relazione tecnica - Comune di Petacciato

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relazione tecnica - Comune di Petacciato
GENERALITA’
Il Piano Regionale di Utilizzazione delle Aree del Demanio della Regione Molise (P.R.U.A.),
approvato con Delibera di Consiglio n° 202/2008, ha stabilito che lo strumento di pianificazione per
l’attuazione delle previsioni in esso contenute fosse demandato alla formazione del “Piano Spiaggia
Comunale” (P.S.C) a carico delle singole Amministrazioni Comunali entro il cui territorio sono
comprese le Aree Demaniali costiere. La finalità principale del P.S.C. è costituita dall’opportunità
di poter disciplinare ed ottimizzare l’utilizzo di tali aree procurando così elementi di sviluppo socioeconomico, culturali e, soprattutto di gettare le basi per un concreto strumento di equilibrio
ambientale e di sviluppo turistico sostenibile.
Le previsioni contenute nel presente Piano riguardano la disciplina d’uso delle aree comprese
nella fascia litoranea comunale che sono sostanzialmente conformi a quelle contenute nello “Studio
Preliminare Piano Spiaggia”, Elab. 3 della Proposta di Piano allegata al Rapporto Ambientale della
V. A. S. (Valutazione Ambientale Strategica) relativa alla Variante Generale al Piano Regolatore
Generale. Il Rapporto Ambientale di V.A.S.è stato redatto conformemente a quanto previsto dal
comma 3 art. 10 D. Lgs n° 152/2006 (T. U. sull’Ambiente) e successive modifiche ed integrazioni,
e comprende anche la Valutazione di Incidenza relativa alla porzione del territorio comunale
incluso nel S.I.C. IT7228221 (Foce Trigno – Marina di Petacciato) che, a sua volta, include la
perimetrazione del presente P. S. C..
Tale Rapporto Ambientale, assieme con tutta la relativa documentazione, è stato licenziato
positivamente, da parte della Regione Molise (Assessorato all’Ambiente - Direzione quarta), con
Determinazione Dirigenziale n° 23 in data 23.05.2012.
In sostanza il presente P.S.C. è conforme alle previsioni contenute nello Strumento Urbanistico in
vigore e le lievi modifiche introdotte riguardano i necessari adeguamenti derivanti dal grado di
approfondimento richiesti dal livello esecutivo del presente strumento per quanto attiene alla esatta
referenziazione a livello topografico e catastale dei luoghi, delle concessioni, degli interventi, la
puntuale e documentata trasposizione delle Concessione preesistenti, dei vincoli in atto di natura
ambientale e di protezione idrogeologica del territorio, e soprattutto, le referenziazioni delle
coordinate catastali secondo il sistema “Gauss-Boaga” (vedi Elabb. S004 - Schede di lotti).
Si ritiene utile anche sottolineare che il prolungarsi dei tempi di approvazione del succitato P.R.G.,
adottato con delibera di C. C. n° 37/2013, sono causate dal fatto che gran parte del versante
collinare marino del territorio comunale è soggetto ad un vasto e profondo dissesto idrogeologico
che lo interessa in modo dinamico e che ne ha inficiato, in parte, le scelte urbanistiche fin qui
adottate, senza, però, interferire con la parte di territorio compreso nel P.S.C.
Il Piano, oltre che essere conforme allo Strumento Urbanistico in vigore, al P.R.U.A. e,
conseguentemente alla normativa dettata dal Codice di Navigazione e dell’annesso Regolamento,
tutela anche il rispetto delle norme generali in materia di sicurezza, igiene e salvaguardia della
pubblica incolumità.
FINALITÀ E GESTIONE DEL P.S.C..
Le finalità del Piano sono rivolte alla disciplina ed alla razionalizzazione degli interventi, sia di
iniziativa pubblica che privata, realizzabili all’interno delle aree demaniali marittime che
compongono la fascia litoranea del Comune di Petacciato.
