Anno XXVII° n° 125 Gennaio/Febbraio 2014

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Anno XXVII° n° 125 Gennaio/Febbraio 2014
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WINTER 2012/2013
Neve e valanghe
Bilanci di un inverno anomalo
professione
MONTAGNA
p.42
Anno XXVII° n° 125 Gennaio/Febbraio 2014
OSSERVATORIO LEGALE
Il caso
Michael Schumacher p.20
OLIMPIADI SOCHI 2014
Alla roulette russa...
"les jeux sont faits"! p.46
OSSERVATORIO TURISTICO
TrentinoMonitur: buon inizio di stagione
in un mercato che cambia p.3
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OSSERVATORIO TURISTICO DELLA MONTAGNA/winter 2013/2014
TRENTINOMONITUR
Buono l'inizio
in un mercato che cambia
Ecco i risultato di quanto raccolto ed elaborato in tempi strettissimi dall'osservatorio
del servizio turismo del Trentino, attraverso oltre cinquecento risposte arrivate dal target
dei millecinquecento operatori referenziati. Importante sottolineare che la funzione
dell'osservatorio provinciale è quello di ottenere rapidamente riscontri da parte dei vari
attori del comparto turistico, per poter disporre d'indicatori di mercato e di tendenza,
utili a correggere la rotta “durante il viaggio”.
Ma senza specifiche velleità di tipo statistico, -come sottolineato dai responsabili del
servizio. Le statistiche competono allo specifico ufficio provinciale richiedendo -peraltro- tempistiche e modalità ben diverse.
Valutazione
delle festività natalizie
e prenotazioni
Come ogni anno, al termine delle festività
natalizie, è stata effettuata un’edizione di
TrentinoMonitur, per raccogliere delle valutazioni sull’apertura della stagione invernale
e sulle prenotazioni fin qui acquisite per il
prosieguo della stagione.
Le risposte pervenute sono state 524, con
una discreta presenza anche di risposte tra
le strutture ricettive dell’extralberghiero, oltre
che degli alberghi: presenti questi ultimi con
290 testimonianze.
Come evidenziato anche nelle precedenti
edizioni di TrentinoMonitur, non si tratta di
un campione statisticamente significativo.
Tuttavia, il numero sufficientemente elevato
di risposte permette di cogliere alcune evidenze, anche alla luce della comparazione
con i risultatati emersi da analoghe rilevazioni condotte nel triennio precedente.
Inizio più positivo
delle previsioni
Circa otto operatori su dieci giudicano positivamente l’apertura della stagione invernale, assegnandole una valutazione buona (in
prevalenza) o ottima (poco più di un quinto
dei rispondenti), migliore delle stesse previsioni.
Rispetto agli anni passati, la percentuale di
coloro che si dichiarano soddisfatti o molto
soddisfatti è in decisa crescita, e questo rafforza ulteriormente la positività riscontrata.
Meno di un quinto di operatori si dichiara
poco o per nulla soddisfatto.
La soddisfazione espressa dagli operatori
delle strutture ricettive alberghiere sembrerebbe lievemente superiore alla media.
La soddisfazione appare generalizzata e più
alta della media provinciale in tutti gli ambiti
montani, anche in quelle aree che gli scorsi
anni avevano evidenziato non poche difficoltà, soprattutto a causa di uno scarso innevamento.
Valutazioni
zona per zona
La valutazione ampiamente positiva riguarda sia il Trentino orientale che quello occidentale. Nove operatori su dieci di Fiemme
e Fassa, come pure quelli di Rendena-Campiglio e Val di Sole, esprimono valutazioni
buone o ottime, superiori alle aspettative.
Leggermente più contenuta la valutazione
media positiva (circa otto operatori su dieci)
espressa dagli operatori di Primiero e San
Martino e dell’Altopiano della Paganella.
Moderata soddisfazione (circa due terzi di
operatori) anche sugli Altipiani di Folgaria,
Lavarone e Luserna.
Per le altre aree, meglio Trento di Rovereto (dove peraltro anche qui sei operatori su
dieci esprimono soddisfazione).
Gli operatori della sponda trentina del lago
di Garda esprimono invece, dal canto loro,
una soddisfazione relativamente più contenuta, con la metà soddisfatti e gli altri meno.
Occupazione
dei posti letto
La valutazione positiva riceve una conferma
nella risposta relativa al tasso di occupazione dei posti letto.
Poco più del 15% solamente dichiara che,
durante le festività natalizie, la sua struttura
ricettiva presentava un tasso di occupazione dei posti letto inferiore alla metà della capienza totale, a fronte di circa un quinto di
operatori che dichiara una piena occupazione, e poco meno della metà dei rispondenti
IN SINTESI...
L’avvio della stagione invernale, e in particolare le festività natalizie, grazie anche
a un buon innevamento, sono valutati nel
complesso positivamente dagli operatori
trentini: e meglio dello scorso anno, che
già aveva evidenziato buone soddisfazioni.
l Meno positivo il livello di prenotazioni acquisite per il prosieguo della stagione, che
risultano in calo se comparate con quanto
evidenziato nelle precedenti stagioni invernali.
l La clientela individuale e fidelizzata è largamente prevalente, ma quote crescenti di
strutture ricettive si affidano al turismo intermediato e soprattutto ai portali di prenotazione online.
l Prevale il pessimismo circa una possibile inversione del ciclo economico con una
uscita dalla crisi, anche se l’esigua minoranza di chi ravvisa qualche segnale di miglioramento appare in crescita rispetto agli
anni scorsi.
che dichiara tassi di occupazione superiori
al 70% della capienza totale.
Addirittura migliore risulta la situazione negli
alberghi.
Questi risultati, nel complesso, confermano
e migliorano quanto evidenziato nel triennio
precedente.
Se si guarda ai singoli ambiti, i tassi di occupazione dei posti letto dichiarati per le festività natalizie sono coerentemente speculari
alla soddisfazione espressa.
Circa nove operatori su dieci di Rendena e
Campiglio, della Valle di Sole, della Valle di
Fassa dichiarano, per il periodo esaminato,
la piena occupazione o, quanto meno, un
tasso di riempimento superiore al 70% del
totale posti letto.
Seguono, con tassi di occupazione leggermente più contenuti, la Valle di Fiemme, la
Paganella, lo stesso Primiero e poi gli Altipiani di Folgaria, Lavarone e Luserna.
Permanenza
e capacità di spesa
Il comportamento dei turisti ospiti, e in particolar modo la durata della loro permanenza e le spese sostenute, al confronto con le
passate stagioni, vengono giudicate dai partecipanti a TrentinoMonitur in modo piuttosto
differenziato.
Coloro che registrano un peggioramento dal
lato della spesa sostenuta dai turisti e della
loro permanenza media sopravanzano leggermente quelli che invece registrano degli
incrementi.
Ma, in entrambi i casi, si tratta di due minoranze.
La quota maggioritaria si riparte tra coloro
che non registrano cambiamenti rispetto agli
anni precedenti e coloro che, invece, a froncontinua a pag. 8
professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014
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Sommario
39
16
30
45
OSSERVATORIO TURISTICO/WINTER 2013/2014
3
TRENTINOMONITUR
Buono l'inizio in un mercato che cambia
l
PRIMO PIANO
12
AXESS & DOLOMITISUPERSKI
l
Una partnership di successo
SPECIALE SICUREZZA AREA SCIABILE E TERRITORIO
16
CAA POLIZIA MOENA
Sempre in pista gli “angeli blu”
l
del servizio sicurezza e soccorso
27
22
62
Sherpa: anche soccorso in pista
per un mezzo da lavoro a 360°
l GEA FUN SPECIALIST
Un contributo per l'educazione (non solo) alla sicurezza
l LISKI
“Pacchetto sicurezza”
per note stazioni e grandi eventi
l Winter 2012/2013
Neve e valanghe
Bilanci di un inverno fuori dalla norma
di Mauro Valt
l MOBOTIX
Videosorveglianza di qualità
per il controllo del comprensorio
l INTERCOM DR. LEITNER
La motoslitta con rimorchio per gli agenti del soccorso piste
OLIMPIADI SOCHI 2014
46
Alla roulette russa... “les jeux sont faits”!
La nuova frontiera arriva fino al Caucaso
l
l
I partners tecnici di Sochi 2014
AMBIENTE E TERRITORIO ALPINO
50
ARGE ALP
“Alp.in.ski-Best practices
l
l I
dati dei soccorsi effettuati
dalla Polizia di Stato nella stagione 2012/2013
l L'incidente di Michael Schumacher
Lo sci fuoripista e il nuovo “attacco”
dei media alla montagna
di Marco Del Zotto
l Il film “Euregio” rivolto ai giovani
di Alessandro Conci
l 24HASSISTANCE
I primi dati Snowcare:
piste piene, meno incidenti
l FAR RETI
“Protezione, delimitazione, sicurezza, personalizzazione”
l MND Italia
La sicurezza parte dall’informazione
l SPM-SPORTS EQUIPMENT
Materassi Ts10: caratteristiche esclusive
l ALPINA SNOWMOBILES
4
professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014
nelle stazioni sciistiche alpine”
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41
40
45
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MOTORI SULLA NEVE
53
SNOPEX
La motoslitta da lavoro “number one”
l
l KÄSSBOHRER GELÄNDEFAHRZEUG AG
A San Vigilio di Marebbe il primo PistenBully 600 E+
L'OPINIONE
56
Una “class action” per la montagna?
l
di Aldo del Bò
DALLE AZIENDE
58
LEITNER ROPEWAYS
Anche in Azerbaigian la limousine che viaggia sul filo
l
l DEMAC/LENKO
A Colfosco, sulla Sotdlijia, lungo il mitico Sellaronda
l TECHNOALPIN
Affidabilità ed efficienza grazie al “servizio clienti”
l CCM FINOTELLO
Una novità tecnica, due sciovie, ricambi e componenti
l CAPRARI
Il contributo alla ricerca scientifica
l SUNKID
Con il “moving carpet” da Nova Levante alle piste
FIERE E CONVEGNI 64
ALPITEC 2014
Il mondo funiviario per tre giorni a Bolzano
l
12
professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014
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OSSERVATORIO TURISTICO DELLA MONTAGNA/winter 2013/2014
te di una tenuta del numero dei turisti, evidenziano un calo della permanenza e della
spesa media.
Nel confronto con il precedente triennio, la
quota di chi ha registrato aumenti -sia di
turisti che della permanenza e della spesa
media individuale- appare in crescita, a conferma della complessiva valutazione positiva che quest’anno raccoglie maggiori adesioni degli anni scorsi.
Di contro rimane stabile rispetto allo scorso
anno (ma in calo rispetto alle due annate
precedenti) la quota di chi denuncia un minor numero di turisti, un decremento della
durata media della vacanza e minore spesa.
Formule
di permanenza
La formula di permanenza più gettonata dal
pubblico è il periodo delle 3/5 notti, che raccoglie più della metà delle risposte.
E’ una tranche che, dopo una crescita significativa nelle ultime tre stagioni invernali, denuncia una piccola battuta d’arresto.
Cresce in compenso la permanenza breve
fino a tre notti, e cresce leggermente anche
la permanenza media di una settimana.
Praticamente assente -come registrato anche nel triennio precedente- la permanenza
superiore alla settimana.
La durata della vacanza settimanale sembra
resistere meglio in Val di Fassa, Campiglio
e Rendena, e Valle di Sole, dove più del
40% degli operatori (in Val di Fassa quasi
la metà) dichiara che la permanenza media
prevalente dei propri ospiti è di una settimana (sei o sette notti): indice anche di un
orientamento dell’offerta a proporre di preferenza la proposta settimanale da sabato a
sabato.
Ben diversa la situazione in altri ambiti
montani: in Valle di Fiemme la tranche della settimana dei propri ospiti è testimoniata
come prevalente da meno di un quarto degli operatori, come pure sulla Paganella o in
DOLOMITI STARS
Natale bene, “nonostante tutto”.
Fiducia per il prosieguo di stagione
Positivo l'inizio stagione anche per il comprensorio bellunese,
nonostante il disagio e un po' di destabilizzazione delle prenotazioni dovuti al noto blackout post-natalizio. Ottimi riscontri
per il nuovo servizio di booking on line
e anche per il Dolomiti Ski Shuttle: il collaudato sistema di
transfer con gli aeroporti di Treviso e Venezia.
Anche lo staff di Dolomiti Stars ha puntualmente divulgato i
risultati delle festività, il 10 gennaio 2014. Con il week-end
dell’Epifania le lunghe vacanze natalizie sono andate definitivamente in archivio anche nell’area dolomitica bellunese che
include Civetta (Alleghe, Selva di Cadore, Val di Zoldo), Falcade-Passo San Pellegrino e Arabba-Marmolada.
“Possiamo dire di essere abbastanza soddisfatti, nonostante le
evidenti difficoltà che ci sono state a seguito delle abbondati
nevicate, principalmente subito dopo Natale, ma in parte anche
all’Epifania, con il blackout che ha causato non pochi disagi
in molte parti della provincia”, spiega il direttore di Dolomiti
Stars Stefano Mannelli.
“Certo, questa situazione ha provocato scompiglio, ci sono
state disdette di prenotazioni negli hotel, per paura della situazione creatasi. Però poi l’emergenza è stata risolta e, dal punto
di vista delle presenze, fortunatamente non è andata poi così
male.
“Natale è stato un ottimo banco di prova per il nostro nuovo
sistema di booking online https://booking.dolomiti.org, che
ha dimostrato di essere uno strumento molto valido- continua
Mannelli.
“Subito dopo le festività, giorno dopo giorno, abbiamo riscontrato un sensibile aumento di prenotazioni in tutta l’area
Dolomiti Stars. “Questo ci fa molto piacere, significa che con
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professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014
Primiero, dove questa percentuale scende
sotto il 20%.
Di contro la durata più gettonata in questi
ambiti è compresa tra le tre e le cinque notti:
più di un weekend lungo, ma meno di una
settimana.
Permanenze brevi invece nelle aree urbane
e sul lago di Garda (qui nessun operatore
indica per i propri ospiti una permanenza
prevalente di una settimana).
La maggiore o minore lunghezza della vacanza, oltre che alle singole destinazioni
turistiche, appare associata anche alla tipologia ricettiva, come già rilevato negli anni
scorsi: relativamente più breve è, ad esempio, negli agritur o nei b&b; e più lunga nelle
strutture ricettive alberghiere.
L'evoluzione
dell'offerta-sci
Nella stagione invernale, in particolare negli ambiti montani, l’offerta sci rappresenta il punto di forza delle destinazioni, e la
motivazione di vacanza espressa dai turisti
riferita a questo prodotto turistico appare
prevalente. Nell’ultimo ventennio, in Italia,
i praticanti lo sci sono fortemente diminuiti,
rimpiazzati sulle piste da sci da numerosi turisti stranieri.
Questa diminuzione sembrerebbe essere
colta anche dagli operatori di TrentinoMonitur, anche se il fenomeno non appare univoco. Infatti, se circa un quinto di operatori
registra tra i propri ospiti un minor numero di
sciatori (percentuale in crescita negli ultimi
quattro anni), poco meno evidenziano invece un aumento (contenuto o significativo), a
testimonianza di come si assista anche ad
un relativo ricambio di clientela; e a come
l’interesse per lo sci, prodotto senz’altro maturo, riesca a intercettare ancora nuovi praticanti.
Questa valutazione sul numero di turisti
sciatori, filtrato dalla sensibilità dei singoli
operatori e dal loro osservatorio privilegiato,
nasconde profonde differenze tra un ambito
il nuovo portale, dedicato in particolare al “self made travel”,
abbiamo guardato nella giusta direzione.
“Tra i numerosi servizi offerti dal sistema di booking c’è anche quello che ci permette di avere un feedback diretto con il
cliente. Infatti tre giorni dopo la partenza dall’hotel, il cliente
riceve una e-mail nella quale è invitato a esprimere il proprio
parere su alcuni aspetti, che vanno dal giudizio sulla località,
al servizio di booking, passando per gli aspetti del trattamento
ricevuto e l’ospitalità delle strutture. Fino ad ora abbiamo avuto
molti giudizi positivi su tutti i fronti.
“Viceversa, anche le critiche, qualora ci fossero, diventano
l’occasione per verificare il servizio e migliorare dove possibile.
“Come sempre, si è rivelato utilissimo anche il Dolomiti Ski
Shuttle, attraverso il quale -sempre su prenotazione (http://dolomitistars.dolomiti.org)- riusciamo a portare gli sciatori dagli
aeroporti di Treviso e Venezia, e dalla stazione di Mestre, direttamente fino qui nelle località di Dolomiti Stars.”
.“La neve caduta, oltre ai disagi, fortunatamente ha portato con
sè anche un panorama stupendo, assicurando piste in condizioni favolose- prosegue Mannelli.
“Condizioni che ci fanno guardare con fiducia e ottimismo ai
prossimi weekend e alle settimane bianche del mese di febbraio.
“Se, come da tradizione, durante il Natale, a farla da padrone
sono stati gli sciatori italiani, adesso -dopo l’Epifania- inizia
a esserci un’ottima affluenza anche da parte degli stranieri, in
particolare dall’Est Europa: con tanti croati ma anche russi e
ucraini: questi ultimi due gruppi di clienti, approfittano delle
vacanze per il capodanno ortodosso.
“Questi risultati sono anche il frutto dell’ottimo lavoro di promozione, soprattutto durante l’autunno, con azioni dirette mirate proprio sui mercati di queste nazioni. “Da evidenziare inoltre
la presenza di gruppi spagnoli, anche questi presenti grazie al
lavoro svolto in quel paese da Dolomiti Stars. .
dolomitistars.dolomiti.org
OSSERVATORIO TURISTICO DELLA MONTAGNA/WINTER 2013/2014
e l’altro, che rimandano alla diversa tipologia di turisti e ai diversi mercati presenti nei
singoli ambiti.
Ad esempio, in Valle di Fassa e in Valle di
Sole (ambiti che più di altri hanno saputo
intercettare il mercato russo), ma anche in
Valle di Fiemme -che per prima ha avuto,
durante la stagione invernale, una prevalenza di turisti stranieri rispetto a quelli nazionali- sono molti di più gli operatori che
dichiarano un aumento di turisti sciatori,
piuttosto che una loro diminuzione (per la
Valle di Fiemme e la Valle di Sole addirittura
il doppio).
Diversa invece la valutazione raccolta in altri
ambiti montani come l’altopiano della Paganella o il Primiero con San Martino di Castrozza dove, pur a fronte di quote significative di operatori che registrano un aumento
di sciatori, la quota che ravvisa invece una
loro diminuzione è molto più elevata.
Per non parlare degli Altipiani di Folgaria,
Lavarone e Luserna: qui più del 40% di
operatori è certo di una diminuzione di turisti sciatori, a fronte di una piccola quota di
operatori, pari al 5%, che la pensa diversamente.
Queste affermazioni discordanti evidenziano una sorta di specializzazione crescente
di alcuni ambiti per quanto riguarda l’offerta
sci, accompagnata alla capacità di riuscire a
rimpiazzare il venir meno dei turisti sciatori
italiani (fenomeno ampiamente conosciuto e
comprovato) con flussi analoghi o crescenti
di turisti stranieri praticanti lo sci.
Un’altra evidenza che ci suggeriscono queste diverse valutazioni degli operatori di uno
stesso ambito, apparentemente poco coerenti tra di loro, è come nella stessa area
tipologie ricettive simili intercettino target diversi.
Nei mesi invernali
a seguire...
Le festività natalizie sono caratterizzate, oltre che da tassi di occupazione delle strutture mediamente elevate, anche dalla prevalenza di un pubblico italiano.
I flussi di vacanzieri tendono a calare durante il mese di gennaio, complice anche la ripresa delle attività scolastiche.
Non mancano strutture ricettive aperte durante le festività che, per questa ragione,
decidono di chiudere nel mese di gennaio.
Una serie di domande di TrentinoMonitur ha
indagato il livello di prenotazioni acquisite
per l’intero mese di gennaio e per i due mesi
successivi di febbraio e marzo.
Il livello di prenotazioni acquisite riguardanti
il mese di gennaio non offre spunti particolarmente positivi, a conferma di quanto già
registrato anche lo scorso anno: cioè, che il
meccanismo della prenotazione con un certo anticipo è progressivamente calante.
La quota maggioritaria di strutture dichiara
un livello di prenotazioni acquisite che coprono meno del 30% dei posti letto, e tale
percentuale figura in crescita rispetto al
triennio precedente.
In compenso, calano le strutture che, grazie
alle prenotazioni acquisite, hanno una garanzia di coprire oltre il 50% della capienza
totale dei posti letto.
Non diverso l’andamento delle prenotazioni
per febbraio, mese deputato alle settimane
bianche e con flussi di turisti stranieri più significativi.
Anche per questo mese, rispetto al triennio
precedente, risulta in contrazione il numero
di strutture ricettive con prenotazioni in grado di garantire una copertura dei posti letto
superiore al 50% della capienza totale. E,
al contrario, risultano in crescita le strutture
ricettive con prenotazioni insufficienti per coprire più del 30% dei posti letto.
La situazione degli alberghi appare migliore rispetto alle altre tipologie ricettive ma,
anche per le strutture ricettive alberghiere,
il trend degli ultimi anni evidenzia una crescente difficoltà ad acquisire livelli di prenotazioni con largo anticipo.
Analoga situazione si conferma anche per il
mese di marzo, con una percentuale di posti
letto già prenotata da metà gennaio relativamente modesta.
Pochi hanno prenotazioni che impegnano
almeno il 40% della capacità ricettiva.
Anche in questo mese, la situazione sul versante delle prenotazioni già acquisite sembrerebbe peggiorata rispetto al triennio precedente: cresce la quota si strutture senza
prenotazioni e cala la quota con prenotazioni superiori almeno al 20% del totale posti
letto. Uno sguardo ai singoli ambiti evidenzia che, per tutto il trimestre gennaio/marzo,
il livello di prenotazioni già acquisite risulta
più elevato (con quote attorno al 40% di
strutture ricettive che dichiarano una copertura superiore alla metà dei posti letto per
gennaio e febbraio e al 20% per marzo) in
Rendena e Campiglio, nella Valle di Fassa
e in Valle di Fiemme; e poco al di sotto nella
Valle di Sole (qui però sei operatori su dieci
dichiarano coperture superiori al 20% della
professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014
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OSSERVATORIO TURISTICO DELLA
MONTAGNA/winter 2013/2014
IL PUNTO DI VISTA DEGLI OPERATORI
rentinoMonitur, come di consueto, ha permesso agli opeT
ratori di formulare proposte o anche critiche, con l’obiettivo
di migliorare costantemente l’offerta turistica del Trentino.
I punti di vista espressi sono stati numerosi e, di seguito, si
cercherà di sintetizzarli brevemente.
Il movimento per le vacanze di fine anno è stato soddisfacente,
a volte anche superiore alle aspettative.
Molti operatori sottolineano come siano state apprezzabili anche le nevicate, che hanno favorito un buon avvio di stagione.
Oltre, ovviamente, a una riconosciuta qualità delle strutture,
all’efficienza degli impianti e a piste ben preparate.
Il prosieguo della stagione dipenderà anche dal meteo, dalle
condizioni della neve, oltre che dalla tenuta dei mercati stranieri, che starebbero dando buoni segnali e risultati incoraggianti,
a differenza degli italiani, in calo evidente, che è sempre più
difficile intercettare dopo le festività, per le settimane bianche,
ma anche per short break.
Di qui, l’importanza sottolineata da più di un operatore di un
intelligente promozione sui mercati esteri: da quelli dell’Est (in
proposito, molti operatori apprezzano la crescente presenza di
turisti russi, con permanenze più lunghe e buona capacità di
spesa) a quelli più lontani.
L’ospite italiano -testimoniano gli operatori- continua a prediligere, nel Trentino invernale, i periodi di punta; e non premia i
periodi di bassa stagione, con prezzi più favorevoli.
capienza totale per il mese di marzo) e negli
Altipiani di Folgaria, Lavarone e Luserna.
Molto più critica riguardo alle prenotazioni
acquisite è la situazione in altri ambiti montani come il Primiero e l’Altopiano della Paganella.
Le prenotazioni
degli stranieri
In merito alle prenotazioni riguardanti i
mercati stranieri, la situazione sembrerebbe meno critica e ricalcare, nelle opinioni
espresse, tendenzialmente quanto emerso
anche nella scorsa stagione, quando il 43%
riteneva che le prenotazioni fossero rimaste
sostanzialmente stabili da un anno all’altro,
e la quota che riteneva fossero diminuite sopravanzava la quota di chi aveva registrato
un aumento di prenotazioni straniere.
Gli ambiti dove si registrano le quote più
elevate di operatori che indicano un aumento sensibile nelle prenotazioni da parte
di ospiti stranieri sono la Valle di Fassa, la
Valle di Fiemme e la Valle di Sole che, non
a caso, sono anche gli ambiti (unitamente a
Campiglio e Rendena, dove però la quota di
operatori che indicano un sensibile aumento di clientela straniera è più contenuto) nei
quali si raccoglie la soddisfazione più alta
per l’avvio della stagione invernale in corso.
I flussi stranieri sono associati positivamente a forme di turismo organizzato, ben più
presente nella stagione invernale rispetto a
quella estiva.
Oltre la metà delle strutture ricettive che
hanno risposto a TrentinoMonitur non hanno
lavorato durante le festività natalizie con il
turismo intermediato.
Tutta la loro clientela s'identifica con turismo
individuale.
La quota di strutture che ha operato in maniera significativa con il turismo intermediato
ammonta a poco meno di un sesto del totale, senza apprezzabili differenze tra strutture
alberghiere e non.
Prenotazioni
intermediate e web
Un poco più consistente la quota di strutture ricettive che durante le festività natalizie
ha lavorato invece con le Olta (Online travel
agency).
Chi non è stato affatto coinvolto ammonta a
una quota di poco superiore a un terzo.
Più di un quarto di strutture, invece, ha affidato le proprie sorti principalmente a questi
portali di prenotazione, dato che attraverso
questo canale, durante le festività natalizie, sono arrivate prenotazioni significative,
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professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014
E' un modello che riguarda le abitudini e i comportamenti consolidati, quasi di natura antropologico-turistica, non legato
semplicemente ai calendari delle vacanze, in primis quelli scolastici, perché non tutti sono condizionati da chiusure aziendali
o vacanze scolastiche.
Resta il fatto che il Trentino offrirebbe un’ottima vacanza anche
dopo l’Epifania, e pure a prezzi più convenienti.
Qualche operatore, in contrasto con queste affermazioni, dice
invece che tra i clienti si sta diffondendo una tendenza a cambiare periodo.
Ma si tratta di una minoranza.
Nell’insieme delle testimonianze, sembrerebbe di cogliere la
difficoltà del periodo successivo alle festività, che si somma a
una scarsa propensione alla spesa, soprattutto tra gli italiani, e
a una diffusa ricerca dei prezzi più bassi.
Più sintonia
con gli impiantisti
Che fare per migliorare l’attrattività del Trentino, delle destinazioni e, in definitiva, della singola struttura ricettiva?
Le aree d'intervento suggerite sono molteplici: da quelle di
contesto, come ad esempio favorendo l’intesa tra attori del territorio con una maggiore diffusione delle “guest card”, o facilitando i processi di mobilità, ad iniziare dagli skibus; o ancora,
migliorando il raccordo tra ricettività e impiantisti.
In proposito, le critiche mosse ai prezzi degli skipass (definiti
da qualcuno “imbarazzanti” e in qualche caso “più elevati del
costo della mezza pensione”) sono numerose; è necessario
non soltanto tenerli sotto controllo, ma anche “formulare offerte convenienti, biglietti che coprano -ad esempio- solo alcune
o addirittura superiori alle altre modalità di
prenotazione.
Queste percentuali riferite a forme di turismo intermediate da tour operator, agenzie
di viaggio e dalle Olta sono superiori presso
le strutture alberghiere rispetto alle altre tipologie ricettive, ed è presumibile che siano
destinate a crescere al di fuori del periodo
delle festività natalizie, quando la clientela
-come si è visto- è soprattutto individuale, di
nazionalità italiana e in larga misura fidelizzata.
Circa quattro strutture ricettive su dieci hanno infatti lavorato durante le festività natalizie con clientela esclusivamente o prevalentemente fidelizzata, vale a dire con clienti di
vecchia conoscenza.
Più di un terzo ha accolto invece prevalentemente una nuova clientela, senza apprezzabili differenze tra strutture ricettive alberghiere e non.
Quote di turismo intermediato, sia nella forma tradizionale che tramite le Olta, appaiono maggiormente presenti in Campiglio e
Rendena.
Alto turnover
e nuovi ospiti
Questi canali d'intercettazione della domanda sono associati positivamente a un turnover mediamente più elevato degli ospiti:
più della metà degli operatori di quest’ambito evidenziano la presenza significativa,
se non maggioritaria, di nuovi ospiti rispetto
alla quota dei fidelizzati.
Analoghe quote di operatori che evidenziano una presenza significativa di nuovi ospiti si registra anche in Valle di Sole, dove il
peso dell’intermediato tradizionale è però
molto più alto del ricorso alle Olta. E sull’Altopiano della Paganella, dove invece la situazione appare speculare a quella della
Valle di Sole: maggiore ricorso alle Olta e
meno a t.o. e adv tradizionali.
Il ricorso alle Olta e al turismo intermediato risulta relativamente più contenuto tra gli
operatori della Valle di Fiemme e della Valle
di Fassa: ma, anche qui, più della metà degli operatori evidenzia l’importanza dei nuovi turisti rispetto a quelli fidelizzati.
Il turnover di turisti più contenuto tra i diversi
ambiti montani, con una maggiore presenza
di clientela fidelizzata, si registra a San Martino e Primiero, dove peraltro circa un quarto degli operatori -una percentuale significativamente più alta di quanto registrato nelle
vicine Valli di Fassa e Fiemme- si affida alle
Olta in modo significativo.
OSSERVATORIO TURISTICO DELLA
MONTAGNA/winter 2013/2014
ore del mattino, che sarebbero più economici e verrebbero incontro alle esigenze di molti turisti”.
Prezzi stracciati
danno all'immagine
Ovviamente, a livello di prezzi, non mancano le numerose
critiche mosse alle strutture ricettive di livello superiore, che
qualche volta vendono a “prezzi stracciati”, con grave danno
d'immagine per il territorio.
Più di un operatore sottolinea la necessità e l’importanza di
riuscire a programmare il lavoro, dedicando tutto il tempo e
le energie necessarie, ancora prima dell’avvio della stagione, per rispondere alle numerose richieste di informazioni: è
molto importante rispetto al risultato finale -pur nella consapevolezza delle crescenti difficoltà- chiudere le contrattazioni,
perché l’ospite è sempre più attento ed esigente nel comparare
diverse offerte.
Il ruolo dei
mercatini di Natale
In merito all’animazione, forse il ruolo più importante, almeno
nella prima parte della stagione invernale, lo occupano i mercatini di Natale.
E da qui partono delle considerazioni che sono spesso coerenti, univoche, talvolta invece non prive di diversità di vedute:
tra chi li considera utili e chiede di allungarne il periodo fino
all’Epifania -come fatto in alcune località-; e chi invece, al pari
di altri eventi di spicco (dalle universiadi ai mondiali juniores) considera che di queste proposte beneficino solo poche
strutture.
Segnali d'inversione
di tendenza
Forse, grazie alla valutazione positiva
espressa sull’apertura della stagione invernale, più operatori degli anni scorsi intravedono, rispetto alla crisi, qualche timido segnale d'inversione di tendenza, anche se ben
più della maggioranza assoluta continua a
nutrire sentimenti negativi e previsioni pessimistiche.
Un’esigua minoranza intravede decisi segnali
di inversione di tendenza.
n
69 Ranger
Alpine 1200 4-TEC
FRIULI VENEZIA GIULIA
Promotur inizia male
ma vedremo alla fine
N
onostante l'incremento a due cifre rilevato a consuntivo
della passata stagione, l'intervento regionale e il cambiamento societario, Promotur torna nel mirino della stampa locale per le continue difficoltà. E per il calo marcato di sciatori
rilevato nel mese di dicembre. Sotto accusa l'atavico squilibrio, mai colmato, dovuto alla carenza di posti letto.
Quanto pubblichiamo è frutto di notizie pubblicate da “il messaggero veneto” l'11 gennaio 2014, dove si osservava che
“costerà cara per le casse della Regione la diminuzione di
presenze di questo primo mese di stagione sciistica: il calo
del 35% di sciatori fatto registrare nei cinque poli Promotur,
ha fatto scendere di circa 1 milione di euro gli incassi”.
L'articolo riporta inoltre che se, nella scorsa stagione, fino
agli inizi di gennaio, in Promotur erano entrati 3,5 milioni di
euro, quest’anno sono poco più di 2,5 milioni. E si spera di
poter recuperare durante la stagione.
“L’obiettivo è raggiungere i numeri dell’ultima stagione, quando i poli del Fvg registrarono oltre 460 mila presenze.
Per ora i numeri parlano di 110 mila sciatori (contro i 170
mila dell’anno passato).
“Un tema molto sentito in Fvg, con la politica di investimento
realizzata dalla Regione (attraverso Promotur) negli ultimi 15
anni che è finita sul banco degli imputati: 261 milioni di euro
che, non sempre (vedi il caso di Sella Nevea) hanno prodotto
i risultati sperati”.
"http://messaggeroveneto.gelocal.it/polopoly_
fs/1.8448216%21/httpImage/image.jpg_gen/derivatives/landscape_660/image.jpg" \d
Adventure
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Gran Tourer 600 E-TEC
Xtrim Commander
800R E-Tec
D'altronde è risaputo che i problemi del turismo invernale
regionale è questione di posti letto, sempre evidenziata ,ma
mai risolta, né con l'occasione delle universiadi, né con la
gestione di Josep Ejarque, il manager passato per “Turismo
Fvg” -nel curriculum: da Barcellona a Torino 2006... e oggi a
capo di una società di consulenza per le destinazioni turistiche-. Un Ejarque che, grazie al bando lanciato dalla Regione,
sembra si appresti a tornare in Friuli.
Anche il consigliere del Pd, Enzo Marsilio, che quando il piano industriale di Promotur fu pianificato, sedeva tra i banchi
della giunta Illy, ha dichiarato a “Il messaggero”:
“Il progetto complessivo andava al di là degli investimenti
su piste e impianti, prevedendo l’incremento dei posti letto
alberghieri.
“Fino a oggi il pubblico ha fatto la sua parte, migliorando l’offerta sciistica. A mancare è stata la parte privata o pubblicoprivata, che non è riuscita a realizzare nuovi posti letto”.
Il ridotto sviluppo dei poli Promotur, per Marsilio, va addossato anche a Turismo Fvg: “E’ mancato un accompagnamento
promozionale adeguato agli investimenti.
“Non è stato possibile completare il percorso avviato -precisa
Marsilio- ma i soldi spesi per impianti e piste hanno comunque avuto il merito di tenere a galla la montagna in questi
anni: senza questi investimenti cosa avrebbero fatto i nostri
poli turistici? Il bilancio di Promotur non va misurato sugli
incassi o sulle perdite, ma sull’indotto che produce in Alto
Friuli”.
http://messaggeroveneto.gelocal.it/cronaca/2014/01/11/
news/sci-in-crisi-il-buco-e-gia-di-un-milione-fo to-1.8448201
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professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014
11
PRIMO
PIANO
AXESS & DOLOMITI SUPERSKI
Una partnership di successo
Era la stagione 2003/2004 quella che ha visto debuttare
il sistema Axess di ticketing e controllo accessi
nel Dolomiti Superski: il consorzio impiantistico più vasto
del mondo, il cui presupposto fondativo si basa
sulla sofisticata formula di ripartizione degli incassi.
La nuova partnership si basava allora e si basa tuttora
su alcuni punti cardine: in primis, la condivisione
della filosofia “open system”, con l'obiettivo
di sviluppare insieme prodotti, soluzioni e servizi
improntati a criteri costantemente moderni e flessibili.
A dieci anni dall'inizio del sodalizio con la casa austriaca,
rappresentata in Italia dalla filiale di Bolzano guidata
da Danilo Poda, è pronta la seconda fase, caratterizzata
sul campo dall'adozione dell'ultima generazione di varchi,
in grado di dialogare in modo sempre più raffinato
con gli utenti sciatori e di fornire, di conseguenza,
servizi sempre più precisi e performanti.
Senza dimenticare i meno visibili vantaggi gestionali.
allora ricordiamo ancora
E
una volta i numeri del Dolomiti Superski, per inquadrare
meglio e apprezzare l'attività di
armonizzazione necessaria alla
gestione di un consorzio così
vasto e dinamico: stiamo parlando di quattrocentocinquanta
impianti di risalita per 1600 chilometri di piste, gestiti da centotrenta società distribuite su
dodici valli dolomitiche, incluse
nelle province di Trento Bolzano
e Belluno: una realtà che alcune
frange autonomiste vorrebbe diventasse una vera e propria regione dolomitica unica.
tecnologici costantemente adeguati e particolarmente evoluti.
