bilancio del valore economico, ambientale e intangibile
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bilancio del valore economico, ambientale e intangibile
bilancio del Valore economico, ambientale e intangibile 2007 Indice Lettera agli Stakeholders 6 Cariche Sociali 9 Conoscere Brembo 11 L’azienda 12 Una storia di eccellenza 14 Principi e valori 16 Codice etico 17 Corporate Governance 18 Valore Economico di Brembo 25 Sintesi dei Risultati del Gruppo 26 Contesto macroeconomico e mercati valutari 28 Attività dell’azienda e mercato di riferimento 29 Ricavi per applicazione e area geografica 31 Investimenti 32 Risultati consolidati di Brembo 33 Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio 38 Andamento del titolo di Brembo S.p.A. 39 Relazioni con gli investitori e Internal Dealing 41 Valore Ambientale di Brembo 43 Politica integrata sicurezza e ambiente 44 Gestione sicurezza e ambiente 46 Evoluzione gestionale per la salute e sicurezza 49 Salute e sicurezza: dai rischi alle performance 51 Impatto ambientale delle attività di Brembo 54 Indicatori ambientali delle attività di Brembo 55 Raggiungimento obiettivi ambientali 2007 59 Principali obiettivi sicurezza e ambiente per il 2008 63 Valore Intangibile di Brembo 65 Modalità di misurazione dell’intangibile 66 Capitale relazionale 69 Capitale strutturale 75 Capitale umano 82 Quadro riassuntivo degli indicatori del valore intangibile 89 Palmares 2007 91 Bilancio del valore economico, ambientale e intangibile 2007 LETTERA agli Stakeholders Gentili Signore e Signori, per il quarto anno consecutivo Brembo si presenta a voi con un rapporto annuale che affianca il tradizionale Bilancio d’esercizio e che illustra, con dati e informazioni, la capacità dell’azienda di creare valore non solo in un’ottica economica ma anche sotto il profilo sociale, ambientale, di tutela del lavoro, di valorizzazione delle risorse umane, di capacità di crescita e di innovazione. Quest’anno abbiamo voluto integrare questo rapporto con un ulteriore tema di approfondimento: la sicurezza sul lavoro. Un tema di grande rilievo a cui Brembo ha sempre dedicato la massima attenzione, tanto da aver raggiunto, anche su questo fronte, risultati che ci pongono fra le aziende più “virtuose” del nostro settore. Un ambito che ci vede quotidianamente impegnati con programmi di formazione a tutto il nostro personale, con investimenti per un’attenta gestione della sicurezza, con l’aggiornamento costante di sistemi e procedure volti a minimizzare qualsiasi tipo di rischio potenziale nei nostri stabilimenti, in Italia e all’estero. Per Brembo la salute, la sicurezza individuale e collettiva, così come il rispetto dell’ambiente sono requisiti inalienabili di quella che noi consideriamo la nostra politica di sviluppo sostenibile, a cui orientiamo le decisioni aziendali e i comportamenti individuali. L’attenzione del Gruppo a questi temi si rivolge a 360 gradi a tutti i nostri siti nel mondo, con un approccio che non si limita al più rigoroso rispetto delle normative, ma ci vede volontariamente impegnati in programmi e iniziative volte a ridurre al minimo qualsiasi tipo di impatto sull’ambiente, a ottenere risparmi energetici, a limitare la produzione di rifiuti, a ottimizzare il recupero e il riciclo dei materiali. Analogo impegno dedichiamo da sempre all’innovazione, un altro aspetto di quel patrimonio intangibile fatto di metodo, di creatività, di tenacia, che è alla base del nostro modo di operare e che è il motore del nostro successo. Nel 2007 è entrato in piena operatività il nuovo Centro Ricerche e Sviluppo di Brembo presso il Parco Scientifico Tecnologico Kilometro Rosso di Stezzano, nei pressi di Bergamo, dove da maggio abbiamo anche trasferito il quartier generale del Gruppo. Si tratta di un Centro di avanguardia, dedicato anche agli studi sulla meccatronica e la sensoristica, accanto al quale hanno sede i laboratori di Brembo Ceramic Brake Systems, la joint venture costituita fra Brembo e Daimler per lo studio e la produzione degli avanzatissimi dischi freno in materiale ceramico composito, montati dai più esclusivi modelli di auto sportive. La presenza all’interno del Parco Scientifico Tecnologico Kilometro Rosso, che ospita e ospiterà sempre di più in futuro centri ricerca anche di altre aziende, testimonia quanto Brembo creda nella contaminazione tra saperi e conoscenze di ambiti e culture aziendali diversi, quale metodo per produrre nuove idee e soluzioni. Guardando al 2007 non possiamo non sottolineare che è stato un anno particolarmente importante, che ha visto l’azienda accelerare ulteriormente la propria crescita e raggiungere nuovi traguardi, in termini sia economici sia di presenza industriale e commerciale a livello internazionale. Abbiamo portato a compimento un vasto piano di sviluppo, riorganizzazione e rinnovamento della nostra struttura produttiva, che ci vede oggi presenti con siti industriali in 10 paesi di 3 continenti: Europa, Asia e Americhe. Una dislocazione strategica, che ci consente di presidiare sia i tradizionali mercati dell’industria automobilistica, quali l’Europa Occidentale, gli Stati Uniti e il Giappone, sia i mercati emergenti e in più rapida crescita quali l’Europa dell’Est, il Brasile, l’India e la Cina. Abbiamo acquisito negli Stati Uniti la Divisione Freni di Hayes Lemmerz International, leader nella lavorazione meccanica di dischi freno per i maggiori produttori di auto nordamericani e per alcuni componentisti. Abbiamo siglato, in Italia, un’intesa con gli azionisti di Sabelt, leader nella produzione di cinture di sicurezza e sistemi di sicurezza per il racing e per l’infanzia, tramutatasi all’inizio del 2008 in un accordo di joint venture finalizzato ad acquisire l’azienda attraverso una nuova società denominata Brembo Performance, di cui Brembo controlla il 70% del capitale. Sul fronte commerciale abbiamo definito nuovi accordi di fornitura con Toyota, con BMW Auto e con Harley-Davidson, garantendoci importanti commesse anche per gli anni a venire. Il dinamismo di Brembo, unito allo sforzo di grande efficientamento che l’azienda ha sostenuto negli ultimi anni, ha avuto un diretto riscontro nei risultati dell’intero Gruppo, che ha chiuso anche il 2007 con una crescita ampiamente superiore al nostro mercato di riferimento. Rispetto all’esercizio precedente, i ricavi delle vendite Brembo sono aumentati del 13,1%, sfiorando i 912 milioni di euro; il margine operativo lordo è cresciuto del 15,2% ed è pari a circa 137 milioni di euro; l’utile netto è cresciuto di oltre il 40%, superando i 60 milioni di euro, dopo aver effettuato investimenti per quasi 120 milioni di euro. Questi, in sintesi, i principali risultati economici 2007. Ma ci sono altri indicatori sui quali vogliamo essere valutati. Il rispetto dell’ambiente, dell’uomo, dei valori socialmente condivisi. Le condizioni di lavoro del nostro personale, la salvaguardia della salute, la creazione di opportunità di crescita per ciascuna delle 5.300 persone che quotidianamente contribuiscono con motivazione, entusiasmo e capacità al successo di Brembo. A questi aspetti sono soprattutto dedicate le pagine che seguono. E tutti noi confidiamo che il valore di Brembo possa essere sempre più apprezzato anche sotto questo profilo. Buona lettura. Il Presidente Ing. Alberto Bombassei Cariche sociali L’Assemblea degli Azionisti della capogruppo Brembo S.p.A. del 29 aprile 2005 ha deliberato in merito al rinnovo delle cariche sociali per il triennio successivo (2005 – 2007). Al 31 dicembre 2007 l’attribuzione delle stesse risulta come segue: Consiglio Di Amministrazione Presidente Alberto Bombassei (1) (6) Amministratore Delegato Stefano Monetini (2) (6) Consiglieri Paolo Biancardi (3) Cristina Bombassei (4) (6) (8) Giovanni Cavallini (3) Giancarlo Dallera (3) (7) Giovanna Dossena (5) Andrea Gibellini (5) Umberto Nicodano (5) Giuseppe Roma (3) Matteo Tiraboschi (4) (6) Collegio S indacale Presidente Sergio Mazzoleni Sindaci effettivi Enrico Cervellera Andrea Puppo Sindaci supplenti Giuseppe Marangi Mario Tagliaferri Società di Revisione PricewaterhouseCoopers S.p.A. (9) Comitati Comitato per il Controllo Interno Giuseppe Roma (Presidente) Giancarlo Dallera Giovanna Dossena Comitato per la Remunerazione Umberto Nicodano (Presidente) Paolo Biancardi Giovanni Cavallini Organismo di Vigilanza Giovanna Dossena (Presidente) Andrea Gibellini Alessandra Ramorino (1) Al Presidente spetta la rappresentanza legale della società; gli sono altresì attribuiti i poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione, salvo le limitazioni di legge e di statuto. (2) All’Amministratore Delegato sono attribuiti alcuni poteri di ordinaria amministrazione in Brembo S.p.A.; lo stesso riveste anche la carica di Consigliere in una società del Gruppo. (3) Corporate Governance – Amministratori non esecutivi e indipendenti – come da Regolamento Borsa Italiana per Segmento STAR art. 2.2.3, gli stessi amministratori rispettano altresì i requisiti di indipendenza previsti dal Manuale di Corporate Governance Brembo S.p.A. (4) (5) (6) (7) (8) Il Consigliere indicato riveste anche cariche in società del Gruppo. Amministratori non esecutivi. Amministratori esecutivi. Il Consigliere riveste anche la carica di Lead Independent Director. Il Consigliere riveste anche la carica di Amministratore esecutivo preposto a sovrintendere al Sistema di Controllo Interno. (9) L’Assemblea degli Azionisti del 27 aprile 2007 ha esteso l’incarico fino all’esercizio 2012. Brembo S.p.A. Sede Sociale: CURNO (BG) – Via Brembo 25 Capitale Sociale: € 34.727.914,00 – Registro delle Imprese di Bergamo – Codice fiscale (part. IVA) n. 00222620163. IL FUTURO è DI CHI LO HA COMINCIATO. CONOSCERE BREMBO L’azienda Brembo è leader mondiale e innovatore riconosciuto nella tecnologia dei sistemi frenanti a disco per veicoli ad alte prestazioni. L’azienda, nata nel 1961 a Paladina (Bergamo), opera oggi in 12 paesi del mondo ed occupa oltre 5.300 dipendenti (erano 4.700 nel 2006), di cui poco meno della metà presso le sedi e le società estere. Circa il 9% del personale è composto da ingegneri e specialisti di prodotto che lavorano nella ricerca e sviluppo, area in cui l’azienda investe il 5,4% del fatturato. L’attività del Gruppo si articola attualmente su 10 insediamenti industriali e commerciali in Italia e 21 all’estero (erano rispettivamente 6 e 13 al 31 dicembre 2006), coprendo 3 continenti: Europa, Asia e Americhe. La produzione, oltre che in Italia, si realizza in Spagna (Zaragoza), Polonia (Czestochowa e Dabrowa), Regno Unito (Coventry), Messico (Puebla e Apodaca), Brasile (Betim), Cina (Nanjing e Pechino), India (Pune) e USA (Homer – Michigan). Altre società, situate in Francia (Levallois Perret), Germania (Leinfelden-Echterdingen), Regno Unito (Londra), Svezia (Göteborg), USA (Costa Mesa – California) e Giappone (Tokyo), svolgono attività di distribuzione e vendita. I prodotti Brembo sono venduti in 70 paesi del mondo e si indirizzano sia al mercato del primo equipaggiamento sia a quello del ricambio, avendo come principali clienti i più prestigiosi costruttori di autovetture, motocicli e veicoli commerciali a livello mondiale. Con oltre 700 campionati mondiali vinti sino ad oggi, Brembo ha inoltre un’indiscussa supremazia nel settore sportivo, nel quale è fornitore delle principali case costruttrici di auto e moto da competizione. 12 I marchi con cui il Gruppo è presente sul mercato (oltre a Brembo, AP Racing, AP, Marchesini) coprono un ventaglio di prodotti e attività complementari e sinergiche. Tratti distintivi di Brembo sono una forte capacità innovativa e l’integrazione verticale del processo produttivo, che abbraccia tutte le fasi della lavorazione. L’azienda ha infatti integrato nel processo industriale le proprie tre fonderie, ampliando, grazie a un’approfondita conoscenza della metallurgia, il know-how progettuale relativo ai componenti degli impianti frenanti e generando così una sinergia che ottimizza il ciclo di produzione. L’assetto organizzativo del Gruppo dal 1° gennaio 2007 è articolato in 5 macrostrutture di business - Divisione Dischi Freno, Divisione Sistemi Auto e Veicoli Commerciali, Business Unit Moto, Business Unit After Market, Performance Group - supportate da 14 Direzioni Centrali. CONOSCERE BREMBO STRUTTURA ORGANIZZATIVA DEL GRUPPO BREMBO Internal Audit Risorse Umane e Organizzazione Mercato e Innovazione Sviluppi Immobiliari Comunicazione e Relazioni Istituzionali Finance Presidente Amministratore Delegato Direttore Generale Business Development Acquisti Tecnologie Sistemi Advanced R&D I.C.T. Qualità e Ambiente Società Estere Marketing Divisione Sistemi BU Auto / BU Ve.Co. BU Moto Performance Group BU After Market Divisione Dischi Freno Sviluppa e produce componenti e moduli per sistemi frenanti per auto, veicoli commerciali leggeri e veicoli industriali. Sviluppa e produce componenti per sistemi frenanti per moto, scooter, motoslitte e ATV (All Terrain Vehicles). Fornisce sistemi frenanti, impianti frizione e cerchi ruota a team di successo partecipanti ai principali campionati Racing del mondo: Sviluppa, produce e commercializza dischi freno per auto, veicoli commerciali e veicoli industriali medi e pesanti. Prodotti Dischi freno Pinze freno Pompe freno Ruote in lega ABS Formula 1 GT/WSC Indy Nascar World Rally Motomondiale Superbike Enduro Cross Commercializza dischi freno e pastiglie per il mercato del ricambio auto, con copertura quasi totale del parco circolante automobilistico europeo. Prodotti Auto Pinze ad elevate prestazioni Moduli freno completi Prodotti Ve.Co. Pinze freno Freni di stazionamento D.I.H. Prodotti Dischi freno Prodotti Dischi freno Prodotti BCBS Componenti per sistemi frenanti ad elevate prestazioni Bilancio del valore economico, ambientale e intangibile 2007 13 Una storia di eccellenza 14 1961 Emilio Bombassei, padre dell’attuale Presidente di Brembo, fonda a Paladina, a pochi chilometri da Bergamo, un’officina meccanica che ben presto, grazie alle esperienze maturate nei settori meccanico e metallurgico, comincia a lavorare per clienti come Alfa Romeo. 1964 Brembo inizia a produrre i primi dischi freno italiani diretti al mercato del ricambio; fino ad allora i dischi venivano importati dal Regno Unito. Alla produzione di dischi freno si affianca successivamente la produzione di altri componenti del sistema frenante. A fine 1965 l’azienda conta 28 dipendenti, compresi i quattro soci fondatori. 1972 Con una fornitura per la Moto Guzzi, il marchio Brembo compare sulle gloriose motociclette prodotte in Italia. In breve Brembo raggiunge la leadership nel segmento dei sistemi frenanti per le due ruote. 1975 Enzo Ferrari, patron di Maranello, affida alle cure di Brembo la “rossa” più prestigiosa della Formula 1. Per Brembo è una consacrazione tecnologica e qualitativa e l’avvio di una collaborazione che dura tutt’ora. A fine anno l’azienda conta 146 dipendenti, con un fatturato di 2,8 miliardi di lire. 1980 Alla gamma di prodotti Brembo si aggiunge una pinza freno per autovetture assai innovativa nel disegno e nel materiale: l’alluminio. Le nuove pinze in alluminio vengono adottate in fasi successive dai produttori di automobili ad alte prestazioni quali Porsche (ancora oggi fornita al 100% da Brembo), Mercedes, Lancia, BMW, Nissan, Chrysler. 1983 In un’ottica di crescente internazionalizzazione, Brembo concorda l’ingresso nel capitale sociale di Kelsey-Hayes, gruppo multinazionale statunitense attivo nella produzione di sistemi frenanti. 1985 Brembo sceglie di competere anche nel segmento dei freni a disco per veicoli industriali e in breve diventa fornitore strategico per Iveco, Renault Veicoli Industriali e Mercedes. A fine anno l’azienda conta 335 dipendenti, con un fatturato di 51 miliardi di lire. 1993 Alberto Bombassei, figlio del fondatore Emilio e a sua volta cofondatore dell’azienda, riacquista insieme ai manager di Brembo la quota azionaria ceduta 10 anni prima a Kelsey-Hayes. Una scelta che punta sul sistema Italia e che fa leva sulle risorse di management e sulle capacità tecnologiche di Brembo. 1995 Quotazione di Brembo S.p.A. alla Borsa Valori di Milano. Prima certificazione di qualità ISO 9001, per i siti produttivi di Curno e S. Giovanni Bianco (Bergamo). A fine anno l’azienda conta 1.115 dipendenti, con un fatturato di 331 miliardi di lire. 1999 Prima in Italia e tra le prime al mondo nel settore automotive, Brembo realizza il Bilancio dell’Intangibile, utilizzato prevalentemente a fini gestionali e parzialmente reso pubblico all’interno del Bilancio d’esercizio. Nello stesso anno è tra le prime 20 aziende al mondo, unica italiana, nella graduatoria di Forbes delle 300 migliori aziende di medie dimensioni. 2000 Si accelera sull’internazionalizzazione e con società proprie o in joint venture, Brembo si assicura una presenza diretta, sia produttiva sia commerciale, in Sud Africa, in Cina e nel Regno Unito, dove acquisisce AP Racing, importante produttore di componenti del sistema frenante e di frizioni per auto e moto da competizione. In Italia acquisisce il 70% della società Marchesini (oggi controllata al 100%), specializzata nella realizzazione di ruote in magnesio per moto da competizione. Prima certificazione ambientale ISO 14001, per il sito produttivo di Curno. CONOSCERE BREMBO 2001 Brembo si aggiudica l’Oscar del Bilancio e della Comunicazione Finanziaria per le società quotate. Riceve inoltre il “Ferrari Innovation Award” per aver contribuito all’eccellenza delle prestazioni delle monoposto Formula 1 e delle vetture Gran Turismo Ferrari e Maserati. AT Kearney assegna a Brembo, per lo stabilimento di Curno, il “GEO Award” (Global Excellence in Operation), importante riconoscimento che premia i migliori stabilimenti in Europa e nel mondo. A fine anno l’azienda conta 3.366 dipendenti, con un fatturato di 531 milioni di euro. 2002 Prima azienda in Italia e fra le prime in Europa, Brembo ottiene la certificazione del proprio Sistema di Gestione per la Qualità secondo la Norma ISO/TS 16949:2002, punto di riferimento per il settore automotive. Il gruppo giapponese Fuji Heavy Industries Ltd. conferisce a Brembo il “Production Award” per l’eccellenza nella cooperazione e il supporto nella produzione del modello 2002 della Subaru Impreza. 2003 Brembo vara il Codice Etico per dipendenti e collaboratori e il Codice di Autodisciplina, che recepisce integralmente il Codice di Autodisciplina per le Società Quotate di Borsa Italiana S.p.A. Per aver ideato e realizzato i dischi freno in materiale ceramico composito (CCM), Brembo vince il prestigioso “Pace Award”, assegnato ogni anno da Automotive News e da Cap Gemini Ernts & Young al prodotto più innovativo del mondo nel settore della componentistica auto. Per lo stesso prodotto Brembo viene premiata anche al Motortec di Madrid. Prima certificazione di sicurezza OHSAS 18001, per il sito produttivo di Curno. 2004 Nel Parco Scientifico Tecnologico Kilometro Rosso di Stezzano (Bergamo) viene inaugurato il nuovo stabilimento di Brembo Ceramic Brake Systems S.p.A., joint venture con Daimler-Chrysler (oggi Daimler AG) per la produzione degli avanzatissimi dischi freno in materiale ceramico composito, forniti a Ferrari e Mercedes. Per questo prodotto Brembo riceve il Compasso d’Oro dalla Fondazione ADI per il Design Italiano. Viene inoltre premiata come “Best Innovator” nel settore “Product Lifecycle Management” a seguito di un’indagine effettuata da A.T. Kearney, in collaborazione con Il Sole 24 Ore. 2005 Nell’ambito del Premio Nazionale per la Responsabilità Sociale, patrocinato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Brembo riceve il primo premio per la categoria “grandi imprese”. A fine anno il Gruppo conta 4.354 dipendenti, con un fatturato di 712 milioni di euro. 2006 A Dabrowa Gornicza, in Polonia, entra in funzione la terza fonderia del Gruppo che, integrandosi allo stabilimento esistente, dà vita a uno dei più avanzati poli tecnologici del disco in Europa. In Cina e in India parte l’attività in due nuovi insediamenti produttivi, realizzati attraverso joint venture e destinati a servire i costruttori europei e asiatici presenti nell’area. 2007 Il quartier generale di Brembo viene trasferito da Curno al Parco Scientifico Tecnologico Kilometro Rosso di Stezzano (Bergamo), dove viene inoltre inaugurato il nuovo Centro Ricerche e Sviluppo dedicato anche alla meccatronica e alla sensoristica. Negli USA viene acquisita la Divisione Freni di Hayes Lemmerz International, con due stabilimenti ubicati nei pressi di Detroit (Michigan) e in Messico. In Italia, viene firmata un’intesa con Sabelt, leader nelle cinture di sicurezza e nei sistemi di sicurezza per il racing e per l’infanzia, per un accordo di joint venture finalizzato ad integrare e sviluppare a livello internazionale i rispettivi business di componenti e accessori per auto e moto. A fine anno il Gruppo conta 5.304 dipendenti, con un fatturato di 912 milioni di euro. Bilancio del valore economico, ambientale e intangibile 2007 15 Principi e valori I n Brembo l’agire dell’azienda e di ogni singolo dipendente e collaboratore è improntato al rispetto di principi e valori guida che sono frutto di un processo di elaborazione e condivisione interna, che ha coinvolto a vari livelli diverse fasce del personale. In tali principi e valori si riassume il comune sentire di una comunità aziendale impegnata ad operare in modo eticamente e socialmente responsabile, secondo criteri di rispetto delle regole, responsabilità e trasparenza, che sono alla base del prezioso patrimonio di credibilità, affidabilità e reputazione in cui si identifica il marchio Brembo. N el 2007 è stato completato un nuovo processo interno di analisi e definizione dei principi e dei valori guida su cui ciascuno è chiamato a basare i propri comportamenti in azienda. È stato inoltre definito un modello delle competenze che si integra con i valori tramite la cerniera centrale dei principi. Tale processo è sfociato nell’adozione e divulgazione di una vera e propria Carta dei Valori condivisa a livello di Gruppo ed a cui tutti i dipendenti di Brembo, sia in Italia sia all’estero, fanno riferimento. I Principi e Valori Guida di Brembo Principio: ETICA Valore: Responsabilità Vivere il proprio ruolo da protagonisti, facendosi carico delle soluzioni attese e delle decisioni da prendere con tempestività, determinazione, professionalità, credibilità Valore: Trasparenza Esprimersi apertamente con chiarezza evitando malintesi e strumentalizzazioni, con lo scopo di costruire relazioni e rapporti profondi, leali e duraturi, sia all’interno, sia all’esterno dell’azienda Principio: QUALITÀ Valore: Impegno Fare le cose con passione, condividendo la visione aziendale e gli obiettivi della propria area di attività. Valore: Ascolto Deliziare il cliente interno ed esterno, dando attenzione costante alle sue esigenze anche inespresse. Principio: PROATTIVITÀ Valore: Coraggio Saper affrontare con determinazione situazioni ricche di sfida, superandone i limiti per coglierne le opportunità. 