Bilancio di esercizio con dati a scelta (Inviato a ELEMOND
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Bilancio di esercizio con dati a scelta (Inviato a ELEMOND
ESAMI DI STATO 2015: PARTE PRIMA DELLA PROVA SCRITTA DI ECONOMIA AZIENDALE (proposta di soluzione di Stefano Tulli – I.T.S. “P. CUPPARI” JESI (AN)) PREMESSA La parte obbligatoria della prova scritta di Economia Aziendale, ai recenti esami di Stato, ha avuto per oggetto, come avviene da più di vent’anni, la redazione del bilancio di esercizio di un’impresa industriale con dati a scelta, o, più precisamente, dello Stato Patrimoniale e del Conto Economico al 31/12/2014, presumibilmente, anche se non espressamente richiesto, a stati comparati. La costruzione di un Bilancio di esercizio con dati scelta è uno dei classici casi in cui il processo di elaborazione ha un’importanza dominante rispetto al risultato finale, pertanto certe soluzioni che in modo assai sbrigativo passano dall’enunciazione del tema ai prospetti finali, pur nel rispetto (ma non sempre) dei vincoli imposti, sono prive ogni significato. Le prove di cui si discute, infatti, non hanno una soluzione univoca e l’unico valore che può essere loro attribuito è quello di consentire di apprezzare, attraverso il processo di elaborazione, le conoscenze in ordine ai legami che avvincono in un sistema strettamente unitario, come unitario è il processo di gestione di cui sono espressione, tutte le voci del Conto Economico e dello Stato patrimoniale. Qualunque sia il procedimento seguito, la soluzione non può che iniziare da un’attenta lettura dell’enunciato ministeriale al fine di individuare ed evidenziare le informazioni utili e soprattutto i vincoli da rispettare nello sviluppo dell’elaborato. Quest’anno, per la prima volta, tali elementi sono stati forniti attraverso degli stralci tratti dalla Relazione sulla gestione allegata al bilancio dell’esercizio 2014 e che possono essere così sintetizzati: 1. Calo delle vendite nell’esercizio 2014 rispetto al 2013; 2. Crescita del prezzo della principale materia prima nel 1° semestre 2014, rallentamento di tale tendenza nel 2° semestre; 3. Rimanenze finali 2014 minori rispetto a quelle del 2013; 4. Utile 2014: 102.000 euro; 5. Maggior incidenza, nel 2014, dei costi per servizi e dei costi per il personale; 6. Le Immobilizzazioni (al 31/12/2014) rappresentano il 60% degli impieghi; 7. Corretta correlazione tra fonti e impieghi. (“Il grado di capitalizzazione evidenzia una indipendenza della società dai terzi finanziatori” (???)); 8. Patrimonio circolante netto migliorato nel 2014 rispetto al 2013; 9. Gli indici economici (ROE, ROI e ROS) mostrano un’azienda in salute con buone performance economiche, anche se in flessione rispetto all’esercizio precedente e agli indici di settore; 10. Attività di ricerca e sviluppo per l'introduzione di nuovi prodotti; 11. Costruzione in economia iniziata nel 2014 di un nuovo impianto non ancora ultimata; 12. Costi per servizi in incremento; a ciò ha contribuito anche la stipulazione di un contratto di assicurazione sui crediti commerciali; 13. Stanziamento di un adeguato fondo svalutazione dei crediti incagliati; 14. Negli ultimi due esercizi l’azienda è stata costretta a concedere una maggiore dilazione di pagamento ai clienti. Come si può notare gli estensori della prova sono stati particolarmente generosi nel fornire i tasselli da collocare in modo organico nei prospetti di bilancio, amplificandone le difficoltà al punto tale da far sorgere il sospetto che essi non ne abbiano testato lo svolgimento con il solo ausilio di carta, penna e calcolatrice non programmabile nei limiti di tempo assegnati ai candidati. Il rispetto sincronizzato di tutte le premesse indicazioni impone, infatti, ripetuti processi di retroazione che, se avvalendosi di un foglio di