11 novembre 2010

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11 novembre 2010
lavoro
Giornale dell’Organizzazione cristiano-sociale ticinese
11 novembre 2010 - Anno LXXXV - N.18 - CHF 1.00 - G.A.A. 6900 Lugano
pagine 2-3
Cassa malati
Un tarlo che rode
il reddito
delle famiglie
pagina 6
Tempo di
assemblee
Partecipate
numerosi!
pagine 12-13
Inserto
La via
del San Gottardo
(prima parte)
pagina 15
Convegno
Persona, lavoro,
politiche
pagina 4-5
pagine
11
Meritocrazia
 Prossimo numero: 25 novembre 2010
È una soluzione sbagliata!
Vota «No» alla modifica
della legge stipendi
© Ti-Press / Tatiana Scolari
Redazione Il Lavoro - Via Balestra 19 - 6900 Lugano
Tel. 091 921 15 51 - Fax 091 924 24 71 - [email protected] - www.ocst.com
2
Sindacato  Prese di posizione
11 novembre 2010 il Lavoro
Premi di cassa malati
Un tarlo che rode il reddito delle famiglie
L’
incremento significativo dei premi
di cassa malati annunciato per il
2010 (+6,4 per cento) andrà ad
erodere ulteriormente il reddito disponibile
della popolazione. A subirne i contraccolpi più
acuti saranno le famiglie con figli ed in particolare quelle che si collocano nelle fasce di
reddito immediatamente superiori alle soglie
di sussidiamento.
Risultando persistentemente più elevato
dell’inflazione e della crescita dei salari, l’aumento dei premi assume una rilevanza di portata sociale. L’impatto è d’altronde proporzionalmente più elevato in Ticino; i premi di cassa
malati sono infatti superiori alla media nazionale mentre le retribuzioni sono inferiori.
Più trasparenza e chiarezza sui premi
L’aumento dei premi per il 2011 non solleva
solo il tema dei costi della salute. Chiama in
causa anche gli assicuratori malattia, sui quali
ricadono precise responsabilità in particolare:
 dal profilo della trasparenza, è soprattutto
incomprensibile che l’aumento dei premi possa superare a più riprese quello dei costi effettivi della salute;
Premi e costi delle cure
La procedura per l’approvazione dei premi 2011
dell’assicurazione malattia e il tema delle riserve
cantonali delle casse malati sono stati oggetto di
una intensa discussione in occasione della seduta
della Commissione della sicurezza sociale e della
sanità del Consiglio nazionale (CSSS), svoltasi
alcuni giorni orsono a Berna.
Pressioni sul Consiglio federale
La Commissione non ha lesinato toni critici all’indirizzo degli assicuratori malattia ma pure del
Dipartimento e dell’Ufficio federale competente.
Nella scia delle posizioni espresse recentemente
dall’OCST (comunicato 22.10.2010), M. Robbiani,
che è membro della commissione, ha da parte
sua deplorato, per il Ticino, il divario incomprensibile tra l’aumento dei premi e l’evoluzione del
costo delle cure come pure la mancata considerazione dell’elevato livello di riserve ai fini di un
conseguente contenimento dei premi. Ha criticato
l’operato dell’Ufficio federale della sanità pubblica
poiché il ripetersi nel tempo di questi scostamenti
e incongruenze è indice di un insufficiente rigore
nell’approvazione dei premi. Concludendo, ha in
particolare chiesto:
 che si proceda speditamente verso il riequilibrio
 dal profilo della gestione delle riserve,
nella misura in cui avvengono trasferimenti a
scapito di singoli Cantoni e degli assicurati che
vi risiedono.
Il calcolo e la fissazione dei premi sono verificati e autorizzati dal Dipartimento federale
competente. Anch’esso non è perciò esente
da responsabilità per l’insufficiente trasparenza di queste procedure (diversamente da
quanto afferma il Consiglio federale nel Rapporto «Determinazione e approvazione dei
premi nell’assicurazione obbligatoria delle
cure medico-sanitarie» del settembre 2006
in risposta al postulato Meinrado Robbiani
05.3625 in Consiglio nazionale).
