Livello base - Docente - Campus

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Livello base - Docente - Campus
Prova invaLsi 1 LiveLLo 1
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PRIMA PARTE - anaLisi DeL TesTo
Era la notte di Hanuccà
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C’era una volta un padre che aveva quattro figli e quattro figlie. I ragazzi avevano
lunghi riccioli e le ragazze le trecce: tutti in fila, sembravano i gradini di una scala.
Era Hanuccà, che è il periodo della Befana per i bambini ebrei; tutte le candele
furono accese, ognuno ricevette in regalo i suoi soldini e si mise a giocare a dreidel1,
dimenticandosi completamente che era ora di andare a letto. Mamma e papà
ricordavano ogni momento ai loro bambini che si stava facendo tardi: ma chi vinceva
voleva vincere di più e chi perdeva voleva riguadagnare quel che aveva perduto. A
un tratto, si sentì bussare alla porta e... Guarda! Entrò un giovanotto con le basette
e i baffi arricciati. Indossava un soprabito foderato di pelliccia di volpe, aveva un
cappello con le piume e stivali alti con gli speroni. Era coperto di neve, ma allegro e
nient’affatto preoccupato. Si era smarrito nella tormenta, disse. Poteva restare fino
al mattino?
Fuori si trovava la sua slitta: tutta ornata di avorio intarsiato, era tirata da quattro
cavalli bianchi e le redini splendevano di pietre preziose. I ragazzi tolsero le
bardature ai cavalli, li condussero nella stalla e li nutrirono con fieno e avena.
Voleva unirsi a loro per giocare a dreidel? «Con piacere» disse, e si sedette al tavolo
con loro.
Mangiò le frittelle con la cannella, bevve il tè con la marmellata e, con la sua pipa
d’ambra in bocca, faceva gli anelli di fumo. Puntò monete d’argento e le perse, poi
monete d’oro e perse anche quelle. Perdeva e rideva, perdeva ancora e scherzava.
Beveva vino e idromele, e il suo borsellino sembrava senza fondo.
Mezzanotte era passata, e nessuno pensava più di andare a letto. A un tratto, i
cani abbaiarono nella notte, i galli cantarono, le galline schiamazzarono, i corvi
gracchiarono, le oche strepitarono, le anatre squittirono. Nella stalla i cavalli
nitrirono e scalpitarono.
«Ma che cosa gli prende alle nostre bestie, stanotte!» esclamò il maggiore dei
ragazzi. Ed ecco, in quel momento guardò il muro e si accorse che c’erano solo otto
ombre, invece di nove. Il forestiero non proiettava nessuna ombra. Adesso tutto
era chiaro: si sa che i diavoli non hanno ombra. Quando l’orologio batté tredici
colpi, nessuno ebbe più dubbi sulla vera natura dello straniero.
1dreidel:piccolatrottolaaquattrofacceconcuisipraticaungiocoparagonabileaquellodeidadi.
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Prova I nvalsI 1 • l Ivello 1
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Egli, vedendo i visi spaventati dei bambini, capì che il suo segreto era stato
scoperto. Si alzò in piedi con una sonora sghignazzata, tirò fuori la lingua fino
a farle toccare la pancia e diventò alto il doppio. Dietro le orecchie, ecco, gli
spuntarono le corna e se ne stette lì, dritto: era proprio un diavolo.
Prima che qualcuno potesse dire una parola, cominciò a girare su se stesso come
un dreidel, sempre più forte, e la casa girava con lui.
La lampada di Hanuccà vacillò, i piatti si fracassarono sul pavimento che
ondeggiava come una nave sul mare in tempesta. Il diavolo fischiò: comparvero
topi e folletti col cappuccio rosso e gli stivali verdi e si misero a ballare in tondo,
ridendo e schiamazzando. Improvvisamente il diavolo cacciò fuori le ali, le sbatté e
«Chicchirichì!», tutta la compagnia disparve.
Oro e argento son spariti
tutti in sabbia convertiti
e la neve è inzaccherata
per la slitta che è passata.
Il tesoro non c’è più,
solo odor di Belzebù.
Nei capelli dei bambini
nodi grossi e nodi fini,
nell’armadio e sotto il tavolo
ha sporcato tutto il diavolo.
Bravo il diavolo scappato
con la slitta a perdifiato.
Che vergogna, che sciagura!
Un bel gioco poco dura.
Nella notte di Hanuccà
c’è chi viene e c’è chi va.