16 Valore: Cambiamento Interpretare e condividere il cambiamento come leva di sviluppo del business. Principio: APPARTENENZA Valore: Stile Tenendo presente il massimo rispetto reciproco, ogni persona Brembo adotta comportamenti misurati e adeguati, tesi a generare un’impressione positiva nell’interlocutore. Valore: Partnership Essere propositivi e collaborativi con clienti e fornitori, condividendo obiettivi e piani al fine di soddisfare le reciproche necessità. Sentirsi tutti protagonisti dei processi aziendali. Principio: VALORIZZAZIONE Valore: Attenzione Ascoltare e dare feedback, riconoscendo il lavoro ben fatto al fine di rinforzare prestazione e autostima delle persone. Valore: Fiducia Credere nel valore del contributo degli altri e nella loro consapevolezza del valore del nostro. Valore: Umiltà Sapersi mettere in discussione, evitare posizioni arroganti, accettare il dialogo. CONOSCERE BREMBO Codice etico Brembo ha come riferimento etico imprescindibile il rispetto delle leggi, dei regolamenti e di ogni altra disposizione normativa vigente nei paesi in cui opera direttamente o con proprie società controllate o partecipate. Dal 2003 l’azienda si è dotata di un Codice Etico, distribuito a tutti i dipendenti, con il quale sono stati formalizzati gli orientamenti di base ispirati ai principi e ai valori guida che, all’interno dell’organizzazione, devono informare sia le scelte imprenditoriali sia la condotta dei singoli collaboratori. Le disposizioni contenute nel Codice Etico mirano a raccomandare, promuovere o vietare specifici comportamenti, in forma complementare e aggiuntiva a quanto previsto dalle disposizioni di legge vigenti nei paesi in cui operano le società del Gruppo. L’effettiva applicazione delle norme aziendali di condotta recepite nel Codice Etico è sottoposta al controllo della Direzione Internal Audit che, anche nel 2007, ha svolto numerose audit presso le varie società del Gruppo, in Italia e all’estero, al fine di verificare la corrispondenza dei comportamenti alle politiche e alle procedure vigenti. Nel corso del 2007 il Codice Etico, in vigore ormai da un quinquennio, è stato oggetto di un’attenta e approfondita analisi interna, finalizzata ad aggiornarne i contenuti alla luce della crescita internazionale del Gruppo e dei nuovi contesti culturali con cui oggi interagisce, con l’obiettivo di vararne una versione rinnovata entro la prima metà del 2008. Bilancio del valore economico, ambientale e intangibile 2007 17 Corporate governance La Corporate Governance è il sistema di controllo che deve tutelare i diritti degli stakeholder, garantendo trasparenza informativa, correttezza gestionale, efficacia ed efficienza ed è universalmente considerata lo strumento-caposaldo di una moderna realtà industriale, frutto della mutata sensibilità sociale e degli interventi del legislatore riguardo alle relazioni fra etica e impresa. •Codice di Autodisciplina Brembo S.p.A.; •Regolamento del Comitato per la Remunerazione; •Regolamento del Comitato per il Controllo Interno; •Istruzioni per la gestione delle operazioni significative e delle operazioni in conflitto di interesse. In Brembo il termine Corporate Governance assume non solo il significato di insieme di regole e procedure che governano i processi decisionali, di controllo e di monitoraggio della vita aziendale, ma anche di affermazione di valori ispirati a principi etici riconosciuti e condivisi, che sono alla base del rapporto di stima e fiducia che deve permeare ogni singolo aspetto della vita lavorativa. Il Manuale di Corporate Governance e l’intero sistema di Corporate Governance Brembo si basano inoltre sulle seguenti fonti interne ed esterne all’azienda: In quest’ottica, Brembo implementa e migliora costantemente il proprio modello di Corporate Governance, allineandolo alle più recenti normative in vigore, approfondendo e sviluppando le tematiche dell’etica e aderendo in maniera volontaria ai principi della responsabilità sociale d’impresa. •Sistema delle Deleghe Brembo S.p.A.; Anche nel corso dell’esercizio 2007, il sistema di Corporate Governance Brembo ha assicurato, fra l’altro, l’integrale adesione alle disposizioni del Codice di Autodisciplina delle Società Quotate di Borsa Italiana S.p.A. (edizione marzo 2006) e ai nuovi requisiti di appartenenza al segmento STAR. •Regolamento di attuazione del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n° 58, concernente la disciplina degli emittenti; •Decreto Legislativo. n. 303 del 29 dicembre 2006 correttivo del Decreto Legislativo n. 262/2005 in materia di “Disposizioni per la tutela del risparmio e la disciplina dei mercati finanziari”; Manuale di Corporate Governance •Legge n. 62/2005 di recepimento delle direttive CE relative all’abuso di informazioni privilegiate; Il sistema di Corporate Governance Brembo trova statuizione in uno specifico Manuale di Corporate Governance, approvato nella sua 5a edizione dal Consiglio di Amministrazione il 26 marzo 2008. 18 Costituiscono parte integrante del Manuale di Corporate Governance i seguenti documenti nelle loro versioni più aggiornate: •Statuto Sociale; •Regolamento Assembleare; •Procedura per il Trattamento delle informazioni rilevanti e comunicazione all’esterno di documenti e informazioni; •Procedura di Internal Dealing Brembo S.p.A.; •Codice Etico Brembo S.p.A.; •Guida per l’Informazione al Mercato; •Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n° 58 o Testo Unico della Finanza; •Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo di Brembo; •Procedura relativa alla Modalità di istituzione ed aggiornamento del registro delle persone che hanno accesso ad informazioni privilegiate. CONOSCERE BREMBO Tutta la documentazione sopra elencata è disponibile presso la Direzione Legale & Societario di Brembo S.p.A.. Ogni ulteriore informazione può essere richiesta alla funzione Investor Relations della società ([email protected]). Il Manuale di Corporate Governance e la Relazione sulla Corporate Governance sono consultabili anche sul sito Internet di Brembo (www.brembo.com, sezione Investor Relations, area Corporate Governance). Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo Conformemente a quanto previsto dal Decreto Legislativo 231/2001 (Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni) e nel rispetto delle linee guida di Confindustria, Brembo ha predisposto un Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo che definisce regole, strumenti e comportamenti da osservare in ambito aziendale al fine di prevenire eventuali reati e responsabilità connesse alle disposizioni di cui allo stesso Decreto Legislativo sopra richiamato e alle sue successive modifiche e integrazioni. Il Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo attualmente in vigore è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione l’11 febbraio 2005 e integrato con successive deliberazioni del Consiglio di Amministrazione del 29 luglio 2005, del 23 marzo 2007 e del 26 marzo 2008. I dipendenti sono informati della possibilità di segnalare eventuali irregolarità e/o violazioni al Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo (come pure al Codice Etico) attraverso l’invio di e-mail ad un’apposita casella postale, i cui contenuti vengono inoltrati, secondo competenza, all’Organismo di Vigilanza o al Comitato per il Controllo Interno. MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO DI BREMBO NO DECRETo LEGISLATIVo 231/01 SISTEMA SANZIONATORIO ONT ROL L EMA PROCEDURE SPECIALI DI C ATTIVITÀ SENSIBILI SIST ICE COD ETIC O O IN TER Reati Contro P.a. / Reati Societari / Market Abuse reati in materia di sicurezza sul lavoro ORGANISMO DI VIGILANZA Bilancio del valore economico, ambientale e intangibile 2007 19 Sistema di Controllo Interno In Brembo vige un Sistema di Controllo Interno che è conforme ai Le attività che rientrano in questo ambito fanno capo al Comitato per il Controllo Interno, composto da Consiglieri non esecutivi e in prevalenza indipendenti. principi contenuti nel Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana e che, attraverso l’implementazione di un processo di identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei principali rischi (Internal Audit), garantisce il raggiungimento degli obiettivi aziendali. Nel corso dell’esercizio 2007, il Comitato ha tenuto cinque riunioni, analizzando in particolare l’attività svolta dalla funzione di Internal Audit e monitorando la correttezza delle procedure, sistema di controllo interno Consiglio di amministrazione amministratore delegato direttore generale amministratore SOVRINTENDENTE SCI Dirigente Preposto 262/05 Comitato per il Controllo Interno Organismo di Vigilanza Collegio Sindacale Preposto al Controllo Interno Comitato di Analisi e Prevenzione Rischi Internal Auditors e Auditors ad Hoc* Società di Revisione Dipendenti * Soggetti selezionati di volta in volta per capacità professionali in base alle problematiche 20 CONOSCERE BREMBO l’efficienza delle operazioni aziendali, l’affidabilità dell’informazione finanziaria, il rispetto di leggi e regolamenti e le iniziative a salvaguardia dei beni aziendali. Inoltre, nel corso di incontri ristretti tra il Presidente del Comitato per il Controllo Interno e l’Internal Audit, sono state affrontate specifiche tematiche afferenti al miglioramento del disegno dei controlli interni. L’attività ha continuato ad essere orientata in due direzioni principali: prevenzione dei rischi e interventi diretti ad accertare ed eliminare eventuali anomalie e irregolarità. Tutte le problematiche emerse sono state affrontate, risolte o avviate a soluzione dai diretti responsabili e nessuna violazione di norme che comporti le sanzioni previste dal Decreto Legislativo 231/2001 è stata rilevata nel corso dell’esercizio. Per quanto riguarda la prevenzione dei rischi, i relativi interventi sono stati effettuati con sistematicità sulle diverse aree di attività dell’azienda e sono in corso di attuazione anche per le consociate estere. Dalla capogruppo vengono trasmessi a tutte le società partecipate concreti indirizzi sulla razionalizzazione delle procedure e sull’affidabilità dei processi. L’azione di Internal Audit è volta anche a favorire, in ogni settore operativo della società, la condivisione degli obiettivi di controllo e di rispetto delle normative vigenti, in un’ottica di continuo miglioramento dell’efficienza e di stimolo alla trasparenza nei comportamenti. Consiglio di Amministrazione I l Consiglio di Amministrazione di Brembo S.p.A., nominato dall’Assemblea del 29 aprile 2005 e in carica sino all’Assemblea di approvazione del Bilancio relativo all’esercizio 2007, è composto (alla data del 31 dicembre 2007) da undici Amministratori, dei quali quattro esecutivi, quattro non esecutivi ed indipendenti e tre non esecutivi. Tutti gli Amministratori non esecutivi e quelli che possono qualificarsi indipendenti hanno i requisiti previsti dal Manuale di Corporate Governance Brembo, nonché quelli richiesti dall’art. 148, comma 3 del Decreto Legislativo 58/98. Tutti i Consiglieri sono in possesso dei requisiti di onorabilità, professionalità e rispettabilità richiesti dalle disposizioni di legge e di regolamento. Nel corso del 2007 il Consiglio di Amministrazione si è riunito 10 volte presso la sede sociale e/o la sede amministrativa della società ed i Consiglieri sono stati informati prima dello svolgimento del Consiglio, come previsto da Statuto, su tutti gli argomenti posti all’ordine del giorno tramite l’invio di un report dettagliato e analitico, che illustra gli elementi di valutazione (in termini descrittivi e numerici) necessari ad assumere le relative deliberazioni con cognizione di causa. Il Consiglio di Amministrazione del 28 aprile 2006 ha confermato Alberto Bombassei quale Presidente di Brembo S.p.A. sino alla scadenza del mandato dell’intero Consiglio. Il Presidente ha la legale rappresentanza della società. Bilancio del valore economico, ambientale e intangibile 2007 21 Il Consiglio di Amministrazione del 28 aprile 2006 ha altresì nominato Stefano Monetini quale Amministratore Delegato della società sino alla scadenza del mandato dell’intero Consiglio. Allo stesso spetta la rappresentanza legale nell’ambito dei poteri a lui attribuiti dal Consiglio di Amministrazione. Segretario del Consiglio di Amministrazione è Bruno Saita. Incarichi dei singoli Consiglieri di Brembo S.p.A. Non esecutivo Indipendente Esecutivo Alberto Bombassei Presidente Paolo Biancardi x x 5 x 3 Cristina Bombassei x 1 Giovanni Cavallini x x 3 Giancarlo Dallera x x 3 Giovanna Dossena x 3 Andrea Gibellini x 1 Stefano Monetini x 0 Umberto Nicodano x 6 Giuseppe Roma x 3 x Matteo Tiraboschi 22 Altri incarichi x 5 Sistema delle Deleghe A l Presidente Alberto Bombassei il Consiglio di Amministrazione ha attribuito ampi poteri relativi all’indirizzo strategico, alla elaborazione e proposta delle linee guida di sviluppo internazionale, delle politiche finanziarie e di riorganizzazione del Gruppo, oltre ad alcuni poteri di straordinaria amministrazione. All’Amministratore Delegato Stefano Monetini, che mantiene anche la carica di Direttore Generale, è stata attribuita la responsabilità dell’attuazione delle linee guida promosse dal Presidente e della gestione delle stesse sulle Business Unit, sulle Divisioni, su tutte le società e sulle funzioni di staff a supporto delle operations. Alla competenza del Consiglio sono riservate, tra l’altro, le decisioni in merito alla compravendita di partecipazioni in altre società (attività di M&A), il rilascio di garanzie a terzi da parte di Brembo S.p.A., nonché la competenza in materia di budget annuali e di piani strategici. Al Direttore Generale, ai Direttori di Divisione e di Business Unit e ad altri Direttori Centrali sono stati conferiti limitati poteri di ordinaria amministrazione connessi all’espletamento delle rispettive funzioni. CONOSCERE BREMBO Collegio Sindacale I l Collegio Sindacale è stato nominato dall’Assemblea del 29 aprile 2005 ed è composto (al 31.12.2007) da Sergio Mazzoleni (presidente), Enrico Cervellera e Andrea Puppo (sindaci effettivi), Giuseppe Marangi e Mario Tagliaferri (sindaci supplenti). Altri organismi di governance P artecipano inoltre alla governance aziendale, contribuendo a garantire rispetto delle norme e correttezza di comportamenti: •il Comitato per il Controllo Interno, composto (al 31.12.2007) da Giuseppe Roma (presidente), Giancarlo Dallera e Giovanna Dossena; •il Comitato per la Remunerazione, composto (al 31.12.2007) da Umberto Nicodano (presidente), Paolo Biancardi e Giovanni Cavallini; •l’Organismo di Vigilanza, composto (al 31.12.2007) da Giovanna Dossena (presidente), Andrea Gibellini e Alessandra Ramorino; •l’Amministratore esecutivo preposto a sovrintendere al Sistema di Controllo Interno, nella persona di Cristina Bombassei (nominato il 23.03.2007); •il Lead Independent Director, nella persona di Giancarlo Dallera (nominato il 23.03.2007). Il Bilancio d’esercizio di Brembo S.p.A. ed il Bilancio Consolidato del Gruppo 2007 sono stati oggetto di revisione e certificazione da parte della società PricewaterhouseCoopers S.p.A. per il quarto esercizio consecutivo. Bilancio del valore economico, ambientale e intangibile 2007 23 Esiste sempre una strada diversa. E migliore. valore economico di Brembo Sintesi dei risultati del Gruppo Ricavi delle vendite e delle prestazioni (in milioni di euro) Margine operativo lordo (in milioni di euro) 911,9 136,9 806,0 111,8 711,6 2005 2006 2007 ROI 2005 119,0 2006 2007 PERSONALE A FINE PERIODO (percentuale) (numero) 5.304 26 15,9 16,2 2005 2006 15,5 4.354 2007 2005 4.703 2006 2007 Valore economico di Brembo Risultati economici 31.12.2007 31.12.2006 31.12.2005 % 2007/2006 Ricavi delle vendite e delle prestazioni 911.885 805.986 711.615 13,1% Margine operativo lordo 136.943 118.969 111.782 15,1% % sui ricavi 15,0% 14,8% 15,7% Margine operativo netto 88.690 79.543 73.375 (in migliaia di euro) % sui ricavi 11,5% 9,7% 9,9% 10,3% 76.532 70.409 66.741 8,4% 8,7% 9,4% 60.850 42.945 40.511 6,7% 5,3% 5,7% 31.12.2007 31.12.2006 31.12.2005 % 2007/2006 Capitale netto investito 573.511 492.517 462.289 16,4% Patrimonio netto 314.075 270.564 242.063 16,1% Indebitamento finanziario netto 235.885 193.290 193.075 22,0% 31.12.2007 31.12.2006 31.12.2005 % 2007/2006 Personale a fine periodo (n.) 5.304 4.703 4.354 12,8% Fatturato per dipendente (in migliaia di euro) 171,9 171,4 163,4 0,3% 116.898 84.147 95.821 38,9% 31.12.2007 31.12.2006 Margine operativo netto/Ricavi 9,7% 9,9% 10,3% Risultato prima delle imposte/Ricavi 8,4% 8,7% 9,4% Investimenti/Ricavi 12,8% 10,4% 13,5% Indebitamento finanziario netto/Patrimonio netto 75,1% 71,4% 79,8% 1,1% 1,2% 0,9% Oneri finanziari/Margine operativo netto 11,2% 11,8% 8,6% ROI 15,5% 16,2% 15,9% ROE 19,6% 16,3% 17,3% Utile prima delle imposte % sui ricavi Utile netto % sui ricavi 8,7% 41,7% Risultati patrimoniali (in migliaia di euro) Personale ed investimenti Investimenti (in migliaia di euro) Principali indicatori Oneri finanziari/Ricavi 31.12.2005 Bilancio del valore economico, ambientale e intangibile 2007 27 Contesto macroeconomico e mercati valutari U na valutazione sulle performance ottenute da Brembo nel corso del 2007 non può prescindere da una visione del contesto macroeconomico mondiale, con particolare riferimento ai mercati in cui il Gruppo opera. Lo scenario macroeconomico mondiale è tuttora perturbato dalla crisi del mercato dei mutui immobiliari americani, iniziata la scorsa estate, e dalle sue implicazioni per i mercati finanziari e la crescita economica. Nel corso del 2007 l’economia mondiale ha comunque continuato a espandersi a ritmi sostenuti, anche se ha mostrato una lieve decelerazione. Le ripercussioni complessive del rallentamento dell’economia americana sono rimaste limitate, poiché le economie emergenti stanno conquistando il ruolo di motore della crescita. In particolare, la crescita su base annua dell’economia cinese ha superato la doppia cifra anche nel 2007. Negli Stati Uniti l’economia è rimasta robusta, nonostante il fermento dei mercati finanziari; un più netto e deciso rallentamento è previsto per il 2008. Il PIL dell’area Euro ha registrato un’accelerazione nel terzo trimestre dell’anno, dopo un deludente secondo trimestre. Gli shock succedutisi negli ultimi mesi, in particolare i forti aumenti del prezzo del petrolio, le turbolenze dei mercati finanziari e 28 l’apprezzamento del cambio dell’Euro, non hanno tuttavia dato continuità all’accelerazione registrata nel terzo trimestre. Anche in Italia il 2007 si è chiuso in decelerazione. In questo contesto, la tensione sui prezzi di materie prime e petrolio è rimasta elevata: il prezzo al barile del greggio ha registrato nuovi massimi, subendo un aumento davvero considerevole e passando dai 55 €/barile di gennaio ai 95 €/barile di dicembre. Il continuo apprezzamento dell’Euro sul Dollaro americano, registrato durante i primi mesi dell’anno, si è riconfermato anche nel quarto trimestre e la moneta europea ha raggiunto nuovamente il proprio massimo storico rispetto al Dollaro, oltrepassando quota 1,48 e chiudendo l’anno a 1,47. Per quanto riguarda le valute dei principali mercati in cui Brembo opera a livello industriale e commerciale, la Sterlina, dopo un primo semestre di stabilità, si è indebolita rispetto all’Euro, chiudendo a 0,73 (–9% rispetto ai valori di inizio 2007), così come lo Yen giapponese, che ha chiuso a 164,93 (–5,2%). Lo Zloty polacco, dopo un lieve indebolimento nei primi mesi dell’anno, si è apprezzato nei confronti dell’Euro, chiudendo a 3,59 (+6%). Il Real brasiliano si è apprezzato da inizio anno del 7,4%, chiudendo a 2,61, mentre il Peso messicano ha chiuso in forte calo a 16,05 (–12,6%). Valore economico di Brembo Attività dell’azienda e mercato di riferimento B rembo è leader mondiale nello studio, progettazione e produzione di sistemi frenanti a disco ad alte prestazioni per una vasta gamma di veicoli. Il Gruppo consolida di anno in anno la sua leadership internazionale, grazie ad una costante attenzione all’innovazione e allo sviluppo tecnologico e di processo, fattori da sempre alla base della filosofia Brembo. L’attività si sviluppa sia