calcolo, possono essere rapidamente eseguiti, richiedono tutt’altro tempo qualora si escluda l’impiego di ogni strumento informatico. SVOLGIMENTO Lo svolgimento proposto si avvale di una serie di fogli di Excel tra i quali sono stati istituiti numerosi collegamenti di cella. In base alle premesse indicazioni dell’enunciato e assumendo, a scanso di ogni equivoco, considerate le differenti definizioni spesso adottate, il Capitale proprio pari alla somma tra il Capitale Sociale e le Riserve, indipendentemente dalla destinazione dell'utile d’esercizio, è possibile derivare e ipotizzare i seguenti dati per il 2014 e il 2013: VINCOLI DESCRIZIONE 2014 ROE ROI ROS Indice di rotazione del C.I. (ROI/ROS) Risultato netto dell'esercizio (Rn) Capitale proprio (Cp) Patrimonio netto (P.N.) indice di LEVERAGE Capitale investito (Ci) Capitale di terzi (Ct) Risultato operativo (Ro) Vendite (V) 6% 8% 7% 1,143 102.000 1.700.000 1.802.000 VALORI DERIVATI 2013 8% 11% 8% 1,375 136.000 1.700.000 1.836.000 2 3.400.000 1.564.000 374.000 4.675.000 Si assume un indice di leverage uguale a 2, ritenuto espressivo di un equilibrato rapporto tra le fonti (ignorando l’indicazione riportata al n° 7 della premessa lista che, letteralmente, escluderebbe il ricorso ad ogni forma di indebitamento). L'elaborazione inizia con la determinazione dei dati relativi al 2013, anno per il quale si può ipotizzare la seguente struttura patrimoniale sintetica: STRUTTURA PATRIMONIALE 2013 IMPIEGHI FONTI IMMOBILIZZAZIONI 65% 2.210.000 Patrimonio Netto 54% ATTIVO CIRCOLANTE 35% 1.190.000 Passività consolidate (Pc) 20% Passività correnti (Pb) 26% Capitale Investito 3.400.000 Totale Fonti 1.836.000 680.000 884.000 3.400.000 Per la scomposizione delle macro-categorie patrimoniali si propongono i seguenti calcoli: 1 – IMMOBILIZZAZIONI: Immobilizzazioni Materiali terreni e fabbricati impianti e macchinari attrezzature mobili e macchine d'ufficio Totali Immobilizzazioni Immateriali diritti di brevetto industriale Valore Contabile 629.850 1.049.750 314.925 104.975 2.099.500 Valore Contabile 110.500 Costo Quote di Storico al. % ammort. 1.049.750 3% 31.493 2.624.375 8% 209.950 899.786 18% 161.961 419.900 10% 41.990 4.993.811 445.394 Costo Storico 221.000 al. Quote di % ammort. 20% 44.200 Alla determinazione del valore contabile delle immobilizzazioni si affianca quella del loro costo storico perché, pur nella consapevolezza che, per effetto della presenza nel patrimonio di ogni impresa di immobilizzazioni interamente ammortizzate, non è possibile istituire rigide correlazioni matematiche tra il costo di acquisizione e le quote di ammortamento di competenza dell’esercizio, tuttavia, il suddetto costo rappresenta un’utile base di riferimento ai fini del successivo svolgimento. I coefficienti annui di ammortamento sono stati scelti tenuto conto delle premesse considerazioni. 2 – ATTIVO CIRCOLANTE Muovendo dai ricavi delle vendite, possono essere derivati i valori attribuibili alle attività correnti: ricavi delle vendite 4.675.000 aliquota IVA media sulle vendite 20% importo totale fatture di vendita 2013 5.610.000 dilazione media ai clienti (giorni) 50 valore nominale crediti v. clienti (totale 779.000 fatture di vendita/360*giorni dilazione) crediti (v. clienti) incagliati 77.900 - fondo svalutazione crediti 77.900 valore contabile crediti v. clienti 779.000 RIMANENZE FINALI p rodotti finiti semilavorati materie prime, sussidiari e di consumo TOTALE - 1.190.000 779.000 19.000 4.000 attivo circolante - valore contabile crediti v. clienti - altri crediti - denaro e altri valori in cassa 5.700 - ratei e risconti attivi 382.300 rimanenze di mag. al 31/12/2013 2013 134.000 19.000 229.300 2012 VARIAZ. 