bilancio del valore economico, ambientale e intangibile

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bilancio del valore economico, ambientale e intangibile
bilancio
del Valore
economico,
ambientale
e intangibile
2007
Indice
Lettera agli Stakeholders
6
Cariche Sociali
9
Conoscere Brembo
11
L’azienda
12
Una storia di eccellenza
14
Principi e valori 16
Codice etico
17
Corporate Governance
18
Valore Economico di Brembo
25
Sintesi dei Risultati del Gruppo
26
Contesto macroeconomico e mercati valutari
28
Attività dell’azienda e mercato di riferimento
29
Ricavi per applicazione e area geografica
31
Investimenti 32
Risultati consolidati di Brembo
33
Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio 38
Andamento del titolo di Brembo S.p.A.
39
Relazioni con gli investitori e Internal Dealing
41
Valore Ambientale di Brembo
43
Politica integrata sicurezza e ambiente
44
Gestione sicurezza e ambiente
46
Evoluzione gestionale per la salute e sicurezza
49
Salute e sicurezza: dai rischi alle performance
51
Impatto ambientale delle attività di Brembo
54
Indicatori ambientali delle attività di Brembo
55
Raggiungimento obiettivi ambientali 2007
59
Principali obiettivi sicurezza e ambiente per il 2008
63
Valore Intangibile di Brembo
65
Modalità di misurazione dell’intangibile
66
Capitale relazionale
69
Capitale strutturale
75
Capitale umano
82
Quadro riassuntivo degli indicatori del valore intangibile
89
Palmares 2007
91
Bilancio del valore
economico, ambientale e intangibile 2007
LETTERA
agli Stakeholders
Gentili Signore e Signori,
per il quarto anno consecutivo Brembo si presenta a voi con un rapporto
annuale che affianca il tradizionale Bilancio d’esercizio e che illustra, con
dati e informazioni, la capacità dell’azienda di creare valore non solo in
un’ottica economica ma anche sotto il profilo sociale, ambientale, di
tutela del lavoro, di valorizzazione delle risorse umane, di capacità di
crescita e di innovazione.
Quest’anno abbiamo voluto integrare questo rapporto con un ulteriore
tema di approfondimento: la sicurezza sul lavoro. Un tema di grande rilievo
a cui Brembo ha sempre dedicato la massima attenzione, tanto da aver
raggiunto, anche su questo fronte, risultati che ci pongono fra le aziende
più “virtuose” del nostro settore. Un ambito che ci vede quotidianamente
impegnati con programmi di formazione a tutto il nostro personale, con
investimenti per un’attenta gestione della sicurezza, con l’aggiornamento
costante di sistemi e procedure volti a minimizzare qualsiasi tipo di rischio
potenziale nei nostri stabilimenti, in Italia e all’estero.
Per Brembo la salute, la sicurezza individuale e collettiva, così come
il rispetto dell’ambiente sono requisiti inalienabili di quella che noi
consideriamo la nostra politica di sviluppo sostenibile, a cui orientiamo le
decisioni aziendali e i comportamenti individuali. L’attenzione del Gruppo
a questi temi si rivolge a 360 gradi a tutti i nostri siti nel mondo, con
un approccio che non si limita al più rigoroso rispetto delle normative,
ma ci vede volontariamente impegnati in programmi e iniziative volte
a ridurre al minimo qualsiasi tipo di impatto sull’ambiente, a ottenere
risparmi energetici, a limitare la produzione di rifiuti, a ottimizzare il
recupero e il riciclo dei materiali.
Analogo impegno dedichiamo da sempre all’innovazione, un altro
aspetto di quel patrimonio intangibile fatto di metodo, di creatività, di
tenacia, che è alla base del nostro modo di operare e che è
il motore del nostro successo. Nel 2007 è entrato in piena
operatività il nuovo Centro Ricerche e Sviluppo di Brembo
presso il Parco Scientifico Tecnologico Kilometro Rosso di
Stezzano, nei pressi di Bergamo, dove da maggio abbiamo anche
trasferito il quartier generale del Gruppo.
Si tratta di un Centro di avanguardia, dedicato anche
agli studi sulla meccatronica e la sensoristica, accanto al
quale hanno sede i laboratori di Brembo Ceramic Brake
Systems, la joint venture costituita fra Brembo e Daimler
per lo studio e la produzione degli avanzatissimi dischi
freno in materiale ceramico composito, montati dai più
esclusivi modelli di auto sportive. La presenza all’interno
del Parco Scientifico Tecnologico Kilometro Rosso, che
ospita e ospiterà sempre di più in futuro centri ricerca
anche di altre aziende, testimonia quanto Brembo creda
nella contaminazione tra saperi e conoscenze di ambiti
e culture aziendali diversi, quale metodo per produrre
nuove idee e soluzioni.
Guardando al 2007 non possiamo non sottolineare che è
stato un anno particolarmente importante, che ha visto
l’azienda accelerare ulteriormente la propria crescita e
raggiungere nuovi traguardi, in termini sia economici
sia di presenza industriale e commerciale a livello
internazionale. Abbiamo portato a compimento un vasto
piano di sviluppo, riorganizzazione e rinnovamento della
nostra struttura produttiva, che ci vede oggi presenti con
siti industriali in 10 paesi di 3 continenti: Europa, Asia e
Americhe. Una dislocazione strategica, che ci consente
di presidiare sia i tradizionali mercati dell’industria
automobilistica, quali l’Europa Occidentale, gli Stati Uniti
e il Giappone, sia i mercati emergenti e in più rapida
crescita quali l’Europa dell’Est, il Brasile, l’India e la Cina.
Abbiamo acquisito negli Stati Uniti la Divisione Freni di
Hayes Lemmerz International, leader nella lavorazione
meccanica di dischi freno per i maggiori produttori di
auto nordamericani e per alcuni componentisti. Abbiamo
siglato, in Italia, un’intesa con gli azionisti di Sabelt,
leader nella produzione di cinture di sicurezza e sistemi
di sicurezza per il racing e per l’infanzia, tramutatasi
all’inizio del 2008 in un accordo di joint venture
finalizzato ad acquisire l’azienda attraverso una nuova
società denominata Brembo Performance, di cui Brembo
controlla il 70% del capitale. Sul fronte commerciale
abbiamo definito nuovi accordi di fornitura con Toyota,
con BMW Auto e con Harley-Davidson, garantendoci
importanti commesse anche per gli anni a venire.
Il dinamismo di Brembo, unito allo sforzo di grande
efficientamento che l’azienda ha sostenuto negli ultimi
anni, ha avuto un diretto riscontro nei risultati dell’intero
Gruppo, che ha chiuso anche il 2007 con una crescita
ampiamente superiore al nostro mercato di riferimento.
Rispetto all’esercizio precedente, i ricavi delle vendite
Brembo sono aumentati del 13,1%, sfiorando i 912
milioni di euro; il margine operativo lordo è cresciuto
del 15,2% ed è pari a circa 137 milioni di euro; l’utile
netto è cresciuto di oltre il 40%, superando i 60 milioni
di euro, dopo aver effettuato investimenti per quasi 120
milioni di euro.
Questi, in sintesi, i principali risultati economici 2007.
Ma ci sono altri indicatori sui quali vogliamo essere
valutati. Il rispetto dell’ambiente, dell’uomo, dei valori
socialmente condivisi. Le condizioni di lavoro del nostro
personale, la salvaguardia della salute, la creazione di
opportunità di crescita per ciascuna delle 5.300 persone
che quotidianamente contribuiscono con motivazione,
entusiasmo e capacità al successo di Brembo. A questi
aspetti sono soprattutto dedicate le pagine che seguono.
E tutti noi confidiamo che il valore di Brembo possa
essere sempre più apprezzato anche sotto questo profilo.
Buona lettura.
Il Presidente
Ing. Alberto Bombassei
Cariche sociali
L’Assemblea degli Azionisti della capogruppo Brembo S.p.A. del 29 aprile 2005 ha deliberato in merito al rinnovo delle cariche sociali per
il triennio successivo (2005 – 2007). Al 31 dicembre 2007 l’attribuzione delle stesse risulta come segue:
Consiglio Di Amministrazione
Presidente
Alberto Bombassei (1) (6)
Amministratore Delegato
Stefano Monetini (2) (6)
Consiglieri
Paolo Biancardi (3)
Cristina Bombassei (4) (6) (8)
Giovanni Cavallini (3)
Giancarlo Dallera (3) (7)
Giovanna Dossena (5)
Andrea Gibellini (5)
Umberto Nicodano (5)
Giuseppe Roma (3)
Matteo Tiraboschi (4) (6)
Collegio S indacale
Presidente
Sergio Mazzoleni
Sindaci effettivi
Enrico Cervellera
Andrea Puppo
Sindaci supplenti
Giuseppe Marangi
Mario Tagliaferri
Società
di
Revisione
PricewaterhouseCoopers S.p.A. (9)
Comitati
Comitato per il Controllo Interno Giuseppe Roma (Presidente)
Giancarlo Dallera
Giovanna Dossena
Comitato per la Remunerazione
Umberto Nicodano (Presidente)
Paolo Biancardi
Giovanni Cavallini
Organismo di Vigilanza
Giovanna Dossena (Presidente)
Andrea Gibellini
Alessandra Ramorino
(1) Al Presidente spetta la rappresentanza legale della società; gli sono altresì attribuiti i poteri
di ordinaria e straordinaria amministrazione, salvo le limitazioni di legge e di statuto.
(2) All’Amministratore Delegato sono attribuiti alcuni poteri di ordinaria amministrazione in
Brembo S.p.A.; lo stesso riveste anche la carica di Consigliere in una società del Gruppo.
(3) Corporate Governance – Amministratori non esecutivi e indipendenti – come da Regolamento Borsa Italiana per Segmento STAR art. 2.2.3, gli stessi amministratori rispettano altresì i
requisiti di indipendenza previsti dal Manuale di Corporate Governance Brembo S.p.A.
(4)
(5)
(6)
(7)
(8)
Il Consigliere indicato riveste anche cariche in società del Gruppo.
Amministratori non esecutivi.
Amministratori esecutivi.
Il Consigliere riveste anche la carica di Lead Independent Director.
Il Consigliere riveste anche la carica di Amministratore esecutivo preposto a sovrintendere al
Sistema di Controllo Interno.
(9) L’Assemblea degli Azionisti del 27 aprile 2007 ha esteso l’incarico fino all’esercizio 2012.
Brembo S.p.A. Sede Sociale: CURNO (BG) – Via Brembo 25
Capitale Sociale: € 34.727.914,00 – Registro delle Imprese di Bergamo – Codice fiscale (part. IVA) n. 00222620163.
IL FUTURO
è DI CHI LO HA COMINCIATO.
CONOSCERE
BREMBO
L’azienda
Brembo è leader mondiale e innovatore riconosciuto nella
tecnologia dei sistemi frenanti a disco per veicoli ad alte prestazioni. L’azienda, nata nel 1961 a Paladina (Bergamo), opera oggi
in 12 paesi del mondo ed occupa oltre 5.300 dipendenti (erano
4.700 nel 2006), di cui poco meno della metà presso le sedi e le
società estere.
Circa il 9% del personale è composto da ingegneri e specialisti di
prodotto che lavorano nella ricerca e sviluppo, area in cui l’azienda investe il 5,4% del fatturato.
L’attività del Gruppo si articola attualmente su 10 insediamenti
industriali e commerciali in Italia e 21 all’estero (erano rispettivamente 6 e 13 al 31 dicembre 2006), coprendo 3 continenti:
Europa, Asia e Americhe.
La produzione, oltre che in Italia, si realizza in Spagna (Zaragoza),
Polonia (Czestochowa e Dabrowa), Regno Unito (Coventry),
Messico (Puebla e Apodaca), Brasile (Betim), Cina (Nanjing e
Pechino), India (Pune) e USA (Homer – Michigan).
Altre società, situate in Francia (Levallois Perret), Germania
(Leinfelden-Echterdingen), Regno Unito (Londra), Svezia
(Göteborg), USA (Costa Mesa – California) e Giappone (Tokyo),
svolgono attività di distribuzione e vendita.
I prodotti Brembo sono venduti in 70 paesi del mondo e si indirizzano sia al mercato del primo equipaggiamento sia a quello
del ricambio, avendo come principali clienti i più prestigiosi costruttori di autovetture, motocicli e veicoli commerciali a livello
mondiale.
Con oltre 700 campionati mondiali vinti sino ad oggi, Brembo ha
inoltre un’indiscussa supremazia nel settore sportivo, nel quale è
fornitore delle principali case costruttrici di auto e moto da competizione.
12
I marchi con cui il Gruppo è presente sul mercato (oltre a Brembo, AP Racing, AP, Marchesini) coprono un ventaglio di prodotti e
attività complementari e sinergiche.
Tratti distintivi di Brembo sono una forte capacità innovativa
e l’integrazione verticale del processo produttivo, che abbraccia
tutte le fasi della lavorazione. L’azienda ha infatti integrato nel
processo industriale le proprie tre fonderie, ampliando, grazie a
un’approfondita conoscenza della metallurgia, il know-how progettuale relativo ai componenti degli impianti frenanti e generando così una sinergia che ottimizza il ciclo di produzione.
L’assetto organizzativo del Gruppo dal 1° gennaio 2007 è
articolato in 5 macrostrutture di business - Divisione Dischi Freno,
Divisione Sistemi Auto e Veicoli Commerciali, Business Unit Moto,
Business Unit After Market, Performance Group - supportate da
14 Direzioni Centrali.
CONOSCERE BREMBO
STRUTTURA ORGANIZZATIVA DEL GRUPPO BREMBO
Internal Audit
Risorse Umane e Organizzazione
Mercato e Innovazione
Sviluppi Immobiliari
Comunicazione
e Relazioni Istituzionali
Finance
Presidente
Amministratore Delegato
Direttore Generale
Business Development
Acquisti
Tecnologie Sistemi
Advanced R&D
I.C.T.
Qualità e Ambiente
Società Estere
Marketing
Divisione Sistemi
BU Auto / BU Ve.Co.
BU
Moto
Performance
Group
BU
After Market
Divisione
Dischi Freno
Sviluppa e produce
componenti e moduli per
sistemi frenanti per auto,
veicoli commerciali leggeri
e veicoli industriali.
Sviluppa e produce
componenti per
sistemi frenanti
per moto, scooter,
motoslitte e ATV
(All Terrain Vehicles).
Fornisce sistemi frenanti,
impianti frizione
e cerchi ruota a team
di successo partecipanti
ai principali campionati
Racing del mondo:
Sviluppa, produce e
commercializza dischi
freno per auto, veicoli
commerciali e veicoli
industriali medi e pesanti.
Prodotti
Dischi freno
Pinze freno
Pompe freno
Ruote in lega
ABS
Formula 1
GT/WSC
Indy
Nascar
World Rally
Motomondiale
Superbike
Enduro
Cross
Commercializza
dischi freno
e pastiglie
per il mercato
del ricambio auto,
con copertura quasi
totale del parco
circolante
automobilistico
europeo.
Prodotti Auto
Pinze ad elevate
prestazioni
Moduli freno completi
Prodotti Ve.Co.
Pinze freno
Freni di stazionamento
D.I.H.
Prodotti
Dischi freno
Prodotti
Dischi freno
Prodotti BCBS
Componenti per sistemi
frenanti ad elevate
prestazioni
Bilancio del valore
economico, ambientale e intangibile 2007
13
Una storia di eccellenza
14
1961
Emilio Bombassei, padre dell’attuale Presidente di Brembo, fonda a Paladina, a pochi chilometri da Bergamo, un’officina meccanica che ben presto, grazie alle esperienze maturate nei settori meccanico e metallurgico, comincia a lavorare
per clienti come Alfa Romeo.
1964
Brembo inizia a produrre i primi dischi freno italiani diretti al mercato del ricambio; fino ad allora i dischi venivano importati dal Regno Unito. Alla produzione di dischi freno si affianca successivamente la produzione di altri componenti
del sistema frenante. A fine 1965 l’azienda conta 28 dipendenti, compresi i quattro soci fondatori.
1972
Con una fornitura per la Moto Guzzi, il marchio Brembo compare sulle gloriose motociclette prodotte in Italia. In breve
Brembo raggiunge la leadership nel segmento dei sistemi frenanti per le due ruote.
1975
Enzo Ferrari, patron di Maranello, affida alle cure di Brembo la “rossa” più prestigiosa della Formula 1. Per Brembo
è una consacrazione tecnologica e qualitativa e l’avvio di una collaborazione che dura tutt’ora. A fine anno l’azienda
conta 146 dipendenti, con un fatturato di 2,8 miliardi di lire.
1980
Alla gamma di prodotti Brembo si aggiunge una pinza freno per autovetture assai innovativa nel disegno e nel materiale: l’alluminio. Le nuove pinze in alluminio vengono adottate in fasi successive dai produttori di automobili ad alte
prestazioni quali Porsche (ancora oggi fornita al 100% da Brembo), Mercedes, Lancia, BMW, Nissan, Chrysler.
1983
In un’ottica di crescente internazionalizzazione, Brembo concorda l’ingresso nel capitale sociale di Kelsey-Hayes, gruppo multinazionale statunitense attivo nella produzione di sistemi frenanti.
1985
Brembo sceglie di competere anche nel segmento dei freni a disco per veicoli industriali e in breve diventa fornitore
strategico per Iveco, Renault Veicoli Industriali e Mercedes. A fine anno l’azienda conta 335 dipendenti, con un fatturato di 51 miliardi di lire.
1993
Alberto Bombassei, figlio del fondatore Emilio e a sua volta cofondatore dell’azienda, riacquista insieme ai manager di
Brembo la quota azionaria ceduta 10 anni prima a Kelsey-Hayes. Una scelta che punta sul sistema Italia e che fa leva
sulle risorse di management e sulle capacità tecnologiche di Brembo.
1995
Quotazione di Brembo S.p.A. alla Borsa Valori di Milano. Prima certificazione di qualità ISO 9001, per i siti produttivi di
Curno e S. Giovanni Bianco (Bergamo). A fine anno l’azienda conta 1.115 dipendenti, con un fatturato di 331 miliardi
di lire.
1999
Prima in Italia e tra le prime al mondo nel settore automotive, Brembo realizza il Bilancio dell’Intangibile, utilizzato prevalentemente a fini gestionali e parzialmente reso pubblico all’interno del Bilancio d’esercizio. Nello stesso anno è tra le
prime 20 aziende al mondo, unica italiana, nella graduatoria di Forbes delle 300 migliori aziende di medie dimensioni.
2000
Si accelera sull’internazionalizzazione e con società proprie o in joint venture, Brembo si assicura una presenza diretta,
sia produttiva sia commerciale, in Sud Africa, in Cina e nel Regno Unito, dove acquisisce AP Racing, importante produttore di componenti del sistema frenante e di frizioni per auto e moto da competizione. In Italia acquisisce il 70%
della società Marchesini (oggi controllata al 100%), specializzata nella realizzazione di ruote in magnesio per moto da
competizione. Prima certificazione ambientale ISO 14001, per il sito produttivo di Curno.
CONOSCERE BREMBO
2001
Brembo si aggiudica l’Oscar del Bilancio e della Comunicazione Finanziaria per le società quotate. Riceve inoltre il “Ferrari Innovation Award” per aver contribuito all’eccellenza delle prestazioni delle monoposto Formula 1 e delle vetture
Gran Turismo Ferrari e Maserati. AT Kearney assegna a Brembo, per lo stabilimento di Curno, il “GEO Award” (Global
Excellence in Operation), importante riconoscimento che premia i migliori stabilimenti in Europa e nel mondo.
A fine anno l’azienda conta 3.366 dipendenti, con un fatturato di 531 milioni di euro.
2002
Prima azienda in Italia e fra le prime in Europa, Brembo ottiene la certificazione del proprio Sistema di Gestione per la
Qualità secondo la Norma ISO/TS 16949:2002, punto di riferimento per il settore automotive. Il gruppo giapponese
Fuji Heavy Industries Ltd. conferisce a Brembo il “Production Award” per l’eccellenza nella cooperazione e il supporto
nella produzione del modello 2002 della Subaru Impreza.
2003
Brembo vara il Codice Etico per dipendenti e collaboratori e il Codice di Autodisciplina, che recepisce integralmente
il Codice di Autodisciplina per le Società Quotate di Borsa Italiana S.p.A. Per aver ideato e realizzato i dischi freno in
materiale ceramico composito (CCM), Brembo vince il prestigioso “Pace Award”, assegnato ogni anno da Automotive
News e da Cap Gemini Ernts & Young al prodotto più innovativo del mondo nel settore della componentistica auto.
Per lo stesso prodotto Brembo viene premiata anche al Motortec di Madrid. Prima certificazione di sicurezza OHSAS
18001, per il sito produttivo di Curno.
2004
Nel Parco Scientifico Tecnologico Kilometro Rosso di Stezzano (Bergamo) viene inaugurato il nuovo stabilimento di
Brembo Ceramic Brake Systems S.p.A., joint venture con Daimler-Chrysler (oggi Daimler AG) per la produzione degli
avanzatissimi dischi freno in materiale ceramico composito, forniti a Ferrari e Mercedes. Per questo prodotto Brembo
riceve il Compasso d’Oro dalla Fondazione ADI per il Design Italiano. Viene inoltre premiata come “Best Innovator” nel
settore “Product Lifecycle Management” a seguito di un’indagine effettuata da A.T. Kearney, in collaborazione con Il
Sole 24 Ore.
2005
Nell’ambito del Premio Nazionale per la Responsabilità Sociale, patrocinato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche
Sociali, Brembo riceve il primo premio per la categoria “grandi imprese”. A fine anno il Gruppo conta 4.354 dipendenti, con un fatturato di 712 milioni di euro.
2006
A Dabrowa Gornicza, in Polonia, entra in funzione la terza fonderia del Gruppo che, integrandosi allo stabilimento esistente, dà vita a uno dei più avanzati poli tecnologici del disco in Europa. In Cina e in India parte l’attività in due nuovi
insediamenti produttivi, realizzati attraverso joint venture e destinati a servire i costruttori europei e asiatici presenti
nell’area.
2007
Il quartier generale di Brembo viene trasferito da Curno al Parco Scientifico Tecnologico Kilometro Rosso di Stezzano
(Bergamo), dove viene inoltre inaugurato il nuovo Centro Ricerche e Sviluppo dedicato anche alla meccatronica e alla
sensoristica. Negli USA viene acquisita la Divisione Freni di Hayes Lemmerz International, con due stabilimenti ubicati
nei pressi di Detroit (Michigan) e in Messico. In Italia, viene firmata un’intesa con Sabelt, leader nelle cinture di sicurezza e nei sistemi di sicurezza per il racing e per l’infanzia, per un accordo di joint venture finalizzato ad integrare e
sviluppare a livello internazionale i rispettivi business di componenti e accessori per auto e moto. A fine anno il Gruppo
conta 5.304 dipendenti, con un fatturato di 912 milioni di euro.
Bilancio del valore
economico, ambientale e intangibile 2007
15
Principi e valori
I
n Brembo l’agire dell’azienda e di ogni singolo dipendente e collaboratore è improntato al rispetto di principi e valori guida che
sono frutto di un processo di elaborazione e condivisione interna,
che ha coinvolto a vari livelli diverse fasce del personale.
In tali principi e valori si riassume il comune sentire di una comunità aziendale impegnata ad operare in modo eticamente e
socialmente responsabile, secondo criteri di rispetto delle regole,
responsabilità e trasparenza, che sono alla base del prezioso patrimonio di credibilità, affidabilità e reputazione in cui si identifica
il marchio Brembo.
