OSTEOPATIA: di che si “TRATTA”!

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OSTEOPATIA: di che si “TRATTA”!
OSTEOPATIA:
di che si “TRATTA”!
Germana Girelli
Osteopata D.O.
PRESENTAZIONE
Germana Girelli
Diplomata Osteopata
Membro del R.O.I. – Registro Osteopati Italiani
Diplomata alla scuola di Roma C.e.r.d.o. , riconosciuta dal R.O.I.
Germana Girelli
Osteopata D.O.
DEFINIZIONE di OSTEOPATIA
Terapia manuale
nata a fine Ottocento da A.T.Still, medico americano
Metodo olistico di cura e prevenzione
il punto di osservazione è centrato sull’uomo, non sulla malattia, considerando le
manifestazioni su tutti i piani di esistenza, fisico-mentale-spirituale
Basata sulle scienze fondamentali/classiche di anatomia e medicina occidentale e sul
principio che il corpo è capace di mettere in atto dei rimedi propri contro le
“malattie” se ci sono adeguate condizioni, ossia se la sua nutrizione è buona, se le
relazioni strutturali sono normali e se è inserito in un buon ambiente!
Germana Girelli
Osteopata D.O.
DEFINIZIONE di OSTEOPATIA
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Utilizza tecniche manipolative specifiche atte a ristabilire la mobilità
e dunque l’armonia funzionale dei diversi sistemi: - ARTICOLARESCHELETRICO- MUSCOLO-FASCIALE -VISCERALE -CRANIO-SACRALE
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Etimologia: deriva dal greco OSTEO= causa e PHATOS=sofferenza in
quanto il RUOLO dell’ OSTEOPATA è quello di INDIVIDUARE la CAUSA della
SOFFERENZA
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Osteopata D.O.
PRINCIPI FONDAMENTALI
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3 sono i principi di questa terapia:
– UNITA’ DEL CORPO
– RELAZIONE TRA STRUTTURA E FUNZIONE
– RUOLO SUPREMO DELL’ARTERIA
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Osteopata D.O.
PRIMO PRINCIPIO: UNITA’ DEL CORPO
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Tutte le singole parti costituenti il corpo umano sono collegate tra loro
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Questi legami (tendinei, muscolo-fasciali, vascolari, ormonali) sono regolati dal
sistema nervoso, centrale ed autonomo
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Come conseguenza: se una funzione o un organo non va ci sono ripercussioni su
diversi livelli (i segni clinici possono manifestarsi quindi in regioni anche distanti
dalla zona di origine della causa)
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SECONDO PRINCIPIO: RELAZIONE TRA STRUTTURA
E FUNZIONE
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La perfezione di ogni funzione è legata alla perfezione della struttura
portante, ossia la struttura governa la funzione, poiché ogni parte del corpo
è interdipendente
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Se la mobilità delle strutture è disturbata lo sarà anche la loro funzione
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Attraverso l’armonia della struttura si ha l’armonia della funzione !
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Osteopata D.O.
TERZO PRINCIPIO: RUOLO SUPREMO
DELL’ARTERIA
Perché il corpo possa autoregolare la propria funzione è necessario che
l’elemento costitutivo per eccellenza, la cellula, riceva tutto ciò di cui ha
bisogno per rigenerarsi,per liberarsi dei “rifiuti”, per funzionare. Perché ciò
avvenga bisogna che il sangue, la linfa, e tutti i liquidi dell’organismo,
rappresentanti il veicolo per le suddette sostanze e funzioni, circolino
liberamente, cioè senza ostacoli
“un disturbo ad una arteria segna l’inizio dell’ora e del minuto in cui la malattia
comincia a porre il seme della distruzione del corpo umano”
A.T.Still
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Osteopata D.O.