147.400 13.400 21.850 2.850 206.370 22.930 382.300 375.620 6.680 3 – PATRIMONIO NETTO L’importo assegnato al P.N. può essere scisso tra le sue parti ideali come segue: Riserva sovrappr. azioni 1.020.000 306.000 Capitale sociale Riserva legale 204.000 Riserva statutaria 102.000 Riserva straord. 68.000 Utile dell'es. 136.000 TOTALI 1.836.000 4 – PASSIVITÀ CONSOLIDATE La scomposizione del valore assegnato alle passività consolidate è preceduta dai seguenti conteggi riguardanti il personale dipendente: vendite 4.675.000 fatturato medio per dipendente 250.000 n° dipendenti 19 salari e stipendi medi lordi mensili per dipendente 2.200 n° mensilità 13 salari e stipendi annui complessivi 543.400 oneri sociali (35% salari e stipendi lordi) 190.190 altri costi del personale (2% salari e stipendi lordi) 10.868 debito medio per T.F.R. iniziale verso ciascun dipendente 10.000 debiti per T.F.R. iniziali 190.000 variazione indice ISTAT anno 2013 1% tasso rivalutazione 2,25% rivalutazione lorda 4.275 imposta sostitutiva 11% (anno 2013) 727 rivalutazione netta 3.548 debiti per T.F.R. finali 193.548 quota annua (salari e stipendi lordi/13,5) 40.252 rivalutazione lorda 4.275 t.f.r. (in C.E.) 44.527 L’ipotesi assunta è che tutti i dipendenti abbiano aderito ai fondi pensione e, al 31/12/2012, vantassero un credito medio di euro 10.000, derivante dalle indennità maturate prima dell’entrata in vigore della riforma della previdenza complementare e dalle loro successive annuali rivalutazioni. PASSIVITÀ CONSOLIDATE debiti per t.f.r. ALTRE PASSIVITA' CONSOLIDATE altri debiti a m.l.t. (per ottenere un importo residuo arrotondato alle migliaia di euro) importo mutuo passivo al 31/12/2013 esigibile oltre l'esercizio successivo importo originario durata anni rimborso in 10 rate costantil'1/6 di ogni anno interessi annui posticipati: tasso importo mutuo passivo al 31/12/2013 esigibile oltre l'esercizio successivo importo mutuo passivo al 31/12/2013 esigibile entro l'esercizio successivo rata rimborsata l'1/6/2013 importo mutuo passivo all'1/1/2013 interessi 1/1/2013 - 1/6/2013 interessi 1/6/2013 - 31/12/2013 (Ratei passivi) totale interessi passivi su mutui 2013 680.000 193.548 486.452 1.452 485.000 1.212.500 10 121.250 5% 485.000 121.250 121.250 727.500 15.156 17.682 32.838 5 – PASSIVITÀ CORRENTI PASSIVITA' CORRENTI (Pb) importo mutuo passivo esigibile entro l'esercizio successivo rateo passivo calcolato sugli interessi su mutui importo residuo provvisorio debiti tributari (10% Pb) debiti v. Istituti di previdenza (oneri sociali/13*2,5) altri debiti esigibili entro l'esercizio successivo(1% Pb) importo residuo da ripartire tra i debiti v. fornitori e verso banche debiti v. fornitori (60%) scoperti di c/c ed altri finanziamenti bancari a b.t. (40%) - 884.000 121.250 17.682 745.068 88.400 36.575 8.840 611.253 366.752 244.501 A questo punto, lo Stato Patrimoniale al 31/12/2013 è completo e può essere rappresentato come segue: S T A T O P AT R I M O N I A L E ATTIVO PAS S IVO IMMOBILIZZAZIONI IM M OBILIZZ. IM M ATERIALI 3) Brevetti e diritti utilizzo ingegno IM M OBILIZZAZIONI M ATERIALI 1) Terreni e Fabbricati 2) Impianti e macchinari 3) Attrezzature industriali 4) Altri beni Totale TOTALE IM M OBILIZZAZIONI (B). ATTIVO CIRCOLANTE RIM ANENZE 1) M aterie prime, sussidiarie e di consumo 2) Prodotti in corso lav. e semilavorati 4) Prodotti finiti e merci Totale CREDITI 1) Crediti v. clienti 5) Verso altri Totale DISPONIBILITA' LIQUIDE 3) Denaro e valori in cassa TOTALE ATTIVO CIRCOLANTE (C) RATEI E RIS CONTI ATTIVI TOTALE ATTIVITA' 110.500 PATRIMONIO NETTO Capitale sociale Riserva da sovrapprezzo delle azioni Riserva legale Riserva statutaria Altre riserve (Riserva Straordinaria) Utile (Perdita) d'esercizio 629.850 1.049.750 314.925 104.975 Totale 2.099.500 FONDI PER RIS CHI E ONERI 2.210.000 DEBITI per T.F.R. DEBITI 229.300 4) Debiti verso Banche 19.000 di cui esigibile oltre l'esercizio successivo 134.000 7) Debiti verso