N
el 2007 è stato completato un nuovo processo interno di analisi e definizione dei principi e dei valori guida su cui ciascuno
è chiamato a basare i propri comportamenti in azienda. È stato
inoltre definito un modello delle competenze che si integra con i
valori tramite la cerniera centrale dei principi.
Tale processo è sfociato nell’adozione e divulgazione di una vera
e propria Carta dei Valori condivisa a livello di Gruppo ed a cui
tutti i dipendenti di Brembo, sia in Italia sia all’estero, fanno riferimento.
I Principi e Valori Guida di Brembo
Principio: ETICA
Valore: Responsabilità
Vivere il proprio ruolo da protagonisti, facendosi carico delle
soluzioni attese e delle decisioni da prendere con tempestività,
determinazione, professionalità, credibilità
Valore: Trasparenza
Esprimersi apertamente con chiarezza evitando malintesi e
strumentalizzazioni, con lo scopo di costruire relazioni e rapporti profondi, leali e duraturi, sia all’interno, sia all’esterno
dell’azienda
Principio: QUALITÀ
Valore: Impegno
Fare le cose con passione, condividendo la visione aziendale e
gli obiettivi della propria area di attività.
Valore: Ascolto
Deliziare il cliente interno ed esterno, dando attenzione costante alle sue esigenze anche inespresse.
Principio: PROATTIVITÀ
Valore: Coraggio
Saper affrontare con determinazione situazioni ricche di sfida,
superandone i limiti per coglierne le opportunità.
16
Valore: Cambiamento
Interpretare e condividere il cambiamento come leva di sviluppo del business.
Principio: APPARTENENZA
Valore: Stile
Tenendo presente il massimo rispetto reciproco, ogni persona
Brembo adotta comportamenti misurati e adeguati, tesi a generare un’impressione positiva nell’interlocutore.
Valore: Partnership
Essere propositivi e collaborativi con clienti e fornitori, condividendo obiettivi e piani al fine di soddisfare le reciproche
necessità.
Sentirsi tutti protagonisti dei processi aziendali.
Principio: VALORIZZAZIONE
Valore: Attenzione
Ascoltare e dare feedback, riconoscendo il lavoro ben fatto al
fine di rinforzare prestazione e autostima delle persone.
Valore: Fiducia
Credere nel valore del contributo degli altri e nella loro consapevolezza del valore del nostro.
Valore: Umiltà
Sapersi mettere in discussione, evitare posizioni arroganti, accettare il dialogo.
CONOSCERE BREMBO
Codice etico
Brembo ha come riferimento etico imprescindibile il rispetto
delle leggi, dei regolamenti e di ogni altra disposizione normativa vigente nei paesi in cui opera direttamente o con proprie
società controllate o partecipate.
Dal 2003 l’azienda si è dotata di un Codice Etico, distribuito a
tutti i dipendenti, con il quale sono stati formalizzati gli orientamenti di base ispirati ai principi e ai valori guida che, all’interno
dell’organizzazione, devono informare sia le scelte imprenditoriali
sia la condotta dei singoli collaboratori.
Le disposizioni contenute nel Codice Etico mirano a raccomandare, promuovere o vietare specifici comportamenti, in forma
complementare e aggiuntiva a quanto previsto dalle disposizioni
di legge vigenti nei paesi in cui operano le società del Gruppo.
L’effettiva applicazione delle norme aziendali di condotta recepite
nel Codice Etico è sottoposta al controllo della Direzione Internal
Audit che, anche nel 2007, ha svolto numerose audit presso le
varie società del Gruppo, in Italia e all’estero, al fine di verificare la
corrispondenza dei comportamenti alle politiche e alle procedure
vigenti.
Nel corso del 2007 il Codice Etico, in vigore ormai da un quinquennio, è stato oggetto di un’attenta e approfondita analisi interna, finalizzata ad aggiornarne i contenuti alla luce della crescita internazionale del Gruppo e dei nuovi contesti culturali con cui
oggi interagisce, con l’obiettivo di vararne una versione rinnovata
entro la prima metà del 2008.
Bilancio del valore
economico, ambientale e intangibile 2007
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Corporate governance
La Corporate Governance è il sistema di controllo che deve
tutelare i diritti degli stakeholder, garantendo trasparenza
informativa, correttezza gestionale, efficacia ed efficienza ed
è universalmente considerata lo strumento-caposaldo di una
moderna realtà industriale, frutto della mutata sensibilità sociale
e degli interventi del legislatore riguardo alle relazioni fra etica e
impresa.
•Codice di Autodisciplina Brembo S.p.A.;
•Regolamento del Comitato per la Remunerazione;
•Regolamento del Comitato per il Controllo Interno;
•Istruzioni per la gestione delle operazioni significative e delle
operazioni in conflitto di interesse.
In Brembo il termine Corporate Governance assume non solo
il significato di insieme di regole e procedure che governano i
processi decisionali, di controllo e di monitoraggio della vita
aziendale, ma anche di affermazione di valori ispirati a principi
etici riconosciuti e condivisi, che sono alla base del rapporto di
stima e fiducia che deve permeare ogni singolo aspetto della vita
lavorativa.
Il Manuale di Corporate Governance e l’intero sistema di Corporate Governance Brembo si basano inoltre sulle seguenti fonti interne ed esterne all’azienda:
In quest’ottica, Brembo implementa e migliora costantemente
il proprio modello di Corporate Governance, allineandolo alle
più recenti normative in vigore, approfondendo e sviluppando le
tematiche dell’etica e aderendo in maniera volontaria ai principi
della responsabilità sociale d’impresa.
•Sistema delle Deleghe Brembo S.p.A.;
Anche nel corso dell’esercizio 2007, il sistema di Corporate Governance Brembo ha assicurato, fra l’altro, l’integrale adesione alle
disposizioni del Codice di Autodisciplina delle Società Quotate di
Borsa Italiana S.p.A. (edizione marzo 2006) e ai nuovi requisiti di
appartenenza al segmento STAR.
•Regolamento di attuazione del Decreto Legislativo 24 febbraio
1998, n° 58, concernente la disciplina degli emittenti;
•Decreto Legislativo. n. 303 del 29 dicembre 2006 correttivo del
Decreto Legislativo n. 262/2005 in materia di “Disposizioni per
la tutela del risparmio e la disciplina dei mercati finanziari”;
Manuale di Corporate Governance
•Legge n. 62/2005 di recepimento delle direttive CE relative all’abuso di informazioni privilegiate;
Il sistema di Corporate Governance Brembo trova statuizione in uno
specifico Manuale di Corporate Governance, approvato nella sua 5a
edizione dal Consiglio di Amministrazione il 26 marzo 2008.
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Costituiscono parte integrante del Manuale di Corporate Governance i seguenti documenti nelle loro versioni più aggiornate:
•Statuto Sociale;
•Regolamento Assembleare;
•Procedura per il Trattamento delle informazioni rilevanti e comunicazione all’esterno di documenti e informazioni;
•Procedura di Internal Dealing Brembo S.p.A.;
•Codice Etico Brembo S.p.A.;
•Guida per l’Informazione al Mercato;
•Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n° 58 o Testo Unico della
Finanza;
•Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo di Brembo;
•Procedura relativa alla Modalità di istituzione ed aggiornamento
del registro delle persone che hanno accesso ad informazioni
privilegiate.
CONOSCERE BREMBO
Tutta la documentazione sopra elencata è disponibile presso la
Direzione Legale & Societario di Brembo S.p.A.. Ogni ulteriore informazione può essere richiesta alla funzione Investor Relations
della società ([email protected]).
Il Manuale di Corporate Governance e la Relazione sulla Corporate Governance sono consultabili anche sul sito Internet di Brembo
(www.brembo.com, sezione Investor Relations, area Corporate
Governance).
Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo
Conformemente
a quanto previsto dal Decreto Legislativo
231/2001 (Disciplina della responsabilità amministrativa delle
persone giuridiche, delle società e delle associazioni) e nel rispetto
delle linee guida di Confindustria, Brembo ha predisposto un
Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo che definisce
regole, strumenti e comportamenti da osservare in ambito
aziendale al fine di prevenire eventuali reati e responsabilità
connesse alle disposizioni di cui allo stesso Decreto Legislativo
sopra richiamato e alle sue successive modifiche e integrazioni.
Il Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo attualmente
in vigore è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione l’11
febbraio 2005 e integrato con successive deliberazioni del Consiglio di Amministrazione del 29 luglio 2005, del 23 marzo 2007 e
del 26 marzo 2008.
I dipendenti sono informati della possibilità di segnalare eventuali
irregolarità e/o violazioni al Modello di Organizzazione, Gestione
e Controllo (come pure al Codice Etico) attraverso l’invio di e-mail
ad un’apposita casella postale, i cui contenuti vengono inoltrati,
secondo competenza, all’Organismo di Vigilanza o al Comitato
per il Controllo Interno.
MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO DI BREMBO
NO
DECRETo LEGISLATIVo 231/01
SISTEMA SANZIONATORIO
ONT
ROL
L
EMA
PROCEDURE SPECIALI
DI C
ATTIVITÀ SENSIBILI
SIST
ICE
COD
ETIC
O
O IN
TER
Reati Contro P.a. / Reati Societari / Market Abuse
reati in materia di sicurezza sul lavoro
ORGANISMO DI VIGILANZA
Bilancio del valore
economico, ambientale e intangibile 2007
19
Sistema di Controllo Interno
In Brembo vige un Sistema di Controllo Interno che è conforme ai
Le attività che rientrano in questo ambito fanno capo al Comitato
per il Controllo Interno, composto da Consiglieri non esecutivi e
in prevalenza indipendenti.
principi contenuti nel Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana e che, attraverso l’implementazione di un processo di identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei principali rischi (Internal Audit), garantisce il raggiungimento degli obiettivi aziendali.
Nel corso dell’esercizio 2007, il Comitato ha tenuto cinque riunioni, analizzando in particolare l’attività svolta dalla funzione
di Internal Audit e monitorando la correttezza delle procedure,
sistema di controllo interno
Consiglio
di amministrazione
amministratore delegato
direttore generale
amministratore
SOVRINTENDENTE SCI
Dirigente Preposto
262/05
Comitato per il
Controllo Interno
Organismo
di Vigilanza
Collegio
Sindacale
Preposto
al Controllo Interno
Comitato di Analisi
e Prevenzione Rischi
Internal Auditors
e Auditors ad Hoc*
Società
di Revisione
Dipendenti
* Soggetti selezionati di volta in volta per capacità professionali in base alle problematiche
20
CONOSCERE BREMBO
l’efficienza delle operazioni aziendali, l’affidabilità dell’informazione finanziaria, il rispetto di leggi e regolamenti e le iniziative a salvaguardia dei beni aziendali. Inoltre, nel corso di incontri
ristretti tra il Presidente del Comitato per il Controllo Interno e
l’Internal Audit, sono state affrontate specifiche tematiche afferenti al miglioramento del disegno dei controlli interni. L’attività
ha continuato ad essere orientata in due direzioni principali: prevenzione dei rischi e interventi diretti ad accertare ed eliminare
eventuali anomalie e irregolarità.
Tutte le problematiche emerse sono state affrontate, risolte o avviate a soluzione dai diretti responsabili e nessuna violazione di
norme che comporti le sanzioni previste dal Decreto Legislativo
231/2001 è stata rilevata nel corso dell’esercizio.
Per quanto riguarda la prevenzione dei rischi, i relativi interventi
sono stati effettuati con sistematicità sulle diverse aree di attività
dell’azienda e sono in corso di attuazione anche per le consociate
estere. Dalla capogruppo vengono trasmessi a tutte le società partecipate concreti indirizzi sulla razionalizzazione delle procedure e
sull’affidabilità dei processi.
L’azione di Internal Audit è volta anche a favorire, in ogni settore
operativo della società, la condivisione degli obiettivi di controllo e di rispetto delle normative vigenti, in un’ottica di
continuo miglioramento dell’efficienza e di stimolo alla trasparenza nei comportamenti.
Consiglio di Amministrazione
I
l Consiglio di Amministrazione di Brembo S.p.A., nominato dall’Assemblea del 29 aprile 2005 e in carica sino all’Assemblea di
approvazione del Bilancio relativo all’esercizio 2007, è composto
(alla data del 31 dicembre 2007) da undici Amministratori, dei
quali quattro esecutivi, quattro non esecutivi ed indipendenti e
tre non esecutivi.
Tutti gli Amministratori non esecutivi e quelli che possono qualificarsi indipendenti hanno i requisiti previsti dal Manuale di Corporate Governance Brembo, nonché quelli richiesti dall’art. 148,
comma 3 del Decreto Legislativo 58/98.
Tutti i Consiglieri sono in possesso dei requisiti di onorabilità, professionalità e rispettabilità richiesti dalle disposizioni di legge e di
regolamento.
Nel corso del 2007 il Consiglio di Amministrazione si è riunito 10
volte presso la sede sociale e/o la sede amministrativa della società ed i Consiglieri sono stati informati prima dello svolgimento
del Consiglio, come previsto da Statuto, su tutti gli argomenti
posti all’ordine del giorno tramite l’invio di un report dettagliato
e analitico, che illustra gli elementi di valutazione (in termini descrittivi e numerici) necessari ad assumere le relative deliberazioni
con cognizione di causa.
Il Consiglio di Amministrazione del 28 aprile 2006 ha confermato
Alberto Bombassei quale Presidente di Brembo S.p.A. sino alla
scadenza del mandato dell’intero Consiglio. Il Presidente ha la
legale rappresentanza della società.
Bilancio del valore
economico, ambientale e intangibile 2007
21
Il Consiglio di Amministrazione del 28 aprile 2006 ha altresì nominato Stefano Monetini quale Amministratore Delegato della
società sino alla scadenza del mandato dell’intero Consiglio. Allo
stesso spetta la rappresentanza legale nell’ambito dei poteri a lui
attribuiti dal Consiglio di Amministrazione.
Segretario del Consiglio di Amministrazione è Bruno Saita.
Incarichi dei singoli Consiglieri di Brembo S.p.A.
Non esecutivo Indipendente Esecutivo
Alberto Bombassei Presidente
Paolo Biancardi x
x
5
x
3
Cristina Bombassei x
1
Giovanni Cavallini x
x
3
Giancarlo Dallera x
x
3
Giovanna Dossena x
3
Andrea Gibellini x
1
Stefano Monetini x
0
Umberto Nicodano x
6
Giuseppe Roma x
3
x
Matteo Tiraboschi 22
Altri incarichi
x
5
Sistema delle Deleghe
A
l Presidente Alberto Bombassei il Consiglio di Amministrazione ha attribuito ampi poteri relativi all’indirizzo strategico, alla
elaborazione e proposta delle linee guida di sviluppo internazionale, delle politiche finanziarie e di riorganizzazione del Gruppo,
oltre ad alcuni poteri di straordinaria amministrazione.
All’Amministratore Delegato Stefano Monetini, che mantiene anche la carica di Direttore Generale, è stata attribuita
la responsabilità dell’attuazione delle linee guida promosse dal
Presidente e della gestione delle stesse sulle Business Unit, sulle
Divisioni, su tutte le società e sulle funzioni di staff a supporto
delle operations.
Alla competenza del Consiglio sono riservate, tra l’altro, le
decisioni in merito alla compravendita di partecipazioni in altre
società (attività di M&A), il rilascio di garanzie a terzi da parte di
Brembo S.p.A., nonché la competenza in materia di budget annuali e di piani strategici.
Al Direttore Generale, ai Direttori di Divisione e di Business
Unit e ad altri Direttori Centrali sono stati conferiti limitati poteri di ordinaria amministrazione connessi all’espletamento delle
rispettive funzioni.
CONOSCERE BREMBO
Collegio Sindacale
I
l Collegio Sindacale è stato nominato dall’Assemblea del 29
aprile 2005 ed è composto (al 31.12.2007) da Sergio Mazzoleni
(presidente), Enrico Cervellera e Andrea Puppo (sindaci effettivi),
Giuseppe Marangi e Mario Tagliaferri (sindaci supplenti).
Altri organismi di governance
P
artecipano inoltre alla governance aziendale, contribuendo a garantire rispetto delle norme e correttezza di comportamenti:
•il Comitato per il Controllo Interno, composto (al 31.12.2007)
da Giuseppe Roma (presidente), Giancarlo Dallera e Giovanna
Dossena;
•il Comitato per la Remunerazione, composto (al 31.12.2007)
da Umberto Nicodano (presidente), Paolo Biancardi e Giovanni
Cavallini;
•l’Organismo di Vigilanza, composto (al 31.12.2007) da Giovanna Dossena (presidente), Andrea Gibellini e Alessandra Ramorino;
•l’Amministratore esecutivo preposto a sovrintendere al Sistema
di Controllo Interno, nella persona di Cristina Bombassei (nominato il 23.03.2007);
•il Lead Independent Director, nella persona di Giancarlo Dallera
(nominato il 23.03.2007).
Il Bilancio d’esercizio di Brembo S.p.A. ed il Bilancio Consolidato
del Gruppo 2007 sono stati oggetto di revisione e certificazione
da parte della società PricewaterhouseCoopers S.p.A. per il quarto esercizio consecutivo.
Bilancio del valore
economico, ambientale e intangibile 2007
23
Esiste sempre
una strada diversa.
E migliore.
valore
economico
di Brembo
Sintesi dei risultati del Gruppo
Ricavi delle vendite e delle prestazioni
(in milioni di euro)
Margine operativo lordo
(in milioni di euro)
911,9
136,9
806,0
111,8
711,6
2005
2006
2007
ROI
2005
119,0
2006
2007
PERSONALE A FINE PERIODO
(percentuale)
(numero)
5.304
26
15,9
16,2
2005
2006
15,5
4.354
2007
2005
4.703
2006
2007
Valore economico
di Brembo
Risultati economici
31.12.2007
31.12.2006
31.12.2005
% 2007/2006
Ricavi delle vendite e delle prestazioni
911.885
805.986
711.615
13,1%
Margine operativo lordo
136.943
118.969
111.782
15,1%
% sui ricavi
15,0%
14,8%
15,7%
Margine operativo netto
88.690
79.543
73.375
(in migliaia di euro)
% sui ricavi
11,5%
9,7%
9,9%
10,3%
76.532
70.409
66.741
8,4%
8,7%
9,4%
60.850
42.945
40.511
6,7%
5,3%
5,7%
31.12.2007
31.12.2006
31.12.2005
% 2007/2006
Capitale netto investito
573.511
492.517
462.289
16,4%
Patrimonio netto
314.075
270.564
242.063
16,1%
Indebitamento finanziario netto
235.885
193.290
193.075
22,0%
31.12.2007
31.12.2006
31.12.2005
% 2007/2006
Personale a fine periodo (n.)
5.304
4.703
4.354
12,8%
Fatturato per dipendente (in migliaia di euro)
171,9
171,4
163,4
0,3%
116.898
84.147
95.821
38,9%
31.12.2007
31.12.2006
Margine operativo netto/Ricavi
9,7%
9,9%
10,3%
Risultato prima delle imposte/Ricavi
8,4%
8,7%
9,4%
Investimenti/Ricavi
12,8%
10,4%
13,5%
Indebitamento finanziario netto/Patrimonio netto
75,1%
71,4%
79,8%
1,1%
1,2%
0,9%
Oneri finanziari/Margine operativo netto
11,2%
11,8%
8,6%
ROI
15,5%
16,2%
15,9%
ROE
19,6%
16,3%
17,3%
Utile prima delle imposte
% sui ricavi
Utile netto
% sui ricavi
8,7%
41,7%
Risultati patrimoniali
(in migliaia di euro)
Personale ed investimenti
Investimenti (in migliaia di euro)
Principali indicatori
Oneri finanziari/Ricavi
31.12.2005
Bilancio del valore
economico, ambientale e intangibile 2007
27
Contesto macroeconomico
e mercati valutari
U
na valutazione sulle performance ottenute da Brembo nel corso del 2007 non può prescindere da una visione del contesto macroeconomico mondiale, con particolare riferimento ai mercati in
cui il Gruppo opera.
Lo scenario macroeconomico mondiale è tuttora perturbato
dalla crisi del mercato dei mutui immobiliari americani, iniziata la
scorsa estate, e dalle sue implicazioni per i mercati finanziari e la
crescita economica. Nel corso del 2007 l’economia mondiale ha
comunque continuato a espandersi a ritmi sostenuti, anche se ha
mostrato una lieve decelerazione.
Le ripercussioni complessive del rallentamento dell’economia
americana sono rimaste limitate, poiché le economie emergenti
stanno conquistando il ruolo di motore della crescita. In particolare, la crescita su base annua dell’economia cinese ha superato la
doppia cifra anche nel 2007.
Negli Stati Uniti l’economia è rimasta robusta, nonostante il fermento dei mercati finanziari; un più netto e deciso rallentamento
è previsto per il 2008.
Il PIL dell’area Euro ha registrato un’accelerazione nel terzo
trimestre dell’anno, dopo un deludente secondo trimestre. Gli
shock succedutisi negli ultimi mesi, in particolare i forti aumenti del prezzo del petrolio, le turbolenze dei mercati finanziari e
28
l’apprezzamento del cambio dell’Euro, non hanno tuttavia dato
continuità all’accelerazione registrata nel terzo trimestre. Anche
in Italia il 2007 si è chiuso in decelerazione.
In questo contesto, la tensione sui prezzi di materie prime e petrolio è rimasta elevata: il prezzo al barile del greggio ha registrato nuovi massimi, subendo un aumento davvero considerevole e
passando dai 55 €/barile di gennaio ai 95 €/barile di dicembre.
Il continuo apprezzamento dell’Euro sul Dollaro americano,
registrato durante i primi mesi dell’anno, si è riconfermato anche
nel quarto trimestre e la moneta europea ha raggiunto nuovamente il proprio massimo storico rispetto al Dollaro, oltrepassando quota 1,48 e chiudendo l’anno a 1,47.
Per quanto riguarda le valute dei principali mercati in cui Brembo
opera a livello industriale e commerciale, la Sterlina, dopo un primo semestre di stabilità, si è indebolita rispetto all’Euro, chiudendo a 0,73 (–9% rispetto ai valori di inizio 2007), così come lo Yen
giapponese, che ha chiuso a 164,93 (–5,2%). Lo Zloty polacco,
dopo un lieve indebolimento nei primi mesi dell’anno, si è apprezzato nei confronti dell’Euro, chiudendo a 3,59 (+6%). Il Real
brasiliano si è apprezzato da inizio anno del 7,4%, chiudendo a
2,61, mentre il Peso messicano ha chiuso in forte calo a 16,05
(–12,6%).
Valore economico
di Brembo
Attività dell’azienda e mercato
di riferimento
B
rembo è leader mondiale nello studio, progettazione e produzione di sistemi frenanti a disco ad alte prestazioni per una
vasta gamma di veicoli. Il Gruppo consolida di anno in anno la
sua leadership internazionale, grazie ad una costante attenzione
all’innovazione e allo sviluppo tecnologico e di processo, fattori
da sempre alla base della filosofia Brembo.
L’attività si sviluppa sia nel mercato del primo equipaggiamento,
privilegiando la fornitura di impianti frenanti ad alte prestazioni,
sia nel mercato del ricambio. Il mercato di riferimento è rappresentato dai principali costruttori mondiali di autovetture, di motociclette, di veicoli commerciali e dai produttori di vetture e moto
da competizione.
