Leggi il documento - Caritas Ambrosiana

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La comunità risorsa per la famiglia.
Prendersi cura delle famiglie
CARITAS AMBROSIANA
Quando il gioco in realtà non è solo un «gioco»…
come individuare i segnali e accompagnare i giocatori
d’azzardo e le loro famiglie
Daniela Capitanucci
Psicologa Psicoterapeuta
Socio Fondatore Associazione AND-Azzardo e Nuove Dipendenze
Presidente ALEA-Associazione per lo studio dei comportamenti a rischio
Milano, 26.10.2013
C’è gioco e gioco …
Non tutti i giochi
sono d’azzardo
ma … i giochi d’azzardo
non sono
come tutti gli altri giochi!
In un gioco per essere così definito devono
essere presenti 3 caratteristiche:
• L’individuo mette in palio denaro o oggetti di
valore
• Questa posta è irreversibile
• L’esito del gioco dipende principalmente o
totalmente dal caso
Fonte LADOUCEUR ET AL., 2003
DUNQUE, STAI GIOCANDO D’ AZZARDO …
… ogni volta che rischi soldi o oggetti di valore in un gioco
che ti dà la possibilità di vincere più di quanto hai scommesso,
ma che è basato più sul caso che non sull’abilità.
Tra i giochi d’azzardo “tecnicamente” sono inclusi, oltre ai giochi da casinò:
Biglietti della lotteria, Gratta & Vinci, altri giochi a estrazione numerica (es.
Superenalotto, Win for life, 10 e lotto, …)
Slot machine e videolotterie
Scommesse sportive e schedine
Bingo
Poker, texas hold ‘em e blackjack
Giochi d’azzardo online
Scommesse sugli esiti di partite di biliardo o altri giochi di abilità
Dadi
Miliardi di Euro
Daniela Capitanucci - Ass. AND Azzardo e Nuove Dipendenze
(fonte: AAMS, elab. Fiasco M.)
Nel gioco investe maggiormente
chi ha un reddito minore.
Il 56% di chi partecipa a giochi
d’azzardo appartiene a strati
sociali medio – bassi.
E’ elevata la frequenza di coloro
che impegnano il reddito di
sussistenza.
(Fonte: “Vuoti a perdere”, Caritas, 2004)
Non tutti i giocatori d’azzardo
sono patologici
… ma i giocatori patologici
esistono!
Ladouceur et. Al. 2003
• Colui che gioca per divertirsi
• Colui che accetta di perdere il denaro puntato
• Colui che non torna a giocare per rifarsi
• Colui che gioca secondo le sue possibilità
• Colui che gioca più denaro
• Colui che gioca più a lungo
• Colui che gioca più spesso
del previsto e di quanto si può permettere
(Ladouceur, 2003)
E’ Colui che perde la libertà di
astenersi (non riesce più a non
giocare, è forzato a giocare)
(Valleur, 2005)
(Fonte: Ladouceur, 2004)
Rischio
Debole
Rischio
Modesto
Rischio
Elevato
Giocatore
Eccessivo
0,8 – 3,3%
Prev. Ultimo anno
E in Lombardia?
In rapporto alla popolazione (8 milioni, 18-74
aa.) quante persone sono anche solo l’1%?
1
Sociali
Problematici
99
Almeno 80.000 persone
Altre 7 persone coinvolte…
Riconoscimento precoce
Criteri di tipo A – livello grave se almeno 1 criterio
• Il giocatore vende oggetti personali/se stesso
• Fa critiche negative sulla sua situazione economica
• Chiede in prestito denaro ad altri giocatori o al
Casinò/gestore
• Il giocatore sostiene di aver perso il controllo sul
gioco
• Sostiene di avere problemi personali/sociali dovuti al
gioco
• Trascura vistosamente persone o animali
• Le informazioni di terzi sono confermate o attendibili
Strumenti di prevenzione nei luoghi di gioco – Un modello possibile (CH)
Criteri di tipo B - livello che richiede attenzione.
• Il giocatore rincorre le perdite, tenta di recuperare soldi
(“chasing”)
• Gioca finché non ha più soldi
• Si nota un allungamento del tempo di gioco
• Si nota un aumento delle visite al luogo di gioco
• Si nota un aumento del denaro investito al gioco
• Gioca contemporaneamente e in modo eccessivo a più
apparecchi o a più tavoli
• Il giocatore si presenta prima dell’apertura del luogo di gioco
