ZInGArettI, CIVItA, SottILe VoGLIono trASformAre IL dIVIno
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ZInGArettI, CIVItA, SottILe VoGLIono trASformAre IL dIVIno
Settimanale gratuito di Roma e del Lazio - Anno 2 - Numero 31 - 1 agosto 2013 Open Space Tunisia, Libia, Egitto: scattata l’ora delle controprimavere arabe per dire no alle nuove teocrazie alle pagg 10 e 11 www.lecitta.it ZInGArettI, CIVItA, SottILe VoGLIono trASformAre IL dIVIno Amore neLLA GrAnde PAttumIerA dI romA Scoppia la rivolta dei cittadini. Via Ardeatina bloccata dai sit-in di protesta. L’indignazione coinvolge la Pisana: seduta fiume del Consiglio. Il Pdl mette spalle al muro presidente e assessore. L’ultima parola sarà del Governo all’interno Home Page Adriano Palozzi (Pdl) guida la protesta: “Basta giocare sulla pelle dei cittadini. Urgono soluzioni definitive per l’emergenza rifiuti” w w w. n e c c h i . i t Tel 06/93496271 • Fax 06/93496270 a pag 2 2 LE CITTA’ Home Page n. 31 - 1 Agosto 2013 Rifiuti. Il consigliere regionale del Pdl non vuole la “megabuca” in zona Falcognana Palozzi contro la discarica: “Non si gioca sulla pelle dei cittadini” Ora la battaglia approda in Commissione Ambiente al Senato Il presidente, il senatore Marinello, convoca i rappresentanti dei gruppi di Palazzo Madama per l'audizione in merito alle criticità ambientali nella provincia di Roma. Sale l’attesa P alozzi non vuole la discarica in zona Falcognana e si scaglia contro Sottile: “Rimango sconcertato dal modo e dalla forma con cui il commissario per l'emergenza rifiuti Sottile, spara ipotesi sull'individuazione dei siti della discarica che dovrà sostituire Malagrotta dopo la chiusura prevista per ottobre. Sembra che giochi alla roulette russa, facendo tremare ogni volta i residenti di una zona piuttosto che un'altra. Oggi la minaccia dtocca agli abitanti dell'Ardeatina, sacrificati a seguito della neanche convinta marcia indietro prodotta dalla protesta che hanno sollevato i residenti delle zona della Laurentina e Selvotta. Vediamo domani a chi toccherà perché sia ben chiaro che mi opporrò con tutti i mezzi e in tutte le sedi affinché l'area ipotizzata tra Fioranello e via Castel di Leva non sia neanche annoverata tra le possibilità di ospitare la discarica. Ricordo che quest'area, limitrofa al comune di Marino, ricade praticamente intorno all'aeroporto di Ciampino e del Santuario del Divino Amore ed é destinata in un futuro ormai prossimo a insediamenti residenziali e produttivi che valorizzeranno l'intero quadrante sud della capitale. È ora di finirla con questo terrorismo psicologico ai danni dei cittadini della provincia e di Roma e di affrontare l'emergenza rifiuti con coscienza, attraverso soluzioni definitive e non provvisorie”. FALCOGNANA IN SENATO Ieri intanto il presidente del Consiglio comunale di Marino Cecchi, il vicesindaco gandolfino Moianetti, e l’ex presidente del XII Municipio Calzetta, si sono recati in Senato per chiedere audizione al presidente della Commissione Ambiente il senatore Marinello. Accompagnati dal senatore Pdl Aracri, sono stati ricevuti dal presidente che ha convocato per oggi i rappresentanti dei gruppi della Commissione Ambiente per la sua audizione in merito alle problematiche ambientali connesse al trattamento dei rifiuti nella provincia di Roma e per parlare della discarica Falcognana. Anche se non erano presenti l’iniziativa ha raccolto il parere favorevole del sindaco di Albano Marini, del vice sindaco di Ciampino Verini, e del presidente del coordinamento cittadino No discarica Falco. Le dichiarazioni. La questione verrà affrontata giovedì 1 agosto in Consiglio comunale Alemanno: “Marino si opponga al sito della Falcognana” L’ex primo cittadino propone di localizzare le discariche temporanee fuori dalla Capitale C'era anche Alemanno al sit in no discarica alla Falcognana. Dopo il suo intervento in pubblico, in cui ha ribadito contrarietà alla buca in IX Municipio, l'ex sindaco si è concesso alle domande dei cronisti. Queste le sue parole: “Giovedì ci sarà un Consiglio ordinario in cui verranno discusse diverse mozioni presentate dai vari gruppi sul tema della discarica. In quella sede e in quel giorno dimostrerò quali sono questi siti secondo me più adatti e quali valutazioni sono state fatte. Porremo il problema e se il Consiglio comunale dice no a questo sito non reggerà nè Commissario nè Ministro”. Per lei dunque una soluzione potrebbe essere una discarica fuori l'Urbe. “Io per esperienza sono convinto che i siti migliori per smaltire i rifiuti siano non nella città di Roma, ma non per scaricare su altri i problemi. Ma perché il Comune di Roma è l'area più antropizzata, più carica di popolazione, che ha più vincoli, più preesistenza dal punto di vista archeologico e ambientale. Bisogna fare una valutazione obiettiva senza scaricare su Roma questo problema”. Consigliere, considero un controsenso il fatto che si scarichi sui Comuni limitrofi la questione rifiuti di Roma Capitale. Non sarebbe stato più appropriato pensare all'applicazione di una corretta differenziata nei suoi 5 anni di governo? “Allora nei nostri cinque anni, quando siamo stati messi in condizioni dalla Provincia di Roma e dalla Regione Lazio di aumentare la differenziata, l'abbiamo implementata. Alla fine dell'anno scorso siamo arrivati al 30%, in questi giorni sono partiti con la rac- colta altri cinque municipi, come già programmato dal nostro governo, e si sta viaggiando verso il 40%. Quindi uno sforzo forte c'è stato. Ricordiamo che questo è il progetto di differenziata firmato da me, quando ero sindaco, dall'ex presidente della Provincia Zingaretti, dall'ex presidente della Regione Polverini e dall'ex ministro Clini. Detto questo un periodo transitorio di discarica è inevitabile, che non sarà Malagrotta: l'importante è individuare un luogo meno impattante dal punto di vista ambientale”. Mi scusi Alemanno, però il programma differenziata di cui lei mi parla è di appena qualche mese fa. Possiamo dire che negli anni precedenti (2008-11) lei avrebbe potuto far di più nel settore dei rifiuti? “La raccolta differenziata a Roma costa parecchio e noi con le nostre energie eravamo riusciti a passare dal 17 al 24%. E soltanto quando sono arrivate queste risorse (grazie all'accordo firmato con Clini, Polverini e Zingaretti) abbiamo potuto accellerare. Più di cosi non siamo riusciti a fare: certo, per carità, si può fare sempre di più ma passare dal 17% al 30% è stato già un bel passo avanti”. Torniamo al tema discarica. Un eventuale no compatto da parte del Consiglio di Roma Capitale fermerebbe iniziative come quella della Falcognana? “Se il sindaco dice no alla discarica sull’ardeatina, allora è no. L'importante è evitare che ci sia uno scaricabarile sul commissario. Come è successo a me quando ho detto no alla discarica di Corcolle, Marino se vuole può dire no a questa discarica”. n. 31 - 1 Agosto 2013 Home Page LE CITTA’ 3 Discarica. Il commissario per il sito alla Falcognana: lì andranno i rifiuti di Roma Sottile sceglie l’Ardeatina: scoppia la bagarre in Regione Assessore Civita in difficoltà: “La decisione è del Governo” In Consiglio regionale opposizione sul piede di guerra contro i silenzi dell’esecutivo Palozzi: “L’assessore e Zingaretti confermano di fatto la discarica. Avanti con la battaglia” I l commissario Sottile ha deciso: la discarica sorgerà in località Falcognana. E in Consiglio regionale scoppia la bagarre, con la minoranza sul piede di guerra contro i silenzi e gli avvalli impliciti della giunta Zingaretti. Pomeriggio accesissimo quello di martedì in Consiglio regionale con l'opposizione Palozzi e Santori in testa, che hanno protestato contro la scelta di localizzare la discarica temporanea per i rifiuti di Roma sull'Ardeatina, in IX Municipio ma a due passi da Santa Maria delle Mole. Alla Pisana il dibattito si è chiuso dopo ore di discussione con il Consiglio regionale, presieduto da Daniele Leodori che ha approvato una risoluzione, primo firmatario il capogruppo Pd Vincenzi, nella quale, premessa la “ferma volontà di chiudere definitivamente la discarica di Malagrotta”, si impegna la Giunta a “sollecitare il commissario a promuovere iniziative di ascolto dei cittadini e degli enti locali” in merito al sito della discarica. Nella mozione si elencano “i criteri da seguire nella scelta dei siti idonei”. Il Consiglio regionale indica come priorità “la salvaguardia del diritto alla salute cittadini e la tutela ambiente”, che le “dimensioni del sito siano contenute e tali da abbandonare il criterio delle megadiscariche, che siano conferiti in discarica solo rifiuti trattati, che si prevedano “i necessari presidi ambientali per ridurre l’impatto ambientale e sociale”, che si definiscano “con chiarezza