(adattato da I.B. Singer, Zlateh la capra e altri racconti, Bompiani, 1978)
Il TEMPo
A1. In che periodo dell’anno si colloca la vicenda?
✗ A.Inpienoinverno.
B. All’iniziodellaprimavera,almomentodeldisgelo.
C.Inautunno.
D.Iltestononfornisceleindicazioninecessariepercapirlo.
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A2. Quando è avvenuta la vicenda?
✗ A.Inungiornodigennaio.
B. Pochigiornifa.
C. Inquestianni.
D. Iltestononfornisceleindicazioninecessariepercapirlo.
A3. In quale arco di tempo si svolge la vicenda?
A.Dall’albaaltramonto.
B. Inunpaiod’oredellaserata.
✗ C.Nell’arcodiunaserataedipartedellanotte.
D.Iltestononfornisceleindicazioninecessariepercapirlo.
Logica
e
grammatica
Il tempo: quando / per quanto tempo
In questo racconto gli “indizi” relativi al tempo della vicenda sono numerosi: il riferimento
esplicito a una festività, la descrizione delle condizioni meteorologiche, i tentativi dei genitori di
mandare i fgli a dormire e gli accenni stessi all’abbigliamento e al mezzo di trasporto del visitatore possono essere utili a defnire, sia pure in modo vago, il periodo in cui la storia è ambientata.
Per quanto riguarda la durata della storia, cioè l’arco di tempo in cui si svolgono i fatti narrati,
nel racconto sono presenti sia indizi indiretti (come il riferimento al momento della giornata in
cui i ragazzi si mettono a giocare a dreidel) sia informazioni esplicite.
A4. La vicenda si sviluppa
✗ A.inordinecronologico,cioèsecondolasuccessionenaturaledeifatti.
B. secondounordinediversodaquellocronologico.
Logica
e
grammatica
L’ordine della narrazione
La struttura degli eventi, in un racconto, può essere narrata seguendo due criteri diversi: i fatti
possono essere riportati secondo l’ordine cronologico in cui sono avvenuti, cioè rispettando la
fabula (o storia), oppure possono essere raccontati senza seguire l’ordine cronologico per dar vita
a un intreccio particolare.
Il nostro racconto prende avvio quando i ragazzi ricevono i regali della festa di Hanuccà e cominciano a giocare a dreidel e illustra poi i fatti che via via si succedono, dall’arrivo del visitatore allo
svelamento della sua natura diabolica. Se i fatti fossero avvenuti realmente, si sarebbero verifcati
nello stesso ordine con cui sono narrati nel racconto o con un ordine diverso?
Il lUoGo
A5. Dove si svolge la vicenda?
✗ A.Inunafattoria.
B. Inuncastello.
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C.Inunamiseracapanna.
D.Inunluogomagico.
Prova I nvalsI 1 • l Ivello 1
I fATTI
A6. Che cosa hanno avuto in regalo i bambini per la festa di Hanuccà?
A.Undreidel.
✗ B. Dellemonetine.
C.Deidolci.
D.Deigiochinonmegliospecificati.
A7. Che cosa evidenzia la frase “tutti in fila, sembravano i gradini di una scala” (riga 2)?
A.Evidenziacheiragazzisonopiccoli.
B. Evidenziacheiragazzisonoalti.
✗ C.Evidenziachetrairagazzic’èpocadifferenzad’etàedunquedistatura.
D.Evidenziacheiragazzisiassomiglianomolto.
A8. Perché i bambini non vanno a dormire?
A.Perchéigenitorinonhannochiestolorodifarlo.
✗ B. Perchévoglionocontinuareagiocareadreidel.
C.Perchésannocheaccadràqualcosadistraordinario.
D.Perchéglianimalidellafattoriasonomoltoirrequieti.
A9. Chi bussa alla porta?
A.Unuomoangosciatoperchésièpersonellatormenta.
✗ B. Unuomogiovane,vestitoinmodolussuoso,chenonsembraaffattopreoccupatodiessersiperso
nellatormenta.
C.Unuomoanziano,vestitoconabitilussuosi,stanchissimoperilviaggio.
D.Unuomoacuisonomortiicavallinellatormenta.
A10. Tra le seguenti azioni, individua quella che l’ospite non compie.
A.Bevevinoeidromele.
B. Giocaadreidelconiragazzi.
✗ C.Staccaisuoicavallidallaslittaeliportanellastalla.
D.Fumalapipa.