L’OCST condivide l’intervento risoluto del
Consiglio di Stato all’indirizzo del Dipartimento federale competente, nel quale lamenta in
particolare la deplorevole assenza di spiegazioni sul divario tra l’evoluzione più recente
dei costi della salute in Ticino e l’aumento
dei premi. Si associa anche alla richiesta,
formulata da alcuni Cantoni, di correggere la
politica delle riserve delle casse malati, scongiurando indebiti trasferimenti di risorse tra i
Cantoni.
delle riserve cantonali, stabilizzandone il livello
attorno alla soglia minima prevista dalla legge;
 che gli assicurati dei Cantoni dove le riserve
sono eccessive possano beneficiare di una conseguente riduzione dei premi di cassa malati;
 che venga istaurato un rigoroso parallelismo
tra l’incremento dei premi e l’aumento dei costi
delle cure;
 che vengano impediti eventuali trasferimenti di
riserve da un Cantone all’altro.
Al termine di una prolungata ed accesa discussione, la Commissione della sicurezza sociale e della
sanità ha adottato una mozione all’indirizzo del
Consiglio federale che sollecita:
 l’adozione di un meccanismo correttivo per i
Cantoni dove i premi sono aumentati più del costo
delle cure, andando a incrementare indebitamente le riserve;
 un riequilibrio delle riserve dei singoli Cantoni;
 la proibizione dei trasferimenti di riserve da un
Cantone all’altro;
 una maggiore trasparenza nella gestione delle
casse malati.
Direzioni di marcia del Consiglio federale
Il Consigliere federale D. Burkhalter ha da parte
sua illustrato le linee di impegno che il Dipartimento e il Consiglio federale stanno seguendo
con l’obiettivo di disinnescare gli attriti emersi
ancora una volta in merito alla procedura di
approvazione dei premi e alla situazione sul ver-
Andare alla radice dei costi
Non può essere sottaciuto che l’aumento dei
premi trova la sua fonte primaria nei costi della salute. Le rimostranze verso le casse malati
non devono sviare l’attenzione dalle vere cause dell’aumento dei premi.
Occorre prendere atto che una parte dell’incremento dei costi della salute è riconducibile
a fattori difficilmente arginabili come il favorevole progresso della medicina e l’invecchiamento della popolazione.
L’aumento dei costi della salute è però anche addebitabile ad aspetti di impostazione e
di organizzazione tuttora lacunosi. Si pensi in
particolare, nelle cure ambulatoriali, alla mancanza di un coordinato accompagnamento
del paziente nel percorso di tutela della salute e, nelle cure ospedaliere, alla pianificazione
ancora affinabile delle strutture sanitarie come
pure dei macchinari più sofisticati e costosi. Si
rilevano tuttora eccessi sia nella domanda, sia
nell’offerta di prestazioni sanitarie come pure
doppioni e sprechi.
All’aumento dei costi della salute concorrono pure gli interessi dei poteri che operano nel
settore. L’industria farmaceutica ne è un em-
sante delle riserve cantonali delle casse malati.
Ha indicato che ci si appresta a proporre nuove
norme che consentano:
 una intensificata sorveglianza degli assicuratori malattia;
 un andamento dei premi corrispondente ai
costi effettivi delle cure in ogni Cantone;
 il rimborso di quanto pagato in eccesso rispetto all’incremento dei costi attraverso un apposito
meccanismo di correzione;
 la fissazione del livello delle riserve in funzione
dei rischi effettivi (assicurativi, di mercato e di
credito).
Il Dipartimento è convinto che con questi
provvedimenti lo scoglio delle riserve in eccesso
dovrebbe risultare superato.
Correzioni non procrastinabili
Benché il problema più acuto si annidi laddove
vengono generati i costi della salute, la modalità
di calcolo e di approvazione dei premi di cassa
malati non è per questo meno bisognosa di un
rapido adattamento che lo renda trasparente. È in
gioco la credibilità del sistema e la fiducia in esso
riposto dalla popolazione.
L’OCST rinnova perciò la richiesta che l’autorità
federale risponda senza indugi alle sollecitazioni
delle quali si è fatta ulteriormente interprete
la Commissione della sicurezza sociale e della
sanità del Consiglio nazionale.
11 novembre 2010 il Lavoro
blema. Su questo versante sono stati compiuti
passi positivi, ma rispetto ai paesi europei si
rilevano spazi di riduzione dei prezzi dei medicinali ancora significativi. Un’ulteriore sfera
di potere è poi costituita dai principali fornitori
di prestazioni ed in particolare dal corpo medico.
L’evoluzione del mondo del lavoro e della società e il clima di insicurezza e instabilità
che si insinua nel tessuto dell’economia ed in
quello sociale, sono all’origine di fragilità che
non mancano di generare ulteriori ricadute. La
diffusione di problemi e malattie di natura psichica ne sono un indicatore emblematico.
