Impostazione e gestione degli strumenti di

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Impostazione e gestione degli strumenti di
Impostazione e gestione degli
strumenti di collaborazione
Guida dell'utente, Winter ’17
@salesforcedocs
Ultimo aggiornamento: 19/08/2016
La versione inglese di questo documento ha la precedenza sulla versione tradotta.
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come lo sono altri nomi e marchi qui di seguito. Tutti gli altri marchi citati nel presente documento sono di proprietà dei
rispettivi titolari.
SOMMARIO
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1
Salesforce Chatter . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2
Salesforce Files . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 42
Salesforce Files Sync . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 43
Salesforce Files Connect . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 48
Chatter Desktop . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 74
Salesforce CRM Content . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 80
Google Apps . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 106
Altre risorse . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 117
Indice analitico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 119
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Aiutare gli utenti a collaborare tra loro o con le persone al di fuori dell'organizzazione. Per assistenza con le nozioni fondamentali
dell'amministrazione di Salesforce, vedere Impostazione dell'organizzazione.
IN QUESTA SEZIONE:
Salesforce Chatter
Connettere, coinvolgere e motivare gli utenti a collaborare in modo efficiente in tutta l'organizzazione, a prescindere dal loro ruolo
e dalla loro sede.
Salesforce Files
Personalizzare i layout di pagina per includere l'elenco correlato File per consentire agli utenti di visualizzare un elenco dei file associati
a un record.
Salesforce Files Sync
Con Salesforce Files Sync gli utenti possono sincronizzare i file tra i loro dispositivi e Salesforce.
Salesforce Files Connect
Con Files Connect, gli utenti di Salesforce possono accedere a dati esterni provenienti da sistemi come Google Drive, SharePoint o
Box, condividerli ed eseguirvi ricerche.
Chatter Desktop
Controllare l'accesso a Chatter Desktop e installare e configurare la versione gestita di Chatter Desktop.
Salesforce CRM Content
Archiviare, condividere e gestire i file nelle librerie di contenuti.
Google Apps
Abilitare le app Google come Google Docs, Gmail e le app AppExchange correlate a Google personalizzate per l'utilizzo all'interno
di Salesforce.
Altre risorse
Per ulteriori informazioni, leggere le seguenti pagine di suggerimenti.
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Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Salesforce Chatter
Salesforce Chatter
Connettere, coinvolgere e motivare gli utenti a collaborare in modo efficiente in tutta l'organizzazione,
a prescindere dal loro ruolo e dalla loro sede.
EDIZIONI
Salesforce Chatter consente agli utenti di collaborare alle opportunità di vendita, ai casi di assistenza,
alle campagne e ai progetti mediante applicazioni incorporate e azioni personalizzate. Chatter è
già abilitato per tutti gli utenti per impostazione predefinita nelle organizzazioni Salesforce create
dopo il 22 giugno 2010. Tuttavia, se si desidera che solo alcune aree dell'organizzazione utilizzino
Chatter, è possibile effettuare l'implementazione di Chatter basata sui profili. Con un'implementazione
basata sui profili, solo gli utenti ai quali è stato assegnato il profilo utente o l'insieme di autorizzazioni
richiesto hanno accesso a Chatter. L'implementazione di Chatter basata sui profili è utile per le
grandi imprese e per le società o gli enti governativi con vincoli normativi, in quanto consente loro
di pianificare un'implementazione controllata e di distribuire Chatter reparto per reparto.
Disponibile nelle versioni:
Salesforce Classic
Si consiglia di implementare Chatter per tutti gli utenti dell'organizzazione, a meno che la società
non desideri che non tutti gli utenti dispongano dell'accesso completo a Chatter. Chatter è sicuro
e opera rispettando tutte le impostazioni di protezione e le autorizzazioni definite nell'organizzazione
Salesforce.
Disponibile nelle versioni:
Group Edition, Professional
Edition, Enterprise Edition,
Performance Edition,
Unlimited Edition, Contact
Manager Edition e
Developer Edition
AUTORIZZAZIONI
UTENTE
Per abilitare Chatter:
• "Personalizza
applicazione"
IN QUESTA SEZIONE:
Panoramica sull'implementazione di Chatter basata sui profili
L'implementazione di Chatter basata sui profili abilita Chatter per un sottoinsieme di utenti
anziché per tutti gli utenti dell'organizzazione.
Impostazioni Chatter
Chatter è abilitato per impostazione predefinita in Salesforce e nell'applicazione Salesforce1. Configurare le diverse funzionalità di
Chatter e personalizzare l'esperienza in Chatter per gli utenti mediante la pagina Impostazioni Chatter in Imposta.
Azioni e layout publisher
Le azioni aggiungono funzionalità al publisher Chatter e consentono agli utenti di lavorare meglio in Salesforce e in Salesforce1.
Tracciamento feed
Il tracciamento feed consente di tenere traccia delle modifiche apportate a oggetti e campi e di pubblicarle come aggiornamenti
in Chatter. Gli utenti che seguono un record visualizzano gli aggiornamenti dei feed nel proprio feed Chatter.
Impostazioni e immagine aziendale per le email Chatter
Le impostazioni email di Chatter consentono di controllare se gli utenti ricevono le notifiche per email in merito a nuovi post,
commenti e altre modifiche. È anche possibile modificare il formato delle email, ad esempio aggiungendo il logo della propria società
e le informazioni sul mittente.
Azioni e layout dei post Chatter
Le azioni su post e commenti vengono visualizzate nel menu a discesa su un post o su un commento. Gli utenti possono modificare,
inserire nei Preferiti, silenziare ed eliminare post, aggiungere argomenti e creare operazioni a partire dai post.
Layout di gruppo
Il layout di gruppo consente di personalizzare quali campi, pulsanti, azioni ed elenchi vengono visualizzati nei gruppi Chatter. Le
modifiche apportate al layout del gruppo influiscono su tutti i gruppi nell'organizzazione, ma vengono visualizzate soltanto nelle
pagine del gruppo in Salesforce1. Le modifiche apportate al publisher del gruppo si riflettono sia nel sito Salesforce completo che
nell'app Salesforce1.
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Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Panoramica sull'implementazione di Chatter basata sui profili
Argomenti sugli oggetti
Gli argomenti sugli oggetti sono uno dei modi più potenti per sviluppare la collaborazione tra più utenti su temi e problematiche
chiave per la propria società.
Personalizzazione dell'influenza in Chatter
Personalizzare le soglie di attività per i post, i commenti e i Mi piace, in modo da migliorare il calcolo dell'influenza in Chatter.
Linee guida per eliminare i messaggi Chatter degli utenti
Gli amministratori di Salesforce che dispongono dell'autorizzazione "Gestisci messaggi Chatter" possono accedere ai messaggi privati
di tutti gli utenti tramite l'API SOAP. È possibile visualizzare ed eliminare qualsiasi messaggio (ad esempio per motivi di conformità).
Creazione di rapporti su Chatter con il pacchetto di cruscotti digitali
Il pacchetto di cruscotti digitali SalesforceChatter è uno strumento eccezionale. Fornisce diversi cruscotti digitali, più di 100 rapporti
e persino tipi di rapporto personalizzati che possono essere utilizzati per monitorare e gestire l'adozione di Chatter e la relativa
partecipazione nella propria organizzazione.
Licenze utente Chatter
Tutte le licenze Salesforce standard consentono l'accesso gratuito a Chatter a tutti gli utenti dell'organizzazione. Inoltre, Salesforce
offre licenze specifiche per Chatter: Chatter External, Chatter Free e Chatter Only (detta anche Chatter Plus).
Panoramica sull'implementazione di Chatter basata sui profili
L'implementazione di Chatter basata sui profili abilita Chatter per un sottoinsieme di utenti anziché
per tutti gli utenti dell'organizzazione.
EDIZIONI
L'implementazione di Chatter basata sui profili rende disponibile Chatter per una parte
dell'organizzazione, ma non per tutti gli utenti. Dopo aver abilitato l'implementazione di Chatter
basata sui profili per la propria organizzazione, è possibile attivare Chatter per gli utenti che
dispongono del profilo utente o degli insiemi di autorizzazioni richiesti. Tutti gli altri utenti
dell'organizzazione non disporranno dell'accesso a Chatter.
Disponibile nelle versioni:
Salesforce Classic
Esempio: Si supponga di assegnare un profilo o un insieme di autorizzazioni che esclude
l'accesso a Chatter per un sottoinsieme di utenti. Questi utenti continuano ad avere accesso
agli oggetti di Salesforce, ma non visualizzano il feed dei record e non possono inviare post.
Disponibile nelle versioni:
Enterprise Edition,
Performance Edition e
Unlimited Edition
IN QUESTA SEZIONE:
Preparazione all'implementazione di Chatter basata sui profili
Se si sta implementando Chatter solo per un sottoinsieme di utenti, preparare l'organizzazione a controllare l'accesso a Chatter
tramite i profili utente personalizzati e gli insiemi di autorizzazioni.
Controllo dell'accesso a Chatter tramite i profili utente
È possibile modificare i profili utente personalizzati esistenti per concedere o negare l'accesso a Chatter.
Controllo dell'accesso a Chatter tramite gli insiemi di autorizzazioni
È possibile gestire l'accesso a Chatter modificando gli insiemi di autorizzazioni esistenti o creando insiemi nuovi.
Considerazioni sull'implementazione basata sui profili
Nelle organizzazioni che utilizzano l'implementazione di Chatter basata sui profili valgono alcune limitazioni per i profili utenti, gli
insiemi di autorizzazioni e l'interazione tra gli utenti con e senza accesso a Chatter.
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Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Panoramica sull'implementazione di Chatter basata sui profili
Preparazione all'implementazione di Chatter basata sui profili
Se si sta implementando Chatter solo per un sottoinsieme di utenti, preparare l'organizzazione a
controllare l'accesso a Chatter tramite i profili utente personalizzati e gli insiemi di autorizzazioni.
EDIZIONI
Da un punto di vista generale, un'implementazione di Chatter basata sui profili è costituita dalle
seguenti fasi:
Disponibile nelle versioni:
Salesforce Classic
Nota: Prima di iniziare, disabilitare Chatter per l'intera organizzazione (accedere alle
impostazioni di Chatter e deselezionare Abilita).
Disponibile nelle versioni:
Enterprise Edition,
Performance Edition e
Unlimited Edition
1. Salesforce abilita l'implementazione di Chatter basata sui profili per l'organizzazione.
2. Si stabilisce quali utenti dispongono dell'accesso a Chatter.
3. Si rivedono e si modificano i profili utente personalizzati e gli insiemi di autorizzazioni esistenti.
4. Si verifica che l'autorizzazione Abilita Chatter in un profilo utente personalizzato o in un insieme di autorizzazioni abbia l'impostazione
desiderata.
5. Per consentire o impedire l'accesso a Chatter, si assegna il profilo o l'insieme di autorizzazioni associato agli utenti.
6. Si attiva Chatter per l'organizzazione.
Nota: eseguire la fase 6 come fase distinta conclusiva. Se la fase 6 è combinata con un'altra fase o non viene eseguita in un
ordine diverso, si potrebbero ottenere risultati imprevisti e indesiderati.
VEDERE ANCHE:
Panoramica sull'implementazione di Chatter basata sui profili
Controllo dell'accesso a Chatter tramite i profili utente
Controllo dell'accesso a Chatter tramite gli insiemi di autorizzazioni
Controllo dell'accesso a Chatter tramite i profili utente
È possibile modificare i profili utente personalizzati esistenti per concedere o negare l'accesso a
Chatter.
EDIZIONI
Quando Salesforce attiva l'implementazione di Chatter basata sui profili per l'organizzazione,
l'autorizzazione Abilita Chatter viene aggiunta ai profili utente e agli insiemi di autorizzazioni esistenti.
Questa autorizzazione viene abilitata automaticamente per tutti i profili standard. Inoltre, viene
abilitata automaticamente per tutti i profili personalizzati se è già abilitata una delle seguenti
autorizzazioni a livello di utente, sia manualmente che nell'ambito di una licenza:
Disponibile nella versione:
Salesforce Classic
• "Crea e diventa titolare di nuovi gruppi Chatter" (ChatterOwnGroups)
• "Crea e condividi consegne di contenuti per i file Chatter" (ChatterFileLink)
• "Invita clienti in Chatter" (ChatterInviteExternalUsers)
• "Gestisci messaggi Chatter" (ManageChatterMessages)
Disponibile nelle versioni:
Professional Edition,
Enterprise Edition,
Performance Edition,
Unlimited Edition e
Developer Edition
AUTORIZZAZIONI
UTENTE
• "Modera Chatter" (ModerateChatter)
• "Modera feed Chatter" (ModerateNetworkFeeds)
Per abilitare Chatter:
• "Personalizza
applicazione"
• "Utilizza feed caso" (ViewCaseInteraction)
• "Visualizza tutti i dati" (ViewAllData)
Modificare i profili personalizzati esistenti con le autorizzazioni desiderate per controllare l'accesso
a Chatter e creare nuovi profili personalizzati, se necessario.
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Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Panoramica sull'implementazione di Chatter basata sui profili
1. Eseguire l'accesso come amministratore Salesforce.
2. Da Imposta, immettere Profili nella casella Ricerca veloce, quindi selezionare Profili.
3. Per ciascuno dei profili utente personalizzati esistenti:
a. Fare clic su Modifica.
b. Nella sezione Autorizzazioni amministrative, selezionare o deselezionare Abilita Chatter, a seconda se si desidera che gli utenti
con questo profilo dispongano o meno dell'accesso a Chatter.
L'autorizzazione Abilita Chatter è disponibile solo se per la propria organizzazione è abilitata l'implementazione di Chatter basata
sui profili.
c. Salvare le modifiche.
4. Se applicabile, creare nuovi profili utente personalizzati con le autorizzazioni desiderate e assegnarli agli utenti.
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Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Panoramica sull'implementazione di Chatter basata sui profili
Nota: Selezionando l'autorizzazione Abilita Chatter nel profilo utente di una persona non si attiva automaticamente Chatter per
quella persona. Le persone non possono utilizzare Chatter finché per l'organizzazione non viene effettivamente attivato Chatter.
VEDERE ANCHE:
Preparazione all'implementazione di Chatter basata sui profili
Controllo dell'accesso a Chatter tramite gli insiemi di autorizzazioni
Impostazioni Chatter
Considerazioni sull'implementazione basata sui profili
Controllo dell'accesso a Chatter tramite gli insiemi di autorizzazioni
È possibile gestire l'accesso a Chatter modificando gli insiemi di autorizzazioni esistenti o creando
insiemi nuovi.
EDIZIONI
Quando si abilita o disabilita Chatter tramite gli insiemi di autorizzazioni, tenere presente quanto
segue:
Disponibile nella versione:
Salesforce Classic
• Gli insiemi di autorizzazioni permangono sulle impostazioni del profilo dell'utente dopo che si
abilita Chatter. Tutti gli utenti con un insieme di autorizzazioni abilitato per Chatter hanno
accesso a Chatter, anche se Chatter non è abilitato sul loro profilo utente.
Disponibile nelle versioni:
Enterprise Edition,
Performance Edition e
Unlimited Edition
• Gli insiemi di autorizzazioni non permangono sulle impostazioni del profilo dell'utente quando
si disabilita Chatter. Tutti gli utenti con un profilo utente abilitato per Chatter hanno accesso a
Chatter, anche se Chatter è disabilitato sul loro insieme di autorizzazioni. Disabilitare Chatter
sia nel profilo utente che nell'insieme di autorizzazioni della persona per impedirle l'accesso a
Chatter.
Per gli insiemi di autorizzazioni esistenti, verificare che includano le autorizzazioni Chatter corrette
e richieste per il sottoinsieme desiderato di utenti.
AUTORIZZAZIONI
UTENTE
Per abilitare Chatter:
• "Personalizza
applicazione"
1. Passare a Insiemi di autorizzazioni.
2. Per ogni insieme di autorizzazioni a livello di utente esistente:
a. Nella sezione Sistema, fare clic su Autorizzazioni di sistema.
b. Fare clic su Modifica e selezionare Abilita Chatter. Questa autorizzazione è disponibile solo dopo l'abilitazione
dell'implementazione di Chatter basata sui profili.
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Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Panoramica sull'implementazione di Chatter basata sui profili
c. Salvare le modifiche.
3. Se applicabile, creare nuovi insiemi di autorizzazioni con le autorizzazioni desiderate e assegnarli agli utenti. Per impostazione
predefinita, tutte le autorizzazioni in un nuovo insieme di autorizzazioni sono disabilitate. Abilitare le seguenti autorizzazioni di
Chatter nel nuovo insieme di autorizzazioni in modo tale da metterle a disposizione degli utenti.
• "Crea e diventa titolare di nuovi gruppi Chatter" (ChatterOwnGroups)
• "Crea e condividi consegne di contenuti per i file Chatter" (ChatterFileLink)
• "Invita clienti in Chatter" (ChatterInviteExternalUsers)
• "Gestisci messaggi Chatter" (ManageChatterMessages)
• "Modera Chatter" (ModerateChatter)
• "Modera feed Chatter" (ModerateNetworkFeeds)
• "Utilizza feed caso" (ViewCaseInteraction)
• "Visualizza tutti i dati" (ViewAllData)
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Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Panoramica sull'implementazione di Chatter basata sui profili
Nota: Selezionando l'autorizzazione Abilita Chatter nell'insieme di autorizzazioni di una persona non si attiva automaticamente
Chatter per quella persona. Le persone non possono utilizzare Chatter finché per l'organizzazione non viene attivato Chatter.
VEDERE ANCHE:
Preparazione all'implementazione di Chatter basata sui profili
Controllo dell'accesso a Chatter tramite i profili utente
Impostazioni Chatter
Considerazioni sull'implementazione basata sui profili
Considerazioni sull'implementazione basata sui profili
Nelle organizzazioni che utilizzano l'implementazione di Chatter basata sui profili valgono alcune limitazioni per i profili utenti, gli insiemi
di autorizzazioni e l'interazione tra gli utenti con e senza accesso a Chatter.
• L'opzione Abilita Chatter non è disponibile a meno che per l'organizzazione non sia stata abilitata l'implementazione di Chatter
basata sui profili.
• Gli insiemi di autorizzazioni permangono sulle impostazioni del profilo dell'utente dopo che si abilita Chatter. Tutti gli utenti con un
insieme di autorizzazioni abilitato per Chatter hanno accesso a Chatter, anche se Chatter non è abilitato sul loro profilo utente.
• Gli insiemi di autorizzazioni non permangono sulle impostazioni del profilo dell'utente quando si disabilita Chatter. Tutti gli utenti
con un profilo utente abilitato per Chatter hanno accesso a Chatter, anche se Chatter è disabilitato sul loro insieme di autorizzazioni.
Disabilitare Chatter sia nel profilo utente che nell'insieme di autorizzazioni della persona per impedirle l'accesso a Chatter.
• Selezionando l'autorizzazione Abilita Chatter nel profilo utente o nell'insieme di autorizzazioni di una persona non si attiva
automaticamente Chatter per l'organizzazione. Attivare Chatter per la propria organizzazione dopo aver modificato i profili utente
e gli insiemi di autorizzazioni.
• Nei profili utente Salesforce standard, Chatter è abilitato per impostazione predefinita. Non è possibile disabilitare Chatter per questi
profili standard.
• Non deselezionare l'autorizzazione Abilita Chatter su un profilo utente esterno Chatter clonato. In caso contrario, l'utente visualizza
un messaggio di errore e non è in grado di effettuare l'accesso.
• Non deselezionare l'autorizzazione Abilita Chatter su un profilo utente Chatter Free o Moderatore di Chatter clonato. Viene visualizzato
un messaggio di errore e non è possibile salvare il profilo.
• L'abilitazione dell'implementazione di Chatter basata sui profili e di Chatter per un'organizzazione abilita anche un insieme di
autorizzazioni utente Chatter dipendenti. Se Chatter viene disabilitato per l'organizzazione, vengono disabilitate contemporaneamente
anche queste autorizzazioni. Tuttavia, se Chatter viene nuovamente abilitato, queste autorizzazioni non vengono riabilitate
automaticamente e l'amministratore dovrà abilitarle esplicitamente.
• Quando per un'organizzazione è abilitata l'implementazione di Chatter basata sui profili, Chatter è abilitato automaticamente per i
profili standard. Per tutti i profili personalizzati e gli insiemi di autorizzazioni, Chatter viene abilitato automaticamente se è già abilitata
una delle seguenti autorizzazioni a livello di utente, sia manualmente che nell'ambito di una licenza:
– "Crea e diventa titolare di nuovi gruppi Chatter" (ChatterOwnGroups)
– "Crea e condividi link ai file Chatter" (ChatterFileLink)
– "Invita clienti in Chatter" (ChatterInviteExternalUsers)
– "Gestisci messaggi Chatter" (ManageChatterMessages)
– "Modera Chatter" (ModerateChatter)
– "Modera feed Chatter" (ModerateNetworkFeeds)
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Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Impostazioni Chatter
– "Utilizza feed caso" (ViewCaseInteraction)
– "Visualizza tutti i dati" (ViewAllData)
• Nelle organizzazioni in cui è abilitato Work.com, gli utenti che dispongono dell'accesso a Chatter non possono ringraziare gli utenti
che non hanno accesso a Chatter.
• Se l'organizzazione ha già abilitato Chatter e passa all'implementazione di Chatter basata sui profili, abilitare Chatter manualmente
in tutti i profili personalizzati e gli insiemi di autorizzazioni esistenti. In caso contrario, gli utenti a cui sono assegnati questi profili
personalizzati e insiemi di autorizzazioni perdono l'accesso a Chatter.
• Se è abilitata l'implementazione di Chatter basata sui profili, gli utenti che non possono utilizzare Chatter a causa del profilo o delle
autorizzazioni, non possono utilizzare neanche la ricerca globale. Per questi utenti è disponibile la ricerca avanzata.
Impostazioni Chatter
Chatter è abilitato per impostazione predefinita in Salesforce e nell'applicazione Salesforce1.
Configurare le diverse funzionalità di Chatter e personalizzare l'esperienza in Chatter per gli utenti
mediante la pagina Impostazioni Chatter in Imposta.
• Per accedere alla pagina Impostazioni Chatter, immettere Chatter nella casella Ricerca
veloce e selezionare Impostazioni Chatter.
• Per disabilitare Chatter per tutta l'organizzazione, deselezionare Abilita nella sezione
Impostazioni Chatter.
IN QUESTA SEZIONE:
EDIZIONI
Disponibile nelle versioni:
Group Edition, Professional
Edition, Enterprise Edition,
Performance Edition,
Unlimited Edition, Contact
Manager Edition,
Developer Edition e
Database.com Edition
Impostazioni dei gruppi Chatter
Configurare le funzioni dei gruppi come l'archiviazione dei gruppi, i record nei gruppi e i gruppi
non elencati. I gruppi Chatter sono il principale spazio di collaborazione in Chatter, dove le persone condividono informazioni,
aggiornamenti dei post e pongono domande.
Abilitazione delle emoticon nel feed
Le emoticon consentono agli utenti di aggiungere espressioni come una faccetta sorridente ai propri post e commenti digitando
una combinazione di caratteri.
Inviti di clienti
Consente agli utenti di invitare clienti nei gruppi privati che gestiscono o di cui sono titolari. I clienti sono utenti esterni ai domini
email della società. Dispongono di un accesso limitato a Chatter e possono visualizzare solo i gruppi a cui sono invitati e interagire
solo con i membri di tali gruppi.
Inviti a colleghi
Consente agli utenti Salesforce di invitare su Chatter i colleghi sprovvisti di licenze Salesforce. Gli utenti invitati possono accedere a
persone, profili, gruppi e file di Chatter, ma non possono vedere i dati dei record a meno che non dispongano di una licenza Salesforce.
Abilitazione delle azioni nel publisher
Per aggiungere le azioni globali al publisher, è necessario prima abilitare le Azioni nella funzione Publisher in Impostazioni Chatter.
Le azioni aggiungono funzionalità al publisher Chatter e consentono agli utenti di lavorare meglio in Salesforce e in Salesforce1.
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Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Impostazioni Chatter
Panoramica sulla modifica di post e commenti del feed
Con la modifica dei post del feed, gli utenti possono modificare i propri post nel feed. I titolari del record possono anche modificare
qualsiasi post sui record di cui sono titolari, indipendentemente da chi ha creato il post.
VEDERE ANCHE:
Salesforce Chatter
Impostazioni dei gruppi Chatter
Configurare le funzioni dei gruppi come l'archiviazione dei gruppi, i record nei gruppi e i gruppi
non elencati. I gruppi Chatter sono il principale spazio di collaborazione in Chatter, dove le persone
condividono informazioni, aggiornamenti dei post e pongono domande.
IN QUESTA SEZIONE:
Archiviazione dei gruppi Chatter
L'archiviazione dei gruppi è abilitata per impostazione predefinita nell'organizzazione. Se nel
feed di un gruppo non compaiono nuovi post o commenti per 90 giorni consecutivi, il gruppo
viene archiviato automaticamente. Quando è abilitata l'archiviazione dei gruppi, l'attività del
feed nei gruppi viene esaminata ogni settimana.
EDIZIONI
Disponibile nelle versioni:
Salesforce Classic
Disponibile nelle versioni:
Group Edition, Professional
Edition, Enterprise Edition,
Performance Edition,
Unlimited Edition, Contact
Manager Edition e
Developer Edition
Abilitazione di record nei gruppi Chatter
I record sono ammessi nei gruppi per impostazione predefinita. Personalizzare il publisher del
gruppo includendo l'azione Aggiungi record in modo che gli utenti possano aggiungere record ai gruppi.
Abilitazione di gruppi Chatter non elencati
Abilitare i gruppi non elencati per la propria organizzazione in modo da consentire agli utenti di collaborare con maggior riservatezza
in Chatter.
Limitazioni dei gruppi non elencati
Tenere presenti le limitazioni dei gruppi non elencati prima di deciderne l'abilitazione nella propria organizzazione.
Archiviazione dei gruppi Chatter
L'archiviazione dei gruppi è abilitata per impostazione predefinita nell'organizzazione. Se nel feed
di un gruppo non compaiono nuovi post o commenti per 90 giorni consecutivi, il gruppo viene
archiviato automaticamente. Quando è abilitata l'archiviazione dei gruppi, l'attività del feed nei
gruppi viene esaminata ogni settimana.
La menzione di un gruppo non conta come attività del feed e non ritarda l'archiviazione del gruppo.
I gruppi archiviati vengono conteggiati nei limiti dei gruppi dell'organizzazione (30.000), ma non
nei limiti sull'appartenenza ai gruppi di un utente (300).
Nella pagina delle impostazioni del gruppo vi sono altre impostazioni di archiviazione dei gruppi.
Queste consentono ai titolari e responsabili dei gruppi di archiviare, attivare o modificare le
impostazioni di archiviazione automatica. Per modificare le impostazioni di archiviazione per più
gruppi simultaneamente, utilizzare l'API di Salesforce.
Se l'organizzazione non intende utilizzare l'archiviazione dei gruppi, disabilitare la funzione in
Imposta. Immettere Chatter nella casella Ricerca veloce, selezionare Impostazioni
Chatter e deselezionare Consenti l'archiviazione del gruppo nella sezione Gruppi.
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EDIZIONI
Disponibile in: Salesforce
Classic e Lightning
Experience
Disponibile nelle versioni:
Group Edition, Professional
Edition, Enterprise Edition,
Performance Edition,
Unlimited Edition, Contact
Manager Edition e
Developer Edition
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Impostazioni Chatter
Nota: per consentire ai titolari e ai responsabili dei gruppi di archiviare, attivare o disabilitare l'archiviazione automatica nelle
applicazioni Salesforce1 e in Lightning Experience, personalizzare il layout del gruppo e aggiungere i campi necessari.
VEDERE ANCHE:
Layout di gruppo
Abilitazione di record nei gruppi Chatter
I record sono ammessi nei gruppi per impostazione predefinita. Personalizzare il publisher del
gruppo includendo l'azione Aggiungi record in modo che gli utenti possano aggiungere record ai
gruppi.
L'azione Aggiungi record nel publisher del gruppo consente agli utenti di aggiungere ai gruppi
record account, referente, lead, opportunità, contratto, campagna, caso e oggetto personalizzato.
L'azione Aggiungi record non è disponibile per impostazione predefinita; è necessario configurare
il publisher del gruppo per includerla.
Tour dimostrativo: Consentire agli utenti di aggiungere record ai gruppi Chatter
Si consiglia di personalizzare anche i layout degli oggetti per includere l'elenco correlato Gruppi
nelle pagine dei dettagli del record. Personalizzare il layout di tutti gli oggetti standard e personalizzati
dell'organizzazione che supportano le relazioni gruppo-record. L'elenco correlato Gruppi consente
agli utenti di visualizzare l'elenco dei gruppi che sono associati al record.
EDIZIONI
Disponibile in: Salesforce
Classic e Lightning
Experience
Disponibile nelle versioni:
Group Edition, Professional
Edition, Enterprise Edition,
Performance Edition,
Unlimited Edition, Contact
Manager Edition e
Developer Edition
Tour dimostrativo: Aggiunta dell'elenco correlato Gruppi ai record
Per impedire agli utenti di aggiungere record ai gruppi, da Imposta immettere Chatter nella casella Ricerca veloce, quindi
selezionare Impostazioni Chatter e deselezionare Consenti record nei gruppi nella sezione Gruppi. Disabilitando questa
funzione si nascondono l'elenco Record del gruppo dalla pagina dei dettagli del gruppo e l'azione Aggiungi record dal publisher del
gruppo.
VEDERE ANCHE:
Personalizzazione del layout e del publisher gruppi Chatter
11
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Impostazioni Chatter
Abilitazione di gruppi Chatter non elencati
Abilitare i gruppi non elencati per la propria organizzazione in modo da consentire agli utenti di
collaborare con maggior riservatezza in Chatter.
EDIZIONI
I gruppi non elencati offrono un livello di privacy maggiore rispetto ai gruppi privati. Solo i membri
dei gruppi e gli utenti con l'autorizzazione "Gestisci gruppi non elencati" possono accedere ai gruppi
non elencati nelle visualizzazioni elenco, nei feed e nei risultati delle ricerche. Per impostazione
predefinita, i gruppi non elencati non sono abilitati per l'organizzazione. Prima di abilitare questa
funzione nella propria organizzazione, consultare le limitazioni dei gruppi non elencati.
Disponibile in: Salesforce
Classic e Lightning
Experience
1. Da Imposta, immettere Chatter nella casella Ricerca veloce, quindi selezionare
Impostazioni Chatter.
2. Fare clic su Modifica.
3. Selezionare Abilita gruppi non elencati.
Viene visualizzato un messaggio contenente informazioni importanti sull'abilitazione dei gruppi
non elencati nell'organizzazione.
4. Nel messaggio evidenziato, selezionare la casella di controllo accanto a Desidero abilitare i
gruppi non elencati e sono consapevole che può essere necessario aggiornare Apex
code/il codice Visualforce nella mia organizzazione.
5. Fare clic su Salva.
Disponibile nelle versioni:
Group Edition, Professional
Edition, Enterprise Edition,
Performance Edition,
Unlimited Edition, Contact
Manager Edition e
Developer Edition
AUTORIZZAZIONI
UTENTE
Per abilitare le autorizzazioni
per i profili:
• "Personalizza
applicazione"
Qualsiasi utente può creare un gruppo non elencato. A differenza dei gruppi privati, gli utenti che
dispongono dell'autorizzazione "Visualizza tutti i dati" o "Modifica tutti i dati" non possono visualizzare
o aggiornare i gruppi non elencati a meno che non ne siano membri. Per consentire ai non membri
di visualizzare e modificare i gruppi non elencati, assegnare loro l'autorizzazione "Gestisci gruppi non elencati" tramite il loro profilo o
un insieme di autorizzazioni.
VEDERE ANCHE:
Limitazioni dei gruppi non elencati
Limitazioni dei gruppi non elencati
Tenere presenti le limitazioni dei gruppi non elencati prima di deciderne l'abilitazione nella propria
organizzazione.
EDIZIONI
Per gli amministratori
Disponibile in: Salesforce
Classic e Lightning
Experience
• Solo gli utenti con l'autorizzazione "Gestisci gruppi non elencati" possono accedere o modificare
i gruppi non elencati e i relativi file e contenuti dei feed senza appartenere al gruppo.
• Gli utenti che dispongono dell'autorizzazione "Modifica tutti i dati" non possono eliminare i
contenuti dei feed dai gruppi non elencati, a meno che siano membri dei gruppi.
• Gli utenti che dispongono dell'autorizzazione "Esportazione dati" possono esportare tutti i dati
Chatter e visualizzare i post e i commenti esportati da qualsiasi gruppo, anche se non dispongono
dell'autorizzazione "Gestisci gruppi non elencati".
• Non è possibile concedere l'autorizzazione "Gestisci gruppi non elencati" agli utenti con i profili
Utente esterno Chatter, Utente del portale a volume elevato o Utente Portale Clienti a volume
elevato.
12
Disponibile nelle versioni:
Group Edition, Enterprise
Edition, Professional
Edition, Performance
Edition, Unlimited Edition,
Contact Manager Edition e
Developer Edition
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Impostazioni Chatter
• I gruppi non elencati vengono conteggiati nei limiti dei gruppi di un utente, ma non vengono visualizzati nell'elenco Gruppi sulla
pagina del profilo di un utente a meno che la persona che sta visualizzando l'elenco non sia un membro di questi gruppi o disponga
dell'autorizzazione alla gestione dei gruppi non elencati. Quando i gruppi non elencati sono nascosti, il conteggio visualizzato accanto
all'elenco Gruppi potrebbe non essere preciso, a seconda delle autorizzazioni di cui dispone la persona che sta visualizzando l'elenco.
Per gli sviluppatori
L'Apex code viene eseguito in modalità di sistema, il che significa che le autorizzazioni dell'utente corrente non vengono prese in
considerazione. Questo limite influisce sulle pagine che vengono scritte in Apex.
• Le pagine Visualforce che visualizzano i gruppi potrebbero rendere visibili gruppi non elencati agli utenti che non ne sono membri.
• Poiché la modalità di sistema non tiene conto delle autorizzazioni dell'utente, tutti gli utenti che accedono a una pagina Visualforce
che visualizza un gruppo non elencato possono agire in qualità di titolare di quel gruppo.
• Le applicazioni AppExchange scritte in Apex e che accedono a tutti i gruppi renderanno visibili i gruppi non elencati agli utenti che
non ne sono membri.
Per limitare e gestire l'accesso ai gruppi non elencati nell'organizzazione:
• Escludere esplicitamente con i filtri i gruppi non elencati dalle query SOQL in tutto l'Apex code.
• Utilizzare gli insiemi di autorizzazioni, le autorizzazioni a livello di profilo e i controlli di condivisione nel codice per limitare ulteriormente
l'accesso ai gruppi non elencati.
• Utilizzare i trigger Apex nell'oggetto CollaborationGroup per monitorare e gestire la creazione dei gruppi non elencati. Da Imposta,
immettere Trigger di gruppo nella casella Ricerca veloce, quindi selezionare Trigger di gruppo per aggiungere
i trigger.
VEDERE ANCHE:
Abilitazione di gruppi Chatter non elencati
13
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Impostazioni Chatter
Abilitazione delle emoticon nel feed
Le emoticon consentono agli utenti di aggiungere espressioni come una faccetta sorridente ai
propri post e commenti digitando una combinazione di caratteri.
EDIZIONI
Le emoticon non sono supportate in Salesforce1.
Disponibile in: Salesforce
Classic e Lightning
Experience
1. Da Imposta, immettere Impostazioni Chatter nella casella Ricerca veloce,
quindi selezionare Impostazioni Chatter.
2. Nella sezione Emoticon nel feed, selezionare Consenti emoticon.
Salesforce supporta queste combinazioni di caratteri nei post e nei commenti.
Combinazioni di caratteri
• :)
Emoticon
(sorridente)
• :-)
• :P
(con la lingua fuori)
• :-P
• :p
(corrucciato)
• :-(
• >:(
(arrabbiato)
• >:-(
• :((
AUTORIZZAZIONI
UTENTE
Per abilitare le emoticon:
• "Personalizza
applicazione"
• :-p
• :(
Disponibile nelle versioni:
Group Edition, Professional
Edition, Enterprise Edition,
Performance Edition,
Unlimited Edition, Contact
Manager Edition,
Database.com Edition e
Developer Edition
(in lacrime)
• :'(
• :'-(
14
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Impostazioni Chatter
Inviti di clienti
Consente agli utenti di invitare clienti nei gruppi privati che gestiscono o di cui sono titolari. I clienti
sono utenti esterni ai domini email della società. Dispongono di un accesso limitato a Chatter e
possono visualizzare solo i gruppi a cui sono invitati e interagire solo con i membri di tali gruppi.
Gli inviti di clienti non supportano i domini personalizzati creati utilizzando Impostazioni dominio,
Single Sign-On e restrizioni IP. Per consentire l'abilitazione di queste funzioni per gli inviti di clienti,
si consiglia di adottare uno dei seguenti approcci:
• Personalizzare la pagina di Single Sign-On per l'organizzazione con un link aggiuntivo che
reindirizza gli utenti a https://yourDomain.my.salesforce.com/.
• Abilitare il Single Sign-On per i propri clienti.
Gli inviti di clienti sono abilitati per impostazione predefinita. Per disabilitare gli inviti di clienti, da
Imposta immettere Chatter nella casella Ricerca veloce, selezionare Impostazioni
Chatter e deselezionare Consenti l'invito di clienti nella sezione Impostazioni
Chatter. La disabilitazione di questa funzionalità non determina l'eliminazione dei clienti esistenti
o dei gruppi che già consentono la partecipazione dei clienti.
VEDERE ANCHE:
EDIZIONI
Disponibile nelle versioni:
Group Edition, Professional
Edition, Enterprise Edition,
Performance Edition,
Unlimited Edition, Contact
Manager Edition,
Developer Edition e
Database.com Edition
Salesforce CRM,
Approvazioni, notifiche
tramite email Chatter, Inviti
Chatter e inviti di clienti non
sono disponibili nella
versione Database.com
Edition.
Inviti a colleghi
È possibile connettere più organizzazioni Salesforce con Chatter?
Inviti a colleghi
Consente agli utenti Salesforce di invitare su Chatter i colleghi sprovvisti di licenze Salesforce. Gli
utenti invitati possono accedere a persone, profili, gruppi e file di Chatter, ma non possono vedere
i dati dei record a meno che non dispongano di una licenza Salesforce.
Gli inviti ai colleghi sono automaticamente abilitati per le nuove organizzazioni Salesforce. Il dominio
di email del primo utente Salesforce aggiunto all'organizzazione viene utilizzato come dominio
dell'azienda nel campo Domini di email della società. Gli inviti non sono attivati se il dominio
dell'utente è un provider di email pubblico gratuito, come yahoo.com o gmail.com.