ed è impaziente
• Alla chiusura del luogo di gioco il giocatore, specie se ha
perso, fatica ad andarsene
• Il giocatore tenta senza successo di ridurre le visite
• Si notano forti sfoghi emotivi e comportamenti aggressivi
• Si nota una trascuratezza nel vestire e nell’igiene personale
Strumenti di prevenzione nei luoghi di gioco – Un modello possibile (CH)
Fonte LADOUCEUR ET AL., 2003
PERDITA DI
CONTROLLO
CONSEGUENZE
NEGATIVE
Il giocatore eccessivo
• Il GAP si correla ad un maggiore rischio per
la vita sociale e di relazione:
Problemi familiari
Problemi lavorativi
Problemi economici
Divorzio
Problemi legali
Violenza domestica
Adattato da Graziano Bellio 2012
Il giocatore eccessivo
• Il GAP si correla ad un maggiore rischio di
problemi psichici:
Disturbi umore
Disturbi d’ansia
Tentato suicidio
Disturbo di personalità antisociale
Abuso/dipendenza da alcool/sostanze
Dipendenza da nicotina
Fino al 70%
25-40%
17-24%
15-40%
25-60%
40-60%
Graziano Bellio 2012
Il giocatore eccessivo
• Il GAP si correla ad un maggiore rischio per
la salute fisica:
Disturbi da stress
Tachicardia
Arteriosclerosi
Cirrosi e altre epatopatie
Gastrite
Artrite
Obesità
Affaticamento
Insonnia
Dolori alla schiena
Angina
Arresto cardiaco
Graziano Bellio 2012
GAP come problema
complesso
AREA SOCIALE
AREA FAMILIARE
STILE DI VITA
COMPORTAMENTO
AREA LEGALE
DI GIOCO
AREA LAVORATIVA
AREA
PSICOPATOLOGICA
AREA ECONOMICA
Graziano Bellio 2012
QUESTA E’ LA TRAPPOLA
DEL GIOCO D’AZZARDO
Maurizio Avanzi 2013
I giochi d’azzardo sono trappole, tagliole: sappiamo dove sono e
che danni fanno, ma a noi rimane la parte più difficile, curare le
ferite da tagliola.
Maurizio Avanzi 2013
Maurizio Avanzi 2013
Maurizio Avanzi 2013
Maurizio Avanzi 2013
I pazienti chiedono
frequentemente di capire come
sia stato possibile arrivare a
giocare d’azzardo in questo
modo così pericoloso, visto che
si ritengono persone normali.
Maurizio Avanzi 2013
“Ditemi cosa mi è successo, perché non ci posso
credere…”
Molti chiedono: “Perché ho iniziato a giocare?
Non ne avevo motivo né necessità… E poi
perché non riuscivo a smettere?
Sono tenace, e non mollo. Sono intuitivo e furbo.
Nel mio lavoro sono apprezzato perché sono
sempre un passo avanti agli altri…”
Si chiedono: “Cosa c’è di sbagliato in me?”
Maurizio Avanzi 2013
Cosa c’è di sbagliato in me?
Siamo una macchina tenace che sforna predizioni,
che fa connessioni e che cerca di darsi spiegazioni.
La trappola scatta quando abbassiamo l’attenzione,
usiamo il pilota automatico o modifichiamo i
ricordi, ma soprattutto quando usiamo le nostre
innegabili competenze applicandole a un campo
illusorio e che non abbisogna di competenze:
il gioco d’azzardo.
Maurizio Avanzi 2013
Lo sanno almeno dal 1953!!!
Il condizionamento operante è un processo di
apprendimento in cui la frequenza o la probabilità
del manifestarsi di un determinato comportamento è
influenzata dalle conseguenze che lo seguono.
Poiché il soggetto non sa mai
quando riceverà la ricompensa
successiva, questo sistema di
rinforzo è molto efficace nello
stimolare risposte
comportamentali costanti e
frequenti.
Maurizio Avanzi 2013
Lo sanno almeno dal 1953!!!
Skinner (1953) scrisse: << l’efficacia di questo sistema che genera
tassi elevati (di risposta) è da molto tempo ben noto all’industria
del gioco d’azzardo>> (in Science and human behavior, pag.104).
La misura in cui il giocatore continuerà a giocare
dipende da numerosi fattori;
lo schema secondo il quale riceverà il rinforzo è
sicuramente uno di quelli principali.
Maurizio Avanzi 2013
Le dipendenze sono un disturbo appetitivo
invalidante che coinvolge anche chi vive con
la persona dipendente (Orford et Al., 2005).
Cosa osserva il familiare del giocatore?