fornitori 382.300 12) Debiti tributari 13) Debiti verso istituti di previdenza e di 779.000 sicurezza sociale 19.000 14) Altri debiti 798.000 di cui esigibile oltre l'esercizio successivo Totale 4.000 1.184.300 5.700 RATEI E RIS CONTI PAS S IVI 3.400.000 TOTALE PASSIVITA' E NETTO 1.020.000 306.000 204.000 102.000 68.000 136.000 1.836.000 193.548 850.751 485.000 366.752 88.400 36.575 10.292 1.452 1.352.770 17.682 3.400.000 CONTO ECONOMICO La compilazione del Conto Economico è agevolata dal fatto che numerosi componenti positivi e negativi di reddito sono stati già determinati (ricavi delle vendite e delle prestazioni, variazioni delle rimanenze finali, costi del personale, ammortamenti). Per quanto riguarda i restanti, risalendo dal basso verso l’alto: − le imposte sul reddito sono calcolate in misura pari al 35% del risultato prima delle imposte; − gli oneri finanziari sono calcolati sommando agli interessi passivi su mutui (32.838), gli interessi passivi sugli altri finanziamenti bancari a b.t. (7.335) e altri interessi (202), − i proventi finanziari sono iscritti senza alcuna correlazione con le altre voci (260). Posta la differenza tra A e B pari al Risultato operativo, escludendo la sussistenza di proventi straordinari, gli oneri straordinari sono calcolati come segue: Differenza tra valore e costo della produzione (A -B) 374.000 Differenza tra proventi e oneri finanziari 40.115 Risultato prima delle imposte - 209.231 Oneri straordinari 124.654 Determinato il valore della produzione: ricavi delle vendite e delle prestazioni 4.675.000 variazione rimanenze prodotti in lavorazione, semilavorati e finiti. 16.250 altri ricavi e proventi (3% ricavi delle vendite) 140.250 Totale valore della produzione 4.799.000 sottraendo al risultato ottenuto il risultato operativo (A-B) è possibile determinare il totale dei costi della produzione: Totale valore della produzione 4.799.000 Differenza tra valore e costo della produzione (A -B) 374.000 Totale costi della produzione 4.425.000 Di questi: − il 50% è attribuito ai costi per acquisti di materie; − il 5% agli oneri diversi di gestione (voce B14); − le svalutazioni dei crediti dell’attivo circolante si assumono pari all’80% del valore dei crediti “incagliati”; − si tralasciano i costi per godimento beni di terzi e gli accantonamenti per rischi; − si assumono i costi per servizi come importo residuale dopodiché il Conto Economi dell’esercizio 2013 può essere rappresentato come segue: VALORE DELLA PRODUZIONE ricavi delle vendite e delle prestazioni 4.675.000 variazione rimanenze prodotti in lavorazione, semilavorati e finiti 16.250 altri ricavi e proventi con separata indicazione dei contributi in conto esercizio 140.250 Totale valore della produzione 4.799.000 COSTI DELLA PRODUZIONE per materie prime, sussidiarie, consumo e merci 2.212.500 per servizi 673.281 per il personale salari e stipendi 543.400 oneri sociali 190.190 trattamento fine rapporto 44.527 altri costi 10.868 Ammortamenti e svalutazioni ammortamento immobilizzazioni immateriali 44.200 ammortamento immobilizzazioni materiali 445.394 svalutazione crediti dell'attivo circolante 62.320 variazione rimanenze materie prime, di consumo, sussidiarie, merci. 22.930 oneri diversi di gestione 221.250 Totale costi della produzione 4.425.000 Differenza tra valore e costo della produzione (A -B) 374.000 Differenza tra valore e costo della produzione (A -B) PROVENTI E ONERI FINANZIARI altri proventi finanziari Interessi e altri oneri finanziari Totale (15+16-17) PROVENTI E ONERI STRAORDINARI proventi straordinari oneri straordinari Totale (20-21) RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE(A-B+/-C+/-D+/-E) imposte sul reddito UTILE di Esercizio 374.000 260 40.377 40.117 124.652 124.652 209.231 73.231 136.000 Resta, ora, da completare i due prospetto mediante