nel mercato del primo equipaggiamento, privilegiando la fornitura di impianti frenanti ad alte prestazioni, sia nel mercato del ricambio. Il mercato di riferimento è rappresentato dai principali costruttori mondiali di autovetture, di motociclette, di veicoli commerciali e dai produttori di vetture e moto da competizione. Relativamente ai settori auto e veicoli commerciali, la gamma di prodotti offerta comprende il disco freno, la pinza freno, il modulo lato ruota e, in modo progressivo, il sistema frenante completo, comprensivo di servizi di ingegneria integrata che accompagnano lo sviluppo dei nuovi modelli dei clienti. Ai produttori di motociclette vengono forniti, oltre a dischi e pinze freno, anche pompe freno, ruote in leghe leggere e sistemi frenanti completi. Nel mercato del ricambio auto, l’offerta riguarda in particolare i dischi freno: oltre milletrecento codici prodotto consentono una copertura quasi totale del parco circolante automobilistico europeo. Nel corso dell’anno Brembo ha consolidato ricavi lordi pari a € 924.649 migliaia, in crescita del 12,8% rispetto a € 819.660 migliaia realizzati nell’esercizio precedente, mentre i ricavi netti consolidati sono stati pari a € 911.885 migliaia, in aumento del 13,1%. Applicazioni per autovetture I l mercato automobilistico mondiale ha chiuso il 2007 con un aumento complessivo dei volumi di vendita di autovetture del 2,7% rispetto al 2006: la crescita è stata caratterizzata anche nell’anno in esame dall’incremento di vendite nei mercati emergenti. Negli Stati Uniti il 2007 è stato caratterizzato da un costante trend negativo: le vendite sono diminuite complessivamente del 2,5% rispetto al 2006, superando di poco i 16 milioni di veicoli. In Europa Occidentale le immatricolazioni sono rimaste stabili rispetto all’anno precedente. Tra i principali mercati di riferimento, quello tedesco ha fatto registrare i risultati peggiori, con una flessione che nel 2007 ha toccato il 9,2%. Sono invece cresciuti i mercati italiano (+6,2%), francese (+3,2%) e inglese (+2,5%). Nell’area dell’Est Europa si è confermato il trend positivo degli ultimi anni, con un aumento delle immatricolazioni di oltre il 16%. In Brasile e Argentina l’andamento del mercato è sempre molto positivo e l’aumento delle vendite è stato del 25,4%. Il mercato giapponese è risultato debole durante tutto il 2007 e le immatricolazioni sono diminuite complessivamente del 6,2% rispetto al 2006. Non hanno invece registrato decelerazioni le robuste vendite del mercato cinese, per dimensioni ormai secondo solo a quello statunitense. In questo scenario Brembo ha registrato nel 2007 vendite di applicazioni per autovetture pari a € 570.193 migliaia, con un incremento del 6,6% rispetto all’esercizio precedente e con un’incidenza del 61,7% sul totale dei ricavi lordi consolidati. Bilancio del valore economico, ambientale e intangibile 2007 29 Applicazioni per veicoli commerciali e industriali I l mercato dei veicoli commerciali in Europa nel 2007 è cresciuto complessivamente del 6,8% rispetto al 2006. La percentuale di crescita delle immatricolazioni di veicoli commerciali leggeri (fino a 3,5 tonnellate) è stata del 7,1%, con risultati positivi nella maggior parte dei mercati europei. In particolare sono cresciuti i mercati italiano (+7,8%), tedesco (+12,4%) e francese (+4,8%). Molto positivo è stato l’andamento dei mercati nell’area dell’Est Europa, cresciuti complessivamente del 24,7%. Anche il mercato dei veicoli commerciali oltre le 3,5 tonnellate ha registrato in Europa un andamento positivo, segnando un incremento delle vendite del 5,1%. Particolarmente elevata la crescita dei nuovi mercati dell’Est Europa (complessivamente +38,9%), del mercato spagnolo (+10,2%) e del mercato tedesco (+5,5%). In flessione i mercati del Regno Unito (–8,7%) e della Francia (–1,1%). Stabile rispetto al 2006 il mercato italiano. Per Brembo le vendite di applicazioni per veicoli commerciali e industriali hanno prodotto nel 2007 ricavi lordi per € 164.078 migliaia, in notevole crescita rispetto al 2006 (+31,7%) e con un’incidenza del 17,7% sui ricavi lordi totali. Il settore ha beneficiato dell’entrata a regime delle piattaforme recentemente acquisite. Applicazioni per motocicli Europa, Stati Uniti e Giappone rimangono i tre più importanti mercati per Brembo nel settore dei motocicli. In Europa il 2007 si è confermato come un anno positivo per il mercato motociclistico: le immatricolazioni hanno fatto registrare complessivamente un aumento del 3,1% rispetto al 2006, con un incremento particolarmente elevato (+19,1%) per le moto di 30 cilindrata superiore ai 1000cc. In Italia il 2007 ha chiuso con un leggero calo delle immatricolazioni (–2,1%), dovuto principalmente ad un decremento nelle vendite di moto (–2,9%), mentre il segmento scooter ha continuato a sostenere il mercato con una crescita del 6,5% rispetto al 2006. Negli Stati Uniti il mercato di moto, scooter e ATV (All Terrain Vehicles) ha fatto registrare complessivamente una flessione del 10,4%. Lo stesso è avvenuto in Giappone, dove le immatricolazioni di moto con cilindrata superiore ai 125cc hanno subito un decremento del 9,8% rispetto al 2006. In questo contesto, per Brembo i ricavi lordi realizzati da vendite di applicazioni per motocicli nel 2007 sono stati pari a € 113.163 migliaia, in aumento del 25,3% rispetto all’esercizio precedente. L’incremento è avvenuto principalmente grazie al contributo della nuova piattaforma Touring di Harley Davidson. Applicazioni per le competizioni Nel settore delle competizioni Brembo è presente con tre marchi leader: Brembo Racing (impianti frenanti per auto e moto da competizione), AP Racing (impianti frenanti e frizioni per auto da competizione) e Marchesini (ruote in magnesio e alluminio per motociclette da corsa). Anche nel corso del 2007 Brembo ha visto confermata la sua leadership tecnica e di mercato nelle competizioni sportive, automobilistiche e motociclistiche, nei più prestigiosi campionati, grazie alla propria Business Unit Brembo Racing e alle società controllate AP Racing Ltd. e Marchesini S.p.A. Nel 2007 i ricavi lordi di Brembo derivanti da questo settore sono stati pari a € 67.805 migliaia, in crescita dell’ 11,7% rispetto al 2006 e con un’incidenza del 7,3% sui ricavi lordi totali. Valore economico di Brembo Ricavi per applicazione e area geografica Le due tavole che seguono riportano il dettaglio dei ricavi lordi suddivisi, rispettivamente, per settore e per area geografica di destinazione (1). Ricavi lordi per applicazione 31.12.2007 % 31.12.2006 % Auto 570.193 61,7% 534.703 65,2% 35.490 6,6% Moto 113.163 12,2% 90.338 11,0% 22.825 25,3% Veicoli Commerciali 164.078 17,7% 124.612 15,2% 39.466 31,7% 67.805 7,3% 60.724 7,4% 7.081 11,7% 9.410 1,1% 9.283 1,2% 127 1,4% 819.660 100,0% 104.989 12,8% (in migliaia di euro) Corse Varie Totale 924.649 100,0% 2007/2006 % 2007/2006 RICAVI LORDI PER APPLICAZIONE (percentuale) 7,3% Corse 17,7% 1,1% Varie Veicoli Commerciali 61,7% Auto 12,2% Moto Ricavi lordi per area geografica RICAVI LORDI PER AREA GEOGRAFICA (percentuale) (in migliaia di euro) 31.12.2007 % 31.12.2006 % 2007/2006 % 2007/2006 Italia 219.757 23,8% 196.581 24,0% 23.176 11,8% Germania 231.275 25,0% 213.272 26,0% 18.003 8,4% Francia 51.255 5,5% 49.110 6,0% 2.145 4,4% Regno Unito 65.804 7,1% 61.612 7,5% 4.192 6,8% Altri paesi UE 152.022 16,4% 128.895 15,7% 23.127 17,9% Paesi Nafta 113.288 12,3% 97.421 11,9% 15.867 16,3% Asia 34.018 3,7% 28.760 3,5% 5.258 18,3% Brasile 35.832 3,9% 26.230 3,2% 9.602 36,6% 21.398 2,3% 17.779 2,2% 3.619 20,4% 819.660 100,0% 104.989 12,8% Altri paesi Totale 924.649 100,0% (1) In linea con la comunicazione Consob n. 980804143 del 27 ottobre 1998 e secondo quanto indicato dal principio contabile internazionale IAS 14, nelle Note al Bilancio Consolidato vengono fornite le informazioni per settore (“segment reporting”) secondo i criteri previsti dallo stesso principio IAS 14. 3,7% 3,9% 2,3% Brasile Asia Altri paesi 23,8% Italia 12,3% Paesi Nafta 16,4% Altri paesi UE 25,0% 7,1% Regno Unito Germania 5,5% Francia Bilancio del valore economico, ambientale e intangibile 2007 31 Investimenti I principali investimenti effettuati nel corso del 2007 hanno riguardato soprattutto acquisizioni e immobilizzazioni in impianti e macchinari. L’investimento più significativo e strategicamente più importante per Brembo è stato l’acquisizione, nel mese di novembre, della Divisione Freni della società americana Hayes Lemmerz. Il business acquisito è leader nella lavorazione meccanica di dischi freno per i maggiori produttori di auto nordamericani e per alcuni componentisti. L’operazione è stata effettuata dalla controllata Brembo North America Inc., che ha acquisito il 100% delle azioni di due società controllate di Hayes Lemmerz, site a Homer (Michigan, USA) e ad Apodaca, (Messico). L’importo pagato per la transazione è stato di circa Usd 58 milioni, senza accollo di debiti. Ulteriori investimenti significativi sono stati effettuati dalle società controllate Brembo Spolka Zo.o. e Brembo Poland Spolka Zo.o. per un importo pari, rispettivamente, a € 7.300 migliaia e a € 8.209 migliaia. Si tratta, soprattutto, di investimenti in macchinari di produzione per sostenere la crescita della domanda, anche a seguito della scelta di internalizzare alcune fasi di lavorazione. I costi di sviluppo sostenuti nel 2007 ammontano a € 12.496 migliaia e sono stati effettuati, prevalentemente, dalla capogruppo Brembo S.p.A. Prosegue, inoltre, il programma di investimenti legato alla graduale implementazione all’interno del Gruppo del nuovo sistema ERP (Enterprise Resource Planning). Investimenti in Immobilizzazioni Nel mese di maggio la controllata Corporación Upwards ‘98 S.A. ha acquisito il ramo d’azienda di una società per la commercializzazione in Spagna del kit ganasce tamburo e di altri componenti per il mercato dei ricambi. Il ramo d’azienda include il marchio Villar, il parco clienti, il magazzino e 22 dipendenti. L’investimento complessivo è stato di € 3.627 migliaia. Gli investimenti in immobilizzazioni materiali hanno riguardato, in particolare, operazioni effettuate dalla società capogruppo Brembo S.p.A. per € 41.072 migliaia. Tali operazioni erano principalmente finalizzate ad aumentare la capacità produttiva di Brembo per fronteggiare la domanda crescente, soprattutto nel settore delle autovetture e in quello delle motociclette. 32 2006 2005 % 2007/2006 Immateriali 35.432 14.415 13.796 145,8% Materiali 81.466 69.732 82.025 16,8% 0 7.164 0 –100,0% 116.898 91.311 95.821 28,0% Finanziarie - Partecipazioni TOTALE Nel corso dell’esercizio altri investimenti hanno interessato le società già consolidate e hanno garantito la crescita dei ricavi. Sono stati impegnati € 82.046 migliaia presso tutte le unità operative, di cui € 61.970 migliaia in immobilizzazioni materiali e € 20.076 migliaia in immobilizzazioni immateriali. 2007 (in migliaia di euro) Valore economico di Brembo Risultati consolidati di Brembo Di seguito si riportano i principali risultati economici, patrimoniali e finanziari consolidati di Brembo. Risultato economico 31.12.2007 31.12.2006 Variazione % 2007/2006 911.885 805.986 105.899 13,1% Costo del venduto, costi operativi e altri oneri/proventi netti (602.173) (530.410) (71.763) 13,5% Costi per il personale (172.769) (156.607) (16.162) 10,3% MARGINE OPERATIVO LORDO 136.943 118.969 17.974 15,1% (in migliaia di euro) Ricavi delle vendite e delle prestazioni (1) % su ricavi delle vendite 15,0% 14,8% Ammortamenti e perdite di valore (48.253) (39.426) (8.827) 22,4% MARGINE OPERATIVO NETTO 88.690 79.543 9.147 11,5% % su ricavi delle vendite 9,7% 9,9% Proventi (oneri) finanziari netti (9.909) (9.360) (549) 5,9% Proventi (oneri) finanziari da partecipazioni (2.249) 226 (2.475) –1.095,1% UTILE PRIMA DELLE IMPOSTE 76.532 70.409 6.123 8,7% % su ricavi delle vendite 8,4% 8,7% Imposte (14.852) (26.210) 11.358 –43,3% UTILE PRIMA DEGLI INTERESSI DI TERZI 61.680 44.199 17.481 39,6% % su ricavi delle vendite 6,8% Interessi di terzi (830) (1.254) 424 –33,8% 60.850 42.945 17.905 41,7% UTILE NETTO 5,5% % su ricavi delle vendite 6,7% 5,3% Utile per azione/Utile base e diluito per azione (in euro) 0,91 0,64 (1) La voce è la somma delle seguenti voci del conto economico secondo lo schema IAS: “Altri ricavi e proventi”, “Costi per progetti interni capitalizzati”, “Costo delle materie prime, materiali di consumo e merci” e “Altri costi operativi”. Bilancio del valore economico, ambientale e intangibile 2007 33 I ricavi netti realizzati nel 2007 ammontano a € 911.885 migliaia, in forte crescita rispetto al 2006 (+13,1%). L’acquisizione di Hayes Lemmerz ha contributo all’incremento del fatturato per circa € 8 milioni, quasi tutti realizzati negli Stati Uniti e nelle applicazioni per autovetture. Le performance dei settori “Veicoli Commerciali” e “Moto”, quest’ultimo soprattutto negli Stati Uniti, sono state particolarmente positive; in crescita anche gli altri settori. Lo sviluppo si è concentrato soprattutto in Brasile, dove è continuato il trend di forte crescita con un incremento delle vendite del 36,6%, oltre che in Asia e nei paesi dell’area Nafta. I costi di sviluppo capitalizzati tra le attività immateriali ammontano a € 12.496 migliaia e si confrontano con € 11.344 migliaia del 2006. La quota di fatturato consolidato realizzata all’estero è del 76,2%, con i mercati tedesco e italiano che insieme rappresentano il 48,8% dei ricavi totali. Il margine operativo lordo nell’esercizio è pari a € 136.943 migliaia (15,0% dei ricavi), a fronte di € 118.969 migliaia del 2006 (14,8% dei ricavi). Il costo del venduto e gli altri costi operativi netti ammontano a € 602.173 migliaia, con un’incidenza del 66% sui ricavi delle vendite, a fronte del 65,8% dell’anno precedente. Il margine operativo netto è pari a € 88.690 migliaia, rispetto a € 79.543 migliaia nel 2006, dopo aver conteggiato ammortamenti / svalutazioni delle immobilizzazioni materiali e immateriali Utile Netto Fatturato per dipendente (in milioni di euro) (in migliaia di euro) 60,9 40,5 2005 34 I costi per il personale nel 2007 sono stati pari a € 172.769 migliaia, con un’incidenza sui ricavi delle vendite in diminuzione rispetto all’esercizio precedente e pari al 18,9%. Le azioni poste in essere dal Gruppo per migliorare la sua efficienza, tradottesi in una crescita dei volumi di produzione e vendita, hanno permesso di neutralizzare in termini di incidenza l’incremento dei costi del personale legato all’aumento degli addetti. 163,4 171,4 171,9 2006 2007 42,9 2006 2007 2005 Valore economico di Brembo per € 48.253 migliaia, contro ammortamenti nel 2006 pari a € 39.426 migliaia. L’incremento nella voce è da attribuire principalmente ai maggiori ammortamenti legati ai consistenti investimenti in impianti e macchinari specifici sostenuti negli ultimi 12 mesi, oltre che ai costi di sviluppo e alla svalutazione di alcuni costi sostenuti su fabbricati in locazione. L’ammontare degli oneri finanziari netti è pari a € 9.909 migliaia (€ 9.360 migliaia nel 2006) ed è composto da differenze cambio nette positive per € 1.208 migliaia (nel 2006 negative per € 721 migliaia) e da oneri finanziari netti pari a € 11.117 migliaia (€ 8.639 migliaia nel precedente esercizio). per l’esercizio dalla normativa vigente, è pari a € 14.852 migliaia (€ 26.210 migliaia nel 2006). L’incidenza delle imposte sul reddito risulta in consistente diminuzione rispetto al 2006, soprattutto per la diversa ripartizione dell’imponibile fiscale per paese. In particolare, va evidenziato che la società controllata consolidata Brembo Poland Spolka Zo.o. risiede in una “zona economica speciale” e ha il diritto di dedurre il 50% dei propri investimenti dalle imposte correnti eventualmente dovute fino al 2016. Anche per le società italiane è stata riscontrata una diminuzione delle imposte anticipate e differite, a seguito dei provvedimenti previsti dalla Legge Finanziaria 2008 in tema di riduzione delle aliquote di imposta e di revisione della determinazione della base imponibile. Il risultato prima delle imposte chiude a € 76.532 migliaia, pari all’8,4% dei ricavi, rispetto a € 70.409 migliaia del 2006, che evidenziava un’incidenza sui ricavi pari all’8,7%. La stima delle imposte, calcolata sulla base delle aliquote previste L’utile netto complessivo dell’esercizio è pari a € 60.850 migliaia, dedotti gli interessi di terzi per € 830 migliaia, e corrisponde al 6,7% dei ricavi netti. Rispetto al 2006, l’utile segna un incremento del 41,7% grazie all’effetto concomitante dei vari fattori sopra richiamati. CAPITALE NETTO INVESTITO Indebitamento finanziario netto (in milioni di euro) 462,3 2005 492,5 2006 (in milioni di euro) 235,9 573,5 2007 193,1 193,3 2005 2006 2007 Bilancio del valore economico, ambientale e intangibile 2007 35 I l Capitale Netto Investito a fine periodo ammonta a € 573.510. Al 31 dicembre 2006 era pari a € 492.517 migliaia. Nel confronto con il 31 dicembre 2006 si registra un incremento di € 80.993 migliaia. Situazione patrimoniale e finanziaria L’indebitamento netto risulta incrementato da € 193.290 migliaia al 31 dicembre 2006 a € 235.885 migliaia al 31 dicembre 2007. L’incremento è dovuto soprattutto ai finanziamenti contratti per l’acquisizione delle due società estere controllate da Hayes Lemmerz, sostenuti nell’ultimo trimestre del 2007. 31.12.2007 31.12.2006 Variazione 336.454 295.142 41.312 Immobilizzazioni immateriali 73.920 47.230 26.690 Attività finanziarie nette 24.155 19.245 4.910 (a) Capitale immobilizzato 434.529 (in migliaia di euro) Immobilizzazioni materiali Gli investimenti del Gruppo, complessivamente pari a € 81.466 migliaia in impianti, macchinari e attrezzature e a € 35.432 in attività immateriali, sono dovuti per € 34.852 all’acquisizione delle società di Hayes Lemmerz. I restanti investimenti sono stati effettuati prevalentemente in Italia, con l’obiettivo di continuare le azioni già intraprese per adeguare la capacità produttiva al livello della domanda, e presso le società controllate polacche, come già precisato nel paragrafo “Investimenti”. 361.617 72.912 20,2% Rimanenze 166.059 146.618 19.441 Crediti commerciali 196.610 182.647 13.963 37.526 32.116 5.410 (235.543) (205.383) (30.160) (25.670) (25.098) (572) 138.982 130.900 8.082 6,2% Altri crediti e attività correnti Passività correnti Fondi per rischi e oneri / Imp. diff. (b) Capitale di esercizio netto (c)CAPITALE NETTO INVESTITO (a)+(b) 36 492.517 80.994 16,4% (d) Patrimonio netto 314.075 270.564 43.511 23.551 28.663 (5.112) Indebit. finanz. netto a m/l termine 122.414 103.026 19.388 Indebit. finanz. netto a breve termine 113.471 90.264 23.207 (f) Indebitamento finanziario netto 235.885 (e) TFR e altri fondi per il personale 573.511 193.290 42.595,0 22,0% (g)COPERTURA (d)+(e)+(f) 492.517 80.994 16,4% 573.511 Valore economico di Brembo Flussi finanziari (in migliaia di euro) 31.12.2007 31.12.2006 Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all’inizio del periodo (71.788) (55.087) Utile consolidato dell’esercizio prima delle tasse 76.532 70.409 Ammortamenti/Perdite di valore 48.253 39.426 Plusvalenze/Minusvalenze (2.162) (3.081) Rivalutazioni/Svalutazioni di partecipazioni e altre rivalutazioni 2.253 (226) 620 749 Accantonamenti a fondi relativi al personale (2.649) 5.628 Variazione fondi rischi 1.437 3.040 Capitale circolante netto generato dalla gestione reddituale 124.284 115.945 Imposte correnti pagate (31.304) (16.447) (3.067) (4.962) Componente finanziaria accantonata Utilizzi di fondi relativi al personale (Aumento) diminuzione delle attività a breve: rimanenze attività finanziarie crediti verso clienti e società del Gruppo crediti verso altri e altre attività (19.005) (4.592) 23 11.066 (14.443) (28.909) 1.287 2.567 Aumento (diminuzione) delle passività a breve: debiti verso fornitori e verso società del Gruppo debiti verso altri e altre passività Variazione cambi sul circolante Flusso monetario netto generato/assorbito da attività operativa 25.067 10.258 4.605 2.294 1.007 (2.164) 88.454 85.056 Investimenti in immobilizzazioni: immateriali (20.076) (14.415) materiali (61.970) (69.732) finanziarie - partecipazioni 0 (7.164) acquisizione HLI immateriali (15.356) 0 acquisizione HLI materiali (19.496) 0 5.764 16.875 (111.134) (74.436) Prezzo di realizzo, o valore di rimborso, di immobilizzazioni Flusso monetario netto generato/assorbito da attività di investimento Dividendi pagati nel periodo (16.028) (14.025) Acquisto azioni proprie (3.512) 0 Mutui e finanziamenti assunti nel periodo da banche e altri finanziatori 36.237 9.239 Rimborsi mutui a lungo termine (17.540) (22.535) (843) (27.321) Flusso monetario complessivo (23.523) (16.701) Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine del periodo (95.311) (71.788) Flusso monetario netto generato/assorbito da attività di finanziamento Bilancio del valore economico, ambientale e intangibile 2007 37 atti di rilievo avvenuti F dopo la chiusura dell’esercizio I n data 4 febbraio 2008 è stato formalizzato l’acquisto della maggioranza della partecipata cinese Nanjing Yuejin Automotive Brake System Co. Ltd. di Nanchino. L’operazione è stata effettuata dalla controllata Brembo China Brake Systems Co. Ltd., che ha acquistato una quota del 42,25% da NAC (Nanjing Automobile Corp.) a un prezzo di circa Usd 5,9 milioni. Il Gruppo Brembo detiene quindi, direttamente e indirettamente, il 70% della società cinese NYABS. Questo ulteriore rafforzamento di Brembo sul mercato Far East garantirà favorevoli opportunità di crescita. Dando esecuzione alla lettera d’intenti siglata il 6 settembre 2007, in