tempi e quantità dello smaltimento”, che si prevedano, infine, “specifiche iniziative al fine di ridurre l’impatto complessivo sul territorio circostante”. Il Consiglio ha poi respinto due mozioni presentate dal M5S e dal centrodestra. Molto arrabbiato Palozzi che dice: “L’assessore Civita e la giunta Zingaretti confermano di fatto in consiglio la discarica alla falcognana. D’ora in poi inizia una battaglia senza fine. No alla discarica”. Questo il commento di Storace: “Abbiamo costretto l’assessore Civita a venire a riferire in aula sulla situazione. Ed è stata desolan- te la sua relazione. Gli abbiamo chiesto con fermezza se è favorevole o meno alla decisione del commissario Sottile. Ha risposto con un granitico forse. In realtà è in corso una manfrina incredibile, hanno già deciso di procedere ad agosto, quando le persone sono in ferie. La malapolitica a agosto faceva i concorsi, ora le discariche. CIVITA Questo, invece, il commento dell’assessore all’Ambiente Civita: “Non dobbiamo discutere se fare o no una nuova discarica al km 15 dell'Ardeatina: lì la discarica esiste, è stata già autorizzata per ospitare rifiuti pericolosi, è operativa dal 2010 e ha un’autorizzazione di 6 anni, e ha ricevuto anche l'autorizzazione e il parere del Comune di Roma”. Rispondendo alle parole dei consiglieri, Civita ha precisato che “la discarica non sorge a 500 m dal santuario del Divino Amore ma a 3,3 km”, e che si tratta “di un sito che non può essere ampliabile e quindi la possibilità di utilizzo è legata all’autorizzazione che già ha”. Quanto all’opinione che la Regione dovrà dare, “per esprimerlo vogliamo capire durata e caratteristiche procedurali, cose su cui il commissario sta ragionando col ministro dell'Ambiente prima della decisione del Governo”, ha chiosato l’assessore. Settimanale gratuito di Roma e del Lazio Direttore Responsabile: Rifiuti, i Radicali chiedono l’audizione urgente del commissario Goffredo Sottile Sul tema discarica e ciclo dei rifiuti gli esponenti radicali vogliono vederci chiaro e tramite Riccardo Magi, consigliere radicale di Roma Capitale, eletto nella “Lista Civica per Marino” e Massimiliano Iervolino, membro del comitato nazionale di Radicali Italiani: “Alla luce di quanto riportato dai giornali e viste le innumerevoli opacità che insistono intorno al ciclo dei rifiuti nella Capitale - spiegano i due - riteniamo più che mai urgente la convocazione del Commissario Goffredo Sottile in commissione Ambiente del Comune di Roma. Proprio per questo ci appelliamo al presidente di commissione Athos De Luca affinché questa audizione avvenga il più presto possibile”, chiosano infine speranzosi. Daniele Priori Redazione: Via Don Ugo Bassi, 8c S. Maria delle Mole - Roma [email protected] Editore: Ass. Le Città Stampa: Litosud s.r.l. Via Carlo Pesenti 130 - Roma Concessionaria Pubblicità: Ora Solution s.r.l. [email protected] Tel e Fax 06 9351927 Registrazione al Tribunale di Roma n. 52/2012 del 15-3-2012 4 LE CITTA’ Home Page n. 31 - 1 Agosto 2013 Il sit in. Coro unanime di dissenso contro la megabuca a due passi dai Castelli Romani Discarica alla Falcognana, il fronte del no dai cittadini agli uomini di chiesa Centinaia di residenti e decine di comitati bloccano il km 14 dell’Ardeatina Presenti molti amministratori: Cecchi, Alemanno, Ciocchetti e Moianetti Il coraggio di Santoro e la rabbia del sindaco Marini contro Alemanno di Marco Montini n gigantesco “no” alla discarica U di via Ardeatina in località Falcognana. Comunità e amministrazioni ieri pomeriggio si sono ritrovati insieme per opporsi alla decisione del commissario straordinario Sottile di individuare il sito temporaneo di smaltimento rifiuti trattati nelle campagne del IX Municipio, in un terreno a due passi al confine con il Comune di Marino. Una protesta che è corsa parallela a quella del Consiglio regionale del Lazio dove l’opposizione, Palozzi e Sartori in primis, hanno manifestato la loro indignazione per il silenzio e l’assenteismo della giunta Zingaretti sull’annosa questione. Dicevamo di una via Ardeatina - km 14 - completamente invasa da residenti, comitati di quartiere (da Fonte Laurentina a Falcognana passando per Fontana Sala e Santa Maria delle Mole fino al comitato No Discarica, organizzatore dell'evento), associazioni ma anche amministratori: il presidente del Consiglio comunale di Marino Cecchi, il consigliere castromeniense Ambrogiani, il vicesindaco di Castel Gandolfo, il sindaco di Albano Marini, il mini primo cittadino del IX Municipio Santoro, e pure il consigliere capitolino Gianni Alemanno. Una giornata ricca di spunti che ha vissuto di preti contrari alla Santa Malagrotta 2 (Don Fernando in rappresentanza del Divino Amore: “Sappiamo che questi sono problemi grandi però questo sito è improponibile: così vicino alle nostre case, al nostro santuario. Quindi si vigilerà a tutti i livelli, a costo di fare altri sit-in io sarò con voi. Una preghiera per tutti, con l'aiuto del cielo ce la faremo) e di pacifici blocchi stradali che ha costretto all’inversione a “U” addi- rittura un bus dell’Atac. Roba da pazzi, direbbe qualcuno. Come da pazzi è stato vedere fianco a fianco gente che fino a poco tempo fa disquisiva sui Castelli “Pattumiera di Roma si”, “Castelli Pattumiera di Roma no”: il tutto anche a colpi di ricorsi legali. Ruggine, quella tra Marini e Alemanno, ritornata martedì alla luce del sole, quando l’ex sindaco di Roma, contrariato per le scelte di Sottile ricadute sulla Falcognana e per i silenzi di Marino (Ignazio), si è detto fautore di una locazione di discarica fuori dalla città di Roma perché meno impattante dal punto di vista ambientale. Magari pensava ad una seconda Roncigliano? Chissà. In tutti i modi mentre Alemanno parlava, è scattata l’ira (comprensibile) di Marini, con Cecchi a far da diplomatico paciere: “Noi siamo la forza trainante di Roma non la Pattumiera”. Particolarmente apprezzato l’intervento del minisindaco Santoro, che si è detto stupefatto dalla pochezza di notizie arrivate in Municipio sul tema discarica: al presidente piddino va riconosciuto il coraggio di opporsi agli orientamenti individuati dai piani alti del suo partito. Tra le dichiarazioni delle istituzioni, si sono incuneate anche e soprattutto quelle dei cittadini, dei rappresentanti di comitati, delle associazioni, che hanno garantito nuove proteste pur di scongiurare la creazione della discarica della Falcognana. Che ricordiamolo si incastonerebbe a pochissimi chilometri da quella storica di Roncigliano. Tutto fa presagire che si sia chiuso solo il primo round. Protesta alla Pisana. Una delegazione di Palazzo Colonna va in Consiglio regionale Comune di Marino: “No al Divino Amore pattumiera di Roma” L'assise consiliare della città approva una mozione contro l'atto del commissario Sottile Martedì mattina una delegazione del Comune di Marino si è recata nella sede del Consiglio Regionale del Lazio per protestare apertamente contro l’ipotesi di aprire una discarica alla Falcognana, area che ricade nel Municipio IX di Roma al confine con il territorio di Marino. Già lunedì il Consiglio comunale aveva votato all’unanimità una mozione d’urgenza per dire no al sito in prossimità della via Ardeatina, così come, in queste ore, anche altri comuni dei Castelli, tra cui Castel Gandolfo, Albano e Ciampino, sembrerebbero aver aperto un dibattito in merito alla vicenda, pronti anche loro ad adottare una mozione e a affiancare Marino e il Municipio IX nella battaglia. Prima della seduta del Consiglio Regionale alcuni consiglieri regionali, tra cui Palozzi, il presidente del consiglio comunale di Marino Cecchi, il consigliere comunale Prinzi, il vice sindaco di Castel Gandolfo, e una rappresentanza di cittadini del Municipio IX di Roma, hanno posato davanti alle telecamere e ai flash dei fotografi tenendo uno striscione sul quale c’era riportata la scritta “No alla discarica”. Su un altro si leggeva invece “No al Divino Amore Pattumiera di Roma”. Insomma un coro di no si è levato anche dai banchi di via della Pisana nonostante le difficoltà manifestate dal presidente dell’Assemblea Leodori di inserire in corso di Consiglio all’ordine del giorno un punto sulla questione della discarica della Falcognana, a suo dire vietato dal regolamento, cavillo che ha mandato su tutte le furie il gruppo consiliare del Pdl. Alla fine del sit-in in via della Pisana Cecchi ha espresso preoccupazione per la vicenda e ha detto: “non possiamo permettere che Roma riversi gran parte dei suoi rifiuti nelle vicinanze del nostro territorio, in particolar modo Santa Maria delle Mole, Frattocchie e Castelluccia. Proprio lunedì in Consiglio comunale abbiamo votato all’unanimità una mozione urgente contro l’eventuale provvedimento del commissario