ammortizzatori antishoc. ’offerta di alcuni speciali acL cessori ed allestimenti, che fanno delle Sherpa i validi mezzi che tutti conosciamo, si rivolge proprio agli attori delle skiarea, con proposte accreditate anche dalla fornitura richiesta dall’organizzazione dei Giochi Olimpici Invernali 2014 di Sochi. Ma, data la tematica dello “speciale” che caratterizza quest'uscita di pM, parliamo subito del nuovo equipaggiamento per la motoslitta Sherpa dedicato al recupero di feriti in pista. “Safe rescue kit” come... l'elicottero “Il sistema Srk (Safe rescue kit) introduce nuovi e più elevati standard di sicurezza tra gli equipaggiamenti per il soccorso in pista” affermano Umberto e Paolo Vedovato, che proseguono: “La motoslitta bi-cingolo Sherpa è ovunque riconosciuta come la più sicura e stabile motoslitta esistente e, potendo contare su queste caratteristiche, l’Srk è un accessorio progettato per essere installato direttamente su di essa con la speciale barella posizionata trasversalmente sul pianale di carico della motoslitta”. La barella può ospitare il paziente soccorso sia con tavola spinale che con materassino a depressione, potendo inoltre contare su uno speciale sistema di ammortizzazione per prevenire shock e vibrazioni, consentendo anche il recupero di pazienti con trauma spinale, per i quali solitamente si ricorre all’elicottero. Un sistema elettronico di livellamento consente alla barella di rimanere sempre in posizione orizzontale durante tutta la discesa, indipendentemente dall’inclinazione della motoslitta. La barella è protetta da un rollbar (Rops) e da una robusta struttura perimetrale in acciaio, integrata nella barella stessa. L’Srk è dotato inoltre di due portasci per alloggiare gli sci del paziente e del soccorritore, ed è completo di dispositivi di segnalazione visivi e acustici, per aumentare la sicurezza in pista durante l’intervento di soccorso. Il kit può essere velocemente rimosso dalla Sherpa, consentendo l’impiego della motoslitta in altri lavori quando il servizio di soccorso non è più necessario. Grazie all’Srk, le squadre di soccorso possono finalmente contare su un mezzo efficace e sicuro, poiché progettato specificamente per quest’impiego. Transalp: trasporto sicuro per i campi scuola sci Confermando l'attenzione che il marchio riserva alle specifiche esigenze di operatori delle skiarea e scuole di sci, e per ampliare e continuare a qualificare la funzionalità della motoslitta Sherpa, da qualche stagione è stato ideato anche il Transalp: l'allestimento per trasporto persone e rimorchio, che viene inoltre proposto in alcune versioni ancor più mirate per usi specifici. Una soluzione ad hoc, subito adottata da numerose scuole sci, è quella destinata al trasporto in tutta sicurezza dei bambini a/r dalle aree destinate a campo-scuola. I piccoli allievi non ancora esperti con gli sci non sono infatti in grado di raggiungere i campi scuola in autonomia, tantomeno quando l’accesso all’area riservata comporta l’utilizzo d'impianti di risalita quali seggiovie e skilift. Per ovviare a queste problematiche, i bambini possono dunque essere trasportati dalla Sherpa dotata di rimorchio, evitando tutti i passaggi potenzialmente pericolosi e gli attraversamenti. In questo modo, il trasporto di un gruppo di allievi è gestibile in tutta tranquillità solamente da uno o due operatori/insegnanti. Inoltre, grazie all’allestimento personalizzato “ski-school”, che prevede portasci posteriore e pannelli stampati che riproducono il logo o la mascotte della scuola di sci, questo mezzo di trasporto rappresenta anche un’attrattiva ludica e un punto di ritrovo facilmente identificabile dai bambini all’interno della skiarea. Tanto per citare una delle più prestigiose scuole delle Alpi, l’austriaca “Skischule Fiss-Ladis“ ha aerografato la Sherpa 1.6 con i colori della mascotte -la mucca “Berta”(www.skischule-fiss-ladis. at)- con un risultato sicuramente accattivante. Parchi gioco, piste baby e slittinovie, nonché le piste da fondo: i sistemi per la battitura F-250 e D-250 che accessoriano la Sherpa hanno in comune la stessa base: cioè, il gruppo fresante a tre stadi di lame largo 180 cm e il finisher da 250 cm, in grado di lavorare con qualsiasi neve, fresca o ghiacciata. Il tutto, controllato elettricamente dai comandi di bordo della Sherpa. In particolare, la F-250 è dotata anche di uno o due tracciatori indipendenti per la tecnica classica dello sci di fondo, con prestazioni in termini di praticità di utilizzo e qualità del binario tali da essere stata inclusa anche nel parco macchine della nordic-arena di Sochi 2014. La versione senza i tracciatori, denominata D-250 ,è la macchina ideale per la preparazione e la manutenzione delle aree “speciali”: come parchi gioco, slittinovie, piste baby e aree destinate all’insegnamento dello sci. Con una larghezza di lavoro fino a 2,5 m è dunque possibile compattare, livellare, fresare e lisciare l’area anche quando lo spessore del manto nevoso è tanto esiguo da rendere inutilizzabili altre macchine: oltre ad essere economico nei costi d’acquisto e di esercizio, questo mezzo è infatti poco invasivo, silenzioso ed “ecologico”. www.alpina-snowmobiles.com professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014 39 Speciale sicurezza area sciabile e territorio GEA FUN SPECIALIST Un contributo per l'educazione (non solo) alla sicurezza L'attività ludica e didattica che si svolge nei parchi gioco delle stazioni montane può essere indirizzata anche a far conoscere ai piccoli sciatori una serie di regole che ormai dovrebbero appartenere non solo a tutti i frequentatori delle skiarea, ma più in generale al ”vivere civile” di cui spesso la montagna offre utili e sagge metafore. Di questo aspetto parlano nell'articolo che segue Giovanna Della Cagnoletta e il marito Matteo Pulli, titolari dell'azienda emiliana ormai nota per la selezione di proposte ludico/sportive: in sintonia con la tematica di questo “speciale”, e potendo vantare non solo una competenza delle problematiche strettamente legate alla sicurezza nelle attività della montagna, che rappresentano un delicato e impegnativo punto di contatto e confronto tra le varie categorie di operatori e i clienti/ospiti delle località. Ma anche sulla loro attenta e condivisa esperienza genitoriale. a sicurezza delle aree sciaL bili diventa un tema sempre più trattato, discusso e caro agli operatori in primis, e a chi fruisce successivamente dei servizi messi a disposizione dalla stazione. Utenti indisciplinati, scarsa competenza e capacità da parte di chi scia, mancanza d'indicazioni... Comunque si ponga la questione, il tema è scottante per tutte le parti coinvolte. A ancor più “grazie” al contributo dei media che, con precisione e regolarità, danno risonanza agli incidenti mortali che ogni anno si verificano sulle piste. Ovviamente, la nostra competenza sul tema della sicurezza si limita alle attrezzature ludiche Imparo uno sport e imparo un atteggiamento corretto. A servizio di questa filosofia, Gea propone i propri sussidi e la propria esperienza, da sempre rivolta ai piccoli e alle famiglie. La stessa linea SkiBimbo -che nasce come supporto didattico per l’insegnamento dello sciviene spesso utilizzata lungo i circuiti principali e nei collegamenti, per modificare i flussi del traffico. I piccoli sciatori e i principianti vengono in questo modo incanalati su traiettorie specifiche e più adeguate alle loro capacità, e a quelle sportive destinate all’insegnamento. Tuttavia, abbiamo a cuore l’argomento e abbiamo una nostra opinione piuttosto chiara rispetto al contributo che possiamo dare per quel che compete al nostro settore e alla nostra attività. L'importanza della formazione Riteniamo fondamentale la formazione, in questo caso dei piccoli visitatori dei nostri parchi, che siano estivi o invernali. Premesso che forniamo attrezzature certificate, e quindi di per sé sicure per gli utenti, tali caratteristiche perdono di valore dal momento in cui manca un’adeguata gestione dell’area, che include la scarsa manutenzione e la mancanza di regolamenti. Per questo, proponiamo ai nostri clienti d'investire sulla formazione dei bambini, per contribuire a trasmettere valori come il rispetto delle cose e delle persone, anche e soprattutto attraverso i giochi: una formazione intesa dunque come trasferimento d'informazioni, per mettere a conoscenza i piccoli allievi -o comunque i bambini che frequentano le aree ludico/sportive- che ci sono delle regole da rispettare. E che il rispetto di tali regole è utile a se stessi e agli altri. La formazione che deve avvenire nelle scuole prima di tutto, anche in quelle di sci. Non imparo solo a sciare, ma anche a come sciare per non fare del male agli altri. Nella foto lo stralcio del progetto Gea per sviluppo di un'area montana 40 professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014 con effetti positivi sulla sicurezza e gestione dei flussi stessi nelle piste più trafficate. E’ nostra presunzione pensare che i “giochi” che noi proponiamo siano uno degli strumenti attraverso i quali i bambini crescono, interagiscono e imparano. Sottovalutare l’importanza delle piccole generazioni è un errore enorme. Investire su di loro è un enorme vantaggio. Più sono le esperienze positive e costruttive che gli consentiamo di fare e maggiori saranno i benefici per l’intera collettività. Giovanna Della Cagnoletta e Matteo Pulli www.geaitalia.com Speciale sicurezza area sciabile e territorio LISKI “Pacchetto sicurezza” per note stazioni e grandi eventi L’azienda bergamasca è protagonista da vari decenni nelle forniture di porte da slalom e di attrezzature per l’allestimento e la messa in sicurezza delle piste da sci. L’obiettivo è sempre lo stesso: offrire prodotti di grande affidabilità e sicurezza. l “pacchetto sicurezza” mesItinua so a punto da Liski è in conevoluzione: dopo il primo palo Pro in cor-ten montato a Madonna di Campiglio sulla pista “Pancugolo”, diversi clienti hanno espressamente richiesto questo tipo di palo per mettere in totale sicurezza i propri impianti. Tra i principali spiccano: Sochi (Russia), Crans Montana (Svizzera), Soldeu (Andorra), Formigal (Spagna) e Tarvisio (Italia). Diego Parigi, contitolare dell'azienda, racconta che a Sochi, dove tra il 7 e il 23 febbraio 2014 si svolgono i giochi olimpici invernali, Liski è presente quale fornitore tecnico e che nella stazione di Rosa Khutor molte piste, anche da allenamento, sono state messe in sicurezza con impianti di tipo A: non solo con pali Pro, ma anche con molti pali “Ob” e pali “C”, di diverse dimensioni e misure. A completamento del pacchetto “Safety”, assieme agli oltre cinque chilometri di rete tipo “A” e relativi impianti, sono stati istallati circa 45 chilometri di reti di protezione tipo “B”, 70 chilometri di rete tipo “C”, migliaia di materassi e numerose transenne “Limit”. Le transenne “Limit” “Queste transenne hanno una grande importanza strategica e organizzativa -dichiara ancora Diego Parigi, che prosegue: “A testimonianza della qualità del prodotto, sono numerose le forniture di prestigio effettuate in queste anni: dopo Vancouver 2010, “Race in the city Milano 2012”, e i mondiali “Fiemme 2013”, queste transenne sono state appositamente richieste dal comitato organizzatore di “Sochi 2014”, in questo caso rosse, per circoscrivere aree e limitare e organizzare gli spo- stamenti delle decine di migliaia di spettatori previsti per questo straordinario evento. “Anche a Falun, in Svezia, per la coppa del mondo di sci nordico e per i mondiali 2015, il c.o. ha voluto la transenna “Limit”. “Ad inizio stagione Liski è stata partner tecnico delle “XXVI universiadi invernali Trentino 2013”:un altro prestigioso evento che ha fatto da “apripista” a questa eccezionale stagione -prosegue Parigi. “Infatti, oltre che per le olimpiadi di febbraio, i materiali Liski verranno utilizzati anche per i giochi paralimpici nel mese di marzo. I nostri tecnici presenzieranno a entrambe le manifestazioni, per dare il loro contributo all’amministrazione e all’organizzazione dei materiali. “Sempre nel mese di marzo, in chiusura di stagione, ci sarà infine un altro grande evento targato Liski: le “finali di coppa Europa” di Soldeu, per le quali è stato nuovamente richiesto il nostro “pacchetto affitto” per reti “B”, rete “B” e “C”, transenne Limit per il pubblico e gli addetti ai lavori, nonché i classici materassi ad aria per il parterre d’arrivo, oltre naturalmente a pali da slalom, pettorali e accessori vari. “Questa eccezionale stagione sarà da ricordare anche per l’accordo pluriennale con il comitato organizzatore della coppa del mondo di Garmisch, in Germania; e per la fornitura di 50mila pali da slalom per bambini alla Fis-Federazione internazionale sci, nell’ambito dell’evento “Fis snow world day”, unitamente ai nuovi archi per campi scuola. Parigi racconta inoltre che, per gli snowpark e i campi scuola, l’archetto ha avuto subito un grande successo sia in Italia che all’estero, grazie al prezzo contenuto e alla semplicità di utilizzo. A completare i prodotti per questo settore, vengono forniti ciuffi, pali gommosi, funghetti, reti e materiali di delimitazione, materassini, ecc. classica varietà di colori e materiali. E, inoltre, con il palo in bamboo. “Sono sempre più apprezzati anche i pannelli segnaletici digitali in rete di poliestere e i cartelli di segnaletica -specifica Diego, concludendo: “Entrambi gli articoli possono essere infatti personalizzati a piacimento, con scritte e loghi richiesti dal cliente. “In attesa di vedere all’opera i migliori atleti del mondo nella splendida cornice del Mar Nero, a Sochi, non ci resta altro che dire: vinca il migliore e soprattutto lo sport!”. www.liski.it La segnaletica in pista Anche la segnaletica degli impianti sciistici è fondamentale, e strettamente collegata alla sicurezza delle piste. Anche in questo settore, Liski, nella sua ampia e completa gamma di articoli, offre tutti i materiali necessari una skiarea. Ora, la scelta dei pali segnaletici da posizionare a bordo pista è stata incrementata con l’introduzione del Ø 25mm, con la professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014 41 Speciale sicurezza area sciabile e territorio WINTER 2012/2013 NEVE E VALANGHE Bilanci di un inverno fuori dalla norma CHI SCRIVE * Mauro Valt, nato a Falcade 50 anni fa, ha iniziato a lavorare nel 1987 al “centro sperimentale per la neve e le valanghe” di Arabba, ora “Servizio Neve e Valanghe” di Arpa Veneto. Come esperto neve del centro di Arabba, collabora con le maggiori università Italiane e centri di ricerca nazionali ed europei nel campo della fisica della neve, del telerilevamento e della climatologia della neve. Ha partecipato a tre spedizioni scientifiche in Antartide, nell'ambito del Pnra, e a tre polari con il Cnr. Ha realizzato più di 190 articoli scientifici e divulgativi, come primo autore o collaboratore. [email protected] In questa prima uscita dell'anno sulla sicurezza, torna puntuale anche il rapporto che il ricercatore e ottimo divulgatore del centro valanghe di Arabba ci fornisce di anno in anno: precipitazione, distacchi e relativi incidenti. I numeri raccolti con metodo dai diversi soggetti che si dedicano a questo tipo di monitoraggio svelano che la scorsa stagione invernale è stata molto nevosa, specie nelle Alpi orientali, caratterizzata inoltre da cumuli di neve fresca storici dovuti alla frequente interazione dei venti. Purtroppo, anche il numero di morti in valanga è risultato superiore alla media degli ultimi 30 anni. L a stagione 2012/2013 è stata molto nevosa su gran parte dell’arco alpino italiano. Alle nevicate dei mesi invernali, sono seguite quelle di tarda primavera/inizio estate, che hanno contribuito a prolungare la stagione invernale. Andamento nivologico della stagione Il cumulo stagionale di neve fresca della stagione invernale 2012/2013 calcolato per tutto l’arco alpino italiano ed espresso come “indice di anomalia” (Sai index), indica un valore superiore al 3° quartile, come Fig. 1 l’inverno 2009, 2004 e, precedentemente, il 1987: e quindi un inverno “al di fuori della norma” come quantità di neve fresca caduta. (Fig. 1) La durata del manto nevoso, nel periodo dicembre/aprile (DJFMA), nella fascia altimetrica fra gli 800 e i 1600 m di quota è stata di 19 giorni più lunga della media 1961/90 (110); mentre, oltre i 1600 m di quota, è stata inferiore di 1 giorno, rispetto sempre nel periodo DJFMA (in alcune stazioni prossime ai 1600 m di quota, la neve era temporaneamente scomparsa nel mese di aprile). Un andamento analogo si è verificato anche nei mesi di marzo e aprile, con una permanenza di +5 gg alle basse quote, e di -2 giorni in quota. Per quanto riguarda la temperatura dell’aria, la stagione (DJFMA) è stata nella norma, con valori pari ai valori medi del periodo di riferimento 1961-90. (Fig. 2) In particolare, la temperatura di marzo/aprile (MA) è stata la più bassa dal 1987 al 2013, periodo in cui i valori sono sempre stati superiori alla media. Infine, la stagione è stata caratterizzata da diversi episodi di vento, che hanno determinato un’importante erosione del manto nevoso, con la formazione di depositi instabili di neve ventata. L’attività di trasporto è stata intensa e importante, soprattutto nei mesi di dicembre e gennaio. La quota della neve sciabile, definita come altitudine dove il manto nevoso con uno spessore di almeno 30 cm rimane per più di 100 giorni, è rimasta intorno ai 1600 m. (Fig. 3). Attività valanghiva naturale La passata stagione invernale è stata caratterizzata da un elevato numero di giornate con valanghe, specie in primavera. In molte stazioni di osservazione, sono state contante più giornate con valanghe nel periodo marzo/aprile che nei mesi precedenti (novembre/febbraio). In generale, l’indice di anomalia, elaborato sulla base dell’osservazione giornaliera dell’attività valanghiva (valanghe sì/valanghe no), ha evidenziato il terzo valore dal 1980 ad oggi, dopo l’inverno 2001 e 2009. Il periodo più critico è stato nella seconda e terza decade del mese di aprile, quando su gran parte delle Alpi italiane sono avvenute molte valanghe di medie dimensioni e anche con singole grandi valanghe spontanee. (Fig. 4). SAI Index del cumulo stagionale di neve fresca elaborato per Alpi italiane. Fig. 2 Scarto dal valore medio (1961-1990) della temperatura dell’aria elaborato per il versante meridionale delle Alpi sulla base di 10 stazioni meteorologiche. Periodo dicembre – aprile (DJFMA). 