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La prevenzione nutrizionale del cancro: le azioni del Sian sulla popolazione Patrizia Pasanisi, MD, MSc 'Il tumore come malattia genetica' • • • • • • • • • oncogeni antioncogeni geni dell'apoptosi del riparo del DNA del controllo del ciclo cellulare dell'angiogenesi dell'immunosorveglianza dell'invasività (+ ambiente ormonale e metabolico) La dieta influenza l’iniziazione e la promozione dei tumori con differenti meccanismi n-nitroso composti Idrocarburi aromatici Amine eterocicliche Radicali liberi, Ferro Sostanze Pro-ossidanti ..Carotenoidi cancerogene Antiossidanti Se, Vit E, Vit C Glicosinolati Enzimi di Modulatori del Polifenoli fase 1 e 2 DNA ciclo cellulare Vit B12, B6 Metilazione Proliferazione Poliamine Acido folico Riparazione DIETA Espressione Differenziazione Vit D Insulina genica Angiogenesi Indoli Fattori Ambiente Apoptosi Grassi saturi di crescita interno Zucchero Ormoni Infiammazione Omega-6/3, Zn Farine raffinate sessuali Immunità Proteine animali Fitoestrogeni Pre/pro-biotici WCRF results L’obesità è emersa come fattore di rischio convincente per mammella (post-menopausa), colon, esofago, pancreas, endometrio e rene. L’attività fisica è emersa come fattore di protezione convincente per colon e probabile per mammella, e endometrio. Qualche suggerimento ci sarebbe anche per pancreas e polmone (WCRF). L’alcol è emerso come fattore di rischio convincente per mammella, colon, esofago ,prime vie digestive e respiratorie e probabile per i tumori del fegato. Meta-analisi degli studi sull’effetto preventivo di (WCRF 2007) Frutta Verdura Esofago Stomaco Polmone Bocca e faringe Laringe Intestino Pancreas Mammella Rene Ovaio Cervice uterina Endometrio ++ ++ ++ ++ - ++ ++ ++ ++ ++ - giudizio +++ =convincente, ++ =probabile, + =lim. evidenza, - =no associazione Mediterranean diet and breast cancer 1°Author Study Sieri 2004 Murtaugh 2008 FCBSS Wu 2009 Asian-American Cottet 2009 EPIC-E3N Trichopoulous 2009 EPIC-GR Agnoli 2012 ORDET (a priori) ORDET (a posteriori) RR* (95% CI) 0.66 0.46-0.94) 0.54 (0.37-0.90) 0.65 (0.46-0.95) 0.85 (0.75-0.95) 0.78 (0.62-0.98) 0.65 (0.47-0.88) * associated with high Mediterranean score Sofi et al AJCN 2010: Dieta mediterranea e malattie cardiovascolari Riduzione del rischio associato a due punti di dieta mediterranea Sofi et al AJCN 2010: Dieta mediterranea e mortalità Riduzione del rischio associato a due punti di dieta mediterranea Sofi et al AJCN 2010: Dieta mediterranea e tumori Riduzione del rischio associato a due punti di dieta mediterranea Sofi et al AJCN 2010: Dieta mediterranea e malattie neurodegenerative Riduzione del rischio associato a due punti di dieta mediterranea Indice di dieta mediterranea + Cereali Verdure tipiche mediterranee Frutta Legumi Olio di oliva Pesce Vino Carni rosse Carni conservate Derivati del latte Mangiati solo eccezionalmente Cibi animali (carni, latticini e uova) Non erano neanche conosciuti Zucchero bianco, farine raffinate, oli raffinati, Non esistevano in natura Margarine. Cibi già pronti, merendine, bevande dolci e gassate hanno definitivamente modificato la nostra alimentazione. Dieta ‘occidentale’ e malattie ‘occidentali’ Malattie cardiovascolari Tumori “occidentali” Demenze senili Osteoporosi Gotta, Cataratta, Artriti, Iperplasia prostatica, Malattie autoimmuni,asma Obesità Diabete Sindrome Metabolica Conseguenze metaboliche dell’obesità Distribuzione viscerale del tessuto adiposo Circonferenza vita ≥ 88 cm ♀ ≥ 102 cm ♂ Iperlipemia Colesterolo totale ≥ 200 mg/dl Sindrome da Insulino-Resistenza, è caratterizzata da HDL < 50 mg/dl ♀ < 40 mg/dl ♂ aggregazione di 3 o Trigliceridi ≥ 150 mg/dl più disordini metabolici Intolleranza al glucosio Glicemia a digiuno e/o ridotta sensibilità ≥ 100 mg/dl insulinica Ipertensione arteriosa Sistolica ≥ 130 Distolica ≥ 85 SINDROME METABOLICA MS associated diseases Diabetes Cancer: Liver Colon