“Mangia … è mangiato” - Classificare gli animali in base alla loro
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“Mangia … è mangiato” - Classificare gli animali in base alla loro
1. Dati generali del/la referente Nome e cognome Percorso formativo personale (indicare il tipo di laurea ed eventuali corsi di specializzazione) Anni di esperienza come docente Anni di docenza nella scuola attuale Istituto di appartenenza Contatti (indirizzo mail, tel., facebook, Emanuela Ercolani Diploma I. Magistrale 26 18 GIOVANNI CENA III CIRCOLO DIDATTICO [email protected] twitter, skype) Padronanza della lingua inglese Altri insegnanti/amministrativi coinvolti della propria scuola buono 2. Caratteristiche della proposta didattica Titolo / tematica trattata “Mangia … è mangiato” Breve sintesi Il percorso è il primo approccio al concetto di rete alimentare e di equilibrio ecosistemico. In modo divertente si scoprono le caratteristiche che vengono usate dagli animali per cacciare e difendersi. Classificare gli animali in base alla loro alimentazione; Riflettere sui legami alimentari tra esseri viventi; Scoprire il concetto di catena e rete alimentare, attraverso la relazione “è mangiato da…” Obiettivi di apprendimento Classe/i a cui è destinata (indicare infanzia, primaria, secondaria Classe 3^ scuola primaria di 1^ grado) Numero di alunni coinvolti per sesso Numero di alunni non italiani per sesso e nazionalità Rete territoriale di supporto (risorse del territorio, come Ente Locale, USP o USR, Cooperazione Sociale, Associazionismo, etc) 22 4 Oasi di Alviano CIDI Approccio alla didattica integrata CIrSchool Articolazione verticale della proposta L’esperienza ha utilizzato l’approccio ludico motorio del gioco di gruppo: osservazione, strategia, collaborazione, destrezza e velocità. Il percorso si colloca all’interno dell’ambito scientifico propedeutico alle relazioni tra organismi viventi e non viventi, con l’acquisizione del ciclo vitale degli esseri viventi. Attraverso questa proposta si arriva a definire il regno animale in modo deduttivo ed operativo. Tempo di svolgimento previsto e, se previsto, in quante fasi o steps L’attività si inserisce nel percorso di scienze sulle relazioni tra esseri viventi e si sviluppa in 8 lezioni, per una durata di due mesi circa. Contesti di senso della proposta Dopo aver studiato alcune macro/caratteristiche del mondo animale e vegetale si introducono i primi elementi di relazione tra gli organismi, a partire dagli animali, di cui si approfondiscono peculiarità e curiosità sui meccanismi di difesa e attacco. I bambini sono particolarmente motivati sia per i legami emotivi con il mondo animale che per le strategie che essi riescono a mettere in atto. Nuclei concettuali che prende in considerazione Indicazione della metodologia adottata (action learning, outdoor Classificazione, difesa, attacco, nutrizione, strategie, comportamenti, relazioni Lavoro individuale o di coppia, cooperative learning, problem solving training, apprendere facendo, apprendimento cooperativo, giochi di ruolo, problem solving, lezione frontale, project work, casi di studio, etc) Didattica laboratoriale: esperienza, esperimento, esercitazione … Risorse umane e materiali utilizzate Attivazione dell’esperienza attraverso una proposta del docente, che ha già predisposto i materiali, coinvolgimento del grande gruppo nella divisione del lavoro per ottenere un fine comune. Chiara esposizione dei comandi più volte ripetuti, attenzione e concentrazione. Esercitazione anche corporea per consolidare i concetti. Italiano: riconoscimento di termini complessi e specifici. Arte: disegno dal vero e riproduzioni Matematica: classificazioni e insiemi Insegnante di classe Testi scientifici descrittivi del comportamento animale Risultati attesi in termini di competenze acquisite Capacità di individuare i dati essenziali all’interno di un contesto più ampio di informazioni Risultati attesi in termini di