Sottile impegnando il vice sindaco e la giunta ad attivarsi con gli altri sindaci dei comuni castellani interessati e il Municipio IX per evitare questo scempio”. n. 31 - 1 Agosto 2013 Home Page Allarme caldo. Week end di caldo record in tutta Italia. A Roma bollino rosso LE CITTA’ 5 Agosto, partenza di fuoco Caso Kazakistan, Ablyazov arrestato in Francia F Mukhtar Ablyazov, leader dell’opposizione del Kzakistan, è stato arrestato in Francia, nei pressi di Cannes. Lo ha riferito al Financial Times un avvocato della sua famiglia, il quale ha precisato che il fermo sarebbe stato effettuato dalle forze speciali della polizia francese dopoche la Russia ha richiesto la sua estradizione. Il dissidente kazako, secondo quanto si riferisce aveva un passaporto della Repubblica Centrafricana e girava sotto falso nome. Gli avvocati di Ablyazov hanno confermato l’arresto e lo stesso hanno fatto fonti vicine alla famiglia. La procura di Grasse, nel Sud della Francia, invece ha fatto sapere di non sapere nulla Nessuna conferma nelle prime ore neppure dal commissariato di Cannes che ha anzi dichiarato: “Lo saremmo venuti a sapere”. E da Parigi il servizio stampa del ministero francese dell’Interno opera prudenza: “Faremo le dovute verifiche”. Annunciate temperature attorno ai 40 gradi per tutta la settimana ine settimana da quaranta gradi, bollino rosso anche a Roma e allarme caldo che sembra essere davvero arrivato dopo l’annuncio dello scorso week end. Se fino alla giornata di giovedì, infatti, si continua a godere di temperature sopportabili, con notti abbastanza ventilate, tra venerdì e sabato i gradi torneranno ad aumentare e le notti saranno afose per una settimana. Le temperature percepite arriveranno fino a 40 gradi un po’ ovunque, soprattutto al nord con punte di 38 gradi a Bologna e Verona: sarà un crescendo con un’accumularsi di umidità nei bassi strati giorno dopo giorno. Massima allerta nella Pianura Padana, l’area più colpita dall’ondata di caldo africano. Anche Roma sarà nella morsa dell’afa. Nei prossimi due giorni la Capitale sarà l’unica città italiana contrassegnata dal bollino rosso, quello che indica condizioni di emergenza (ondata di calore) con possibili effetti negativi sulla salute di persone sane e attive (e non solo sui sottogruppi a rischio come gli anziani, i bambini molto piccoli e le persone affette da malattie croniche). Nel dettaglio, il sistema nazionale di previsione allarme prevede per domani 1 agosto una città (Bolzano) con bollino arancione, il livello che indica condizioni meteorologiche che possono rappresenta- re un rischio per la salute; 16 città (Ancona, Bologna, Brescia, Catania, Civitavecchia, Firenze, Frosinone, Latina, Messina, Napoli, Palermo, Perugia, Reggio Calabria, Trieste, Venezia, Verona) con bollino giallo, un livello di pre-allerta che indica condizioni meteorologiche che possono precedere il verificarsi di un’ondata di calore. 6 n. 31 - 1 Agosto 2013 LE CITTA’ Roma Capitale Viabilità. Da sabato divieto di transito alle auto private e modifiche per i bus La rivoluzione pedonale dei Fori Imperiali Ecco come cambiano i percorsi di mobilità abato 3 agosto, con l’entrata in S vigore del divieto di transito dei veicoli privati su via dei Fori Imperiali, scatteranno alcune modifiche alla circolazione nella zona circostante. In particolare, sarà attivato il senso unico in direzione Colosseo di via Nicola Salvi e via degli Annibaldi; il senso unico in via Labicana in direzione di via Merulana; il senso unico in viale Manzoni, tra via Merulana e via Emanuele Filiberto. Di conseguenza sarà modificata parte della rete del trasporto pubblico con modifiche di percorso per le linee bus C3, 53, 117 e per la linea 75 (solo nei festivi dalle 9 alle 19). Di seguito i nuovi percorsi, resi noti dall’Agenzia per la Mobilità, con relative fermate. Percorsi la linea C3 (stazione Tiburtina-cimitero di Prima Porta e viceversa), in direzione della stazione Tiburtina, invece di percorrere via Nicola Salvi, via degli Annibaldi, via Cavour, da piazza del Colosseo passerà per via Labicana, via Merulana, poi da piazza Santa Maria Maggiore tornerà sul consueto itinerario. La linea C3 mantiene la periodicità consueta: attiva il sabato e nei giorni festivi. La linea 53 (Porta San Giovanni-piazza Mancini e viceversa), dalle ore 20.30, in direzione di Porta San Giovanni, da via Labicana, angolo piazza San Clemente, invece di proseguire su via di San Giovanni in Laterano, come la linea 85 percorrerà via Labicana, via Merulana, piazza San Giovanni in Laterano, piazza di Porta San Giovanni. La linea 53 mantiene la periodicità consueta: attiva nei giorni feriali. La linea 117 (piazza di Porta San Giovanni-piazza del Popolo/nei prefestivi limitata Due Macelli-Mercede) in direzione di piazza del Popolo, una volta a piazza del Colosseo invece di proseguire per via Nicola Salvi, via degli Annibaldi, via dei Serpenti e via del Boschetto, transiterà per piazza del Colosseo, stazione metro B Colosseo, via dei Fori Imperiali, via Cavour, stazione metro B Cavour, via Cavour, via di santa Maria Maggiore, via Panisperna per poi riprendere da via Milano il percorso consueto. La linea 117 mantiene la periodicità attuale: attiva nei giorni feriali; nelle notti tra il venerdì e il sabato e tra il sabato e la domenica attiva sino alle ore 3. La linea 75, (via Poerio/ via XX Settambre) solo nei giorni festivi dalle ore 9 alle 19, quando è in vigore la pedonalizzazione integrale di via dei Fori, da piazza del Colosseo, invece di percorrere via Nicola Salvi e via degli Annibaldi, transiterà per via Labicana, via Merulana, piazza Santa Maria Maggiore, via dell’Esquilino e da via Cavour tornerà sul percorso consueto. La linea 75 mantiene l’attuale periodicità: attiva tutti i giorni. Nei festivi, dalle 9 alle 19, per la pedonalizzazione integrale di via dei Fori deviata per via Merulana, via Labicana. Fermate Saranno soppresse le fermate: Salvi, Serpenti/Cavour, Boschetto. La linea 75 (solo nei giorni festivi dalle 9 alle 19) non effettuerà più le fermate: Cavour/Annibaldi, Cavour metro B, Cavour/Quattro Cantoni. Effettuerà le fermate (solo nei festivi dalle 9 alle 19) Merulana/Labicana, Merulana/Brancaccio, Santa Maria Maggiore, Esquilino. La linea C3 non effettuerà più le fermate: Cavour/Annibaldi, Cavour metro B, Cavour/Quattro Cantoni, Santa Maria Maggiore. Effettuerà le fermate: Merulana/Labicana, Merulana/Brancaccio, Santa Maria Maggiore. La linea 117 non effettuerà più le fermate: Salvi, Serpenti/Cavour, Boschetto. Effettuerà le nuove fermate: Colosseo/Metro B, Cavour /Ricci, Cavour/Annibaldi, Cavour/ metro B, Panisperna. La linea 53, dalle ore 20.30 non effettuerà più le fermate: San Giovanni in Laterano/San Clemente, San Giovanni in Laterano, piazza San Giovanni in Laterano/ospedale San Giovanni. Effettuerà le fermate Labicana, Labicana/Merulana, Merulana/San Giovanni. E sabato si festeggia la “nuova passeggiata” dei romani Il 3 agosto la “Notte dei Fori” con artisti, teatro all’aperto, canzoni, foto e video proiettati sui monumenti, banda della Polizia Locale, orchestra di Santa Cecilia, dibattiti e visite guidate Artisti di strada, giochi di luce, teatro all’aperto, canzoni romane, foto e video proiettati sui monumenti, la banda della Polizia Locale, l’orchestra di Santa Cecilia, dibattiti e visite guidate. E’ la Notte dei Fori, festa organizzata da Roma Capitale sabato per salutare la nuova isola pedonale: la via “che era una strada e diventa la passeggiata dei romani”. La Notte dei Fori è stata presentata dal sindaco Marino e da Flavia Barca, assessore alla Cultura. La festa, dedicata a Renato Nicolini, comincia alle 21.30 ma già dalle 19 la via viene interdetta al traffico - compresi bus e taxi - e la chiusura dura fino alle 19 del 4. La pedonalizzazione dei Fori Imperiali scatta prima, alle 5.30 del mattino di sabato. Da quel momento niente più auto private tra largo Ricci e il Colosseo: la via resta aperta solo a bus, taxi, ncc, mezzi d’emergenza, bici. Tornando alla serata: alle 22.45, sul palco a largo Ricci, commemorazione di Vincenzo Cerami. A seguire, tavola rotonda con storici dell'arte, archeo- logi e urbanisti. Si alternano gli interventi di attori come Favino, Popolizio, Gifuni, Bonaiuto, Marchini. In contemporanea le performance e gli spettacoli lungo il percorso pedonale: la camminata del funambolo Andrea Loreni, sospesa sui Fori Imperiali; le acrobazie de La ballade de Bergerac in piazza del Colosseo; la pièce Shakespeare loves Rome nel Foro di Cesare; gli Stornelli romani con il Ponentino Trio; le proiezioni di video sulla storia di Roma. Alle 23.45 luci spente e silenzio per ricordare Renato Nicolini. E poco oltre la mezzanotte il gran finale con l’orchestra sinfonica di Santa Cecilia. 