42 professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014 Quota della neve sciabile (Linea Affidabilità della Neve-LAN). Fig. 3 Speciale sicurezza area sciabile e territorio Fig. 4 Fig. 5 Fig. 4 Sulla base dei dati del MOD 1 di diverse stazioni dell’arco alpino sono state sommate le giornate con molte valanghe di medie dimensioni (valore nel grafico 3), singole grandi valanghe (4), molte grandi valanghe (5). Per ogni regione è stato espresso il valore massimo osservato. Fig. 5 Utilizzo del grado di pericolo valanghe sull’arco alpino italiano per decadi. I valori sono relativi alle 47 aree climatiche AINEVA. Fig. 6 Morti da valanga nelle regioni alpine nel periodo 1984- 2013. Fig. 7 Fig. 7 Morti in valanga in Italia nella stagione 2011 suddivisi per categorie. Fig. 8 Morti da valanga in Italia nel periodo 1984- 2013. Fig. 9 Incidenti da valanga distribuiti per mese e per regione. Fig. 8 Fig. 6 Pericolo di valanghe sull’arco alpino italiano Sull’arco alpino italiano, il grado di pericolo più utilizzato nei bollettini valanghe è stato il moderato, con il 46% delle giornate nelle 47 microaree nivologiche nelle quali esso è suddiviso. Il grado “marcato” è stato utilizzato nel 38% delle giornate, come nell’inverno nevoso del 2009, ma meno del ventoso 2010. Il grado di “pericolo debole” è stato utilizzato poco e prevalentemente dalla terza decade di dicembre alla seconda di gennaio compresa. (Fig. 5). Il grado “forte” è stato utilizzato molto nei mesi di gennaio e marzo nelle Alpi orientali, mentre nelle Alpi centrali e occidentali è stato maggiormente utilizzato ad aprile. Incidenti da valanga sull’arco alpino La stagione invernale 20122013 sull’arco alpino, è stata caratterizzata da 109 morti, 6 più della media (dati al 30 maggio 2013). In Francia, le vittime sono state 14, a fronte di una media di 30 (media 1984-2013). In Svizzera 21 morti (media 25), in Austria 25 (media 26) e in Italia 28 (media 20). (Fig. 6). Fig. 9 In generale, il maggior numero di morti è stato osservato fra gli sci alpinisti (52) seguiti dagli sciatori fuoripista (38). Alcuni sono stati i periodi caratterizzati da morti un po’ in tutte le nazioni: 16/26 gennaio 2013, 9 morti; 5/10 marzo 2013, 9 morti; 27 marzo/2 aprile, 11 morti e 13/16 aprile ancora con 9 morti. Incidenti da valanga in Italia Sull’arco alpino italiano, sono noti 81 incidenti da valanga, in cui sono morti 15 scialpinisti, 11 sciatori fuoripista, 1 alpinista e 1 pescatore (Fig. 7) Gli incidenti noti fra gli escursionisti con racchette da neve sono solo 2, a dicembre, e nel Piemonte. Gli incidenti con guide alpine coinvolte sono 9, con tecnici dei servizi valanghe sono 2, con addetti alla manutenzione delle strade 2 e con escursionisti dotati di abs o prodotti similari sono 5. (Fig. 8, 9, 10) Conclusioni La stagione è stata molto nevosa, specie nelle Alpi orientali, con cumuli di neve fresca storici e con un numero di morti in valanga superiore alla media degli ultimi 30 anni. Ringraziamenti Si ringraziano per il contributo nella raccolta dei dati in campo e per aver messo a disposizione gli archivi: * uffici Valanghe afferenti all’Aineva * il Corpo nazionale del soccorso alpino e speleologico (Cnsas) * il Servizio Valanghe Italiano (Svi/Cai) * il Soccorso alpino della Guardia di finanza (Sagf) * il Corpo forestale dello Stato e... * Stefano Pivot, rappresentate di Aineva in Cisa Ikar, nella sessione valanghe. professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014 43 Speciale sicurezza area sciabile e territorio MOBOTIX Videosorveglianza di qualità per il controllo del comprensorio teo e d'innevamento delle piste. Anche sotto il profilo prettamente turistico, il sistema ha offerto dunque grosse opportunità al comprensorio sciistico. Ne sono una prova gli accessi sulla pagina delle webcam del sito ufficiale da parte degli sciatori che, in procinto di partire da altre località ma anche già ospiti della valle, prima di acquistare il giornaliero, verificano in tempo reale lo stato di mantenimento della neve, la situazione dei venti in quota, il funzionamento degli impianti di risalita, ecc. Un progetto-pilota di videosorveglianza wireless che utilizza otto telecamere tedesche e quattro ponti radio israeliani, per garantire la sicurezza su 180 km di piste tra i 1200 e i 3300 metri di altitudine, nel Monterosa Ski. Il personale della centrale operativa, collegandosi alle telecamere, inizia a controllare la stabilità del manto nevoso già prima dell'apertura degli impianti al pubblico: un'analisi meticolosa resa possibile dall'alta definizione delle immagini, a 3,1 megapixel, che consente inoltre -e non solodi prevenire possibili malfunzionamenti degli impianti osservando l'evoluzione dei venti. Nel loro ruolo più tradizionale, le telecamere sono preposte anche all'informazione del turista in stazione e agli ormai irrinunciabili collegamenti webcam, che offrono visibilità mediatica. ecnologie e competenza T possono offrire un contributo importante per scongiurare il rischio d'imprevisti, individuando potenziali pericoli al manifestarsi delle prime avvisaglie. Questo vale anche in un comprensorio sciistico. Un progetto pilota Per tutelare il patrimonio ambientale in cui sono stati realizzati 180 km di piste tra i 1.200 e i 3.300 metri di altitudine, e per garantire la massima sicurezza agli sciatori, Monte Rosa 2000 spa -la società a partecipazione pubblica legata alla comunità montana locale- ha deciso di realizzare un progetto pilota di videosorveglianza basato sulle migliori tecnologie presenti sul mercato. Oltre all’installazione di otto telecamere tedesche marchiate Mobotix, capaci di soddisfare le esigenze di operare in ambienti estremi, da qualche anno è stato avviato anche un primo esperimento, tutt’ora in funzione, per l’utilizzo di una rete dati wifi nella parte più alta della montagna, che ha permesso di collegare con voce, video e dati le tre stazioni dell’impianto che parte dai 2.050 metri e arriva fino ai 2.970 di Passo dei Salati, per una distanza complessiva di 3.160 metri. 44 La connessione senza fili è stata realizzata per trasportare voce, video e dati, attraverso quattro ponti Alvarion con tecnologia a 2,4 Ghz. L'iniziativa è stata concepita sia per esigenze di videosorveglianza delle piste del comprensorio -dando la possibilità alle forze dell'ordine d'intervenire in caso d'infrazioni, e al soccorso alpino in caso di emergenza- sia per offrire un servizio sempre migliore ai turisti, informandoli in tempo reale sulle condizioni meteo e d'innevamento. Una centrale operativa La finalità di garantire la sicurezza all'interno del comprensorio è stata garantita da una capillare attività di prevenzione svolta dal personale della centrale operativa. Uno dei compiti principali dello staff è infatti quello di collegarsi alle telecamere prima dell'apertura degli impianti, intervenendo a priori sulla sicurezza degli sciatori: prevenendo possibili valanghe grazie all'analisi meticolosa del manto nevoso prima che questo venga sollecitato professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014 dai solchi lasciati dagli sciatori, prevedendo e allertando tempestivamente su possibili malfunzionamenti degli impianti, studiando la direzione e la potenza dei venti, ecc. Operazioni rese possibili dalla elevatissima qualità delle immagini delle telecamere, a 3,1 megapixel. Compiti diversi Tutto sotto controllo quindi, in quel versante del Monte Rosa che si affaccia sul Piemonte, per la tranquillità e la gioia di Monterosa 2000 spa che affida alla videosorveglianza diversi compiti: il controllo delle piste, ma anche la promozione marketing del comprensorio via internet. Grazie alla risoluzione a 3,1 megapixel, le telecamere vengono infatti sfruttate come webcam, per offrire ai visitatori un collegamento di qualità e in tempo reale alla situazione me- Condizioni estreme A sette anni di distanza dalla prima videocamera, anche la resistenza è stata messa a dura prova, con risultati soddisfacenti. “Teniamo presente che parliamo di zone con venti che soffiano fino a 180 km/h e temperature che scendono fino a -25°, per le quali abbiamo dovuto adottare accorgimenti particolari nella realizzazione degli impianti”, sottolinea Claudio Francione, direttore tecnico di Monterosa 2000 spa. A tutto questo si aggiunge un ulteriore fattore di rischio. “Il vero problema è il trasporto eolico, vale a dire neve e ghiaccio spostati dal vento che vanno a colpire totalmente gli apparati. “L’involucro delle telecamere è assolutamente predisposto per sopportare le situazioni più rigide -ghiaccio, acqua, freddo, ecc- e, in questo senso, ci siamo accorti dei vantaggi che ci vengono confermati anche dall’assenza di parti in movimento: è una garanzia in più dei modelli Mobotix”. www.mobotix.com/ita_IT/ www.key4media.it/ Speciale sicurezza area sciabile e territorio INTERCOM DR. LEITNER La motoslitta con rimorchio per gli agenti del soccorso piste L'azienda di Campo di Trens che ha introdotto in Italia la cultura dei piccoli cingolati per la neve -detenendo ad oggi la leadership di questo mercatoè stata chiamata ad allestire il suo modello da lavoro di punta destinato alla fornitura delle pattuglie di Carabinieri e Polizia, impegnate sulle piste nel servizio dl controllo e soccorso. La Lynx Adventure Grand Tourer 1200 è stata inoltre equipaggiata con un rimorchio-slitta dotato di barella per il trasporto feriti. Lynx Adventure Grand Tourer 1200 Per garantire la massima affidabilità in un servizio tanto impegnativo, è stata scelta la motoslitta più performante della gamma da lavoro: la Lynx Adventure Grand Tourer, con motore 1200 4-tec, 130 cavalli, di collaudata fabbricazione Rotax: il marchio scelto per motorizzare tutti i modelli da lavoro della famiglia Brp, da tempo distribuite nella scuderia Intercom. Non solo Lynx, dunque, ma anche Ski-doo. Si tratta infatti di un motore molto potente, che consente di affrontare anche forti pendenze e di trainare -come del caso- un rimorchio. Alle due marce avanti, da lavoro e veloce, si aggiunge la retro. Altre caratteristiche improntate alla massima affidabilità anche nelle prestazioni “di fatica”sono: lun cingolo lungo, larghezza “50” e chiodato, a prova di neve ghiacciata, con tacco da neve battuta, lil freno idraulico laterale di emergenza lrollbar, sirena e lampeggiante omologati per i mezzi di soccorso. “Slitta” Emergency Snowexpert Il rimorchio per il trasporto feriti che completa la “mission” di soccorso della motoslitta Lynx Adventure Grand Tourer, dotato di pattini da neve, è omologato per il trasporto feriti. Dispone infatti di un kit di soccorso, che trova posto anterior- LA SCHEDA TECNICA Rimorchio-slitta EMERGENCY l Piano di carico 2250 x 790 mm l 4 tubi inseribili l Sci robusti 1800 x 165 mm l Distanza sci 1070 mm l Peso 50 kg ca l Gancio di traino zincato e molleggia- to l Telaio zincato mente, e una di barella estraibile, con telaio in alluminio e telo di copertura con “finestra” per il viso, a protezione del ferito. Il rimorchio “Emergency” Snowexpert -produzione scandinava con diversi modelli dalle interessanti funzionalità, anche per atv- vanta un piano di carico di 2250X790 cm. l Sponde regolabili l Riflettori l 2 nastri di fissaggio l Ammortizzatori l Copertura sci in plastica l Telo di protezione con finestra l Barella di soccorso in alluminio pieghevole 1880 x 550 mm (aperta) 940 x 150 x 190 mm (chiusa) Kit di pronto soccorso gisti e altre categorie di addetti ai lavori, per i quali è a disposizione anche il Safari: modello di dimensioni ridotte, semplice e robusto, per carichi piccoli e veloci, con piano di carico 1500 x 750 mm, peso 30 kg, gancio di traino zincato e molleggiato, telaio zincato, riflettori e ammortizzatori. www.leitner.it Stesso pianale e analoghe caratteristiche strutturali -ma senza l'allestimento di soccorso e invece sponde regolabili per il contenimento e la stabilizzazione del carico- anche la versione “Universal”, indicata per il trasporto di merci e materiali, e dunque rispondente alle esigenze di rifu- we move. you smile. Sunkid Italia: Sig. Harald Kaneider Tel.: 348 22 59 465 www.sunkid.it professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014 45 eventi sportivi OLIMPIADI SOCHI 2014 Alla roulette russa... “les jeux sont faits”! Dal 7 al 23 febbraio 2014 i XXII giochi olimpici, a Sochi in Russia: un po' di storia, informazioni, curiosità, ma anche alcune perplessità. Sui progetti, i costi, i consuntivi e i reali benefici sulle varie lunghezze d'onda che interessano l'evento. Dai costruttori, al pubblico. E cosa pensare dell'opportunità di candidarsi pro futuro, edizione estiva o invernale che sia, ritornata in auge per Roma, e nell'escalation meritocratica della macchina organizzativa targata Trentino, fresco ed acclamato reduce da universiadi e mondiali di tutti i tipi ? Dal 776 a.C: ai giorni nostri Un poco di retorica che mai guasta! Per ricordare che il termine “olimpiade” sta per gare atletiche iniziatesi a Olimpia, in Grecia onorando Zeus, in una delle quattro feste panelleniche quadriennali su corse a cavallo, di quadrighe, a piedi, gare di lotta, pugilato, pentathlon, pancrazio. I vincitori, incoronati di olivo, onorati dai più grandi vati del momento. La prima olimpiade, storicamente certa, è quella del 776 a.C., mentre l’ultima risale al 304 d.C., sospesa dall’Imperatore Teodosio. Prima moderne, poi anche invernali Le dette “olimpiadi moderne” ripresero, per iniziativa del barone Pierre de Fredi de Coubertin, dal 1896, svolgendosi ogni 4 anni, interrotte nel 1914/1918 e 1938/1945 per le guerre mondiali. Dal 1924 si disputa anche la versione invernale, comprendente vari sport di neve e ghiaccio, man mano in aumento, causa le nuove discipline alla ribalta. Incredibilmente, fu il rappresentante italiano del Cio Brunetta d’Usseaux a proporla nel 1911, respinta dalla Svezia che già dal 1901 organizzava i “giochi nordici” quali esibizioni di patti- 46 naggio, sci nordico e salto riservate ai soli paesi scandinavi. Pur contrario, de Coubertain si realizzò, ambito Cio, con l’edizione di Chamonix 1924, dal 25 gennaio al 4 febbraio. L'importante è... partecipare o vincere? Un pio sogno rammentare che a detti giochi erano ammessi solamente atleti dilettanti, indipendentemente da nazionalità e colore della pelle. Alcun compenso, diretto o indiretto, sarebbe spettato ai vincitori, tranne la medaglia d’oro per il primo, d’argento per il secondo e bronzo al terzo. Dal detto “l’importante è partecipare” che, poco a poco, perse il suo valore, per giungere a quello più consistente, ma meno sportivo, che l’importante è vincere, poiché il resto resta cronaca. A Sochi, l’organizzazione stanza 90 mila euro ogni oro all'atleta vincitore. Un'edizione ogni due anni I giochi invernali sfalsano attualmente di due anni le olimpiadi estive, pur mantenendo il periodo di cadenza quadriennale. Resto certa piacerà ai lettori continuare la retorica in modo visivo, con i logotipi dei giochi invernali, partendo dal 1924. Altre note delle Nazioni che le hanno ospitate o ospiteranno: professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014 Date OLIMPIA di Rosetta del Bò ED ORA, TOCCA A SOCHI Sulla carta geografica a ridosso del Caucaso Sochi è una città della federazione Russa, di circa 400 mila abitanti, indicata come porto turistico sulla costa orientale del Mar Nero, alle falde Sud-Ovest della catena montuosa caucasica. La zona gode di clima particolarmente favorevole, per cui è apprezzata località balneare, nota anche per le cure termali. A ridosso di Sochi, il sistema montuoso del Caucaso, tra il Mar Nero e il Mar Caspio, con cime di notevole entità, tra cui si adagia la località invernale dove gareggeranno le varie discipline su pista. Il bacino orografico del Mar Nero Il Mar Nero è alimentato dal Danubio, lungo 2.860 km, che nasce nella Selva Nera, percorrendo Germania, Austria, Slovacchia, Ungheria, Croazia, Serbia, Romania, Bulgaria e Ucraina. Particolare curioso riguarda i torrenti italiani Spoel di Livigno (So), Drava di Dobbiaco (Bz) e Slizza di Tarvisio (Ud), che sono affluenti del Danubio attraverso l’Inn. Per cui, l’Italia fruisce di navigazione libera -come tutte le navi battenti bandiere dove il grande fiume passa o di acque che lo alimentano per il trattato di Belgrado nel 1948. Parimenti sul Mar Nero! Eventi al coperto in riva al mare La cerimonia di apertura e la più parte degli eventi ai giochi, con gare di pattinaggio, hockey, curling e le altre discipline richiedenti lo stadio coperto, si tengono nella zona costiera, a circa 30 km Sud del centro di Sochi, divenuta caotico insediamento urbano per 400 mila abitanti disteso su decine di km. Fisht è il nome dello stadio principale! 