È possibile aggiungere fino a 200 domini. Immettere i domini utilizzati negli indirizzi email della
propria società. Si consiglia di non immettere domini di email pubblici quali hotmail.com, yahoo.com
o gmail.com. Se invitato, chiunque abbia un indirizzo email in questi domini può entrare e vedere
profili e feed degli utenti e gruppi di Chatter.
Per disabilitare gli inviti ai colleghi, da Imposta immettere Chatter nella casella Ricerca
veloce, selezionare Impostazioni Chatter e deselezionare Consenti l'invito
di colleghi nella sezione Inviti a colleghi. Se si deseleziona questa funzione, gli utenti non
possono accettare gli inviti in sospeso. Analogamente, se si rimuove un dominio di email, gli utenti
non potranno accettare gli inviti in sospeso da quel dominio.
VEDERE ANCHE:
Inviti di clienti
15
EDIZIONI
Disponibile nelle versioni:
Group Edition, Professional
Edition, Enterprise Edition,
Performance Edition,
Unlimited Edition, Contact
Manager Edition,
Developer Edition e
Database.com Edition
Salesforce CRM,
Approvazioni, notifiche
tramite email Chatter, Inviti
Chatter e inviti di clienti non
sono disponibili nella
versione Database.com
Edition.
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Impostazioni Chatter
Abilitazione delle azioni nel publisher
Per aggiungere le azioni globali al publisher, è necessario prima abilitare le Azioni nella funzione
Publisher in Impostazioni Chatter. Le azioni aggiungono funzionalità al publisher Chatter e
consentono agli utenti di lavorare meglio in Salesforce e in Salesforce1.
1. Da Imposta, immettere Impostazioni Chatter nella casella Ricerca veloce,
quindi selezionare Impostazioni Chatter.
2. Fare clic su Modifica.
3. Nella sezione Azioni nel publisher, selezionare Abilita le azioni nel publisher.
4. Salvare le modifiche.
EDIZIONI
Disponibile nelle versioni:
Contact Manager Edition,
Group Edition, Professional
Edition, Enterprise Edition,
Performance Edition,
Unlimited Edition e
Developer Edition
AUTORIZZAZIONI
UTENTE
VEDERE ANCHE:
Azioni e layout publisher
Panoramica sulla modifica di post e commenti del feed
Per abilitare le azioni:
• "Personalizza
applicazione"
Con la modifica dei post del feed, gli utenti possono modificare i propri post nel feed. I titolari del
record possono anche modificare qualsiasi post sui record di cui sono titolari, indipendentemente
da chi ha creato il post.
La funzionalità di modifica dei post nel feed è controllata da un'opzione di Impostazioni Chatter e da due autorizzazioni utente.
L'opzione Consenti agli utenti di modificare post e commenti nelle Impostazioni Chatter abilita o disabilita
la funzione Modifica post del feed per la propria organizzazione. Nelle organizzazioni esistenti e in quelle nuove, questa opzione è abilitata
per impostazione predefinita. Tutti gli utenti ai quali è assegnato un profilo standard possono modificare immediatamente i propri post
e commenti, tranne gli utenti Chatter Free, Chatter External e del Portale Clienti. Per gli utenti ai quali sono assegnati profili personalizzati,
gli amministratori devono specificamente abilitare le autorizzazioni nei profili personalizzati o negli insiemi di autorizzazioni degli utenti.
L'autorizzazione "Modifica i miei stessi post" consente agli utenti di modificare i propri post. Questa autorizzazione è disponibile e abilitata
automaticamente sui profili standard, tranne che sui profili degli utenti Chatter External, Chatter Free e del Portale Clienti. Per consentire
agli utenti Chatter External, Chatter Free e del Portale Clienti di modificare i propri post, clonare i profili e abilitare l'autorizzazione "Modifica
i miei stessi post" nei profili clonati. Assegnare i profili clonati agli utenti.
L'autorizzazione "Modifica i post sui record di cui sono titolare" consente agli utenti di modificare i post e i commenti sui record di cui
sono titolari, inclusi i post e i commenti di altre persone. Ad esempio, un titolare o responsabile di un gruppo può modificare tutti i post
nel feed del gruppo. Un responsabile di un tipo di record specifico può modificare tutti i post nel record. Questa autorizzazione è
disponibile su tutti i profili standard e personalizzati, ma è disabilitata per impostazione predefinita.
La seguente tabella riepiloga le autorizzazioni e le rispettive impostazioni predefinite.
Autorizzazione utente
Descrizione
Disponibile in
Impostazione predefinita
Modifica i miei stessi post
Consente agli utenti di
modificare i propri post
Profili standard, eccetto
Abilitati in tutte le
organizzazioni nuove ed
esistenti
• Utente esterno Chatter
• Utente Chatter Free
• Utente del Portale Clienti a volume
elevato
• Profilo utente comunità partner
16
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Autorizzazione utente
Modifica i post sui record di
cui sono titolare
Descrizione
Impostazioni Chatter
Disponibile in
Impostazione predefinita
Profili personalizzati
Disabilitati in tutte le
organizzazioni nuove ed
esistenti
Consente ai titolari dei
Profili personalizzati
record di modificare i propri
post e i post di altri utenti su
gruppi e pagine dei dettagli
del record.
Disabilitati in tutte le
organizzazioni nuove ed
esistenti. Tuttavia, i moderatori
Chatter, i moderatori delle
comunità e gli utenti con
l'autorizzazione "Modifica tutti
i dati" possono sempre
modificare tutti i post e i
commenti.
L'opzione Consenti agli utenti di modificare post e commenti nelle Impostazioni Chatter è abilitata per
impostazione predefinita. Per gli utenti in possesso delle necessarie autorizzazioni, l'opzione Modifica è disponibile dal menu a discesa
su post, commenti, domande e risposte. Si apre in una finestra di modifica separata, dove gli utenti possono modificare il testo.
Dopo che gli utenti hanno salvato la versione modificata del post, esso visualizza un'indicazione oraria Modificato per indicare che il post
originale è stato modificato.
Se gli utenti modificano un post o un commento e menzionano nuove persone o gruppi, tali persone e gruppi ricevono notifiche tramite
email. Le persone e i gruppi menzionati nel post o nel commento originale non ricevono una nuova notifica tramite email. Le notifiche
tramite email per i post o i commenti modificati visualizzano l'indicazione oraria Modificato.
Per gli utenti delle comunità, la modifica dei post del feed è disponibile solo se la comunità è stata creata utilizzando Schede Salesforce
+ Visualforce o il modello Servizio clienti (Napili). L'opzione Modifica non è disponibile sui post generati dal sistema come gli aggiornamenti
dei record tracciati del feed.
17
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Impostazioni Chatter
IN QUESTA SEZIONE:
Abilitazione della modifica dei post del feed nei profili utente o negli insiemi di autorizzazioni
Per impostazione predefinita, la modifica dei post del feed è disabilitata su tutti i profili personalizzati. Per rendere disponibile agli
utenti questa funzionalità è possibile modificare i profili utente o assegnare le autorizzazioni agli utenti tramite un insieme di
autorizzazioni.
Disabilitazione della modifica dei post del feed per tutti gli utenti
Per impostazione predefinita, tutti gli utenti ai quali è assegnato un profilo con autorizzazioni di modifica dei post del feed possono
modificare i loro post e commenti. Se necessario, è possibile disabilitare la modifica dei post del feed per tutti gli utenti
dell'organizzazione, indipendentemente dal profilo utente loro assegnato.
Abilitazione della modifica dei post del feed nei profili utente o negli insiemi di autorizzazioni
Per impostazione predefinita, la modifica dei post del feed è disabilitata su tutti i profili personalizzati.
Per rendere disponibile agli utenti questa funzionalità è possibile modificare i profili utente o
assegnare le autorizzazioni agli utenti tramite un insieme di autorizzazioni.
AUTORIZZAZIONI
UTENTE
Per abilitare le autorizzazioni in un insieme di autorizzazioni, procedere nel modo seguente.
Per creare profili
personalizzati
• "Gestisci profili e insiemi
di autorizzazioni"
1. Da Imposta, immettere Insiemi di autorizzazioni nella casella Ricerca
veloce, quindi selezionare Insiemi di autorizzazioni.
2. Fare clic su un insieme di autorizzazioni esistente o crearne uno nuovo.
3. Nella sezione Autorizzazioni di sistema, fare clic su Modifica.
4. Selezionare le autorizzazioni di modifica dei post del feed che si desidera abilitare.
Per assegnare gli insiemi di
autorizzazioni
• "Assegna insiemi di
autorizzazioni"
• Selezionare Modifica i miei stessi post per consentire agli utenti ai quali
è assegnato questo profilo personalizzato di modificare i propri post e commenti.
• Selezionare Modifica i post sui record di cui sono titolare per consentire agli utenti ai quali è
assegnato questo profilo di modificare i post e i commenti sui record di cui sono titolari, inclusi i post e i commenti effettuati da
altri utenti.
5. Fare clic su Salva.
6. Assegnare l'insieme di autorizzazioni agli utenti che necessitano delle autorizzazioni.
Esempio:
Tour dimostrativo: assegna un insieme di autorizzazioni
Disabilitazione della modifica dei post del feed per tutti gli utenti
Per impostazione predefinita, tutti gli utenti ai quali è assegnato un profilo con autorizzazioni di
modifica dei post del feed possono modificare i loro post e commenti. Se necessario, è possibile
disabilitare la modifica dei post del feed per tutti gli utenti dell'organizzazione, indipendentemente
dal profilo utente loro assegnato.
1. Da Imposta, immettere Impostazioni Chatter nella casella Ricerca veloce,
quindi selezionare Impostazioni Chatter.
2. Fare clic su Modifica.
3. Nella sezione Modifica di post e commenti, deselezionare Consenti agli utenti di
modificare post e commenti.
18
AUTORIZZAZIONI
UTENTE
Per abilitare o disabilitare le
funzioni in Impostazioni
Chatter:
• "Personalizza
applicazione"
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Azioni e layout publisher
4. Fare clic su Salva.
La funzione di modifica dei post del feed è disabilitata per l'intera organizzazione. Gli utenti non possono più modificare post e commenti.
Azioni e layout publisher
Le azioni aggiungono funzionalità al publisher Chatter e consentono agli utenti di lavorare meglio
in Salesforce e in Salesforce1.
EDIZIONI
Le azioni si riferiscono alla produttività. Le azioni consentono agli utenti di eseguire operazioni con
un minor numero di clic, con meno campi e quindi risparmiando tempo. Le azioni sono
particolarmente utili in Salesforce1, poiché permettono di creare e modificare facilmente i record
con un'interfaccia semplice e ottimizzata per i dispositivi mobili. Per impostazione predefinita, il
publisher Chatter include le azioni standard Post, File, Link, Sondaggio e Domanda.
Disponibile nelle versioni:
Group Edition, Professional
Edition, Enterprise Edition,
Performance Edition,
Unlimited Edition, Contact
Manager Edition,
Developer Edition e
Database.com Edition
In Salesforce1, le azioni vengono visualizzate nella barra delle azioni, nel menu Azione associato e come azioni degli elementi in elenco.
19
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Azioni e layout publisher
Sono disponibili diverse categorie di azioni, ad esempio le azioni standard, le azioni non standard, le azioni predefinite, le azioni intelligenti
dispositivo mobile, le azioni personalizzate e le azioni di produttività.
• Azioni standard Le azioni standard sono azioni che vengono incluse automaticamente nel publisher quando Chatter è abilitato,
ad esempio Post, File, Link e Sondaggio. È possibile personalizzare l'ordine nel quale queste azioni vengono visualizzate nel publisher,
ma non è possibile modificarne le proprietà.
• Azioni non standard Le azioni non standard sono le azioni che l'utente crea e personalizza da sé.
• Azioni predefinite Le azioni predefinite sono azioni predeterminate fornite da Salesforce. Aggiungerle al layout publisher per
renderle disponibili ai propri utenti.
• Azioni intelligenti dispositivo mobile Le azioni intelligenti dispositivo mobile sono una serie di azioni preconfigurate, proprio
come le azioni predefinite. In Salesforce1, le azioni intelligenti dispositivo mobile consentono agli utenti di creare i record direttamente
nel feed.
• Azioni personalizzate Le azioni personalizzate sono pagine Visualforce o app area di disegno con funzionalità definite dall'utente.
Ad esempio, è possibile creare un'azione personalizzata per consentire agli utenti di scrivere commenti contenenti più di 5000
caratteri.
• Azioni di produttività Le azioni di produttività sono predeterminate da Salesforce e sono collegate a oggetti account, referente,
evento, lead, utente e profilo utente. Le azioni di produttività non possono essere modificate o eliminate.
Per personalizzare il publisher con un maggior numero di azioni o per modificare l'ordine delle azioni, abilitare prima le azioni nel publisher
dalla pagina Impostazioni Chatter in Imposta.
20
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Azioni e layout publisher
IN QUESTA SEZIONE:
Creazione di layout publisher globali
I layout publisher globali determinano le azioni globali che appaiono nelle varie interfacce di Salesforce. In Salesforce Classic, questi
layout personalizzano le azioni nei publisher Chatter sulle pagine globali (ad esempio la Pagina iniziale) e sulla pagina Chatter.
Lightning Experience utilizza questi layout per compilare il menu Azioni globali con le azioni Registra una chiamata e Crea un record
che puntano agli oggetti Eventi, Note e Operazioni. In Salesforce1, invece, questi layout determinano le azioni che compaiono nella
barra delle azioni sulle pagine Feed e Persone. I layout publisher globali possono includere solo le azioni globali.
Aggiunta di azioni ai layout publisher globali
Le azioni che si aggiungono ai layout publisher globali vengono visualizzate in pagine quali la Pagina iniziale e le pagine Chatter,
mentre la barra delle azioni e il menu azioni appaiono nelle pagine Feed e Persone in Salesforce1.
Creazione di layout publisher globali
I layout publisher globali determinano le azioni globali che appaiono nelle varie interfacce di
Salesforce. In Salesforce Classic, questi layout personalizzano le azioni nei publisher Chatter sulle
pagine globali (ad esempio la Pagina iniziale) e sulla pagina Chatter. Lightning Experience utilizza
questi layout per compilare il menu Azioni globali con le azioni Registra una chiamata e Crea un
record che puntano agli oggetti Eventi, Note e Operazioni. In Salesforce1, invece, questi layout
determinano le azioni che compaiono nella barra delle azioni sulle pagine Feed e Persone. I layout
publisher globali possono includere solo le azioni globali.
1. Da Imposta, immettere Layout publisher nella casella Ricerca veloce, quindi
selezionare Layout publisher.
2. Per creare un nuovo layout publisher globale, fare clic su Nuovo.
3. Per clonare un layout publisher, selezionarne uno dall'elenco a discesa Layout publisher globali
esistenti.
EDIZIONI
Disponibile in: Salesforce
Classic e Lightning
Experience
Disponibile nelle versioni:
Enterprise Edition,
Performance Edition,
Unlimited Edition,
Database.com Edition e
Developer Edition.
AUTORIZZAZIONI
UTENTE
4. Immettere un nome per il nuovo layout publisher globale.
5. Fare clic su Salva.
Per creare delle azioni:
• "Personalizza
applicazione"
Per personalizzare i layout
di azione e di pagina:
• "Personalizza
applicazione"
Per visualizzare i layout di
pagina:
• "Visualizza
impostazione"
21
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Azioni e layout publisher
Aggiunta di azioni ai layout publisher globali
Le azioni che si aggiungono ai layout publisher globali vengono visualizzate in pagine quali la
Pagina iniziale e le pagine Chatter, mentre la barra delle azioni e il menu azioni appaiono nelle
pagine Feed e Persone in Salesforce1.
Ordinare le azioni in modo che quelle utilizzate di frequente siano visualizzate all'inizio dell'elenco.
Tutte le altre azioni sono visualizzate nel menu a discesa del publisher.
Tour dimostrativo: Personalizzazione di layout publisher globali
È possibile aggiungere le azioni a due sezioni di un layout di pagina:
Azioni nel publisher Salesforce Classic
Questa sezione può contenere soltanto le azioni della categoria Azioni nella tavolozza. Le azioni
in questa sezione vengono visualizzate nel publisher Chatter in Salesforce Classic.
Azioni di Salesforce1 e Lightning Experience
Questa sezione può contenere soltanto le azioni della categoria Azioni Salesforce1 & Lightning
nella tavolozza. Nei layout di pagina degli oggetti, la categoria Azioni Salesforce1 e Lightning
contiene tutti i tipi di azioni disponibili per l'oggetto, incluse le azioni, le azioni di produttività,
le azioni dei componenti Lightning e i pulsanti standard e personalizzati. Le azioni in questa
sezione vengono visualizzate nella barra delle azioni e nel menu Azione in Salesforce1 e in
diverse aree di Lightning Experience.
1. Da Imposta, immettere Layout publisher nella casella Ricerca veloce, quindi
selezionare Layout publisher.
2. Per aggiungere o rimuovere le azioni, trascinarle verso la tavolozza o dalla tavolozza. Per riordinare
le azioni, selezionare un'azione e trascinarla in una nuova posizione.
Nella sezione Azioni nel publisher Salesforce Classic, le prime tre azioni sulla sinistra sono
visualizzate nel publisher di Chatter. Tutte le altre azioni sono visualizzate nel menu a discesa
Altro.
EDIZIONI
Disponibile in: Salesforce
Classic e Lightning
Experience
Disponibile nelle versioni:
Group Edition, Professional
Edition, Enterprise Edition,
Performance Edition,
Unlimited Edition, Contact
Manager Edition,
Database.com Edition e
Developer Edition
AUTORIZZAZIONI
UTENTE
Per creare delle azioni:
• "Personalizza
applicazione"
Per personalizzare i layout
di azione e di pagina:
• "Personalizza
applicazione"
Per visualizzare i layout di
pagina:
• "Visualizza
impostazione"
3. Al termine dell'operazione, fare clic su Salva o su Salvataggio rapido per salvare le modifiche
e continuare a lavorare sul layout.
Se ci si sposta senza averle salvate, le modifiche andranno perse.
Esempio: Aggiungere al publisher l'azione Nuovo account, in modo che gli utenti possano creare un account direttamente dal
publisher. Trascinare semplicemente l’azione Nuovo account nella sezione Azioni nel publisher e salvare le modifiche.
22
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Azioni e layout publisher
Accedere alla scheda Chatter. A questo punto, l'azione Nuovo account è visualizzata nel publisher.
23
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Tracciamento feed
Tracciamento feed
Il tracciamento feed consente di tenere traccia delle modifiche apportate a oggetti e campi e di
pubblicarle come aggiornamenti in Chatter. Gli utenti che seguono un record visualizzano gli
aggiornamenti dei feed nel proprio feed Chatter.
Il tracciamento dei feed è disponibile per gli oggetti e i campi. È possibile configurare il tracciamento
feed per utenti, gruppi Chatter, argomenti, oggetti personalizzati, oggetti esterni e per i seguenti
oggetti standard: account, tipi di articoli, asset, campagne, casi, referenti, contratti, cruscotti digitali,
eventi, lead, opportunità, prodotti, rapporti, soluzioni e operazioni.
Le regole di condivisione e la protezione a livello di campo determinano la visibilità delle modifiche
ai record nei feed Chatter. Per visualizzare le modifiche a un record nei loro feed, gli utenti devono
avere accesso al record.
Questi oggetti e campi sono tracciati per impostazione predefinita:
• Account: Nome account, Titolare account
• Caso: Titolare caso, Priorità, Stato
• Gruppo Chatter: Consenti clienti, Descrizione, Accesso al gruppo,
Corpo informazioni, Titolo informazioni, Nome, Nome titolare
• Referente: Nome account, Titolare referente, Nome
• Lead: Titolare lead, Stato lead, Nome
• Opportunità: Ammontare, Data chiusura, Nome opportunità, Titolare
opportunità, Fase
• Argomento: Descrizione
• Utente: Chi sono, Indirizzo, Email, Responsabile, Telefono, Qualifica
Gli aggiornamenti dei feed di cui si esegue il tracciamento che risalgono a più di 45 giorni fa e che
non contengono preferenze o commenti vengono eliminati automaticamente. Gli aggiornamenti
dei feed tracciati non vengono più visualizzati nel feed. Tuttavia, se per un campo tracciato è abilitato
il controllo, è comunque disponibile la cronologia di controllo del campo tracciato.
IN QUESTA SEZIONE:
Personalizzazione del tracciamento dei feed Chatter
Abilitare il tracciamento dei feed per oggetti e record in modo che gli utenti visualizzino gli
aggiornamenti per gli oggetti e i record che seguono nei loro feed Chatter. Molti oggetti e
campi vengono tracciati per impostazione predefinita, ma è possibile personalizzare
ulteriormente il tracciamento dei feed per includere o escludere oggetti e campi specifici.
Abilitazione di aggiornamenti dei feed per record correlati
È possibile visualizzare gli aggiornamenti dei feed nella pagina dei dettagli di un record ogni
volta che qualcuno crea record correlati. Gli aggiornamenti dei feed per i record correlati
forniscono agli utenti una visualizzazione completa dell'attività dell'account.
VEDERE ANCHE:
Impostazioni Chatter
24
EDIZIONI
Disponibile nelle versioni:
Salesforce Classic
Disponibile nelle versioni:
Group Edition, Professional
Edition, Enterprise Edition,
Performance Edition,
Unlimited Edition, Contact
Manager Edition,
Developer Edition e
Database.com Edition
Gli oggetti Account, Caso,
Referente, Lead, Opportunità
e Utente non sono
disponibili nella versione
Database.com Edition.
Gli oggetti esterni Salesforce
Connect sono disponibili
nella versione: Developer
Edition e con un
supplemento di prezzo nelle
versioni: Enterprise Edition,
Performance Edition e
Unlimited Edition
AUTORIZZAZIONI
UTENTE
Per personalizzare i campi
tracciati nei feed:
• "Personalizza
applicazione"
Per visualizzare la pagina
delle impostazioni del
tracciamento dei campi:
• "Visualizza impostazione
e configurazione"
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Tracciamento feed
Personalizzazione del tracciamento dei feed Chatter
Abilitare il tracciamento dei feed per oggetti e record in modo che gli utenti visualizzino gli
aggiornamenti per gli oggetti e i record che seguono nei loro feed Chatter. Molti oggetti e campi
vengono tracciati per impostazione predefinita, ma è possibile personalizzare ulteriormente il
tracciamento dei feed per includere o escludere oggetti e campi specifici.
È possibile configurare il tracciamento feed per utenti, gruppi Chatter, argomenti, oggetti
personalizzati, oggetti esterni e per i seguenti oggetti standard: account, tipi di articoli, asset,
campagne, casi, referenti, contratti, cruscotti digitali, eventi, lead, opportunità, prodotti, rapporti,
soluzioni e operazioni.
1. Da Imposta, immettere Tracciamento feed nella casella Ricerca veloce, quindi
selezionare Tracciamento feed.
2. Selezionare un oggetto.
3. Selezionare Abilita tracciamento dei feed.
Per visualizzare questa casella di controllo, gli utenti devono disporre delle autorizzazioni utente
richieste.
4. Selezionare un massimo di 20 campi da tracciare.
Non è possibile selezionare i campi per gli oggetti esterni e i tipi di articoli. Il tracciamento non
è possibile per i seguenti tipi di campi standard:
• Campi di numerazione automatica, formula e riepilogo di roll-up
• Campi di sistema crittografati e di sola lettura
• Il campo Reddito previsto nelle opportunità
• I campi Titolo soluzione e Dettagli soluzione nelle soluzioni; questi
campi vengono visualizzati solo per le soluzioni tradotte nelle organizzazioni in cui sono
abilitate le soluzioni multilingue.
5. Se sono abilitate le azioni nel publisher, viene visualizzata l'opzione Tutti gli oggetti
correlati. Selezionare questa casella di controllo per visualizzare gli elementi del feed
quando vengono creati gli oggetti correlati
EDIZIONI
Disponibile nelle versioni:
Salesforce Classic
Disponibile nelle versioni:
Group Edition, Professional
Edition, Enterprise Edition,
Performance Edition,
Unlimited Edition, Contact
Manager Edition,
Developer Edition e
Database.com Edition
Gli oggetti Account, Caso,
Referente, Lead, Opportunità
e Utente non sono
disponibili nella versione
Database.com Edition.
Gli oggetti esterni Salesforce
Connect sono disponibili
nella versione: Developer
Edition e con un
supplemento di prezzo nelle
versioni: Enterprise Edition,
Performance Edition e
Unlimited Edition
AUTORIZZAZIONI
UTENTE
Per personalizzare i campi
tracciati nei feed:
• "Personalizza
applicazione"
6. Salvare le modifiche.
VEDERE ANCHE:
Per visualizzare la pagina
delle impostazioni del
tracciamento dei campi:
• "Visualizza impostazione
e configurazione"
Tracciamento feed
25
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Impostazioni e immagine aziendale per le email Chatter
Abilitazione di aggiornamenti dei feed per record correlati
È possibile visualizzare gli aggiornamenti dei feed nella pagina dei dettagli di un record ogni volta
che qualcuno crea record correlati. Gli aggiornamenti dei feed per i record correlati forniscono agli
utenti una visualizzazione completa dell'attività dell'account.
1. Da Imposta, immettere Tracciamento feed nella casella Ricerca veloce, quindi
selezionare Tracciamento feed.
2. Fare clic sull'oggetto per cui si desidera abilitare gli aggiornamenti dei feed per i record correlati.
3. Fare clic su Tutti gli oggetti correlati.
Se questa opzione non appare, verificare che le azioni nel publisher siano abilitate. L'opzione
Tutti gli oggetti correlati è disponibile solo su questi oggetti:
• Account
• Campagna
• Caso
• Referente
EDIZIONI
Disponibile in: Salesforce
Classic e Lightning
Experience
Disponibile nelle versioni:
Group Edition, Professional
Edition, Enterprise Edition,
Performance Edition,
Unlimited Edition, Contact
Manager Edition,
Database.com Edition e
Developer Edition
AUTORIZZAZIONI
UTENTE
• Oggetti personalizzati
• Gruppo
Per modificare le
impostazioni di
tracciamento dei feed
• “Personalizza
applicazione”
• Lead
• Opportunità
4. Salvare le modifiche.
Esempio: Se si abilitano gli aggiornamenti dei feed per i record correlati negli account, il
feed dell'account include:
• Aggiornamenti dei feed per tutta l'attività relativa all'account
• Aggiornamenti per operazioni, eventi e referenti correlati
Impostazioni e immagine aziendale per le email Chatter
Le impostazioni email di Chatter consentono di controllare se gli utenti ricevono le notifiche per
email in merito a nuovi post, commenti e altre modifiche. È anche possibile modificare il formato
delle email, ad esempio aggiungendo il logo della propria società e le informazioni sul mittente.
Se è abilitato Chatter, le notifiche per email sono abilitate per impostazione predefinita. Tuttavia,
gli utenti possono configurare le proprie impostazioni di email. Possono decidere se desiderano
ricevere email, per quali modifiche e con quale frequenza. È importante informare i propri utenti
sulle modalità di controllo della quantità di email che ricevono. Infatti, il numero eccessivo di notifiche
per email costituisce una nota dolente per molti utenti di Chatter e un ostacolo comune all'adozione.
Configurare le impostazioni generali di email e immagine aziendale di Chatter da Imposta. Immettere
Impostazioni di email nella casella Ricerca veloce, quindi selezionare
Impostazioni di email. Questa tabella descrive le impostazioni.
Impostazione
Descrizione
Impostazioni generali
26
EDIZIONI
Disponibile nelle versioni:
Salesforce Classic e
Lightning Experience
Disponibile nelle versioni:
Group Edition, Professional
Edition, Enterprise Edition,
Performance Edition,
Unlimited Edition, Contact
Manager Edition e
Developer Edition
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Impostazione
Impostazioni e immagine aziendale per le email Chatter
Descrizione
Consenti messaggi email Abilita o disabilita le notifiche per email dell'intera società. Se si
deseleziona questa opzione, tutte le notifiche per email vengono
disabilitate e gli utenti non ricevono alcuna notifica.
Consenti risposte tramite email Se si seleziona questa opzione, gli utenti possono rispondere via email
alle notifiche email relative a messaggi e commenti senza dover accedere
al commento o messaggio in Chatter.
Consenti post tramite email Se è selezionata questa opzione, gli utenti possono inviare post sui gruppi
utilizzando l'email.
Consenti allegati tramite email Se è selezionata questa opzione, gli utenti possono includere allegati
nei post sui gruppi utilizzando l'email.
Mostra i badge di download dell'app mobile Salesforce1 Mostra i badge di download di Salesforce1 dell'App Store e di Google
Play in tutte le notifiche email di Chatter dell'organizzazione interna. I
badge non compariranno nelle notifiche email delle comunità. La
visualizzazione dei badge dipende dall'impostazione della lingua del
destinatario: se un badge non è tradotto nella lingua, non viene
visualizzato nell'email. L'opzione di visualizzazione dei badge è
selezionata per impostazione predefinita.
Consenti rapporti Chatter solo API
Nota: Questa impostazione viene visualizzata se per la società
sono abilitati i rapporti Chatter solo API. Per abilitare questa
funzione, rivolgersi a Salesforce.
Se questa opzione è selezionata, i rapporti pianificati quotidiani e
settimanali sono disabilitati per l'intera società. È necessario chiamare
l'API per ricedere i rapporti per i propri utenti.
Mittente
Da nome Il nome visualizzato come nome del mittente nella notifica per email.
Ad esempio, aggiungere il nome della propria società.
Indirizzo email L'indirizzo email del mittente. Ad esempio, aggiungere l'indirizzo email
della propria società.
Immagine aziendale
Logo Un logo che viene visualizzato nella notifica per email. Caricare un logo
diverso per sostituire il logo predefinito di Chatter.
Testo piè di pagina Il testo che viene visualizzato nel piè di pagina della notifica email. Si
raccomanda vivamente di includere l'indirizzo fisico della propria società
per assicurare la conformità con le leggi antispam in vigore.
IN QUESTA SEZIONE:
Personalizzazione dell'immagine aziendale per le notifiche tramite email
Personalizzare le notifiche tramite email di Chatter della società in modo da visualizzare informazioni sul mittente, testo piè di pagina
e un logo piè di pagina personalizzato per l'organizzazione.
27
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Impostazioni e immagine aziendale per le email Chatter
Personalizzazione dell'immagine aziendale per le notifiche tramite email
Personalizzare le notifiche tramite email di Chatter della società in modo da visualizzare informazioni
sul mittente, testo piè di pagina e un logo piè di pagina personalizzato per l'organizzazione.
EDIZIONI
1. Da Imposta, immettere Impostazioni di email nella casella Ricerca veloce,
quindi selezionare Impostazioni di email.
Disponibile nelle versioni:
Salesforce Classic e
Lightning Experience
2. Immettere i valori personalizzati di nome e indirizzo del mittente per sostituire i valori predefiniti.
Nota: Se si modifica l'indirizzo email del mittente, verrà inviato un messaggio di verifica
al nuovo indirizzo. La modifica resta in sospeso e continuerà a essere utilizzato l'indirizzo
esistente in attesa della verifica. L'indirizzo richiesto non avrà effetto finché non si fa clic
sul link di conferma nell'email. Se la verifica è già in sospeso per un nuovo indirizzo email
e si specifica un nuovo indirizzo diverso, verrà mantenuto il valore più recente e verrà
utilizzato per la verifica.
Se si immette un valore personalizzato per l'indirizzo del mittente ed è stata abilitata la funzione
di relay, i messaggi email di Chatter utilizzeranno il relay.
3. Personalizzare gli elementi visualizzati nel piè di pagina delle email di Chatter.
Nota:
• Tutti i messaggi email di Chatter contengono il logo Chatter e le informazioni relative
a Salesforce a meno che tali dati non vengano sostituiti dal logo e dalle informazioni
della propria organizzazione.
Disponibile nelle versioni:
Group Edition, Professional
Edition, Enterprise Edition,
Performance Edition,
Unlimited Edition, Contact
Manager Edition e
Developer Edition
AUTORIZZAZIONI
UTENTE
Per personalizzare le
impostazioni email per
Chatter:
• "Personalizza
applicazione"
• Se in precedenza il logo o il testo del piè di pagina è stato personalizzato e si desidera
ripristinare i valori predefiniti, utilizzare l'API per impostare questi campi su null.
a. Scegliere un logo per sostituire il logo predefinito di Chatter.
Il logo deve essere un documento esistente nella scheda Documenti e deve essere contrassegnato come Immagine
disponibile esternamente. Le immagini con dimensione massima 150 x 50 pixel su sfondo trasparente funzionano
meglio.
b. Immettere il testo personalizzato per sostituire il testo predefinito del piè di pagina, utilizzando al massimo 1.000 caratteri.
Il testo predefinito include il nome e l'indirizzo fisico di Salesforce. Si raccomanda vivamente di includere l'indirizzo fisico della
propria organizzazione per assicurare la conformità con le leggi antispam in vigore.
4. Fare clic su Salva.
VEDERE ANCHE:
Impostazioni e immagine aziendale per le email Chatter
28
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Azioni e layout dei post Chatter
Azioni e layout dei post Chatter
Le azioni su post e commenti vengono visualizzate nel menu a discesa su un post o su un commento.
Gli utenti possono modificare, inserire nei Preferiti, silenziare ed eliminare post, aggiungere argomenti
e creare operazioni a partire dai post.
Le azioni standard Aggiungi ai Preferiti, Elimina, Silenzia e Aggiungi argomento sui post sono
disponibili per impostazione predefinita e non possono essere modificate. È tuttavia possibile
aggiungere altre azioni come Modifica e Crea nuova operazione.
IN QUESTA SEZIONE:
Abilitare la creazione di nuove operazioni nei post
Migliorare il feed con un'azione che consente agli utenti di creare operazioni direttamente dai
post.
EDIZIONI
Disponibile nelle versioni:
Group Edition, Professional
Edition, Enterprise Edition,
Performance Edition,
Unlimited Edition, Contact
Manager Edition,
Developer Edition e
Database.com Edition
Abilitare la creazione di nuove operazioni nei post
Migliorare il feed con un'azione che consente agli utenti di creare operazioni direttamente dai post.
L'opzione Azioni nel publisher e il tracciamento dei feed devono essere abilitati per gli oggetti
operazione.
1. Da Imposta, immettere Elemento feed nella casella Ricerca veloce, quindi
selezionare Layout elemento feed.
2. Fare clic su Modifica accanto a Layout elemento feed.
3. Nel Layout elemento feed, fare clic su Azioni.
4. Selezionare l'azione Crea nuova operazione e trascinarla nella sezione Azioni nel publisher.
EDIZIONI
Disponibile in: Salesforce
Classic e Lightning
Experience
Disponibile nelle versioni:
Group Edition, Enterprise
Edition, Professional
Edition, Performance
Edition, Unlimited Edition,
Contact Manager Edition e
Developer Edition
AUTORIZZAZIONI
UTENTE
Per personalizzare i layout
elementi dei feed Chatter
• "Personalizza
applicazione"
Se non si visualizza l'azione Crea nuova operazione, verificare che la funzionalità Azioni nel publisher sia abilitata nelle Impostazioni
Chatter, in Imposta.
5. Salvare le modifiche.
L'azione Crea nuova operazione viene visualizzata nel menu a discesa dei post di testo e di contenuto. Quando un utente crea un'operazione
da un post, questa viene visualizzata nell'elenco Operazioni personali della Pagina iniziale dell'utente. L'azione Crea nuova operazione
nei post
29
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Layout di gruppo
• È disponibile nei post di testo e di contenuto, ma non nei post generati dal sistema, quali gli aggiornamenti dei feed tracciati
• È parzialmente personalizzabile. Non è possibile modificare i campi, ma è possibile modificare il layout dei campi.
• Genera un aggiornamento che viene visualizzato nel feed dell'utente
Layout di gruppo
Il layout di gruppo consente di personalizzare quali campi, pulsanti, azioni ed elenchi vengono
visualizzati nei gruppi Chatter. Le modifiche apportate al layout del gruppo influiscono su tutti i
gruppi nell'organizzazione, ma vengono visualizzate soltanto nelle pagine del gruppo in Salesforce1.
Le modifiche apportate al publisher del gruppo si riflettono sia nel sito Salesforce completo che
nell'app Salesforce1.
Le modifiche apportate al layout del gruppo e al publisher vengono riportate su tutti i gruppi
dell'organizzazione. Non è possibile personalizzare il layout di un singolo gruppo.
IN QUESTA SEZIONE:
EDIZIONI
Disponibile nelle versioni:
Group Edition, Professional
Edition, Enterprise Edition,
Performance Edition,
Unlimited Edition, Contact
Manager Edition e
Developer Edition
Personalizzazione del layout e del publisher gruppi Chatter
Aggiungere e rimuovere campi, pulsanti, ricerche ed elenchi correlati per modificare il layout dei gruppi.
Aggiunta di azioni al publisher del gruppo
Personalizzare il publisher del gruppo con le azioni e le azioni di Salesforce1.
Personalizzazione del layout e del publisher gruppi Chatter
Aggiungere e rimuovere campi, pulsanti, ricerche ed elenchi correlati per modificare il layout dei
gruppi.
EDIZIONI
1. Da Imposta, immettere Layout gruppo nella casella Ricerca veloce, quindi
selezionare Layout gruppo.
Disponibile in: Salesforce
Classic e Lightning
Experience
2. Fare clic su Modifica accanto al layout gruppo che si desidera personalizzare oppure su Nuovo
per creare un layout.
3. Dalla tavolozza nella parte superiore della pagina, trascinare e rilasciare campi, pulsanti e altri
elementi dell'interfaccia utente nelle diverse sezioni per aggiungerli al layout del gruppo.
Trascinarli e rilasciarli nuovamente nella tavolozza per eliminarli dal layout. Per assicurarsi che
questa procedura funzioni in Salesforce1 e Lightning Experience, assicurarsi che nel layout del
gruppo siano presenti i seguenti elementi:
Disponibile nelle versioni:
Group Edition, Enterprise
Edition, Professional
Edition, Performance
Edition, Unlimited Edition,
Contact Manager Edition e
Developer Edition
• Post
• Annuncio
AUTORIZZAZIONI
UTENTE
• File
• Sondaggio
Per personalizzare i layout
gruppo in Chatter:
• "Personalizza
applicazione"
• Modifica gruppo
• Nuovo membro gruppo
• Gestisci notifiche
• Elimina gruppo
• Lascia il gruppo
30
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Layout di gruppo
Tutte le modifiche apportate al layout del gruppo influiscono su Salesforce1 e su Lightning Experience. Le modifiche apportate al
publisher gruppo appaiono ovunque. Ad esempio, se si elimina l'elenco correlato File o un campo nella sezione dei dettagli del
gruppo, tali modifiche vengono visualizzate solo in Salesforce1 e in Lightning Experience, ma non appaiono in Salesforce Classic.
Tutte le modifiche apportate al layout del gruppo influiscono su Salesforce1 e su Lightning Experience. Le modifiche apportate al
publisher gruppo appaiono ovunque. Ad esempio, se si elimina l'elenco correlato File o un campo nella sezione dei dettagli del
gruppo, tali modifiche vengono visualizzate solo in Salesforce1 e in Lightning Experience, ma non appaiono in Salesforce Classic.
