Rassegna del 15/10/2015

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Rassegna del 15/10/2015
Rassegna del 15/10/2015
INDICE RASSEGNA STAMPA
Rassegna del 15/10/2015
SANITÀ NAZIONALE
Corriere Della Sera
15/10/15 P. 5
Addio Tasi, pensione anticipata con il part time
1
Corriere Della Sera
15/10/15 P. 37
Antitrust, lente sulle cure con l'ossigeno
2
Donna Moderna
13/10/15 P. 51
Contraccezione questa sconosciuta
Isabella Colombo
3
Donna Moderna
13/10/15 P. 62
così potrò diventare mamma dopo un tumore al seno
Monica Piccini
4
Donna Moderna
13/10/15 P. 139 Esami super fast
Cinzia Testa
6
Il Fatto Quotidiano
15/10/15 P. 12
L'Istituto di Sanità conferma: "I filtri diesel inquinano"
Marco Palombi,
Carlo Tecce
7
Italia Oggi
15/10/15 P. 31
Responsabilità professionale, cambia forma il ddl sui medici
Pasquale Quaranta
Libero
15/10/15 P. 9
Intercettazione imbarazza la Lorenzin
10
Libero
15/10/15 P. 15
Portogallo, otto morti per un batterio killer
11
Repubblica
15/10/15 P. 6
Ecco la manovra, part-time agli over 63. Tasse giù per pensionati e imprese
Roberto Petrini
Repubblica
15/10/15 P. 23
Com'è difficile curare cani e gatti "Costi alle stelle per le medicine"
Margherita D'Amico
15
Sole 24 Ore
15/10/15 P. 2
Sanità, ultimo assalto delle Regioni per ridurre il taglio da 2,3 miliardi
Roberto Turno
18
Sole 24 Ore
15/10/15 P. 28
Dentisti e medici «in lotta» con il 730
Sole 24 Ore
15/10/15 P. 43
Spese sanitarie a rischio nel 730
Francesca Milano,
Giovanni Parente
20
Stampa
15/10/15 P. 5
Mazzette in Lombardia "Il sistema lavorava ancora,"
Paolo Colonnello
21
Stampa
15/10/15 P. 17
In Francia il primo caso di "sesso neutro"
Paolo Levi
23
Stampa
15/10/15 P. 30
Guanti microbi sulle mani
Indice Rassegna Stampa
9
12
19
24
Pagina I
Addio Tasi, pensione anticipata con il part time
Sale la no tax area per chi halasciato il lavoro, calail numero dei super burocrati. La manovra al Consiglio dei ministri
ROMA Una manovra di bilancio che nel 2016 muoverà tra i 27 e i 30 miliardi di euro, in gran parte
finanziata in deficit, e tutta destinata a consolidare la ripresa con uno stimolo alla domanda interna, e quindi ai consumi e agli investimenti, e
combattere la povertà. Gli ultimi aspetti saranno
sciolti solo oggi nel Consiglio dei ministri, ma la
struttura della legge di Stabilità è già definita. Su
quattro capitoli: «Italia forte, semplice, giusta e
orgogliosa», spiega Palazzo Chigi. Gli aumenti
dell'Iva saranno per ora accantonati, mentre verranno abolite le tasse sulla prima casa e scatterà
un nuovo sgravio fiscale a favore delle imprese, e
in arrivo c'è anche l'ampliamento della no tax area
per i pensionati, che non avevano beneficiato del
bonus di 8o euro.
La disattivazione della clausola di salvaguardia,
tra aumenti dell'Iva e delle accise, per il solo 2016
costerà 16 miliardi. A questi se ne aggiungono altri 5 per la cancellazione di Tasi e Imu sulle prime
case, i terreni agricoli, i macchinari «imbullonati». L'Ires potrebbe intanto scendere di un punto
e mezzo o due già dal prossimo anno, quando
scatterà anche il nuovo regime dei «superammortamenti» sugli investimenti in macchinari.
La decontribuzione per le nuove assunzioni a
tempo indeterminato verrà confermata nel 2016,
ma sarà di intensità decrescente. In arrivo anche
la detassazione dei premi di produttività, e il piano per gli investimenti nel Sud, che potrà contare
in gran parte sui fondi comunitari. Tra le misure
ancora da dimensionare in funzione delle coperture effettive c'è il piano contro la povertà e la tutela delle fasce deboli. I Comuni potranno spendere gli avanzi di amministrazione. Pochi margini, invece, per la flessibilità previdenziale. Per ora
ci sono solo Zoo milioni per il lavoro part time di
chi sceglie di andare in pensione a 63 anni. Le coperture arriveranno in gran parte dell'aumento
del deficit da un tendenziale dell'1,4io al 2,2% (che
potrebbe salire al 2,4% se la Ue ci riconoscesse un
ulteriore 0,2% a fronte delle spese per l'immigrazione, e portare la manovra fino a 30 miliardi),
per 13 miliardi. Da una spending review ridimensionata rispetto all'obiettivo di 1o miliardi, dovrebbero arrivare al massimo 6 0 7 miliardi, di cui
almeno 2 dalla Sanità, altri dalle partecipate degli
enti locali, e da un ulteriore taglio di superdirigenti e collaboratori dei ministri. Altrettanti da
nuove entrate (comprese quelle dovute alla voluntary, 2,5 miliardi nel 2016, ma una tantum, e
quelle da un aumento del prelievo sui giochi).
Confermatala riduzione e il pagamento del canone Rai con la bolletta elettrica. Sicura l'elevazione
della soglia massima per l'uso del contante da
mille a tremila euro. Insieme alla Stabilità arriveranno provvedimenti ad hoc per un miliardo per
il Giubileo, la Terra dei fuochi, Bagnoli e l'Ilva.
M. Sen.
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Sanità nazionale
Pagina 1
Antitrust, lente
sulle cure con 1 ossigeno
(an.duc) L'Antitrust avvia un'istruttoria nel bu-
siness dei servizi sanitari che
forniscono assistenza domiciliare di ossigenoterapia e ventiloterapia. L'intervento del Garante mette nel mirino quattordici aziende del settore per
accertare eventuali intese a
danno della concorrenza. In dettaglio le società
oggetto dell'istruttoria sono Linde Medicale, Sapio Life, Medicair Italia, Medica ir Sud, Medigas
Italia, Magaldi Life, Eubios, Oxy Life, Ossigas,
Respiraire, Sico, Vivisol, Vitalaire Italia e Vivisol
Napoli. Le indagini dell'Antitrust dovranno verificare se in occasione di alcune gare, indette
dalle aziende sanitarie locali, le imprese si siano
accordate per spartirsi il mercato di questo genere di servizi. Il sospetto è che siano state presentate offerte coordinate con tanto di astensioni congiunte per pilotare l'esito dei bandi, aggiudicandosi così gli appalti a costi più elevati
per la stazione appaltante. «Se le contestazioni
fossero confermate - spiega il Garante della
concorrenza, Giovanni Pitruzzella (nella foto)rivelerebbero un'alterazione delle dinamiche
competitive fra le maggiori imprese nel mercato
dei servizi di ossigenoterapia e ventiloterapia in
alcune aree del territorio nazionale».
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Sanità nazionale
Pagina 2
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CONTRACCEZIONE
QUESTA
SCONOSCIUTA
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Pillola, spirale, profilattici: siamo uno dei
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Paesi europei dove si usano meno. La ragione?
Parlare di sesso è ancora un tabù
di ISABELLA COLOMBO scrivilo a attualita @mondadori.it
Nel nostro Paese calano le nascite: nel 2014 cene sono state
509.000, il livello minimo dall'Unità d'Italia. Diminuiscono
anche gli aborti: meno 56 % rispetto al 1982. Eppure le
italiane sono agli ultimi posti nell'uso di strumenti perla
contraccezione. Lo dicono i nuovi dati dell'Ippf,
la rete globale di associazioni perla libertà e la salute delle
donne che, tra 16 nazioni Ue, mettono l'Italia in 12esima
posizione. Davanti a Cipro, Romania, Lituania e Repubblica
Ceca e ben lontano dalla Svezia, dove pillola e spirale
per le under 21 le passa il sistema sanitario nazionale.
PERCHÉ NON AMIAMO GLI ANTICONCEZIONALI?
Soprattutto per ragioni culturali. «Siamo uno dei pochi Paesi
europei senza un piano obbligatorio di educazione sessuale
nelle scuole» dice Nicoletta Orthmann, coordinatore medico
scientifico di Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della
Donna che lha pubblicato un opuscolo informativo sul tenia
(ondaosservatorio.it). «E fatichiamo a parlare di sesso a
casa con i figli. Inconsciamente lo consideriamo qualcosa di
disdicevole, non un aspetto fondamentale della nostra
salute quale, invece, è. Perfino le istituzioni fanno poche
campagne di sensibilizzazione e di prevenzione».