Complice magari lo sbandieratissimo riconoscimento di patrimonio naturale che l'Unesco
ha attribuito a questa incredibile
barriera corallina del mare della
Tetide, databile 250 milioni di
anni fa, trasformatasi in rosate montagne fossili, uniche al
mondo.
“Secondo gli esperti, la nostra
realtà imprenditoriale corrisponde al modello “community
base”, quello formato da tanti
attori coinvolti. E che si differenzia notevolmente rispetto al
“corporate model”, dove proprietà e imprenditorialità si concentrano su uno o pochissimi
soggetti, e dove prevale una
managerialità
centralizzata”,
introduce subito Thomas Mussner, il nuovo direttore generale di Dolomiti Superski, che
ha preso il posto dello storico
condottiero Franz Perathoner,
socio fondatore nel 1974, diventato direttore cinque anni dopo,
mantenendo le redini fino all'ottobre 2012, ma di fatto rimasto
al fianco del giovane successore fino al termine della passata
stagione: “per assicurare un
passaggio dolce”.
In casa Dolomiti Superski
Assieme a Danilo Poda, responsabile Axess Italia, siamo
arrivati fino a Ortisei, nel nuovo
quartier generale del Dolomiti
Superski, per parlare con i diretti interessati dei risultati e dei
nuovi obiettivi, per i quali è necessario disporre di strumenti
Organizzazione sofisticata
Queste premesse storiche,
socio-economiche, con i numeri che quantificano territorio e
patrimonio imprenditoriale del
Dolomiti Superski, ci avvicina
alla complessità organizzativa
e gestionale, delineata peraltro puntualmente da Mussner e
12
professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014
staff informatico con un rapido
excursus: sull'attività costante
del comitato tecnico -che decide
e indirizza-; su incontri e riunioni
cadenzati; su continui “momenti
di sincronizzazione”, necessari
per recepire le linee guida, per
attuare aspetti puramente gestionali, come per condividere le
strategie di marketing.
E' stato addirittura elaborato un
manuale “total quality”, dedicato
non solo ai direttori dei singoli consorzi di valle, ma anche a
tutti gli attori della macchina turistica che intendono a loro volta “sincronizzarsi” con gli obiettivi e l'operatività del “grande
motore” Dolomiti Superski.
“Siamo in una vera e propria filiera -commenta Thomas Mussner- dove c'è un continuo dinamismo e c'è spazio per una
concorrenza interna, da sempre
molto positiva”.
Scendendo lungo la piramide
organizzativa, questa sincronizzazione viene applicata anche
level-to-level, come nel caso dei
capo cassieri e dei responsabili di cassa delle singole valli,
strettamente coinvolti nella partnership tra Dolomiti Superski e
Axess.
I plus dell'open system
Fin qui, l'inquadramento di
un'affascinante realtà, unica al
mondo nel panorama delle aree
sciistiche, che dovrebbe dare
un'idea del contesto in cui, nel
2002, la salisburghese Axess è
stata chiamata a dare il proprio
apporto e, sopratutto, le proprie
soluzioni.
“L'allora dirigenza del Dolomiti Superski ci ha indicato degli
obiettivi che, a distanza di dieci anni dalla discesa in campo,
possiamo ancora valutare come
moderni e centrati– dichiara Danilo Poda.
“Il sistema aperto continua a rispondere in modo adeguato alle
esigenze del mercato. Ma, per
sviluppare gli specifici prodotti,
richiede una partnership forte”.
“L'adozione di un sistema aperto comporta un costante aggiornamento e continui cambiamenti -interviene Gianni Rasom,
ingegnere specializzato in telecomunicazioni che dunque, non
a caso, dal 2002 è responsabile
dei sistemi Informativi del Dolomiti Superski.
I dati relativi alle transazioni di vendita e ai passaggi agli
impianti, generati dal sistema
Axess sono integrati mediante
evolute interfacce nel database
di sistema ed elaborati con strumenti di Business Intelligence
sviluppati dal partner di progetto
CAP spa.
segue a pag. 14
IL TEAM DEL DOLOMITI SUPERSKI
Ci hanno ospitato nella sede centrale di Ortisei per illustrarci, assieme a Danilo Poda, il progetto Axess&Dolomiti Superski:
Thomas Mussner,
general manager del Dolomiti Superski a partire dal 2012, dottore in economia aziendale presso l’università
commerciale “Luigi Bocconi”, con specializzazione in strategia e gestione delle piccole
e medie imprese industriali.
Thomas è salito sulla “barca” del management montano nel 2005, come direttore dell’associazione turistica di Selva di Val
Gardena, per passare, dal 2007 al 2012, al
ruolo di responsabile di produzione e “change management” presso la Prinoth spa di Vipiteno (gruppo Leitner).
LA CONTINUA EVOLUZIONE
DEL PROGETTO
Alla decima stagione, il “progetto Axess&Dolomiti Superski” è
in continua evoluzione, mantenendo fede alla filosofia iniziale
di sviluppare un sistema altamente flessibile anche per la progressiva integrazione delle innovazioni.
Si studiano e attivano nuovi canali di vendita, in risposta allo
sviluppo tecnologico e commerciale del web, e dunque alle
aspettative della fascia di clientela più giovane. E sono stati
introdotti i nuovi varchi di accesso Smart gate, con i rivoluzionari flap e con il classico tornello.
La costante innovazione permette di contare su informazioni
sempre più elaborate, funzionali a orientare investimenti e risorse, ottimizzare la sempre più onerosa gestione, per elaborare tempestivamente nuove strategie di marketing,
e caratteristiche tecnoloL
giche salienti del “progetto Axess&Dolomiti Superski”
lun
a oltre 1550 varchi di controllo
accessi.
Il sistema Axess&Dolomiti Superski prevede inoltre non solo
la verifica e l'analisi delle informazioni e dei dati così raccolti,
ma l'interazione con i sempre
più numerosi canali di vendita.
E quella con i “social”.
Con quest'impostazione, in
questi dieci anni il progetto ha
consentito di mettere a punto
un sistema di ticketing e controllo accessi composto da 358
punti vendita (casse skipass),
affiancate da 170 strutture del
ricettivo (alberghi) che, collegate in rete, hanno a loro volta la
facoltà di emettere direttamente gli skipass destinati ai propri
ospiti.
I dati raccolti sono quindi elaborati da Dolomiti Superski e condivisi con tutti gli attori coinvolti,
sia mediante la reportistica tradizionale, che con sistemi avanzati di “business intelligence”.
La raccolta centralizzata dei
dati è la base per il calcolo di ripartizione degli importi da liquidare alle società e garanzia di
trasparenza verso tutti.
I sistemi di “business intelligence” consentono poi, tra l’altro,
di analizzare i flussi degli sciatori, al fine di fornire uno strumento oggettivo per le decisioni basato sulle esigenze e sulle
tendenze riscontrate in questi
ultimi dieci anni.
Nonché la possibilità di attuare iniziative e strumenti di “augmented reality” con app che
-come suggerito dal termine
inglese- rendono accessibile
sono:
Gianni Rasom,
responsabile dei sistemi informativi del Dolomiti Superski dal 2002, anno del decollo del
progetto Axess. Ruolo certamente non casuale, data la laurea di ingegneria delle telecomunicazioni conseguita all'università di Padova, e successive esperienze professionali
come sw developer in Telecom Italia e Motorola UK.
Marco Ansaldo,
IT manager del Dolomiti Superski dal 2013,
laurea in ingegneria informatica presso l'università di Genova e, dal
2000 al 2013, project manager, poi cio presso CircleCap (società del gruppo Cap spa)
con esperienza decennale nella gestione di
progetti di trasporto, mobilità e turismo, con
finalità di elaborazione e analisi dei dati.
data-center unico per la
gestione dati,
lsistemi di emissione presidiati e web performanti,di semplice utilizzo,
ltrasmissione dati flessibile
(Lan, Wifi, Adsl, Gprs) online/
schedulabile
lsmartcard Rfid per tutte le tipologie di skipass, senza costi
per il cliente.
Mentre, su tutto il comprensorio sciistico, la rilevazione dei
passaggi (che ad ogni stagione
invernale ammontano a circa
150 milioni di “bip”) è affidato
professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014
13
PRIMO PIANO/AXESS & DOLOMITISUPERSKI
il territorio anche in forma virtuale. O addirittura, con la funzionalità “performance check”
(che consente di misurare chilometri e dislivelli percorsi) che
creano fenomeni agonistici ampliati, a distanza. E ogni giorno
una novità, in grado di catalizzare soprattutto la preziosa attenzione dei giovani...
I nuovi canali
di vendita
Nel corso del tempo, si sono
sviluppati ed evoluti innovativi
canali di vendita:
linternet ticketing E-skipass,
con accesso diretto agli impianti;
lintertet ticketing b2b, con
vendita in hotel;
l“Dtl-Direct to llft”, L'innovativo
servizio che permette l’accesso
immediato all’impianto e l’addebito del costo dello skipass,
calcolato in base alle zone di
transito all’interno del comprensorio, direttamente sulla carta
di credito;
l“Collect yourself”, servizio
per acquistare lo skipass su
web, stampare il voucher e ritirare lo skipass presso le casse
automatiche o i punti vendita;
l“Hotel skipass service”, che
permette al cliente d'inviare
il voucher per il ritiro skipass
presso gli hotel convenzionati,
che provvederanno a farli trovare nella stanza al suo arrivo.
L’innovazione
nelle Smart Card
Nel progetto sono utilizzate le
card “Oneway” (monouso in
pvc, utilizzate generalmente
fino a 30 giorni in stagione) e
“Smart Card MyDolomiti” (card
personalizzata nominativa) che
da questa stagione dispone
del QrCode per accesso diretto dallo SmartPhone al servizio Check Performance per la
visualizzazione del dislivello,
dei km di pista percorsi e del
“Wellbeing factor”: l’indice di
benessere calcolato in base al
dislivello percorso.
L’integrazione del costo nello
skipass è ispirata alla massima
versatilità e facilità d'utilizzo per
il cliente. Vale la pena ricordare
che, il Dolomiti Superski, ha un
consumo stagionale di 3 milioni
di supporti.
Smart Gate:
new generation
L'arrivo dell'ultimo varco firmato Axess, Smart Gate AX 500,
installato nelle versioni con il rivoluzionario flap e con il modulo tornello, presso i comprensori di Plan de Corones, Arabba e
nella nuova Cabinovia Dantercepies di Selva Gardena,offre
ulteriori funzioni e servizi nel
massimo comfort per il cliente.
L’ architettura modulare e il
funzionamento stand-alone e
online, è supportato dal processore Linux, con caratteristiche di pc.
Il montaggio può avvenire indifferentemente con fissaggio
a terra o su portale: configurazione, quest’ultima, sempre più
utilizzata anche nelle stazioni
europee.
Il controllo dell’operatore è affidato al monitor touch-screen
o tablet, con la possibilità d'integrare in ogni momento il
sistema LaneCamera per la
comparazione delle foto degli
utenti, rilevate al primo ingresso, e quelle dei successivi passaggi nel corso delle giornata,
in modo da evitare abusi nello
scambio degli skipass.
“Penso che dieci anni fa sia stata fatta una scelta coraggiosa di
apertura, in tutti i sensi, che ha
comportato, specie all'inizio, un
grandissimo lavoro che ha richiesto la formazione e richiede
tuttora la continua evoluzione di
tutti i tecnici sul territorio, cui è
stata data la libertà di lavorare
su pc, e l'assistenza adeguata a
vari livelli.
“Ogni consorzio di valle ha un
proprio tecnico responsabile
che si relaziona direttamente
con me -prosegue Rasom- e
dal 2013 anche con Marco Ansaldo, prima nostro consulente
esterno, oggi entrato nel team
interno, proprio per sostenere lo
sviluppo della seconda fase del
progetto”.
“Da parte della Axess -puntualizza Danilo Poda- forniamo due
livelli tecnici di assistenza in remoto, collegati alle sedi di Bolzano e Salisburgo.
“Uno dei valori della nostra
azienda è la relazione diretta
con i clienti, la condivisioni degli
obiettivi e la responsabilità nel
raggiungerli. Nel sistema Axess
di ticketing e controllo accessi
l gruppo di Salisburgo è speIimplementazione
cializzato nello sviluppo e
di sistemi di
ticketing e controllo accessi, secondo concetti di apertura, innovazione, scalabilità e affidabilità.
“Lavoriamo in stretta partnership con i nostri clienti , condividendone gli obiettivi e mettendo
a disposizione le proprie competenze ed esperienze, in una
visione di costante crescita sia
in ambito tecnologico che gestionale” si legge sulla presentazione ufficiale.
Per il gruppo Axess, il 2014 si
avvia ad essere l'anno record
per fatturato, con previsione di
professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014
“Insomma, la condivisione della
filosofia “open system”, ha consentito di sviluppato prodotti,
soluzioni e servizi in completa
sinergia con Dolomiti Superski e
tutti i partner coinvolti” conclude
Danilo Poda.
Il GRUPPO AXESS
I prodotti Axess sono presenti in oltre 10 mila installazioni
in stazioni sciistiche, quartieri
fieristici, stadi, parchi tematici,
trasporto pubblico, differenziandosi in sistemi point of sale e
point of control, data enter, Wtp
services per la vendita online,
produzione e sviluppo supporti
di ticketing. E caratterizzandosi
anche per essere ergonomici e
modulari.
14
messo a punto per Dolomiti Superski abbiamo messo in gioco
la nostra esperienza e competenza nella gestione di tutti i
processi: analisi, progettazione,
messa in servizio delle soluzioni, formazione del personale,
servizi di supporto e assistenza
qualificati.
“E nel corso degli anni, il progetto Dolomiti Superski ha dimostrato quanto lo studio approfondito delle esigenze, la
definizione delle piattaforme e
degli standard tecnologici, la
scelta dei partner in reale sintonia con gli obiettivi e la progettazione integrata e condivisa
di tutte le componenti, abbiano
garantito la costante evoluzione
del sistema, in grado di rispondere sempre alle nuove esigenze del mercato turistico e la
possibilità di integrare le nuove
tecnologie.
chiusura a 23 milioni di euro,
a fronte di 130 collaboratori, di
mercati sviluppati in Europa,
Asia e Usa, con filiali dirette in
Italia, Francia, e per le aree di
Scandinavia e Nord America.
Importanti risultati sono stati
ottenuti in Asia ed est Europa,
con le installazioni dei sistemi in
tre delle quattro stazioni sciistiche dell’area olimpica di Sochi
e i primi clienti in Giappone e
Cina.
A capo della filiale italiana, sede
a Bolzano, c'é Danilo Poda, 48
anni che ormai da oltre
20 anni è
attivo
nello
sviluppo
commerciale
e tecnico di
progetti integrati di ticketing e controllo accessi
per le stazioni sciistiche,
per quartieri fieristici e trasporto
pubblico.
www.teamaxess.com
BARTHOLET
BARTHOLET
Seilbahnen
Seilbahnen
B
M
B
F
M
F
CH–La Berra, 2013
Funivia
Seggiovia
Bartholet Maschinenbau AG
Cabinovia
Sciovia
Funitel
Ascensore incl.
www.bmf-ag.ch
Speciale sicurezza area sciabile e territorio
CAA POLIZIA MOENA
Sempre in pista gli “angeli blu”
del servizio sicurezza e soccorso
I dati di sintesi degli interventi
del “servizio di sicurezza e soccorso”
svolti dal personale addestrato ad hoc
della Polizia di Stato in buona parte
delle stazioni sciistiche italiane,
sono un “must” non solo per la nostra
consueta uscita d'inizio anno dedicata
alla sicurezza, ma anche per tutti coloro
i quali, a vario titolo, hanno la necessità
di orientarsi nei numeri che, di stagione
in stagione, quantificano e analizzano
gli incidenti in pista.
Si tratta di un aspetto altamente tecnico e
umano al quale il centro vuole contribuire a
favore delle persone meno fortunate.
Si allegano i grafici relativi l’intera attività
svolta durante la stagione 2013/14.
Cordiali saluti
Isp. capo Graziano Bortolotti
Con la Polizia croata
Riportiamo anche la nota pervenuta in merito all'accordo tra la Polizia di Stato italiana e
Polizia Croata.
“Da segnalare che, anche quest’anno, e per
il terzo consecutivo, è stata siglata l’intesa
tra le polizie d'Italia e Croazia per l’assistenza ai turisti croati sulle piste da sci del Trentino Alto Adige e Veneto, che ha durata dal 7
al 25 gennaio 2014.
“Infine, anche in questa stagione, il personale formato dal centro addestramento alpino
svolge i servizi di accompagnamento dei disabili visivi e motori, organizzati dalle varie
associazioni onlus.
16
La nota conclude con i dati dell'attività svolta nella passata stagione in Valle d'Aosta
dagli agenti di Polizia, unitamente ai Carabinieri di servizio in pista: 1510 interventi di
soccorso, 268 incidenti con responsabilità di
terze persone, due morti per cause traumatiche, 20 querele, 114 multe, cinque denunce, 201 interventi di elisoccorso. In Alto Adige
Altra puntualizzazione dell'attività svolta nella provincia di Bolzano, dove sono presenti
sciatori della Polizia di Stato presso i comprensori sciistici di Val Senales (tre operatori
da settembre a giugno), Colfosco in Val Badia (tre operatori) e Obereggen in Val d’Ega
(quattro operatori per il solo versante altoatesino).
Le rappresentazioni grafiche di tanto impegno svolto dalle pattuglie formate nel centro
di addestramento alpino di Moena -riferite
alla passata stagione invernale (2012/2013)
sono arrivate accompagnate dalle note
dell'ispettore capo dell'ufficio affari generale Graziano Bortolotti, che coordina questo
servizio su tutto il territorio nazionale.
Quanto segue riferisce anche dello stato dell'arte del servizio per l'inverno
2013/2014, con i primi dati degli interventi
dall'inizio stagione all'Epifania.
“Anche quest’anno, la Polizia di Stato ha disposto il “servizio di sicurezza e soccorso”
in montagna, che vede impiegati 230 dipendenti abilitati, in 58 stazioni di sci italiane.
“Si tratta di un servizio di prossimità a favore
della collettività, i cui obiettivi sono: la sicurezza degli sciatori e la prevenzione degli infortuni, il soccorso sanitario e il rilevamento
degli incidenti.
“Alla data attuale (ndr: 14 gennaio 2014), gli
interventi sono 4.600.
“Durante le ultime festività, si sono verificati
quattro decessi a causa di distacco di valanghe: uno a Bardonecchia, due a Pila e uno
a Claviére.
“Un decesso si è verificato pure a Limone
Piemonte durante un freeride, mentre un
turista croato è stato salvato da un arresto
cardiaco a Canazei, grazie all’intervento della pattuglia della Polizia di Stato dotata di
defibrillatore.
altre zone, perlopiù dal Nord Italia. Tutti, comunque, previa frequentazione dell'apposito
corso nel centro addestramento alpino di
Moena.
“Il giorno 9 gennaio 2014, alle ore 11.00
presso il “centro addestramento alpino della Polizia di Stato di Moena, è stata firmata
l’intesa tecnica fra il dipartimento della pubblica sicurezza italiano e la direzione generale di Polizia croata.
“La cooperazione, che darà inizio al servizio
di assistenza ai turisti di nazionalità croata
presenti nella regione Trentino Alto Adige,
dal 10 al 25 gennaio 2014, si svolge in base
all’accordo di cooperazione transfrontaliera
siglato tra le Polizie dei due stati.
Hanno presenziato all'evento il vicedirettore generale della Polizia di Stato, prefetto
Francesco Cirillo. e il capo della Polizia croata, Vlado Dominić”.
In Valle d'Aosta
Spigolando tra le notizie regionali, abbiamo
inoltre trovato una notizia che inquadra l'attività di soccorso in pista della Polizia in Valle d'Aosta, dove trenta agenti-sciatori sono
stati distaccati nelle principali stazioni valdostane.
A sancire l'entrata in servizio, l'incontro con
il questore di Aosta.
Con l'occasione, la cronaca sottolinea che
questa “task force” è impegnata “a garantire
la sicurezza e prevenire i reati sulle piste dei
principali comprensori valdostani”.
Ovvero, a Cervinia, Champoluc, Courmayeur, La Thuile, Pila e Valtournenche, con
sei distaccamenti per 30 agenti complessivi:
alcuni valdostani, altri arrivati da questure di
professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014
Va inoltre detto che, il 13 gennaio 2014,
nell’ambito del progetto di “educazione alla
legalità” sostenuto e sviluppato dal questore di Bolzano, Lucio Carluccio, e dalle sovrintendenze scolastiche presso gli istituti
d’istruzione della provincia autonoma, si è
tenuta una speciale lezione per numerosi
studenti presso le piste da sci di Obereggen. All’incontro, per la Polizia di Stato hanno partecipato il dottor Peter Mazzurana,
medico ortopedico specializzato in traumatologia, personale dell’ufficio minori della
divisione della Polizia anticrimine, operatori
della questura, addetti al soccorso piste.
Ai giovani è stato mostrato un video introduttivo sulle attività svolte dalle pattuglie del
servizio di soccorso e sicurezza in montagna, e sono stati illustrati tramite slides le
normative vigenti ed il comportamento da
tenere da parte delle persone in caso d’incidente sciistico prima e dopo l’arrivo dei soccorsi, nonché la cartellonistica di base.
Successivamente presso la pista per slittini
di Obereggen,è stato simulato un incidente
sciistico con il diretto coinvolgimento degli
studenti che poi hanno assistito ad una conferenza del medico della Polizia sulla rianimazione cardio-polmonare e sul pronto soccorso in pista da sci.
La giornata si è conclusa con ulteriori due
filmati informativi che hanno mostrato i comportamenti da evitare durante lo sci ed un
reale intervento dell’elisoccorso, sui cui elicotteri, come noto, operano anche soccorritori delle forze dell’ordine con cani da ricerca specializzati.
Speciale sicurezza area sciabile e territorio
In provincia di Sondrio
Anche nell'area lombarda a più alta concentrazione di stazioni sciistiche, il questore
Girolamo Fabiano ha istituito e confermato
il cosiddetto “servizio di prossimità” di “sicurezza e soccorso in montagna”. La cui
importanza è presto valutata nei 1.806 interventi svolti sul territorio nella passata stagione.
“La finalità del servizio -ha affermato anche
il questore di Sondrio- è quella di assicurare, oltre al caso d'incidenti, un sempre più
alto livello di sicurezza sulle piste da sci, attraverso la prevenzione di tutti quei comportamenti imprudenti o pericolosi che violano
le norme vigenti”.
Quantificati per zona, nella passata stagione, gli interventi sono stati 259 a Chiesa
Valmalenco, 149 all'Aprica, 534 a Livigno. E
ancora: 495 nel comprensorio di Bormio, e
369 a Madesimo.
Il totale include anche 99 fra denunce e violazioni amministrative accertate, in particolare per la mancata osservanza della segnaletica posizionata lungo le piste.
ATTIVITA' DI SOCCORSO IN PISTA WINTER 2012/2013
I dati storici dei soccorsi
1959/1960
1960/1961
1961/1962
1962/1963
1963/1964
1964/1965
1965/1966
1966/1967
1967/1968
1968/1969
1969/1970
1970/1971
1971/1972
1972/1973
1973/1974
1974/1975
1975/1976
1976/1977
1981/1982
1982/1983
1983/1984
1984/1985
1985/1986
1986/1987
1987/1988
130
57
265
340
83
152
488
886
1.119
1.624
1.951
2.655
3.364
3.312
2.860
1.961
2.248
1.249
2.014
2.536
3.024
2.699
2.776
2.942
3.874
1988/1989
1989/1990
1990/1991
1991/1992
1992/1993
1993/1994
1994/1995
1995/1996
1996/1997
1997/1998
1998/1999
1990/2000
2000/2001
2001/2002
2002/2003
2003/2004
2004/2005
2005/2006
2006/2007
2007/2008
2008/2009
2009/2010
2010/2011
2011/2012
2012/2013
3.062
3.423
5.812
7.225
6.377
7.255
7.788
10.098
10.493
11.782
12.134
12.254
10.820
11.424
13.252
11.926
12.877
13.831
12.541
14.664
14.124
14.680
16.563
13.672
14.426
ATTIVITA' DI SOCCORSO IN PISTA WINTER 2012/2013
professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014
17
Speciale sicurezza area sciabile e territorio
ATTIVITA' DI SOCCORSO IN PISTA WINTER 2012/2013
Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale 18
00 - 10
00 - 10
00 - 10
11 - 20
11 - 20
11 - 20
613
463
1076
1739
1446
3185
Maschi
Femmine Totale Maschi Femmine Totale Maschi 21 - 30
21 - 30 21 - 30
31 - 40
31 - 40
31 - 40
41 - 50
1483
1216
2699
1215
964
2179
1392
Femmine Totale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale 41 - 50
41 - 50
51 - 60
51 - 60
51 - 60
+ 60
+ 60
+ 60
1242
2634
865
692
1557
735
361
1096
professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014
08 - 09.
09 - 10.
10 - 11.
11 - 12.
12 - 13.
13 - 14.
14 - 15.
15 - 16.
16 - 17.
17 - 18.
18+
55
537
1702
2435
2538
2063
1786
1883
1145
232
50
14426
Speciale
sicurezzA
Speciale sicurezza area sciabile e territorio
MICHAEL
ATTIVITA' DI SOCCORSO IN PISTA WINTER 2012/2013
Le violazioni per regione e località
LOCALITA’
V.A.
Roccaraso
Monte Pratello
Campo Imperatore
Abruzzo
21
13
4
38
Obereggen
Val Senales
Colfosco Alta Badia
Alto Adige
16
3
1
20
Tarvisio
Ravascletto
Sella Nevea
Friuli Venezia Giulia
21
13
3
37
Terminillo
Lazio
Bormio
Madesimo
Aprica
Livigno
Passo Tonale
Monte Campione
Chiesa in Valmalenco
Lombardia
Campitello Matese
Molise
3
3
32
27
23
18
16
8
8
132
4
4
LOCALITA’
V.A.
Sauze D'oulx
Bardonecchia
Prato Nevoso
Limone Piemonte
Sestriere
Claviere
Piemonte
55
17
13
10
7
3
105
Val di Luce
Abetone
Toscana
32
13
45
Campitello di Fassa
Moena Lusia Bellamonte
Cavalese
Alba di Canazei
Madonna di Campiglio
Pozza di Fassa
Canazei
Lavarone
Pampeago
Pinzolo
Folgaria
Andalo
Moena Passo S Pellegrino
Vigo di Fassa
Predazzo
39
35
31
29
23
17
16
11
9
8
8
7
5
4
4
LOCALITA’
V.A.
San Martino di Castrozza
Trentino
1
247
Champoluc
Pila
Cervinia
Valtournenche
Courmayeur
La Thuile
Valle d'Aosta
61
29
16
13
11
10
140
Cortina
Arabba
Falcade
Falzarego Lagazuoi
Sappada
Palafavera
Veneto
46
26
15
7
2
1
97
868
Lo sci fuoripista
alla montagna
immediatamente sucIno,giorni
cessivi all’incidente, all’unisosi è parlato e scritto d'im-
pudenza, di alta velocità, di
pericolosità del punto ove si era
verificato l’incidente, della “gravità” del fatto che la caduta fosse avvenuta fuoripista.
Intere trasmissioni televisive
sono state incentrate sui pericoli e sui rischi che riserva la
montagna, sulla sua pericolosità
intrinseca, che colpisce tutto e
tutti, indistintamente.
Dalla sola visione delle immagini dei reportage televisivi, personalmente, ho invece avuto
sensazioni opposte e sempre
maggiore convinzione che, talvolta, ciò che accade non ha
una causale razionale.
Può succedere e basta.
Fuori dal coro, nella sua semplicità autentica che lo ha sempre
contraddistinto sin da quando
abbiamo frequentato insieme
il corso maestri di sci alpino in
Trentino, Kristian Ghedina, che
all’agenzia Adn Kronos ha dichiarato: ”Se tu inciampi e perdi
il controllo dello sci e il corpo ti
fa da frusta, ti puoi fare molto
male anche a 20/30 all’ora o,
addirittura, “da fermo”, figuriamoci se finisci a sbattere contro
un sasso”.
Sembra che lo sviluppo delle
indagini stia smentendo categoricamente sia le contestazioni
mosse gratuitamente sull’eccessiva velocità che avrebbe caratterizzato la condotta di Michael
Schumacher al momento della
caduta, sia la pericolosità del
punto ove si è verificato l’incidente.
Gli inquirenti, in una conferenza stampa, hanno dichiarato
che tutto fa propendere per una
tragica fatalità per la quale, allo
stato, non sembrano rinvenibili
responsabilità da parte di nessuno. La stessa condotta dello
sciatore sarebbe stata caratterizzata da una velocità moderata, adeguata alle sue abilità.
... per essere
informati
20
professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014
Sempre sull’incidente, mi ha
colpito anche un’intervista rila-
Speciale sicurezza area sciabile e territorio
SCHUMACHER
e il nuovo “attacco” dei media
Marco Del Zotto
Avvocato e maestro di sci
sciata al noto giornale tedesco
Bild dallo psicologo Michael
Thiel:
”Una persona cha ha un incidente senza colpa spesso cerca
di spiegare la situazione in qualche modo. Dice, per esempio,
che è stato “uno sfortunato incidente” oppure “il fato” o, ancora,
“sono stato sfortunato”.
Tutto questo può essere vero
ma, per la psiche, queste giustificazioni sono insoddisfacenti.
Ci si chiede infatti “è stata colpa
mia” oppure “non è stata colpa
mia” o, ancora, “non ho potuto
fare nulla”.
L’obiettivo della psiche è quello
di imparare dall’incidente al fine
di evitare errori in futuro”.
Da qui può trovare giustificazione la reazione delle persone che
hanno subito un incidente e dei
loro familiari di attivarsi per individuare subito, sempre e comunque, un soggetto “colpevole”.
Ma non certo giustificazione
alcuna possono avere i mass
media che trovano occasione in
ogni situazione di “criminalizzare” la montagna, senza un perché.
La montagna va amata e rispettata, frequentata e capita nei
suoi infiniti aspetti che la rendono unica e ogni volta sempre
più affascinante.
La montagna va raccontata
e fatta vivere con passione e
cultura.
COSA
SAPPIAMO
Stampa e media hanno dato grande risalto
al gravissimo incidente occorso allo sfortunato
Michael Schumacher a Meribel, in Francia.
Non conosco nello specifico la dinamica
dell’incidente, la cui ricostruzione è ancora
in fase di indagini. Né, in ogni caso, intendo
esprimere giudizio alcuno su quanto successo.
Mi ha peraltro molto colpito la modalità
con la quale è stata trattata la notizia.
Niente di tutto quello che si è
letto e visto in questo inizio di
stagione invernale.
Anche sul “fronte” valanghe si
sono verificati tragici incidenti.
L’approccio all’incidente è, anche in questo caso, sempre negativo da parte dei media.
Purtroppo, la “velocizzazione” che caratterizza la società
attuale nell’affrontare ogni situazione, gioca “a sfavore” in
montagna, dove il tempo per
conoscere, per valutare e per
fare le scelte più opportune contrasta il più delle volte con le
esigenze della modernità.
Aspettare che la neve “molli” un
po’ prima di affrontare la disce-
sa, prestare attenzione alle temperature, all’evoluzione meteo,
alla stratigrafia del manto nevoso richiede tempo, attenzione, pazienza che oggi, spesso,
mancano.
Per diminuire il numero degli
incidenti e per migliorare la sicurezza, a ben pensare, ci potrebbero essere soluzioni alternative ai soli obblighi di legge,
alle imposizioni, a questo eccesso di regole che sta soffocando la capacità di esprimersi
di ognuno di noi.
Se ben sfruttate, queste proposte, forse, potrebbero anche diventare una nuova forma
commerciale di promozione del
mondo montagna.
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piste da sci
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professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014
21
Speciale sicurezza area sciabile e territorio
Il film “Euregio” rivolto ai giovani
L’idea di realizzare un film come strumento educativo
per illustrare le modalità di comportamento
sulle piste e sugli impianti di risalita, proposta
dalla provincia autonoma di Trento -e in particolare
dal Sif-servizio impianti a fune- ha subito trovato
in ambito Euregio un pronto riscontro nel Land Tirol
e nella provincia autonoma di Bolzano.
Il messaggio che s'intende trasmettere: sciare
in modo sicuro, senza rinunciare al divertimento.
progetto viene infatti subito
Idoladottato
in sede Euregio, danavvio alla realizzazione e al
finanziamento dell’iniziativa, potendo presentare il prodotto finito già a partire dagli inizi dell'autunno scorso.
“Ski-Fun&Safe” oggi è dunque
uno strumento concreto e condiviso, che dunque costituisce
una delle prime iniziative di collaborazione per attuare un messaggio unico nell’area sciistica
delle tre regioni, uniformando di
fatto l’insegnamento dei corretti comportamenti dell’utenza, e
superando brillantemente differenze di legislazioni e barriere
linguistiche, in uno spazio alpino che, peraltro, costituisce, per
quantità e qualità degli impianti,
la più grossa e significativa concentrazione planetaria.
L'Euregio Tirolo-Alto AdigeTrentino è di fatto la regione
leader in Europa per gli sport
invernali: sia per quanto attiene
i chilometri di piste da sci, sia
per il numero dei pernottamenti
e degli sportivi attivi. Il suo territorio e le sue stazioni sciistiche
rappresentano infatti a livello
mondiale il cuore del turismo
invernale di tutto l’arco alpino,
vantando
complessivamente
circa 10 mila ettari di piste da
sci, servite da oltre 1600 impianti di risalita.
Per i più giovani
… ma non solo
Da tempo si ravvisava l'esigenza di disporre di uno strumento
mediatico idoneo a circolare sui
video delle stazioni sciistiche
come nell’ambito di una programmazione o di una campagna di educazione più ampia.
22
Ed ora, questo strumento appare addirittura indispensabile non
solo per formare sia le nuove
leve sciistiche, ma anche per
aggiornare le conoscenze degli
sciatori più esperti che, spesso,
dimenticano di considerare le
necessarie regole sui percorsi
sciistici e sugli impianti di risalita.
Il film "Ski-Fun & safe" -realizzato in due versioni linguistiche,
italiana e tedesca- è infatti, in
primo luogo, dedicato ad un
ampio pubblico giovanile e, in
particolare, ai gruppi d'interesse
del settore scuola e del mondo
dello sci. L'obiettivo primario è quello
di raggiungere i ragazzi di età
compresa tra gli 8 e 14 anni
nell'era di facebook e di iphone,
attraverso un approccio moderno e piacevole.
La collaborazione con i principali esperti in materia delle tre
province dell'Euregio è stata
allo scopo molto preziosa e alla
fine decisiva per raggiungere
l'obiettivo preposto.
Al prodotto si affianca una campagna di diffusione del film nelle
scuole dell’obbligo che sarà curata dai servizi istruzione dei tre
“land” dell'Euregio. E che potrà
peraltro costituire il prodromo di
progetti più complessi nell’ambito dell’educazione degli alunni alla conoscenza e all’uso
dell’ambiente naturale.
In secondo luogo, e con particolare riferimento all’attività turistica invernale, il film costituisce
un ideale supporto educativo
anche per il target degli adulti
che, spesso e volentieri, a volte
con eccessiva sufficienza, credono di conoscere e si atteggiano ad esperti di settore.
professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014
Le dieci regole della Fis, adottate ormai da decenni a livello
internazionale -e che costituiscono peraltro l’ossatura,
relativamente all’uso delle piste da sci, anche di questo filmato- sono infatti poco note e
sconosciute alla gran parte dei
frequentatori sia abituali, sia
saltuari, delle nostre stazioni
sciistiche.
Contribuire ad evitare, in tale
caso, anche solo un incidente, costituisce un‘azione subito
monetizzabile nel risparmio di
decine di migliaia di euro a carico della collettività. Contribuire a creare una coscienza ed
un’attitudine al rispetto costituisce peraltro, oltre ad un dovere dell’ente pubblico, sopratutto
uno stimolo ala crescita sociale.
Si pensi che, in una stagione,
unicamente in Trentino, i soli
incidenti registrati sono circa
1500, gran parte dei quali dovuti
a disattenzione, a scarsa considerazione nei confronti degli altri utenti e, a volte, a ignoranza
nell’idoneo comportamento da
tenere sugli impianti di risalita.
Regole condivise
senza confini
La necessità, pertanto, che le
regole di comportamento siano
conosciute e condivise all’infuori
dei confini di ogni singola provincia e regione fa sì che anche
le leggere differenze normative
che esistono in ambito sciistico,
all’interno dei tre land (Sudtirolo, Tirolo, Trentino), siano state
facilmente superate in modo ra-
zionale, adottando un comportamento univoco.
Si pensi, ad esempio, all’importanza del casco (che peraltro in
Tirolo non è giuridicamente obbligatorio, pur essendolo a Bolzano e a Trento per i bambini
sotto i 14 anni di età), ma che
oramai sta diventando d'uso
normale in pista, ma anche nel
fuoripista.