8 n. 31 - 1 Agosto 2013 LE CITTA’ L ' A LT R A E S T AT E In questi giorni non ci sono soltanto vacanzieri intenti a godersi le ferie lontani dallo stress quotidiano C'è anche un esercito di persone che lavora per rendere indimenticabili le altrui vacanze: camerieri, gestori di locali, venditori ambulanti. Un mondo silenzioso che Le Città vuole raccontarvi di Raffaele CaldaRelli U n ombrellone, una sdraio, il sole ed il riflesso del mare: eccolo l'affresco ideale incastonato in una cornice firmata relax. L'estate chiama vacanza ed il caldo del mare ne è il simbolo per antonomasia. La montagna e le moderne spa rappresentano lidi confortevoli in cui trascorrere i propri svaghi. Tuttavia, la meta più ambita dal ferie/pensiero resta sempre la spiaggia e tutto ciò che ne consegue: cibo, locali, stabilimenti o semplici gadgets stagionali. Quattro ingredienti necessari per garantire un soggiorno ad hoc molto spesso ottenuto grazie alla dedizione dei lavoratori estivi, "gregari" determinanti per sua maestà vacanza. Pietro è proprietario di uno stabilimento a Ladispoli, lo gestisce da anni con l'obiettivo di allietare i propri clienti. "Per tre o quattro mesi le mie giornate non hanno orari - racconta il gestore - il mio staff ed io ci impegniamo affinché ogni cliente rimanga sempre soddisfatto". Il litorale nord, così come tutta la costa laziale, d'estate si affolla, i bagnasciuga si riempiono e gli affari non mancano soprattutto per i "podisti" della riva. Said è egiziano, con il suo bazar ambulante percorre chilometri e chilometri con invidiabile pazienza. “Vendo tutto: occhiali, bracciali, magliette ed abiti per signora, vorrei guadagnare abbastanza per tornare in Egitto e rivedere la mia famiglia, poi - conclude Said - tornerò qui, vivo in un appartamento a Cerenova con altri due amici, lavoriamo tutti e tre pagando regolarmente l'affitto”, ci tiene a precisare con orgoglio. Orgoglio che non manca ad Eleonora, laureata in giurisprudenza e cameriera “sprinter” presso un noto stabilimento di Santa Severa. Gli occhi di Eleonora sono lucenti e “colorati” ma diventano schietti quando si esprime riguardo la sua mansione. “Credo sia poco gratificante svolgere attività estive mal retribuite, dopo anni di studio e sacrificio. E' difficile sapersi accontentare - dichiara la giovane perché il mondo del lavoro offre poc o. Ho rinunciato alle vacanze da troppo tempo e onestamente stento a riconoscerne il vero significato:questa è la vita di buona parte dei neolaureati”. Conclude abbozzando un sorriso. Il tramonto illumina l'orizzonte, domani sarà un altro giorno di lavoro per i professionisti delle vacanze. Il caso. Salgono le temperature e si moltiplicano le chiamate degli over 60 al 118 Allerta caldo, la dura vita delle persone anziane Arriva l'aiuto della Regione Lazio e Sant'Egidio Alla vigilia dell'ondata di calore di questa estate, il Programma “Viva gli Anziani!” promosso dalla Comunità di Sant’Egidio e sostenuto dalla Regione Lazio, intensifica la sua attività di monitoraggio attivo per tutta la popolazione anziana ultra75enne nei quartieri del centro storico di Roma (Trastevere, Testaccio, Esquilino). Particolare attenzione viene prestata agli anziani soli e in condizioni di particolare fragilità, con telefonate, visite domiciliari, interventi individuali, distribuzione di ventilatori e condizionatori, materiale informativo e consigli per far fronte alle ondate di calore. Sono loro infatti gli individui più in pericolo quando la colonnina di mercurio sale: solo nell'ultimo weekend che ha segnato temperature torride e clima afoso sia in città che fuori, sono stati tantissimi gli anziani e i portatori di patologie croniche cardiovascolari, respiratorie e diabetiche, che hanno preso d'assalto i telefoni degli operatori sanitari. Per questo il programma di Regione Lazio e comunità di Sant'Egidio segue attualmente 4.273 persone e si inserisce all’interno delle attività dell’Osservatorio della Povertà della Regione Lazio. Il servizio è attivo a Roma dal 2004 dopo la tragica estate dell’anno precedente che aveva visto un drammatico aumento della mortalità tra la popolazione anziana. Fino ad oggi sono stati effettuati 244.588 interventi, di cui 217.284 telefonate, 23.803 visite domiciliari e 3.503 interventi individuali personalizzati. Significativi i risultati raggiunti in questi anni: riduzione dei ricoveri ospedalieri, contenimento della mortalità evitabile, miglioramento della qualità della vita e riduzione della istituzionalizzazione hanno comportato un notevole contenimento della spesa sociale. Il costo del Programma è infatti di 50 centesimi al giorno per ogni anziano seguito. “In una società che mette ai margini i più fragili c’è bisogno di un’attenzione più forte verso i nostri anziani - dichiara l’assessore della Regione Visini - con il Programma ‘Viva gli Anziani!’ e grazie al lavoro della Comunità di Sant’Egidio, la Regione riesce a farsi veramente vicina a queste persone, che in estate si ritrovano più sole e, a causa del caldo intenso, anche più esposte a rischi per la loro salute. Una telefonata o la visita di un volontario sono gesti molto semplici che possono riempire la solitudine di una persona anziana e avere ricadute estremamente positive sulla qualità della vita. I risultati raggiunti finora sono buoni, ma è il momento di rilanciare: l’obiettivo è quello di raggiungere tutti gli anziani del Lazio con un servizio di prossimità nei periodi più critici delle ondate di calore”. n. 31 - 1 Agosto 2013 LE CITTA’ 9 NON C'E' PIU' L'ESTATE ROMANA DI UNA VOLTA Un periodo estivo a mezzo servizio per cultura e musica. Il quadro de La Repubblica evidenzia che il cartellone degli spettacoli di giugno si riduce all’osso rispetto al mese di luglio che offre una scelta molto più ampia U n estate a mezzo servizio per la cultura e la tradizione romana. Per carità, comunque tante e di pregio le iniziative in giro per la Capitale ma l'Estate Romana quest'anno ha mancato del tabellone spettacoli degli anni passati. Lo scenario poco edificante è stato messo nero su bianco dal quotidiano La Repubblica, che nell'edizione di domenica scriveva: “Già a colpo d'occhio è evidente che il cartellone di spettacoli di giugno è stato ridotto all'osso a confronto di quello di luglio, che ha offerto una scelta ampia e diversificata tra eventi musicali, cinema all'aperto e non solo. Con punte importanti riguardo i megaconcerti rock. Addirittura sei - un record - allo Stadio Olimpico tra il 21 giugno e oggi con calibri come Depeche Mode, Muse, Jovanotti, Negramaro, Ramazzotti per finire stasera con Roger Waters”. Più altri grandi raduni a par- tire da Bruce Springsteen e dai Blur che hanno illuminato il festival "Rock in Roma" di Capannelle, evento organizzatissimo e riuscito in ogni sua forma. Con l'iniziativa del privato ad essere fondamentale. Eccezioni che confermano la rego- la. Infatti i numeri che snocciola La Repubblica fanno davvero sensazione: “I dati confermano la prima impressione: dieci anni fa le manifestazioni targate Estate Romana a giugno oscillavano tra 50 e 60. In dettaglio nel 2004 erano 49 (con 18 eventi musicali, 11 di cinema, 9 di teatro e altro), l'anno dopo 61 (in testa sempre musica, cinema e teatro). Analogo trend negli anni successivi: 47 nel 2006, 63 nel 2007. Nel 2008 si scende un primo scalino: solo 28 le manifestazioni a giugno. L'anno dopo si risale a 51. Ma subito dopo inizia il declino: 38 nel 2010, 35 nel 2011, 29 l'anno scorso. Fino alla tabula rasa di quest'anno con 14 manifestazioni”. Olè. “Soltanto grazie all'efficace e rapido intervento del nuovo sindaco di Roma, Ignazio Marino - chiosa Pietro D'Ottavio nel suo articolo - si è trovata una copertura finanziaria per l'Estate Romana 2013 (…). L'intervento finanziario, circa 1 milione e mezzo di euro, è assai meno della metà di quanto si spendeva nel 2004. Colpa della crisi che ha costretto le amministrazioni a tagli importanti”. Anche se con qualche incongruenza. Tel. 06 41614300 - Fax 06 41614301 www.polimar.it Fiano Romano (RM) - Via Procoio, 31 SeRVizi oFFeRTi: - Autoscuola per tutti i tipi di patenti Centro formazione professionale per CFP e CQC Preposto per autotrasportatore c.t. insegnanti ed istruttori per Autoscuola iscrizione a ruolo cciaa per Taxsi e NCC Recupero Punti patenti e CQC Taratura e montaggio Tachigrafi analogici e digitali Taratura e montaggio Limitatori di velocità Montaggio Filtri diminuzione particolato (Catalizzatore) Revisione Autovetture, Moto, Autocarri, Rimorchi, Semirimorchi, Autobus Revisione Triennale e Sestennale cisterne ADR, SPN, Cisterne Gas Taratura contalitri gasolio, benzina, gas Agenzia Pratiche Auto e trasporto merci e viaggiatori Servizio a domicilio con ns Centro Mobile