STATO DI SALUTE
3 regole sottendono al nostro stato di salute:
– CONFORT = non dolore
– EQUILIBRIO = continua alternanza tra fasi opposte di contraz./rilasciamento,
stimolaz./riposo, consumo/ripristino
– ECONOMIA = minor dispendio energetico
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STATO DI SALUTE
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Quando si altera l’armonia funzionale si crea la disfunzione, che attua una
catena di lesione, che genera il compenso. Fin tanto che è possibile la
compensazione il problema progredisce in maniera impercettibile, solo
quando si arriva all’esaurimento di tutti i processi di adattamento
allora improvvisamente!!! compare il sintomo
•
L’osteopata, conoscendo il fenomeno della catena disfunzionale, cerca al di
là del sintomo le cause del disturbo, cerca e rimuove i compensi ( non
funzionali allo stato di salute ) riattivando il sistema di “auto-guarigione”
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COME FA DIAGNOSI L’OSTEOPATA
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Utilizza esclusivamente le mani
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Effettua test di mobilità su tutte le strutture per evidenziare la disfunzione
primaria ( test di bilanciamento ). Le mani “allenate” percepiscono la zona di
disfunzione perché lì i tessuti si muovono molto meno
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TRATTAMENTO
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Ogni apparato del corpo umano può essere stimolato o inibito con l’uso
delle mani
Ogni tipo di manipolazione richiede conoscenza anatomica puntuale
dell’apparato su cui si interviene comprensione della funzione e
interazione della struttura e del corpo umano precisione e destrezza
L’osteopata sceglie le diverse tecniche di cui dispone (strutturali, viscerali,
cranio-sacrali ecc.) e l’approccio a seconda:
– delle caratteristiche del soggetto
– della localizzazione della disfunzione
– della propria attitudine elettiva
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Quindi l’intervento è altamente individualizzato
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Osteopata D.O.
TRATTAMENTO
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Ogni stimolazione produce degli effetti fisiologici :
– attivazione di meccanismi ad arco-riflesso unicellulari eccitazione dei centri
midollari, sub corticali, corticali ecc.
– eccitazione e produzione di sostanze particolari dette NEUROTRASMETTITORI,che hanno azione su altri centri quali IPOTALAMO, TIROIDE,
GHIANDOLE SURRENALI ecc.
– dunque stimolazione ORMONALE
– cambiamento del METABOLISMO dei tessuti
– attivazione dell’EFFETTO PLACEBO ( investimento
emotivo )
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DIVERSI SISTEMI FUNZIONALI TRATTATI: Sistema
articolare, muscolo-scheletrico e dei nervi periferici
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L’aspetto “meccanico” dell’osteopatia è il più conosciuto, in Italia, e rappresenta la
maggioranza dei motivi di consultazione (cervicalgie, dorsalgie…, ernie discali, periartriti ecc. )
Comprende anche gli eventi post- traumatici e post-chirurgici oltre che i difetti
posturali
Comprende le tecniche di mobilizzazione vertebrale o “sblocco”, gli allungamenti e
mobilizzazioni muscolari, la liberazione e mobilizzazione dei nervi periferici
Sfrutta le leggi fisiologiche che regolano la meccanica articolare, muscolare ecc.
CONTROINDICAZIONI: la frattura o lesione in senso ortopedico, anche se si può
lavorare attorno!!!
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SISTEMA VISCERALE
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Dobbiamo ricordare che i visceri sono contenuti all’interno della
struttura: scatola cranica, torace, bacino e che la loro corretta
fisiologia dipende quindi dall’integrità della struttura stessa e dalla sua
capacità di adattamento, c’è dunque relazione stretta tra visceri e
postura !
Tutti gli organi/visceri in buona salute possiedono un movimento
fisiologico (comprovato da studi scientifici con strumenti di indagine ecc.)
Questo movimento è interdipendente per la presenza di membrane
sierose che avviluppano gli organi, le fasce, i legamenti e gli altri tessuti vivi
che li connettono alle diverse e circostanti parti dell’organismo
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SISTEMA VISCERALE
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Questo movimento si può dividere in due componenti:
– la mobilità viscerale
– la motilità viscerale
La modificazione del movimento conseguente ad una fissazione ripetuta
migliaia di volte al giorno può portare a mutamenti significativi sia
dell’organo stesso che delle strutture
effetti del trattamento viscerale:
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modificazione della mobilità e delle motilità
modificazione della circolazione dei fluidi
modificazione dello stato di sfinteri e muscoli intrinseci viscerali
produzione bio-chimica e ormonale
stimolazione dell’immunità, sia locale che sistemica
ripercussione sulla psiche e sfera emozionale
CONTROINDICAZIONI: infezioni acute, presenza di corpi estranei ( es.