4 in USA 1932 LAKE PLACID 1969 SQUAW VALLEY 1980 LAKE PLACID 2002 SALT LAKE 3 in FRA 1924 CHAMONIX 1968 GRENOBLE 1992 ALBERTVILLE 2 in AUT 1964 INNSBRUCK 1976 INNSBRUCK 2 in JPN 1972 SAPPORO 1998 NAGANO 2 in ITA 1956 CORTINA 2006 TORINO 2 in SUI 1928 ST. MORITZ 1948 ST. MORITZ 2 in NOR 1994 LILLEHAMMER 1952 OSLO 2 in CAN 1988 CALGARY 2010 VANCOUVER 1 in GER 1936 GARMISCH PARTENKIRCHEN 1 in JUGOSLAVIA ora SRB 1984 SARAJEVO 1 in RUS 2014 XXII SOCHI 1 in KOR 2018 XXIII PYEONG CHANG eventi sportivi Per assistere alle altre competizioni, sarà da raggiungere la zona montuosa, distante circa un'ora d’auto, alla località Krasnaja Poljana. A pochi giorni dall’evento, si sa della partecipazione di oltre 2.600 atleti di 87 nazioni, che onoreranno la vittoria di Sochi battendo, nel 2007, la concorrenza dell’austriaca Salisburgo e della coreana del Sud Pyeongchang. Opportunità o concorrenza? Sono in dubbio due realtà. Che l’avvento olimpico 2014, ogni edizione dei giochi ha una sua realtà storica particolare, quella russa dovrebbe essere una vetrina -come dichiarato dal presidente Vladimir Putinper dare impulso al turismo di vacanza in montagna che, nel tempo, ha ottenuto straordinario successo, portando alla ribalta nuove abitudini, contribuendo all’affermarsi di un modo completamente diverso di rilassarsi e ritemprarsi oltre, con gli sport invernali, un nuovo moderno e esaltante sogno degli anni ’20. Specie dopo l’avvento tv iniziato alla prima edizione italiana dei giochi di Cortina, nel 1956! Facendo fiorire località distanti dai centri abitati, quasi deserte per l’emigrazione. Altra realtà, però, che dove si sono svolti e si svolgeranno i giochi olimpici, sono stati creati complessi di poli turistici, divenuti o diverranno grossa concorrenza alle zone di montagna alpine che, negli ultimi anni, stanno sopravvivendo per il flusso turistico proveniente dai paesi dell’Est. Certo al mondo c’è posto per tutti, ma “meditare” ogni tanto male non sarebbe. Parlando con vari operatori italiani profondi conoscitori della mentalità dei popoli dell’Est e medio orientali, risulta unanime l’opinione come, nonostante le immense possibilità, il plafond del turismo, ospitalità e management sia ancora molto lontano dal livello europeo mediale. Attenzione che potrebbero imparare presto, traendo profitto dell’esperienza e consulenza altrui, oltreché cullarsi sugli allori, spesso è lesivo nel ricordo della fine toccata ai “pifferi di montagna”. I costruttori andati in Russia Molti costruttori europei richiesti si sono recati in aiuto ai giochi olimpici russi, facendo lievitare i sistemi turistici in quel lontano paese. Giusto nella visione di un aumento generale dei fan di montagna, ancorché favorire l’esportazione dei loro prodotti. Pongo in evidenza le ditte sugli scudi sia italiane che straniere, iniziando (o.a.) Doppelmayr, gruppo Leitner -di cui fanno parte, oltre a Prinoth, anche Leitner Ropeways, Poma e Agudio, Leitwind e Demac Lenko; Liski, Lst, Spm, Technoalpin e altre. Alcune italiane, altre straniere, dove la forza persuasiva dei loro prodotti, unitamente all’in- professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014 47 eventi sportivi/ olimpiadi sochi 2014 traprendenza dei corrispondenti e rappresentanti italiani, sempre in ottimi rapporti col sistema commerciale russo, ha giovato di gran lunga. Le Olimpiadi sono sempre una grande sorpresa, augurandoci che i colori azzurri ben risultino nel contesto delle discipline sportive invernali, dove ci siamo sempre comportati con dignità di risultati. Chi di noi riuscirà a esserci, nonostante costi e difficoltà di partecipare alle manifestazioni, oltreché le esigenze della sicurezza che rendono più difficili ancora queste possibilità di presenze, ci sapranno dire sulle pagine future di pM. Dai costi ai consuntivi In generale, necessiterà un attento studio postumo per conoscerne, a giochi fatti, i costi. Di cui già sappiamo ammonti a 51 miliardi di dollari, per 98 eventi, con un costo di 520 milioni per evento. Al di là che la manifestazione precedente di Vancouver 2010 sia costata 9,2 miliardi, con 86 eventi, a costo di 107 milioni per evento (Internazionale nr. 1.033-10/16 gennaio 2014). Al di là ancora -ulteriore dato- che l’edizione estiva delle olimpiadi di Londra 2012 sia stata di un quarto del costo predisposto per Sochi (“Economia”, inserto “Venerdì di Repubblica”). Con calcoli precisi, aggiungendo quelli che risulteranno per l’edizione 2018 in Corea del Sud, potremo valutare di dar credito, dati alla mano con quelli in mano, alle aspirazioni olimpiche estive per Roma e a quelle invernali del Trentino su un futuro olimpico in Italia. La nuova frontiera arriva fino al Caucaso Già fatta la conta, volta per volta, dei progetti e delle realizzazioni che, in questi ultimi anni, hanno proliferato, non solo nell'ambito olimpico, ma anche nelle numerose nuove realtà che stanno sorgendo ormai nei sempre più menzionati -e generalizzati...- paesi dell'Est. Facciamo un ultimo stato dell'arte focalizzato all'evento olimpico e alla regione caucasica. S ul piano strettamente pratico, per questi giochi russi, le centinaia di aziende del settore coinvolte nella realizzazione di opere e nella fornitura di servizi hanno operato e stanno operando con la necessità di attenersi a rigorose disposizioni di sicurezza ufficiali. Ciò comporta una particolare sfida logistica. L'area, anche dopo i giochi olimpici, rimarrà un moderno centro per gli appassionati di sport invernali provenienti da Europa e Asia. DOPPELMAYR Quaranta impianti per Krasnaya Polyana Sono trentacinque, tra grandi e piccoli, gli impianti a fune Doppelmayr già entrati in funzione nella zona di Krasnaya Polyana, dove sorgono tre distinte skiarea: Rosa Khutor, Alpika Service e Laura Psekhako. Per assicurare i tempi, quest'autunno sono stati impegnati sul posto fino a 40 tecnici della casa madre. Fiori all'occhiello: la nuova cabinovia 3S Psekhako; il più lungo e veloce impianto a 3 funi del mondo, in servizio nella zona sciistica di Laura; e l'altro 3S, nella zona di Rosa Khutor, in grado di trasportare anche automobili. Il grande lavoro è dunque stato portato a termine in funzione del grade evento, ed ora al conto finale, come previsto, mancano le ultime quattro realizzazioni. LISKI Terzo evento a cinque cerchi La 22ª edizione delle olimpiadi invernali di Sochi si sta compiendo. Anche per questa edizione, cosi come per quelle di Torino 2006 e Vancouver 2010, il comitato olimpico ha incluso l'azienda bergamasca tra i fornitori tecnici per l’organizzazione e preparazione della stazione sciistica di Krasnaja Poljana, sede di tutte 48 professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014 le gare dello sci alpino, e non solo. Dal 2010, in questo nuovo comprensorio sciistico sono stati istallati più di 5 km di rete Tipo A e relativi impianti con pali Pro (esclusiva Liski), ma anche pali Ob e pali C, con reti di colore rosso per lo sci alpino e blu per tutte le altre, discipline. Inoltre, per mettere in sicurezza tutte le piste, sono state posizionate per 45 km protezioni con reti Tipo B; nonché forniti 70 km di reti di delimitazione Tipo C, e svariate centinaia di transenne Limit, per circoscrivere aree e organizzare gli spostamenti delle decine di migliaia di spettatori di questo straordinario evento. Per la sicurezza, sono stati forniti anche migliaia di materassi che, insieme ai piccoli materassi di protezione triangolari per le fotocellule, completano il pacchetto “safety”. Per l’allestimento piste, sono stati prodotti più di 3mila pali snodati e fissi, per sci alpino e snowboard, accompagnati da circa 1500 teli di diverse dimensioni, per le molteplici discipline. Il comitato organizzatore ha poi richiesto un notevole numero di bottiglie di colorante Liski, da utilizzare per le consuete segnalazioni realizzate in pista, direttamente sulla neve. Da non dimenticare gli accessori per il servizio di organizzazione gare, sia in pista che fuori, come pale e raspe, trapani, punte, chiavi, bandoliere porta radio, zaini, ecc. Questi materiali verranno utilizzati anche per i giochi paralimpici, che seguiranno a marzo. I tecnici Liski presenziano a entrambe le manifestazioni, per dare il loro contributo all’amministrazione e all’organizzazione dei materiali. PRINOTH “Mezzi battipista da medaglia d'oro...“ Grande la soddisfazione nel gruppo Leitner al tempo dell'annuncio della commessa del valore di 15 milioni di euro per una flotta di 62 battipista Prinoth a Sochi. Sono dunque piste “made in Italy” quelle di Rosa Khutor che ospitano le discipline di sci alpino (discesa libera, supercombinata, slalom, slalom gigante, freestyle e snowboard) dell'olimpiade russa. “Questa commessa è la nostra medaglia d’oro, essendo stati in gara con i più forti al mondo. Ed è la conferma dell’estrema fiducia che c’è nei confronti dell’alta qualità tecnologica delle nostre macchine, già protagoniste in passato di grandi eventi sportivi”, spiega Werner Amort, presidente dell'azienda altoatesina che, nello scorso esercizio, ha sfiorato i 200 milioni di fatturato, con 700 dipendenti. Prinoth è presente a Sochi con tutto il proprio know how, propri conducenti e diversi tecnici, che prestano servizio di assistenza sulle macchine in azione. “Il nostro successo -aggiunge Amort- è fortemente determinato dagli investimenti che ogni anno il nostro gruppo effettua in ricerca & sviluppo. “Mojca Ogris Schimberg, direttore sportivo di Rosa Khutor, e Sergey Belikov, responsabile gare, hanno avuto modo di ammirare e apprezzare la qualità della nostra flotta durante un evento recentemente promosso proprio a Sochi. Una prova generale perfettamente riuscita”. Da parte sua, il Gruppo Leitner, che vanta oltre 3 mila dipendenti, nel 2013 ha nuovamente superato quota 700 milioni di euro di fatturato. LST-MND GROUP Quadriposto con tappeto d'imbarco La società bavarese costruttrice da un quarto di secolo d'impianti eventi sportivi/ olimpiadi sochi 2014 a fune, entrata da qualche tempo nell'orbita del gruppo Mnd, a Sochi dispone del proprio biglietto da visita con l'impianto Lift K, realizzato a Rosa Khutor: una seggiovia 4 posti fissa, con tappeto d’imbarco, di cui pubblichiamo i dati tecnici salienti. *Senso di marcia orario * Quota stazione partenza (m) 2.118,50 * Quota stazione arrivo (m) 2.473,10 * Lunghezza orizz. tra le stazioni (m) 955,38 * Dislivello tra le stazioni (m) 346,60 * Lunghezza inclinata (m) 1.022,79 * Pendenza media 33,9% * Portata oraria teorica (p/h) 1.200 * Numero sostegni 11 * Numero complessivo delle seggiole 66 * Posti della seggiola 4 * Velocità max di esercizio (m/sec) 2,60 * Velocità con azion. di recupero (m/sec) 0,8 * Durata del percorso (min) 6’ 36" * Ubicazione stazione motrice/tenditrice monte * Ubicazione stazione di rinvio valle * Diametro fune portante/traente (mm) 38 * Intervia in linea (m) 4,8 * Potenza richiesta a regime (kW) 87 * Potenza richiesta all’avviamento( kW) 125 * Potenza installata (kW) 160 * Potenza motore Diesel di recupero (kW) 66 SEIK UNA TELEFERICA AL SERVIZIO DEGLI IMPIANTI A FUNE Impegnata a Sochi anche la Seik, un'azienda di Trodena specializzata nella progetta- zione e nella realizzazione di teleferiche per materiali, già presente con le proprie attrezzature in occasione di Torino 2006 per la realizzazione dei trampolini. "Per le Olimpiadi 2014 - spiega Michael Lantscher, titolare dell'azienda - abbiamo realizzato una teleferica: un lavoro intorno ai 500 mila euro. Il problema era rappresentato dai tempi molto stretti della commessa: entro la fine del 2012 dovevamo consegnare il tutto. Abbiamo lavorato sotto la neve per rispettare i tempi. Speriamo che questo sia l'inizio di una nuova collaborazione con la Russia: il Paese ha grosse potenzialità". Technoalpin Oltre 250 sistemi per le discipline nordiche Uno dei grossi problemi con cui gli organizztori russi hanno dovuto fare i conti è quello dell'innevamento delle piste, in quanto Sochi sorge sulle rive del Mar Nero. Alla TechnoAlpin il compito di garantire un manto perfetto per le piste delle discipline nordiche, ovvero, sci da fondo, biathlon, salto e combianata. L'azienda bolzanina ha fornito oltre 250 sistemi di innevamento programmato. MIX DI SAPORI TRA EUROPA E ASIA Il Caucaso è una vasta regione non molto conosciuta dagli italiani, ricco di varie etnie, storia, lingue e religiosi. La cucina è unica, ed e divenuta dominante in Russia. I piatti caucasici sono tradizionalmente ricchi di spezie, erbe e pepe. Ecco le specialità. * HYPERLINK "http://russiaoggi.it/articles/2011/04/04/shashlyk_spiedini_vietati_alle_donne_12118.html"Shashlyk: carne marinata cotta allo spiedo. Lo spiedino classico è di agnello, ma sono spesso utilizzati maiale, manzo, pollo e anche il pesce. * Khachapuri: pane cotto con formaggio. Ci sono molte varietà, ma il più noto è il classico con ripieno di formaggio: l'Imeruli khachapuri, con due strati di formaggio, uno di riempimento e uno di copertura. * Satsivi: pollo in umido in salsa di noci e melograno. Quello classico è servito fresco. * Mamalyga: polenta fatta di farina di mais, con formaggio bianco. In alcune zone, la polenta è così densa che si può tagliare con un coltello e si mangia con le mani. * Lobio: fagioli bolliti con salsa di noci e tante spezie. * Tkemali: salsa agrodolce di prugne e ciliegia. Può essere rossa o verde. * Adjika: chiamato anche "sale abkhazo", anche se non ha l'aspetto o il sapore del sale. Si tratta di un condimento molto caldo e salato a base di rosso sale, peperoncino, coriandolo, aneto e prezzemolo. * Dolma: foglie di vite ripiene di carne tritata ed erbe stufate nel loro sugo. Kurnick: il piatto più celebre A guardarlo, ricordano molto la nostra torta pasqualina, e si consuma l’inverno. Ma siamo nel Caucaso, dove “kurnik” significa “pollaio”; si tratta infatti di una torta di pollo con riso e uova sode completanti il ricco ripieno che, con i funghi, vengono stratificati in impasto denso bollente. La forma ovale e le uova stesse ne fanno simbolo di eternità, pienezza e fertilità. Spesso servito in occasioni di feste e matrimoni, decorato in forme diverse per la sposa e lo sposo. E' inoltre un piatto divertente da preparare con i bambini, che potranno comporre gli strati creando le forme a decoro della parte superiore. Rosetta del Bò GLI ULTIMI CAMION PER SOCHI... Ciao Pier, oggi sono partiti gli ultimi camion, destinazione Sochi, olimpiadi invernali. Tutti pronti in tempo, una specie di miracolo, visti i ritardi con cui è stato fatto l'ordine. Mentre carichiamo non possiamo non pensare a te, quando sono venuto a discutere di quest'ordine tu stavi bene, avevi solo una fastidiosa influenza che non passava, adesso tu non ci sei a vedere i tuoi materassoni partire per le olimpiadi. Ma ci pensi Pier, le Olimpiadi? Ti ricordi tredici anni fa quando, in un luglio caldissimo, facevamo mille esperimenti per trovare le soluzioni per i materassi ad aria per la coppa del mondo? Ti ricordi quante prove fallite, fino a quando tu trovasti la soluzione giusta che ancora oggi equipaggia questi materassi? Ma ci pensi in tredici anni quante "botte" hanno preso? quante braccia o gambe hanno salvato e forse, in certi casi, anche qualche cosa di più? Chissà quanti sciatori, atleti e non, che non sapranno mai chi ringraziare se qualche volta sono finiti a 90 km/h contro qualcosa di morbido che gli ha salvato la vita. La tua è volata via, caro Pier. Come al solito, sei riuscito lo stesso a consegnare tutto il materiale, dal letto dell'ospedale hai coordinato tutto e i tuoi splendidi