I mezzi della preparazione fisica a confronto
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I mezzi della preparazione fisica a confronto
1 - I mezzi della preparazione fisica a confronto I mezzi della preparazione fisica a confronto MACCHINE E PESI LIBERI Caratteristiche: - La differenza sostanziale tra le macchine isocinetiche o a cammes ed i pesi liberi è che macchine consentono al muscolo di sviluppare una tensione (carico) ed una velocità esecutiva costanti per tutta l'escursione articolare, mentre i pesi liberi permettono di lavorare con la percentuale di carico desiderata solo nel breve tratto del movimento articolare ove il segmento corporeo ha il massimo braccio di leva (momento). Nelle posizioni articolari estreme il carico si riduce notevolmente (Figura). - Solitamente le macchine non rendono possibile l'applicazione di ritmi esecutivi elevati. Pertanto non sono adatte per lo sviluppo della forza veloce. Risultano utili principalmente per le discipline a gesto ciclico (es.: canottaggio, nuoto, ciclismo, ecc.) che richiedono un lavoro per la forza resistente. Consentono anche l’incremento della forza generale, della forza massima e del trofismo muscolare. - Le macchine a guida fissa comportano un miglioramento delle coordinazioni intermuscolari (sinergismi muscolari) e motorie, nettamente inferiore rispetto ai pesi liberi (Tabella). Infatti chi usa le macchine ed i pesi liberi sa bene come sia facile spostare grandi carichi su guide fisse e come con lo stesso esercizio, effettuato con i pesi liberi, la prestazione cala vistosamente. - I parametri di lavoro delle macchine sono gli stessi delle metodologie con pesi liberi, con la differenza che le macchine isocinetiche o a cammes, grazie alla costante e prolungata tensione muscolare che determinano, permettono di eseguire un numero di serie minore (vedi la metodologia esposta nei dettagli alle singole voci: Costruzione muscolare, Forza massima e Forza resistente). Caratteristica principale delle macchine isocinetiche o a cammes e dei pesi liberi Le macchine consentono al muscolo di sviluppare una tensione (carico) ed una velocità esecutiva costanti per tutta l'escursione articolare. I pesi liberi, invece, permettono di lavorare con la percentuale di carico desiderata, solo nel breve tratto del movimento ove il segmento corporeo ha il massimo braccio di leva e, quindi, il carico massimo. Nelle posizioni articolari estreme il carico si riduce notevolmente. MACCHINE E PESI LIBERI A CONFRONTO MACCHINE VANTAGGI - Permettono un lavoro di isolamento muscolare ottimale. - Se ben costruite, danno modo di PESI LIBERI VANTAGGI - Migliorano la coordinazione motoria generale e consentono un impegno ottimale dei muscoli sinergici 2 - I mezzi della preparazione fisica a confronto assumere una postura corretta utile a non sovraccaricare eccessivamente la colonna vertebrale. - Sono di facile utilizzo anche per i principianti. - Consentono una applicazione pressoché costante dell'intensità di carico programmata. (coordinazione intermuscolare). - Permettono la applicazione di ritmi esecutivi diversi. - Allenano (staticamente) anche le masse muscolari stabilizzatrici del movimento. - Consentono una vastissima gamma di esercizi. - Con posizioni di lavoro particolari permettono la localizzazione del lavoro muscolare (manubri). - Sono ideali per sviluppare tutte le espressioni della forza. SVANTAGGI SVANTAGGI - La predeterminazione della traiettoria (macchine a guida fissa) limita l'intervento dei muscoli sinergici (coordinazione intermuscolare) nonché un apprezzabile trasporto della forza ottenuta in analogo esercizio effettuato con pesi liberi. - Non migliorano la coordinazione motoria generale. - Possono creare carichi pericolosamente localizzati sulle strutture articolari. - Non consentono un ritmo esecutivo veloce, quindi non sono idonee per lo sviluppo della forza veloce. - Solitamente ogni macchina è limitata alla esecuzione di uno specifico esercizio. - Alcuni esercizi, specialmente con carico elevato, possono richiedere la presenza di un partner. - Nei principianti è