un mondo di plastica

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un mondo di plastica
UN MONDO DI PLASTICA
Elaborato: testo narrativo
Scuola Secondaria di Primo Grado Josti Travelli – Istituto Comprensivo di Mortara
Classe II F
CODICE D’ISCRIZIONE B00049
Mi
guardo
allo
specchio,
riflessa
nella
vetrina
del
supermercato e mi trovo molto accattivante. Sono alta circa
trenta
centimetri,
di
un
bel
blu
intenso,
con
una
forma
allungata e sinuosa. Su di me porto fiera un’etichetta che
indica le caratteristiche del mio contenuto: la fonte della
vita, l’acqua. Avete indovinato, sono una bottiglietta di
plastica!
Certamente
i
miei
avi
sarebbero
fieri
di
me:
leggera, in grado di resistere bene agli urti, di certo sono
meglio io di quelle smorfiose delle mie vicine di scaffale:
le bottigliette di vetro! Si pavoneggiano tanto, ma alla fine
basta una caduta accidentale e vanno in mille pezzi. Per non
parlare delle lattine: belle forse da vedere, ma taglienti e
facili ad ammaccarsi nella borsa della spesa!
La mia migliore amica è diventata la vaschetta di un’insalata
mista
e
adesso
mi
guarda
dal
banco
frigo
strizzandomi
l’occhio. Siamo amiche da molto tempo, le nostre famiglie
hanno
origini
antichissime,
arrivano
dall’America
e
hanno
dato vita ai primi giocattoli in celluloide. Il mio fidanzato
invece
è
stato
comprato
proprio
oggi
da
un
bambino
che
cercava un pastore da mettere nel suo presepe. Certamente
passerà un bel Natale, in compagnia di tanti altri personaggi
di plastica come lui.
Ma...Ecco: è arrivato il mio momento! Si avvicina, mi guarda,
mi prende in mano...Sì! Mi ha scelta! Questa signora ha molto
occhio e altrettanto buon gusto. Sono nel carrello, un po’
pienotto devo dire. Mi sa che la mia nuova proprietaria ha
già fatto gli acquisti per le Feste...Guarda un po’ chi si
rivede:
quell’odiosa
bottiglia
di
vetro
del
Moscato,
per
fortuna ci sono anche tanti amici: il portaspazzolino blu, i
UN MONDO DI PLASTICA
Elaborato: testo narrativo
Scuola Secondaria di Primo Grado Josti Travelli – Istituto Comprensivo di Mortara
Classe II F
contenitori
dell’ammorbidente
e
del
detersivo,
il
flacone
dello shampoo, i piatti di plastica oro e rossi, il tappetino
per lo yoga. Ogni volta che mi infilano nella borsa della
spesa è una festa!
Nel frigorifero della signora, dove mi hanno messo appena
arrivati a casa, c’è un bel bottiglione di plastica per il
latte che mi fa gli occhi dolci ormai da due giorni. Speriamo
si decida a dichiararsi prima che mi usino e mi mettano nel
sacco della plastica da buttare! C’è anche il contenitore
delle uova, che mi fissa con un certo interesse...meglio del
vasetto dei cetriolini, che pur essendo di vetro mi fa mille
complimenti, ma io ascolto i consigli dei miei genitori (oggi
due vasi da fiori su una splendida terrazza in una villa sul
mare): mariti e buoi dei materiali tuoi!
In
casa
c’è
un
ragazzino,
che
da
oggi
mi
ha
preso
in
simpatia. Credo sia un po’ maldestro, perché mi ha già fatto
cadere tre o quattro volte, ma da quando mi ha tolto dal
frigo non mi ha più mollata. Ho fatto una vita tutta di
corsa. Prima nello zaino di scuola, dove nell’intervallo ho
potuto uscire dalla tasca in cui mi aveva messo e, mentre lui
beveva, io salutavo a destra e a manca altre bottigliette
come me, confezioni di merendine, sacchetti di biscotti...
Incredibile
quanta
plastica
usino
gli
uomini
piccoli
e
grandi! Siamo ovunque.
Dopo le lezioni, via di corsa in palestra, sballottata nel
borsone. Poi corso di inglese e io dietro nella cartella a
tracolla.