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Particolare attenzione è stata rivolta alla concreta attuazione delle norme prescrittive di carattere
generale contenute nel P.R.U.A. raccordandole con le peculiarità fisiche, storico-sociali, ambientali
ed architettoniche che connotano la fascia costiera del territorio del Comune di Petacciato.
E’ stato previsto, altresì, il rispetto puntuale delle norme che regolano l’abbattimento delle
barriere architettoniche.
I principali obiettivi dal Piano sono:
a) – snellimento delle procedure atte a consentire l’organica ed armonica fruizione delle Aree del
Demanio Marittimo, in relazione alle riconosciute vocazioni turistiche delle stesse.
b) – valorizzare la funzione della balneazione sia come risorsa economica, legata alla
realizzazione di nuovi lidi ed all’adeguamento di quelli esistenti, sia come sviluppo qualitativo
del turismo balneare, collegato anche con la fruizione turistica dell’intero territorio comunale;
c) – disciplinare ed armonizzare le compatibilità fra l’uso turistico-ricreativo e la tutela delle aree
demaniali marittime in riferimento ai processi erosivi in atto ed ai relativi interventi di
protezione già realizzati dalla regione o in fieri, nonché alla protezione e tutela delle del
patrimonio ambientale e paesistico., così come prescritto e dal P.T.P.A. di A. V. n° 1 e dai
risultati del processo di V.A.S. citato precedentemente. In particolare, sotto questo profilo,
l’obiettivo che il Piano si prefigge è quello di salvaguardare la fascia litoranea del territorio
comunale che per la sua peculiarità, costituita dalla assenza di rilevanti fenomeni di
antropizzazione, dalla presenza di dune sabbiose, di specie faunistiche e vegetali importanti ai
fini della conservazione della biodiversità, nonché di una ampia pineta, i cui confini travalicano
ampiamente i limiti dell’area demaniale in argomento verso la retrostante area collinare, e che,
sia sotto il profilo percettivo che fisico, delimita per lungo tratto dell’intera estensione del
territorio comunale l’arenile marino dalla retrostante zona, puntellata da insediamenti
residenziali e turistico-residenziali e pesantemente gravata dalla presenza di infrastrutture viarie
e relativi servizi, anche di interesse extraregionale e nazionale, nonché da aree industriali
(Villaggi Turistici e Nuclei Residenziali , Fornace Laterizi, Variante alla S.S. 16 “Litoranea
Adriatica, Ferrovia, Autostrada A14). L’area in argomento costituisce risorsa indispensabile e
strategica per lo sviluppo complessivo del turismo costiero e per l’equilibrio dell’intero
ecosistema marino Molisano.
Il Piano disciplina, altresì, le possibilità di modifica, eventuale ampliamento e/o ristrutturazione
delle concessioni preesistenti.
al Comune di Petacciato sono demandate tutte le funzioni di controllo, autorizzazione e vigilanza
descritte nell’Elab. 2 (Norme Tecniche di Attuazione).
AZZONAMENTO.