Relativamente ai settori auto e veicoli commerciali, la gamma di prodotti offerta comprende il disco freno, la pinza freno,
il modulo lato ruota e, in modo progressivo, il sistema frenante completo, comprensivo di servizi di ingegneria integrata che
accompagnano lo sviluppo dei nuovi modelli dei clienti.
Ai produttori di motociclette vengono forniti, oltre a dischi e
pinze freno, anche pompe freno, ruote in leghe leggere e sistemi
frenanti completi.
Nel mercato del ricambio auto, l’offerta riguarda in particolare i dischi freno: oltre milletrecento codici prodotto consentono
una copertura quasi totale del parco circolante automobilistico
europeo.
Nel corso dell’anno Brembo ha consolidato ricavi lordi pari a
€ 924.649 migliaia, in crescita del 12,8% rispetto a € 819.660
migliaia realizzati nell’esercizio precedente, mentre i ricavi netti
consolidati sono stati pari a € 911.885 migliaia, in aumento del
13,1%.
Applicazioni per autovetture
I
l mercato automobilistico mondiale ha chiuso il 2007 con
un aumento complessivo dei volumi di vendita di autovetture
del 2,7% rispetto al 2006: la crescita è stata caratterizzata anche nell’anno in esame dall’incremento di vendite nei mercati
emergenti.
Negli Stati Uniti il 2007 è stato caratterizzato da un costante
trend negativo: le vendite sono diminuite complessivamente del
2,5% rispetto al 2006, superando di poco i 16 milioni di veicoli.
In Europa Occidentale le immatricolazioni sono rimaste stabili
rispetto all’anno precedente. Tra i principali mercati di riferimento, quello tedesco ha fatto registrare i risultati peggiori, con una
flessione che nel 2007 ha toccato il 9,2%. Sono invece cresciuti i
mercati italiano (+6,2%), francese (+3,2%) e inglese (+2,5%).
Nell’area dell’Est Europa si è confermato il trend positivo degli
ultimi anni, con un aumento delle immatricolazioni di oltre il 16%.
In Brasile e Argentina l’andamento del mercato è sempre molto
positivo e l’aumento delle vendite è stato del 25,4%.
Il mercato giapponese è risultato debole durante tutto il 2007
e le immatricolazioni sono diminuite complessivamente del 6,2%
rispetto al 2006. Non hanno invece registrato decelerazioni le robuste vendite del mercato cinese, per dimensioni ormai secondo
solo a quello statunitense.
In questo scenario Brembo ha registrato nel 2007 vendite di
applicazioni per autovetture pari a € 570.193 migliaia, con un
incremento del 6,6% rispetto all’esercizio precedente e con un’incidenza del 61,7% sul totale dei ricavi lordi consolidati.
Bilancio del valore
economico, ambientale e intangibile 2007
29
Applicazioni per veicoli commerciali e industriali
I
l mercato dei veicoli commerciali in Europa nel 2007 è cresciuto complessivamente del 6,8% rispetto al 2006. La percentuale di crescita delle immatricolazioni di veicoli commerciali leggeri
(fino a 3,5 tonnellate) è stata del 7,1%, con risultati positivi nella
maggior parte dei mercati europei. In particolare sono cresciuti i
mercati italiano (+7,8%), tedesco (+12,4%) e francese (+4,8%).
Molto positivo è stato l’andamento dei mercati nell’area dell’Est
Europa, cresciuti complessivamente del 24,7%.
Anche il mercato dei veicoli commerciali oltre le 3,5 tonnellate ha
registrato in Europa un andamento positivo, segnando un incremento delle vendite del 5,1%. Particolarmente elevata la crescita
dei nuovi mercati dell’Est Europa (complessivamente +38,9%),
del mercato spagnolo (+10,2%) e del mercato tedesco (+5,5%).
In flessione i mercati del Regno Unito (–8,7%) e della Francia
(–1,1%). Stabile rispetto al 2006 il mercato italiano.
Per Brembo le vendite di applicazioni per veicoli commerciali e
industriali hanno prodotto nel 2007 ricavi lordi per € 164.078 migliaia, in notevole crescita rispetto al 2006 (+31,7%) e con un’incidenza del 17,7% sui ricavi lordi totali. Il settore ha beneficiato
dell’entrata a regime delle piattaforme recentemente acquisite.
Applicazioni per motocicli
Europa, Stati Uniti e Giappone rimangono i tre più importanti
mercati per Brembo nel settore dei motocicli.
In Europa il 2007 si è confermato come un anno positivo per il
mercato motociclistico: le immatricolazioni hanno fatto registrare
complessivamente un aumento del 3,1% rispetto al 2006, con
un incremento particolarmente elevato (+19,1%) per le moto di
30
cilindrata superiore ai 1000cc. In Italia il 2007 ha chiuso con un
leggero calo delle immatricolazioni (–2,1%), dovuto principalmente ad un decremento nelle vendite di moto (–2,9%), mentre
il segmento scooter ha continuato a sostenere il mercato con una
crescita del 6,5% rispetto al 2006.
Negli Stati Uniti il mercato di moto, scooter e ATV (All Terrain
Vehicles) ha fatto registrare complessivamente una flessione del
10,4%. Lo stesso è avvenuto in Giappone, dove le immatricolazioni di moto con cilindrata superiore ai 125cc hanno subito un
decremento del 9,8% rispetto al 2006.
In questo contesto, per Brembo i ricavi lordi realizzati da vendite
di applicazioni per motocicli nel 2007 sono stati pari a € 113.163
migliaia, in aumento del 25,3% rispetto all’esercizio precedente.
L’incremento è avvenuto principalmente grazie al contributo della
nuova piattaforma Touring di Harley Davidson.
Applicazioni per le competizioni
Nel settore delle competizioni Brembo è presente con tre marchi
leader: Brembo Racing (impianti frenanti per auto e moto da
competizione), AP Racing (impianti frenanti e frizioni per auto da
competizione) e Marchesini (ruote in magnesio e alluminio per
motociclette da corsa).
Anche nel corso del 2007 Brembo ha visto confermata la sua
leadership tecnica e di mercato nelle competizioni sportive, automobilistiche e motociclistiche, nei più prestigiosi campionati, grazie alla propria Business Unit Brembo Racing e alle società controllate AP Racing Ltd. e Marchesini S.p.A.
Nel 2007 i ricavi lordi di Brembo derivanti da questo settore
sono stati pari a € 67.805 migliaia, in crescita dell’ 11,7% rispetto al 2006 e con un’incidenza del 7,3% sui ricavi lordi totali.
Valore economico
di Brembo
Ricavi per applicazione e area geografica
Le due tavole che seguono riportano il dettaglio dei ricavi lordi suddivisi, rispettivamente, per settore e per area geografica di destinazione (1).
Ricavi lordi per applicazione
31.12.2007
%
31.12.2006
%
Auto
570.193
61,7%
534.703
65,2%
35.490
6,6%
Moto
113.163
12,2%
90.338
11,0%
22.825
25,3%
Veicoli Commerciali
164.078
17,7%
124.612
15,2%
39.466
31,7%
67.805
7,3%
60.724
7,4%
7.081
11,7%
9.410
1,1%
9.283
1,2%
127
1,4%
819.660 100,0%
104.989
12,8%
(in migliaia di euro)
Corse
Varie
Totale
924.649 100,0%
2007/2006 % 2007/2006
RICAVI LORDI PER APPLICAZIONE
(percentuale)
7,3%
Corse
17,7%
1,1%
Varie
Veicoli
Commerciali
61,7%
Auto
12,2%
Moto
Ricavi lordi per area geografica
RICAVI LORDI PER AREA GEOGRAFICA
(percentuale)
(in migliaia di euro)
31.12.2007
%
31.12.2006
%
2007/2006 % 2007/2006
Italia
219.757
23,8%
196.581
24,0%
23.176
11,8%
Germania
231.275
25,0%
213.272
26,0%
18.003
8,4%
Francia
51.255
5,5%
49.110
6,0%
2.145
4,4%
Regno Unito
65.804
7,1%
61.612
7,5%
4.192
6,8%
Altri paesi UE
152.022
16,4%
128.895
15,7%
23.127
17,9%
Paesi Nafta
113.288
12,3%
97.421
11,9%
15.867
16,3%
Asia
34.018
3,7%
28.760
3,5%
5.258
18,3%
Brasile
35.832
3,9%
26.230
3,2%
9.602
36,6%
21.398
2,3%
17.779
2,2%
3.619
20,4%
819.660 100,0%
104.989
12,8%
Altri paesi
Totale
924.649 100,0%
(1) In linea con la comunicazione Consob n. 980804143 del 27 ottobre 1998 e secondo
quanto indicato dal principio contabile internazionale IAS 14, nelle Note al Bilancio Consolidato vengono fornite le informazioni per settore (“segment reporting”) secondo i criteri
previsti dallo stesso principio IAS 14.
3,7%
3,9% 2,3%
Brasile
Asia
Altri paesi
23,8%
Italia
12,3%
Paesi Nafta
16,4%
Altri paesi UE
25,0%
7,1%
Regno
Unito
Germania
5,5%
Francia
Bilancio del valore
economico, ambientale e intangibile 2007
31
Investimenti
I
principali investimenti effettuati nel corso del 2007 hanno riguardato soprattutto acquisizioni e immobilizzazioni in impianti e macchinari.
L’investimento più significativo e strategicamente più importante per Brembo è stato l’acquisizione, nel mese di novembre,
della Divisione Freni della società americana Hayes Lemmerz.
Il business acquisito è leader nella lavorazione meccanica di dischi
freno per i maggiori produttori di auto nordamericani e per alcuni
componentisti. L’operazione è stata effettuata dalla controllata
Brembo North America Inc., che ha acquisito il 100% delle azioni
di due società controllate di Hayes Lemmerz, site a Homer (Michigan, USA) e ad Apodaca, (Messico). L’importo pagato per la transazione è stato di circa Usd 58 milioni, senza accollo di debiti.
Ulteriori investimenti significativi sono stati effettuati dalle
società controllate Brembo Spolka Zo.o. e Brembo Poland Spolka
Zo.o. per un importo pari, rispettivamente, a € 7.300 migliaia e a
€ 8.209 migliaia. Si tratta, soprattutto, di investimenti in macchinari di produzione per sostenere la crescita della domanda, anche
a seguito della scelta di internalizzare alcune fasi di lavorazione.
I costi di sviluppo sostenuti nel 2007 ammontano a € 12.496
migliaia e sono stati effettuati, prevalentemente, dalla capogruppo Brembo S.p.A.
Prosegue, inoltre, il programma di investimenti legato alla graduale implementazione all’interno del Gruppo del nuovo sistema
ERP (Enterprise Resource Planning).
Investimenti in Immobilizzazioni
Nel mese di maggio la controllata Corporación Upwards ‘98 S.A.
ha acquisito il ramo d’azienda di una società per la commercializzazione in Spagna del kit ganasce tamburo e di altri componenti
per il mercato dei ricambi. Il ramo d’azienda include il marchio
Villar, il parco clienti, il magazzino e 22 dipendenti. L’investimento
complessivo è stato di € 3.627 migliaia.
Gli investimenti in immobilizzazioni materiali hanno riguardato, in particolare, operazioni effettuate dalla società capogruppo Brembo S.p.A. per € 41.072 migliaia. Tali operazioni erano
principalmente finalizzate ad aumentare la capacità produttiva di
Brembo per fronteggiare la domanda crescente, soprattutto nel
settore delle autovetture e in quello delle motociclette.
32
2006
2005
% 2007/2006
Immateriali
35.432
14.415
13.796
145,8%
Materiali
81.466
69.732
82.025
16,8%
0
7.164
0
–100,0%
116.898
91.311
95.821
28,0%
Finanziarie - Partecipazioni
TOTALE
Nel corso dell’esercizio altri investimenti hanno interessato
le società già consolidate e hanno garantito la crescita dei ricavi. Sono stati impegnati € 82.046 migliaia presso tutte le unità
operative, di cui € 61.970 migliaia in immobilizzazioni materiali e
€ 20.076 migliaia in immobilizzazioni immateriali.
2007
(in migliaia di euro)
Valore economico
di Brembo
Risultati consolidati di Brembo
Di seguito si riportano i principali risultati economici, patrimoniali e finanziari consolidati di Brembo.
Risultato economico
31.12.2007
31.12.2006
Variazione
% 2007/2006
911.885
805.986
105.899
13,1%
Costo del venduto, costi operativi e altri oneri/proventi netti (602.173)
(530.410)
(71.763)
13,5%
Costi per il personale
(172.769)
(156.607)
(16.162)
10,3%
MARGINE OPERATIVO LORDO
136.943
118.969
17.974
15,1%
(in migliaia di euro)
Ricavi delle vendite e delle prestazioni
(1)
% su ricavi delle vendite
15,0%
14,8%
Ammortamenti e perdite di valore
(48.253)
(39.426)
(8.827)
22,4%
MARGINE OPERATIVO NETTO
88.690
79.543
9.147
11,5%
% su ricavi delle vendite
9,7%
9,9%
Proventi (oneri) finanziari netti
(9.909)
(9.360)
(549)
5,9%
Proventi (oneri) finanziari da partecipazioni
(2.249)
226
(2.475)
–1.095,1%
UTILE PRIMA DELLE IMPOSTE
76.532
70.409
6.123
8,7%
% su ricavi delle vendite
8,4%
8,7%
Imposte
(14.852)
(26.210)
11.358
–43,3%
UTILE PRIMA DEGLI INTERESSI DI TERZI
61.680
44.199
17.481
39,6%
% su ricavi delle vendite
6,8%
Interessi di terzi
(830)
(1.254)
424
–33,8%
60.850
42.945
17.905
41,7%
UTILE NETTO
5,5%
% su ricavi delle vendite
6,7%
5,3%
Utile per azione/Utile base e diluito per azione (in euro)
0,91
0,64 (1) La voce è la somma delle seguenti voci del conto economico secondo lo schema IAS: “Altri ricavi e proventi”, “Costi per progetti interni capitalizzati”, “Costo delle
materie prime, materiali di consumo e merci” e “Altri costi operativi”.
Bilancio del valore
economico, ambientale e intangibile 2007
33
I
ricavi netti realizzati nel 2007 ammontano a € 911.885 migliaia, in forte crescita rispetto al 2006 (+13,1%). L’acquisizione
di Hayes Lemmerz ha contributo all’incremento del fatturato per
circa € 8 milioni, quasi tutti realizzati negli Stati Uniti e nelle applicazioni per autovetture.
Le performance dei settori “Veicoli Commerciali” e “Moto”,
quest’ultimo soprattutto negli Stati Uniti, sono state particolarmente positive; in crescita anche gli altri settori. Lo sviluppo si è
concentrato soprattutto in Brasile, dove è continuato il trend di
forte crescita con un incremento delle vendite del 36,6%, oltre
che in Asia e nei paesi dell’area Nafta.
I costi di sviluppo capitalizzati tra le attività immateriali ammontano a € 12.496 migliaia e si confrontano con € 11.344 migliaia
del 2006.
La quota di fatturato consolidato realizzata all’estero è del
76,2%, con i mercati tedesco e italiano che insieme rappresentano il 48,8% dei ricavi totali.
Il margine operativo lordo nell’esercizio è pari a € 136.943 migliaia (15,0% dei ricavi), a fronte di € 118.969 migliaia del 2006
(14,8% dei ricavi).
Il costo del venduto e gli altri costi operativi netti ammontano
a € 602.173 migliaia, con un’incidenza del 66% sui ricavi delle
vendite, a fronte del 65,8% dell’anno precedente.
Il margine operativo netto è pari a € 88.690 migliaia, rispetto
a € 79.543 migliaia nel 2006, dopo aver conteggiato ammortamenti / svalutazioni delle immobilizzazioni materiali e immateriali
Utile Netto
Fatturato per dipendente
(in milioni di euro)
(in migliaia di euro)
60,9
40,5
2005
34
I costi per il personale nel 2007 sono stati pari a € 172.769
migliaia, con un’incidenza sui ricavi delle vendite in diminuzione
rispetto all’esercizio precedente e pari al 18,9%. Le azioni poste
in essere dal Gruppo per migliorare la sua efficienza, tradottesi in
una crescita dei volumi di produzione e vendita, hanno permesso
di neutralizzare in termini di incidenza l’incremento dei costi del
personale legato all’aumento degli addetti.
163,4
171,4
171,9
2006
2007
42,9
2006
2007
2005
Valore economico
di Brembo
per € 48.253 migliaia, contro ammortamenti nel 2006 pari a
€ 39.426 migliaia.
L’incremento nella voce è da attribuire principalmente ai maggiori
ammortamenti legati ai consistenti investimenti in impianti e macchinari specifici sostenuti negli ultimi 12 mesi, oltre che ai costi di
sviluppo e alla svalutazione di alcuni costi sostenuti su fabbricati
in locazione.
L’ammontare degli oneri finanziari netti è pari a € 9.909 migliaia (€ 9.360 migliaia nel 2006) ed è composto da differenze
cambio nette positive per € 1.208 migliaia (nel 2006 negative per
€ 721 migliaia) e da oneri finanziari netti pari a € 11.117 migliaia
(€ 8.639 migliaia nel precedente esercizio).
per l’esercizio dalla normativa vigente, è pari a € 14.852 migliaia
(€ 26.210 migliaia nel 2006). L’incidenza delle imposte sul reddito risulta in consistente diminuzione rispetto al 2006, soprattutto per la diversa ripartizione dell’imponibile fiscale per paese. In
particolare, va evidenziato che la società controllata consolidata
Brembo Poland Spolka Zo.o. risiede in una “zona economica speciale” e ha il diritto di dedurre il 50% dei propri investimenti dalle
imposte correnti eventualmente dovute fino al 2016. Anche per le
società italiane è stata riscontrata una diminuzione delle imposte
anticipate e differite, a seguito dei provvedimenti previsti dalla
Legge Finanziaria 2008 in tema di riduzione delle aliquote di imposta e di revisione della determinazione della base imponibile.
Il risultato prima delle imposte chiude a € 76.532 migliaia,
pari all’8,4% dei ricavi, rispetto a € 70.409 migliaia del 2006, che
evidenziava un’incidenza sui ricavi pari all’8,7%.
La stima delle imposte, calcolata sulla base delle aliquote previste
L’utile netto complessivo dell’esercizio è pari a € 60.850 migliaia,
dedotti gli interessi di terzi per € 830 migliaia, e corrisponde al
6,7% dei ricavi netti. Rispetto al 2006, l’utile segna un incremento del 41,7% grazie all’effetto concomitante dei vari fattori sopra
richiamati.
CAPITALE NETTO INVESTITO
Indebitamento finanziario netto
(in milioni di euro)
462,3
2005
492,5
2006
(in milioni di euro)
235,9
573,5
2007
193,1
193,3
2005
2006
2007
Bilancio del valore
economico, ambientale e intangibile 2007
35
I
l Capitale Netto Investito a fine periodo ammonta a € 573.510.
Al 31 dicembre 2006 era pari a € 492.517 migliaia. Nel confronto
con il 31 dicembre 2006 si registra un incremento di € 80.993
migliaia.
Situazione patrimoniale e finanziaria
L’indebitamento netto risulta incrementato da € 193.290 migliaia al 31 dicembre 2006 a € 235.885 migliaia al 31 dicembre
2007. L’incremento è dovuto soprattutto ai finanziamenti contratti per l’acquisizione delle due società estere controllate da Hayes
Lemmerz, sostenuti nell’ultimo trimestre del 2007.
31.12.2007
31.12.2006
Variazione
336.454
295.142
41.312
Immobilizzazioni immateriali
73.920
47.230
26.690
Attività finanziarie nette
24.155
19.245
4.910
(a) Capitale immobilizzato
434.529
(in migliaia di euro)
Immobilizzazioni materiali
Gli investimenti del Gruppo, complessivamente pari a € 81.466
migliaia in impianti, macchinari e attrezzature e a € 35.432 in attività immateriali, sono dovuti per € 34.852 all’acquisizione delle
società di Hayes Lemmerz. I restanti investimenti sono stati effettuati prevalentemente in Italia, con l’obiettivo di continuare le
azioni già intraprese per adeguare la capacità produttiva al livello
della domanda, e presso le società controllate polacche, come già
precisato nel paragrafo “Investimenti”.
361.617
72.912
20,2%
Rimanenze
166.059
146.618
19.441
Crediti commerciali
196.610
182.647
13.963
37.526
32.116
5.410
(235.543)
(205.383)
(30.160)
(25.670)
(25.098)
(572)
138.982
130.900
8.082
6,2%
Altri crediti e attività correnti
Passività correnti
Fondi per rischi e oneri / Imp. diff.
(b) Capitale di esercizio netto
(c)CAPITALE NETTO INVESTITO (a)+(b)
36
492.517
80.994
16,4%
(d) Patrimonio netto
314.075
270.564
43.511
23.551
28.663
(5.112)
Indebit. finanz. netto a m/l termine
122.414
103.026
19.388
Indebit. finanz. netto a breve termine
113.471
90.264
23.207
(f) Indebitamento finanziario netto
235.885
(e) TFR e altri fondi per il personale
573.511
193.290
42.595,0
22,0%
(g)COPERTURA (d)+(e)+(f)
492.517
80.994
16,4%
573.511
Valore economico
di Brembo
Flussi finanziari
(in migliaia di euro)
31.12.2007
31.12.2006
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all’inizio del periodo
(71.788)
(55.087)
Utile consolidato dell’esercizio prima delle tasse
76.532
70.409
Ammortamenti/Perdite di valore
48.253
39.426
Plusvalenze/Minusvalenze
(2.162)
(3.081)
Rivalutazioni/Svalutazioni di partecipazioni e altre rivalutazioni
2.253
(226)
620
749
Accantonamenti a fondi relativi al personale
(2.649)
5.628
Variazione fondi rischi
1.437
3.040
Capitale circolante netto generato dalla gestione reddituale
124.284
115.945
Imposte correnti pagate
(31.304)
(16.447)
(3.067)
(4.962)
Componente finanziaria accantonata
Utilizzi di fondi relativi al personale
(Aumento) diminuzione delle attività a breve: rimanenze
attività finanziarie
crediti verso clienti e società del Gruppo
crediti verso altri e altre attività
(19.005)
(4.592)
23
11.066
(14.443)
(28.909)
1.287
2.567
Aumento (diminuzione) delle passività a breve: debiti verso fornitori e verso società del Gruppo
debiti verso altri e altre passività
Variazione cambi sul circolante
Flusso monetario netto generato/assorbito da attività operativa
25.067
10.258
4.605
2.294
1.007
(2.164)
88.454
85.056
Investimenti in immobilizzazioni: immateriali
(20.076)
(14.415)
materiali
(61.970)
(69.732)
finanziarie - partecipazioni
0
(7.164)
acquisizione HLI immateriali
(15.356)
0
acquisizione HLI materiali
(19.496)
0
5.764
16.875
(111.134)
(74.436)
Prezzo di realizzo, o valore di rimborso, di immobilizzazioni
Flusso monetario netto generato/assorbito da attività di investimento
Dividendi pagati nel periodo
(16.028)
(14.025)
Acquisto azioni proprie
(3.512)
0
Mutui e finanziamenti assunti nel periodo da banche e altri finanziatori
36.237
9.239
Rimborsi mutui a lungo termine
(17.540)
(22.535)
(843)
(27.321)
Flusso monetario complessivo
(23.523)
(16.701)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine del periodo
(95.311)
(71.788)
Flusso monetario netto generato/assorbito da attività di finanziamento
Bilancio del valore
economico, ambientale e intangibile 2007
37
atti di rilievo avvenuti
F
dopo la chiusura dell’esercizio
I
n data 4 febbraio 2008 è stato formalizzato l’acquisto della
maggioranza della partecipata cinese Nanjing Yuejin Automotive Brake System Co. Ltd. di Nanchino. L’operazione è stata effettuata dalla controllata Brembo China Brake Systems Co.