4. Fare clic su Salva per salvare il layout.
Esempio: Per consentire ai titolari e ai responsabili dei gruppi di archiviare e attivare i gruppi da Salesforce1 e da Lightning
Experience, trascinare il campo Archivia nella sezione dei dettagli del gruppo.
Per assegnare i layout di gruppo in base ai profili utente, fare clic su Assegnazione layout di pagina nella visualizzazione elenco del
layout del gruppo.
VEDERE ANCHE:
Aggiunta di azioni ai layout publisher globali
31
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Layout di gruppo
Aggiunta di azioni al publisher del gruppo
Personalizzare il publisher del gruppo con le azioni e le azioni di Salesforce1.
Per impostazione predefinita, i gruppi Chatter visualizzano le azioni standard che fanno parte del
layout publisher globale, come Post, File, Link e Sondaggio. Sostituire il layout publisher globale
con un layout publisher del gruppo personalizzato.
EDIZIONI
2. Fare clic su Modifica accanto al layout gruppo che si desidera personalizzare oppure su Nuovo
per creare un layout.
Disponibile nelle versioni:
Group Edition, Professional
Edition, Enterprise Edition,
Performance Edition,
Unlimited Edition, Contact
Manager Edition e
Developer Edition
3. Fare clic su ignorare il layout publisher globale o su
nella sezione Azioni nel publisher
o Azioni nella barra delle azioni di Salesforce1. Trascinare e rilasciare le azioni tra la tavolozza e
il layout publisher per aggiungere, rimuovere e riordinare le azioni.
AUTORIZZAZIONI
UTENTE
1. Da Imposta, immettere Gruppi nella casella Ricerca veloce, quindi selezionare
Layout gruppo.
Le modifiche apportate alla sezione Azioni nel publisher vengono visualizzate nel sito Salesforce
completo. Le modifiche apportate alle Azioni nella sezione della barra delle azioni di Salesforce1
vengono visualizzate in Salesforce1. Nei gruppi che consentono i clienti, il publisher mostra
solo le azioni standard.
Esempio: Aggiungere le azioni Annuncio, Aggiungi record e Aggiungi membro al publisher
del gruppo.
Gli utenti possono ora selezionare queste azioni direttamente dal publisher.
32
Per personalizzare i layout
gruppo in Chatter:
• "Personalizza
applicazione"
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Argomenti sugli oggetti
Argomenti sugli oggetti
Gli argomenti sugli oggetti sono uno dei modi più potenti per sviluppare la collaborazione tra più
utenti su temi e problematiche chiave per la propria società.
EDIZIONI
I dipendenti possono allegare gli argomenti ai record degli oggetti sulla base di ciò che vedono
lavorando sul campo e con i clienti, fornendo alla società approfondimenti preziosi sul pensiero dei
clienti. Poiché gli argomenti possono essere trasversali agli oggetti, possono fornire collegamenti
tra persone, conversazioni e record.
Disponibile nelle versioni:
Salesforce Classic
Disponibile in: tutte le
versioni
Gli utenti possono anche aggiungere argomenti ai post. Gli argomenti sui post aiutano gli utenti a
organizzare i post e aumentano la loro visibilità. Gli argomenti sono utili per discutere su un
particolare problema, tema o soggetto che non è limitato a un gruppo particolare di persone. Ad esempio, se la propria società ha creato
un obiettivo di un anno relativo a un progetto di volontariato con le scuole locali, creare un argomento per consentire all'intera società
di condividere post, foto e aggiornamenti relativi all'obiettivo aziendale. I gruppi sono inoltre utili per le conversazioni di uno specifico
insieme di persone. La collaborazione all'interno di un gruppo può riguardare diversi argomenti, ma coinvolge sempre gli stessi membri
chiave del team. Se ad esempio la società sta pianificando un evento festivo, un gruppo privato per il comitato organizzativo della festa
consente di pianificare l'evento senza che il resto della società venga a conoscenza dei dettagli in anticipo.
IN QUESTA SEZIONE:
Abilitazione e configurazione degli argomenti per gli oggetti
Abilitare gli argomenti per gli oggetti in modo tale che gli utenti possano aggiungere argomenti ai record e organizzarli in base a
temi comuni. Questa potente funzionalità è disponibile con o senza Chatter.
Elimina argomenti
Le persone in possesso delle autorizzazioni appropriate possono eliminare gli argomenti direttamente dalla pagina dei dettagli
dell'argomento.
Privacy degli argomenti
I nomi e le descrizioni degli argomenti non sono privati, nemmeno quelli visualizzati esclusivamente nei gruppi privati e nei record.
I post e i record con argomenti hanno le stesse impostazioni di protezione e privacy di quelli senza argomenti.
33
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Argomenti sugli oggetti
Abilitazione e configurazione degli argomenti per gli oggetti
Abilitare gli argomenti per gli oggetti in modo tale che gli utenti possano aggiungere argomenti
ai record e organizzarli in base a temi comuni. Questa potente funzionalità è disponibile con o senza
Chatter.
Gli amministratori possono abilitare gli argomenti per account, asset, campagne, casi, referenti,
contratti, file, lead, opportunità, ordini, soluzioni, oggetti personalizzati e articoli in inglese. Per ogni
tipo di oggetto, gli amministratori specificano quali campi utilizzare per i suggerimenti sugli
argomenti.
Nota: gli argomenti sono supportati soltanto negli articoli Knowledge in inglese.
Avvertenza: quando sono abilitati gli argomenti per un oggetto, i tag pubblici vengono
disabilitati per i record di quel tipo di oggetto.
1. Da Imposta, immettere Argomenti per gli oggetti nella casella Ricerca
veloce, quindi selezionare Argomenti per gli oggetti.
2. Selezionare un oggetto.
3. A destra, selezionare Abilita argomenti.
4. Selezionare i campi di testo che si desidera utilizzare per i suggerimenti sugli argomenti. (Da
una combinazione dei campi selezionati, vengono formulati fino a 3 suggerimenti tra i primi
2.000 caratteri).
EDIZIONI
Disponibile nelle versioni:
Salesforce Classic
Disponibile nelle versioni:
Group Edition, Professional
Edition, Enterprise Edition,
Performance Edition,
Unlimited Edition, Contact
Manager Edition e
Developer Edition
AUTORIZZAZIONI
UTENTE
Per abilitare gli argomenti
per gli oggetti:
• "Personalizza
applicazione"
5. Fare clic su Salva per salvare le modifiche per tutti gli oggetti.
A questo punto, gli utenti che dispongono dell'accesso agli oggetti abilitati e delle autorizzazioni appropriate sugli argomenti possono:
• Vedere le assegnazioni degli argomenti e i suggerimenti sui record di quel tipo di oggetto
• Aggiungere ed eliminare argomenti dai record su quel tipo di oggetto
• Utilizzare gli argomenti sui record di quel tipo di oggetto per filtrare le loro visualizzazioni elenco
Inoltre, se l'organizzazione utilizza Chatter, gli utenti possono fare clic su qualsiasi argomento assegnato a un record per accedere
direttamente alla pagina di un argomento, dove troveranno altri record sull'argomento, le persone esperte sull'argomento e altre
informazioni correlate.
34
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Argomenti sugli oggetti
Elimina argomenti
Le persone in possesso delle autorizzazioni appropriate possono eliminare gli argomenti direttamente
dalla pagina dei dettagli dell'argomento.
EDIZIONI
Poiché i nomi e gli argomenti delle descrizioni non sono privati, è possibile che gli amministratori
desiderino eliminare alcuni argomenti per motivi di conformità o per eliminare contenuti
inappropriati. Durante l'eliminazione degli argomenti, tenere presente quanto segue.
Disponibile nelle versioni:
Salesforce Classic
• Gli argomenti vengono eliminati in modo definitivo. e non spostati nel Cestino.
• Gli argomenti eliminati vengono rimossi dai risultati delle ricerche, dall'elenco degli argomenti,
da tutti i post e record, dagli argomenti della sezione Ne hanno parlato di recente, dagli
Argomenti correlati e dai preferiti degli utenti. Gli argomenti eliminati vengono rimossi dagli
Argomenti di tendenza dopo il calcolo successivo.
• Gli utenti possono reintrodurre un argomento dopo che è stato eliminato.
Per eliminare un argomento:
AUTORIZZAZIONI
UTENTE
1. Accedere alla pagina dei dettagli dell'argomento.
2. In alto a destra, fare clic su
Disponibile nelle versioni:
Group Edition, Professional
Edition, Enterprise Edition,
Performance Edition,
Unlimited Edition, Contact
Manager Edition e
Developer Edition
e scegliere Elimina.
Per eliminare gli argomenti
standard:
• “Modifica tutti i dati”
OPPURE
"Elimina argomenti"
Per eliminare gli argomenti
utilizzati anche come
elementi di navigazione o in
primo piano in una
comunità:
• "Crea e imposta
comunità"
OPPURE
"Gestisci comunità"
Privacy degli argomenti
I nomi e le descrizioni degli argomenti non sono privati, nemmeno quelli visualizzati esclusivamente
nei gruppi privati e nei record. I post e i record con argomenti hanno le stesse impostazioni di
protezione e privacy di quelli senza argomenti.
La seguente tabella spiega dove è possibile vedere tutti gli argomenti e dove non è possibile vedere
gli argomenti utilizzati esclusivamente nei gruppi privati e nei record.
Elemento interfaccia
utente
Mostra tutti gli argomenti Non mostra gli argomenti
utilizzati esclusivamente
nei gruppi privati e nei
record
Elenco degli argomenti
35
EDIZIONI
Disponibile nelle versioni:
Salesforce Classic
Disponibile nelle versioni:
Group Edition, Professional
Edition, Enterprise Edition,
Performance Edition,
Unlimited Edition, Contact
Manager Edition e
Developer Edition
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Elemento interfaccia utente
Argomenti sugli oggetti
Mostra tutti gli argomenti
Non mostra gli argomenti utilizzati
esclusivamente nei gruppi privati e
nei record
Risultati della ricerca negli argomenti
Rapporti sugli argomenti
Rapporti Utente esperto
Argomenti correlati sulla pagina dei dettagli
dell'argomento
Argomenti di cui si è parlato di recente sulle
pagine dei dettagli dei gruppi
Argomenti di cui si è parlato di recente nei
profili
Argomenti di tendenza sulla pagina Chatter
Argomenti suggeriti durante l'aggiunta di
argomenti a un post
Numero di persone che stanno parlando
dell'argomento nell'elenco degli argomenti
e nei suggerimenti sugli argomenti quando
si aggiungono argomenti a un post
Nota: Non è possibile utilizzare gli argomenti nei gruppi non elencati. È consentito aggiungere un argomento con hashtag
quando si scrive un post o un commento in un gruppo non elencato e l'argomento verrà formattato come link dopo aver pubblicato
il post. Tuttavia, non viene creata una pagina dei dettagli dell'argomento e il link non funzionerà.
36
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Personalizzazione dell'influenza in Chatter
Personalizzazione dell'influenza in Chatter
Personalizzare le soglie di attività per i post, i commenti e i Mi piace, in modo da migliorare il calcolo
dell'influenza in Chatter.
EDIZIONI
Le statistiche sulle attività in Chatter includono il numero dei post e commenti inseriti dagli utenti,
il numero dei commenti ricevuti e il numero delle persone che hanno selezionato Mi piace per i
post e i commenti dell'utente.
Disponibile in: Salesforce
Classic e Lightning
Experience
1. Da Imposta, immettere Influenza nella casella Ricerca veloce, quindi selezionare
Influenza.
Disponibile nelle versioni:
Group Edition, Enterprise
Edition, Professional
Edition, Performance
Edition, Unlimited Edition,
Contact Manager Edition e
Developer Edition
2. Modificare le soglie di attività minime.
L'impostazione predefinita per le soglie di attività minime è zero. Se si impostano soglie più
elevate, gli utenti che non soddisfano tutti e tre i valori minimi saranno considerati osservatori
e non verranno inclusi nel calcolo della classifica relativa all'influenza. Gli utenti che soddisfano
tutti e tre i valori minimi ma che presentano livelli di attività relativamente bassi saranno
ugualmente considerati osservatori, ma verranno inclusi nel calcolo dell'influenza.
3. Fare clic su Salva.
L'influenza in Chatter viene ricalcolata quando si salvano questi valori.
Avvertenza: Prestare attenzione quando si impostano nuove soglie perché i livelli di
influenza degli utenti possono cambiare immediatamente.
AUTORIZZAZIONI
UTENTE
Per personalizzare
l'influenza in Chatter:
• "Personalizza
applicazione"
VEDERE ANCHE:
Salesforce Chatter
Linee guida per eliminare i messaggi Chatter degli utenti
Gli amministratori di Salesforce che dispongono dell'autorizzazione "Gestisci messaggi Chatter"
possono accedere ai messaggi privati di tutti gli utenti tramite l'API SOAP. È possibile visualizzare
ed eliminare qualsiasi messaggio (ad esempio per motivi di conformità).
Quando si eliminano messaggi Chatter privati, tenere presenti le seguenti linee guida.
• I messaggi vengono eliminati in modo definitivo e non spostati nel cestino.
• I messaggi eliminati non vengono inclusi nei risultati della ricerca di messaggi.
• L'eliminazione di un messaggio derivante dalla condivisione di un file con qualcuno non
comporta l'eliminazione del file.
• Se tutti i messaggi di una conversazione vengono eliminati, la conversazione non viene mostrata
in Messaggi personali e non può essere recuperata tramite l'API REST Chatter.
• Se sono abilitate le risposte tramite email e un utente risponde a un messaggio eliminato,
Chatter restituisce un messaggio di errore e non elabora il messaggio di risposta.
37
EDIZIONI
Disponibile nelle versioni:
Salesforce Classic
Disponibile nelle versioni:
Enterprise Edition,
Performance Edition,
Unlimited Edition e
Developer Edition per gli
utenti con licenza Salesforce
e Database.com Edition per
gli utenti con licenza
amministratore
Database.com
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Creazione di rapporti su Chatter con il pacchetto di cruscotti
digitali
Creazione di rapporti su Chatter con il pacchetto di cruscotti digitali
Il pacchetto di cruscotti digitali SalesforceChatter è uno strumento eccezionale. Fornisce diversi
cruscotti digitali, più di 100 rapporti e persino tipi di rapporto personalizzati che possono essere
utilizzati per monitorare e gestire l'adozione di Chatter e la relativa partecipazione nella propria
organizzazione.
Utilizzare il pacchetto di cruscotti digitali SalesforceChatter per:
• Visualizzare l'adozione complessiva di Chatter con metriche dettagliate e tendenze mensili
• Monitorare l'adozione di gruppo con metriche di appartenenza e partecipazione come il numero
di post, commenti, "Mi piace" e i principali utenti che apportano contributi
EDIZIONI
Disponibile nelle versioni:
Professional Edition,
Enterprise Edition,
Unlimited Edition,
Developer Edition e
Performance Edition
• Monitorare la creazione dei contenuti e la partecipazione degli utenti, ad esempio i file in
evidenza, i contenuti di tendenza e i principali utenti che apportano contributi
• Visualizzare la classificazione degli argomenti e monitorarne le assegnazioni, inclusi gli argomenti più assegnati e i principali utenti
che li assegnano
• Creare rapporti personalizzati utilizzando raggruppamenti pronti all'uso come reparto, paese, ruolo o profilo
È possibile installare i cruscotti digitali SalesforceChatter da AppExchange.
Suggerimento: per istruzioni sull'installazione, informazioni dettagliate sui rapporti e istruzioni sull'aggiornamento, vedere
Suggerimenti introduttivi sui cruscotti digitali Chatter.
Dopo che il pacchetto è stato installato, è possibile accedere ai nuovi cruscotti digitali, ai rapporti e ai tipi di rapporti personalizzati oltre
che a tutti gli altri cruscotti digitali e rapporti Salesforce.
Man mano che saranno disponibili nuove versioni del pacchetto, sarà possibile aggiornarlo reinstallando il pacchetto. Se alcuni rapporti
e cruscotti digitali sono stati personalizzati, le personalizzazioni verranno mantenute durante l'aggiornamento.
Cruscotto
digitale
Descrizione
Overview
Consente di visualizzare lo stato complessivo di Chatter in un istante.
Adoption by
Department
Consente di ottenere una panoramica sulle metriche dei reparti per l'adozione di gruppi, profili utente e argomenti.
Files
Consente di tenere traccia di caricamenti di file, download, partecipazione e creatori di contenuti.
Groups
Consente di monitorare l'attività dei membri e del feed nei gruppi Chatter.
Management
Consente di tenere traccia delle domande senza risposta e dei post, delle percentuali di crescita dei gruppi e
dello stato generale dei propri gruppi.
Q&A
Consente di tenere traccia delle attività recenti in merito a domande, risposte e risposte migliori pubblicate nei
gruppi.
Topics
Consente di tenere traccia dell'attività relativa agli argomenti Chatter.
User
Consente di tenere traccia delle attività recenti in merito a domande, risposte e risposte migliori nei profili utente.
Nota: i rapporti di questo pacchetto restituiscono dati per tutto Chatter. Se l'organizzazione utilizza una comunità, si consiglia di
installare il pacchetto di SalesforceCommunities Management (per le comunità con Chatter). Questo pacchetto consente di creare
rapporti sull'uso di Chatter nell'organizzazione interna e sull'uso di Chatter nella propria comunità.
38
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Licenze utente Chatter
Licenze utente Chatter
Tutte le licenze Salesforce standard consentono l'accesso gratuito a Chatter a tutti gli utenti
dell'organizzazione. Inoltre, Salesforce offre licenze specifiche per Chatter: Chatter External, Chatter
Free e Chatter Only (detta anche Chatter Plus).
Chatter External
Questa licenza è destinata agli utenti esterni al dominio email della società. Questi utenti esterni,
detti anche clienti, possono essere invitati nei gruppi Chatter che consentono la presenza di clienti.
I clienti possono accedere alle informazioni e interagire con gli utenti solo nei gruppi a cui sono
stati invitati. Non possono accedere, invece, ad alcun oggetto o dato di Chatter.
Chatter Free
La licenza Chatter Free è destinata agli utenti sprovvisti di licenze Salesforce ma che devono poter
accedere a Chatter. Questi utenti possono accedere agli elementi standard di Chatter come le
persone, i profili, i gruppi e i file, ma non possono accedere a oggetti o dati di Salesforce. Gli utenti
Chatter Free possono anche essere moderatori di Chatter.
Gli utenti Chatter Free non vedono le schede come gli altri utenti di Salesforce. Gli utenti Chatter
Free accedono ai feed, alle persone, ai gruppi e ai file mediante i link presenti nell'intestazione
laterale della pagina.
EDIZIONI
Disponibile nelle versioni:
Salesforce Classic
Licenze Chatter External e
Chatter Free disponibili nelle
versioni: Group Edition,
Professional Edition,
Enterprise Edition,
Performance Edition,
Unlimited Edition, Contact
Manager Edition e
Developer Edition
Licenze Chatter Only (noto
anche come Chatter Plus)
disponibili nelle versioni:
Professional Edition,
Enterprise Edition Unlimited
Edition e Performance
Edition
Gli amministratori di Salesforce possono aggiornare una licenza Chatter Free trasformandola in
licenza Salesforce standard o in licenza Chatter Only in qualsiasi momento. Non è possibile convertire
una licenza Salesforce standard o una licenza Chatter Only in una licenza Chatter Free.
Chatter Only (Chatter Plus)
La licenza Chatter Only è nota anche come licenza Chatter Plus. È destinata agli utenti che non dispongono di licenze Salesforce ma che
devono poter accedere ad alcuni oggetti di Salesforce oltre che a Chatter. Gli utenti Chatter Plus possono essere moderatori di Chatter
e avere accesso alle pagine standard di Chatter come le persone, i profili, i gruppi e i file. Gli utenti possono inoltre:
• Visualizzare gli account e i referenti Salesforce
• Utilizzare Salesforce CRM Content, Ideas e Risposte
• Accedere a cruscotti digitali e rapporti
• Utilizzare e approvare flussi di lavoro
• Utilizzare il calendario per creare attività e tenerne traccia
• Visualizzare e modificare fino a dieci oggetti personalizzati
• Aggiungere record ai gruppi
Per impostazione predefinita, le schede per gli oggetti standard di Salesforce sono nascoste agli utenti Chatter Plus. Rendere visibili le
schede se si desidera metterle a disposizione degli utenti Chatter Plus. Per ulteriori informazioni sugli utenti Chatter Plus, vedere Chatter
Plus Frequently Asked Questions (disponibile solo in inglese).
Panoramica sulle licenze Chatter
Questa tabella mostra l'elenco delle funzioni disponibili per le licenze Chatter External, Chatter Free e Chatter Only.
39
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Funzione
Licenze utente Chatter
Chatter External
Chatter Free
(accesso limitato agli
elementi e alle persone dei
gruppi a cui i clienti sono
invitati)
Chatter Only
(noto anche come Chatter
Plus)
Client Chatter Desktop
Uso dell'app mobile Salesforce1
(le app scaricabili richiedono
Gli utenti delle app scaricabili
l'autorizzazione "API abilitata" sul non possono accedere alle
profilo)
visualizzazioni elenco Gruppi o
Persone.
Feed
Condivisione di file
Files Connect
Gruppi
Inviti a entrare nei gruppi
Solo i clienti che sono anche
responsabili di gruppi possono
invitare gli utenti Chatter dai
gruppi a cui possono accedere
o persone esterne a Chatter.
Profili
Argomenti e hashtag
Messaggi privati
Ricerca globale
I risultati della ricerca
comprendono solo gli elementi
a cui i clienti possono accedere
tramite i gruppi.
Oggetti personalizzati
Fino a 10 oggetti personalizzati
Account e referenti
Sola lettura
Calendario ed eventi
Libreria di contenuti
40
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Funzione
Domande frequenti sull'amministrazione di Chatter
Chatter External
Chatter Free
(accesso limitato agli
elementi e alle persone dei
gruppi a cui i clienti sono
invitati)
Chatter Only
(noto anche come Chatter
Plus)
Idee e risposte
Rapporti e cruscotti digitali
Operazioni e attività
Uso e approvazione dei flussi di
lavoro
Domande frequenti sull'amministrazione di Chatter
È possibile connettere più organizzazioni Salesforce con Chatter?
Chatter è disponibile solo per singole organizzazioni. Solo gli utenti della stessa organizzazione Salesforce possono comunicare fra loro
tramite Chatter. Tuttavia, è possibile aggiungere persone esterne ai domini email della propria società in modo che possano utilizzare
Chatter nella propria organizzazione come clienti nei gruppi di cui si è titolari o responsabili.
Gli utenti del portale possono utilizzare Chatter?
Chatter non è disponibile per gli utenti del portale nei portali partner o nei Portali Clienti. Chatter è disponibile per gli utenti clienti e gli
utenti partner in Comunità.
Posso assumere il controllo dell'utente Chatter Expert?
Un amministratore può disattivare o assumere il controllo dell'utente Chatter Expert e fornire post alla società. Per impostazione predefinita,
l'utente Chatter Expert invia post quando un nuovo utente sceglie di avviare uno dei gruppi suggeriti da Chatter nella pagina Gruppi in
cui è possibile entrare.
Nota: Ciò è valido solo per le organizzazioni create dopo il rilascio Summer '11.
Per disattivare Chatter Expert:
1. Fare clic su Persone > Trova persone.
2. Cercare Chatter Expert.
3. Fare clic su Gestisci utente > Disattiva utente.
Per assumere il controllo di Chatter Expert in modo da poter inviare e ricevere post:
1. Fare clic su Persone > Trova persone.
2. Cercare Chatter Expert.
3. Sostituire l'indirizzo email indicato con il proprio.
41
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Salesforce Files
Posso impedire a un utente di creare gruppi Chatter?
Se vi sono utenti che non dovrebbero essere autorizzati a creare dei gruppi, è possibile impedire
loro di farlo.
EDIZIONI
La possibilità di creare gruppi (pubblici, privati o non elencati) è controllata dall'autorizzazione "Crea
e diventa titolare di nuovi gruppi Chatter". L'autorizzazione è abilitata per impostazione predefinita
e gli amministratori possono disabilitarla nei profili utente appropriati.
Disponibile in: Salesforce
Classic e Lightning
Experience
Dopo che un amministratore disabilita questa autorizzazione, un utente non può più creare o
diventare titolare di nuovi gruppi Chatter. Se l'utente è già il titolare di un gruppo, tale proprietà
non viene revocata.
Disponibile nelle versioni:
Group Edition, Enterprise
Edition, Professional
Edition, Performance
Edition, Unlimited Edition,
Contact Manager Edition e
Developer Edition
È possibile modificare la posizione dei feed Chatter mediante
l'editor layout di pagina?
Attualmente non è possibile modificare la posizione dei feed Chatter. È possibile tuttavia fare clic
sul link
Nascondi Chatter all'interno di un feed Chatter per nasconderlo, e sul link
Mostra Chatter per visualizzarlo.
Posso impedire che nei post Chatter vengano utilizzate determinate parole?
No, non è possibile utilizzando l'interfaccia Chatter standard. Tuttavia esistono app di terze parti come Chatter Blacklist. Questa app
consente di creare una "blacklist" di parole, frasi o espressioni personalizzate (ad esempio, numeri di carte di credito) che non possono
essere incluse nei post e nei commenti in Chatter. Queste parole possono impedire la pubblicazione di un post, essere sostituite da
parole o frasi approvate oppure essere registrate per finalità di controllo.
L'assistenza Salesforce non offre servizi di risoluzione dei problemi per le applicazioni/pacchetti di terze parti, a meno che non
espressamente stabilito nelle informazioni del fornitore dell'applicazione.
I post e i file di Chatter contano ai fini dell'utilizzo della memoria?
I post, le revisioni e i commenti nei feed Chatter non incidono sull'utilizzo della memoria. Tuttavia, i file e le fotografie caricati vengono
contati ai fini dell'utilizzo della memoria file, così come i file caricati nella scheda File.
Salesforce Files
Personalizzare i layout di pagina per includere l'elenco correlato File per consentire agli utenti di visualizzare un elenco dei file associati
a un record.
IN QUESTA SEZIONE:
Aggiunta dell'elenco correlato File ai layout di pagina
Personalizzare i layout di pagina per includere l'elenco correlato File in modo che gli utenti possano aggiungere dei file a un record
e vedere un elenco di file associati al record.
Come impedire agli utenti di allegare file Salesforce
Per impedire agli utenti di allegare file Salesforce a post, record e altri oggetti, utilizzare gli insiemi di autorizzazioni.
42
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Aggiunta dell'elenco correlato File ai layout di pagina
Aggiunta dell'elenco correlato File ai layout di pagina
Personalizzare i layout di pagina per includere l'elenco correlato File in modo che gli utenti possano
aggiungere dei file a un record e vedere un elenco di file associati al record.
EDIZIONI
Utilizzare i file anziché gli allegati per rendere i file disponibili al di fuori del contesto del singolo
record. Il titolare del file o l'amministratore è comunque responsabile delle impostazioni di
condivisione del file.
Disponibile nelle versioni:
Salesforce Classic e
Lightning Experience
1. Da Imposta, immettere Gestore oggetti nella casella Ricerca veloce, quindi
selezionare il nome dell'oggetto da aggiungere all'elenco correlato File (ad esempio,
Opportunità).
Disponibile nelle versioni:
Group Edition, Professional
Edition, Enterprise Edition,
Performance Edition,
Unlimited Edition, Contact
Manager Edition e
Developer Edition
2. Fare clic su Layout di pagina.
3. Fare clic sul layout di pagina che si desidera personalizzare.
4. Nell'elenco degli elementi disponibili nel riquadro di sinistra, fare clic su Elenchi correlati.
5. Trascinare File nella sezione Elenchi correlati.
6. Fare clic su Salva.
Come impedire agli utenti di allegare file Salesforce
Per impedire agli utenti di allegare file Salesforce a post, record e altri oggetti, utilizzare gli insiemi
di autorizzazioni.
EDIZIONI
Disabilitare o abilitare le autorizzazioni utente in Imposta. Immettere Profili utente nella
casella Ricerca veloce, quindi selezionare Profili. Fare clic su Modifica accanto al profilo
utente desiderato. Nella sezione Autorizzazioni amministrative, abilitare o disabilitare la casella di
controllo Seleziona file da Salesforce. Fare clic su Salva.
Disponibile nelle versioni:
tutte le versioni
Un'altra possibilità consiste nell'applicare l'autorizzazione in un insieme di autorizzazioni. Gli utenti
per i quali questa autorizzazione è disabilitata possono comunque caricare i file dalla loro unità
locale. Per applicare l'autorizzazione in un insieme di autorizzazioni, da Imposta immettere
Insiemi di autorizzazioni nella casella Ricerca veloce, quindi selezionare
Insiemi di autorizzazioni. Modificare l'insieme di autorizzazioni e applicare l'autorizzazione
Seleziona file da Salesforce.
Gli insiemi di autorizzazioni
sono disponibili nelle
versioni: Contact Manager
Edition, Professional
Edition, Group Edition,
Enterprise Edition,
Performance Edition,
Unlimited Edition,
Developer Edition e
Database.com Edition
Salesforce Files Sync
Con Salesforce Files Sync gli utenti possono sincronizzare i file tra i loro dispositivi e Salesforce.
IN QUESTA SEZIONE:
Abilitazione di Salesforce Files Sync
Abilitare Salesforce Files Sync per consentire agli utenti di sincronizzare i file tra i loro dispositivi e Salesforce.
Concessione dell'accesso agli utenti a Salesforce Files Sync
Dopo aver abilitato Salesforce Files Sync, concedere l'accesso agli utenti creando e assegnando un insieme di autorizzazioni o
concedendo autorizzazioni basate sui profili.
43
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Abilitazione di Salesforce Files Sync
Installazione di Salesforce Files Sync
Il client Salesforce Files Sync sincronizza i file tra il proprio computer e Salesforce. Gli utenti possono accedere ai file sincronizzati
anche da Salesforce1.
Configurazione delle impostazioni di protezione per il caricamento e il download dei file
Per una maggiore sicurezza, controllare il modo in cui vengono gestiti alcuni tipi di file durante il caricamento e il download.
Suggerimenti e procedure consigliate per l'amministrazione di Salesforce Files Sync
Monitorare l'accesso a Salesforce Files Sync e il suo utilizzo con gli strumenti di amministrazione di Salesforce Files Sync.
Rigenerazione di un'anteprima di contenuto o file
Se un contenuto o un file non dispone di anteprima o la qualità dell'anteprima è insufficiente, provare a rigenerare l'anteprima.
Abilitazione di Salesforce Files Sync
Abilitare Salesforce Files Sync per consentire agli utenti di sincronizzare i file tra i loro dispositivi e
Salesforce.
EDIZIONI
1. Da Imposta, immettere Salesforce Files nella casella Ricerca veloce.
Disponibile nelle versioni:
Salesforce Classic
2. In Impostazioni, selezionare Impostazioni generali.
3. In fondo alla pagina Impostazioni di Salesforce Files Sync, fare clic su Modifica.
4. Selezionare Abilita Files Sync.
5. Fare clic su Salva.
Salesforce Files Sync è ora abilitata per l'organizzazione.
A questo punto, concedere agli utenti l'accesso a Salesforce Files Sync.
Disponibile nelle versioni:
Enterprise Edition,
Performance Edition,
Unlimited Edition e
Developer Edition
AUTORIZZAZIONI
UTENTE
Per abilitare Salesforce Files
Sync:
• “Personalizza
applicazione”
Concessione dell'accesso agli utenti a Salesforce Files Sync
Dopo aver abilitato Salesforce Files Sync, concedere l'accesso agli utenti creando e assegnando un
insieme di autorizzazioni o concedendo autorizzazioni basate sui profili.
AUTORIZZAZIONI
UTENTE
IN QUESTA SEZIONE:
Per abilitare Salesforce Files
Sync per gli utenti:
• "Personalizza
applicazione"
Concessione dell'accesso a Salesforce Files Sync utilizzando un insieme di autorizzazioni
Gli insiemi di autorizzazioni costituiscono un modo semplice per abilitare Salesforce Files Sync
per gli utenti.
Abilitazione di Salesforce Files Sync per i profili
Abilitare Salesforce Files Sync per tutti gli utenti con particolari profili standard, oppure per i profili personalizzati specifici della propria
organizzazione Salesforce.
44
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Concessione dell'accesso agli utenti a Salesforce Files Sync
Concessione dell'accesso a Salesforce Files Sync utilizzando un insieme di
autorizzazioni
Gli insiemi di autorizzazioni costituiscono un modo semplice per abilitare Salesforce Files Sync per
gli utenti.
1. Da Imposta, immettere Insiemi di autorizzazioni nella casella Ricerca
veloce, quindi selezionare Insiemi di autorizzazioni.
2. Fare clic su Nuovo.
3. Compilare i campi obbligatori.
AUTORIZZAZIONI
UTENTE
Per creare un insieme di
autorizzazioni:
• “Personalizza
applicazione”
Etichetta
L'etichetta univoca dell'insieme di autorizzazioni. Ad esempio, è possibile denominare
questo insieme di autorizzazioni "Salesforce Files Sync abilitata".
Nome API
Il nome univoco utilizzato dall'API Force.com.
Descrizione
Una descrizione dell'insieme di autorizzazioni. Ad esempio, "Abilita Salesforce Files Sync per gli utenti assegnati. Salesforce Files
Sync consente agli utenti di sincronizzare automaticamente i file in tutti i dispositivi."
4. Selezionare un'opzione di licenza utente.
Nota: Se si prevede di assegnare questo insieme di autorizzazioni a utenti con licenze sia Salesforce che Chatter Only,
selezionare — —Nessuna- —.
5. Fare clic su Salva.
Viene visualizzata la pagina introduttiva del nuovo insieme di autorizzazioni.
6. In Sistema, fare clic su Autorizzazioni di sistema.
7. In cima all'elenco Autorizzazioni di sistema, fare clic su Modifica.
8. Selezionare Sincronizza file.
9. Fare clic su Salva.
Assegnare l'insieme di autorizzazioni agli utenti che devono disporre dell'accesso a Salesforce Files Sync.
Abilitazione di Salesforce Files Sync per i profili
Abilitare Salesforce Files Sync per tutti gli utenti con particolari profili standard, oppure per i profili
personalizzati specifici della propria organizzazione Salesforce.
1. Da Imposta, immettere Profili nella casella Ricerca veloce, quindi selezionare
Profili.
2. Selezionare il profilo che disporrà dell'autorizzazione Salesforce Files Sync.
3. Nella pagina dei dettagli del profilo, fare clic su Modifica.
4. In Autorizzazioni amministrative, selezionare Sincronizza file.
5. Fare clic su Salva.
45
AUTORIZZAZIONI
UTENTE
Per abilitare Salesforce Files
Sync per i profili:
• “Personalizza
applicazione”
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Installazione di Salesforce Files Sync
Installazione di Salesforce Files Sync
Il client Salesforce Files Sync sincronizza i file tra il proprio computer e Salesforce. Gli utenti possono accedere ai file sincronizzati anche
da Salesforce1.
Per utilizzare Salesforce Files Sync, si consiglia:
Requisito di sistema
Windows
Mac
Sistema operativo supportato
Microsoft® Windows® 7 e versioni successive Apple® Mac OS X 10.8 Mountain Lion e
versioni successive
Processori
Processore compatibile con x86 da 2,33 GHz Processore Intel® Core™ Duo 1,83 GHz o
o superiore, oppure processore Intel® Atom™ superiore
1,6 GHz o superiore per dispositivi netbook
Memoria
512 MB di RAM (1 GB consigliati)
512 MB di RAM (1 GB consigliati)
Disco rigido
4 GB di spazio libero consigliato per le
operazioni di sincronizzazione
4 GB di spazio libero consigliato per le
operazioni di sincronizzazione
Gli utenti possono scaricare Salesforce Files Sync da Chatter.
1. Dalle impostazioni personali, immettere Files Sync nella casella Ricerca veloce, quindi selezionare Salesforce Files
Sync. Se vengono restituiti più risultati, selezionare quello in Impostazione personale.
2. Fare clic sul pulsante Scarica.
3. Seguire le istruzioni di installazione del sistema operativo.
4. Accedere con le proprie credenziali Salesforce.
Configurazione delle impostazioni di protezione per il caricamento e il
download dei file
Per una maggiore sicurezza, controllare il modo in cui vengono gestiti alcuni tipi di file durante il
caricamento e il download.
EDIZIONI
Per gestire le impostazioni di caricamento e download dei file:
Disponibile in: Salesforce
Classic e Lightning
Experience
1. Da Imposta, immettere Sicurezza caricamento e download dei file nella
casella Ricerca veloce, quindi selezionare Sicurezza caricamento e download dei
file.
2. Fare clic su Modifica.
3. Per impedire agli utenti di caricare file che potrebbero rappresentare un rischio per la sicurezza,
selezionare Non consentire il caricamento di file HTML come
allegati o record di documenti.
Questa impostazione blocca il caricamento dei seguenti tipi di file MIME: .html, .htt, .mht,
.svg, .swf, .thtml e .xhtml.
Avvertenza: Quando si seleziona questa opzione, tenere presente quanto segue:
• Se l'organizzazione utilizza il Portale partner per concedere ai partner l'acceso a
Salesforce, si consiglia di non abilitare questa impostazione. L'abilitazione di questa
46
AUTORIZZAZIONI
UTENTE
Per configurare le
impostazioni di caricamento
e download dei file:
• “Personalizza
applicazione”
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Suggerimenti e procedure consigliate per l'amministrazione
di Salesforce Files Sync
impostazione impedisce all'organizzazione di personalizzare l'aspetto del proprio Portale partner.
• gli allegati HTML non sono consentiti con le soluzioni, indipendentemente dall'abilitazione o meno di questa impostazione
di sicurezza. Inoltre questa impostazione non si applica agli allegati dei modelli di email: gli allegati HTML nei modelli di
email, infatti, sono sempre consentiti.
• L'abilitazione di questa impostazione non incide sui documenti e gli allegati HTML caricati in precedenza. Tuttavia, quando
gli utenti tentano di visualizzare un allegato HTML o un documento, il browser chiede di aprire tali allegati nel browser,
salvarli sul computer oppure annullare l'azione.
4. Impostare il comportamento per il download di ogni tipo di file:
a. Scarica (consigliato): il file viene sempre scaricato, di qualunque tipo esso sia.
b. Esegui nel browser: il file, di qualunque tipo esso sia, viene visualizzato ed eseguito automaticamente quando aperto in un
browser o tramite una richiesta HTTP.
c. Ibrido: Il download di Salesforce Files è stato eseguito. Gli allegati e i documenti vengono eseguiti nel browser.
5. Fare clic su Salva.
Suggerimenti e procedure consigliate per l'amministrazione di Salesforce
Files Sync
Monitorare l'accesso a Salesforce Files Sync e il suo utilizzo con gli strumenti di amministrazione di Salesforce Files Sync.