In osservanza con quanto indicato dall’art. 5 del P.R.U.A. ed in base alla naturale
configurazione dei luoghi e degli interventi di antropizzazione in esso realizzati nel tempo e che
ne hanno storicamente connotato la fisionomia, gli usi e le interrelazioni territoriali, l'arenile
viene suddiviso viene suddiviso nelle seguenti zone:
1. - Zona A/1 – Aree Libere
Aree destinate alla libera fruizione per la balneazione e per il godimento dei beni naturali e
prive di strutture stabili. Trattasi delle cosiddette “spiagge libere” necessarie per assicurare il
turismo itinerante;
2. – Zona A/2 – Aree libere (Spiagge Libere Attrezzate)
Aree destinate alla libera fruizione per la balneazione, ma attrezzate e gestite direttamente o
per conto dell’Amministrazione Comunale;
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3. – Zona B - Fascia di rispetto
Sono le aree caratterizzate per la presenza di corsi d’acqua , pinete e simili o che sono
interessate da progetti di intervento da parte degli Enti Pubblici;
4. – C/1 - Aree per concessioni ordinarie
Aree destinate alla localizzazione di tutte le attrezzature turistico-ricreative legate alla
balneazione ed al mare in genere;
5 – C/2 - Aree per concessioni speciali
Aree destinate alla balneazione, dotate di postazioni fisse per ombrelloni e di servizi;
6 – D – Aree di ricreazione
Sono aree complementari, ma sempre finalizzate alla ricreazione ed al riposo. Possono essere
dotate di attrezzature mobili, quali chioschi commerciali, edicole, giostre, giochi d’acqua,
noleggio, locazione e rimessaggio delle imbarcazioni ed attività similari;
7 – E – Aree di ristrutturazione
Sono quelle aree che, per essere interessate da forti fenomeni erosivi e da degrado
ambientale, necessitano di un azione di ristrutturazione e risanamento urbanistico, strutturale
ed ambientale;
8 - F – Aree di interesse pubblico
Su tali aree sono individuate le opere pubbliche esistenti o in corso di realizzazione o di
progettazione. Vi rientrano tipologie di opere quali strade litoranee, passeggiate, marciapiedi,
piste ciclabili, zone a verde, parcheggi, etc.;
9 – G – Dune.
10 - R - Aree di rimodellamento formale e dimensionale delle concessioni.
Negli elaborati progettuali sono anche indicate aree circoscritte e particolari, normate dalle
singole concessioni in vigore, preesistenti alla data di adozione del presente P.S.C..
CARATTERISTICHE E DATI DIMENSIONALI DEL PIANO
Il P.R.G. adottato, in vigore, nell’arco di validità decennale di attuazione prevede un
insediamento complessivo pari 9.100 ab. Residenti e 6.872 presenze turistiche (fluttuanti) di
6.872 unità.
La linea di battigia marina, rilevata nel mese di Dicembre del 2015, ammonta a complessivi
ml 6515 di cui ml 1500 sono soggetti a divieto di balneazione per effetto dell’Ordinanza della
Capitaneria di Porto di Termoli n° 42/96., emessa a seguito dei dissesti provocati dal vasto
movimento franoso descritto in precedenza. Pertanto il fronte costiero complessivo praticabile
per uso balneare si riduce a complessivi 5.015ml.
Va inoltre evidenziato che, in considerazione, sia degli ulteriori fenomeni erosivi che
continuano a ridisegnare tumultuosamente la linea di battigia marina, sia per favorire il recupero
radicale di ampi tratti di arenile, affidati alla cura di qualificate associazioni di controllo e
salvaguardia ambientale, le previsioni progettuali originarie di P.R.G., per effetto dei risultati di
V.A.S. sono state significativamente ridotte rispetto alle potenzialità di sviluppo urbanistico del
territorio in assenza di valide politiche di salvaguardia e protezione.
Di seguito si riportano le tabelle sinottiche di dimensionamento totale delle singole tipologie
di interventi:
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TABELLA AREE E CONCESSIONI
zona
mq
ml (fronte mare)
tO
A1.1
A1.2
A1.3
A1.4
A1.5
A1.6
A1.7
A1.8
A1.9
A1.10
A1.11
A1.12
A1.13
A1.14
A1.15
A1.16
A1.17
A1.18
TOT.
A2.1
A2.2
3883,78
6290,76
2886,27
5792,87
5945,72
5635,61
3458,34
13532,13
11380,43
1511,02
2177,49
450,22
703,23
3710,71
5560,47
233,52
1166,48
4907,32
79226,37
8942,21
4772,6
217,97
400,33
157,15
311,58
275,13
58,51
26,84
400,17
361,7
79,13
104,34
24,88
35,11
212,81
375,66
12,22
77,93
266,06
3397,52
52,04
45,35
TOT. AREE LIBERE ATTREZZATE
TOT.
13714,81
97,39
C1.e1
4823
105
C1.e2
14300
130
TOT. CONCESSIONI ORDINARIE
ESISTENTI
TOT.