onoscenze acquisite Riconosce le caratteristiche e le strategie adottate dagli animali per difendersi e per attaccare Opera deduzioni e classificazioni ricercando informazioni di animali non conosciuti Sviluppo di capacità di studio Collaborazione e attenzione Materiali strutturati per la verifica degli apprendimenti; confronto con il gruppo di ricerca sul curricolo di scienze; partecipazione al dibattito di idee. Diario di bordo. Eventuali caratteristiche di interdisciplinarità Risultati attesi in termini di modifica delle attitudini Sistema di monitoraggio e valutazione Report/diario di bordo. Titolo: Mangia … è mangiato! Materiali e strumenti Schede di osservazione di alcuni animali e di alcune piante (già precedentemente compilate dai bambini); fogli da fotocopie per stampare le griglie di sintesi sulle abitudini alimentari degli animali esaminati; buste trasparenti per raccoglitori ad anelli; cucitrice o spille; fotocamera; schermo/LIM e proiettore per osservare le foto. Fasi dell’esperienza Prerequisiti Va premesso che l’attività può essere realizzata solo dopo che i bambini hanno già effettuato il percorso relativo alla classificazione degli animali. Preparazione L’insegnante predispone l’aula in modo funzionale all’attività da realizzare: 1. e 2. per le prime due attività organizza lo spazio in modo che i bambini siano disposti in cerchio; 3. per la terza attività predispone uno spazio ampio per consentire ai bambini di effettuare raggruppamenti; invita poi i bambini a tornare in classe per registrare le riflessioni nel proprio quaderno; 4. e 5. per la quarta e la quinta attività predispone una copia per ogni bambino di una tabella di sintesi sulle abitudini alimentari degli animali esaminati; 6. per la sesta attività organizza di nuovo uno spazio ampio per consentire la formazione di raggruppamenti; si munisce di fotocamera. 7. per la settima attività cerca uno spazio in cui disporre della LIM o di uno schermo per proiettare le foto scattate durante l’attività precedente; ogni bambino dovrà avere il proprio quaderno di scienze per registrare quanto “sperimentato” nella fase precedente; 8. l’ultima fase si realizza in classe, con i bambini disposti prima in cerchio per confrontarsi e poi seduti al proprio banco per registrare le riflessioni. Fasi dell’attività 1)e 2): scambio di informazioni per le prime due lezioni, l’insegnante invita i bambini a sedersi in cerchio e a portare con sé tutte le schede di osservazione degli animali precedentemente compilate; il primo bambino sorteggiato sceglie uno degli animali descritti nelle schede di osservazione e, senza né farlo vedere, né nominarlo, inizia ad elencare le sue caratteristiche, con particolare riferimento alle abitudini alimentari. Il primo bambino che intuisce di quale animale si tratta può comunicarlo al gruppo. Se ha indovinato, prende il posto del compagno e ripete l’attività con uno dei suoi animali. Il gioco dell’animale da indovinare viene utilizzato come motivazione all’attività vera e propria e come strategia per mantenere l’attenzione alta in una fase dell’esperienza d’apprendimento che altrimenti potrebbe risultare noiosa. L’esposizione delle ricerche, tuttavia, deve essere interrotta appena i bambini mostrano stanchezza. Nell’esperienza descritta sono state sufficienti due lezioni per esaurire lo scambio di informazioni, ma potrebbe protrarsi più a lungo. 3): classificazione degli animali L’insegnante invita tutti i bambini a tenere in mano la ricerca esposta e a raggrupparsi con altri bambini con animali dalle stesse abitudini alimentari; al termine dei raggruppamenti, l’insegnante invita a riflettere sui gruppi formati per pervenire alla definizione di animali erbivori, carnivori, granivori, onnivori. Guidando la riflessone con opportune domande, si dovrebbe pervenire anche ai concetti di organismi produttori e consumatori. I bambini registrano nel loro quaderno i termini nuovi e le loro definizioni. 