Il ruolo degli assicurati
I premi di cassa malati riflettono anche le attese sempre più elevate della popolazione sul
terreno della salute. La progressione del benessere generale va di pari passo con l’aspirazione a livelli sempre più alti di salute e di
qualità delle cure.
Sull’andamento dei premi incide pure l’ampia
-e talvolta eccessiva- libertà di movimento
degli assicurati che possono accedere alle
cure mediche in buona parte secondo il loro
apprezzamento. Il volume di prestazioni sanitarie richieste dagli assicurati subisce in parte
anche la tendenza ad una pervasiva medicalizzazione della vita. Il ricorso alla medicina
diventa un approdo rassicurante per fragilità
alle quali andrebbero fornite risposte di altra
natura.
Pur costituendo l’anello più debole della catena ed avendo una quota marginale di responsabilità, nemmeno gli assicurati sono totalmente
estranei all’andamento dei costi della salute.
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Sindacato  Prese di posizione
Organizzazione del sistema assicurativo e
premi di Cassa malati
La ricerca di buoni rischi anche attraverso
l’istituzione di casse collaterali, il costante
spostamento –peraltro sollecitato dalle stesse
autorità- dalle casse più care a quelle meno
costose, il meccanismo della compensazione
dei rischi iniettano dubbi crescenti sulla razionalità del sistema. Sorgono conseguentemente ricorrenti appelli per una cassa unica. Ponendo piuttosto l’accento sui premi che sulle
casse malati, si fa anche strada l’ipotesi di un
modello basato su premi unici per Cantone, in un quadro organizzativo aperto alla presenza di varie casse (si veda a questo merito
il postulato M. Robbiani 01.3722). Un simile
sistema metterebbe in concorrenza le casse
malati sul terreno della qualità del servizio e
non attraverso un perverso accaparramento di
buoni rischi.
Il costante aumento dei premi rende inoltre
urgente il riesame del sistema odierno, basato
su premi indipendenti dal reddito e attenuati
dalla concessione di sussidi. Questo modello
sta penalizzando soprattutto le famiglie a reddito medio che non possono beneficiare dei
sussidi. Appare giunto il momento di collegare al reddito perlomeno una parte dei premi.
Appare anche giustificato esentare dai premi
i bambini e i giovani, coprendo i relativi oneri con le risorse normali della Confederazione
(nella scia di quanto chiedeva già la mozione
M. Robbiani 00.3082 ).
Un’azione concertata
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salute, dove si intersecano cause di diversa
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3
origine, richiede modifiche di legge e azioni
coordinate, che coinvolgano gli attori più decisivi.
Le basi legali del sistema sono in fase di revisione in ambito federale. Benché tutti concordino sull’urgenza di riforme, il processo di
adeguamento della legge sull’assicurazione
malattia procede in modo rallentato poiché si
scontrano visioni contrastanti. A chi punta sulla pianificazione del sistema quale perno per il
contenimento dei costi si contrappone chi attribuisce un’importanza più decisiva alla concorrenza. Un passo decisivo è stato compiuto
nell’ambito ospedaliero con il nuovo sistema
di finanziamento delle cure. I suoi effetti saranno rilevabili solo nel medio/lungo termine ma
dovrebbero consentire di raggiungere risultati
favorevoli. Il settore delle cure ambulatoriali è
attualmente all’esame del parlamento, che sta
tendendo a incentivare le reti di cura integrate
pur tra resistenze crescenti. È pure all’esame
un progetto di legge sulla prevenzione della
salute.
Siccome la politica sanitaria rimane tuttavia
di prevalente competenza cantonale, è in questa sfera che, attraverso interventi pianificatori e un più attivo coinvolgimento di tutti
gli attori, devono potere essere messe in atto
misure ancora più efficaci di controllo dei costi. Questa esigenza è tanto più tangibile nel
nostro Cantone che esibisce premi superiori
alla media svizzera.
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Sindacato  Settore pubblico
Tanti motivi
per votare
«NO»!
11 novembre 2010 il Lavoro
Sindacato  Settore pubblico
11 novembre 2010 il Lavoro
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Revisione LORD e LStip
Meritocrazia
la soluzione sbagliata!