19123
235
TOT. CONCESSIONI ORDINARIE
C1.1
C1.2
C1.3
C1.4
C1.5
C1.6
TOT.
C2.1
C2.2
C2.3
C2.4
C2.5
C2.6
4032,67
3504,29
6548,95
7123,13
6521,21
6417,06
34147,31
1204,47
1146,31
1190,72
2193,77
1111,77
1426,78
95,93
91,07
50
50
50
50
387
61,5
61,5
61,5
61,5
61,5
60,71
TOT. CONCESSIONI SPECIALI
TOT.
8273,82
368,21
TOT. AREE LIBERE
Il totale complessivo delle aree in concessione è pari a m² 79.226,37 .
L’area totale dell’arenile balneabile ammonta a complessivi m²171.052,40, al netto dei m² 34.800
di superfici, citate in precedenza interdette a tale uso.
Il rapporto fra superfici in concessione ed area totale di arenile risulta quindi pari a:
m² 79.226,37/m² 171.052,40 = 0,463170.
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TABELLA ACCESSI AL LITORALE e ZONE D
TOT. ACCESSI AL LITORALE
TOT. AREE RIMESSAGGIO
PICCOLE IMBARCAZIONI
TOT AREA PER CHIOSCHI
zona
mq
ml (lunghezza accesso)
AC.1
1423,25
253,16
AC.2
1614,8
282,88
AC.3
849,63
207,64
AC.4
1319,18
241,61
AC.5
839,96
173,17
AC.6
1797,74
383,67
AC.7
859,69
166,55
AC.8
933,09
168,27
AC.9
628,89
81,5
AC.10
483,37
130,12
AC.11
748,38
191,66
AC.12
1177,79
270,01
AC.13
770,22
369,95
TOT.
13445,99
2920,19
D1.1
3157,52
61,07
D1.2
1023,05
32
TOT.
4180,57
93,07
D2.1
117,92
D2.2
500,39
TOT.
618,31
TIPOLOGIE DELLE CONCESSIONI.
Le caratteristiche, i limiti e le modalità di intervento relativi alla tipologia di azzonamento
delle aree sono di seguito sinteticamente elencate:.
1 – Aree libere A/1
Sono le aree destinate alla libera fruizione del turismo itinerante per la balneazione e
per il godimento dei beni naturali, prive di strutture stabili (spiagge libere).
In tali aree può essere consentita la installazione di strutture prefabbricate dotate della
caratteristica di amovibilità, fino ad una superficie max di 30,00 m².
Possono essere, altresì, realizzate, con le stesse caratteristiche di cui sopra, strutture di
dimensioni in pianta max ml. 3,00 x 3,00 mt ed Hmax <=3,00ml., utilizzabili, dietro
preventiva autorizzazione, da parte del Comune, Guardia Costiera o Enti Pubblici per:
rimessa degli attrezzi per pulizia spiaggia; creazione di punti di vigilanza per polizia
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urbana e costiera, per sorveglianza e salvataggio in mare; per la creazione di punti di
osservazione naturalistici e di godimento e di informazione turistica ed alberghiera;
Nelle Norme Tecniche di Attuazione è stata prevista l’autorizzazione da parte del
Comune, con le necessarie cautele, per lo svolgimento di manifestazioni sportive,
musicali, culturali.
2 - Aree libere (spiagge libere attrezzate) A2.
Sono le aree destinate alla balneazione ma attrezzate e gestite direttamente o per conto
dell’Amministrazione Comunale (spiagge libere attrezzate).
Le spiagge libere attrezzate (A2) sono aree demaniali marittime non servite da
stabilimenti balneari, destinate alla libera fruizione per la balneazione e caratterizzate da
accesso libero e gratuito. In tale area devono essere garantiti servizi minimi gratuiti quali
la pulizia, il salvamento, i servizi igienici, la sorveglianza e primo soccorso a mezzo di
strutture stabili, utilizzabili anche per la mescita e la ristorazione al banco, al fine di
assicurare una migliore fruibilità di tali aree alla collettività. Una parte di tali aree può
anche essere utilizzata per il ristoro e i giochi.