Visualizzazione della frequenza e delle modalità di accesso a Salesforce Files Sync
Dopo avere abilitato Salesforce Files Sync per gli utenti è possibile controllare la frequenza con cui accedono all'applicazione dal desktop
e come condividono i file.
• La pagina Cronologia accessi mostra gli accessi all'applicazione desktop Salesforce Files Sync nella colonna Applicazione con la
dicitura "Salesforce Files". Per visualizzare questi accessi, esportare la cronologia accessi dell'organizzazione in un file CSV oppure
creare una visualizzazione elenco personalizzata con la colonna Applicazione visualizzata in evidenza.
• La cronologia accessi di un singolo utente è disponibile nella pagina dei dettagli dell'utente nell'elenco correlato Cronologia accessi.
Revoca dell'accesso a Salesforce Files Sync
Può succedere che gli utenti subiscano il furto dei loro laptop o che il personale lasci l'azienda. Per evitare che i dati finiscano nelle mani
sbagliate, revocare l'accesso a Salesforce Files Sync.
• Sui dispositivi mobili, i file sincronizzati sono inclusi nell'applicazione Salesforce1. In caso di compromissione della sicurezza mobile,
revocare l'accesso dell'utente all'applicazione Salesforce1.
• Sui computer desktop e laptop, Salesforce Files Sync memorizza i file archiviati nella cartella "Salesforce Files Sync". Quando si disabilita
l'autorizzazione "Sincronizza file" di un singolo utente, i file non vengono più sincronizzati con Salesforce. I file sincronizzati in
precedenza restano invece nella cartella Salesforce Files Sync sul computer dell'utente.
Per rendere più semplice la disabilitazione di Salesforce Files Sync per i singoli utenti, si consiglia di abilitare Salesforce Files Sync
utilizzando un insieme di autorizzazioni sul record utente anziché abilitare la funzione per i profili.
47
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Rigenerazione di un'anteprima di contenuto o file
Rigenerazione di un'anteprima di contenuto o file
Se un contenuto o un file non dispone di anteprima o la qualità dell'anteprima è insufficiente,
provare a rigenerare l'anteprima.
EDIZIONI
Il file viene aggiunto a una coda mentre la rigenerazione è in corso. L'anteprima esistente viene
subito eliminata e gli utenti non vedono un'anteprima mentre il file è nell'area di attesa.
Disponibile nelle versioni:
Salesforce Classic e
Lightning Experience
Non è possibile rigenerare un'anteprima per i file crittografati, i file protetti da password, i file PDF
protetti, i tipi di file sconosciuti e i file di dimensioni superiori a 25 MB.
1. Da Imposta, immettere Rigenera anteprime nella casella Ricerca veloce, quindi
seleziona Rigenera anteprime.
2. Specificare l'ID documento contenuto o l'ID versione contenuto.
Se si specifica l'ID documento contenuto ma non il numero di versione, verrà utilizzata la versione
più recente.
Navigare fino alla pagina dei dettagli del file per vedere se l'anteprima è stata rigenerata
correttamente.
Disponibile nelle versioni:
Group Edition, Professional
Edition, Enterprise Edition,
Performance Edition,
Unlimited Edition, Contact
Manager Edition e
Developer Edition
AUTORIZZAZIONI
UTENTE
Per rigenerare
un'anteprima:
• “Personalizza
applicazione”
Salesforce Files Connect
Con Files Connect, gli utenti di Salesforce possono accedere a dati esterni provenienti da sistemi come Google Drive, SharePoint o Box,
condividerli ed eseguirvi ricerche.
IN QUESTA SEZIONE:
Il processo di impostazione di Files Connect
Il processo di impostazione di Files Connect è diverso a seconda del fatto che la fonte di dati esterna sia basata su cloud o si trovi in
loco.
Abilitazione di Salesforce Files Connect per l'organizzazione
Gli utenti possono cercare e condividere file da sistemi esterni come Google Drive e SharePoint.
Concessione a utenti e amministratori dell'accesso alle fonti di dati Files Connect
Dopo aver abilitato Files Connect, concedere agli utenti e agli amministratori le autorizzazioni per accedere a specifiche fonti di dati
esterne da Salesforce.
Creazione di un provider di autenticazione per Box
Per utilizzare Box come fonte di dati esterna, è necessario creare un provider di autenticazione in Salesforce.
Definizione di una fonte di dati esterna per Box
Gli utenti possono accedere a contenuti di Box dalla pagina iniziale File, dai post dei feed e dalla ricerca.
Creazione di un provider di autenticazione per Google Drive
Per utilizzare Google Drive come fonte di dati esterna, è necessario creare un provider di autenticazione per Google Drive in Salesforce.
La procedura inizia con la creazione di un progetto correlato nella Google Developers Console.
48
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Salesforce Files Connect
Definizione di una fonte di dati esterna per Google Drive
Gli utenti Chatter possono accedere a contenuti di Google Drive dalla scheda File, dai post dei feed e dalla ricerca. Salesforce supporta
documenti, fogli di calcolo, presentazioni e disegni Google.
Creazione di un provider di autenticazione per SharePoint Online o OneDrive for Business
Per utilizzare una delle fonti di dati esterne basate su cloud di Microsoft, è necessario creare un provider di autenticazione in Salesforce
e registrare tale provider in un'applicazione Web Microsoft Azure.
Definizione di una fonte di dati esterna per SharePoint Online o OneDrive for Business
Con Files Connect e Chatter, Salesforce può accedere ai contenuti dei sistemi basati su cloud di Microsoft.
Impostazione di un Agente di sicurezza per SharePoint 2010 o 2013
Un Agente di sicurezza fornisce una comunicazione protetta tra Salesforce e i dati disponibili in loco in SharePoint 2010 o 2013.
Garantire l'accesso con i cluster Agente di sicurezza
I cluster Agente di sicurezza forniscono protezione dal failover, garantendo che gli utenti Salesforce possano sempre accedere alle
fonti di dati esterne in loco come SharePoint 2010 o 2013.
Definizione di una fonte di dati esterna per SharePoint 2010 o 2013
Consentire a Salesforce di accedere ai dati nel proprio sistema in loco. Ciò è reso possibile da Files Connect e Chatter.
Inclusione di una fonte di dati Files Connect nella ricerca globale
È possibile combinare le ricerche di dati Salesforce con i dati esterni provenienti da Google Drive, SharePoint o OneDrive for Business.
Tramite l'API, gli sviluppatori possono automatizzare il processo con le query SOQL o SOSL supportate.
Inclusione delle proprietà personalizzate SharePoint in ricerche, query SOQL e SOSL
Dopo aver creato un oggetto esterno per una fonte di dati SharePoint, sono necessari alcuni passaggi particolari per eseguire ricerche
o query su eventuali proprietà personalizzate in esso contenute.
Definizione di una fonte di dati esterna con URL semplice
Se per la propria organizzazione è stato abilitato Chatter, Salesforce può accedere ai dati ospitati su un altro dominio Web per utilizzarli
nella scheda File e nel feed.
49
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Il processo di impostazione di Files Connect
Il processo di impostazione di Files Connect
Il processo di impostazione di Files Connect è diverso a seconda del fatto che la fonte di dati esterna
sia basata su cloud o si trovi in loco.
Suggerimento: Per supporti visivi, indicazioni per la risoluzione di problemi e suggerimenti
dettagliati, consultare la Guida all'impostazione e la Guida dell'utente di Files Connect.
Per prima cosa, abilitare Files Connect e consentire agli utenti
di accedere a fonti di dati esterne correlate
1. Abilitazione di Salesforce Files Connect per l'organizzazione.
2. Concessione a utenti e amministratori dell'accesso alle fonti di dati Files Connect.
Per le fonti di dati basate su cloud, creare un provider di
autenticazione e quindi definire la fonte
Se si utilizza Google Drive:
1. Creazione di un provider di autenticazione per Google Drive.
2. Definizione di una fonte di dati esterna per Google Drive.
Se si utilizzano i sistemi cloud di Microsoft:
EDIZIONI
Disponibile in: Salesforce
Classic e Lightning
Experience
Files Connect per fonti di dati
esterne basate su cloud è
disponibile nelle versioni:
Professional Edition,
Enterprise Edition,
Performance Edition,
Unlimited Edition e
Developer Edition
Files Connect per fonti di dati
esterne in loco è disponibile
con un supplemento di
prezzo nelle versioni:
Enterprise Edition,
Performance Edition,
Unlimited Edition e
Developer Edition
1. Creazione di un provider di autenticazione per SharePoint Online o OneDrive for Business.
2. Definizione di una fonte di dati esterna per SharePoint Online o OneDrive for Business.
Se si utilizza Box:
1. Creare un provider di autenticazione per Box
2. Definire una fonte di dati esterna per Box
Per le fonti di dati in loco, impostare un agente di sicurezza e quindi definire la fonte
Nota: questa procedura richiede una licenza insieme di autorizzazioni a pagamento, "Files Connect per fonti di dati esterne in
loco". Per informazioni sulle licenze insieme di autorizzazioni, vedere la Guida di Salesforce.
1. Impostare un Agente di sicurezza per SharePoint 2010 o 2013 su un server Linux o Windows per collegare in sicurezza Salesforce ai
dati memorizzati oltre il firewall.
2. Definizione di una fonte di dati esterna per SharePoint 2010 o 2013.
Inclusione dei dati esterni nella ricerca globale
Per consentire agli utenti di accedere ai dati esterni nelle ricerche Salesforce globali, è necessario creare un oggetto esterno e concedere
agli utenti l'accesso ai suoi campi. Questa fase è facoltativa, ma è consigliata per integrare meglio i dati esterni con Salesforce.
Per le fonti di dati per utente, chiedere agli utenti di autenticarsi in Salesforce
Se è stata specificata un'autenticazione per utente per una fonte di dati e la si è esposta tramite i profili o gli insiemi di autorizzazioni,
chiedere agli utenti autorizzati di fornire le credenziali della loro fonte di dati.
50
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Abilitazione di Salesforce Files Connect per l'organizzazione
È ora possibile iniziare ad accedere, condividere e cercare file esterni!
Gli utenti possono ora accedere a file esterni e condividerli tramite la scheda File e il feed ed eseguire ricerche come se fossero dei
contenuti Salesforce.
Abilitazione di Salesforce Files Connect per l'organizzazione
Gli utenti possono cercare e condividere file da sistemi esterni come Google Drive e SharePoint.
1. Da Imposta, immettere Impostazioni di Files Connect nella casella Ricerca
veloce, quindi selezionare Impostazioni di Files Connect.
2. Fare clic su Modifica e selezionare Abilita Files Connect.
3. Per Condivisione di file, scegliere una delle seguenti opzioni:
• Copia memorizza una copia dei file esterni in Salesforce. Se i file vengono condivisi con un
gruppo Chatter, tutti i membri del gruppo possono accedervi, anche se non dispongono
dell'accesso al sistema esterno.
• Riferimento punta ai file esterni memorizzati all'esterno di Salesforce. Non sono disponibili
anteprime dei file e i download di file richiedono l'accesso dell'utente al sistema esterno.
(Gli utenti devono immettere le credenziali per il sistema nella sezione Impostazioni di
autenticazione per i sistemi esterni dell'impostazione personale).
Suggerimento: scegliere la modalità Copia se l'organizzazione condivide i file con clienti
o partner esterni. Scegliere la modalità Riferimento per riportare le restrizioni per l'accesso
dal sistema esterno in Salesforce.
Indipendentemente dalla modalità di condivisione, i file di Salesforce non rispecchiano le revisioni
dei file nei sistemi esterni. Tuttavia, la modalità Riferimento punta alle versioni più recenti presenti
in tali sistemi.
EDIZIONI
Disponibile in: Salesforce
Classic e Lightning
Experience
Files Connect per fonti di dati
esterne basate su cloud è
disponibile nelle versioni:
Professional Edition,
Enterprise Edition,
Performance Edition,
Unlimited Edition e
Developer Edition
Files Connect per fonti di dati
esterne in loco è disponibile
con un supplemento di
prezzo nelle versioni:
Enterprise Edition,
Performance Edition,
Unlimited Edition e
Developer Edition
VEDERE ANCHE:
Il processo di impostazione di Files Connect
Concessione a utenti e amministratori dell'accesso alle fonti di dati Files Connect
AUTORIZZAZIONI
UTENTE
Per abilitare Salesforce Files
Connect:
• "Personalizza
applicazione"
51
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Concessione a utenti e amministratori dell'accesso alle fonti
di dati Files Connect
Concessione a utenti e amministratori dell'accesso alle fonti di dati Files
Connect
Dopo aver abilitato Files Connect, concedere agli utenti e agli amministratori le autorizzazioni per
accedere a specifiche fonti di dati esterne da Salesforce.
Suggerimento: benché sia possibile fornire l'accesso alle fonti di dati attraverso gli insiemi
di autorizzazioni o i profili, gli insiemi di autorizzazioni consentono di regolare più rapidamente
l'accesso per diversi tipi di utenti. Indipendentemente dal metodo scelto, assicurarsi di fornire
agli amministratori l'accesso in modo che possano configurare le fonti di dati.
1. Da Imposta, immettere Insiemi di autorizzazioni nella casella Ricerca
veloce, quindi selezionare Insiemi di autorizzazioni oppure immettere Profili nella
casella Ricerca veloce e quindi selezionare Profili.
2. Creare un nuovo insieme di autorizzazioni o profilo oppure fare clic su uno esistente.
Se si utilizza un insieme di autorizzazioni, Licenza utente deve essere impostata sull'opzione
predefinita, "Nessuna".
3. Per un insieme di autorizzazioni, fare clic su Autorizzazioni di sistema, quindi fare clic su
Modifica.
Per un profilo, fare clic su Modifica e scorrere verso il basso fino alla sezione Autorizzazioni
amministrative.
4. Eseguire una delle seguenti operazioni e fare clic su Salva.
• Per accedere alle fonti di dati basate su cloud come SharePoint Online, selezionare Cloud
Files Connect.
• Per accedere alle fonti di dati in loco come SharePoint 2010 o 2013, selezionare Files
Connect in loco.
Nota: L'autorizzazione in loco è disponibile tramite una licenza insieme di autorizzazioni
a pagamento, "Files Connect per fonti di dati esterne in loco". Per abilitare la licenza per
la propria organizzazione, consultare queste brevi istruzioni nella Guida di Salesforce.
5. Per un insieme di autorizzazioni, fare clic su Gestisci assegnazioni nella barra degli strumenti
in cima alla pagina. Quindi fare clic su Aggiungi assegnazioni, selezionare gli utenti per
l'insieme di autorizzazioni e fare clic su Assegna.
Importante: Includere eventuali amministratori che devono configurare fonti di dati
esterne.
EDIZIONI
Disponibile in: Salesforce
Classic e Lightning
Experience
Files Connect per fonti di dati
esterne basate su cloud è
disponibile nelle versioni:
Professional Edition,
Enterprise Edition,
Performance Edition,
Unlimited Edition e
Developer Edition
Files Connect per fonti di dati
esterne in loco è disponibile
con un supplemento di
prezzo nelle versioni:
Enterprise Edition,
Performance Edition,
Unlimited Edition e
Developer Edition
AUTORIZZAZIONI
UTENTE
Per impostare le
autorizzazioni:
• "Personalizza
applicazione"
Per utilizzare Files Connect
per fonti di dati esterne in
loco:
• "API abilitata"
6. Se non lo si è già fatto, definire le fonti di dati esterne per la propria organizzazione:
• Definizione di una fonte di dati esterna per SharePoint Online o OneDrive for Business
• Definizione di una fonte di dati esterna per SharePoint 2010 o 2013
• Definizione di una fonte di dati esterna per Google Drive
• Definizione di una fonte di dati esterna per Box
Nota: Se si seleziona un tipo di identità Direttore denominato per la fonte di dati, saltare i passaggi successivi. Continuare a
leggere se si seleziona Per utente.
52
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Creazione di un provider di autenticazione per Box
7. In Imposta, ritornare alla pagina dei dettagli per l'insieme di autorizzazioni o il profilo. Eseguire una delle operazioni descritte di
seguito:
• Per un insieme di autorizzazioni, nella sezione Applicazioni, fare clic su Accesso fonte di dati esterna.
• Per un profilo, accedere all'elenco correlato Accesso fonte di dati esterna abilitato.
8. Fare clic su Modifica, aggiungere specifiche fonti di dati esterne all'elenco correlato Accesso fonte di dati esterna abilitato e fare clic
su Salva.
(Gli utenti devono immettere le credenziali quando accedono per la prima volta alle fonti di dati esterne, oppure dalle impostazioni
personali nella pagina Impostazioni di autenticazione per i sistemi esterni.)
VEDERE ANCHE:
Il processo di impostazione di Files Connect
Abilitazione di Salesforce Files Connect per l'organizzazione
Creazione di un provider di autenticazione per Box
Per utilizzare Box come fonte di dati esterna, è necessario creare un provider di autenticazione in
Salesforce.
Creazione di un provider di autenticazione in Salesforce
1. In Imposta, immettere Provider di autenticazione nella casella Ricerca
veloce, quindi selezionare Provider di autenticazione.
2. Fare clic su Nuovo.
3. In Tipo provider, selezionare Open ID Connect e impostare le seguenti opzioni:
• Nome: immettere il nome che si desidera visualizzare in Salesforce.
• Suffisso URL: immettere un suffisso che si desidera visualizzare al termine del percorso
URL. Per impostazione predefinita, il suffisso rispecchia la voce Nome.
• Chiave consumatore: immettere un valore segnaposto. Il campo verrà compilato
dopo aver creato l'applicazione Box nel passaggio 5.
• Segreto consumatore: immettere un valore segnaposto. Il campo verrà compilato
dopo aver creato l'applicazione Box nel passaggio 5.
• Autorizza URL endpoint: immettere
https://app.box.com/api/oauth2/authorize
EDIZIONI
Disponibile nelle versioni:
Salesforce Classic
Disponibile nelle versioni:
Professional Edition,
Enterprise Edition,
Performance Edition,
Unlimited Edition e
Developer Edition
AUTORIZZAZIONI
UTENTE
Per creare dei provider di
autenticazione:
• "Personalizza
applicazione"
E
"Gestisci provider di
autenticazione"
• URL endpoint token: immettere
https://app.box.com/api/oauth2/token
• URL endpoint info utente: lasciare vuoto.
• Ambiti predefiniti: lasciare vuoto.
4. Fare clic su Salva. Quindi, nella parte inferiore della pagina dei dettagli Provider di autenticazione, copiare la voce URL di
richiamata in un file di testo (verrà utilizzata durante la creazione dell'applicazione Box).
5. Creare un'applicazione Box. Ritornare al passaggio 6.
6. Dopo aver creato l'applicazione Box, modificare il provider di autenticazione Salesforce e sostituire i valori seguenti con quelli forniti
dall'app Box.
53
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Definizione di una fonte di dati esterna per Box
• Consumer.Key: client_id di Box.
• Consumer.Secret: client_secret di Box.
7. Fare clic su Salva. Il provider di autenticazione di Box è ora pronto per l'uso.
Creazione di un'applicazione Box
1. Utilizzando le credenziali del proprio account di amministrazione Box, accedere a
https://app.box.com/developers/services.
2. Fare clic su Create a Box Application (Crea applicazione Box).
3. Immettere un nome di progetto, selezionare il contenuto Box e fare clic su Create Application (Crea applicazione).
4. Fare clic su Configure your application (Configura applicazione).
5. Nel campo redirect_uri, incollare l'URL di richiamata di Salesforce indicato nella specifica di OAuth2.
6. Copiare i valori di client_id e client_secret in un file di testo. Immettere questi valori nel passaggio 6 della procedura di creazione
di un provider di autenticazione in Salesforce.
Definizione di una fonte di dati esterna per Box
Gli utenti possono accedere a contenuti di Box dalla pagina iniziale File, dai post dei feed e dalla
ricerca.
EDIZIONI
1. Da Imposta in Salesforce Classic, immettere Fonti di dati esterne nella casella
Ricerca veloce, quindi selezionare Fonti di dati esterne.
Disponibile in: Salesforce
Classic e Lightning
Experience
2. Fare clic su Nuova fonte di dati esterna. Impostare quindi le opzioni seguenti.
Campo
Descrizione
Etichetta
Nome intuitivo per la fonte di dati visualizzata
nell'interfaccia utente di Salesforce.
Nome
Identificatore univoco utilizzato per fare
riferimento a questa fonte di dati esterna
tramite l'API. Il campo Nome può contenere
solo caratteri di sottolineatura e alfanumerici.
Deve essere univoco, iniziare con una lettera,
non deve includere spazi, né terminare con
un carattere di sottolineatura, né contenere
due caratteri di sottolineatura consecutivi.
Tipo
Scegliere Files Connect: Casella
Tipo di identità
Tipo di identità utilizzato per autenticare la
fonte di dati esterna.
Selezionare Per utente per richiedere
credenziali separate per ogni utente che
accede alla fonte di dati. (Gli amministratori
devono abilitare la fonte di dati per insiemi di
autorizzazioni e profili specifici. Gli utenti
54
Disponibile nelle versioni:
Professional Edition,
Enterprise Edition,
Performance Edition,
Unlimited Edition e
Developer Edition
AUTORIZZAZIONI
UTENTE
Per definire una fonte di dati
esterna:
• "Personalizza
applicazione"
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Creazione di un provider di autenticazione per Google Drive
Campo
Descrizione
immettono quindi le loro credenziali quando accedono per la
prima volta alla fonte di dati.)
Protocollo utilizzato per accedere a Box.
Protocollo di autenticazione
Selezionare Oauth 2.0.
Provider di autenticazione
Immettere il provider di autenticazione di Box.
Ambito
Lasciare vuoto.
Avvia flusso di autenticazione al
salvataggio
Selezionare per testare immediatamente le impostazioni sopra.
Creazione di un provider di autenticazione per Google Drive
Per utilizzare Google Drive come fonte di dati esterna, è necessario creare un provider di
autenticazione per Google Drive in Salesforce. La procedura inizia con la creazione di un progetto
correlato nella Google Developers Console.
Creazione di un progetto nella Google Developers Console
1. Utilizzando le credenziali del proprio account amministrativo Google App for Work, accedere
a https://console.cloud.google.com.
2. Nella barra del titolo, espandere Go to Project e fare clic su Create Project.
3. Specificare un nome per il progetto e fare clic su Create.
4. Nel cruscotto digitale del progetto, fare clic sull'icona del menu in alto a sinistra e quindi su API
Manager.
5. Nel manager dell'API, accedere alla scheda Google APIs e cercare Google Drive API.
6. Fare clic su Google Drive API nei risultati della ricerca e fare clic su Enable API.
7. Fare clic su Credentials nel menu a sinistra.
8. Nella scheda OAuth Consent Screen, immettere un indirizzo email valido e un nome di prodotto.
Quindi, fare clic su Save.
9. Nella scheda Credentials, fare clic su Add credentials e selezionare OAuth client ID.
10. Selezionare Web application e fare clic su Create.
EDIZIONI
Disponibile nelle versioni:
Salesforce Classic
Disponibile nelle versioni:
Professional Edition,
Enterprise Edition,
Performance Edition,
Unlimited Edition e
Developer Edition
AUTORIZZAZIONI
UTENTE
Per creare dei provider di
autenticazione:
• "Personalizza
applicazione"
E
"Gestisci provider di
autenticazione"
11. Copiare i valori dell'ID client e del segreto client in un file di testo. Questi valori verranno utilizzati
durante la creazione di un provider di autenticazione in Salesforce.
Creazione di un provider di autenticazione in Salesforce
1. In Imposta, immettere Provider di autenticazione nella casella Ricerca veloce, quindi selezionare Provider
di autenticazione.
2. Fare clic su Nuovo.
55
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Definizione di una fonte di dati esterna per Google Drive
3. In Tipo provider, selezionare Open ID Connect e impostare le seguenti opzioni:
• Nome: immettere il nome che si desidera visualizzare in Salesforce.
• Suffisso URL: immettere il suffisso al termine del percorso URL. Ad esempio, nel percorso
https://login.salesforce.com/services/authcallback/00Dx00000000001/MyGoogleProvider,
il suffisso è "MyGoogleProvider"
• Chiave consumatore: immettere l'ID client copiato durante la creazione del progetto Google.
• Segreto consumatore: immettere il segreto client copiato durante la creazione del progetto Google.
• Autorizza URL endpoint: immettere
https://accounts.google.com/o/oauth2/auth?access_type=offline&approval_prompt=force
• Url endpoint token: immettere https://accounts.google.com/o/oauth2/token
• Ambiti predefiniti: immettere openid email profile https://www.googleapis.com/auth/drive
4. Fare clic su Salva. Quindi, nella parte inferiore della pagina dei dettagli Provider di autenticazione, copiare la voce URL di
richiamata in un file di testo (verrà usata durante la modifica del progetto Google).
Modifica del progetto nella Google Developers Console
1. Nel manager dell'API, fare clic su Credentials nel menu a sinistra.
2. Fare clic sull'applicazione Web precedentemente creata.
3. Nella sezione Authorized redirect URIs, immettere l'URL di richiamata copiato durante la creazione del provider di autenticazione in
Salesforce.
4. Fare clic su Save.
Definizione di una fonte di dati esterna per Google Drive
Gli utenti Chatter possono accedere a contenuti di Google Drive dalla scheda File, dai post dei feed
e dalla ricerca. Salesforce supporta documenti, fogli di calcolo, presentazioni e disegni Google.
EDIZIONI
1. Da Imposta, immettere Fonti di dati esterne nella casella Ricerca veloce,
quindi selezionare Fonti di dati esterne.
Disponibile in: Salesforce
Classic e Lightning
Experience
2. Fare clic su Nuova fonte di dati esterna. Impostare quindi le opzioni seguenti.
Campo
Descrizione
Etichetta
Nome intuitivo per la fonte di dati visualizzata
nell'interfaccia utente di Salesforce.
Nome
Identificatore univoco utilizzato per fare
riferimento a questa fonte di dati esterna
tramite l'API. Il campo Nome può contenere
solo caratteri di sottolineatura e alfanumerici.
Deve essere univoco, iniziare con una lettera,
non deve includere spazi, né terminare con
un carattere di sottolineatura, né contenere
due caratteri di sottolineatura consecutivi.
Tipo
Scegliere Files Connect: Google Drive
56
Disponibile nelle versioni:
Professional Edition,
Enterprise Edition,
Performance Edition,
Unlimited Edition e
Developer Edition
AUTORIZZAZIONI
UTENTE
Per definire una fonte di dati
esterna:
• "Personalizza
applicazione"
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Creazione di un provider di autenticazione per SharePoint
Online o OneDrive for Business
Campo
Descrizione
Tipo di identità
Tipo di identità utilizzato per autenticare la fonte di dati esterna.
Selezionare Per utente per richiedere credenziali separate per
ogni utente che accede alla fonte di dati. (Gli amministratori
devono abilitare la fonte di dati per insiemi di autorizzazioni e
profili specifici. Gli utenti immettono quindi le loro credenziali
quando accedono per la prima volta alla fonte di dati.)
Selezionare Direttore denominato per utilizzare lo stesso
insieme di credenziali per ogni utente che accede alla fonte di
dati da Salesforce.
Protocollo utilizzato per accedere a Google Drive.
Protocollo di autenticazione
Selezionare Oauth 2.0.
Provider di autenticazione
Immettere il provider di autenticazione Google Drive.
Ambito
Lasciare vuoto.
Avvia flusso di autenticazione al
salvataggio
Selezionare per testare immediatamente le impostazioni sopra.
Creazione di un provider di autenticazione per SharePoint Online o OneDrive
for Business
Per utilizzare una delle fonti di dati esterne basate su cloud di Microsoft, è necessario creare un
provider di autenticazione in Salesforce e registrare tale provider in un'applicazione Web Microsoft
Azure.
Per configurare completamente un provider di autenticazione, eseguire le seguenti operazioni:
1. Creazione di un provider di autenticazione utilizzando valori segnaposto
2. Registrazione di un'applicazione Web nella console di gestione Azure
3. Configurazione del provider di autenticazione in Salesforce
Creazione di un provider di autenticazione utilizzando valori
segnaposto
Il provider di autenticazione fornisce l'URI di reindirizzamento necessario per registrare l'app.
1. In Imposta, immettere Provider di autenticazione nella casella Ricerca
veloce, quindi selezionare Provider di autenticazione.
2. Fare clic su Nuovo.
3. In Tipo provider, selezionare Open ID Connect e impostare le seguenti opzioni:
• Nome: immettere il nome che si desidera visualizzare in Salesforce.
57
EDIZIONI
Disponibile nelle versioni:
Salesforce Classic
Disponibile nelle versioni:
Professional Edition,
Enterprise Edition,
Performance Edition,
Unlimited Edition e
Developer Edition
AUTORIZZAZIONI
UTENTE
Per creare dei provider di
autenticazione:
• "Personalizza
applicazione"
E
"Gestisci provider di
autenticazione"
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Creazione di un provider di autenticazione per SharePoint
Online o OneDrive for Business
• Suffisso URL: immettere un suffisso che si desidera visualizzare al termine del percorso URL. Per impostazione predefinita,
il suffisso rispecchia la voce Nome.
• Chiave consumatore: immettere un valore segnaposto.
• Segreto consumatore: immettere un valore segnaposto.
• Autorizza URL endpoint: immettere un segnaposto che inizi con https.
• URL endpoint token: immettere un segnaposto che inizi con https.
• Ambiti predefiniti: lasciare vuoto.
4. Fare clic su Salva. Quindi, nella parte inferiore della pagina dei dettagli Provider di autenticazione, copiare la voce URL di
richiamata in un file di testo
Registrazione di un'applicazione Web nella console di gestione Azure
1. Accedere ad Azure all'indirizzo https://manage.windowsazure.com/ (in caso di problemi, collegarsi ad Azure con il
browser in modalità "incognito").
2. Nel riquadro di navigazione a sinistra, selezionare Active Directory.
3. Selezionare la propria Active Directory.
4. Nella pagina Active Directory, selezionare Applicazioni dal menu dell'intestazione.
5. Fare clic su Aggiungi nel menu del piè di pagina.
6. Scegliere Aggiungi un'applicazione che l'organizzazione sta sviluppando.
7. Inserire un nome per l'app e scegliere Applicazione Web e/o API Web. Fare clic sulla freccia.
8. Nella schermata Proprietà dell'app, immettere
• URL accesso — Immettere un URL (questo valore si può modificare in seguito).
• URI ID app — Immettere un URI univoco (questo valore si può modificare in seguito).
9. Fare clic sul segno di spunta per completare.
10. Una volta creata l'app, fare clic su Configura nel menu dell'intestazione.
11. Copiare l'ID client in un file di testo, per poterlo usare per configurare il provider di autenticazione in Salesforce.
12. Creare una chiave della durata di 1 o 2 anni (il valore della chiave è visualizzato dopo il salvataggio).
13. Aggiornare l'URL di risposta con l'URL di richiamata copiato dal provider di autenticazione Salesforce.
14. Eliminare eventuali autorizzazioni esistenti per l'applicazione.
15. Fare clic su Aggiungi applicazione e aggiungere Office 365 Sharepoint Online.
16. Fare clic su Autorizzazioni delegate e quindi sulla freccia per aggiungere le autorizzazioni delegate desiderate.
17. Fare clic su Salva nel menu del piè di pagina.
18. Copiare il valore della chiave visualizzato nel proprio file di testo.
Configurazione del provider di autenticazione in Salesforce
In Salesforce, sostituire i valori segnaposto originali con quelli corretti provenienti dall'applicazione Azure.
1. In Imposta, immettere Provider di autenticazione nella casella Ricerca veloce, quindi selezionare Provider
di autenticazione.
2. Fare clic su Modifica accanto al provider di autenticazione creato in precedenza.
58
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Definizione di una fonte di dati esterna per SharePoint Online
o OneDrive for Business
3. Modificare i seguenti valori:
• Chiave consumatore: immettere l'ID client copiato in un file di testo.
• Segreto consumatore: immettere il segreto client copiato in un file di testo.
• Autorizza URL endpoint: immettere l'URL nel seguente formato:
https://login.microsoftonline.com/common/oauth2/authorize?prompt=consent&
resource=https%3A%2F%2FYOUR_TENANT.sharepoint.com%2F
Esempio: SharePoint Online
https://login.microsoftonline.com/common/oauth2/authorize?prompt=consent&
resource=https%3A%2F%2Fcontenthubblitz.sharepoint.com%2F
Esempio: OneDrive for Business
https://login.microsoftonline.com/common/oauth2/authorize?prompt=consent&
resource=https%3A%2F%2Fcontenthubblitz-my.sharepoint.com%2F
4. Fare clic su Salva. Il provider di autenticazione è ora pronto per l'uso.
VEDERE ANCHE:
Il processo di impostazione di Files Connect
Definizione di una fonte di dati esterna per SharePoint Online o OneDrive
for Business
Con Files Connect e Chatter, Salesforce può accedere ai contenuti dei sistemi basati su cloud di
Microsoft.
EDIZIONI
1. Da Imposta, immettere Fonti di dati esterne nella casella Ricerca veloce,
quindi selezionare Fonti di dati esterne.
Disponibile in: Salesforce
Classic e Lightning
Experience
2. Fare clic su Nuova fonte di dati esterna. Impostare quindi le opzioni seguenti.
Campo
Descrizione
Etichetta
Nome intuitivo per la fonte di dati visualizzata
nell'interfaccia utente di Salesforce.
Nome
Identificatore univoco utilizzato per fare
riferimento a questa fonte di dati esterna
tramite l'API. Il campo Nome può contenere
solo caratteri di sottolineatura e alfanumerici.
Deve essere univoco, iniziare con una lettera,
non deve includere spazi, né terminare con
un carattere di sottolineatura, né contenere
due caratteri di sottolineatura consecutivi.
Tipo
Scegliere Files Connect: Microsoft
SharePoint Online o Files Connect:
Microsoft OneDrive for Business.
59
Disponibile nelle versioni:
Professional Edition,
Enterprise Edition,
Performance Edition,
Unlimited Edition e
Developer Edition
AUTORIZZAZIONI
UTENTE
Per definire una fonte di dati
esterna:
• "Personalizza
applicazione"
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Definizione di una fonte di dati esterna per SharePoint Online
o OneDrive for Business
Campo
Descrizione
URL sito
URL del sito SharePoint, della raccolta siti o dell'app Web.
Importante: L'URL deve iniziare con https. Deve avere
questo aspetto:
https://salesforce.sharepoint
.com/HRSite
(Non copiare l'URL visualizzato nel browser durante
l'accesso a SharePoint. L'URL non deve avere questo
aspetto: https://salesforce.sharepoint.
com/HRSite/SitePages/Home.aspx)
Escludi altre raccolte siti
Accede soltanto alle raccolte siti specificate dall'URL, ignorando
qualsiasi altra raccolta siti.
Tipo di identità
Tipo di identità utilizzato per autenticare la fonte di dati esterna.
Selezionare Per utente per richiedere credenziali separate per
ogni utente che accede alla fonte di dati. (Gli amministratori
devono abilitare la fonte di dati per insiemi di autorizzazioni e
profili specifici. Gli utenti immettono quindi le loro credenziali
quando accedono per la prima volta alla fonte di dati.)
Selezionare Direttore denominato per utilizzare lo stesso
insieme di credenziali per ogni utente che accede alla fonte di
dati da Salesforce.
Protocollo utilizzato per accedere a SharePoint Online.
Protocollo di autenticazione
Selezionare Oauth 2.0.
Provider di autenticazione
Immettere il provider di autenticazione SharePoint Online.
Ambito
Lasciare vuoto.
Avvia flusso di autenticazione al
salvataggio
Selezionare per testare subito le impostazioni o per creare un
oggetto esterno per questa fonte di dati esterna.
VEDERE ANCHE:
Il processo di impostazione di Files Connect
60
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Impostazione di un Agente di sicurezza per SharePoint 2010
o 2013
Impostazione di un Agente di sicurezza per SharePoint 2010 o 2013
Un Agente di sicurezza fornisce una comunicazione protetta tra Salesforce e i dati disponibili in
loco in SharePoint 2010 o 2013.
Nota: Il processo di impostazione dell'Agente di sicurezza richiede la licenza insieme di
autorizzazioni a pagamento "Files Connect per fonti di dati esterne in loco". Per informazioni
sulle licenze insieme di autorizzazioni, vedere la Guida di Salesforce.
Per configurare completamente un Agente di sicurezza, attenersi a questa procedura:
1. Creare un'Applicazione connessa per l'Agente di sicurezza
2. Creare un profilo e un utente specifici dell'Agente di sicurezza
3. Creare l'Agente in Salesforce e scaricare il programma di installazione sul server
EDIZIONI
Disponibile in: Salesforce
Classic e Lightning
Experience
Disponibile con un
supplemento di prezzo nelle
versioni: Enterprise Edition,
Performance Edition,
Unlimited Edition e
Developer Edition
4. Installare ed eseguire l'Agente su un server Windows o un server Linux
5. Installare i plug-in dell'Agente di sicurezza per la fonte di dati in loco
6. Aggiornare i plug-in installati in precedenza
7. Importare eventuali certificati richiesti
8. Tenere traccia e risolvere i problemi dell'Agente di sicurezza
Suggerimento: Per un tour dimostrativo, vedere questa esercitazione video sull'impostazione
dell'Agente di sicurezza.
AUTORIZZAZIONI
UTENTE
Per impostare un Agente di
sicurezza:
• "Personalizza
applicazione"
Creare un'Applicazione connessa per l'Agente di sicurezza
1. In Imposta, immettere Applicazioni nella casella Ricerca veloce, quindi selezionare Applicazioni.
2. Nella sezione Applicazioni connesse, fare clic su Nuova.
3. Nella sezione Informazioni di base, immettere le impostazioni seguenti:
• Nome applicazione connessa—Immettere un nome specifico e descrittivo, come "Applicazione agente di sicurezza".
• Nome API—Mantenere il valore predefinito.
• Email referente—Immettere l'indirizzo dell'amministratore.
4. Nella sezione API, selezionare Abilita impostazioni OAuth e immettere le seguenti impostazioni:
• URL di richiamata—Immettere https://login.salesforce.com per un'istanza di produzione oppure
https://test.salesforce.com per un Sandbox.
• Usa firme digitali—Deselezionare questa opzione.
• Ambiti Oauth selezionati—Aggiungere “Accedere e gestire i propri dati (api)” e “Eseguire richieste per conto
dell'utente in qualsiasi momento (refresh_token, offline_access).”
5. Fare clic su Salva.
6. In Imposta, immettere Applicazioni connesse nella casella Ricerca veloce, quindi selezionare l'opzione di gestione
delle applicazioni connesse.
7. Accanto alla nuova applicazione, fare clic su Modifica e immettere le seguenti impostazioni:
• Utenti con autorizzazioni—Selezionare “Gli utenti approvati dall'amministratore sono pre-autorizzati.”
• Riduzione restrizioni IP—Selezionare “Riduci restrizioni IP.”