LE RAGAZZINE SONO PIÙ ESPOSTE A GRAVIDANZE E
MALATTIE SESSUAL I? Secondo la Società italiana di ginecologia e ostetricia, solo 3 su lo si rivolgono a mamme e medici
quando è ora di proteggersi. «Le altre si arrangiano: un tempo
potevano accedere facilmente e gratuitamente ai consultori,
Sanità nazionale
elle oggi purtroppo scarseggiano. Nella sola Lombardia ne
hanno chiusi il30%. Così la soluzione più facile è il preservativo,
mna spesso non viene utilizzato dalle teenager. L'equivalente
femminile, il femidom, è del tutto sconosciuto, oltre che
più costoso e difficilmente reperibile, Morale: stando ai dati,
quasi la metà degli under 25 non si protegge».
COME MAI LE DONNE NON Si INFORMANO? 1168%
delle italiane, sempre secondo Ippf, non conosce alternative
alla pillola e solo il 16 % la usa. Eppure il mercato offre altre
soluzioni: dal progesterone all'anello vaginale, alle nuove spirali
che sospendono la mestruazioni (info su sicontraccezione.it).
«Per ogni donna esiste il contraccettivo giusto, ma poche hanno
una consulenza personalizzata»notaOrthntann.I motivi?
«Spesso andiamo dal ginecologo solo se abbiamo un problema
e in cerca di soluzioni immediate. Quanto alla classica pillola,
a causa della crisi, molte hanno smesso di prenderla. Nessuno
dice che esiste un farmaco equivalente a minor prezzo».
IN CHE MODO Si SPIEGANO LA POCA
CONTRACCEZIONE E LA BASSA NATALITA?
in parte c'entra l'aumento dell'infertilità: il ministero
della Salute stima che il 20 %di coppie non riesca a procreare,
il doppio rispetto a 20 anni fa. «Però la contraccezione
dovrebbe essere usata aldilà delle gravidanze indesiderate»
avverte la dottoressa Orthnnann. «Le malattie sessualmente
trasmissibili esistono e noti c'è altro modo di evitare
il contagio se non proteggendosi con il preservativo».
Pagina 3
Elisabetta Fabi,
36 anni, romana, cura
I progetti e gli eventi
dell'associazione
lncontraDonna onlus.
Qui è nella sua
casa con li cane Mela.
Elisabetta Fabi aveva 32 anni quando ha
scoperto un cancro alla mammella.
«Volevo vincere la malattia, ma sapevo
che la chemio compromette la
fertilità» dice. «Perciò, prima di curarmi,
mi sono sottoposta a una
nuova terapia per salvaguardare
la possibilità di avere figli»
di MONICA PICCINI scrivile a [email protected]
Sanità nazionale
«Ero sdraiata sul divano con il mio futuro marito, Bruno. Ko
alzato il braccio e all'improvviso ho sentito unbozzetto sotto al
seno. I l giorno dopo sono corsa a fare un controllo: era la fine del
zoi t, ê stato anche l'inizio del mio incontro con il cancro. Avevo
solo3zanni». Per ElisabettaFabi,romana,laureatain Lettere con
specializzazioneinArchivistica,ladiagnosiditumoreal seno arri
va, però, con molto ritardo. «I Io perso tempo rivolgenrdomlri
al centro diagnostico sbagliato. Dopo varie ecografie
e urea rmmamamaografia continuavamo a ripetermi: `Non
c'è nulla, non si preoccupi". Ma non ero tranalrullla»
racconta. Elisabetta si rivolge all'Unità di senologia dei l'ospedale
Sant'Andrea di Roma. «Sono stata presa in carico dall'équipe
Pagina 4
medica della dottoressa Adriana Bonifacino, a cui devo letteralntente la vita. Non mi stancherò tirai di ripeterlo: se sentite una
pallina o un nodulo sospetto rivolgetevi a tiri senologo esperto
abituato a visitare tantissimi pazient i, come accade inungr•ande
ospedale pubblico». Il percorso che prospettano a Elisabetta non
èdeipiùsernplici: asportazione della mammella, chemnioterapiae
menopausa indotta perntetterea riposo le ovaie. «Ero incredula
e piena di rabbia» racconta. «Mi ero appena sposatacon Bruno,
un figlio non era subito nei nostri programmi, ma sapere che la
chemioterapia avrebbe potuto compromettere la possibilità, di
avere figli è stato un ulteriore macigno».
IN OSPEDALE MI HANNO PROPOSTO DI CONGELARE
IL TESSUTO OVARICO : HO DETTO SUBITO SÌ
Cosa accade alla fertilità delle giovani pazienti oncologiche
dipende dal tipo di cura, più o meno aggressiva, che può distruggere o ridurre la riserva di ovociti: in Italia si stima che
il problema coinvolga tra le ts.ooo e le 26.000 donne l'anno.
«In quel rimurento la uria priorità era la guarigione,
ma f tredici mi hanno suggerito di sottopormi, dopo
l'asportazione del seno e priora della chemio, a un
interventosperimentalefaersalvaguardarela fertilità:
la criocorrservazione del tessuto otvarfco»spiega Elisabetta,
«Avevo i requisiti giusti - età inferiore ai 36 anni e test infettivologici negativi - per ricorrere gratuitamente all'operazione.
In un'ora di anestesia totale, con una biopsia in laparoscopia e
quattro buchini nel pube, mi hanno prelevato dei frammenti di
ovaie per congelarli e reimplantarli una volta finite le cure, se
ci saranno le condizioni giuste. Non è detto che funzioni, nta è
una carta in più che ci si può giocare per non dover dire addio al
desiderio di un figlio e per allontanaregli effetti della menopausa
indotta. Purtroppo non tutti i medici sono informati e avvisano
le ragazze di questa possibilità: invece bisogna parlarne il più
possibile e fare passaparola». L'intervento di Elisabetta è stato
eseguito all'ospedale Sant'Orsola di Bologna dal team della
dottoressa Raffaella gabbri, che sperimenta il metodo dal 2010
c che fa circa 70-8o prelievi all'anno, tea ci sono strutture analoghe aTorinoe Palermo. La tecnica ha successo nel 25%dei casi:
secondo un'indagine americana sarebbero 6o i bambini nati fino a
oggi nel mondo con questo metodo. Loscopoè aiutare le pazienti
con tumori ormono-dipendenti a far ripartire naturalmente il
ciclo riproduttivo: alcune donne, infatti, tornano aessere fertili
da sole dopo la chenio o dopo i 5 annidi menopausa indotta
dai farmaci come da protocollo, altre purtroppo restano sterili
e non possono più vivere la maternità.
MIO MARITO NON MI HA LASCIATA MAI SOLA
Racconta Elisabetta: «Una settimana prima di andare a Bologna, nel luglio 2013, ho subito un intervento demolitivo alla
nmamrnella. E cominciata una fase tosta in cui mi guardavo allo
specchio senza capelli, grigia in volto, con i brufoli, senza un
Sanità nazionale
seno... Mio marito Bruno non rei ha lasciata un attinio, riti ha
sempre ripetuto che mi vedeva bella e abbia rtotrovato unnostro
triodo di amarci edesiderarci lo stesso». Elisabettalia reagito al
tumore con coraggio, creandosi una rete di sostegno: «Mi sono
fatta seguire, oltre che dall'Unità di senologia del Sant'Andrea,
da una nutrizionista e da una ginecologa per alleviare i sintomi
della menopausa: purtroppo non avere il ciclo vuoi dire sopportare
ripercussioni a livello fisico, dalle vampate al principio di osteoporosi. Ho continuato anche a fare sport per recuperare l'uso del
braccio dopo che mi hanno rimosso i linfonodi». I momenti di
sconforto, naturalmmente, non sonno mancati: «I.a malattia è
democratica, ci fa sentire tutte uguali. (,i sorto state
giornate "rio", per esempio quando le difese inununrtarre si abbassavamo e dovevo rimandare le sedute
di cinerino, spostando sempre più in là la fine delle
cure. Allora chiamavo le mie amiche: "Stonale, mi vedo brutta,
nonvogliostareda sola,datenti una etano". E loto correvano da
me. Il cancro ti costringe a convivere con l'ansia e il panico e ho
imparato a sfogarmi con lo sport: crossfit leggero e hip hop».