data 19 febbraio 2008 Brembo S.p.A. e Sabelt S.p.A. 38 hanno firmato un accordo di joint venture finalizzato a integrare e sviluppare i propri business di componenti e accessori speciali per il settore auto e moto. Il contratto di joint venture prevede il conferimento in Brembo Performance S.p.A. del ramo d’azienda High Performance Kit (sistemi frenanti per il mercato delle trasformazioni sportive auto e moto) di Brembo S.p.A. e del 100% delle azioni di Sabelt S.p.A. da parte degli attuali azionisti Marsiaj e D’Ormea. In base agli accordi, la partecipazione in Brembo Performance S.p.A., inizialmente paritetica, è passata per Brembo al 70% da marzo 2008, a fronte di un corrispettivo pari a € 6 milioni, finanziato attingendo alle linee di credito bancario disponibili. Valore economico di Brembo Andamento del titolo di Brembo S.p.A. I n un anno caratterizzato da un’estrema volatilità dei mercati azionari e, a partire dall’estate, dalla cosiddetta crisi dei mutui subprime statunitensi, il titolo Brembo ha chiuso con una performance decisamente positiva (+16,3%), in controtendenza rispetto al resto del mercato (indice Mibtel – 7,8%). Il periodo da gennaio a fine maggio 2007 è stato contraddistinto da un buon andamento del titolo, che ha guadagnato circa il 30%, rispetto all’indice generale italiano Mibtel, fermatosi a un rialzo del 7%. A fine febbraio 2007 i mercati internazionali hanno visto la prima correzione dell’anno, dopo la caduta degli indici cinesi e l’instabilità nella più parte dei paesi emergenti: l’indice Mibtel, in linea con gli altri indici europei, ha perso quasi il 6,3% in due settimane; il titolo Brembo, al contrario, ha proseguito la sua corsa da € 9,9 di gennaio fino al suo massimo annuo di € 12,35 raggiunto il 28 maggio, muovendosi in linea con l’indice della componentistica europea (Bloomberg Europe Auto Parts & Equipment Index). Anche il Mibtel ha raggiunto il punto di massimo a fine maggio, cominciando successivamente il suo declino fino a fine anno e chiudendo il 2007 con una performance molto peggiore rispetto agli altri indici europei. Brembo performance relative a Mib General Index 13,0 12,0 Brembo (LHS) 40.000 MIB general index (RHS) 38.000 36.000 11,0 34.000 10,0 32.000 9,0 30.000 8,0 28.000 7,0 26.000 6,0 24.000 5,0 22.000 Gen. 07 Mar. 07 Mag. 07Lug. 07 Set. 07Nov. 07 Gen. 08 Mar. 08 Source: Thomson Financial Datastream Bilancio del valore economico, ambientale e intangibile 2007 39 Durante il mese di agosto il titolo Brembo ha raggiunto il mi- I cinque maggiori azionisti di Brembo S.p.A. al 26 marzo 2008 nimo annuo a € 9,1, in ribasso dell’1,6% da inizio anno, mentre il Mibtel nello stesso periodo ha perso il 4,1%. sono: Nell’ultimo trimestre dell’anno il titolo Brembo ha recuperato, sostenuto dagli annunci di operazioni straordinarie e dai buoni risultati del terzo trimestre, risalendo dai minimi di agosto fino a raggiungere quota € 11,64 il 7 dicembre 2007. Nuova FourB Srl Nei primi tre mesi del 2008, mentre i mercati finanziari risentivano ancora degli effetti della crisi dei mutui subprime e lo scenario per le materie prime si presenta sempre più sfidante, il titolo Brembo ha perso il 12,5%, mentre il Mibtel è sceso del 15,6%. Di seguito si riportano i principali dati relativi alle azioni di Brembo S.p.A. confrontati con quelli dell’esercizio precedente. Capitale sociale (euro) N. azioni ordinarie 31.12.2007 31.12.2006 34.727.914 34.727.914 66.784.450 66.784.450 154.859.301 154.032.648 Utile netto del periodo (euro) 28.235.853 20.247.788 Utile netto per azione (euro) 0,422 0,303 Patrimonio netto (senza utile del periodo) (euro) Prezzo di Borsa (euro) Minimo 9,10 6,12 Massimo 12,36 9,27 Fine esercizio 10,76 9,25 Capitalizzazione di Borsa (milioni di euro) Minimo 608 407 Massimo 825 626 Fine esercizio 719 617 0,28 (*) 0,24 Dividendo lordo unitario (*) (*) 40 Da deliberare nell’Assemblea degli Azionisti convocata il 29 aprile 2008 % di possesso 56,52% JP Morgan Asset Management (UK) Ltd 2,02% Powe Capital Management Llp 2,00% Threadneedle Asset Management Hdl Ltd 1,93% UBS Ag 1,17% B rembo S.p.A. non è soggetta ad alcuna attività di direzione e coordinamento da parte di società o enti ai sensi dell’art. 2497 del Codice Civile quali l’azionista di maggioranza Nuova FourB S.r.l. Per ulteriori informazioni e aggiornamenti sull’andamento del titolo e per le informazioni aziendali recenti, si invita a visitare il sito Internet Brembo: www.brembo.com, sezione Investor Relations. Valore economico di Brembo Relazioni con gli investitori e internal dealing B rembo cura con particolare attenzione le relazioni con gli azionisti, con gli investitori (istituzionali e privati), con gli analisti finanziari e con la comunità finanziaria in genere, nel rispetto dei reciproci ruoli e promuovendo periodicamente incontri sia in Italia sia all’estero. Nel corso del 2007 la società ha effettuato oltre 120 incontri con investitori istituzionali e analisti finanziari e ha partecipato a 10 Road Show a Milano, Londra (n.2), Parigi, Francoforte, Zurigo, Vienna, Madrid, Copenaghen e Helsinki. Specifica attenzione è rivolta agli azionisti privati, ai quali viene inviata trimestralmente una newsletter che riporta gli ultimi risultati periodici approvati e un aggiornamento generale sull’andamento del Gruppo. La comunicazione delle informazioni privilegiate (o pricesensitive) di Brembo recepisce integralmente i principi della Guida per l’informazione al Mercato di Borsa Italiana. In particolare, nel rispetto della procedura per il trattamento delle informazioni riservate e price-sensitive, la società si impegna a dare corso a un’informativa verso la comunità finanziaria caratterizzata da tempestività, continuità e costanza, nel rispetto dei criteri di correttezza, chiarezza e parità di accesso all’informazione. Brembo ha adottato dal 2003 un proprio Codice di comportamento in materia di Internal Dealing, che è stato aggiornato nel corso del 2006 per adeguarlo alle nuove disposizioni normative. Ai sensi di legge è previsto l’obbligo di comunicazione al mercato delle operazioni compiute dalle Persone Rilevanti sulle azioni della società il cui controvalore superi l’importo di Euro 5.000 su base annua. Sono altresì previsti dei periodi di divieto al compimento di tali operazioni nei 15 giorni che precedono le riunioni del Consiglio di Amministrazione chiamato ad approvare i risultati contabili di periodo (c.d. “black-out periods”). Nel corso del 2007 è stata effettuata una comunicazione ai sensi di tale Codice, reperibile sul sito Internet della società. Tutte le informazioni di rilievo per gli azionisti sono disponibili sul sito Internet aziendale (www.brembo.com, sezione Investor Relations), sia in lingua italiana sia in inglese. L’attività di Investor Relations è svolta da una struttura appositamente creata e affidata alla responsabilità di Corrado Orsi, Chief Financial Officer di Brembo S.p.A. nonché Investor Relator, che opera in stretto collegamento con il Presidente. Ogni richiesta da parte degli investitori può essere inoltrata ai seguenti recapiti: posta elettronica [email protected]; telefono 035.60.52.145; fax 035.60.52.518. La materia concernente la trasparenza delle operazioni su strumenti finanziari della società effettuate direttamente o per interposta persona dalle c.d. Persone Rilevanti (ovvero coloro che, in virtù del ruolo ricoperto, hanno regolare accesso a informazioni privilegiate) o da persone agli stessi strettamente legate (c.d. Internal Dealing) è a oggi disciplinata dal Testo Unico della Finanza (art. 114) e dal Regolamento Emittenti di Consob (artt. 152-sexies e seguenti). Bilancio del valore economico, ambientale e intangibile 2007 41 LA VERA INNOVAZIONE VIVE IN EQUILIBRIO CON LA NATURA. valore Ambientale di Brembo Politica integrata sicurezza e ambiente Il rispetto dell’Ambiente e la tutela della Salute e Sicurezza sul Lavoro sono da sempre alla base del modo di operare di Brembo. Coerentemente con questo approccio, il Gruppo declina questi due valori in ogni ambito della propria attività e li considera parte della costante ricerca di qualità e di eccellenza sia dei prodotti sia dei comportamenti dell’azienda. È un preciso intendimento di Brembo mantenere, consolidare e migliorare ulteriormente la posizione di leadership conquistata nel proprio settore, continuando a proporre innovazione nel prodotto e nel servizio e prestando una continua attenzione alla sicurezza, alla salute individuale e collettiva, al rispetto e alla tutela dell’ambiente. Il presupposto fondamentale per dare seguito a questi valori è la prevenzione, che in Brembo si declina nei seguenti aspetti: •Orientamento all’eccellenza. Brembo mira all’eccellenza nel prodotto e nel processo, cosi come nella gestione delle tematiche di Sicurezza e Ambiente, che costituiscono una componente essenziale dell’attività produttiva ed entrano a pieno titolo nelle scelte strategiche aziendali; •Conformità. La conformità legislativa a norme e regolamenti applicabili non è un obiettivo da raggiungere, ma un pre-requisito da rispettare; •Comportamenti. I valori relativi a Sicurezza e Ambiente devono essere condivisi da tutti; ciascuno deve farli propri e attenersi a essi in ogni aspetto e fase dell’attività lavorativa, inclusi la corretta conduzione, manutenzione e controllo degli impianti; •Identificazione dei rischi e degli impatti. L’identificazione dei rischi ambientali, di salute e sicurezza del lavoro devono essere estesi a tutte le attività svolte nello stabilimento, compresa la progettazione di prodotti e processi; •Formazione e coinvolgimento. Affinché tutti i lavoratori partecipino in modo attivo e responsabile, anche attraverso i propri rappresentanti, all’attuazione dei principi e al raggiungimento 44 degli obiettivi, le attività di formazione, informazione, sensibilizzazione e coinvolgimento del personale hanno un ruolo centrale; •Audit. Le attività periodiche di auditing e reporting assicurano la misurazione delle prestazioni del sistema; •Miglioramento continuo. La definizione periodica di obiettivi e la verifica del loro raggiungimento garantiscono il miglioramento continuo delle prestazioni; •Comunicazione. La comunicazione a tutte le parti interessate (lavoratori, appaltatori, fornitori ecc.) è l’elemento fondamentale per una corretta corresponsabilizzazione; •Gestione delle risorse. È compito dell’azienda garantire risorse adeguate per l’attuazione di questa politica. Nei documenti che statuiscono la politica di Brembo in merito a qualità, sicurezza e ambiente si legge: “…noi intendiamo la Qualità nel senso più ampio. Qualità è sicuramente soddisfazione del cliente per un prodotto sicuro, affidabile, adatto all’uso; ma è anche e soprattutto un adeguato supporto tecnico-commerciale-logistico, pre e post-vendita, che anticipi le aspettative più esigenti. Qualità è una sfida verso il “rischio zero” nei prodotti, nei processi, nei materiali utilizzati e nell’ambiente. Vogliamo realizzare un sistema che tenda a “zero difetti” in tutti i settori aziendali. Questo può essere raggiunto solo se ogni dipendente si sente coinvolto e responsabilizzato nella soddisfazione del cliente interno ed esterno, nella prevenzione e nel miglioramento di ogni processo”. Dai medesimi documenti interni di Brembo si ricava che “….la nostra strategia privilegia azioni preventive ed è basata sulla conformità alle leggi e sul rispetto dei regolamenti applicabili, compresi i requisiti non legislativi liberamente sottoscritti dall’azienda; si prefigge il miglioramento continuo delle prestazioni di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro e nell’ambiente. I punti fondamen- Valore Ambientale di Brembo tali sono l’attenzione alla riduzione dell’impatto ambientale e dei rischi residui nello studio di ogni prodotto e processo, l’applicazione di tecnologie ecocompatibili, l’attenzione a prevenire ogni forma di inquinamento e ogni possibile incidente nelle attività quotidiane. Questo è realizzabile condividendo con l’intera organizzazione aziendale le responsabilità per l’implementazione e il mantenimento del Sistema di Gestione: ciascuno secondo le proprie attribuzioni e competenze”. Principi Brembo per la sicurezza e l’ambiente 1. Brembo persegue la tutela dell’ambiente e la prevenzione dei rischi attraverso una pianificazione integrata delle fasi di sviluppo di ogni singolo processo e/o ampliamento che ha come obiettivo la minimizzazione di ogni significativo impatto ambientale e di ogni rischio per i lavoratori. 2. La progettazione dell’intero ciclo di vita dei prodotti fabbricati da Brembo deve poter favorire il recupero e/o il riciclo di tutti i materiali impiegati. 3. La prevenzione dell’inquinamento e dei rischi per i lavoratori è attuata attraverso una gestione appropriata di sostanze e processi, abbinata a una corretta conduzione, manutenzione e controllo degli impianti. 4. La formazione e l’informazione costituiscono gli strumenti principali per trasmettere e comunicare ai collaboratori i principi, le linee guida e le modalità di attuazione del Sistema di Gestione Sicurezza e Ambiente. 5. La propensione di Brembo a ridurre l’impatto ambientale ed i rischi residui delle proprie attività si attua anche La realizzazione di questa strategia è un obiettivo primario, che Brembo è impegnata a sostenere con ogni mezzo. In particolare, con il coinvolgimento di tutte le persone che operano e collaborano con l’azienda e attraverso una diffusa e costante attività di formazione. La politica enunciata è coerente con la “visione” aziendale ed esprime la volontà che Brembo venga riconosciuta come partner di fiducia da tutti i clienti e come soggetto che persegue uno sviluppo industriale equilibrato ed apprezzato da tutta la collettività. attraverso una comunicazione aperta ed efficace con le persone e gli enti esterni. 6. Va perseguito il coinvolgimento di fornitori e contrattisti nel Sistema di Gestione Sicurezza e Ambiente per ridurre l’impatto ambientale ed i rischi delle attività lavorative svolte all’interno dei siti industriali. 7. Nella valutazione dei fornitori, Brembo considera con attenzione coloro che sono dotati di un Sistema di Gestione Ambientale certificato. 8. La salute, la sicurezza individuale e collettiva ed il rispetto dell’ambiente sono requisiti inalienabili, al cui rispetto sono orientate le decisioni aziendali ed i comportamenti individuali. 9. Il coinvolgimento di tutti i dipendenti, con le modalità più ampie e diffuse, è requisito fondamentale per il miglioramento dei processi e dei servizi in un’ottica di Sicurezza e Ambiente. 10.Ogni responsabile ha il compito di promuovere e far convergere il contributo di tutti i propri collaboratori verso il miglioramento continuo delle prestazioni di Sicurezza e Ambiente. Bilancio del valore economico, ambientale e intangibile 2007 45 Gestione sicurezza e ambiente I n Brembo la gestione di tutte le attività che comportano un potenziale impatto sull’ambiente o sulla salute e sicurezza dei lavoratori avviene con una doppia programmazione di interventi perfettamente integrati, che si traduce in due diversi documenti di pianificazione, prodotti e aggiornati annualmente: •Piano Qualità e Ambiente a livello di Gruppo, che riguarda tutte le società e le sedi Brembo nel mondo e include uno specifico capitolo dedicato alla programmazione strategica delle attività relative a Sicurezza e Ambiente, compresi gli obiettivi “macro” dell’organizzazione quali: certificazioni, standard e prestazioni di Gruppo. Il Piano viene predisposto dalla sede centrale, a cui spetta anche il compito di svolgere audit ambientali e di sicurezza all’interno del Gruppo e di definire le linee guida e le procedure in un’ottica di coordinamento e supporto strategico ai singoli siti. •Piano di Gestione Sicurezza e Ambiente di Stabilimento gestito dai singoli siti, che hanno la responsabilità di pianificare e concretizzare operativamente il percorso di miglioramento ambientale e di sicurezza programmato. Si tratta di uno strumento operativo di gestione e monitoraggio, che riassume gli obiettivi e i traguardi dell’unità organizzativa locale per Sicurezza e Ambiente. Il Piano viene predisposto e formalizzato dai Responsabili Sicurezza e Ambiente di Stabilimento, coinvolgendo tutti gli enti di stabilimento interessati e considerando aspetti quali: certificazioni, analisi ambientali e valutazione dei rischi, audit, consumi energetici e indicatori, revisioni del Sistema di Gestione, attività di miglioramento, prestazioni dell’anno precedente. Nelle attività di miglioramento sono precisati interventi, traguardi, risorse, responsabilità e tempistiche per il raggiungimento del corrispondente obiettivo. A seguito di eventuali nuove attività, prodotti o servizi, il Piano può essere rivisto e aggiornato anche prima della sua scadenza annuale. ORGANIZZAZIONE SICUREZZA E AMBIENTE di Brembo Linea Consultiva, Indirizzo, Controllo e Reporting Linea Operativa Gestionale Datore di Lavoro Dir. QEA SEA Coordinamento SeA Sistema Gestione SeA Responsabile SeA (RSAS) Responsabile Settore Riporto Diretto Riporto Funzionale 46 Valore Ambientale di Brembo METODOLOGIA “PLAN-do-check-act” Attività/Azioni correttive Riesame della Direzione Rapporto Sicurezza e Ambiente Verifiche Ispettive e Controlli Politica di Sicurezza e Ambiente Act Plan MIGLIORAMENTO CONTINUO Check Analisi Conformità Iniziale Registro Aspetti Ambientali e Valutazione del Rischio Do Piano di Gestione Sicurezza e Ambiente Attuazione e funzionamento Riferimenti comuni alla doppia programmazione sopra citata sono la politica aziendale e quella di sito e, soprattutto, il Sistema di Gestione Integrata Sicurezza e Ambiente, che ha come principale obiettivo il miglioramento continuo delle prestazioni ambientali, oltre che di sicurezza e igiene del lavoro, di tutti i siti del Gruppo Brembo in Italia e nel mondo. L’azienda riesamina e valuta periodicamente il suo Sistema di Gestione, con lo scopo di individuare le opportunità di miglioramento e di renderle operative. I vari elementi del sistema sono collegati secondo la metodologia “Plan-Do-Check-Act” (Pianificazione - Attuazione - Verifica - Azione) finalizzata a: •stabilire obiettivi e processi necessari a fornire risultati coerenti con la politica di Sicurezza e Ambiente (Plan); •attuare tali processi (Do); •monitorare e misurare i processi, valutandone i risultati rispetto alla politica, agli obiettivi, alle prescrizioni normative e ad altre prescrizioni (Check); •intraprendere nuove azioni per migliorare in continuo la prestazione del sistema Sicurezza e Ambiente (Act). Bilancio del valore economico, ambientale e intangibile 2007 47 I l Sistema di Gestione Integrata Sicurezza e Ambiente è finalizzato alla minimizzazione dei rischi potenziali per i dipendenti e per l’ambiente, e considera i dipendenti come “patrimonio” da consultare, coinvolgere e responsabilizzare. A tale scopo, Brembo mantiene attivo un sistema di comunicazione e diffusione degli obiettivi ambientali e di sicurezza sul lavoro, a tutti i livelli della struttura aziendale. Brembo monitora periodicamente il livello di soddisfazione del personale, di cui promuove la formazione stimolando partecipazione e coinvolgimento. Oltre ai dipendenti, tutti coloro che lavorano per Brembo, compresi gli appaltatori che operano presso gli stabilimenti, vengono informati e coinvolti nelle politiche ambientali e di sicurezza. La comunicazione può avvenire anche in forme alternative e semplificate rispetto al Piano di Gestione Sicurezza e Ambiente e può prevedere solo determinati argomenti, pertinenti al ruolo e ai compiti degli specifici destinatari. 48 La tabella che segue indica la diffusione dei sistemi di gestione, certificati secondo le norme internazionali di riferimento, presso 13 siti produttivi del Gruppo. Nella maggior parte dei siti non certificati è pienamente operativo il sistema di gestione, anche se in alcuni casi non è stato ancora sottoposto a verifica da parte di enti terzi. Diffusione dei Sistemi di Gestione Sicurezza e Ambiente 2007 2006 2005 Certificazione ambientale (ISO 14001:2004) 6 6 6 Certificazione sicurezza (OHSAS 18001:1999) 3 3 3 11 10 7 Implementazione completa del Sistema di Gestione Sicurezza e Ambiente Valore Ambientale di Brembo Evoluzione gestionale per la salute e sicurezza P er avere una visione chiara degli obiettivi che, nel corso degli anni, Brembo si è posta in termini di tutela della salute e della sicurezza, è opportuno ripercorrere l’evoluzione della normativa al riguardo. Con l’evoluzione della legislazione e della sensibilità sociale, Brembo ha adeguato la struttura, la dislocazione delle competenze e gli obiettivi aziendali, secondo un processo di miglioramento continuo con livelli di prevenzione spesso superiori alle prescrizioni legislative. EVOLUZIONE GESTIONALE PER LA SALUTE E SICUREZZA ATTENZIONE DEGLI STAKEHOLDER ACUTA SENSIBILITà ANNI ‘00/OGGI MODELLO ORGANIZZATIVO STRATEGIA ATTENZIONE CRESCENTE ANNI ‘90 ARMONIZZAZIONE Moderata ATTENZIONE ANNI ‘70/’80 PRIME ATTENZIONI OBIETTIVI AZIENDALI ADEGUAMENTO ALLE LEGGI, gestione dell’EMERGENZA INTERVENTO STRUTTURATO, CONFORMITà TECNICA SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO S&A Bilancio del valore economico, ambientale e intangibile 2007 49 Le prime leggi (anni ’70 e ’80) erano simili a norme tecniche, che fissavano i criteri su come mettere in sicurezza l’impianto. In tale quadro normativo, gli enti pubblici esercitavano la funzione di governo e controllo e le parti interessate mostravano moderata attenzione alla tematica. L’obiettivo prioritario di Brembo era una puntuale adesione alle leggi e la predisposizione di piani di gestione dell’emergenza. Nelle successive norme (prima metà degli anni 90’), risulta fondamentale il fattore uomo ed il tema della prevenzione. Frutto di quest’orientamento è la Legge 626, per la quale è l’azienda stessa che individua, valuta e riduce, a livelli accettabili, i rischi potenzialmente presenti. La gestione della Sicurezza e della Salute sul lavoro diviene parte integrante della gestione generale dell’azienda. Cresce anche l’attenzione da parte degli stakeholder e le competenze sicurezza e ambiente in Brembo vengono raccolte in un unico ente. Gli anni a seguire, vedono la diffusione delle norme certificabili su aspetti ambientali e di sicurezza, con iniziative premianti verso le aziende che decidono di aderirvi. Brembo definisce uno “standard” in tema di Sicurezza ed Ambiente che recepisce, armonizza e supera le leggi di settore. Tale standard viene replicato su tutti i siti, anche su quelli esteri. L’obiettivo principale di Brembo diviene il miglioramento continuo, anche in risposta all’accresciuta sensibilità sociale da parte degli stakeholder. 