A11. Che cosa significa la frase “il suo borsellino sembrava senza fondo” (riga 21)?
A.Ilborsellinodell’ospitesembrasdrucitosulfondo.
✗ B. L’ospitesembraavereconséunaquantitàinfinitadidenaro.
C.Nessunoriesceaguardarenelsuoborsellino.
D.Ilsuoborsellinoèvecchio.
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A12. “… i cani abbaiarono [...], i galli cantarono, le galline schiamazzarono […] i cavalli nitrirono” (righe 22-25). Con
tutti questi verbi riferiti ai versi degli animali, che cosa vuole mettere in evidenza il narratore?
A.Lavarietàdianimalidellafattoria.
B. Isuonicheanimanolanotte.
✗ C.Ildisagioelapauradeglianimalicheavvertonounapresenzainquietante.
D.Ilnervosismodeglianimaliperirumoricheprovengonodallafattoria.
A13. Che cosa tradisce lo straniero, rivelando chiaramente ai ragazzi la sua natura di diavolo?
✗ A.Nonproiettaalcunaombra.
B. Vincesempreluiadreidel.
C.Halalingualunghissima.
D.Halecornadietroleorecchie.
A14. La filastrocca che troviamo alla fine del racconto
A.sintetizzainrimalavicenda.
B. esponelamoraledelracconto.
✗ C.continuaeconcludeinrimalastoria.
D.riportaleparoledeldiavolo.
A15. Il diavolo ha provocato molti danni. Quale dei seguenti, tuttavia, non ha compiuto?
A.Hasporcatonell’armadioesottoiltavolo.
B. Hafattonodineicapellideibambini.
C.Hafracassatoipiatti.
✗ D.Èscappatoconl’oroel’argento.
Il TIPo dI TEsTo
A16. Il testo che hai letto è di tipo
✗ A.narrativo.
Logica
e
B.espositivo.
C.argomentativo.
D.regolativo.
grammatica
Il tipo di testo
Per individuare la tipologia di un testo ragiona sullo scopo che l’autore intende perseguire.
Qual è, secondo te, lo scopo perseguito dall’autore in questo testo?
✗ A. Ha voluto raccontare dei fatti.
B. Ha voluto fornire al lettore informazioni o notizie su un certo argomento.
C. Ha voluto esprimere un’opinione, cercando di convincere il lettore della sua validità.
D. Ha voluto fornire delle regole, delle istruzioni, per ottenere un certo risultato.
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Prova I nvalsI 1 • l Ivello 1
Il GENERE
A17. Il testo che hai letto è
✗ A.unraccontofantastico.
Logica
e
B.unraccontorealistico.
grammatica
Racconto fantastico o racconto realistico?
Per distinguere un racconto fantastico da un racconto realistico bisogna analizzare i fatti che costruiscono la storia. Il testo che hai letto inizia descrivendo una situazione di tranquilla normalità
in cui i fatti appaiono verosimili, in quanto sarebbero potuti accadere realmente.
La storia continua e si conclude nello stesso modo, oppure, a un certo punto, avviene una svolta,
un cambiamento, con l’entrata in scena di qualcosa di inverosimile?
Il lEssICo
A18. Che significato esprime il verbo smarrirsi nella frase “Si era smarrito nella tormenta” (riga 11)?
✗ A.perdersi
B. spaventarsi
C.confondersi
D.scoraggiarsi
A19. Che significato esprime il verbo convertire nella frase “Oro e argento son spariti /tutti in sabbia convertiti”
(righe 42-43)?
A.scambiare
✗ B. trasformare Logica
e
C.distruggere
D.mischiare
grammatica
Ricavare il signifcato di una parola dal contesto
Quando non si conosce o si è incerti del signifcato di una parola, è opportuno prendere in
considerazione il contesto in cui la parola è collocata.
Si era smarrito nella tormenta… (riga 11). Per capire il signifcato del verbo smarrirsi in questa
frase e in questo racconto, considera che:
• la tormenta, cioè una bufera di neve, ostacola la visibilità, impedisce di capire dove ci si trova;
• il luogo in cui si svolge la storia è evidentemente isolato.
Oro e argento son spariti / tutti in sabbia convertiti… (righe 42-43). Per capire il signifcato
del verbo convertire in questa frase e in questo racconto, considera che:
• i ragazzi non possono tenere e utilizzare le monete del diavolo che devono quindi scomparire;
• il verbo regge l’espressione “in sabbia”, dunque deve indicare una trasformazione in qualcosa
d’altro.
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