collaboratori hanno fatto il resto. La tua piccola azienda ha scalato il mondo ed è arrivata in cima. Le olimpiadi. Fa quasi male pensarci, sembra la trama di un film drammatico, il finale in cui tu non puoi assistere al tuo successo, ma noi sappiamo che non è così... da qualche parte tu starai sciando, e i tuoi occhi, sotto gli occhiali da sole, vedranno i tuoi gioielli proteggere gli atleti durante le gare più importanti. gestivano insieme la tappezzeria di famiglia e il negozio di articoli sportivi nel loro piccolo paese, fornitore fidato di tutti gli sportivi bergamaschi, tra cui un giovane Simone Moro alle prime armi. Negli anni, Pier ha continuato il mestiere insegnatogli dal padre, fino ad aprire LaTreEsse, nel 1980, che produce materiale per la sicurezza piste e collabora strettamente con Spm spa. All'età di 4 anni, insieme al padre e ai fratelli, ha messo per la prima volta gli sci ai piedi al passo della Presolana, appassionandosi subito a questo sport. Era un ragazzo sportivo: ha praticato molti sport, dal windsurf al tennis, ma la sua passione giovanile era il calcio, dove ha militato nella categoria promozione. All'età di 25 anni, dopo aver sciato sempre a livello amatoriale, ha scelto di allenarsi con l'istruttore Tomaso Tomasetti, che lo faceva sciare anche di notte! ed è diventato maestro di sci dopo aver superato la selezione all'Aprica. Ha fatto il maestro di sci a Carona (Bg) che è praticamente diventata la sua seconda casa, dove passava tutti i suoi momenti liberi insieme alla compagna Ilaria e a Lorenzo. La sua più grande qualità era la gioia che regalava a tutti i suoi allievi e la passione che ci metteva per far amare agli altri lo sport che lui adorava. I materassi realizzati dalla sua azienda, progettati e studiati in collaborazione con Spm, sono stati utilizzati anche alle olimpiadi di Sochi. Dal dicembre 2013, l'azienda è guidata dal fratello Franco, e continua la sua attività. Grazie Pier! per chi come noi ha avuto la fortuna di conoscerti, e grazie da parte di tutti gli atleti sciatori del mondo. Ci mancherai, gli amici di Spm * Pierangelo Sciola, ricordato con così tanto affetto e delicatezza dal team Spm, è nato a Osio Sotto (Bg ) il 24/08/1956. Ha iniziato a lavorare con il papà Giuseppe e il fratello Franco all'età di 19 anni: dopo il diploma professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014 49 AMBIENTE E TERRITORIO ARGE ALP “Alp.in.ski-Best practices nelle stazioni sciistiche alpine” Comprensori bianchi d'eccellenza, rispettose dell’ambiente e con un occhio di riguardo all’uso dei mezzi di trasporto alternativi: E' questo che “Alp.in.ski-Best practices nelle stazioni sciistiche alpine” -il nuovo progetto di Arge Alp, la comunità di lavoro delle regioni alpinesi propone d'evidenziare, portando i migliori esempi a conoscenza i tutti i soggetti interessati. All’iniziativa, promossa dal servizio impianti a fune della Provincia autonoma di Trento -che ne è anche responsabile- , ma approvata e finanziata da Arge Alp, hanno aderito le regioni sciistiche più importanti, quali la Lombardia e la provincia di Bolzano, per l'Italia; i land austriaci di Tirolo e Vorarlberg; e il Canton Grigioni in rappresentanza delle stazioni svizzere. anche a ragione della criticità dei luoghi, dell'alto valore intrinseco dal punto di vista ambientale e del delicato equilibrio nella sostenibilità di quest'ultimo, i cui risultati potranno essere favorevolmente applicati anche in altri contesti montani similari. I IL BANDO DI CONCORSO IN SCADENZA IL 31 MARZO: COME SI PARTECIPA l progetto “Best practices nelle stazioni sciistiche alpine” costituisce peraltro una delle prime esperienze in ambito Arge Alp di benchmarking in uno dei settori infrastrutturali considerati vitali per l'economia turistica alpina, come quello del turismo invernale. Il confronto sulle iniziative intraprese a salvaguardia dell'ambiente, con la creazione di stazioni turistiche rispettose ed ecosostenibili, viene valorizzato con la diffusione delle migliori pratiche. Dove Alp.in.ski è abbreviazione che sta per “alpine innovation ski”. Questo modo di operare potrà e dovrà infatti costituire, secondo la filosofia del progetto, una delle caratteristiche operative essenziali nello sviluppo economico delle regioni alpine. Condivisione delle politiche ambientali Lo scopo di condividere le scelte sulle politiche ambientali e 50 sullo sviluppo delle singole realtà di Arge Alp da parte dei cittadini,costituisce, difatti, la finalità essenziale di questo progetto. In tale ottica, oltre alle regioni partecipanti (Canton Grigioni, Lombardia, Sudtirolo, Tirolo, Trentino e Vorarlberg) sono coinvolte tutte le regioni appartenenti ad Arge Alp, in una visione transfrontaliera di confronto territoriale. Fra i vari obiettivi, uno dei principali è dato dallo specifico scopo di contribuire a intensificare lo scambio di esperienze fra le singole regioni, attuando forme di collaborazione nella soluzione delle problematiche ambientali e nello sviluppo socioeconomico delle popolazioni interessate, nonché nel campo dei trasporti ecosostenibili. A tale riguardo, va considerato che lo sviluppo dell'area alpina costituisce sicuramente uno dei maggiori obiettivi paneuropei, professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014 L'ottica complessiva di tale lavoro si basa pertanto sulla divulgazione delle migliori pratiche alla platea più ampia possibile, intendendo per tale tutti i cittadini interessati alla gestione delle stazioni turistiche invernali. Sotto tale aspetto, anche il principio di sussidiarietà trova pertanto riscontro con la partecipazione del cittadino e la conoscenza da parte di quest'ultimo delle soluzioni migliori che interessano o possono interessare le proprie realtà. Il progetto prevede inizialmente un bando di concorso-la cui scadenza è prevista per il prossimo 31 marzo 2014- a cui possono partecipare, presentando i propri lavori, imprenditori che hanno realizzato, negli ultimi dieci anni, progetti di sviluppo nell’ambito dei trasporti a fune, con riguardo alla mobilità alternativa, al risparmio energetico nell’utilizzo delle strutture sciistiche, all’utilizzo di fonti alternative di energia ovvero di particolare pregio dal punto di vista ambientale. Lo stesso bando prevede, inoltre, una sezione progettazione, a cui possono partecipare soggetti (singoli, start up, centri di ricerca, ecc.) che intendono presentare una progetto inedito nelle materie sopraindicate. Da ricordare come la partecipazione a questa ultima sezione sia stata particolarmente in- centivata con un montepremi in denaro del valore di 26.000,00 euro, fra cui 10.000,00 euro per il vincitore, 6.000,00 per il secondo classificato, 3.000,00 per il terzo, mentre coloro che si classificheranno dal quarto al decimo posto riceveranno un premio di euro 1000,00 ciascuno. Tali premi, uniti alla pubblicità e alla diffusione delle migliori pratiche in tutto il territorio dell’Arge Alp (che comprende anche regioni che non partecipano direttamente al progetto come la Baviera, il Salisburghese e il Canton San Gallo) possono costituire un valido incentivo ed una eccezionale vetrina non solo per i centri turistici più all’avanguardia, ma sopratutto anche per coloro che si apprestano ad entrare, o lo sono da poco, nel mondo del lavoro e vogliono specializzarsi in questo settore molto importante per l’economia alpina. Obiettivi Il progetto si propone i seguenti obiettivi: * presentazione delle attività delle regioni partner volte alla creazione e all'esame di una rete di best practices nelle stazioni turistiche invernali; * esame dei progetti attuati e di quelli in corso di realizzazione nell'arco alpino; * incontro di attori e tecnici responsabili dei settori delle singole regioni; * comunicazione dei risultati del progetto e divulgazione al pubblico interessato mediante stampa e filmati. Tematiche * risparmio energetico nell'utilizzo delle strutture sciistiche; * fonti di energie alternative per il funzionamento degli impianti di risalita e nella gestione dell'innevamento programmato; * trasporto a fune come mobilità alternativa; * trasporto a fune, paesaggio e ambiente. AMBIENTE E TERRITORIO * Per la regione Lombardia: Mauro Leanti, direzione generale "Sport e giovani" U.O. "Impiantistica e attività della montagna" Tel. 02.6765.6125 Fax 02.6765.2430 [email protected] * Per la Provincia autonoma di Bolzano: p.i. Johann Zelger, ufficio trasporti funiviari Palazzo 3b, Piazza Silvius Magnago 3 39100 Bolzano tel.: +39 0471414600 fax: +39 0471414616 [email protected] LA COMUNITÀ DI LAVORO DELLE REGIONI ALPINE Arge Alp, vale a dire la “Comunità di lavoro delle regioni alpine” è il luogo ideale per la diffusione del bando, premettendo che Arge Alp, fondata il 12 ottobre 1972 a Mösern in Tirolo, si pone come obiettivo la risoluzione dei problemi comuni a diverse regioni dell’arco alpino, in un rapporto di buon vicinato e mutua collaborazione. Ricordiamo che i membri dell'Arge Alp sono: Libero Stato di Baviera (Germania); Länder Vorarlberg, Tirolo e Salisburgo (Austria); Province autonome di Trento e Bolzano, Regione Lombardia (Italia:); Cantoni Grigioni, San Gallo e Ticino (Svizzera). ... per essere informati www.argealp.org 2014 ALPITEC Unico appuntamento in Italia PER GLI OPERATORI DEL SETTORE DELLE TECNOLOGIE INVERNALI 9 - 11 aprile 2014 | Bolzano INSIEME A PROWINTER Fiera internazionale per la tecnologia alpina e invernale 2014 Informazioni * Al sito www.alpinski.provincia. tn.it/"www.alpinski.provincia. tn.it, è pubblicato il bando e sono indicate le modalità di presentazione delle best practices, * E-mail: si inoltrino i quesiti alla casella di posta elettronica [email protected] o direttamente al responsabile Arge Alp del progetto dott. Alessandro Conci, tel. 0461 494780 – 494711, alessandro.conci@provincia. tn.it presso il “servizio impianti a fune” della Provincia autonoma di Trento. FIERA INTERNAZIONALE DEL NOLEGGIO E DEI SERVIZI PER GLI SPORT INVERNALI mer-gio: 9.00-18.00 ven: 9.00-17.00 Skiareatest internazionale CON ASSEGNAZIONE DEGLI AWARD INVERNALI 9.300 visitatori DA 24 PAESI www.alpitec.it ALP14-0281333-210x145-it.indd 1 30/09/13 17.14 professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014 51 IMPIANTI A FUNE/ULTIM'ORA Schröcksnadel e Athesia comprano la “Funivie Ghiacciai Val Senales” L'Alto Adige del 1° febbraio riporta la notizia che i due terzi della proprietà della società delle funivie della Val Senales sono stati acquistati da un sodalizio formato dalla società editoriale altoatesina Athesia e dal gruppo austriaco Vereinigte Bergbahnen, che in patria gestisce già nove tra aree sciistiche e aziende turistiche. Questo cambio della guardia al timone del comprensorio sciistico apre nuovi scenari per il rilancio di un comprensorio che ha dovuto fare i conti con i cambiamenti climatici. La “Funivie Ghiacciai Val Senales” è dunque entrata nell'orbita de gruppo Athesia e dell’austriaca Vereinigte Bergbahnen Gesellschaft, rappresentata da Peter e Markus Schröcksnadel –rispettivamente padre e figliotitolari in patria di nove aree sciistiche e aziende turistiche. I due terzi delle quote sono state cedute dalla Caravan Park Senales. Piccolo dettaglio: Peter Schröcksnadel è anche presidente della federazione sci austriaca, nonché proprietario della Feratel, il gruppo cui fa capo anche Sitour, noto per aver lanciato anni fa il rivoluzionario servizio “panorama camera”. La firma è avvenuta il 31 gennaio 2014 a Merano, seguita da una conferenza stampa nella quale non sono state però rese note le cifre, che si aggirerebbero intorno ai 5 milioni di euro. Per il comprensorio si apre dunque una nuova pagina, con la quale si dovranno dare risposte alla situazione determinata dal progressivo ritiro dei ghiacci che, la scorsa estate, ha bloccato per la prima volta l'attività sciistica sul ghiacciaio, con conseguente calo dei frequentatori. “Siamo certi che possiamo contare su un forte potenziale– hanno commentato Michl Ebner, presidente di Athesia, e gli Schröcksnadel- specie considerando le sinergie che possiamo mettere in atto e le risorse non solo della Val Senales, ma anche della Venosta. Il momento è notoriamente complicato, ma si parla anche di nuovi investimenti. La Provincia di Bolzano, da pare sua, aveva già varato un piano di potenziamento turistico, con la concessione, sollecitata dalla richiesta del comune PERSONAGGI UN ADDIO ALL’AMICO TOFFOL vvisati, quasi per caso solo in questi giorni, il Dsi fa A presente la scomparsa, qualche mese fa, di un suo socio dalla costituzione. Rolando Toffol è andato a sciare su piste molto più alte che le sue locali, tanto amate, a San Martino di Castrozza. L’amico Rolando è stato, oltre a valente e apprezzato maestro di sci, sempre inserito appieno nell’operatività turistica della rinomata località montana del Trentino orientale. Azzurro a varie universiadi, ha disegnato, di fatto, il comprensorio sciabile della zona, fondando la “Società Rosalpina”, dedicandosi e ideando il collegamento Ces-Tognola. Valeria Ghezzi, nota operatrice, sua collega e amica, anche come presidente Anef Trentino, ne ricorda, con grande affetto, l’umanità e il modus operandi di uomo prezioso, impagabile collega impiantista e albergatore. AdB 52 professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014 e dell’ente turistico, per la realizzazione di 550 nuovi posti letto alberghieri, che andranno ad aggiungersi ai 2.300 attuali. progetto: mano tesa alla valle, dunque, per un’operazione benedetta anche dall’unione albergatori. E, stando alle prime affermazioni, si punta a strutture di alto livello, almeno quattro stelle. Si intuisce la volontà di fare della Val Senales un polo di turismo sciistico esclusivo. I dettagli sono ancora da definire, ma la nuova società di maggioranza ha già annunciato che, a breve, intende incontrarsi con gli altri azionisti e con i collaboratori, per condividere il Lanciata negli anni Settanta, l’area sciistica conta oltre 30 chilometri di piste da discesa, 5 chilometri per il fondo, una serie di tracciati per lo slittino. Fino allo scorso anno, al di là dello Stelvio/Livrio, condiviso con i bormini, la Val Senales ha rappresentato l'unica opportunità di sci estivo della provincia di Bolzano. n DALLE VALLI FONDO PER LA MONTAGNA: IMPORTANTI CONTRIBUTI PER OPERE DI PROMOZIONE E VALORIZZAZIONE DELLE TERRE ALTE Torino, dicembre 2013 Dalla Regione 250.000 euro destinati ad azioni di promozione e sviluppo delle zone montane piemontesi. I contributi, pari al 10% del “Fondo regionale per la montagna”, saranno utilizzati per diverse iniziative finalizzate alla valorizzazione e salvaguardia del territorio, delle tradizioni e delle culture locali e alla promozione dell’occupazione. “L'obiettivo - dichiara l'assessore regionale all’Economia montana Gian Luca Vignale – è promuovere una politica di sostegno alle attività e alle iniziative, in grado di valorizzare le tante risorse della montagna e, contemporaneamente, lavorare in sinergia con Comuni, Comunità montane e associazioni. In particolare, le misure finanziate vogliono attirare l’interesse dei giovani verso la montagna, dando al contempo nuovo impulso alle numerose attività sportive, economiche, turistiche, enogastronomiche e culturali presenti nei territori montani”. Tra le azioni intraprese, 37.000 euro sono stati assegnati al Cus per un progetto di interazione tra la scuola, la pratica degli sport invernali e il mondo della montagna. Il Cus proporrà infatti alle scuole, elementari e medie, un pacchetto di proposte di avvicinamento agli sport invernali per i più giovani a prezzi ridotti. Il progetto, prevedendo un pernottamento di più giorni, ha come obiettivi l’avvicinamento dei più giovani alla cultura, alle attività e alle risorse della montagna ed il sostegno dell’economia montana nel suo insieme (impianti di risalita e gestori di anelli di fondo, albergatori, restauratori, associazioni culturali, guide alpine, etc.). Sono stati inoltre stanziati 30.000 euro per azioni di promozione del “sistema neve” piemontese, con particolare attenzione agli strumenti di comunicazione multimediale, quali l’implementazione e la redazione sito web "Piemonteneve.com", oltre alla creazione di “App” per dispositivi mobili. Verrà anche finanziata la realizzazione, da parte del Cai, di un sito plurilingue della Grande Traversata delle Alpi, itinerario escursionistico che unisce tutto l'arco alpino occidentale nella Regione Piemonte. Questa meta, nonostante il grande afflusso di turisti e sportivi che richiama a livello internazionale, è infatti oggi presente nel web solo su un sito in lingua tedesca. Sono stati anche destinati contributi al Comune di Traversella e al Comune di Groscavallo per la messa in sicurezza del comprensorio sciistico di Palit e della Pista di Fondo “8 Villaggi”. Infine è previsto uno stanziamento di 17.000 euro all’Associazione Rete di Cultura Popolare come