50 Oggi l’orientamento legislativo è di nuovo cambiato. I riferimenti legislativi sono stati integrati in virtù della Legge 123 dell’agosto 2007 la quale, oltre a rileggere alcuni aspetti inerenti alla salute e sicurezza dei lavoratori e delegare al Governo l’emanazione di un testo unico, ha modificato la Legge 231 sulla “Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche”, estendendo la responsabilità amministrativa delle imprese ai reati di omicidio colposo e lesioni colpose gravi o gravissime, commessi con violazione delle norme antinfortunistiche e di tutela dell’igiene e della salute sul lavoro. Con tale modifica, ogni azienda deve ulteriormente impegnarsi, all’interno di un appropriato modello organizzativo generale, per una efficace gestione della Sicurezza. In ragione di questo, le linee guida esistenti sui temi Sicurezza e Ambiente sono divenute, in Brembo, parte integrate del Codice Etico aziendale e il sistema di Gestione Sicurezza e Ambiente è uno dei pilastri su cui si basa il più generale Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo di tutta l’azienda. L’attuale obiettivo di Brembo è garantire il benessere delle persone e lo sviluppo sostenibile dell’azienda. Valore Ambientale di Brembo Salute e sicurezza: dai rischi alle performance P er ridurre al minimo i rischi potenziali per la salute e la sicurezza del personale, il Sistema di Gestione Integrata Sicurezza e Ambiente di Brembo prevede, anzitutto, la corretta identificazione dei rischi stessi e del loro potenziale impatto. Sulla base di questa mappatura vengono definite le priorità e identificati i più opportuni interventi. Questi ultimi passano, quindi, alla fase attuativa e di cui viene successivamente rilevata e misurata l’efficacia. Attraverso questo approccio, affinatosi negli anni e sviluppatosi di pari passo con l’adeguamento all’evoluzione legislativa, Brembo ha ottenuto significativi risultati in termini di riduzione degli infortuni in tutti i suoi siti, sintetizzabili nei seguenti due dati: •riduzione dell’indice di gravità degli infortuni nei siti Brembo in Italia nel periodo 2000-2007 pari a – 60,80%; •riduzione dell’indice di gravità degli infortuni nei siti Brembo, in Italia e all’estero, nel periodo 2005-2007 pari a –28,43%. calcolato sul numero di infortuni accaduti in un anno ogni 100 persone assunte, che nel 2007 è pari a –25,84%. Da diversi anni nel Gruppo Brembo non si è verificato alcun infortunio di tipo invalidante. G razie alle positive performance registrate nel tempo, Brembo ha beneficiato di una progressiva diminuzione del tasso INAIL applicato per il calcolo del premio assicurativo annuo. I tassi INAIL applicati alle differenti posizioni assicurative presenti in azienda, diversificate a seconda della classe di rischio insito nell’attività svolta dal dipendente, sono in costante calo negli ultimi anni; essi sono sensibilmente inferiori alla media nazionale e si attestano ai minimi applicabili, confermando una situazione di eccellenza. Analogamente, nel trienno 2005-2007, si è registrata una riduzione dell’indice di frequenza degli infortuni a livello di Gruppo, Per un esame più approfondito, le tabelle nella pagina seguente illustrano in dettaglio i rischi che interessano le diverse attività svolte nei siti Brembo e i miglioramenti nelle performance di sicurezza ottenuti negli ultimi tre anni. Indice di gravità Infortuni - Brembo S.p.A. Indice di gravità infortuni - Gruppo Brembo 1,76 1,02 1,22 0,79 1,22 0,90 2000 2001 2002 2003 0,95 2004 0,73 0,96 2005 0,71 0,69 2006 2007 2005 2006 2007 L’Indice di Gravità Infortuni indica il numero di giorni totali di assenze per infortunio registrati annualmente in azienda rapportato al numero totale dei dipendenti. Bilancio del valore economico, ambientale e intangibile 2007 51 Rischi diretti per tipologia di processo Generati direttamente dalle attività legate ai diversi processi produttivi di Brembo PROCESSO ATTIVITÀ RISCHI FUSIONE •Operazioni di vario tipo con il metallo fuso • Scottature •Diffusione di inquinanti aerodispersi • Rifinitura grezzi per successiva lavorazione •Taglio • Proiezione di schegge •Incidenti da movimentazione manuale dei carichi LAVORAZIONE •Lavorazione pinze e dischi tramite varie tipologie di macchine • Schegge • Rumore • Movimentazione pezzi e spostamento cassoni e contenitori di vario tipo •Incidenti da movimentazione manuale dei carichi •Interventi su impianti per il relativo settaggio •Trascinamento, schiacciamento TRATTAMENTO •Trattamento dischi e pinze tramite impianti di verniciatura ed ossidazione • Rischio chimico (esposizione ad inquinanti) MONTAGGIO • Montaggio pezzi • Problemi connessi alla ripetitività dei movimenti • Movimentazione merci in magazzino •Investimento carrelli • Prove in pista e su strada di auto-moto •Incidenti alla guida di auto e moto TESTING DI VARIO TIPO Rischi comuni alle diverse tipologie di processo Rischi diretti Rischi Indiretti Derivanti da attività di appaltatori o dall’interferenza tra attività Brembo-appaltatori • Incendio • Incendio • Esplosione • Vibrazioni • Rischio elettrico • Rischio elettrico • Vibrazioni • Rischio chimico • Radiazioni non ionizzanti • Radiazioni non ionizzanti • Microclima • Rumore • Rischi per lavoratrici gestanti 52 Valore Ambientale di Brembo Indicatori di performance di sicurezza PROCESSO INDICATORE FUSIONE Fonderia Alluminio (Mapello) LAVORAZIONE UNITÀ DI MISURA 2007 2006 2005 Valore medio polveri inalabili in ambiente di lavoro % rilevata rispetto al limite di legge 3,60 4,70 7,70 N° infortuni a causa della movimentazione manuale dei carichi N° infortuni / 100 persone totali 3,38 3,70 5,04 N° infortuni / 100 persone totali 0,37 0,48 0,54 N° infortuni / 100 persone totali 0 0,55 0,75 <1 2,60 ND 0,23 1,87 1,87 <1 <1 ND N° infortuni / 100 persone del reparto 6,67 7,54 8,74 N° infortuni / 100 persone del reparto 0 6,67 2,44 BU Auto (Curno) N° infortuni a causa della proiezione di schegge Lavorazione Dischi (Mapello) N° infortuni a causa della movimentazione di attrezzature BU Moto (Curno) Valore medio nebbie oleose in ambiente di lavoro % rilevata rispetto al limite di legge BU VE.CO. Czestochowa (Polonia) N° infortuni nel reparto officina TRATTAMENTO BU Moto (Curno) Valore medio acido solforico in ambiente di lavoro MONTAGGIO % rilevata rispetto al limite di legge BU Auto (Curno) N° infortuni nel reparto montaggio TESTING DI VARIO TIPO N° infortuni / 100 persone totali Sito di Stezzano N° infortuni durante la prova di componenti frenanti in pista e su strada (auto e moto) Bilancio del valore economico, ambientale e intangibile 2007 53 Impatto ambientale delle attività di Brembo Le tabelle che seguono riassumono e sintetizzano i principali elementi e flussi di input e output ambientale che riguardano l’attività di Brembo. Impatti diretti per tipologia di processo Generati direttamente dalle attività legate ai diversi processi produttivi di Brembo UTILIZZO DI RISORSE NATURALI (INPUT) PROCESSO EMISSIONI AMBIENTALI (OUTPUT) • Gas metano per il processo fusorio FUSIONE • Emissioni in atmosfera • Materie prime ferrose e non ferrose per il processo fusorio • Prelievo di acqua per raffreddamento dei forni fusori • Scarichi industriali • Energia per il funzionamento dei forni e degli impianti di abbattimento • Consumo di energia, rumore • Prelievo di acqua per produzione di lubrorefrigerante LAVORAZIONE • Consumo di energia, rumore • Energia per il funzionamento delle macchine utensili • Gas metano per il funzionamento degli impianti di trattamento (ossidazione e tempra) • Scarichi industriali TRATTAMENTO • Emissioni in atmosfera • Materie prime utilizzate nel processo di tempra e ossidazione • Prelievo di acqua per il raffreddamento e l’uso degli impianti di trattamento • Scarichi industriali • Energia per il funzionamento degli impianti di trattamento • Consumo di energia, rumore • Energia per il funzionamento delle macchine MONTAGGIO • Consumi di energia • Energia per il funzionamento dei banchi TESTING DI VARIO TIPO • Consumo di energia Impatti comuni alle diverse tipologie di processo IMPATTI DIRETTI IMPATTI INDIRETTI Derivanti da attività di appaltatori o dall’interferenza tra attività Brembo/appaltatori • Consumo di acqua per uso sanitario ed accessorio • Emissioni mezzi di trasporto • Consumo di gas metano per funzioni accessorie alle attività di produzione • Rifiuti prodotti dall’attività degli appaltatori • Consumo di energia elettrica per funzioni accessorie alle attività produttive • Rifiuti 54 Valore Ambientale di Brembo Indicatori ambientali delle attività di Brembo L a tipologia di manufatti realizzati da Brembo comporta un certo impatto ambientale quale diretta conseguenza dell’attività produttiva. È importante sottolineare come il Gruppo abbia saputo sviluppare una gestione ambientale volta a ridurre al minimo i rischi di esternalità negative e a cogliere tutte le opportunità di eliminazione o contenimento degli sprechi e delle inefficienze, ottenendone anche benefici economici. Le tabelle che seguono presentano le performance ambientali del Gruppo secondo due letture diverse ma complementari: Per quanto riguarda gli indicatori aggregati, va segnalato che talvolta i dati sono poco confrontabili fra loro perchè il Gruppo, a fronte di una continua crescita, ha via via internalizzato fasi del processo produttivo in precedenza svolte da fornitori esterni (ad esempio: attività di fusione dei dischi freno, di ossidazione anodica delle pinze, di verniciatura ecc.). I dati rappresentano una fotografia, al 31 dicembre di ogni annualità dell’ultimo triennio, delle principali performance ambientali di Brembo. •Indicatori ambientali per fasi principali di processo; •Indicatori ambientali aggregati di Gruppo. Indicatori di performance ambientali per fasi di processo PROCESSO/Sito/Indicatore UNITÀ DI MISURA 2007 2006 2005 Sabbia prodotta per tonnellata di alluminio fuso kg/ton 56,8 63,4 64,5 Litri di acqua utilizzata per pezzi processati (liquidi penetranti) lt/pezzo 6,33 6,75 10,89 % 9,87 11,4 13,6 tep/ton 0,22 0,23 0,24 Fusione Fonderia Alluminio (Mapello) Fonderia Ghisa (Polonia) % di scoria prodotta rispetto ai rifiuti prodotti Fonderia Ghisa (Mapello) Energia utilizzata per ottenere una tonnellata di ghisa fusa Bilancio del valore economico, ambientale e intangibile 2007 55 PROCESSO/Sito/Indicatore UNITÀ DI MISURA 2007 2006 2005 kwh/disco 1,89 1,58 1,91 lt/pezzo 6,76 6,37 7,20 kwh/disco 0,98 1,04 1,16 gr/disco 15,0 21,2 42,9 lt/1000 pezzi 13,88 15,75 15,02 gr/disco 12,05 17,50 19,63 Lavorazione Sito di Saragozza (Spagna) Energia elettrica utilizzata per produrre un disco BU Auto (Curno) Acqua prelevata per pezzo prodotto Sito di Betim (Brasile) Energia elettrica utilizzata per produrre un disco Sito di Puebla (Messico) Olio emulsionabile utilizzato per disco prodotto Trattamento BU Auto (Curno) Soda utilizzata per pezzo prodotto Lavorazione Dischi (Mapello) Olio protettivo utilizzato per pezzo prodotto 56 Valore Ambientale di Brembo La tabella seguente presenta i principali indicatori di performance ambientale di Brembo. I dati vanno letti alla luce dell’aumentata verticalizzazione e capacità produttiva del Gruppo nell’ultimo triennio, con conseguente aumento produttivo e installazione di nuovi impianti, come emerge dalla tabella successiva. Indicatori di performance ambientali aggregati di Gruppo INDICATORE UNITÀ DI MISURA 2007 2006 2005 Energia e gas Consumo energia elettrica KWh 198.857.747 147.808.905 104.334.876 Consumo metano 3 m 8.230.736 6.730.233 5.768.111 Consumo carbone ton 7.605 8.013 7.888 Consumo gasolio ton 300 295 223 Consumo benzine ton 136 148 140 Consumo GPL ton 8.443 15.048 19.072 Rifiuti prodotti kg 80.495.775 79.705.492 66.863.733 Rifiuti avviati a recupero kg 42.461.077 51.716.282 53.161.207 kg 36.736.665 51.596.579 53.209.946 kg 29.853.457 44.357.632 45.853.836 Di cui: • carta e cartone kg 399.210 429.240 344.580 • ferro kg 922.571 772.995 638.155 • sfridi di ghisa / alluminio kg 1.971.490 15.231.520 18.105.690 • legno Kg 526.550 519.710 530.530 • plastica Kg 169.800 189.200 198.855 Rifiuti Rifiuti prodotti in Italia Rifiuti avviati a recupero in Italia (1) (1) La forte riduzione nel 2007 è riconducibile sia alla minor produzione di rifiuti sia agli interventi di recupero e riutilizzo attuati nell’anno. Bilancio del valore economico, ambientale e intangibile 2007 57 INDICATORE UNITÀ DI MISURA 2007 2006 2005 Acqua Volumi acqua prelevata da pozzo m3 472.722 288.221 197.108 Volumi acqua prelevata da acquedotto m3 205.580 212.086 147.278 Volumi acqua industriale scaricata m 196.115 149.835 105.117 3 Sistema di gestione Giorni dedicati a audit gg/anno 444 287 275 Ore formazione h/anno 7.840 9.009 8.472 UNITÀ DI MISURA 2007 2006 2005 Dischi prodotti dalle fonderie di ghisa facenti parte del Gruppo (1) N° 160 143 100 Impianti di zincatura N° 1 0 0 Impianti di ossidazione anodica installati N° 2 2 1 Impianti di verniciatura installati N° 8 8 8 Fonderie di alluminio e ghisa interne al Gruppo N° 3 3 2 Attività e installazioni produttive INDICATORE (1) 58 Variazioni intervenute prendendo come base 100 il dato del primo anno considerato (2005). Valore Ambientale di Brembo Raggiungimento obiettivi ambientali 2007 P Riconoscimenti in materia ambientale I passaggi attraverso i quali si è data attuazione a questo programma possono essere così riassunti: Nel 2007 Brembo ha ottenuto il rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale per la fonderia d’alluminio di Mapello, per il polo industriale di Curno (BU Auto, BU Moto e BU Racing) e per i siti polacchi di Dabrowa e Czestochowa. Tale autorizzazione è stata conferita dagli Enti Pubblici Locali (in Italia dalle Regioni) e di fatto ha sancito che l’azienda ha sviluppato e realizzato il suo processo produttivo tramite l’applicazione di Best Available Technologies (BAT), ossia utilizzando le migliori tecnologie disponibili e compatibili dal punto di vista ambientale. er il 2007 il programma di miglioramento definito attraverso il Sistema di Gestione Integrata Sicurezza e Ambiente aveva previsto il perseguimento di specifici obiettivi, raggiunti nel corso dell’esercizio. •pronto aggiornamento delle modalità gestionali in caso di variazione di impatti ambientali significativi; •diffusione delle migliori tecniche grazie alla progressiva standardizzazione indotta dalla condivisione del sistema; •miglioramento e graduale standardizzazione delle modalità per il controllo degli impatti ambientali, presenti nelle attività e nei servizi svolti dai fornitori; •ulteriore informazione e sensibilizzazione in materia ambientale, in particolare con la formazione verso i fornitori. Il dettaglio degli obiettivi ambientali 2007 e dei relativi interventi realizzati per il loro raggiungimento è sintetizzato nelle tabelle delle pagine seguenti. Con queste norme l’Unione Europea, definendo preventivamente le BAT di ogni settore produttivo e richiedendone la piena applicazione alle aziende, intende diffondere all’interno del territorio norme di buona pratica che tutelino in maniera efficace l’ambiente promuovendo uno sviluppo industriale sostenibile. Nello stesso anno, il sito di Puebla (Messico) ha ottenuto, oltre alla seconda certificazione ISO 14001, il riconoscimento della Procuraduría Federal de Protección al Ambiente (PROFEPA) come “Industria Pulita”. Lo stesso sito ha inoltre avviato un programma di appoggio e di formazione su aspetti ambientali, di sicurezza e salute con oltre 400 scuole della zona a tutti i livelli educativi, con un’affluenza di oltre 100.000 alunni. All’iniziativa hanno partecipato anche le autorità municipali, statali e federali relativamente all’organizzazione di settimane di sicurezza e formazione. Bilancio del valore economico, ambientale e intangibile 2007 59 Programma di miglioramento ambientale 2007 OBIETTIVI (A PROGETTO) Riduzione consumi di energia elettrica AZIONI SVOLTE (A CONSUNTIVO) •Il sistema d’illuminazione del polo di Stezzano è stato dotato di sensori di luminosità in grado di garantire automaticamente la regolazione della luce artificiale, con conseguente minor consumo di energia, anche grazie all’utilizzo di lampade a migliore efficienza energetica. È stato inoltre installato un sistema di monitoraggio dei consumi energetici che ha permesso, con una misurazione in linea continua, un più efficiente utilizzo dell’energia e l’eliminazione di eventuali sprechi. •L’illuminazione esterna del parcheggio del polo di Mapello è stata sostituita con un nuovo sistema di luci crepuscolari e di lampade che si spengono e si accendono ad alternanza, riducendo il consumo energetico. •Il sistema d’illuminazione del nuovo sito di lavorazione dischi di Mapello è stato dotato, oltre che di un dispositivo on-off (acceso-spento), di un sensore d’illuminazione che lavora su due fasi, regolando automaticamente l’intensità in base alla luce esterna e garantendo un risparmio energetico. •La fonderia di ghisa di Mapello dispone di un forno “a crogiolo”, ausiliario al forno principale, per la produzione di ghise speciali ad alto carbonio. Nel 2007 si è proceduto ad una razionalizzazione nella produzione di tali ghise speciali, con un notevole risparmio energetico per la consistente riduzione di accensioni e spegnimenti dell’impianto. • Presso la fonderia di ghisa di Mapello, i silos di stoccaggio delle sabbie esauste derivanti dalle fasi di produzione del disco in ghisa sono stati spostati in prossimità del principale sistema di aspirazione, che capta le effusioni polverulente tramite alcuni compressori. Ciò ha consentito di ridurre sensibilmente i consumi di aria compressa e il dispendio energetico dei compressori stessi per il trasporto delle polveri all’interno delle tubazioni da un lato all’altro dello stabilimento. • Presso la BU Racing di Curno sono state sostituite alcune macchine utensili con altre dotate di un sistema di autospegnimento dopo 30 minuti di stand-by, ottenendo un sensibile risparmio energetico. •Alcuni centri di lavoro a controllo numerico della BU Racing di Curno sono stati dotati di un migliore sistema di filtraggio delle nebbie, che ha permesso di ottimizzare i flussi d’aria (in aggiunta alla già positiva captazione dei residui delle lavorazioni) con una conseguente riduzione dei consumi energetici. 