necessaria una fase di apprendimento della corretta tecnica esecutiva degli esercizi. - Non consentono esercizi di notevole isolamento muscolare (bilanciere). - Non consentono la applicazione costante della percentuale di carico desiderata durante tutta l'escursione articolare. Si può ovviare a questo lavorando su diversi angoli articolari, ma con notevole aumento di serie e quindi, di tempo. ELASTICI Caratteristiche: - Sono facilmente reperibili e di bassissimo costo, permettono di eseguire esercizi per tutti i gruppi muscolari del corpo. - L’applicazione pratica degli elastici è facilmente intuibile per quegli esercizi ove l’elastico può sostituire idealmente la fune di una macchina (esercizi con le ercoline, pulley e lat machine, ecc. - Figura). In genere è sufficiente bloccare un’estremità dell'elastico su un punto fisso opposto alla direzione del movimento (esempio: in alcuni esercizi di spinta o di slancio per gli arti superiori l’estremità dell’elastico può essere bloccata dalla pianta dei piedi o sul terreno, lo stesso per i piegamenti o le estensioni degli arti inferiori). - Il carico può essere graduato utilizzando elastici a resistenza diversa oppure aggiungendo in parallelo più elastici a quello di base. - Creano una tensione iniziale che progressivamente aumenta per raggiungere il massimo alla fine della prima parte del movimento (andata), quindi nel punto di massima chiusura articolare nel caso di una flessione e di massima apertura articolare nel caso di una estensione (Figura). Questo aspetto, che può essere interessante, può anche essere il limite nell’utilizzo degli elastici (Tabella). Infatti nelle azioni tecniche la fase muscolare più importante di ogni singolo movimento si colloca normalmente all’inizio dello stesso. Questo fatto si evidenzia ancora di più nelle contrazioni di tipo balistico (rapidità e forza rapida) ove la massima tensione muscolare si esprime proprio all’inizio del movimento. Quindi non sono un mezzo utile per lo sviluppo della forza rapida. Possono avere, invece, una funzione integrativa al lavoro svolto con pesi liberi o altri attrezzi per migliorare la forza generale, massima e resistente. - I parametri di lavoro sono gli stessi esposti per i vari tipi di forza (vedi la metodologia esposta nei dettagli alle singole voci: Costruzione muscolare, Forza massima e Forza resistente). - Possono svolgere un ruolo interessante nella prevenzione delle sindromi dolorose croniche legate alle ripetizioni delle azioni tecniche specifiche che tendono a creare squilibri muscolari (es.: azione ripetuta di abduzione ed extrarotazione dell’omero al disopra dei 90° nella pallavolo, pallanuoto, tennis, baseball, lancio del giavellotto, ecc.). Tipo di resistenza offerta dagli elastici 3 - I mezzi della preparazione fisica a confronto Pregi e limiti dell'allenamento con gli elastici VANTAGGI - Possibilità di un lavoro muscolare molto localizzato. - Ottimo per la riabilitazione neuro-muscolare post traumatica. - Semplicità dell’attrezzatura richiesta. SVANTAGGI - Non sono adatti per lo sviluppo della forza veloce in quanto la tensione muscolare è minima all’inizio della contrazione e dell’escursione articolare e massima alla fine. CARICO NATURALE Caratteristiche: - Il mezzo di allenamento (carico) è determinato dal solo peso del tuo corpo. Questo rende possibile la scelta tra una vastissima gamma di esercizi generali e specifici che puoi esprimere con ritmi e coordinazioni vicine al gesto di gara. - È il primo passaggio consigliato se vuoi utilizzare i metodi di incremento della forza con sovraccarichi. - Nell’utilizzo degli esercizi a carico naturale, al contrario di come avviene a carico artificiale, ti sarà difficile utilizzare con precisione il carico ottimale in quanto è altrettanto difficile fare riferimento alla prestazione massimale eseguibile per una sola ripetizione. Se utilizzi anche in questo caso il parametro chiave di valutazione dell'allenamento della forza incrementata a carico artificiale, anche con gli esercizi a carico naturale riuscirai ad individuare, ed entro certi limiti graduare, la percentuale di carico riferita al massimale che ti interessa (vedi la metodologia esposta nei dettagli alle singole voci: Costruzione muscolare, Forza rapida e Forza resistente). 