Per Elisabetta è presto per fare il trapianto di tessuto ovarico:
«Ma sono contenta di aver avuto questa possibilità perché nei
ha dato una grande sicurezza psicologica. Il dubbio, quando
scopri di avere un tumore, è che per te non ci sia un futuro. Se il
tuo medico ti consiglia un percorso simile veto] dire, invece, che
per te è previsto un "dopo"».
A OTTOBRE VISITE GRATIS
SUL FRECCIAROSA
È appena iniziata e continuerà fino al 20 ottobre
l'iniziativa "Frecciarosa" di Trenitalia: medici e
volontari di Incontra Donna onlus (www.incontra
donna.it) saliranno a bordo di alcune tratte dei
Frecciarossa per eseguire visite senologiche,
consulenze gratuite e distribuire un Vademecum
della salute (l'elenco su www.trenitalia.corn).
Su alcuni treni viaggeranno anche le blogger di
Donna Moderna e Starbene per scattare foto ai
passeggeri. Le immagini saranno poi pubblicate
con l'hashtag #ScelgolaPrevenzione su www.
donnamoderna.corn. Da non perdere gli "Incontri
in Rosa" nelle stazioni di Milano (il 9 ottobre
alle 17,30), Bari (il 16 alle 18), Napoli (il 20 alle
16,30) con l'oncologa Adriana Bonifacino
e Cinzia Testa, giornalista esperta di salute
di Donna Moderna e Starbene.
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Pagina 5
ESAMI
SUPER FAST
Ci sono nuovi test che permettono dì
scoprire velocemente e curare
meglio quattro malattie importanti
di CINZIA TESTA scrivile a dminforma` montladoïi.it
Nelle farmacie francesi è arrivato un test fai - da-te che svela
in 15 minuti se si è contratto il virus Hiv. Ma è solo
l'ultimo esempio del lavoro dei ricercatori nel campo della
diagnosi precoce. «Grazie ai progressi scíenti f icí,
oggi molte malattie sí possono seopríre in tenl pi
rapidi. Eun intervento tempestivo può fare la
differenza, s e non acl(lírittin)-a salvare la víta- spiega
Ovidio Brignoli , vicepresidente Simg, la società che
riunisce i medici di medicina generale. Ecco tre nuovi esani
super fast già disponibili in Italia.
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Prima di un esame è
normale essere un po'
agitati. Per pracare
l'ansia prendi cinque
granuli di Gelsemium
30 CH la sera prima e
ripeti al risveglio.
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IN 1 ORA L' INFARTO il nuovo test salvacuorcha una sigla
che sembra uno scioglilingua, cThT-hs, e consente
di risparmiare tempo prezioso nella diagnosi di un infarto. In
questi casi la rapidità è determinante. «i11hbí(1rn©
(i clisposizíone dirai sei ore rî(tí Juilrlí sïntomí per
sa1lv(11e la porzione (li cuore sof fetente» spiega
Claudio Passino, specialista in cardiologia alla Fondazione G.
Monasterio della Scuola superiore Sant'Anna di Pisa.
«Passato questo tempo, anche la cura più innovativa potrebbe
essere inefficace». Il nuovo test, come il classico, misura i
livelli della troponina, una sostanza che, se èpresente inalte
dosi, segnala un infarto in corso. Ma lo fa con una tecnologia
più sofisticata: così, come dimostranogli studi, in oltre sette
casi su dieci è in grado di arrivare alla diagnosi nell'arco di
un'ora contro le tre dell'esame tradizionale. È già utilizzato
nell'Unità operativa di cardiologia dei principali ospedali.
IN 1 ORA IL RISCHIO DI DIABETE Nuovo uso per
un vecchio esa ime: il tradizionale test da carico di glucosio, più
noto come curva glicemica e finora utilizzato per confermare
la diagnosi di diabete, oraviene eseguito anche a scopo
preventivo. Coine ha dimostrato uno studio italiano, è in
grado di pr-edii•e con cinque amni di anticipo chi è a rischio di
ammalarsi. Il tutto in tempi più rapidi, perché la misurazione
degli zuccheri nel sangue viene effettuata a distanza di un'ora
dall'ingestione di una bevanda a base di glucosio, anziché di
due come nel caso del testa scopo diagnostico. «Qtlanclo il
valore (iella glicentía è pari o superiore ci 155 Tngf(ll,
il pericolo df ammalarsi aumenta di 40f) volte»dice
Giorgio Sesti, tra gli autori dello studio e professore di medicina
interna all'Universìtà Magna Graecia di Catanzaro. «Ma si può
prevenire con una dieta ad hoc e uno stile di vita che preveda
attività fisica e zero sigarette» il test è a carico del Servizio
sanitario e si può fare in qualsiasi laboratorio. È consigliato a chi
è sovrappeso oppure ha in famiglia altri casi di diabete.
0
iN `T ORE CLAIViIDIA E GONORREAAnrivada
Londra il nuovo test di diagnostica molecolare perla diagnosi
rapida diclamidia e gonorrea, le due malattie sessuali più
diffuse. Rispetto al tampone vaginale, che è l'analisi utilizzata
fino ad ora, è più preciso, perché individua le tracce di dna
dell'infezione, presente nell'urinafin dai primi giorni del
contagio.1 risultati sí ottengono al Tnasslmo in (fuattro
ore, contro i sette, 15 giorni' necessari per l'esame
tradizionale. «Per queste malattieèfondatuentaleiniziare
presto la cura»spiega Pier angelo Clerici, presidente Anteli,
Associazione microbiologi clinici italiani. «Così è possibile
abbattere il rischio di infertilità legato in particolare alla
clainidia». Il test è a carico del Servizio sanitario. E lo eseguono
nei principali laboratori ospedalieri. Per sapere
dove, manda un email a: segreteriaarncli cr amcli.it.
Sanità nazionale
Pagina 6
L'Istituto di Sanità conferma:
"I filtri diesel inquinano„
II report ai ministri Delrio, Lorenzin e Galletti: "Polveri ultrasottili rilevate tardi dai controlli"
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1
In copia c'è Pignatone
II procuratore di Roma
se una cappa di segnalò la pericolosità
A nche
silenzio e di omertà
ha rimosso dall'a- dei Fap in una lettera:
enda dei governi e questa è
la risposta
dei media lo scandalo mon
diale sugli autoveicoli diesel •••••••........................
che inquinano, dopo il capitombolo e le disgrazie di Volkswagen, in Italia il caso assume dimensioni che l'esecutivo di Matteo Renzi ora non
può ignorare. La settimana
scorsa, infatti, agli uffici dei
ministri Beatrice Lorenzin
(Salute), Graziano Delrio
(Trasporti) e Gian Luca Galletti (Ambiente) è arrivata via
raccomandata la relazione che Il Fatto ha potuto vedere
- dell'Istituto Superiore della
Sanità (Iss) sulfunzionamento dei motori diesel e, soprattutto, sui Filtri antiparticolato (Fap) che dovrebbero contenere le particelle inquinanti.
TRA I DESTINATARI c'era anche il Procuratore capo diRoma, Giuseppe Pignatone, che
aveva riacceso l'attenzione
sul dimenticato "scandalo
diesel" italiano con una lettera ai tre ministri già citati, in
cui segnalava al governo le anomalie emerse in un'inchiesta in cui alcuni funzionari del
ministero dei Trasporti sono
indagati per abuso d'ufficio
proprio in relazione ai procedimenti di omologazione dei
Fap Pirelli e Iveco.
Il responso dell'Istituto
Superiore di Sanità, pur
nell'usuale linguaggio buro-
Sanità nazionale
cratico, conferma le preoccupazioni di Pignatone: "Ci sono rischi per la salute dei cittadini". Ecco ipuntisviscerati
dall'Istituto con un tono non
proprio perentorio, ma che riflettono l'urgenza di un atto
ufficiale dopo anni di immobilismo: i criteri di omologazione a livello europeo delle
macchine diesel "non sono allineati" alle esigenze ambientali. Tradotto: le leggi stesse
gli consentono di inquinare. E
ancora: i Filtri, in realtà, non
abbassano le emissioni, si limitano a sminuzzare il Pm10
producendo particelle inquinanti più sottili (Pm2,5 o inferiori) e pericolose per la salute. Il problema è che finora
queste polveri non erano rivelate dalle centraline sparse
per l'Italia: insomma si sono
prodotte particelle inquinanti non riscontrate. Tutte le
statistiche sull'inquinamento
urbano diffuse in questi anni
sono false: metà del parco auto etuttigliautobus in città sono diesel. Quanto alle omologazioni un po' allegre dei Filtri antiparticolato, l'Istituto
superiore di sanità ricorda
che non è lui a stabilire le procedure, ma richiede "controlli più stringenti" da adesso in
poi.