Il prezioso aiuto
di vari “attori”
Il filmato, bilingue, della lunghezza di circa 18 minuti, è stato concepito e prodotto dalla ditta Emmedue Videoproduction di
Trento, in stretta collaborazione
con le stesse province autonome di Trento e di Bolzano, con il
Land Tirolo e il Landesschulrat
per il Tirolo; l'Alpenverein Südtirol, e le associazioni esercenti
impianti a funi nonché i collegi
dei maestri di sci delle province
di Trento e Bolzano e del Land
Tirolo.
Hanno inoltre attivamente partecipato al progetto l’Accademia
della montagna del Trentino, le
stazioni sciistiche di PampeagoObereggen, Madonna di Campiglio e Folgaria, con le scuole di
sci ed i maestri delle suddette
località.
Quattro capitoli
per diciotto minuti
Il film, che è costato circa 30
mila euro ed è stato girato utilizzando attori confacenti al target, si è ovviamente avvalso di
A DISPOSIZIONE
DI TUTTI GLI INTERESSATI
E ANCHE SU YOUTUBE
Il filmato viene messo a disposizione gratuitamente a tutti gli interessati in forma digitale per poter essere diffuso nelle scuole, nelle
scuole da sci e nei centri sciistici.
"Ski-Fun & Safe" è su Youtube e sul sito dell'Euregio, in lingua italiana e tedesca, all'indirizzo HYPERLINK "http://www.europaregion.info/it/euregio-film-ski-fun-and-safe.asp"http://www.europaregion.info/it/euregio-film-ski-fun-and-safe.asp, da dove può essere
anche scaricato.
Naturalmente, il filmato può essere visionato anche su smartphone, tablet o computer, attraverso la connessione internet.
Speciale sicurezza area sciabile e territorio
una progettualità dettagliata,
che riteniamo utile proporre di
seguito, partendo dalla suddivisione in quattro blocchi, suggerita dall'esigenza di disporre di
uno strumento agile anche nella
struttura.
in Trentino, tanto per indicare
una delle zone più vicine, ma
lo stesso possiamo dire per chi
passa dalla provincia di Bolzano
in Tirolo.
I contenuti sono dunque suddivisi incentrandosi sui seguenti
capitoli:
I principali aspetti
caratterizzanti
l attrezzatura necessaria
l utilizzo degli impianti di risalita
l comportamenti in pista (inclu-
L'elaborazione del progetto ha
inoltre tenuto conto di una serie
precisa di esigenze e caratterizzazioni, messe in pratica nella
realizzazione del film, quali...
so fun park)
l pericoli fuoripista
Ogni tema ha una durata tra i 3
e gli 8 minuti.
L’idea di uno strumento congiunto in due lingue (italiano e
tedesco), che dovrebbe tradursi a breve anche in altri idiomi
-come l’inglese e, auspicabilmente, in lingue dell’Est Europa
come il russo, il polacco o il cieco, a beneficio dei numerosi turisti di questi paesi che frequentano le nostre stazioni- nasce
dalla constatazione che il nostro
comprensorio sciistico, e in particolare quello dolomitico, non
ha confini precisi tra le province.
Chi scia ad Obereggen, per intenderci, ,non si accorge di passare velocemente a Pampeago,
llinguaggio
adeguato all’età
(non sono più bambini);
lapproccio del film di tipo didattico-pedagogico, in preparazione alla settimana bianca e
alle giornate sportive invernali:
lelaborazione in modo “cool”
per accattivarsi le simpatie dei
giovani;
lniente “indice alzato”, nessun
ammaestramento da insegnante (!);
lfar vedere anche sciatori sicuri e veloci, lunghi salti azzeccati,
discese sicure su terreno;
lil filmato doveva inoltre contenere anche sequenze allegre...
l… e doveva essere realizzato
con persone reali.
Era stato inoltre dichiarato fondamentale il fatto che il prodotto
non fosse esposto al rischio di
un veloce “invecchiamento” dovuto all'identificazione di attrezzature/materiali, tecnica dello
sci, impianti che cambiano velocemente.
CONTENUTI PER TEMATICA
Attrezzatura necessaria,
capacità e condizione fisica
dello sciatore
lCasco
protettivo, protezioni
varie (es. guscio per il dorso).
lProtezione contro il sole (occhiali, crema solare).
lEsercizi
di riscaldamento
adatti = partire lentamente.
lLe piste scelte devono essere
adatte alle capacità e alla condizione fisica dello sciatore.
lUn sovraffaticamento dello
sciatore è da evitare, per questo
prevedere pause rivitalizzanti
(pausa pranzo); eventualmente
anche un programma alternativo per singole mezze giornate.
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professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014
23
Speciale sicurezza area sciabile e territorio
lNessun consumo di alcool.
Utilizzo degli
impianti di risalita
SCIOVIE
lrispettare la coda (presentarsi
in ordine);
lfare attenzione ai cartelli in
stazione in particolare alle disposizioni dei viaggiatori;
lil viaggiatore che non sia pratico dell’uso dovrà richiedere
istruzioni;
lattenersi alle indicazioni date
dagli agenti (salire in numero
congruo al traino);
lnon accedere in assenza di
personale;
lseguire la pista tracciata e
non compiere evoluzioni;
lnon sganciare in risalita e agganciarsi;
lin caso di caduta, lasciare la
pista di risalita;
llo sgancio deve avvenire nel
punto prestabilito, indicato da
apposito cartello;
lnon lanciare lateralmente o in
alto il traino allo sgancio;
lliberare la zona di sgancio e
seguire i percorsi segnati;
lnon attraversare la pista di risalita.
SEGGIOVIE E CABINOVIE
lrispettare la coda (presentarsi
in ordine);
li bambini sotto una certa età
non possono salire da soli (seggiovia), ma devono essere accompagnati;
lfare attenzione ai cartelli in
stazione, in particolare alle disposizioni dei viaggiatori;
lil viaggiatore che non sia pratico dell’uso dovrà richiedere
istruzioni;
ldisporsi in modo adeguato
ed equilibrato, partendo subito
all’apertura del cancelletto sen-
za forzare lo stesso (i bambini
devono disporsi alle posizioni
esterne), con i bastoncini attaccati con la cinghia e l’eventuale
bagaglio portato anteriormente,
in modo da permettere la chiusura della barra.
Fare attenzione ad eventuali
elementi.
lSulle seggiovie, abbassare
la sbarra in corrispondenza del
cartello chiedendo, in caso di
bisogno, la collaborazione del
personale;
lin linea, non oscillare, mantenere la posizione corretta (far
vedere cosa succede se…..),
non lasciar cadere oggetti, non
fumare e non aprire la barra di
chiusura e/o manomettere le
porte;
laprire la barra in corrispondenza dell’apposito cartello (far
capire il perché) e sollevare le
punte in corrispondenza del cartello;
ldiscendere in corrispondenza
dell’apposito cartello e allontanarsi rapidamente lungo il percorso indicato.
Comportamento
sulle piste
LE REGOLE DI COMPORTAMENTO PER SCIATORI
E SNOWBOARDER
1) Rispetto per gli altri sciatori e
snowboarder - Ogni sciatore e
snowboarder deve comportarsi
in modo da non mettere in pericolo gli altri o provocare danni.
2) Padronanza della velocità e
del comportamento - Ogni sciatore e snowboarder deve sciare
a vista. Deve adattare la sua
velocità e il suo comportamento
alle proprie capacità, alle condizioni del tempo, della neve e del
terreno nonché alla densità del
traffico sulle piste.
3) Scelta della direzione - Lo
sciatore o snowboarder, venendo da dietro, deve scegliere il
suo percorso in modo da non
provocare danno agli sciatori o snowboarder davanti a sé.
Sciando con attrezzi carving,
guardare indietro e a monte.
4) Sorpasso - Il sorpasso deve
avvenire a monte o a valle, da
destra o da sinistra, ma sempre a una distanza che permetta allo sciatore o snowboarder
sorpassato di avere sufficiente
spazio per il proprio percorso.
5) Immettersi sulla pista, partenza e salita a monte - Ogni
sciatore o snowboarder che si
immette su una pista, che riparte dopo una sosta o che vuol
sciare a monte deve assicurarsi
a monte ed a valle che può farlo
senza pericolo per sé e per gli
altri.
6) Sosta - Ogni sciatore o snowboarder deve evitare di fermarsi
senza necessità nei passaggi di
una pista stretti o senza visibilità. In caso di caduta, lo sciatore
o snowboarder deve sgombrare
la pista al più presto possibile.
7) Salita e discesa - Uno sciatore o snowboarder che risale
o discende a piedi la pista deve
procedere soltanto ai bordi della
stessa.
8) Rispetto della segnaletica
Ogni sciatore o snowboarder
deve rispettare la segnaletica
delle piste.
La regola di sicurezza sulla
quale si è ritenuto opportuno
focalizzare la campagna di comunicazione è quella relativa
alla velocità dello sciatore e al
fatto che ogni sciatore deve
mantenere un comportamento
INCIDENTI IN ITALIA
Le indicazioni delle statistiche
rafforzare la validità del progetto "SkiA
Fun & safe", in fase di presentazione
sono stati ricordati anche i più significativi
dati raccolti ed elaborati dal “sistema Simon”
sugli incidenti in pista che, pur se riferiti a
qualche stagione fa, mantengono un primato di attendibilità, in una situazione che altri
indicatori rivelano essere piuttosto stabile: a
partire dai circa 25/26 mila incidenti l'anno,
dei quali circa 1.100 si traducono in ricoveri.
Mentre i decessi stimati sono circa 40 (incluse quelli per cause naturali).
La ripartizione degli incidenti è del 55,4%
per gli uomini e del 44,5% per le donne, la
differenza è quindi solo di un 10%.
Ed ecco che emerge anche come gli incidenti siano un fenomeno che interessa soprattutto le età più giovani: il 50% accade
24
entro i 30 anni di età, mentre i 2/3 degli infortuni avviene entro i 40 anni.
Per quanto riguarda gli attrezzi utilizzati dagli infortunati, per il 79,2% si trattava di sci,
per il 16,7% di snowboard (altri attrezzi il
4,1%).
Gli incidenti con snowboard sono quindi
meno numerosi (anche perché hanno meno
praticanti), ma coinvolgono soggetti relativamente più giovani.
Per contro, le scarse condizioni meteo non
influenzano le probabilità di incidenti, dato
che per i 69% essi avvengono in condizioni
meteo buone.
Un punto molto interessante è la correlazione tra incidenti e l'affollamento delle piste.
La ricerca dimostra che questa correlazione
non c'è: per il 77,1% gli infortuni sono cau-
professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014
adeguato alle proprie capacità
tecniche.
Saltare, funpark
lNon saltare sulla pista/nella
pista! E’ permesso solo nei posti selezionati allo scopo e assicurati oppure nei funpark.
lScegliere i salti secondo le
proprie capacità! Visitare, approccio lento al salto, limitare la
rincorsa.
lAssicurarsi che il terreno di
approdo sia libero dagli altri
sciatori - Saltare solo dopo il via
di un collega.
lL’attrezzatura ideale in rela-
zione ai funpark - Le protezioni
(protettori del dorso).
Pericoli fuoripista
lValanghe - Sono possibili an-
che direttamente accanto alle
piste, su uno spazio ristretto e
su un terreno tracciato!
lGhiacciai - Accanto alle piste,
vi possono essere crepacci: soprattutto in caso di maltempo
(nebbia), rispettare le limitazioni
delle piste!
IL GRUPPO DI LAVORO EUREGIO
* Birgit Kerl - Provincia autonoma di Bolzano-Alto Adige, area funzionale turismo
* Johann Zelger - Provincia autonoma di
Bolzano-Alto Adige, ufficio impianti a fune
* Alessandro Conci - Provincia autonoma
di Trento, servizio impianti a fune
* Johannes Steindl - Land Tirolo, ripartizione sport
* Wolfgang Oebelsberger - Landesschulrat
für Tirol
* Hubert Mayrl, Alpenverein Südtirol
* Claudio Zorzi - Collegio professionale dei
maestri di sci Provincia di Bolzano
* Siegfried Pichler - Associazione esercenti
impianti a fune Alto Adige
sati da una caduta accidentale e solo per
l'11,3% per collisione con una altro sciatore.
Nel caso di collisione è anche interessante
capire chi si scontra con chi: per l'80,9% si
tratta di uno sciatore contro un altro sciatore, mentre è solo del 18% la probabilità che
uno sciatore venga urtato da uno snowboarder.
Sempre nel caso di collisione, è quasi sempre l'investito ad avere la peggio (subisce
un trauma 9 volte su 10) e non l'investitore.
Inoltre i traumi da collisione sembrano essere più gravi delle cadute accidentali.
… e in Trentino
Ecco anche la tabella elaborazione Iss sui
dati raccolti dall'osservatorio epidemiologico
della Provincia di Trento, relativa agli accessi in pronto soccorso per tipo di diagnosi e
dinamica.
Dinamica Scontro Caduta Totale Trauma cranico No trauma cranico 83
235 131 1.156 214 1.391 Totale
318
1.287
1.605
Speciale sicurezza area sciabile e territorio
24HASSISTANCE
I primi dati Snowcare:
piste piene, meno incidenti
Sono arrivati il 10 gennaio i primi risultati
degli incidenti di questo inizio stagione,
grazie all'attività svolta dal centro di ricerca
sui sinistri promosso da 24hAssistance.
I dati raccolti da Snowcare -la polizza
messa a punto per gli sciatori- relativi
agli incidenti occorsi ai propri assicurati
in questo primo periodo, hanno rilevato
come solo per il 3,3% degli sciatori soccorsi,
le lesioni sono state tali da richiedere
il recupero con l'elicottero.
Di seguito, altri dati riferiti al mondo
degli infortuni in pista, legati a diversi aspetti
che, di stagione in stagione, possono
anche modificare relativi rischi e cause.
Ma che oggi risultano ormai facilmente
e tempestivamente assicurabili.
l 70% degli sciatori che ha
Isicurative
fatto ricorso alle coperture asdi Snowcare è stato
soccorso sulle piste, ed ha ricevuto trattamento per infortuni di
lieve o media entità: di questi il
25% riguardano semplici viste,
il 64,5% visite con trattamenti
medici specialistici semplici, e il
10,6% ricoveri e trattamenti più
complessi (ingessature ed esami super specialistici).
Le prestazioni puramente assicurative, rimborsi per perdite pecuniarie di vario genere
dall'abbonamento non goduto
al noleggio materiale, coprono il
25% del totale dei casi.
I dati del S.I.Mon
Nelle
precedenti
stagioni
S.I.Mon -lo studio “sorveglianza
incidenti montagna” in collaborazione con l’Istituto superiore
di sanità (l’organo tecnico scientifico del ministero della salute),
ha evidenziato ancora una volta, come lo sci sia uno sport con
un basso fattore di rischio (10)
se paragonato al calcio (41).
Infatti, gli incidenti durante una
partita di calcio rappresentano il 60% circa degli infortuni
sportivi e coinvolgono principalmente muscoli, articolazioni e
legamenti che nel 10% risultano
gravi.
26
Le lesioni dello sci
Per quanto riguarda lo sci, invece, la parte del leone la fa la
distorsione al ginocchio (24%),
così come le distorsioni in generale che riguardano il 43% degli
infortuni in pista e il 30,5% di
traumi vari, primo fra tutti quello
alla spalla.
Le fratture riguardano il 26% dei
sinistri la più frequente è quella
a tibia e perone (6% dei casi) di
poco superiore ad ulna (5%) e
clavicola (4%).
I traumi cranici, grazie alla grande diffusione del casco, restano
contenuti intorno al 5% dei casi,
e solo in un caso su 200 sono
di gravità tale rendere necessari
interventi specialistici successivi.
Il sistema S.I.Mon. ha inoltre
monitorato 24.139 sciatori di età
superiore a 14 anni in 11 località italiane. La percentuale d’uso
del casco complessiva è risultata pari al 45%.
L'inizio di stagione
Per quanto riguarda la stagione
in corso, gli italiani amano gli
sport invernali (il 42% degli italiani frequenta le piste da sci) e
amano praticarli in sicurezza.
Rispetto alla passata stagione,
gli italiani che scelgono di assi-
professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014
curarsi con Snowcare sono infatti aumentati di più del 5%.
Facilità d'acquisto
Snowcare, sul mercato da 10
anni, grazie alle sue garanzie
soddisfa le esigenze assicurative degli sciatori, con le formule
RC per tutelare lo sciatore anche per gli eventuali danni agli
altri, spese di soccorso sulle
piste nei comprensori con piste
all'estero, spese mediche d’urgenza, rientro sanitario e, infine,
rimborso di skipass, materiale
noleggiato e lezioni di sci non
godute per infortunio.
Dieci anni fa Snowcare poteva
essere acquistata unicamente
insieme allo skipass delle principali località sciistiche italiane.
DALLA PARTE DEL CLIENTE
24hAssistance, società d'intermediazione
assicurativa con lunga esperienza, seleziona i migliori prodotti offerti dallo specifico
mercato per creare e proporre polizze con
formule sempre aggiornate e innovative,
che vogliono essere “semplici, trasparenti, utili, complete, al giusto prezzo”, come
dichiarato dai responsabili.
Le polizze di 24hAssistance possono
essere acquistate online, nei punti vendita in tutta Italia ma anche su facebook e
tramite app.
I prodotti assicurativi offerti non si limitano al mondo degli sport e della vacanza,
ma anche ai settori che riguardano auto,
barca, moto, motorino e scooter, sanitaria, cane.
Inoltre, nel suo ruolo di broker, 24hAssistance dichiara di essere sempre schierato dalla parte del cliente, soprattutto nel
momento del bisogno, grazie anche ad
un servizio di gestione sinistri operativo
7 giorni su 7, 24 ore su 24.
Negli anni successivi, anche online o con un sms.
Adesso, grazie alle nuove tecnologie, gli sciatori possono
assicurare le loro giornate sulla neve anche attraverso l’app
di 24hAssistance per iPhone e su facebook. HYPERLINK
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Rendendo la sottoscrizione facile, sia nella procedura sia nella
tempestività dell'esigenza.
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IL LINGUAGGIO OMOLOGATO
DELLA SEGNALETICA IN PISTA
La qualità dei servizi offerti dalle skiarea è confermata dal “linguaggio” omologato della segnaletica. Chi scia, infatti, può contare su una comunicazione omogenea e coerente su tutte le
piste d’Italia e d’Europa.
* SEGNALI DI PERICOLO: cartelli triangolari a sfondo giallo.
Avvertono in merito a situazioni di rischio (gobbe e cunette, generatori di neve in funzione,
dirupi, crepacci, strettoie…) di cui deve tener conto ogni sciatore con un comportamento adeguato, da ricondurre all’autoresponsabilità.
* SEGNALI DI DIVIETO: cartelli rotondi, con bordo rosso e campo bianco.
Raffigurano chiaramente tutte le azioni che non sono permesse su impianti e in pista.
Ad esempio, non dondolarsi sui seggiolini, non fuoriuscire dalle tracce dello skilift, non scendere lungo la pista a piedi o con lo slittino.
* SEGNALI DI OBBLIGO: cartelli rotondi, su campo blu.
Indicano direzioni da prendere, come disporsi all’ingresso degli impianti, come predisporsi per
accedere alle pedane d’imbarco e sbarco, come comportarsi durante il tragitto in seggiovia.
Seguire queste indicazioni significa anche ottimizzare tempi e metodi sugli impianti di risalita.
* SEGNALI D’INFORMAZIONE: di forma quadrata o rettangolare.
Indicano, ad esempio, la presenza di un punto di soccorso, come di un sentiero o di uno
snowpark.
Nei pannelli che riportano plastigrafie o planimetrie delle skiarea e dei comprensori, alcuni dei
quali interattivi e di grande fascino, si trovano distribuzione, lunghezza, percorsi e aperture di
piste e impianti: questa cartellonistica consente, sin dal momento in cui si arriva in stazione, di
assumere svariate informazioni utili, tra cui anche...
il grado di difficoltà delle singole piste così classificate:
* pista blu: facile, la cui pendenza non supera il 25% se non in brevi tratti;
* pista rossa: di media difficoltà, con pendenze sino al 40%;
* pista nera: difficile, con pendenze superiori al 40%.
I corrispondenti cartelli, disposti all’inizio di ciascuna pista, sono rotondi e colorati secondo la
difficoltà della pista.
N. Z.
Speciale sicurezza area sciabile e territorio
FAR RETI
“Protezione, delimitazione,
sicurezza, personalizzazione”
Ecco le parole-chiave con cui l'azienda bresciana
ben sintetizza funzionalità e obiettivi dei prodotti
per il comparto-neve, nel quale Far ha storicamente
introdotto proprio l'impiego di questi allestimenti.
R
eti di protezione per piste
da sci e snowboard, transenne di delimitazione, strip segnaletici e pali in fibra di vetro
fanno parte dell’ampia gamma
di prodotti che il retificio Far,
forte dell’esperienza maturata
in oltre 70 anni, è in grado di
offrire per la messa in sicurezza delle stazioni invernali e l'organizzazione di manifestazioni
sportive.
Quelle di protezione...
L’offerta include: reti di protezione di tipo “A”, “B” e “C”, certificate secondo la norma Uni En
1263-1, realizzate in polietilene
con alto trattamento di stabilizzazione uv, idrorepellenti, termo
fissate e annodate.
Tutta la gamma è disponibile
nei colori rosso e blu, oltre che
in varie altezze e misure, con
maglie di diverse misure e filo
con vari diametri.
… e di delimitazione
Per aumentare il livello di sicurezza sulle piste da sci, Far
propone inoltre delle reti di delimitazione con fascia catarifrangente, che agevolano la visibilità anche in caso di nebbia.
Le fasce sono realizzate in polietilene e sono disponibili in
due varianti colore: rosso e giallo e rosso e verde.
L’altezza standard varia dagli
8 ai 16 cm e i rotoli sono da 50
metri.
… tutte certificate
Tutte le reti di protezione e delimitazione prodotte da Far sono
certificate secondo le normative
europee.
Stampe su pvc
In aggiunta all’offerta standard,
il marchio offre la possibilità
di personalizzare le reti con la
stampa del logo su un inserto
in pvc che ricopre i pali, e che
acquista così una doppia funzione: promozionale e di rivestimento.
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Sostegni e delimitazioni
Le reti possono essere fornite con pali di sostegno dotati
di punta in acciaio, completi di
ganci e tappi copriganci.
Il retificio propone anche transenne e barriere di delimitazione per piste da sci e da snowboard: realizzate in polietilene,
stabilizzate ai raggi uv e idrorepellenti, le delimitazioni sono
disponibili in diverse dimensioni
e nei colori rosso e giallo, blu,
giallo e blu.
Ideali per definire le aree, i
campi scuola, nonché i tracciati durante le gare, s'inseriscono
armoniosamente nel paesaggio
montano.
Anche le transenne di delimitazione Far possono essere fornite con pali di sostegno in fibra di
vetro, molto semplici da montare e da rimuovere.
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professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014
27
Speciale sicurezza area sciabile e territorio
MND Italia
La sicurezza parte
dall’informazione
a settimana di vacanza in montagna
L
è alle porte e, consultando le webcam
-che, oramai sono diventate uno strumento
Per una volta, un articolo pubblicato su pM
che propone il punto di vista di un “vacanziere”
della neve: un modo diverso e immediato
scelto dalla filale italiana del gruppo francese
per parlare delle svariate componenti
che concorrono all'allestimenti di una skiarea,
finalizzati alla prevenzione e alla sicurezza
(attiva e passiva). Con la doverosa e puntuale
sottolineatura per i sempre più numerosi
strumenti d'informazione appartenenti
all'effervescente mondo del web, e comunque
all'ambito delle tecnologie cosiddette avanzate,
a disposizione dell'utente, sciatore e non.
sempre presente in ogni comprensorio sciistico- mi rendo conto che le condizioni della
neve e delle piste sono ovunque molto invitanti.
Il mailing ricevuto in automatico nelle scorse settimane mi ha permesso di prenotare il
periodo che offre più eventi e le migliori condizioni economiche.
unico database, è in grado poi di distribuirle
a tutti i media presenti sul territorio.
L'uomo mi spiega inoltre che, con questo
servizio, gli utenti sono sempre aggiornati
ovunque si trovino. E condividiamo come i
palinsesti personalizzati, che la società degli impianti ha realizzato in base alle
proprie necessità,
sono molto ben fatti
ed immediati.
Una volta arrivato nella mia camera d’albergo, consultando il canale tematico dedicato “hotel tv”, posso avere, in tempo
reale, svariate e utili notizie: il programma
della struttura (cene a tema, escursioni sulla neve, orari della spa... ), previsioni meteo,
stato delle piste di discesa, di fondo e degli
impianti, attività per chi non scia e tutti gli
eventi in programma in paese.
Mi pare subito un valido esempio d’unione
d’intenti che accomuna le varie realtà del
territorio: struttura alberghiera, operatori di
stazione e turistici.
Alla biglietteria, sopra le casse, invece, è
posizionato uno schermo lcd su cui passano
le previsioni meteo della giornata, il pericolo
valanghe, le piste aperte/chiuse, il recapito
delle scuole di sci, delle guide alpine, del
soccorso alpino, insieme alla programmazione settimanale
del cinema locale.
La mattina seguente, pronto per una giornata sugli sci, mi avvio verso la partenza degli
impianti.
All’esterno della biglietteria, un video wall
fornisce tutte le informazioni relative agli impianti e alle piste della stazione.
28
Scambiando
due
chiacchiere
con
l’addetto,
scopro
che la distribuzione
delle informazioni
in maniera capillare risulta possibile
mediante un sistema informativo
che, centralizzando
una vasta gamma
d'informazioni in un
professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014
La stessa persona
poi, una volta accertato che sia in
possesso di uno
smartphone,
mi
consiglia di scaricare gratuitamente
l'app della stazione.
A questo punto,
posso visualizzare
sul mio telefonino la
mappa, dove sono
segnalati impianti,
piste, snowpark, rifugi, ma anche tutti
i servizi che si possono trovare in paese: il noleggio sci, l’ufficio turistico, i parcheggi, le banche, i ristoranti, gli hotel, i negozi, le palestre…
Posso inoltre identificare la posizione dei
miei amici sulle piste e ricevere messaggi
push.
Speciale sicurezza area sciabile e territorio
Una volta arrivato a monte, un giornale a led
mi segnala i tempi di attesa presso gli impianti circostanti, fornendomi un’opportunità
di scelta circa il percorso da seguire, le piste
aperte, oltre all’indicazione dei posti di soccorso.
Inizio la mia discesa. Il panorama è mozzafiato, la neve splendida e le piste sono ben
segnalate da frecce indicatorie, mentre pa-
line di diverso colore ne delimitano l’area,
identificandone la difficoltà.
All’intersezione con altre piste, gli incroci
sono segnalati da pannelli, mentre le zone
più a rischio sono protette da reti o da materassi.
Scio tutto il giorno e la sensazione che mi
accompagna è quella di essere sì in un nuo-
vo posto che non conosco, ma che riesco a
percorrere con estrema semplicità.
Inizio l’ultima discesa … ma ecco la giornata
non è finita.
Arriva un messaggio push: questa sera tutti in pista per la fiaccolata di fine anno e…
cioccolata gratis a volontà!
Quest'esperienza mi ha da modo di capire
quanto, per un turista, sia importante e uti-
le fruire d'informazioni, affidabili, capillari e
sempre aggiornate, perché tutto ciò permette di muoversi sul territorio in maniera più
agevole e sicura, calandosi meglio nella realtà che si sta vivendo.
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professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014
29
Speciale sicurezza area sciabile e territorio
SPM-SPORTS EQUIPMENT
Materassi Ts10:
caratteristiche esclusive
L'azienda varesina, che vanta un nutrito catalogo
di prodotti per la messa in sicurezza delle skiarea
(e non solo...) rivendica una serie di caratteristiche
concentrate nei materassi prodotti e distribuiti
con il proprio marchio, peraltro sul mercato
da qualche stagione, che presentano tuttora
caratteristiche e prestazioni esclusive: non solo
per la sicurezza, ma anche per quanto riguarda
trasporto, magazzinaggio e durata.
a scheda tecnica fornita
L
dall'azienda evidenzia subito
le caratteristiche costruttive dei
materassi Ts10, composti da fogli e cilindri in polietilene, incollati tra loro.
Si legge inoltre che questa
struttura, in cui l’aria presente
all’interno delle intercapedini
funziona da smorzatore, presenta maggiori standard di sicurezza rispetto ai tradizionali materassi in gommapiuma.
Assorbimento urti
La capacità di assorbimento urti
viene quantificata a +100%.
Spm indica infatti come, a parità di spessore, un materasso
in Ts10 assorbe il doppio di un
materasso tradizionale in gommapiuma.
Ad esempio: un materasso in
Ts10 spessore cm 12 assorbe
come un materasso tradizionale
in gommapiuma di spessore 25
cm. Ne consegue la diminuzione del rischio di lesioni che, per
l'esercente, si traduce anche in
riduzione dei procedimenti legali.
Riduzione di volume
Viene quantificata a -50%: si
dichiara infatti che, a parità di
assorbimento di energia, i materassi in Ts10 occupano meno
della metà del volume dei materassi tradizionali.
I vantaggi: riduzione dello spazio necessario all’immagazzinamento; meno viaggi per portare
i materassi in pista e riportarli in
magazzino; facilità operativa, in
quanto questi materassi risultano meno ingombrati e dunque
anche più maneggevoli.
Ovvero, nessun assorbimento d'acqua: ulteriore caratteristica che i
responsabili Spm definiscono un altro importante elemento funzionale
alla sicurezza del materasso Ts10.
L’imbottitura è infatti realizzata con uno speciale polietilene che assorbe
acqua in quantità pari solamente allo 0,1% del proprio peso,
mentre la gommapiuma impie-
gata nei materassi convenzionali può assorbirne fino al 98%
del peso.
Grazie a questa importante
caratteristica, non vi è alcun rischio che dell’acqua geli all’interno del materasso e lo danneggi.
L'idrorepellenza determina dunque maggiore sicurezza; minore
usura; maggiore durata.
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Riduzione del peso
Nel confronto con i prodotti tradizionali, i materassi in Ts10
presentano una riduzione del
peso del 35%. Nella pratica, il
prodotto Spm risulta più facile da movimentare; nonché più
agevole da immagazzinare.
Idrorepellenza
Per essere informato abbonati a professioneMontagna!
Desidero sottoscrivere nr. ..........abbonamento/i annuo/i (5 numeri) alla rivista professioneMontagna
al prezzo unitario di 30,00 Euro spese di spedizione e IVA comprese.
n.b * l’abbonamento decorre dal numero successivo al mese di ricevimento del versamento
Allego assegno bancario nr. .............................................................
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Ho provveduto a effettuare il versamento tramite vaglia postale sul CC Postale n° 48845143 a Voi intestato
Destinatario fattura:
Nome e Cognome/Ragione Sociale.................................................................................................................
Indirizzo ....................................................................................... CAP ................... Città ........................................ PV ......
Codice Fiscale .......................................................................... P.IVA ...............................................................................
Recapito telefonico ...................................................................... email ...............................................................................
Inviare via fax a professioneMontagna 031/536444, o spedire in busta chiusa a: ComunicazioneStampa Srl
professioneMontagna
Via Derta, 8
22020 CAVALLASCA Como
30
professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014
ASSOCIAZIONI/ANEF ACCORDO SINDACALE
ACCORDO SINDACALE
RINNOVO CCNL IMPIANTI A FUNE
Il 10 dicembre 2013, presso la sede dell'Anef a Roma,
è stato firmato il nuovo contratto collettivo nazionale
di lavoro fra l'associazione degli esercenti funiviari
e le ooss di categoria (Filt-Cgil, Fit Cisl, Uilt-Uil e Savt),
per il triennio 2013/2016.
Sia la parte normativa sia quella economica
-che presenta anche gli aumenti di retribuzione minima
concordati-, nonché quanto esposto dettagliatamente
nel testo ufficiale che proponiamo di seguito,
saranno validi fino alla scadenza del 30 aprile 2016.
PREMESSA
Nel complesso processo evolutivo che
attraversa il mondo del trasporto in tutti
i suoi aspetti istituzionali, organizzativi,
tecnologici e gestionali e ne coinvolge i
vari settori e il relativo business core -dal
servizio pubblico per la mobilità universale al trasferimento delle merci ai servizi
turistici e di noleggio- il trasporto a fune
operante in montagna per la mobilità turistico-sportiva si pone con una propria
identità non marginale, declinata al turismo e orientata a una clientela dedicata,
rientrante in un vero e proprio “sistema
montagna”, con tutta una serie di attività
collegate e complementari tra loro, soggette a trasformazioni rapide e profonde,
che coinvolgono anche i lavoratori.
Il processo tecnologico consente, e nel
contempo obbliga, le imprese ad aggiornare e ammodernare le strutture produttive e gli impianti, non solo di trasporto, ai
fini di una maggiore sicurezza ed efficacia del servizio offerto.
La vasta opera di cambiamento offre a
tutti i soggetti interessati (imprese, lavoratori e sindacato) l’opportunità di rilanciare ruoli e funzioni propri, anche attraverso la valorizzazione della componente
lavoro, tra cui assume specifica valenza
la formazione.
Ciò, al fine di raggiungere livelli di produzione e di qualità ottimali, in grado di
soddisfare le esigenze della clientela, di
mantenere la competitività delle imprese,
di consolidare il ruolo della contrattazione collettiva di categoria, di salvaguardare le prospettive professionali e occupazionali per tutti i lavoratori interessati.
Il rinnovo del c.c.n.l. degli addetti agli
impianti di trasporto a fune costituisce
pertanto l’occasione per determinare la
capacità dei soggetti coinvolti -ferme restando le distinzioni dei rispettivi ruoli e
responsabilità- a qualificare le scelte produttive, finanziarie e operative per l’efficienza dei servizi offerti, il superamento
della segmentazione organizzativa, una
maggiore professionalizzazione del lavoro, il miglioramento dei parametri aziendali di produttività, in modo da liberare risorse per gli investimenti e l’innovazione,
veri interventi per la stabile occupazione
di settore.
SFERA DI APPLICAZIONE
DEL CONTRATTO
* 1) Il presente “contratto collettivo nazionale di lavoro” disciplina in maniera unitaria per tutto il territorio della Repubblica
Italiana i rapporti di lavoro tra le imprese
o enti esercenti trasporti a fune e/o di risalita, destinati a trasporto pubblico di
persone ed altre attività agli stessi direttamente connesse, ed il relativo personale dipendente.
* 2) Il contratto stesso non riguarda i lavoratori addetti a funivie portuali e funicolari terrestri o aeree, assimilate per atto
di concessione alle ferrovie, cui si riferisce la legge 12 luglio 1988 n.270.
* 3) Il presente “contratto collettivo nazionale di lavoro”, sottoscritto dall'associazione imprenditoriale Anef e dalle
organizzazioni sindacali dei lavoratori,
Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Savt, è
un complesso unitario e inscindibile e
professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014
31
ASSOCIAZIONI/ANEF ACCORDO SINDACALE
costituisce, in ogni sua norma e nel suo
insieme, un trattamento minimo e inderogabile per i lavoratori delle imprese di cui
al primo comma del presente articolo; e
costituisce condizione necessaria per il
godimento dei benefici normativi e contributivi previsti dalle vigenti normative regionali, nazionali e comunitarie, nonché
per l’accesso alla formazione continua
erogata dai fondi interprofessionali.
lezza e un adeguato livello conoscitivo
delle opportunità positive e di sviluppo,
come pure dei fattori di criticità affronti,
ai diversi sotto indicati livelli, le tematiche
suscettibili di incidere sensibilmente sulla
situazione complessiva del settore, con
l’obiettivo d'indicare soluzioni possibilmente condivise.
* 4) Il trattamento economico e normativo
derivante dal presente contratto sostituisce e assorbe, fino a concorrenza, quelli
precedentemente in vigore, per i singoli
istituti in esso espressamente trattati.
* 1) Di norma annualmente, entro l’ultimo trimestre, Anef, nel corso di appositi
incontri in sede nazionale, porteranno a
conoscenza di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, con gli opportuni riferimenti alle
indicazioni della programmazione nazionale del settore:
- a) i programmi inerenti le prospettive
del settore;
- b) le previsioni degli investimenti complessivi;
- c) i mutamenti causati alle strutture
aziendali dalle trasformazioni tecniche e
sociali nonché i programmi di innovazione previsti;
- d) l’aggiornamento dei dati organici
sulla struttura del settore, nonché quelli relativi alla produttività nelle sue varie
componenti, allo scopo di salvaguardare
le capacità competitive del settore; e. i
dati globali occupazionali riferiti al settore
e le informazioni/previsioni circa le ripercussioni sull’occupazione dei lavoratori,
le condizioni d'impiego e di rapporto di
lavoro, a loro volta articolati per le diverse fasce di età e in relazione alle specificità di genere, nonché le condizioni per
il mantenimento e lo sviluppo nel settore
delle diverse professionalità esistenti.
SISTEMA
DI RELAZIONI SINDACALI
* 1) I processi di ristrutturazione e le evoluzioni tecnologiche del settore devono
indurre le parti a cercare nuove e più moderne relazioni sindacali, al fine di rendere sempre più partecipi allo sviluppo del
settore, in senso produttivo e occupazionale, i lavoratori e le Oo.Ss.