Può essere consentita la installazione di strutture esclusivamente prefabbricate
monoblocco, fino ad una superficie max Sc di 50,00 m²
L'Amministrazione Comunale attrezzerà e gestirà tali aree direttamente o mediante
terzi.
E’ prevista la facoltà del Sindaco di poter destinare una o più aree all’interno delle
zone A2, tramite Ordinanza emessa annualmente, a "Spiaggia per cani" che può essere
gestita dal Comune o essere data in gestione a soggetti, pubblici o privati, che abbiano
riconosciuta competenza in materia.
3 - Fascia di rispetto B.
Sono le aree vincolate per la presenza di sbocco a mare di fossi e canali, pinete o simili
o perché interessate da interventi da parte di enti pubblici. Rientrano, altresì, in tali aree
quelle escluse dalla delega alle regioni ai sensi del D. P. C. M. 21/12/1995.
4 - Aree per concessioni ordinarie (stabilimenti a terra) C/1
In tali aree è prevista la realizzazione di stabilimenti per la balneazione con relative
cabine spogliatoio, docce, servizi igienici, aree per la preparazione e l'allestimento di cibi
e bevande, ristorazione., nonché attrezzature stabili di spiaggia.
In fase di realizzazione dovranno essere osservate le seguenti modalità e norme di
costruzione:
A)
Stabilimenti.
Parametri di controllo dimensionali:
- Act = m² è l’area totale oggetto delle concessione;
- Amax <=1/3 Act è la superficie massima di arenile, per ciascuno stabilimento,
che può essere occupata dalla totalità dei manufatti, quali stabilimento, locali di
primo soccorso, spogliatoi, docce, Wc, etc. (impianti fissi);
- Aifmax <= m² 500,00 è la sagoma di massimo ingombro entro cui sono
collocabili stabilimento e piattaforma sopraelevata, ombreggi, verde ornamentale,
cabine, servizi, pronto soccorso, deposito, locali tecnici, camminamenti e pedane
fisse, postazioni per informazioni, etc.;
- Scmax <= m² 180,00 è la superficie massima copribile relativa a tutti i manufatti
ed attrezzature citati al punto precedente ad eccezione dello stabilimento;
- Asmax <= m² 250,00, di cui m² 200,00 è la superficie massima cubabile relativa
all’edificio, mentre la restante parte è la superficie contenente la piattaforma
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sopraelevata di servizio oltre la superficie cubabile dell’edificio che, in caso di una
dimensione superficiale minore occupata dall’edificio, potrà essere aumentata fino
a raggiungere la il limite dei 250,00 m²;
B)
Manufatti
1) - piattaforma generale di servizio: sopraelevata;
2) – stabilimento: superficie dello stabilimento balneare non superiore, per le parti
cubabili a 200,00 m;
3) - concessioni preesistenti alla data di pubblicazione delle presenti norme
5) – locale di primo soccorso con superficie netta in pianta di almeno 10 m²;
6) – ombreggiamenti: la superficie totale occupata da strutture stabili di
ombreggiamento (gazebo, tettoie e simili), sempre che non rientrino nel computo
della superficie cubabile, non può eccedere i 350,00 m
7) - parapetti: i parapetti e le altre strutture di protezione dei terrazzi, di altezza
massima compresa fra ml. 1,05 e ml. 1,20
8) - insegne pubblicitarie
9) - insegne dello stabilimento
5 - Aree per concessioni speciali (solo ombrelloni) C/2.
Su tali aree è prevista la sola posa ombrelloni su postazioni fisse, sedie, sdraio, lettini
e semplici attrezzature di spiaggia.
Può essere consentita la installazione di strutture esclusivamente in legno, prefabbricate
fino ad una superficie max Sc di 30,00 m², utilizzabili per servizi igienici gratuiti e docce,
servizi di vigilanza e di primo soccorso.
