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INTERROGAZIONE SIMULATA
UDA 1 TEMA 3
SAI DESCRIVERE I TRATTI FONDAMENTALI DEL PENSIERO MERCANTILISTA?
I mercantilisti, il cui pensiero si sviluppa nella seconda metà del Seicento, ritengono che la ricchezza di una
nazione dipenda prevalentemente dal saldo attivo della sua bilancia commerciale. Per questa ragione essi
suggeriscono ai sovrani provvedimenti volti a incentivare le esportazioni e a scoraggiare le importazioni, in
modo da far affluire moneta preziosa nelle casse dello Stato.
QUALE SETTORE ECONOMICO È IN GRADO DI PRODURRE RICCHEZZA, SECONDO I
FISIOCRATICI?
Secondo i fisiocratici, il cui pensiero si sviluppa nella seconda metà del diciottesimo secolo, l’unico settore
produttivo è l’agricoltura. Per sviluppare questo settore essi propongono di eliminare tutte le restrizioni al
mercato volute dai mercantilisti, in modo da ridurre i costi di produzione degli agricoltori e ampliare i mercati
di sbocco.
QUALI SONO GLI ASPETTI FONDAMENTALI DEL PENSIERO DEGLI ECONOMISTI
DELLA SCUOLA CLASSICA?
Anche gli economisti classici, il cui pensiero si sviluppa in Gran Bretagna tra la fine del diciottesimo secolo e
l’inizio del diciannovesimo, ritengono che vadano eliminate tutte le restrizioni al mercato volute dai
mercantilisti. Essi pensano che si debba lasciare massima libertà alla iniziativa economica e per questo sono
convinti sostenitori del liberismo economico.
Secondo Adam Smith l’egoistica ricerca del tornaconto personale genera la crescita della ricchezza di tutto
il Paese e quindi diffusi vantaggi economici.
Anche David Ricardo è un convinto sostenitore della libera iniziativa economica. Ricardo analizza il modo in
cui viene ripartito il prodotto dell’agricoltura tra salari, profitti e rendita. Egli è infatti interessato a
salvaguardare il profitto, che ritiene l’unico vero motore del sistema economico, perché senza profitto i
capitalisti non avrebbero interesse a investire e l’intero ciclo produttivo finirebbe per arrestarsi in uno stato
stazionario.
Thomas Malthus dedica attenzione al problema della crescita demografica, che egli considera spropositata
rispetto alla crescita del prodotto agricolo. Secondo Malthus le catastrofi naturali sarebbero uno strumento
necessario per ridurre la popolazione e consentire condizioni di vita migliori ai superstiti.
COME SI CARATTERIZZA IL PENSIERO DI JOHN STUART MILL?
John Stuart Mill ritiene che esistano due diverse tipologie di leggi economiche: le leggi che regolano la
produzione, che dipendono dallo stato della tecnica e non possono essere modificate dalla volontà degli
uomini, e le leggi della distribuzione che invece non sono naturali e per questo devono essere definite dalla
società. Per questo Mill riconosce la necessità che lo Stato organizzi un sistema di servizi in grado di
alleviare la povertà causata dalla rivoluzione industriale.
Mill, inoltre, non ritiene necessaria la crescita costante del sistema economico. Egli considera lo stato
stazionario una situazione soddisfacente, purché sappia garantire condizioni di vita dignitose a tutta la
popolazione.
DESCRIVI LA TEORIA DELLO SFRUTTAMENTO DI KARL MARX.
Secondo Marx il profitto nasce dallo sfruttamento dei lavoratori da parte di chi possiede il capitale. I
capitalisti infatti trattengano per sé, come profitto, una parte di ciò che i lavoratori producono nell’arco della
giornata lavorativa. Secondo Marx tale appropriazione sarebbe indebita. Per questo i lavoratori dovrebbero
ribellarsi e attraverso la lotta di classe costruire una società più giusta, in cui non esistono né classi sociali
né sfruttamento.
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