contributo per la realizzazione dell’Archivio della cultura popolare. MOTORI SULLA NEVE SNOPEX La motoslitta da lavoro “number one” Ecco sotto la lente d’ingrandimento la motoslitta da lavoro e soccorso Bearcat Z1 xt, dell’americana Arctic Cat, marchio distribuito in Italia -ormai per tradizione- dalla ticinese Snopex. Il modello è stato eletto “numero uno” da diverse riviste americane. ARCTIC CAT BEARCAT Z1 XT Nuovo motore 5000 C-Tec4 Il nuovo motore Suzuki 5000 CTec, 1056 cc, 4 tempi aspirato, produce 125 cv. E' pulito, silenzioso e garantisce un'evidente economia dei consumi in tutte le condizioni di guida. Il controllo Isc (controllo della Sospensione anteriore Aws VII L'ormai nota e apprezzata sospensione anteriore Aws VII di Arctic Cat utilizza forti e durevoli bracci A, assicurando una gestione e una sterzata ottimali. Ne consegue una guida molto più “easy” e meno stressante da tutti i punti di vista, tanto più apprezzabile quanto più aumentano le ore e i chilometri da trascorrere in sella... velocità minima) elimina il freno motore; mentre l’iniezione elettrica (Efi) ottimizza le prestazioni in tutte le altitudini e temperature. “Il ruggito di questo motore diventa così la più dolce delle musiche per le nostre orecchie”, si legge sulla presentazione. Sospensione posteriore articolata Il telaio skid dà la possibilità di scegliere tra due opzioni di sospensione posteriore: allentando le molle, si ottiene una sospensione articolata, mentre serrando le molle si crea una sospensione a guida rettilinea. Chassis “Twin Spar” a doppia trave Il telaio a doppia trave è dotato di due longheroni in alluminio triangolari, con supporti di sterzo e longheroni del tunnel manubrio triangolo incorporati, per una guida estremamente rigida. Inoltre, la costruzione a rivetto autoperforante assicura rigidità articolare e un'ottima forza complessiva. Indicatore digitale Deluxe L'indicatore Deluxe permette di scegliere tra velocità digitale o analogica e tachimetro letture. C'è quindi il contachilometri, due contachilometri parziali, un contatore delle ore motore, l’indicatore di retromarcia e le spie di sicurezza. Avviamento elettrico per partenze sicure Con un semplice giro di chiave, il nuovo e migliorato avviamento elettrico farà ruggire il motore di questo “gattino” delle nevi. Affidabile e sempre pronto a dare il via al divertimento. Gancio di traino per i carichi pesanti Per far fronte alle emergenze, ed essere in grado di prestare aiuto anche in certe faccen- de invernali, i modelli Bearcats vengono accessoriati di serie con il gancio di traino per carichi pesanti. Ampio portaoggetti sotto il sedile Il Bearcat Z1 xt offre anche molto spazio sotto il sedile, per depositare le varie cose che possono servire per il lavoro o una gita in motoslitta. Specchietti retrovisori robusti Questi specchietti, anche loro denominati “heavy duty” per la resistenza alle dure condizioni e ai rigori invernali, garantendo di avere uno strumento efficiente per vedere sempre anche quello che succede dietro. Interruttore per la retromarcia Il pulsante di retromarcia è veloce e di facile attivazione; basta premere il pulsante e si va indietro. Equipaggiamento per il soccorso Questo modello Bearcat da lavoro è la macchina ideale anche per il soccorso alpino: può intatti essere accessoriata su richiesta con il kit arco di protezione “sos” in acciaio inox, con una coppia di portasci, faro girevole e sirena, porta snowboard, sedile per terza persona, ruote di trasferimento e con un gancio di traino forte e resistente. Il modello può trasportare con estrema abilità barelle o altri carichi, e può inoltre trainare i rimorchi e i portapacchi anteriori e posteriori in varie misure, da scegliere nella gamma messa a disposizione dalla casa. www.snopex.com Paraurti anteriore e posteriore “Heavy Duty” Il modello conferma vocazione e impostazione per il duro lavoro, anche quando si considerano i paraurti frontali e posteriori “Heavy Duty”, molto forti e resistenti, di serie in tutti i modelli Bearcat. professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014 53 MOTORI SULLA NEVE KÄSSBOHRER GELÄNDEFAHRZEUG AG Nelle immagini lo spettacolo pirotecnico organizzato dalla società Funivie San Vigilio in occasione della consegna del primo battipista PistenBully 600E+. Sotto Jens Rottmair, presidente di Kässbohrer Geländefahrzeug AG (a destra) consegna il PistenBully 600 E+ a Georg Mutschlechner, presidente delle Funivie San Vigilio A San Vigilio di Marebbe il primo PistenBully 600 E+ Con un vero e proprio spettacolo in notturna, il 7 gennaio, la località ladina che appartiene al comprensorio Kronplatz ha festeggiato l'acquisto del primo battipista ibrido “italiano” ad alimentazione Diesel/elettrica, che è anche il primo in assoluto -a livello mondialead essere destinato all’impiego alpino. Questo prestigioso cliente della “Kaess” è la “Funivie San Vigilio di Marebbe”, società che -da sempre all'avanguardia nel comparto nevedal 2009 sta attuando anche un sistema qualità, rivolto alla gestione della propria skiarea, ma anche alla salvaguardia dell'ambiente. l primo battipista a trazione Ialpino Diesel-elettrica nell’impiego era stato presentato al pubblico specializzato per la prima volta a febbraio 2012, sul ghiacciaio Kaunertal. Il cuore del PistenBully 600 E+ è un motore Diesel a sei cilindri Mercedes-Benz di 12,8 litri di cilindrata, che eroga una potenza di 295 kW (400 cv). E che è abbinato a gruppi elettrici: due alternatori, due motori di marcia e uno per la fresa (rispettivamente da 140 kW/650 Volt). Gli alternatori convertono l’energia meccanica generata dal mo- Premio per innovazione a SNOWsat lla sua prima partecipazione al premio francese per l’innovazione A “Trophée Cap'Tronic“, SnowSat ha ottenuto ampi riconoscimenti nella categoria “industrie & services“ per il suo sistema di gestione per la preparazione e l’innevamento delle piste di sci, che hanno riconosciuto l'innovazione della soluzione Gps integrata nei veicoli PistenBully, introdotta già una decia di anni fa, per la misurazione della profondità della neve. Divenuto un efficace strumento anche per ottimizzare la produzione di neve. SnowSat rappresenta l'avanguardia nel campo dei battipista guidati con l’ausilio di Gps per aver sviluppato diverse soluzioni gestionali, che consentono non soltanto di determinare la posizione dei battipista e di analizzare i parametri del veicolo (regime del motore, minimo, utilizzo del verricello, ecc.), ma anche di visualizzare la condizione delle piste preparate e non preparate, nonché di acquisire una panoramica generale dei dati giornalieri/settimanali, ecc. * Controllo e gestione del manto nevoso - La misurazione precisa e affidabile le variazioni della profondità del manto nevoso in un intero comprensorio sciistico si è rivelata utili anche nell'ottica di risparmio, riduzione dell’impatto ambientale e preservazione delle risorse naturali. I dati forniti da SnowSat permettono infatti di adeguare, nelle ore notturne, la produzione di neve al fabbisogno effettivo: per quantità e localizzazione, con il risultato di risparmiare non solo ore macchina fino all’8 %, ma anche consumi di acqua e corrente. 54 professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014 tore in energia elettrica e la trasmettono al sistema di trazione. La tecnologia della trazione consente non solo di ridurre rispettivamente del 20% le emissioni di NOx e CO2, ma sempre del 20% anche il consumo di carburante. Con conseguenze che si ripercuotono dunque sensibilmente sul contenimento dei costi d'esercizio. Nelle macchine provviste di catalizzatore, un ulteriore effetto positivo viene infine dall’emissione nell’aria del 99% in meno di particolato. L’effetto risparmio” è ottenuto da tre fattori. Innanzi tutto, nella marcia in discesa, i motori di marcia generano corrente che serve per l’azionamento della fresa. In secondo luogo, il motore Diesel funziona sempre nel settore di giri più conveniente. E, come terzo elemento, la trasmissione elettrica della forza ha un miglior grado di rendimento della trasmissione idraulica. Il primo PistenBully 600 E+ -uscito dalla fabbrica e conse- * Precisione di misurazione - Il sistema integrato nel cockpit mostra su uno schermo i dati di posizione e di altezza, calcolati grazie a un Gps millimetrico, insieme ad una rappresentazione cartografica, in tempo reale, delle profondità della neve. I dati raccolti vengono confrontati con quelli di una rappresentazione cartografica di riferimento del comprensorio sciistico e, mediante le differenze di altezza, viene calcolata in tempo reale la profondità della neve sotto il battipista. Un potente sistema di navigazione inerziale corregge la proiezione della posizione del Gps che si discosta a causa della forte pendenza, consentendo quindi una precisione di 5 cm nella misurazione del manto nevoso. Come società affiliata di Kässbohrer E.S.E., SnowSat ha installato fino ad oggi oltre cento sistemi in nove diversi paesi (Europa e Usa). Le previsioni di vendita annunciano altre 25 stazioni sciistiche nei prossimi due anni, per un incremento pari al 100%. MOTORI SULLA NEVE BEN GNÜS A SAN VIGILIO! E' un saluto anche in ladino che ti accoglie nel sito ufficiale della “Funivie San Vigilio di Marebbe spa”: la principale società d'impianti di risalita nel comune di Marebbe, che fa parte -con altre società di San Vigilio, Brunico e Valdaora- del comprensorio Plan de Corones che, a sua volta, fa parte del consorizio Dolomiti Superski. La società gestisce nove impianti di risalita, di cui sette cabinovie, una seggiovia ad ammorsamento automatico e una seggiovia fissa, con una dozzina di piste principali e diverse varianti. Una laterale della Val Badia Il paese di San Vigilio di Marebbe -che vanta una storia millenaria- sorge in una laterale della Val Badia, nel cuore delle Dolomiti nel mitico “regno dei Fanes”. Il turismo qui è iniziato già oltre un centinaio di anni fa, quando era di stampo austrungarico. Siamo nel territorio del parco naturale Fanes-Senes-Braies grandi opportunità d'estate e, l'inverno, la possibilità di praticare sci, snowboard, scialpinismo, fondo, slittino, ciaspole. San Vigilio di Marebbe si trova a 1.201 m sul livello del mare: è il capoluogo del comune di Marebbe, che comprende anche diverse frazioni. Le maggiori sono Pieve di Marebbe, Rina e Longega. Per circa 2800 abitanti. PistenbBully 600E+ Dati tecnici: Motore: Numero cilindri: Cilindrata: Potenza secondo ECE: Capacità serbatoio: Norma antinquinamento: Freni: Peso del mezzo con cingoli combinati: Trazione: 2 alternatori 2 trazioni di marcia 1 trazione fresa Mercedes-Benz OM 460 LA 6 12,8 l/ 12.820 cm³ 295 kW/ 400 CV 275 l Tier 3, Euromot 3A Tramite alternatori e motore diesel, chopper di frenatura. Due freni a dischi multipli come freni di servizio e di arresto. 9.049 kg 140 kW/ 650 V 140 kW/ 650 V 140 kW/ 650 V gnato a dicembre 2013- è stato dunque festeggiato il 7 gennaio, appena fuori dagli impegni totalizzanti del periodo clou delle festività, salutato da fuochi d’artificio e accompagnamento musicale, scendendo insieme ad altri quattro PistenBully dalla pista Pres-da-Peres. Qui il Ceo della Kässbohrer, Jens Rottmair, ha consegnato ufficialmente il veicolo al presidente delle Funivie San Vigilio, Georg Mutschlechner che, alla domanda del perché le Funivie San Vigilio abbiano deciso questo investimento, ha spiegato: “Anche se l’acquisto di un modello con questa tecnologia all'avaguardia comporta notevoli costi addizionali, siamo del parere che i comprensori sciistici debbano fare qualcosa anche per la sostenibilità ambientale. Inoltre, i costi del PistenBully 600 E+ vengono compensati dai consumi notevolmente inferiori“. “Anche per noi -gli ha fatto eco Rottmair- la progettazione di un veicolo a trazione Diesel-elettrica ha rappresentato un investimento impegnativo e non è stata priva di difficoltà, ma siamo orgogliosi di aver intrapreso questa strada e di aver realizzato un altro PistenBully innovativo“. www.pistenbully.cit I 1200 abitanti del “Plan de Mareo” -così è chiamata San Vigilio dai locali-, sempre molto attenti alle esigenze dei loro ospiti ormai per tradizione, sono di minoranza ladina e continuano a coltivare anche l'antica lingua. Negli ultimi anni, San Vigilio ha vissuto molti cambiamenti, soprattutto nell’ambito urbanistico, con la realizzazione di marciapiedi, percorsi pedonali e piazzette su tutto il territorio, garantendo comfort e sicurezza agli ospiti grandi e piccoli, e valorizzando così completamente l'aspetto di un traffico già di per sé già ridotto, dovuto al fatto che qui non esistono strade di transito. La bella architettura spontanea è stata preservata e ripresa, contribuendo -con la bravura e la sensibilità degli operatori- a un risultato di stile di ambiente/vacanza “alpine chic”. La “Funivie San Vigilio” e Erich Kastlunger La società Funivie San Vigilio di Marebbe nasce storicamente nel settembre 1960 come “SkiLift, Seggiovie e Funivie della Val di Marebbe – Società per Azioni”, costituita da Giuseppe Zincone, Fritz Mutschlechner, Alessandro Bacchetti e Carlo Sobrino, avendo per oggetto -si legge- “la costruzione di seggiovie, funivie, skilift, campi sportivi e loro gestioni, attività edilizia, appalti di servizi pubblici, gestione di alberghi, caffè e ristoranti, istituzione di uffici turistici, l’attuazione in genere di ogni iniziativa atta a potenziare lo sviluppo turistico della Valle di Marebbe”. Il primo capitale sociale è di lire 1.000.000.- diviso in 100 azioni da lire 10.000. Il primo consiglio di amministrazione è composto da tre membri: ing. Giuliano Goidanich (presidente), Zincone (consigliere delegato) e Sobrino. Nel 1964 arriva un nuovo consiglio d'amministrazione, che vede l'ingresso di Erich Kastlunger: storico presidente della società e, soprattutto, lungimirante e carismatico imprenditore che avrà un ruolo trainante nella costituzione del Dolomiti Superski, nella nascita del sistema di retribuzione/skipass. Nonché pioniere nell'applicazione dei sistemi d'innevamento Usa alle esigenze delle stazioni alpine. Molti i capitoli successivi, di cui si può leggere nel sito. www.funivi.it/history/ Dal 2009, la società Funivie San Vigilio di Marebbe sta attuando un sistema di qualità di gestione e ambientale certificato e controllato regolarmente dalla Certiquality, secondo le disposizioni Iso 9001:2008 e Iso 14001:2004. La società ha inoltre ritenuto utile mettere a punto soluzioni di gestione integrata sia per la gestione del comprensorio sciistico in generale (skiGis), che per la gestione dell’innevamento (Arena management piste). www.funivi.it/iso-9001-iso14001/ VK 540 IV RS VK PROFESSIONAL 1000 4T PREZZO PROMOZIONALE €. 7.000,00 Allestimento motoslitte con freno di emergenza, roll-bar, lampeggiante, clacson, allargamento, slitte traino, ruote per spostamenti, teli coprislitta e molto altro Via Feltre 82/D 32036 SEDICO - BL tel. 0437/838510 fax 0437/852652 www.nonsolomotosnc.it [email protected] professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014 55 L'OPINIONE Una “class action” per la montagna? “Spero promitto iuro”, come insegnavano a scuola, vogliono “l’infinito futuro”, parlerò di montagna! Quantunque sia difficile non soffermarsi sulla politica, quale parte integrante di ogni azione quotidiana, qualchessia, trovandocela tra i piedi, coinvolgendoci e comandandoci. Ad essa mi abbandonerò, però, solo per brevi dati. Forse riuscirò a farcela, perché oggi sono allegro in quanto, quale regalo di Natale, il Buon Dio ha benedetto Alpi e Appennini, specie le Alpi, di un buon manto nevoso. Conseguentemente, creando talune difficoltà anche a noi del Nord che, l’anno passato, avevamo criticato l’impreparazione del Sud a ricevere tanta copiosità, tutta insieme, di magia bianca. Al di là dei tragici fatti sotto slavine e valanghe causa sciatori imprudenti, incapaci di rammentare le norme di sicurezza e il fatto che la “Montagna sia Severa”! A caccia di candele Cortina si è trovata sotto una bufera che ha lasciato al buio eccellenti turisti, in fila ad acquistare candele (La Repubblica, venerdì 27/12/13). Il burbero Mauro Corona ha sintetizzato affermando come tutto il male non venga per nuocere e, senza luce elettrica né riscaldamento, ritroveremo molto del dimenticato contatto civile tra gli esseri viventi. Infatti quando non c’era la tivù, le natalità erano maggiori. Non prendetevela ampezzani, che il disagio ha favorito una pubblicità incredibile al detto: “Nel bene o nel male, basta parlarne!”