6 - Aree di ricreazione D
Sono aree di supporto alla libera attività di balneazione e vi è consentita la
esplicazione delle seguenti attività:
1 - aree destinate anche all'attività di noleggio, locazione e rimessaggio delle
imbarcazioni;
2 – aree destinate alla allocazione di chioschi per la vendita di generi vari, edicole,
gelaterie e quant'altro necessario per l’espletamento delle attività ricreative.
7 - Aree di ristrutturazione E
Il tratto di arenile delimitato dalla Ordinanza della Capitaneria di Porto di Termoli n°
42/96 è interdetto a qualsiasi attività antropica.
In tali aree possono essere rilasciati provvedimenti per la loro bonifica ed il
risanamento solo in favore degli Enti Pubblici.
A seguito dei possibili futuri interventi di risanamento del versante collinare in frana il
Comune potrà procedere alla riclassificazione delle destinazioni d’uso delle relative aree
in base alle tipologie individuate dal P.R.U.A.
8 - Aree di interesse pubblico F
Sono aree destinate alle opere pubbliche preesistenti o di progetto.
– Verde pubblico - l’impianto di essenze vegetali deve essere conforme con quanto
contemplato nell’art. 14. delle N.T.A. Sulle aree così azzonate è consentita
unicamente la installazione di suppellettili mobili per la sosta ed il riposo, gratuite e
d’uso pubblico.
– Passerelle;
– Impianti tecnologici a rete (fognari, idrici, elettrici e di pubblica illuminazione,
telefonici, del gas, ecc.) - le opere tecnologiche a rete ed i relativi impianti, oltre
che essere conformi a tutte le leggi e regolamenti che disciplinano la materia, a
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tutela dei valori ambientali della zona, dovranno rispettare le prescrizioni contenute
nella N.T.A.;
– Accesso al mare ed arretramento: sono le aree destinate al raggiungimento della
battigia;
- Area di parcheggio preesistente regolata dalle norme previste nella relativa
Concessione Regionale al Comune di Petacciato n° 4/2014, n° 121 di Rep.;
- Piste ciclabili.
9 – Dune G
Sono, in assoluto, le aree che richiedono le misure più impegnative di protezione
ambientale, al fine di proteggere gli habitat naturali individuati dal S.I.C. IT7228221 e
dettagliatamente valutati all’interno del Rapporto Ambientale di V.A.S. della Variante al
P.R.G. del Comune di Petacciato.
L’area dunale è suddivisa, procedendo dalla linea di costa verso l’interno, in:
Cakileto (fascia dunale delle specie vegetali pioniere);
Duna (dune embrionali e dune mobili) ;
Retroduna (fascia depressionaria al margine della pineta).
10 - Aree di riconfinamento R.
Sono le aree relative alle concessioni preesistenti soggette ad operazioni di
riconfinamento per effetto delle modifiche che subisce l’arenile a causa del gioco delle
correnti marine.
I brani di arenile interessati da tali fenomeni erosivi si distinguono come di seguito
specificato con le relative norme applicative:
a - riallineamento concessioni esistenti: ai fini del perseguimento di una
omogeneità formale e dimensionale complessiva dell’area di pertinenza della
concessione rispetto al proprio fronte mare è consentito l’accorpamento dei
frammenti di superfici, contenuti nell’area sottesa dal proprio fronte mare, che per
effetto dei fenomeni erosivi, o di opere antierosione realizzate, hanno perso gli
originali valori ambientali;
b - ripascimento: aree antistanti il fronte mare delle singole concessioni: sono le
aree che per effetto del gioco delle correnti marine si sono ricostituite “ex novo”.
Per le aree così individuate è consentito l’accorpamento delle relative superfici, su
richiesta del concessionario, alla concessione originaria, e ciò ne determinerà,
automaticamente, la sua trasformazione in area C1 e non costituirà Variante al Piano.
L’eventuale rifiuto da parte del concessionario all’accorpamento delle nuove aree
restituisce al Comune la facoltà discrezionale di procedere al nuovo riazzonamento di tale
aree.