Come detto, l'Iss non s'è
mosso per un eccesso di cautela, né per sua sponte: è stato
incaricato di indagare solo
dopo la lettera che il procuratore Pignatone ha inviato ai
ministri Delrio, Lorenzin e
Galletti. Anzi, per la precisione la richiesta di uno studio è
arrivata solo dopo che ilFatto
Quotidiano, in settembre, ha
pubblicato quella lettera che
era stata dimenticata nei cassetti dei tre ministeri interessati.
LA VICENDA nasce da una serie di denunce della ditta veneta Dukic, che non s'è maivista omologare il suo dispositivo anti-inquinamento (non
un Filtro) dal ministero, nonostante abbia passato in un
Centro Prove Auto tutte le
prove dei Fap Pirelli e Iveco:
ora i pm di Roma hanno chiesto di archiviare l'accusa ai
funzionari del ministero (e la
Dukic si è opposta), ma conferma nella sostanza le stranezze nelle omologazioni. Al
termine della richiesta al Gip,
peraltro, la Procura definisce
la vicenda dei filtri antiparticolato una "beffa gigantesca
ai danni dei cittadini e
dell'ambiente".
Pignatone, poi, avverte i
ministri: "Oltre a immettere
nell'aria sostanze nocive, determina la trasformazione del
particolato in nanoparticelle,
ossia polveri sottilissime non
misurate dai dispositivi di
monitoraggio in uso, ma ben
più nocive per la salute umana". In sintesi: i dati ufficiali
sono falsati, arringava Pignatone. E adesso l'Istituto superiore di Sanità gli dà ragione.
Il procuratore capo di Roma,
peraltro, ha anche stigmatizzato i tre ministeri per l'indifferenza dimostrata su questo
tema: Delrio, Lorenzin e Galletti ora possono smentirlo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Pagina 7
La vicenda
dei
dispositivi
anti
particolato
potrebbe
rivelarsi
una
gigantesca
beffa ai
danni dei
cittadini e
dell'ambiente
PROCURA
DI ROMA
Prima dell'indagine statunitense nessuno si era accorto di nulla LaPresse
GLI ESCLUSI
I
E LE
I DECRETI
won oàTER IAL I
Nel 2008, governo Berlusconi,
il ministero dei Trasporti emana
due decreti per ridurre l'inquinamento provocato dalle auto
diesel e autorizza l'uso dei filtri
antiparticolato.
I MONOPOLISTI
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Il governo, dunque, dà una grossa mano alla Pirelli, che stava
già producendo un prodotto. I I
filtri diventano un obbligo e
consentono alle vecchie auto
diesel di avanzare di categoria
sul libretto di circolazione da:
euro 1 a euro 4 per esempio.
Sanità nazionale
In quegli anni, la Dukic proponeva un dispositivo che agisce a
monte del processo di combustione e non a valle come i filtri.
L'azienda riceve l'omologa dai
centri di prova, ma gli viene negata dal ministero che richiede
un test di durabilità. Questo test non serve per il dispositivo
Dukic, come scrivono da Cpa e
sarà ignorato da Pirelli e Iveco.
LE INCHIESTE
I
I ROMA
La Dukic fa un esposto alla Procura di Terni, che indaga 5 dirigenti del ministero. Il fascicolo
passa a Roma: dentro ci sono le
perizie che spiegano la pericolosità dei filtri che sminuzzano
le particelle inquinanti e le rendono più rischiose per la salute.
La procura chiede l'archiviazione, ma Pignatone scrive al governo.
Pagina 8
.des onsabilità ro, f essionale,
cambia forma il ddl sui medici
Cambia forma il ddl sulla responsabilità professionale. Sono,
infatti, 29 1 subemendamenti depositati in Commissione Affari
sociali della Camera e le proposte avanzate , che si riferiscono
agli emendamenti del relatore presentati la scorsa settimana (si
veda ltatiaOggi del 9 ottobre scorso) modificano i temi centrali
del testo: la responsabilità per inadempimento della prestazione
sanitaria, la responsabilità professionale e penale dell'esercente
le professioni sanitarie , la proposta di azione di responsabilità,
l'azione di rivalsa nei confronti del professionista.
Temi , quindi , che hanno portato la commissione a optare per una
velocizzazione dell ' esame anche alla luce del fatto che devono
essere sciolti anche altri nodi relativi al testo.
Perplessità, infatti , rimangono sull 'art. 4 relativo alla conciliazione obbligatoria e sull 'articolo 7 in materia di responsabilità civile . Nel primo caso, l'obiettivo è quello di sostituire
la conciliazione con il più articolato istituto della consulenza
preventiva, mentre il secondo non esplicita le strutture libero professionali come soggette a responsabilità civile ai sensi
dell'art.2043.
L'orientamento della Commissione ancora non è chiaro ma un
primo risultato è stato però raggiunto con l 'approvazione degli
emendamenti agli art. 2 e 3 che individuano nel personale medico
dotato della specializzazione in igiene , epidemiologia e sanità
pubblica l'attività di gestione del rischio sanitario e affidano le
funzioni di garante per il diritto alla salute al difensore civico.
In ogni caso l 'obiettivo finale è quello di approdare entro l'anno
ad un testo definitivo ma resta ancora valida l 'ipotesi, avanzata
anche dagli ambienti del Ministero della sanità, di inserire una
parte del testo nella prossima legge di stabilità per 2016.
Pasquale Quaranta
-- ©Ripmduzioneriservata
Sanità nazionale
Pagina 9
Indag í ne
I
II
d i Lat i na
Intercettazione imbarazza la Lorenzin
Il faccendiere Altomare, arrestato, esibisce al telefono le sue conoscenze: «Frequento il fratello del ministro»
::: ROMA
facciamo un bell'incontro su Roma,
che a noi ci interessa tanto Roma, è!».
In un'altra conversazione tra i due,
ENE Alcune intercettazioni imbarazzano Beatrice Lorenzin, ministro della
spunta addirittura il nome dello stesso
Salute. Sono quelle pubblicate, ieri, sul ministro della Salute. «Oh, ma ieri è stasito web del Fatto Quotidiano. Prota- to bellissimo. Ieri Beatrice, stavamo in
gonisti: Lorenzo Lorenzin, fratello misala d'attesa, è venuta a salutarci, senore del ministro renziano, e N atan Al- mo rimasti tutti quanti come dei scetomare, uno dei 24 arrestati dalla squami, perché stavamo in sala d'attesa, è
dra mobile di Latina nel
arrivato il ministro a salucorso
dell'operazione
tarci», racconta AltomaDon't touch contro il
re a Lorenzin.
clan Di Silvio, il gruppo
La telefonata è riportacriminale legato ai Casata nell'ordinanza di cumonica.
stodia cautelare eseguita
Per gli inquirenti, il telunedì scorso ai danni di
nore della conversazioAltomare. Ed è citata dane testimonia il rapporto
gli inquirenti per suffradi cordialità tra il faccengare l'ipotesi di estorsiodiere di Latina (arrestato
ne formulata al faccenper estorsione) e Lorendiere in relazione a una
zin, poliziotto, sindacali- Beatrice Lorenzin [Ansa]
struttura sanitaria di riasta nonché componente
bilitazione di Latina.
della direzione nazionale del Nuovo
Secondo l'accusa, Altomare avrebcentrodestra.
be preteso una tangente da 2.500 euro
In una delle intercettazioni divulgaal mese per diversi anni, minacciando
te dal sito del quotidiano, Lorenzin, l'intervento degli «zingari di Latina» e
che non è indagato, si preoccupa affindi un gruppo di cittadini romeni a lui
ché Altomare, che punta a spostarsi legati. L'imprenditore, ascoltato dai
«su Roma», non lasci Latina: «... no,
magistrati, ha anche raccontato della
no, però continua a sta' su Latina (...) promessa di «ampliare l'accredita-
mento (...) per un totale di 40 trattamenti giornalieri attraverso un suo rapporto con tale Lorenzin, che lui diceva
essere fratello del ministro della Salute
Lorenzin». E le telefonate tra Altomare
e il fratello del ministro mostrerebbero
lo stato di cordialità tra i due, con il
primo che punta sulla sponda di Lorenzin junior per arrivare ai piani alti
della Salute.
Illegale del fratello del ministro, l'avvocato Antonino Galletti, in una lettera spedita al sito web del Fatto sottolinea «l'assoluta estraneità del nostro assistito a qualisvoglia sodalizio criminale». E le telefonate con Altomare sono
già state «ritenute prive di ogni rilievo
penale dalla competente procura».