omologato per: - Revisioni triennali ed esennali cisterne per GPL - Revisioni annuali autocarri-rimorchi-semirimorchi-autobus - Verifica e taratura metrica contalitri - Verifica annuale manichette - Degasazione cisterne GPL - Azotazione cisterne GPL - Piccole manutenzioni e riparazioni necessarie in fase di verifica tecnica - Noleggio dei ns centro mobile attrezzato CMR per revisioni - Noleggio dei ns CMPS (ponte sollevatore mobile) 10 Open S L’ORA DELLE CONTROPR LE CITTA’ Turchia, Libia, Egitto, Tunisia in movimento per dire no an E in Siria è mistero sulla sparizione del padre gesuita Paolo Dall’Oglio. Le onde della nuova di Enrico oliari N on è ancora finita. Perché il grido di libertà delle “Primavere arabe” è stato tradito da chi lo ha abusato per imporre ciò che di più antilibertario esiste: la visione confessionale dello Stato. E così a essere attraversato dalla “Controprimavera araba” non solo l’Egitto, bagnato ormai dal sangue di centinaia di quei milioni di manifestanti che si sono riversati nelle antiche piazze, ma anche la Tunisia, dove sono già stati ammazzati due dei massimi esponenti della coalizione di opposizione, la Libia, che ancora oggi brucia, e poi la Turchia, dove, se non vi è stata nel 2011 la rivoluzione, oggi i giovani manifestano per gli stessi motivi degli altri paesi… ovunque si ha la sensazione che le rivoluzioni che sono partite dal tragico gesto del giovane tunisino Mohamed Bouazizi sono state un fallimento, perché c’è chi non ha compreso o voluto comprendere che “democrazia” non significa semplicemente fare il volere della maggioranza, bensì anche rispettare ogni singola individualità e libera espressione, senza costringere l’intera popolazione ai dettami della religione. È vero, sarebbe semplicistico pensare che ci siano solo i graduali processi di islamizzazione dei paesi alla base delle proteste di questi giorni, basti pensare che l’Egitto è una scacchiera su cui il Qatar, che cerca di assumere un ruolo di leadership nel mondo arabo, muove (e finanzia!) le pedine dei Fratelli Musulmani, in contrapposizione agli interessi di Israele, che cerca di stabilizzare la situazione attorno a casa propria, e persino dell’Arabia Saudita, che è la prima a rimetterci dallo tsunami degli interessi di Doha nel mondo arabo. Tuttavia a spingere la moltitudine di Tamarrod (Ribellione) a manifestare, forte delle quindici milioni di firme raccolte per chiedere le dimissioni del presidente islamista Mohammed Morsi, è stato qualcosa di più semplice della geopolitica ad alti livelli: la società va avanti, la gente ha voglia di crescere in un progresso sociale il cui blocco sarebbe contro la natura delle cose, ovvero il ritorno al medioevo, del tutto impensabile in un’epoca di globalizzazione dove le idee corrono sui social network e non stanno chiuse nei torrioni delle abazie. Ai primi di luglio i militari sono intervenuti per cercare di contenere la situazione, hanno tratto in arresto il presidente Morsi e la dirigenza dei Fratelli Musulmani, “colpevoli” di aver tradito la laicità dell’Egitto, ed hanno favorito la nascita di un governo di transizione, perché l’Egitto è di tutti, non solo dei musulmani, ma anche dei cristiani copti, a lungo discriminati nell’ultimo anno, come pure dei laici. Si è perso il conto delle centinaia di morti e delle migliaia di feriti causate dagli scontri fra i manifestanti, in momenti di follia in cui sono state date a fuoco sedi di partito, assaltate caserme e si è sparato ad altezza d’uomo. Più a nord il contro-kemalista Erdogan, che vorrebbe traghettare la Turchia nell’Europa dei diritti civili, ha imposto restrizioni alle libertà di parola e di stampa, la censura su alcuni contenuti televisivi e maggiori controlli e rigidità sull’uso di internet; ha imposto il divieto notturno di consumo di alcol, ha proibito l’aborto ed ha limitato persino il diritto di riunirsi liberamente; ha introdotto il reato di blasfemia ed ha dato alle donne la possibilità di portare il velo islamico nelle università e nei luoghi pubblici, cosa vietata nel laicissima nazione di Ataturk; ha inoltre fatto approvare dal parlamento una riforma dei programmi d’istruzione delle scuole pubbliche primarie e superiori dando spazio agli emergenti sostenitori dei princìpi islamici. La Turchia è, dei paesi interessati dalle proteste, stato il meno bagnato dal’onda islamista che si sta riversando sulle regioni poste al di là del Mediterraneo: le manifestazioni, represse con fermezza, fanno parte della cronaca delle scorse settimane, ma non sono per nulla sopite; sono come una brace accesa sotto la cenere, pronta a rinfiammarsi alla prossima legge con spirito confessionale di chi vuole realizzare in Turchia il disegno confuso di una “democrazia islamica”, dove le restrizioni del Corano stanno insieme alle libertà dei cittadini secondo un’inedita ricetta di chi vuol mettere insieme il Diavolo e l’acqua santa, senza sapere quale sia l’uno o l’altro. La Tunisia, paese a noi vicinissimo, ha mandato gli islamisti di Ennahda al potere dopo la caduta di Ben Alì: in un paese percorso dalle violenze degli intolleranti salafiti, con proteste che nel corso dei mesi hanno portato a numerosi morti e feriti e soprattutto con una crisi economica importante a causa della quale i giovani sono senza lavoro e senza futuro, la maggioranza dell’Assemblea costituente ha provato a far passare una legge costituzionale che aveva dell’incredibile: abolire il concetto di uguaglianza della donna rispetto all’uomo per stabilirne la “complementarietà”. Fortunatamente il progetto è stato bloccato, ma solo grazie alle opposizioni delle piazze ed alla sorpresa della comunità internazionale; non occorre essere “Femen” per essere disgustati da chi vuole introdurre un principio antistorico e medioevale: non si tratta del diritto di portare il chador nelle aule universitarie, ma di stabilire che la Space RIMAVERE che alle nuove teocrazie protesta arrivano fino a Instambul donna, senza l’uomo, non è una “donna”, e ancora che l’uomo, il quale non è complementare della donna, è “uomo” anche senza la donna. E sempre in Tunisia, dove l’anno scorso è stata riaperta l’università coranica della Zaytuna, fondata nell’864 sotto il califfato degli abbasidi e chiusa nel 1976 da Habib Bourghiba, il 6 febbraio scorso è stato ammazzato uno dei massimi esponenti dell’opposizione laica, Chokri Belaid, e poi ancora il 25 luglio Mohammed Brahmi, anche lui guida di quel Fronte popolare in cui stanno confluendo tutti i partiti che non vogliono la trasformazione della Tunisia in una teocrazia. Ad ucciderli, come ha spiegato il ministro dell’Interno Lotfi Ben Jeddou, un trentenne appartenente ad una cellula jihadista vicina ad al-Qaeda, in un paese che vede Tunisi più a nord di Siracusa e Lampedusa più vicina a Hammamet che a Catania. La protesta cresce, la tensione è altissima ed in questo marasma ci si chiede perché dei disperati si indebitano e rischiano la vita per attraversare il mare e cercare rifugio nella confinante e più libera Europa. Poi vi è la Libia, quella vera, non quella dell’Africa d’Or, fatta di oltre 500 milizie che dalla deposizione di Gheddafi ancora non hanno voluto sentir ragione di sciogliersi o di integrarsi nelle Forze di sicurezza, delle armi che ogni famiglia per bene ha in cantina o nel salotto, degli jihadisti che attraversano liberamente il corridoio a sud del paese, degli odi non ancora sopiti nei confronti dei sostenitori dell’ancien regime e quindi della violenza e degli attentati, ed anche qui dell’omicidio di Abdessalem alMesmary, un avvocato anti-islamista noto per il suo impegno a favore della creazione di uno Stato laico in Libia; al-Mesamary, figura chiave della rivoluzione del 2001, si era in più occasioni scagliato contro i Fratelli Musulmani i quali, stando alle sue accuse, avrebbero voluto trasformare la Libia in un paese teocratico. E ancora della sede di Tripoli del Partito per la Giustizia e la Costruzione, il braccio politico dei Fratelli Musulmani, devastata dai manifestanti che di stato islamico non ne vogliono proprio sapere. Tornando in Medio Oriente vi è la guerra civile in corso in Siria, dove il fronte degli insorti è ormai spaccato fra ribelli ed esercito libero da una parte, e jihadisti dall’altra, come nel caso dei cospicui gruppi legati ad al-Qaeda: “Jabat alNusra” e “Stato islamico dell’Iraq e del Levante”. Entrambi si sono dichiarati per la costituzione di un califfato, ovvero di un regno basato sulla sharia, ed in più occasioni hanno dimostrato intolleranza nei confronti dei cristiani e dei luoghi di culto, fino al possibile rapimento del romano gesuita padre Paolo Dall’Oglio; Tempi.it, riporta di una fatwa emessa dallo sceicco salafita Yasir al-Ajlawni secondo la quale è lecito