Ltd., che ha acquistato una quota del 42,25% da NAC (Nanjing
Automobile Corp.) a un prezzo di circa Usd 5,9 milioni. Il Gruppo Brembo detiene quindi, direttamente e indirettamente, il 70%
della società cinese NYABS. Questo ulteriore rafforzamento di
Brembo sul mercato Far East garantirà favorevoli opportunità di
crescita.
Dando esecuzione alla lettera d’intenti siglata il 6 settembre
2007, in data 19 febbraio 2008 Brembo S.p.A. e Sabelt S.p.A.
38
hanno firmato un accordo di joint venture finalizzato a
integrare e sviluppare i propri business di componenti e accessori
speciali per il settore auto e moto. Il contratto di joint venture
prevede il conferimento in Brembo Performance S.p.A. del ramo
d’azienda High Performance Kit (sistemi frenanti per il mercato
delle trasformazioni sportive auto e moto) di Brembo S.p.A. e del
100% delle azioni di Sabelt S.p.A. da parte degli attuali azionisti
Marsiaj e D’Ormea.
In base agli accordi, la partecipazione in Brembo Performance
S.p.A., inizialmente paritetica, è passata per Brembo al 70% da
marzo 2008, a fronte di un corrispettivo pari a € 6 milioni, finanziato attingendo alle linee di credito bancario disponibili.
Valore economico
di Brembo
Andamento del titolo di Brembo S.p.A.
I
n un anno caratterizzato da un’estrema volatilità dei mercati
azionari e, a partire dall’estate, dalla cosiddetta crisi dei mutui
subprime statunitensi, il titolo Brembo ha chiuso con una performance decisamente positiva (+16,3%), in controtendenza rispetto al resto del mercato (indice Mibtel – 7,8%).
Il periodo da gennaio a fine maggio 2007 è stato contraddistinto da un buon andamento del titolo, che ha guadagnato circa
il 30%, rispetto all’indice generale italiano Mibtel, fermatosi a un
rialzo del 7%. A fine febbraio 2007 i mercati internazionali hanno
visto la prima correzione dell’anno, dopo la caduta degli indici
cinesi e l’instabilità nella più parte dei paesi emergenti: l’indice
Mibtel, in linea con gli altri indici europei, ha perso quasi il 6,3%
in due settimane; il titolo Brembo, al contrario, ha proseguito la
sua corsa da € 9,9 di gennaio fino al suo massimo annuo di
€ 12,35 raggiunto il 28 maggio, muovendosi in linea con l’indice
della componentistica europea (Bloomberg Europe Auto Parts &
Equipment Index).
Anche il Mibtel ha raggiunto il punto di massimo a fine maggio,
cominciando successivamente il suo declino fino a fine anno e
chiudendo il 2007 con una performance molto peggiore rispetto
agli altri indici europei.
Brembo performance relative a Mib General Index
13,0
12,0
Brembo (LHS)
40.000
MIB general index (RHS)
38.000
36.000
11,0
34.000
10,0
32.000
9,0
30.000
8,0
28.000
7,0
26.000
6,0
24.000
5,0
22.000
Gen. 07
Mar. 07
Mag. 07Lug. 07
Set. 07Nov. 07
Gen. 08
Mar. 08
Source: Thomson Financial Datastream
Bilancio del valore
economico, ambientale e intangibile 2007
39
Durante il mese di agosto il titolo Brembo ha raggiunto il mi-
I cinque maggiori azionisti di Brembo S.p.A. al 26 marzo 2008
nimo annuo a € 9,1, in ribasso dell’1,6% da inizio anno, mentre
il Mibtel nello stesso periodo ha perso il 4,1%.
sono:
Nell’ultimo trimestre dell’anno il titolo Brembo ha recuperato,
sostenuto dagli annunci di operazioni straordinarie e dai buoni
risultati del terzo trimestre, risalendo dai minimi di agosto fino a
raggiungere quota € 11,64 il 7 dicembre 2007.
Nuova FourB Srl
Nei primi tre mesi del 2008, mentre i mercati finanziari risentivano ancora degli effetti della crisi dei mutui subprime e lo scenario per le materie prime si presenta sempre più sfidante, il titolo
Brembo ha perso il 12,5%, mentre il Mibtel è sceso del 15,6%.
Di seguito si riportano i principali dati relativi alle azioni di
Brembo S.p.A. confrontati con quelli dell’esercizio precedente.
Capitale sociale (euro)
N. azioni ordinarie
31.12.2007
31.12.2006
34.727.914
34.727.914
66.784.450
66.784.450
154.859.301
154.032.648
Utile netto del periodo (euro)
28.235.853
20.247.788
Utile netto per azione (euro)
0,422
0,303
Patrimonio netto (senza utile del periodo) (euro)
Prezzo di Borsa (euro)
Minimo
9,10
6,12
Massimo
12,36
9,27
Fine esercizio
10,76
9,25
Capitalizzazione di Borsa (milioni di euro)
Minimo
608
407
Massimo
825
626
Fine esercizio
719
617
0,28 (*)
0,24
Dividendo lordo unitario (*)
(*)
40
Da deliberare nell’Assemblea degli Azionisti convocata il 29 aprile 2008
% di possesso
56,52%
JP Morgan Asset Management (UK) Ltd
2,02%
Powe Capital Management Llp 2,00%
Threadneedle Asset Management Hdl Ltd
1,93%
UBS Ag
1,17%
B
rembo S.p.A. non è soggetta ad alcuna attività di direzione e
coordinamento da parte di società o enti ai sensi dell’art. 2497 del
Codice Civile quali l’azionista di maggioranza Nuova FourB S.r.l.
Per ulteriori informazioni e aggiornamenti sull’andamento
del titolo e per le informazioni aziendali recenti, si invita a visitare il sito Internet Brembo: www.brembo.com, sezione Investor
Relations.
Valore economico
di Brembo
Relazioni con gli investitori
e internal dealing
B
rembo cura con particolare attenzione le relazioni con gli azionisti, con gli investitori (istituzionali e privati), con gli analisti finanziari e con la comunità finanziaria in genere, nel rispetto dei
reciproci ruoli e promuovendo periodicamente incontri sia in Italia
sia all’estero.
Nel corso del 2007 la società ha effettuato oltre 120 incontri
con investitori istituzionali e analisti finanziari e ha partecipato a
10 Road Show a Milano, Londra (n.2), Parigi, Francoforte, Zurigo,
Vienna, Madrid, Copenaghen e Helsinki.
Specifica attenzione è rivolta agli azionisti privati, ai quali
viene inviata trimestralmente una newsletter che riporta gli ultimi
risultati periodici approvati e un aggiornamento generale sull’andamento del Gruppo.
La comunicazione delle informazioni privilegiate (o pricesensitive) di Brembo recepisce integralmente i principi della Guida per l’informazione al Mercato di Borsa Italiana. In particolare,
nel rispetto della procedura per il trattamento delle informazioni riservate e price-sensitive, la società si impegna a dare corso
a un’informativa verso la comunità finanziaria caratterizzata da
tempestività, continuità e costanza, nel rispetto dei criteri di correttezza, chiarezza e parità di accesso all’informazione.
Brembo ha adottato dal 2003 un proprio Codice di comportamento in materia di Internal Dealing, che è stato aggiornato
nel corso del 2006 per adeguarlo alle nuove disposizioni normative. Ai sensi di legge è previsto l’obbligo di comunicazione al mercato delle operazioni compiute dalle Persone Rilevanti sulle azioni
della società il cui controvalore superi l’importo di Euro 5.000 su
base annua. Sono altresì previsti dei periodi di divieto al compimento di tali operazioni nei 15 giorni che precedono le riunioni
del Consiglio di Amministrazione chiamato ad approvare i risultati
contabili di periodo (c.d. “black-out periods”). Nel corso del 2007
è stata effettuata una comunicazione ai sensi di tale Codice, reperibile sul sito Internet della società.
Tutte le informazioni di rilievo per gli azionisti sono disponibili sul sito Internet aziendale (www.brembo.com, sezione Investor Relations), sia in lingua italiana sia in inglese. L’attività di Investor Relations è svolta da una struttura appositamente
creata e affidata alla responsabilità di Corrado Orsi, Chief Financial Officer di Brembo S.p.A. nonché Investor Relator, che opera
in stretto collegamento con il Presidente.
Ogni richiesta da parte degli investitori può essere inoltrata ai seguenti recapiti: posta elettronica [email protected]; telefono
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strumenti finanziari della società effettuate direttamente o per
interposta persona dalle c.d. Persone Rilevanti (ovvero coloro che,
in virtù del ruolo ricoperto, hanno regolare accesso a informazioni
privilegiate) o da persone agli stessi strettamente legate (c.d. Internal Dealing) è a oggi disciplinata dal Testo Unico della Finanza
(art. 114) e dal Regolamento Emittenti di Consob (artt. 152-sexies
e seguenti).
Bilancio del valore
economico, ambientale e intangibile 2007
41
LA VERA INNOVAZIONE VIVE
IN EQUILIBRIO CON LA NATURA.
valore
Ambientale
di Brembo
Politica integrata sicurezza e ambiente
Il rispetto dell’Ambiente e la tutela della Salute e Sicurezza
sul Lavoro sono da sempre alla base del modo di operare di
Brembo. Coerentemente con questo approccio, il Gruppo declina questi due valori in ogni ambito della propria attività e li considera parte della costante ricerca di qualità e di eccellenza sia dei
prodotti sia dei comportamenti dell’azienda. È un preciso intendimento di Brembo mantenere, consolidare e migliorare ulteriormente la posizione di leadership conquistata nel proprio settore, continuando a proporre innovazione nel prodotto e nel servizio e prestando una continua attenzione alla sicurezza, alla salute individuale e collettiva, al rispetto e alla tutela dell’ambiente.
Il presupposto fondamentale per dare seguito a questi valori è la
prevenzione, che in Brembo si declina nei seguenti aspetti:
•Orientamento all’eccellenza. Brembo mira all’eccellenza nel
prodotto e nel processo, cosi come nella gestione delle tematiche di Sicurezza e Ambiente, che costituiscono una componente essenziale dell’attività produttiva ed entrano a pieno titolo
nelle scelte strategiche aziendali;
•Conformità. La conformità legislativa a norme e regolamenti
applicabili non è un obiettivo da raggiungere, ma un pre-requisito da rispettare;
•Comportamenti. I valori relativi a Sicurezza e Ambiente devono essere condivisi da tutti; ciascuno deve farli propri e attenersi
a essi in ogni aspetto e fase dell’attività lavorativa, inclusi la
corretta conduzione, manutenzione e controllo degli impianti;
•Identificazione dei rischi e degli impatti. L’identificazione
dei rischi ambientali, di salute e sicurezza del lavoro devono essere estesi a tutte le attività svolte nello stabilimento, compresa
la progettazione di prodotti e processi;
•Formazione e coinvolgimento. Affinché tutti i lavoratori partecipino in modo attivo e responsabile, anche attraverso i propri
rappresentanti, all’attuazione dei principi e al raggiungimento
44
degli obiettivi, le attività di formazione, informazione, sensibilizzazione e coinvolgimento del personale hanno un ruolo centrale;
•Audit. Le attività periodiche di auditing e reporting assicurano
la misurazione delle prestazioni del sistema;
•Miglioramento continuo. La definizione periodica di obiettivi
e la verifica del loro raggiungimento garantiscono il miglioramento continuo delle prestazioni;
•Comunicazione. La comunicazione a tutte le parti interessate
(lavoratori, appaltatori, fornitori ecc.) è l’elemento fondamentale per una corretta corresponsabilizzazione;
•Gestione delle risorse. È compito dell’azienda garantire risorse adeguate per l’attuazione di questa politica.
Nei documenti che statuiscono la politica di Brembo in merito a
qualità, sicurezza e ambiente si legge: “…noi intendiamo la Qualità nel senso più ampio. Qualità è sicuramente soddisfazione del
cliente per un prodotto sicuro, affidabile, adatto all’uso; ma è anche e soprattutto un adeguato supporto tecnico-commerciale-logistico, pre e post-vendita, che anticipi le aspettative più esigenti.
Qualità è una sfida verso il “rischio zero” nei prodotti, nei processi,
nei materiali utilizzati e nell’ambiente. Vogliamo realizzare un sistema che tenda a “zero difetti” in tutti i settori aziendali. Questo
può essere raggiunto solo se ogni dipendente si sente coinvolto e
responsabilizzato nella soddisfazione del cliente interno ed esterno, nella prevenzione e nel miglioramento di ogni processo”.
Dai medesimi documenti interni di Brembo si ricava che “….la nostra strategia privilegia azioni preventive ed è basata sulla conformità alle leggi e sul rispetto dei regolamenti applicabili, compresi
i requisiti non legislativi liberamente sottoscritti dall’azienda; si
prefigge il miglioramento continuo delle prestazioni di salute e
sicurezza sui luoghi di lavoro e nell’ambiente. I punti fondamen-
Valore Ambientale
di Brembo
tali sono l’attenzione alla riduzione dell’impatto ambientale e dei
rischi residui nello studio di ogni prodotto e processo, l’applicazione di tecnologie ecocompatibili, l’attenzione a prevenire ogni
forma di inquinamento e ogni possibile incidente nelle attività
quotidiane. Questo è realizzabile condividendo con l’intera organizzazione aziendale le responsabilità per l’implementazione e il
mantenimento del Sistema di Gestione: ciascuno secondo le proprie attribuzioni e competenze”.
Principi Brembo per la sicurezza e l’ambiente
1. Brembo persegue la tutela dell’ambiente e la prevenzione dei rischi attraverso una pianificazione integrata
delle fasi di sviluppo di ogni singolo processo e/o ampliamento che ha come obiettivo la minimizzazione di ogni
significativo impatto ambientale e di ogni rischio per i lavoratori.
2. La progettazione dell’intero ciclo di vita dei prodotti fabbricati da Brembo deve poter favorire il recupero e/o il
riciclo di tutti i materiali impiegati.
3. La prevenzione dell’inquinamento e dei rischi per i lavoratori è attuata attraverso una gestione appropriata di sostanze e processi, abbinata a una corretta conduzione,
manutenzione e controllo degli impianti.
4. La formazione e l’informazione costituiscono gli strumenti principali per trasmettere e comunicare ai collaboratori i principi, le linee guida e le modalità di attuazione
del Sistema di Gestione Sicurezza e Ambiente.
5. La propensione di Brembo a ridurre l’impatto ambientale
ed i rischi residui delle proprie attività si attua anche
La realizzazione di questa strategia è un obiettivo primario, che
Brembo è impegnata a sostenere con ogni mezzo. In particolare,
con il coinvolgimento di tutte le persone che operano e collaborano con l’azienda e attraverso una diffusa e costante attività
di formazione. La politica enunciata è coerente con la “visione”
aziendale ed esprime la volontà che Brembo venga riconosciuta
come partner di fiducia da tutti i clienti e come soggetto che persegue uno sviluppo industriale equilibrato ed apprezzato da tutta
la collettività.
attraverso una comunicazione aperta ed efficace con
le persone e gli enti esterni.
6. Va perseguito il coinvolgimento di fornitori e contrattisti nel Sistema di Gestione Sicurezza e Ambiente per ridurre l’impatto ambientale ed i rischi delle attività lavorative svolte all’interno dei siti industriali.
7. Nella valutazione dei fornitori, Brembo considera con
attenzione coloro che sono dotati di un Sistema di Gestione Ambientale certificato.
8. La salute, la sicurezza individuale e collettiva ed il
rispetto dell’ambiente sono requisiti inalienabili, al cui
rispetto sono orientate le decisioni aziendali ed i comportamenti individuali.
9. Il coinvolgimento di tutti i dipendenti, con le modalità
più ampie e diffuse, è requisito fondamentale per il miglioramento dei processi e dei servizi in un’ottica di Sicurezza
e Ambiente.
10.Ogni responsabile ha il compito di promuovere e far convergere il contributo di tutti i propri collaboratori verso il
miglioramento continuo delle prestazioni di Sicurezza e
Ambiente.
Bilancio del valore
economico, ambientale e intangibile 2007
45
Gestione sicurezza e ambiente
I
n Brembo la gestione di tutte le attività che comportano un potenziale impatto sull’ambiente o sulla salute e sicurezza dei lavoratori avviene con una doppia programmazione di interventi
perfettamente integrati, che si traduce in due diversi documenti
di pianificazione, prodotti e aggiornati annualmente:
•Piano Qualità e Ambiente a livello di Gruppo, che riguarda
tutte le società e le sedi Brembo nel mondo e include uno specifico capitolo dedicato alla programmazione strategica delle
attività relative a Sicurezza e Ambiente, compresi gli obiettivi
“macro” dell’organizzazione quali: certificazioni, standard e
prestazioni di Gruppo. Il Piano viene predisposto dalla sede centrale, a cui spetta anche il compito di svolgere audit ambientali
e di sicurezza all’interno del Gruppo e di definire le linee guida
e le procedure in un’ottica di coordinamento e supporto strategico ai singoli siti.
•Piano di Gestione Sicurezza e Ambiente di Stabilimento
gestito dai singoli siti, che hanno la responsabilità di pianificare e concretizzare operativamente il percorso di miglioramento
ambientale e di sicurezza programmato. Si tratta di uno strumento operativo di gestione e monitoraggio, che riassume gli
obiettivi e i traguardi dell’unità organizzativa locale per Sicurezza e Ambiente. Il Piano viene predisposto e formalizzato dai Responsabili Sicurezza e Ambiente di Stabilimento, coinvolgendo
tutti gli enti di stabilimento interessati e considerando aspetti
quali: certificazioni, analisi ambientali e valutazione dei rischi,
audit, consumi energetici e indicatori, revisioni del Sistema di
Gestione, attività di miglioramento, prestazioni dell’anno precedente. Nelle attività di miglioramento sono precisati interventi,
traguardi, risorse, responsabilità e tempistiche per il raggiungimento del corrispondente obiettivo. A seguito di eventuali
nuove attività, prodotti o servizi, il Piano può essere rivisto e
aggiornato anche prima della sua scadenza annuale.
ORGANIZZAZIONE SICUREZZA E AMBIENTE di Brembo
Linea Consultiva, Indirizzo,
Controllo e Reporting
Linea Operativa Gestionale
Datore di Lavoro
Dir. QEA
SEA
Coordinamento
SeA
Sistema
Gestione SeA
Responsabile SeA
(RSAS)
Responsabile
Settore
Riporto Diretto
Riporto Funzionale
46
Valore Ambientale
di Brembo
METODOLOGIA “PLAN-do-check-act”
Attività/Azioni correttive
Riesame della Direzione
Rapporto Sicurezza e Ambiente
Verifiche Ispettive e Controlli
Politica di Sicurezza e Ambiente
Act
Plan
MIGLIORAMENTO
CONTINUO
Check
Analisi Conformità Iniziale
Registro Aspetti Ambientali
e Valutazione del Rischio
Do
Piano di Gestione Sicurezza e Ambiente
Attuazione e funzionamento
Riferimenti comuni alla doppia programmazione sopra citata
sono la politica aziendale e quella di sito e, soprattutto, il Sistema di Gestione Integrata Sicurezza e Ambiente, che ha come
principale obiettivo il miglioramento continuo delle prestazioni
ambientali, oltre che di sicurezza e igiene del lavoro, di tutti i siti
del Gruppo Brembo in Italia e nel mondo.
L’azienda riesamina e valuta periodicamente il suo Sistema
di Gestione, con lo scopo di individuare le opportunità di
miglioramento e di renderle operative. I vari elementi del sistema
sono collegati secondo la metodologia “Plan-Do-Check-Act”
(Pianificazione - Attuazione - Verifica - Azione) finalizzata a:
•stabilire obiettivi e processi necessari a fornire risultati coerenti
con la politica di Sicurezza e Ambiente (Plan);
•attuare tali processi (Do);
•monitorare e misurare i processi, valutandone i risultati rispetto
alla politica, agli obiettivi, alle prescrizioni normative e ad altre
prescrizioni (Check);
•intraprendere nuove azioni per migliorare in continuo la prestazione del sistema Sicurezza e Ambiente (Act).
Bilancio del valore
economico, ambientale e intangibile 2007
47
I
l Sistema di Gestione Integrata Sicurezza e Ambiente è finalizzato alla minimizzazione dei rischi potenziali per i dipendenti
e per l’ambiente, e considera i dipendenti come “patrimonio” da
consultare, coinvolgere e responsabilizzare. A tale scopo, Brembo
mantiene attivo un sistema di comunicazione e diffusione degli
obiettivi ambientali e di sicurezza sul lavoro, a tutti i livelli della
struttura aziendale. Brembo monitora periodicamente il livello di
soddisfazione del personale, di cui promuove la formazione stimolando partecipazione e coinvolgimento.
Oltre ai dipendenti, tutti coloro che lavorano per Brembo, compresi gli appaltatori che operano presso gli stabilimenti, vengono
informati e coinvolti nelle politiche ambientali e di sicurezza. La
comunicazione può avvenire anche in forme alternative e semplificate rispetto al Piano di Gestione Sicurezza e Ambiente e
può prevedere solo determinati argomenti, pertinenti al ruolo e ai
compiti degli specifici destinatari.
48
La tabella che segue indica la diffusione dei sistemi di gestione,
certificati secondo le norme internazionali di riferimento, presso
13 siti produttivi del Gruppo.
Nella maggior parte dei siti non certificati è pienamente operativo il sistema di gestione, anche se in alcuni casi non è stato ancora
sottoposto a verifica da parte di enti terzi.
Diffusione dei Sistemi di Gestione Sicurezza e Ambiente
2007
2006
2005
Certificazione ambientale (ISO 14001:2004)
6
6
6
Certificazione sicurezza (OHSAS 18001:1999)
3
3
3
11
10
7
Implementazione completa del Sistema
di Gestione Sicurezza e Ambiente
Valore Ambientale
di Brembo
Evoluzione gestionale
per la salute e sicurezza
P
er avere una visione chiara degli obiettivi che, nel corso degli
anni, Brembo si è posta in termini di tutela della salute e della
sicurezza, è opportuno ripercorrere l’evoluzione della normativa
al riguardo. Con l’evoluzione della legislazione e della sensibilità sociale, Brembo ha adeguato la struttura, la dislocazione delle
competenze e gli obiettivi aziendali, secondo un processo di
miglioramento continuo con livelli di prevenzione spesso
superiori alle prescrizioni legislative.
EVOLUZIONE GESTIONALE PER LA SALUTE E SICUREZZA
ATTENZIONE
DEGLI
STAKEHOLDER
ACUTA
SENSIBILITà
ANNI ‘00/OGGI
MODELLO ORGANIZZATIVO
STRATEGIA
ATTENZIONE
CRESCENTE
ANNI ‘90
ARMONIZZAZIONE
Moderata
ATTENZIONE
ANNI ‘70/’80
PRIME ATTENZIONI
OBIETTIVI AZIENDALI
ADEGUAMENTO ALLE LEGGI,
gestione dell’EMERGENZA
INTERVENTO STRUTTURATO,
CONFORMITà TECNICA
SISTEMA DI GESTIONE
INTEGRATO S&A
Bilancio del valore
economico, ambientale e intangibile 2007
49
Le prime leggi (anni ’70 e ’80) erano simili a norme tecniche,
che fissavano i criteri su come mettere in sicurezza l’impianto. In
tale quadro normativo, gli enti pubblici esercitavano la funzione
di governo e controllo e le parti interessate mostravano moderata
attenzione alla tematica. L’obiettivo prioritario di Brembo era una
puntuale adesione alle leggi e la predisposizione di piani di gestione dell’emergenza.