LORENZO JELMINI
L
Votazione cantonale
del 28 novembre 2010
sulla legge in materia
di pubblico impiego
(decisamente più difficile da misurare). Questo favorisce i più scaltri
e penalizza i più deboli aumentando la disparità di trattamento.
a meritocrazia, che il Consiglio di Stato vorrebbe
introdurre nel pubblico
impiego, sembra di primo acchito un sistema interessante. Come
non condividere l’idea di premiare
l’eccellenza di un individuo indipendentemente dalla sua provenienza e distinguerlo da chi non
s’impegna?
Ma il problema non è la meritocrazia in sé,
quanto piuttosto in quale modo e dove questo
sistema può essere introdotto. È possibile aumentare efficienza ed efficacia con la meritocrazia? Può funzionare questo sistema presso
il servizio pubblico? Come già più volte richiamato, a nostro parere la meritocrazia nell’amministrazione cantonale rischia di creare più
danni che benefici.
Mancanza di equità e oggettività
Un’ulteriore difficoltà è dovuta
alle ridotte possibilità di gestire
e valutare il personale in maniera
equa e oggettiva. Non è in discussione la figura del funzionario dirigente in sé quanto piuttosto fattori
esterni come la scarsità di tempo
per attuare il sistema con la dovuta perizia, la
forte connotazione politica che caratterizza
l’amministrazione cantonale e che imita le valutazioni, la mancanza della necessaria preparazione (a oggi non è stata ancora pianificata
l’adeguata formazione di chi dovrà applicarlo).
Le lacune nella gestione del sistema porterebbero a valutazioni parziali con il rischio di aumentare disuguaglianze e contrasti.
Assenza di fattori misurabili
Il sistema difficilmente potrà essere applicato
correttamente a causa dell’assenza nell’ambito del servizio pubblico di fattori oggettivamente misurabili o quantificabili e per la difficoltà di attribuire il risultato al dipendente in
maniera chiara.
La meritocrazia è già stata adottata e abbandonata in diversi ambiti lavorativi, sia privati sia pubblici, poiché anche dove è possibile
individuare fattori misurabili tende comunque a
considerare solo i risultati raggiunti (più facili da
individuare) senza valutare l’impegno profuso
Limiti finanziari
Ma il sistema è votato al fallimento anche per
i vincoli imposti dal Consiglio di Stato sui costi del personale. Per raggiungere gli obiettivi
fissati e garantire motivazione, il sistema deve
retribuire in modo sostanzioso le prestazioni,
senza porre limiti finanziari. Tutto questo in
totale contrasto con gli obiettivi in materia finanziaria fissati dal Consiglio di Stato che non
intende aumentare le spese del personale.
In queste condizioni se risultasse da parte di
molti il raggiungimento di buone prestazioni,
queste non sarebbero retribuite adeguatamen-
te causando l’inefficienza del sistema stesso.
Tutto ruota attorno al salario
A nostro parere la riforma pone eccessivamente l’accento sulla questione salariale,
elemento importante in un rapporto di lavoro
ma non l’unico. Ed è questo un ulteriore punto debole della riforma. L’idea è, infatti, quella
di considerare la retribuzione come molla per
aumentare la motivazione sul lavoro e di conseguenza migliorare efficienza ed efficacia del
servizio. Ma questa è un’impostazione che non
tiene in considerazione la reale gerarchia degli interessi dei dipendenti, rilevabile in tutti gli
ambiti lavorativi e a qualsiasi livello.
Occorre puntare su altre componenti del
rapporto di lavoro
Gli studi effettuati sul tema attestano che prima e più dello stipendio vi sono altri elementi
ai quali i dipendenti danno rilievo, ad esempio,
il sentirsi realizzato per il proprio lavoro, percepire l’importanza di quello che si fa, poter
diversificare l’attività ed essere creativi, la formazione e lo sviluppo delle proprie conoscenze, vivere in un ambiente dove si percepiscono
considerazione e rispetto dei colleghi e dei responsabili. Questo significa che per aumentare
la motivazione sul lavoro e migliorare la qualità
delle prestazioni occorre puntare soprattutto
su altri aspetti. Per questo occorre rimettere
in discussione le attuali modalità di lavoro ed
è questo il vero cambiamento culturale richiesto anche presso l’Amministrazione cantonale. Anche per questi motivi chiediamo a tutti
di VOTARE NO alla revisione LORD e LStip. 