l’inserimento dei dati relativi al 2014. A tal fine si propone il seguente procedimento: 1- IMMOBILIZZAZIONI Si considera la patrimonializzazione di costi relativi all’attività di ricerca e sviluppo tesa all’introduzione di nuovi prodotti. L’ammortamento di tali costi inizierà nel 2015, anno in cui i nuovi prodotti saranno inseriti nel catalogo dell’impresa. IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI diritti di costi di ricerca, brevetto di sviluppo e di industriale pubblicità VALORI DI INIZIO ESERCIZIO: COSTO fondo ammortamento VALORE DI BILANCIO Variazioni nell'esercizio: costi di ricerca, di sviluppo e di pubblicità patrimonializzati acquisti dell'esercizio ammortamenti dell'esercizio VALORI DI FINE ESERCIZIO: COSTO fondo ammortamento VALORE DI BILANCIO 221.000 110.500 110.500 44.200 221.000 154.700 66.300 - TOTALE 221.000 110.500 110.500 50.000 50.000 - 44.200 50.000 50.000 271.000 154.700 116.300 Per quanto riguarda le immobilizzazioni materiali si tiene conto del nuovo impianto progettato per automatizzare l’ultima fase della produzione, la cui costruzione in economia non è ancora ultimata: IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI terreni e impianti e attrezzature altri beni fabbricati macchinari VALORI DI INIZIO ESERCIZIO: COSTO 1.049.750 fondo ammortamento 419.900 VALORE DI BILANCIO 629.850 Variazioni nell'esercizio: costruzione in economia di nuovo impianto (da ultimare) acquisti dell'esercizio ammortamenti dell'esercizio 31.493 VALORI DI FINE ESERCIZIO: COSTO 1.049.750 fondo ammortamento 451.393 VALORE DI BILANCIO 598.357 2.624.375 1.574.625 1.049.750 899.786 584.861 314.925 419.900 314.925 104.975 500.000 TOTALE 4.993.811 2.894.311 2.099.500 500.000 209.950 30.000 164.661 41.990 30.000 448.094 3.124.375 1.784.575 1.339.800 929.786 749.522 180.264 419.900 356.915 62.985 5.523.811 3.342.405 2.181.406 Gli impianti in costruzione sono esclusi dal calcolo degli ammortamenti dell’esercizio. I coefficienti sono gli stessi del 2013, ridotti della metà per le attrezzature acquistate nel 2014. Determinato il valore contabile complessivo delle immobilizzazione (116.300 + 2.181.406 = 2.297.706), ricordando che esse ammontano al 60% del Capitale Investito è possibile stabilire l’ammontare dell’attivo patrimoniale al termine del 2014 (3.829.510), e, successivamente: 1. l’Attivo Circolante (3.829.510 – 2.297.706): euro 1.531.804; 2. il Risultato operativo (ROI 8%): euro 306.361; 3. i ricavi delle vendite (indice di rotazione 1,143) euro 4.376.600 2 – ATTIVO CIRCOLANTE Noto l’ammontare dell’Attivo Circolante, esso viene scisso tra gli elementi che lo compongono. A tal fine si ipotizza che l’ammontare dei risconti attivi sia aumentato, rispetto all’anno precedente, per effetto del risconto (4.000) conteggiato sul premio annuo anticipato di euro 24.000 “dell’assicurazione sui crediti commerciali” stipulata in data 1° marzo. Assegnato un importo esiguo al denaro in cassa ed ipotizzata una contrazione percentuale dei crediti verso altri analoga a quella subita dalle vendite (-6,383%), resta da ripartire il residuo importo delle attività correnti (1.502.525) tra le rimanenze di magazzino e i crediti verso clienti. L’enunciato dispone che nel 2014, “in previsione di un calo della produzione, l’azienda ha diminuito gli approvvigionamenti determinando una sensibile contrazione delle giacenze di magazzino”. Coerentemente con tali indicazioni si determinano i valori assegnabili alle diverse categorie di scorte e le variazioni dalle stesse subite: RIMANENZE m.p. sussidiarie ecc. 2014 2013 var. var. % 171.975 229.300 - 57.325 -25% semilavorati 16.150 19.000 - 2.850 -15% prodotti finiti 80.400 134.000 - 53.600 -40% TOTALE 268.525 382.300 113.775 Il valore contabile dei crediti verso clienti ammonta, pertanto, a euro 1.234.000 3 – PATRIMONIO NETTO Si ipotizza che l’utile dell’esercizio 2013 sia stato interamente distribuito, pertanto, le parti ideali del Patrimonio Netto non subiscono variazione alcuna, eccezion fatta per il risultato dell’esercizio 2014 che sostituisce quello del 2013. 