* 2) Nell’ambito dell’autonomia delle parti
e dei rispettivi ruoli, le relazioni sindacali avverranno a livello sia nazionale sia
decentrato aziendale, con un sistema
d'informazione, consultazione, contrattazione, in applicazione degli accordi interconfederali vigenti.
* 3) Il sistema di relazioni sindacali, recepisce ed attua quanto previsto dai D. Lgs
n. 25 del 6 febbraio 2007.
* 4) Il sistema di relazioni delineato dal
presente contratto, rivolto a tutti i lavoratori addetti al settore, è finalizzato a
favorire: le trasformazioni del settore attraverso il rafforzamento delle capacità
competitive e lo sviluppo delle opportunità offerte dal mercato, e l’aumento della
professionalità delle competenze, per
un’occupazione stabile e di qualità.
* 5) All’autonomia collettiva delle parti è
riconosciuta una funzione primaria nella
regolamentazione del rapporto di lavoro,
nonché ai fini dello sviluppo del sistema
di relazioni sindacali ai diversi livelli, e
con strumenti diversi.
La contrattazione collettiva deve valorizzare pienamente le risorse umane impiegate e, in un quadro di certezza dei costi,
favorire la competitività delle imprese.
* 6) Le parti stipulanti, ferme restando la
rispettiva autonomia e le distinte responsabilità, convengono di dotarsi di un sistema di confronti periodici che, al fine
di accrescere una reciproca consapevo-
32
A) Livello Nazionale
B) Informazioni a livello territoriale
* 1) Annualmente, a livello regionale e/o
provinciale, su richiesta di una delle parti
saranno effettuati incontri fra i rappresentanti delle organizzazioni stipulanti per
l'esame di problemi specifici che abbiano significativi riflessi per i singoli territori
allo scopo di:
- a) concretizzare le iniziative in materia
di formazione e riqualificazione professionale, anche in riferimento alle indicazioni
espresse a livello nazionale dall’Onif;
- b) assumere le necessarie iniziative in
materia di controllo e prevenzione delle
malattie nonché, in generale, in materia
di sicurezza sul lavoro, alla luce delle
norme di legge e degli accordi interconfederali vigenti, e in base alle eventuali
indicazioni dell’Onif.
C ) Informazione a livello aziendale
* 1) Nel rispetto dei limiti dimensionali di
cui al D. Lgs 25/2007, con periodicità an-
professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014
nuale, le imprese promuovono l’informazione, preventiva o consuntiva secondo
la natura delle questioni trattate, della
Rsu o, in mancanza, delle Rsa, congiuntamente alle strutture territorialmente
competenti delle Oo.Ss. stipulanti il presente c.c.n.l.
* 2) Costituiscono oggetto d'informazione:
- a) l’andamento economico e produttivo
dell’impresa, con riferimento alle prospettive di sviluppo dei servizi;
- b) il volume degli investimenti effettuati
e i programmi d'investimento;
- c) l’andamento prevedibile dell’occupazione nell’impresa ed eventuali misure dì
contrasto in caso di rischio per il livello
occupazionale;
- d) la situazione del personale maschile
e femminile, ai sensi dell’art. 9 della legge 10/04/1991 n 125 in tema di pari opportunità occupazionali;
- e) l’applicazione delle norme per la
prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali e per la ricerca, l’elaborazione e l’attuazione di misure idonee a tutelare la salute e l’integrità fisica
dei lavoratori, fermo restando il diritto di
controllo agli stessi riconosciuti dall’art,
9 della legge 20/05/70, n. 300 nonché
quanto previsto dal D.lg. 81/08 smi;
- f) la dimensione quantitativa e le tipologie dì attività dei contratti non a tempo
indeterminato;
- g) l’attività formativa e gli indirizzi strategici in tema di formazione e addestramento, sulla base di esigenze aziendali,
con riferimento ai provvedimenti della
regione e dell’ente locale, con particolare
riguardo all’instaurazione di rapporti di lavoro di apprendistato, nonché all’introduzione di innovazioni tecnologiche;
- h) la verifica sull’andamento complessivo degli straordinari.
ASSETTI
CONTRATTUALI
* 1) Le parti stipulanti individuano due livelli di contrattazione:
- A) contratto collettivo nazionale di lavoro;
- B) secondo livello di contrattazione, in
base alle specifiche clausole di cui all’art
38 del presente c.c.n.l. ed in conformità
ai criteri e alle procedure da tale contratto indicate.
A) Contratto collettivo nazionale
di lavoro
* 1) Il contratto collettivo nazionale ha
durata triennale, tanto per la parte economica che normativa, definendo tutti gli
elementi del rapporto di lavoro.
ASSOCIAZIONI/ANEF ACCORDO SINDACALE
* 2) Definisce altresì il trattamento retributivo con funzione di garanzia, nella
direzione della salvaguardia del potere
d'acquisto delle retribuzioni contrattuali.
* 3) Il c.c.n.l. individua, per la contrattazione di secondo livello, le materie, i
soggetti abilitati e la tempistica, previe
opportune garanzie procedurali, con ambiti e competenze non ripetitivi rispetto a
quelli propri del livello nazionale.
* 4) Procedure per il rinnovo del contratto
collettivo nazionale di lavoro:
- a) le proposte per il rinnovo del c.c.n.l.
saranno presentate in tempo utile per
consentire l'apertura delle trattative sei
mesi prima della scadenza del contratto;
- b) la parte che ha ricevuto le proposte
di rinnovo dovrà dare riscontro, entro
venti giorni decorrenti dalla data del ricevimento delle stesse, anche al fine di
concordare un incontro.
- c) Durante i sei mesi antecedenti e
nel mese successivo alla scadenza del
c.c.n.l., e comunque per un periodo complessivamente pari a sette mesi dalla
presentazione delle proposte di rinnovo,
le parti non assumeranno iniziative unilaterali né procederanno ad azioni dirette,
rispetto alla vertenza contrattuale.
- d) In caso di mancato rispetto della
tregua sopra definita, si può esercitare il diritto alla revoca o la sospensione
dell’azione messa in atto; qualora la revoca o la sospensione non siano attuate, la decorrenza del c.c.n.l. slitterà di un
mese.
B) Contrattazione di secondo livello
* 1) La contrattazione di secondo livello
ha la funzione di negoziare erogazioni
economiche variabili, correlate a risultati conseguiti nella realizzazione di programmi concordati tra le parti.
* 2) Le aziende e le Rsa/Rsu possono
essere assistite e rappresentate rispettivamente dalle associazioni territorialmente competenti delle organizzazioni
datoriali, e dalle organizzazioni sindacali
territoriali stipulanti il presente c.c.n.l.
* 3) Tali programmi avranno come obiettivo incrementi di produttività, di qualità, di
redditività, di efficacia, di innovazione, di
efficienza organizzativa ed altri elementi rilevanti ai fini del miglioramento della
competitività aziendale, e ai risultati legati all’andamento economico della singola
impresa.
* 4) Il premio di risultato deve avere caratteristiche tali da consentire l’applicazione dei particolari trattamenti contri-
butivi e fiscali previsti dalla normativa di
legge.
comunque inalterata la pariteticità dei diritti di voto.
* 5) La contrattazione di secondo livello
si esercita per le materie delegate, in tutto o in parte, dal presente c.c.n.l., e deve
riguardare materie e istituti che non siano già stati negoziati in altri livelli di contrattazione, secondo il principio del “ne
bis in idem”, salvo quanto espressamente previsto nel art . 38 (Contrattazione di
secondo livello) del presente c.c.n.l.
* 5) L’Onif formulerà le proprie valutazioni e orientamenti con maggioranza qualificata del numero totale dei componenti
e le comunicherà alle parti stipulanti che,
se del caso, interesseranno le proprie
istanze locali.
Agli effetti del suo funzionamento, l’Onif,
nella prima riunione da tenersi entro 60
giorni dalla sottoscrizione del presente
c.c.n.l, aggiornerà, se necessario, l’esistente regolamento.
* 6) Gli accordi di secondo livello hanno
durata massimo triennale e sono rinnovabili nel rispetto del principio dell'autonomia dei cicli negoziali, al fine di evitare
sovrapposizioni con i tempi di rinnovo del
contratto collettivo nazionale.
* 7) Le proposte di rinnovo degli accordi di secondo livello dovranno essere
sottoscritte dai soggetti sindacali titolari
della relativa contrattazione aziendale e
presentate in tempo utile per consentire
l'apertura della trattativa tre mesi prima
della scadenza degli accordi stessi.
OSSERVATORIO NAZIONALE
* 1) Per quanto sopra, il sistema di relazioni sindacali vigente viene integrato attraverso l’Osservatorio nazionale (Onif),
al quale vengono affidate le competenze
più oltre elencate; qualora, alla scadenza
del presente c.c.n.l, le parti lo ritenessero opportuno, funzionale ed economicamente compatibile, anche sulla base
della esperienza maturata e degli obiettivi raggiunti, potranno costituire un ente
bilaterale.
* 2) In questo quadro, l’Onif costituisce
lo strumento per lo svolgimento delle attività individuate dalle parti stipulanti il
c.c.n.l per i dipendenti delle imprese funiviarie in materia di occupazione, mercato del lavoro, formazione e sicurezza sul
lavoro.
* 3) L’ONIF, composto da 12 membri, di
cui 6 designati dall’Anef e 6 dalla FiltCgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti, elegge domiciliazione presso la sede dell’Anef. Le
riunioni sono peraltro possibili -con l’accordo delle parti- anche in altra sede o in
teleconferenza.
* 4) La composizione dell’Onif può essere estesa -laddove la materia sia di esplicito loro interesse- anche alle organizzazioni sindacali territoriali rappresentanti
le minoranze linguistiche del territorio
stesso, e cioè il “Savt-sindacato autonomo valdostano” e “Asgb-sindacato autonomo sudtirolese”. In tale ipotesi, rimane
* 6) L’Onif promuoverà -nell’esercizio
delle sue funzioni e in adempimento e
nei limiti del suo mandato- almeno una
concreta iniziativa all’anno.
* 7) I lavoratori in servizio presso aziende con più di 35 dipendenti, componenti
l’Onif, ovvero la commissione per le pari
opportunità (Cpo), segnalati alle aziende per il tramite dell’Anef in misura non
superiore a una unità per ogni azienda,
hanno diritto a fruire di 12 ore di permesso retribuito ogni trimestre per quanto
attiene l’Onif, e 12 ore di permesso retribuito ogni semestre per quanto attiene la
Cpo, per partecipare alle riunioni dei rispettivi organismi.
* 8) Il permesso dovrà essere richiesto
con un preavviso di almeno una settimana e non potrà comportare la contemporanea assenza di lavoratori che godano
dei permessi sindacali, ai sensi del terzultimo comma dell’art. 39.
* 9) Le riunioni dell’Onif e/o della Cpo
dovranno essere comunicate ai rispettivi
componenti con un preavviso di almeno
15 giorni.
Compiti
- a) L’Onif attua ogni utile iniziativa per la
qualificazione e lo sviluppo del settore e,
in particolare:
* effettua il monitoraggio e la rilevazione
dei fabbisogni professionali e formativi
del settore;
* elabora proposte in materia di formazione e qualificazione professionale e di
sviluppo dei sistemi di riconoscimento
delle competenze per gli addetti del settore, anche in relazione a disposizioni
legislative provinciali, regionali, nazionali
e comunitarie, e in collaborazione con le
regioni e gli altri enti competenti, finalizzate a creare le condizioni più opportune
per la loro pratica realizzazione a livello
territoriale;
professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014
33
ASSOCIAZIONI/ANEF ACCORDO SINDACALE
* promuove iniziative in materia di formazione, qualificazione e riqualificazione
professionale, anche per il personale interessato da processi di ristrutturazione e
riorganizzazione, in collaborazione con le
regioni e gli altri enti competenti;
* assume iniziative tendenti a creare concreti strumenti di analisi del comparto, in
sinergia con le istituzioni (Presidenza del
consiglio, Cnel, Unioncamere, università
ed enti di ricerca, ministeri competenti,
ecc);
* promuove approfondimenti sulla normativa per la sicurezza nei luoghi di
lavoro, monitorando il suo stato di applicazione nel settore, e in merito alla formazione dei responsabili aziendali e dei
Rls;
* valuta la fattibilità di studi o indagini su
temi di comune interesse, definendone
modalità e criteri di realizzazione, finalizzati all’individuazione di soluzioni e iniziative atte a favorire lo sviluppo del settore funiviario, nonché il superamento dei
suoi punti di fragilità, nella consapevolezza della sua interdipendenza con l’intero
sistema dell’economia montana.
- b) L’Onif, inoltre, può svolgere attività
di promozione e organizzazione di relazioni sul quadro economico e produttivo
del settore e le relative prospettive di sviluppo, sullo stato e le previsioni occupazionali, anche coordinando indagini e rilevazioni, elaborando stime e proiezioni
allo scopo, tra l’altro, di fornire alle parti
il supporto tecnico necessario alla realizzazione degli incontri di informazione.
- c) In ordine all’attuazione dei programmi predetti, potrà valutare l’opportunità
di coinvolgere -per realizzare ogni utile sinergia- gli enti locali e gli operatori,
anche turistici, la cui attività e sviluppo
siano collegati alla presenza nel territorio
delle strutture funiviarie.
- d) L’Onif potrà infine essere interpellato
da aziende, lavoratori, organizzazioni sindacali dei lavoratori o dei datori di lavoro,
al fine di comunicare indirizzi applicativi
nelle materie di cui al presente articolo.
Formazione
- a) In considerazione di quanto previsto
dagli accordi interconfederali in materia
di sviluppo della formazione e dell’importanza che riveste una costante valorizzazione professionale delle risorse umane,
la formazione si pone come strumento
strategico per fronteggiare efficacemente
la sfida della concorrenza internazionale,
34
e costituisce un importante riferimento
per le analisi ed i lavori dell’Osservatorio.
nonché le competenze da essi comunque acquisite.
- b) L’Onif promuove quindi, attraverso la
raccolta di apposita documentazione:
* lo sviluppo di progetti formativi, con
particolare attenzione alla formazione
professionalizzante per l’apprendistato;
* alla formazione permanente per l’aggiornamento e la qualificazione del personale dipendente;
- e) Per il mercato del lavoro e per il sistema delle imprese, il “libretto formativo”
rappresenta uno strumento d'informazione, finalizzato a evidenziare, in modo
omogeneo ed attendibile, il percorso
formativo e professionale del soggetto,
nonché a facilitare la riconoscibilità di
professionalità e competenze individuali
all’interno di un percorso d'inserimento e
mobilità lavorativa.
* inerenti tematica della sicurezza sul lavoro;
* per percorsi formativi che riguardano la
professione operativa, ai modelli contrattuali e ai rapporti con gli utenti.
- c) La predisposizione di adeguati modelli gestionali e organizzativi potrà essere strumento utile per costruire un
rapporto organico, sia con le strutture
formative operanti a livello nazionale e
locale, sia con il sistema scolastico, nel
perseguimento dei seguenti obiettivi principali:
* porre i lavoratori in condizione di adeguare le loro conoscenze per meglio
rispondere alle esigenze poste dalla trasformazione tecnologica ed organizzativa in atto nelle imprese, implementando,
per quanto possibile, le relative professionalità;
* rispondere alle necessità di aggiornamento, al fine di prevenire l’insorgere di
situazioni d'inadeguatezza professionale;
* facilitare il reinserimento dei lavoratori dopo eventuali periodi di assenza per
vari motivi;
* migliorare la qualità dei servizi offerti,
anche al fine di incrementare l’efficienza,
l’efficacia e la produttività aziendale;
* valorizzare le potenzialità occupazionali, favorendo l’incontro fra domanda ed
offerta di lavoro;
* ridurre gli infortuni sul lavoro e prevenire malattie professionali.
- d) Come ulteriore obiettivo connesso
alla formazione, l’Onif si propone in attività di consulenza per la gestione e rilascio -a cura delle regioni e province
autonome, nell’ambito delle loro esclusive competenze in materia di formazione
professionale e relative certificazioni- del
“libretto formativo” del cittadino: strumento pensato per raccogliere, sintetizzare
e documentare le diverse esperienze di
apprendimento dei cittadini lavoratori,
professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014
Sicurezza sul lavoro
- a) L’Onif monitorerà costantemente le
tematiche della sicurezza sul lavoro, in
attuazione del “testo unico” approvato
con DLGS 9 aprile 2008 n. 81 e successive modificazioni e integrazioni, seguendo
altresì l’evoluzione legislativa in materia
e diffondendo le informazioni raccolte in
momenti seminariali e in report specifici.
- b) L’Onif promuove la diffusione sul territorio delle buone pratiche in atto, che
saranno quindi proposte come modello
di comportamento e percorso formativo
specifico del settore, anche al fine di ridurre le cause di incidenti sul lavoro e,
soprattutto, garantire sempre maggiore
sicurezza ai lavoratori.
- c) L’Onif raccoglie documentazione
utile ai fini valutativi dell’andamento dei
rischi presenti, formulando eventuali
proposte formative e indirizzi applicativi,
anche con la collaborazione delle aziende, nel rispetto delle vigenti normative
sulla privacy; nonché raccoglie e diffonde
fonti informative istituzionali essenziali,
quali la normativa specifica da applicare, le linee guida del Tu sulla sicurezza
nei luoghi di lavoro, con particolare riferimento ai documenti afferenti l’uso di dispositivi individuali di protezione, la movimentazione dei carichi, il lavoro in quota,
la protezione da agenti biologici, dal rumore e dalle vibrazioni.
- d) Ai fini specifici della formazione e
della sicurezza sul lavoro, l’Onif può concorrere infine alla valorizzazione delle iniziative settoriali e/o territoriali promosse
da organismi con particolari competenze,
per realizzare e implementare appositi
progetti sul territorio.
DISCIPLINA
DEL RAPPORTO DI LAVORO
A TEMPO PARZIALE
Il punto d) è così modificato
* d) nelle ipotesi di lavoro a tempo parziale orizzontale, in cui la riduzione è
ASSOCIAZIONI/ANEF ACCORDO SINDACALE
prevista in relazione all’orario giornaliero
di lavoro, ovvero di lavoro a tempo parziale verticale o misto, ogni volta che la
prestazione pattuita sia inferiore all’orario
settimanale, è consentito il ricorso al lavoro supplementare –sulla base del consenso del lavoratore e della sussistenza
di una delle causali di cui alla successiva
lettera e)- nella misura massima fino alla
concorrenza dell’orario settimanale di lavoro per il personale a tempo pieno.
Il lavoro supplementare è retribuito con
la maggiorazione del 20% fino alla concorrenza di un quarto dell’orario settimanale di lavoro per il personale a tempo
pieno; il lavoro supplementare prestato
oltre tale limite e fino alla misura massima di cui al periodo precedente è retribuito con la maggiorazione del 25%.
Il rifiuto del lavoratore ad effettuare il lavoro supplementare non può, in nessun
caso, essere considerato giustificato motivo di licenziamento, né può dar luogo a
qualsiasi provvedimento disciplinare.
APPRENDISTATO
PROFESSIONALIZZANTE
EX DLGS 167/2011 276/2003
* 1) L’apprendistato professionalizzante,
di cui all’art. 4 del DLgs 167 del 2011 e
alla legge n.92/2012 e successive modificazioni e integrazioni, viene denominato
“contratto formativo professionalizzante”;
la sua disciplina applicativa fa riferimento
alle vigenti norme di legge, salvo quanto
disposto nei commi seguenti.
* 2) In attuazione delle disposizioni di
cui al DLgs 167 del 2011 e alla legge n.
92/2012, il contratto di apprendistato professionalizzante può essere instaurato
con i giovani di età compresa tra i diciotto e i ventinove anni, e è finalizzato alla
qualificazione dei lavoratori attraverso un
percorso di formazione per l’acquisizione
di competenze di base, trasversali e tecnico-professionali.
* 3) Per i soggetti in possesso di un qualifica professionale, ai sensi della legge
53/2003, conseguita ai sensi del decreto
legislativo 17 ottobre 2005, n. 226, il contratto di apprendistato professionalizzante può esser stipulato dal diciassettesimo
anno di età.
* 4) L’assunzione in apprendistato può
avvenire con un periodo di prova, ai sensi dell’art. 6 del presente c.c.n.l., di durata non superiore a quanto previsto per il
livello da acquisirsi.
* 5) Premesso che, stante la peculiare natura a causa mista del contratto di
apprendistato, il periodo di formazione
si conclude al termine del periodo di apprendistato stesso, le parti del contratto
individuale potranno recedere dal contratto dando un preavviso, ai sensi di
quanto disposto dall’art. 2118 del codice
civile, di 15 giorni.
* 6) In caso di mancato esercizio della
facoltà di recesso, il rapporto prosegue
come ordinario rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato.
* 7) Possono essere assunti con contratto di apprendistato professionalizzante i
lavoratori destinati a svolgere le mansioni proprie del I° super, I°, II°, III°, IV°, V°
e VI° livello.
* 8) La durata massima del periodo di
apprendistato professionalizzante e la
sua suddivisione in periodi ai fini retributivi così determinata:
TAB.A
Livelli Durata Complessiva
mesi
I°°super 36 I° 36 II° 36 III° 36 IV° 36 V° 36 VI° 36 in servizio con rapporto di lavoro a tempo
indeterminato.
* 12) Apprendistato in cicli stagionali:
- a) Conformemente a quanto previsto
dall’art. 4, comma 5, del D.Lgs.167/2011,
e ferma rimanendo la durata massima
del periodo di apprendistato di cui al presente articolo, comma 8° tab. A, è consentito articolare lo svolgimento dell’apprendistato in più stagioni, attraverso più
rapporti a tempo determinato.
- b) Possono essere assunti con contratto di apprendistato in cicli stagionali i
lavoratori destinati a svolgere mansioni
proprie delle figure professionali in quadrate nei livelli professionali VI, V, IV, III
della classificazione professionale definita dall'art. 4 del presente contratto.
- c) L’apprendista assunto a tempo de-
I° periodo
mesi
12 12 12 12 10 6
6
* 9) Il trattamento economico dell’apprendistato professionalizzante è così determinato:
- nel primo periodo: 80% della retribuzione di fatto nazionale e aziendale o territoriale;
- nel secondo periodo: 85% della retribuzione di fatto nazionale e aziendale o
territoriale;
- nel terzo ed ultimo periodo: 95% della
retribuzione di fatto nazionale e aziendale o territoriale;
* 10) La facoltà d’assunzione con contratto d’apprendistato professionalizzante, di cui al comma 8 del presente articolo, non è esercitabile dalle aziende che,
al momento della stipulazione di nuovo
contratto, risultino non aver mantenuto
in servizio almeno il 60% dei contratti di
apprendistato scaduti nei 24 mesi precedenti. Detta regola si applica nelle aziende con più di 3 apprendisti.
* 11) A tal fine ,non si computano i lavoratori che si siano dimessi, quelli licenziati per giusta causa e quelli che, al
termine del rapporto di apprendistato,
abbiano rifiutato la proposta di rimanere
II° periodo
mesi
12 12 12 12 16 12 12 III° Periodo
mesi
12
12
12
12
10
18
18
terminato per la stagione può esercitare
il diritto di precedenza nell'assunzione
presso la stessa azienda nella stagione
successiva, con le medesime modalità
che la legge e la contrattazione riconoscono ai lavoratori qualificati.
- d) Sono utili ai fini del computo della
durata dell’apprendistato stagionale anche le prestazioni di breve durata, eventualmente rese nell’intervallo tra una stagione e l’altra.
- e) Ai fini del computo della durata massima del periodo di apprendistato di cui
al presente articolo, i periodi di servizio
svolto in qualità di apprendista “stagionale” si cumulano in funzione dei mesi
di effettiva assunzione, attribuendo convenzionalmente la durata di sei mesi alla
prestazione in stagione invernale, e di tre
mesi a quella in stagione estiva.
- f) Nei casi in cui il lavoratore apprendista stagionale effettui la propria prestazione sia nella stagione invernale che in
quella estiva, convenzionalmente, la prestazione viene calcolata dodici mesi.
professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014
35
ASSOCIAZIONI/ANEF ACCORDO SINDACALE
- g) In caso di assunzione per brevi periodi stagionali, sempre ai fini del computo di cui sopra, si conviene che il periodo
di assunzione in “stagione”, di durata anche inferiore a 3 mesi, venga comunque
computato con un valore pari a 3 mesi.
* 13) L’intero periodo di apprendistato
professionalizzante è utile ai fini della
maturazione dell’anzianità aziendale; anche ai fini degli aumenti periodici di anzianità, tali aumenti saranno corrisposti
nelle misure previste dal livello di appartenenza.
* 14) Agli apprendisti verrà corrisposto
anche quanto previsto dal secondo livello di contrattazione, secondo le modalità
stabilite nei relativi accordi; sono comunque fatti salvi gli accordi esistenti in materia di apprendistato.
* 15) In occasione della ricorrenza natalizia, verrà corrisposta all’apprendista una
gratifica o tredicesima mensilità, pari alla
retribuzione mensile.
Sarà inoltre corrisposta, nel mese di giugno, una quattordicesima erogazione
d'importo pari alla retribuzione mensile.
* 16) Nel caso d'inizio o cessazione
del rapporto di lavoro durante il corso
dell’anno, l’apprendista avrà diritto a tanti
dodicesimi dell’ammontare della gratifica
natalizia o tredicesima mensilità, e della
quattordicesima, quanti sono i mesi di
servizio prestati presso l’azienda. La frazione di mese superiore ai 15 giorni verrà considerata a questi effetti come mese
intero.
* 17) In caso d'infortunio sul lavoro,
l’azienda integrerà il trattamento Inail
fino al 100 per cento della retribuzione
normale nel primo giorno, e fino alla cessazione dell’indennità d'invalidità temporanea, nei limiti del periodo di durata
dell’apprendistato.
* 18) In caso di malattia, viene mantenuto il rapporto, e corrisposto corrisponderà
agli apprendisti un trattamento economico ragguagliato alla normale retribuzione
loro spettante per un massimo di 6 mesi
per ogni anno, e nei limiti del periodo di
durata dell’apprendistato.
* 19) Le ferie di cui all’art. 24 matureranno pro quota, con riferimento al servizio
effettivamente prestato presso la stessa
azienda.
Formazione
I principi convenuti nel presente capitolo
sono finalizzati a garantire un'uniforme
36
applicazione sul territorio nazionale delle
regole sulla formazione nell’apprendistato professionalizzante.
Nei confronti di ciascun apprendista,
l’azienda è tenuta ad erogare un monte
ore di formazione formale, intesa come
processo formativo, strutturato, verificabile e certificabile secondo la normativa
vigente.
La durata, le modalità e l’articolazione
della formazione sono qui definite a livello nazionale tra le parti, dandosi atto
che la durata della formazione professionalizzante debba essere pari a 80 ore
annue retribuite –ovvero di equivalente
entità media nel triennio-, comprensive
della formazione teorica iniziale relativa
al rischio specifico, prevista dall’accordo
stato-regioni del 21 dicembre 2011, integrata dall’offerta pubblica, laddove esistente, ai sensi dell’art. 4, comma 3, del
D.Lgs. 167.
La parte di formazione riguardante le nozioni d'igiene, sicurezza e prevenzione
degli infortuni sul lavoro sarà collocata
all’inizio del rapporto di lavoro.
L’attività formativa potrà svolgersi anche al di fuori dell’orario di apertura degli impianti al pubblico. Qualora l’attività
formativa si svolga al di fuori del turno di
lavoro, le ore di formazione saranno retribuite con la retribuzione ordinaria.
La formazione formale potrà essere svolta tramite la partecipazione a percorsi
formativi effettuati in tutto o in parte all’interno dell’azienda, ovvero all’esterno della stessa.
Con specifico riferimento ai rapporti di
apprendistato stagionale, l’impegno formativo annuo si determina riproporzionando il monte ore annuo in base all’effettiva durata di ogni singolo rapporto di
lavoro.
La capacità formativa interna all’azienda
-e cioè, il possesso di risorse umane idonee a trasferire competenze, tutor della
formazione e locali adatti, eventualmente anche esterni all’azienda, in relazione
agli obiettivi formativi e alle dimensioni
aziendali- dovrà essere espressamente
dichiarata dal datore di lavoro nel contratto di assunzione, e comunicata all’osservatorio nazionale di cui all’art.1, comma 4, lett. a), del presente contratto.
La formazione formale potrà avvenire
con le modalità individuate nel “piano
formativo Individuale, fra cui: alternanza
sul lavoro, affiancamento, formazione a
distanza, in aula, “on the job”, seminari,
esercitazioni di gruppo, action learning,
visite aziendali.
professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014
I profili formativi (durata, modalità e articolazione della formazione) sono quelli
definiti, per ciascuna figura professionale, secondo lo schema riprodotto nell’appendice C allegata al presente contratto.
Tutor aziendale
Il tutor aziendale per l’apprendistato ha il
compito di seguire l’apprendista durante
il periodo di apprendistato, di trasmettere le competenze necessarie all’esercizio delle attività lavorative e di favorire
l’integrazione tra le iniziative formative di
carattere trasversale e la formazione sul
luogo di lavoro.
Il tutor contribuisce all’attuazione del piano formativo individuale e attesta, anche
ai fini dell’art. 2, comma 1, lettera g), del
D.Lgs. 167, il percorso stesso, riscontrando l’effettivo svolgimento dell’attività
formativa.
Il lavoratore designato dall’impresa per le
funzioni di tutor deve:
* possedere un livello d'inquadramento contrattuale pari o superiore a quello
dell’apprendista;
* svolgere attività lavorative coerenti con
quelle dell’apprendista;
* possedere almeno due anni di esperienza lavorativa;
* seguire le iniziative formative a lui destinate previste dall’azienda.
Si precisa che le funzioni di tutor possono essere svolte:
* da un lavoratore qualificato designato
dall’impresa;
* nel caso d'imprese con meno di quindici dipendenti, dal titolare dell’impresa
stessa, da un socio o da un familiare
coadiuvante, ai sensi di quanto previsto
dall’art. 2 del D.M. 28 febbraio 2000.
Ciascun tutor può affiancare non più di 5
apprendisti.
Piano formativo individuale
Il Pfi (il cui schema è riprodotto nell’appendice C allegata al presente contratto,
unitamente allo schema di attestazione/
registrazione dell’attività formativa allegato all’accordo interconfederale 18 aprile 2012 ai sensi, e per gli effetti dell’art.
2, co 2, lett. b, del DL 76/2013) definisce
il percorso formativo del lavoratore, in
coerenza con il profilo formativo relativo
alla qualificazione da conseguire, e con
le conoscenze e abilità già possedute
dallo stesso.
Il Pfi indica gli obiettivi formativi, i contenuti e le modalità d'erogazione della formazione, nonché il nome del tutor e le
ASSOCIAZIONI/ANEF ACCORDO SINDACALE
sue funzioni nell’ambito del contratto di
apprendistato.
Il Pfi potrà essere modificato in corso di
rapporto di lavoro, su concorde valutazione dell’apprendista, dell’impresa e del
tutor.
Dichiarazione a verbale
Le parti si danno reciprocamente atto
che, qualora intervenissero disposizioni
in materia di formazione per l’apprendistato non compatibili con l’impianto
contrattuale, si incontreranno tempestivamente per una valutazione e per le
conseguenti armonizzazioni.
RIPOSO SETTIMANALE
I lavoratori hanno diritto a un giorno di
riposo settimanale, che può cadere in
giorno diverso dalla domenica, secondo
il turno predisposto.
Ricorrendo casi di particolare necessità,
il giorno destinato al riposo settimanale
può essere spostato dall’azienda, di norma nell’ambito dei sei giorni successivi,
sentito il lavoratore interessato e con un
preavviso di 24 ore.
Lo spostamento del riposo cadente in
giorno feriale a un altro giorno feriale o
festivo non dà luogo ad alcuna maggiorazione.
Lo spostamento del riposo festivo a un
giorno feriale comporta una maggiorazione del 20% sulla retribuzione ordinaria.
In ogni caso, nell'eventualità dello spostamento del riposo settimanale, lo stesso dovrà essere fruito entro il 14 giorno.
Fermo restando l’obbligo della fruizione
del riposo settimanale, se per ragioni assolutamente eccezionali se ne rendesse
in qualche caso impossibile la concessione, in tutto o in parte, al lavoratore che
non ne ha usufruito compete, oltre l'ordinaria retribuzione, il pagamento delle ore
prestate con la maggiorazione di lavoro
festivo.
Dichiarazione a verbale
Le parti stipulanti si danno atto che la disciplina del riposo settimanale regolata
dal presente articolo realizza il disposto
dell’art.9 del D.Lgs. 8 aprile 2003 n.66,
con particolare riferimento alla lett. d) del
comma 3.
SOSPENSIONE
DELL’ATTIVITA’ DI TRASPORTO
* 1) Qualora, nel corso di una giornata lavorativa, si verifichi un'interruzione
dell’attività di trasporto per cause di forza maggiore assolutamente indipendenti
dalla volontà aziendale (quali ad esempio quelle meteorologiche o di interruzione della fornitura energetica) e non
sia possibile all’azienda utilizzare diversamente il personale, sia quello adibito
direttamente al trasporto sia quello non
direttamente adibito (esempio cassiere,
gestione piste), al lavoratore compete
il pagamento della retribuzione relativa
all'orario contrattuale normale.
Il 75% delle ore non lavorate può essere
recuperato utilizzando le ore di cui all’art.
12 ultimo comma (Orario di Lavoro) del
presente c.c.n.l.
* 2) Inoltre, e sempre che il lavoratore ne
sia stato tempestivamente preavvertito,
può essere considerato giorno di riposo settimanale, in sostituzione di quello
previsto dal turno, il giorno in cui, per le
citate cause di forza maggiore, l’attività
di trasporto rimanga sospesa per l’intero
turno di lavoro.
* 3) In caso di sospensione dell’attività
di trasporto per più giorni interi, dovuta a
causa di forza maggiore, l’azienda, sempre che non utilizzi il personale in altre
mansioni e salvi gli effetti di cui al comma
precedente, è tenuta a retribuire il personale stesso per I successivi 4 giorni, con
facoltà, però, di procedere al recupero
delle ore non lavorate, utilizzando le ore
di cui all’art.12 ultimo comma del presente c.c.n.l.
* 4) Le ore non lavorate di cui ai commi 1
e 3 possono essere recuperate fino a un
massimo complessivo di 32 ore.
* 5) In assenza di disponibilità totale o
parziale di permessi di cui all’art. 12 ultimo comma (“orario di lavoro”) del presente c.c.n.l., le ore non lavorate di cui
ai commi 2 e 4 del presente articolo saranno recuperate, entro 45 giorni, con
le modalità di cui al comma successivo,
nel limite massimo di 1 ora e 30 minuti al
giorno.
* 6) Resta inteso che le ore non lavorate
saranno recuperate con una decurtazione , a favore del lavoratore, di 30 minuti
ogni 4 ore, e di 60 minuti ogni 8 ore.
ORARIO MULTIPERIODALE
Per far fronte a necessità connesse a variazioni d'intensità dell'attività lavorativa,
la durata dell'orario di lavoro potrà risultare anche da una media plurisettimanale nell'arco di 17 settimane, con i limiti
massimi di 48 ore settimanali, e con una
durata minima di 32 ore settimanali.
Nell'ambito delle flessibilità sopra previste, i lavoratori interessati percepiranno
la retribuzione relativa all'orario contrattuale settimanale, sia nei periodi di superamento, che in quelli di minore prestazione.
Gli scostamenti del programma, con le
relative motivazioni, saranno portati a conoscenza della r.s.u., e, ove ancora non
costituita, alle r.s.a.
In tali casi, le prestazioni eccedenti il normale orario di lavoro settimanale daranno luogo ad una maggiorazione del 10%
della retribuzione ordinaria.
Nel caso in cui, al termine delle 17 settimane, le ore lavorate eccedano l’orario
normale settimanale, le ore eccedenti saranno retribuite come ore di lavoro straordinario.
RETRIBUZIONE
La retribuzione dei lavoratori è determinata in misura mensile, e va liquidata
entro il giorno 15 del mese successivo a
quello di competenza.
Costituiscono la retribuzione ordinaria
mensile i seguenti elementi:
* 1) retribuzione minima base, di cui alla
tabella allegata sub 1);
* 2) indennità di contingenza, di cui alla
tabella allegata sub 2);
* 3) aumenti periodici di anzianità, di cui
alla tabella allegata sub 3);
* 4) indennità sostitutiva di mensa;
* 5) eventuali assegni personali e altri
compensi continuativi corrisposti mensilmente e non, legati a specifiche prestazioni.
La retribuzione giornaliera si ottiene dividendo la retribuzione mensile per 26; la
retribuzione oraria, nell’ambito dell’orario
normale fissato in 40 ore settimanali, si
ottiene dividendo per 173 la retribuzione
mensile.