Nelle successive norme (prima metà degli anni 90’), risulta fondamentale il fattore uomo ed il tema della prevenzione. Frutto
di quest’orientamento è la Legge 626, per la quale è l’azienda
stessa che individua, valuta e riduce, a livelli accettabili, i rischi
potenzialmente presenti. La gestione della Sicurezza e della Salute
sul lavoro diviene parte integrante della gestione generale dell’azienda. Cresce anche l’attenzione da parte degli stakeholder e
le competenze sicurezza e ambiente in Brembo vengono raccolte
in un unico ente.
Gli anni a seguire, vedono la diffusione delle norme certificabili
su aspetti ambientali e di sicurezza, con iniziative premianti verso
le aziende che decidono di aderirvi. Brembo definisce uno “standard” in tema di Sicurezza ed Ambiente che recepisce, armonizza
e supera le leggi di settore. Tale standard viene replicato su tutti i
siti, anche su quelli esteri. L’obiettivo principale di Brembo diviene
il miglioramento continuo, anche in risposta all’accresciuta sensibilità sociale da parte degli stakeholder.
50
Oggi l’orientamento legislativo è di nuovo cambiato. I riferimenti legislativi sono stati integrati in virtù della Legge 123 dell’agosto 2007 la quale, oltre a rileggere alcuni aspetti inerenti alla
salute e sicurezza dei lavoratori e delegare al Governo l’emanazione di un testo unico, ha modificato la Legge 231 sulla “Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche”,
estendendo la responsabilità amministrativa delle imprese ai reati
di omicidio colposo e lesioni colpose gravi o gravissime, commessi
con violazione delle norme antinfortunistiche e di tutela dell’igiene e della salute sul lavoro.
Con tale modifica, ogni azienda deve ulteriormente impegnarsi,
all’interno di un appropriato modello organizzativo generale, per
una efficace gestione della Sicurezza.
In ragione di questo, le linee guida esistenti sui temi Sicurezza e
Ambiente sono divenute, in Brembo, parte integrate del Codice
Etico aziendale e il sistema di Gestione Sicurezza e Ambiente è
uno dei pilastri su cui si basa il più generale Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo di tutta l’azienda.
L’attuale obiettivo di Brembo è garantire il benessere delle
persone e lo sviluppo sostenibile dell’azienda.
Valore Ambientale
di Brembo
Salute e sicurezza:
dai rischi alle performance
P
er ridurre al minimo i rischi potenziali per la salute e la sicurezza del personale, il Sistema di Gestione Integrata Sicurezza e Ambiente di Brembo prevede, anzitutto, la corretta identificazione
dei rischi stessi e del loro potenziale impatto. Sulla base di questa
mappatura vengono definite le priorità e identificati i più opportuni interventi. Questi ultimi passano, quindi, alla fase attuativa e
di cui viene successivamente rilevata e misurata l’efficacia.
Attraverso questo approccio, affinatosi negli anni e sviluppatosi di
pari passo con l’adeguamento all’evoluzione legislativa, Brembo
ha ottenuto significativi risultati in termini di riduzione degli
infortuni in tutti i suoi siti, sintetizzabili nei seguenti due dati:
•riduzione dell’indice di gravità degli infortuni nei siti Brembo
in Italia nel periodo 2000-2007 pari a – 60,80%;
•riduzione dell’indice di gravità degli infortuni nei siti Brembo, in
Italia e all’estero, nel periodo 2005-2007 pari a –28,43%.
calcolato sul numero di infortuni accaduti in un anno ogni 100
persone assunte, che nel 2007 è pari a –25,84%.
Da diversi anni nel Gruppo Brembo non si è verificato alcun infortunio di tipo invalidante.
G
razie alle positive performance registrate nel tempo, Brembo
ha beneficiato di una progressiva diminuzione del tasso INAIL
applicato per il calcolo del premio assicurativo annuo. I tassi INAIL
applicati alle differenti posizioni assicurative presenti in azienda,
diversificate a seconda della classe di rischio insito nell’attività
svolta dal dipendente, sono in costante calo negli ultimi anni; essi
sono sensibilmente inferiori alla media nazionale e si attestano ai
minimi applicabili, confermando una situazione di eccellenza.
Analogamente, nel trienno 2005-2007, si è registrata una riduzione dell’indice di frequenza degli infortuni a livello di Gruppo,
Per un esame più approfondito, le tabelle nella pagina seguente
illustrano in dettaglio i rischi che interessano le diverse attività
svolte nei siti Brembo e i miglioramenti nelle performance di sicurezza ottenuti negli ultimi tre anni.
Indice di gravità Infortuni - Brembo S.p.A.
Indice di gravità infortuni - Gruppo Brembo
1,76
1,02
1,22
0,79
1,22
0,90
2000
2001
2002
2003
0,95
2004
0,73
0,96
2005
0,71
0,69
2006
2007
2005
2006
2007
L’Indice di Gravità Infortuni indica il numero di giorni totali di assenze per infortunio registrati annualmente in azienda rapportato al numero totale dei dipendenti.
Bilancio del valore
economico, ambientale e intangibile 2007
51
Rischi diretti per tipologia di processo
Generati direttamente dalle attività legate ai diversi processi produttivi di Brembo
PROCESSO
ATTIVITÀ
RISCHI
FUSIONE
•Operazioni di vario tipo con il metallo fuso
• Scottature
•Diffusione di inquinanti aerodispersi
• Rifinitura grezzi per successiva lavorazione
•Taglio
• Proiezione di schegge
•Incidenti da movimentazione manuale dei carichi
LAVORAZIONE
•Lavorazione pinze e dischi tramite varie tipologie di macchine
• Schegge
• Rumore
• Movimentazione pezzi e spostamento cassoni e contenitori di vario tipo
•Incidenti da movimentazione manuale dei carichi
•Interventi su impianti per il relativo settaggio
•Trascinamento, schiacciamento
TRATTAMENTO
•Trattamento dischi e pinze tramite impianti di verniciatura ed ossidazione
• Rischio chimico (esposizione ad inquinanti)
MONTAGGIO
• Montaggio pezzi
• Problemi connessi alla ripetitività dei movimenti
• Movimentazione merci in magazzino
•Investimento carrelli
• Prove in pista e su strada di auto-moto
•Incidenti alla guida di auto e moto
TESTING DI VARIO TIPO
Rischi comuni alle diverse tipologie di processo
Rischi diretti
Rischi Indiretti
Derivanti da attività di appaltatori o dall’interferenza tra attività Brembo-appaltatori
• Incendio
• Incendio
• Esplosione
• Vibrazioni
• Rischio elettrico
• Rischio elettrico
• Vibrazioni
• Rischio chimico
• Radiazioni non ionizzanti
• Radiazioni non ionizzanti
• Microclima
• Rumore
• Rischi per lavoratrici gestanti
52
Valore Ambientale
di Brembo
Indicatori di performance di sicurezza
PROCESSO
INDICATORE
FUSIONE
Fonderia Alluminio (Mapello)
LAVORAZIONE
UNITÀ DI MISURA
2007
2006
2005
Valore medio polveri inalabili in ambiente di lavoro
% rilevata rispetto al limite di legge
3,60
4,70
7,70
N° infortuni a causa della movimentazione manuale dei carichi
N° infortuni / 100 persone totali
3,38
3,70
5,04
N° infortuni / 100 persone totali
0,37
0,48
0,54
N° infortuni / 100 persone totali
0
0,55
0,75
<1
2,60
ND
0,23
1,87
1,87
<1
<1
ND
N° infortuni / 100 persone
del reparto
6,67
7,54
8,74
N° infortuni / 100 persone
del reparto
0
6,67
2,44
BU Auto (Curno)
N° infortuni a causa della proiezione di schegge
Lavorazione Dischi (Mapello)
N° infortuni a causa della movimentazione di attrezzature
BU Moto (Curno)
Valore medio nebbie oleose in ambiente di lavoro
% rilevata rispetto al limite di legge
BU VE.CO. Czestochowa (Polonia)
N° infortuni nel reparto officina
TRATTAMENTO
BU Moto (Curno)
Valore medio acido solforico in ambiente di lavoro
MONTAGGIO
% rilevata rispetto al limite di legge
BU Auto (Curno)
N° infortuni nel reparto montaggio
TESTING DI VARIO TIPO
N° infortuni / 100 persone totali
Sito di Stezzano
N° infortuni durante la prova di componenti frenanti in pista
e su strada (auto e moto)
Bilancio del valore
economico, ambientale e intangibile 2007
53
Impatto ambientale delle attività di Brembo
Le tabelle che seguono riassumono e sintetizzano i principali elementi e flussi di input e output ambientale che riguardano l’attività di
Brembo.
Impatti diretti per tipologia di processo
Generati direttamente dalle attività legate ai diversi processi produttivi di Brembo
UTILIZZO DI RISORSE NATURALI (INPUT)
PROCESSO
EMISSIONI AMBIENTALI (OUTPUT)
• Gas metano per il processo fusorio
FUSIONE
• Emissioni in atmosfera
• Materie prime ferrose e non ferrose per il processo fusorio
• Prelievo di acqua per raffreddamento dei forni fusori
• Scarichi industriali
• Energia per il funzionamento dei forni e degli impianti di abbattimento
• Consumo di energia, rumore
• Prelievo di acqua per produzione di lubrorefrigerante
LAVORAZIONE
• Consumo di energia, rumore
• Energia per il funzionamento delle macchine utensili
• Gas metano per il funzionamento degli impianti di trattamento (ossidazione e tempra)
• Scarichi industriali
TRATTAMENTO
• Emissioni in atmosfera
• Materie prime utilizzate nel processo di tempra e ossidazione
• Prelievo di acqua per il raffreddamento e l’uso degli impianti di trattamento
• Scarichi industriali
• Energia per il funzionamento degli impianti di trattamento
• Consumo di energia, rumore
• Energia per il funzionamento delle macchine
MONTAGGIO
• Consumi di energia
• Energia per il funzionamento dei banchi
TESTING DI VARIO TIPO
• Consumo di energia
Impatti comuni alle diverse tipologie di processo
IMPATTI DIRETTI
IMPATTI INDIRETTI
Derivanti da attività di appaltatori o dall’interferenza tra attività Brembo/appaltatori
• Consumo di acqua per uso sanitario ed accessorio
• Emissioni mezzi di trasporto
• Consumo di gas metano per funzioni accessorie alle attività di produzione
• Rifiuti prodotti dall’attività degli appaltatori
• Consumo di energia elettrica per funzioni accessorie alle attività produttive
• Rifiuti
54
Valore Ambientale
di Brembo
Indicatori ambientali
delle attività di Brembo
L
a tipologia di manufatti realizzati da Brembo comporta un certo impatto ambientale quale diretta conseguenza dell’attività produttiva. È importante sottolineare come il Gruppo abbia saputo
sviluppare una gestione ambientale volta a ridurre al minimo
i rischi di esternalità negative e a cogliere tutte le opportunità di eliminazione o contenimento degli sprechi e delle
inefficienze, ottenendone anche benefici economici.
Le tabelle che seguono presentano le performance ambientali del
Gruppo secondo due letture diverse ma complementari:
Per quanto riguarda gli indicatori aggregati, va segnalato che talvolta i dati sono poco confrontabili fra loro perchè il Gruppo, a
fronte di una continua crescita, ha via via internalizzato fasi del
processo produttivo in precedenza svolte da fornitori esterni (ad
esempio: attività di fusione dei dischi freno, di ossidazione anodica delle pinze, di verniciatura ecc.). I dati rappresentano una
fotografia, al 31 dicembre di ogni annualità dell’ultimo triennio,
delle principali performance ambientali di Brembo.
•Indicatori ambientali per fasi principali di processo;
•Indicatori ambientali aggregati di Gruppo.
Indicatori di performance ambientali per fasi di processo
PROCESSO/Sito/Indicatore
UNITÀ DI MISURA
2007
2006
2005
Sabbia prodotta per tonnellata di alluminio fuso
kg/ton
56,8
63,4
64,5
Litri di acqua utilizzata per pezzi processati (liquidi penetranti)
lt/pezzo
6,33
6,75
10,89
%
9,87
11,4
13,6
tep/ton
0,22
0,23
0,24
Fusione
Fonderia Alluminio (Mapello)
Fonderia Ghisa (Polonia)
% di scoria prodotta rispetto ai rifiuti prodotti
Fonderia Ghisa (Mapello)
Energia utilizzata per ottenere una tonnellata di ghisa fusa
Bilancio del valore
economico, ambientale e intangibile 2007
55
PROCESSO/Sito/Indicatore
UNITÀ DI MISURA
2007
2006
2005
kwh/disco
1,89
1,58
1,91
lt/pezzo
6,76
6,37
7,20
kwh/disco
0,98
1,04
1,16
gr/disco
15,0
21,2
42,9
lt/1000 pezzi
13,88
15,75
15,02
gr/disco
12,05
17,50
19,63
Lavorazione
Sito di Saragozza (Spagna)
Energia elettrica utilizzata per produrre un disco
BU Auto (Curno)
Acqua prelevata per pezzo prodotto
Sito di Betim (Brasile)
Energia elettrica utilizzata per produrre un disco
Sito di Puebla (Messico)
Olio emulsionabile utilizzato per disco prodotto
Trattamento
BU Auto (Curno)
Soda utilizzata per pezzo prodotto
Lavorazione Dischi (Mapello)
Olio protettivo utilizzato per pezzo prodotto
56
Valore Ambientale
di Brembo
La tabella seguente presenta i principali indicatori di performance
ambientale di Brembo. I dati vanno letti alla luce dell’aumentata
verticalizzazione e capacità produttiva del Gruppo nell’ultimo
triennio, con conseguente aumento produttivo e installazione
di nuovi impianti, come emerge dalla tabella successiva.
Indicatori di performance ambientali aggregati di Gruppo
INDICATORE
UNITÀ DI MISURA
2007
2006
2005
Energia e gas
Consumo energia elettrica
KWh
198.857.747
147.808.905
104.334.876
Consumo metano
3
m
8.230.736
6.730.233
5.768.111
Consumo carbone
ton
7.605
8.013
7.888
Consumo gasolio
ton
300
295
223
Consumo benzine
ton
136
148
140
Consumo GPL
ton
8.443
15.048
19.072
Rifiuti prodotti
kg
80.495.775
79.705.492
66.863.733
Rifiuti avviati a recupero
kg
42.461.077
51.716.282
53.161.207
kg
36.736.665
51.596.579
53.209.946
kg
29.853.457
44.357.632
45.853.836
Di cui:
• carta e cartone
kg
399.210
429.240
344.580
• ferro
kg
922.571
772.995
638.155
• sfridi di ghisa / alluminio
kg
1.971.490
15.231.520
18.105.690
• legno
Kg
526.550
519.710
530.530
• plastica
Kg
169.800
189.200
198.855
Rifiuti
Rifiuti prodotti in Italia
Rifiuti avviati a recupero in Italia
(1)
(1)
La forte riduzione nel 2007 è riconducibile sia alla minor produzione di rifiuti sia agli interventi di recupero e riutilizzo attuati nell’anno.
Bilancio del valore
economico, ambientale e intangibile 2007
57
INDICATORE
UNITÀ DI MISURA
2007
2006
2005
Acqua
Volumi acqua prelevata da pozzo
m3
472.722
288.221
197.108
Volumi acqua prelevata da acquedotto
m3
205.580
212.086
147.278
Volumi acqua industriale scaricata
m
196.115
149.835
105.117
3
Sistema di gestione
Giorni dedicati a audit
gg/anno
444
287
275
Ore formazione
h/anno
7.840
9.009
8.472
UNITÀ DI MISURA
2007
2006
2005
Dischi prodotti dalle fonderie di ghisa facenti parte del Gruppo (1)
N°
160
143
100
Impianti di zincatura
N°
1
0
0
Impianti di ossidazione anodica installati
N°
2
2
1
Impianti di verniciatura installati
N°
8
8
8
Fonderie di alluminio e ghisa interne al Gruppo
N°
3
3
2
Attività e installazioni produttive
INDICATORE
(1) 58
Variazioni intervenute prendendo come base 100 il dato del primo anno considerato (2005).
Valore Ambientale
di Brembo
Raggiungimento obiettivi ambientali 2007
P
Riconoscimenti in materia ambientale
I passaggi attraverso i quali si è data attuazione a questo programma possono essere così riassunti:
Nel 2007 Brembo ha ottenuto il rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale per la fonderia d’alluminio di Mapello, per il
polo industriale di Curno (BU Auto, BU Moto e BU Racing) e per i
siti polacchi di Dabrowa e Czestochowa.
Tale autorizzazione è stata conferita dagli Enti Pubblici Locali (in
Italia dalle Regioni) e di fatto ha sancito che l’azienda ha sviluppato e realizzato il suo processo produttivo tramite l’applicazione di
Best Available Technologies (BAT), ossia utilizzando le migliori
tecnologie disponibili e compatibili dal punto di vista ambientale.
er il 2007 il programma di miglioramento definito attraverso il Sistema di Gestione Integrata Sicurezza e Ambiente aveva
previsto il perseguimento di specifici obiettivi, raggiunti nel corso
dell’esercizio.
•pronto aggiornamento delle modalità gestionali in caso di variazione di impatti ambientali significativi;
•diffusione delle migliori tecniche grazie alla progressiva standardizzazione indotta dalla condivisione del sistema;
•miglioramento e graduale standardizzazione delle modalità per
il controllo degli impatti ambientali, presenti nelle attività e nei
servizi svolti dai fornitori;
•ulteriore informazione e sensibilizzazione in materia ambientale, in particolare con la formazione verso i fornitori.
Il dettaglio degli obiettivi ambientali 2007 e dei relativi interventi
realizzati per il loro raggiungimento è sintetizzato nelle tabelle
delle pagine seguenti.
Con queste norme l’Unione Europea, definendo preventivamente
le BAT di ogni settore produttivo e richiedendone la piena applicazione alle aziende, intende diffondere all’interno del territorio
norme di buona pratica che tutelino in maniera efficace l’ambiente promuovendo uno sviluppo industriale sostenibile.
Nello stesso anno, il sito di Puebla (Messico) ha ottenuto, oltre alla
seconda certificazione ISO 14001, il riconoscimento della Procuraduría Federal de Protección al Ambiente (PROFEPA) come “Industria Pulita”.
Lo stesso sito ha inoltre avviato un programma di appoggio e di
formazione su aspetti ambientali, di sicurezza e salute con oltre
400 scuole della zona a tutti i livelli educativi, con un’affluenza
di oltre 100.000 alunni. All’iniziativa hanno partecipato anche le
autorità municipali, statali e federali relativamente all’organizzazione di settimane di sicurezza e formazione.
Bilancio del valore
economico, ambientale e intangibile 2007
59
Programma di miglioramento ambientale 2007
OBIETTIVI (A PROGETTO)
Riduzione consumi
di energia elettrica
AZIONI SVOLTE (A CONSUNTIVO)
•Il sistema d’illuminazione del polo di Stezzano è stato dotato di sensori di luminosità in grado di garantire automaticamente
la regolazione della luce artificiale, con conseguente minor consumo di energia, anche grazie all’utilizzo di lampade a migliore
efficienza energetica. È stato inoltre installato un sistema di monitoraggio dei consumi energetici che ha permesso, con una
misurazione in linea continua, un più efficiente utilizzo dell’energia e l’eliminazione di eventuali sprechi.
•L’illuminazione esterna del parcheggio del polo di Mapello è stata sostituita con un nuovo sistema di luci crepuscolari e di
lampade che si spengono e si accendono ad alternanza, riducendo il consumo energetico.
•Il sistema d’illuminazione del nuovo sito di lavorazione dischi di Mapello è stato dotato, oltre che di un dispositivo on-off
(acceso-spento), di un sensore d’illuminazione che lavora su due fasi, regolando automaticamente l’intensità in base alla luce
esterna e garantendo un risparmio energetico.
•La fonderia di ghisa di Mapello dispone di un forno “a crogiolo”, ausiliario al forno principale, per la produzione di ghise
speciali ad alto carbonio. Nel 2007 si è proceduto ad una razionalizzazione nella produzione di tali ghise speciali, con un notevole
risparmio energetico per la consistente riduzione di accensioni e spegnimenti dell’impianto.
• Presso la fonderia di ghisa di Mapello, i silos di stoccaggio delle sabbie esauste derivanti dalle fasi di produzione del disco
in ghisa sono stati spostati in prossimità del principale sistema di aspirazione, che capta le effusioni polverulente tramite alcuni
compressori. Ciò ha consentito di ridurre sensibilmente i consumi di aria compressa e il dispendio energetico dei compressori
stessi per il trasporto delle polveri all’interno delle tubazioni da un lato all’altro dello stabilimento.
• Presso la BU Racing di Curno sono state sostituite alcune macchine utensili con altre dotate di un sistema di autospegnimento
dopo 30 minuti di stand-by, ottenendo un sensibile risparmio energetico.
•Alcuni centri di lavoro a controllo numerico della BU Racing di Curno sono stati dotati di un migliore sistema di filtraggio delle
nebbie, che ha permesso di ottimizzare i flussi d’aria (in aggiunta alla già positiva captazione dei residui delle lavorazioni) con
una conseguente riduzione dei consumi energetici.
60
Valore Ambientale
di Brembo
Riduzione consumi
di gas metano
• Presso il sito di lavorazione dischi di Mapello è stato realizzato uno scambiatore per il recupero del calore dissipato dai
compressori per l’aria e di quello accumulato nelle acque di raffreddamento dei motori dei compressori di maggiori dimensioni;
il 60-90% di questa energia viene così recuperata per generare flussi di acqua calda a 50-60 °C da utilizzare per il riscaldamento
dei locali e per fornire calore in diverse fasi del processo.
•Alcune aree dei nuovi edifici del sito Brembo presso il Parco Scientifico Tecnologico Kilometro Rosso di Stezzano sono
state dotate di pannelli radianti a pavimento ed a parete al fine di ottimizzare i consumi di metano, garantendo il medesimo
comfort interno con consumi di energia inferiori.
• Il sistema di riscaldamento del polo di Stezzano è stato dotato di sensori di temperatura in grado di garantire automaticamente la regolazione del riscaldamento invernale con conseguente minor consumo di gas metano. È stato inoltre installato un
sistema di monitoraggio dei consumi energetici che ha permesso, con una misurazione in linea continua, un più efficiente utilizzo
dell’energia e l’eliminazione degli sprechi.
Riduzione consumi
di acqua
•Il sistema d’irrigazione dell’intero polo di Mapello è stato inserito sotto la linea dell’acqua di pozzo anziché, come in precedenza,
Riduzione produzione
di rifiuti
•Nella fonderia di ghisa di Mapello è stato installato un impianto di bricchettatura (apparato in grado di pressare i trucioli sfusi e
trasformarli in un cilindro utilizzabile per l’impianto fusorio) che ha permesso di recuperare e riutilizzare gli sfridi di ghisa derivanti
dalla lavorazione meccanica dei dischi, precedentemente smaltiti come rifiuti.
sulla linea dell’acqua potabile, con conseguente risparmio della stessa.