4 – DEBITI PER T.F.R. E COSTI DEL PERSONALE Ipotizzando che nel corso del 2014 non si siano verificate né dimissioni, né nuove assunzioni i conteggi riguardanti il personale dipendente si presentano come segue: n° dipendenti salari e stipendi medi lordi mensili per dipendente n° mesilità salari e stipendi annui complessivi oneri sociali (35% sal/stip) altri costi del personale (2% sal/stip) debiti per T.F.R. iniziali variazione indice ISTAT anno 2014 tasso rivalutazione rivalutazione lorda imposta sostitutiva 11% (anno 2014) rivalutazione netta debiti per T.F.R. finali quota annua rivalutazione lorda t.f.r. (in C.E.) 19 2.250 13 555.750 194.513 11.115 193.548 1% 3% 4.935 543 4.392 197.940 41.167 4.935 46.102 5 – MUTUI E RATEI PASSIVI Il “miglioramento del Patrimonio circolante netto al 31/12/2014 rispetto all’anno precedente” richiesto dall’enunciato ministeriale impone l’accensione di un nuovo mutuo nel corso del 2014. A tal fine, si suppone che il 1° settembre 2014 l’impresa abbia contratto un nuovo prestito bancario dell’importo di euro 500.000, rimborsabile in quote annue costanti di euro 50.000. Interessi annui posticipati al tasso del 3%. Tenuto conto del mutuo già in essere, si propongono i seguenti conteggi: DESCRIZIONE importo all'1/1/2014 importo al 31/12/2014 rata annua tasso interessi 1/1/2014 - 1/6/2014 interessi 1/6/2014 - 31/12/2014 (ratei passivi) interessi 1/9/2014 - 31/12/2014 (ratei passivi) TOTALE (interessi annui) debiti v. banche esigibili oltre l'esercizio successivo debiti v. banche esigibili entro l'esercizio successivo ratei passivi VECCHIO MUTUO 606.250 485.000 121.250 5% 12.630 14.146 NUOVO MUTUO 26.776 363.750 121.250 14.146 TOTALE 500.000 50.000 3% 5.000 5.000 450.000 50.000 5.000 31.776 813.750 171.250 19.146 6 – ALTRI DEBITI L’importo assegnato ai debiti (lettera D dello Stato Patrimoniale) è così determinato: Totale fonti 3.829.510 - Patrimoni Netto - 1.802.000 - Debiti Per T.F.R. 197.940 - Ratei e risconti passivi 19.146 DEBITI 1.810.424 Gli importi attribuiti ai: 1. debiti v. fornitori 2. debiti tributari 3. altri debiti sono calcolati ipotizzando la stessa variazione percentuale (-6,383%) subita dai ricavi delle vendite nel 2014. Il valore dei debiti verso gli Istituti previdenziali, come per il 2013, sono stimati pari 2,5 tredicesimi degli oneri sociali di competenza del 2014, considerato che, nei primi mesi del 2015, dovranno essere versati il saldo dei contributi INPS relativi al mese di dicembre e alla tredicesima mensilità e il saldo dei contributi INAIL. Sottraendo gli importi come sopra determinati dal totale dei debiti è possibile calcolare l’importo dei debiti verso banche: DEBITI (lettera D Stato Patrimoniale) debiti v. fornitori debiti tributari debiti v. Istituti previdenziali altri debiti DEBITI VERSO BANCHE 1.810.424 343.343 82.758 37.406 9.635 1.337.282 Di cui 813.750 euro sono rappresentati dalle rate dei mutui esigibili oltre il 2015. Lo Stato patrimoniale al 31/12/2014, a stati comparati , si presenta, pertanto, come segue: STATO PATRIM ONIALE A T T I V O P A S S I V O 2014 IMMOBILIZZAZIONI IM M OBILIZZ. IM M ATERIALI costi di ricerca, sviluppo e pubbl. Brevetti e diritti utilizzo ingegno Totale IM M OBILIZZ. M ATERIALI 1) Terreni e Fabbricati 2) Impianti e macchinari 3) Attrezzature industriali 4) Altri beni 2013 50.000 66.300 116.300 110.500 110.500 598.357 1.339.800 180.264 62.985 629.850 1.049.750 314.925 104.975 2014 PATRIMONIO NETTO Capitale sociale Riserva da sovrapprezzo azioni Riserva legale Riserva statutaria Altre riserve (Riserva Straord.) Utile d'esercizio Totale Totale 2.181.406 2.099.500 FONDI PER RIS CHI E ONERI TOTALE IMMOBILIZZAZIONI 2.297.706 2.210.000 ATTIVO CIRCOLANTE DEBITI per T. F.R. RIM ANENZE 1) M aterie prime, suss., di consumo 171.975 229.300 DEBITI 2) Prodotti in corso lav. e semil. 