4) e 5): registrazione delle osservazioni in due tabelle di sintesi L’insegnante fornisce ai bambini due tabelle, da compilarsi in due diverse lezioni: una per registrare cosa mangia ogni animale esaminato e una per registrare da chi è mangiato. 6): gioco L’insegnante appunta al grembiule di ogni bambino la scheda di osservazione del proprio animale con una spilla o un punto di cucitrice. La classe si sposta in palestra o in uno spazio ampio per organizzare il gioco. L’insegnante dispone a terra in maniera casuale alcune schede di osservazione di piante, precedentemente compilate; spiega, poi, le fasi del gioco: ogni bambino ripete al gruppo il nome del proprio animale, poi si dispone in un punto della palestra, ritenuto la sua tana; al comando dell’insegnante: “È giorno, uscite dalle tane!” tutti i bambini escono dalla tana e iniziano a girare liberamente nello spazio; al nuovo comando dell’insegnante: ”Allarme: arriva il predatore!”, ogni bambino dovrà “acchiappare” il proprio cibo, o scegliendolo tra le piante a terra, o stringendo il braccio di un compagno con la scheda di un animale da lui mangiato. Lo scopo del gioco è che nessun bambino rimanga senza “cibo”, altrimenti dovrà sopportare una penitenza. Il gioco può ripetersi per diverse volte, creando di volta in volta numerose combinazioni. L’insegnante fotografa le “catene” che si formano nelle varie frazioni del gioco. Al termine di ogni frazione di gioco, l’insegnante invita i bambini a calmarsi, ripensando all’attività e elencando gli elementi delle “catene” che si sono formate 7): rappresentazione grafica L’insegnante proietta le foto scattate al termine delle varie frazioni del gioco della lezione precedente e chiede di rappresentarle nel quaderno. 8): riflessioni L’insegnante invita i bambini a riprendere le rappresentazioni delle catene e delle reti alimentari osservate e rappresentate per stimolare la concettualizzazione di quanto scoperto dai bambini attraverso domande del tipo: cosa succede all’arrivo del predatore? Incontravate difficoltà a trovare “cibo”? Con cosa inizia ogni catena? … Confrontandosi sulle risposte alle domande, i bambini pervengono facilmente al concetto di catena alimentare. Poiché in molti casi si verificavano intrecci tra le varie catene, è facile arrivare anche al concetto di rete alimentare. Dalle riflessioni emerge un nuovo quesito: da chi vengono mangiati i consumatori che non hanno predatori? La ricerca della risposta al quesito darà l’avvio al percorso successivo, quello finalizzato alla scoperta dell’ultimo anello della catena alimentare: gli organismi decompositori. Verifica L’insegnante effettua una valutazione iniziale, verificando le conoscenze sulle caratteristiche e sulla classificazione degli animali attraverso la prima attività, che è fase iniziale di questo percorso, ma anche fase conclusiva del percorso precedente. In itinere, attraverso la partecipazione alle varie fasi del percorso, verifica la capacità di osservare, verbalizzare, discutere, concettualizzare. Al termine dell’esperienza di apprendimento, verifica le conoscenze acquisite attraverso la somministrazione di schede con domande aperte, a scelta multipla, corrispondenze, classificazioni … Suggerimenti Per facilitare la creazione di catene alimentari occorre porre molta attenzione nel momento della scelta degli animali su cui indirizzare la ricerca. All’inizio si consiglia di scegliere animali dello stesso ambiente, magari un ambiente esplorato direttamente, così come si è verificato con la classe descritta, che ha iniziato il percorso in seguito alla visita all’”Oasi” del WWF di Alviano, dove si è potuto osservare l’ecosistema dello stagno, della palude e del lago, oltre all’ambiente del bosco circostante. Una volta compreso il meccanismo del gioco, l’attività può realizzarsi utilizzando le conoscenze, che si vanno parallelamente a costruire in ambito geografico, su animali e piante dei diversi ambienti esaminati.