per gli insorti lo stupro di “qualunque donna siriana non sunnita”, ovvero anche cristiane ed alawite e tanto è bastato perché a Qusayr una ragazza cristiana di 15 anni, Mariam, venisse stuprata da più nemici di al-Assad e poi uccisa. Sostituire i regimi in nome della libertà è sacrosanto; tuttavia “libertà” è un concetto ben definito ed unico, che non permette sfumature di grigio giustificabili in alcun modo: piazzare al posto di Ben Alì, di Mubarak, di Gheddafi e di alAssad nuove forme di dittatura, per certi versi più subdole proprio perché “marchiate” con umanissimo “nome di Dio”, qualunque esso sia, significa compiere un crimine contro l’essere umano. Perché la spiritualità è un valore stupendo ed altamente costruttivo nel momento in cui è individuale, portato dentro. Se forzatamente declinato attraverso le leggi e la politica nella società, è violenza, è odio. LE CITTA’ 11 E Papa Francesco va a pregare tra i fratelli gesuiti con un pensiero rivolto a padre Paolo Dall’Oglio Il pontefice di ritorno dal Brasile ha visitato la Chiesa del Gesù celebrando S. Ignazio di Loyola È durata due ore la visita di Papa Francesco alla Chiesa del Gesù. Il pontefice, a due giorni dal ritorno dal Brasile dopo il successo della Giornata Mondiale dei Giovani 2013, ha prima celebrato la messa in memoria di S. Ignazio di Loyola e poi si è intrattenuto con Adolfo Nicolas, Preposito Generale dei gesuiti e i suoi collaboratori, fermandosi alla tombe di S. Ignazio, Francesco Saverio e Padre Ruben. “E’ una grande gioia per noi gesuiti che il papa appartenga al nostro ordine - ha detto padre Nicolas - così si fa più facile la Comunione con Pietro e tutta la Chiesa, questa è una giornata speciale”. “E’ stato un incontro amichevole - prosegue padre Nicolas - noi siamo tutti contenti che Francesco si senta così gesuita tanto da voluto celebrare la festa di S. Ignazio con i suoi fratelli gesuiti. Oggi è stato un giorno molto bello che ci lascia dei ricordi indimenticabili”. Il Pontefice, ricordando le figure di due gesuiti che hanno dato la vita nel loro ministero, San Francesco Saverio e Padre Pedro Arrupe, ha rivolto un pensiero anche a padre Paolo Dall’Oglio, scomparso da due giorni in Siria. Al termine della visita Francesco ha di nuovo salutato la folla, che lo ha atteso all’esterno della chiesa per oltre due ore ed è salito a bordo della Ford Fiesta per tornare in Vaticano. Padre Dall’Oglio sarebbe stato rapito da un gruppo di miliziani legati ad al Qaeda in Iraq , nella città di Raqqa nell’est del Paese, controllata dalle forze ribelli. Dall’Oglio è conosciuto per essere contrario al regime di Damasco, tanto che fu espulso lo scorso anno. Secondo fonti dell’opposizione il gruppo si chiama Stato Islamico dell’Iraq e del Levante e avrebbe sequestrato il sacerdote mentre camminava per le strade di Raqqa. La Farnesina intanto ha avviato tutte le necessarie verifiche. Padre Paolo Dall’Oglio è un gesuita di 59 anni di origini romane che per più di trent’anni ha promosso in Siria il dialogo islamo-cristiano. Fondatore della comunità monastica di San Mosé l’Abissino, per lungo tempo è stato a capo della comunità monastica di Mar Musa, a nord di Damasco. Fino al giugno del 2012, quando è stato espulso dalle autorità del regime dopo aver preso posizione a favore del piano di pace dell’allora inviato speciale Onu per la Siria, Kofi Annan. A febbraio era rientrato in Siria dal Kurdistan iracheno. ‘’Sono qui per esprimere solidarietà a tutto il popolo siriano, dimenticato dall’irresponsabilità internazionale’’, era stato il suo messaggio. E’ di appena qualche giorno l’appello lanciato a papa Francesco affinchè il pontefice promuovesse “un’iniziativa diplomatica urgente e inclusiva per la Siria”. 12 LE CITTA’ P E N S I E R I 3P n. 31 - 1 Agosto 2013 P E R S O N E P A R O L E ANGELO DEL VECCHIO Un attore prestato alla poesia “Parole alle parole” una silloge fuori le righe edita da Tracce che somiglia a uno scherzo ma è nei fatti un gioco di raffinata bravura apprezzato e presentato dal poeta Davide Rondoni di Aldo onorAti A ngelo Del Vecchio ha 28 anni. Nato in Abruzzo, lavora a Roma, assistente di Giuditta Camberi al Corso di recitazione presso l’Act Multimedia di Cinecittà, scuola di cinema che ha frequentato dal 2006 al 2008, avendo come docenti Francesco Rosi, Carlo Lizzani, Alessandro Gassman. Ha recitato in qualità di coprotagonista, nel cortometraggio “L’ultima spiaggia” di Pierpaolo Rella, il quale lo ha scelto poi a interpretare - da attore protagonista - “La fama e l’onore”, cortometraggio che ha partecipato al film Festival di Torino del 2009. Ora, fra le mani ho il suo primo libro di poesie “Parole alle Parole”, edito da Tracce nella collana “I campi magnetici” diretta da Daniela Quieti. Lo tengono a battesimo letterario la stessa Quieti, nonché Davide Rondoni. Devo subito assentire con Rondoni che coglie il nucleo di questa silloge, sottolineando “l’acuta ironia e autoironia dell’autore”, due qualità, specie la seconda, molto rare nell’ombrosa schiera dei poeti (come li definisce Orazio). E sto anche con la Quieti la quale dice:”C’è un’intima amarezza sottesa che pervade i testi e s’incarna in elaborazioni lessicali ritmiche e vive di immagini inconsuete e multimediali”. In verità, questa silloge “fuori le righe” in senso positivo, può essere vista come uno scherzo e un gioco di raffinata bravura sintattica, op- pure come un’indignazione civile verso il mondo corrotto che ci circonda e ci conduce. Oppure, si può gustare in entrambi i piani di lettura. Ad esempio, riporto, prima di svolgere altre considerazioni, alcuni ipometri punzecchianti: “Che mi metto?/ Mi metto// L’elmetto!// Il capo si china/ Chiuso come la rima/ Di chi lima// Il profilo inesistente/ Di un potere conseguente// Trafigge la mente// Chi mente/ Vuole/Non sente”: sembra un divertimento, ma non lo è; anzi, nasconde un pensiero amaro, una presa di coscienza che trova espressioni personali, fuori dalla “poesia del cuore” e anche dai troppi sperimentalismi in cui un Vate diviene ragioniere della parola non significante. Qui non si tratta di sperimentalismo, bensì di una dizione portata al massimo della lapidarietà plurisignificante, sliricizzata ad arte (“La paura/ La tortura/ Il libro letto senza la censura// La candidatura/ L’università che non è cultura…”). È come se Angelo Del Vecchio togliesse il superfluo (che purtroppo oggi abbonda in tante sillogi parolaie) per scavare con un solo sintagma, se non addirittura con un sostantivo unico, nelle ferite dell’essere. Andrebbe riportata intera la bellissima “Acqua” (l’incipit è questo: “Goccia che scava la roccia/ che liscia e lava/ in fredda doccia”: ove le rime interne e quelle esterne danno un battito di ballata popolare sui generis alla struttura, mentre sono frutto di uno studio meticoloso), per la osmosi fra le cose visive, tattili, e quelle invisibili, morali. E si badi bene: non si tratta di metafore, bensì di rimandi, identificazioni, sineciosi. “Un tempio fatto di laica sincerità/ Unita a una sonorità cristiana”: qui l’autore poteva rimare con le parole tronche: e non ha voluto, mettendo in dissonanza il distico: ma così è più efficace, perché una rima accentata avrebbe preso troppo l’orecchio, non la riflessione; invece, Angelo ha posposto i termini, al fine di spostare l’attenzione dall’udito alla cogitazione. Quello che a lui importa non è il prezioso gioco di parole, ma la sostanza del significante e del significato. Qua e là, a mo’ di sentenza acutissima (che racchiude una sua filosofia della vita), si incontrano ipometri di questo tipo: “L’uomo è l’avanzo/ del resto del pranzo”. E di questi lacerti, che potrebbero avere dignità di proverbi, ce ne sono tanti nella silloge (vediamone un ultimo: “Una banca una nota/ Che annota / E vivere e non esistere è un’attività remota”, dove l’ossimoro spiana la strada al paradosso, pur vero, e proprio perché paradossale, diviene più credibile, in un mondo in cui i rapporti fra le cose e gli esseri hanno scavalcato i limiti della ragione). Insomma, un ritmo battente, “omologie” e contrasti, illuminazioni rapide e sapide, ironie dovunque, ma sul filo del rasoio del paradosso, il quale, in fondo, è la regola della vita (altrimenti Kafka e Pirandello, ad esempio, avrebbero avuto torto). Del Vecchio, risistemando (ricostruendone talvolta i significati) le parole, conia concetti profondi e disposizioni sonore nuove. Scompone termini, agglutina sintagmi, li giustifica rafforzandoli in rima (dimenticata dèa da parte dei Vati a digiuno di ogni necessaria e salvifica tecnica). n. 31 - 1 Agosto 2013 Play Time LE CITTA’ 13 FONDERIA: DOLCI CONTRO LA CRISI Cake designers, dalla pubblicità alle torte “Abbiamo scoperto cosa significa essere artigiani” Il