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Ecco il nostro web magazine. Potrete scaricarlo ogni settimana direttamente sul vostro computer per stamparlo e leggerlo comodamente in poltrona o conservarlo tra i vostri articoli preferiti. AERHIOS WEEK WEB MAGAZINE INDICE E’ tutto Vero? Pag. 2 I Colori dell’Alimentazione Pag. 4 Maledetto Mal di Testa Pag. 5 arrivare alle verità sia condotto con gli strumenti della logica. Altrimenti si potrà dire tutto e il contrario di tutto indipendentemente dal sistema di riferimento. E’ Tutto Vero? E’ importante che ognuno di noi rifletta su questo in qualsiasi momento: una volta stabilite le regole del gioco esse devono essere rispettate secondo logica. Purtroppo però sono in molti a confondere la logica con la retorica. Di seguito la risposta che ho ricevuto: “Domanda da un milione di euro, la vecchia domanda di Pilato (Giovanni 18.38), ma mette il dito in una piaga che pochi hanno il coraggio di riconoscere. Tempo fa ho avuto il piacere di porre ad ULISSE (progetto di divulgazione scientifica della SISSA – Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste) la seguente domanda: “Si dice che un sistema matematico è corretto se ogni formula in esso dimostrabile è vera. Ma cosa si intende per verità? Più in generale: cosa si intende per verità nei diversi linguaggi scientifici?” Ho avuto l’onore di avere come interlocutore niente di meno che Claudio Lolli, famoso divulgatore scientifico, cultore di filosofia della matematica e docente di Logica Matematica e Statistica al Dipartimento di Matematica dell’Università di Torino che ha qualificato il mio interrogativo come una “domanda da un milione di euro!” Per chi non è addentrato in simili questioni ci capirà ben poco ma l’importante è che colga questo: non esiste una verità assoluta; esistono però diverse verità a seconda del sistema di riferimento che si prende in considerazione. A patto che il processo per La correttezza (come definita nella domanda) è una proprietà ritenuta desiderabile per due motivi. Da una parte essa sembra comportare la non contraddittorietà della teoria (o sistema, facendovi rientrare anche i sistemi di calcolo), perché si pensa che un enunciato e la sua negazione non possono essere entrambi veri, qualunque sia la nozione di “vero”; dall’altra sembra riportare la matematica a una dimensione familiare, simile a quella delle affermazioni quotidiane sul mondo. Ma entrambe le aspirazioni si infrangono contro le implacabili leggi della logica, che non fa sconti ai desideri. Pensiamo a una teoria per i numeri naturali, l’aritmetica. In questa teoria si possono distinguere per semplicità teoremi di due tipi diversi. I più semplici riguardano le operazioni aritmetiche e i risultati delle stesse (analogo discorso vale per programmi che calcolino tali operazioni e la loro correttezza). Per esempio si potrebbe dimostrare “10 + 11 = 101”, supponendo che il linguaggio utilizzi la rappresentazione binaria dei numeri, e la correttezza vuole che in tal caso si abbia in effetti che due più tre sia uguale a cinque. Ma cosa significa che due più tre è uguale a cinque? Di solito non ci si pensa, perché i calcoli aritmetici sono la prima cosa che si impara, e si crede per questo, erroneamente, che i nomi dei numeri siano parte della nostra 2 lingua, che non richiedano teorie o linguaggi speciali, e siano come gli altri nomi, quindi nomi di cose. Di fatto la frase “due più tre uguale a cinque” appartiene anch’essa a una teoria, un’altra teoria in un altro linguaggio. teoremi sono veri: è come se fossero fisicamente veri. Così per inciso la intendeva Hilbert quando ha formulato il suo programma per dimostrare la non contraddittorietà dell’aritmetica. Di solito, al livello semplice dell’esempio, i calcoli di verifica sono fatti applicando a mano gli algoritmi imparati con i numeri in rappresentazione decimale: la correttezza in questo caso è una traduzione della proposizione in una di un’altra teoria più o meno della stessa forza. Ma ci sono teoremi più complicati, per esempio quello che afferma che esistono infiniti numeri primi (tecnicamente: quelli che contengono quantificatori). Allora di solito si dice che i teoremi devono essere veri nella struttura N nei numeri naturali; questo è un modo di dire