. Anche le battute sfottò quali quelle che la protezione civile stava approntando elicotteri per il lancio di caviale da sopravvivenza o l’aver perso Alfonso Signorini sia stato, alla lunga, un vantaggio. Ladri di slitte Sono invece triste di quanto accaduto in un comune monta- 56 no dove, per il furto di una slitta da pochi euro, fu arrestato un papà, in barba alla notizia dell’archiviazione per vari politici, di cui omettere il nome, non più indagati nell’inchiesta sulle presunte “spese pazze” da loro fatte con i rimborsi pubblici. In considerazione… pensate un po’… della scarsa rilevanza economica sul totale dei rimborsi richiesti per l’acquisto di beni non coperti da apprezzabile giustificazione. Infatti, si sottolinea nell’archiviazione “considerate le maggiori e ingenti somme potenzialmente a disposizione”. La difesa del ladro di slitte potrebbe far notare come nel grande magazzino erano esposte centinaia di paia di sci delle migliori marche e, nello spirito, non dovrebbero condannarlo, bensì lodarlo. Tante emergenze Indubbiamente, un disagio c’è stato e, se Cortina piange, di certo le zone limitrofe del Comelico, Sappadino e Cadore, le vicine valli altoatesine e trentine di certo non ridono come, parimenti, non hanno riso altre località di Valle d’Aosta e alto Piemonte, parimenti colpite da improvvise nevicate. Che, in località turistiche di montagna, non dovrebbero portare i disagi fatti cenno, poiché la preparazione delle autorità competenti avrebbe dovuto essere all’altezza della situazione. Il fatto che molte zone siano rimaste oltre cinquanta ore senza luce elettrica e varie strade bloccate ben la dicono. Poiché, chi di dovere, con l’esperienza acquisita da anni, doveva affrontare l’eccezionalità quale parte integrante della vita tra valli e monti. Avrebbero dovuto tenere alla mente, anche loro, come la montagna sia severa, parimenti agli sconsiderati che si gettano fuoripista ignorando possibili pericoli. Ho letto che già qualche politico spinge a muovere pesanti rimostranze, creando una catena di professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014 * 6) A cosa serve un ufficio per Renzo Piano al Senato? E per gli altri senatori a vita? * 7) La politica costa 757,00 euro a ogni cittadino (Alto Adige 17/12/13). Aldo del Bò ”class action” d’insieme, tesa a soluzionare qualsivoglia improvvisa calamità naturale. Quindi, più generatori nelle varie zone di necessità, disponibilità di carburante, mezzi sgombero a immediata disposizione, soccorso e conforto, uomini preparati allo sfoltimento preventivo di rotabili nei boschi, maggiore e più adeguata preparazione… ecc, ecc. La “class action”, in questi frangenti, potrebbe addolcire il termine che tanti portano avanti, come movimento dei “forconi”. Non solo per quanto è accaduto a Natale, bensì per altre cause, prese a caso nel tempo, lasciandoci in braghe di tela generale, nel freddo e difficili crisi. Così, senza alcun riferimento a fronti politici, bensì a comportamenti. I conti... della spesa * 1) Un candidato dell’on. Raffaele Fitto, tale Domenico Di Paola, incassava più del presidente Usa. Tra i 4 e i 5 milioni di euro per dodici anni di servizio quale presidente degli aeroporti di Puglia. Ora si candida sindaco di Bari, contro l’attuale Michele Emiliano, quello delle “cozze pelose”. Sempre a lui, 280 mila euro annuali per ciascuno dei quattro aeroscali, oltre cinque milioni per premi, polizze di assicurazioni e liquidazione (Corriere della Sera del 04/01/14). * 2) Le spiagge di lusso sono calcolate, dall’erario, a bassa valenza turistica, pagando canoni ridicoli. * 3) Il “decreto salva Roma” dovrebbero pagarlo tutti gli italiani. * 4) Quanti sono i cassaintegrati Fiat? Chi li paga? * 5) Affitti d’oro in stop… ci penseranno tra sei mesi. Quattrocentoquarantaquatto milioni di euro, spesi in diciott'anni dalla Camera, per onorare contratti d’affitto alla società “Milano 90”. per quattro immobili a Montecitorio. * 8) Il Liguria 19,02 euro al giorno come “indennità stress”, e 46 euro, sempre al dì, per chi ne porta il gonfalone alle cerimonie. Nei festivi diventano 146. * 9) Cosa fanno un premier, otto ministri, sei viceministri, dodici sottosegretari, 293 deputati e cento senatori? * 10) Al Coni (giustizia sportiva) verrà nominato un procuratore generale per la sorveglianza; chi sorveglierà lui? * 11) Quanti sono gli agenti addetti alle scorte e a chi? Sembrerebbe anche a Bruno Vespa. Quanti per gli eventi sportivi? * 12) 67mila auto blu con due conducenti ciascuna ogni giorno d’uso. * 13) Troppi italiani usufruiscono di pensioni d’oro. * 14) Pressione fiscale attestata sul 53,6%. * 15) Inventato lo “scivolo d’oro” per i militari italiani mandati in prepensionamento compiuti i cinquant'anni, esenti dal servizio, conservando l’85% di stipendio e pensione piena. Inoltre, ventidue miliardi di euro per la digitalizzazione dell’esercito. * 16) Il presidente Letta ha dichiarato che, in barba a tanti, è riuscito a mangiare il panettone a Natale. E’ sicuro che gli italiani, nella media popolare, lo abbiano assaggiato? * 17) Per la spending review, abbiamo incaricato Carlo Cottarelli, che ci costerà oltre 270 mila euro di base. Mi chiedo cosa servono i ministeri del tesoro, economia e finanza con i rispettivi ministri, vice, sottosegretari e funzionari vari, che ricevono autorevoli prebende e gratifiche vita natural durante... Crisi di desolazione In base a tutto ciò, possiamo solo entrare in crisi di desolazione. Però, potremmo veramente dare luogo a questa “class action”, sempre che, una volta per tutte, ci si convinca di procedere insieme senza demordere attuando, una volta tanto, quanto da anni tutti predicano, ma nessuno realizza. L'OPINIONE Cosicché, la nostra montagna, resasi conto della propria forza, procede insieme unita su un coerente “job tax”. Giochi “in scuro” Sarà bene “ripensarci sopra” parlandone con calma, nel rispetto del buon senso “montagnino” di confrontarci con speranza e augurio, meglio certezza, trovando il modo di non disunirci per dare un concreto futuro alla nostra terra. Dimostrando, al mondo che ci circonda, “se si vuole, si può”. Sinché non riusciremo a ciò, non potremo dire di aver fatto “bingo”, giocato con successo, partendo non subito ma ieri, se capaci di farlo! Godiamoci prima i giochi olimpici in Russia cercandoli, invano, sui canali tivù italiani, nella speranza siano ripresi, finalmente, da qualche canale dilettante. I nazionali, ahimè, sono stati oscurati di qualsivoglia evento sportivo bianco, altroché ripresi per merito dei tg regionali, pur- troppo solo per il loro settore di panorama. La nostra forza, che è tanta, nemmeno è riuscita a muovere in tal senso la Rai, grande schermo vuoto di apparizioni sportive, a meno non sia il “calcio”. Zeppa di gossip! Al loro finale sarà, praticamente, trascorsa la stagione invernale 2013/2014 dal punto di vista sportivo, a parte le finali della varie coppe del mondo, in attesa di primavera. Oltre Pasqua, il tempo dei consuntivi, quale obbligo per le forze operanti in montagna sia sportive che turistiche, commerciali che culturali, di tirare le somme. Quello il momento d'incontri scambiandoci pensieri, esperienze, ragionamenti puntando a risultati positivi, nell’augurio che qualcosa di simile sia portato avanti pure da chi ci governa che noi, avendoli votati, ci meritiamo. Forza! senza demandare alcuno, al detto: “Se vuoi fare vai, se non vuoi manda!” APPUNTAMENTI Seminario Oitaf 2014 Manutenzione di funi per impianti funiviari Nella primavera 2014 l’O.I.T.A.F. organizzerà, come da tradizione, un seminario che si svolgerà il 24 aprile 2014 a Grenoble (F) in occasione del MountainPlanet. Anche quest’anno è stato scelto un argomento riguardante aspettipratici. Uno dei temi principali riguarda i controlli magnetoinduttivi ed il secondo la lubrificazione con particolare rilievo per la rilubrificazione. Per le 5 relazioni sono stati individuati relatori di livello elevato. Il seminario si svolgerà solo durante la mattinata ed in tal modo il pomeriggio rimane disponibile per visitare la fiera. L’ingresso al seminario è come sempre gratuito. Di seguito il programma che trovate sul sito di professioneMontagna al link http://www.montagnaonline.com/images/pm126/Oitaf_Programm2014.pdf Trovate oltre al programma dettagliato il modulo di iscrizione da inviare a: O.I.T.A.F. Ufficio trasporti funiviari Piazza Silvius Magnago 3 I - 39100 BOLZANO email: [email protected] fax: (0039)-0471-414616 Tel. (0039)-0471-414600 Programma: Luogo: ALPEXPO, sala “Pelvoux” a Grenoble (F) Data: 24 aprile 2014 in occasione della fiera “MONTAIN PLANET” Ingresso: gratuito Traduzione simultanea: in italiano, tedesco, francese e ingles Apertura: 9:00 Martin Leitner, presidente dell’O.I.T.A.F. Laurent Reynaud, direttore Domaines Skiables de France Relazioni: 9:15 Effetto sulle funi degli sviluppi nel campo funiviario Relatore: G.A. Kopanakis (CH) 10:00 Vantaggi e limiti delle prove magnetoinduttive (MRT) Relatori: S. Pernot (F) – K. Kühner (D) 10:45 Pausa caffè 11:15 Lubrificazione delle funi: a.) Esperienze (perché ri-lubrificare?) b.) Problemi potenziali Relatori: F. Paglia (I) – P. Baron (F) Discussione: 12:15 E’ necessario e utile ri-lubrificare le funi? Partecipano: produttori di lubrificanti ed esercenti funiviari Moderatore: P. Baldinger (A) 12.55 Conclusione professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014 FERMA IL TEMPO QUANDO VUOI! RACETIME2 KIT SF consente di trasmettere via radio i tempi e il numero di pettorale degli atleti, con una portata massima di 9 km. Da tempo utilizzato dai migliori Ski-Team al mondo, è ora ancora più affidabile e semplice da usare grazie alla fotocellula Polifemo Radio con trasmettitore integrato. Le dimensioni ridotte ed un’interfaccia utente estremamente intuitiva rendono RACETIME2 KIT SF davvero comodo da trasportare e facile da utilizzare. La comunicazione via radio permette inoltre a chi controlla il cronometro di rilevare i tempi totali e gli intertempi (fino ad un massimo di 6) muovendosi liberamente lungo il percorso. Aiutando a migliorare le performances in allenamento ed in gara, RACETIME2 KIT SF è lo strumento ideale per soddisfare al meglio le esigenze sempre crescenti legate alla preparazione nel mondo agonistico. VIA STRADIVARI, 4 . BOLZANO . ITALY . TEL. +39 0471 501532 FAX +39 0471 501524 . [email protected] . WWW.MICROGATE.IT IMPIANTI A FUNE LEITNER ROPEWAYS Anche in Azerbaigian la limousine che viaggia sul filo Prosegue la cooperazione del marchio di Vipiteno con il prestigioso gruppo automobilistico tedesco, che ha dato vita al progetto “Bmw Individual for Leitner“. La cabina con gli interni di Bmw Serie 7 Individual, già adottata nel comprensorio sciistico tirolese dell’Hochzillertal/ Kaltenbach, sarà disponibile a breve anche su un impianto in Azerbaigian, per stupire il popolo emergente degli sciatori caucasici. li impianti a fune fanno molG to di più che trasportare persone da un luogo all’altro: grazie a idee particolarmente creative e a soluzioni tecnologiche all’avanguardia, diventano essi stessi un’attrazione, come dimostra il grande successo di “Bmw Individual for Leitner“, nel comprensorio sciistico tirolese dell’Hochzillertal/ Kaltenbach, con la cabina dotata degli interni di Bmw Serie 7. Tra poco anche in Azerbaigian gli sciatori potranno godere di questa eccezionale cabina. Allestimenti di lusso per stupire “Sciare si può ovunque, ma una cabina simile si trova solo nell’Hochzillertal”, dice Martha Schultz, amministratrice del comprensorio sciistico dell’Hochzillertal/Kaltenbach. Questa lussuosa cabina, dall’elegante verniciatura nerometallizzata di Bmw Individual, offre spazio a soli due ospiti, anziché agli usuali otto passeggeri. Ma le sue particolarità non finiscono qui: sedili marroni di vero cuoio che, oltre ad essere riscaldati, regalano piacevoli massaggi. Rivestimento interno del tetto in “alcantara platino”, consolle frontale rivestita in pelle, nonché portabottiglie e portabicchieri esaudiscono le esigenze della clientela più esigente. Grazie al sistema multimediale azionabile direttamente tramite il Bmw iDrive Button, situato sul bracciolo, allo schermo e all’eccellente qualità del suono, questa cabina personalizzata va oltre ogni aspettativa. Quattro cabine per il Qebele Mountain Resort L’impianto nell’Hochzillertal ha aperto i battenti lo scorso 30 novembre. E la collaborazione tra Leitner ropeways e Bmw prosegue. Per questa stagione invernale, infatti, quattro cabine “Bmw Individual for Leitner“ sono entrate in servizio anche in Azerbaigian, nel Qebele Mountain Resort. Qui, sulle montagne tra il Caucaso e il Mar Caspio, sta nascendo infatti un comprensorio sciistico, al quale il gruppo Leitner, ha fornito e fornirà non solo gli impianti di risalita, ma anche i mezzi battipista Prinoth e i sistemi d'innevamento Demaclenko. Accanto alla costruzione delle varie infrastrutture e delle piste, sono già state realizzate quattro cabinovie ad agganciamento automatico Leitner e, sulla nuova pista di 18 chilometri, sono stati installati 230 pozzetti, ai quali sono stati allacciati 180 cannoni da neve Demaclenko che, a loro volta, si riforniscono dell’acqua necessaria in un laghetto di circa 100 mila metri cubi, tramite tre stazioni di pompaggio. A garantire la preparazione delle piste ci pensano quattro battipista Prinoth. Due Telemix e due cabinovie I quattro impianti Leitner ropeways, due Telemix e due cabinovie 8-posti sono stati equipaggiati ognuno con una cabina “Bmw Individual for Leitner”. La realizzazione degli impianti Telemix si è già conclusa nel 2012, mentre le due cabinovie 8-posti sono entrate in funzione con l'attuale stagione invernale 2013/2014. Le cabine “vip” si prestano a un utilizzo molto flessibile, e possono essere impiegate all’occorrenza per ospiti particolari, regalando sempre e comunque emozioni di viaggio davvero uniche. www.leitner-ropeways.com 58 professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014 ello specifico, è stata coN struita una nuova stazione di compressori da 75 kW, e sono stati installati 19 pozzetti per 19 generatori, sostituendo le vecchie macchine della pista “Sotdlijia”: una delle piste più frequentate dagli sciatori, collegata all'altra nota pista della skiarea chiamata “Stella Alpina”. Siamo ai piedi delle vette dolomitiche del Ciampac e del Sassongher. Da qui, in entrambi i sensi, passa il giro del Sellaronda e, proprio con questo lavoro, DemacLenko ha dato un'ulteriore pennellata di blu al famoso percorso sciistico, installando i suoi prodotti dall'inconfondibile colore. Titan Silent, Vip e snwVisual Una combinazione di lance e ventole si snoda lungo la pista, gestite in remoto grazie a snowVisual: il software di gestione DemacLenko che permette di tenere sotto controllo l'intero impianto da un monitor. Particolarmente convincenti risultano i quattro Titan Silent installati lungo la pista: fiore all'occhiello della famiglia di prodotti Titan, generatori a ventola DemacLenko. La capacità di produzione neve è tra le più alte che una macchina sul mercato possa offrire: 105 m3/h). Leader nella Tecnologia al Servizio della Sicurezza INNEVAMENTO PROGRAMMATO DEMAC LENKO A Colfosco, sulla Sotdlijia, lungo il mitico Sellaronda In Alta Badia, la società “Impianti Colfosco” ha investito in modo significativo per rinnovare l'impianto d'innevamento con DemacLenko, che si è aggiudicata il progetto, consegnando il lavoro prima della fine del 2013, e con grande apprezzamento da parte dei committenti, anche per la silenziosità dei generatori. Pali da slalom Non solo. Come indica il nome, il Silent è una macchina estremamente silenziosa, grazie a una speciale soffiante silenziata che permette utilizzo nei pressi delle zone abitate, senza creare fastidi acustici a turisti ed abitanti. Il responsabile della società “Impianti Colfosco”, Albert Declara, afferma di essere molto soddisfatto: “I Silent che abbiamo acquistato vanno benissimo, “Sotdlijia” è una pista proprio in mezzo al paese, e dunque delle macchine come Titan Silent sono proprio quello che ci voleva”. Anche le lance “Vis” si stanno dimostrando prodotti molto affidabili, capaci di fare tanta neve in poco tempo. Alle piste di Colfosco è stata così garantita la possibilità di “fare” neve per qualsiasi evenienza, e in qualsiasi momento senza mai turbare le orecchie di turisti e residenti. Reti A Reti B Materassi TS8/10 - gommapiuma Delimitazione Segnaletica Soccorso Attrezzature per il lavoro Tappeti didattici www.demaclenko.com SPM S.p.A. Via Provinciale, 26 - 21030 Brissago Valtravaglia (Varese) Telefax +39 0332 57.61.68 professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014 www.spmspa.it - [email protected] 800-697171 INNEVAMENTO PROGRAMMATO TECHNOALPIN Affidabilità ed efficienza grazie al “servizio clienti” Uno dei punti di forza dell'azienda bolzanina è il reparto e il team di tecnici che supportano i clienti in qualsiasi fase: dalla formazione, alla messa in funzione dell’impianto fino alla manutenzione: una filiera per assicurare al proprio sistema le migliori condizioni per risultare sempre affidabile ed efficiente. a anni, TechnoAlpin s'imD pegna infatti a garantire ai clienti prestazioni appropriate e prodotti di qualità. Da qui, l'importanza attribuita al “servizio clienti”, che è costantemente impegnato a migliorare la propria offerta, in modo da perfezionare e ottimizzare la funzionalità di qualsiasi impianto. Corsi di formazione Da tempo, ormai, nel periodo primaverile TechnoAlpin offre corsi di formazione rivolti agli addetti all’innevamento, ai quali ogni anno s'iscrivono oltre centocinquanta partecipanti. In questi corsi vengono spiegate le nozioni fondamentali relative all’installazione, all’uso, alla revisione e manutenzione dei generatori: cognizioni che consentono di ridurre al minimo i costi d'esercizio annuali e di evitare problematiche di natura tecnica. I corsi possono essere seguiti presso la sede centrale di Bolzano, oppure possono essere organizzati direttamente presso la sede del cliente. La formazione prevede anche l'insegnamento delle nozioni base sulla regolazione delle stazioni di pompaggio: un tema sicuramente molto interessante e utile, al fine di migliorare la prestazione della propria stazione. Inoltre, è stato ampliato anche il programma che riguarda Atass, dato il continuo aggiornamento e sviluppo delle funzioni svolte da questo collaudato software di controllo. 