Breast Prostate Endometrium Pancreas Kidney Cardiovascular Disease Metabolic syndrome Alzheimer Osteoarthritis Gallstone disease Prostatic hyperplasia NAFLD → Cirrhosis The Effect of Mediterranean Diet on Metabolic Syndrome : A Meta-Analysis Christina-Maria Kastorini 2010 JACC 57:11 RACCOMANDAZIONI Evitare Aumento di peso Bevande zuccherate Carni conservate Limitare Cibi ipercalorici Carni rosse Alcol Sale Consumare quotidianamente Cereali integrali Legumi Verdure non amidacee Frutta Raccomandazioni WCRF 2007 Stile di vita per la prevenzione dei tumori Basare la propria alimentazione prevalentemente su cibi di provenienza vegetale, con cereali non industrialmente raffinati e legumi in ogni pasto e un’ampia varietà di verdure non amidacee e di frutta. Sommando verdure e frutta sono raccomandate almeno cinque porzioni al giorno (per circa 600g); si noti fra le verdure non devono essere contate le patate. Aune D. BMJ, 2011 Fattori ormonali, metabolici e nutrizionali e carcinoma mammario Insulina Sindrome metabolica Grassi nella dieta Fattori di crescita Carcinoma mammario e sue recidive Ormoni sessuali Pasanisi P. et al., 2010 Alcol Obesità Sedentarietà Strategia Nutrizionale DIANA Ridurre le calorie privilegiando alimenti che saziano molto, come cereali non raffinati, legumi e verdure Ridurre i cibi ad alto indice glicemico o insulinemico (farine raffinate, patate, riso bianco, fiocchi di mais, zucchero e latte) e consumare piuttosto cereali integrali (riso, orzo, miglio, avena, farro, e inoltre grano saraceno e quinoa), legumi (ogni tipo, inclusi i prodotti tradizionali di soia), verdure Ridurre le fonti di grassi saturi (carni rosse e salumi, latte e latticini) e consumare piuttosto olio extravergine di oliva, semi oleaginosi, latti di cereali Ridurre le proteine, in particolare quelle di origine animale (eccetto il pesce) Praticare quotidianamente attività fisica di moderata intensità per almeno 30 minuti e diminuire le attività sedentarie di almeno 30 minuti al giorno Disegno dello studio 2019 N= 595 N= 713 N= 711 Soggetti e Metodi GRUPPO di INTERVENTO GRUPPO di CONTROLLO INTERVENTO ALIMENTARE: - pasti comunitari - conferenze a carattere scientifico - corsi di cucina - diari giornalieri ATTIVITÀ FISICA - lezioni - contapassi - Holter Metabolico Diari giornalieri Visita antropometrica, prelievo ematico valutazione dispendio energetico Questionario di follow-up (eventuali recidive) 1 anno Holter Metabolico (25% delle donne incluse nel gruppo) Risultati: Risultati relativi al confronto randomizzato al termine del primo anno di intervento (891 donne). (Variabili) Differenza (n=461) Differenza (n=430) P* Peso (Kg) -2,46 -1,00 <0.01 Circonf. vita (cm) -2,85 -1,16 <0.01 Press. Min (mm/Hg) -1,69 -0.71 0,14 Press. Max (mm/Hg) -1,20 +0,22 0,16 Glicemia (mg/dl) -0,74 -0,05 0,33 Colest.tot. (mg/dl) -7,98 -5,15 0,13 HDL (mg/dl) +0,23 -0,10 0,62 LDL (mg/dl) -5,33 -4,56 0,69 Trigliceridi (mg/dl) -17,13 -8,06 0,02 *p “aggiustato” per età, BMI al baseline (ANOVA). Risultati: Rischio di recidiva in funzione delle variabili metaboliche e/o ormonali ad alto rischio di baseline. *RR: rischio relativo “aggiustato” per età, ER, stadio **IC: intervallo di confidenza. DIANA (Dieta e Androgeni) FINALITA’: abbassare i parametri ormonali e metabolici di rischio per il CM attraverso la modulazione del sistema insulina-fattori di crescita-ormoni Studi controllati di intervento alimentare basati sulla tradizione mediterranea e macrobiotica DIANA-1 (104 donne sane postmenopausali): prova che è possibile ridurre la biodisponibilità di ormoni sessuali e di fattori di crescita DIANA-2 (110 pazienti operate di CM): suggerisce la possibilità di ridurre le recidive DIANA-3: (90 donne sane premenopausali) suggerisce la possibilità di ridurre l’IGF-I DIANA-4: (15.000 donne sane ad alto rischio) DIANA-5: (2.000 pazienti operate di CM ad alto rischio metabolico di recidive ) GRAZIE PER L’ATTENZIONE