6
Sindacato  Attualità
11 novembre 2010 il Lavoro
Sindacato OCST dei dipendenti e pensionati dello Stato
ASSEMBLEE
Approfondire il ruolo
della funzione pubblica
„„
Assemblea del sindacato cristiano-sociale dei funzionari di polizia
I
soci del Sindacato OCST dei dipendenti e pensionati dello Stato sono invitati
all’Assemblea ordinaria che si terrà:
giovedì 18 novembre 2010, ore 17.45
presso l’Hotel UNIONE
in via Guisan a Bellinzona
Ordine del giorno
 Relazione del Presidente avv. Enrico Pusterla - discussione;
 Comunicazione su Lord e Cassa pensione.
 Dibattito sui compiti dello Stato «È possibile una revisione della LORD senza un reale
dibattito sul ruolo della funzione pubblica?»
(vedi riquadro a lato).
Al termine dei lavori (ore 19.30) è stata organizzata una cena cui sono cordialmente invitati
i consorti o fidanzati.
Iscrizioni e quota di partecipazione
La quota di partecipazione per la cena, bibite
incluse, è di fr. 20.-.
Per motivi organizzativi, comunicare l’adesione entro venerdì 12 novembre, al Segretariato cantonale OCST o al Segretariato di
riferimento.
Dibattito sui compiti
dello Stato
La revisione della LORD e della Legge Stipendi in votazione propone un cambiamento
culturale nell’amministrazione cantonale che
avrà importanti ripercussioni sulle condizioni
lavorative dei dipendenti pubblici.
Questa riforma viene proposta senza un
reale dibattito sul ruolo della funzione pubblica e sui compiti dello Stato. Affronteremo
questo tema invitando alla nostra Assemblea
annuale tre candidati al Consiglio di Stato,
per meglio conoscerli e per riaffermare la
nostra volontà di dialogo anche con chi potrebbe sedere in Governo dopo l’aprile 2011.
Al dibattito parteciperanno: Mario Branda,
procuratore pubblico; Giovanni Jelmini,
avvocato; Sergio Morisoli, economista
Non lasciatevi sfuggire l’occasione di approfondire questo importante tema.
Casa Girotondo di Novazzano
Una nuova commissione del personale
DAVINA FITAS
I
dipendenti della Casa Girotondo di Novazzano, casa per anziani medicalizzata,
hanno nominato nel mese di ottobre la
nuova commissione del personale.
I membri della commissione rappresentano
le diverse professioni esercitate nella casa:
 Settore Cure: Lia Germanà, infermiera
(membro); Maria Grazia Dell’Era, infermiera (sostituto); Monia Sollberger Muscionico,
OSS/Assistenti (membro); Graziella Galli,
OSS/Assistenti (sostituto).
 Settore cucina: Rita Riva (membro); Simone Bernaschina (sostituto).
 Settore ec. domestica: Anastasia Juric
(membro); Nermine Iseni (sostituto).
 Altri settori: Loris Bernasconi (membro);
AnnaRita Barnabò (sostituto);
Durante il primo incontro della neocostituita
commissione interna sono stati definiti i ruoli:
 il presidente, Loris Bernasconi
 la vice: Monia Sollberger Muscionico
 la segretaria: Rosalia Germanà
L’OCST sarà vicino alla commissione del
personale garantendo tutto l’aiuto e la disponibilità nella risoluzione dei problemi che accompagnano questa importante attività.
Un ringraziamento ai colleghi uscenti e un
augurio alla neoeletta commissione di lavorare
serenamente ed in modo costruttivo.
I soci del sindacato cristiano-sociale dei
funzionari di polizia sono convocati alla 61°
Assemblea ordinaria che avrà luogo
Venerdì 26 novembre 2010, alle ore 15.15
presso l’Hotel Coronado di Mendrisio
Ordine del giorno
 Relazione finanziaria 2009 e rapporto
dei revisori;
 Relazione del Comitato e discussione;
 LORD, LStip e Cassa Pensioni: i cambiamenti nel concreto;
 Premiazione degli associati 25, 40 e 50
anni di fedeltà all’OCST;
Alle ore 18.15, ci sarà un aperitivo seguito
da una cena.
Iscrizioni e quota di partecipazione
L’adesione all’assemblea deve essere comunicata entro venerdì 19 novembre al
Segretariato Cantonale OCST, uff. 223, via
Balestra 19, 6900 Lugano o per posta elettronica all’indirizzo:
[email protected].
La quota di partecipazione a carico del socio è di fr. 25.- (compresa una bottiglia di
vino ogni quattro persone).