60 Assistenza 24/24 ore Se l’inizio della stagione invernale per la maggior parte dei reparti TechnoAlpin significa la fine di un periodo di lavoro frenetico, non è altrettanto vero per il reparto assistenza, chiamato a intervenire dal momento che impianti vengono consegnati e devono entrare in esercizio. In ogni modo, il “servizio clienti” dispone di una hotline durante tutta la stagione invernale: un tecnico risponderà 24 ore su 24. Basta rivolgersi al numero telefonico +39 0471 550 534, oppure all'indirizzo e-mail: service@ technoalpin.com. Manutenzione regolare Per garantire l’affidabilità degli impianti d'innevamento, sempre più grandi e complessi, TechnoAlpin offre ai clienti anche contratti di manutenzione personalizzati. Oltre al notevole risparmio economico, questi contratti consentono di garantire il corretto funzionamento dell’impianto d’innevamento, che sarà quindi in perfette condizioni fin dall’inizio della stagione seguente. Con il contratto di manutenzione, TechnoAlpin assicura le revisioni e le eventuali riparazioni, che verranno eseguite dai suoi esperti, insieme al personale dedicato all’innevamento in loco. Anche pompe e compressori Infine, TechnoAlpin è anche un’officina di assistenza autorizzata per quanto concerne i professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014 compressori Kaeser e le pompe Caprari e Ksb. In questo modo, garantisce la sicurezza operativa dell’intero impianto. Anche le stazioni di pompaggio, infatti, come qualsiasi altro impianto tecnico, lavorano in modo più efficiente dal punto di vista energetico se sottoposte a regolare e accurata manutenzione. L’alto livello qualitativo dei servizi offerti da TechnoAlpin garantisce dunque una perfetta efficienza e funzionalità nel tempo. I consulenti di vendita e l’intero “team service” TechnoAlpin sono a disposizione per fornire ulteriori informazioni sulle importanti iniziative che rinnovano e rafforzano il rapporto dell’azienda con i propri clienti. www.technoalpin.com NASTRI TRASPORTATORI E DINTORNI SUNKID Con il “moving carpet” da Nova Levante alle piste Per rendere assolutamente confortevole l'accesso dal centro del paese di Nova Levante alle piste del comprensorio sciistico di Carezza, a monte della nuova cabinovia di arroccamento a 10 posti, è stato installato un “moving carpet”. D all’inizio della stagione invernale, una nuova cabinovia a 10 posti permette di raggiungere il comprensorio sciistico di Carezza direttamente dal centro del paese di Nova Levante e sostituisce la vecchia seggiovia a due posti, che partiva invece circa 2 km sopra al paese. La stazione a monte del nuovo impianto “Laurin1” arriva proprio accanto all’area d'ingresso di due seggiovie: per permettere agli ospiti di raggiungere comodamente la seconda seggiovia o di spostarsi verso altri comprensori, è stato installato un “moving carpet” di 60 metri, con una cinghia larga 600 mm. LA SCHEDA TECNICA Questo prolungamento ideale della cabinovia permette di “aggirare” facilmente l’area d’ingresso del primo skilift. www.sunkid.at * Luogo d‘installazione: Nova Levante (Italia ) * Funzione del nastro trasportatore: soluzione logistica all’interno del comprensorio * Tipo: superficie Blue Eye * Larghezza cinghia: 600 mm * Lunghezza: 84 metri * Pendenza: 18% * Propulsione: motore da 11 kW * Velocità: 0,7 m/s * Portata: 1150 persone/ora professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014 61 IMPIANTI A FUNE CCM FINOTELLO Una novità tecnica, due sciovie, ricambi e componenti Una nuova stazione motrice-tenditrice compatta per la sciovia sulla Majella, affiancata da analogo impianto per Pontechianale: il marchio di Finotello testimonia la voglia di restare nel comparto a fune, mentre continua raccoglie buone soddisfazioni nella carpenteria specialistica per la struttura di prestigiosi progetti edilizi nella città di Torino. el corso del 2013, pur in un N contesto ancora molto difficile, l'azienda torinese ha con- tinuato la strada intrapresa negli ultimi anni, affiancando alla realizzazione d'impianti a fune anche la produzione di opere di carpenteria specialistica per costruzioni, che ha portato Ccm a realizzare le strutture di diversi palazzi di prestigio nella città di Torino. Per quanto riguarda il settore degli impianti a fune, l'azienda ha realizzato due nuove sciovie: la prima a Pontechianale, in provincia di Cuneo; e la seconda a Pretoro, sulla Majella, in provincia di Chieti. Interventi tecnici e importanti revisioni Quest’ultimo impianto presenta in particolare una nuova stazione motrice-tenditrice compatta, che testimonia la voglia di Ccm di crescere e investire, pur in situazioni delicate per il settore degli impianti a fune. Inoltre, la società torinese si è occupata di due corpose revisioni di seggiovie ferme da un po’ di tempo: una a Traversella, in provincia di Torino; e l’altra a Paesana, in provincia di Cuneo. E' stato inoltre molto florido il mercato dei ricambi e della fornitura di nuovi componenti per impianti esistenti, come ad esempio la fornitura di una linea di seggiole biposto per la società di Falcade-Col Margherita. “Pineta Nord” a Pontechianale La nuova sciovia a linea singola “Pineta Nord” (1604.20/1710.92), è stata costruita nella località di Pontechianale, provincia di Cuneo, sul versante orografico destro della valle, in una zona già adibita ad impianti di risalita. Infatti, il tracciato prescelto è compreso tra le due sciovie, in scadenza di vita tecnica, denominate “Comba“ e “Malarocia”, destinate ad essere smantellate. Il nuovo impianto insiste praticamente sul tracciato (prolungato verso monte) di un vecchio impianto scioviario già smantellato in passato. La stazione di valle, del tipo motrice e tenditrice, con contrappeso a gravità, è ubicata nella zona pianeggiante, consentendo un agevole imbarco a tutti gli sciatori, sia a quelli provenienti dalle adiacenti piste, sia a quelli provenienti dal paese. La stazione di monte è del tipo rinvio fissa, ed è collocata a un'opportuna distanza dallo sgancio sciatori, nel rispetto della normativa vigente, che consentirà di usufruire delle zone sia a destra che a sinistra dell’impianto, in aree sciabili naturali che non necessitano di trasformazione del suolo, sfruttando inoltre le piste delle esistenti sciovie da smantellare. La fune traente Ø 16 mm è del tipo “unificato” a 114 fili + F.C.; la fune tenditrice Ø 14 mm è del tipo “unificato” - 7313/74 a 216 fili + F.C. La puleggia motrice è a sbalzo sottostante l'argano; la fune è guidata all'ingresso e all'uscita della puleggia motrice, da una rulliera. Il motore è a corrente alternata, della ditta Magnetic, tipo Ma 160M(FC), Ip54, con potenza pari a 40 kW; ed è azionato da un’apparecchiatura elettrica con “inverter”, che consente la velocità variabile all’impianto, con una punta massima di 3,30 m/ sec. Il riduttore è del tipo epicicloidale, di primaria casa costruttrice (Brevini) tipo Sc 6003/ Fe, con rapporto di riduzione 1/57,69 , idoneo per la potenza richiesta. Il sistema di montaggio della puleggia motrice è tale da garantire il mantenimento dell’orizzontalità della stessa, in caso di cedimento dei cuscinetti. “Stella blu 3” sulla Majella Ccm ha collaborato al rilancio della Majella, in provincia di Chieti, attraverso la realizzazione della sciovia “Stella blu 3”. STAZIONE MOTRICE-TENDITRICE COMPATTA a nuova sciovia realizzata da Ccm per la Ltenditrice Majella dispone di una stazione motricecompatta: la puleggia motrice è a sbalzo sovrastante l'argano, con un motoriduttore, della ditta Sew Eurodrive, motore in corrente alternata e potenza pari a 30 kW, azionato da un’apparecchiatura elettrica con “inverter”, che consente la velocità variabile all’impianto con una punta massima di 2,80 m/sec. Il riduttore è del tipo a ingranaggi cilindrici, con rapporto di riduzione 1/67,4. Il sistema di montaggio della puleggia motrice è tale da garantire il mantenimento dell’orizzontalità della stessa, in caso di cedimento dei cuscinetti. L’accoppiamento tra motore e riduttore è ottenuto tramite un giunto elastico, e il riduttore è provvisto di un dispositivo antiritorno, agente in caso di mancanza di corrente. La stazione motrice e tenditrice è situata a valle, con tenditore idraulico, atto a garantire una tensione nominale pari a 6000daN (6116 kg.). I sostegni per ogni linea, sono n° 5 (n°10 in totale), del tipo a ritto centrale, inclinati trasversalmente con traversa per scartamento 2,50 ., recante le rulliere di linea. Questi sostegni sono inoltre corredati dell'attrezzatura antinfortunistica prevista dalle norme vigenti. 62 professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014 Cabine trasporto passeggeri per battipista Il rilancio della stazione, opera di giovani imprenditori locali, si articola su due punti di forza: il primo è “l’innovazione filosofica”, con occasioni di divertimento per i visitatori particolareggiate, e sempre diverse ogni fine settimana, indirizzate in modo specifico ai nuclei familiari e agli appassionati di snowboard. risulta Ilportante parco consorzio sarà diviso per quello aree, di aver offerto visibilità sia a livello concettualesui siamerper cati internazionali a località per le quello organizzativo: quali sarebbe impossibile reperire l“we_Ski”, il settore riservato le risorse finanziarie al fine di una agli sciatori; simile comunicazione. l“we_Jump”, uno snowpark con più di venti strutture, tra cuiil Questo consorzio ha anche “Jib-pipe”, “Spine drop” e una ligrande privilegio e compito di nea “Big Air”; assurgere a una vera e propria l “we_Fun”, iniziative eventi figura istituzionale, che ed si rappordi sport ta divertimento da pari con glilegate organiallo istituzioe anche in estate, tra cui nalinon, rappresentati dalle Province boarder cross, free e e della Regioni, così climbing come dalle società island; erogatrici di servizi funziobeauty nali all’esercizio della attività. l “we_Kids”, un sua accogliente Ancheattrezzata in virtù delcon forte peso mini che area giochi, l’economia animatori della neveeesprime, snowpark, il servizioil consorzio Dolomiti Superski didi baby-sitting; venta un soggetto istituzionale di primaria importanza ma al tempo stesso, se analizzato a fondo, anche con ricadute economiche CAPRARI contraddittorie. Il contributo alla ricerca scientifica Innanzitutto la sua attività, in particolar modo nella strategie di Da sedici anni, un team di ricerca britancomunicazione, si concentra nei nico autunnali, persegue l'ambizioso progetto mesi soprattutto attra-di sondare, con la trivellazione più profonda verso obsolete tabelle descrittive, di tutti i tempi, l'Ellsworth Lake: un lago espressione ripetitiva dei servizi subglaciale situato nella parte occidentale edell'Antartide, dei prezzi in per la stagione cerca di tracce di immivita prinente. mordiale. InTratutti annitecnologici, non si è anche mai ri-le gli questi strumenti usciti mercatonote unaal pompea presentare del marchio al modenese serie di neve. valori identificativi nati comparto dalla sintesi di montagna, neve e attività degliprevede impianti, L'operazione il re-che possano rappresentare dicupero di “carote” di l’elemento soli 100 ml per d'acqua stintivo tutti ciascuna, i singoli associati, che si stima quanto per risalgano l’unionea un che forma il milione diSuperski. anni fa. Dolomiti Giàprevedibilità durante la prima trivelLa e ripetitività, tanto lazione, effettuataquanto lo scorsodelle forme dei contenuti inverno,comunicazione, è stato possibile viene poi della raggiungere una profondità sopportata -e forse anche “giustidi 300 metri. ficata”- in particolar modo all’interPerdelle realizzare il progetto no riviste specializzate, se sono state impiegate pomconfrontata alla granitica immobipe Caprari. lità creativa del settore L'acqua, riscaldata a 90°C, sci alpino, ancorata a schemi degli è stata pompata nel foro di anni ’70; quasi che fosse ancora trivellazione con una pres- in auge la “valanga sione fino azzurra”. a 138 bar. Sono stati immessi circa Se questo consor210l’obbiettivo litri di acqua aldiminuto: zio è quello di diventare un'impresa contro il tem- il punto poiché, nonostante il diporiferimento delle località delle pompaggiolimitarne d'acqua calda, Dolomiti, la sua azione canale di trivellazione di invernali è eiliniziativa ai soli mesi soli 360 mmun ghiaccia peranche se in certamente errore, 0,6 cmcomprensibile, all'ora. parte considerate statirisorse realizzatifinanziarie. due canali di trivellaleSono ridotte zione, alle diversa cui estremità è stato strateginecessario Ma una visione creare una cavitàtrasformare delle dimensioni di un ca potrebbe questa container marittimo, al fine di compensare struttura dalle notevoli potenzialila pressione dell'acqua. tàUne boiler sviluppare le della singole econoindustriale potenza di 1,5 mie al mondo della neve, MW legate ha prodotto i 90mila litri d'acqua calsino a renderlo un organo istituda che sono stati immessi gradualmente zionale avesse il proprio priattraversoche tre bacini. mario obbiettivo nello L'alimentazione elettrica è statasviluppo affidata a economico e turistico della mondiversi generatori. tagna, nell’arco di dodici mesi. l“we_Food”, chalet ed aree food, con prodotti e cucina di qualità per soddisfare i palati più fini, in cerca di emozioni anche a tavola. Il secondo punto di forza è “l’innovazione tecnologico-strutturale” con: lil nuovo skilift di arroccamento “Stella blu 3”, efficiente, veloce; lil punto vendita mobile, grazie Vaunperò que-il a sitosottolineato interattivo, come traverso sto consorzio non riesca a reaquale sarà possibile prenotalizzare la propria funzione -e qui re e acquistare direttamente lo si fa riferimento al secondo tipo skipass dal pc di casa o anche dallo di struttura consorzialesmartphone; nel momento in cui la sua aziol chefinale ganelasi“Majelletta manifesta card”, all’utente rantirà sconti e offerte sintesi su tuttoedil attraverso il servizio, comprensorio, e l’accesso diretespressione dell’attività consorto alle piste, come un telepass; ziale. lwifi su tutta l’area; l skilift dotati di tornelli di ultiParadosso skipass ma generazione “Smart Gate Lo skipass giornaliero del DoloAxess”, che risulta migliorano e momiti Superski più caro del giornaliero dilevalle, sapendo che, dernizzano aree d'imbarco. in rarissimi casi, lo sciatore possa sciare da una valle all’altra nella singola giornata. Mentre i settimanali o gli stagiowww.ccmfinotello.com nali offrono sì una serie di servizi aggiuntivi, ma a costi maggiori. Questa situazione risulta paraNecessaria dossale eanche incomprensibile per la sterilizzazione l’utente finale, il quale si aspetComplessivamente, è statodelnecessario terebbe uno skipass Dolomiti far arrivare in-se volonon circa a100prezzo tonnellateinfedi Superski apparecchiature, da oltre 16milaal riore, rispettoinaparte quello di vallekm di distanza,prezzo, che, in considerevole mimedesimo ma con servizi sura, hanno dovuto sterilizzate: fra aggiuntivi di altoessere livello come, per queste, l'elettropompa sommersa Caprari esempio, un’assicurazione giorche, come ha sottolineato il direttore del naliera.Martin Siegert, "ha funzionato progetto Le ragioni di nonostante questa contraddiziosenza problemi", le condizioni ne possono essere diverse, tanto operative più avverse. note quanto sconosciute. Non va elettropompa comunquein acciaio dimenticaL'efficiente inox to applicazioni che tuttosommerse questo è può anche per stata accopdeterminarepiataun con allontanamento un motore svilupdell’utente pato finale e, soprattutto, da Caprari. delle famiglie prodotto sci; Con dal una potenza di 22 kW il a 400 V, la pompai consorproduce quale, anche attraverso alla profondità zi tanto conosciuti, non raggiunta riesce a portata dideicirca 300 nei l/ riversare leuna sinergie costi prezzi finali.min. Il suo diametro