CRITERI DI SCELTA PROGETTUALE
I criteri in base ai quali sono state improntate le scelte progettuali, nel rispetto di quanto
previsto dalle specifiche disposizioni legislative, sono state improntate alla ricerca di mezzi
in grado di stimolare la creazione di nuove energie progettuali capaci di potenziare i valori
ambientali e percettivi del territorio; di assecondare gli indirizzi di intervento tradizionali,
ma, accanto a questi, di stimolare la ricerca di un dialogo nuovo con la natura attraverso
l’uso di materiali capaci di interpretarne ed amplificarne le potenzialità. Per questi motivi è
stato normato l’uso di nuovi materiali (ferro, alluminio, vetro, policarbonato, etc.), capaci di
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interferire armoniosamente con i colori e le vibrazioni dell’ambiente circostante,
introducendo l’art. 14 nelle N.T.A..
Appare chiaro che una scelta di questo tipo presuppone una fiducia nelle capacità
progettuali degli operatori del settore, ma, d’altro canto, a parere di chi scrive, affidarsi
esclusivamente ad una normativa disciplinare tradizionale porterebbe ad una raffigurazione
“da festa strapaesana” di luoghi di tale pregio.
Analoghi obiettivi di valorizzazione dei valori ambientali del sistema dunale marino in
argomento è stata già precedentemente perseguita da parte dell’Amministrazione Comunale,
infatti a margine della riva destra del torrente Tecchio sono stati realizzati un centro di
Educazione Ambientale, che attualmente funge da sede ufficiale del Progetto “Life 2000” ed
uno stagno di acqua salmastra con annesso capanno di osservazione naturalistica sospeso
sull’acqua, inoltre gran parte delle zone retrodunali, a margine della pineta, sono state
provviste di percorsi pedonali in pedane di legno, che permettono un suggestivo contatto
sensoriale dei pregi ambientali della zona.
Particolare attenzione è stata posta nella disposizione degli elementi volumetrici
realizzabili all’interno degli stabilimenti al fine di instaurare un rapporto di continuità
percettiva fra il sistema mare-pineta-collina. Pertanto gli edifici ubicati negli stabilimenti
(C1) della zona centrale Elab. T003B) sono stati disposti un modo da lasciare ampi spazi
vuoti fra loro, mentre, relativamente ai due stabilimenti di nuova costruzione, ubicati nella
zona Nord, non essendo la visuale dal mare in asse rispetto al territorio retrostante, è stata
frapposta una fila di alberatura in grado di “segnalarne” il rapporto di continuità
Si rimanda, infine, alla consultazione della documentazione progettuale per una completa
conoscenza del piano e, in particolare, alle Norme Tecniche di Attuazione (Elab. R002) per
quanto attiene alle modalità di gestione.
DOCUMENTAZIONE
Il presente P.S.C. , oltre che dalla presente Relazione Illustrativa R001, che ne costituisce
parte integrante e sostanziale, è costituita dai seguenti documenti:
Elaborato R002 - Norme Tecniche di Attuazione;
“ “ “ T001A - Stato di fatto-Zona Nord Torrente Tecchio-Mergolo;
“ “ “ T001B - Stato di fatto-Zona Centro Colonia Marina;
“ “ “ T001C - Stato di fatto-Zona Sud Fucilieri Le Marinelle;
“ “ “ T002 - Documentazione Fotografica;
“ “ “ T003A - Quadro di Azzonamento-Zona Nord Torrente Tecchio-Mergolo;
“ “ “ T003B - Quadro di Azzonamento - Zona Centro Colonia Marina;
“ “ “ T003C - Quadro di Azzonamento- Zona Sud Fucilieri Le Marinelle;
“ “ “ S004 - Schede dei Lotti (N° 50 Schede);
“ “ “ T005 - Piano Spiaggia Comunale e Piano Regolatore Generale.
Il Progettista (arch. Cirino F. FERRAUTO)
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