61
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Impostazione di un Agente di sicurezza per SharePoint 2010
o 2013
8. Fare clic su Salva.
Creare un profilo e un utente specifici dell'Agente di sicurezza
1. In Imposta, digitare Profili nella casella Ricerca veloce e quindi selezionare Profili.
2. Accanto al profilo Utente standard, fare clic su Clona.
3. Per il Nome profilo, immettere un nome riconoscibile, ad esempio “Profilo Agente di sicurezza.”
4. Fare clic su Salva.
5. Fare clic su Modifica accanto al nuovo profilo.
6. Nella sezione Accesso applicazione connessa, selezionare l'applicazione connessa creata per l'agente.
7. Nella sezione Autorizzazioni amministrative, selezionare Modifica Agenti di sicurezza.
8. Fare clic su Salva.
9. In Imposta, immettere Utenti nella casella Ricerca veloce, quindi selezionare Utenti.
10. Fare clic su Nuovo utente.
11. Per il Profilo, selezionare il profilo creato per l'agente. Quindi, compilare i campi obbligatori restanti e fare clic su Salva.
Importante: Assicurarsi di deselezionare “Genera nuova password e notifica utente immediatamente”.
Creare l'Agente in Salesforce e scaricare il programma di installazione sul server
1. In Imposta, immettere Agenti di sicurezza nella casella Ricerca veloce, quindi selezionare Agenti di sicurezza.
2. Fare clic su Nuovo Agente di sicurezza.
3. Immettere un'Etichetta per l'interfaccia utente e un Nome per l'API.
Nota: scegliere con cura l'etichetta poiché non sarà possibile modificarla. Salesforce si affida a un'etichetta coerente per
rimanere connesso all'agente.
4. Per Utente proxy, immettere l'utente creato per l'Agente di sicurezza.
5. Fare clic su Salva.
6. Nella pagina dei dettagli, fare clic su Scarica programma di installazione, quindi scegliere Agente Linux o Agente Windows.
7. In Imposta, immettere Applicazioni nella casella Ricerca veloce, selezionare Applicazioni e fare clic sul nome
dell'applicazione connessa creata. Quindi, nella sezione dell'API, copiare il valore della Chiave consumatore in un file di testo.
8. Copiare sul proprio server il file di testo e il file di installazione scaricato (sfdc-agent.run per Linux o sfdc-agent.zip per Windows).
Importante: Assicurarsi che il server possa accedere sia a Salesforce che alla fonte dati in loco e che sul server sia installato
Java 6.x o 7.x.
Installazione ed esecuzione dell'Agente su un server Windows
1. Estrarre i file da sfdc-agent.zip, quindi fare doppio clic su SecureAgentInstaller.exe
2. Fare clic su Avanti e immettere una cartella di installazione. Fare di nuovo clic su Avanti e completare l'installazione iniziale.
3. Quando appare la finestra di configurazione, immettere le impostazioni del proxy utilizzate per la connessione a Salesforce.
62
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Impostazione di un Agente di sicurezza per SharePoint 2010
o 2013
Suggerimento: per modificare le impostazioni del proxy dopo l'installazione (in caso di nuova password, ad esempio),
digitare il comando agent:proxyconfig nell'interfaccia dell'agente.
4. Come tipo di server di accesso scegliere Produzione o Sandbox.
Suggerimento: Per modificare questa e altre impostazioni di configurazione in un secondo tempo, sarà necessario disinstallare
e reinstallare l'Agente.
5. Come chiave del client Oauth immettere il valore Chiave consumatore copiato nel file di testo.
6. Per le impostazioni di crittografia, scegliere una delle seguenti opzioni:
• Genera per generare in modo casuale una coppia di chiavi, una pubblica e una privata, a 1.024 bit. Se sono necessarie dimensioni
chiave diverse, vedere l'impostazione Riutilizza certificato esistente. Quindi individuare il percorso visualizzato per il file di certificato
*.509 generato. Fare riferimento a questo percorso nell'applicazione connessa di Salesforce.
• Riutilizza l'archivio delle chiavi esistente per riutilizzare una coppia di chiavi dall'installazione di un agente precedente.
L'archivio delle chiavi si trova in questo percorso: [cartella installazione agente]\etc\auth.jks.
Nota: Se si seleziona un archivio delle chiavi esistente, passare alla fase 10.
• Riutilizza certificato esistente per selezionare il proprio certificato e la propria chiave privata. Questa opzione consente di
utilizzare dimensioni chiave diverse. Per ulteriori informazioni, contattare Salesforce.
7. In Salesforce, da Imposta, immettere Applicazioni nella casella Ricerca veloce, quindi selezionare Applicazioni.
8. Fare clic su Modifica accanto all'applicazione connessa e selezionare Usa firme digitali.
9. Fare clic su Scegli file e selezionare il certificato *.509. Quindi, fare clic su Salva.
10. Tornare al programma di installazione dell'agente e fare clic su Avanti per completare l'installazione.
11. Fare clic su Installa Agente come servizio per avviare il servizio Agente di sicurezza Salesforce sul server.
Suggerimento: Per accedere ai servizi in Windows, scegliere Start > Strumenti amministrativi > Servizi.
Installazione ed esecuzione dell'Agente su un server Linux
1. Eseguire il programma di installazione utilizzando uno di questi comandi:
• Istanza Produzione:
./sfdc-agent.run
• Istanza Sandbox:
./sfdc-agent.run -l https://test.salesforce.com
• L'istanza di produzione con la propria coppia di chiavi privata/pubblica:
./sfdc-agent.run –l https://login.salesforce.com -p [private key filename].PKCS8 -f
[public key filename].X509
• L'istanza di produzione con un archivio delle chiavi generato durante un'installazione precedente:
./sfdc-agent.run –l https://login.salesforce.com -j [path to *.jks file]
Il file *.jks è disponibile qui: [cartella installazione agente]/etc/auth.jks
63
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Impostazione di un Agente di sicurezza per SharePoint 2010
o 2013
2. Seguire le istruzioni sullo schermo per immettere una cartella di installazione e le impostazioni del proxy.
Suggerimento: per modificare le impostazioni del proxy dopo l'installazione, digitare il comando agent:proxyconfig
nell'interfaccia dell'agente.
3. Quando il programma di installazione richiede una chiave client OAuth, immettere il valore Chiave consumatore copiato nel file di
testo.
Nota: Se è stato specificato un archivio delle chiavi generato durante un'installazione precedente, passare alla fase 8.
4. Se richiesto, generare una coppia di chiavi pubblica/privata a 1.024 bit. Quindi individuare il percorso visualizzato per il file di certificato
*.509 generato. Fare riferimento a questo percorso nell'applicazione connessa di Salesforce.
Nota: Contattare Salesforce se è necessario utilizzare una chiave di dimensioni diverse.
5. In Salesforce, da Imposta, immettere Applicazioni nella casella Ricerca veloce, quindi selezionare Applicazioni.
6. Fare clic su Modifica accanto all'applicazione connessa e selezionare Usa firme digitali.
7. Fare clic su Scegli file e selezionare il certificato *.509. Quindi, fare clic su Salva.
8. Tornare al programma di installazione dell'agente e premere Invio per completare l'installazione.
9. Avviare l'Agente con questo comando: [cartella installazione agente]/bin/start
Installazione dei plug-in dell'Agente di sicurezza per la fonte di dati in loco
Per connettere un Agente di sicurezza a una fonte di dati esterna in Salesforce, è necessario installare i plug-in richiesti.
1. In Imposta, immettere Agenti di sicurezza nella casella Ricerca veloce, quindi selezionare Agenti di sicurezza.
2. Fare clic sul nome di un agente per accedere alla pagina dei dettagli.
3. Nell'elenco Plug-in agente di sicurezza, fare clic su Nuovo.
Per SharePoint 2010 o 2013, sarà necessario installare i plug-in seguenti:
• Files Connect SharePoint
• Files Connect Remote Connector Service
• Secure Transport Client Service
4. Per installare un plug-in, selezionarlo dal menu Tipo, immettere un nome descrittivo e fare clic su Salva. Ripetere la procedura per
ogni plug-in necessario.
Aggiornare i plug-in installati in precedenza
Quando sono disponibili gli aggiornamenti ai plug-in, gli amministratori ricevono delle notifiche via email settimanalmente.
1. In Imposta, immettere Agenti di sicurezza nella casella Ricerca veloce, quindi selezionare Agenti di sicurezza.
2. Nell'elenco Plug-in agente di sicurezza, se la colonna Aggiornamento disponibile indica "Sì", fare clic su Modifica per quel plug-in.
3. Selezionare Aggiornare alla versione consigliata al salvataggio e fare clic su Salva.
Importazione di eventuali certificati richiesti
Nell'interfaccia dell'Agente è possibile premere il tasto tabulazione per accedere a diversi comandi. Se il server SharePoint utilizzato
richiede un certificato autofirmato o un certificato firmato da un'autorità non ufficiale, è necessario utilizzare il comando
64
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Garantire l'accesso con i cluster Agente di sicurezza
rcs:importcert. Quindi, immettere il percorso per importare il certificato autorfirmato o il certificato dell'autorità nel trust store
dell'Agente di sicurezza.
Il comando rcs:listcert elenca tutti i certificati attualmente presenti nel trust store, mentre rcs:deletecert elimina il
certificato specificato dallo store.
Monitoraggio e risoluzione dei problemi dell'Agente di sicurezza
Scaricare i file di registro per monitorare con precisione gli eventi dell'Agente.
1. In Imposta, immettere Agenti di sicurezza nella casella Ricerca veloce, quindi selezionare Agenti di sicurezza.
2. Fare clic sul nome di un Agente di sicurezza creato in precedenza per aprire la relativa pagina dei dettagli.
3. Fare clic su una delle seguenti opzioni:
• Scarica registri per scaricare un file .zip compresso contenente i registri di testo.
• Scarica diagnostica per vedere lo stato dell'agente corrente, incluso l'elenco dei plug-in installati e lo stato della macchina
virtuale Java.
Garantire l'accesso con i cluster Agente di sicurezza
I cluster Agente di sicurezza forniscono protezione dal failover, garantendo che gli utenti Salesforce
possano sempre accedere alle fonti di dati esterne in loco come SharePoint 2010 o 2013.
Nota: il processo di impostazione dell'Agente di sicurezza richiede la licenza insieme di
autorizzazioni a pagamento "Files Connect per fonti di dati esterne in loco". Per informazioni
sulle licenze insieme di autorizzazioni, vedere la Guida di Salesforce.
Creazione del cluster Agente di sicurezza
1. Creare più Agenti di sicurezza su server diversi ripetendo il procedimento: Impostazione di un
Agente di sicurezza.
2. Da Imposta, immettere Cluster Agente di sicurezza nella casella Ricerca
veloce, quindi selezionare Cluster Agente di sicurezza.
3. Fare clic su Nuovo cluster Agente di sicurezza.
4. Immettere un'Etichetta per l'interfaccia utente e un Nome per l'API.
5. Per aggiungere gli agenti disponibili al cluster, selezionarli e fare clic su Aggiungi.
Per cambiare l'ordine di priorità in cui vengono utilizzati gli agenti, spostarli in alto o in basso
nell'elenco Agenti di sicurezza selezionati. Viene utilizzato per primo l'agente accessibile con
la massima priorità.
EDIZIONI
Disponibile in: Salesforce
Classic e Lightning
Experience
Disponibile con un
supplemento di prezzo nelle
versioni: Enterprise Edition,
Performance Edition,
Unlimited Edition e
Developer Edition
AUTORIZZAZIONI
UTENTE
Per impostare i cluster
Agente di sicurezza:
• "Personalizza
applicazione"
6. Fare clic su Salva.
Controllo dello stato di un cluster
1. Da Imposta, immettere Cluster Agente di sicurezza nella casella Ricerca veloce, quindi selezionare Cluster
Agente di sicurezza.
2. Fare clic sul nome di un cluster per accedere alla pagina dei dettagli.
65
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Definizione di una fonte di dati esterna per SharePoint 2010
o 2013
3. Osservare lo stato complessivo del cluster. Il verde indica che tutti gli agenti sono accessibili, il giallo che lo sono solo alcuni e il rosso
che non lo è nessuno.
4. Osservare lo stato dei singoli agenti e questi dettagli aggiuntivi:
• La colonna Priorità mostra l'ordine in cui vengono utilizzati gli agenti. Per modificare la priorità, fare clic su Modifica e spostare
gli agenti in basso o in alto nell'elenco Agenti di sicurezza selezionati.
• La colonna Attivo indica l'agente utilizzato in quel momento.
Definizione di una fonte di dati esterna per SharePoint 2010 o 2013
Consentire a Salesforce di accedere ai dati nel proprio sistema in loco. Ciò è reso possibile da Files
Connect e Chatter.
Nota: questa procedura di impostazione richiede una licenza insieme di autorizzazioni a
pagamento, "Files Connect per fonti di dati esterne in loco". Per informazioni sulle licenze
insieme di autorizzazioni, vedere la Guida di Salesforce.
1. Da Imposta, immettere Fonti di dati esterne nella casella Ricerca veloce,
quindi selezionare Fonti di dati esterne.
2. Fare clic su Nuova fonte di dati esterna. Impostare quindi le opzioni seguenti.
Campo
Descrizione
Etichetta
Nome intuitivo per la fonte di dati visualizzata
nell'interfaccia utente di Salesforce.
Nome
Identificatore univoco utilizzato per fare
riferimento a questa fonte di dati esterna
tramite l'API. Il campo Nome può contenere
solo caratteri di sottolineatura e alfanumerici.
Deve essere univoco, iniziare con una lettera,
non deve includere spazi, né terminare con
un carattere di sottolineatura, né contenere
due caratteri di sottolineatura consecutivi.
Tipo
Scegliere Files Connect: Microsoft
SharePoint
Agente di sicurezza
Un servizio in esecuzione su un server Linux
o Windows sull'intranet che consente di
collegare in sicurezza Salesforce al proprio
server SharePoint in loco. Vedere Impostazione
di un Agente di sicurezza per SharePoint 2010
o 2013.
URL sito
URL del sito SharePoint, della raccolta siti o
dell'app Web.
Importante: L'URL deve iniziare con
https e terminare con il nome del sito.
(Non copiare l'URL visualizzato nel
66
EDIZIONI
Disponibile in: Salesforce
Classic e Lightning
Experience
Disponibile con un
supplemento di prezzo nelle
versioni: Enterprise Edition,
Performance Edition,
Unlimited Edition e
Developer Edition
AUTORIZZAZIONI
UTENTE
Per definire una fonte di dati
esterna:
• "Personalizza
applicazione"
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Definizione di una fonte di dati esterna per SharePoint 2010
o 2013
Campo
Descrizione
browser durante l'accesso a SharePoint).
Tipo di identità utilizzato per autenticare la fonte di dati esterna.
Tipo di identità
Selezionare Per utente per richiedere credenziali separate per
ogni utente che accede alla fonte di dati. (Gli amministratori
devono abilitare la fonte di dati per insiemi di autorizzazioni e
profili specifici. Gli utenti immettono quindi le loro credenziali
quando accedono per la prima volta alla fonte di dati.)
Selezionare Direttore denominato per utilizzare lo stesso
insieme di credenziali per ogni utente che accede alla fonte di
dati da Salesforce.
Protocollo necessario per accedere a SharePoint.
Protocollo di autenticazione
Selezionare Autenticazione password
(questa opzione supporta l'autenticazione di base HTTP e NTLM).
Nome utente amministrazione
Nome utente che Salesforce utilizza per testare la connessione
a SharePoint. Non è necessario immettere un nome utente
dell'amministratore SharePoint. Assicurarsi tuttavia che le
credenziali utilizzate dispongano di privilegi adeguati per poter
accedere alla fonte di dati, eseguire ricerche e restituire
informazioni.
Password amministrazione
Password che Salesforce utilizza per testare la connessione a
SharePoint.
Nota: gli utenti Salesforce non possono accedere a SharePoint 2010 se per l'applicazione Web è abilitato l'accesso anonimo.
VEDERE ANCHE:
Il processo di impostazione di Files Connect
67
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Inclusione di una fonte di dati Files Connect nella ricerca
globale
Inclusione di una fonte di dati Files Connect nella ricerca globale
È possibile combinare le ricerche di dati Salesforce con i dati esterni provenienti da Google Drive,
SharePoint o OneDrive for Business. Tramite l'API, gli sviluppatori possono automatizzare il processo
con le query SOQL o SOSL supportate.
Per includere dati esterni nelle ricerche globali o nelle query API, prima creare un oggetto esterno
correlato. Il comportamento degli oggetti esterni è simile a quello degli oggetti personalizzati,
tranne per il fatto che vengono mappati ai dati memorizzati all'esterno di Salesforce in un sistema
esterno come SharePoint. Ogni oggetto esterno viene mappato a una tabella di dati e i campi
oggetto vengono mappati alle colonne della tabella accessibili.
Suggerimento: gli oggetti esterni supportano le relazioni di ricerca in modo simile agli
oggetti personalizzati, consentendo di integrare i dati esterni negli elenchi correlati e in altre
aree in Salesforce. Per informazioni dettagliate, vedere Relazioni oggetto esterno.
Per configurare completamente una ricerca globale, attenersi a questa procedura:
1. Scelta del layout per i risultati della ricerca globale
2. Creazione di un oggetto esterno da una fonte di dati esterna
3. Concessione agli utenti dell'accesso ai campi dell'oggetto esterno
Per la ricerca automatica con SOQL o SOSL, rivedere le query supportate per la propria fonte di dati:
• Supporto SOQL e SOSL per gli oggetti esterni SharePoint e OneDrive
• Supporto SOQL e SOSL per gli oggetti esterni Google Drive
Scelta del layout per i risultati della ricerca globale
Per impostazione predefinita, gli oggetti esterni Files Connect utilizzano il layout dei risultati della
ricerca standard per Chatter e per la scheda File. Se per questi oggetti si desiderano visualizzare
layout di ricerca personalizzati, eseguire la procedura rapida descritta di seguito.
1. Da Imposta, immettere Impostazioni di Files Connect nella casella Ricerca
veloce, quindi selezionare Impostazioni di Files Connect.
2. Selezionare Usa il layout di ricerca oggetto esterno.
EDIZIONI
Disponibile in: Salesforce
Classic e Lightning
Experience
Files Connect per fonti di dati
esterne basate su cloud è
disponibile nelle versioni:
Professional Edition,
Enterprise Edition,
Performance Edition,
Unlimited Edition e
Developer Edition
Files Connect per fonti di dati
esterne in loco è disponibile
con un supplemento di
prezzo nelle versioni:
Enterprise Edition,
Performance Edition,
Unlimited Edition e
Developer Edition
AUTORIZZAZIONI
UTENTE
Per creare un oggetto
esterno e consentire
l'accesso ai suoi campi:
• "Personalizza
applicazione"
Creazione di un oggetto esterno da una fonte di dati esterna
1. Definire una fonte di dati esterna che supporta la ricerca:
• SharePoint Online o OneDrive for Business
• SharePoint 2010 o 2013
• Google Drive
• Casella
2. In Imposta, immettere Fonti di dati esterne nella casella Ricerca veloce, quindi selezionare Fonti di dati esterne.
3. Fare clic sul nome della fonte di dati per accedere alla pagina dei dettagli.
4. Fare clic su Convalida e sincronizza.
Nota: Nota: se il pulsante Convalida e sincronizza è disabilitato, modificare le Impostazioni di autenticazione per i
sistemi esterni per abilitare la casella di controllo Avvia flusso di autenticazione al salvataggio.
68
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Inclusione di una fonte di dati Files Connect nella ricerca
globale
5. Selezionare la tabella di nome "items_[data source]". Quindi, fare clic su Sincronizza per creare un oggetto esterno che viene
mappato all'intera fonte.
A questo punto è possibile distribuire l'oggetto per rendere disponibili agli utenti i dati in esso contenuti.
6. Scegliere Crea > Sviluppa > Oggetti esterni.
7. Fare clic su Modifica accanto al nuovo oggetto esterno.
8. Nella parte inferiore della pagina, fare clic su Distribuito e quindi su Salva.
Concessione agli utenti dell'accesso ai campi dell'oggetto esterno
1. In Imposta, immettere Insiemi di autorizzazioni nella casella Ricerca veloce, quindi selezionare Insiemi di
autorizzazioni.
2. Fare clic su un insieme di autorizzazioni nel quale è stato abilitato Files Connect.
3. Nella sezione Applicazioni, fare clic su Impostazioni oggetti.
4. Fare clic sul nome dell'oggetto esterno.
5. Fare clic su Modifica e abilitare le autorizzazioni "Lettura" necessarie (per l'oggetto stesso e per tutti i campi che si desidera visualizzare
in Salesforce).
6. Fare clic su Salva.
Supporto SOQL e SOSL per gli oggetti esterni SharePoint e OneDrive
Gli oggetti esterni SharePoint e OneDrive supportano questi campi standard e qualsiasi campo personalizzato abilitato.
Nota: le query su campi specifici restituiscono solo i documenti che sono stati indicizzati dalla fonte di dati esterna.
Nome campo
Interrogabile
Ordinabile
Author
Sì
Sì
Comment
No
Sì
ContentLength
Sì
Sì
CreationDate
Sì
Sì
DisplayUrl
No
Sì
DownloadUrl
No
No
ExternalId
Sì
Sì
IsFolder
Sì
Sì
Nota: non supportato per
SharePoint 2010 o 2013.
MimeType
Sì
Sì
Name
Sì
Sì
UpdateDate
Sì
Sì
69
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Inclusione di una fonte di dati Files Connect nella ricerca
globale
Nome campo
Interrogabile
Ordinabile
UpdatedBy
Sì
Sì
Nota: è anche possibile utilizzare ParentId_c come criterio di query per recuperare l'elenco dei documenti in una cartella.
Tuttavia, tale campo non viene visualizzato nei risultati delle query a meno che la query non specifichi un valore ParentId__c.
Supporto SOQL e SOSL per gli oggetti esterni Google Drive
Files Connect supporta tutte le proprietà Google Drive standard, ma non le proprietà personalizzate. Le seguenti proprietà hanno nomi
di campo diversi negli oggetti esterni Salesforce:
Proprietà Google
Campo Salesforce
alternateLink
DisplayUrl
createDate
CreationDate
description
Commento
downloadURL
contentStreamUri
editable
readOnly
fileSize
ContentLength
id
ExternalId
lastModifyingUserName
UpdatedBy
mimeType
MimeType
modifiedDate
UpdateDate
ownerNames
Author
originalFilename
contentStreamFileName
title
Name
Il sottoinsieme di campi supporta le query SOQL e SOSL. (Nessuna può essere ordinata, il che riflette i limiti nell'API Google Drive).
• CreationDate
• lastViewedByMeDate
• MimeType
• Name
Nota: Le query Google Drive nel campo Name supportano un solo carattere jolly, %. Le ricerche effettuate utilizzando questo
carattere jolly cercano corrispondenze solo con i prefissi dei nomi. Ad esempio, il titolo "HelloWorld" viene restituito con la
query Name LIKE "Hello%" ma non con Name LIKE "%World".
• sharedWithMe
70
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Inclusione delle proprietà personalizzate SharePoint in
ricerche, query SOQL e SOSL
Nota: Le query nel campo sharedWithMe con un valore di "falso" non sono supportate, per proteggere i dati riservati.
• starred
• UpdateDate
VEDERE ANCHE:
Il processo di impostazione di Files Connect
Inclusione delle proprietà personalizzate SharePoint in ricerche, query SOQL e SOSL
Inclusione delle proprietà personalizzate SharePoint in ricerche, query SOQL
e SOSL
Dopo aver creato un oggetto esterno per una fonte di dati SharePoint, sono necessari alcuni passaggi
particolari per eseguire ricerche o query su eventuali proprietà personalizzate in esso contenute.
EDIZIONI
Configurazione delle proprietà personalizzate in SharePoint
Disponibile in: Salesforce
Classic e Lightning
Experience
Gli oggetti esterni in Salesforce consentono di selezionare e filtrare queste proprietà personalizzate
da SharePoint:
• Colonne personalizzate definite in un tipo di contenuti personalizzato
• Metadati provenienti da Microsoft Word, Excel e altri documenti di Office
Per eseguire ricerche in queste proprietà personalizzate in Salesforce, è necessario che un
amministratore Sharepoint crei una proprietà gestita corrispondente.
• Per visualizzare queste proprietà nei campi oggetti esterni, o per utilizzarle nelle query SELECT
SOQL o SOSL, impostare la proprietà gestita corrispondente su Recuperabile. (In Sharepoint
2010, questa opzione è denominata, "Consenti l'utilizzo di questa proprietà negli ambiti").
• Per filtrare queste proprietà negli oggetti esterni, o per utilizzarle come criteri di query in una
clausola WHERE SOQL o SOSL, impostare la proprietà gestita corrispondente su
Interrogabile.
Interrogazione dei campi risultanti in Salesforce
Nell'esempio seguente, CustomProperty rappresenta il nome di colonna personalizzato
definito nel tipo di contenuto personalizzato, oppure il nome dei metadati del documento di Office.
ManagedCustomProperty rappresenta il nome della proprietà gestita corrispondente.
SharePoint 2010
Utilizzare CustomProperty nella clausola SELECT e ManagedCustomProperty
nella clausola WHERE. Devono esistere due campi corrispondenti per l'oggetto esterno in
Salesforce: uno per la selezione e l'altro per l'applicazione dei filtri.
Ecco un esempio SOQL:
Files Connect per fonti di dati
esterne basate su cloud è
disponibile nelle versioni:
Professional Edition,
Enterprise Edition,
Performance Edition,
Unlimited Edition e
Developer Edition
Files Connect per fonti di dati
esterne in loco è disponibile
con un supplemento di
prezzo nelle versioni:
Enterprise Edition,
Performance Edition,
Unlimited Edition e
Developer Edition
AUTORIZZAZIONI
UTENTE
Per creare un oggetto
esterno e consentire
l'accesso ai suoi campi:
• "Personalizza
applicazione"
SELECT CustomProperty FROM items_sp2010_x WHERE ManagedCustomProperty=...
71
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Inclusione delle proprietà personalizzate SharePoint in
ricerche, query SOQL e SOSL
SharePoint 2013 e Online
Nella maggioranza dei casi, è possibile utilizzare ManagedCustomProperty sia per la clausola SELECT che per la clausola
WHERE.
Ecco un esempio SOQL:
SELECT ManagedCustomProperty FROM items_sp2013_x WHERE ManagedCustomProperty=...
Tuttavia, per i tipi di file che SharePoint non indicizza per la ricerca, come i file .jpg, .png e.pdf, è necessario utilizzare
CustomProperty nella clausola SELECT e ManagedCustomProperty nella clausola WHERE. Per risolvere il problema,
è possibile definire un alias sulla proprietà gestita in SharePoint e formattare le query nel modo seguente:
SELECT Alias FROM items_sp2013/Online WHERE Alias=...
Suggerimento: In genere, le proprietà personalizzate non vengono visualizzate sulle pagine dei dettagli dell'oggetto esterno;
anche in questo caso, il problema può essere risolto con la definizione di un alias.
Proprietà personalizzate booleane
Quando si utilizzano proprietà personalizzate booleane (Sì/No) con una proprietà gestita corrispondente impostata sul tipo Testo, il
campo oggetto esterno corrispondente deve essere anch'esso impostato sul tipo Testo. Nei filtri, i valori "0" e "1" corrispondono
rispettivamente a "falso" e "vero". Ad esempio:
WHERE customBooleanWithTextManagedProperty=”1”
Tuttavia, "0" e "1" vengono visualizzati anche come risultati, perciò le proprietà personalizzate booleane devono utilizzare una proprietà
gestita di tipo Sì/No. Impostare il campo oggetto esterno corrispondente su Casella di controllo, per eseguire la query con i valori standard
vero o falso. Ad esempio:
WHERE customBooleanWithYesNoManagedProperty=true
Metadati nei documenti di Microsoft Office
Il servizio di ricerca di Sharepoint restituisce tutti i metadati dei documenti Office sotto forma di stringhe, pertanto i campi degli oggetti
esterni corrispondenti devono essere impostati sul tipo Testo.
Le date vengono restituite nel formato MM/GG/AAAA hh:mm:ss AM/PM (ad esempio, "3/31/2015 9:59:00 PM"). Per eseguire una query
sui campi utilizzando il tipo Data, l'oggetto esterno deve includere un campo Data corrispondente per il filtro e un campo Testo per la
selezione.
Limitazioni per tipi specifici di proprietà SharePoint in Salesforce
Tutte le versioni
• Le proprietà Numero, Valuta e Scelta (selezioni multiple) non possono essere selezionate per i tipi di file che SharePoint non
indicizza per la ricerca. Per impostazione predefinita, ciò include file di immagine, video e .pdf, benché i file .pdf siano indicizzati
nativamente a partire da SharePoint 2013.
SharePoint 2010
• Le proprietà Numero, Scelta (selezioni multiple) e Valuta non possono essere selezionate.
• Le proprietà di data possono essere selezionate ma è improbabile che i risultati vengano restituiti nel fuso UTC, pertanto i valori
potrebbero riflettere un fuso orario diverso da quello atteso.
72
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Definizione di una fonte di dati esterna con URL semplice
SharePoint 2013
• Le proprietà Linea multipla di testo, URL, Data e Elenco a discesa di scelta non sono interrogabili.
• Le proprietà Elenco a discesa di scelta, Scelta (selezioni multiple), URL e Data non possono essere selezionate.
SharePoint Online
• Le proprietà Linea multipla di testo, URL e Data non sono interrogabili.
• Le proprietà Scelta (selezioni multiple) e URL non possono essere selezionate.
VEDERE ANCHE:
Inclusione di una fonte di dati Files Connect nella ricerca globale
Definizione di una fonte di dati esterna con URL semplice
Se per la propria organizzazione è stato abilitato Chatter, Salesforce può accedere ai dati ospitati
su un altro dominio Web per utilizzarli nella scheda File e nel feed.
EDIZIONI
1. Da Imposta, immettere Fonti di dati esterne nella casella Ricerca veloce,
quindi selezionare Fonti di dati esterne.
Disponibile in: Salesforce
Classic e Lightning
Experience
2. Fare clic su Nuova fonte di dati esterna. Impostare quindi le opzioni seguenti.
Campo
Descrizione
Etichetta
Nome intuitivo per la fonte di dati visualizzata
nell'interfaccia utente di Salesforce.
Nome
Identificatore univoco utilizzato per fare
riferimento a questa fonte di dati esterna
tramite l'API. Il campo Nome può contenere
solo caratteri di sottolineatura e alfanumerici.
Deve essere univoco, iniziare con una lettera,
non deve includere spazi, né terminare con
un carattere di sottolineatura, né contenere
due caratteri di sottolineatura consecutivi.
Tipo
Scegliere URL semplice.
URL
URL del server che ospita i dati all'esterno di
Salesforce, che deve iniziare con http:// o
https://.
Archivio esterno predefinito
Utilizzato per SharePoint® Online®. Se non è
possibile accedere ai metadati, utilizzare
questo campo per creare tabelle e campi
tabella predefiniti.
73
Disponibile nelle versioni:
Enterprise Edition,
Performance Edition,
Unlimited Edition e
Developer Edition
AUTORIZZAZIONI
UTENTE
Per definire una fonte di dati
esterna:
• "Personalizza
applicazione"
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Chatter Desktop
Campo
Descrizione
Icona grande
Specificare un'icona per individuare facilmente la fonte di dati
nell'interfaccia utente di Salesforce.
Definire prima l'icona come risorsa statica in Salesforce. Per
ulteriori informazioni, vedere Definizione delle risorse statiche.
Specificare un'icona per individuare facilmente la fonte di dati
nell'interfaccia utente di Salesforce.
Icona piccola
Definire prima l'icona come risorsa statica in Salesforce. Per
ulteriori informazioni, vedere Definizione delle risorse statiche.
Tipo di identità utilizzato per autenticare la fonte di dati esterna.
Tipo di identità
Selezionare Anonimo, che non richiede agli utenti di fornire
credenziali durante l'accesso alla fonte di dati.
Protocollo richiesto per accedere alla fonte di dati.
Protocollo di autenticazione
Selezionare Nessuna autenticazione.
Nota: le fonti di dati con URL semplice non possono essere incluse nella ricerca globale, pertanto l'opzione "Convalida e sincronizza"
non è supportata.
Nota: non è possibile eseguire query SOQL sugli oggetti esterni creati da fonti di dati con URL semplice.
Chatter Desktop
Controllare l'accesso a Chatter Desktop e installare e configurare la versione gestita di Chatter Desktop.
IN QUESTA SEZIONE:
Controllo dell'accesso a Chatter Desktop
Chatter Desktop è abilitato per la maggior parte delle organizzazioni, ma gli amministratori possono controllare l'accesso a Chatter
Desktop.
Installazione della versione gestita di Chatter Desktop
Salesforce offre due programmi di installazione di Chatter Desktop: una versione standard per installazioni singole e una versione
gestita per distribuzioni aziendali.
Configurazione della versione gestita di Chatter Desktop
Controllare le impostazioni di Chatter Desktop distribuendo un file di configurazione basato su XML sui computer di tutti gli utenti.
La configurazione contenuta nel file ha la precedenza sulle impostazioni utente.
Abilitazione e assegnazione delle autorizzazioni per l'utilizzo degli snippet di codice
Utilizzare gli snippet di codice per immettere esempi di codice con evidenziazione della sintassi attraverso il publisher in Lightning
Experience e nelle comunità Self-Service basate sul modello Servizio clienti (Napili). Per rendere disponibili gli snippet di codice,
abilitarli e assegnare l'autorizzazione per il loro utilizzo. L'autorizzazione per gli snippet di codice può essere abilitata e assegnata in
due modi: attraverso un profilo utente (passaggio 1) o attraverso un insieme di autorizzazioni (passaggio 2).
74
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Controllo dell'accesso a Chatter Desktop
Controllo dell'accesso a Chatter Desktop
Chatter Desktop è abilitato per la maggior parte delle organizzazioni, ma gli amministratori possono
controllare l'accesso a Chatter Desktop.
EDIZIONI
1. Da Imposta, immettere Impostazioni Chatter Desktop nella casella Ricerca
veloce, quindi selezionare Impostazioni Chatter Desktop.
Disponibile nelle versioni:
Salesforce Classic
2. Selezionare Abilita Chatter Desktop per consentire agli utenti di accedere ai dati
Chatter da Chatter Desktop.
Disponibile nelle versioni:
Group Edition, Professional
Edition, Enterprise Edition,
Performance Edition,
Unlimited Edition, Contact
Manager Edition,
Developer Edition e
Database.com Edition
Deselezionare questa opzione per bloccare l'accesso alla pagina di autoinstallazione di Chatter
Desktop e impedire che tutte le istanze di Chatter Desktop accedano ai dati Chatter.
3. Selezionare Consenti solo installazioni gestite di Chatter Desktop
per impedire agli utenti non amministratori di installare Chatter Desktop.
Ad esempio, selezionare questa opzione se il reparto IT della propria organizzazione intende
distribuire Chatter Desktop nell'organizzazione.
4. Salvare le modifiche.
VEDERE ANCHE:
Salesforce Chatter
Salesforce CRM,
Approvazioni, notifiche
tramite email Chatter, Inviti
Chatter e inviti di clienti non
sono disponibili nella
versione Database.com
Edition.
Installazione della versione gestita di Chatter Desktop
Configurazione della versione gestita di Chatter Desktop
Installazione della versione gestita di Chatter Desktop
Salesforce offre due programmi di installazione di Chatter Desktop: una versione standard per
installazioni singole e una versione gestita per distribuzioni aziendali.
EDIZIONI
Di seguito sono indicati i requisiti minimi per l'utilizzo di Chatter Desktop:
Disponibile nelle versioni:
Salesforce Classic
• Windows
– Processore compatibile con x86 da 2,33 GHz o superiore, oppure processore Intel Atom™
1,6 GHz o superiore per dispositivi netbook
– Microsoft® Windows® XP, Windows Server® 2003, Windows Server 2008, Windows Vista®
Home Premium, Business, Ultimate o Enterprise (incluse le versioni a 64 bit) con Service
Pack 2 o Windows 7
– 512 MB di RAM (1 GB consigliati)
• Mac
– Processore Intel® Core™ Duo 1,83 GHz o superiore
– Mac OS X v 10.5, 10.6 o v10.7
– 512 MB di RAM (1 GB consigliati)
Importante: Chatter Desktop utilizza AIR® (Adobe® Integrated Runtime), l'ambiente di
runtime multipiattaforma di Adobe per le applicazioni desktop, e può essere eseguito solo
su sistemi operativi supportati da Adobe AIR. Chatter Desktop non può essere eseguito su
sistemi operativi non supportati da Adobe AIR, quali Linux a 64 bit. Per informazioni su Adobe
AIR, vedere il sito Web di Adobe.
75
Disponibile nelle versioni:
Group Edition, Professional
Edition, Enterprise Edition,
Performance Edition,
Unlimited Edition, Contact
Manager Edition,
Developer Edition e
Database.com Edition
Salesforce CRM,
Approvazioni, notifiche
tramite email Chatter, Inviti
Chatter e inviti di clienti non
sono disponibili nella
versione Database.com
Edition.
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Installazione della versione gestita di Chatter Desktop
La versione gestita di Chatter Desktop è ideale per le aziende che distribuiscono Chatter Desktop agli utenti che non hanno privilegi di
amministratore sui propri computer. La versione gestita:
• Non installa automaticamente AIR: il reparto IT deve ottenere un accordo di ridistribuzione da Adobe Systems Incorporated e
distribuire la versione richiesta di AIR prima di distribuire Chatter Desktop.
• Richiede che il reparto IT accetti il contratto di licenza per l'utente finale della versione gestita di Chatter Desktop per conto degli
utenti a cui viene distribuito Chatter Desktop.
• Non pubblica automaticamente un post in Chatter al primo avvio di Chatter Desktop.
• Non verifica periodicamente la disponibilità di nuove versioni in Salesforce.
Per installare la versione gestita:
1. Distribuire AIR® (Adobe® Integrated Runtime) versione 2.6 o successiva (è consigliata la versione più recente) nei computer in cui si
intende distribuire Chatter Desktop.
AIR è l'ambiente di runtime multipiattaforma di Adobe per le applicazioni desktop ed è un prerequisito per Chatter Desktop.
Suggerimento: Visitare questi link prima di distribuire AIR:
• Panoramica su AIR®:
http://www.adobe.com/devnet/air/articles/distributing_air_in_enterprise.html
• Informazioni su come ottenere una licenza di ridistribuzione AIR® da Adobe Systems Incorporated:
http://www.adobe.com/products/air/runtime_distribution1.html
• Informazioni sull'installazione:
http://help.adobe.com/en_US/air/redist/WS485a42d56cd19641-70d979a8124ef20a34b-8000.html
• Informazioni sull'amministrazione:
http://help.adobe.com/en_US/air/admin/WS485a42d56cd1964167ea49bd124ef17d52a-8000.html
2. Da Imposta, immettere Impostazioni Chatter Desktop nella casella Ricerca veloce, quindi selezionare
Impostazioni Chatter Desktop.