figurato, immaginando di avere ben chiara l’idea della struttura nella sua totalità. Tuttavia lo si può rendere preciso; ma per farlo occorre usare una metateoria semantica abbastanza potente, capace: (i) di parlare di insiemi infiniti, (ii) di definire l’insieme dei numeri naturali e quindi (iii) di definire un’applicazione degli enunciati in {V, F} che si chiama definizione di verità. La definizione deve soddisfare alcune condizioni precisate da Alfred Tarski (ad esempio se un enunciato ha assegnato V la sua negazione ha assegnato F, se un enunciato che sia una congiunzione ha assegnato V anche i due congiunti devono aver assegnato V e così via) ma è possibile, sempre che la metateoria si abbastanza forte da ammettere, oltre agli insiemi infiniti, anche forme adeguate di induzione. Se si cerca di precisare che cosa è la correttezza, o che cosa si dà per scontato e prioritario, che cosa si assume come termine di riferimento, si vede che c’è sempre una seconda teoria che – si dice - funge da semantica rispetto alla prima: i risultati della prima devono corrispondere a quelli della teoria semantica (anche detta metateoria semantica). Di conseguenza la correttezza è una proprietà relativa, relativa alla metateoria, non assoluta. Il significato di queste precisazioni si vede nei casi nei quali, per dimostrare una proposizione con un chiaro contenuto numerico (come quella dell’esempio) si faccia uso di principi astratti e di complicati percorsi, che possono lasciare adito a dubbi (si pensi come esempio più realistico al teorema di Fermat dimostrato con difficili risultati della teoria delle curve ellittiche). L’enunciato appartiene alla teoria, o meglio al suo linguaggio, ma la sua dimostrazione no. Se si ha la correttezza rispetto a una metateoria affidabile tuttavia, supposta non contraddittoria, si è almeno certi che nella teoria non si dimostrerà l’opposto. Se la metateoria è semplice, la correttezza è una qualità auspicabile, e se dimostrata dà una sorta di assicurazione empirica che non si sono fatti errori; se in particolare la metateoria comprende solo manipolazioni concrete di simboli, di carattere quasi fisico, come quando i numeri sono pensati come tacche, e sommare significa solo accostare le tacche, si giustifica anche il dire che in tali casi i Se una teoria aritmetica è corretta in questo senso tuttavia, non acquista per ciò alcuna garanzia aggiuntiva, perché la metateoria è più problematica della teoria stessa. Infatti per i teoremi di Gödel, non è possibile dimostrare che una teoria è corretta usando solo i suoi strumenti, ne occorrono di più forti (e il programma di Hilbert di usare solo come metateoria la matematica concreta non è realizzabile). Parlare della verità di enunciati aritmetici in N o in generale in strutture infinite può essere allora solo una comodità di espressione, importante anche dal punto di vista tecnico (perché equivale a usare gli strumenti della teoria più forte), ma soprattutto psicologicamente perché si importa nella matematica un modo di esprimersi preso dalla 3 vita reale, che dà un senso di concretezza a quello di cui si parla, invece di considerare soltanto impalpabili relazioni logiche. I Colori dell'Alimentazione Blu, rosa, violetto, verde, rosso, giallo, arancio e bianco, sono solo alcuni tra i colori che frutta e ortaggi ci regalano quotidianamente. Il colore è assai importante per il nostro benessere, in quanto va ad agire, con le sue vibrazioni, direttamente sui Chakra, i centri di energia che abbiamo all´interno del nostro corpo e dai quali dipende lo svolgersi di tutte le nostre attività interne. Ogni Chakra ha un colore diverso. Una vibrazione diversa. Come quella di ogni sostanza colorata. Partiamo dal rosso, così, semplicemente a titolo di esempio. esprimersi. Licopene ed antocianine sono poi alcune delle sostanze antiossidanti contenute negli alimenti colorati di rosso, e capaci di prevenire infiammazioni croniche e tumori ad esempio, agendo sui radicali liberi che ledono la membrana cellulare. Le fragole sono molto efficaci nel regolare i livelli di colesterolo e trigliceridi. La vitamina C contenuta in particolare nelle arance rosse poi agisce come lassativo naturale, antinfluenzale, un ruolo antistress e presenta una azione anche nei confronti