16.150 19.000 4) Debiti verso Banche 4) Prodotti finiti e merci Totale CREDITI 1) Crediti v. clienti 5) Verso altri Totale 80.400 134.000 268.525 382.300 1.234.000 779.000 17.787 19.000 1.251.787 DISPONIBILITA' LIQUIDE 3) Denaro e valori in cassa 1.792 di cui esigibile oltre l'esercizio successivo 7) Debiti v. fornitori 12) Debiti tributari 13) Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale 798.000 14) Altri debiti di cui esigibile oltre l'esercizio 4.000 successivo Totale 1.792 4.000 TOTALE ATTIVO CIRCOLANTE 1.522.104 1.184.300 RATEI E RIS CONTI ATTIVI TOTALE ATTIVITA' 9.700 Totale 5.700 RATEI E RIS CONTI PAS S IVI 3.829.510 3.400.000 TOTALE PASSIVITA' E NETTO 2013 1.020.000 1.020.000 306.000 306.000 204.000 204.000 102.000 102.000 68.000 68.000 102.000 136.000 1.802.000 1.836.000 - - 197.940 193.548 1.337.282 850.751 813.750 485.000 343.343 82.758 366.752 88.400 37.406 36.575 9.635 10.292 1.359 1.452 1.810.424 1.352.770 19.146 17.682 3.829.510 3.400.000 CONTO ECONOMICO Così come per il 2013, a questo punto dello svolgimento, numerosi componenti del reddito dell’esercizio 2014: • ricavi delle vendite • variazioni delle rimanenze finali • incrementi delle immobilizzazioni per lavori interni • costi per il personale • ammortamenti sono stati già determinati. I restanti sono calcolati seguendo criteri analoghi a quelli adottati per l’esercizio precedente: − le imposte sul reddito in misura pari al 35% del risultato prima delle imposte; − gli oneri finanziari sommando agli interessi passivi su mutui (31.766), gli interessi passivi sugli altri finanziamenti bancari a b.t. (10.568) e altri interessi (337), − i proventi finanziari sono iscritti senza alcuna correlazione con le altre voci (450). Posta la differenza tra A e B pari al Risultato operativo, escludendo la sussistenza di proventi straordinari, gli oneri straordinari sono calcolati come segue: Differenza tra valore e costo della produzione (A -B) 306.361 Differenza tra proventi e oneri finanziari 42.231 Risultato prima delle imposte - 156.923 Oneri straordinari 107.207 Determinato il valore della produzione: ricavi delle vendite e delle prestazioni 4.376.600 variazione rimanenze prodotti in lavorazione, semilavorati e finiti. 56.450 incrementi di immobilizzazioni per lavori interni 550.000 altri ricavi e proventi (4% ricavi delle vendite) 175.064 Totale valore della produzione 5.045.214 sottraendo il risultato operativo (A-B) è possibile determinare il totale dei costi della produzione: Totale valore della produzione 5.045.214 Differenza tra valore e costo della produzione (A -B) 306.361 Totale costi della produzione 4.738.853 Di questi: − il 47,50% è attribuito ai costi per acquisti di materie; − le svalutazioni dei crediti dell’attivo circolante sono state conteggiate considerando lo stesso incremento percentuale dei crediti verso clienti; − gli oneri diversi di gestione (voce B14 ) considerando lo stesso decremento percentuale subito dai ricavi delle vendite; − si assumono i costi per servizi come importo residuale dopodiché il Conto Economi dell’esercizio 2014, a stati comparati, si presenta come segue: C O N T O EC O N O M I C O VALORE DELLA PRODUZIONE ricavi delle vendite e delle prestazioni variazione rimanenze prodotti in lavorazione, semilavorati e finiti incrementi di immobilizzazioni per lavori interni altri ricavi e proventi con separata indicazione dei contributi in conto Totale valore della produzione COSTI DELLA PRODUZIONE per materie prime, sussidiarie, consumo e merci per servizi per il personale: salari e stipendi oneri sociali