Nota a verbale
La retribuzione minima base s'intende
comprensiva dell'indennità di caropane,
dei punti di contingenza maturati fino al
31 gennaio 1977, nonché dell’E.D.R. di
cui all’accordo interconfederale 25 gennaio 1975 e al Protocollo 31 luglio 1992
tra Governo e parti sociali.
AUMENTI PERIODICI
D'ANZIANITÀ
Al lavoratore è riconosciuto, per ogni
biennio di anzianità di servizio prestato
presso la stessa azienda e nel medesimo livello di appartenenza, un aumento
retributivo d'importo fisso nella misura di
cui alla tabella 1, fino ad un massimo di
cinque bienni.
professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014
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ASSOCIAZIONI/ANEF ACCORDO SINDACALE
Gli aumenti periodici decorrono dal primo
giorno del mese immediatamente successivo a quello in cui si compie il biennio di anzianità.
In caso di passaggio al livello superiore,
il lavoratore conserva il numero di aumenti periodici già acquisiti nel livello di
provenienza, nonché le frazioni di biennio già maturate.
Norma transitoria
Le parti si danno atto che, per i lavoratori
già in servizio alla data del 30 novembre
2013, restano fermi l’anzianità e gli scatti
maturati alla data stessa, il cui importo è
quantificato in cifra fissa, senza ulteriore
indicizzazione né rivalutazione, fino alla
concorrenza del massimo di cinque bienni, riconosciuto ai sensi del primo comma.
Tabella 1 Aumenti periodici di anzianità.
Livello Importo scatto (€)
1S 81,00
1
75,00
2
68,00
3
62,00
4
56,00
5
50,00
6
47,00
7
39,00
FERIE ANNUALI
Il lavoratore ha diritto, per ogni anno di
effettivo servizio presso l’azienda, a un
periodo di ferie retribuite pari a quattro
settimane, delle quali, almeno due consecutive -in caso di richiesta del lavoratore interessato- vanno godute nel corso
dell’anno di maturazione, e le restanti
due nei 18 mesi successivi al termine
dell’anno di maturazione.
La frazione di mese superiore ai 15 giorni sarà considerata come mese intero.
delle ferie in proporzione dei dodicesimi
maturati.
In caso di risoluzione del rapporto di lavoro, al lavoratore spetterà il pagamento
Il periodo di preavviso non può essere
considerato periodo di ferie.
ALLEGATO 2
Tabella degli aumenti retributivi (accordo 10 dicembre 2013))
(scaglionati nella vigenza contrattuale, +20 € 1.12.2013, +15 € 1.5.2014, +25 €
1.1.2015, + 20 € 1.5.2015, + 27 € 1.1.2016, e riproporzionati in relazione alla scala
parametrale)
Livello Parametro Aumenti retributivi
01/12/13 01/05/14 01/01/15 01/05/15 01/01/16
1s
210 € 28,97 € 21,72 € 36,21 € 28,97 € 39,10
1
195 € 26,90 € 20,17 € 33,62 € 26,90 € 36,31
2
176 € 24,28 € 18,21 € 30,34 € 24,28 € 32,77
3
160 € 22,07 € 16,55 € 27,59 € 22,07 € 29,79
4
145 € 20,00 € 15,00 € 25,00 € 20,00 € 27,00
5
130 € 17,93 € 13,45 € 22,41 € 17,93 € 24,21
6
120 € 16,55 € 12,41 € 20,69 € 16,55 € 22,34
7
100 € 13,79 € 10,34 € 17,24 € 13,79 € 18,62
ALLEGATO 2 BIS
Tabella della retribuzione minima base (art.17, c.2, p.1 e nota a verbale c.c.n.l.) per
ciascun livello d’inquadramento della classificazione unica (calcolata con gli aumenti
riconosciuti nell’accordo 10/12/2013 alle varie scadenze concordate e da applicare ai
lavoratori in servizio alla medesima scadenza)
Livello Parametro 01/12/13 1s 210 € 1.643,40 1
195 € 1.526,12 2
176 € 1.377,66 3
160 € 1.252,11 4
145 € 1.134,59 5
130 € 1.017,57 6
120 € 939,32 7
100 € 782,81 Aumenti 01/05/14 € 1.665,12 € 1.546,29 € 1.395,86 € 1.268,66 € 1.149,59 € 1.031,02 € 951,74 € 793,16 retributivi
01/01/15 € 1.701,33 € 1.579,91 € 1.426,21 € 1.296,25 € 1.174,59 € 1.053,43 € 972,43 € 810,40 01/05/15 € 1.730,29 € 1.606,81 € 1.450,48 € 1.318,32 € 1.194,59 € 1.071,36 € 988,98 € 824,19 01/01/16
€ 1.769,40
€ 1.643,12
€ 1.483,26
€ 1.348,11
€ 1.221,59
€ 1.095,57
€ 1.011,32
€ 842,81
Il lavoratore ha diritto a ulteriore giorno
di ferie oltre il secondo anno di effettivo
servizio presso l’azienda, e di un ulteriore giorno oltre il quarto anno di effettivo
servizio.
Fermo restando quanto previsto nel comma 1, l’epoca del godimento delle ferie
sarà stabilita tenendo conto del desiderio dei lavoratori, compatibilmente con le
esigenze di lavoro dell’azienda.
Ogni settimana è ragguagliata a 6 giorni
lavorativi, quale che sia la distribuzione
dell’orario di lavoro nella settimana.
Al lavoratore che non abbia maturato il
diritto all’intero periodo di ferie per non
avere un’anzianità di almeno 12 mesi
spetterà, per ogni mese di effettivo servizio prestato, un dodicesimo del periodo
feriale annuale.
38
professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014
... per essere informati
Speciale sicurezza area sciabile e territorio
ALPINA SNOWMOBILES
Sherpa: anche soccorso in pista
per un mezzo da lavoro a 360°
Battitura e manutenzione
delle aree speciali
Alla base del progetto “Sherpa” c’è l’obiettivo,
pienamente raggiunto, di offrire un unico mezzo,
accessibile nel prezzo, sicuro ed efficace
nelle prestazioni, in grado di svolgere lavori diversi,
rivolto quindi ad una clientela “trasversale”
rispetto al settore invernale: dal rifugio
alla ricerca scientifica, dalla protezione civile
al centro fondo, dalla scuola sci alla skiarea.
Il sistema Srk offre anche uno speciale
equipaggiamento per effettuare i soccorsi in pista,
con barella dotata di sistema elettronico
autolivellante e di ammortizzatori antishoc.
’offerta di alcuni speciali acL
cessori ed allestimenti, che
fanno delle Sherpa i validi mezzi che tutti conosciamo, si rivolge proprio agli attori delle skiarea, con proposte accreditate
anche dalla fornitura richiesta
dall’organizzazione dei Giochi
Olimpici Invernali 2014 di Sochi.
Ma, data la tematica dello “speciale” che caratterizza
quest'uscita di pM, parliamo subito del nuovo equipaggiamento
per la motoslitta Sherpa dedicato al recupero di feriti in pista.
“Safe rescue kit”
come... l'elicottero
“Il sistema Srk (Safe rescue
kit) introduce nuovi e più elevati standard di sicurezza tra gli
equipaggiamenti per il soccorso
in pista” affermano Umberto e
Paolo Vedovato, che proseguono:
“La motoslitta bi-cingolo Sherpa
è ovunque riconosciuta come
la più sicura e stabile motoslitta
esistente e, potendo contare su
queste caratteristiche, l’Srk è un
accessorio progettato per essere
installato direttamente su di essa
con la speciale barella posizionata trasversalmente sul pianale
di carico della motoslitta”.
La barella può ospitare il paziente soccorso sia con tavola
spinale che con materassino
a depressione, potendo inoltre contare su uno speciale sistema di ammortizzazione per
prevenire shock e vibrazioni,
consentendo anche il recupero
di pazienti con trauma spinale,
per i quali solitamente si ricorre
all’elicottero.
Un sistema elettronico di livellamento consente alla barella
di rimanere sempre in posizione orizzontale durante tutta la
discesa,
indipendentemente
dall’inclinazione della motoslitta.
La barella è protetta da un rollbar (Rops) e da una robusta
struttura perimetrale in acciaio,
integrata nella barella stessa.
L’Srk è dotato inoltre di due portasci per alloggiare gli sci del
paziente e del soccorritore, ed
è completo di dispositivi di segnalazione visivi e acustici, per
aumentare la sicurezza in pista
durante l’intervento di soccorso.
Il kit può essere velocemente
rimosso dalla Sherpa, consentendo l’impiego della motoslitta
in altri lavori quando il servizio
di soccorso non è più necessario. Grazie all’Srk, le squadre di
soccorso possono finalmente
contare su un mezzo efficace e
sicuro, poiché progettato specificamente per quest’impiego.
Transalp: trasporto sicuro
per i campi scuola sci
Confermando l'attenzione che il
marchio riserva alle specifiche
esigenze di operatori delle skiarea e scuole di sci, e per ampliare e continuare a qualificare
la funzionalità della motoslitta
Sherpa, da qualche stagione è
stato ideato anche il Transalp:
l'allestimento per trasporto persone e rimorchio, che viene
inoltre proposto in alcune versioni ancor più mirate per usi
specifici.
Una soluzione ad hoc, subito
adottata da numerose scuole
sci, è quella destinata al trasporto in tutta sicurezza dei
bambini a/r dalle aree destinate
a campo-scuola.
I piccoli allievi non ancora
esperti con gli sci non sono infatti in grado di raggiungere
i campi scuola in autonomia,
tantomeno quando l’accesso
all’area riservata comporta l’utilizzo d'impianti di risalita quali
seggiovie e skilift.
Per ovviare a queste problematiche, i bambini possono
dunque essere trasportati dalla
Sherpa dotata di rimorchio, evitando tutti i passaggi potenzialmente pericolosi e gli attraversamenti.
In questo modo, il trasporto di
un gruppo di allievi è gestibile
in tutta tranquillità solamente da
uno o due operatori/insegnanti.
Inoltre, grazie all’allestimento
personalizzato “ski-school”, che
prevede portasci posteriore e
pannelli stampati che riproducono il logo o la mascotte della
scuola di sci, questo mezzo di
trasporto rappresenta anche
un’attrattiva ludica e un punto
di ritrovo facilmente identificabile dai bambini all’interno della
skiarea.
Tanto per citare una delle
più
prestigiose scuole delle
Alpi,
l’austriaca
“Skischule
Fiss-Ladis“ ha
aerografato
la
Sherpa 1.6 con
i colori della mascotte -la mucca
“Berta”(www.skischule-fiss-ladis.
at)- con un risultato sicuramente
accattivante.
Parchi gioco, piste baby e slittinovie, nonché le piste da fondo:
i sistemi per la battitura F-250
e D-250 che accessoriano la
Sherpa hanno in comune la
stessa base: cioè, il gruppo fresante a tre stadi di lame largo
180 cm e il finisher da 250 cm,
in grado di lavorare con qualsiasi neve, fresca o ghiacciata.
Il tutto, controllato elettricamente dai comandi di bordo della
Sherpa.
In particolare, la F-250 è dotata
anche di uno o due tracciatori
indipendenti per la tecnica classica dello sci di fondo, con prestazioni in termini di praticità di
utilizzo e qualità del binario tali
da essere stata inclusa anche
nel parco macchine della nordic-arena di Sochi 2014.
La versione senza i tracciatori,
denominata D-250 ,è la macchina ideale per la preparazione
e la manutenzione delle aree
“speciali”: come parchi gioco,
slittinovie, piste baby e aree destinate all’insegnamento dello
sci.
Con una larghezza di lavoro
fino a 2,5 m è dunque possibile compattare, livellare, fresare
e lisciare l’area anche quando
lo spessore del manto nevoso
è tanto esiguo da rendere inutilizzabili altre macchine: oltre
ad essere economico nei costi
d’acquisto e di esercizio, questo
mezzo è infatti poco invasivo,
silenzioso ed “ecologico”.
www.alpina-snowmobiles.com
professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014
39
Speciale sicurezza area sciabile e territorio
GEA FUN SPECIALIST
Un contributo per l'educazione
(non solo) alla sicurezza
L'attività ludica e didattica che si svolge nei parchi gioco
delle stazioni montane può essere indirizzata anche a far
conoscere ai piccoli sciatori una serie di regole che ormai
dovrebbero appartenere non solo a tutti i frequentatori delle skiarea, ma più in generale al ”vivere civile” di cui
spesso la montagna offre utili e sagge metafore.
Di questo aspetto parlano nell'articolo che segue
Giovanna Della Cagnoletta e il marito Matteo Pulli,
titolari dell'azienda emiliana ormai nota per la
selezione di proposte ludico/sportive: in sintonia con la tematica di questo “speciale”, e potendo vantare non solo una competenza delle
problematiche strettamente legate
alla sicurezza nelle attività della montagna,
che rappresentano un delicato e impegnativo
punto di contatto e confronto tra le varie categorie di operatori e i clienti/ospiti delle località.
Ma anche sulla loro attenta
e condivisa esperienza genitoriale.
a sicurezza delle aree sciaL
bili diventa un tema sempre
più trattato, discusso e caro agli
operatori in primis, e a chi fruisce successivamente dei servizi
messi a disposizione dalla stazione.
Utenti indisciplinati, scarsa competenza e capacità da parte di chi
scia, mancanza d'indicazioni...
Comunque si ponga la questione, il tema è scottante per tutte
le parti coinvolte.
A ancor più “grazie” al contributo dei media che, con precisione e regolarità, danno risonanza agli incidenti mortali che ogni
anno si verificano sulle piste.
Ovviamente, la nostra competenza sul tema della sicurezza
si limita alle attrezzature ludiche
Imparo uno sport e imparo un
atteggiamento corretto.
A servizio di questa filosofia,
Gea propone i propri sussidi e
la propria esperienza, da sempre rivolta ai piccoli e alle famiglie.
La stessa linea SkiBimbo -che
nasce come supporto didattico
per l’insegnamento dello sciviene spesso utilizzata lungo i
circuiti principali e nei collegamenti, per modificare i flussi del
traffico.
I piccoli sciatori e i principianti
vengono in questo modo incanalati su traiettorie specifiche e
più adeguate alle loro capacità,
e a quelle sportive destinate
all’insegnamento.
Tuttavia, abbiamo a cuore l’argomento e abbiamo una nostra
opinione piuttosto chiara rispetto al contributo che possiamo
dare per quel che compete al
nostro settore e alla nostra attività.
L'importanza
della formazione
Riteniamo fondamentale la formazione, in questo caso dei piccoli visitatori dei nostri parchi,
che siano estivi o invernali.
Premesso che forniamo attrezzature certificate, e quindi di
per sé sicure per gli utenti, tali
caratteristiche perdono di valore dal momento in cui manca
un’adeguata gestione dell’area,
che include la scarsa manutenzione e la mancanza di regolamenti.
Per questo, proponiamo ai nostri clienti d'investire sulla formazione dei bambini, per contribuire a trasmettere valori come
il rispetto delle cose e delle persone, anche e soprattutto attraverso i giochi: una formazione
intesa dunque come trasferimento d'informazioni, per mettere a conoscenza i piccoli allievi
-o comunque i bambini che frequentano le aree ludico/sportive- che ci sono delle regole da
rispettare.
E che il rispetto di tali regole è
utile a se stessi e agli altri.
La formazione che deve avvenire nelle scuole prima di tutto,
anche in quelle di sci.
Non imparo solo a sciare, ma
anche a come sciare per non
fare del male agli altri.
Nella foto lo stralcio del progetto Gea per sviluppo di un'area montana
40
professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014
con effetti
positivi sulla sicurezza e gestione dei flussi stessi nelle piste più trafficate.
E’ nostra presunzione pensare
che i “giochi” che noi proponiamo siano uno degli strumenti attraverso i quali i bambini crescono, interagiscono e imparano.
Sottovalutare l’importanza delle
piccole generazioni è un errore
enorme.
Investire su di loro è un enorme
vantaggio.
Più sono le esperienze positive
e costruttive che gli consentiamo di fare e maggiori saranno
i benefici per l’intera collettività.
Giovanna Della Cagnoletta
e Matteo Pulli
www.geaitalia.com
Speciale sicurezza area sciabile e territorio
LISKI
“Pacchetto sicurezza”
per note stazioni e grandi eventi
L’azienda bergamasca è protagonista
da vari decenni nelle forniture di porte da slalom
e di attrezzature per l’allestimento
e la messa in sicurezza delle piste da sci.
L’obiettivo è sempre lo stesso: offrire prodotti
di grande affidabilità e sicurezza.
l “pacchetto sicurezza” mesItinua
so a punto da Liski è in conevoluzione: dopo il primo
palo Pro in cor-ten montato a
Madonna di Campiglio sulla pista “Pancugolo”, diversi clienti
hanno espressamente richiesto
questo tipo di palo per mettere
in totale sicurezza i propri impianti. Tra i principali spiccano:
Sochi (Russia), Crans Montana
(Svizzera), Soldeu (Andorra),
Formigal (Spagna) e Tarvisio
(Italia).
Diego
Parigi,
contitolare
dell'azienda, racconta che a Sochi, dove tra il 7 e il 23 febbraio
2014 si svolgono i giochi olimpici invernali, Liski è presente
quale fornitore tecnico e che
nella stazione di Rosa Khutor
molte piste, anche da allenamento, sono state messe in sicurezza con impianti di tipo A:
non solo con pali Pro, ma anche
con molti pali “Ob” e pali “C”, di
diverse dimensioni e misure.
A completamento del pacchetto
“Safety”, assieme agli oltre cinque chilometri di rete tipo “A” e
relativi impianti, sono stati istallati circa 45 chilometri di reti di
protezione tipo “B”, 70 chilometri di rete tipo “C”, migliaia di
materassi e numerose transenne “Limit”.
Le transenne “Limit”
“Queste transenne hanno una
grande importanza strategica e
organizzativa -dichiara ancora
Diego Parigi, che prosegue:
“A testimonianza della qualità
del prodotto, sono numerose le
forniture di prestigio effettuate
in queste anni: dopo Vancouver
2010, “Race in the city Milano
2012”, e i mondiali “Fiemme
2013”, queste transenne sono
state appositamente richieste
dal comitato organizzatore di
“Sochi 2014”, in questo caso
rosse, per circoscrivere aree e
limitare e organizzare gli spo-
stamenti delle decine di migliaia
di spettatori previsti per questo
straordinario evento.
“Anche a Falun, in Svezia, per
la coppa del mondo di sci nordico e per i mondiali 2015, il c.o.
ha voluto la transenna “Limit”.
“Ad inizio stagione Liski è stata partner tecnico delle “XXVI
universiadi invernali Trentino
2013”:un altro prestigioso evento che ha fatto da “apripista” a
questa eccezionale stagione
-prosegue Parigi.
“Infatti, oltre che per le olimpiadi di febbraio, i materiali Liski
verranno utilizzati anche per i
giochi paralimpici nel mese di
marzo. I nostri tecnici presenzieranno a entrambe le manifestazioni, per dare il loro contributo all’amministrazione e
all’organizzazione dei materiali.
“Sempre nel mese di marzo,
in chiusura di stagione, ci sarà
infine un altro grande evento
targato Liski: le “finali di coppa
Europa” di Soldeu, per le quali
è stato nuovamente richiesto il
nostro “pacchetto affitto” per reti
“B”, rete “B” e “C”, transenne Limit per il pubblico e gli addetti ai
lavori, nonché i classici materassi ad aria per il parterre d’arrivo, oltre naturalmente a pali
da slalom, pettorali e accessori
vari.
“Questa eccezionale stagione sarà da ricordare anche
per l’accordo pluriennale con
il comitato organizzatore della
coppa del mondo di Garmisch,
in Germania; e per la fornitura di 50mila pali da slalom per
bambini alla Fis-Federazione
internazionale sci, nell’ambito dell’evento “Fis snow world
day”, unitamente ai nuovi archi
per campi scuola.
Parigi racconta inoltre che, per
gli snowpark e i campi scuola,
l’archetto ha avuto subito un
grande successo sia in Italia
che all’estero, grazie al prezzo
contenuto e alla semplicità di
utilizzo.
A completare i prodotti per questo settore, vengono forniti ciuffi, pali gommosi, funghetti, reti e
materiali di delimitazione, materassini, ecc.
classica varietà di colori e materiali. E, inoltre, con il palo in
bamboo.
“Sono sempre più apprezzati anche i pannelli segnaletici
digitali in rete di poliestere e i
cartelli di segnaletica -specifica
Diego, concludendo:
“Entrambi gli articoli possono
essere infatti personalizzati a
piacimento, con scritte e loghi
richiesti dal cliente.
“In attesa di vedere all’opera i
migliori atleti del mondo nella
splendida cornice del Mar Nero,
a Sochi, non ci resta altro che
dire: vinca il migliore e soprattutto lo sport!”.
www.liski.it
La segnaletica in pista
Anche la segnaletica degli impianti sciistici è fondamentale, e
strettamente collegata alla sicurezza delle piste.
Anche in questo settore, Liski,
nella sua ampia e completa
gamma di articoli, offre tutti i
materiali necessari una skiarea.
Ora, la scelta dei pali segnaletici da posizionare a bordo pista
è stata incrementata con l’introduzione del Ø 25mm, con la
professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014
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Speciale sicurezza area sciabile e territorio
WINTER 2012/2013
NEVE E VALANGHE
Bilanci di un inverno fuori dalla norma
CHI SCRIVE
* Mauro Valt, nato a Falcade 50 anni fa, ha iniziato a lavorare nel
1987 al “centro sperimentale per la neve e le valanghe” di Arabba,
ora “Servizio Neve e Valanghe” di Arpa Veneto.
Come esperto neve del centro di Arabba, collabora con le maggiori
università Italiane e centri di ricerca nazionali ed europei nel campo
della fisica della neve, del telerilevamento e della climatologia della
neve.
Ha partecipato a tre spedizioni scientifiche in Antartide, nell'ambito
del Pnra, e a tre polari con il Cnr.
Ha realizzato più di 190 articoli scientifici e divulgativi, come primo
autore o collaboratore. [email protected]
In questa prima uscita dell'anno sulla sicurezza,
torna puntuale anche il rapporto che il ricercatore
e ottimo divulgatore del centro valanghe di Arabba
ci fornisce di anno in anno: precipitazione,
distacchi e relativi incidenti.
I numeri raccolti con metodo dai diversi soggetti
che si dedicano a questo tipo di monitoraggio
svelano che la scorsa stagione invernale è stata
molto nevosa, specie nelle Alpi orientali, caratterizzata
inoltre da cumuli di neve fresca storici dovuti
alla frequente interazione dei venti.
Purtroppo, anche il numero di morti in valanga
è risultato superiore alla media degli ultimi 30 anni.
L
a stagione 2012/2013 è stata molto nevosa su gran parte dell’arco alpino italiano.
Alle nevicate dei mesi invernali,
sono seguite quelle di tarda primavera/inizio estate, che hanno
contribuito a prolungare la stagione invernale.
Andamento nivologico
della stagione
Il cumulo stagionale di neve
fresca della stagione invernale
2012/2013 calcolato per tutto
l’arco alpino italiano ed espresso come “indice di anomalia”
(Sai index), indica un valore
superiore al 3° quartile, come
Fig. 1
l’inverno 2009, 2004 e, precedentemente, il 1987: e quindi un
inverno “al di fuori della norma”
come quantità di neve fresca
caduta. (Fig. 1)
La durata del manto nevoso, nel
periodo dicembre/aprile (DJFMA), nella fascia altimetrica fra
gli 800 e i 1600 m di quota è
stata di 19 giorni più lunga della media 1961/90 (110); mentre,
oltre i 1600 m di quota, è stata inferiore di 1 giorno, rispetto sempre nel periodo DJFMA
(in alcune stazioni prossime ai
1600 m di quota, la neve era
temporaneamente scomparsa
nel mese di aprile).
Un andamento analogo si è verificato anche nei mesi di marzo
e aprile, con una permanenza di
+5 gg alle basse quote, e di -2
giorni in quota.
Per quanto riguarda la temperatura dell’aria, la stagione (DJFMA) è stata nella norma, con
valori pari ai valori medi del periodo di riferimento 1961-90.
(Fig. 2)
In particolare, la temperatura di
marzo/aprile (MA) è stata la più
bassa dal 1987 al 2013, periodo
in cui i valori sono sempre stati
superiori alla media.
Infine, la stagione è stata caratterizzata da diversi episodi
di vento, che hanno determinato un’importante erosione del
manto nevoso, con la formazione di depositi instabili di neve
ventata.
L’attività di trasporto è stata intensa e importante, soprattutto
nei mesi di dicembre e gennaio.
La quota della neve sciabile,
definita come altitudine dove il
manto nevoso con uno spessore di almeno 30 cm rimane per
più di 100 giorni, è rimasta intorno ai 1600 m. (Fig. 3).
Attività valanghiva
naturale
La passata stagione invernale
è stata caratterizzata da un elevato numero di giornate con valanghe, specie in primavera.
In molte stazioni di osservazione, sono state contante più giornate con valanghe nel periodo
marzo/aprile che nei mesi precedenti (novembre/febbraio).
In generale, l’indice di anomalia,
elaborato sulla base dell’osservazione giornaliera dell’attività
valanghiva (valanghe sì/valanghe no), ha evidenziato il terzo
valore dal 1980 ad oggi, dopo
l’inverno 2001 e 2009.
Il periodo più critico è stato nella seconda e terza decade del
mese di aprile, quando su gran
parte delle Alpi italiane sono avvenute molte valanghe di medie
dimensioni e anche con singole
grandi valanghe spontanee.
(Fig. 4).
SAI Index del cumulo stagionale di neve fresca elaborato per Alpi italiane.
Fig. 2
Scarto dal valore medio (1961-1990) della temperatura dell’aria elaborato per il versante meridionale delle Alpi sulla base di 10 stazioni meteorologiche. Periodo dicembre – aprile (DJFMA).
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professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014
Quota della neve sciabile (Linea Affidabilità della Neve-LAN).
Fig. 3
Speciale sicurezza area sciabile e territorio
Fig. 4
Fig. 5
Fig. 4 Sulla base dei dati del MOD 1 di diverse stazioni dell’arco alpino sono state sommate le
giornate con molte valanghe di medie dimensioni (valore nel grafico 3), singole grandi valanghe
(4), molte grandi valanghe (5). Per ogni regione è stato espresso il valore massimo osservato.
Fig. 5 Utilizzo del grado di pericolo valanghe sull’arco alpino italiano per decadi. I valori sono
relativi alle 47 aree climatiche AINEVA.
Fig. 6 Morti da valanga nelle regioni alpine
nel periodo 1984- 2013.
Fig. 7
Fig. 7 Morti in valanga in Italia nella stagione 2011 suddivisi per categorie.
Fig. 8 Morti da valanga in Italia nel periodo 1984- 2013.
Fig. 9 Incidenti da valanga distribuiti per
mese e per regione.
Fig. 8
Fig. 6
Pericolo di valanghe
sull’arco alpino italiano
Sull’arco alpino italiano, il grado
di pericolo più utilizzato nei bollettini valanghe è stato il moderato, con il 46% delle giornate
nelle 47 microaree nivologiche
nelle quali esso è suddiviso.
Il grado “marcato” è stato utilizzato nel 38% delle giornate,
come nell’inverno nevoso del
2009, ma meno del ventoso
2010.
Il grado di “pericolo debole” è
stato utilizzato poco e prevalentemente dalla terza decade di
dicembre alla seconda di gennaio compresa.
(Fig. 5).
Il grado “forte” è stato utilizzato molto nei mesi di gennaio e
marzo nelle Alpi orientali, mentre nelle Alpi centrali e occidentali è stato maggiormente utilizzato ad aprile.
Incidenti da valanga
sull’arco alpino
La stagione invernale 20122013 sull’arco alpino, è stata caratterizzata da 109 morti, 6 più
della media (dati al 30 maggio
2013).
In Francia, le vittime sono state
14, a fronte di una media di 30
(media 1984-2013).
In Svizzera 21 morti (media 25),
in Austria 25 (media 26) e in Italia 28 (media 20). (Fig. 6).
Fig. 9
In generale, il maggior numero di morti è stato osservato fra
gli sci alpinisti (52) seguiti dagli
sciatori fuoripista (38).
Alcuni sono stati i periodi caratterizzati da morti un po’ in
tutte le nazioni: 16/26 gennaio
2013, 9 morti; 5/10 marzo 2013,
9 morti; 27 marzo/2 aprile, 11
morti e 13/16 aprile ancora con
9 morti.
Incidenti da valanga
in Italia
Sull’arco alpino italiano, sono
noti 81 incidenti da valanga, in
cui sono morti 15 scialpinisti, 11
sciatori fuoripista, 1 alpinista e 1
pescatore (Fig. 7)
Gli incidenti noti fra gli escursionisti con racchette da neve sono
solo 2, a dicembre, e nel Piemonte.
Gli incidenti con guide alpine
coinvolte sono 9, con tecnici dei
servizi valanghe sono 2, con
addetti alla manutenzione delle strade 2 e con escursionisti
dotati di abs o prodotti similari
sono 5. (Fig. 8, 9, 10)
Conclusioni
La stagione è stata molto nevosa, specie nelle Alpi orientali,
con cumuli di neve fresca storici
e con un numero di morti in valanga superiore alla media degli
ultimi 30 anni.
Ringraziamenti
Si ringraziano per il contributo nella raccolta dei dati in campo e per aver messo a
disposizione gli archivi:
* uffici Valanghe afferenti all’Aineva
* il Corpo nazionale del soccorso alpino e
speleologico (Cnsas)
* il Servizio Valanghe Italiano (Svi/Cai)
* il Soccorso alpino della Guardia di finanza
(Sagf)
* il Corpo forestale dello Stato e...
* Stefano Pivot, rappresentate di Aineva in
Cisa Ikar, nella sessione valanghe.
professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014
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Speciale sicurezza area sciabile e territorio
MOBOTIX
Videosorveglianza di qualità
per il controllo del comprensorio
teo e d'innevamento
delle piste.
Anche sotto il profilo
prettamente turistico, il
sistema ha offerto dunque grosse opportunità
al comprensorio sciistico.
Ne sono una prova gli
accessi sulla pagina
delle webcam del sito
ufficiale da parte degli
sciatori che, in procinto
di partire da altre località ma anche già ospiti
della valle, prima di acquistare il giornaliero,
verificano in tempo reale lo stato di mantenimento della neve, la
situazione dei venti in
quota, il funzionamento
degli impianti di risalita,
ecc.
Un progetto-pilota di videosorveglianza
wireless che utilizza otto telecamere tedesche
e quattro ponti radio israeliani, per garantire
la sicurezza su 180 km di piste tra i 1200
e i 3300 metri di altitudine, nel Monterosa Ski.
Il personale della centrale operativa,
collegandosi alle telecamere, inizia a controllare
la stabilità del manto nevoso già prima
dell'apertura degli impianti al pubblico:
un'analisi meticolosa resa possibile
dall'alta definizione delle immagini,
a 3,1 megapixel, che consente inoltre -e non solodi prevenire possibili malfunzionamenti
degli impianti osservando l'evoluzione dei venti.
Nel loro ruolo più tradizionale, le telecamere
sono preposte anche all'informazione del turista
in stazione e agli ormai irrinunciabili collegamenti
webcam, che offrono visibilità mediatica.
ecnologie e competenza
T
possono offrire un contributo importante per scongiurare il
rischio d'imprevisti, individuando
potenziali pericoli al manifestarsi delle prime avvisaglie. Questo vale anche in un comprensorio sciistico.
Un progetto pilota
Per tutelare il patrimonio ambientale in cui sono stati realizzati 180 km di piste tra i 1.200 e
i 3.300 metri di altitudine, e per
garantire la massima sicurezza
agli sciatori, Monte Rosa 2000
spa -la società a partecipazione pubblica legata alla comunità montana locale- ha deciso di
realizzare un progetto pilota di
videosorveglianza basato sulle
migliori tecnologie presenti sul
mercato.
Oltre all’installazione di otto telecamere tedesche marchiate
Mobotix, capaci di soddisfare
le esigenze di operare in ambienti estremi, da qualche anno
è stato avviato anche un primo
esperimento, tutt’ora in funzione, per l’utilizzo di una rete dati
wifi nella parte più alta della
montagna, che ha permesso di
collegare con voce, video e dati
le tre stazioni dell’impianto che
parte dai 2.050 metri e arriva
fino ai 2.970 di Passo dei Salati,
per una distanza complessiva di
3.160 metri.
44
La
connessione
senza fili è stata realizzata per
trasportare
voce,
video e dati, attraverso quattro ponti
Alvarion con tecnologia a 2,4 Ghz.
L'iniziativa è stata
concepita sia per
esigenze di videosorveglianza delle piste del
comprensorio -dando la possibilità alle forze dell'ordine d'intervenire in caso d'infrazioni,
e al soccorso alpino in caso di
emergenza- sia per offrire un
servizio sempre migliore ai turisti, informandoli in tempo reale
sulle condizioni meteo e d'innevamento.
Una centrale operativa
La finalità di garantire la sicurezza all'interno del comprensorio è stata garantita da una
capillare attività di prevenzione
svolta dal personale della centrale operativa.
Uno dei compiti principali dello
staff è infatti quello di collegarsi
alle telecamere prima dell'apertura degli impianti, intervenendo a priori sulla sicurezza degli
sciatori: prevenendo possibili
valanghe grazie all'analisi meticolosa del manto nevoso prima
che questo venga sollecitato
professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014
dai solchi lasciati dagli sciatori,
prevedendo e allertando tempestivamente su possibili malfunzionamenti degli impianti, studiando la direzione e la potenza
dei venti, ecc.
Operazioni rese possibili dalla
elevatissima qualità delle immagini delle telecamere, a 3,1 megapixel.
Compiti diversi
Tutto sotto controllo quindi, in
quel versante del Monte Rosa
che si affaccia sul Piemonte,
per la tranquillità e la gioia di
Monterosa 2000 spa che affida
alla videosorveglianza diversi
compiti: il controllo delle piste,
ma anche la promozione marketing del comprensorio via internet.
Grazie alla risoluzione a 3,1
megapixel, le telecamere vengono infatti sfruttate come webcam, per offrire ai visitatori un
collegamento di qualità e in
tempo reale alla situazione me-
Condizioni estreme
A sette anni di distanza
dalla prima videocamera, anche la resistenza
è stata messa a dura
prova, con risultati soddisfacenti.
“Teniamo presente che
parliamo di zone con venti che
soffiano fino a 180 km/h e temperature che scendono fino a
-25°, per le quali abbiamo dovuto adottare accorgimenti particolari nella realizzazione degli
impianti”, sottolinea Claudio
Francione, direttore tecnico di
Monterosa 2000 spa.
A tutto questo si aggiunge un
ulteriore fattore di rischio.
“Il vero problema è il trasporto
eolico, vale a dire neve e ghiaccio spostati dal vento che vanno
a colpire totalmente gli apparati.
“L’involucro delle telecamere
è assolutamente predisposto
per sopportare le situazioni più
rigide -ghiaccio, acqua, freddo, ecc- e, in questo senso, ci
siamo accorti dei vantaggi che
ci vengono confermati anche
dall’assenza di parti in movimento: è una garanzia in più dei
modelli Mobotix”.
www.mobotix.com/ita_IT/
www.key4media.it/
Speciale sicurezza area sciabile e territorio
INTERCOM DR. LEITNER
La motoslitta con rimorchio
per gli agenti del soccorso piste
L'azienda di Campo di Trens che ha introdotto
in Italia la cultura dei piccoli cingolati per la neve
-detenendo ad oggi la leadership di questo mercatoè stata chiamata ad allestire il suo modello
da lavoro di punta destinato alla fornitura
delle pattuglie di Carabinieri e Polizia, impegnate
sulle piste nel servizio dl controllo e soccorso.
La Lynx Adventure Grand Tourer 1200
è stata inoltre equipaggiata con un rimorchio-slitta
dotato di barella per il trasporto feriti.
Lynx Adventure
Grand Tourer 1200
Per garantire la massima affidabilità in un servizio tanto
impegnativo, è stata scelta la
motoslitta più performante della
gamma da lavoro: la Lynx Adventure Grand Tourer, con motore 1200 4-tec, 130 cavalli, di
collaudata fabbricazione Rotax:
il marchio scelto per motorizzare tutti i modelli da lavoro della
famiglia Brp, da tempo distribuite nella scuderia Intercom. Non
solo Lynx, dunque, ma anche
Ski-doo.
Si tratta infatti di un motore molto potente, che consente di affrontare anche forti pendenze e
di trainare -come del caso- un
rimorchio.
Alle due marce avanti, da lavoro
e veloce, si aggiunge la retro.
Altre caratteristiche improntate
alla massima affidabilità anche
nelle prestazioni “di fatica”sono:
lun cingolo lungo, larghezza
“50” e chiodato, a prova di neve
ghiacciata, con tacco da neve
battuta,
lil freno idraulico laterale di
emergenza
lrollbar, sirena e lampeggiante
omologati per i mezzi di soccorso.
“Slitta” Emergency
Snowexpert
Il rimorchio per il trasporto feriti che completa la “mission” di
soccorso della motoslitta Lynx
Adventure Grand Tourer, dotato
di pattini da neve, è omologato
per il trasporto feriti.