4 - I mezzi della preparazione fisica a confronto Puoi graduare il carico utilizzando piccoli attrezzi come spessori, panche, piani a varia inclinazione, ecc., in modo da agire sia sull'escursione articolare che sull'impegno muscolare. Un ulteriore espediente è l’esecuzione su un solo arto o l’assunzione di varie posizioni delle leve corporee (Tabella e Figura). Pregi e limiti dell'allenamento a carico naturale VANTAGGI - Crea i presupposti per l’adattamento biologico dell’apparato locomotore e per il miglioramento della forza generale. - È utile per il miglioramento della forza resistente nelle percentuali di carico a intensità più basse e della forza rapida nelle percentuali di carico che permettono ritmi esecutivi molto veloci. - Incide notevolmente sullo sviluppo delle capacità coordinative e della rapidità. Non richiede complessi attrezzi di supporto. - Se applicato con progressività e gradualità riduce al minimo il rischio di traumi all'apparato locomotore. SVANTAGGI (*) - Difficilmente può essere utilizzato per la forza massima, forza resistente e forza rapida nelle percentuali di carico più alte. - Non permette la graduazione del carico in maniera precisa e progressiva. Questo aspetto diventerà sempre più evidente nel proseguimento degli allenamenti quando occorreranno carichi sempre maggiori. (*) Gli svantaggi si possono ridurre aggiungendo un semplice carico artificiale (cintura o giubbetto zavorrati, cinturini zavorrati per polsi e caviglie, ecc.). STIMOLAZIONE ELETTRICA Caratteristiche: - Viene utilizzata con successo da moltissimi anni nella prevenzione dell’atrofia muscolare nei soggetti con particolari muscoli denervati, come pure nelle situazioni post-traumatiche per la riabilitazione durante la fase di immobilizzazione. - È in grado di attivare alcune risposte simili a quelle tipiche della contrazione volontaria del muscolo con carichi liberi. Infatti aumenta il flusso sanguigno e il metabolismo locale, il contenuto di glicogeno e, infine, anche la forza. - Consente di isolare con precisione il lavoro muscolare, mantenere la tensione per un periodo lungo e non avere effetti di inibizione da fatica del Sistema Nervoso Centrale. 5 - I mezzi della preparazione fisica a confronto - Nell’applicazione sportiva vengono utilizzati solitamente una frequenza (Hz) bassa, forte intensità e impulsi brevi per un reclutamento privilegiato delle fibre rapide II B. Una frequenza alta e una intensità debole per il reclutamento delle fibre di tipo I e le fibre miste di tipo II A. - Dubbi e perplessità sulla validità sportiva di questo metodo sono stati espressi da C. Bosco che pone in evidenza il fatto che la stimolazione elettrica, al contrario di quanto avviene col tradizionale allenamento con pesi liberi, non coinvolge il Sistema Nervoso Centrale con tutte le risposte propriocettive, e non attiva l’intervento dei processi ormonali. Le fibre muscolari interessate sono soprattutto quelle periferiche, mentre quelle più profonde lo sono poco o niente. Inoltre, specialmente se applicato contemporaneamente all’esecuzione con sovraccarichi, può portare i tessuti muscolari fino alla soglia limite della loro funzione naturale in quanto, a causa dei segnali elettrici artificiali, vengono inibiti i meccanismi fisiologici e psicologici di protezione dalla fatica. Pertanto si può incorrere in lesioni muscolari. ACQUA Caratteristiche: - L’interesse che suscita da alcuni anni l’utilizzo della piscina come ambiente ideale per la riabilitazione motoria in genere è dovuto essenzialmente alla spinta idrostatica che l’acqua imprime al corpo immerso. Le ulteriori caratteristiche dell’acqua di resistenza idrodinamica e di pressione idrostatica hanno aperto recentemente ulteriori prospettive di utilizzo di questo mezzo anche per l’allenamento vero e proprio di alcune capacità motorie quali la resistenza organica e la forza muscolare. Sono invece da escludere