trattamento fine rapporto altri costi ammortamenti e svalutazioni: ammortamento immobilizzazioni immateriali ammortamento immobilizzazioni materiali svalutazione crediti dell'attivo circolante variazione rimanenze materie prime, di consumo, sussidiarie, merci. oneri diversi di gestione Totale costi della produzione Differenza tra valore e costo della produzione (A -B) 2014 2013 4.376.600 4.675.000 56.450 16.250 550.000 esercizio 175.064 140.250 5.045.214 4.799.000 - 2.250.955 824.951 2.212.500 673.281 555.750 194.513 46.102 11.115 543.400 190.190 44.527 10.868 44.200 44.200 448.094 445.394 98.720 62.320 57.325 22.930 207.128 221.250 4.738.853 4.425.000 306.361 374.000 Differenza tra valore e costo della produzione (A -B) 306.361 374.000 PROVENTI E ONERI FINANZIARI altri proventi finanziari: proventi diversi dai precedenti 450 260 Interessi e altri oneri finanziari 42.681 40.375 Totale (15+16-17) - 42.231 - 40.115 PROVENTI E ONERI STRAORDINARI oneri straordinari 107.207 124.654 Totale (20-21) - 107.207 - 124.654 RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE(A-B+/-C+/-D+/-E) 156.923 209.231 imposte sul reddito 54.923 73.231 UTILE di Esercizio 102.000 136.000 CONCLUSIONI Come si è tentato di dimostrare, prove di esame che prevedono l’elaborazione di bilanci d’esercizio con dati a scelta comportano una notevole mole di calcoli. Non va dimenticato che alla soluzione finale si è pervenuti attraverso ripetuti aggiustamenti resisi necessari al fine del rispetto congiunto di tutte le indicazioni contenute nell’enunciato ministeriale. Il procedimento seguito non è l’unico né, probabilmente, il più efficace; tuttavia, è inimmaginabile che metodi alternativi (che non si limitino all’assegnazione di valori alle diverse poste patrimoniali e reddituali senza darne spiegazione alcuna, trasformando la redazione del bilancio con dati a scelta in una redazione con dati a caso) comportino un numero di conteggi molto inferiore. Ragion per cui, tenuto conto degli ulteriori due punti, tra i quattro proposti, che i candidati dovevano svolgere e degli strumenti a loro disposizione, si è indotti a ritenere che la prova non potesse essere svolta, in maniera dignitosa, nel tempo assegnato. In conclusione, considerati: 1. la complessità delle prove di esame in oggetto; 2. l’anacronismo di prove la cui soluzione per dare espressione delle conoscenze acquisite richiede una massa notevole di conteggi e che, al tempo stesso, esclude l’impiego di ogni strumento informatico; 3. la mancanza di metodi univoci di correzione e valutazione capaci di garantire ai candidati risultati finali che siano espressione oggettiva ed esclusiva delle loro prestazioni; 4. l’impossibilità per i commissari d’esame di procedere a correzioni attente nei tempi ridotti loro assegnati; 5. le risorse che, nel corso dell’anno scolastico, devono essere distratte da attività assai più efficaci al fine del conseguimento degli obiettivi assegnati dalle linee guida ministeriali all’insegnamento dell’economia aziendale per destinarle all’acquisizione di tecniche e di procedure prive di ogni valore; è, forse, il caso che i responsabili della Struttura Tecnica Esami di Stato prendano in considerazione l’opportunità di introdurre quei cambiamenti alle modalità di svolgimento della seconda prova scritta degli Istituti Tecnici Settore Economico che consentano: - agli studenti di affrontare le suddette prove con la ragionevole certezza di ottenere il giusto riconoscimento del loro impegno e delle loro competenze; - alle commissioni esaminatrici di adempiere serenamente il loro compito senza essere costantemente assillate dalla ricerca del giusto equilibrio tra il necessario rigore (ostacolato, in ogni caso, dai tempi limitati concessi per le correzioni) e la clemenza giustificata dalla complessità dello svolgimento.