dei danni provocati da nicotina. Zucca, nespola, arancia, carota, caco, limone, papaia, pompelmo, albicocca, mandarino, peperone, melone, pesca, Clementina, pesca noce nettarina. Sono sostanze in cui predomina il colore giallo e/o arancio. Il colore giallo è una spinta alla libertà, alla voglia di fare, al desiderio di qualcosa di nuovo. E´ dunque un colore di scoperta, di curiosità, di ricerca. Tutti gli alimenti colorati di giallo ed arancio contengono diverse sostanze provitaminiche ed antiossidanti, come la stessa Vitamina C, i Flavonoidi, il noto Betacarotene, il Selenio e quindi agiscono bene anch´essi sull´invecchiamento delle cellule, sulla funzionalità cardiovascolare e sulla prevenzione delle malattie degenerative. La pectina delle arance ad esempio contrasta l´insorgere dell´aterosclerosi e riduce il livello di colesterolo nel sangue. Per non dimenticare il ruolo fondamentale del calcio sulla funzionalità ossea. E´ il primo colore che i bambini percepiscono. E´ un colore che “eccita”, che spinge verso “l´azione”, verso un “movimento”. E infatti anguria, arancia rossa, barbabietola rossa, ciliegia, fragola, ravanello , peperone rosso, tutte sostanze colorate di rosso, insomma, sono importanti per il cuore e per la pelle, cioè per ciò che si attiva quando si raggiunge il “dinamismo”, dal momento che il cuore produce energia attraverso il sangue che spinge in circolo perché vada ad ossigenare, e la pelle entra in diretto contato con tutto ciò su cui quella azione dovrà 4 Maledetto Mal di Testa Praticamente tutti, almeno una volta nella vita, abbiamo sofferto di mal di testa. Un mal di testa può essere primitivo, cioè comparire da solo, senza che altro lo accompagni, oppure secondario, cioè accompagnare esso stesso qualche altra situazione di interesse clinico. L´emicrania che tutti conosciamo compare all´improvviso e diviene progressivamente sempre più forte, ed il dolore in genere colpisce una parte del cranio, è pulsante, peggiora con l´attività fisica, ed è molte volte anticipato dalla cosiddetta “aura”, cioè una sintomatologia caratteristica di ipersensibilità a stimoli che normalmente non sono fonte di irritazione, ma che invece in questa circostanza lo diventano, ovverosia ipersensibilità alla luce, ai rumori ed agli odori, presenza di scintille e visione di mosche volanti, vertigini, senso di nausea e formicolii. al riparo dalla luce e dai rumori, ad attendere che il dolore passi. Diverse sono le situazioni che possono scatenarla. Tra esse ci sono il poco sonno, gli insaccati, i formaggi fermentati, le bevande alcoliche, i sottaceti, i cibi in scatola, avocado, banane e lamponi, il fumo, lo stress, o stare ore ed ore davanti al computer, una intensa attività sessuale, etc… Esistono più di 100 tipi diversi di cefalea. Stando alle ultime statistiche, è la patologia che più di tutte obbliga le persone ad assentarsi dal lavoro per malattia. Sembrerebbe infine che sia diffusissima tra la categoria degli insegnanti. Tra gli alimenti che sembrano in grado di combatterla, c´è il caffè. Una o due tazzine avrebbero un effetto calmante, ma bisogna evitare di assumerle qualora si soffra di disturbi cardiovascolari, disturbi del sistema nervoso, ulcera gastrica o insonnia. Anche il tè, sia esso verde o nero, sembra avere la capacità di alleviare la cefalea. Come anche bere due-tre lattine di coca-cola (infatti nella coca cola è contenuta una percentuale di caffeina). Infine è degni di nota lo zenzero. Un tè di zenzero, oppure una crema di miele e zenzero, possono essere utili. Altrimenti vanno bene anche le caramelle allo zenzero. Ci sono tuttavia situazioni in cui la cefalea nasconde qualcosa che invece andrebbe esplorato, ed è per questo che è necessario, quando il sintomo persiste, consultare il medico. Una delle situazioni infatti più frequenti è la depressione. Infatti molte volte è l´ansia a generare il mal di testa e nel tempo si crea nel soggetto uno stato di depressione del tono dell´umore. Per questo molti farmaci antidepressivi sono anche ottimi profilattici per la cefalea. Ma di questo ne parleremo un´altra volta. Durante l´emicrania in genere c´è quasi sempre nausea e vomito. La persona vuole restare a casa immobile sul proprio letto, praticamente al buio e con gli occhi socchiusi, 5