I familiari osservano cambiamenti che non
riescono ad interpretare:
Cambiamenti dell’umore del giocatore



Cambiamenti nei comportamenti del giocatore


Instabilità, euforia, depressione, irritabilità, ansia e
insonnia
Evitamento delle relazioni, cambiamento nelle
abitudini, scarsa attenzione alle responsabilità,
esplosioni di collera e tendenza all’aggressività
Riduzione della disponibilità economica
Graziano Bellio, 2012
Cosa accade alla famiglia del giocatore?
Frequenti litigi per le difficoltà economiche,
anche di fronte ai figli
 Convinzione che il giocatore abbia una
relazione extraconiugale
 Riduzione o sospensione della vita coniugale e
sessuale
 Clima teso, diffidente, inquisitivo
 Diminuzione della qualità di vita e chiusura
sociale

Graziano Bellio, 2012
I problemi economici

Il giocatore mente ai familiari per dissimulare le
spese eccessive per il gioco:
Trova scuse sui motivi dei mancati pagamenti
 Mente sulle cause della ridotta disponibilità
economica
 Mente su come trascorre il tempo
 Nasconde ricevute e schedine
 Intercetta gli avvisi di pagamento e gli estratti conto
 Intima al coniuge di non aprire la sua posta

Graziano Bellio, 2012
I problemi economici

Il giocatore mente ai familiari per dissimulare le
spese eccessive per il gioco:
Evita che familiari e parenti comunichino tra loro le
sue richieste di denaro
 Falsifica o estorce con l’inganno la firma del coniuge
su documenti di garanzia o su richieste di mutuo
 Simula smarrimenti o furti per vendere o impegnare
beni personali o della famiglia
 Sottrae denaro da casa, dal portafogli del coniuge, dai
risparmi dei figli

Graziano Bellio, 2012
La perdita della fiducia
Senza la fiducia c’è instabilità e incertezza per il
presente, per il passato e per futuro
 Ulteriori traumi alla fiducia sono determinati
da:





Ricadute nel gioco
Nuove menzogne e minimizzazioni del giocatore
Rivelazioni a tappe della reale entità del buco
economico
L’incertezza comporta una condizione di ansia,
paura, stress cronico
Graziano Bellio, 2012
Reazioni del giocatore

Il giocatore spesso può reagire alla rabbia del
coniuge attraverso:



Negazioni, menzogne
Vittimismo
Induzione di senso di colpa nel coniuge
Agli occhi ignari degli amici, di altri parenti, degli
stessi figli, può apparire che il soggetto più
problematico sia il familiare
 Il senso di vergogna spinge il nucleo ad isolarsi
socialmente