Infine
a
letto
e
io
sul
comodino.
Se
l’acqua
finisce, mi riempie di nuovo: si è proprio fissato con me
questo ragazzino!
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Elaborato: testo narrativo
Scuola Secondaria di Primo Grado Josti Travelli – Istituto Comprensivo di Mortara
Classe II F
Ma come tutte le cose belle, anche questa, ad un certo punto,
finisce.
Dopo l’ennesima schiacciata sui fianchi, ho perso la mia
forma, sembro una sottiletta, così il mio piccolo padrone si
rassegna ad abbandonarmi. Vediamo se è uno di quei bambini
ben educati che sa dove mettermi o se mi sbatte nel sacco
nero insieme a robaccia di ogni genere.
Inizia
ad
sacchetto
accartocciarmi:
della
ottimo!
differenziata
Vedo
con
su
avvicinarsi
scritto
il
PLASTICA:
centro! Eccomi con tanti altri oggetti come me e amici appena
conosciuti nel frigo di casa: vaschette di salumi, spazzolini
ormai consumati, buste vuote dei surgelati. C’è molta varietà
e
siamo
tutti
in
attesa
di
essere
trasportati
al
centro
selezione e rilavorazione.
Sul camion c’è molta eccitazione: ogni volta non sai mai in
cosa verrai ritrasformato. Quest’idea del riciclo è geniale:
ci
regala
sempre
una
nuova
vita
ed
evita
che
inquiniamo
l’ambiente. Ci mettiamo davvero tanto noi oggetti di plastica
a essere riassorbiti dalla natura.
Una volta un mio zio è stato abbandonato sulla spiaggia e ci
ha impiegato quattrocento anni a essere decomposto e nessuno
l’ha
più
rivisto!
Per
noi
è
l’incubo
peggiore:
essere
lasciati in giro e morire per sempre!
Comunque adesso non è il momento di rattristarsi: è il mio
turno.
Sto passando sotto al rullo che mi appiattisce, mi tritura e
poi
mi
ricompatta.
Certo,
non
è
piacevolissimo
come
trattamento, ma ne vale la pena per prendere una nuova forma.
Adesso
mi
stanno
lavorando,
di
certo
non
sarò
più
un
UN MONDO DI PLASTICA
Elaborato: testo narrativo
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Classe II F
bottiglia, una palla neppure…ecco: mi mettono insieme a tanti
altri capi come me: sono un K way!!!
Aspettavo
questo
momento
da
tanto!
Ho
sempre
sognato
di
essere un indumento e fare scampagnate in campagna, al mare o
in montagna!
Finalmente mi espongono nella vetrina di un negozio sportivo
nella piazza di questa piccola città: Mortara.
Entra una ragazzina, vuole un K Way per una gita in montagna
e sceglie proprio me! Certo sono bella tutta azzurra con le
righe gialle! Faremo un figurone insieme!
Sono già emozionata: non mi sembra vero che potrò realizzare
un altro dei miei desideri, vedere da dove arriva l’acqua con
cui mi hanno riempita quando ero una bottiglietta!
La
ragazzina
è
carina,
mi
indossa
il
giorno
dopo
avermi
portato a casa e mi mette sopra lo zaino e una borraccia, con
cui entro subito in confidenza, perché è di plastica pure
lei.
Il cielo è di un azzurro spettacolare mentre percorriamo il
sentiero scelto per la passeggiata. Sono un po’ sudata, ma
non ha importanza, perché finalmente ci siamo: davanti a me,
limpida, ghiacciata, c’è la fonte da cui sono stata riempita:
è bellissima!
Adesso sono il K Way più felice del mondo! E chissà quante
altre
volte,
ritornata
bottiglietta,
conterrò
di
nuovo
quest’acqua chiara e trasparente!
E’ bello essere un oggetto di plastica, rendiamo la vita
facile agli uomini e chi ci critica non ha capito la cosa più
importante: a inquinare non siamo noi, sono gli incivili e i
maleducati che ci gettano ovunque, anche nella bella sorgente
UN MONDO DI PLASTICA
Elaborato: testo narrativo
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Classe II F
che
sto
ammirando
proprio
ora,
da
cui
la
mia
diligente
proprietaria toglie un sacchetto verde tutto consumato.