„„
Assemblea del personale di SCuDo
Lugano
Durante l’assemblea del 3 novembre di solidarietà con Armida Bianchetto, capo-équipe licenziata, l’OCST ha chiesto un incontro
tra il comitato di SCuDo e i dipendenti sulla
gestione interna del personale, nonché la
messa in atto di un programma di formazione in comunicazione e sugli aspetti relazionali e motivazionali.
Una prossima assemblea si terrà
Giovedì 11 novembre 2010, alle ore 19.00
presso il Ristorante Cappella Due Mani
a Massagno.
Sabato 13 novembre, in Piazza Dante, dalle
9.00 proseguirà la raccolta firme per la petizione a sostegno della dipendente licenziata.
„„
Assemblea del personale delle Arti
Grafiche
Il personale è invitato all’assemblea che si
terrà
Giovedi 25 novembre 2010, alle ore 18.30
presso la sala verde della sede OCST
in via Balestra 19 a Lugano
Per una verifica dell’applicazione del nuovo
contratto collettivo di lavoro per l’industria
grafica.
Ordine del giorno
 decreto di obbligatorietà generale
 trattative salariali per il 2011
 corsi di perfezionamento
Al termine dei lavori verrà offerta una cena.
Per motivi organizzativi, confermare la presenza telefonicamente al seguente numero
091 7513052 sig. Matasci.
11 novembre 2010 il Lavoro
Sindacato  Attualità
7
Casinò Lugano
I partner sindacali interpellano il Municipio della città
L'OCST e la SIC Ticino hanno inviato al
Municipio di Lugano, in data 9 novembre, una raccomandata, in cui si chiede
di fare chiarezza sulle politiche imprenditoriali e anti sindacali messe in atto
nella Società Casinò Lugano SA.
O
norevoli Municipali,
le iniziative anti sindacali messe in
atto dalla direzione della Società
Casinò Lugano SA ci inducono a interpellare
codesto lodevole Municipio, affinché prenda
visione dei problemi che da qualche tempo
vanno accentuandosi.
Com’è a voi noto, già nel corso del 2007 e
2008 le organizzazioni sindacali hanno dovuto
confrontarsi con i quadri aziendali che si erano resi responsabili di deplorevoli azioni anti
sindacali, sconfinate nel maltrattamento del
personale iscritto ai sindacati, dei delegati sindacali che subirono del vero mobbing e ogni
sorta di discriminazioni professionali.
I rappresentanti sindacali dovettero profondere il massimo impegno, per contrastare
gli attacchi intolleranti e le false informazioni
fuorvianti orchestrate in chiave anti sindacale
dai quadri dirigenti, promossi e sostenuti strenuamente dalla direzione, per distogliere l’attenzione dai gravi problemi che puntualmente
erano notificati alla direzione.
L’inqualificabile comportamento dei dirigenti
fu messo in atto perché i rappresentati sindacali non solo non si lasciarono condizionare
nello svolgimento dei loro doveri, ma al contrario, nell’interesse aziendale, denunciavano
con determinazione le gravi irregolarità e le discriminazioni che avvenivano all’interno della
casa da gioco.
In tale ambito, tante (documentabili) furono le
prese di posizione ufficiali inoltrate dalle parti
sindacali, senza che la direzione e lo stesso
Cda vi dessero seguito.
Inserzione
Ditta CRUNA SA
Via Milano 1
6830 Chiasso
CERCA PER SUBITO
BRAVE CUCITRICI
con esperienza
su macchine industriali
(Lineari e Tagliacuci)
tra i 20 e i 42 anni.
Per le interessate frontaliere,
verrà data la precedenza alle
provenienti dal vicino comasco.
Per appuntamento e colloquio
telefonare allo 091 683 54 79.
Si tratta di fatti gravi
sfociati nel licenziamento
di alcuni dirigenti i quali,
pur essendo stati allontanati dall’azienda continuarono a influenzarne
la conduzione fino a farla
scadere nei fatti criminosi
tuttora oggetto di procedure giudiziarie, davanti
alla procura Pubblica.
Le manchevolezze decisionali e perfino il malaffare, si consumarono
mentre la direzione (in
particolare le persone di
riferimento dell’azionista
minoritario) e tutto il Cda sostenevano a spada tratta quadri dirigenti incapaci e scorretti,
accusando impropriamente i sindacati d’invadenza nella conduzione aziendale.