Dispone infatti di un kit di soccorso, che trova posto anterior-
LA SCHEDA TECNICA
Rimorchio-slitta EMERGENCY
l Piano di carico 2250 x 790 mm
l 4 tubi inseribili
l Sci robusti 1800 x 165 mm
l Distanza sci 1070 mm
l Peso 50 kg ca
l Gancio di traino zincato e molleggia-
to
l Telaio zincato
mente, e una di barella estraibile, con telaio in alluminio e telo
di copertura con “finestra” per il
viso, a protezione del ferito.
Il rimorchio “Emergency” Snowexpert -produzione scandinava con diversi modelli dalle interessanti funzionalità, anche per
atv- vanta un piano di carico di
2250X790 cm.
l Sponde regolabili
l Riflettori
l 2 nastri di fissaggio
l Ammortizzatori
l Copertura sci in plastica
l Telo di protezione con finestra
l Barella di soccorso
in alluminio pieghevole
1880 x 550 mm (aperta)
940 x 150 x 190 mm (chiusa)
Kit di pronto soccorso
gisti e altre categorie di addetti
ai lavori, per i quali è a disposizione anche il Safari: modello
di dimensioni ridotte, semplice
e robusto, per carichi piccoli e
veloci, con piano di carico 1500
x 750 mm, peso 30 kg, gancio
di traino zincato e molleggiato,
telaio zincato, riflettori e ammortizzatori.
www.leitner.it
Stesso pianale e analoghe
caratteristiche
strutturali
-ma senza l'allestimento di
soccorso e invece sponde
regolabili per il contenimento e la stabilizzazione
del carico- anche la versione “Universal”, indicata
per il trasporto di merci e
materiali, e dunque rispondente alle esigenze di rifu-
we move. you smile.
Sunkid Italia: Sig. Harald Kaneider
Tel.: 348 22 59 465
www.sunkid.it
professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014
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eventi sportivi
OLIMPIADI SOCHI 2014
Alla roulette russa...
“les jeux sont faits”!
Dal 7 al 23 febbraio 2014 i XXII giochi olimpici,
a Sochi in Russia: un po' di storia, informazioni,
curiosità, ma anche alcune perplessità.
Sui progetti, i costi, i consuntivi e i reali benefici
sulle varie lunghezze d'onda che interessano
l'evento. Dai costruttori, al pubblico.
E cosa pensare dell'opportunità di candidarsi
pro futuro, edizione estiva o invernale che sia,
ritornata in auge per Roma, e nell'escalation
meritocratica della macchina organizzativa
targata Trentino, fresco ed acclamato reduce
da universiadi e mondiali di tutti i tipi ?
Dal 776 a.C:
ai giorni nostri
Un poco di retorica che mai
guasta!
Per ricordare che il termine
“olimpiade” sta per gare atletiche iniziatesi a Olimpia, in Grecia onorando Zeus, in una delle
quattro feste panelleniche quadriennali su corse a cavallo, di
quadrighe, a piedi, gare di lotta,
pugilato, pentathlon, pancrazio.
I vincitori, incoronati di olivo,
onorati dai più grandi vati del
momento.
La prima olimpiade, storicamente certa, è quella del 776 a.C.,
mentre l’ultima risale al 304
d.C., sospesa dall’Imperatore
Teodosio.
Prima moderne,
poi anche invernali
Le dette “olimpiadi moderne” ripresero, per iniziativa del barone Pierre de Fredi de Coubertin,
dal 1896, svolgendosi ogni 4
anni, interrotte nel 1914/1918 e
1938/1945 per le guerre mondiali.
Dal 1924 si disputa anche la
versione invernale, comprendente vari sport di neve e ghiaccio, man mano in aumento,
causa le nuove discipline alla
ribalta.
Incredibilmente, fu il rappresentante italiano del Cio Brunetta
d’Usseaux a proporla nel 1911,
respinta dalla Svezia che già
dal 1901 organizzava i “giochi
nordici” quali esibizioni di patti-
46
naggio, sci nordico e salto riservate ai soli paesi scandinavi.
Pur contrario, de Coubertain si
realizzò, ambito Cio, con l’edizione di Chamonix 1924, dal 25
gennaio al 4 febbraio.
L'importante è...
partecipare o vincere?
Un pio sogno rammentare che
a detti giochi erano ammessi
solamente atleti dilettanti, indipendentemente da nazionalità e
colore della pelle.
Alcun compenso, diretto o indiretto, sarebbe spettato ai vincitori, tranne la medaglia d’oro
per il primo, d’argento per il secondo e bronzo al terzo.
Dal detto “l’importante è partecipare” che, poco a poco, perse il suo valore, per giungere
a quello più consistente, ma
meno sportivo, che l’importante
è vincere, poiché il resto resta
cronaca.
A Sochi, l’organizzazione stanza 90 mila euro ogni oro all'atleta vincitore.
Un'edizione
ogni due anni
I giochi invernali sfalsano attualmente di due anni le olimpiadi
estive, pur mantenendo il periodo di cadenza quadriennale.
Resto certa piacerà ai lettori
continuare la retorica in modo
visivo, con i logotipi dei giochi
invernali, partendo dal 1924.
Altre note delle Nazioni che le
hanno ospitate o ospiteranno:
professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014
Date OLIMPIA
di Rosetta del Bò
ED ORA, TOCCA A SOCHI
Sulla carta geografica
a ridosso del Caucaso
Sochi è una città della federazione Russa, di circa 400 mila
abitanti, indicata come porto turistico sulla costa orientale del
Mar Nero, alle falde Sud-Ovest
della catena montuosa caucasica.
La zona gode di clima particolarmente favorevole, per cui è
apprezzata località balneare,
nota anche per le cure termali.
A ridosso di Sochi, il sistema
montuoso del Caucaso, tra il
Mar Nero e il Mar Caspio, con
cime di notevole entità, tra cui si
adagia la località invernale dove
gareggeranno le varie discipline
su pista.
Il bacino orografico
del Mar Nero
Il Mar Nero è alimentato dal
Danubio, lungo 2.860 km, che
nasce nella Selva Nera, percorrendo Germania, Austria,
Slovacchia, Ungheria, Croazia,
Serbia, Romania, Bulgaria e
Ucraina.
Particolare curioso riguarda i
torrenti italiani Spoel di Livigno
(So), Drava di Dobbiaco (Bz)
e Slizza di Tarvisio (Ud), che
sono affluenti del Danubio attraverso l’Inn. Per cui, l’Italia fruisce di navigazione libera -come
tutte le navi battenti bandiere
dove il grande fiume passa o
di acque che lo alimentano per
il trattato di Belgrado nel 1948.
Parimenti sul Mar Nero!
Eventi al coperto
in riva al mare
La cerimonia di apertura e la più
parte degli eventi ai giochi, con
gare di pattinaggio, hockey, curling e le altre discipline richiedenti lo stadio coperto, si tengono nella zona costiera, a circa
30 km Sud del centro di Sochi,
divenuta caotico insediamento
urbano per 400 mila abitanti disteso su decine di km.
Fisht è il nome dello stadio principale!
4 in USA
1932
LAKE PLACID
1969
SQUAW VALLEY
1980
LAKE PLACID
2002
SALT LAKE
3 in FRA
1924
CHAMONIX
1968
GRENOBLE
1992
ALBERTVILLE
2 in AUT 1964
INNSBRUCK
1976
INNSBRUCK
2 in JPN 1972
SAPPORO
1998
NAGANO
2 in ITA
1956
CORTINA
2006
TORINO
2 in SUI 1928
ST. MORITZ
1948
ST. MORITZ
2 in NOR 1994
LILLEHAMMER
1952
OSLO
2 in CAN
1988
CALGARY
2010
VANCOUVER
1 in GER
1936
GARMISCH PARTENKIRCHEN
1 in JUGOSLAVIA ora SRB
1984
SARAJEVO
1 in RUS 2014
XXII SOCHI
1 in KOR 2018
XXIII PYEONG CHANG
eventi sportivi
Per assistere alle altre competizioni, sarà da raggiungere la
zona montuosa, distante circa
un'ora d’auto, alla località Krasnaja Poljana.
A pochi giorni dall’evento, si
sa della partecipazione di oltre
2.600 atleti di 87 nazioni, che
onoreranno la vittoria di Sochi
battendo, nel 2007, la concorrenza dell’austriaca Salisburgo
e della coreana del Sud Pyeongchang.
Opportunità
o concorrenza?
Sono in dubbio due realtà.
Che l’avvento olimpico 2014,
ogni edizione dei giochi ha una
sua realtà storica particolare,
quella russa dovrebbe essere
una vetrina -come dichiarato
dal presidente Vladimir Putinper dare impulso al turismo di
vacanza in montagna che, nel
tempo, ha ottenuto straordinario
successo, portando alla ribalta
nuove abitudini, contribuendo
all’affermarsi di un modo completamente diverso di rilassarsi
e ritemprarsi oltre, con gli sport
invernali, un nuovo moderno e
esaltante sogno degli anni ’20.
Specie dopo l’avvento tv iniziato
alla prima edizione italiana dei
giochi di Cortina, nel 1956! Facendo fiorire località distanti dai
centri abitati, quasi deserte per
l’emigrazione.
Altra realtà, però, che dove si
sono svolti e si svolgeranno i
giochi olimpici, sono stati creati complessi di poli turistici,
divenuti o diverranno grossa
concorrenza alle zone di montagna alpine che, negli ultimi
anni, stanno sopravvivendo per
il flusso turistico proveniente dai
paesi dell’Est.
Certo al mondo c’è posto per
tutti, ma “meditare” ogni tanto
male non sarebbe.
Parlando con vari operatori italiani profondi conoscitori della
mentalità dei popoli dell’Est e
medio orientali, risulta unanime
l’opinione come, nonostante le
immense possibilità, il plafond
del turismo, ospitalità e management sia ancora molto lontano dal livello europeo mediale.
Attenzione che potrebbero imparare presto, traendo profitto
dell’esperienza e consulenza altrui, oltreché cullarsi sugli allori,
spesso è lesivo nel ricordo della
fine toccata ai “pifferi di montagna”.
I costruttori
andati in Russia
Molti costruttori europei richiesti
si sono recati in aiuto ai giochi
olimpici russi, facendo lievitare
i sistemi turistici in quel lontano
paese.
Giusto nella visione di un aumento generale dei fan di
montagna, ancorché favorire
l’esportazione dei loro prodotti.
Pongo in evidenza le ditte sugli
scudi sia italiane che straniere,
iniziando (o.a.) Doppelmayr,
gruppo Leitner -di cui fanno parte, oltre a Prinoth, anche Leitner
Ropeways, Poma e Agudio,
Leitwind e Demac Lenko; Liski,
Lst, Spm, Technoalpin e altre.
Alcune italiane, altre straniere,
dove la forza persuasiva dei
loro prodotti, unitamente all’in-
professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014
47
eventi sportivi/
olimpiadi sochi 2014
traprendenza dei corrispondenti
e rappresentanti italiani, sempre in ottimi rapporti col sistema
commerciale russo, ha giovato
di gran lunga.
Le Olimpiadi sono sempre una
grande sorpresa, augurandoci
che i colori azzurri ben risultino nel contesto delle discipline
sportive invernali, dove ci siamo
sempre comportati con dignità
di risultati.
Chi di noi riuscirà a esserci,
nonostante costi e difficoltà di
partecipare alle manifestazioni, oltreché le esigenze della
sicurezza che rendono più difficili ancora queste possibilità di
presenze, ci sapranno dire sulle
pagine future di pM.
Dai costi
ai consuntivi
In generale, necessiterà un attento studio postumo per conoscerne, a giochi fatti, i costi.
Di cui già sappiamo ammonti
a 51 miliardi di dollari, per 98
eventi, con un costo di 520 milioni per evento.
Al di là che la manifestazione
precedente di Vancouver 2010
sia costata 9,2 miliardi, con 86
eventi, a costo di 107 milioni
per evento (Internazionale nr.
1.033-10/16 gennaio 2014). Al
di là ancora -ulteriore dato- che
l’edizione estiva delle olimpiadi
di Londra 2012 sia stata di un
quarto del costo predisposto
per Sochi (“Economia”, inserto
“Venerdì di Repubblica”).
Con calcoli precisi, aggiungendo quelli che risulteranno
per l’edizione 2018 in Corea
del Sud, potremo valutare di
dar credito, dati alla mano con
quelli in mano, alle aspirazioni
olimpiche estive per Roma e a
quelle invernali del Trentino su
un futuro olimpico in Italia.
La nuova frontiera
arriva fino al Caucaso
Già fatta la conta, volta per volta, dei progetti
e delle realizzazioni che, in questi ultimi anni,
hanno proliferato, non solo nell'ambito olimpico,
ma anche nelle numerose nuove realtà
che stanno sorgendo ormai nei sempre più
menzionati -e generalizzati...- paesi dell'Est.
Facciamo un ultimo stato dell'arte focalizzato
all'evento olimpico e alla regione caucasica.
S
ul piano strettamente pratico, per questi giochi russi, le
centinaia di aziende del settore
coinvolte nella realizzazione di
opere e nella fornitura di servizi
hanno operato e stanno operando con la necessità di attenersi
a rigorose disposizioni di sicurezza ufficiali. Ciò comporta una
particolare sfida logistica.
L'area, anche dopo i giochi
olimpici, rimarrà un moderno
centro per gli appassionati di
sport invernali provenienti da
Europa e Asia.
DOPPELMAYR
Quaranta impianti
per Krasnaya Polyana
Sono trentacinque, tra grandi e
piccoli, gli impianti a fune Doppelmayr già entrati in funzione
nella zona di Krasnaya Polyana,
dove sorgono tre distinte skiarea: Rosa Khutor, Alpika Service e Laura Psekhako.
Per assicurare i tempi, quest'autunno sono stati impegnati sul
posto fino a 40 tecnici della
casa madre.
Fiori all'occhiello: la nuova cabinovia 3S Psekhako; il più lungo
e veloce impianto a 3 funi del
mondo, in servizio nella zona
sciistica di Laura; e l'altro 3S,
nella zona di Rosa Khutor, in
grado di trasportare anche automobili.
Il grande lavoro è dunque stato
portato a termine in funzione del
grade evento, ed ora al conto
finale, come previsto, mancano
le ultime quattro realizzazioni.
LISKI
Terzo evento
a cinque cerchi
La 22ª edizione delle olimpiadi
invernali di Sochi si sta compiendo.
Anche per questa edizione, cosi
come per quelle di Torino 2006
e Vancouver 2010, il comitato
olimpico ha incluso l'azienda
bergamasca tra i fornitori tecnici
per l’organizzazione e preparazione della stazione sciistica di
Krasnaja Poljana, sede di tutte
48
professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014
le gare dello sci alpino, e non
solo.
Dal 2010, in questo nuovo comprensorio sciistico sono
stati istallati più di 5 km di
rete Tipo A e relativi impianti con pali Pro (esclusiva Liski), ma anche pali
Ob e pali C, con reti di colore rosso per lo sci alpino
e blu per tutte le altre, discipline.
Inoltre, per mettere in sicurezza tutte le piste,
sono state posizionate per
45 km protezioni con reti
Tipo B; nonché forniti 70
km di reti di delimitazione
Tipo C, e svariate centinaia di
transenne Limit, per circoscrivere aree e organizzare gli spostamenti delle decine di migliaia
di spettatori di questo straordinario evento.
Per la sicurezza, sono stati forniti anche migliaia di materassi
che, insieme ai piccoli materassi di protezione triangolari per le
fotocellule, completano il pacchetto “safety”.
Per l’allestimento piste, sono
stati prodotti più di 3mila pali
snodati e fissi, per sci alpino e
snowboard, accompagnati da
circa 1500 teli di diverse dimensioni, per le molteplici discipline.
Il comitato organizzatore ha poi
richiesto un notevole numero di
bottiglie di colorante Liski, da
utilizzare per le consuete segnalazioni realizzate in pista, direttamente sulla neve.
Da non dimenticare gli accessori per il servizio di organizzazione gare, sia in pista che fuori, come pale e raspe, trapani,
punte, chiavi, bandoliere porta
radio, zaini, ecc.
Questi materiali verranno utilizzati anche per i giochi paralimpici, che seguiranno a marzo.
I tecnici Liski presenziano a entrambe le manifestazioni, per
dare il loro contributo all’amministrazione e all’organizzazione
dei materiali.
PRINOTH
“Mezzi battipista
da medaglia d'oro...“
Grande la soddisfazione nel
gruppo Leitner al tempo dell'annuncio della commessa del valore di 15 milioni di euro per una
flotta di 62 battipista Prinoth a
Sochi.
Sono dunque piste “made in
Italy” quelle di Rosa Khutor che
ospitano le discipline di sci alpino (discesa libera, supercombinata, slalom, slalom gigante,
freestyle e snowboard) dell'olimpiade russa.
“Questa commessa è la nostra
medaglia d’oro, essendo stati in
gara con i più forti al mondo. Ed
è la conferma dell’estrema fiducia che c’è nei confronti dell’alta
qualità tecnologica delle nostre
macchine, già protagoniste in
passato di grandi eventi sportivi”, spiega Werner Amort, presidente dell'azienda altoatesina
che, nello scorso esercizio, ha
sfiorato i 200 milioni di fatturato,
con 700 dipendenti.
Prinoth è presente a Sochi con
tutto il proprio know how, propri
conducenti e diversi tecnici, che
prestano servizio di assistenza
sulle macchine in azione.
“Il nostro successo -aggiunge
Amort- è fortemente determinato dagli investimenti che ogni
anno il nostro gruppo effettua in
ricerca & sviluppo.
“Mojca Ogris Schimberg, direttore sportivo di Rosa Khutor, e
Sergey Belikov, responsabile
gare, hanno avuto modo di ammirare e apprezzare la qualità
della nostra flotta durante un
evento recentemente promosso
proprio a Sochi. Una prova generale perfettamente riuscita”.
Da parte sua, il Gruppo Leitner,
che vanta oltre 3 mila dipendenti, nel 2013 ha nuovamente superato quota 700 milioni di euro
di fatturato.
LST-MND GROUP
Quadriposto
con tappeto d'imbarco
La società bavarese costruttrice
da un quarto di secolo d'impianti
eventi sportivi/
olimpiadi sochi 2014
a fune, entrata da qualche tempo nell'orbita del gruppo Mnd,
a Sochi dispone del proprio biglietto da visita con l'impianto
Lift K, realizzato a Rosa Khutor:
una seggiovia 4 posti fissa, con
tappeto d’imbarco, di cui pubblichiamo i dati tecnici salienti.
*Senso di marcia
orario
* Quota stazione partenza (m)
2.118,50
* Quota stazione arrivo (m)
2.473,10
* Lunghezza orizz. tra le stazioni (m)
955,38
* Dislivello tra le stazioni (m)
346,60
* Lunghezza inclinata (m)
1.022,79
* Pendenza media
33,9%
* Portata oraria teorica (p/h)
1.200
* Numero sostegni
11
* Numero complessivo delle seggiole
66
* Posti della seggiola
4
* Velocità max di esercizio (m/sec)
2,60
* Velocità con azion. di recupero (m/sec) 0,8
* Durata del percorso (min) 6’ 36"
* Ubicazione stazione motrice/tenditrice monte
* Ubicazione stazione di rinvio
valle
* Diametro fune portante/traente (mm)
38
* Intervia in linea (m)
4,8
* Potenza richiesta a regime (kW)
87
* Potenza richiesta all’avviamento( kW)
125
* Potenza installata (kW)
160
* Potenza motore Diesel di recupero (kW) 66
SEIK
UNA TELEFERICA AL SERVIZIO
DEGLI IMPIANTI A FUNE
Impegnata a Sochi anche la
Seik, un'azienda di Trodena
specializzata nella progetta-
zione e nella realizzazione di
teleferiche per materiali, già
presente con le proprie attrezzature in occasione di Torino
2006 per la realizzazione dei
trampolini.
"Per le Olimpiadi 2014 - spiega Michael Lantscher, titolare
dell'azienda - abbiamo realizzato una teleferica: un lavoro intorno ai 500 mila euro. Il problema era rappresentato dai tempi
molto stretti della commessa:
entro la fine del 2012 dovevamo consegnare il tutto. Abbiamo lavorato sotto la neve per
rispettare i tempi. Speriamo che
questo sia l'inizio di una nuova
collaborazione con la Russia: il
Paese ha grosse potenzialità".
Technoalpin
Oltre 250 sistemi
per le discipline nordiche
Uno dei grossi problemi con cui
gli organizztori russi hanno dovuto fare i conti è quello dell'innevamento delle piste, in quanto Sochi sorge sulle rive del Mar
Nero. Alla TechnoAlpin il compito di garantire un manto perfetto per le piste delle discipline
nordiche, ovvero, sci da fondo,
biathlon, salto e combianata.
L'azienda bolzanina ha fornito
oltre 250 sistemi di innevamento programmato.
MIX DI SAPORI TRA EUROPA E ASIA
Il Caucaso è una vasta regione non molto conosciuta dagli italiani, ricco di varie etnie, storia,
lingue e religiosi. La cucina è unica, ed e divenuta dominante in Russia.
I piatti caucasici sono tradizionalmente ricchi di spezie, erbe e pepe. Ecco le specialità.
* HYPERLINK "http://russiaoggi.it/articles/2011/04/04/shashlyk_spiedini_vietati_alle_donne_12118.html"Shashlyk: carne marinata cotta allo spiedo. Lo spiedino classico è di agnello,
ma sono spesso utilizzati maiale, manzo, pollo e anche il pesce.
* Khachapuri: pane cotto con formaggio. Ci sono molte varietà, ma il più noto è il classico
con ripieno di formaggio: l'Imeruli khachapuri, con due strati di formaggio, uno di riempimento e uno di copertura.
* Satsivi: pollo in umido in salsa di noci e melograno. Quello classico è servito fresco. * Mamalyga: polenta fatta di farina di mais, con formaggio bianco. In alcune zone, la polenta
è così densa che si può tagliare con un coltello e si mangia con le mani. * Lobio: fagioli bolliti con salsa di noci e tante spezie. * Tkemali: salsa agrodolce di prugne e ciliegia. Può essere rossa o verde. * Adjika: chiamato anche "sale abkhazo", anche se non ha l'aspetto o il sapore del sale. Si
tratta di un condimento molto caldo e salato a base di rosso sale, peperoncino, coriandolo,
aneto e prezzemolo. * Dolma: foglie di vite ripiene di carne tritata ed erbe stufate nel loro sugo. Kurnick: il piatto più celebre
A guardarlo, ricordano molto la nostra torta pasqualina, e si consuma l’inverno. Ma siamo
nel Caucaso, dove “kurnik” significa “pollaio”; si tratta infatti di
una torta di pollo con riso e uova
sode completanti il ricco ripieno
che, con i funghi, vengono stratificati in impasto denso bollente.
La forma ovale e le uova stesse
ne fanno simbolo di eternità, pienezza e fertilità. Spesso servito in
occasioni di feste e matrimoni,
decorato in forme diverse per la
sposa e lo sposo.
E' inoltre un piatto divertente da
preparare con i bambini, che potranno comporre gli strati creando le forme a decoro della parte superiore.
Rosetta del Bò
GLI ULTIMI CAMION PER SOCHI...
Ciao Pier,
oggi sono partiti gli ultimi camion, destinazione Sochi, olimpiadi invernali.
Tutti pronti in tempo, una specie di miracolo, visti i ritardi
con cui è stato fatto l'ordine.
Mentre carichiamo non possiamo non pensare a te, quando sono venuto a discutere di
quest'ordine tu stavi bene, avevi solo una fastidiosa influenza
che non passava, adesso tu
non ci sei a vedere i tuoi materassoni partire per le olimpiadi.
Ma ci pensi Pier, le Olimpiadi?
Ti ricordi tredici anni fa quando,
in un luglio caldissimo, facevamo
mille esperimenti per trovare le
soluzioni per i materassi ad aria
per la coppa del mondo?
Ti ricordi quante prove fallite, fino
a quando tu trovasti la soluzione
giusta che ancora oggi equipaggia questi materassi?
Ma ci pensi in tredici anni quante "botte" hanno preso? quante
braccia o gambe hanno salvato e
forse, in certi casi, anche qualche
cosa di più?
Chissà quanti sciatori, atleti e
non, che non sapranno mai chi
ringraziare se qualche volta sono
finiti a 90 km/h contro qualcosa di
morbido che gli ha salvato la vita.
La tua è volata via, caro Pier.
Come al solito, sei riuscito lo stesso a consegnare tutto il materiale,
dal letto dell'ospedale hai coordinato tutto e i tuoi splendidi collaboratori hanno fatto il resto.
La tua piccola azienda ha scalato
il mondo ed è arrivata in cima. Le
olimpiadi.
Fa quasi male pensarci, sembra
la trama di un film drammatico, il
finale in cui tu non puoi assistere
al tuo successo, ma noi sappiamo
che non è così... da qualche parte tu starai sciando, e i tuoi occhi,
sotto gli occhiali da sole, vedranno i tuoi gioielli proteggere gli atleti durante le gare più importanti.
gestivano insieme la tappezzeria
di famiglia e il negozio di articoli sportivi nel loro piccolo paese,
fornitore fidato di tutti gli sportivi
bergamaschi, tra cui un giovane
Simone Moro alle prime armi.
Negli anni, Pier ha continuato
il mestiere insegnatogli dal padre, fino ad aprire LaTreEsse,
nel 1980, che produce materiale
per la sicurezza piste e collabora
strettamente con Spm spa.
All'età di 4 anni, insieme al padre
e ai fratelli, ha messo per la prima
volta gli sci ai piedi al passo della
Presolana, appassionandosi subito a questo sport.
Era un ragazzo sportivo: ha praticato molti sport, dal windsurf al
tennis, ma la sua passione giovanile era il calcio, dove ha militato
nella categoria promozione.
All'età di 25 anni, dopo aver sciato sempre a livello amatoriale, ha
scelto di allenarsi con l'istruttore
Tomaso Tomasetti, che lo faceva
sciare anche di notte! ed è diventato maestro di sci dopo aver superato la selezione all'Aprica.
Ha fatto il maestro di sci a Carona
(Bg) che è praticamente diventata la sua seconda casa, dove
passava tutti i suoi momenti liberi
insieme alla compagna Ilaria e a
Lorenzo.
La sua più grande qualità era la
gioia che regalava a tutti i suoi
allievi e la passione che ci metteva per far amare agli altri lo sport
che lui adorava.
I materassi realizzati dalla sua
azienda, progettati e studiati in
collaborazione con Spm, sono
stati utilizzati anche alle olimpiadi
di Sochi.
Dal dicembre 2013, l'azienda è
guidata dal fratello Franco, e continua la sua attività.
Grazie Pier! per chi come noi ha
avuto la fortuna di conoscerti,
e grazie da parte di tutti gli atleti
sciatori del mondo.
Ci mancherai,
gli amici di Spm
* Pierangelo Sciola, ricordato
con così tanto affetto e delicatezza dal team Spm, è nato a Osio
Sotto (Bg ) il 24/08/1956.
Ha iniziato a lavorare con il papà
Giuseppe e il fratello Franco
all'età di 19 anni: dopo il diploma
professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014
49
AMBIENTE E TERRITORIO
ARGE ALP
“Alp.in.ski-Best practices
nelle stazioni sciistiche alpine”
Comprensori bianchi d'eccellenza,
rispettose dell’ambiente
e con un occhio di riguardo all’uso
dei mezzi di trasporto alternativi:
E' questo che “Alp.in.ski-Best practices
nelle stazioni sciistiche alpine”
-il nuovo progetto di Arge Alp,
la comunità di lavoro delle regioni alpinesi propone d'evidenziare, portando
i migliori esempi a conoscenza
i tutti i soggetti interessati. All’iniziativa,
promossa dal servizio impianti a fune
della Provincia autonoma di Trento
-che ne è anche responsabile- ,
ma approvata e finanziata da Arge Alp,
hanno aderito le regioni sciistiche
più importanti, quali la Lombardia
e la provincia di Bolzano, per l'Italia;
i land austriaci di Tirolo e Vorarlberg;
e il Canton Grigioni in rappresentanza
delle stazioni svizzere.
anche a ragione della criticità
dei luoghi, dell'alto valore intrinseco dal punto di vista ambientale e del delicato equilibrio nella sostenibilità di quest'ultimo, i
cui risultati potranno essere favorevolmente applicati anche in
altri contesti montani similari.
I
IL BANDO DI CONCORSO
IN SCADENZA IL 31 MARZO:
COME SI PARTECIPA
l progetto “Best practices nelle
stazioni sciistiche alpine” costituisce peraltro una delle prime esperienze in ambito Arge
Alp di benchmarking in uno dei
settori infrastrutturali considerati vitali per l'economia turistica
alpina, come quello del turismo
invernale.
Il confronto sulle iniziative intraprese a salvaguardia dell'ambiente, con la creazione di stazioni turistiche rispettose ed
ecosostenibili, viene valorizzato
con la diffusione delle migliori
pratiche. Dove Alp.in.ski è abbreviazione che sta per “alpine
innovation ski”.
Questo modo di operare potrà
e dovrà infatti costituire, secondo la filosofia del progetto, una
delle caratteristiche operative
essenziali nello sviluppo economico delle regioni alpine.
Condivisione delle
politiche ambientali
Lo scopo di condividere le scelte sulle politiche ambientali e
50
sullo sviluppo delle singole realtà di Arge Alp da parte dei
cittadini,costituisce, difatti, la finalità essenziale di questo progetto.
In tale ottica, oltre alle regioni
partecipanti (Canton Grigioni,
Lombardia, Sudtirolo, Tirolo,
Trentino e Vorarlberg) sono
coinvolte tutte le regioni appartenenti ad Arge Alp, in una
visione transfrontaliera di confronto territoriale.
Fra i vari obiettivi, uno dei principali è dato dallo specifico scopo di contribuire a intensificare
lo scambio di esperienze fra le
singole regioni, attuando forme
di collaborazione nella soluzione delle problematiche ambientali e nello sviluppo socioeconomico delle popolazioni
interessate, nonché nel campo
dei trasporti ecosostenibili.
A tale riguardo, va considerato
che lo sviluppo dell'area alpina
costituisce sicuramente uno dei
maggiori obiettivi paneuropei,
professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014
L'ottica complessiva di tale lavoro si basa pertanto sulla divulgazione delle migliori pratiche
alla platea più ampia possibile,
intendendo per tale tutti i cittadini interessati alla gestione delle
stazioni turistiche invernali.
Sotto tale aspetto, anche il
principio di sussidiarietà trova
pertanto riscontro con la partecipazione del cittadino e la conoscenza da parte di quest'ultimo delle soluzioni migliori che
interessano o possono interessare le proprie realtà.
Il progetto prevede inizialmente un bando di concorso-la cui
scadenza è prevista per il prossimo 31 marzo 2014- a cui possono partecipare, presentando
i propri lavori, imprenditori che
hanno realizzato, negli ultimi
dieci anni, progetti di sviluppo
nell’ambito dei trasporti a fune,
con riguardo alla mobilità alternativa, al risparmio energetico
nell’utilizzo delle strutture sciistiche, all’utilizzo di fonti alternative di energia ovvero di particolare pregio dal punto di vista
ambientale.
Lo stesso bando prevede, inoltre, una sezione progettazione, a cui possono partecipare
soggetti (singoli, start up, centri
di ricerca, ecc.) che intendono
presentare una progetto inedito
nelle materie sopraindicate.
Da ricordare come la partecipazione a questa ultima sezione
sia stata particolarmente in-
centivata con un montepremi in
denaro del valore di 26.000,00
euro, fra cui 10.000,00 euro per
il vincitore, 6.000,00 per il secondo classificato, 3.000,00 per il
terzo, mentre coloro che si classificheranno dal quarto al decimo posto riceveranno un premio
di euro 1000,00 ciascuno.
Tali premi, uniti alla pubblicità
e alla diffusione delle migliori pratiche in tutto il territorio
dell’Arge Alp (che comprende
anche regioni che non partecipano direttamente al progetto
come la Baviera, il Salisburghese e il Canton San Gallo) possono costituire un valido incentivo ed una eccezionale vetrina
non solo per i centri turistici più
all’avanguardia, ma sopratutto
anche per coloro che si apprestano ad entrare, o lo sono da
poco, nel mondo del lavoro e
vogliono specializzarsi in questo settore molto importante per
l’economia alpina.
Obiettivi
Il progetto si propone i seguenti
obiettivi:
* presentazione delle attività
delle regioni partner volte alla
creazione e all'esame di una
rete di best practices nelle stazioni turistiche invernali;
* esame dei progetti attuati e di
quelli in corso di realizzazione
nell'arco alpino;
* incontro di attori e tecnici responsabili dei settori delle singole regioni;
* comunicazione dei risultati
del progetto e divulgazione al
pubblico interessato mediante
stampa e filmati.
Tematiche
* risparmio energetico nell'utilizzo delle strutture sciistiche;
* fonti di energie alternative per
il funzionamento degli impianti di risalita e nella gestione
dell'innevamento programmato;
* trasporto a fune come mobilità
alternativa;
* trasporto a fune, paesaggio e
ambiente.
AMBIENTE E TERRITORIO
* Per la regione Lombardia:
Mauro Leanti, direzione generale "Sport e giovani" U.O. "Impiantistica e attività della montagna"
Tel. 02.6765.6125
Fax 02.6765.2430 [email protected]
* Per la Provincia autonoma di
Bolzano:
p.i. Johann Zelger, ufficio trasporti funiviari
Palazzo 3b,
Piazza Silvius Magnago 3
39100 Bolzano
tel.: +39 0471414600
fax: +39 0471414616
[email protected]
LA COMUNITÀ
DI LAVORO
DELLE REGIONI ALPINE
Arge Alp, vale a dire la “Comunità di lavoro delle regioni alpine” è il luogo ideale
per la diffusione del bando,
premettendo che Arge Alp,
fondata il 12 ottobre 1972
a Mösern in Tirolo, si pone
come obiettivo la risoluzione dei problemi comuni a
diverse regioni dell’arco alpino, in un rapporto di buon
vicinato e mutua collaborazione. Ricordiamo che i membri
dell'Arge Alp sono:
Libero Stato di Baviera
(Germania); Länder Vorarlberg, Tirolo e Salisburgo
(Austria); Province autonome di Trento e Bolzano,
Regione Lombardia (Italia:);
Cantoni Grigioni, San Gallo
e Ticino (Svizzera).
... per essere
informati
www.argealp.org
2014
ALPITEC
Unico
appuntamento
in Italia
PER GLI OPERATORI DEL SETTORE
DELLE TECNOLOGIE INVERNALI
9 - 11 aprile 2014 | Bolzano
INSIEME A
PROWINTER
Fiera internazionale per la tecnologia
alpina e invernale
2014
Informazioni
* Al sito www.alpinski.provincia.
tn.it/"www.alpinski.provincia.
tn.it, è pubblicato il bando e
sono indicate le modalità di presentazione delle best practices,
* E-mail: si inoltrino i quesiti
alla casella di posta elettronica
[email protected]
o direttamente al responsabile
Arge Alp del progetto
dott. Alessandro Conci,
tel. 0461 494780 – 494711,
alessandro.conci@provincia.
tn.it
presso il “servizio impianti a
fune” della Provincia autonoma
di Trento.
FIERA INTERNAZIONALE
DEL NOLEGGIO E DEI SERVIZI
PER GLI SPORT INVERNALI
mer-gio: 9.00-18.00
ven: 9.00-17.00
Skiareatest
internazionale
CON ASSEGNAZIONE DEGLI
AWARD INVERNALI
9.300 visitatori
DA 24 PAESI
www.alpitec.it
ALP14-0281333-210x145-it.indd 1
30/09/13 17.14
professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014
51
IMPIANTI A FUNE/ULTIM'ORA
Schröcksnadel e Athesia
comprano
la “Funivie Ghiacciai Val Senales”
L'Alto Adige del 1° febbraio riporta la notizia che i due terzi della proprietà della società
delle funivie della Val Senales sono stati acquistati da un sodalizio
formato dalla società editoriale altoatesina Athesia e dal gruppo austriaco
Vereinigte Bergbahnen, che in patria gestisce già nove tra aree sciistiche e aziende turistiche.
Questo cambio della guardia al
timone del comprensorio sciistico apre nuovi scenari per il
rilancio di un comprensorio che
ha dovuto fare i conti con i cambiamenti climatici.
La “Funivie Ghiacciai Val Senales” è dunque entrata nell'orbita
de gruppo Athesia e dell’austriaca Vereinigte Bergbahnen
Gesellschaft, rappresentata da
Peter e Markus Schröcksnadel
–rispettivamente padre e figliotitolari in patria di nove aree
sciistiche e aziende turistiche. I
due terzi delle quote sono state
cedute dalla Caravan Park Senales.
Piccolo
dettaglio:
Peter
Schröcksnadel è anche presidente della federazione sci austriaca, nonché proprietario della Feratel, il gruppo cui fa capo
anche Sitour, noto per aver lanciato anni fa il rivoluzionario servizio “panorama camera”.