Graziano Bellio, 2012
Ruoli diversi … problemi diversi
•
•
•
•
Partner / coniugi
Genitori
Figli
Famiglia allargata
• I sentimenti
• I desideri
• Che cosa
possono fare?
Partner / coniuge
Al femminile
Al maschile
Partner al femminile: i sentimenti
“Ce la farò”
“Sono arrabbiata”
“Sto male”
“Devo avere tutto sotto controllo”
“Senza di lui non ce la faccio”
Sindrome della crocerossina
Minacciano, ma non agiscono (“Al lupo, al lupo”)
A volte, oscillano senza consapevolezza nella dinamica
vittima/persecutore
• Sovente sono traumatizzate (anche nelle storie di vita
personali)
•
•
•
•
•
•
•
•
Partner al maschile: i sentimenti
• “Non credo siano del tutto fatti miei”
• “Il problema lo hai tu e dunque è bene che sia tu
a risolverlo”
• “Provo rabbia a vederti così”
• “Me ne vado, se continui così”
• “Se solo tu volessi smettere lo faresti”
• “Non sono proprio convinto che questa sia una
malattia”
Partner / coniuge al femminile
i desideri
• Vorrebbero che il congiunto interrompesse la
dipendenza ….
• … ma hanno anche un forte desiderio non
sempre conscio di occuparsi di qualcuno come
il loro partner
• Infondo, hanno desideri diversi a seconda dei
momenti
Partner / coniuge al maschile
i desideri
• ?
• Vorrebbero che la partner interrompesse la
dipendenza ….
• … investono su altro se ciò non succede
Partner / coniuge al femminile
Che cosa possono fare?
• Chiarirsi le idee su cosa desiderano veramente
• Fare un bilancio tra costi e benefici emotivi,
personali, di stare o abbandonare la situazione
• Cercare di essere coerenti (parole/azioni)
• Permettere agli altri di essere di aiuto per sé
stessa (anche specialistico)
Partner / coniuge al maschile
Che possono fare?
• Informati su cosa è la dipendenza,come funziona e
come si può essere di aiuto a qualcuno che ha una
dipendenza
• Lascia aperte le porte ad un coinvolgimento:
qualcuno che ti è stato caro ha bisogno del tuo
autentico e sincero sostegno
• Sii consapevole che la tua presenza è importante,
ma se non te la senti dichiaralo. Sappi che il
percorso non sarà lo stesso.
Genitori
Genitori: i sentimenti
Esasperazione, stato di allerta ed emergenza
Preoccupazione, oppure difficoltà a “vedere”
Ricerca di sollievo
Potrebbero essere a loro volta portatori di un
sintomo (altre dipendenze, ansia, depressione, ecc.)
• Speranza che tutto cambi senza cambiare nulla
• Spesso in disaccordo tra loro (sia sul fare che nel
dare un significato a quel che sta succedendo)
•
•
•
•
Genitori: i desideri
• Risposte immediate
• Che qualcuno si occupi di “far sparire il
sintomo” del figlio
• Che non venga chiesto loro di cambiare troppo
o troppo velocemente
Genitori: Che possono fare?
• Chiedere aiuto per se stessi (anche il genitore
ha un problema: convivere con una
dipendenza di una terza persona)
• Aumentare le conoscenze e la consapevolezza
sulle caratteristiche della dipendenza
• Smettere di cercare “di chi è la colpa?”
• Darsi la possibilità di fare cambiamenti e
percorrere nuove strade, anche con aiuti
professionali
Figli: i sentimenti
• Solitudine, senso di abbandono e trascuratezza
• Senso di colpa e impotenza
• Sintomi di sofferenza (ansia, attacchi di panico,
depressione, dipendenze, difficoltà scolastiche, di
concentrazione, trasgressività…)
• “non capisco cosa succede”
• “mi devo occupare di cose che non spettano a me”
• “sto male”
Figli: i desideri
… dipende dall’età
• Adulti
– Vorrei che qualcuno si occupasse del mio genitore
– Vorrei capire cosa sta succedendo
– Vorrei controllare quel che succede
• Bambini e adolescenti
– Qualcuno può occuparsi di me?
– Qualcuno può dirmi se è colpa mia?
– Qualcuno può dirmi se è normale ciò che mi sta
succedendo?
Figli: Che possono fare?
• Sappi che non è colpa tua
• Sappi che molti bambini e ragazzi possono vivere una
esperienza simile alla tua
• Chiedi aiuto, non ti devi vergognare
• Parlane con qualche adulto di cui ti fidi (un
insegnante, un prete, un genitore di un amico, un
educatore …)
• Non rimanere solo nell’affrontare un problema più
grande di te
Famiglia allargata: i sentimenti
E’ la più indefinibile
• Fratelli, sorelle, nonni, zii, cognati …
• “Sono confuso”
• “Mi sembra che sta succedendo qualcosa,ma
non capisco cosa”
• “Sono arrabbiato, perché mi sento usato”
• “non tocca a me fare quel che mi si chiede”
• “Mi sento tirato in mezzo”
• “Mi chiedono consigli e poi non mi ascoltano”
Famiglia allargata: i desideri
• Quelli che si trovano più coinvolti chiedono
che qualcuno si occupi della persona
dipendente
Famiglia allargata: Che fare?
•
•
•
•
Non prendere compiti non tuoi
Informati su cosa vuol dire dipendenza
Ristabilisci le priorità e i confini
Sii di aiuto, restando nel tuo ruolo
– Vivere con un familiare affetto da dipendenza è
stressante
– I familiari sperimentano logorio, che spesso
diviene evidente con manifestazioni sintomatiche
sia fisiche che psicologiche
– I familiari che si trovano in questa situazione
cercheranno di adottare varie strategie per farvi
fronte
- I figli sono per definizione i familiari più fragili
– La qualità ed il livello di supporto sociale
ricevuto possono aiutare ad affrontare la
situazione
Cosa potete fare voi?
• Cercate di cononscere la famiglia della persona che gioca.
• Molto spesso la famiglia è più disposta a collaborare.
• Spesso la famiglia non capisce fino in fondo l’origine del
problema e pensa di aiutare il giocatore dandogli dei soldi.
Questo comportamento è rischioso perchè il desiderio di
giocare, nella speranza di recuperare il denaro perso, è
dominante.
• Aiutate la famiglia a proteggere i beni di famiglia. Forse
occorrerà fornirgli dei consigli giuridici (separazione dei
beni, separazione dei conti, ecc.).
• Non consegnate denaro al giocatore ma motivatelo a
chiedere aiuto da chi si occupa del problema
A ciascuno il suo mestiere,
e a ciascuno il suo obiettivo!
 Al casinò e all’industria del gambling
 Offrire il gioco
 Fare business
 Al servizio socio-sanitario
 Predisporre percorsi di prevenzione e di cura di qualità
con personale preparato, su buone prassi
scientificamente documentate
 Allo Stato
 Garantire trasparenza sulle politiche relative al gioco
 Tutelare i cittadini
Fonte: E. Marique, commissione dei giochi d’azzardo,
Corte d’appello Bruxelles, Belgio (2008, Losanna)
Fermi tutti: questa è una new-slot!
GRAZIE PER L’ATTENZIONE!
Daniela Capitanucci
[email protected]
www.andinrete.it
CI SOSTENIAMO CON IL 5 x 1000!