60 Valore Ambientale di Brembo Riduzione consumi di gas metano • Presso il sito di lavorazione dischi di Mapello è stato realizzato uno scambiatore per il recupero del calore dissipato dai compressori per l’aria e di quello accumulato nelle acque di raffreddamento dei motori dei compressori di maggiori dimensioni; il 60-90% di questa energia viene così recuperata per generare flussi di acqua calda a 50-60 °C da utilizzare per il riscaldamento dei locali e per fornire calore in diverse fasi del processo. •Alcune aree dei nuovi edifici del sito Brembo presso il Parco Scientifico Tecnologico Kilometro Rosso di Stezzano sono state dotate di pannelli radianti a pavimento ed a parete al fine di ottimizzare i consumi di metano, garantendo il medesimo comfort interno con consumi di energia inferiori. • Il sistema di riscaldamento del polo di Stezzano è stato dotato di sensori di temperatura in grado di garantire automaticamente la regolazione del riscaldamento invernale con conseguente minor consumo di gas metano. È stato inoltre installato un sistema di monitoraggio dei consumi energetici che ha permesso, con una misurazione in linea continua, un più efficiente utilizzo dell’energia e l’eliminazione degli sprechi. Riduzione consumi di acqua •Il sistema d’irrigazione dell’intero polo di Mapello è stato inserito sotto la linea dell’acqua di pozzo anziché, come in precedenza, Riduzione produzione di rifiuti •Nella fonderia di ghisa di Mapello è stato installato un impianto di bricchettatura (apparato in grado di pressare i trucioli sfusi e trasformarli in un cilindro utilizzabile per l’impianto fusorio) che ha permesso di recuperare e riutilizzare gli sfridi di ghisa derivanti dalla lavorazione meccanica dei dischi, precedentemente smaltiti come rifiuti. sulla linea dell’acqua potabile, con conseguente risparmio della stessa. • Presso la fonderia di alluminio di Mapello è stato approntato un sistema automatico di estrazione delle sabbie esauste (derivanti dalle anime utilizzate per lavorazione) dalle vasche di raffreddamento dell’impianto di trattamento termico. Le sabbie esauste vengono ora depositate in big bags e conferite al fornitore di materia prima (sabbia), con conseguente riduzione del rifiuto prodotto. • Presso la fonderia di alluminio di Mapello è stato sensibilmente ridotto il consumo di bobine di carta per pulizia, utilizzando panni a noleggio con servizio di lavaggio. Bilancio del valore economico, ambientale e intangibile 2007 61 Riduzione produzione di rifiuti (segue) •Attraverso un progetto comune fra la fonderia di alluminio di Mapello e il sito produttivo di Curno si sono recuperate tonnellate di truciolo d’alluminio, derivante dalle lavorazioni meccaniche delle pinze grezze (getti) e prima smaltito come rifiuto, per riutilizzarlo in fonderia come materiale di fusione, con beneficio per lo smaltimento dei rifiuti. • Con l’introduzione di un nuovo tipo di olio lubrorefrigerante per la lavorazione dei pezzi dotato di migliori caratteristiche, tra cui una migliore resa e durata, la BU Auto e la BU Moto hanno ridotto la produzione di tale rifiuto. • Presso la BU Racing è stato installato un impianto di bricchettatura del truciolo di magnesio che ha permesso di recuperare il componente come materia prima secondaria, anziché smaltirlo come rifiuto. • Con una campagna di ulteriore sensibilizzazione verso una corretta gestione dei rifiuti denominata 4R (Respingere, Ridurre, Riutilizzare, Riciclare), il sito messicano di Puebla ha ridotto del 26% la produzione di rifiuti non pericolosi (vetro, alluminio, carta, cartone, ecc.). • Per l’imballaggio di un particolare disco nel sito di Betim (Brasile) si è sostituito l’uso di cartone con un imballaggio riutilizzabile, risparmiando diverse tonnellate/anno di cartone, per produrre i quali sarebbe necessario abbattere circa 116 alberi dell’altezza di 20 metri. •Nel sito di Dabrowa, in Polonia, le emulsioni lubrorefrigeranti di ogni singola macchina (derivanti dalla lavorazione dei dischi) sono state filtrate e trattate mensilmente con un apposito dispositivo, recuperando al ciclo produttivo il 40% del materiale precedentemente smaltito. •Nel sito spagnolo di Saragozza alcune macchine a controllo numerico sono state dotate di un bidone per la raccolta e il riutilizzo del lubrorefrigerante, con un risparmio di smaltimento pari al 5%. • Presso il sito polacco di Czestochowa è stato implementato un nuovo impianto di zincatura. La stretta collaborazione con il fornitore, fin dalla fase di progettazione, ha permesso l’applicazione delle BAT (Best Available Technologies) garantendo performance ambientali e di sicurezza in linea con i migliori standard internazionali. L’utilizzo del nuovo impianto ha consentito, tra l’altro, di eliminare il trasporto di materiali tra il sito Brembo ed il terzista che forniva questo servizio, per una percorrenza annua di 340.000 chilometri. Il vantaggio in termini di mancata emissione di CO2 è pari a circa 3.000 tonnellate/anno. 62 Valore Ambientale di Brembo Principali obiettivi Sicurezza e Ambiente per il 2008 Gli obiettivi di miglioramento del Sistema di Gestione Integrata Sicurezza e Ambiente identificati per il 2008 e previsti dal Piano Qualità ed Ambiente sono di seguito sintetizzati: •riformulazione indicatori di prestazione; •standardizzazione della gestione delle situazioni a rischio elevato, attraverso la definizione del “Brembo Safety & Environmental Management”; •formazione specifica dei Responsabili Sicurezza e Ambiente e dei responsabili dei diversi settori/enti aziendali; Realizzazione di un nuovo capannone (edificio F) dotato di riscaldamento a pavimento e pannelli solari, con un risparmio energetico rispetto ai normali sistemi di riscaldamento. Sito BU Auto, BU Moto e BU Racing di Curno (Italia) Ottimizzazione dell’utilizzo di energia elettrica per il funzionamento dei compressori, che attualmente assorbono il 22,3% dei consumi energetici dell’intero sito. •rendicontazione annua ambientale. Sito di Stezzano (Italia) Da questi obiettivi di carattere generale, i siti produttivi hanno provveduto ad individuare gli specifici obiettivi di miglioramento espressi nei diversi Piani di Gestione Sicurezza e Ambiente 2008 e di seguito precisati. Presso il sito di Stezzano è prevista la realizzazione di un sistema di monitoraggio dei consumi energetici, che consenta la gestione degli stacchi nell’alimentazione generale a fronte di picchi di richiesta di potenza assorbita. L’intervento dovrebbe tradursi in una sensibile diminuzione dei consumi. Fonderia ghisa di Mapello (Italia) Sviluppo di un sistema di monitoraggio dei consumi di acqua, che consenta di disporre periodicamente di report dettagliati sui consumi delle varie utenze, al fine di identificare eventuali sprechi e opportunità di risparmi. Sito BU Auto di Curno (Italia) Applicazione di un regolatore di tensione (IREM) all’impianto luci del parcheggio esterno e di parte delle zone interne, con conseguente riduzione dei consumi di energia elettrica. Sito di Puebla (Messico) Mantenimento della certificazione ISO 14000 e prosecuzione del progetto approvato e condiviso dalla Procuraduría Federal de Protección al Ambiente (PROFEPA), grazie al quale il sito ha ottenuto già nel 2007 il riconoscimento di “Industria Pulita”. Sito di Dabrowa (Polonia) Ottenimento della certificazione ambientale ISO 14000 per il sito di lavorazione dischi e per la fonderia. Bilancio del valore economico, ambientale e intangibile 2007 63 Il cammino verso IL FUTURO si percorre insieme. valore intangibile di brembo Modalità di misurazione dell’intangibile S econdo la dottrina e la prassi che si va consolidando, per misurare esaurientemente il valore rappresentato da un’azienda non basta considerare il suo valore contabile, ma occorre andare oltre, analizzando e misurando il suo capitale intellettuale per esprimere più compiutamente il suo valore intangibile. Con questo termine si intende l’insieme di uomini, relazioni e organizzazione che può essere messo a frutto dall’azienda per creare ricchezza. Componenti del capitale intellettuale Conformemente alle più autorevoli fonti internazionali, le componenti fondamentali del capitale intellettuale che contribuiscono a creare il valore intangibile di un’azienda sono: •capitale relazionale, che rappresenta l’insieme di relazioni che l’azienda ha instaurato con il mercato e di cui costituiscono parte integrante elementi quali i rapporti con i clienti, il grado di soddisfazione di questi ultimi nei confronti dell’azienda, l’arricchimento dell’immagine aziendale, la conoscenza e la diffusione del marchio; •capitale strutturale, che rappresenta la capacità di innovazione dell’azienda riferita allo sviluppo del know-how tecnico e delle relative metodologie di gestione, all’efficienza operativa dei suoi processi produttivi, alla sua struttura organizzativa, alla solidità e coerenza degli aspetti di cultura aziendale; •capitale umano, che rappresenta l’insieme dei comportamenti, delle competenze e delle attitudini del management aziendale e di tutti i collaboratori. 66 Finalità del Bilancio del Valore Intangibile L a misurazione del valore intangibile di un’azienda e la sua traduzione in un vero e proprio Bilancio rispondono a una duplice finalità: •reporting interno, quale importante fonte di informazione utile alla gestione aziendale, che permette al management di considerare attentamente il valore generato dagli intangibili e che può essere utilizzato come un innovativo tableau de bord per la gestione strategica e per l’indirizzo delle politiche aziendali; il processo di rendicontazione del valore intangibile prevede anche un sistema di avvertimento (early warning) sull’andamento delle performance al fine di identificare le necessità e le priorità di intervento; •reporting esterno, in quanto consente di offrire a tutti gli stakeholder, a complemento dei dati contenuti nel tradizionale Bilancio d’esercizio, informazioni in merito al capitale intellettuale dell’organizzazione, attraverso indicatori di natura non economico-finanziaria che costituiscono importanti elementi di valutazione sulla capacità competitiva futura dell’azienda e sulle sue potenzialità di crescita. Brembo ha iniziato a realizzare un Bilancio del Valore Intangibile sin dal 1999, avendo dapprima come principale obiettivo quello di reporting interno, ma valorizzando gradualmente negli anni anche la funzione di reporting esterno nei confronti di tutti i suoi stakeholder. valore intangibile di brembo Modello di riferimento N ell’elaborazione del proprio Bilancio del Valore Intangibile, Brembo utilizza un modello di riferimento basato sulle indicazioni IFAC (International Federation of Accountants) e sulla metodologia ICV® (Intellectual Capital Value® System) sviluppata dalla società di consulenza Summit, che dal 1999 al 2003 ha svolto un ruolo di affiancamento all’azienda in questo processo. La struttura del Bilancio del Valore Intangibile di Brembo si è andata affinando nel tempo sia per adeguarsi all’evolvere della dottrina e della prassi internazionale, sia per rispondere in modo sempre più puntuale alla realtà e alle esigenze del Gruppo. struttura del bilancio del valore intangibile DI brembo Capitale Intellettuale Capitale Relazionale Capitale Strutturale Capitale Umano Rapporti contrattuali Organizzazione Competenze Sinergie Cultura aziendale Atteggiamenti mentali Valori condivisi Innovazione Vivacità intellettuale Bilancio del valore economico, ambientale e intangibile 2007 67 Processo di rendicontazione I l processo di rendicontazione interessa tutte le realtà del Gruppo a livello internazionale e poggia su un ampio coinvolgimento del management, dei dipendenti e dei clienti ed è gestito da un apposito team di progetto di cui fanno parte i responsabili delle principali funzioni aziendali. I vari indicatori sono frutto di analisi condotte con sistematicità, utilizzando una rigorosa metodologia e, in alcuni casi, affidate a società di rilevazione esterne. In totale vengono qui proposti 29 indicatori (1 in più rispetto al rapporto 2006), che rappresentano una ragionata selezione di tutti quelli rilevati, in quanto taluni sono da considerare particolarmente “sensibili” a problematiche di concorrenza e, quindi, non comunicabili all’esterno. Gli indicatori si riferiscono di norma all’intero Gruppo Brembo (o a Brembo S.p.A. dove così precisato) e in alcuni casi riportano il dettaglio per singola Divisione o Business Unit aziendale. Al fine di evidenziare i trend in atto, i dati sono riportati, ove disponibili, nel loro andamento storico degli ultimi tre anni. PROCESSO DI RENDICONTAZIONE DEL VALORE INTANGIBILE DI BREMBO Dialogo con la comunità finanziaria e gli stakeholder Comunicazione esterna del documento Pianificazione e avvio del processo Sponsorship Presidente e Direttore Generale Supervisione Elaborazione indicatori e redazione del documento interno Early warning sulle performance economiche Presentazione ai Comitati di Direzione Generale Attestazione di conformità 68 Gruppo di Progetto Qualità Advanced R&D Amministrazione, Finanza e Controllo Business Development Comunicazione e Relazioni Istituzionali Marketing Risorse Umane e Organizzazione Valutazione e individuazione obiettivi BR EM BO P Revisione metodologia Raccolta dati e miglioramento del processo RODUCTIO Controllo E ST Y NS M Analisi interna dei dati valore intangibile di brembo Capitale Relazionale Nota di sintesi L’ insieme degli indici riferiti al Capitale Relazionale pone in evidenza un trend complessivamente positivo per Brembo, con intensità diverse nelle singole Divisioni/BU. Il Gruppo mostra di avere una ben consolidata presenza nel suo mercato di riferimento, con quote che risultano stabili o in crescita nella quasi totalità dei segmenti produttivi, evidenziando anche una forte capacità di attrarre nuovi clienti e di sviluppare le relazioni commerciali con quelli esistenti. A livello di Gruppo, l’indice di soddisfazione dei clienti risulta stabile e si mantiene su valori di apprezzamento positivi, pur registrando, in alcuni casi specifici, una lieve flessione. L’immagine dell’azienda, rilevata presso circa 600 clienti nel mondo, conferma una diffusa percezione di Brembo quale azienda prestigiosa, internazionale e specializzata nello sviluppo di prodotti ad alte prestazioni. N.B. In relazione alla nuova struttura organizzativa di Brembo (esecutiva da gennaio 2007) che ha riorganizzato le BU Auto e BU Veicoli Commerciali nelle attuali Divisione Sistemi e Divisione Dischi, alcuni indicatori 2007 non risultano esattamente raffrontabili a quelli degli anni precedenti in quanto è cambiato il perimetro di rilevazione. Per maggiore facilità di lettura e di confronto, nelle tabelle che seguono si è comunque mantenuta la precedente suddivisione in Business Unit, procedendo, ove possibile, a una riaggregazione dei dati secondo i precedenti criteri, oppure segnalando gli elementi di discontinuità che non rendono pienamente raffrontabili i dati stessi. La BU Racing viene sempre citata nei testi e nelle tabelle con questa dizione, anche se da gennaio 2007 ha assunto la denominazione di “Performance Group”. Bilancio del valore economico, ambientale e intangibile 2007 69 Quota di mercato Il metodo di calcolo delle quote di mercato è stato modificato nel 2007, sia per la disponibilità di informazioni più dettagliate su diversi mercati sia per adeguarlo alla nuova struttura organizzativa di Brembo (esecutiva da gennaio 2007), che ha riorganizzato le BU Auto e BU Veicoli Commerciali nelle attuali Divisione Sistemi e Divisione Dischi. In particolare, in alcuni casi è stata aumentata l’ampiezza del mercato di riferimento e sono state quindi definite nuove quote di mercato che, per alcune Divisioni/BU, non possono essere confrontate nel dettaglio con quelle precedentemente calcolate, anche a fronte di una differente aggregazione dei dati. I dati per ciascuna Divisione/BU vengono da sempre calcolati facendo riferimento ai soli mercati di sbocco dove Brembo è attiva e a tipologie di prodotto di fascia analoga. La quota di mercato a livello di Gruppo non viene calcolata perché priva di significato, in quanto i mercati/business in cui operano le diverse Divisioni/BU sono molto diversi e non comparabili. Per semplicità di confronto nella tabella che segue i dati della nuova Divisione Sistemi sono stati suddivisi fra la BU Auto e la BU Veicoli Commerciali, secondo i criteri della precedente struttura organizzativa. La stessa operazione non è stata possibile per la nuova Divisione Dischi, essendo cambiati nel 2007 i criteri di analisi e aggregazione dei dati. Brembo risulta avere una ben consolidata presenza sul mercato nei principali segmenti produttivi in cui opera. In termini di confronto con gli anni precedenti si può affermare che la BU Auto vede confermata una solida posizione sul mercato, pur con un dato che appare in flessione soprattutto a causa dell’aumento del perimetro dei veicoli considerati come target. La BU Veicoli Commerciali registra una crescita costante nell’ultimo triennio, sia nei sistemi frenanti sia nei dischi. Le quote di mercato della BU Moto e della BU Racing risulterebbero in netta crescita secondo i precedenti parametri, ma appaiono in decremento nel 2007 a causa dei nuovi parametri di riferimento utilizzati. La BU After Market vede un consolidamento della propria quota. BU 2007 (1) (2) 2006 (1) AUTO Sistemi = 100,0 Sistemi = 109,1 Dischi = 113,3 2005 Sistemi = 100,0 Dischi = 100,0 VECO Sistemi = 113,3 Sistemi = 106,7 Sistemi = 100,0 Dischi = 111,8Dischi = 100,0 MOTO 76,7 100,0 100,0 RACING 88,3 96,7 100,0 96,5 96,5 100,0 AM DIV. DISCHI ND NDND (3) GRUPPO ND NDND Variazioni intervenute prendendo come base 100 il dato del primo anno consi- (1) derato. I dati 2007 non sono esattamente confrontabili con quelli 2006-2005 per i motivi spiegati in premessa. (3) Il dato 2007 relativo alla nuova Divisione Dischi non è stato riportato in quanto, essendo stato suddiviso tra dischi leggeri e pesanti, non è confrontabile con quello dei precedenti anni suddiviso invece tra dischi auto e dischi veicoli commerciali. (2) 70 valore intangibile di brembo Customer satisfaction BU Il livello di soddisfazione dei clienti nei confronti di Brembo e dei AUTO suoi prodotti si è attestato da alcuni anni in una fascia di valutazione almeno compresa fra “discreto” e “buono” per tutte le BU e per l’azienda nel suo complesso, con punte di eccellenza anche superiori. Il dato 2007 relativo alle performance del Gruppo e delle singole BU è sostanzialmente in linea con quello dello scorso anno, con una lieve flessione per la BU After Market e la BU Racing. Quest’ultima rimane peraltro la “punta di diamante” di Brembo nella valutazione ottenuta dai clienti. 2007 2006 2005 4,5 (1) 4,4 4,1 VECO 4,8 4,6 5,2 MOTO 4,7 4,7 4,4 RACING 5,0 5,2 5,1 AM 4,8 4,9 4,6 DIV. DISCHI 4,6NDND GRUPPO 4,6 (1) 4,6 4,5 1 = scadente, 2 = mediocre, 3 = sufficiente, 4 = discreto, 5 = buono, 6 = ottimo. (1) Il dato 2007 non è confrontabile con i precedenti in quanto considera solo i Sistemi, poiché dal 2007 i dischi sono stati inclusi nella nuova Divisione Dischi. L’indagine di Customer Satisfaction viene condotta annualmente da una società esterna su un campione di circa 600 aziende clienti, rappresentativo dell’intero portafoglio clienti di Brembo per dimensioni aziendali, fatturato, settore di attività, area geografica e Divisione/BU di competenza. Gli aspetti sui quali viene richiesta la valutazione riguardano: qualità e controllo qualità dei prodotti, logistica e modalità di consegna, politica commerciale e forza vendita, promozione e supporto alle vendite, amministrazione e fatturazione, sviluppo prodotti, comunicazione delle caratteristiche tecniche dei prodotti ed efficacia della comunicazione aziendale. Bilancio del valore economico, ambientale e intangibile 2007 71 Corporate image clienti Risulta in diminuzione, rispetto allo scorso anno, la percezione delle caratteristiche di azienda innovativa e capace di proporre prodotti unici e distintivi, mentre è in aumento la percezione di efficienza, semplicità e snellezza nei rapporti con la clientela. L a percezione di immagine del Gruppo presso la clientela in Italia e all’estero risulta nel 2007 sostanzialmente allineata a quella dell’anno precedente, collocandosi come apprezzamento nella fascia alta dell’intervallo compreso fra “discreto” e “buono”. Brembo viene vista dai suoi clienti soprattutto come azienda prestigiosa, internazionale e specializzata nello sviluppo di prodotti ad alte prestazioni. 2007 2006 2005 GRUPPO 4,8 4,8 4,7 1 = scadente, 2 = mediocre, 3 = sufficiente, 4 = discreto, 5 = buono, 6 = ottimo. brembo vista dai suoi clienti 5,3 Prestigiosa 5,3 5,3 Specializzata nello sviluppo di prodotti ad alta prestazione 5,1 5,2 Internazionale 5,2 4,7 Innovativa 5,0 4,7 Fa prodotti con forte contenuto di design 4,8 4,6 Capace di fare prodotti unici e distintivi (diversi dai concorrenti) 4,8 4,5 Dinamica, reattiva, attenta alle esigenze del mercato 4,5 4,4 Efficiente 4,3 42 Snella, semplice 4,1 0 2007 72 2006 1 1,5 2 2,5 3 3,5 4 4,5 5 5,5 6 1 = scadente; 2 = mediocre; 3 = sufficiente; 4 = discreto; 5 = buono; 6 = ottimo. valore intangibile di brembo Indice di penetrazione most relevant customer Q uesto indice, calcolato sui primi cinque clienti di ciascun mercato di riferimento, esprime la capacità dell’azienda di sviluppare le relazioni commerciali con i propri clienti più importanti ed ha registrato nel 2007 un andamento differenziato nelle diverse Divisioni/BU. Per i motivi già precisati i dati della nuova Divisione Sistemi sono stati suddivisi fra la BU Auto e la BU Veicoli Commerciali, secondo i criteri della precedente struttura organizzativa. La stessa operazione non è stata possibile per la nuova Divisione Dischi, essendo cambiati nel 2007 i criteri di analisi e di aggregazione dei dati. La BU Veicoli Commerciali evidenzia un deciso incremento, sia per la parte sistemi frenanti sia per la parte dischi e anche la BU Auto segna una crescita rispetto al 2006. Il dato della BU Moto mostra una forte flessione, dovuta principalmente al cospicuo aumento del mercato target preso in considerazione ma, in valore assoluto, riflette un aumento della quota sistemi frenanti e un calo della quota ruote. Sostanzialmente stabile la BU Racing, mentre la BU After Market consolida e rafforza ulteriormente la decisa crescita fatta registrare nel 2006. A livello di Gruppo, questo indicatore non è valutabile come media degli indici di penetrazione delle singole Divisioni/BU, in quanto i primi cinque clienti di Brembo appartengono alla Divisione Sistemi e alla Divisione Dischi. BU 2007 AUTO Sistemi 70,0% 2006 2005 Sistemi 64,0% Dischi 36,0% Sistemi 62,0% Dischi 36,0% VECO Sistemi 70,0% Sistemi 38,0% Sistemi 37,0% Dischi 53,0%Dischi 50,0% MOTO RACING (1) AM Freni+Comando Frizione 69,0% Ruote 36,0% Freni+Comando Frizione 91,0% Ruote 82,0% Freni+Comando Frizione 84,2% Ruote 76,2% 98,4% 98,2% 98,5% 93,0% 92,6% 81,6% DIV. DISCHI NDNDND (2) GRUPPO NDND ND (1) L’indice di penetrazione Racing a differenza delle altre BU è calcolato sul fatturato e non sul volume. (2) Il dato 2007 relativo alla nuova Divisione Dischi non è stato riportato in quanto, essendo stato suddiviso tra dischi leggeri e pesanti, non è confrontabile con quello dei precedenti anni suddiviso invece tra dischi auto e dischi veicoli commerciali. (1) Bilancio del valore economico, ambientale e intangibile 2007 73 Indice di concentrazione fatturato Questo indice esprime la quota del fatturato di Brembo verso i cinque maggiori clienti rispetto al fatturato totale dell’azienda ed è tanto più positivo quanto inferiore è il suo valore, denotando un ampio portafoglio clienti e una non eccessiva dipendenza da ciascuno di essi. Nel 2007 il perimetro di rilevazione di questo indicatore è stato ampliato dalla sola Brembo S.p.A. all’intero Gruppo, rendendo non significativo il raffronto diretto fra i vari dati. Il valore rilevato nel 2007 si attesta al 34,7% e nessuno dei primi cinque clienti supera da solo la quota del 10% dei ricavi totali. L’indicatore mostra quindi un quadro molto positivo, anche in relazione alle caratteristiche del mercato di riferimento di Brembo, rappresentato dai produttori di automotoveicoli: un mercato caratterizzato sulla scena mondiale da un ridotto numero di operatori e nel quale è in atto da tempo un fenomeno di progressiva concentrazione. 