sogno degli ideatori Camilla e Marco è quella di trasformarla in un marchio di creatività di Luca BussoLetti nella crisi che la creatività si affiÈquesti na. Ed è talmente vero che in mesi a Roma ha preso vita un’iniziativa imprenditoriale talmente particolare che non poteva passare inosservata. Fonderia è infatti la prima pasticceria artigianale che crea dolci basandosi sui criteri del design. Aiutiamoci a capire meglio il concept di fondo facendo due chiacchiere coi loro fondatori. Come riassumereste l’idea della vostra pasticceria? “Fonderia è un luogo dove design e dolci si incontrano. Da zucchero, farina, uova biologiche e ingredienti sceltissimi nascono dolci che sono delle vere e proprie idee. Biscotti dalle scritte ironiche, torte ispirate alla grafica ma anche progetti su misura del cliente. Non per niente il nostro slogan dice: Le etichette? Solo sulla marmellata”. Come è nata? “Dalla noia, dall’insoddisfazione di lavorare in pubblicità. Camilla passava ore e ore a guardare bellissime foto di dolci sui vari food blog, Marco voleva tornare in Italia dopo tanti anni a Parigi. Così, quasi per caso, abbiamo iniziato a buttare giù un’idea alternativa al lavoro in agenzia”. Tra il dire e il fare... voi come avete attraversato “il mare’” realizzando concretamente il progetto? “È stato difficile. Nessuno di noi era imprenditore, anzi da bravi pubblicitari eravamo abituati a fare un disegnino sul foglio e poi alla realizzazione ci pensava qualcun altro. Però allo stesso tempo non volevamo che rimanesse il solito sogno. Abbiamo cercato tutti i bandi possibili in rete, preso appuntamenti con i tutor della Regione, fatto file su file in decine di uffici pubblici. In un modo o nell’altro il progetto ha iniziato a prendere forma: a un certo punto abbiamo capito che non era più un bozzetto su un foglio. Eravamo in ballo e non potevamo far altro che ballare”. Il vostro può essere un esempio di come superare la crisi con la forza delle idee? “Ci piace pensarlo. Ma non si tratta solo di superare la crisi. Marco ed io avevamo entrambi contratti a tempo indeterminato, la crisi per noi era relativa. Vorremmo dimostrare che si può alzare il livello, anche in questo paese un po’ impantanato nella mediocrità”. Tra le tante creazioni qual è al momento quella di cui andate più fieri? “Ci sono i biscotti dietetici che ti mandano a quel paese, i kit già dosati con cui fare i biscotti in casa, ma qualsiasi torta pensata su misura è una grande soddisfazione.” Cosa vi immaginate dal futuro? “Ci piacerebbe che Fonderia diventasse un vero e proprio marchio di creatività. Non vogliamo essere una semplice pasticceria ma un laboratorio aperto dove poter confrontarsi su tutti gli ambiti della creatività. Se poi riuscissimo a farlo anche a Tokyo e New York sarebbe davvero un sogno”. Tokyo, New York… quindi un giorno potreste diventare una catena come Mc Donald? “Come Mc Donald proprio no! La nostra produzione è interamente artigianale, dal primo all’ultimo passo. Non usiamo semilavorati né basi pronte e facciamo tutto in casa. Siamo aperti al pensiero di esportare il nostro format, ma solo se ci sarà la possibilità di rimanere artigianali al 100%”. Non avete paura che in epoca di fitness i dolci siano meno richiesti di un tempo? “Assolutamente no! I golosi resistono e come ben sappiamo i dolci rendono felici quindi tutti prima o poi cedono! Ma abbiamo soluzioni anche per gli appassionati di fitness… mousse di yogurt, dolci con miele o zucchero di canna. L’importante è saper ascoltare il cliente”. È appena nato il royal baby. Che torta fareste x festeggiarlo? “Non è stato già abbastanza festeggiato?”. Concludiamo con un appello. Come convincereste qualcuno a venire a trovarvi? “Invitiamo a cercarci sulla pagina Facebook di Fonderia e iniziare a curiosare tra i nostri dolci. Se non c’è quello che cercate, noi lo faremo. Senza mai dimenticare il gusto”. 14 LE CITTA’ n. 31 - 1 Agosto 2013 Il progetto Candy cool Unione Europea e commercio Furla, giovani talenti cercasi Norme più ferree sui cosmetici di Valentina Carboni C Play Time oloratissime, bellissime e desideratissime, l’anno scorso le Candy Bag by Furla furono il must have dell’estate. Per rendere l’acquisto ancora più frizzante, quest’anno Furla ha pensato qualcosa di speciale: un progetto chiamato Candy cool dove invita i creativi di tutto il mondo a interpretare la “Candy Bag”. L’azienda, insieme a Fondazione Furla, è alla ricerca di giovani talenti di tutto il mondo, con l’obiettivo di formare dei piccoli team creativi in ogni paese, per affidare a ciascuno una elaborazione originale. Il progetto funziona come una specie di gara, anzi per meglio dire una staffetta, dove ogni team passerà a quello successivo il risultato della propria ricerca, dando così nuovi spunti e componendo via via una collezione di “Candy Bag” originalissime. L’idea è creare una borsa che rappresenti la cultura locale e al tempo stesso che abbia un’impronta internazionale. Ogni speciale “Candy” verrà presentata, in parallelo, nelle boutique Furla della città dove opera il team. Davide Bedoni, giovane talento della regia, della fotografia e della grafica, realizzerà una serie di video d’arte che verranno proiettati nei negozi coinvolti nell’iniziativa. In dirittura finale il testimone passerà ai designer di Furla che, sulla base delle “Candy” realizzate, svilupperanno una limited edition del bauletto in quattro modelli. Sintesi del lavoro multiculturale svolto attorno alla “Candy Bag”, le edizioni limitate verranno presentate al prossimo Milano Moda Donna a febbraio 2014. Proteggere la pelle è importante tanto quanto proteggere l’organismo, dopo le leggi sugli alimenti è entrata in vigore la nuova normativa che regola i cosmetici commercializzati dentro dell’Unione Europea. Sono delle regole che erano già state approvate nel 2009 e che han tardato ben 4 anni prima di essere definitive. Uno dei punti cardini è che tutti i cosmetici riportino sui contenitori una lista di ingredienti, posti in ordine decrescente di importanza, dove dovranno essere inclusi anche le profumazioni, gli aromi, i coloranti e gli ingredienti presenti in forma di nanomateriali (che saranno seguiti dal termine “nano” tra parentesi). Un altro pilastro della normativa è una banca dati unica per tutta l’Unione Europea, dove sarà obbligatorio inserire tutti i prodotti che si commercializzano in Europa. “Il Registro d’informazione del prodotto” deve comprendere tutta l’informazione importante incluso le prove tossicologiche. La normativa proteggerà i consumatori anche di fronte alla pubblicità ingannevole, come i deodoranti che proteggono dal sudore per 48 ore o alle creme con effetti antirughe miracolose. Sarà proibito il divieto di testare i cosmetici sugli animali e l'uso di sostanze classificate come cancerogene o tossiche. Per sapere quali sono basterà consultare l'elenco delle sostanze proibite o limitate che si trova nei regolamenti. Prima di essere commercializzato nella Ue , ogni prodotto cosmetico sarà affidato ad un “responsabile” incaricato di notificare alle autorità nazionali competenti qualsiasi riscontro di gravi effetti indesiderati. Link: valemood.blogspot.com n. 31 - 1 Agosto 2013 LE CITTA’ Sport 15 Campionato. Tre turni infrasettimanali e 4 soste per le nazionali Coppa Italia. Il torneo parte il 4 agosto per chiudersi il 16 maggio Ecco i Calendari, partenze in salita per Lazio e Juve Sorteggi, possibili quarti Roma-Juve e Lazio-Napoli Sono stati sorteggiati i calendari del campionato di serie A 2013-2014, che partirà il prossimo 24 agosto e si concluderà il 18 maggio. Tre turni infrasettimanali (25 settembre, 30 ottobre e 7 maggio), quattro soste per le nazionali (8 settembre, 13 ottobre, 17 novembre e 29 dicembre), ferie natalizie dal 23 dicembre al 4 gennaio. Molteplici le reazioni di presidente e addetti ai lavori. Partenza impegnativa per la Lazio: “Sicuramente la partenza non è delle più semplici. Giochiamo con Juve e Udinese prima del derby. Chi ben comincia è a metà dell'opera, si dice, ma al di là di tutto, le squadre hanno bisogno di assestarsi. Siamo comunque fiduciosi”, ha detto Lotito a Sky. In casa Roma que- In attesa che la stagione calcistica si metta ufficialmente in moto, recentemente nella sede della Lega Serie A si sono volti i sorteggi della Coppa Italia targata 2013/2014. Le otto teste di serie erano Milan, Napoli, Roma, Catania, Fiorentina, Juventus, Udinese e i campioni uscenti della Lazio (storica vittoria nel derby del 26 maggio scorso, 1 a 0 gol di Lulic). In caso di passaggio del turno di queste formazioni, inserite nel tabellone direttamente agli ottavi di finale, si verificheranno i seguenti accoppiamenti ai quarti di finali: Milan-Udinese, Fiorentina-Catania, Roma-Juventus