La firma è avvenuta il 31 gennaio 2014 a Merano, seguita da
una conferenza stampa nella
quale non sono state però rese
note le cifre, che si aggirerebbero intorno ai 5 milioni di euro.
Per il comprensorio si apre dunque una nuova pagina, con la
quale si dovranno dare risposte alla situazione determinata
dal progressivo ritiro dei ghiacci
che, la scorsa estate, ha bloccato per la prima volta l'attività
sciistica sul ghiacciaio, con conseguente calo dei frequentatori.
“Siamo certi che possiamo
contare su un forte potenziale–
hanno commentato Michl Ebner, presidente di Athesia, e gli
Schröcksnadel- specie considerando le sinergie che possiamo
mettere in atto e le risorse non
solo della Val Senales, ma anche della Venosta.
Il momento è notoriamente
complicato, ma si parla anche di
nuovi investimenti.
La Provincia di Bolzano, da
pare sua, aveva già varato un
piano di potenziamento turistico, con la concessione, sollecitata dalla richiesta del comune
PERSONAGGI
UN ADDIO ALL’AMICO TOFFOL
vvisati, quasi per caso solo in questi giorni, il Dsi fa
A
presente la scomparsa, qualche mese fa, di un suo socio dalla costituzione.
Rolando Toffol è andato a sciare su piste molto più alte che
le sue locali, tanto amate, a San Martino di Castrozza.
L’amico Rolando è stato, oltre a valente e apprezzato maestro di sci, sempre inserito appieno nell’operatività turistica
della rinomata località montana del Trentino orientale.
Azzurro a varie universiadi, ha disegnato, di fatto, il comprensorio sciabile della zona, fondando la “Società Rosalpina”, dedicandosi e ideando il collegamento Ces-Tognola.
Valeria Ghezzi, nota operatrice, sua collega e amica, anche
come presidente Anef Trentino, ne ricorda, con grande affetto, l’umanità e il modus operandi
di uomo prezioso, impagabile collega impiantista e albergatore.
AdB
52
professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014
e dell’ente turistico, per la realizzazione di 550 nuovi posti letto alberghieri, che andranno ad
aggiungersi ai 2.300 attuali.
progetto: mano tesa alla valle,
dunque, per un’operazione benedetta anche dall’unione albergatori.
E, stando alle prime affermazioni, si punta a strutture di alto
livello, almeno quattro stelle. Si
intuisce la volontà di fare della
Val Senales un polo di turismo
sciistico esclusivo.
I dettagli sono ancora da definire, ma la nuova società di
maggioranza ha già annunciato
che, a breve, intende incontrarsi con gli altri azionisti e con i
collaboratori, per condividere il
Lanciata negli anni Settanta,
l’area sciistica conta oltre 30
chilometri di piste da discesa, 5
chilometri per il fondo, una serie
di tracciati per lo slittino. Fino
allo scorso anno, al di là dello
Stelvio/Livrio, condiviso con i
bormini, la Val Senales ha rappresentato l'unica opportunità di
sci estivo della provincia di Bolzano.
n
DALLE VALLI
FONDO PER LA MONTAGNA: IMPORTANTI CONTRIBUTI
PER OPERE DI PROMOZIONE E VALORIZZAZIONE DELLE TERRE ALTE
Torino, dicembre 2013
Dalla Regione 250.000 euro destinati ad azioni di promozione e sviluppo delle zone montane
piemontesi. I contributi, pari al 10% del “Fondo regionale per la montagna”, saranno utilizzati
per diverse iniziative finalizzate alla valorizzazione e salvaguardia del territorio, delle tradizioni
e delle culture locali e alla promozione dell’occupazione.
“L'obiettivo - dichiara l'assessore regionale all’Economia montana Gian Luca Vignale – è
promuovere una politica di sostegno alle attività e alle iniziative, in grado di valorizzare le tante risorse della montagna e, contemporaneamente, lavorare in sinergia con Comuni, Comunità montane e associazioni. In particolare, le misure finanziate vogliono attirare l’interesse dei
giovani verso la montagna, dando al contempo nuovo impulso alle numerose attività sportive,
economiche, turistiche, enogastronomiche e culturali presenti nei territori montani”.
Tra le azioni intraprese, 37.000 euro sono stati assegnati al Cus per un progetto di interazione
tra la scuola, la pratica degli sport invernali e il mondo della montagna. Il Cus proporrà infatti
alle scuole, elementari e medie, un pacchetto di proposte di avvicinamento agli sport invernali
per i più giovani a prezzi ridotti. Il progetto, prevedendo un pernottamento di più giorni, ha
come obiettivi l’avvicinamento dei più giovani alla cultura, alle attività e alle risorse della
montagna ed il sostegno dell’economia montana nel suo insieme (impianti di risalita e gestori
di anelli di fondo, albergatori, restauratori, associazioni culturali, guide alpine, etc.).
Sono stati inoltre stanziati 30.000 euro per azioni di promozione del “sistema neve” piemontese, con particolare attenzione agli strumenti di comunicazione multimediale, quali l’implementazione e la redazione sito web "Piemonteneve.com", oltre alla creazione di “App” per
dispositivi mobili.
Verrà anche finanziata la realizzazione, da parte del Cai, di un sito plurilingue della Grande Traversata delle Alpi, itinerario escursionistico che unisce tutto l'arco alpino occidentale nella Regione Piemonte. Questa meta, nonostante il grande afflusso di turisti e sportivi che richiama a
livello internazionale, è infatti oggi presente nel web solo su un sito in lingua tedesca.
Sono stati anche destinati contributi al Comune di Traversella e al Comune di Groscavallo per la
messa in sicurezza del comprensorio sciistico di Palit e della Pista di Fondo “8 Villaggi”.
Infine è previsto uno stanziamento di 17.000 euro all’Associazione Rete di Cultura Popolare
come contributo per la realizzazione dell’Archivio della cultura popolare.
MOTORI SULLA NEVE
SNOPEX
La motoslitta da lavoro “number one”
Ecco sotto la lente d’ingrandimento
la motoslitta da lavoro e soccorso
Bearcat Z1 xt, dell’americana Arctic Cat,
marchio distribuito in Italia -ormai
per tradizione- dalla ticinese Snopex.
Il modello è stato eletto “numero uno”
da diverse riviste americane.
ARCTIC CAT BEARCAT Z1 XT
Nuovo motore
5000 C-Tec4
Il nuovo motore Suzuki 5000 CTec, 1056 cc, 4 tempi aspirato,
produce 125 cv.
E' pulito, silenzioso e garantisce un'evidente economia dei
consumi in tutte le condizioni di
guida.
Il controllo Isc (controllo della
Sospensione
anteriore Aws VII
L'ormai nota e apprezzata sospensione anteriore Aws VII di
Arctic Cat utilizza forti e durevoli
bracci A, assicurando una gestione e una sterzata ottimali.
Ne consegue una guida molto
più “easy” e meno stressante
da tutti i punti di vista, tanto più
apprezzabile quanto più aumentano le ore e i chilometri da trascorrere in sella...
velocità minima) elimina il freno
motore; mentre l’iniezione elettrica (Efi) ottimizza le prestazioni in tutte le altitudini e temperature.
“Il ruggito di questo motore diventa così la più dolce delle musiche per le nostre orecchie”, si
legge sulla presentazione.
Sospensione
posteriore articolata
Il telaio skid dà la possibilità
di scegliere tra due opzioni di
sospensione posteriore: allentando le molle, si ottiene una
sospensione articolata, mentre
serrando le molle si crea una
sospensione a guida rettilinea.
Chassis “Twin Spar”
a doppia trave
Il telaio a doppia trave è dotato
di due longheroni in alluminio
triangolari, con supporti di sterzo e longheroni del tunnel manubrio triangolo incorporati, per
una guida estremamente rigida.
Inoltre, la costruzione a rivetto
autoperforante assicura rigidità
articolare e un'ottima forza complessiva.
Indicatore digitale
Deluxe
L'indicatore Deluxe permette di
scegliere tra velocità digitale o
analogica e tachimetro letture.
C'è quindi il contachilometri,
due contachilometri parziali, un
contatore delle ore motore, l’indicatore di retromarcia e le spie
di sicurezza.
Avviamento elettrico
per partenze sicure
Con un semplice giro di chiave,
il nuovo e migliorato avviamento
elettrico farà ruggire il motore di
questo “gattino” delle nevi.
Affidabile e sempre pronto a
dare il via al divertimento.
Gancio di traino
per i carichi pesanti
Per far fronte alle emergenze,
ed essere in grado di prestare
aiuto anche in certe faccen-
de invernali, i modelli Bearcats
vengono accessoriati di serie
con il gancio di traino per carichi
pesanti.
Ampio portaoggetti
sotto il sedile
Il Bearcat Z1 xt offre anche molto spazio sotto il sedile, per depositare le varie cose che possono servire per il lavoro o una
gita in motoslitta.
Specchietti
retrovisori robusti
Questi specchietti, anche loro
denominati “heavy duty” per la
resistenza alle dure condizioni e
ai rigori invernali, garantendo di
avere uno strumento efficiente
per vedere sempre anche quello che succede dietro.
Interruttore
per la retromarcia
Il pulsante di retromarcia è veloce e di facile attivazione; basta
premere il pulsante e si va indietro.
Equipaggiamento
per il soccorso
Questo modello Bearcat da lavoro è la macchina ideale anche per il soccorso alpino: può
intatti essere accessoriata su
richiesta con il kit arco di protezione “sos” in acciaio inox, con
una coppia di portasci, faro girevole e sirena, porta snowboard,
sedile per terza persona, ruote
di trasferimento e con un gancio
di traino forte e resistente.
Il modello può trasportare con
estrema abilità barelle o altri
carichi, e può inoltre trainare i
rimorchi e i portapacchi anteriori
e posteriori in varie misure, da
scegliere nella gamma messa
a disposizione dalla casa.
www.snopex.com
Paraurti anteriore
e posteriore “Heavy Duty”
Il modello conferma vocazione
e impostazione per il duro lavoro, anche quando si considerano i paraurti frontali e posteriori
“Heavy Duty”, molto forti e resistenti, di serie in tutti i modelli
Bearcat.
professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014
53
MOTORI SULLA NEVE
KÄSSBOHRER GELÄNDEFAHRZEUG AG
Nelle immagini lo spettacolo pirotecnico organizzato dalla società Funivie San Vigilio in
occasione della consegna del primo battipista
PistenBully 600E+.
Sotto Jens Rottmair, presidente di Kässbohrer
Geländefahrzeug AG (a destra) consegna il
PistenBully 600 E+ a Georg Mutschlechner,
presidente delle Funivie San Vigilio
A San Vigilio di Marebbe
il primo PistenBully 600 E+
Con un vero e proprio spettacolo in notturna,
il 7 gennaio, la località ladina che appartiene
al comprensorio Kronplatz ha festeggiato
l'acquisto del primo battipista ibrido “italiano”
ad alimentazione Diesel/elettrica, che è anche
il primo in assoluto -a livello mondialead essere destinato all’impiego alpino.
Questo prestigioso cliente della “Kaess” è
la “Funivie San Vigilio di Marebbe”, società che
-da sempre all'avanguardia nel comparto nevedal 2009 sta attuando anche un sistema qualità,
rivolto alla gestione della propria skiarea,
ma anche alla salvaguardia dell'ambiente.
l primo battipista a trazione
Ialpino
Diesel-elettrica
nell’impiego
era stato presentato al
pubblico specializzato per la
prima volta a febbraio 2012, sul
ghiacciaio Kaunertal.
Il cuore del PistenBully 600
E+ è un motore Diesel a sei cilindri Mercedes-Benz di 12,8 litri
di cilindrata, che eroga una potenza di 295 kW (400 cv). E che
è abbinato a gruppi elettrici: due
alternatori, due motori di marcia
e uno per la fresa (rispettivamente da 140 kW/650 Volt).
Gli alternatori convertono l’energia meccanica generata dal mo-
Premio per innovazione a SNOWsat
lla sua prima partecipazione al premio francese per l’innovazione
A
“Trophée Cap'Tronic“, SnowSat ha ottenuto ampi riconoscimenti
nella categoria “industrie & services“ per il suo sistema di gestione per
la preparazione e l’innevamento delle piste di sci, che hanno riconosciuto l'innovazione della soluzione Gps integrata nei veicoli PistenBully, introdotta già una decia di anni fa, per la misurazione della profondità della neve. Divenuto un efficace strumento anche per ottimizzare la
produzione di neve.
SnowSat rappresenta l'avanguardia nel campo dei battipista guidati con
l’ausilio di Gps per aver sviluppato diverse soluzioni gestionali, che consentono non soltanto di determinare la posizione dei battipista e di analizzare i parametri del veicolo (regime del motore, minimo, utilizzo del
verricello, ecc.), ma anche di visualizzare la condizione delle piste preparate e non preparate, nonché di acquisire una panoramica generale
dei dati giornalieri/settimanali, ecc.
* Controllo e gestione del manto nevoso - La misurazione precisa e affidabile le variazioni della profondità del manto nevoso in un intero comprensorio sciistico si è rivelata utili anche nell'ottica di risparmio, riduzione dell’impatto ambientale e preservazione delle risorse naturali.
I dati forniti da SnowSat permettono infatti di adeguare, nelle ore notturne, la produzione di neve al fabbisogno effettivo: per quantità e localizzazione, con il risultato di risparmiare non solo ore macchina fino all’8
%, ma anche consumi di acqua e corrente.
54
professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014
tore in energia elettrica e la trasmettono al sistema di trazione.
La tecnologia della trazione
consente non solo di ridurre rispettivamente del 20% le emissioni di NOx e CO2, ma sempre
del 20% anche il consumo di
carburante.
Con conseguenze che si ripercuotono dunque sensibilmente sul contenimento dei costi
d'esercizio.
Nelle macchine provviste di catalizzatore, un ulteriore effetto
positivo viene infine dall’emissione nell’aria del 99% in meno
di particolato.
L’effetto risparmio” è ottenuto
da tre fattori.
Innanzi tutto, nella marcia in
discesa, i motori di marcia generano corrente che serve per
l’azionamento della fresa.
In secondo luogo, il motore Diesel funziona sempre nel settore
di giri più conveniente.
E, come terzo elemento, la trasmissione elettrica della forza
ha un miglior grado di rendimento della trasmissione idraulica. Il primo PistenBully 600 E+
-uscito dalla fabbrica e conse-
* Precisione di misurazione - Il sistema integrato nel cockpit mostra su
uno schermo i dati di posizione e di
altezza, calcolati grazie a un Gps millimetrico, insieme ad una rappresentazione cartografica, in tempo reale,
delle profondità della neve. I dati raccolti vengono confrontati con quelli di
una rappresentazione cartografica di
riferimento del comprensorio sciistico
e, mediante le differenze di altezza,
viene calcolata in tempo reale la profondità della neve sotto il battipista.
Un potente sistema di navigazione
inerziale corregge la proiezione della
posizione del Gps che si discosta a
causa della forte pendenza, consentendo quindi una precisione di 5 cm
nella misurazione del manto nevoso.
Come società affiliata di Kässbohrer
E.S.E., SnowSat ha installato fino ad
oggi oltre cento sistemi in nove diversi
paesi (Europa e Usa).
Le previsioni di vendita annunciano
altre 25 stazioni sciistiche nei prossimi due anni,
per un incremento pari al 100%.
MOTORI SULLA NEVE
BEN GNÜS A SAN VIGILIO!
E' un saluto anche in ladino che ti accoglie nel sito ufficiale della “Funivie San Vigilio di Marebbe spa”: la principale società d'impianti di risalita nel comune di Marebbe, che fa parte -con
altre società di San Vigilio, Brunico e Valdaora- del comprensorio Plan de Corones che, a sua
volta, fa parte del consorizio Dolomiti Superski.
La società gestisce nove impianti di risalita, di cui sette cabinovie, una seggiovia ad ammorsamento automatico e una seggiovia fissa, con una dozzina di piste principali e diverse varianti.
Una laterale della Val Badia
Il paese di San Vigilio di Marebbe -che vanta una storia millenaria- sorge in una laterale della
Val Badia, nel cuore delle Dolomiti nel mitico “regno dei Fanes”.
Il turismo qui è iniziato già oltre un centinaio di anni fa, quando era di stampo austrungarico.
Siamo nel territorio del parco naturale Fanes-Senes-Braies grandi opportunità d'estate e, l'inverno, la possibilità di praticare sci, snowboard, scialpinismo, fondo, slittino, ciaspole.
San Vigilio di Marebbe si trova a 1.201 m sul livello del mare: è il capoluogo del comune di
Marebbe, che comprende anche diverse frazioni. Le maggiori sono Pieve di Marebbe, Rina e
Longega. Per circa 2800 abitanti.
PistenbBully 600E+
Dati tecnici:
Motore:
Numero cilindri:
Cilindrata:
Potenza secondo ECE:
Capacità serbatoio:
Norma antinquinamento:
Freni:
Peso del mezzo
con cingoli combinati: Trazione:
2 alternatori
2 trazioni di marcia
1 trazione fresa
Mercedes-Benz OM 460 LA
6
12,8 l/ 12.820 cm³
295 kW/ 400 CV
275 l
Tier 3, Euromot 3A
Tramite alternatori e motore diesel,
chopper di frenatura.
Due freni a dischi multipli
come freni di servizio e di arresto.
9.049 kg
140 kW/ 650 V
140 kW/ 650 V
140 kW/ 650 V
gnato a dicembre 2013- è stato
dunque festeggiato il 7 gennaio,
appena fuori dagli impegni totalizzanti del periodo clou delle festività, salutato da fuochi
d’artificio e accompagnamento
musicale, scendendo insieme
ad altri quattro PistenBully dalla
pista Pres-da-Peres.
Qui il Ceo della Kässbohrer,
Jens Rottmair, ha consegnato
ufficialmente il veicolo al presidente delle Funivie San Vigilio,
Georg Mutschlechner che, alla
domanda del perché le Funivie
San Vigilio abbiano deciso questo investimento, ha spiegato:
“Anche se l’acquisto
di un modello con
questa
tecnologia
all'avaguardia comporta notevoli costi
addizionali,
siamo
del parere che i comprensori sciistici debbano fare
qualcosa anche per la sostenibilità ambientale. Inoltre, i costi
del PistenBully 600 E+ vengono
compensati dai consumi notevolmente inferiori“. “Anche per
noi -gli ha fatto eco Rottmair- la
progettazione di un veicolo a
trazione Diesel-elettrica ha rappresentato un investimento impegnativo e non è stata priva di
difficoltà, ma siamo orgogliosi di
aver intrapreso questa strada
e di aver realizzato un altro PistenBully innovativo“.
www.pistenbully.cit
I 1200 abitanti del “Plan de Mareo” -così è chiamata San Vigilio dai locali-, sempre molto attenti alle esigenze dei loro ospiti ormai per tradizione, sono di minoranza ladina e continuano a
coltivare anche l'antica lingua.
Negli ultimi anni, San Vigilio ha vissuto molti cambiamenti, soprattutto nell’ambito urbanistico,
con la realizzazione di marciapiedi, percorsi pedonali e piazzette su tutto il territorio, garantendo
comfort e sicurezza agli ospiti grandi e piccoli, e valorizzando così completamente l'aspetto di
un traffico già di per sé già ridotto, dovuto al fatto che qui non esistono strade di transito. La
bella architettura spontanea è stata preservata e ripresa, contribuendo -con la bravura e la sensibilità degli operatori- a un risultato di stile di ambiente/vacanza “alpine chic”.
La “Funivie San Vigilio”
e Erich Kastlunger
La società Funivie San Vigilio di Marebbe nasce storicamente nel settembre 1960 come “SkiLift, Seggiovie e Funivie della Val di Marebbe – Società per Azioni”, costituita da Giuseppe Zincone, Fritz Mutschlechner, Alessandro Bacchetti e Carlo Sobrino, avendo per oggetto -si legge- “la costruzione di seggiovie, funivie, skilift, campi sportivi e loro gestioni, attività edilizia,
appalti di servizi pubblici, gestione di alberghi, caffè e ristoranti, istituzione di uffici turistici,
l’attuazione in genere di ogni iniziativa atta a potenziare lo sviluppo turistico della Valle di Marebbe”.
Il primo capitale sociale è di lire 1.000.000.- diviso in 100 azioni da lire 10.000.
Il primo consiglio di amministrazione è composto da tre membri: ing. Giuliano Goidanich (presidente), Zincone (consigliere delegato) e Sobrino.
Nel 1964 arriva un nuovo consiglio d'amministrazione, che vede l'ingresso di Erich Kastlunger:
storico presidente della società e, soprattutto, lungimirante e carismatico imprenditore che avrà
un ruolo trainante nella costituzione del Dolomiti Superski, nella nascita del sistema di retribuzione/skipass. Nonché pioniere nell'applicazione dei sistemi d'innevamento Usa alle esigenze
delle stazioni alpine.
Molti i capitoli successivi, di cui si può leggere nel sito. www.funivi.it/history/
Dal 2009, la società Funivie San Vigilio di Marebbe sta attuando un sistema di qualità di gestione e ambientale certificato e controllato regolarmente dalla Certiquality, secondo le disposizioni
Iso 9001:2008 e Iso 14001:2004.
La società ha inoltre ritenuto utile mettere a punto soluzioni di gestione integrata sia per la
gestione del comprensorio sciistico in generale (skiGis), che per la gestione dell’innevamento
(Arena management piste).
www.funivi.it/iso-9001-iso14001/
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professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014
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L'OPINIONE
Una “class action”
per la montagna?
“Spero promitto iuro”, come insegnavano a scuola, vogliono
“l’infinito futuro”, parlerò di montagna!
Quantunque sia difficile non
soffermarsi sulla politica, quale
parte integrante di ogni azione
quotidiana, qualchessia, trovandocela tra i piedi, coinvolgendoci e comandandoci.
Ad essa mi abbandonerò, però,
solo per brevi dati.
Forse riuscirò a farcela, perché
oggi sono allegro in quanto,
quale regalo di Natale, il Buon
Dio ha benedetto Alpi e Appennini, specie le Alpi, di un buon
manto nevoso.
Conseguentemente,
creando
talune difficoltà anche a noi del
Nord che, l’anno passato, avevamo criticato l’impreparazione del
Sud a ricevere tanta copiosità,
tutta insieme, di magia bianca.
Al di là dei tragici fatti sotto slavine e valanghe causa sciatori
imprudenti, incapaci di rammentare le norme di sicurezza e il
fatto che la “Montagna sia Severa”!
A caccia di candele
Cortina si è trovata sotto una
bufera che ha lasciato al buio
eccellenti turisti, in fila ad acquistare candele (La Repubblica,
venerdì 27/12/13).
Il burbero Mauro Corona ha sintetizzato affermando come tutto
il male non venga per nuocere
e, senza luce elettrica né riscaldamento, ritroveremo molto del
dimenticato contatto civile tra gli
esseri viventi.
Infatti quando non c’era la tivù,
le natalità erano maggiori.
Non prendetevela ampezzani,
che il disagio ha favorito una
pubblicità incredibile al detto:
“Nel bene o nel male, basta parlarne!”.
Anche le battute sfottò quali
quelle che la protezione civile
stava approntando elicotteri per
il lancio di caviale da sopravvivenza o l’aver perso Alfonso Signorini sia stato, alla lunga, un
vantaggio.
Ladri di slitte
Sono invece triste di quanto
accaduto in un comune monta-
56
no dove, per il furto di una slitta da pochi euro, fu arrestato
un papà, in barba alla notizia
dell’archiviazione per vari politici, di cui omettere il nome, non
più indagati nell’inchiesta sulle
presunte “spese pazze” da loro
fatte con i rimborsi pubblici.
In considerazione… pensate
un po’… della scarsa rilevanza
economica sul totale dei rimborsi richiesti per l’acquisto di beni
non coperti da apprezzabile giustificazione.
Infatti, si sottolinea nell’archiviazione “considerate le maggiori e
ingenti somme potenzialmente
a disposizione”.
La difesa del ladro di slitte potrebbe far notare come nel
grande magazzino erano esposte centinaia di paia di sci delle
migliori marche e, nello spirito,
non dovrebbero condannarlo,
bensì lodarlo.
Tante emergenze
Indubbiamente, un disagio c’è
stato e, se Cortina piange, di
certo le zone limitrofe del Comelico, Sappadino e Cadore, le
vicine valli altoatesine e trentine di certo non ridono come,
parimenti, non hanno riso altre
località di Valle d’Aosta e alto
Piemonte, parimenti colpite da
improvvise nevicate.
Che, in località turistiche di
montagna, non dovrebbero portare i disagi fatti cenno, poiché
la preparazione delle autorità
competenti avrebbe dovuto essere all’altezza della situazione.
Il fatto che molte zone siano rimaste oltre cinquanta ore senza luce elettrica e varie strade
bloccate ben la dicono. Poiché,
chi di dovere, con l’esperienza
acquisita da anni, doveva affrontare l’eccezionalità quale
parte integrante della vita tra
valli e monti.
Avrebbero dovuto tenere alla
mente, anche loro, come la
montagna sia severa, parimenti
agli sconsiderati che si gettano
fuoripista ignorando possibili
pericoli.
Ho letto che già qualche politico
spinge a muovere pesanti rimostranze, creando una catena di
professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014
* 6) A cosa serve un ufficio per
Renzo Piano al Senato? E per
gli altri senatori a vita?
* 7) La politica costa 757,00
euro a ogni cittadino (Alto Adige
17/12/13).
Aldo del Bò
”class action” d’insieme, tesa a
soluzionare qualsivoglia improvvisa calamità naturale.
Quindi, più generatori nelle varie zone di necessità, disponibilità di carburante, mezzi sgombero a immediata disposizione,
soccorso e conforto, uomini
preparati allo sfoltimento preventivo di rotabili nei boschi,
maggiore e più adeguata preparazione… ecc, ecc.
La “class action”, in questi frangenti, potrebbe addolcire il termine che tanti portano avanti,
come movimento dei “forconi”.
Non solo per quanto è accaduto a Natale, bensì per altre
cause, prese a caso nel tempo,
lasciandoci in braghe di tela generale, nel freddo e difficili crisi.
Così, senza alcun riferimento a
fronti politici, bensì a comportamenti.
I conti... della spesa
* 1) Un candidato dell’on. Raffaele Fitto, tale Domenico Di Paola, incassava più del presidente
Usa. Tra i 4 e i 5 milioni di euro
per dodici anni di servizio quale
presidente degli aeroporti di Puglia.
Ora si candida sindaco di Bari,
contro l’attuale Michele Emiliano, quello delle “cozze pelose”.
Sempre a lui, 280 mila euro annuali per ciascuno dei quattro
aeroscali, oltre cinque milioni
per premi, polizze di assicurazioni e liquidazione (Corriere
della Sera del 04/01/14).
* 2) Le spiagge di lusso sono
calcolate, dall’erario, a bassa
valenza turistica, pagando canoni ridicoli.
* 3) Il “decreto salva Roma” dovrebbero pagarlo tutti gli italiani.
* 4) Quanti sono i cassaintegrati
Fiat? Chi li paga?
* 5) Affitti d’oro in stop… ci penseranno tra sei mesi. Quattrocentoquarantaquatto milioni di
euro, spesi in diciott'anni dalla
Camera, per onorare contratti
d’affitto alla società “Milano 90”.
per quattro immobili a Montecitorio.
* 8) Il Liguria 19,02 euro al giorno come “indennità stress”, e 46
euro, sempre al dì, per chi ne
porta il gonfalone alle cerimonie. Nei festivi diventano 146.
* 9) Cosa fanno un premier, otto
ministri, sei viceministri, dodici
sottosegretari, 293 deputati e
cento senatori?
* 10) Al Coni (giustizia sportiva)
verrà nominato un procuratore
generale per la sorveglianza;
chi sorveglierà lui?
* 11) Quanti sono gli agenti addetti alle scorte e a chi? Sembrerebbe anche a Bruno Vespa.
Quanti per gli eventi sportivi?
* 12) 67mila auto blu con due
conducenti ciascuna ogni giorno
d’uso.
* 13) Troppi italiani usufruiscono
di pensioni d’oro.
* 14) Pressione fiscale attestata
sul 53,6%.
* 15) Inventato lo “scivolo d’oro”
per i militari italiani mandati in
prepensionamento compiuti i
cinquant'anni, esenti dal servizio, conservando l’85% di stipendio e pensione piena. Inoltre, ventidue miliardi di euro per
la digitalizzazione dell’esercito.
* 16) Il presidente Letta ha dichiarato che, in barba a tanti, è
riuscito a mangiare il panettone
a Natale. E’ sicuro che gli italiani, nella media popolare, lo abbiano assaggiato?
* 17) Per la spending review,
abbiamo incaricato Carlo Cottarelli, che ci costerà oltre 270
mila euro di base.
Mi chiedo cosa servono i ministeri del tesoro, economia e
finanza con i rispettivi ministri,
vice, sottosegretari e funzionari vari, che ricevono autorevoli
prebende e gratifiche vita natural durante...
Crisi di desolazione
In base a tutto ciò, possiamo
solo entrare in crisi di desolazione.
Però, potremmo veramente
dare luogo a questa “class action”, sempre che, una volta per
tutte, ci si convinca di procedere
insieme senza demordere attuando, una volta tanto, quanto
da anni tutti predicano, ma nessuno realizza.
L'OPINIONE
Cosicché, la nostra montagna,
resasi conto della propria forza,
procede insieme unita su un coerente “job tax”.
Giochi “in scuro”
Sarà bene “ripensarci sopra”
parlandone con calma, nel rispetto del buon senso “montagnino” di confrontarci con
speranza e augurio, meglio certezza, trovando il modo di non
disunirci per dare un concreto
futuro alla nostra terra. Dimostrando, al mondo che ci circonda, “se si vuole, si può”.
Sinché non riusciremo a ciò,
non potremo dire di aver fatto
“bingo”, giocato con successo,
partendo non subito ma ieri, se
capaci di farlo!
Godiamoci prima i giochi olimpici in Russia cercandoli, invano,
sui canali tivù italiani, nella speranza siano ripresi, finalmente,
da qualche canale dilettante.
I nazionali, ahimè, sono stati
oscurati di qualsivoglia evento
sportivo bianco, altroché ripresi
per merito dei tg regionali, pur-
troppo solo per il loro settore di
panorama.
La nostra forza, che è tanta,
nemmeno è riuscita a muovere in tal senso la Rai, grande
schermo vuoto di apparizioni
sportive, a meno non sia il “calcio”. Zeppa di gossip!
Al loro finale sarà, praticamente, trascorsa la stagione invernale 2013/2014 dal punto di
vista sportivo, a parte le finali
della varie coppe del mondo, in
attesa di primavera.
Oltre Pasqua, il tempo dei consuntivi, quale obbligo per le
forze operanti in montagna sia
sportive che turistiche, commerciali che culturali, di tirare le
somme.
Quello il momento d'incontri
scambiandoci pensieri, esperienze, ragionamenti puntando
a risultati positivi, nell’augurio
che qualcosa di simile sia portato avanti pure da chi ci governa
che noi, avendoli votati, ci meritiamo.
Forza! senza demandare alcuno, al detto: “Se vuoi fare vai,
se non vuoi manda!”
APPUNTAMENTI
Seminario Oitaf 2014
Manutenzione di funi per impianti funiviari
Nella primavera 2014 l’O.I.T.A.F. organizzerà, come da tradizione, un seminario che si svolgerà il
24 aprile 2014 a Grenoble (F) in occasione del MountainPlanet.
Anche quest’anno è stato scelto un argomento riguardante aspettipratici.
Uno dei temi principali riguarda i controlli magnetoinduttivi ed il secondo la lubrificazione con
particolare rilievo per la rilubrificazione.
Per le 5 relazioni sono stati individuati relatori di livello elevato.
Il seminario si svolgerà solo durante la mattinata ed in tal modo il pomeriggio rimane disponibile
per visitare la fiera. L’ingresso al seminario è come sempre gratuito.
Di seguito il programma che trovate sul sito di professioneMontagna al link http://www.montagnaonline.com/images/pm126/Oitaf_Programm2014.pdf
Trovate oltre al programma dettagliato il modulo di iscrizione da inviare a:
O.I.T.A.F.
Ufficio trasporti funiviari
Piazza Silvius Magnago 3
I - 39100 BOLZANO
email: [email protected]
fax: (0039)-0471-414616 Tel. (0039)-0471-414600
Programma:
Luogo:
ALPEXPO, sala “Pelvoux” a Grenoble (F)
Data: 24 aprile 2014 in occasione della fiera
“MONTAIN PLANET”
Ingresso:
gratuito
Traduzione simultanea: in italiano, tedesco, francese e ingles
Apertura:
9:00 Martin Leitner, presidente dell’O.I.T.A.F.
Laurent Reynaud, direttore Domaines Skiables de France
Relazioni:
9:15 Effetto sulle funi degli sviluppi nel campo funiviario
Relatore: G.A. Kopanakis (CH)
10:00
Vantaggi e limiti delle prove magnetoinduttive (MRT)
Relatori: S. Pernot (F) – K. Kühner (D)
10:45 Pausa caffè
11:15
Lubrificazione delle funi:
a.)
Esperienze (perché ri-lubrificare?)
b.)
Problemi potenziali
Relatori: F. Paglia (I) – P. Baron (F)
Discussione: 12:15
E’ necessario e utile ri-lubrificare le funi?
Partecipano: produttori di lubrificanti ed esercenti funiviari
Moderatore: P. Baldinger (A)
12.55 Conclusione
professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014
FERMA IL TEMPO QUANDO VUOI!
RACETIME2 KIT SF consente di trasmettere via
radio i tempi e il numero di pettorale degli atleti,
con una portata massima di 9 km. Da tempo
utilizzato dai migliori Ski-Team al mondo,
è ora ancora più affidabile e semplice da
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KIT SF davvero comodo da trasportare e
facile da utilizzare. La comunicazione via
radio permette inoltre a chi controlla il cronometro di rilevare i tempi totali e gli intertempi
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IMPIANTI A FUNE
LEITNER ROPEWAYS
Anche in Azerbaigian
la limousine che viaggia sul filo
Prosegue la cooperazione del marchio di Vipiteno
con il prestigioso gruppo automobilistico tedesco,
che ha dato vita al progetto “Bmw Individual for Leitner“.
La cabina con gli interni di Bmw Serie 7 Individual,
già adottata nel comprensorio sciistico tirolese
dell’Hochzillertal/ Kaltenbach, sarà disponibile a breve
anche su un impianto in Azerbaigian, per stupire
il popolo emergente degli sciatori caucasici.
li impianti a fune fanno molG
to di più che trasportare
persone da un luogo all’altro:
grazie a idee particolarmente
creative e a soluzioni tecnologiche all’avanguardia, diventano
essi stessi un’attrazione, come
dimostra il grande successo di
“Bmw Individual for Leitner“, nel
comprensorio sciistico tirolese
dell’Hochzillertal/
Kaltenbach,
con la cabina dotata degli interni di Bmw Serie 7. Tra poco
anche in Azerbaigian gli sciatori
potranno godere di questa eccezionale cabina.
Allestimenti
di lusso per stupire
“Sciare si può ovunque, ma
una cabina simile si trova solo
nell’Hochzillertal”, dice Martha
Schultz, amministratrice del
comprensorio sciistico dell’Hochzillertal/Kaltenbach.
Questa
lussuosa
cabina,
dall’elegante verniciatura nerometallizzata di Bmw Individual,
offre spazio a soli due ospiti,
anziché agli usuali otto passeggeri.
Ma le sue particolarità non finiscono qui: sedili marroni di
vero cuoio che, oltre ad essere
riscaldati, regalano piacevoli
massaggi.
Rivestimento interno del tetto
in “alcantara platino”, consolle
frontale rivestita in pelle, nonché portabottiglie e portabicchieri esaudiscono le esigenze
della clientela più esigente.
Grazie al sistema multimediale
azionabile direttamente tramite il Bmw iDrive Button, situato
sul bracciolo, allo schermo e
all’eccellente qualità del suono,
questa cabina personalizzata va
oltre ogni aspettativa.
Quattro cabine per il
Qebele Mountain Resort
L’impianto nell’Hochzillertal ha
aperto i battenti lo scorso 30 novembre.
E la collaborazione tra Leitner
ropeways e Bmw prosegue.
Per questa stagione invernale, infatti, quattro cabine “Bmw
Individual for Leitner“ sono entrate in servizio anche in Azerbaigian, nel Qebele Mountain
Resort.
Qui, sulle montagne tra il Caucaso e il Mar Caspio, sta nascendo infatti un comprensorio sciistico, al quale il gruppo
Leitner, ha fornito e fornirà non
solo gli impianti di risalita, ma
anche i mezzi battipista Prinoth
e i sistemi d'innevamento Demaclenko.
Accanto alla costruzione delle
varie infrastrutture e delle piste,
sono già state realizzate quattro cabinovie ad agganciamento
automatico Leitner e, sulla nuova pista di 18 chilometri, sono
stati installati 230 pozzetti, ai
quali sono stati allacciati 180
cannoni da neve Demaclenko
che, a loro volta, si riforniscono dell’acqua necessaria in un
laghetto di circa 100 mila metri
cubi, tramite tre stazioni di pompaggio.