Superato il periodo buio che danneggiò pesantemente l’immagine e gli interessi del Casinò, i responsabili sindacali riannodarono il dialogo e la collaborazione con i vertici direzionali
che, comunque, avevano grosse responsabilità su quanto accaduto, per dare un decisivo
contributo nella fase d’urgente ristrutturazione
aziendale che s’imponeva a seguito dei grossolani errori manageriali.
Dopo un periodo di proficuo partenariato
sociale, nell’ambito del quale i sindacati sono
stati spesso chiamati ad assumere solo responsabilità, per risolvere delicati problemi
aziendali, spiace doversi ritrovare ai piedi della
scala per le imprudenti strategie anti sindacali
messe in atto dalla direzione.
Da qualche tempo, ogni qualvolta sono affrontati problemi di carattere sindacale e contrattuale fanno seguito reazioni scomposte
perché i responsabili, guidati dalle persone di
riferimento dell’azionista di minoranza, si sentono «usurpati» e messi in discussione poiché
non conoscono le più elementari norme del diritto del lavoro.
Ciò ha fatto si che una serie di problemi e
disfunzioni tecniche - organizzative, che hanno ricadute negative sul personale, più volte
segnalati dai rappresentanti sindacali rimane
in sospeso senza che la direzione dimostri la
dovuta attenzione e disponibilità a risolverli.
I problemi da qualche tempo in discussione
sono: mancato rispetto della personalità dei
delegati e delegate sindacali, disfunzioni tecniche e impiantistiche, problemi tecnici dei nuovi
sistemi elettronici e di cassa nel settore slot,
eccesso di fumo passivo al quale è esposto da
oltre un anno il personale, malsana climatizzazione di alcuni ambienti di lavoro, sperequazioni contrattuali e salariali, pianificazione del
lavoro non conforme ai disposti di legge, mancanze nelle procedure e nei servizi di supporto
professionale al personale, mancata valorizzazione della professionalità e l’anzianità di ser-
vizio, discriminazioni sindacali, licenziamenti
ingiustificati intimati a personale locale per ragioni di età, politiche d’assunzione (clientelari
e d’amicizia) che discriminano la manodopera
locale.
Altri aspetti che destano non poche preoccupazioni sono il crollo del fatturato, rispettivamente dell’introito delle mance, registratosi
negli ultimi due anni a seguito del disinteresse
imprenditoriale dimostrato verso il settore tavoli, che ha determinato la conseguente perdita di clienti importanti passati alla concorrenza
del Casinò di Lugano.
I problemi su esposti, che languono da tempo, sono all’origine del malessere diffuso in
un’ampia fascia del personale e delle frizioni
con i partner sindacali.
Si ha la percezione che per eludere le responsabilità che concernono la direzione si sia
inventato un falso problema d’ingerenza sindacale nella gestione dell’azienda, col fine di
scaricare responsabilità, dare addosso alle organizzazioni sindacali distogliendo l’attenzione
dai reali problemi aziendali.
I preoccupanti sviluppi della situazione e le
mancanze decisionali che possono avere serie
ripercussioni sui posti di lavoro, ci inducono a
interpellare codesto Lodevole Municipio, per
fare chiarezza sulle politiche imprenditoriali e
anti sindacali messe in atto nella Società Casinò Lugano SA, in prevalenza a finanziamento e
con finalità d’interesse pubblico.
Chiediamo pertanto che codesto Lodevole
Municipio si faccia promotore di:
A) fare esperire una perizia generale sulla
struttura e l’assetto aziendale, sui profili manageriali, la gestione e gli indirizzi futuri della
Società;
B) imporre il rispetto del concorso pubblico
per l’assunzione del personale ai vari livelli,
così come previsto per le aziende le cui finalità
sono d’interesse pubblico. 
OCST, Nando Ceruso
SIC–Ticino, Walter d’Heureuse
8
Sindacato  Transfair
11 novembre 2010 il Lavoro
Posta/Logistica e Comunicazione
OCST e transfair, per una collaborazione più forte in Ticino
V
enerdì 22 ottobre si è tenuto l’incontro per presentare ufficialmente
la nuova collaborazione in Ticino tra
transfair e OCST per i settori Posta/Logistica e
Comunicazione. La Direttrice di transfair, Tanja Brülisauer, ha aperto la serata ringraziando
tutti i presenti per la partecipazione.
La parola è quindi passata al Segretario cantonale dell’OCST Meinrado Robbiani, che ha
riassunto le tappe che hanno portato al raggiungimento di un nuovo accordo di collaborazione tra transfair e OCST, ed i vantaggi che
questa comporta: «grazie a questa nuova convenzione, gli associati di Posta e Swisscom
potranno beneficiare di un servizio rafforzato».