2007 (1) 2006 (1) 2005 (1) GRUPPO 34,7% 51,0% 53,0% Percentuale di fatturato investita in marketing e comunicazione esterna La percentuale di fatturato investita in marketing e comunicazione esterna è tornata a crescere nel 2007, dopo aver subito una flessione nell’esercizio precedente, ed è stata pari allo 0,76%. La quota principale degli investimenti continua a essere destinata alle sponsorizzazioni sportive, anche al fine di utilizzare il canale racing come moltiplicatore di percezione da parte del pubblico. La restante quota di investimenti è stata ripartita, come già nel 2006, in due principali direzioni: il rafforzamento del valore del brand sul mercato e il sostegno alle singole Divisioni e Business Unit, per supportarne al meglio le attività tecnico-commerciali, anche attraverso un più cospicuo investimento in ricerche di marketing. Nel corso del 2007 il Gruppo ha ripreso a investire anche in advertising classico, con particolare focus su alcuni mercati locali. Inoltre, Brembo utilizza in modo esteso la leva dei rapporti con i media e quella del brand placement, con positive ricadute sui target di riferimento. GRUPPO (1) 74 I dati 2006-2005 sono riferiti a Brembo S.p.A. e quindi non direttamente confrontabili con il dato 2007. 2007 2006 2005 0,76% 0,67% 0,79% valore intangibile di brembo Capitale Strutturale Nota di sintesi Anche nel 2007 il Sistema Industriale Brembo conferma la sua solidità con un consolida- mento generalizzato dei principali indicatori di performance. In particolare, si confermano all’interno di un perimetro di assoluta eccellenza gli indicatori che misurano la qualità dei prodotti e dei processi produttivi. Qualità testimoniata anche nel 2007, come già da diversi anni, dal 100% degli audit clienti superati con esito pienamente positivo. Questo dato contrasta con la flessione registrata nella soddisfazione dei clienti relativamente all’area tecnica, elemento che è all’attenzione dell’azienda al fine di identificarne le motivazioni e porre in essere le azioni correttive più appropriate. Rispetto al 2006 si è avuto un incremento della percentuale di fatturato investita in Ricerca & Sviluppo, salita al 5,4%. Ugualmente si è registrato un aumento del numero di brevetti attivi e in produzione, di brevetti depositati e attivi, di nuove domande di brevetto. Dai vari indicatori emerge nel complesso un miglioramento delle performance produttive, con la produttività globale aumentata dello 0,9% a livello di Gruppo, nonostante l’impatto del Piano Industriale sugli stabilimenti dischi coinvolti in importanti interventi di ristrutturazione e rinnovamento. Sul fronte della produttività, anche nel 2007 si è replicata l’iniziativa del Brembo Excellence Award, mirata a premiare lo stabilimento che più abbia migliorato i propri risultati attraverso l’applicazione del BPS (Brembo Production System). In costante flessione l’indice di gravità infortuni, che è ormai da anni allineato ai migliori indici di settore, a conferma dell’attenzione che da sempre Brembo rivolge al tema della sicurezza sul lavoro. N.B. In relazione alla nuova struttura organizzativa di Brembo (esecutiva da gennaio 2007) che ha riorganizzato le BU Auto e BU Veicoli Commerciali nelle attuali Divisione Sistemi e Divisione Dischi, alcuni indicatori 2007 non risultano esattamente raffrontabili a quelli degli anni precedenti in quanto è cambiato il perimetro di rilevazione. Per maggiore facilità di lettura e di confronto, nelle tabelle che seguono si è comunque mantenuta la precedente suddivisione in Business Unit procedendo, ove possibile, ad una riaggregazione dei dati secondo i precedenti criteri, oppure segnalando gli elementi di discontinuità che non rendono pienamente raffrontabili i dati stessi. La BU Racing viene sempre citata nei testi e nelle tabelle con questa dizione, anche se da gennaio 2007 ha assunto la denominazione di “Performance Group”. Bilancio del valore economico, ambientale e intangibile 2007 75 Numero di brevetti attivi e in produzione / Numero di brevetti depositati e attivi Delibere Tecniche / Organico Direzione Tecnica L’utilizzo dei concetti brevettati nelle produzioni di serie, sul to- uesto indicatore esprime la “produttività” della Direzione Tecnica e R&D, valutando il numero di delibere tecniche nell’anno in rapporto all’organico della direzione stessa. Nell’ultimo triennio l’indicatore risulta in lieve flessione e nel 2007 si è assestato su una media di 2,2 delibere tecniche per persona. tale dei brevetti attivi, è ancora in crescita nel 2007 rispetto ai due anni precedenti, a conferma della forte spinta di Brembo verso l’innovazione e dell’elevata capacità dell’azienda di trasferire alla produzione i risultati delle proprie attività di R&D. Il numero di brevetti depositati e attivi risulta ugualmente in costante crescita nell’ultimo triennio e nel 2007 ha raggiunto il numero di 187 a fronte dei 168 dell’anno precedente. Nel corso del 2007 è stata ottenuta la registrazione di 15 brevetti (a fronte dei 18 del 2006) e sono state depositate 20 nuove domande di brevetto (12 nel 2006) che coprono le innovazioni messe a punto dell’azienda nelle varie tipologie di prodotti, dal disco freno ai sistemi frenanti più complessi. I nuovi brevetti depositati sono il risultato dello sforzo innovativo di Brembo, mirato a mantenere l’unicità dei prodotti già conosciuti e a guidare il mercato introducendo nuovi concetti e soluzioni. GRUPPO 76 2007 2006 2005 81 / 187= 43% 69 / 168 = 41% 58 / 160 = 36% Q Nel corso dell’anno sono state rilasciate in totale 561 delibere tecniche, a fronte delle 551 rilasciate nell’anno precedente. La Direzione Advanced Research & Development ha sostituito la precedente Direzione Tecnica e R&D, focalizzando la sua attività sulla ricerca e l’innovazione avanzata. L’organico della struttura è aumentato nel corso dell’anno, passando da 240 a 254 persone. GRUPPO 2007 2006 2005 561 / 254 = 2,2 551 / 240 = 2,3 527 / 218 = 2,4 valore intangibile di brembo Numero di progetti innovativi trasferiti allo sviluppo applicativo / Organico Innovazione L’indicatore esprime il numero di progetti innovativi passati allo sviluppo applicativo in rapporto al numero di persone dedicate (Organico Innovazione) ed evidenzia un andamento sostanzialmente stabile nell’ultimo triennio. Nel 2007 due progetti di innovazione sono passati nella fase applicativa, come già nei due anni precedenti e, nell’anno, il numero di persone dedicate all’innovazione sistemi è aumentato da 19 a 23. GRUPPO 2007 2006 2005 2 / 23 = 0,09 2 / 19 = 0,10 2 / 23 = 0,09 Percentuale di fatturato investita in R&D Il calcolo di questo indicatore può essere effettuato prendendo come riferimento per le attività di R&D due diversi perimetri di costi. Considerando un perimetro costi allargato, che comprende i costi di sviluppo prodotto (Direzione Tecnica), di sviluppo processo (industrializzazione) e di realizzazione dei prototipi utilizzati per le prove, l’indicatore si attesta sul 5,4% del fatturato e risulta in crescita rispetto al 2006. Perimetro costi allargato 2007 2006 2005 GRUPPO 5,4% 5,2% 5,9% Se si considera un perimetro costi ristretto, che include solo i costi di sviluppo prodotto, l’indicatore evidenzia per il 2007 una valore del 3,89% sul fatturato e conferma un trend di costante crescita negli ultimi tre anni a conferma, come l’indicatore precedente, dell’impegno della società nelle attività di ricerca e sviluppo. Perimetro costi ristretto GRUPPO 2007 2006 2005 3,89% 3,41% 3,24% Formazione area tecnica L’ indicatore evidenzia il numero di ore di formazione pro-capite erogate al personale dell’area tecnica e nel 2007 risulta in flessione rispetto all’anno precedente, con una media di circa 15 ore a persona, a fronte delle quasi 27 ore del 2006. A differenza di quanto avvenuto nel 2006, infatti, le attività formative dell’area tecnica si sono incentrate nel 2007 su temi fortemente specialistici (disegno secondo norme ISO, sistema di attrito, meccatronica ecc.), coinvolgendo un più ristretto numero di persone in corsi intensivi di breve durata. BREMBO S.p.A. 2007 2006 2005 2.160 / 143 = 15,10 5.566 / 208 = 26,76 6.573 / 285 = 23,70 Bilancio del valore economico, ambientale e intangibile 2007 77 Customer satisfaction area tecnica L’ indicatore di soddisfazione dei clienti relativamente all’area tecnica a livello di Gruppo risulta nel 2007 in sensibile decremento portandosi ad un livello appena discreto. Nel dettaglio, la flessione ha riguardato principalmente la BU Veicoli Commerciali e, in misura minore, la BU Auto, mentre si è registrata una sostanziale stabilità per la BU Moto e un lieve calo per la BU Racing. È in corso un’analisi dettagliata dei dati al fine di identificare con precisione le motivazioni che sono all’origine di questa flessione e definire le azioni correttive appropriate. L’indicatore è il risultato di un’indagine condotta annualmente da una società esterna su un campione di oltre 500 aziende clienti. 2007 GRUPPO 4,0 2006 4,4 In flessione è anche il dato relativo alla Divisione Dischi a causa, principalmente delle prestazioni dei primi mesi dell’anno, mentre negli ultimi mesi la produttività ha registrato un sostanziale miglioramento. A livello di Gruppo, la Produttività Globale è aumentata dello 0,9% rispetto all’anno precedente. Per il 2008, l’obiettivo è incrementare ulteriormente la performance produttiva grazie a specifici e focalizzati piani di miglioramento. Il monitoraggio della Produttività Globale è esteso a tutti gli stabilimenti del Gruppo in Italia e all’estero. Nel calcolo della Produttività Globale, solo dal 2007 la BU Racing si è allineata alle altre realtà produttive (in precedenza utilizzava altri indicatori di efficienza), per cui non è possibile ricavare un dato omogeneo di trend nel triennio. BU 2007 (1) 2005 2005 4,1 1 = scadente, 2 = mediocre, 3 = sufficiente, 4 = discreto, 5 = buono, 6 = ottimo. AUTO 103,7 108,9 100 VECO 95,7 89,1 100 MOTO 107,9 105,1 100 RACINGNDND ND DIV. DISCHI (2) Produttività globale L’ indice di Produttività Globale del 2007 mostra, rispetto a quello del 2006, un andamento differenziato nelle diverse BU. È in crescita nella BU Veicoli Commerciali e nella BU Moto. Risulta invece in flessione nella BU Auto, la cui attività è stata fra l’altro influenzata dall’introduzione di numerose nuove linee di produzione. 78 2006 (1) 87,1 92,8 100 Variazioni intervenute prendendo come base 100 il dato del primo anno considerato. (2) La Divisione Dischi è stata creata nel 2007: i dati 2006-2005 si riferiscono agli stabilimenti di lavorazione dischi della Divisione Industriale, struttura organizzativa oggi non più presente. (1) valore intangibile di brembo Indice di gravità infortuni Indice di non conformità cliente a km. 0 L’indice di Gravità Infortuni indica il numero di giorni totali di assenze per infortunio, rapportato al numero totale dei dipendenti. L’andamento dell’indice, che considera tutti i siti italiani ed esteri incluse le fonderie, conferma anche per il 2007 il trend di costante miglioramento in atto da almeno nove anni, con livelli di prestazione allineati ai migliori indici del settore industriale. Nell’anno in esame 11 stabilimenti su 14 hanno raggiunto gli obiettivi definiti e i rimanenti 3 hanno registrato solo lievi scostamenti. I positivi risultati raggiunti da Brembo su questo fronte, a cui l’azienda attribuisce la massima importanza, testimoniano l’efficacia dell’attività svolta in tutti i siti in tema di gestione del fenomeno infortunistico nonché, in generale, delle tematiche connesse alla sicurezza. Q uesto indicatore esprime il livello qualitativo della produzione e precisa il numero di pezzi giudicati non conformi alle specifiche di fornitura, per ogni milione di pezzi forniti al cliente. La valutazione di conformità o non conformità viene effettuata dal cliente stesso a km. 0 e cioè prima che i veicoli vengano introdotti sul mercato. Ciò è particolarmente importante trattandosi di prodotti che attengono alla sicurezza del veicolo e, quindi, delle persone. Nel 2007 l’indicatore, attestatosi negli anni su livelli di consolidata eccellenza, registra ulteriori miglioramenti per le BU Auto, BU Veicoli Commerciali e BU Moto. Il dato relativo alla Divisione Dischi, così come quello globale di Gruppo, segnala un lieve incremento delle non conformità rispetto al 2006, riconducibile al notevole aumento dei volumi e all’introduzione di nuovi prodotti; in entrambi i casi gli indicatori si mantengono peraltro su livelli di eccellenza e in linea con le migliori aspettative del cliente. 2007 2006 2005 BU 2007 (1) 2006 (1) 2005 GRUPPO 0,73 0,79 1,02 AUTO 91,5 92,9 100 VECO 78,6 142,9 100 MOTO 54,7 55,4 100 RACINGNDNDND DIV. DISCHI (2) 92,1 85,7 100 GRUPPO 83,9 79,3 100 Variazioni intervenute prendendo come base 100 il dato del primo anno considerato (2) La Divisione Dischi è stata creata nel 2007: i dati 2006-2005 si riferiscono agli stabilimenti di lavorazione dischi della Divisione Industriale, struttura organizzativa oggi non più presente. (1) Bilancio del valore economico, ambientale e intangibile 2007 79 Conformità audit clienti I clienti Brembo effettuano nel corso dell’anno numerosi audit presso gli stabilimenti del Gruppo, al fine di verificare la capacità dei processi Brembo di garantire la conformità dei prodotti alle specifiche definite. L’indicatore esprime il numero di audit conclusi con esito positivo rispetto al numero totale di audit eseguiti. Durante il 2007 sono stati effettuati da parte del cliente 62 audit, tutti superati con esito pienamente soddisfacente. GRUPPO 2007 2006 2005 84,1% 83,1% 86,9% 2007 2006 2005 BU 100% 100% 100% Corporate image dipendenti AUTO 100% 100% 100% VECO 100% 100% 100% Questo indicatore valuta la percezione che i dipendenti hanno MOTO 100% 100% 100% 100% 100% 100% DIV. DISCHI 100% 100% 100% GRUPPO 100% 100% 100% RACING (1) (1) La Divisione Dischi è stata creata nel 2007: i dati 2006-2005 si riferiscono agli stabilimenti di lavorazione dischi della Divisione Industriale, struttura organizzativa oggi non più presente. Conformità audit interni La conformità dei processi produttivi di Brembo ai più rigorosi parametri qualitativi internazionali viene costantemente monitorata attraverso audit interni, per i quali viene utilizzato come riferimento lo standard ISO TS 16949, particolarmente severo nel processo di misurazione. 80 L’indicatore a livello di Gruppo mostra nel 2007 un miglioramento rispetto all’anno precedente, confermando valori di conformità che, pur con qualche oscillazione, si mantengono negli anni assolutamente elevati. L’incremento 2007 è dovuto all’implementazione di gruppi strutturati di miglioramento volti a risolvere le principali non conformità che, nel 2006, avevano determinato una flessione dell’indicatore. Le prestazioni delle singole Business Unit si attestano fra l’83% e l’88%. di Brembo rispetto a un elenco di fattori predefinito. Il punteggio globale (su una scala da 1 a 4) rappresenta la media delle valutazioni associate a ogni singolo fattore, il cui dettaglio è ricavabile dal relativo grafico. I dati qui riportati sono uguali a quelli pubblicati nel precedente rapporto, in quanto l’ultima indagine biennale 2007/2008 è stata effettuata nei primi mesi del 2008 ed i risultati non sono ancora disponibili. Le precedenti indagini, sempre condotte da una società esterna coinvolgendo il personale di tutte le sedi e i siti del Gruppo, sono state effettuate nella primavera 2006 (per il biennio 2005/2006) e nel gennaio 2004 (per il biennio 2003/2004). In entrambi i casi la redemption è stata vicina al 50%. Pur con una lieve flessione rispetto ai livelli registrati nell’indagine 2003/2004, Brembo risulta fortemente percepita dai propri valore intangibile di brembo dipendenti come azienda prestigiosa, grande, attenta al cliente, che consegue risultati, competitiva, affidabile, innovativa. Le connotazioni meno percepite riguardano l’essere attenta ai dipendenti, organizzata, unita. 2007/2008 GRUPPO ND 2005/2006 2003/2004 2.95 3,11 1 = valutazione minima, 4 = valutazione massima. brembo vista dai suoi dipendenti 3,4 Prestigiosa 3,5 3,2 Grande 3,2 3,2 Attenta al cliente 3,4 3,1 Consegue risultati 3,3 3,1 Competitiva 3,3 3,1 Affidabile 3,3 3,1 Innovativa 3,2 3,0 In crescita 3,2 2,9 Indipendente 3,0 2,9 Efficiente 3,1 2,5 Unita 2,7 2,5 Organizzata 2,8 2,3 Attenta ai dipendenti 2005/2006 2,4 0 2003/2004 1 2 34 1 = per niente; 4 = molto. Bilancio del valore economico, ambientale e intangibile 2007 81 Capitale Umano Nota di sintesi I dati relativi al Capitale Umano vengono rilevati presso tutte le sedi Brembo nel mondo, grazie a un collaudato sistema integrato di gestione delle risorse umane che rende ugualmente partecipe alla vita dell’azienda tutto il personale operante in 12 paesi di 3 continenti. Nel 2007, il numero di dipendenti è aumentato da 4.703 a 5.304 unità, di cui 2.852 fanno direttamente capo a Brembo S.p.A. e i restanti alle altre società del Gruppo in Italia e all’estero. Gli indicatori 2007 confermano che Brembo è un’azienda nella quale i dipendenti hanno un livello di scolarità piuttosto elevato (mediamente prossimo al diploma di scuola media superiore), il management è decisamente giovane (età media inferiore a 41 anni), l’anzianità aziendale e la presenza femminile fra quadri e dirigenti sono in aumento. Questi segnali corrispondono a una precisa politica aziendale volta all’inserimento di persone con tassi di scolarità sempre più elevati, alla valorizzazione delle competenze del personale femminile, nonché alla promozione del personale interno. Per quanto riguarda la mobilità del lavoro, dagli indicatori emerge un aumento del turnover per tutti i livelli, sia in Italia sia nelle sedi estere. In diminuzione il tasso di ricopertura interna di posizioni aziendali attraverso promozioni o spostamenti; alcune eccezioni, anche percentualmente sensibili, si registrano presso le società e le sedi estere. 82 valore intangibile di brembo Livello medio di leadership del management L’ indicatore esprime il livello di leadership attribuito al management dai dipendenti ed emerge da un’indagine condotta ogni due anni su tutti i lavoratori del Gruppo, in Italia e all’estero, da una società esterna. I dati qui riportati sono uguali a quelli pubblicati nel precedente rapporto, in quanto l’ultima indagine biennale 2007/2008 è stata effettuata nei primi mesi del 2008 e i relativi risultati non sono ancora disponibili. Le precedenti indagini sono state effettuate nella primavera 2006 (per il biennio 2005/2006) e nel gennaio 2004 (per il biennio 2003/2004). In entrambi i casi la redemption è stata vicina al 50%. Il 69% dei dipendenti esprime una valutazione positiva del management, con un indicatore di apprezzamento globale che risulta, tuttavia, in lieve flessione rispetto ai livelli registrati nell’indagine 2003/2004. In un set di valutazione che considera diverse caratteristiche manageriali (quali: prestigio, capacità di guardare al futuro, attenzione per l’azienda, competenza, efficienza, correttezza, innovazione, fedeltà), il livello di leadership risulta al primo posto fra le doti riconosciute al management Brembo, unitamente al livello di competenza, capacità di guardare al futuro, interesse per l’azienda. 2007/2008 GRUPPO ND 2005/2006 2003/2004 2,78 2,84 Età media del management L’ indice, che individua la media dell’età anagrafica del management, viene calcolato in Italia su dirigenti e quadri e su livelli equivalenti all’estero. Brembo si conferma azienda con un management decisamente giovane, con un’età media di poco inferiore ai 41 anni. L’andamento dell’età media rilevato nell’ultimo triennio, conferma una sostanziale stabilità di questo indicatore, con lieve tendenza verso un’ulteriore diminuzione. Per quanto riguarda il management italiano, l’età media rilevata nel 2007 è pari a 43,5 anni, superiore alla media del Gruppo e con un lieve invecchiamento rispetto ai 41,31 anni dello scorso anno. Fra le sedi estere di Brembo il management più “giovane” si trova in Brembo North America, dove l’età media è di 34 anni, mentre il management più “anziano” è in Spagna, con un’età media di 55,6 anni. In generale i valori rilevati nei vari paesi risultano pressoché invariati rispetto all’anno precedente. GRUPPO 2007 2006 2005 40,79 41,50 41,70 1 = valutazione minima, 4 = valutazione massima. Bilancio del valore economico, ambientale e intangibile 2007 83 Indice sintetico di scolarità dipendenti Percentuale di ricopertura con crescita interna L’ indice sintetico di scolarità rappresenta, in forma numerica, il grado di educazione scolastica delle risorse umane operanti in azienda, attribuendo un valore decrescente da 4 a 1 ai dipendenti rispettivamente in possesso di laurea, diploma di scuola media superiore, diploma di scuola media inferiore, licenza elementare. Il dato che ne risulta, dice che il livello medio di scolarità dell’azienda si attesta intorno al diploma di scuola media superiore (o titolo equivalente negli altri paesi) e nel 2007 è sostanzialmente allineato a quello dell’anno precedente. Il dato di Gruppo 2007 (14,55%) risulta inferiore rispetto a quello all’anno precedente ed evidenzia un trend di costante diminuzione nell’ultimo triennio. A livello paese, si segnala un arresto del trend di crescita in Italia, che è stato costante fin dalle prime rilevazioni del 1999. Tale arresto segnala essenzialmente la fase matura della scolarizzazione delle risorse italiane e sarà modificabile qualora si verifichino sostanziali cambiamenti nel rapporto numerico tra diretti di produzione e staff. In Italia il dato (13,10%) è inferiore alla media di Gruppo ed è notevolmente diminuito rispetto al 2006 a causa di un ampio numero di posizioni aperte (più del doppio rispetto allo scorso anno), oltre che in relazione al fatto che il Piano Industriale è ormai concluso e, quindi, è diminuito il numero di risorse interne che necessitano di una nuova ricollocazione. Per quanto riguarda gli altri paesi, si registrano dati molto simili al 2006, con lievi variazioni sia in crescita sia in diminuzione. In particolare, l’indicatore di scolarità è diminuito leggermente in Spagna e in Messico, dove la flessione è probabilmente da attribuire ad una più attenta analisi nella modalità di calcolo utilizzata per la rilevazione. Gli indici registrano, invece, variazioni positive in tutte le altre sedi: gli aumenti più significativi si rilevano in Giappone e Brasile. A livello internazionale, l’indicatore registra, invece, situazioni di crescita anche sensibile come, ad esempio, nei due siti polacchi (con indici che vanno dal 33,33% di ricoperture a Czestochowa al 19,2% di Dabrowa) e nelle sedi messicana e brasiliana, con percentuali raddoppiate rispetto al 2006. 