• Presso la fonderia di alluminio di Mapello è stato approntato un sistema automatico di estrazione delle sabbie esauste
(derivanti dalle anime utilizzate per lavorazione) dalle vasche di raffreddamento dell’impianto di trattamento termico. Le sabbie
esauste vengono ora depositate in big bags e conferite al fornitore di materia prima (sabbia), con conseguente riduzione del rifiuto
prodotto.
• Presso la fonderia di alluminio di Mapello è stato sensibilmente ridotto il consumo di bobine di carta per pulizia, utilizzando
panni a noleggio con servizio di lavaggio.
Bilancio del valore
economico, ambientale e intangibile 2007
61
Riduzione produzione
di rifiuti (segue)
•Attraverso un progetto comune fra la fonderia di alluminio di Mapello e il sito produttivo di Curno si sono recuperate
tonnellate di truciolo d’alluminio, derivante dalle lavorazioni meccaniche delle pinze grezze (getti) e prima smaltito come rifiuto,
per riutilizzarlo in fonderia come materiale di fusione, con beneficio per lo smaltimento dei rifiuti.
• Con l’introduzione di un nuovo tipo di olio lubrorefrigerante per la lavorazione dei pezzi dotato di migliori caratteristiche, tra cui
una migliore resa e durata, la BU Auto e la BU Moto hanno ridotto la produzione di tale rifiuto.
• Presso la BU Racing è stato installato un impianto di bricchettatura del truciolo di magnesio che ha permesso di recuperare il
componente come materia prima secondaria, anziché smaltirlo come rifiuto.
• Con una campagna di ulteriore sensibilizzazione verso una corretta gestione dei rifiuti denominata 4R (Respingere, Ridurre, Riutilizzare, Riciclare), il sito messicano di Puebla ha ridotto del 26% la produzione di rifiuti non pericolosi (vetro, alluminio, carta,
cartone, ecc.).
• Per l’imballaggio di un particolare disco nel sito di Betim (Brasile) si è sostituito l’uso di cartone con un imballaggio riutilizzabile, risparmiando diverse tonnellate/anno di cartone, per produrre i quali sarebbe necessario abbattere circa 116 alberi dell’altezza
di 20 metri.
•Nel sito di Dabrowa, in Polonia, le emulsioni lubrorefrigeranti di ogni singola macchina (derivanti dalla lavorazione dei dischi)
sono state filtrate e trattate mensilmente con un apposito dispositivo, recuperando al ciclo produttivo il 40% del materiale precedentemente smaltito.
•Nel sito spagnolo di Saragozza alcune macchine a controllo numerico sono state dotate di un bidone per la raccolta e il
riutilizzo del lubrorefrigerante, con un risparmio di smaltimento pari al 5%.
• Presso il sito polacco di Czestochowa è stato implementato un nuovo impianto di zincatura. La stretta collaborazione con
il fornitore, fin dalla fase di progettazione, ha permesso l’applicazione delle BAT (Best Available Technologies) garantendo performance ambientali e di sicurezza in linea con i migliori standard internazionali. L’utilizzo del nuovo impianto ha consentito, tra
l’altro, di eliminare il trasporto di materiali tra il sito Brembo ed il terzista che forniva questo servizio, per una percorrenza annua
di 340.000 chilometri. Il vantaggio in termini di mancata emissione di CO2 è pari a circa 3.000 tonnellate/anno.
62
Valore Ambientale
di Brembo
Principali obiettivi Sicurezza
e Ambiente per il 2008
Gli obiettivi di miglioramento del Sistema di Gestione Integrata
Sicurezza e Ambiente identificati per il 2008 e previsti dal Piano
Qualità ed Ambiente sono di seguito sintetizzati: •riformulazione indicatori di prestazione;
•standardizzazione della gestione delle situazioni a rischio elevato, attraverso la definizione del “Brembo Safety & Environmental Management”;
•formazione specifica dei Responsabili Sicurezza e Ambiente e
dei responsabili dei diversi settori/enti aziendali;
Realizzazione di un nuovo capannone (edificio F) dotato di riscaldamento a pavimento e pannelli solari, con un risparmio energetico rispetto ai normali sistemi di riscaldamento.
Sito BU Auto, BU Moto e BU Racing
di Curno (Italia)
Ottimizzazione dell’utilizzo di energia elettrica per il funzionamento dei compressori, che attualmente assorbono il 22,3% dei
consumi energetici dell’intero sito.
•rendicontazione annua ambientale.
Sito di Stezzano (Italia)
Da questi obiettivi di carattere generale, i siti produttivi hanno
provveduto ad individuare gli specifici obiettivi di miglioramento
espressi nei diversi Piani di Gestione Sicurezza e Ambiente 2008 e
di seguito precisati.
Presso il sito di Stezzano è prevista la realizzazione di un sistema
di monitoraggio dei consumi energetici, che consenta la gestione
degli stacchi nell’alimentazione generale a fronte di picchi di richiesta di potenza assorbita. L’intervento dovrebbe tradursi in una
sensibile diminuzione dei consumi.
Fonderia ghisa di Mapello (Italia)
Sviluppo di un sistema di monitoraggio dei consumi di acqua,
che consenta di disporre periodicamente di report dettagliati sui
consumi delle varie utenze, al fine di identificare eventuali sprechi
e opportunità di risparmi.
Sito BU Auto di Curno (Italia)
Applicazione di un regolatore di tensione (IREM) all’impianto luci
del parcheggio esterno e di parte delle zone interne, con conseguente riduzione dei consumi di energia elettrica. Sito di Puebla (Messico)
Mantenimento della certificazione ISO 14000 e prosecuzione del
progetto approvato e condiviso dalla Procuraduría Federal de Protección al Ambiente (PROFEPA), grazie al quale il sito ha ottenuto
già nel 2007 il riconoscimento di “Industria Pulita”.
Sito di Dabrowa (Polonia)
Ottenimento della certificazione ambientale ISO 14000 per il sito
di lavorazione dischi e per la fonderia.
Bilancio del valore
economico, ambientale e intangibile 2007
63
Il cammino verso IL FUTURO
si percorre insieme.
valore
intangibile
di brembo
Modalità di misurazione dell’intangibile
S
econdo la dottrina e la prassi che si va consolidando, per misurare esaurientemente il valore rappresentato da un’azienda non
basta considerare il suo valore contabile, ma occorre andare oltre,
analizzando e misurando il suo capitale intellettuale per esprimere
più compiutamente il suo valore intangibile. Con questo termine
si intende l’insieme di uomini, relazioni e organizzazione che può
essere messo a frutto dall’azienda per creare ricchezza.
Componenti del capitale intellettuale
Conformemente alle più autorevoli fonti internazionali, le componenti fondamentali del capitale intellettuale che contribuiscono
a creare il valore intangibile di un’azienda sono:
•capitale relazionale, che rappresenta l’insieme di relazioni che
l’azienda ha instaurato con il mercato e di cui costituiscono parte integrante elementi quali i rapporti con i clienti, il grado di
soddisfazione di questi ultimi nei confronti dell’azienda, l’arricchimento dell’immagine aziendale, la conoscenza e la diffusione del marchio;
•capitale strutturale, che rappresenta la capacità di innovazione dell’azienda riferita allo sviluppo del know-how tecnico e
delle relative metodologie di gestione, all’efficienza operativa
dei suoi processi produttivi, alla sua struttura organizzativa, alla
solidità e coerenza degli aspetti di cultura aziendale;
•capitale umano, che rappresenta l’insieme dei comportamenti,
delle competenze e delle attitudini del management aziendale e
di tutti i collaboratori.
66
Finalità del Bilancio del Valore Intangibile
L
a misurazione del valore intangibile di un’azienda e la sua traduzione in un vero e proprio Bilancio rispondono a una duplice
finalità:
•reporting interno, quale importante fonte di informazione utile alla gestione aziendale, che permette al management di considerare attentamente il valore generato dagli intangibili e che
può essere utilizzato come un innovativo tableau de bord per
la gestione strategica e per l’indirizzo delle politiche aziendali;
il processo di rendicontazione del valore intangibile prevede anche un sistema di avvertimento (early warning) sull’andamento
delle performance al fine di identificare le necessità e le priorità
di intervento;
•reporting esterno, in quanto consente di offrire a tutti gli
stakeholder, a complemento dei dati contenuti nel tradizionale
Bilancio d’esercizio, informazioni in merito al capitale intellettuale dell’organizzazione, attraverso indicatori di natura non
economico-finanziaria che costituiscono importanti elementi di
valutazione sulla capacità competitiva futura dell’azienda e sulle
sue potenzialità di crescita.
Brembo ha iniziato a realizzare un Bilancio del Valore Intangibile
sin dal 1999, avendo dapprima come principale obiettivo quello
di reporting interno, ma valorizzando gradualmente negli anni
anche la funzione di reporting esterno nei confronti di tutti i suoi
stakeholder.
valore intangibile
di brembo
Modello di riferimento
N
ell’elaborazione del proprio Bilancio del Valore Intangibile,
Brembo utilizza un modello di riferimento basato sulle indicazioni
IFAC (International Federation of Accountants) e sulla metodologia ICV® (Intellectual Capital Value® System) sviluppata dalla
società di consulenza Summit, che dal 1999 al 2003 ha svolto un
ruolo di affiancamento all’azienda in questo processo. La struttura del Bilancio del Valore Intangibile di Brembo si è andata affinando nel tempo sia per adeguarsi all’evolvere della dottrina e
della prassi internazionale, sia per rispondere in modo sempre più
puntuale alla realtà e alle esigenze del Gruppo.
struttura del bilancio del valore intangibile DI brembo
Capitale
Intellettuale
Capitale
Relazionale
Capitale
Strutturale
Capitale
Umano
Rapporti
contrattuali
Organizzazione
Competenze
Sinergie
Cultura
aziendale
Atteggiamenti
mentali
Valori
condivisi
Innovazione
Vivacità
intellettuale
Bilancio del valore
economico, ambientale e intangibile 2007
67
Processo di rendicontazione
I
l processo di rendicontazione interessa tutte le realtà del Gruppo a livello internazionale e poggia su un ampio coinvolgimento
del management, dei dipendenti e dei clienti ed è gestito da un
apposito team di progetto di cui fanno parte i responsabili delle
principali funzioni aziendali.
I vari indicatori sono frutto di analisi condotte con sistematicità,
utilizzando una rigorosa metodologia e, in alcuni casi, affidate a
società di rilevazione esterne. In totale vengono qui proposti 29
indicatori (1 in più rispetto al rapporto 2006), che rappresentano
una ragionata selezione di tutti quelli rilevati, in quanto taluni
sono da considerare particolarmente “sensibili” a problematiche
di concorrenza e, quindi, non comunicabili all’esterno.
Gli indicatori si riferiscono di norma all’intero Gruppo Brembo (o
a Brembo S.p.A. dove così precisato) e in alcuni casi riportano il
dettaglio per singola Divisione o Business Unit aziendale. Al fine
di evidenziare i trend in atto, i dati sono riportati, ove disponibili,
nel loro andamento storico degli ultimi tre anni.
PROCESSO DI RENDICONTAZIONE DEL VALORE INTANGIBILE DI BREMBO
Dialogo con la comunità
finanziaria e gli stakeholder
Comunicazione
esterna del
documento
Pianificazione
e avvio del
processo
Sponsorship
Presidente
e Direttore
Generale
Supervisione
Elaborazione
indicatori
e redazione del
documento
interno
Early warning sulle
performance economiche
Presentazione ai Comitati
di Direzione Generale
Attestazione
di conformità
68
Gruppo di Progetto
Qualità
Advanced R&D
Amministrazione, Finanza
e Controllo
Business Development
Comunicazione
e Relazioni Istituzionali
Marketing
Risorse Umane
e Organizzazione
Valutazione
e individuazione obiettivi
BR
EM
BO
P
Revisione
metodologia
Raccolta dati
e miglioramento
del processo
RODUCTIO
Controllo
E
ST
Y
NS
M
Analisi interna
dei dati
valore intangibile
di brembo
Capitale Relazionale
Nota di sintesi
L’
insieme degli indici riferiti al Capitale Relazionale pone in evidenza un trend complessivamente positivo per Brembo, con intensità diverse nelle singole Divisioni/BU.
Il Gruppo mostra di avere una ben consolidata presenza nel suo mercato di riferimento,
con quote che risultano stabili o in crescita nella quasi totalità dei segmenti produttivi, evidenziando anche una forte capacità di attrarre nuovi clienti e di sviluppare le relazioni commerciali con quelli esistenti.
A livello di Gruppo, l’indice di soddisfazione dei clienti risulta stabile e si mantiene su valori
di apprezzamento positivi, pur registrando, in alcuni casi specifici, una lieve flessione. L’immagine dell’azienda, rilevata presso circa 600 clienti nel mondo, conferma una diffusa percezione
di Brembo quale azienda prestigiosa, internazionale e specializzata nello sviluppo di
prodotti ad alte prestazioni.
N.B. In relazione alla nuova struttura organizzativa di Brembo (esecutiva da gennaio 2007) che ha riorganizzato le BU Auto e BU
Veicoli Commerciali nelle attuali Divisione Sistemi e Divisione Dischi, alcuni indicatori 2007 non risultano esattamente raffrontabili
a quelli degli anni precedenti in quanto è cambiato il perimetro di rilevazione. Per maggiore facilità di lettura e di confronto, nelle tabelle che seguono si è comunque mantenuta la precedente suddivisione in Business Unit, procedendo, ove possibile, a una
riaggregazione dei dati secondo i precedenti criteri, oppure segnalando gli elementi di discontinuità che non rendono pienamente
raffrontabili i dati stessi.
La BU Racing viene sempre citata nei testi e nelle tabelle con questa dizione, anche se da gennaio 2007 ha assunto la denominazione di “Performance Group”.
Bilancio del valore
economico, ambientale e intangibile 2007
69
Quota di mercato
Il metodo di calcolo delle quote di mercato è stato modificato nel 2007, sia per la disponibilità di informazioni più dettagliate su diversi mercati sia per adeguarlo alla nuova struttura organizzativa di Brembo (esecutiva da gennaio 2007), che ha
riorganizzato le BU Auto e BU Veicoli Commerciali nelle attuali
Divisione Sistemi e Divisione Dischi. In particolare, in alcuni casi
è stata aumentata l’ampiezza del mercato di riferimento e sono
state quindi definite nuove quote di mercato che, per alcune Divisioni/BU, non possono essere confrontate nel dettaglio con quelle
precedentemente calcolate, anche a fronte di una differente aggregazione dei dati.
I dati per ciascuna Divisione/BU vengono da sempre calcolati facendo riferimento ai soli mercati di sbocco dove Brembo è attiva
e a tipologie di prodotto di fascia analoga. La quota di mercato a
livello di Gruppo non viene calcolata perché priva di significato,
in quanto i mercati/business in cui operano le diverse Divisioni/BU
sono molto diversi e non comparabili.
Per semplicità di confronto nella tabella che segue i dati della
nuova Divisione Sistemi sono stati suddivisi fra la BU Auto e la BU
Veicoli Commerciali, secondo i criteri della precedente struttura
organizzativa. La stessa operazione non è stata possibile per la
nuova Divisione Dischi, essendo cambiati nel 2007 i criteri di analisi e aggregazione dei dati.
Brembo risulta avere una ben consolidata presenza sul
mercato nei principali segmenti produttivi in cui opera. In termini di confronto con gli anni precedenti si può affermare che
la BU Auto vede confermata una solida posizione sul mercato,
pur con un dato che appare in flessione soprattutto a causa
dell’aumento del perimetro dei veicoli considerati come target.
La BU Veicoli Commerciali registra una crescita costante nell’ultimo triennio, sia nei sistemi frenanti sia nei dischi. Le quote
di mercato della BU Moto e della BU Racing risulterebbero in
netta crescita secondo i precedenti parametri, ma appaiono in
decremento nel 2007 a causa dei nuovi parametri di riferimento
utilizzati. La BU After Market vede un consolidamento della
propria quota.
BU
2007 (1) (2)
2006 (1)
AUTO
Sistemi = 100,0 Sistemi = 109,1
Dischi = 113,3
2005
Sistemi = 100,0
Dischi = 100,0
VECO
Sistemi = 113,3 Sistemi = 106,7 Sistemi = 100,0
Dischi = 111,8Dischi = 100,0
MOTO
76,7
100,0
100,0
RACING 88,3  96,7
100,0
96,5  96,5
100,0
AM
DIV. DISCHI ND NDND
(3)
GRUPPO ND NDND
Variazioni intervenute prendendo come base 100 il dato del primo anno consi-
(1)
derato.
I dati 2007 non sono esattamente confrontabili con quelli 2006-2005 per i
motivi spiegati in premessa.
(3)
Il dato 2007 relativo alla nuova Divisione Dischi non è stato riportato in quanto,
essendo stato suddiviso tra dischi leggeri e pesanti, non è confrontabile con
quello dei precedenti anni suddiviso invece tra dischi auto e dischi veicoli commerciali.
(2)
70
valore intangibile
di brembo
Customer satisfaction
BU Il livello di soddisfazione dei clienti nei confronti di Brembo e dei
AUTO suoi prodotti si è attestato da alcuni anni in una fascia di valutazione almeno compresa fra “discreto” e “buono” per tutte
le BU e per l’azienda nel suo complesso, con punte di eccellenza anche superiori.
Il dato 2007 relativo alle performance del Gruppo e delle singole
BU è sostanzialmente in linea con quello dello scorso anno, con
una lieve flessione per la BU After Market e la BU Racing. Quest’ultima rimane peraltro la “punta di diamante” di Brembo nella
valutazione ottenuta dai clienti.
2007
2006
2005
4,5 (1)
4,4
4,1
VECO 4,8 4,6
5,2
MOTO 4,7
4,7
4,4
RACING 5,0
5,2
5,1
AM 4,8
4,9
4,6
DIV. DISCHI 4,6NDND
GRUPPO 4,6
(1)
4,6
4,5
1 = scadente, 2 = mediocre, 3 = sufficiente, 4 = discreto, 5 = buono, 6 = ottimo.
(1)
Il dato 2007 non è confrontabile con i precedenti in quanto considera solo i
Sistemi, poiché dal 2007 i dischi sono stati inclusi nella nuova Divisione Dischi.
L’indagine di Customer Satisfaction viene condotta annualmente da una società esterna su un campione di circa 600 aziende
clienti, rappresentativo dell’intero portafoglio clienti di Brembo
per dimensioni aziendali, fatturato, settore di attività, area geografica e Divisione/BU di competenza. Gli aspetti sui quali viene
richiesta la valutazione riguardano: qualità e controllo qualità dei
prodotti, logistica e modalità di consegna, politica commerciale e
forza vendita, promozione e supporto alle vendite, amministrazione e fatturazione, sviluppo prodotti, comunicazione delle caratteristiche tecniche dei prodotti ed efficacia della comunicazione
aziendale.
Bilancio del valore
economico, ambientale e intangibile 2007
71
Corporate image clienti
Risulta in diminuzione, rispetto allo scorso anno, la percezione
delle caratteristiche di azienda innovativa e capace di proporre
prodotti unici e distintivi, mentre è in aumento la percezione di
efficienza, semplicità e snellezza nei rapporti con la clientela.
L
a percezione di immagine del Gruppo presso la clientela in Italia
e all’estero risulta nel 2007 sostanzialmente allineata a quella dell’anno precedente, collocandosi come apprezzamento nella fascia
alta dell’intervallo compreso fra “discreto” e “buono”.
Brembo viene vista dai suoi clienti soprattutto come azienda prestigiosa, internazionale e specializzata nello sviluppo di
prodotti ad alte prestazioni.
2007
2006
2005
GRUPPO 4,8
4,8
4,7
1 = scadente, 2 = mediocre, 3 = sufficiente, 4 = discreto, 5 = buono, 6 = ottimo.
brembo vista dai suoi clienti
5,3
Prestigiosa
5,3
5,3
Specializzata nello sviluppo
di prodotti ad alta prestazione
5,1
5,2
Internazionale
5,2
4,7
Innovativa
5,0
4,7
Fa prodotti con forte
contenuto di design
4,8
4,6
Capace di fare prodotti unici e
distintivi (diversi dai concorrenti)
4,8
4,5
Dinamica, reattiva, attenta
alle esigenze del mercato
4,5
4,4
Efficiente
4,3
42
Snella, semplice
4,1
0
2007
72
2006
1
1,5
2
2,5
3
3,5
4
4,5
5
5,5
6
1 = scadente; 2 = mediocre; 3 = sufficiente; 4 = discreto; 5 = buono; 6 = ottimo.
valore intangibile
di brembo
Indice di penetrazione most relevant customer
Q
uesto indice, calcolato sui primi cinque clienti di ciascun mercato di riferimento, esprime la capacità dell’azienda di sviluppare
le relazioni commerciali con i propri clienti più importanti ed ha
registrato nel 2007 un andamento differenziato nelle diverse
Divisioni/BU.
Per i motivi già precisati i dati della nuova Divisione Sistemi sono
stati suddivisi fra la BU Auto e la BU Veicoli Commerciali, secondo
i criteri della precedente struttura organizzativa. La stessa operazione non è stata possibile per la nuova Divisione Dischi, essendo
cambiati nel 2007 i criteri di analisi e di aggregazione dei dati.
La BU Veicoli Commerciali evidenzia un deciso incremento, sia
per la parte sistemi frenanti sia per la parte dischi e anche la BU
Auto segna una crescita rispetto al 2006.
Il dato della BU Moto mostra una forte flessione, dovuta principalmente al cospicuo aumento del mercato target preso in considerazione ma, in valore assoluto, riflette un aumento della quota
sistemi frenanti e un calo della quota ruote.
Sostanzialmente stabile la BU Racing, mentre la BU After
Market consolida e rafforza ulteriormente la decisa crescita fatta
registrare nel 2006.
A livello di Gruppo, questo indicatore non è valutabile come media degli indici di penetrazione delle singole Divisioni/BU, in quanto i primi cinque clienti di Brembo appartengono alla Divisione
Sistemi e alla Divisione Dischi.
BU
2007
AUTO
Sistemi 70,0%
2006
2005
Sistemi 64,0%
Dischi 36,0%
Sistemi 62,0%
Dischi 36,0%
VECO
Sistemi 70,0%
Sistemi 38,0% Sistemi 37,0%
Dischi 53,0%Dischi 50,0%
MOTO
RACING (1)
AM
Freni+Comando Frizione 69,0%
Ruote 36,0%
Freni+Comando
Frizione 91,0%
Ruote 82,0%
Freni+Comando
Frizione 84,2%
Ruote 76,2%
98,4%
98,2%
98,5%
93,0%
92,6%
81,6%
DIV. DISCHI NDNDND
(2)
GRUPPO NDND ND (1)
L’indice di penetrazione Racing a differenza delle altre BU è calcolato sul fatturato e non sul volume.
(2)
Il dato 2007 relativo alla nuova Divisione Dischi non è stato riportato in quanto,
essendo stato suddiviso tra dischi leggeri e pesanti, non è confrontabile con
quello dei precedenti anni suddiviso invece tra dischi auto e dischi veicoli commerciali.
(1) Bilancio del valore
economico, ambientale e intangibile 2007
73
Indice di concentrazione fatturato
Questo indice esprime la quota del fatturato di Brembo verso i
cinque maggiori clienti rispetto al fatturato totale dell’azienda ed
è tanto più positivo quanto inferiore è il suo valore, denotando
un ampio portafoglio clienti e una non eccessiva dipendenza da
ciascuno di essi.
Nel 2007 il perimetro di rilevazione di questo indicatore è stato
ampliato dalla sola Brembo S.p.A. all’intero Gruppo, rendendo
non significativo il raffronto diretto fra i vari dati. Il valore rilevato
nel 2007 si attesta al 34,7% e nessuno dei primi cinque clienti
supera da solo la quota del 10% dei ricavi totali.