Inoltre Lorenzo Lorenzin, contestano i
legali, «non è esponente del Nuovo
Centrodestra e non riveste alcuna carica politica e/o partitica». Affermazione, quest'ultima, che però fa a pugni
con la cronaca, visto che il fratello del
ministro il 26 luglio 2014 è stato eletto
alla direzione nazionale in rappresentanza del Lazio mentre in precedenza
era stato designato a far parte dell'assemblea nazionale del partito diAngelino Alfano.
T.M.
61 a; Gn dell'uorno di P.Jm ona
con I mico d lf s -ina 6F?em.
Sanità nazionale
Pagina 10
Portogallo, otto morti
per un batterio killer
In Portogallo un batterio resistente agli antibiotici ha provocato la
morte di otto persone,
mentre altre trenta sono state ricoverate nell'ospedale di Vila Nova
de Gaia, nei pressi della
città di Oporto. La prima infezione dovuta al
«super batterio» Klebsiella Pneumoniae è stata individuata il 7 agosto scorso. «Non si può
dire che la situazione
sia sotto controllo», ha
dichiarato ieri un portavoce dell'ospedale, dove tredici pazienti sono
ricoverati in isolamento. Secondo le stime contenute in un rapporto
sui batteri resistenti agli
antibiotici attualmente
in commercio, elaborato dal Dipartimento per
la gestione delle emergenze nazionali del governo britannico, le possibili vittime dell'infezione potrebbero raggiungere la cfra di 80mila.
Sanità nazionale
Pagina 11
Ecco la manovra, part time
over 63. Tasse gìú per pensionati e imprese
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Ogg i la Legge
da 27 m i l i a rd i. Gl i slogan del
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ROMA. Assaggio di flessibilità
previdenziale e aumento della
no tax area per i pensionati. Misura, quest'ultima, che potrebbe ristorare la categoria rimasta fuori dal bonus degli 80 giuro con 155 euro all'anno in più
in busta-Inps. Prende forma la
Legge di Stabilità che sarà varata oggi dal Consiglio dei ministri. Fonti di Palazzo Chigi indi-
cano, dopo le ultimi riunioni della notte, che la manovra sarà
tra i 27 e i 30 miliardi a seconda
dell'accoglimento o meno della
clausola migranti da parte di
Bruxelles, pari ad uno sconto
sul defcit del 0,2% (3,2 miliardi).
La legge di Stabilità si dividerà, fa sapere il governo, in quattro macro-aree: "Italia forte",
"Italia semplice","Italia giusta", "Italia orgogliosa"..
L"'Italia forte" conterrà la
cancellazione della Tasi prima
casa, i superammortamenti, la
riduzione di tasse per le imprese e le norme per alleggerire il
patto di Stabilità dei Comuni.
L' "Italia semplice" prevederà la nota elevazione a 3.000 euro della soglia di utilizzo del contante, il pagamento del canone
Rai in bolletta elettrica, la fatturazione elettronica (sulla quale
si conta per la lotta all'evasione), la riduzione delle soglie
per accedere all'Irpef scontata
per le piccole partite Iva.
C'è poi quella che Renzi ha
battezzato l"'Italia giusta": in
prima linea la lotta alla povertà
infantile (1 milione di bambini), il servizio civile e l'innalzamento della no tax area per i
pensionati. Oggi la no tax area
per i pensionati arriva fino a
7.500 euro per gli under 75
(7.750 per gli over 75) mentre
per i lavoratori dipendenti arriva fino 8 . 142 euro. Se i pensionati fossero equiparati ai dipendenti i redditi più bassi potrebbero fruire di 155 euro annui
netti in più in busta paga. Il costo sarebbe di circa 1 miliardo.
L' "Italia orgogliosa " prevede i 500 docenti dall'estero e il
piano per 1.000 ricercatori.
La spending review, sempre
secondo Palazzo Chigi, prevede
il taglio delle partecipate, la
sforbiciata ai superdirigenti, taglio del 10% dei gabinetti dei
ministri.
Tornado al pacchetto pensioni, comunque in bilico, dopo le
dichiarazioni
sull'elevazione
della no tax area, ieri la presidente della Camera Boldrini ha
telefonato al ministro dell'Eco-
Sanità nazionale
nomia Padoan per perorare la
causa degli esodati, mentre alza il tiro e fa pressing Susanna
Camusso (Cgil). Il presidente
della Confindustria Squinzi ha
osservato che la flessibilità è
«sempre positiva». Secondo
quanto si apprende sarebbe disponibile una dote di 2,5 miliardi in tre anni per prolungare
"opzione donna" e sperimentare il nuovo part-time per gli
over 63: a tanto ammonterebbero le risorse necessarie. Con
la manovra arriverà anche la
settima salvaguardia per gli
esodati, anche se potrebbe non
«coprire» tutta la platea stimata (25 mila soggetti).
La chiave dell'operazione,
dunque,sarebbe il part-time
per chi è vicino alla pensione.
Secondo le indiscrezioni circolate ieri i lavoratori che dal 2016
al 2018 maturano i requisiti
per la pensione, potranno scegliere il part-time al 60-40%. I
contributi verranno versati dal
datore di lavoro in busta paga
mentre i contributi figurativi
saranno a carico dello Stato e
dunque il lavoratore non vedrà
intaccata la sua pensione. Al
tempo stesso partirebbe una
sorta di staffetta generazionale
che consentirebbe di assumere
un giovane con un part-time
analogo.
L'altra novità dell'ultima ora
sarebbe rappresentata dal calo
dell'Ires già a valere sul 2016
(si era parlato di un anticipo di
novembre con aliquota più bassa). Un anticipo previsto, però,
solo se l'Ue concederà la maggiore flessibilità dello 0,2%, la
cosiddetta clausola migranti
Pagina 12
che tra i tre bonus-flessibilità
sul deficit concessi dall'Europa
(gli altri sono riforme e fondi europei) è quella che rischia di
più.
La caccia alle risorse è andata avanti ieri nella "war room"
Caccia alle risorse:
possibile che la manovra
venga ridimensionata
ai 25 miliardi iniziali
di Palazzo Chigi alla ricerca di
27-30 miliardi. Come è noto sul
tavolo ci sono da fronteggiare i
16,8 miliardi di aumento dell'Iva che, in assenza di provvedimenti, scatterà il primo gennaio . A questi vanno aggiunti i
4-5 dell'abolizione della Tasi
sulla prima casa. Questo per
PART-TIME
Chi maturai requisiti
pensione tra il 2016 e
il 2018 potrà fare un
part-ti meal60-40%
Sanità nazionale
SPENDING REVIEW
Eormai chiaro che
non saranno più 10 i
miliardi di risparmi: si
parla di circa 7 miliardi
quanto riguarda le grandi poste, ma poi ci sono il rinnovo del
credito d'imposta (1,5 miliardi), il trascinamento delle sentenza pensioni sull'indicizzazione (500 milioni), i bonus energetico e mobilio ( 350 milioni),
il contratto degli statali (la Cisl
lo valuta in 3 miliardi), il pacchetto-povertà, il superammortamento al 140% per gli investimenti, le missioni militari, le
spese inderogabili.
Sul fronte delle coperture il
bonus europeo per investimenti e riforme, se sarà approvato,
consente margini per 12,8 miliardi, dunque servirà appena
per l'Iva con qualche aggiunta.
Si arriva a 20 con la spending review (di cui 1,5 da beni e servizi
Consip), 2 milardi dalla Sanità,
4 dal gettito del rientro dei capitali. Oggi il verdetto.
evaoeuziowemsee•✓ar
TASI-IMU
Equesto il il costo
della abolizione per
prima casa, Imu
agricola e macchinari
IL CDM
Sul nostro sito,
tutte le notizie sul
Consiglio dei ministri
convocato per oggi
alle 12e30
SANITA
II mancato aumento
dei Fondo sanitario è
stimato intorno ai 2
miliardi di euro
Pagina 13
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I padroni degli animali domestici e i veterinari lanciano
l'allarme: provvedere agli amici a quattro zampe è diventato un lusso
insostenibile per molti. Così spesso a farsene carico sono i volontari nei rifugi
Com'è difficile
curare cani e gatti
"Costi alle stelle
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MARGHERITA IYAMICO
Ir T lvere con un cane e un
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V gatto arricchisce la vita
delle persone, ormai lo
pensano in tanti, purché il medesimo non si ammali. Se già,
in contrasto con qualsiasi logica, le prestazioni veterinarie
soggiacciono all'iva del 22 per
cento, come se si riparasse la lavatrice, i farmaci destinati agli
animali, benché le molecole siano le stesse di quelli a uso umano, costano anche novanta volte di più, gettando nella disperazione chi ha difficoltà a curare il proprio amico a quattro
zampe.