2007 2006 2005 GRUPPO 2,64 2,61 2,75 1 = licenza elementare, 4 = laurea. 84 L’ indicatore esprime la percentuale di posizioni aziendali ricoperte con promozioni o spostamenti interni di personale, rispetto al totale delle posizioni aziendali coperte nell’anno. La rilevazione viene effettuata annualmente (per la prima volta nel 2004 a livello mondo), con riferimento a tutte le posizioni aperte per quadri, impiegati e operai non direttamente dedicati alla produzione. GRUPPO 2007 2006 2005 14,55% 20,93% 37,16% valore intangibile di brembo Indice di policompetenza S i intende per policompetenza un processo continuo di formazione dell’operatore allo svolgimento della propria mansione, al set-up e alla manutenzione di primo livello. Un operatore è policompetente se ha valutazione massima in tutte le tre funzioni. L’indicatore esprime un elemento di flessibilità, segnalando in quale misura gli operatori di produzione possiedano competenze che vanno oltre la normale conoscenza della postazione di lavoro e sappiano svolgere attività che richiedono specifiche esperienze e conoscenze. L’indicatore mostra, anche nel 2007, un decremento, che risulta fortemente superiore a quello già registrato nel 2006 rispetto all’anno precedente. Tale decremento è in parte riconducibile sia alla mancata rilevazione in alcune Business Unit, per motivi di carattere tecnico e informatico, sia all’inserimento di nuovo personale in alcuni stabilimenti del Gruppo, in particolare nei siti di Czestochowa e Dabrowa in Polonia. GRUPPO 2007 2006 2005 15,64% 42,80% 50,60% Indice di polivalenza Si definisce polivalente un operatore in grado di operare, su almeno due diverse postazioni di lavoro; la valutazione avviene attraverso 4 fasi successive, superate le quali l’operatore viene giudicato polivalente. Il dato 2007 segnala una forte flessione rispetto al 2006 e conferma un trend di costante diminuzione nell’ultimo triennio. La spiegazione di questo trend è riconducibile a diversi fattori: in primo luogo, nell’ultimo biennio è cambiato il perimetro di calcolo dell’indice; in secondo luogo, nel 2007 in molti stabilimenti/reparti non è stato possibile procedere con l’esame del livello di flessibilità degli addetti; infine, l’alto turnover del personale presso alcuni siti esteri, soprattutto negli stabilimenti polacchi, si traduce in una oggettiva difficoltà nel formare operatori polivalenti. GRUPPO 2007 2006 2005 28,74% 46,19% 63,04% Percentuale di fatturato investita in formazione Nel 2007, la percentuale di fatturato investita in formazione (0,12%), risulta essere leggermente superiore a quella dell’anno precedente, recuperando in parte la forte diminuzione registrata dal 2005 al 2006, in relazione alla scelta di privilegiare in Italia corsi con docenza interna e di fare ricorso, nelle sedi estere, alla formazione finanziata da Fondi Nazionali o Europei. Le iniziative formative nel 2007 sono state 312, articolate in 583 sessioni, per un totale di 25.220 ore di formazione, erogate ad oltre 3.300 partecipanti appartenenti a tutte le sedi italiane ed estere del Gruppo. A livello di sedi estere il tasso più elevato di investimento in formazione in rapporto al fatturato si registra in Messico e negli Stati Uniti (0,21%), mentre la Spagna registra il tasso più basso (0,05%). Il maggior incremento annuo si è verificato in Brasile, dove l’indicatore è passato dallo 0,03% del 2006 allo 0,13% del 2007. GRUPPO 2007 2006 2005 0,12% 0,09% 0,21% Bilancio del valore economico, ambientale e intangibile 2007 85 Formazione e valorizzazione delle risorse umane in Brembo Brembo presta, da sempre, grande attenzione alla crescita e alla valorizzazione delle risorse umane ed ha fatto di questo aspetto uno dei suoi punti di forza. Nel 2007 le attività di formazione hanno seguito due filoni paralleli. Da una parte sono stati lanciati e condivisi la Carta dei Valori e il nuovo Modello delle Competenze: due strumenti che, insieme al Codice Etico, danno fondamento al patrimonio comune di principi, valori e comportamenti di chi agisce all’interno del Gruppo. Dall’altra, è continuato l’impegno formativo indirizzato allo sviluppo delle competenze, sia di tipo tecnico–specialistico sia di tipo gestionale, per anticipare le reali esigenze di business e favorire la crescita professionale di tutte le persone. L’offerta formativa si è strutturata in tre tipologie di interventi: un “catalogo” di corsi standard aperti a tutti e orientati ad accrescere le competenze del modello Brembo; corsi “su misura” finalizzati al raggiungimento di particolari obiettivi strategici; interventi specifici per la gestione e la valorizzazione delle conoscenze che costituiscono il know-how interno. A questi si è aggiunta una serie di interventi di sviluppo individuale, legati ad attività di coaching, particolarmente focalizzati su tematiche quali: la leadership, la gestione dei collaboratori e le relazioni interpersonali. Sul piano metodologico, oltre a una proposta di corsi in aula, c’è stato un forte investimento per una maggior personalizza- 86 zione delle iniziative formative, anche con momenti di laboratorio, caratterizzati da un numero ridotto di partecipanti e da una continua alternanza tra lavoro d’aula e lavoro “sul campo”. Per il management e il top management, sono stati pensati e realizzati interventi mirati all’acquisizione e allo sviluppo di competenze manageriali di ruolo, prevedendo anche l’implementazione di progetti di business, direttamente connessi alla committenza interna aziendale. Sul fronte dell’innovazione e dell’apertura alle nuove tecnologie, sono stati proposti nuovi strumenti di apprendimento: la Mediateca di auto-sviluppo, uno spazio fisico e virtuale in cui consultare o prendere in prestito materiale per il miglioramento continuo; un sito Intranet dedicato alla formazione e allo sviluppo, sul quale ogni persona appartenente al Gruppo può trovare materiali e documentazioni e anche auto-iscriversi a diverse iniziative formative. In relazione alla crescente presenza internazionale di Brembo, sono stati inoltre predisposti specifici strumenti di autoapprendimento distribuiti in tutte le sedi estere. L’efficacia delle attività di formazione viene monitorata con un nuovo metodo di valutazione, che prevede un test d’ingresso, per mappare le conoscenze possedute prima dell’intervento formativo, e un test d’uscita, che viene confrontato con il primo per evidenziare i gap positivi d’apprendimento. valore intangibile di brembo Indice di soddisfazione dipendenti I dati qui riportati sono uguali a quelli pubblicati nel precedente rapporto, in quanto l’ultima indagine biennale 2007/2008 è stata effettuata nei primi mesi del 2008 e i relativi risultati non sono ancora disponibili. L’indicatore più recente, frutto dell’indagine biennale condotta da una società esterna nella primavera 2006, denota una lieve flessione rispetto al biennio precedente, scontando effetti riconducibili al Piano Industriale attuato in Italia nel 2005, che ha portato alla chiusura di due siti. Per quanto riguarda gli altri paesi, il livello di soddisfazione più elevato si registra in Messico (3,09), mentre Spagna e Polonia registrano i livelli più bassi. In generale, le punte di maggiore soddisfazione vengono rilevate fra i neo assunti e fra quanti lavorano in Brembo da oltre 16 anni. L’analisi del dato delinea inoltre un andamento fortemente correlato al ruolo delle persone in azienda, con un livello di soddisfazione tanto più elevato quanto maggiore è il livello di inquadramento. 2007/2008 GRUPPO ND 2005/2006 2003/2004 2,77 2,88 1 = valutazione minima, 4 = valutazione massima. Percentuale di presenza femminile nel management Nel management di Brembo, la percentuale di presenza femminile nel 2007 ha superato di poco il 9% e, se pur in costante aumento, mostra ancora un’azienda fortemente ancorata a una tradizione di management maschile, secondo una connotazione abbastanza tipica del settore di appartenenza. Il numero di donne annoverate nel gruppo dei quadri e dirigenti è pari a 23, di cui 15 operanti in Italia e 8 all’estero, su un totale di 251. Rispetto al 2006 l’incremento è stato di 3 unità: 2 negli Stati Uniti e 1 in Messico. GRUPPO 2007 2006 2005 9,16% 8,70% 7,30% Turnover dipendenti L’indicatore esprime la percentuale di dipendenti che hanno lasciato l’azienda nell’arco dell’anno, rapportata al numero totale dei dipendenti Brembo, in Italia e all’estero, presenti nelle varie fasce (dirigenti e quadri, impiegati, operai). Nella lettura di questi dati va tenuto conto del fatto che il turnover dei vari paesi è fortemente collegato alle abitudini culturali e alle caratteristiche del mercato interno del lavoro. Il turnover di quadri e dirigenti risulta in aumento di 2,2 punti percentuali a livello di Gruppo, passando dal 6,87% del 2006 al 9,06% del 2007. In Italia, dove si concentra circa il 70% del management del Gruppo, il turnover di quadri e dirigenti è stato pari al 9,14% a fronte di un 3,51% del 2006. L’incremento ha probabilmente risentito della ripresa del mercato del lavoro che, nel 2007, ha favorito la mobilità dei manager. Il dato globale riferito alle sole sedi estere risulta invece in diminuzione, passando dal 9,68% del 2006 all’8,86% del 2007, con alcuni paesi come il Giappone e il Regno Unito dove il turnover è stato pari a zero. Bilancio del valore economico, ambientale e intangibile 2007 87 Anche fra gli impiegati si registra un aumento del turnover a livello di Gruppo in misura sostanzialmente analoga a quella di quadri e dirigenti, con un dato che passa dal 7,63% del 2006 al 10,06% del 2007. Come per i quadri e dirigenti, anche in questo caso l’incremento trova spiegazione nella generale ripresa del mercato del lavoro, oltre che nella crescente notorietà del gruppo Brembo, che rende le risorse interne particolarmente richieste da altre aziende. Per quanto riguarda le sole sedi estere, il dato globale segna un 15,75% a fronte del 13,27% dell’anno precedente, con una punta minima in Spagna, dove il turnover è stato pari al 5,36%. In crescita anche il turnover degli operai il cui dato, a livello di Gruppo, passa dal 12,49% del 2006 al 14,55% del 2007, con un aumento di poco superiore ai 2 punti percentuali. In Italia il turnover degli operai ha avuto una crescita inferiore a quella registrata nell’intero Gruppo, passando dal 10,37% al 11,58%. Nelle sedi estere, il dato globale riferito al 2007 fa registrare un 18,18% rispetto al 15,41% dell’anno precedente. La punta massima si è registrata, come già nel 2006, nella sede spagnola dove, peraltro, il tasso è sceso al 25,95% rispetto al 44,95% dell’anno precedente. Anche in Polonia si sono registrate percentuali particolarmente elevate di turnover (nel sito di Dabrowa il 28,6%), dovute a due ordini di motivi: il forte trend di crescita economica del paese, che rende il mercato del lavoro particolarmente fluido, nonché l’apertura nel 2005 dei mercati inglesi e irlandesi ai lavoratori polacchi; fattore, quest’ultimo, che ha creato, anche nel 2007, forti dinamiche migratorie verso Regno Unito e Irlanda. 88 GRUPPO 2007 2006 2005 9,06% 6,87% 3,67% IMPIEGATI 10,06% 7,63% 7,35% OPERAI 14,55% 12,49% 11,91% DIRIGENTI E QUADRI Anzianità aziendale media dei dipendenti Considerando tutto il personale di Brembo, a livello di Gruppo, l’anzianità aziendale media cresce nel 2007 rispetto al 2006 e arriva a sfiorare i 7 anni. In Italia, il dato rimane superiore a quello di Gruppo ma non aumenta nel 2007 rispetto al 2006, attestandosi a 8,5 anni. Le sedi estere, escluso il Messico (9 anni), registrano tassi di anzianità aziendale molto più bassi, che vanno dai 4,2 anni del Brasile a 1,9 della sede di Dabrowa, in Polonia, dove l’entrata in funzione della nuova fonderia Brembo nel 2006 ha attirato nuove risorse umane. Per dirigenti e quadri l’anzianità aziendale risulta in costante aumento nell’ultimo triennio e nel 2007 si attesta poco al di sotto dei 10 anni, a conferma di un sostanziale consolidamento del management Brembo. GRUPPO 2007 2006 2005 TOTALE DIPENDENTI 6,98 6,16 6,33 DIRIGENTI E QUADRI 9,73 9,15 8,34 valore intangibile di brembo Quadro riassuntivo degli indicatori del valore intangibile L a tabella elenca i 29 indicatori nella successione in cui sono presentati nel rapporto e precisa, per ciascuno di essi, l’area di appartenenza (capitale relazionale, capitale strutturale, capitale umano), la modalità di rilevazione (interna o a cura di società esterne) e la frequenza di rilevazione dei dati (trimestrale, semestrale, annuale, biennale). Per una facile e veloce consultazione, la tabella riporta inoltre il numero di pagina in cui ogni singolo indicatore viene presentato in dettaglio. Area Indicatore Modalità di rilevazione Frequenza di rilevazione Pagina CAPITALE RELAZIONALE Quota di mercato Customer satisfaction Corporate image clienti Indice di penetrazione most relevant customer Indice di concentrazione fatturato Percentuale di fatturato investita in marketing e comunicazione esterna interna società esterna società esterna interna interna interna semestrale annuale annuale semestrale annuale annuale 70 71 72 73 74 74 CAPITALE STRUTTURALE Numero di brevetti attivi e in produzione / Numero di brevetti depositati e attivi Delibere Tecniche / Organico Direzione Tecnica Numero di progetti innovativi trasferiti allo sviluppo applicativo / Organico Innovazione Percentuale di fatturato investita in R&D Formazione area tecnica Customer satisfaction area tecnica Produttività globale Indice di gravità infortuni Indice di non conformità cliente a km. 0 Conformità audit clienti Conformità audit interni Corporate image dipendenti interna trimestrale interna trimestrale interna trimestrale internaAnnuale internaAnnuale interna annuale interna trimestrale interna trimestrale interna trimestrale interna annuale interna trimestrale società esterna biennale 76 76 77 77 77 78 78 79 79 80 80 80 CAPITALE UMANOLivello medio di leadership del management Età media del management Indice sintetico di scolarità dipendenti Percentuale di ricopertura con crescita interna Indice di policompetenza Indice di polivalenza Percentuale di fatturato investita in formazione Indice di soddisfazione dipendenti Percentuale di presenza femminile nel management Turnover dipendenti Anzianità aziendale media dei dipendenti società esterna interna interna interna interna interna interna società esterna interna interna interna 83 83 84 84 85 85 85 87 87 87 88 annuale annuale annuale annuale trimestrale trimestrale annuale biennale annuale trimestrale annuale Bilancio del valore economico, ambientale e intangibile 2007 89 Dietro ogni traguardo, una nuova partenza. Palmares 2007 BREMBO Sistemi frenanti AUTO Formula 1 Raikonnen - Scuderia Ferrari F2007 (Pilota) Scuderia Ferrari - F2007 (Costruttore) American Le Mans Series LMP1 Capello / Mc Nish - Audi Sport North America - Audi R10 TDI GT2 Melo / Salo - Risi Competizione - Ferrari F430 Berlinetta GT2 European Le Mans Series LMP1Lamy / Sarrazin - Peugeot Sport - Peugeot 908 HDI FAP LMP2Erdos / Newton - RML - MG Lola EX264 GT1Ortelli / Ayari - Oreca - Saleen S7R GT2Bell / Bruni - Virgo Motorsport - Ferrari F430 Berlinetta GT2 FIA GT GT1Biagi - Vitaphone Racing - Maserati MC12 GT2Vilander / Müller - AF Corse - Ferrari F430 Berlinetta GT2 GT3Vannelet / Moser - Kessel Racing - Ferrari 430 GT3 GT OPEN GTA Camathias / Lietz - Autorlando Sport - Porsche 997 GT3 RSR GTB Giudici - Giudici - Maserati Light GTS Romagnoli - Scuderia La Torre - Viper Coupe 24h Le Mans LMP1 Werner / Pirro / Biela - Audi Sport North America - Audi R10 TDI GT1Brabham / Rydell / Turner - Aston Martin Racing - DB9-R GT1 GT2Long / Lietz / Narac - Imsa Performance - Porsche 997 GT3 RSR NASCAR Nextel Cup Jimmie Johnson - Hendrick Motorsports Chevrolet NASCAR Busch Series Carl Edwards - Roush Fenway Racing Ford NASCAR Craftsman Truck Series Ron Hornaday - Kevin Harvick Racing Chevrolet Grand-Am Rolex Sports Car Series GTDirk Werner - Farnbacher Loles Motorsports Porsche GT3 Speed World Challenge Manufacturers’ Championship GTTeam Cadillac (Costruttore) ARCA RE/MAX Series Frank Kimmel - Clement Racing Ford Palmares 2007 AP RACING Sistemi frenanti e frizioni AUTO Freno Frizione Single Seater Formula Formula 1 Raikonnen - Scuderia Ferrari F2007 (Pilota) Scuderia Ferrari - F2007 (Costruttore) IRL Franchitti - Andretti Green Racing Indy 500 Franchitti - Andretti Green Racing GP2 Glock - iSports International A1 GPTeam Germany Formula Nippon µ Matsuda - Mobilecast Team Impul µ µ µ µ µ µ Formula 3 BritishAsmer - Hitech Racing European Grosjean - ASM Formula 3 µ µ NASCAR Nextel Cup (Short Tracks & Road Course) Jimmie Johnson - Hendrick Motorsports Chevrolet Craftsman Truck (Short Tracks) Ron Hornaday - Kevin Harvick Incorporated µ µ Late Model ACT Jean Paul Cyr - Chevrolet ARCA WestLewis - Chevrolet PASS South Series Rowe - Chevrolet CRA Gabehart - Chevrolet Hoosier Cup AACS Scofield - Chevrolet µ µ µ µ µ GT Le Mans 24Hr GT1 ClassBrabham & Rydell - AM Racing Aston Martin DB9R LMP2 ClassBuncombe, Hancock & Timpany - Binnie Motorsport - Lola 05/40 LMS LMP2Erdos & Newton - RML Lola ALMS LMP2 Class Dumas & Berhard - Penske Racing ALMS GT1 Class Gavin & Beretta - Pratt & Miller ALMS GT2 Class Melo & Salo - Risi Competizione µ µ µ µ µ Japanese Super GT 500 Class Ito & Firman - Autobacs Racing Team Aguri Japanese Super GT 300 Class Oshima & Ishiura - Toy Story Racing APR MR-S µ µ µ µ µ µ µ µ Touring Car British Giovanardi - VX Racing - Seat Sport - Seat Leon DTMEkström - Audi A4 WTC Priaulx - BMW Motorsport Australian V8 SupercarsTander - Toll HSV Dealer Team µ µ µ µ µ µ µ Rally WRC Loeb - Xsara WRC P-WRC Arai - STi Subaru Impreza Middle East ChampionshipAl-Attiyah - STi Subaru Impreza µ µ Moto Campionato Spagnolo SBK (CEV)De Gea - BQRSuzuki GSXR1000 µ µ BREMBO Sistemi frenanti MOTO Campionato Motomondiale Classe MotoGP Casey Stoner - Ducati Campionato Motomondiale Classe 250cc Jorge Lorenzo - Aprilia Campionato Motomondiale Classe 125cc Gabor Talmacsi - Aprilia Campionato Mondiale Superstock Niccolò Canepa - Ducati Campionato Americano SBK AMA Ben Spies - Suzuki Gara Endurance 8 ore di Suzuka Kosuke Akiyoshi / Yukio Kagayama - Suzuki Campionato Inglese SBK (BSB) Ryuichi Kiyonari - Honda Campionato Mondiale Enduro Classe E1 Juha Salminem - KTM Campionato Mondiale Enduro Classe E3 Ivan Cervantes - KTM Campionato Mondiale Supermotard S1 Adrien Chareyre - Husqvarna Campionato Mondiale Supermotard S2 Gérald Delephine - Husqvarna Palmares 2007 MARCHESINI Ruote MOTO Campionato Motomondiale Classe MotoGP Casey Stoner - Malboro Ducati - Ducati Campionato Motomondiale Classe 250cc Jorge Lorenzo - Fortuna Aprilia - Aprilia Campionato Motomondiale Classe 125cc Gabor Talmacsi - Bancaja Aprilia - Aprilia Campionato Mondiale SBK Yamaha (Costruttore) Campionato Italiano SBK (CIV) Marco Borciani - Ducati Sterilgarda - Ducati Campionato Italiano 125GP (CIV) Roberto Lacalendola - Ellegi Racing Aprilia Campionato Spagnolo SBK (CEV) Jose David De Gea - Team BQR Suzuki Campionato Inglese SBK (BSB) Ryuichi Kiyonari - HM Plant Honda - Honda Campionato Inglese 125GP Luke Jones - KGD Honda Campionato Mondiale Enduro Vincent Philippe, Matthieu Lagrime, Julien Da Costa - Sert Suzuki 24h LeMans William Costes, Guillaume Dietrich, Max Neukirchner - Sert Suzuki Campionato AMA Formula Extreme Josh Hayes - Erion Honda Campionato AMA Supermoto Mark Burkhart - Graves Motorsports Yamaha BREMBO S.p.A. Headquarters c/o Parco Scientifico Tecnologico Kilometro Rosso Viale Europa, 2 - 24040 Stezzano (BG) Italia Tel. +39 035 605.2111 - www.brembo.com E-mail: [email protected] - [email protected] Pubblicazione a cura della Direzione Comunicazione e Relazioni Istituzionali di Brembo S.p.A. Supporto tecnico-scientifico e consulenza redazionale: Fausto Carnevali e Carlo Luison - C·Consulting snc (Milano) Progetto Grafico: Mercurio Srl (Milano) Realizzazione e stampa: Secograf Srl (Milano) Stampato su carta ecologica riciclata Freelife Fedrigoni