in acqua esercitazioni che tendono a migliorare la rapidità e la forza veloce. - Grazie alla spinta idrostatica, il corpo immerso nell’acqua subisce, rispetto alla terraferma, una diminuzione gravitaria di circa l’80% in meno. Pertanto tutto l’apparato locomotore, in particolar modo le strutture articolari, subiscono un notevole alleggerimento di carico. - La temperatura dell’acqua stessa, situata intorno ai 33°-34°, permette un benefico rilassamento muscolare che facilita i movimenti. Questo sblocca le tensioni muscolari e favorisce la possibilità di migliorare la mobilità articolare e l’allungamento muscolare. Il rilassamento si estende anche alla psiche coinvolgendo l’individuo in maniera totale. - La densità dell’acqua, mille volte superiore all’aria, fa si che il movimento incida elettivamente sull’innalzamento della frequenza cardiaca (resistenza organica). Metodi di allenamento in acqua: - Anche se indicata essenzialmente per la riabilitazione, l’attività in acqua può essere utilizzata per migliorare due aspetti delle qualità neuromuscolari, la forza generale e la forza resistente. - A causa della resistenza dell’acqua, l’esercitazione è da escludere per la forza veloce. - Il carico sul muscolo può essere creato e graduato applicando sul segmento che si muove delle superfici piane di area diversa (Figura). - Per capire l’entità del carico applicato e, quindi il tipo di forza che si sta sollecitando, si può fare riferimento all’esperienza derivante dalla pesistica che ci insegna come il numero delle ripetizioni possibili (a esaurimento) in una serie sono collegate al massimale, quindi, al tipo di forza (Tabelle). - Durante l’esecuzione di una serie, in ciascuna ripetizione possiamo far lavorare il segmento corporeo secondo due modalità: - coinvolgendo il solo muscolo agonista che a noi interessa, quindi movimento caricato in fase concentrica (andata) e lento in fase eccentrica (ritorno); 6 - I mezzi della preparazione fisica a confronto - coinvolgendo sia il muscolo agonista che quello antagonista, quindi il movimento risulterà costantemente “caricato” sia all’andata che al ritorno. In questo secondo caso va considerato che il muscolo agonista o antagonista che si affatica prima condizionerà l’entità ottimale dello stimolo sull’altro muscolo. - Una particolarità dell’acqua come sovraccarico, durante un movimento eseguito a velocità costante, è l’effetto isocinetico, quindi una pressione costante dall’inizio alla fine. Questo si avvicina a quanto si ottiene in palestra con le macchine isocinetiche e a cammes. Il muscolo viene impegnato con la stessa entità di carico per un tempo più lungo rispetto ai pesi liberi (manubri e bilancieri), offrendo la possibilità di ridurre il numero delle serie da effettuare per ogni esercizio. Correlazione tra tipo di forza, entità del carico, ritmo esecutivo e numero di ripetizioni possibili in una serie Serie con ripetizioni eseguite a ritmo fluente e controllato fino a "esaurimento" FORZA MASSIMA FORZA GENERALE E TROFISMO MUSCOLARE FORZA RESISTENTE Numero di Percentuale del ripetizioni carico riferita al possibile massimale 1 1 - 2 2 - 3 4 100% 95% 90% -5 85% 6 - 7 8 - 9 10 - 80% 75% 70% 65% 11 12 - 14 15 - 16 16 - 60% 55% 50% 45% 20 21 - 25 + 40% 25 Metodi di allenamento della forza in acqua Qualità neuromuscolare interessata FORZA E TROFISMO GENERALE FORZA RESISTENTE Percentuale del carico riferita al massimale 65 - 80% Numero di Numero di ripetizioni per serie per serie (1) esercizio Recupero tra Ritmo le serie (2) esecutivo a esaurimento 4 - 6 completo fluente e controllato 40 - 60% (3) a esaurimento 3 - 4 1 - 2 min. fluente e controllato (1) Per ripetizioni ad “esaurimento” si intende l’esecuzione fino all’ultima possibile in ciascuna serie. (2) Per recupero completo tra le serie, solitamente si intendono almeno 2,5-3 minuti. La durata del recupero è, comunque, in funzione del peso dell’atleta e della complessità delle masse muscolari coinvolte nell’esercizio. (3) La percentuale va scelta in relazione alle caratteristiche specifiche di forza della disciplina praticata. AA.VV.