L’indicatore mostra quindi un quadro molto positivo, anche in
relazione alle caratteristiche del mercato di riferimento di Brembo, rappresentato dai produttori di automotoveicoli: un mercato
caratterizzato sulla scena mondiale da un ridotto numero di operatori e nel quale è in atto da tempo un fenomeno di progressiva
concentrazione.
2007 (1)
2006 (1)
2005 (1)
GRUPPO
34,7%
51,0%
53,0%
Percentuale di fatturato investita in marketing e
comunicazione esterna
La percentuale di fatturato investita in marketing e comunicazione esterna è tornata a crescere nel 2007, dopo aver subito una
flessione nell’esercizio precedente, ed è stata pari allo 0,76%.
La quota principale degli investimenti continua a essere destinata
alle sponsorizzazioni sportive, anche al fine di utilizzare il canale
racing come moltiplicatore di percezione da parte del pubblico. La
restante quota di investimenti è stata ripartita, come già nel 2006,
in due principali direzioni: il rafforzamento del valore del brand
sul mercato e il sostegno alle singole Divisioni e Business Unit, per
supportarne al meglio le attività tecnico-commerciali, anche attraverso un più cospicuo investimento in ricerche di marketing.
Nel corso del 2007 il Gruppo ha ripreso a investire anche in advertising classico, con particolare focus su alcuni mercati locali. Inoltre, Brembo utilizza in modo esteso la leva dei rapporti con i media e quella del brand placement, con positive ricadute sui target
di riferimento.
GRUPPO
(1)
74
I dati 2006-2005 sono riferiti a Brembo S.p.A. e quindi non direttamente confrontabili con il dato 2007.
2007
2006
2005
0,76%
0,67%
0,79%
valore intangibile
di brembo
Capitale Strutturale
Nota di sintesi
Anche nel 2007 il Sistema Industriale Brembo conferma la sua solidità con un consolida-
mento generalizzato dei principali indicatori di performance. In particolare, si confermano
all’interno di un perimetro di assoluta eccellenza gli indicatori che misurano la qualità dei
prodotti e dei processi produttivi. Qualità testimoniata anche nel 2007, come già da diversi anni,
dal 100% degli audit clienti superati con esito pienamente positivo. Questo dato contrasta con
la flessione registrata nella soddisfazione dei clienti relativamente all’area tecnica, elemento che è all’attenzione dell’azienda al fine di identificarne le motivazioni e porre in essere le
azioni correttive più appropriate.
Rispetto al 2006 si è avuto un incremento della percentuale di fatturato investita in Ricerca & Sviluppo, salita al 5,4%. Ugualmente si è registrato un aumento del numero di brevetti attivi e in produzione, di brevetti depositati e attivi, di nuove domande di brevetto.
Dai vari indicatori emerge nel complesso un miglioramento delle performance produttive,
con la produttività globale aumentata dello 0,9% a livello di Gruppo, nonostante l’impatto del
Piano Industriale sugli stabilimenti dischi coinvolti in importanti interventi di ristrutturazione e
rinnovamento. Sul fronte della produttività, anche nel 2007 si è replicata l’iniziativa del Brembo
Excellence Award, mirata a premiare lo stabilimento che più abbia migliorato i propri risultati
attraverso l’applicazione del BPS (Brembo Production System).
In costante flessione l’indice di gravità infortuni, che è ormai da anni allineato ai migliori
indici di settore, a conferma dell’attenzione che da sempre Brembo rivolge al tema della sicurezza sul lavoro.
N.B. In relazione alla nuova struttura organizzativa di Brembo (esecutiva da gennaio 2007) che ha riorganizzato le BU Auto e BU
Veicoli Commerciali nelle attuali Divisione Sistemi e Divisione Dischi, alcuni indicatori 2007 non risultano esattamente raffrontabili
a quelli degli anni precedenti in quanto è cambiato il perimetro di rilevazione. Per maggiore facilità di lettura e di confronto, nelle
tabelle che seguono si è comunque mantenuta la precedente suddivisione in Business Unit procedendo, ove possibile, ad una
riaggregazione dei dati secondo i precedenti criteri, oppure segnalando gli elementi di discontinuità che non rendono pienamente
raffrontabili i dati stessi.
La BU Racing viene sempre citata nei testi e nelle tabelle con questa dizione, anche se da gennaio 2007 ha assunto la denominazione di “Performance Group”.
Bilancio del valore
economico, ambientale e intangibile 2007
75
Numero di brevetti attivi e in produzione / Numero
di brevetti depositati e attivi
Delibere Tecniche / Organico Direzione Tecnica
L’utilizzo dei concetti brevettati nelle produzioni di serie, sul to-
uesto indicatore esprime la “produttività” della Direzione Tecnica e R&D, valutando il numero di delibere tecniche nell’anno in
rapporto all’organico della direzione stessa. Nell’ultimo triennio
l’indicatore risulta in lieve flessione e nel 2007 si è assestato su
una media di 2,2 delibere tecniche per persona.
tale dei brevetti attivi, è ancora in crescita nel 2007 rispetto ai
due anni precedenti, a conferma della forte spinta di Brembo
verso l’innovazione e dell’elevata capacità dell’azienda di trasferire alla produzione i risultati delle proprie attività di R&D.
Il numero di brevetti depositati e attivi risulta ugualmente in costante crescita nell’ultimo triennio e nel 2007 ha raggiunto il numero di 187 a fronte dei 168 dell’anno precedente. Nel corso
del 2007 è stata ottenuta la registrazione di 15 brevetti (a fronte
dei 18 del 2006) e sono state depositate 20 nuove domande di
brevetto (12 nel 2006) che coprono le innovazioni messe a punto
dell’azienda nelle varie tipologie di prodotti, dal disco freno ai
sistemi frenanti più complessi.
I nuovi brevetti depositati sono il risultato dello sforzo innovativo
di Brembo, mirato a mantenere l’unicità dei prodotti già conosciuti e a guidare il mercato introducendo nuovi concetti e soluzioni.
GRUPPO
76
2007
2006
2005
81 / 187= 43%
69 / 168 = 41%
58 / 160 = 36%
Q
Nel corso dell’anno sono state rilasciate in totale 561 delibere
tecniche, a fronte delle 551 rilasciate nell’anno precedente. La
Direzione Advanced Research & Development ha sostituito la precedente Direzione Tecnica e R&D, focalizzando la sua attività sulla
ricerca e l’innovazione avanzata. L’organico della struttura è aumentato nel corso dell’anno, passando da 240 a 254 persone.
GRUPPO
2007
2006
2005
561 / 254 = 2,2
551 / 240 = 2,3
527 / 218 = 2,4
valore intangibile
di brembo
Numero di progetti innovativi trasferiti allo sviluppo
applicativo / Organico Innovazione
L’indicatore esprime il numero di progetti innovativi passati allo
sviluppo applicativo in rapporto al numero di persone dedicate
(Organico Innovazione) ed evidenzia un andamento sostanzialmente stabile nell’ultimo triennio.
Nel 2007 due progetti di innovazione sono passati nella fase applicativa, come già nei due anni precedenti e, nell’anno, il numero di
persone dedicate all’innovazione sistemi è aumentato da 19 a 23.
GRUPPO
2007
2006
2005
2 / 23 = 0,09
2 / 19 = 0,10
2 / 23 = 0,09
Percentuale di fatturato investita in R&D
Il calcolo di questo indicatore può essere effettuato prendendo
come riferimento per le attività di R&D due diversi perimetri di
costi.
Considerando un perimetro costi allargato, che comprende i
costi di sviluppo prodotto (Direzione Tecnica), di sviluppo processo
(industrializzazione) e di realizzazione dei prototipi utilizzati per
le prove, l’indicatore si attesta sul 5,4% del fatturato e risulta in
crescita rispetto al 2006.
Perimetro costi allargato
2007
2006
2005
GRUPPO 5,4%
5,2%
5,9%
Se si considera un perimetro costi ristretto, che include solo i
costi di sviluppo prodotto, l’indicatore evidenzia per il 2007 una
valore del 3,89% sul fatturato e conferma un trend di costante crescita negli ultimi tre anni a conferma, come l’indicatore
precedente, dell’impegno della società nelle attività di ricerca e
sviluppo.
Perimetro costi ristretto
GRUPPO 2007
2006
2005
3,89%
3,41%
3,24%
Formazione area tecnica
L’
indicatore evidenzia il numero di ore di formazione pro-capite
erogate al personale dell’area tecnica e nel 2007 risulta in flessione rispetto all’anno precedente, con una media di circa 15 ore
a persona, a fronte delle quasi 27 ore del 2006.
A differenza di quanto avvenuto nel 2006, infatti, le attività formative dell’area tecnica si sono incentrate nel 2007 su temi fortemente specialistici (disegno secondo norme ISO, sistema di attrito, meccatronica ecc.), coinvolgendo un più ristretto numero di
persone in corsi intensivi di breve durata.
BREMBO S.p.A. 2007
2006
2005
2.160 / 143 = 15,10
5.566 / 208
= 26,76 6.573 / 285
= 23,70
Bilancio del valore
economico, ambientale e intangibile 2007
77
Customer satisfaction area tecnica
L’
indicatore di soddisfazione dei clienti relativamente all’area
tecnica a livello di Gruppo risulta nel 2007 in sensibile decremento portandosi ad un livello appena discreto.
Nel dettaglio, la flessione ha riguardato principalmente la BU Veicoli Commerciali e, in misura minore, la BU Auto, mentre si è
registrata una sostanziale stabilità per la BU Moto e un lieve calo
per la BU Racing.
È in corso un’analisi dettagliata dei dati al fine di identificare con
precisione le motivazioni che sono all’origine di questa flessione e
definire le azioni correttive appropriate.
L’indicatore è il risultato di un’indagine condotta annualmente da
una società esterna su un campione di oltre 500 aziende clienti.
2007
GRUPPO 4,0
2006
4,4
In flessione è anche il dato relativo alla Divisione Dischi a causa,
principalmente delle prestazioni dei primi mesi dell’anno, mentre
negli ultimi mesi la produttività ha registrato un sostanziale miglioramento.
A livello di Gruppo, la Produttività Globale è aumentata dello
0,9% rispetto all’anno precedente. Per il 2008, l’obiettivo è incrementare ulteriormente la performance produttiva grazie a specifici e focalizzati piani di miglioramento.
Il monitoraggio della Produttività Globale è esteso a tutti gli stabilimenti del Gruppo in Italia e all’estero. Nel calcolo della Produttività Globale, solo dal 2007 la BU Racing si è allineata alle
altre realtà produttive (in precedenza utilizzava altri indicatori di
efficienza), per cui non è possibile ricavare un dato omogeneo di
trend nel triennio.
BU
2007 (1)
2005
2005
4,1
1 = scadente, 2 = mediocre, 3 = sufficiente, 4 = discreto, 5 = buono, 6 = ottimo.
AUTO
103,7
108,9
100
VECO
95,7
89,1
100
MOTO
107,9
105,1
100
RACINGNDND
ND
DIV. DISCHI (2)
Produttività globale
L’ indice di Produttività Globale del 2007 mostra, rispetto a quello del 2006, un andamento differenziato nelle diverse BU.
È in crescita nella BU Veicoli Commerciali e nella BU Moto.
Risulta invece in flessione nella BU Auto, la cui attività è stata fra
l’altro influenzata dall’introduzione di numerose nuove linee di
produzione.
78
2006 (1)
87,1
92,8
100
Variazioni intervenute prendendo come base 100 il dato del primo anno considerato.
(2)
La Divisione Dischi è stata creata nel 2007: i dati 2006-2005 si riferiscono agli
stabilimenti di lavorazione dischi della Divisione Industriale, struttura organizzativa oggi non più presente.
(1)
valore intangibile
di brembo
Indice di gravità infortuni
Indice di non conformità cliente a km. 0
L’indice di Gravità Infortuni indica il numero di giorni totali di
assenze per infortunio, rapportato al numero totale dei dipendenti. L’andamento dell’indice, che considera tutti i siti italiani ed
esteri incluse le fonderie, conferma anche per il 2007 il trend di
costante miglioramento in atto da almeno nove anni, con livelli
di prestazione allineati ai migliori indici del settore industriale.
Nell’anno in esame 11 stabilimenti su 14 hanno raggiunto gli
obiettivi definiti e i rimanenti 3 hanno registrato solo lievi scostamenti.
I positivi risultati raggiunti da Brembo su questo fronte, a cui
l’azienda attribuisce la massima importanza, testimoniano l’efficacia dell’attività svolta in tutti i siti in tema di gestione del fenomeno infortunistico nonché, in generale, delle tematiche connesse alla sicurezza.
Q
uesto indicatore esprime il livello qualitativo della produzione
e precisa il numero di pezzi giudicati non conformi alle specifiche
di fornitura, per ogni milione di pezzi forniti al cliente. La valutazione di conformità o non conformità viene effettuata dal cliente
stesso a km. 0 e cioè prima che i veicoli vengano introdotti sul
mercato. Ciò è particolarmente importante trattandosi di prodotti
che attengono alla sicurezza del veicolo e, quindi, delle persone.
Nel 2007 l’indicatore, attestatosi negli anni su livelli di consolidata eccellenza, registra ulteriori miglioramenti per le BU Auto,
BU Veicoli Commerciali e BU Moto. Il dato relativo alla Divisione
Dischi, così come quello globale di Gruppo, segnala un lieve incremento delle non conformità rispetto al 2006, riconducibile al
notevole aumento dei volumi e all’introduzione di nuovi prodotti;
in entrambi i casi gli indicatori si mantengono peraltro su livelli di
eccellenza e in linea con le migliori aspettative del cliente.
2007
2006
2005
BU
2007 (1)
2006 (1)
2005
GRUPPO 0,73
0,79
1,02
AUTO
91,5
92,9
100
VECO
78,6
142,9
100
MOTO
54,7
55,4
100
RACINGNDNDND
DIV. DISCHI (2)
92,1
85,7
100
GRUPPO
83,9
79,3
100
Variazioni intervenute prendendo come base 100 il dato del primo anno considerato
(2)
La Divisione Dischi è stata creata nel 2007: i dati 2006-2005 si riferiscono agli
stabilimenti di lavorazione dischi della Divisione Industriale, struttura organizzativa oggi non più presente.
(1)
Bilancio del valore
economico, ambientale e intangibile 2007
79
Conformità audit clienti
I
clienti Brembo effettuano nel corso dell’anno numerosi audit
presso gli stabilimenti del Gruppo, al fine di verificare la capacità
dei processi Brembo di garantire la conformità dei prodotti alle
specifiche definite.
L’indicatore esprime il numero di audit conclusi con esito positivo
rispetto al numero totale di audit eseguiti.
Durante il 2007 sono stati effettuati da parte del cliente 62 audit,
tutti superati con esito pienamente soddisfacente.
GRUPPO 2007
2006
2005
84,1%
83,1%
86,9%
2007 2006 2005
BU
100%
100%
100%
Corporate image dipendenti
AUTO
100%
100%
100%
VECO
100%
100%
100%
Questo indicatore valuta la percezione che i dipendenti hanno
MOTO
100%
100%
100%
100%
100%
100%
DIV. DISCHI 100%
100%
100%
GRUPPO
100%
100%
100%
RACING
(1)
(1) La Divisione Dischi è stata creata nel 2007: i dati 2006-2005 si riferiscono agli
stabilimenti di lavorazione dischi della Divisione Industriale, struttura organizzativa oggi non più presente.
Conformità audit interni
La conformità dei processi produttivi di Brembo ai più rigorosi
parametri qualitativi internazionali viene costantemente monitorata attraverso audit interni, per i quali viene utilizzato come riferimento lo standard ISO TS 16949, particolarmente severo nel
processo di misurazione.
80
L’indicatore a livello di Gruppo mostra nel 2007 un miglioramento rispetto all’anno precedente, confermando valori di conformità che, pur con qualche oscillazione, si mantengono negli
anni assolutamente elevati. L’incremento 2007 è dovuto all’implementazione di gruppi strutturati di miglioramento volti a risolvere
le principali non conformità che, nel 2006, avevano determinato
una flessione dell’indicatore. Le prestazioni delle singole Business
Unit si attestano fra l’83% e l’88%.
di Brembo rispetto a un elenco di fattori predefinito. Il punteggio
globale (su una scala da 1 a 4) rappresenta la media delle valutazioni associate a ogni singolo fattore, il cui dettaglio è ricavabile
dal relativo grafico.
I dati qui riportati sono uguali a quelli pubblicati nel precedente
rapporto, in quanto l’ultima indagine biennale 2007/2008 è stata
effettuata nei primi mesi del 2008 ed i risultati non sono ancora
disponibili. Le precedenti indagini, sempre condotte da una società esterna coinvolgendo il personale di tutte le sedi e i siti del
Gruppo, sono state effettuate nella primavera 2006 (per il biennio
2005/2006) e nel gennaio 2004 (per il biennio 2003/2004). In
entrambi i casi la redemption è stata vicina al 50%.
Pur con una lieve flessione rispetto ai livelli registrati nell’indagine 2003/2004, Brembo risulta fortemente percepita dai propri
valore intangibile
di brembo
dipendenti come azienda prestigiosa, grande, attenta al cliente, che consegue risultati, competitiva, affidabile, innovativa. Le connotazioni meno percepite riguardano l’essere attenta ai
dipendenti, organizzata, unita.
2007/2008
GRUPPO ND
2005/2006
2003/2004
2.95
3,11
1 = valutazione minima, 4 = valutazione massima.
brembo vista dai suoi dipendenti
3,4
Prestigiosa
3,5
3,2
Grande
3,2
3,2
Attenta al cliente
3,4
3,1
Consegue risultati
3,3
3,1
Competitiva
3,3
3,1
Affidabile
3,3
3,1
Innovativa
3,2
3,0
In crescita
3,2
2,9
Indipendente
3,0
2,9
Efficiente
3,1
2,5
Unita
2,7
2,5
Organizzata
2,8
2,3
Attenta ai dipendenti
2005/2006
2,4
0
2003/2004
1
2
34
1 = per niente; 4 = molto.
Bilancio del valore
economico, ambientale e intangibile 2007
81
Capitale Umano
Nota di sintesi
I
dati relativi al Capitale Umano vengono rilevati presso tutte le sedi Brembo nel mondo, grazie
a un collaudato sistema integrato di gestione delle risorse umane che rende ugualmente partecipe alla vita dell’azienda tutto il personale operante in 12 paesi di 3 continenti. Nel 2007, il
numero di dipendenti è aumentato da 4.703 a 5.304 unità, di cui 2.852 fanno direttamente
capo a Brembo S.p.A. e i restanti alle altre società del Gruppo in Italia e all’estero.
Gli indicatori 2007 confermano che Brembo è un’azienda nella quale i dipendenti hanno un
livello di scolarità piuttosto elevato (mediamente prossimo al diploma di scuola media superiore), il management è decisamente giovane (età media inferiore a 41 anni), l’anzianità
aziendale e la presenza femminile fra quadri e dirigenti sono in aumento.
Questi segnali corrispondono a una precisa politica aziendale volta all’inserimento di persone
con tassi di scolarità sempre più elevati, alla valorizzazione delle competenze del personale femminile, nonché alla promozione del personale interno.
Per quanto riguarda la mobilità del lavoro, dagli indicatori emerge un aumento del turnover
per tutti i livelli, sia in Italia sia nelle sedi estere. In diminuzione il tasso di ricopertura interna
di posizioni aziendali attraverso promozioni o spostamenti; alcune eccezioni, anche percentualmente sensibili, si registrano presso le società e le sedi estere.
82
valore intangibile
di brembo
Livello medio di leadership del management
L’
indicatore esprime il livello di leadership attribuito al management dai dipendenti ed emerge da un’indagine condotta ogni
due anni su tutti i lavoratori del Gruppo, in Italia e all’estero, da
una società esterna.
I dati qui riportati sono uguali a quelli pubblicati nel precedente
rapporto, in quanto l’ultima indagine biennale 2007/2008 è stata
effettuata nei primi mesi del 2008 e i relativi risultati non sono
ancora disponibili. Le precedenti indagini sono state effettuate
nella primavera 2006 (per il biennio 2005/2006) e nel gennaio
2004 (per il biennio 2003/2004). In entrambi i casi la redemption
è stata vicina al 50%.
Il 69% dei dipendenti esprime una valutazione positiva del management, con un indicatore di apprezzamento globale che risulta,
tuttavia, in lieve flessione rispetto ai livelli registrati nell’indagine 2003/2004.
In un set di valutazione che considera diverse caratteristiche
manageriali (quali: prestigio, capacità di guardare al futuro, attenzione per l’azienda, competenza, efficienza, correttezza, innovazione, fedeltà), il livello di leadership risulta al primo posto
fra le doti riconosciute al management Brembo, unitamente al
livello di competenza, capacità di guardare al futuro, interesse
per l’azienda.
2007/2008
GRUPPO ND
2005/2006
2003/2004
2,78
2,84
Età media del management
L’
indice, che individua la media dell’età anagrafica del management, viene calcolato in Italia su dirigenti e quadri e su livelli
equivalenti all’estero.
Brembo si conferma azienda con un management decisamente
giovane, con un’età media di poco inferiore ai 41 anni. L’andamento dell’età media rilevato nell’ultimo triennio, conferma
una sostanziale stabilità di questo indicatore, con lieve tendenza
verso un’ulteriore diminuzione.
Per quanto riguarda il management italiano, l’età media rilevata
nel 2007 è pari a 43,5 anni, superiore alla media del Gruppo e con
un lieve invecchiamento rispetto ai 41,31 anni dello scorso anno.
Fra le sedi estere di Brembo il management più “giovane” si trova
in Brembo North America, dove l’età media è di 34 anni, mentre
il management più “anziano” è in Spagna, con un’età media di
55,6 anni. In generale i valori rilevati nei vari paesi risultano pressoché invariati rispetto all’anno precedente.
GRUPPO
2007
2006
2005
40,79
41,50
41,70
1 = valutazione minima, 4 = valutazione massima.
Bilancio del valore
economico, ambientale e intangibile 2007
83
Indice sintetico di scolarità dipendenti
Percentuale di ricopertura con crescita interna
L’
indice sintetico di scolarità rappresenta, in forma numerica,
il grado di educazione scolastica delle risorse umane operanti in
azienda, attribuendo un valore decrescente da 4 a 1 ai dipendenti
rispettivamente in possesso di laurea, diploma di scuola media
superiore, diploma di scuola media inferiore, licenza elementare.
Il dato che ne risulta, dice che il livello medio di scolarità dell’azienda si attesta intorno al diploma di scuola media superiore (o
titolo equivalente negli altri paesi) e nel 2007 è sostanzialmente
allineato a quello dell’anno precedente.
Il dato di Gruppo 2007 (14,55%) risulta inferiore rispetto a quello
all’anno precedente ed evidenzia un trend di costante diminuzione nell’ultimo triennio.
A livello paese, si segnala un arresto del trend di crescita in Italia,
che è stato costante fin dalle prime rilevazioni del 1999. Tale arresto segnala essenzialmente la fase matura della scolarizzazione
delle risorse italiane e sarà modificabile qualora si verifichino sostanziali cambiamenti nel rapporto numerico tra diretti di produzione e staff.
In Italia il dato (13,10%) è inferiore alla media di Gruppo ed è
notevolmente diminuito rispetto al 2006 a causa di un ampio
numero di posizioni aperte (più del doppio rispetto allo scorso
anno), oltre che in relazione al fatto che il Piano Industriale è ormai concluso e, quindi, è diminuito il numero di risorse interne
che necessitano di una nuova ricollocazione.