e Lazio-Napoli. Dunque se il copione previsionale sarà rispettato, ci ritroveremmo con le due squadre romane impegnate in sto il commento del milanista Galliani: “Non ha senso commentare i calendari. L’anno scorso sulla carta avevamo due partite abbordabili contro Sampdoria e Atalanta e abbiamo fatto zero punti”. Scherzoso invece Fassone: “Ho spedito il calendario in Indonesia? No, assolutamente! Il calendario sta qui in Italia e sta bene qui, lo guardiamo qui dall’Italia, almeno per adesso. Il presidente Moratti sono certo che l’ha guardato e lo sta commentando in questo momento. Come sta vivendo questo momento? Lo sto vivendo come tutti”. Infine le dichiarazioni di Urbano Cairo, presidente del Torino: “Mai disputato un derby alla sesta giornata, magari porta bene”. due big match da brivido già ai quarti di finale: i giallorossi contro la corazzata bianconera i biancoceleste contro i partenopei del neo Higuain. La finale della competizione è in programma per il 16 maggio del prossimo anno. La competizione prenderà ufficialmente il via il 4 agosto con le seguenti sfide: Nocerina-Pordenone, Paganese Pro Patria, Perugia-Savona, Albinoleffe-Torre Neapolis, Virtus Entella-Gualdo Casacastalda, SudTirol-Matera, Salernitana-Teramo, Pisa-Termoli, BeneventoPontedera, Cremonese-Viareggio, Frosinone-L’Aquila, Pro VercelliMonza, Ascoli-Ponte S.P. Isola, Lecce-Santhia’, Gubbio-Savoia, Vicenza-Feralpisalo’, Lumezzane-Massese, Grosseto-Unione Venezia. 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A pochi chilometri dalla capitale, infatti, arriverà a Villa Adele, in piazza Cesare Battisti, la cantante Emma. Nonostante la giovane età, l’artista salentina è già uno dei nomi di riferimento della nuova scena musicale italiana. Meriti personali di un talento tanto ruvido quanto prezioso e meriti esterni praticamente del tutto ascrivibili alla televisione. A lanciarla infatti è stata la trasmissione “Amici” di Maria De Filippi, quando nel 2009 ne vince la nona edizione a mani basse. A consacrarla del tutto, invece, è la sua doppia partecipazione al Festival di Sanremo, nel 2011 e nel 2012, dove prima duetta coi Modà in “Arriverà” ottenendo un prestigioso secondo posto e poi si ripresenta sola vincendo la categoria “big” con la canzone “Non è l’inferno”. Dietro alla sua voce fantastica c’è poi un repertorio di pezzi indovinatissimi con perle come la bellissima “Cercavo Amore”, “Cullami” e “con le nuvole”, tutte firmate da Roberto Casalino ormai garanzia di hit. Emma è la Gianna Nannini di questa generazione e, in quanto ventenne, ne è in qualche modo l’evoluzione. In lei, infatti, volente o nolente, si mischiano musica, popolarità da personaggio del piccolo schermo e gossip: un mix esplosivo che da anni usano negli Stati Uniti per far crescere le carriere delle varie star. Quando parte la musica, comunque, le chiacchiere stanno a zero. O almeno le ridurrà così Emma non appena inizierà a cantare per il pubblico di Anzio. Luca Bussoletti Martedì 6 agosto ad Anzio arriva la musica di qualità. A pochi chilometri da Roma, infatti, presso Villa Adele, sarà la volta di Sergio Cammariere. Classe 1960, il cantautore nasce a Crotone e macina molti chilometri prima di imporsi sulla scena nazionale. Come capita a tutti i grandi della musica, costruisce il suo successo concerto dopo concerto, anno dopo anno, fino ad arrivare, nel 2002, alla pubblicazione di “Dalla pace del mare lontano”. È l’album della consacrazione che infatti ottiene ben due dischi di platino destando l’interesso di Pippo Baudo che lo invita al Festival di Sanremo dell’anno successivo. Il brano che il cantautore calabrese porta in gara, “Tutto quello che un uomo”, vince sia il “Premio della Critica” che la targa per la “Migliore composizione musicale”. L’album viene ristampato con l’aggiunta della hit sanremese e si posiziona al primo posto della classifica delle vendite. Da allora, tra alti e bassi di popolarità, l’artista non ha mai smesso di incantare chi ha avuto voglia di ascoltarlo. C’è un rapporto di fiducia con chi ne ama il suo talento e scatolette magiche come la televisione non hanno la forza di farlo scemare mai. La sera di Anzio non mancherà in scaletta “Cantautore piccolino”, brano manifesto che è un’ironica confessione di un complesso di inferiorità nei confronti dei cantautori del passato in cui il musicista mostra la parte più fragile di sé ma allo stesso tempo la sua grandezza come artista e come uomo. Lu. Bu. La gita fuoriporta. Sorge nella provincia di Rieti a 535 metri di altezza sul livello del mare Bellezze da scoprire: il Comune di Scandriglia In seguito a scavi sono venuti alla luce resti di una sontuosa villa romana del I secolo d.C. Scandriglia è un Comune di 3100 abitanti nella provincia di Rieti, sorge a 535 metri di altezza sul livello del mare, sulle propaggini settentrionali dei monti Lucretili. Scandriglia occupa un territorio ampio circa 6600 ettari, costituito in gran parte da colline e da montagne boscose. L'economia verte principalmente sulla produzione di olio di oliva; si coltivano anche cereali, piante da frutto, viti e ortaggi. Le origini storiche della cittadina di Scandriglia si perdono nel mito e nella leggenda romana. Sin dai tempi romani il territorio di Scandriglia era occupato da una cittadina chiamata Mefila, nome di origine greca, sembrerebbe infatti che la Sabna ospitasse in tempi remoti una colonia geca che si e’ poi fusa con la popolazione d'origine. Sotto l’influenza di Roma questa cittadina seguì presto le sorti di tutto il territorio sabino, diventando con tutta la Sabina "Il fior d'Italia" ed il più sicuro appoggio della repubblica romana. Cicerone vide in questa regione l'incarnazione originale della "virtus" romana comprendente la frugalità e la laboriosità, nonché un'innata fierezza ed un'indomata bellicosità. Durante la dominazione Romana Mefila ospitò ville patrizie e diventò quasi totalmente il fondo agrario della ricca famiglia degli Scandillii. Dal nome di quel tempo “FUNDUS SCANDILLIANUS” deriva l’attuale denominazione. Nel territorio comunale, in località Monte Calvo, in seguito ad accurati scavi archeologici effettuati già dal 1824 e poi proseguiti tra la fine del '900 e l'inizio del nuovo millennio, sono venuti alla luce resti di una sontuosa villa romana risalente al I secolo d.C. In questa località sono state trovate le tracce di costruzioni imponenti e numerosissime statue marmoree ben conservate. Molte di queste opere sono al museo Borghese di Roma, altre al N. Carlesberg Glyptotek di Copenaghen. nel 1860 Scandriglia entra a far parte del Regno d'Italia come comune della provincia di Perugia e poi di Roma. Nel 1927 in seguito all'istituzione della provincia di Rieti entrò a far parte di quest'ultima (foto prolocoscandriglia.it). Daniela Mei 18 LE CITTA’ L’agenda n. 31 - 1 Agosto 2013 UN TUFFO FRA LE STELLE In vista della notte di San Lorenzo, Zoomarine dedica una giornata al fenomeno delle Perseidi (stelle cadenti) e al loro avvistamento S abato 3 agosto, Zoomarine ospiterà un grande Planetario digitale dell’Ata (Associazione Tuscolana di Astronomia) dove sarà possibile ammirare per tutto il giorno le stelle, scoprire i loro movimenti ed i fenomeni che avvengono nelle profondità del cosmo. Guidati da esperti astrofili, tutti i visitatori del Parco potranno scoprire le meraviglie del cielo estivo viaggiando tra Costellazioni, Pianeti, Nebulose e Galassie. Inoltre, con uno speciale telescopio sarà possibile osservare il Sole durante l’evento. Un’occasione unica per imparare i piccoli segreti che permetteranno a tutti di avvicinarsi al mondo dei corpi celesti per avvistare le stelle la notte di San Lorenzo .E non finisce qui! Armatevi di costume, telo e adrenalina: delfini, leoni marini e foche, uccelli tropicali e rapaci, tuffatori acrobatici, piscine, Acquapark, ombrelloni tropicali e lettini sulla sabbia, gio- stre, attrazioni acquatiche e meccaniche vi aspettano per vivere un’estate all’insegna del divertimento. Prossimi eventi in programma: - tutti i giorni fino al 1 set- tembre, scatenatissimi Animatori vi coinvolgeranno nelle Piscine con balli di gruppo latino-americani, acquagym e acquafitness, zumba, giochi e baby dance per i più piccoli; dal 5 al 9 agosto, non perdete le Cocomeriadi Olimpiadi d’Estate: sfide e giochi che avranno come protagonista il cocomero nello splendido scenario delle Piscine di Zoomarine; tutti i week-end fino al 18 agosto, Spongebob sarà l’ospite d’eccezione del Parco: vestito con cravatta e calzoncini, il cittadino onorario di Bikini Bottom vi aspetta per scattare una bellissima foto ricordo; tutti i week-end fino al 25 agosto, Dimensione Suono Roma infiammerà l’Acquapark con musica, animazione, collegamenti in diretta e gadget a gogò.