3. Fare clic sul link per scaricare la versione gestita.
Importante: Chatter Desktop utilizza Adobe® Acrobat® Reader per visualizzare l'anteprima dei file PDF. Prima di visualizzare in
anteprima i file con Chatter Desktop, scaricare Adobe Acrobat dal sito Web di Adobe, installarlo e aprirlo almeno una volta per
completare l'installazione.
VEDERE ANCHE:
Controllo dell'accesso a Chatter Desktop
Configurazione della versione gestita di Chatter Desktop
76
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Configurazione della versione gestita di Chatter Desktop
Configurazione della versione gestita di Chatter Desktop
Controllare le impostazioni di Chatter Desktop distribuendo un file di configurazione basato su XML
sui computer di tutti gli utenti. La configurazione contenuta nel file ha la precedenza sulle
impostazioni utente.
1. Creare un file denominato .chatterdesktop e aggiungere un elemento controllante
chatterdesktop e due elementi controllati, config e servers.
2. All'interno dell'elemento config, creare gli elementi controllati elencati in questa tabella e
aggiungere un attributo default e un attributo editable. Entrambi gli attributi possono
avere il valore true o false.
Per fare di un elemento controllato l'impostazione predefinita, impostare l'attributo default
dell'elemento su true. Per consentire agli utenti di modificare un'impostazione predefinita
mediante l'interfaccia utente, impostare l'attributo editable dell'elemento su true.
Elemento controllato
Descrizione
launchOnStartup
Apre l'applicazione all'avvio.
minimizeOnClose
Riduce l'applicazione a icona alla chiusura.
notifications
Abilita le notifiche popup.
criticalAlerts
Abilita gli avvisi di nuovi post e commenti del
feed evidenziando l'icona sulla barra delle
applicazioni (Windows) o facendo rimbalzare
l'icona del Dock (Mac OS).
bringToForeground
Porta Chatter Desktop in primo piano per i
nuovi post e commenti del feed.
alwaysOnTop
Consente di visualizzare Chatter Desktop
sempre in primo piano.
chatWindowToForeground
Consente di visualizzare la finestra della chat in
primo piano quando si riceve una nuova chat
(solo Mac).
chatSoundEnabled
Abilita i suoni per le nuove chat ricevute.
playSoundForEveryMessage
Abilita i suoni per tutte le chat ricevute.
EDIZIONI
Disponibile nelle versioni:
Salesforce Classic
Disponibile nelle versioni:
Group Edition, Professional
Edition, Enterprise Edition,
Performance Edition,
Unlimited Edition, Contact
Manager Edition,
Developer Edition e
Database.com Edition
Salesforce CRM,
Approvazioni, notifiche
tramite email Chatter, Inviti
Chatter e inviti di clienti non
sono disponibili nella
versione Database.com
Edition.
Nota: Se l'attributo default viene impostato su true per chatSoundEnabled e su false per
playSoundForEveryMessage, viene riprodotto un suono solo per le nuove chat ricevute. Se sono entrambi impostati
su true, viene riprodotto un suono per ogni chat ricevuta. Se sono entrambi impostati su false, i suoni della chat sono
disabilitati.
3. Se l'organizzazione utilizza istanze di Salesforce diverse da quella di produzione e dal Sandbox, specificare i server che le ospitano
in elementi server distinti all'interno dell'elemento servers.
All'interno di ogni elemento server, includere i seguenti attributi:
• label—Nome della connessione che dovrà apparire nell'interfaccia utente.
77
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Configurazione della versione gestita di Chatter Desktop
• serverUrl—L'URL utilizzato per accedere all'istanza. L'URL deve iniziare con https:// e terminare con
salesforce.com o chatter.com. Ad esempio, se la propria organizzazione ha una divisione europea a cui si accede
mediante l'URL https://emea.salesforce.com, immettere questo URL e assegnare alla connessione il nome Europa.
• defaultServer—Impostare su TRUE per fare di questo server l'istanza predefinita a cui Chatter Desktop si connette.
4. Eseguire un test del file di configurazione .chatterdesktop.
a. Copiare il file di configurazione .chatterdesktop nella directory utente sul proprio computer. Le directory utente sono:
• Windows—c:\Documents and Settings\<nomeutente> (Windows XP) o C:\Utenti\<nomeutente>
(Windows 7)
• Mac OS—/Utenti/<nomeutente>
• Linux—/home/<nomeutente>
b. Aprire Chatter Desktop e verificare che funzioni correttamente. In caso di problemi, vedere Suggerimenti per la risoluzione dei
problemi di Chatter Desktop.
5. Copiare il file .chatterdesktop nella directory utente di ogni computer su cui viene eseguito Chatter Desktop nell'organizzazione.
Esempio: Di seguito è riportato un esempio di file di configurazione:
<chatterdesktop>
<config>
<launchOnStartup default="false"
editable="false"/>
<minimizeOnClose default="false"
editable="true"/>
<notifications default="true"
editable="true"/>
<criticalAlerts default="false"
editable="true"/>
<bringToForeground default="false"
editable="true"/>
<alwaysOnTop default="false"
editable="false"/>
<chatWindowToForeground default="false"
editable="false"/>
<chatSoundEnabled default="true"
editable="true"/>
<playSoundForEveryMessage default="true"
editable="true"/>
</config>
<servers>
<server label="Europe"
serverUrl="https://emea.salesforce.com"
defaultServer="true"/>
78
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Abilitazione e assegnazione delle autorizzazioni per l'utilizzo
degli snippet di codice
<server label="Production"
serverUrl="https://login.salesforce.com"
defaultServer="false"/>
</servers>
</chatterdesktop>
VEDERE ANCHE:
Controllo dell'accesso a Chatter Desktop
Installazione della versione gestita di Chatter Desktop
Abilitazione e assegnazione delle autorizzazioni per l'utilizzo degli snippet
di codice
Utilizzare gli snippet di codice per immettere esempi di codice con evidenziazione della sintassi attraverso il publisher in Lightning
Experience e nelle comunità Self-Service basate sul modello Servizio clienti (Napili). Per rendere disponibili gli snippet di codice, abilitarli
e assegnare l'autorizzazione per il loro utilizzo. L'autorizzazione per gli snippet di codice può essere abilitata e assegnata in due modi:
attraverso un profilo utente (passaggio 1) o attraverso un insieme di autorizzazioni (passaggio 2).
1. Abilitare gli snippet di codice attraverso un profilo utente:
a. In Imposta, espandere Gestisci utenti (Utenti in Lightning Experience), fare clic su Profili e quindi su Clona accanto a Utente
standard.
b. Assegnare al clone un Nome profilo e fare clic su Salva.
c. Nella pagina di clonazione, fare clic su Modifica.
d. Scorrere fino alla sezione Autorizzazioni utente generale, selezionare Consenti inclusione degli snippet di codice
dall'interfaccia utente e fare clic su Salva.
e. In Gestisci utenti, fare clic su Utenti.
f. Modificare ogni utente che si desidera disponga dell'autorizzazione per gli snippet di codice e assegnare agli utenti il profilo
utente clonato.
2. Abilitare gli snippet di codice attraverso un insieme di autorizzazioni:
a. In Imposta, espandere Gestisci utenti (Utenti in Lightning Experience), fare clic su Insiemi di autorizzazioni, quindi fare clic
su Nuovo.
b. Nel campo Etichetta, immettere un nome per l'insieme di autorizzazioni.
c. Se si desidera, selezionare un tipo di licenza utente per l'insieme di autorizzazioni; selezionare Nessuno se non si desidera limitare
l'insieme di autorizzazioni a un tipo specifico.
d. Fare clic su Salva.
e. Nella pagina del nuovo insieme di autorizzazioni, in Sistema, fare clic su Autorizzazioni di sistema, quindi fare clic su Modifica.
f. Selezionare Consenti inclusione degli snippet di codice dall'interfaccia utente e fare clic su Salva.
g. Fare clic su Gestisci assegnazioni, quindi su Aggiungi assegnazioni.
h. Assegnare il nuovo insieme di autorizzazioni, quindi fare clic su Chiudi.
79
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Salesforce CRM Content
Salesforce CRM Content
Archiviare, condividere e gestire i file nelle librerie di contenuti.
IN QUESTA SEZIONE:
Impostazione di Salesforce CRM Content
Impostare Salesforce CRM Content per abilitare l'uso di librerie di contenuti nella propria organizzazione. Salesforce CRM Content è
disponibile solo in Salesforce Classic, ma i file delle librerie di contenuti sono disponibili in Lightning Experience se Salesforce CRM
Content è abilitato per l'organizzazione.
Personalizzazione di Salesforce CRM Content
Modificare i campi contenuto, le regole di convalida, le autorizzazioni delle librerie e altre impostazioni predefinite.
Personalizzazione dei campi contenuto
Suddivisione in categorie e definizione del contenuto
Librerie
Archiviare, condividere e gestire i file nelle librerie di contenuti.
Impostazioni dei contenuti
Personalizzare le impostazioni dei contenuti e abilitare le anteprime di contenuto.
Impostazione di Salesforce CRM Content per Salesforce Classic mobile
Impostazione di Salesforce CRM Content
AUTORIZZAZIONI UTENTE
Per creare, modificare o rimuovere
autorizzazioni per le librerie:
EDIZIONI
“Gestisci autorizzazioni contenuto”
OPPURE
"Gestisci Salesforce CRM Content"
Per creare, modificare o eliminare i layout
di pagina e i tipi di record:
"Gestisci tipi di record e layout per i file"
OPPURE
"Gestisci Salesforce CRM Content"
Per creare campi contenuto:
“Gestisci proprietà contenuto”
OPPURE
"Gestisci Salesforce CRM Content"
Per creare le librerie:
"Crea librerie"
OPPURE
"Gestisci Salesforce CRM Content"
Per modificare o eliminare le librerie:
"Gestisci Salesforce CRM Content"
80
Disponibile in: Salesforce
Classic e Lightning
Experience
Disponibile nelle versioni:
Contact Manager Edition,
Group Edition, Professional
Edition, Enterprise Edition,
Performance Edition,
Unlimited Edition e
Developer Edition
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Impostazione di Salesforce CRM Content
Impostare Salesforce CRM Content per abilitare l'uso di librerie di contenuti nella propria organizzazione. Salesforce CRM Content è
disponibile solo in Salesforce Classic, ma i file delle librerie di contenuti sono disponibili in Lightning Experience se Salesforce CRM
Content è abilitato per l'organizzazione.
Per impostare Salesforce CRM Content per la propria organizzazione:
1. Per abilitare Salesforce CRM Content, in Imposta immettere Salesforce CRM Content nella casella Ricerca veloce,
quindi selezionare Salesforce CRM Content e poi Abilita Salesforce CRM Content.
2. Per concedere agli utenti l'accesso a Salesforce CRM Content, assegnare le licenze funzioni in uno dei seguenti modi:
• Per assegnare le licenze funzioni agli utenti automaticamente, da Imposta immettere Salesforce CRM Content nella
casella Ricerca veloce, quindi selezionare Salesforce CRM Content e poi Assegna automaticamente le
licenze funzioni agli utenti nuovi ed esistenti.
• Per assegnare le licenze funzioni agli utenti manualmente, da Imposta immettere Utenti nella casella Ricerca veloce,
quindi selezionare Utenti e fare clic su Modifica accanto al nome di un utente. Selezionare la casella di controllo Utente
Salesforce CRM Content e fare clic su Salva.
3. Verificare che gli utenti Salesforce CRM Content abbiano le autorizzazioni utente Salesforce CRM Content abilitate. Le autorizzazioni
utente includono "Gestisci Salesforce CRM Content", "Crea librerie", "Gestisci autorizzazioni contenuto", "Gestisci proprietà contenuto",
"Gestisci tipi di record e layout per i file" e "Consegna i file caricati e il contenuto personale".
Nota: gli utenti con l'autorizzazione "Consegna i file caricati e il contenuto personale" possono creare consegne di contenuto
da librerie personali. Questa autorizzazione utente non influisce sulla possibilità di consegnare contenuti dalle librerie condivise.
4. Se lo si desidera, creare un gruppo pubblico con un certo numero di utenti Salesforce CRM Content. Ciò consente di risparmiare
tempo in seguito assegnando il gruppo a una libreria anziché più utenti alla stessa libreria singolarmente.
5. Se lo si desidera, creare una o più autorizzazioni per le librerie. Le autorizzazioni per le librerie sono i gruppi di privilegi che determinano
il tipo di accesso utente nell'ambito della libreria. Perché un utente possa utilizzare una libreria, è necessario che gli venga assegnata
un'autorizzazione per le librerie. Tutte le nuove organizzazioni contengono tre autorizzazioni per le librerie: amministratore libreria,
autore e visualizzatore.
6. Per creare una libreria, aggiungere membri a una libreria e assegnare autorizzazioni per le librerie ai membri, utilizzare Creazione
guidata nuova libreria.
7. Suddivisione in categorie e definizione del contenuto:
a. Creare i campi contenuto. Si tratta di campi personalizzati che si assegnano ai layout di pagina. I campi predefiniti sono
Descrizione, Tag e Titolo. Per creare un file denominato, ad esempio, Rivisto da, il campo contenuto personalizzato
dovrà essere un elenco di selezione con i nomi dei potenziali revisori.
b. Creare un layout di pagina personalizzato o modificare il layout di pagina predefinito. I layout di pagina sono i contenitori dei
campi personalizzati; determinano quali campi sono disponibili durante il processo di pubblicazione e il modo in cui vengono
visualizzati nella pagina dei dettagli del contenuto. È possibile creare più layout di pagina e tipi di record e assegnare un campo
contenuto a tutti i layout di pagina o a uno qualsiasi. Se, ad esempio, gli utenti Marketing e Vendite hanno bisogno di registrare
informazioni diverse sul loro contenuto, è possibile creare i layout di pagina e i tipi di record Vendite e Marketing. Se si crea un
campo di ricerca Campagne correlate e lo si aggiunge solo al layout di pagina e al tipo di record Marketing, gli utenti
che selezionano il tipo di record Vendite durante la procedura di caricamento non avranno la possibilità di scegliere una campagna.
8. Se lo si desidera, attivare il servizio Aggiungi Google Documento a Salesforce in modo che i membri della libreria possano contribuire
con Google Documenti a Salesforce CRM Content.
81
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Impostazione di Salesforce CRM Content
Suggerimenti per l'implementazione
• Prima di creare le librerie, è necessario rivedere i file da memorizzare in Salesforce CRM Content per stabilire quante librerie sono
richieste e quali contenuti appartengono a ciascuna. L'accesso ai contenuti viene dato agli utenti in base alla libreria.
• Se gli utenti di Salesforce CRM Content sono molto numerosi, invece di aggiungere gli utenti alla libreria singolarmente, è possibile
creare un gruppo pubblico e aggiungere alla libreria l'intero gruppo.
• Per abilitare la funzionalità Salesforce CRM Content per lead, account, referenti, opportunità, casi, oggetti personalizzati o prodotti,
aggiungere l'elenco correlato Contenuto correlato al layout di pagina appropriato.
• Per inviare contenuti in formato Web a colleghi, lead o referenti e associarli ai record di Salesforce, aggiungere l'elenco correlato
Consegne contenuto al layout di pagina per lead, account, referenti, opportunità, casi, campagne e oggetti personalizzati.
• Per consentire agli utenti di pubblicare, modificare e cercare in una qualsiasi delle lingue supportate da Salesforce, da Imposta
immettere Salesforce CRM Content nella casella Ricerca veloce, quindi selezionare Salesforce CRM Content e
fare clic su Abilita ricerca e contributi in più lingue.
• Per associare i Google Documenti a una libreria, il servizio Aggiungi Google Documento a Salesforce deve essere attivato per
l'organizzazione.
• Salesforce CRM Content è accessibile dal Portale Clienti e dal portale partner.
• Nella Salesforce Console, tutte le voci di Salesforce CRM Content sono visualizzate come schede principali.
Procedure consigliate
• Se si utilizza un elenco correlato Contenuto correlato sugli oggetti Salesforce, allineare i campi contenuto personalizzati con i campi
standard e personalizzati sull'oggetto per migliorare la precisione della ricerca "Trova contenuto". Un clic sul pulsante Trova contenuto
della lista correlata fa corrispondere il contenuto ai campi del record e visualizza i risultati della ricerca che includono il contenuto
correlato.
• Per far sì che il contenuto sia classificato in modo coerente, è consigliabile definire nomi di tag coerenti con chi contribuisce alla
creazione dei contenuti. Ad esempio, nella scelta iniziale dei nomi di tag, è bene evitare la coesistenza di tag come “canale” e “canali”
nella stessa libreria.
• Evitare di usare troppi tag. Il motore di ricerca aiuta gli utenti a trovare un contenuto particolare, mentre i tag permettono agli utenti
di navigare e abbonarsi. L'uso eccessivo dei tag crea quindi una confusione inutile.
• I nomi di tag non si possono modificare né eliminare. È possibile rimuovere i tag da un documento, ma questo non elimina il tag.
• I tag non fanno distinzione fra maiuscole e minuscole. Due tag non possono avere lo stesso nome anche se utilizzano lettere maiuscole
e minuscole diverse. Viene sempre utilizzata la maiuscola o la minuscola del tag originale.
• Per evidenziare un contenuto interessante e facilitarne l'individuazione, contrassegnarlo come “rappresentato” nella pagina dei
dettagli del contenuto. Nei risultati di una ricerca il contenuto rappresentato riceve una priorità più alta di altri contenuti simili e
appare sulla scheda Librerie per un più facile accesso. Per rappresentare il contenuto, gli utenti devono avere l'opzione
Rappresenta contenuto selezionata nella loro autorizzazione per la libreria.
• Se la propria organizzazione utilizza Google Documenti, invitare i membri della libreria ad aggiungere i propri Google Documenti a
una libreria. Inserendo i Google Documenti in Salesforce CRM Content, gli utenti sono in grado di accedere a tutti i tipi di contenuto
da una sola postazione e applicare le funzionalità di Salesforce CRM Content, ad esempio voti, commenti e abbonamenti, ai Google
Documenti.
VEDERE ANCHE:
Personalizzazione di Salesforce CRM Content
Impostazione delle consegne di contenuto
Impostazione di Salesforce CRM Content per Salesforce Classic mobile
82
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Personalizzazione di Salesforce CRM Content
Personalizzazione di Salesforce CRM Content
Modificare i campi contenuto, le regole di convalida, le autorizzazioni delle librerie e altre impostazioni
predefinite.
EDIZIONI
Da Imposta, immettere Salesforce CRM Content nella casella Ricerca veloce,
quindi selezionare Salesforce CRM Content per accedere alle seguenti opzioni per la
personalizzazione di Salesforce CRM Content:
Disponibile nelle versioni:
Salesforce Classic
Suggerimento: per l'impostazione iniziale di Salesforce CRM Content per la propria
organizzazione, vedere Impostazione di Salesforce CRM Content a pagina 80.
• Campi contenuto: creare, modificare o eliminare campi contenuto personalizzati. I campi
personalizzati consentono agli utenti di suddividere in categorie e definire il contenuto nel
corso del processo di pubblicazione.
• Regole di convalida: creare, modificare o eliminare le regole di convalida. Prima che l'utente
possa salvare il contenuto, le regole di convalida verificano che i dati immessi da un utente in
fase di pubblicazione del contenuto soddisfino gli standard specificati.
• Autorizzazioni libreria: creare, modificare o rimuovere autorizzazioni per le librerie. Le
autorizzazioni stabiliscono i privilegi dell'utente all'interno delle librerie.
• Impostazioni: modificare le impostazioni predefinite di Salesforce CRM Content relativamente
all'assistenza per più lingue, ai download di documenti PDF, alla creazione di pacchetti di
contenuti e al visualizzatore documenti ottimizzato.
Disponibile nelle versioni:
Contact Manager Edition,
Group Edition, Professional
Edition, Enterprise Edition,
Performance Edition,
Unlimited Edition e
Developer Edition
AUTORIZZAZIONI
UTENTE
Per creare, modificare o
rimuovere i campi del
contenuto:
• “Gestisci proprietà
contenuto”
OPPURE
VEDERE ANCHE:
"Gestisci Salesforce CRM
Content"
Impostazione di Salesforce CRM Content
Per definire o modificare le
regole di convalida dei
campi:
• "Personalizza
applicazione"
Per creare, modificare o
rimuovere autorizzazioni per
le librerie:
• “Gestisci autorizzazioni
contenuto”
OPPURE
"Gestisci Salesforce CRM
Content"
Modificare le impostazioni
del contenuto:
• "Gestisci Salesforce CRM
Content"
83
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Personalizzazione dei campi contenuto
Personalizzazione dei campi contenuto
Suddivisione in categorie e definizione del contenuto
EDIZIONI
Per creare, modificare ed eliminare i campi personalizzati di Salesforce CRM Content per la
suddivisione in categorie e la definizione del contenuto, accedere alle impostazioni di gestione
dell'oggetto per il contenuto. Se si utilizza Lightning Experience, accedere al Gestore oggetti,
selezionare Versione contenuto, quindi scorrere fino all'area dei campi. Se si utilizza Salesforce
Classic, immettere Salesforce Files nella casella Ricerca veloce, quindi selezionare
Campi. I dati assegnati a questi campi durante il caricamento sono disponibili nella pagina dei
dettagli del contenuto per tutta la vita del file. Dopo avere creato i campi contenuto personalizzati,
è necessario assegnarli a un layout di pagina. Il layout di pagina determina quali campi vengono
visualizzati quando un utente carica o rivede i file in Salesforce CRM Content.
Per creare un campo contenuto personalizzato:
Disponibile nelle versioni:
Salesforce Classic
Disponibile nelle versioni:
Contact Manager Edition,
Group Edition, Professional
Edition, Enterprise Edition,
Performance Edition,
Unlimited Edition e
Developer Edition
1. Fare clic su Nuovo.
2. Scegliere il tipo di campo da creare, quindi fare clic su Avanti.
3. Per i campi di relazione, associare un oggetto al campo e fare clic su Avanti.
4. Immettere un'etichetta di campo. Il nome del campo viene compilato automaticamente in
base all'etichetta di campo immessa. Il nome può contenere solo caratteri di sottolineatura e
alfanumerici e deve essere univoco nell'organizzazione. Deve iniziare con una lettera, non deve
includere spazi, terminare con un carattere di sottolineatura, né contenere due caratteri di
sottolineatura consecutivi. Verificare che il nome del campo personalizzato non sia identico a
quello di altri campi standard relativi all'oggetto.
5. Scegliere il layout di pagina che prevede la visualizzazione del campo come campo modificabile.
AUTORIZZAZIONI
UTENTE
Per creare, modificare o
rimuovere campi
personalizzati:
• "Gestisci Salesforce CRM
Content"
OPPURE
“Gestisci proprietà
contenuto”
Fare clic su Modifica o Canc nell'elenco correlato Relazioni e campi personalizzati contenuto per
modificare o eliminare un campo contenuto personalizzato. I campi contenuto standard non
possono essere modificati né eliminati. I campi personalizzati eliminati e i relativi dati vengono mantenuti in memoria finché questi non
vengono eliminati in modo definitivo dall'organizzazione o, comunque, per un periodo non superiore a 15 giorni. Fino a quel momento,
è possibile ripristinare il campo e i relativi dati.
VEDERE ANCHE:
Personalizzazione di Salesforce CRM Content
Librerie
Archiviare, condividere e gestire i file nelle librerie di contenuti.
IN QUESTA SEZIONE:
Creare librerie
Archiviare, condividere e gestire i file nelle librerie di contenuti in modo da poter decidere chi ha accesso ai file di ogni libreria e di
quali autorizzazioni dispone. Ogni organizzazione può avere un massimo di 2.000 librerie.
Gestione delle autorizzazioni per le librerie
Creazione di autorizzazioni libreria
Modifica delle autorizzazioni libreria
84
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Librerie
Eliminazione delle autorizzazioni libreria
Assegnazione di regole di creazione tag alla libreria
Limitazione dei tipi di record in una libreria
Gli amministratori di libreria possono scegliere quali tipi di record sono disponibili in una libreria. Inoltre, possono impostare il tipo
di record predefinito per pubblicare contenuti nella libreria.
85
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Librerie
Creare librerie
Archiviare, condividere e gestire i file nelle librerie di contenuti in modo da poter decidere chi ha
accesso ai file di ogni libreria e di quali autorizzazioni dispone. Ogni organizzazione può avere un
massimo di 2.000 librerie.
Fase 1: Creare una nuova libreria
1. Fare clic su Nuovo nella sezione Librerie personali della pagina iniziale della scheda Librerie.
2. Immettere un nome univoco per la libreria.
3. Se lo si desidera, aggiungere una descrizione.
4. Fare clic sul pulsante Salva e aggiungi membri oppure, se si desidera aggiungere i membri
in un secondo momento, fare clic sul pulsante Salva e chiudi.
EDIZIONI
Disponibile nella versione:
Salesforce Classic
Disponibile nelle versioni:
Contact Manager Edition,
Group Edition, Professional
Edition, Enterprise Edition,
Performance Edition,
Unlimited Edition e
Developer Edition
AUTORIZZAZIONI
UTENTE
Fase 2: Aggiungere membri alla libreria
1. Nella scheda Librerie, fare clic sul nome di una libreria se la libreria non è già aperta.
2. Nella sezione Membri, fare clic su Aggiungi membri.
3. Se il membro che si desidera aggiungere non è elencato, cominciare a digitarne il nome nella
casella di ricerca e fare clic su Trova.
4. Selezionare i membri dalla casella Membri disponibili. I membri possono includere singoli utenti
Salesforce CRM Content oppure gruppi pubblici formati da utenti Salesforce CRM Content.
Suggerimento: Se gli utenti di Salesforce CRM Content sono numerosi, invece di
aggiungere gli utenti alla libreria singolarmente, creare un gruppo pubblico e aggiungere
alla libreria l'intero gruppo.
Per creare le librerie:
• "Gestisci Salesforce CRM
Content"
OPPURE
"Crea librerie"
Per aggiungere membri a
una libreria:
• "Gestisci Salesforce CRM
Content"
OPPURE
5. Fare clic su Aggiungi per aggiungere i membri alla libreria.
6. Fare clic su Avanti.
Fase 3: Assegnazione ai membri delle autorizzazioni per la libreria
Selezionare un'autorizzazione per la libreria per ciascun utente o gruppo pubblico, quindi fare clic
su Salva. Per ulteriori informazioni, vedere Gestione delle autorizzazioni per le librerie a pagina 87.
Gestisci libreria
selezionata nella
definizione delle
autorizzazioni per la
propria libreria
Per assegnare ai membri le
autorizzazioni per la libreria:
• "Gestisci Salesforce CRM
Content"
OPPURE
Gestisci libreria
selezionata nella
definizione delle
autorizzazioni per la
propria libreria
86
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Librerie
Gestione delle autorizzazioni per le librerie
Per gestire le autorizzazioni per le librerie, da Imposta immettere Autorizzazioni Content
nella casella Ricerca veloce, quindi selezionare Autorizzazioni Content. Un'autorizzazione
per la libreria è un gruppo di privilegi assegnati a ciascun membro della libreria di Salesforce CRM
Content in base al quale si determinano quali operazioni può eseguire un membro in una particolare
libreria. Lo stesso utente può disporre di un'autorizzazione diversa in ciascuna delle librerie di cui
è membro.
Nota: se l'organizzazione Salesforce CRM Content è stata creata dopo il rilascio Spring '09,
l'organizzazione ha già tre autorizzazioni libreria: Amministratore libreria, Autore e
Visualizzatore.
Per creare un'autorizzazione personalizzata per la libreria, fare clic sul pulsante Aggiungi
un'autorizzazione libreria. Per modificare un'autorizzazione per la libreria, fare clic su Modifica
accanto al nome dell'autorizzazione. Per eliminare un'autorizzazione per la libreria, fare clic su Canc
accanto al nome dell'autorizzazione.
Nota: le autorizzazioni per le librerie non sono valide per le librerie personali. Tutti gli utenti
di Salesforce CRM Content possono salvare file nelle proprie librerie personali.
VEDERE ANCHE:
Creare librerie
EDIZIONI
Disponibile nelle versioni:
Salesforce Classic
Disponibile nelle versioni:
Contact Manager Edition,
Group Edition, Professional
Edition, Enterprise Edition,
Performance Edition,
Unlimited Edition e
Developer Edition
AUTORIZZAZIONI
UTENTE
Per creare, modificare o
rimuovere autorizzazioni per
le librerie:
• "Gestisci Salesforce CRM
Content"
OPPURE
“Gestisci autorizzazioni
contenuto”
87
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Librerie
Creazione di autorizzazioni libreria
Per creare un'autorizzazione per le librerie in Salesforce CRM Content, da Imposta immettere
Autorizzazioni Content nella casella Ricerca veloce, quindi selezionare
Autorizzazioni Content. Quindi, fare clic su Aggiungi un'autorizzazione libreria.
Suggerimento: se l'organizzazione Salesforce CRM Content è stata creata dopo il rilascio
Spring '09, l'organizzazione ha già le autorizzazioni libreria Visualizzatore, Autore e
Amministratore libreria. In caso contrario, considerare la possibilità di crearle. Queste tre
autorizzazioni forniscono i diversi livelli di accesso alla libreria richiesti per la maggior parte
delle organizzazioni. Per l'autorizzazione “Visualizzatore”, selezionare i privilegi Visualizza
commento e Aggiungi commenti. Per l'autorizzazione “Autore”, selezionare i privilegi
libreria Aggiungi contenuto, Aggiungi contenuto per conto di
altri, Archivia contenuto, Aggiungi commento e Aggiungi tag a
contenuto. Per l'autorizzazione “Amministratore libreria”, selezionare il privilegio
Gestisci libreria.
1. Assegnare un nome all'autorizzazione per la libreria.
2. Se lo si desidera, immettere una descrizione dell'autorizzazione. Se la propria organizzazione
dispone di diverse autorizzazioni per la libreria, scrivere una descrizione per ognuna in base alla
relativa funzione oppure un riepilogo dei privilegi corrispondenti. Ad esempio, per
un'autorizzazione “Revisore marketing”, è possibile includere una descrizione quale “Rivede
tutto il contenuto utilizzato nelle campagne di outbound marketing” oppure “Questo utente
può visualizzare e commentare i documenti.”
3. Nella sezione Autorizzazioni, selezionare le caselle di controllo corrispondenti ai privilegi che si
desidera concedere agli utenti con questa autorizzazione per la libreria.
Privilegio libreria
Descrizione
Gestisci libreria
Consente di eseguire qualsiasi azione nella
libreria. Questo privilegio è necessario per
modificare il nome e la descrizione della
libreria, per aggiungere o rimuovere membri
della libreria o per eliminare una libreria.
La creazione di una nuova libreria richiede che
l'utente disponga delle autorizzazioni "Gestisci
Salesforce CRM Content" o "Crea librerie".
Aggiungi contenuto
Consente di pubblicare nuovo contenuto nella
libreria, caricare nuove versioni del contenuto
oppure ripristinare il contenuto archiviato
(eliminato). Gli autori del contenuto possono
anche cambiare i tag associati ai rispettivi
contenuti, nonché archiviare o eliminare il
proprio contenuto.
Aggiungi contenuto per conto
di altri
Consente di scegliere un autore quando si
pubblica del contenuto nella libreria.
Archivia contenuto
Consente di archiviare e ripristinare qualsiasi
contenuto nella libreria.
88
EDIZIONI
Disponibile nelle versioni:
Salesforce Classic
Disponibile nelle versioni:
Contact Manager Edition,
Group Edition, Professional
Edition, Enterprise Edition,
Performance Edition,
Unlimited Edition e
Developer Edition
AUTORIZZAZIONI
UTENTE
Per creare le autorizzazioni
per le librerie:
• "Gestisci Salesforce CRM
Content"
OPPURE
“Gestisci autorizzazioni
contenuto”
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Librerie
Privilegio libreria
Descrizione
Elimina contenuto
Consente di eliminare qualsiasi contenuto nella libreria. Gli autori
possono annullare l'eliminazione del loro contenuto dal Cestino.
Rappresenta contenuto
Consente di identificare come “rappresentato” qualsiasi
contenuto nella libreria.
Visualizza commento
Consente di leggere i commenti inviati su qualsiasi contenuto
nella libreria.
Aggiungi commenti
Consente di inviare commenti su qualsiasi contenuto nella libreria
e di visualizzare tutti i commenti. Gli utenti possono modificare
o eliminare i propri commenti.
Modifica commenti
Consente di modificare o eliminare i commenti fatti su qualsiasi
contenuto della libreria.
Aggiungi tag a contenuto
Consente di aggiungere dei tag quando si pubblicano o si
modificano dei dettagli nella libreria.
Consegna contenuto
Consente di creare una consegna contenuto utilizzando qualsiasi
file presente nella libreria.
Allega o condividi contenuti in Chatter
Consente di rendere il contenuto di questa libreria accessibile in
Chatter. In Chatter, selezionare un file dalla libreria e allegarlo a
un post o condividerlo.
4. Fare clic su Salva.
VEDERE ANCHE:
Creare librerie
Gestione delle autorizzazioni per le librerie
Modifica delle autorizzazioni libreria
89
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Librerie
Modifica delle autorizzazioni libreria
Pe modificare un'autorizzazione per le librerie di Salesforce CRM Content, da Imposta immettere
Autorizzazioni Content nella casella Ricerca veloce, quindi selezionare
Autorizzazioni Content. Fare clic su Modifica accanto all'autorizzazione appropriata.
1. Assegnare un nome all'autorizzazione per la libreria.
2. Se lo si desidera, immettere una descrizione dell'autorizzazione. Se la propria organizzazione
dispone di diverse autorizzazioni per la libreria, scrivere una descrizione per ognuna in base alla
relativa funzione oppure un riepilogo dei privilegi corrispondenti. Ad esempio, per
un'autorizzazione “Revisore marketing”, è possibile includere una descrizione quale “Rivede
tutto il contenuto utilizzato nelle campagne di outbound marketing” oppure “Questo utente
può visualizzare e commentare i documenti.”
3. Nella sezione Autorizzazioni, selezionare le caselle di controllo corrispondenti ai privilegi che si
desidera concedere agli utenti con questa autorizzazione per la libreria.
EDIZIONI
Disponibile nelle versioni:
Salesforce Classic
Disponibile nelle versioni:
Contact Manager Edition,
Group Edition, Professional
Edition, Enterprise Edition,
Performance Edition,
Unlimited Edition e
Developer Edition
AUTORIZZAZIONI
UTENTE
Privilegio libreria
Descrizione
Gestisci libreria
Consente di eseguire qualsiasi azione nella
libreria. Questo privilegio è necessario per
modificare il nome e la descrizione della
libreria, per aggiungere o rimuovere membri
della libreria o per eliminare una libreria.
La creazione di una nuova libreria richiede che
l'utente disponga delle autorizzazioni "Gestisci
Salesforce CRM Content" o "Crea librerie".
Aggiungi contenuto
Consente di pubblicare nuovo contenuto nella
libreria, caricare nuove versioni del contenuto
oppure ripristinare il contenuto archiviato
(eliminato). Gli autori del contenuto possono
anche cambiare i tag associati ai rispettivi
contenuti, nonché archiviare o eliminare il
proprio contenuto.
Aggiungi contenuto per conto
di altri
Consente di scegliere un autore quando si
pubblica del contenuto nella libreria.
Archivia contenuto
Consente di archiviare e ripristinare qualsiasi
contenuto nella libreria.
Elimina contenuto
Consente di eliminare qualsiasi contenuto
nella libreria. Gli autori possono annullare
l'eliminazione del loro contenuto dal Cestino.
Rappresenta contenuto
Consente di identificare come “rappresentato”
qualsiasi contenuto nella libreria.
Visualizza commento
Consente di leggere i commenti inviati su
qualsiasi contenuto nella libreria.
90
Per modificare le
autorizzazioni per le librerie:
• "Gestisci Salesforce CRM
Content"
OPPURE
“Gestisci autorizzazioni
contenuto”
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Librerie
Privilegio libreria
Descrizione
Aggiungi commenti
Consente di inviare commenti su qualsiasi contenuto nella libreria
e di visualizzare tutti i commenti. Gli utenti possono modificare
o eliminare i propri commenti.
Modifica commenti
Consente di modificare o eliminare i commenti fatti su qualsiasi
contenuto della libreria.
Aggiungi tag a contenuto
Consente di aggiungere dei tag quando si pubblicano o si
modificano dei dettagli nella libreria.
Consegna contenuto
Consente di creare una consegna contenuto utilizzando qualsiasi
file presente nella libreria.
Allega o condividi contenuti in Chatter
Consente di rendere il contenuto di questa libreria accessibile in
Chatter. In Chatter, selezionare un file dalla libreria e allegarlo a
un post o condividerlo.
4. Fare clic su Salva.
VEDERE ANCHE:
Creare librerie
Gestione delle autorizzazioni per le librerie
Eliminazione delle autorizzazioni libreria
91
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Librerie
Eliminazione delle autorizzazioni libreria
Per eliminare un'autorizzazione personalizzata per la libreria per Salesforce CRM Content:
1. Da Imposta, immettere Autorizzazioni Content nella casella Ricerca veloce,
quindi selezionare Autorizzazioni Content.
2. Fare clic su Canc accanto all'autorizzazione appropriata.
3. Rivedere l'elenco degli utenti interessati da questa operazione. La pagina di eliminazione mostra
tutti gli utenti Salesforce CRM Content assegnati all'autorizzazione per la libreria in una libreria
specifica. Se si elimina l'autorizzazione per la libreria, l'utente perderà l'accesso a quella libreria.
4. Fare clic su Elimina autorizzazione per confermare.
VEDERE ANCHE:
EDIZIONI
Disponibile nelle versioni:
Salesforce Classic
Disponibile nelle versioni:
Contact Manager Edition,
Group Edition, Professional
Edition, Enterprise Edition,
Performance Edition,
Unlimited Edition e
Developer Edition
Creare librerie
AUTORIZZAZIONI
UTENTE
Per eliminare le
autorizzazioni per le librerie:
• "Gestisci Salesforce CRM
Content"
OPPURE
“Gestisci autorizzazioni
contenuto”
92
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Librerie
Assegnazione di regole di creazione tag alla libreria
In Salesforce CRM Content, i tag sono etichette descrittive che consentono di classificare e organizzare
i contenuti. Gli utenti che apportano contributi possono assegnare tag ai propri file, pacchetti di
contenuti, Google Documenti o link Web, consentendo a tutti i membri della libreria di cercare
contenuto in base al tag. La regola di creazione tag in una libreria determina il modo in cui gli utenti
che apportano contributi possono assegnare tag al contenuto. Ad esempio, la regola di creazione
tag limitata non consente a tali utenti di creare nuovi tag. Le regole di creazione tag per la libreria
sono facoltative. Per impostazione predefinita, gli utenti che apportano contributi possono specificare
qualsiasi tag.