Per quanto riguarda gli altri paesi, si registrano dati molto simili al
2006, con lievi variazioni sia in crescita sia in diminuzione. In particolare, l’indicatore di scolarità è diminuito leggermente in Spagna
e in Messico, dove la flessione è probabilmente da attribuire ad
una più attenta analisi nella modalità di calcolo utilizzata per la
rilevazione. Gli indici registrano, invece, variazioni positive in tutte
le altre sedi: gli aumenti più significativi si rilevano in Giappone e
Brasile.
A livello internazionale, l’indicatore registra, invece, situazioni di
crescita anche sensibile come, ad esempio, nei due siti polacchi
(con indici che vanno dal 33,33% di ricoperture a Czestochowa
al 19,2% di Dabrowa) e nelle sedi messicana e brasiliana, con
percentuali raddoppiate rispetto al 2006.
2007
2006
2005
GRUPPO
2,64
2,61
2,75
1 = licenza elementare, 4 = laurea.
84
L’
indicatore esprime la percentuale di posizioni aziendali ricoperte con promozioni o spostamenti interni di personale, rispetto
al totale delle posizioni aziendali coperte nell’anno. La rilevazione
viene effettuata annualmente (per la prima volta nel 2004 a livello
mondo), con riferimento a tutte le posizioni aperte per quadri,
impiegati e operai non direttamente dedicati alla produzione.
GRUPPO 2007
2006
2005
14,55%
20,93%
37,16%
valore intangibile
di brembo
Indice di policompetenza
S
i intende per policompetenza un processo continuo di formazione dell’operatore allo svolgimento della propria mansione, al
set-up e alla manutenzione di primo livello. Un operatore è policompetente se ha valutazione massima in tutte le tre funzioni.
L’indicatore esprime un elemento di flessibilità, segnalando in
quale misura gli operatori di produzione possiedano competenze
che vanno oltre la normale conoscenza della postazione di lavoro
e sappiano svolgere attività che richiedono specifiche esperienze
e conoscenze.
L’indicatore mostra, anche nel 2007, un decremento, che risulta fortemente superiore a quello già registrato nel 2006 rispetto all’anno precedente. Tale decremento è in parte riconducibile
sia alla mancata rilevazione in alcune Business Unit, per motivi di
carattere tecnico e informatico, sia all’inserimento di nuovo personale in alcuni stabilimenti del Gruppo, in particolare nei siti di
Czestochowa e Dabrowa in Polonia.
GRUPPO
2007
2006
2005
15,64%
42,80%
50,60%
Indice di polivalenza
Si definisce polivalente un operatore in grado di operare, su
almeno due diverse postazioni di lavoro; la valutazione avviene
attraverso 4 fasi successive, superate le quali l’operatore viene
giudicato polivalente.
Il dato 2007 segnala una forte flessione rispetto al 2006 e conferma un trend di costante diminuzione nell’ultimo triennio. La
spiegazione di questo trend è riconducibile a diversi fattori: in primo luogo, nell’ultimo biennio è cambiato il perimetro di calcolo
dell’indice; in secondo luogo, nel 2007 in molti stabilimenti/reparti non è stato possibile procedere con l’esame del livello di flessibilità degli addetti; infine, l’alto turnover del personale presso alcuni
siti esteri, soprattutto negli stabilimenti polacchi, si traduce in una
oggettiva difficoltà nel formare operatori polivalenti.
GRUPPO
2007
2006
2005
28,74%
46,19%
63,04%
Percentuale di fatturato investita in formazione
Nel 2007, la percentuale di fatturato investita in formazione
(0,12%), risulta essere leggermente superiore a quella dell’anno precedente, recuperando in parte la forte diminuzione
registrata dal 2005 al 2006, in relazione alla scelta di privilegiare
in Italia corsi con docenza interna e di fare ricorso, nelle sedi estere, alla formazione finanziata da Fondi Nazionali o Europei.
Le iniziative formative nel 2007 sono state 312, articolate in 583
sessioni, per un totale di 25.220 ore di formazione, erogate ad
oltre 3.300 partecipanti appartenenti a tutte le sedi italiane ed
estere del Gruppo.
A livello di sedi estere il tasso più elevato di investimento in formazione in rapporto al fatturato si registra in Messico e negli
Stati Uniti (0,21%), mentre la Spagna registra il tasso più basso
(0,05%). Il maggior incremento annuo si è verificato in Brasile,
dove l’indicatore è passato dallo 0,03% del 2006 allo 0,13% del
2007.
GRUPPO
2007
2006
2005
0,12%
0,09%
0,21%
Bilancio del valore
economico, ambientale e intangibile 2007
85
Formazione e valorizzazione delle risorse umane in Brembo
Brembo presta, da sempre, grande attenzione alla crescita
e alla valorizzazione delle risorse umane ed ha fatto di questo
aspetto uno dei suoi punti di forza.
Nel 2007 le attività di formazione hanno seguito due filoni
paralleli. Da una parte sono stati lanciati e condivisi la Carta
dei Valori e il nuovo Modello delle Competenze: due strumenti
che, insieme al Codice Etico, danno fondamento al patrimonio comune di principi, valori e comportamenti di chi agisce
all’interno del Gruppo. Dall’altra, è continuato l’impegno formativo indirizzato allo sviluppo delle competenze, sia di tipo
tecnico–specialistico sia di tipo gestionale, per anticipare le
reali esigenze di business e favorire la crescita professionale di
tutte le persone.
L’offerta formativa si è strutturata in tre tipologie di interventi: un “catalogo” di corsi standard aperti a tutti e orientati
ad accrescere le competenze del modello Brembo; corsi “su
misura” finalizzati al raggiungimento di particolari obiettivi
strategici; interventi specifici per la gestione e la valorizzazione delle conoscenze che costituiscono il know-how interno. A
questi si è aggiunta una serie di interventi di sviluppo individuale, legati ad attività di coaching, particolarmente focalizzati
su tematiche quali: la leadership, la gestione dei collaboratori
e le relazioni interpersonali.
Sul piano metodologico, oltre a una proposta di corsi in aula,
c’è stato un forte investimento per una maggior personalizza-
86
zione delle iniziative formative, anche con momenti di laboratorio, caratterizzati da un numero ridotto di partecipanti e da una
continua alternanza tra lavoro d’aula e lavoro “sul campo”.
Per il management e il top management, sono stati pensati e realizzati interventi mirati all’acquisizione e allo sviluppo di
competenze manageriali di ruolo, prevedendo anche l’implementazione di progetti di business, direttamente connessi alla
committenza interna aziendale.
Sul fronte dell’innovazione e dell’apertura alle nuove tecnologie, sono stati proposti nuovi strumenti di apprendimento: la Mediateca di auto-sviluppo, uno spazio fisico e virtuale
in cui consultare o prendere in prestito materiale per il miglioramento continuo; un sito Intranet dedicato alla formazione e
allo sviluppo, sul quale ogni persona appartenente al Gruppo
può trovare materiali e documentazioni e anche auto-iscriversi
a diverse iniziative formative. In relazione alla crescente presenza internazionale di Brembo, sono stati inoltre predisposti
specifici strumenti di autoapprendimento distribuiti in tutte le
sedi estere.
L’efficacia delle attività di formazione viene monitorata
con un nuovo metodo di valutazione, che prevede un test d’ingresso, per mappare le conoscenze possedute prima dell’intervento formativo, e un test d’uscita, che viene confrontato con
il primo per evidenziare i gap positivi d’apprendimento.
valore intangibile
di brembo
Indice di soddisfazione dipendenti
I dati qui riportati sono uguali a quelli pubblicati nel precedente
rapporto, in quanto l’ultima indagine biennale 2007/2008 è stata
effettuata nei primi mesi del 2008 e i relativi risultati non sono
ancora disponibili.
L’indicatore più recente, frutto dell’indagine biennale condotta
da una società esterna nella primavera 2006, denota una lieve
flessione rispetto al biennio precedente, scontando effetti riconducibili al Piano Industriale attuato in Italia nel 2005, che ha
portato alla chiusura di due siti.
Per quanto riguarda gli altri paesi, il livello di soddisfazione più
elevato si registra in Messico (3,09), mentre Spagna e Polonia registrano i livelli più bassi.
In generale, le punte di maggiore soddisfazione vengono rilevate fra i neo assunti e fra quanti lavorano in Brembo da oltre 16
anni. L’analisi del dato delinea inoltre un andamento fortemente
correlato al ruolo delle persone in azienda, con un livello di soddisfazione tanto più elevato quanto maggiore è il livello di inquadramento.
2007/2008
GRUPPO ND
2005/2006 2003/2004
2,77
2,88
1 = valutazione minima, 4 = valutazione massima.
Percentuale di presenza femminile
nel management
Nel management di Brembo, la percentuale di presenza femminile nel 2007 ha superato di poco il 9% e, se pur in costante
aumento, mostra ancora un’azienda fortemente ancorata a una
tradizione di management maschile, secondo una connotazione
abbastanza tipica del settore di appartenenza.
Il numero di donne annoverate nel gruppo dei quadri e dirigenti è
pari a 23, di cui 15 operanti in Italia e 8 all’estero, su un totale di
251. Rispetto al 2006 l’incremento è stato di 3 unità: 2 negli Stati
Uniti e 1 in Messico.
GRUPPO
2007
2006
2005
9,16%
8,70%
7,30%
Turnover dipendenti
L’indicatore esprime la percentuale di dipendenti che hanno lasciato l’azienda nell’arco dell’anno, rapportata al numero totale
dei dipendenti Brembo, in Italia e all’estero, presenti nelle varie
fasce (dirigenti e quadri, impiegati, operai). Nella lettura di questi
dati va tenuto conto del fatto che il turnover dei vari paesi è fortemente collegato alle abitudini culturali e alle caratteristiche del
mercato interno del lavoro.
Il turnover di quadri e dirigenti risulta in aumento di 2,2
punti percentuali a livello di Gruppo, passando dal 6,87% del
2006 al 9,06% del 2007.
In Italia, dove si concentra circa il 70% del management del Gruppo, il turnover di quadri e dirigenti è stato pari al 9,14% a fronte
di un 3,51% del 2006. L’incremento ha probabilmente risentito
della ripresa del mercato del lavoro che, nel 2007, ha favorito la
mobilità dei manager.
Il dato globale riferito alle sole sedi estere risulta invece in diminuzione, passando dal 9,68% del 2006 all’8,86% del 2007, con
alcuni paesi come il Giappone e il Regno Unito dove il turnover è
stato pari a zero.
Bilancio del valore
economico, ambientale e intangibile 2007
87
Anche fra gli impiegati si registra un aumento del turnover
a livello di Gruppo in misura sostanzialmente analoga a quella di
quadri e dirigenti, con un dato che passa dal 7,63% del 2006 al
10,06% del 2007.
Come per i quadri e dirigenti, anche in questo caso l’incremento
trova spiegazione nella generale ripresa del mercato del lavoro,
oltre che nella crescente notorietà del gruppo Brembo, che rende
le risorse interne particolarmente richieste da altre aziende.
Per quanto riguarda le sole sedi estere, il dato globale segna un
15,75% a fronte del 13,27% dell’anno precedente, con una punta minima in Spagna, dove il turnover è stato pari al 5,36%.
In crescita anche il turnover degli operai il cui dato, a livello di
Gruppo, passa dal 12,49% del 2006 al 14,55% del 2007, con un
aumento di poco superiore ai 2 punti percentuali.
In Italia il turnover degli operai ha avuto una crescita inferiore
a quella registrata nell’intero Gruppo, passando dal 10,37% al
11,58%.
Nelle sedi estere, il dato globale riferito al 2007 fa registrare un
18,18% rispetto al 15,41% dell’anno precedente. La punta massima si è registrata, come già nel 2006, nella sede spagnola dove,
peraltro, il tasso è sceso al 25,95% rispetto al 44,95% dell’anno
precedente. Anche in Polonia si sono registrate percentuali particolarmente elevate di turnover (nel sito di Dabrowa il 28,6%),
dovute a due ordini di motivi: il forte trend di crescita economica
del paese, che rende il mercato del lavoro particolarmente fluido,
nonché l’apertura nel 2005 dei mercati inglesi e irlandesi ai lavoratori polacchi; fattore, quest’ultimo, che ha creato, anche nel
2007, forti dinamiche migratorie verso Regno Unito e Irlanda.
88
GRUPPO
2007
2006
2005
9,06%
6,87%
3,67%
IMPIEGATI
10,06%
7,63%
7,35%
OPERAI
14,55%
12,49%
11,91%
DIRIGENTI E QUADRI
Anzianità aziendale media dei dipendenti
Considerando tutto il personale di Brembo, a livello di Gruppo,
l’anzianità aziendale media cresce nel 2007 rispetto al 2006
e arriva a sfiorare i 7 anni.
In Italia, il dato rimane superiore a quello di Gruppo ma non aumenta nel 2007 rispetto al 2006, attestandosi a 8,5 anni. Le sedi
estere, escluso il Messico (9 anni), registrano tassi di anzianità
aziendale molto più bassi, che vanno dai 4,2 anni del Brasile a
1,9 della sede di Dabrowa, in Polonia, dove l’entrata in funzione
della nuova fonderia Brembo nel 2006 ha attirato nuove risorse
umane.
Per dirigenti e quadri l’anzianità aziendale risulta in costante aumento nell’ultimo triennio e nel 2007 si attesta poco al di
sotto dei 10 anni, a conferma di un sostanziale consolidamento
del management Brembo.
GRUPPO
2007
2006
2005
TOTALE DIPENDENTI
6,98
6,16
6,33
DIRIGENTI E QUADRI
9,73
9,15
8,34
valore intangibile
di brembo
Quadro riassuntivo degli indicatori
del valore intangibile
L
a tabella elenca i 29 indicatori nella successione in cui sono presentati nel rapporto e precisa, per ciascuno di essi, l’area di appartenenza
(capitale relazionale, capitale strutturale, capitale umano), la modalità di rilevazione (interna o a cura di società esterne) e la frequenza di
rilevazione dei dati (trimestrale, semestrale, annuale, biennale).
Per una facile e veloce consultazione, la tabella riporta inoltre il numero di pagina in cui ogni singolo indicatore viene presentato in dettaglio.
Area
Indicatore
Modalità di rilevazione
Frequenza
di rilevazione
Pagina
CAPITALE RELAZIONALE
Quota di mercato Customer satisfaction Corporate image clienti
Indice di penetrazione most relevant customer
Indice di concentrazione fatturato
Percentuale di fatturato investita in marketing e comunicazione esterna
interna
società esterna società esterna interna
interna
interna
semestrale
annuale
annuale
semestrale
annuale
annuale
70
71
72
73
74
74
CAPITALE STRUTTURALE Numero di brevetti attivi e in produzione / Numero di brevetti depositati e attivi
Delibere Tecniche / Organico Direzione Tecnica
Numero di progetti innovativi trasferiti allo sviluppo applicativo / Organico Innovazione
Percentuale di fatturato investita in R&D
Formazione area tecnica
Customer satisfaction area tecnica
Produttività globale
Indice di gravità infortuni Indice di non conformità cliente a km. 0 Conformità audit clienti
Conformità audit interni
Corporate image dipendenti
interna
trimestrale
interna
trimestrale
interna
trimestrale
internaAnnuale
internaAnnuale
interna
annuale
interna
trimestrale
interna
trimestrale
interna
trimestrale
interna
annuale
interna
trimestrale
società esterna biennale
76
76
77
77
77
78
78
79
79
80
80
80
CAPITALE UMANOLivello medio di leadership del management
Età media del management
Indice sintetico di scolarità dipendenti Percentuale di ricopertura con crescita interna
Indice di policompetenza Indice di polivalenza Percentuale di fatturato investita in formazione
Indice di soddisfazione dipendenti
Percentuale di presenza femminile nel management
Turnover dipendenti
Anzianità aziendale media dei dipendenti
società esterna interna
interna
interna
interna
interna
interna
società esterna interna
interna
interna
83
83
84
84
85
85
85
87
87
87
88
annuale annuale
annuale
annuale
trimestrale
trimestrale
annuale
biennale
annuale
trimestrale
annuale
Bilancio del valore
economico, ambientale e intangibile 2007
89
Dietro ogni traguardo,
una nuova partenza.
Palmares
2007
BREMBO Sistemi frenanti
AUTO
Formula 1
Raikonnen - Scuderia Ferrari F2007 (Pilota)
Scuderia Ferrari - F2007 (Costruttore)
American Le Mans Series
LMP1
Capello / Mc Nish - Audi Sport North America - Audi R10 TDI
GT2
Melo / Salo - Risi Competizione - Ferrari F430 Berlinetta GT2
European Le Mans Series
LMP1Lamy / Sarrazin - Peugeot Sport - Peugeot 908 HDI FAP
LMP2Erdos / Newton - RML - MG Lola EX264
GT1Ortelli / Ayari - Oreca - Saleen S7R
GT2Bell / Bruni - Virgo Motorsport - Ferrari F430 Berlinetta GT2
FIA GT
GT1Biagi - Vitaphone Racing - Maserati MC12
GT2Vilander / Müller - AF Corse - Ferrari F430 Berlinetta GT2
GT3Vannelet / Moser - Kessel Racing - Ferrari 430 GT3
GT OPEN
GTA
Camathias / Lietz - Autorlando Sport - Porsche 997 GT3 RSR
GTB
Giudici - Giudici - Maserati Light
GTS
Romagnoli - Scuderia La Torre - Viper Coupe
24h Le Mans
LMP1
Werner / Pirro / Biela - Audi Sport North America - Audi R10 TDI
GT1Brabham / Rydell / Turner - Aston Martin Racing - DB9-R GT1
GT2Long / Lietz / Narac - Imsa Performance - Porsche 997 GT3 RSR
NASCAR Nextel Cup
Jimmie Johnson - Hendrick Motorsports Chevrolet
NASCAR Busch Series
Carl Edwards - Roush Fenway Racing Ford
NASCAR Craftsman Truck Series
Ron Hornaday - Kevin Harvick Racing Chevrolet
Grand-Am Rolex Sports Car Series
GTDirk Werner - Farnbacher Loles Motorsports Porsche GT3
Speed World Challenge
Manufacturers’ Championship
GTTeam Cadillac (Costruttore)
ARCA RE/MAX Series
Frank Kimmel - Clement Racing Ford
Palmares
2007
AP RACING Sistemi frenanti e frizioni
AUTO
Freno Frizione
Single Seater Formula
Formula 1
Raikonnen - Scuderia Ferrari F2007 (Pilota)
Scuderia Ferrari - F2007 (Costruttore)
IRL
Franchitti - Andretti Green Racing Indy 500
Franchitti - Andretti Green Racing GP2
Glock - iSports International A1 GPTeam Germany Formula Nippon
µ
Matsuda - Mobilecast Team Impul µ
µ
µ
µ
µ
µ
Formula 3
BritishAsmer - Hitech Racing European
Grosjean - ASM Formula 3 µ
µ
NASCAR
Nextel Cup (Short Tracks & Road Course)
Jimmie Johnson - Hendrick Motorsports Chevrolet
Craftsman Truck (Short Tracks)
Ron Hornaday - Kevin Harvick Incorporated
µ
µ
Late Model
ACT
Jean Paul Cyr - Chevrolet
ARCA WestLewis - Chevrolet
PASS South Series
Rowe - Chevrolet
CRA
Gabehart - Chevrolet
Hoosier Cup AACS
Scofield - Chevrolet
µ
µ
µ
µ
µ
GT
Le Mans 24Hr GT1 ClassBrabham & Rydell - AM Racing Aston Martin DB9R
LMP2 ClassBuncombe, Hancock & Timpany - Binnie Motorsport - Lola 05/40
LMS LMP2Erdos & Newton - RML Lola
ALMS LMP2 Class Dumas & Berhard - Penske Racing
ALMS GT1 Class
Gavin & Beretta - Pratt & Miller
ALMS GT2 Class Melo & Salo - Risi Competizione
µ
µ
µ
µ
µ
Japanese Super GT 500 Class Ito & Firman - Autobacs Racing Team Aguri
Japanese Super GT 300 Class Oshima & Ishiura - Toy Story Racing APR MR-S
µ
µ
µ
µ
µ
µ
µ
µ
Touring Car
British Giovanardi - VX Racing - Seat Sport - Seat Leon
DTMEkström - Audi A4
WTC
Priaulx - BMW Motorsport
Australian V8 SupercarsTander - Toll HSV Dealer Team
µ
µ
µ
µ
µ
µ
µ
Rally
WRC Loeb - Xsara WRC
P-WRC Arai - STi Subaru Impreza
Middle East ChampionshipAl-Attiyah - STi Subaru Impreza µ
µ
Moto
Campionato Spagnolo SBK (CEV)De Gea - BQRSuzuki GSXR1000
µ
µ
BREMBO Sistemi frenanti
MOTO
Campionato Motomondiale Classe MotoGP
Casey Stoner - Ducati
Campionato Motomondiale Classe 250cc
Jorge Lorenzo - Aprilia
Campionato Motomondiale Classe 125cc
Gabor Talmacsi - Aprilia
Campionato Mondiale Superstock
Niccolò Canepa - Ducati
Campionato Americano SBK AMA
Ben Spies - Suzuki
Gara Endurance 8 ore di Suzuka
Kosuke Akiyoshi / Yukio Kagayama - Suzuki
Campionato Inglese SBK (BSB)
Ryuichi Kiyonari - Honda
Campionato Mondiale Enduro Classe E1
Juha Salminem - KTM
Campionato Mondiale Enduro Classe E3
Ivan Cervantes - KTM
Campionato Mondiale Supermotard S1
Adrien Chareyre - Husqvarna
Campionato Mondiale Supermotard S2
Gérald Delephine - Husqvarna
Palmares
2007
MARCHESINI Ruote
MOTO
Campionato Motomondiale Classe MotoGP
Casey Stoner - Malboro Ducati - Ducati
Campionato Motomondiale Classe 250cc
Jorge Lorenzo - Fortuna Aprilia - Aprilia
Campionato Motomondiale Classe 125cc
Gabor Talmacsi - Bancaja Aprilia - Aprilia
Campionato Mondiale SBK Yamaha (Costruttore)
Campionato Italiano SBK (CIV)
Marco Borciani - Ducati Sterilgarda - Ducati
Campionato Italiano 125GP (CIV)
Roberto Lacalendola - Ellegi Racing Aprilia
Campionato Spagnolo SBK (CEV)
Jose David De Gea - Team BQR Suzuki
Campionato Inglese SBK (BSB)
Ryuichi Kiyonari - HM Plant Honda - Honda
Campionato Inglese 125GP
Luke Jones - KGD Honda
Campionato Mondiale Enduro
Vincent Philippe, Matthieu Lagrime, Julien Da Costa - Sert Suzuki
24h LeMans
William Costes, Guillaume Dietrich, Max Neukirchner - Sert Suzuki
Campionato AMA Formula Extreme
Josh Hayes - Erion Honda
Campionato AMA Supermoto
Mark Burkhart - Graves Motorsports Yamaha
BREMBO S.p.A.
Headquarters c/o Parco Scientifico Tecnologico Kilometro Rosso
Viale Europa, 2 - 24040 Stezzano (BG) Italia
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Pubblicazione a cura della Direzione Comunicazione
e Relazioni Istituzionali di Brembo S.p.A.
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Stampato su carta ecologica riciclata Freelife Fedrigoni