complessivo poi è di soli 146inmm. Va ricordato che, una economia evoluta, un prodotto o un Il gruppo, che lahasintesi una lun-di servizio risulta essere ghezza di 2,5 m e pesa 111 diverse professionalità, le quali inkg, è stato montato sulla tervengonotesta nel processo creativo di trivellazione con e produttivougelli in tempi successivi. d'acqua calda, che Considerare che già da sola ilpesa“prodotto 200 kg, neve” sia la per semplice una lunghezzasommatodi 1,4 m. ria di montagna+neve+società Per azionare l'unità, è stato d’impianti difabbricato risalita un da una tubo parte, d'alie strutture mentazione ricettive dall’altra, sacompatto, tutto rebbe un errore epocale: anche d'un pezzo, lungo 3200 m. perché queste spesso presentano obbiettivi e strategie in contrasto tra loro, anche all’interno della singola località. Un progetto inconsueto La grande sfida di un consorzio, Ilforte progetto, non ancora concluso, è costato della propria importanza fino ad oggi 9,2 milioni di euro. nell’economia della montagna e Con trivellazione di quest'ordine diè dellaunapropria rappresentatività, grandezza, tutte le parti in gioco si avquella diproverbialmente riuscire a coniugare reventurano in un campo altà imprenditoriali diverse, con il inesplorato. fineCaprari, ultimoil progetto di rendere il pacchetto Per è effettivamente invincentemaper sfidenell'ambito del mercato consueto, pur le sempre delle che, mai come prodotto. quello turistico, specifiche del proprio rappresenta un universo senza www.caprari.com frontiere. n L e nostre cabine sono progettate singolarmente per ogni battipista e costruite con allestimenti personalizzati per soddisfare le più diverse esigenze. L’impiego di materiali di primissima qualità, le finiture interne di prestigio e l’innovativa tecnologia costruttiva abbinata al moderno design che caratterizzano tutti i modelli da noi prodotti, garantiscono un trasporto dei passeggeri ottimale che coniuga la sicurezza con la comodità. Tre tipologie: l al posto del pianale posteriore, un telaio in acciaio, incernierato posteriormente e che anteriormente va in appoggio sul battipista mediante silent-block, che fa da basamento alla cabina stessa l al posto del pianale posteriore, un telaio in acciaio incernierato posteriormente e agganciato all'attacco del vericello, su cui va in appoggio mediante silent-block la cabina l cabina costruita direttamente sul pianale posteriore la cabina è fornita di: l struttura roll-bar l 1 porta di accesso con scaletta / pedana d’accesso con l telai alluminio omologati con cristalli fissi o scorrevoli l panchette in profilati di acciaio e alluminio, corrimano fornite complete di cuscini, schienali e cinture di sicurezza l fanali posteriori è realizzata in pannelli VTR sp 25mm con intercapedine in poliuretano ad alta densità assemblati con profilati alluminio, tetto realizzato in corpo unico di vetroresina rivestimento interno in panno fonoassorbente anticondensa pavimento in alluminio mandorlato verniciatura completa esterna optional: l oblò o aeratore a tetto l riscaldamento Webasto l telecamera 2 occhi l altri a richiesta CARROZZERIA CAVALLINI Srl Morbegno (SO) www.carrozzeriacavallini.com [email protected] Tel. +39 0342 610455 professioneMontagna n° 115/2012 professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014 45 63 fiere e convegni ALPITEC 2014 Il mondo funiviario per tre giorni a Bolzano ome mai prima, Alpitec C 2014 si annuncia evento catalizzante per il qualificato pub- blico del comparto funiviario, facendo per tre giorni di Bolzano la capitale del business della neve. L'evento internazionale biennale, fissato dal 9 all'11 aprile 2014, troverà inoltre, ancora una volta, valida sinergia nell'abbinata con Prowinter: la fiera dedicata al noleggio e ai servizi per gli sport invernali. Al di là delle attese per i numerosi visitatori, provenienti dall'arco alpino, ma ormai anche dai molti paesi emergenti nel mercato degli sport invernali, la Fiera internazionale della tecnologia alpina ed invernale di Bolzano sta dimostrando tutto il suo potenziale anche nei riguardi d'intere categorie d'imprenditori e professionisti del mondo del trasporto a fune. S'inizia il 9 aprile, con l'assemblea biennale dei funiviari di Tirolo e Alto Adige: una realtà che, volendo aggiungere anche il Trentino -secondo la concezione dell'Euregio: Tirolo-Alto Adige-Trentino- rappresenta di fatto una “regione” leader in Europa per gli sport invernali. Caratteristiche del territorio e qualità delle stazioni portano infatti a considerare nel suo insieme quest'area, a livello mondiale, il cuore del turismo invernale di tutto l’arco alpino, vantando complessivamente circa 10 mila ettari di piste da sci, servite da oltre 1600 impianti di risalita, nonché il record per i chilometri di piste da sci e per il numero dei pernottamenti e degli sportivi attivi. Ed è proprio per creare criteri di merito all'interno di questo mondo, che il 10 aprile, sempre nell'ambito di Alpitec, si terrà l'evento per la consegna degli “Award International Skiareatest”, che nella passata stagione ha visto in lizza ben quarantatre stazioni sciistiche distribuite a Nord e a Sud delle Alpi. L'11 aprile Fiera Bolzano ospiterà infine l'assemblea Anef- Associazione Nazionale Esercenti Funiviari, che riunisce imprenditori e gestori italiani del mondo degli impianti a fune. Anche la commissione giuridica dell'Oitaf Tra gli appuntamenti riservati ai super-tecnici, figura anche quello della “Quarta commissione” Oitaf: l'organizzazione internazionale dei trasporti a fune, presieduta dall'altoatesino Martin Leitner. L'incontro, in calendario il 10 e 11 aprile, sempre presso Fiera Bolzano, tratterà di problemi giuridici ed economici, “chiamando al tavolo di lavoro non solo costruttori e autorità, ma anche i concessionari, per una trentina di massimi esperti a livello mondiale, in rappresentanza di tutte le parti in causa”, come ribadisce l'ingegner Markus Pitscheider, direttore dell'ufficio trasporti funiviari della Provincia di Bolzano che, anche in qualità di responsabile della segreteria Oitaf, sta organizzando l'incontro. Sul tavolo, l'armonizzazione delle normative europee e l'attualizzazione di proposta di direttiva sulle concessioni, come anticipato da Michele Prota, collaboratore di Pitscheider, membro della suddetta commissione internazionale, nonché GRANDE SUCCESSO PER IL GRAN GALA’ INTERNAZIONALE DELLA MONTAGNA Presente in sala per il ritiro del premio: Andrea Zampatti dalla provincia di Brescia, premiato da Piermario Marcolin Presidente CAI-sezione di Bergamo. Platea gremita per la serata finale di OFF Consegnati i Premi Montagna Italia 2014 ai registi e ai fotografi Vince il film francese LE VILLAGE SUSPENDU di Véronique, Anne e Erik Lapied Premi speciali per Mario Curnis e Giovan Battista Cagninelli “Opi di Pietro Cavalosci”, fotografia vincitrice per la sezione PAESAGGI D’ITALIA. “Uno scatto perfetto per ritrarre una delle tante bellezze segrete d'Italia: l'antico borgo abruzzese di Opi, che sembra al tempo stesso a cavallo di un monte e del tempo.” Presente in sala per il ritiro del premio: Pietro Cavalosci, dalla provincia di Frosinone, premiato da Camillo (Mimmo) Pezzoli, Interior design della Maison Arreda che segue i progetti LESSMORE con gli arredi disegnati dall’architetto Giorgio Caporaso. Sabato 25 gennaio un pubblico di appassionati ha gremito la platea dell’Auditorium Piazza della Libertà di Bergamo che ha ospitato il Gran Galà Internazionale della Montagna: la cerimonia ha chiuso gli otto giorni all’insegna del cinema di montagna portati in scena dall’Orobie Film Festival, iniziativa organizzata dall’Associazione Montagna Italia. La serata si è aperta con i saluti iniziali della presentatrice Fabrizia Fassi. Il Gran Galà Internazionale della Montagna ha visto subito la premiazione delle opere vincitrici del concorso fotografico, selezionate dalla Giuria presieduta dal nuovo Presidente Marco Caccia, che ha accompagnato Fabrizia Fassi durante la consegna delle tre targhe inviate appositamente dal Senato della Repubblica: “I colori della preghiera” di Mauro Rovaris, fotografia vincitrice per la sezione TERRE ALTE DEL MONDO. “L'atmosfera quasi aliena del Ladakh, terra mitica fra Karakorum e Himalaya, si fonde magicamente con i colori della presenza umana, e il risultato è una fotografia che sa toccare le corde dei sentimenti e del misticismo.” Presente in sala per il ritiro del premio: Mauro Rovaris premiato da Marco Caccia, Presidente di Giuria del Concorso fotografico. “Tramonto sul Maniva” di Andrea Zampatti, fotografia vincitrice per la sezione OROBIE E MONTAGNE DI LOMBARDIA. “L'atmosfera sognante di questo crepuscolo trova il colpo di teatro nella luna piena e nello sbuffo di nebbia che pare levarsi verso di lei. L'equilibrio delle forme e dei colori ci regala una sensazione di maestosa serenità.” Il Gran Galà Internazionale della Montagna è proseguito con la premiazione dei documentari e film a soggetto vincitori, suddivisi nelle tre sezioni previste: - Orobie e Montagne di Lombardia; - Paesaggi d’Italia; - Terre Alte del Mondo. 64 professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014 “prima linea” dell'organizzazione dell'evento. L'assemblea dei funiviari di Tirolo e Alto Adige Il primo giorno, 9 aprile, si terrà, per la nona volta, l'assemblea congiunta biennale dei funiviari di Tirolo e Alto Adige: questi ultimi organizzati nell'Anef provinciale che, con ben 470 impianti, fa capo all'associazione nazionale degli esercenti funiviari. Siegfried Pichler, alla presidenza di Anef Alto Adige, afferma: “Abbiamo molto su cui confrontarci con i nostri cugini austriaci, tant'è che, al di là di appuntamento ufficializzati, come questo di Alpitec, da anni abbiamo un costante scambio attraverso partecipazioni ai vari incontri di lavoro all'interno di nostri singoli ambiti. “Fra le tematiche condivise c'è senz'altro quella dei giovani, con progetti per rilanciare lo sci nei riguardi delle nuove generazioni. Anche se con iniziative che riflettono le diversità di partenza: in Tirolo, e in Austria in generale, per tradizione esiste una forte collaborazione tra i gestori di stazione e le scuole dei sci, come peraltro tra altri attori pubblici e privati del comparto turistico. Mentre siamo senz'altro molto più vicini e simili quando ci troviamo ad affrontare problemi ambientali e urbanistici, confrontandoci anche su iniziative legislative”. Chiediamo a Pichler quali sono, per contro, gli esempi virtuosi altoatesini (e italiani) nei confronti di Tirolo e Austria in generale. “Senz'altro, noi siamo partiti molto prima con i sistemi d'innevamento, già all'inizio degli anni '80, e anche con la concezione dei collegamenti intervallivi: due tematiche con cui tirolesi e austriaci si stanno ancora confrontando, potendo peraltro contare su un'attenzione e un sostegno del mondo politico che rispecchia l'importanza assoluta dello sci e della montagna nell'immagine e nel contesto sociale e turistico dell'Austria. “Peraltro, nella realtà altoatesina, sono orgoglioso di poter affermare che, al di là di quanto fatto nei comprensori più grandi e in vista, risaputo da tutti, siamo riusciti anche portare avanti una politica dei piccoli impianti di paese, che per noi rappresentano una vera e propria palestra a cielo aperto dedicata agli abitanti, ma soprattutto con il proposito di avvicinare allo sci le nostre nuove generazio- fiere e convegni ni. E siamo comunque grati alla politica di poter disporre di una legge provinciale nel comparto industria, che considera l'utilità degli investimenti che si effettuano su impianti a fune, ma anche innevamento e mezzi battipista”. Gli operatori dell'ambito funiviario che interverranno dell'assemblea delle associazioni di categoria di Tirolo e Alto Adige saranno almeno duecento: un target consistente e soprattutto molto qualificato e decisionale che, ovviamente e per “attrazione fatale”, passerà dalla sala congressi ai corridoi espositivi di Alpitec. Premiazione “International Skiareatest” Il secondo giorno di Alpitec (10 aprile) tornerà di nuovo a Bolzano l'evento per l'assegnazione degli award alle migliori stazioni sciistiche dell'inverno 2013/2014. Dietro il marchio “Skiareatest” c'è l'dea di Klaus Hönigsberger, esperto austriaco del mondo turistico e funiviario, nata e decollata quasi vent'anni fa, con l'intenzione di creare delle categorie di merito per le numero- se stazioni invernali dei cinque paesi dell'arco alpino: Austria, Svizzera, Italia, Slovenia e Francia. Le categorie “Skiareatest” sono ormai riconosciute quali indicatori non solo di qualità dell'offerta turistica, ma anche per quanto concerne più strettamente l'organizzazione e la sicurezza di stazione. I vincitori sono selezionati in base a verifiche effettuate durante la stagione invernale, con criteri che riguardano specifiche nicchie dell'offerta turistica, tra le quali: impianti a fune, piste, ristoranti, locali aprés-ski, scuole di sci, sportshop e offerte per bambini. I giudizi sono quelli espressi da un team di ben 220 esperti, che visitano anonimamente le stazioni, prendendo in esame qualità e livello di manutenzione degli impianti di risalita, preparazione delle piste, efficienza dei sistemi d’innevamento, snowpark, nonché la cortesia del personale funiviario e altri aspetti rilevanti per definire il livello dell’offerta turistica. Nella sola stagione invernale, 2012/2013 sono state visitate 43 stazioni sciistiche. www. skiareatest.com L'assemblea Anef per il nuovo presidente Tempistiche, luogo e l'opportunità di contatti e aggiornamenti fanno di Alpitec il posto giusto per chiamare a raccolta anche i membri dell'associazione nazionale esercenti funiviari, che nel 2014 assume particolare rilevanza, in quanto avrà carattere elettivo. Sandro Lazzari, presidente di diversi mandati -più precisamente, dal 1991- ha infatti annunciato l'intenzione a non ricandidarsi. A ribadire importanza e ruolo dell'Anef, basta ricordare alcuni numeri: l'associazione è il punto di riferimento dei gestori di oltre duemilaseicento impianti a fune, distribuiti nelle circa quattrocento stazioni montane italiane; una realtà imprescindibile per l'insieme della complessa e prestigiosa macchina del turismo invernale nazionale che -ricordiamo con l'occasione- rappresenta una quota pari a circa il 20% dell'intero mercato europeo della “vacanza sci”, e che è in grado di produrre un indotto turistico moltiplicabile da quattro a otto volte lo specifico fatturato. Secondo le ultime rilevazioni dell'osservatori turistico “Skipass”, il comparto invernale vanta un fatturato complessivo pari a circa 9,4 miliardi di euro che, a livello nazionale, rappresentano il 10,8% del complessivo sistema turistico italiano. I dati aggiornati all’inverno 2013/2014 segnalano inoltre un totale di 7.111 chilometri di discese percorribili, regolarmente battute e servite dal parcoimpianti a fune citato sopra, con un'altissima percentuale di copertura con sistemi d'innevamento programmato; cui si aggiungono altri 258 piste/anelli per lo sci di fondo, per un totale di 2.160 chilometri di tracciati. E i costruttori d'impianti a fune, di cannoni da neve, di mezzi battipista e di tutti i prodotti necessari per allestire e gestire una stazione montana sono presenti ad Alpitec proprio per incontrare questo loro specifico target di clientela che, ad ogni nuova edizione, si rivela sempre più rappresentativa: in termini quantitativi, qualitativi, ma anche per aree di provenienza. n FRESANEVE IDROSTATICHE PRESTAZIONI. TECNOLOGIA. INNOVAZIONE. 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Leitner 11-29-65 lKÄSSBOHRER GELÄNDEFAHRZEUG 3a di copertina lLEITNER 6-7 9 - 11 aprile 2014 | Bolzano lLISKI 19 57 lMND MBS 17 MND TAS 61 lMOUNTAIN PLANET/SAM 27 lNONSOLOMOTO 55 lPRINOTH 2a di copertina lSPM 59 lSUNKID 45 lTEAM SERVICE 23 l TECHNOALPIN/ MYNEIGE 3 c/sommario lWOODFORD MFG. CO. 9 lMICROGATE Unica fiera B2B in Europa DEL NOLEGGIO E DEI SERVIZI PER GLI SPORT INVERNALI L’appuntamento di fine stagione Fiera internazionale del noleggio e dei servizi per gli sport invernali DA NON PERDERE mer-gio: 9.00-18.00 ven: 9.00-17.00 INSIEME AD ALPITEC 2014 Organo Ufficiale dell’Associazione PIM Professionisti In Montagna Organo Ufficiale del Collegio Nazionale Dei Maestri di Sci Italiani Direttore Responsabile Aldo del Bò di Torre Rotonda Direttore Editoriale Roberto Binda Redazione Nicoletta Zardini (Coordinamento edit.) Collaboratori: Alessandro Conci, Gianandrea Gei, Marco Del Zotto, Rosetta del Bò Diffusione nazionale 2014 Anno XXVII° N° 125 Gennaio/Febbraio 2014 FIERA INTERNAZIONALE PER LA TECNOLOGIA ALPINA E INVERNALE Forum PREMIAZIONI & CONFERENZE www.prowinter.it PWI14-1151337-210x145-it.indd 1 66 professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014 30/09/13 17.01 13-11-2013 sons. 600 E+ PistenBully 600 E+ Novità mondiale! 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