A sollevare l'attenzione sugli
insostenibili prezzi di queste
medicine, spesso indispensabili, è una lettera aperta rivolta
all'Aisa (consorzio di aziende
italiane e multinazionali farmacologiche del mercato della salute animale) e al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin,
sottoscritta da duecento medici veterinari. Costretti dalla legge, questi ultimi, a prescrivere
ai propri pazienti solo farmaci
dedicati, salvo, in rare eccezioni, prodotti a uso umano, laddove non esista l'omologo per gli
animali.
La lievitazione dei costi riguarda anche e soprattutto sostanze indispensabili. «Negli ultimi anni sono entrati in commercio numerosi farmaci per
Spesso sono
antinfiammatori
di cui non si può
fare a meno
Sanità nazionale
uso veterinario, con proprietà
antidolorifica e antiinfiammatoria, cosiddetti painkiller», si
legge nel testo «e tale dato, apparentemente positivo, comporta invece una situazione
drammatica, qualora se ne
prenda in considerazione il costo rispetto agli omologhi per
uso umano». Così, fra i principi
attivi utilizzati, il Meloxicam
per uso veterinario è venduto a
un prezzo che supera di venti
volte quello della confezione a
uso umano, e il Ketoprofene costa addirittura 90 volte di più,
mentre fra le tre e le cinque si
collocano gli oppioidi, ovvero la
morfina e i suoi derivati, fondamentali per il controllo del dolore chirurgico.
«Non chiediamo, in un momento tanto difficile, che i farmaci per cani e gatti vengano
passati dalla mutua, ma una politica dei prezzi equa e controllata è un obbligo morale», dice il
medico veterinario Oscar Grazioli, esperto di anestesia e terapia del dolore, che per primo,
all'interno del forum professionale Discussioni Veterinarie,
sostiene la necessità di reclamare un cambiamento.
A pagare lo scotto dei farmaci d'oro sono in prima battuta
gli animali che, da ammalati, diventano un reale peso per le famiglie, ma ne soffrono anche le
persone. Per anziani e pensionati, ad esempio, i quali nel cane o
nel gatto hanno un'insostituibile rimedio alla solitudine, è qua-
jn.
si impossibile provvedere a
compresse per cuore, artrosi e
varie malattie croniche che richiedono più di un prodotto.
«Quasi tutti i farmaci inietta-
bili per uso veterinario, poi, anziché nelle comode fiale monouso umane vengono commercializzati in flaconi multi dose. Possono avere una scadenza di anni, che diventa di appena 28
giorni dal momento dell'apertura», aggiunge Grazioli. «Così,
anche se si usa una sola dose,
inizia il conto alla rovescia per
gettare l'intera confezione, e,
in assenza di qualsiasi organo
di controllo governativo o amministrativo sui prezzi dei farmaci, la logica del business fa il
bello e il cattivo tempo».
3,RIVNO[JULIGNENISENVAIA
Pagina 15
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• non ha le possibilit à
chi
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LA PRESIDENTE
Piera Rosati, Lega
nazionale difesa dei
cane: "Attenzione
agli abbandoni"
D alle sedi locali italiane riceviamo quotidiane richieste d'aiuto da parte di cittadini disperati, non più in grado dicurare il proprio animale» racconta Piera Rosati, presidente della Lndc-Lega nazionale per
la difesa del cane. «Sono spesso i volontari a
farsene carico, benché già si trovino a gestire
canili e rifugi dove, per riuscire a curare gli
animali, si fanno salti mortali».
Perchéquesti farmaci sono così costosi?
«È un controsenso che nuoce al diritto di
ogni famiglia, per gli interessi di una lobby.
Di norma infatti i veterinari non possono prescrivere ai pazienti farmaci per uso umano,
quando siano disponibili medicinali per animali. Ma chi non può permetterselo cerca di
ricorrere alle medicine umane».
E chi non ci riesce?
«Dipende. Molti fanno sacrifici oltre le proprie possibilità, altri assistono impotenti alla
sofferenza del cane o del gatto. Altri ancora
chiedono eutanasie prima del tempo e non
manca chi, quando l'animale si ammala, risolve con l'abbandono».
Avere un animale domestico è un lusso?
«Sono sempre più numerose le persone
che, anziché acquistare, adottano dai canili,
sollevando da un onere lo Stato. In cambio
non esiste alcun servizio o incoraggiamento,
per il cittadino virtuoso».
(M. d'A.)
3 RICftO[JULONE NIíHNATA
Sanità nazionale
Pagina 16
Le d ífferenze
dí prezzo
uso veterinario
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dolore chirurgico
e postchirurgico
artrosi e malattie
degenerative acute
Malattie
cardiache
Malattie respiratorie
Malattie parassitarie
(Leishmaniosi)
Dermatiti infettive
e allergiche
Insufficienza ---• -•
renale
Sanità nazionale
Pagina 17
confronto. Farmaci, partita aperta - Ospedali in rosso, piani di rientro triennali
Sanità, ultimo assalto delle Regioni
per ridurre il taglio da 2,3 miliardi
Roberto Turno
ROMA
«Servono almeno 112 miliardi o non ce la faremo mai». I governatori tentano sul filo di lana
l'ultima mediazione col Governo per fare alzare l'asticella dei
fondi per la sanità oltre il muro
dei in miliardi indicato da Matteo Renzi. E con loro fanno pressing insieme perfino i due presidenti delle commissioni di Camera e Senato, i sindacati, i medici pronti alla mobilitazione e agli
stati generali della professione la
prossima settimana sotto l'egida
dell'Ordine. E anche tuttala filiera delle industrie della salute,
sebbene con profilo più basso
ma non meno preoccupata, è in
tensione. Tutti a caccia di un aumento della posta sul piatto del
Ssn. Ma il Governo per ora non
cede. Si capirà con certezza solo
oggi in Consiglio dei ministri se
Renzi darà l'ordine di allentare i
cordoni della borsa sotto tutta
questa pressione. E se l'Economia darà il suo avallo. Anche se
da indiscrezioni che filtrano tra
palazzo Chigi e via XX Settembre, non è da escludere che la cifra definitiva del Fondo sanitario
2016 la si deciderà solo al Senato
dove la manovra tra una settimana comincerà la sua navigazione
parlamentare. Quella potrebbe
essere la sede per riavvolgere il
nastro e mettere un punto fermo.
Perfino mettendo in conto, da
parte del Governo, la possibilità
di dover affrontare la pressione
sempre più forte della piazza intera della sanità pubblica per un
mese intero. Ma intanto si partirebbe da quota m miliardi. Un
miliardo in più del 2015, ma 2,3 in
meno del previsto e stabilito con
i governatori appena a luglio.
La "manovra sanitaria 2016"
arriva oggi in Consiglio dei mini-
Sanità nazionale
stri con tante incertezze ma anche con un bel gruzzolo di nuove
norme pronte per l'uso. Con misure che potrebbero essere riscritte o aggiustate cammin facendo. Ma anche con capitoli su
cui - quantità del finanziamento
a parte - la tensione è altissima
tra Governo e regioni. Il capitolo
farmaci è uno di questi, e non c ertamente secondario.
Sulla farmaceutica si stanno
giocando almeno due partite. La
prima è il ripiano per almeno 1,2
miliardi dello sfondamento da
parte delle industrie per la spesa
ospedaliera del 2013-14: ripiano i
cui meccanismi sono stati bocciati da Tar e Consiglio di Stato.
LARICHIESTA
Peri governatori l'asticella va
fissata almeno a quota 112
miliardi. Anche i presidenti
delle due commissioni in
Parlamentoin pressingsu Renzi
...........................................................................
Governo e regioni vogliono correre ai ripari, anche con norme
più soft e cambiando la procedura dal2015 in poi. Potrebbe esserci una norma con un decreto a
parte. La seconda partita è quella
dei nuovi tetti, del pay back e dei
farmaci innovativi: il tavolo ad
hoc non ha concluso i lavori (doveva farlo entro il io ottobre) e
non c'è stata alcuna conclusione.
Il Governo deciderà da solo, con
regole cheigovernatorinoncondividono? L'incertezza è grande.
Dove non sembra esservi incertezza è invece sull'anticipo
nella manovra delle nuove regole sulla responsabilità professionale (inversione dell'onere della prova a carico dei cittadini), anche se l'economia ha
chiesto conti precisi sotto
l'aspetto finanziario. Ancora ieri era data per sicura anche la
norma suipiani dirientro per gli
ospedali (chi più, chi meno,
pressoché tutti) in rosso: durerebbero tre anni sotto la regia
regionale ma anche con l'affiancamento dei ministeri. Chi dopo tre anni non ce l'ha fatta, non
potrà aumentare gli organici e
acquistare col contagocce. E i
manager perderebbero il posto.