spirale )
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MOBILITA’ VISCERALE
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E’ sotto l’influenza del S.N.C. per ciò che riguarda:
• il movimento volontario di arti e muscoli che si ripercuote sui visceri es. flettendo il
busto in avanti cambio i volumi toracici
• il movimento volontario del diaframma toraco-addominale
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E’ sotto l’influenza del S.N.V. per ciò che riguarda:
• il movimento involontario del diaframma toraco-addominale (200.000 v. al
giorno)
• la contrazione cardiaca (100.000 v. al giorno) con azione diretta su polmoni, esofago,
mediastino, diaframma e indiretta su ogni struttura corporea attraverso l’onda
arteriosa
• la peristalsi : grandi onde contrattili che rimescolano e fanno circolare il contenuto dei
visceri sotto l’influenza di fattori neuronali, chimici, ormonali
• il ritmo cranio-sacrale: pompa di tipo passivo che genera movimento per variazioni di
pressione tra sangue arterioso, LCR e sangue venoso
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MOTILITA’ VISCERALE
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E’ l’espressione cinetica dei tessuti in movimento, è un movimento
intrinseco per il quale non ci sono spiegazioni “scientifiche”, ma che si
conosce attraverso l’esperienza
E’ un moto lento, percettibile al tatto solo con adeguata sensibilità, che si
rivela quando tutte le influenze estrinseche sono state annullate
2 sono le ipotesi che lo giustificano:
• movimento degli organi durante l’embriogenesi mantenuto come
memoria cellulare dal DNA E RNA
• estensione del ritmo cranio-sacrale
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SISTEMA CRANIO-SACRALE
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Il SCS è costituito da:
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struttura ossea (ossa del cranio, colonna vertebrale, osso sacro)
membrane meningee (membrane che avvolgono e nutrono l’interno del cranio e poi tutto il
midollo, lungo la colonna, fino ad arrivare al sacro) quali la DURA MADRE, ARACNOIDE, PIA
MADRE
liquido Cerebro Spinale LCS (liquido che circola all’interno del sistema con funzione di
nutrimento e protezione per tutte le strutture)
strutture che regolano la produzione e il riassorbimento del LCS
È dotato di movimento : descritto intorno al 1930 da W.SUTHERLAND e confermato dai
lavori di J.UPLEDGER nel 1975, che dimostrò che le suture craniche sono strutture “vive”
cioè dotate di vasi sanguigni, fibre nervose, recettori e fibre collagene e che il cranio e il
sistema cranio sacrale è un sistema dotato di micro-movimenti che possono essere
percepiti da una mano allenata
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SISTEMA CRANIO-SACRALE
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Il movimento del SCS è dato dalla fluttuazione ritmica del LCR
all’interno di un “sistema idraulico” costituito dalle membrane meningee.
Tale fluttuazione è data dalla ritmica produzione e ritmico riassorbimento
del LCR che genera variazioni di pressione tra sangue arterioso, LCR e
sangue venoso
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Il movimento si trasmette a tutto il corpo attraverso l’intermediazione
delle membrane e meningi che si inseriscono sulle ossa craniche, sulle
vertebre della colonna vertebrale e, attraverso il tessuto connettivale/
fasciale, su tutte le strutture corporee
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SISTEMA CRANIO-SACRALE
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È collegato al sistema nervoso, circolatorio, e linfatico, all’apparato muscolo
scheletrico, al sistema endocrino e respiratorio per cui:
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intervenire sul movimento cranio-sacrale (detto anche Meccanismo Respiratorio
Primario o Impulso Ritmico Cranico) significa innestare un processo che coinvolge tutto
l’organismo, ovvero stimolare uno stato di benessere che, in base al concetto olistico,
favorisce l’armonia tra corpo, mente e spirito e quindi la “ guarigione” e prevenzione delle
più diverse patologie
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Il trattamento consiste in leggerissime pressioni (5 grammi) esercitate sulle ossa
del cranio e sul sacro
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E’particolarmente indicato ed efficace nel trattamento di ernie del disco, colpi di
frusta, sindromi vertiginose, …
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E’ indicato per tutte le fasce di età, compreso il neonato
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Osteopata D.O.
OSTEOPATIA E NEONATO
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La vita intra-utero e la nascita possono rappresentare il primo evento
“stressante” o disfunzionale in quanto il cranio e il corpo possono subire
costrizioni e conservarle e dunque ogni regione o funzione corporea può essere
“lesa” a causa dell’interdipendenza.
Ricerca USA: su 1200 bambini nati da 5 gg solamente il 12% aveva il cranio
libero da costrizioni e che il 95% dei neonati definiti “nervosi” aveva un blocco
osteopatico dell’occipite
Come si manifesta la disfunzione del neonato: irritabilità, pianto
continuo, difficoltà di suzione, rigurgiti importanti, coliche, costipazione,
problemi respiratori, difficoltà del sonno, rigidità degli arti ecc.