Per assegnare una regola di creazione tag a una libreria:
1. Nella scheda Librerie, selezionare una libreria dalla sezione Librerie personali.
2. Fare clic su Regole di creazione tag quindi scegliere una delle seguenti opzioni:
Regola di creazione tag per la libreria Descrizione
Creazione di tag aperta
Questa regola non comporta alcuna
limitazione sui tag. Gli utenti che apportano
contributi possono specificare qualsiasi tag
quando pubblicano o modificano del
contenuto. Mentre si digita un tag, Salesforce
CRM Content suggerisce automaticamente i
tag in base ai tag utilizzati più di recente
dall'utente che apporta contributi e all'elenco
Tag più comuni.
Creazione di tag guidata
Questa regola, oltre a offrire agli utenti che
apportano contributi un elenco di tag
suggeriti, consente loro di specificare qualsiasi
tag quando pubblicano o modificano del
contenuto. Se si seleziona Creazione di tag
guidata, la fase successiva richiede di inserire
i tag suggeriti che si desidera consigliare agli
utenti che apportano contributi nella libreria.
Creazione di tag limitata
Questa regola prevede la scelta, da parte degli
utenti che apportano contributi, di un tag
dall'elenco dei tag suggeriti. Se si seleziona
Creazione di tag limitata, la fase successiva
richiede di inserire l'elenco dei tag suggeriti.
EDIZIONI
Disponibile nelle versioni:
Salesforce Classic
Disponibile nelle versioni:
Contact Manager Edition,
Group Edition, Professional
Edition, Enterprise Edition,
Performance Edition,
Unlimited Edition e
Developer Edition
AUTORIZZAZIONI
UTENTE
Per assegnare una regola
di creazione tag a una
libreria:
• "Gestisci Salesforce CRM
Content"
OPPURE
Gestisci librerie
selezionata nella
definizione delle
autorizzazioni per la
propria libreria
3. Se si sceglie Creazione di tag guidata o Creazione di tag limitata, fare clic sul link per compilare automaticamente il campo
Tag suggeriti, quindi modificare, aggiungere o rimuovere i tag in base alle necessità. Se non si compila automaticamente il
campo Tag suggeriti, qualsiasi nuovo tag immesso nel campo viene aggiunto all'elenco esistente dei tag suggeriti nella
libreria.
4. Fare clic su Salva.
93
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Librerie
Note sulle regole di creazione tag per la libreria
• Creazione di tag aperta è la regola di creazione tag predefinita.
• Se si pubblica, condivide o sposta del contenuto in una libreria che utilizza tag limitati, si riceverà un errore nel caso in cui il contenuto
contenga tag non supportati.
• Quando si condivide del contenuto da una libreria a un'altra, si applicano le regole di creazione tag più limitate. Ad esempio:
– Quando si condivide del contenuto tra una libreria con creazione tag limitata e una libreria con creazione tag guidata o limitata,
è possibile scegliere solo i tag comuni a entrambe le librerie.
– Quando si condivide del contenuto tra una libreria con creazione tag aperta e una libreria con creazione tag limitata, è possibile
scegliere solo i tag suggeriti nella libreria con creazione tag limitata.
• Se una regola di creazione tag limitata viene applicata dopo la pubblicazione del contenuto nella libreria e il contenuto esistente
contiene tag che non sono più consentiti da quella regola, i tag rimangono assegnati al contenuto finché questo non viene modificato
o rivisto. Ad esempio, se il documento PrevisioneT3 ha un tag indicatori di mercato e indicatori di
mercato non è un tag suggerito in base alla nuova regola di creazione tag limitata, questo tag viene rimosso da PrevisioneT3
solo quando un utente pubblica una nuova versione del file o modifica i tag del file nella pagina dei dettagli del contenuto.
• Evitare di usare troppi tag. Il motore di ricerca aiuta gli utenti a trovare un contenuto particolare, mentre i tag permettono agli utenti
di navigare e abbonarsi. L'uso eccessivo dei tag crea quindi una confusione inutile.
• I nomi di tag non si possono modificare né eliminare. È possibile rimuovere i tag da un documento, ma questo non elimina il tag.
• I tag non fanno distinzione fra maiuscole e minuscole. Due tag non possono avere lo stesso nome anche se utilizzano lettere maiuscole
e minuscole diverse. Viene sempre utilizzata la maiuscola o la minuscola del tag originale.
VEDERE ANCHE:
Creare librerie
94
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Librerie
Limitazione dei tipi di record in una libreria
Gli amministratori di libreria possono scegliere quali tipi di record sono disponibili in una libreria.
Inoltre, possono impostare il tipo di record predefinito per pubblicare contenuti nella libreria.
EDIZIONI
Per limitare i tipi di record consentiti in una libreria:
Disponibile nelle versioni:
Salesforce Classic
1. Nella scheda Librerie, selezionare una libreria dalla sezione Librerie personali.
2. Fare clic su Tipi di record.
3. In via facoltativa, modificare il tipo di record predefinito per la libreria.
4. Selezionare la casella di controllo Limita tipi di record disponibili nella
libreria.
5. Scegliere una o entrambe le seguenti opzioni:
• Consenti il collegamento di qualsiasi tipo di record a
questa libreria: selezionare questa opzione se si desidera fare in modo che il
contenuto pubblicato in altre librerie sia condiviso con la libreria in cui si hanno tipi di record
limitati. Il contenuto in altre librerie può essere condiviso indipendentemente dai tipi di
record utilizzati.
• Non applicare limitazioni dei tipi di record al contenuto
esistente: selezionare questa opzione se non si desidera ricevere avvisi in merito al
contenuto esistente nella libreria. Non si verrà avvisati nel caso in cui il contenuto esistente
utilizzi tipi di record esclusi dalla libreria. Questa opzione si riferisce solo alle notifiche. I tipi
di record limitati, infatti, non influiscono sul contenuto esistente.
6. Ciascun tipo di record che si desidera consentire nella libreria deve essere spostato dall'elenco
Tipi di record disponibili all'elenco Tipi di record selezionati.
7. Fare clic su Salva.
Note sulla limitazione dei tipi di record
• Se la libreria contiene già del contenuto pubblicato, la selezione dell'opzione Limita tipi
di record disponibili nella libreria sposta automaticamente nell'elenco
Tipi di record selezionati tutti i tipi di record utilizzati dal contenuto pubblicato.
• Se si deseleziona l'opzione Limita tipi di record disponibili nella
libreria, qualsiasi tipo di record dell'elenco Tipi di record selezionati viene spostato
automaticamente nell'elenco Tipi di record disponibili.
Disponibile nelle versioni:
Contact Manager Edition,
Group Edition, Professional
Edition, Enterprise Edition,
Performance Edition,
Unlimited Edition e
Developer Edition
Tipi di record disponibili in:
Salesforce Classic e
Lightning Experience
I tipi di record sono
disponibili nelle versioni:
Professional Edition,
Enterprise Edition,
Performance Edition,
Unlimited Edition e
Developer Edition
AUTORIZZAZIONI
UTENTE
Per limitare i tipi di record:
• "Gestisci tipi di record e
layout per i file"
OPPURE
"Gestisci Salesforce CRM
Content"
• Quando si modifica la libreria di gestione di un file, il tipo di record del file deve essere autorizzato nella nuova libreria di gestione.
• Quando si condivide un file con una libreria, il tipo di record del file deve essere autorizzato nella libreria condivisa, a meno che non
sia selezionata l'opzione Consenti il collegamento di qualsiasi tipo di record a questa libreria
per la libreria condivisa.
• Quando il tipo di record predefinito del profilo di un utente è diverso dal tipo di record predefinito di una libreria, l'impostazione
predefinita del profilo utente è prioritaria quando un utente con quel profilo condivide un file con la libreria. Quando non vi è alcuna
impostazione predefinita per il profilo utente, viene utilizzato Generale come tipo di record predefinito.
• Quando tra un profilo utente e una libreria non vi sono tipi di record in comune, il tipo di record predefinito per una libreria è
disponibile agli utenti con quel profilo che condividono file con la libreria.
95
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Impostazioni dei contenuti
Impostazioni dei contenuti
Personalizzare le impostazioni dei contenuti e abilitare le anteprime di contenuto.
IN QUESTA SEZIONE:
Personalizzazione delle impostazioni del contenuto
Consentire anteprime di contenuto nei post link
Salesforce offre supporto "dinamico" per oltre 400 domini URL. Quando si allega un link a un post, i link supportati vengono convertiti
in video incorporati, immagini e anteprime di articoli dinamiche.
Impostazione delle consegne di contenuto
Una consegna contenuto consente di convertire facilmente i documenti, quali i file Microsoft® PowerPoint e Word, in una versione
basata sul Web ottimizzata per semplificare la visualizzazione online. Dopo che è stata creata la consegna, è possibile inviare il relativo
URL crittografato a qualsiasi destinatario (ad esempio lead, clienti, partner e colleghi) e tenere traccia della frequenza con cui il
contenuto viene visualizzato o scaricato. Le consegne di contenuto sono disponibili solo in Salesforce Classic. Tuttavia, Lightning
Email genera link basati sulle consegne sotto forma di allegati email per gli utenti di Lightning Experience che hanno accesso alla
funzione Consegne contenuto.
Campi della consegna contenuto
Personalizzazione delle impostazioni del contenuto
Da Imposta, immettere Salesforce CRM Content nella casella Ricerca veloce,
quindi selezionare Salesforce CRM Content per modificare le impostazioni predefinite
dell'organizzazione Salesforce CRM Content:
Abilita Salesforce CRM Content
Se questa opzione è selezionata, Salesforce CRM Content è abilitata nell'organizzazione.
Assegna automaticamente le licenze funzioni agli utenti nuovi ed esistenti
Se questa opzione è selezionata, Salesforce cerca automaticamente di assegnare le licenze
funzioni di Salesforce CRM Content a tutti gli utenti esistenti. Se non vi sono licenze sufficienti
disponibili, non viene assegnata alcuna licenza. Contattare Salesforce per richiedere ulteriori
licenze funzioni. Quando viene creato un nuovo utente, gli viene automaticamente assegnata
una licenza funzioni Salesforce CRM Content, a condizione che vi siano licenze disponibili. Una
licenza funzioni equivale alla casella di controllo Utente Salesforce CRM Content
nella pagina dei dettagli dell'utente.
Abilita ricerca e contributi in più lingue
Se l'opzione è selezionata, è disponibile un elenco a discesa Lingua quando gli utenti
pubblicano, modificano o cercano contenuto. L'elenco a discesa Lingua contiene tutte le
lingue supportate da Salesforce.
Se un utente non sceglie una lingua quando pubblica un contenuto, tale contenuto viene
associato alla lingua personale dell'utente per impostazione predefinita. se l'impostazione
personale relativa alla lingua dell'utente è diversa dalla lingua dell'organizzazione, il contenuto
pubblicato da quell'utente viene associato alla lingua dell'utente, non alla lingua
dell'organizzazione.
96
EDIZIONI
Disponibile nella versione:
Salesforce Classic
Disponibile nelle versioni:
Contact Manager Edition,
Group Edition, Professional
Edition, Enterprise Edition,
Performance Edition,
Unlimited Edition e
Developer Edition
AUTORIZZAZIONI
UTENTE
Per modificare le
impostazioni di Salesforce
CRM Content:
• "Gestisci Salesforce CRM
Content"
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Impostazioni dei contenuti
Abilita creazione pacchetto di contenuti
Se l'opzione è selezionata, nella scheda Librerie viene visualizzata l'opzione Crea nuovo > Pacchetto di contenuti e gli utenti
possono creare pacchetti di contenuti a partire da qualsiasi documento o file presente nelle proprie librerie pubbliche o private di
Salesforce CRM Content.
Deselezionando l'opzione dopo che gli utenti all'interno dell'organizzazione hanno già creato pacchetti di contenuti, questi pacchetti
non vengono eliminati e gli utenti possono continuare a modificare i metadati quali descrizione, titolo e campi personalizzati. Tuttavia,
una volta disattivata la creazione di pacchetti di contenuti, non è più possibile personalizzare o modificare i pacchetti esistenti. In
particolare, nella pagina dei dettagli del contenuto non sono disponibili il pulsante Clona e personalizza e l'opzione Modifica >
Modifica pacchetto di contenuti.
Abilita visualizzatore documenti ottimizzato
Se questa opzione è stata selezionata, è disponibile una serie di opzioni di navigazione e personalizzazione per il visualizzatore di
documenti. Il visualizzatore documenti consente agli utenti di visualizzare in anteprima un documento senza scaricarlo, sia che si
tratti di una consegna di contenuto inviata a un lead, cliente potenziale o collega, un documento visualizzato internamente in
Salesforce CRM Content o un file in Salesforce Files.Il visualizzatore documenti ha tre modalità: la scheda Anteprima nella pagina dei
dettagli del contenuto (modalità di anteprima), l’URL di consegna contenuto (modalità di consegna) e modalità a schermo intero,
che viene attivata quando si fa clic sull’opzione di visualizzazione a schermo intero nella pagina dei dettagli del contenuto o in una
consegna contenuto. In Chatter, gli utenti possono visualizzare i file in anteprima nei feed, negli elenchi di file e nella scheda File.
L'impostazione Visualizzatore documenti ottimizzato offre le seguenti funzionalità agli utenti che visualizzano
i documenti:
• Oltre a utilizzare le icone pagina successiva ( ), pagina precedente ( ), prima pagina ( ) e ultima pagina ( ) nella barra
degli strumenti del documento, è possibile navigare pagina per pagina in un documento facendo clic con il pulsante destro del
mouse e scegliendo Pagina successiva e Pagina precedente. Il menu di scelta rapida non è disponibile nella modalità di
anteprima.
• È possibile passare direttamente a una pagina immettendo il numero di pagina e facendo clic su Invio. Questa opzione non è
disponibile nella modalità a schermo intero.
• Dal menu di scelta rapida è possibile scegliere l'opzione Adatta larghezza per espandere la larghezza del documento o l'opzione
Adatta pagina intera per visualizzare il documento a pagina intera. L’icona adatta larghezza (
(
) e l’icona adatta pagina intera
) sono disponibili anche nella barra degli strumenti.
• Dal menu di scelta rapida è possibile scegliere l'opzione Schermo intero per visualizzare il documento in modalità schermo
intero e l'opzione Esci per uscire dalla modalità a schermo intero. L’icona schermo intero (
anche nella barra degli strumenti.
• Dal menu di scelta rapida è possibile Ingrandire o Ridurre. L’icona ingrandisci (
nella barra degli strumenti.
) e l’icona esci (
) e l’icona riduci (
) sono disponibili
) sono disponibili anche
• È possibile utilizzare la barra di scorrimento per spostarsi in modo continuo all'interno di un documento senza che sia necessario
fare clic sulle icone Pagina successiva e Pagina precedente. Lo scorrimento continuo non è disponibile in modalità di anteprima
o, nel caso di documenti PowerPoint, in qualsiasi altra modalità.
• Per spostarsi tra le pagine di un documento è possibile utilizzare i tasti freccia della tastiera. Fare clic sul visualizzatore documenti
e utilizzare i tasti come segue:
– Tasto freccia destra: passa alla diapositiva successiva in un documento PowerPoint e alla pagina successiva di un documento
PDF, Word o Excel.
– Tasto freccia sinistra: passa alla diapositiva precedente in un documento PowerPoint e alla pagina precedente di un documento
PDF, Word o Excel.
– Tasto freccia su: passa alla diapositiva successiva in un documento PowerPoint e scorre verso l'alto nella pagina di un
documento PDF, Word o Excel.
97
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Impostazioni dei contenuti
– Tasto freccia giù: passa alla diapositiva precedente in un documento PowerPoint e scorre verso il basso nella pagina di un
documento PDF, Word o Excel.
La navigazione mediante i tasti freccia non è disponibile nella modalità di anteprima.
Abilita le anteprime Office 2007 nei contenuti - Pilota
Se è selezionata questa opzione, i file di Microsoft Office 2007 (PowerPoint, Word ed Excel) possono essere visualizzati interamente
in anteprima in Salesforce CRM Content e in Chatter. In Salesforce CRM Content non è necessario scaricare un documento di grosse
dimensioni per stabilire se il contenuto è rilevante per chi lo ha cercato. La pagina dei dettagli del contenuto offre un primo sguardo
ai dettagli del documento, inclusi il titolo, l'autore, la descrizione, i tag, le librerie, i commenti, i voti, le versioni, gli abbonati e i
download. Se il documento è un file in formato Microsoft PowerPoint, Word, Excel o Adobe® PDF, è possibile visualizzare un'anteprima
di tutto il file nel browser senza doverlo scaricare. Alcuni aspetti dei file potrebbero non essere visualizzati nelle anteprime. I file PDF
protetti non possono essere visualizzati in anteprima.
Le anteprime dei file si possono visualizzare anche nei feed Chatter, nella scheda File, nella pagina dei dettagli di un file e negli elenchi
di file di gruppi e profili.
Nota: se questa opzione viene deselezionata dopo che sono state generate le anteprime Office 2007, queste anteprime non
saranno più disponibili.
Mostra file Salesforce Files in Salesforce CRM Content
Se questa opzione è abilitata, le ricerche in Salesforce CRM Content includono i file di Salesforce Files. L'elenco a discesa della ricerca
nelle schede Contenuto e Librerie e i filtri nella scheda Contenuto includono Tutti i file, Condiviso con la società, Gruppi personali
e Librerie personali.
Se questa opzione non è selezionata, le ricerche in Salesforce CRM Content non includono i file di Salesforce Files. L'elenco a discesa
della ricerca nelle schede Contenuto e Librerie e i filtri nella scheda Contenuto includono Tutte le librerie, Libreria privata e tutte
le librerie condivise di cui l'utente è membro.
VEDERE ANCHE:
Personalizzazione di Salesforce CRM Content
Consentire anteprime di contenuto nei post link
98
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Impostazioni dei contenuti
Consentire anteprime di contenuto nei post link
Salesforce offre supporto "dinamico" per oltre 400 domini URL. Quando si allega un link a un post,
i link supportati vengono convertiti in video incorporati, immagini e anteprime di articoli dinamiche.
EDIZIONI
Prima di poter abilitare le anteprime di link, è necessario abilitare Chatter.
Disponibile nelle versioni:
Salesforce Classic
Il contenuto dinamico è fornito da Embed.ly, un servizio esterno. Nessun dato relativo a contenuto,
utente, organizzazione o account viene divulgato a Embed.ly. Vengono condivisi solo gli URL che
rientrano nella whitelist del dominio. Anche tutte le richieste URL transitano su un proxy Salesforce.
Embed.ly non riceve mai chiamate direttamente dal client e non dispone, pertanto, di informazioni
circa chi ha emesso la richiesta URL.
1. Da Imposta, immettere Impostazioni Chatter nella casella Ricerca veloce,
quindi selezionare Impostazioni Chatter.
2. Fare clic su Modifica.
3. Selezionare Consenti anteprime link completi.
4. Fare clic su Salva.
I post con link a contenuto dinamico sono riprodotti come un'anteprima e includono miniature,
descrizioni e lettori video per gli URL video. Se un post non riproduce un link come anteprima
dinamica nel feed, è possibile che il dominio dell'URL nel link non sia supportato o che Embed.ly
non sia stato in grado di restituire il contenuto dell'URL sotto forma di anteprima.
La riproduzione di anteprime dinamiche è abilitata per impostazione predefinita. Se si disabilita la
riproduzione di anteprime dinamiche, gli utenti potranno visualizzare in anteprima solo i video di
YouTube.
Nota: Per un elenco di ricerca dei domini URL supportati, vedere "URL Domains for Rich Link
Previews in Feeds".
VEDERE ANCHE:
Personalizzazione delle impostazioni del contenuto
99
Disponibile nelle versioni:
Group Edition, Professional
Edition, Enterprise Edition,
Performance Edition,
Unlimited Edition, Contact
Manager Edition,
Developer Edition e
Database.com Edition
Salesforce CRM,
Approvazioni, notifiche
tramite email Chatter, Inviti
Chatter e inviti di clienti non
sono disponibili nella
versione Database.com
Edition.
AUTORIZZAZIONI
UTENTE
Per abilitare Chatter:
• "Personalizza
applicazione"
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Impostazioni dei contenuti
Impostazione delle consegne di contenuto
Una consegna contenuto consente di convertire facilmente i documenti, quali i file Microsoft®
PowerPoint e Word, in una versione basata sul Web ottimizzata per semplificare la visualizzazione
online. Dopo che è stata creata la consegna, è possibile inviare il relativo URL crittografato a qualsiasi
destinatario (ad esempio lead, clienti, partner e colleghi) e tenere traccia della frequenza con cui il
contenuto viene visualizzato o scaricato. Le consegne di contenuto sono disponibili solo in Salesforce
Classic. Tuttavia, Lightning Email genera link basati sulle consegne sotto forma di allegati email per
gli utenti di Lightning Experience che hanno accesso alla funzione Consegne contenuto.
Oltre alla funzione di tracciamento, le consegne contenuto offrono diversi vantaggi rispetto all'invio
di file sotto forma di allegati; ad esempio, è possibile decidere per quanto tempo le consegne sono
disponibili a chi le visualizza e se un utente può anche scaricare il file o semplicemente visualizzarlo
online. Per impostazione predefinita, una consegna contenuto mostra la versione più recente del
file che viene consegnato.
Creare consegne contenuto dall'elenco correlato Consegne contenuto nella maggior parte degli
oggetti Salesforce. Gli utenti di Salesforce CRM Content possono anche creare una consegna
contenuto dalla pagina dei dettagli del contenuto o dall'elenco correlato Contenuto correlato.
1. Da Imposta, immettere Consegne contenuto nella casella Ricerca veloce, quindi
selezionare Consegne contenuto e abilitare Abilita creazione di consegne
contenuto per Salesforce Files. Se non si ha accesso alla funzionalità di
Consegne contenuto, contattare l'Assistenza clienti Salesforce per attivarla.
EDIZIONI
Disponibile nelle versioni:
Salesforce Classic e
Lightning Experience
Disponibile in: tutte le
versioni tranne
Database.com Edition
AUTORIZZAZIONI
UTENTE
Per abilitare o disabilitare le
consegne contenuto:
• "Personalizza
applicazione"
2. Scegliere un'opzione predefinita per le password di consegne contenuti. Poiché gli URL delle consegne contenuto possono essere
inviati ai lead, ai clienti e a qualsiasi utente non autenticato, Salesforce consiglia di richiedere la protezione tramite password se si
prevede che gli utenti invieranno documenti riservati mediante la funzione di consegna contenuti. Le opzioni seguenti consentono
di selezionare un'impostazione predefinita a livello di organizzazione per la protezione tramite password delle consegne di contenuti.
• La protezione tramite password è facoltativa ed è DISATTIVATA per impostazione predefinita - Se è stata selezionata
questa opzione, gli utenti possono scegliere di richiedere una password quando creano una consegna contenuto, ma il campo
Richiedi password per accedere al contenuto nella procedura di creazione della consegna non è selezionato
per impostazione predefinita.
• La protezione tramite password è facoltativa ed è ATTIVATA per impostazione predefinita - Se è stata selezionata questa
opzione, il campo Richiedi password per accedere al contenuto nella procedura di creazione della
consegna è selezionato per impostazione predefinita. Gli utenti che non vogliono richiedere una password possono deselezionare
l'opzione.
• Protezione tramite password richiesta - Se è stata selezionata questa opzione, ogni volta che viene creata una consegna
contenuto viene generata una password. Gli utenti non possono scegliere di ignorare il requisito della password.
Nota:
• Se si decide di richiedere una password, gli utenti che creano una consegna contenuto riceveranno una password nel
momento in cui la consegna viene generata; gli utenti devono inviare la password e l'URL di consegna ai destinatari della
stessa. Quando i destinatati della consegna fanno clic sull'URL, viene richiesto di inserire la password.
• Le password delle consegne contenuto vengono visualizzate con l'URL della consegna quando questa viene creata. Inoltre,
è possibile accedere alla password nella pagina dei dettagli della consegna per l'intera durata della consegna contenuto.
Quando la consegna di contenuto è abilitata, tutti gli utenti devono aggiungere l'elenco correlato Consegne contenuto al loro layout
di pagina per lead, account aziendali, referenti, opportunità, casi, campagne e oggetti personalizzati. Tutti gli utenti di Salesforce CRM
Content visualizzeranno un'opzione Consegna contenuto in ognuna delle pagine dei dettagli dei contenuti.
100
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Impostazioni dei contenuti
Suggerimenti per l'implementazione
• Per assicurare la qualità del servizio, il numero totale di visualizzazioni di consegna contenuto consentite nell'arco di 24 ore è limitato
a 20.000. Inoltre, la larghezza di banda assegnata alle consegne di contenuto è limitata a 10 GB nell'arco di 24 ore. Se un destinatario
cerca di visualizzare una consegna dopo che è stato superato il limite, viene visualizzato un messaggio che chiede all'utente di
riprovare in un momento successivo. Salesforce potrebbe essere in grado di aumentare questi limiti in via eccezionale. Per ulteriori
informazioni, rivolgersi al proprio agente di vendita.
• Quando si crea una consegna contenuto, Salesforce copia il file originale e ne crea una nuova versione appositamente per la
visualizzazione online. Si tengano presenti le seguenti informazioni relative ai tipi di file supportati:
– I file Word, Excel e PowerPoint (da Microsoft® Office 97 a Microsoft Office 2007) sono supportati per la visualizzazione online.
– I file Adobe® PDF sono supportati per le visualizzazioni online, mentre i file PDF protetti non sono supportati.
– I file JPG, BMP, GIF e PNG sono supportati per la visualizzazione online.
– I documenti di dimensioni superiori a 25 MB non sono supportati per la visualizzazione online.
È possibile creare una consegna contenuti con qualsiasi tipo di file, ma se il tipo di file utilizzato non è supportato per la visualizzazione
online, il destinatario potrà scaricare il documento solo nel formato di file originale.
• Visualizzare sempre un'anteprima della consegna contenuti prima di inviare l'URL ai destinatari. In alcuni casi, la formattazione del
file originale (ad esempio i colori e i caratteri non standard) potrebbe non essere visualizzata correttamente nella versione online.
Se la qualità della versione online non è soddisfacente, la consegna guidata contenuto consente di rendere il documento disponibile
per il download nel formato di file originale.
• Le consegne contenuti richiedono Adobe Flash versione 9.0.115. Se un destinatario non dispone di Flash, viene visualizzata un'opzione
per il download.
• Gli utenti del Portale Clienti e del portale partner non possono creare consegne di contenuto.
• Solo il creatore di una consegna contenuto può eliminare il record della consegna o modificarne i dettagli, ad esempio la data di
scadenza.
• Ogni volta che qualcuno fa clic sull'URL di una consegna contenuto, Salesforce registra il clic come una visualizzazione, distinguendo
tra visualizzazioni interne ed esterne. Per visualizzazione interna si intende la visualizzazione da parte di un utente di Salesforce, ad
esempio un utente che fa clic sull'URL della consegna dalla pagina dei dettagli della consegna o mediante l'opzione Visualizza
dell'elenco correlato Consegne contenuto. L'elenco correlato Consegne contenuto fornisce un conteggio di tutte le visualizzazioni
effettuate per ogni consegna. Per vedere le informazioni relative a una determinata visualizzazione, aprire la pagina dei dettagli della
consegna.
Nota: nel caso delle consegne contenuti protette da password, una visualizzazione viene registrata nel momento in cui il
destinatario fa clic sull'URL della consegna, indipendentemente dal fatto che immetta la password e visualizzi effettivamente
la consegna.
• Gli utenti di Salesforce CRM Content possono consegnare i contenuti dalle librerie condivise o da una libreria personale.
Procedure consigliate
• Dopo che è stata creata una consegna contenuto e prima di inviare l'URL ai destinatari, è opportuno sempre visualizzare la consegna
in anteprima per accertarsi che la formattazione del file originale sia visualizzata correttamente nella versione online. Ad esempio, i
colori e i caratteri non standard potrebbero non essere visualizzati adeguatamente nel player dell'anteprima. Se la qualità della
versione online non è soddisfacente, fare clic su Precedente e scegliere di rendere il contenuto disponibile nel formato di file
originale oppure solo come file PDF. I destinatari potranno così scaricare il file e sarà possibile tenere traccia dei download dei file
dalla pagina dei dettagli della consegna.
• L'animazione e gli intervalli dei file PowerPoint non sono supportati nella versione online della consegna contenuto. Anche i
collegamenti ipertestuali in tutti i tipi di file non sono supportati. Vedere i suggerimenti sull'implementazione per un elenco completo
dei tipi di file supportati.
101
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Impostazioni dei contenuti
• Se si è utenti di Salesforce CRM Content e si desidera fare in modo che i destinatari delle proprie consegne contenuto vedano sempre
la versione più recente di un file invece che la versione disponibile il giorno della creazione della consegna, aprire la pagina dei
dettagli della consegna e fare clic su Modifica. Selezionare la casella di controllo La consegna contenuto apre l'ultima
versione.
• Se si seleziona Avvisami alla prima visualizzazione o al primo download, si riceverà un messaggio
email la prima volta che la consegna contenuto viene visualizzata.
Implicazioni di archiviazione
In Salesforce CRM Content, la pubblicazione di contenuti nelle librerie condivise e il salvataggio di contenuti nelle librerie private utilizzano
spazio di archiviazione file. La creazione di consegne contenuti non ha alcun ulteriore effetto sui limiti di archiviazione, ma gli utenti che
caricano con una certa frequenza i file nelle librerie private per utilizzarli nelle consegne contenuti, dovrebbero tenere presente i limiti
di archiviazione file dell'organizzazione. Mediante i rapporti, gli amministratori possono identificare gli utenti che utilizzano più spazio
di archiviazione e i file di dimensioni maggiori.
Per coloro che non sono utenti di Salesforce CRM Content, lo spazio di archiviazione file viene utilizzato ogni volta che viene creata una
consegna contenuti. Dopo che è stato caricato in Salesforce, un file non può essere riutilizzato per altre consegne contenuti. Per creare
più consegne di contenuti con lo stesso file è necessario ricaricare il file ogni volta. L'eliminazione di una consegna contenuti comporta
l'eliminazione del file di origine in Salesforce e, di conseguenza, libera spazio di archiviazione file.
VEDERE ANCHE:
Impostazione di Salesforce CRM Content
Campi della consegna contenuto
Campi della consegna contenuto
La tabella seguente contiene una descrizione dei campi (in ordine alfabetico) che costituiscono
una consegna contenuto. Questi campi si trovano nella procedura di creazione della consegna,
nell'elenco correlato Consegne contenuto e nella pagina dei dettagli della consegna.
Campo
Descrizione
Consenti al destinatario
visualizzazione nel browser
Se selezionata, la consegna contenuto può
essere visualizzata online in una pagina Web
personalizzata. Nella pagina dei dettagli della
consegna, il campo è denominato Consenti
visualizzazione nel browser.
Consenti al destinatario il
download come PDF
Se selezionata, la consegna contenuto converte
i file Microsoft® Word, Excel e PowerPoint in file
PDF e offre al destinatario l'opzione di scaricare
il PDF. Se il file caricato non era in formato PDF,
Word, Excel o PowerPoint, questa opzione non
viene visualizzata nella procedura di creazione
della consegna. Nella pagina dei dettagli della
consegna, il campo è denominato Consenti
download come PDF.
Consenti download nel formato
originale
Se selezionata, la consegna contenuto permette
ai destinatari di scaricare il file originale. Nella
102
EDIZIONI
Disponibile nelle versioni:
Salesforce Classic
Disponibile in: tutte le
versioni tranne
Database.com Edition
Salesforce CRM Content
disponibile nelle versioni:
Contact Manager Edition,
Group Edition, Professional
Edition, Enterprise Edition,
Performance Edition,
Unlimited Edition e
Developer Edition
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Campo
Impostazioni dei contenuti
Descrizione
procedura di creazione della consegna, questo campo è
denominato Consenti al destinatario il
download come [tipo file], dove [tipo file]
è il tipo di file del file originale, ad esempio .ppt, .pdf o .doc.
Autore
Per i file Salesforce CRM Content, si riferisce all'utente che ha
pubblicato il file. (Sola lettura)
Nome consegna contenuto
Il nome assegnato alla consegna contenuto. Per impostazione
predefinita, il Nome consegna contenuto include il nome
del file e la data di creazione.
La consegna contenuto apre l'ultima
versione
Per i file Salesforce CRM Content, questo flag indica che il
destinatario di una consegna contenuto visualizza la versione più
recente di un file. Ad esempio, se un file è stato aggiornato tra la
data di creazione della consegna e la data odierna, un destinatario
che visualizza la consegna in data odierna vedrà la versione più
aggiornata.
La consegna contenuto scade
Flag che indica se l'accesso alla consegna contenuto scade alla
data di scadenza. Nella procedura di creazione della consegna,
questo flag corrisponde alla casella di controllo accanto al campo
Rimuovi l'accesso al contenuto il.
Creato da
L'utente che ha creato la consegna contenuto; include la data e
l'ora di creazione. (Sola lettura)
Descrizione
Per i file Salesforce CRM Content, si tratta della descrizione fornita
al momento della pubblicazione del file. (Sola lettura)
Data di scadenza
La data a partire dalla quale la consegna contenuto non può più
essere visualizzata. Nella procedura di creazione della consegna,
questa è la data immessa nel campo Rimuovi l'accesso
al contenuto il.
File scaricato
Flag che indica se un file presente nella consegna contenuto è
stato scaricato. Ad esempio, se una consegna contenuto include
le opzioni per la visualizzazione del contenuto nel browser, per
scaricare il contenuto nel formato di file originale e per scaricare il
contenuto come file PDF, questo flag è selezionato se il destinatario
scarica il file originale o il file PDF. (Sola lettura)
Visualizzazione interna
Flag che indica se un utente Salesforce ha visualizzato la consegna
contenuto. Una visualizzazione è considerata interna se l'utente
apre l'URL della consegna da Salesforce, ad esempio facendo clic
su Visualizza nell'elenco correlato Consegne contenuto oppure
facendo clic sull'URL della consegna dalla pagina dei dettagli della
consegna. Se l'utente copia l'URL e lo incolla nel proprio browser,
la visualizzazione viene considerata esterna. (Sola lettura)
Ultima modifica di
L'utente che per ultimo ha modificato la consegna contenuto;
include la data e l'ora della modifica. (Sola lettura)
103
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Impostazioni dei contenuti
Campo
Descrizione
Ultima visualizzazione
La data e l'ora dell'ultima visualizzazione della consegna contenuto.
Per visualizzazione si intende un clic dell'URL della consegna
contenuto. (Sola lettura)
Avvisami alla prima visualizzazione o al
primo download
Se selezionata, l'utente che ha creato la consegna contenuto riceve
una notifica tramite email la prima volta che qualcuno fa clic
sull'URL della consegna contenuto.
Nome titolare
L'utente che è titolare della consegna contenuto. (Sola lettura)
Correlato a
Il record a cui la consegna contenuto è associata, ad esempio un
account, un'opportunità o un oggetto personalizzato. Gli utenti
che dispongono dell'accesso in condivisione al record possono
fare clic per visualizzare ulteriori dettagli.
Richiedi password per accedere al contenuto Se l'opzione è selezionata, il destinatario deve inserire la password
fornita per poter visualizzare la consegna contenuto. La password
viene visualizzata nella pagina dei dettagli della consegna quando
si genera la consegna contenuto e per l'intera durata della stessa.
Titolo
Per i file Salesforce CRM Content, si tratta del titolo del file incluso
nella consegna contenuto. (Sola lettura)
Visualizza conteggio
Totale delle visualizzazioni della consegna contenuto; comprende
le visualizzazioni interne ed esterne. (Sola lettura)
VEDERE ANCHE:
Impostazione delle consegne di contenuto
104
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Impostazione di Salesforce CRM Content per Salesforce
Classic mobile
Impostazione di Salesforce CRM Content per Salesforce Classic mobile
Tenere presente quanto segue relativamente alle modalità di implementazione di Salesforce CRM
Content in Salesforce Classic mobile:
EDIZIONI
• Le informazioni del record contenuto vengono sincronizzate con il dispositivo, ma questo non
avviene per i file associati ai record contenuto. Questo consente agli utenti di consegnare
contenuti dall'applicazione anche quando un file è troppo grande per essere scaricato su un
dispositivo mobile.
L'impostazione di Salesforce
Classic mobile è disponibile
in Salesforce Classic e
Lightning Experience
• Gli utenti non possono cercare un contenuto specifico nell'applicazione: possono solo
condividere i contenuti disponibili nella scheda Contenuto, che viene sincronizzata
automaticamente con il loro dispositivo secondo i filtri della configurazione mobile loro
assegnata.
• Gli utenti non possono visualizzare un elenco dei contenuti a cui sono abbonati nell'applicazione.
Non possono inoltre filtrare l'elenco dei record nella scheda Contenuto in base a una determinata
libreria.
• Benché possano visualizzare in anteprima e condividere i contenuti dall'applicazione, gli utenti
non possono aggiornare il file associato a un record contenuto. Se dispongono delle
autorizzazioni necessarie, possono modificare i campi della pagina dei dettagli del contenuto.
• Gli utenti devono disporre di una connessione dati per visualizzare in anteprima e fornire i
contenuti. Senza una connessione dati possono visualizzare solo la pagina dei dettagli del
contenuto.
• In Salesforce Classic mobile, il contenuto è supportato solo sui dispositivi iPhone.
• Non è possibile bloccare le autorizzazioni mobili per l'oggetto contenuto. In Salesforce Classic
mobile, l'oggetto contenuto è al momento di sola lettura.
• Non è possibile modificare il layout di pagina mobile per l'oggetto contenuto. La pagina dei
dettagli del contenuto nell'applicazione è codificata per visualizzare solo alcuni campi.
Per impostare il contenuto per una configurazione Salesforce Classic mobile:
1. Da Imposta, digitare Configurazioni Salesforce Classic nella casella Ricerca
veloce, quindi selezionare Configurazioni Salesforce Classic e fare clic sul nome di una
configurazione mobile.
2. Nell'elenco correlato Serie di dati, fare clic su Modifica.
3. Fare clic su Aggiungi...
4. Nella finestra popup, selezionare Contenuto e fare clic su OK.
5. Specificare mediante i filtri campo i record contenuto da sincronizzare.
Poiché gli utenti non possono cercare contenuti nell'applicazione Salesforce Classic mobile, è
essenziale impostare dei filtri che rendano disponibili i contenuti importanti sul dispositivo. Tali
filtri non si possono creare in base alle librerie o agli abbonamenti, ma di seguito sono descritte
alcune possibilità per impostare delle condizioni di filtro utili:
L'app mobile è disponibile
nelle versioni: Performance
Edition, Unlimited Edition e
Developer Edition per le
organizzazioni create prima
di Winter ’17
L'app mobile è disponibile
con un supplemento di
prezzo nelle versioni:
Professional Edition e
Enterprise Edition per le
organizzazioni create prima
del 1° maggio 2016
L'app mobile non è
disponibile per le
organizzazioni create in
Winter '17 o in rilasci
successivi
AUTORIZZAZIONI
UTENTE
Per visualizzare le
configurazioni di Salesforce
Classic mobile:
• "Visualizza impostazione
e configurazione"
Per creare, modificare o
eliminare serie di dati di
Salesforce Classic mobile:
• "Gestisci configurazioni
mobili"
• Date: Filtro sui campi Data ultima modifica, Data modifica contenuto o Data creazione. Utilizzare
valori di date speciali quali ULTIMI 90 GIORNI o ULTIMI 180 GIORNI per far sì che i record contenuto aggiornati di recente vengano
sincronizzati.