A garantire la preparazione delle piste ci pensano quattro battipista Prinoth.
Due Telemix
e due cabinovie
I quattro impianti Leitner ropeways, due Telemix e due cabinovie 8-posti sono stati equipaggiati ognuno con una cabina
“Bmw Individual for Leitner”.
La realizzazione degli impianti Telemix si è già conclusa nel
2012, mentre le due cabinovie
8-posti sono entrate in funzione
con l'attuale stagione invernale
2013/2014.
Le cabine “vip” si prestano a un
utilizzo molto flessibile, e possono essere impiegate all’occorrenza per ospiti particolari,
regalando sempre e comunque
emozioni di viaggio davvero uniche.
www.leitner-ropeways.com
58
professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014
ello specifico, è stata coN
struita una nuova stazione di compressori da 75 kW, e
sono stati installati 19 pozzetti
per 19 generatori, sostituendo
le vecchie macchine della pista
“Sotdlijia”: una delle piste più
frequentate dagli sciatori, collegata all'altra nota pista della
skiarea chiamata “Stella Alpina”.
Siamo ai piedi delle vette dolomitiche del Ciampac e del Sassongher.
Da qui, in entrambi i sensi,
passa il giro del Sellaronda e,
proprio con questo lavoro, DemacLenko ha dato un'ulteriore pennellata di blu al famoso
percorso sciistico, installando i
suoi prodotti dall'inconfondibile
colore.
Titan Silent,
Vip e snwVisual
Una combinazione di lance e
ventole si snoda lungo la pista, gestite in remoto grazie a
snowVisual: il software di gestione DemacLenko che permette di tenere sotto controllo
l'intero impianto da un monitor.
Particolarmente convincenti risultano i quattro Titan Silent
installati lungo la pista: fiore
all'occhiello della famiglia di
prodotti Titan, generatori a ventola DemacLenko.
La capacità di produzione neve
è tra le più alte che una macchina sul mercato possa offrire:
105 m3/h).
Leader nella Tecnologia
al Servizio della Sicurezza
INNEVAMENTO PROGRAMMATO
DEMAC LENKO
A Colfosco, sulla Sotdlijia,
lungo il mitico Sellaronda
In Alta Badia, la società “Impianti Colfosco”
ha investito in modo significativo
per rinnovare l'impianto d'innevamento
con DemacLenko, che si è aggiudicata
il progetto, consegnando il lavoro
prima della fine del 2013, e con grande
apprezzamento da parte dei committenti,
anche per la silenziosità dei generatori.
Pali da slalom
Non solo. Come indica il nome,
il Silent è una macchina estremamente silenziosa, grazie a
una speciale soffiante silenziata
che permette utilizzo nei pressi
delle zone abitate, senza creare
fastidi acustici a turisti ed abitanti.
Il responsabile della società
“Impianti Colfosco”, Albert Declara, afferma di essere molto
soddisfatto: “I Silent che abbiamo acquistato vanno benissimo,
“Sotdlijia” è una pista proprio in
mezzo al paese, e dunque delle macchine come Titan Silent
sono proprio quello che ci voleva”.
Anche le lance “Vis” si stanno
dimostrando prodotti molto affidabili, capaci di fare tanta neve
in poco tempo.
Alle piste di Colfosco è stata
così garantita la possibilità di
“fare” neve per qualsiasi evenienza, e in qualsiasi momento
senza mai turbare le orecchie di
turisti e residenti.
Reti A
Reti B
Materassi TS8/10 - gommapiuma
Delimitazione
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professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014
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INNEVAMENTO PROGRAMMATO
TECHNOALPIN
Affidabilità ed efficienza
grazie al “servizio clienti”
Uno dei punti di forza dell'azienda bolzanina
è il reparto e il team di tecnici che supportano
i clienti in qualsiasi fase: dalla formazione,
alla messa in funzione dell’impianto fino alla
manutenzione: una filiera per assicurare
al proprio sistema le migliori condizioni
per risultare sempre affidabile ed efficiente.
a anni, TechnoAlpin s'imD
pegna infatti a garantire ai
clienti prestazioni appropriate e
prodotti di qualità.
Da qui, l'importanza attribuita al
“servizio clienti”, che è costantemente impegnato a migliorare la
propria offerta, in modo da perfezionare e ottimizzare la funzionalità di qualsiasi impianto.
Corsi di formazione
Da tempo, ormai, nel periodo
primaverile TechnoAlpin offre
corsi di formazione rivolti agli
addetti all’innevamento, ai quali
ogni anno s'iscrivono oltre centocinquanta partecipanti.
In questi corsi vengono spiegate le nozioni fondamentali relative all’installazione, all’uso,
alla revisione e manutenzione
dei generatori: cognizioni che
consentono di ridurre al minimo
i costi d'esercizio annuali e di
evitare problematiche di natura
tecnica.
I corsi possono essere seguiti
presso la sede centrale di Bolzano, oppure possono essere
organizzati direttamente presso
la sede del cliente.
La formazione prevede anche
l'insegnamento delle nozioni
base sulla regolazione delle stazioni di pompaggio: un tema sicuramente molto interessante e
utile, al fine di migliorare la prestazione della propria stazione.
Inoltre, è stato ampliato anche il
programma che riguarda Atass,
dato il continuo aggiornamento
e sviluppo delle funzioni svolte
da questo collaudato software
di controllo.
60
Assistenza 24/24 ore
Se l’inizio della stagione invernale per la maggior parte dei
reparti TechnoAlpin significa la
fine di un periodo di lavoro frenetico, non è altrettanto vero
per il reparto assistenza, chiamato a intervenire dal momento
che impianti vengono consegnati e devono entrare in esercizio.
In ogni modo, il “servizio clienti”
dispone di una hotline durante
tutta la stagione invernale: un
tecnico risponderà 24 ore su 24.
Basta rivolgersi al numero telefonico +39 0471 550 534, oppure all'indirizzo e-mail: service@
technoalpin.com.
Manutenzione regolare
Per garantire l’affidabilità degli
impianti d'innevamento, sempre
più grandi e complessi, TechnoAlpin offre ai clienti anche contratti di manutenzione personalizzati.
Oltre al notevole risparmio economico, questi contratti consentono di garantire il corretto
funzionamento
dell’impianto
d’innevamento, che sarà quindi
in perfette condizioni fin dall’inizio della stagione seguente.
Con il contratto di manutenzione, TechnoAlpin assicura le revisioni e le eventuali riparazioni,
che verranno eseguite dai suoi
esperti, insieme al personale dedicato all’innevamento in
loco.
Anche pompe e compressori
Infine, TechnoAlpin è anche
un’officina di assistenza autorizzata per quanto concerne i
professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014
compressori Kaeser e le pompe
Caprari e Ksb.
In questo modo, garantisce la
sicurezza operativa dell’intero
impianto.
Anche le stazioni di pompaggio, infatti, come qualsiasi altro
impianto tecnico, lavorano in
modo più efficiente dal punto di
vista energetico se sottoposte
a regolare e accurata manutenzione.
L’alto livello qualitativo dei servizi offerti da TechnoAlpin garantisce dunque una perfetta efficienza e funzionalità nel tempo.
I consulenti di vendita e l’intero “team service” TechnoAlpin
sono a disposizione per fornire ulteriori informazioni sulle
importanti iniziative che rinnovano e rafforzano il rapporto
dell’azienda con i propri clienti.
www.technoalpin.com
NASTRI TRASPORTATORI E DINTORNI
SUNKID
Con il “moving carpet”
da Nova Levante alle piste
Per rendere assolutamente confortevole
l'accesso dal centro del paese di Nova Levante
alle piste del comprensorio sciistico di Carezza,
a monte della nuova cabinovia di arroccamento
a 10 posti, è stato installato un “moving carpet”.
D
all’inizio della stagione invernale, una nuova cabinovia a 10 posti permette di
raggiungere il comprensorio
sciistico di Carezza direttamente dal centro del paese di Nova
Levante e sostituisce la vecchia
seggiovia a due posti, che partiva invece circa 2 km sopra al
paese.
La stazione a monte del nuovo
impianto “Laurin1” arriva proprio
accanto all’area d'ingresso di
due seggiovie: per permettere
agli ospiti di raggiungere comodamente la seconda seggiovia
o di spostarsi verso altri comprensori, è stato installato un
“moving carpet” di 60 metri, con
una cinghia larga 600 mm.
LA SCHEDA TECNICA
Questo
prolungamento ideale della
cabinovia permette
di “aggirare” facilmente l’area d’ingresso del primo
skilift.
www.sunkid.at
* Luogo d‘installazione:
Nova Levante (Italia )
* Funzione del nastro trasportatore: soluzione logistica all’interno
del comprensorio
* Tipo: superficie Blue Eye
* Larghezza cinghia: 600 mm
* Lunghezza: 84 metri
* Pendenza: 18%
* Propulsione:
motore da 11 kW
* Velocità: 0,7 m/s
* Portata: 1150 persone/ora
professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014
61
IMPIANTI A FUNE
CCM FINOTELLO
Una novità tecnica,
due sciovie, ricambi e componenti
Una nuova stazione motrice-tenditrice compatta
per la sciovia sulla Majella, affiancata da analogo
impianto per Pontechianale: il marchio di Finotello
testimonia la voglia di restare nel comparto a fune,
mentre continua raccoglie buone soddisfazioni
nella carpenteria specialistica per la struttura
di prestigiosi progetti edilizi nella città di Torino.
el corso del 2013, pur in un
N
contesto ancora molto difficile, l'azienda torinese ha con-
tinuato la strada intrapresa negli ultimi anni, affiancando alla
realizzazione d'impianti a fune
anche la produzione di opere di
carpenteria specialistica per costruzioni, che ha portato Ccm a
realizzare le strutture di diversi
palazzi di prestigio nella città di
Torino.
Per quanto riguarda il settore
degli impianti a fune, l'azienda
ha realizzato due nuove sciovie: la prima a Pontechianale, in
provincia di Cuneo; e la seconda a Pretoro, sulla Majella, in
provincia di Chieti.
Interventi tecnici
e importanti revisioni
Quest’ultimo impianto presenta
in particolare una nuova stazione motrice-tenditrice compatta,
che testimonia la voglia di Ccm
di crescere e investire, pur in
situazioni delicate per il settore
degli impianti a fune.
Inoltre, la società torinese si è
occupata di due corpose revisioni di seggiovie ferme da un
po’ di tempo: una a Traversella,
in provincia di Torino; e l’altra a
Paesana, in provincia di Cuneo.
E' stato inoltre molto florido
il mercato dei ricambi e della
fornitura di nuovi componenti
per impianti esistenti, come ad
esempio la fornitura di una linea
di seggiole biposto per la società di Falcade-Col Margherita.
“Pineta Nord”
a Pontechianale
La
nuova
sciovia
a
linea singola “Pineta Nord”
(1604.20/1710.92), è stata costruita nella località di Pontechianale, provincia di Cuneo, sul
versante orografico destro della
valle, in una zona già adibita ad
impianti di risalita.
Infatti, il tracciato prescelto è
compreso tra le due sciovie, in
scadenza di vita tecnica, denominate “Comba“ e “Malarocia”,
destinate ad essere smantellate.
Il nuovo impianto insiste praticamente sul tracciato (prolungato
verso monte) di un vecchio impianto scioviario già smantellato
in passato.
La stazione di valle, del tipo motrice e tenditrice, con contrappeso a gravità, è ubicata nella
zona pianeggiante, consentendo un agevole imbarco a tutti gli
sciatori, sia a quelli provenienti
dalle adiacenti piste, sia a quelli
provenienti dal paese.
La stazione di monte è del tipo
rinvio fissa, ed è collocata a
un'opportuna distanza dallo
sgancio sciatori, nel rispetto
della normativa vigente, che
consentirà di usufruire delle
zone sia a destra che a sinistra
dell’impianto, in aree sciabili
naturali che non necessitano di
trasformazione del suolo, sfruttando inoltre le piste delle esistenti sciovie da smantellare.
La fune traente Ø 16 mm è del
tipo “unificato” a 114 fili + F.C.;
la fune tenditrice Ø 14 mm è del
tipo “unificato” - 7313/74 a 216
fili + F.C.
La puleggia motrice è a sbalzo
sottostante l'argano; la fune è
guidata all'ingresso e all'uscita
della puleggia motrice, da una
rulliera.
Il motore è a corrente alternata, della ditta Magnetic, tipo Ma
160M(FC), Ip54, con potenza
pari a 40 kW; ed è azionato da
un’apparecchiatura elettrica con
“inverter”, che consente la velocità variabile all’impianto, con
una punta massima di 3,30 m/
sec. Il riduttore è del tipo epicicloidale, di primaria casa costruttrice (Brevini) tipo Sc 6003/
Fe, con rapporto di riduzione
1/57,69 , idoneo per la potenza
richiesta.
Il sistema di montaggio della
puleggia motrice è tale da garantire il mantenimento dell’orizzontalità della stessa, in caso di
cedimento dei cuscinetti.
“Stella blu 3”
sulla Majella
Ccm ha collaborato al rilancio
della Majella, in provincia di
Chieti, attraverso la realizzazione della sciovia “Stella blu 3”.
STAZIONE
MOTRICE-TENDITRICE
COMPATTA
a nuova sciovia realizzata da Ccm per la
Ltenditrice
Majella dispone di una stazione motricecompatta: la puleggia motrice è a
sbalzo sovrastante l'argano, con un motoriduttore, della ditta Sew Eurodrive, motore
in corrente alternata e potenza pari a 30 kW,
azionato da un’apparecchiatura elettrica con
“inverter”, che consente la velocità variabile
all’impianto con una punta massima di 2,80
m/sec.
Il riduttore è del tipo a ingranaggi cilindrici,
con rapporto di riduzione 1/67,4.
Il sistema di montaggio della puleggia
motrice è tale da garantire il mantenimento
dell’orizzontalità della stessa, in caso di cedimento dei cuscinetti.
L’accoppiamento tra motore e riduttore è ottenuto tramite un giunto elastico, e il riduttore è provvisto di un dispositivo antiritorno, agente in caso di mancanza di corrente.
La stazione motrice e tenditrice è situata a
valle, con tenditore idraulico, atto a garantire una tensione nominale pari a 6000daN
(6116 kg.).
I sostegni per ogni linea, sono n° 5 (n°10
in totale), del tipo a ritto centrale, inclinati
trasversalmente con traversa per scartamento 2,50 ., recante le rulliere di linea.
Questi sostegni sono inoltre corredati
dell'attrezzatura antinfortunistica prevista
dalle norme vigenti.
62
professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014
Cabine trasporto passeggeri per battipista
Il rilancio della stazione, opera
di giovani imprenditori locali, si
articola su due punti di forza: il
primo è “l’innovazione filosofica”, con occasioni di divertimento per i visitatori particolareggiate, e sempre diverse ogni fine
settimana, indirizzate in modo
specifico ai nuclei familiari e agli
appassionati di snowboard.
risulta
Ilportante
parco consorzio
sarà diviso
per quello
aree,
di
aver
offerto
visibilità
sia a livello concettualesui
siamerper
cati internazionali a località per le
quello
organizzativo:
quali sarebbe impossibile reperire
l“we_Ski”, il settore riservato
le risorse finanziarie al fine di una
agli
sciatori;
simile
comunicazione.
l“we_Jump”, uno snowpark
con
più di
venti strutture,
tra cuiil
Questo
consorzio
ha anche
“Jib-pipe”,
“Spine drop”
e una ligrande privilegio
e compito
di
nea
“Big Air”;
assurgere
a una vera e propria
l
“we_Fun”,
iniziative
eventi
figura
istituzionale,
che ed
si rappordi
sport
ta divertimento
da pari con glilegate
organiallo
istituzioe
anche in estate,
tra cui
nalinon,
rappresentati
dalle Province
boarder
cross, free
e
e della Regioni,
così climbing
come dalle
società island;
erogatrici di servizi funziobeauty
nali
all’esercizio della
attività.
l
“we_Kids”,
un sua
accogliente
Ancheattrezzata
in virtù delcon
forte
peso mini
che
area
giochi,
l’economia animatori
della neveeesprime,
snowpark,
il servizioil
consorzio
Dolomiti Superski didi
baby-sitting;
venta un soggetto istituzionale di
primaria importanza ma al tempo stesso, se analizzato a fondo,
anche
con ricadute economiche
CAPRARI
contraddittorie.
Il contributo
alla ricerca
scientifica
Innanzitutto
la sua
attività, in particolar modo nella strategie di
Da sedici anni, un team
di ricerca britancomunicazione,
si concentra
nei
nico autunnali,
persegue l'ambizioso
progetto
mesi
soprattutto
attra-di
sondare,
con la trivellazione
più profonda
verso
obsolete
tabelle descrittive,
di
tutti
i
tempi,
l'Ellsworth
Lake:
un lago
espressione ripetitiva dei servizi
subglaciale situato nella parte occidentale
edell'Antartide,
dei prezzi in
per
la stagione
cerca
di tracce di immivita prinente.
mordiale.
InTratutti
annitecnologici,
non si è anche
mai ri-le
gli questi
strumenti
usciti
mercatonote
unaal
pompea presentare
del marchio al
modenese
serie
di neve.
valori identificativi nati
comparto
dalla sintesi di montagna, neve e
attività
degliprevede
impianti,
L'operazione
il re-che possano
rappresentare
dicupero
di “carote” di l’elemento
soli
100 ml per
d'acqua
stintivo
tutti ciascuna,
i singoli associati,
che si stima
quanto
per risalgano
l’unionea un
che forma il
milione diSuperski.
anni fa.
Dolomiti
Giàprevedibilità
durante la prima
trivelLa
e ripetitività,
tanto
lazione,
effettuataquanto
lo scorsodelle forme
dei
contenuti
inverno,comunicazione,
è stato possibile viene poi
della
raggiungere una
profondità
sopportata
-e forse
anche “giustidi
300
metri.
ficata”- in particolar modo all’interPerdelle
realizzare
il progetto
no
riviste
specializzate, se
sono state impiegate pomconfrontata
alla
granitica immobipe Caprari.
lità
creativa
del settore
L'acqua,
riscaldata
a 90°C, sci alpino,
ancorata
a schemi
degli
è stata pompata
nel foro
di anni ’70;
quasi
che fosse
ancora
trivellazione
con una
pres- in auge la
“valanga
sione fino azzurra”.
a 138 bar.
Sono stati immessi circa
Se
questo consor210l’obbiettivo
litri di acqua aldiminuto:
zio
è quello
di diventare
un'impresa
contro
il tem- il punto
poiché, nonostante
il
diporiferimento
delle località
delle
pompaggiolimitarne
d'acqua calda,
Dolomiti,
la sua azione
canale di trivellazione
di invernali è
eiliniziativa
ai soli mesi
soli 360 mmun
ghiaccia
peranche se in
certamente
errore,
0,6 cmcomprensibile,
all'ora.
parte
considerate
statirisorse
realizzatifinanziarie.
due canali di trivellaleSono
ridotte
zione,
alle diversa
cui estremità
è stato strateginecessario
Ma
una
visione
creare
una cavitàtrasformare
delle dimensioni
di un
ca
potrebbe
questa
container
marittimo,
al
fine
di
compensare
struttura dalle notevoli potenzialila pressione dell'acqua.
tàUne boiler
sviluppare
le della
singole
econoindustriale
potenza
di 1,5
mie
al mondo
della
neve,
MW legate
ha prodotto
i 90mila litri
d'acqua
calsino
a renderlo
un organo
istituda che
sono stati immessi
gradualmente
zionale
avesse il proprio priattraversoche
tre bacini.
mario
obbiettivo
nello
L'alimentazione
elettrica
è statasviluppo
affidata a
economico
e turistico della mondiversi generatori.
tagna, nell’arco di dodici mesi.
l“we_Food”,
chalet ed aree
food, con prodotti e cucina di
qualità per soddisfare i palati
più fini, in cerca di emozioni anche a tavola.
Il secondo punto di forza è “l’innovazione tecnologico-strutturale” con:
lil nuovo skilift di arroccamento
“Stella blu 3”, efficiente, veloce;
lil punto vendita mobile, grazie
Vaunperò
que-il
a
sitosottolineato
interattivo, come
traverso
sto
consorzio
non
riesca
a
reaquale sarà possibile prenotalizzare la propria funzione -e qui
re e acquistare direttamente lo
si fa riferimento al secondo tipo
skipass
dal pc
di casa o anche
dallo
di struttura
consorzialesmartphone;
nel momento in cui la sua aziol
chefinale
ganelasi“Majelletta
manifesta card”,
all’utente
rantirà
sconti
e offerte sintesi
su tuttoedil
attraverso
il servizio,
comprensorio,
e l’accesso
diretespressione dell’attività
consorto
alle piste, come un telepass;
ziale.
lwifi su tutta l’area;
l
skilift dotati
di tornelli di ultiParadosso
skipass
ma
generazione
“Smart
Gate
Lo skipass
giornaliero
del DoloAxess”,
che risulta
migliorano
e momiti Superski
più caro
del
giornaliero dilevalle,
sapendo che,
dernizzano
aree d'imbarco.
in rarissimi casi, lo sciatore possa
sciare da una valle all’altra nella
singola giornata.
Mentre i settimanali o gli stagiowww.ccmfinotello.com
nali offrono sì una serie di servizi
aggiuntivi, ma a costi maggiori.
Questa situazione risulta paraNecessaria
dossale eanche
incomprensibile per
la
sterilizzazione
l’utente
finale, il quale si aspetComplessivamente,
è statodelnecessario
terebbe uno skipass
Dolomiti
far
arrivare in-se
volonon
circa a100prezzo
tonnellateinfedi
Superski
apparecchiature,
da oltre
16milaal
riore, rispettoinaparte
quello
di vallekm
di distanza,prezzo,
che, in considerevole
mimedesimo
ma con servizi
sura,
hanno dovuto
sterilizzate:
fra
aggiuntivi
di altoessere
livello
come, per
queste,
l'elettropompa
sommersa Caprari
esempio,
un’assicurazione
giorche, come ha sottolineato il direttore del
naliera.Martin Siegert, "ha funzionato
progetto
Le ragioni
di nonostante
questa contraddiziosenza
problemi",
le condizioni
ne possono
essere diverse, tanto
operative
più avverse.
note quanto sconosciute.
Non va elettropompa
comunquein acciaio
dimenticaL'efficiente
inox
to applicazioni
che tuttosommerse
questo è può
anche
per
stata accopdeterminarepiataun
con allontanamento
un motore svilupdell’utente pato
finale
e, soprattutto,
da Caprari.
delle famiglie
prodotto
sci;
Con dal
una potenza
di 22
kW il
a 400
V, la pompai consorproduce
quale, anche
attraverso
alla profondità
zi tanto conosciuti,
non raggiunta
riesce a
portata dideicirca
300 nei
l/
riversare leuna
sinergie
costi
prezzi finali.min.
Il suo diametro complessivo poi
è di soli
146inmm.
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essere
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quali
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perché queste spesso presentano
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tra loro, anche all’interno della
singola località.
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inconsueto
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progetto,
non ancora
concluso,
è costato
della
propria
importanza
fino
ad oggi 9,2 milioni
di euro.
nell’economia
della
montagna e
Con
trivellazione
di quest'ordine diè
dellaunapropria
rappresentatività,
grandezza, tutte le parti in gioco si avquella diproverbialmente
riuscire a coniugare
reventurano
in un campo
altà imprenditoriali diverse, con il
inesplorato.
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professioneMontagna
n° 115/2012
professioneMontagna
n° 125 gennaio/febbraio
2014
45
63
fiere e convegni
ALPITEC 2014
Il mondo funiviario
per tre giorni a Bolzano
ome mai prima, Alpitec
C
2014 si annuncia evento catalizzante per il qualificato pub-
blico del comparto funiviario,
facendo per tre giorni di Bolzano la capitale del business della
neve.
L'evento internazionale biennale, fissato dal 9 all'11 aprile
2014, troverà inoltre, ancora una volta, valida sinergia
nell'abbinata con Prowinter: la
fiera dedicata al noleggio e ai
servizi per gli sport invernali.
Al di là delle attese per i numerosi visitatori, provenienti dall'arco alpino, ma ormai anche dai
molti paesi emergenti nel mercato degli sport invernali, la
Fiera internazionale della tecnologia alpina ed invernale di
Bolzano sta dimostrando tutto il
suo potenziale anche nei riguardi d'intere categorie d'imprenditori e professionisti del mondo
del trasporto a fune.
S'inizia il 9 aprile, con l'assemblea biennale dei funiviari di
Tirolo e Alto Adige: una realtà
che, volendo aggiungere anche
il Trentino -secondo la concezione dell'Euregio: Tirolo-Alto
Adige-Trentino- rappresenta di
fatto una “regione” leader in Europa per gli sport invernali.
Caratteristiche del territorio e
qualità delle stazioni portano infatti a considerare nel suo insieme quest'area, a livello mondiale, il cuore del turismo invernale
di tutto l’arco alpino, vantando
complessivamente circa 10 mila
ettari di piste da sci, servite da
oltre 1600 impianti di risalita,
nonché il record per i chilometri
di piste da sci e per il numero
dei pernottamenti e degli sportivi attivi.
Ed è proprio per creare criteri di merito all'interno di questo mondo, che il 10 aprile,
sempre nell'ambito di Alpitec,
si terrà l'evento per la consegna degli “Award International
Skiareatest”, che nella passata
stagione ha visto in lizza ben
quarantatre stazioni sciistiche
distribuite a Nord e a Sud delle Alpi. L'11 aprile Fiera Bolzano ospiterà infine l'assemblea
Anef- Associazione Nazionale
Esercenti Funiviari, che riunisce
imprenditori e gestori italiani del
mondo degli impianti a fune.
Anche la commissione
giuridica dell'Oitaf
Tra gli appuntamenti riservati ai
super-tecnici, figura anche quello della “Quarta commissione”
Oitaf: l'organizzazione internazionale dei trasporti a fune, presieduta dall'altoatesino Martin
Leitner. L'incontro, in calendario
il 10 e 11 aprile, sempre presso
Fiera Bolzano, tratterà di problemi giuridici ed economici,
“chiamando al tavolo di lavoro
non solo costruttori e autorità,
ma anche i concessionari, per
una trentina di massimi esperti
a livello mondiale, in rappresentanza di tutte le parti in causa”,
come ribadisce l'ingegner Markus Pitscheider, direttore dell'ufficio trasporti funiviari della Provincia di Bolzano che, anche in
qualità di responsabile della segreteria Oitaf, sta organizzando
l'incontro.
Sul tavolo, l'armonizzazione
delle normative europee e l'attualizzazione di proposta di direttiva sulle concessioni, come
anticipato da Michele Prota,
collaboratore di Pitscheider,
membro della suddetta commissione internazionale, nonché
GRANDE SUCCESSO PER IL GRAN GALA’
INTERNAZIONALE DELLA MONTAGNA
Presente in sala per il ritiro del premio: Andrea Zampatti dalla provincia
di Brescia, premiato da Piermario Marcolin Presidente CAI-sezione di
Bergamo.
Platea gremita per la serata finale di OFF
Consegnati i Premi Montagna Italia 2014 ai registi e ai fotografi
Vince il film francese LE VILLAGE SUSPENDU di Véronique, Anne e
Erik Lapied
Premi speciali per Mario Curnis e Giovan Battista Cagninelli
“Opi di Pietro Cavalosci”, fotografia vincitrice per la sezione PAESAGGI
D’ITALIA.
“Uno scatto perfetto per ritrarre una delle tante bellezze segrete d'Italia:
l'antico borgo abruzzese di Opi, che sembra al tempo stesso a cavallo
di un monte e del tempo.”
Presente in sala per il ritiro del premio: Pietro Cavalosci, dalla provincia di Frosinone, premiato da Camillo (Mimmo) Pezzoli, Interior design
della Maison Arreda che segue i progetti LESSMORE con gli arredi disegnati dall’architetto Giorgio Caporaso.
Sabato 25 gennaio un pubblico di appassionati ha gremito la platea
dell’Auditorium Piazza della Libertà di Bergamo che ha ospitato il Gran
Galà Internazionale della Montagna: la cerimonia ha chiuso gli otto
giorni all’insegna del cinema di montagna portati in scena dall’Orobie
Film Festival, iniziativa organizzata dall’Associazione Montagna Italia.
La serata si è aperta con i saluti iniziali della presentatrice Fabrizia Fassi.
Il Gran Galà Internazionale della Montagna ha visto subito la premiazione delle opere vincitrici del concorso fotografico, selezionate dalla
Giuria presieduta dal nuovo Presidente Marco Caccia, che ha accompagnato Fabrizia Fassi durante la consegna delle tre targhe inviate appositamente dal Senato della Repubblica:
“I colori della preghiera” di Mauro Rovaris, fotografia vincitrice per la
sezione TERRE ALTE DEL MONDO.
“L'atmosfera quasi aliena del Ladakh, terra mitica fra Karakorum e Himalaya, si fonde magicamente con i colori della presenza umana, e il
risultato è una fotografia che sa toccare le corde dei sentimenti e del
misticismo.”
Presente in sala per il ritiro del premio: Mauro Rovaris premiato da
Marco Caccia, Presidente di Giuria del Concorso fotografico.
“Tramonto sul Maniva” di Andrea Zampatti, fotografia vincitrice per la
sezione OROBIE E MONTAGNE DI LOMBARDIA.
“L'atmosfera sognante di questo crepuscolo trova il colpo di teatro
nella luna piena e nello sbuffo di nebbia che pare levarsi verso di lei.
L'equilibrio delle forme e dei colori ci regala una sensazione di maestosa serenità.”
Il Gran Galà Internazionale della Montagna è proseguito con la premiazione dei documentari e film a soggetto vincitori, suddivisi nelle tre sezioni previste:
- Orobie e Montagne di Lombardia;
- Paesaggi d’Italia;
- Terre Alte del Mondo.
64
professioneMontagna n° 125 gennaio/febbraio 2014
“prima linea” dell'organizzazione
dell'evento.
L'assemblea dei funiviari
di Tirolo e Alto Adige
Il primo giorno, 9 aprile, si terrà,
per la nona volta, l'assemblea
congiunta biennale dei funiviari
di Tirolo e Alto Adige: questi ultimi organizzati nell'Anef provinciale che, con ben 470 impianti,
fa capo all'associazione nazionale degli esercenti funiviari.
Siegfried Pichler, alla presidenza di Anef Alto Adige, afferma:
“Abbiamo molto su cui confrontarci con i nostri cugini austriaci,
tant'è che, al di là di appuntamento ufficializzati, come questo di Alpitec, da anni abbiamo
un costante scambio attraverso
partecipazioni ai vari incontri di
lavoro all'interno di nostri singoli
ambiti.
“Fra le tematiche condivise c'è
senz'altro quella dei giovani,
con progetti per rilanciare lo sci
nei riguardi delle nuove generazioni. Anche se con iniziative che riflettono le diversità di
partenza: in Tirolo, e in Austria
in generale, per tradizione esiste una forte collaborazione tra
i gestori di stazione e le scuole
dei sci, come peraltro tra altri
attori pubblici e privati del comparto turistico. Mentre siamo
senz'altro molto più vicini e simili quando ci troviamo ad affrontare problemi ambientali e urbanistici, confrontandoci anche su
iniziative legislative”.
Chiediamo a Pichler
quali sono, per contro, gli esempi virtuosi
altoatesini (e italiani)
nei confronti di Tirolo
e Austria in generale.
“Senz'altro, noi siamo partiti molto prima
con i sistemi d'innevamento, già all'inizio degli anni '80, e anche con
la concezione dei collegamenti
intervallivi: due tematiche con
cui tirolesi e austriaci si stanno
ancora confrontando, potendo
peraltro contare su un'attenzione e un sostegno del mondo
politico che rispecchia l'importanza assoluta dello sci e della montagna nell'immagine e
nel contesto sociale e turistico
dell'Austria.
“Peraltro, nella realtà altoatesina, sono orgoglioso di poter
affermare che, al di là di quanto
fatto nei comprensori più grandi
e in vista, risaputo da tutti, siamo riusciti anche portare avanti
una politica dei piccoli impianti
di paese, che per noi rappresentano una vera e propria palestra a cielo aperto dedicata
agli abitanti, ma soprattutto con
il proposito di avvicinare allo
sci le nostre nuove generazio-
fiere e convegni
ni. E siamo comunque grati alla
politica di poter disporre di una
legge provinciale nel comparto
industria, che considera l'utilità
degli investimenti che si effettuano su impianti a fune, ma anche innevamento e mezzi battipista”.
Gli operatori dell'ambito funiviario che interverranno dell'assemblea delle associazioni di
categoria di Tirolo e Alto Adige
saranno almeno duecento: un
target consistente e soprattutto
molto qualificato e decisionale
che, ovviamente e per “attrazione fatale”, passerà dalla sala
congressi ai corridoi espositivi
di Alpitec.
Premiazione
“International Skiareatest”
Il secondo giorno di Alpitec (10
aprile) tornerà di nuovo a Bolzano l'evento per l'assegnazione degli award alle migliori
stazioni sciistiche dell'inverno
2013/2014.
Dietro il marchio “Skiareatest”
c'è l'dea di Klaus Hönigsberger,
esperto austriaco del mondo
turistico e funiviario, nata e decollata quasi vent'anni fa, con
l'intenzione di creare delle categorie di merito per le numero-
se stazioni invernali dei cinque
paesi dell'arco alpino: Austria,
Svizzera, Italia, Slovenia e
Francia.
Le categorie “Skiareatest” sono
ormai riconosciute quali indicatori non solo di qualità dell'offerta turistica, ma anche per quanto concerne più strettamente
l'organizzazione e la sicurezza
di stazione.
I vincitori sono selezionati in
base a verifiche effettuate durante la stagione invernale, con
criteri che riguardano specifiche
nicchie dell'offerta turistica, tra
le quali: impianti a fune, piste,
ristoranti, locali aprés-ski, scuole di sci, sportshop e offerte per
bambini.
I giudizi sono quelli espressi
da un team di ben 220 esperti,
che visitano anonimamente le
stazioni, prendendo in esame
qualità e livello di manutenzione degli impianti di risalita, preparazione delle piste, efficienza dei sistemi d’innevamento,
snowpark, nonché la cortesia
del personale funiviario e altri
aspetti rilevanti per definire il livello dell’offerta turistica.
Nella sola stagione invernale,
2012/2013 sono state visitate 43 stazioni sciistiche. www.
skiareatest.com
L'assemblea Anef
per il nuovo presidente
Tempistiche, luogo e l'opportunità di contatti e aggiornamenti
fanno di Alpitec il posto giusto
per chiamare a raccolta anche i
membri dell'associazione nazionale esercenti funiviari, che nel
2014 assume particolare rilevanza, in quanto avrà carattere
elettivo.
Sandro Lazzari, presidente di
diversi mandati -più precisamente, dal 1991- ha infatti annunciato l'intenzione a non ricandidarsi.
A ribadire importanza e ruolo
dell'Anef, basta ricordare alcuni
numeri: l'associazione è il punto
di riferimento dei gestori di oltre
duemilaseicento impianti a fune,
distribuiti nelle circa quattrocento stazioni montane italiane;
una realtà imprescindibile per
l'insieme della complessa e prestigiosa macchina del turismo
invernale nazionale che -ricordiamo con l'occasione- rappresenta una quota pari a circa il
20% dell'intero mercato europeo della “vacanza sci”, e che è
in grado di produrre un indotto
turistico moltiplicabile da quattro
a otto volte lo specifico fatturato.
Secondo le ultime rilevazioni
dell'osservatori turistico “Skipass”, il comparto invernale
vanta un fatturato complessivo
pari a circa 9,4 miliardi di euro
che, a livello nazionale, rappresentano il 10,8% del complessivo sistema turistico italiano.
I dati aggiornati all’inverno
2013/2014 segnalano inoltre un
totale di 7.111 chilometri di discese percorribili, regolarmente battute e servite dal parcoimpianti a fune citato sopra,
con un'altissima percentuale di
copertura con sistemi d'innevamento programmato; cui si aggiungono altri 258 piste/anelli
per lo sci di fondo, per un totale
di 2.160 chilometri di tracciati.
E i costruttori d'impianti a fune,
di cannoni da neve, di mezzi battipista e di tutti i prodotti
necessari per allestire e gestire una stazione montana sono
presenti ad Alpitec proprio per
incontrare questo loro specifico
target di clientela che, ad ogni
nuova edizione, si rivela sempre
più rappresentativa: in termini
quantitativi, qualitativi, ma anche per aree di provenienza.
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2014
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Organo Ufficiale del Collegio Nazionale
Dei Maestri di Sci Italiani
Direttore Responsabile
Aldo del Bò di Torre Rotonda
Direttore Editoriale
Roberto Binda
Redazione
Nicoletta Zardini
(Coordinamento edit.)
Collaboratori:
Alessandro Conci, Gianandrea Gei,
Marco Del Zotto, Rosetta del Bò
Diffusione nazionale
2014
Anno XXVII°
N° 125
Gennaio/Febbraio 2014
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