Cosa valuta l’osteopata: con la palpazione si testa la mobilità e la forma
delle ossa craniche, delle strutture scheletriche della colonna, del bacino, degli
arti, la mobilità dei visceri e del sistema fasciale
Germana Girelli
Osteopata D.O.
OSTEOPATIA E NEONATO
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Forte valore preventivo dell’osteopatia neonatale: per la relazione
esistente tra forma e mobilità delle ossa del cranio e della periferia è possibile
prevenire disfunzioni che si possono manifestare durante l’evoluzione del
bambino come ad es. scoliosi, problemi di mal occlusione,disturbi al sistema
visivo e strabismi, otiti, reazioni asmatiche ecc.
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Controlli al 1-2-3 mese di vita sono da consigliare vivamente a tutti i neonati,
ma in modo ancora più marcato a quelli più a “rischio” come i gemelli, i
prematuri, i nati con taglio cesareo, da travagli troppo lunghi o troppo veloci,
con manovre ostetriche o con l’uso di strumenti ecc. Oppure in seguito se
gattonano male o non gattonano proprio, se hanno subito forti traumi
conseguenti a cadute ecc.
Germana Girelli
Osteopata D.O.
OSTEOPATIA E GRAVIDANZA
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Enorme è lo sforzo di adattamento richiesto dall’organismo per assumere
i cambiamenti derivanti dalle costrizioni e dalle pressioni addominali che si
riflettono a tutti i livelli
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meccanico: dolori al coccige, lombari, dorsali, cervicali ecc
circolatorio: gambe pesanti, emorroidi …
digestivo: nausee, digestione difficile, flatulenze, areofagia…
ginecologico: contrazioni uterine, cistiti….
Osteopaticamente è possibile rimuovere le tensioni, normalizzare le stasi,
equilibrare le costrizioni viscerali, neutralizzare le irritazioni nervose e le
contrazioni uterine, facilitare il parto !
Germana Girelli
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COME AVVIENE UNA SEDUTA
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1 Fase: colloquio per conoscere la storia clinica dettagliata del paziente al
fine di escludere contro-indicazioni al trattamento, e per conoscere il
paziente stesso.Se sono presenti,osservare eventuali esami diagnostici.
2 Fase: osservazione della postura (da fermo e in movimento) della
pelle, delle tensioni cutanee e delle cicatrici ecc.
3 Fase: valutazione palpatoria ,quindi test di mobilità, da in piedi, da
seduti, da sdraiati dei diversi sistemi
SE IL PROBLEMA E’ DI COMPETENZA OSTEOPATICA fa seguito il
TRATTAMENTO
Germana Girelli
Osteopata D.O.
COSA TRATTA, DUNQUE, L’OSTEOPATIA
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L’Osteopatia si occupa di tutti i problemi disfunzionali a carico del:
– SIST. LOCOMOTORE: tendiniti, distorsioni,…
– SIST. STRUTTURALE: lombalgie, dorsalgie, cervicalgie, peri-artriti scapoloomerali, epicondiliti, pubalgie, dolori articolari, dolori coccigei, blocchi e dolori
della mandibola ecc
– SIST. NEUROLOGICO: sciatiche, nevralgie cervico-brachiali, facciali, cruralgie,
intercostali ecc.
– SIST. CARDIO-VASCOLARE: disturbi circolatori agli arti, congestioni venose,
emorroidi, palpitazioni, oppressioni
– SIST. DIGESTIVO: ernie iatali, flatulenze, aerofagia, coliti, costipazione o stipsi,
digestione difficile ecc.
– SIST. GENITO-URINARIO: dolori mestruali, cistiti ecc.
Germana Girelli
Osteopata D.O.
COSA TRATTA, DUNQUE, L’OSTEOPATIA
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L’Osteopatia si occupa di tutti i problemi disfunzionali a carico del:
– SIST. ORL: riniti, sinusiti, vertigini, acufeni, asma, cefalee, emicranie ecc.
– SIST. NEUROVEGETATIVO: ansietà, stress, stati depressivi, disturbi del sonno
ecc.
– CONSEGUENZE DI TRAUMI ED INTERVENTI CHIRURGICI: colpi di frusta, fratture
ecc.
– DISTURBI DEL NEONATO
– DISTURBI DELLA GRAVIDANZA
L’osteopata collabora con i diversi specialisti, basandosi anche sulla diagnosi medica, senza la
pretesa di sostituirsi al medico!
Germana Girelli
Osteopata D.O.