• Titolare: Applicare un filtro all'autore se all'interno dell'organizzazione la pubblicazione del contenuto è affidata a persone
specifiche.
105
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Google Apps
• Tipo di file: Applicare un filtro su determinati tipi di documenti. Ad esempio, al team opportunità in genere interessano le
presentazioni o i documenti in formato PDF.
• Campi personalizzati: Se sono stati creati campi contenuto personalizzati per facilitare la classificazione dei contenuti, applicare
un filtro sui campi personalizzati. Ad esempio, se è stato creato un campo Uso funzionale contenente valori di elenchi
di selezione, è possibile impostare una condizione di filtro in cui Uso funzionale è uguale a Vendite.
6. Se lo si desidera, per evitare che i record contenuto occupino tutta la memoria di un dispositivo mobile, selezionare il secondo
pulsante di opzione sotto Imposta limite massimo dei record e immettere il numero massimo di record contenuto che questa
configurazione può trasferire ai dispositivi mobili. Utilizzare gli elenchi a discesa Ordina per e Ordina per specificare quali record
vengono sincronizzati se viene superato il limite alle dimensioni dei dati per la configurazione mobile.
7. Fare clic su Chiudi.
VEDERE ANCHE:
Impostazione di Salesforce CRM Content
Google Apps
Abilitare le app Google come Google Docs, Gmail e le app AppExchange correlate a Google personalizzate per l'utilizzo all'interno di
Salesforce.
IN QUESTA SEZIONE:
Suggerimenti introduttivi su Salesforce e Google Apps
Suggerimenti introduttivi su Salesforce and Google Apps Supported
Impostazione di Google Apps in Salesforce
Creazione di account Google Apps
Attivazione di Google Documenti in Salesforce
Gmail™ in Salesforce
È possibile integrare Gmail con Salesforce.
Utilizzo di Google Talk in Salesforce
106
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Suggerimenti introduttivi su Salesforce e Google Apps
Suggerimenti introduttivi su Salesforce e Google Apps
Google Apps è una suite di servizi di comunicazione e collaborazione on-demand contenuti in
Google e destinati agli utenti business. Se l'organizzazione dispone di un account Google Apps, gli
amministratori di Salesforce possono abilitare Google Documenti, Gmail e svariate applicazioni
AppExchange correlate a Google, personalizzate per l'uso in Salesforce.
EDIZIONI
Fase 1: creazione di un account di Google Apps
Disponibile nelle versioni:
tutte le versioni tranne
Database.com Edition
Creare un account Google Apps per l'organizzazione utilizzando uno dei metodi seguenti:
• Da Imposta, immettere Google Apps nella casella Ricerca veloce, selezionare
Impostazioni di Google Apps e fare clic su Iscriviti per aprire la pagina di creazione
dell'account sul sito Web di Google. Verrà richiesto di registrare il nome del dominio
dell'organizzazione o di acquistare un nuovo nome da Google. Il dominio è la porzione dell'URL
di un sito Web che segue "www". Seguire le indicazioni di Google per configurare il dominio
nuovo o esistente e impostare l'account di Google Apps.
• Se la propria organizzazione ha acquistato la funzionalità Salesforce and Google Apps Supported,
da Imposta, immettere Impostazione Premier nella casella Ricerca veloce,
quindi selezionare Impostazione Premier per creare un nuovo account Google Apps Premier
Edition o aggiornare un account Standard Edition a Premier Edition. Per maggiori dettagli,
vedere Suggerimenti introduttivi su Salesforce e Google Apps Supported.
Nota: Google Apps in Salesforce supporta gli account business di Google Apps ma non gli
account consumer. Gli account consumer si distinguono per la presenza del dominio
"gmail.com" in un indirizzo email; ad esempio [email protected] è un account consumer. Il
dominio di Google Apps impostato in Salesforce deve essere il dominio registrato su Google
per l'organizzazione; ad esempio, miasocietà.com è un account business e non un
account consumer.
Fase 2: configurazione delle impostazioni del dominio di
Google Apps
1. Nella pagina delle impostazioni di Google Apps in Salesforce, fare clic su Modifica.
Disponibile in: Salesforce
Classic e Lightning
Experience
AUTORIZZAZIONI
UTENTE
Per visualizzare e modificare
le impostazioni del dominio
di Google Apps:
• “Personalizza
applicazione”
Per attivare o disattivare i
servizi Google Apps:
• “Personalizza
applicazione”
Per installare o disinstallare
i pacchetti Force.com
AppExchange:
• "Scarica pacchetti
AppExchange"
Per esportare un elenco di
utenti in Google per creare
account di Google Apps:
• “Personalizza
applicazione”
2. Scegliere un utente per il campo Contatto amministrativo Google Apps. Questa
persona è il punto di contatto per gli utenti di Google Apps dell'organizzazione. In particolare, se un utente non è in grado di accedere
a un servizio Google Apps, viene indirizzato a selezionare il Contatto amministrativo Google Apps. Il Contatto amministrativo Google
Apps non deve necessariamente essere la stessa persona registrata su Google come amministratore di Google Apps per
l'organizzazione, ma solo l'amministratore di Google Apps può creare nuovi utenti di Google Apps nel dominio.
3. Immettere il dominio di Google Apps registrato su Google. Ad esempio, se l'URL della società è http://www.acme.com
ed è stato creato un account di Google Apps per il dominio acme.com, digitare acme.com nel campo Dominio Google
Apps.
4. Fare clic su Salva.
Fase 3: attivazione dei servizi Google Apps
1. Nella sezione Attiva i Servizi Google Apps della pagina delle impostazioni di Google Apps, individuare i servizi Google Apps che si
desidera attivare.
107
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Suggerimenti introduttivi su Salesforce e Google Apps
2. Fare clic su Modifica o Installa per attivare un servizio. Nella colonna Azione, Modifica corrisponde ai servizi Google Apps già
integrati in Salesforce e Installa corrisponde alle applicazioni Force.com AppExchange disinstallate. I servizi Google Apps integrati
includono:
• Aggiunta di Google Documenti a Salesforce
• Gmail a Salesforce
• Pulsanti e link Gmail
• Componenti dell'intestazione laterale di Google Talk
Importante: Google Talk all'interno di Salesforce non è più disponibile. Per i metodi di utilizzo alternativi di Google Talk,
vedere la guida in linea di Google Talk.
Per una descrizione delle applicazioni AppExchange correlate a Google, visitare http://sites.force.com/appexchange.
Fase 4: creazione di utenti di Google Apps
L'attivazione dei servizi Google Apps in Salesforce rende i servizi visibili per tutti gli utenti dell'organizzazione, ma un utente non sarà in
grado di accedere a un servizio a meno che non disponga di un account di Google Apps nel dominio dell'organizzazione. L'amministratore
di Google Apps registrato con Google può creare tali account aggiuntivi. Per ulteriori informazioni, vedere Creazione di account Google
Apps.
VEDERE ANCHE:
Suggerimenti introduttivi su Salesforce and Google Apps Supported
Impostazione di Google Apps in Salesforce
Attivazione di Google Documenti in Salesforce
Gmail™ in Salesforce
108
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Suggerimenti introduttivi su Salesforce and Google Apps
Supported
Suggerimenti introduttivi su Salesforce and Google Apps Supported
La funzionalità Salesforce and Google Apps include un account Google Apps Premier Edition per
l'organizzazione. In Salesforce è possibile creare tale account oppure aggiornare un account Google
Apps Standard Edition esistente a Google Apps Premier Edition.
Dopo avere creato un nuovo account Google Apps Premier Edition o avere aggiornato l'account
Google Apps Standard Edition esistente in Salesforce, nella pagina Impostazione Premier vengono
visualizzati il nome di dominio dell'organizzazione, il numero di licenze Google Apps Premier Edition
disponibili per l'organizzazione e, se applicabile, lo stato dell'aggiornamento.
EDIZIONI
Disponibile in: Salesforce
Classic e Lightning
Experience
Disponibile nelle versioni:
tutte le versioni tranne
Database.com Edition
Creazione di un nuovo account Google Apps Premier Edition
Se l'organizzazione non dispone ancora di un account Google Apps, completare i passaggi seguenti
per registrare un account Google Apps Premier Edition e abilitare Salesforce and Google Apps:
1. Da Imposta, immettere Impostazione Premier nella casella Ricerca veloce,
quindi selezionare Impostazione Premier.
2. Completare i campi della colonna A:
Campo
Descrizione
Nome dominio
Immettere il dominio che si desidera registrare
come account Google Apps
dell'organizzazione. Ad esempio, se l'URL della
propria società è
http://www.acme.com, immettere
acme.com come Nome dominio.
Nome utente
Questo valore viene utilizzato per creare
l'amministratore Google Apps per l'account
dell'organizzazione. Ad esempio, se
l'amministratore Google Apps sarà
[email protected], immettere jsmith. Una
volta creato l'account Google Apps, è possibile
accedere con il Nome utente e la
Password e modificare questo valore se
necessario.
Nome
Questo valore viene utilizzato per creare
l'amministratore Google Apps per l'account
dell'organizzazione. Una volta creato l'account
Google Apps, è possibile accedere con il
Nome utente e la Password e
modificare questo valore se necessario.
Cognome
Questo valore viene utilizzato per creare
l'amministratore Google Apps per l'account
dell'organizzazione. Una volta creato l'account
Google Apps, è possibile accedere con il
Nome utente e la Password e
modificare questo valore se necessario.
109
AUTORIZZAZIONI
UTENTE
Per creare un nuovo account
Google Apps Premier Edition
in Salesforce:
• “Personalizza
applicazione”
OPPURE
Contatto amministrativo
Google Apps
Per aggiornare Google Apps
Standard Edition alla
versione Google Apps
Premier Edition in Salesforce:
• “Personalizza
applicazione”
OPPURE
Contatto amministrativo
Google Apps
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Suggerimenti introduttivi su Salesforce and Google Apps
Supported
Campo
Descrizione
Indirizzo email
Questo indirizzo email riceve un avviso di conferma quando viene
creato l'account Google Apps Premier Edition. Google non
archivia questo valore per altri scopi.
Password
L'amministratore Google Apps può accedere a Google Apps con
questa password.
Conferma password
L'amministratore Google Apps può accedere a Google Apps con
questa password.
3. Fare clic su Crea nuovo account Premier.
4. Per abilitare Salesforce e Google Apps, da Imposta, immettere Impostazioni di Google Apps nella casella Ricerca
veloce, quindi selezionare Impostazioni di Google Apps.
5. Scegliere un utente per il campo Contatto amministrativo Google Apps. Questa persona è il punto di contatto per
gli utenti di Google Apps dell'organizzazione. In particolare, se un utente non è in grado di accedere a un servizio Google Apps, viene
indirizzato a selezionare il Contatto amministrativo Google Apps. Il Contatto amministrativo Google Apps non deve necessariamente
essere la stessa persona registrata su Google come amministratore di Google Apps per l'organizzazione, ma solo l'amministratore
di Google Apps può creare nuovi utenti di Google Apps nel dominio.
6. Verificare che il campo Dominio Google Apps contenga il nome di dominio registrato su Google.
7. Attivare i servizi Google Apps in Salesforce. Per ulteriori informazioni, vedere Attivazione di servizi Google Apps.
8. Creare gli utenti per l'account Google Apps dell'organizzazione. Per ulteriori informazioni, vedere Creazione di account Google Apps.
Nota: il numero di account Google Apps Premier Edition che si possono creare è limitato al numero di licenze che
l'organizzazione ha acquistato con la funzionalità Salesforce and Google Apps Supported.
Aggiornamento a un account Google Apps Premier Edition
Completare le seguenti operazioni per aggiornare l'account Google Apps Standard Edition esistente per l'organizzazione a un account
Google Apps Premier Edition.
1. Da Imposta, immettere Impostazione Premier nella casella Ricerca veloce, quindi selezionare Impostazione
Premier.
2. Completare i campi della colonna B:
Campo
Descrizione
Nome dominio
Il dominio che si desidera registrare come account Google Apps
Premier Edition dell'organizzazione. Se Salesforce and Google
Apps è già abilitato, nel campo appare automaticamente il nome
di dominio dell'organizzazione.
Token Google Apps
Il token di 16 cifre richiesto per eseguire l'aggiornamento da
Google Apps Standard Edition a Google Apps Premier Edition.
L'amministratore Google Apps della propria organizzazione può
accedere a questa informazione sul sito Web di Google. Per
110
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Suggerimenti introduttivi su Salesforce and Google Apps
Supported
Campo
Descrizione
ulteriori informazioni, fare clic su Recupera token Google Apps
nella colonna B.
3. Fare clic su Aggiorna l'account esistente in un account Premier.
4. Per abilitare Salesforce e Google Apps, da Imposta, immettere Impostazioni di Google Apps nella casella Ricerca
veloce, quindi selezionare Impostazioni di Google Apps.
5. Modificare il campo Contatto amministrativo Google Apps secondo le proprie esigenze. Questa persona è il punto
di contatto per gli utenti di Google Apps dell'organizzazione. In particolare, se un utente non è in grado di accedere a un servizio
Google Apps, viene indirizzato a selezionare il Contatto amministrativo Google Apps. Il Contatto amministrativo Google Apps non
deve necessariamente essere la stessa persona registrata su Google come amministratore di Google Apps per l'organizzazione, ma
solo l'amministratore di Google Apps può creare nuovi utenti di Google Apps nel dominio.
6. Verificare che il campo Dominio Google Apps contenga il nome di dominio registrato su Google.
7. Attivare i servizi Google Apps in Salesforce in base alle proprie esigenze. Per ulteriori informazioni, vedere Attivazione di servizi Google
Apps.
8. Creare gli utenti per l'account Google Apps dell'organizzazione secondo le proprie esigenze. Per ulteriori informazioni, vedere
Creazione di account Google Apps.
Nota: il numero di account Google Apps Premier Edition che si possono creare è limitato al numero di licenze che
l'organizzazione ha acquistato con la funzionalità Salesforce and Google Apps Supported.
VEDERE ANCHE:
Suggerimenti introduttivi su Salesforce e Google Apps
111
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Impostazione di Google Apps in Salesforce
Impostazione di Google Apps in Salesforce
Da Imposta, immettere Impostazioni di Google Apps nella casella Ricerca
veloce, quindi selezionare Impostazioni di Google Apps per modificare le impostazioni del
dominio Google Apps, attivare o disattivare i servizi Google Apps in Salesforce, installare o disinstallare
i pacchetti di Force.com AppExchange correlati a Google.
Importante: non è possibile utilizzare Salesforce e Google Apps finché non viene creato un
account Google Apps per la propria organizzazione e finché non vengono configurate le
impostazioni del dominio Google Apps in Salesforce. Per ulteriori informazioni sulla creazione
di un account e sulla configurazione delle impostazioni del proprio dominio, vedere
Suggerimenti introduttivi su Salesforce e Google Apps a pagina 107.
Modifica delle impostazioni del dominio Google Apps
Le impostazioni del dominio sono costituite da due valori: l'utente scelto per amministrare l'account
Google Apps dell'organizzazione e il dominio registrato dall'organizzazione con Google. Per abilitare
Google Apps in Salesforce, entrambi i campi sono obbligatori. Per modificare le impostazioni del
dominio:
1. Nella sezione Configura il dominio Google Apps, fare clic su Modifica.
2. Se lo si desidera, scegliere un nuovo utente per il campo Contatto amministrativo
Google Apps. Questa persona è il punto di contatto per gli utenti di Google Apps
dell'organizzazione. In particolare, se un utente non è in grado di accedere a un servizio Google
Apps, viene indirizzato a selezionare il Contatto amministrativo Google Apps. Il Contatto
amministrativo Google Apps non deve necessariamente essere la stessa persona registrata su
Google come amministratore di Google Apps per l'organizzazione, ma solo l'amministratore
di Google Apps può creare nuovi utenti di Google Apps nel dominio.
EDIZIONI
Disponibile in: Salesforce
Classic e Lightning
Experience
Disponibile nelle versioni:
tutte le versioni tranne
Database.com Edition
AUTORIZZAZIONI
UTENTE
Per modificare le
impostazioni del dominio
Google Apps e attivare o
disattivare i servizi:
• “Personalizza
applicazione”
Per installare o disinstallare
i pacchetti AppExchange:
• "Scarica pacchetti
AppExchange"
3. Se lo si desidera, modificare il Dominio Google Apps registrato su Google per l'account Google Apps dell'organizzazione. Il
Dominio Google Apps è generalmente il dominio dell'azienda, ad esempio, acme.com.
Modifica dei servizi Google Apps
In questa sezione vengono elencati i servizi Google Apps integrati a Salesforce e vengono forniti i link a numerose applicazioni Force.com
AppExchange correlate a Google che possono essere facilmente installate da AppExchange.
Per attivare o disattivare un servizio integrato, fare clic su Modifica accanto al nome del servizio. Questi servizi includono:
• Aggiunta di Google Documenti a Salesforce
• Gmail a Salesforce
• Pulsanti e link Gmail
• Componenti dell'intestazione laterale di Google Talk
Importante: Google Talk all'interno di Salesforce non è più disponibile. Per i metodi di utilizzo alternativi di Google Talk,
vedere la guida in linea di Google Talk.
Per installare o disinstallare un'applicazione AppExchange, fare clic su Installa o Disinstalla accanto al nome appropriato. Per visualizzare
l'offerta completa AppExchange correlata a Google, visitare http://sites.force.com/appexchange.
112
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Impostazione di Google Apps in Salesforce
Suggerimenti per l'implementazione
• Per informazioni dettagliate su Google Apps, fare riferimento alla Guida in linea di Google.
• Google Apps in Salesforce è disponibile per gli account aziendali Google ma non per gli account consumer. Gli account consumer
si distinguono per la presenza del dominio "gmail.com" in un indirizzo email; ad esempio [email protected] è un account consumer.
Il dominio di Google Apps impostato in Salesforce deve essere il dominio registrato su Google per l'organizzazione; ad esempio,
miasocietà.com è un account business e non un account consumer.
• Dopo aver creato un account Google Apps per l'organizzazione, creare account Google Apps per gli utenti di Salesforce. Da Imposta,
immettere Utenti nella casella Ricerca veloce, selezionare Utenti e fare clic su Esporta in Google Apps.
• Comunicare agli utenti i rispettivi nomi utente e password Google Apps.
• Informare gli utenti circa le modifiche che noteranno in Salesforce dopo l'attivazione dei servizi Google Apps.
• Per visualizzare tutte le applicazioni Google disponibili in Force.com AppExchange, visitare http://sites.force.com/appexchange.
• Per impostazione predefinita, gli utenti Google Apps nel dominio dell'organizzazione possono condividere i Google Documenti con
gli account Google Apps esterni al dominio. Il pannello di controllo dell'account Google Apps contiene le impostazioni di condivisione
che consentono di limitare la condivisione dei documenti all'interno del dominio.
• Se il servizio Aggiungi Google Documenti a Salesforce è disattivato, non è possibile accedere ai Google Documenti dai record
Salesforce e gli eventuali Google Documenti contenuti nel Cestino degli utenti perché eliminati da un record vengono rimossi
definitivamente da Salesforce. Se il servizio Aggiungi Google Documenti a Salesforce viene riattivato entro 30 giorni, i Google
Documenti associati ai record Salesforce prima della disattivazione vengono ripristinati nella posizione precedente. La disattivazione
del servizio Aggiungi Google Documenti a Salesforce non influisce sui Google Documenti nelle librerie Salesforce CRM Content. La
disattivazione non rimuove le associazioni di Google Documenti nelle librerie e non elimina definitivamente i Google Documenti
dai Cestini.
• Gli utenti del Portale Clienti e del Portale partner con accesso alla scheda Contribuisci in Salesforce CRM Content possono creare
nuovi Google Documenti e associare i Google Documenti esistenti a una libreria di Salesforce. Gli utenti dei portali senza accesso a
Salesforce CRM Content possono associare un Google Documento esistente a un record, ma non possono creare nuovi Google
Documenti dall'interno di un record poiché non hanno accesso all'elenco correlato Google Documenti, note e allegati nel portale.
Gli utenti dei portali non possono utilizzare il pulsante del browser Aggiungi Google Documento a Salesforce.
• Gli utenti del Portale Clienti e del portale partner non possono accedere ai Pulsanti e link Gmail.
• Se la propria organizzazione ha acquistato la funzionalità Salesforce for Google Apps Supported, vedere Suggerimenti introduttivi
su Salesforce e Google Apps Supported a pagina 109.
Procedure consigliate
• Provare l'integrazione di Google Apps utilizzando un Sandbox o un'organizzazione con la versione Developer Edition.
• Gestire gli utenti di Google Apps come gli utenti di Salesforce. Ad esempio, se si disattiva un utente Salesforce, disattivare anche il
corrispondente account Google Apps nel pannello di controllo dell'account Google Apps dell'organizzazione. Per informazioni
sull'amministrazione degli account Google Apps della propria organizzazione, fare riferimento alla Guida in linea di Google.
• Per trovare rapidamente un Google Documento in Salesforce, eseguire la ricerca del documento utilizzando la ricerca.
VEDERE ANCHE:
Suggerimenti introduttivi su Salesforce e Google Apps
113
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Creazione di account Google Apps
Creazione di account Google Apps
Dopo aver creato un account Google Apps per la propria organizzazione e avere abilitato Google
Apps in Salesforce, è possibile creare account Google Apps per i singoli utenti. Per accedere ai servizi
Google Apps abilitati in Salesforce, ogni utente necessita di un account Google Apps nel dominio
registrato dall'organizzazione su Google. L'account include un nome utente e una password che
consentono all'utente di accedere a tutti i servizi Google Apps.
Nota: Se la propria organizzazione ha acquistato Salesforce and Google Apps Supported, il
numero di account Google Apps Premier Edition che possono essere creati è limitato al
numero di licenze acquistate dall'organizzazione.
EDIZIONI
Disponibile in: Salesforce
Classic e Lightning
Experience
Disponibile nelle versioni:
tutte le versioni tranne
Database.com Edition
Per esportare un elenco di utenti in Google e creare account Google Apps per ogni utente:
1. Da Imposta, immettere Utenti nella casella Ricerca veloce, quindi selezionare Utenti.
2. Nell'elenco a discesa scegliere un elenco di utenti.
3. Fare clic su Esporta in Google Apps per esportare tutti gli utenti dell'elenco. Per esportare
solo determinati utenti, selezionarli nella colonna Azione.
Nota: se Google Apps non è attivato per la propria organizzazione, il pulsante Esporta
in Google Apps non viene visualizzato. Per abilitare Google Apps in Salesforce, vedere
Suggerimenti introduttivi su Salesforce e Google Apps a pagina 107.
4. Nella pagina Esporta utenti in Google Apps, fare clic sul link del file di esportazione
contrassegnato come Fase 1. Il nome del link dipende dalla visualizzazione dell'elenco scelta
per l'esportazione: ad esempio, se è visualizzato l'elenco Tutti gli utenti, il link nella pagina
Esporta utenti in Google Apps è File di esportazione - Tutti gli utenti.
AUTORIZZAZIONI
UTENTE
Esporta utenti in Google:
• “Personalizza
applicazione”
Crea nuovi account Google
Apps:
• Amministratore Google
Apps
5. Nel foglio di calcolo CSV visualizzato quando si fa clic sul link di esportazione, fornire una password temporanea per ciascun utente.
I campi nome utente, cognome e nome possono essere modificati per ogni utente secondo le esigenze. Google crea nomi
account aggiungendo il dominio ai nomi utente nel foglio di calcolo. Ad esempio, se il dominio è acme.com e il foglio di calcolo
contiene i nomi utente mario.rossi e marcella.rossi, i nomi utente Google Apps saranno [email protected] e
[email protected].
6. Salvare il foglio di lavoro sul proprio computer.
7. Fare clic sul link Strumento importazione di massa degli utenti Google Apps per aprire la pagina Aggiornamento di massa
account per l'account Google Apps dell'organizzazione. Se richiesto, accedere con il proprio nome utente di amministratore Google
Apps. Solo l'utente registrato con Google come amministratore dell'account dell'organizzazione può creare ulteriori account di
Google Apps nel dominio dell'organizzazione.
8. Seguire le istruzioni di Google per importare i dati nel foglio di calcolo. L'amministratore di Google Apps riceve un rapporto di
conferma e l'utente per ciascun account creato correttamente riceve una notifica via email al nuovo account Gmail.
9. Comunicare agli utenti i rispettivi nomi utente e password. Queste informazioni saranno necessarie per utilizzare qualsiasi servizio
Google Apps abilitato in Salesforce.
VEDERE ANCHE:
Suggerimenti introduttivi su Salesforce e Google Apps
114
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Attivazione di Google Documenti in Salesforce
Attivazione di Google Documenti in Salesforce
Importante: Una volta attivati, i servizi Google Apps disponibili in Salesforce sono visibili
per tutti gli utenti di Salesforce. Per utilizzare questi servizi, gli utenti devono disporre di
account di Google Apps nel dominio. Per ulteriori informazioni, vedere Suggerimenti
introduttivi su Salesforce e Google Apps.
Google Documenti™ consente di creare documenti, fogli di calcolo e presentazioni on-demand, di
modificarli nel browser e di lavorare in tempo reale con altri collaboratori.
Per attivare o disattivare il servizio Aggiungi Google Documenti a Salesforce:
1. Da Imposta, immettere Impostazioni di Google Apps nella casella Ricerca
veloce, quindi selezionare Impostazioni di Google Apps.
2. Fare clic su Modifica accanto all'opzione Aggiungi Google Documenti a Salesforce nell'elenco
Attiva i Servizi Google Apps.
EDIZIONI
Disponibile in: Salesforce
Classic e Lightning
Experience
Disponibile nelle versioni:
Contact Manager Edition,
Group Edition, Professional
Edition, Enterprise Edition,
Performance Edition,
Unlimited Edition e
Developer Edition
3. Selezionare Activate.
AUTORIZZAZIONI
UTENTE
4. Leggere e indicare che si accettano i Termini di utilizzo.
5. Fare clic su Salva.
Quando il servizio Aggiungi Google Documenti a Salesforce è abilitato, le modifiche che seguono
consentono agli utenti di creare, modificare o visualizzare i Google Documenti e di associarli ai
record Salesforce:
• L'elenco correlato Note e allegati su account, asset, referenti, contratti, lead, opportunità, prodotti
e oggetti personalizzati viene rinominato in Google Documenti, note e allegati.
Attivazione del servizio
Aggiungi Google Documenti
a Salesforce:
• “Personalizza
applicazione”
• L'elenco correlato Allegati su casi, soluzioni e campagne diventa Google Documenti e allegati.
• Se Salesforce CRM Content è abilitato, la scheda Librerie contiene l'elenco a discesa Aggiungi Google Documento.
Gli utenti possono anche installare il pulsante del browser Aggiungi Google Documento a Salesforce, che consente di associare un
Google Documento a più record Salesforce o a una libreria Salesforce CRM Content senza avere eseguito l'accesso a Salesforce.
Suggerimenti per l'implementazione
• Per informazioni sui Google Documenti, fare riferimento alla Guida in linea di Google.
• Per impostazione predefinita, gli utenti di Google Documenti nel dominio possono condividere i propri Google Documenti con gli
account Google Apps esterni al dominio. Il pannello di controllo dell'account Google Apps contiene le impostazioni di condivisione
che consentono di limitare la condivisione dei documenti agli utenti all'interno del dominio dell'organizzazione.
• Gli utenti del Portale Clienti e del Portale partner con accesso alla scheda Contribuisci in Salesforce CRM Content possono creare
nuovi Google Documenti e associare i Google Documenti esistenti a una libreria di Salesforce. Gli utenti dei portali senza accesso a
Salesforce CRM Content possono associare un Google Documento esistente a un record, ma non possono creare nuovi Google
Documenti dall'interno di un record poiché non hanno accesso all'elenco correlato Google Documenti, note e allegati nel portale.
Gli utenti dei portali non possono utilizzare il pulsante del browser Aggiungi Google Documento a Salesforce.
• Se il servizio Aggiungi Google Documenti a Salesforce è disattivato, non è possibile accedere ai Google Documenti dai record
Salesforce e gli eventuali Google Documenti contenuti nel Cestino degli utenti perché eliminati da un record vengono rimossi
definitivamente da Salesforce. Se il servizio Aggiungi Google Documenti a Salesforce viene riattivato entro 30 giorni, i Google
Documenti associati ai record Salesforce prima della disattivazione vengono ripristinati nella posizione precedente. La disattivazione
del servizio Aggiungi Google Documenti a Salesforce non influisce sui Google Documenti nelle librerie Salesforce CRM Content. La
disattivazione non rimuove le associazioni di Google Documenti nelle librerie e non elimina definitivamente i Google Documenti
dai Cestini.
115
Gmail™ in Salesforce
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
• Il servizio Aggiungi Google Documenti a Salesforce non può essere disabilitato per l'organizzazione se ai Google Documenti viene
fatto riferimento in Apex.
• I Google Documenti vengono conteggiati nella memoria dati. Per ogni Google Documento associato a un record o a una libreria in
Salesforce, vengono utilizzati due KB di memoria.
VEDERE ANCHE:
Suggerimenti introduttivi su Salesforce e Google Apps
Gmail™ in Salesforce
È possibile integrare Gmail con Salesforce.
Gmail a Salesforce disponibile in: Salesforce Classic e Lightning Experience
Pulsanti e link Gmail disponibili in: Salesforce Classic
Disponibile nelle versioni: tutte le versioni tranne Database.com Edition
AUTORIZZAZIONI
UTENTE
Attivazione di Gmail in
Salesforce:
• “Personalizza
applicazione”
Importante: Una volta attivati, i servizi Google Apps disponibili in Salesforce sono visibili
per tutti gli utenti di Salesforce. Per utilizzare questi servizi, gli utenti devono disporre di
account di Google Apps nel dominio. Per ulteriori informazioni, vedere Suggerimenti
introduttivi su Salesforce e Google Apps.
È possibile integrare Gmail con Salesforce in due modi
• Gmail a Salesforce
• Pulsanti e link Gmail
Gmail a Salesforce
Gmail a Salesforce consente di registrare automaticamente i propri messaggi email. Consente inoltre di registrare le chat inviate dagli
account Gmailcome attività su record di lead, referenti, opportunità e di altro tipo che supportano la cronologia attività. È importante
sapere che dopo aver attivato Gmail a Salesforce, non è possibile disattivarlo.
Per attivare Gmail a Salesforce:
1. Da Imposta, immettere Email a Salesforce nella casella Ricerca veloce, quindi selezionare Email a Salesforce.
Verificare che sia attivato.
2. Da Imposta, immettere Impostazioni di Google Apps nella casella Ricerca veloce, quindi selezionare Impostazioni
di Google Apps.
3. Impostare un contatto amministrativo Google Apps e un dominio Google Apps, quindi salvare le modifiche.
Pulsanti e link Gmail
Pulsanti e link Gmail aggiunge i link Gmail accanto ai campi di email di tutti i record e aggiunge i pulsanti Componi messaggio Gmail
in Cronologia attività per lead e referenti. Quando si seleziona un link Gmail o Componi messaggio Gmail, Salesforce effettua
automaticamente l'accesso all'account Gmail dell'utente e compila automaticamente il campo A. Se è attivato Gmail a Salesforce,
Salesforce compila anche il campo Ccn con l'indirizzo di Email a Salesforce dell'utente.
Per attivare Pulsanti e link Gmail:
116
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Utilizzo di Google Talk in Salesforce
1. Da Imposta, immettere Google Apps nella casella Ricerca veloce, quindi selezionare Impostazioni di Google Apps.
2. Nell'elenco Attiva i Servizi Google Apps, fare clic su Modifica accanto a Pulsanti e link Gmail.
3. Per attivare Pulsanti e link Gmail, selezionare Attiva.
4. Per aggiungere i link Gmail accanto a tutti i campi email (tranne i campi delle pagine in Imposta), selezionare Link Gmail
5. Per aggiungere i pulsanti Componi messaggio Gmail in Cronologia attività per lead e referenti, selezionare Pulsanti Gmail.
6. Leggere e indicare che si accettano i Termini di utilizzo.
7. Fare clic su Salva.
Note di implementazione
Se si abilita Pulsanti e link Gmail senza Gmail a Salesforce, è comunque possibile utilizzare i link Gmail per referenti e lead. Tenere però
presente che Salesforce non registra i messaggi email inviati dall'account Gmail. Salesforce inoltre non compila automaticamente il
campo CCn della finestra Scrivi messaggio con un indirizzo Email a Salesforce.
VEDERE ANCHE:
Suggerimenti introduttivi su Salesforce e Google Apps
http://support.google.com/mail/?hl=en
Utilizzo di Google Talk in Salesforce
Importante: Google Talk all'interno di Salesforce non è più disponibile. Per i metodi di
utilizzo alternativi di Google Talk, vedere la guida in linea di Google Talk.
EDIZIONI
Disponibile in: Salesforce
Classic e Lightning
Experience
Disattivazione di Google Talk
Per disattivare Google Talk in Salesforce:
1. Da Imposta, immettere Google Apps nella casella Ricerca veloce, quindi selezionare
Impostazioni di Google Apps.
2. Fare clic su Modifica accanto al componente dell'intestazione laterale Google Talk nell'elenco
Attiva i Servizi Google Apps.
3. Deselezionare la casella di controllo Attivo.
4. Fare clic su Salva.
Disponibile nelle versioni:
tutte le versioni tranne
Database.com Edition
AUTORIZZAZIONI
UTENTE
Attivazione o disattivazione
di Google Talk:
• “Personalizza
applicazione”
VEDERE ANCHE:
Suggerimenti introduttivi su Salesforce e Google Apps
Altre risorse
Per ulteriori informazioni, leggere le seguenti pagine di suggerimenti.
IN QUESTA SEZIONE:
Pagine di suggerimenti
117
Impostazione e gestione degli strumenti di collaborazione
Pagine di suggerimenti
Pagine di suggerimenti
Oltre alla guida in linea, Salesforce mette a disposizione una documentazione stampabile per aiutare l'utente a scoprire le funzioni
disponibili e ad amministrare Salesforce.
Comunità Salesforce
Salesforce CRM Content
118
INDICE ANALITICO
Chatter Desktop (continua)
controllo accesso 75
distribuzione file di configurazione 77
installazione versione gestita 75
come evitare la selezione di file da Salesforce 43
Consegne contenuto
campi 102
descrizione 100
Contenuto
aggiunta di utenti alle librerie 86
amministrazione 80
anteprima 48
autorizzazioni libreria 87
campi 84
creazione autorizzazioni libreria 88
creazione librerie 86
eliminazione autorizzazioni libreria 92
impostazione 80
impostazione per Salesforce Classic mobile 105
impostazioni 96
limitazione dei tipi di record 95
modifica autorizzazioni libreria 90
personalizzazione 83
personalizzazione dei campi 84
regole di creazione tag 93
rendering 48
ruoli libreria 87
A
Agenti di sicurezza 61, 65
Argomenti
abilitazione per oggetti 34
eliminazione 35
privacy 35
sugli oggetti 33
Argomenti Chatter
eliminazione 35
privacy 35
Azioni
abilitazione 16
creazione di layout publisher globali 21
impostazione Tutti gli oggetti correlati 26
personalizzazione di layout publisher globali 22
visualizzazione elementi dei feed per record correlati 26
azioni Chatter
operazioni da post 29
C
Chatter
abilitazione 9
azione elemento feed 29
azioni 19
azioni nel publisher 16
Chatter Desktop 75
eliminazione messaggi 37
emoticon 14
Fonte di dati esterna 73
implementazione basata sui profili 3–4, 6, 8
impostazione 2
impostazioni di email 26
impostazioni gruppo 10
inviti di clienti 15
layout di gruppo 30
layout elemento feed 29
modifica post feed 18
personalizzazione del tracciamento dei feed 25
personalizzazione dell'influenza in Chatter 37
Salesforce Files Connect 48, 50, 52–57, 59, 61, 65–66, 68, 71
Salesforce Files Sync 44–45
tipi di licenza 39
tracciamento feed 24
Chatter Desktop
configurazione versione gestita 77
D
disabilitazione della selezione di file da Salesforce 43
Documentazione
guide all'implementazione 118
guide dell'utente 118
pagine di suggerimenti 118
stampabile 118
E
Elemento feed
azione 29
layout 29
elenco correlato file 42–43
F
Feed
personalizzazione del tracciamento dei feed Chatter 25
tracciamento feed 24
119
Indice analitico
File
anteprima 48
rendering 48
G
Gmail 116
Google Apps
Aggiornamento da Standard a Premier Edition 109
creazione utenti 114
informazioni su 112
Premier Edition 109
suggerimenti introduttivi 107
Vedere anche Gmail 107
Vedere anche Google Documenti 107
Google Documenti
attivazione 115
disattivazione 115
Google Talk
attivazione 117
utilizzo 117
Gruppi Chatter
azioni 32
consenti record 11
layout 30, 32
layout publisher 30, 32
non elencati 12
Publisher 32
revoca della possibilità di creazione per un utente 42
gruppi non elencati
abilitazione 12
limiti 12
Guide all'implementazione 118
Guide dell'utente 118
I
Impostazioni Chatter
anteprime link 99
inviti a colleghi 15
Influenza in Chatter
personalizzazione 37
L
layout di pagina file 42–43
Layout publisher globali
creazione 21
personalizzazione 22
Licenze
Chatter 39
Chatter External 39
Licenze (continua)
Chatter Free 39
Chatter Only 39
Chatter Plus 39
M
Messaggi
eliminazione 37
P
Pacchetto di cruscotti digitali SalesforceChatter
aggiornamento 38
installazione 38
Pagine di suggerimenti 118
Personalizza
email di Chatter 28
notifiche per email 28
R
record di gruppo
abilitazione 11
configurazione 11
S
Salesforce Classic mobile
attivazione del contenuto 105
Salesforce CRM Content
anteprima 48
impostazioni 96
librerie 84
rendering 48
Salesforce Files Connect
abilitazione per un'organizzazione 48, 50–57, 59, 61, 65–66
ricerca di contenuto 68, 71
Salesforce Files Sync
abilitazione 44
abilitazione per gli utenti 45
abilitazione per singoli profili 45
abilitazione per un'organizzazione 44
anteprima 48
cronologia accessi 47
insieme di autorizzazioni 45
installazione versione gestita 46
protezione file 46
rendering 48
revoca accesso 47
visualizzazione utilizzo 47
selezione di file da Salesforce 43
Snippet di codice 79
120
Indice analitico
Suggerimenti introduttivi
guide all'implementazione 118
guide dell'utente 118
Suggerimenti introduttivi (continua)
pagine di suggerimenti 118
121