In arrivo anche finanziamenti
per aumentare entro il 2020 di
6mila le borse di studio per gli
specializzandiinmedicina. Poii
risparmi da spending review
per acquisti di beni e servizi, altra voce dai mld di curo.
Tutto questo mentre le regioni ancora ieri hanno discusso al
Mef la possibilità di riconvertire
i bondregionali: si risparmierebbe un miliardo, ma solo per alleggerire i conti regionali da quella
parte della manovra extra sanitaria ereditata da Mario Monti
che nel 2016 si trascinerebbe ancora per 2,2 miliardi. Una specie
di "scambio" rispetto ai tagli alla
sanità. Ma la strada non è esattamente in discesa. Tanto meno in
tempi così rapidi.
Intanto le regioni battono cassa. Lo hanno fatto ieri affidando
la posizione comune al coordinatore dellasanità Sergio Venturi (Emilia Romagna): «Almeno
112 miliardi» è la richiesta. Richiesta rilanciata dai presidenti
delle commissioni di Senato e
Camera, Emilia Grazia De Biasi e
Mario Marazziti, che con un
(inusuale) comunicato congiunto hanno detto di «condividere»
in pieno le preoccupazioni delle
regioni e della ministra. Che ieri
è rimasta in silenzio. Ma molto
affaccendata.
CRI PRODDZION E RISERVATA
Pagina 18
Dentisti e medici
« in lotta» con il 730
SEMP L IFICAZIONI COMP L ICATE
uella che doveva essere una grande semplificazione peri contribuenti rischia di diventare
una grande complicazione per i medici e i
dentisti, che protestano per lo scarso coinvolgimento nella "progettazione" della trasmissione delle spese sanitarie peri173oprecompilato.Imedicilamentano di essere stati chiamati a inviare le informazioni
sulle fatture relative alle prestazioni mediche dei pazienti: questi dati - sottolineano - sono già contenuti
nello spesometro che i professionisti devono inviare
annualmente e per questo si chiede di evitare il doppio adempimento e di intervenire per mitigare le sanzioni (in vigore dal 2017). Per farlo sarebbe necessario che amministrazione e Federazione dei medici si
sedessero attorno a un tavolo. Presto, però. Perché il
tempo stringe e se sivuole mantenere la promessa secondo la quale nel prossimo 730 saranno già precaricate le spese mediche non c'è un minuto da perdere.
Sanità nazionale
Pagina 19
Preoccupano la duplicazione di adempimenti e le sanzioni fino a 50mila euro che però scatteranno dal 2017
Spese sanitarie a rischio nel 730
L'Andi impugnerà il Dm attuativo - Niente dati sugli iscritti dagli Ordini dei medici
Francesca Milano
Giovanni Parente
Spese sanitarie sempre più a
rischio nel prossimo 730 precompilato. La linea dura assunta
dai medici per gli adempimenti a
loro carico (ritenuti troppo pesanti dalla categoria) potrebbe
portare a bloccare o almeno arallentare la trasmissione. Anche
perché l'Andi (associazione dentisti italiani) è sempre più orientata a impugnare al Tar il decreto
ministeriale sull'invio delle spese
(si veda Il Sole 24 Ore di ieri).
Ma andiamo con ordine. Sono
due i profili ritenuti fortemente
critici dalla categoria. In primo
luogo, si fa notare che la trasmissione dei dati non è un automatismo a costo zero: le informazioni, infatti, arriveranno alle Entrate attraverso un adempimento
che grava su medici e dentisti,
chiamati a trasmettere i dati sulle
fatture al Sistema tessera sanitaria. «Si tratta - spiega Giuseppe
Renzo, presidente della commissione albo odontoiatri della Federazione nazionale (Fnomceo)
- di una duplicazione delle informazioni che già trasmettiamo
con lo spesometro».
In secondo luogo, a preoccupare non è solo l'adempimento in
sé, ma anche le sanzioni previste
in caso di «omessa, tardiva o errata trasmissione» che ammontano a Zoo curo per ogni mancato
o erroneo invio e possono arrivare fino a 5omila euro. In realtà su
questo punto va fatta una precisazione perché la nuova sanzione è contenuta nell'articolo 23
del Dlgs 158/2015 attuativo della
delega fiscale ma tutta la riforma
relativa alle sanzioni amministrative entrerà in vigore soltanto dal 2017. Quindi potrebbe esserci un anno di "scopertura" rispetto a eventuali omissioni o errori sui dati sanitari.
Comunque, sela comunicazione delle fatture riguarderà tutti i
medici, c'èun altro adempimento
«imposto» alla Federazione ed è
quello relativo all'invio dei dati
dei singoli professionisti, necessario per l'accreditamento al sistema. «Entro il 22 ottobre - spiega infatti Renzo - la Fnomceo dovrebbe trasmettere al fisco i dati
sugli iscritti. Ma, visto che gliAlbi
Sanità nazionale
sono pubblici e che il ministero li
può consultare direttamente
online, la Federazione ha deciso
di non fornire queste informazioni». Anche gli Ordini provinciali
avrebbero un compito da svolgere: sono infatti chiamati arilasciare ai professionisti le credenziali
di accesso al sistema tessera sanitaria. «Gli Ordini non svolgeranno alcun ruolo nel rilascio dei codici del sistema - sottolinea Renzo per chiarire la posizione della
Fnomceo - e diciamo basta a
provvedimenti imposti "a fatto
compiuto", senza la consultazione della Federazione».
Il «peso» degli adempimenti
legati al 730 precompilato non
convince neanche l'Andi, l'associazione nazionale dentisti italia-
ni: «La maggior parte dei nostri
iscritti- spiega il presidente Gianfranco Prada - non ha le strutture
informatiche necessarie per trasmettere i dati al sistema tessera
sanitaria: investiamo su apparecchiature mediche, non su computer. Se lo Stato pretende che i dentisti si occupino di questi adempimenti burocratici dovrebbe almeno prevedere incentivi fiscali
per l'acquisto dei pc». Sanzioni e
aggravio di adempimenti e costi
per gli studi hanno spinto l'Andi a
decidere di impugnare il decreto ministeriale sulla trasmissione dei dati al Tar Lazio.
A questo si aggiunge poi un altro fronte, che riguarda la successiva fruizione delle informazioni
una volta arrivate. I Caf si dicono
preoccupati perché potrebbero
trovarsi a gestire situazioni in cui
le spese precaricate (di cui per
motivi diprivacy sarà visibile solo il totale) non coincidono con la
somma delle ricevute o degli
scontrini che i contribuenti porteranno. «L'unica soluzione immaginabile - sottolinea Pietro
Cerrito, presidente del Caf Cisl- è
che i Caf possano vedere i dati
scomposti. D'altronde la stessa
riservatezza che siamo chiamati
ad assicurare sui dati economici
possiamo garantirla sui dati sanitari». Se ne parlerà nei prossimi
giorni nell'incontro che Entrate e
Caf hanno in agenda proprio per
risolvere questo e gli altri problemi operativi aperti.
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Mazzette in Lombardia
"Il sistema lavorava ancora"
Nelle carte nuove accuse rispetto alla richiesta d'arresto del 2014
ballo la nuova gara per il trasporto dei dializzati nell'Asl Milano 1
PAOLO COLONNELLO
MILANO
L'ultima informativa della
Guardia di Finanza datata febbraio 2015, arrivata dunque dopo la richiesta di arresto del vicepresidente della Lombardia
Mario Mantovani, racconta come le indagini non si siano fermate un anno fa, ma siano proseguite almeno fino ai primi
mesi di quest'anno, rilevando
«ulteriori ipotesi di reato confluite in nuovi capi d'incolpazione formulati di recente dal pm»,
ma non contenuti nell'ordinanza con cui l'ex assessore alla sanità e coordinatore di Forza Italia in Lombardia è stato tradotto a San Vittore martedì.
In particolare gli investigatori avrebbero rivelato degli abusi d'ufficio commessi ad Arconate dal tre volte sindaco Mantovani sull'acquisto di un terreno destinato a una delle sue società Onlus specializzate nelle
casi di riposo per anziani, in un
attorcigliato conflitto d'interessi che vedeva il politico contemporaneamente sindaco, imprenditore nella sanità e assessore regionale alla Salute. Non
solo. Scrive il gip: «giova precisare che la nota della Gdf evidenzia come il reato per la gara
di trasporto dializzati, abbia
trovato ulteriore protrazione
nella proroga delle convenzioni
in favore delle cosiddette Croci
e nel contestuale bando di una
nuova gara per affidare i servizi
di trasporto nefropatici nei distretti di Asl Milano 1, con tariffe più elevate rispetto a quelle
del precedente bando, secondo
le richieste del Tomasini per
conto delle Croci stesse».
Tradotto: grazie agli interventi di Mantovani e dell'indagato assessore leghista Garavaglia, che parlano di semplici
"segnalazioni" per associazioni benefiche e si difendono negando ogni accusa, il costo del
servizio alla collettività è aumentato per favorire una "Croce" amica, operante nel bacino
Sanità nazionale
elettorale dei due politici. Ed è
proprio sulla base delle nuove
"incolpazioni" che il gip Pepe,
che oggi interrogherà Mantovani, scrive come a fondamento dell'arresto del politico di
Forza Italia (ieri difeso un po'
da tutto il centrodestra lombardo) ci sia la necessità di impedire che «la fittissima rete di
relazioni che il politico vanta
nel territorio di Arconate e non
solo, che potrebbe essere efficacemente strumentalizzata
dall'indagato sia al fine di perpetrare ulteriori illeciti che di
porre in essere attività volte ad
inquinare prove, altresì del
perpetuarsi ad oggi - secondo
le più recenti acquisizioni investigative - delle già accertate
dinamiche delittuose».
Fin qui le accuse, a fronte di
una difesa che punterà fin da
oggi sull'anomalia più evidente
di questa inchiesta: il ritardo
clamoroso (oltre un anno) con
cui l'ufficio del Gip Stefania
Pepe ha concesso gli arresti richiesti dalla Procura nel settembre del 2014. E' vero che il
gip sembra rispondere alle inevitabili critiche citando proprio le ultime risultanze investigative (datate comunque al
febbraio scorso) e spiega di
non poter concedere misure
alternative perché «il peculiare modus operandi denota una
spiccata capacità criminale,
una propensione alla violazione delle regole che non consentono di fare affidamento su misure meno afflittine - compresi
gli arresti domiciliari...».
Mario Mantovani, già assessore lombardo alla Salute
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i Tanto Man-
tovani quanto
l'assessore
Garavaglia
(leghista, indagato), respingono tutte le accuse: dicono di
essersi limitati a
"segnalare"
delle associazioni benefiche,
negano di averci
speculato
La difesa
eccepisce che la
richiesta di
arresto per
Mantovani
risale al settembre del 2014.
L'accusa sottolinea le informative della Gdf,
arrivate fino a
inizio 2015
-a II carcere
per Mantovani,
scrive il magistrato, è necessario per «una
spiccata capacità criminale»
che renderebbe
imprudente
ricorrere a misure alternative
Sanità nazionale
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NÉ UOMO NÉ DONNA
.
la
Dì-ane
.
O caso
® "sesso
neutro"
PAOLO LEVI
PARIGI
Non è uomo, ma neanche donna. Un giudice francese ha riconosciuto il diritto di un intersessuale di 64 anni - l'individuo i cui genitali e/o i caratteri sessuali secondari non sono definibili come esclusivamente maschili o femminili ad iscrivere la menzione «sesso neutro» nello stato civile.
«Si tratta di una prima in
Francia e forse anche in Europa», esultano a Parigi. Solo la
corte suprema d'Australia,
con un verdetto storico del
2014, stabili in via definitiva il
riconoscimento del «terzo
sesso» per chi non si identifica all'anagrafe né come uomo
né come donna. Una possibilità che ora arriva alle porte di
casa. Nella sentenza i giudici
del tribunale di Tours riconoscono il diritto di uscire dal sistema binario maschile/femminile. In municipio l'ufficiale
dello stato civile dovrà dunque modificare l'atto di nascita del querelante riconoscendo la «neutralità» della sua
natura sessuale. Stando alle
spiegazioni del suo medico,
l'individuo sposato (e con un
figlio adottivo) è nato con una
«vagina rudimentale» e una
sorta di «micro-pene», senza
testicoli. Il giorno della sua
nascita, nel 1951, la lieta notizia venne festeggiata con il tipico «fiocco azzurro» dei maschietti. Solo che non era vero. «Da adolescente - racconta
- ho capito che non ero un ragazzo. Vedevo i compagni
cambiare e a me non succedeva nulla: niente barba, niente
muscoli. E però mi era anche
impossibile pensare di poter
diventare femmina: non avevo
neanche i seni». La sentenza
di Tours è alquanto eloquente: «Il sesso assegnatogli alla
nascita - spiega il magistrato appare come una pura finzione impostagli durante l'intera
esistenza: qui non si tratta di
riconoscere un "terzo sesso"
ma di prendere atto dell'impossibilità di indicare il soggetto come appartenente a
questo o a quell'altro genere».
La speranza è che il verdetto
possa fare giurisprudenza per
casi simili anche se rari: in
Francia sono uno ogni 100.000.
Prese alla sprovvista le famiglie
devono spesso scegliere il sesso
del bebè in modo rapido (e arbitrario). Seguono operazioni
chirurgiche e trattamenti ormonali molto duri per il paziente. «Con il riconoscimento amministrativo ci sarà più tempo
per decidere, magari sentendo
il parere del diretto interessato», auspicano gli esperti. Sempre che la sentenza venga confermata in appello. A Tours il
pm ha presentato ricorso. Teme che la decisione possa aprire la strada al riconoscimento
del «terzo sesso» ancora vietato dalla legge francese.
Sentenza del tribunale di Tours
Sanità nazionale
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Guariti
microbi
sulle marci
L'85% dei microrganismi
si trasmette con le mani
umide, mentre mani
asciutte ne diffondono
solo lo 0,06%
Le mani di una persona ospitar:- n media
almeno 3.000 diverse tipologie di batteri
Oggi giornata mondiale della pulizia
Un gesto essenziale per la salute
Oggi è la Giornata mondiale per la pulizia delle mani: lavare e asciugare
le mani in modo efficace è infatti essenziale per la salute, dato che l'80%
delle malattie si trasmette per contatto e le mani sono tra i principali
vettori di microrganismi nocivi. Per lavare bene le mani - consiglia una
ricerca scientifica della Dyson Airblade (società di asciugatori), di cui
qui accanto pubblichiamo i risultati - ci vogliono almeno 15 secondi: «E
il tempo necessario per cantare Tanti Auguri a Te due volte. Il sapone
va strofinato sul dorso, fra le dita e sotto le unghie, poi sciacquato con
acqua calda». Lo dicevano già le nostre nonne, ma è bene ricordarsene.
Quando si tratta di mani,
la parte più difficile
da pulire
per eliminare
i microrganismi
sono le unghie
I batteri possono sopravvivere
sulle mani fino a tre ore.
Da un solo batterio possono
nascerne più di quattro
4 MMLN
milioni in otto ore
ore
!opo
Esistono due strati di batteri : lo strato
esterno riscontrabile sulle mani è chiamato
«Transient Flora». Si tratta di uno strato
facilmente eliminabile lavando e asciuciando
le mani accuratamente.
. e
i €3
Mani umide
possono diffondere
fino a 1.000 volte
più batteri
rispetto a mani
asciutte
Sanità nazionale
i o r€
:i $"-r } e.3
Lo strato più profondo
e resistente
all'asciugatura delle
mani è chiamato invece
«Resident Flora»
Transient flou
R, , ent flora
Una ricerca condotta
negli USA ha dimostrato
che, a differenza degli uomini,
le donne si lavano
le mani molto più
spesso e a lungo
e utilizzano
più di frequente
il sapone
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La scrivania di un ufficio
ospita in media
400 volte piùt
batteri della
tavoletta di un wc
Su una banconota
sono presenti
in media 26.000
batteri vivi
Gli smartphone possono trasportare
oltre 30.000 unità batteriche
per tampone
.; - Y"îL11-LA STAMPA
Una tastiera può contenere in media
più batteri della tavoletta
di un wc
Da una ricerca condotta nel Regno Unito
è emerso che la contaminazione
con batteri fecali avviene nel
26% dei casi tramite le mani
14% dei casi tramite banconote
10% dei casi tramite carte di crt
Nel Medioevo , la pratica di lavarsi le mè diventata sempre più popolare
con lo scoppio della Peste Nera.
Un valido aiuto consisteva
nel lavarsi di frequente
le mani con acqua calda,
vino caldo
e anche aceto
Gli Antichi Babilonesi
(3.000-700 AC) avevano
già capito che la pulizia delle mani
era essenziale per la salute
In India e in tutta
l'Asia, le persone mangiano
e si salutano con la sola
mano destra , mentre
utilizzano la sinistra
per pulirsi o per espletare
altre funzioni poco gradevoli
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