La parola è poi passata alla nuova responsabile del settore per il Ticino, Nadia Ghisolfi,
che si è brevemente presentata esponendo
le motivazioni che l’hanno portata a scegliere
questa nuova sfida professionale.
La signora Ghisolfi ha un’esperienza di oltre
sette anni nel settore della politica regionale, è
attiva in diverse associazioni ed è Deputata al
Gran Consiglio.
Inserzioni
Offerta per
i collaboratori Swisscom:
vantaggio per i soci
OCST-transfair
Da sinistra: Nadia Ghisolfi, Chiara Simoneschi-Cortesi, Meinrado Robbiani e Tanja Brülisauer
A partire dal 1° ottobre 2010, la signora Ghisolfi è impiegata a tempo pieno presso il Segretariato cantonale dell’OCST, con un mandato del 50 per cento specifico per i settori
Posta/Logistica e Comunicazione. La Presidente di transfair, Chiara Simoneschi-Cortesi,
ha invece informato in merito agli ultimi cambiamenti concernenti i settori e le recenti di-
OCST e transfair mettono a disposizione dei
loro soci delle entrate per la piscina coperta
di Bellinzona. Gli interessati sono pregati di
prendere contatto, con almeno un giorno di
anticipo, con la signora Gianna Di Lizia.
scussioni sulla Posta avute a livello parlamentare. La serata si è conclusa con un rinfresco
offerto a tutti i partecipanti. 
Sindacato  Edilizia
11 novembre 2010 il Lavoro
9
Aumenti salariali per il 2011
I lavoratori chiedono 150 franchi d’aumento
N
egli scorsi giorni in numerosi cantieri centinaia di lavoratori dell’edilizia
sono stati informati riguardo le richieste salariali avanzate dai sindacati OCST e
Unia, sulla proposta padronale e sullo stato attuale delle trattative che sono tutt’ora in corso.
1) La crisi economica non ha toccato il settore edile, che ha chiuso il 2009 con cifre da primato e il 2010 si sta chiudendo, nuovamente,
su altissimi livelli di produzione.
 Le domande di costruzione in Ticino nel
2010 conoscono una progressione impressionante (+15.3% sul 2009, + 23% su 2008), sinonimo di un settore che gode d’ottima salute;
 le riserve di lavoro si consolidano su livelli
molto buoni;
 il tasso d’occupazione nel settore rimane
stabile;
 da tempo si nota un considerevole aumento del lavoro straordinario (anche il sabato).
L’evoluzione degli ultimi anni, segnata da un
aumento dlel’attività nella costruzione, prosegue nel 2010.
2) Diversi fattori rendono improbabile una crisi del settore nel breve termine:
 l’ente publico continua ad investire nel settore;
 i tassi ipotecari restano su livelli bassi e
favorisco la costruzione e l’investimento nel
mattone come bene rifugio;
 la domanda di nuovi alloggi è ancora elevata negli agglomerati urbani;
 la disponibilità delle banche a concedere
linee di credito è buona.
3) I fatti dimostrano che il personale del settore della costruzione merita un aumento di
salario concreto, in ragione dello sforzo quotidiano fornito, di una produttività sempre maggiore (+19% periodo 2001-2008), di una deregolamentazione delle condizioni di lavoro sui
cantieri e di una pressione sempre maggiore
sotto forma di flessibilità estrema.
4) Il rincaro è debole. Tuttavia, i premi della
cassa malati, assenti dall’indice svizzero dei
prezzi al consumo, aumenteranno in modo
importante. Questi premi graveranno in modo
eccezionale sui lavoratori e devono essere
compensati.
Il tema dei nuovi costi delle prestazioni sociali, così come quello della situazione economica
e del mercato del lavoro nel settore deve essere preso in considerazione durante le trattative
salariali. Quest’aspetto è chiaramente regolamentato nel Contratto nazionale mantello.
5) Un aumento dei salari di 150 franchi per
tutti nella costruzione rafforzerà il potere d’acquisto di centinaia di migliaia di lavoratori. Favoriranno in questo modo la congiuntura e gli
investimenti.
6) La proposta padronale d’indirizzarsi verso
una sola zona salariale in Svizzera è salutata
positivamente. Alla luce dei fatti, però, l’offerta sottoposta ai lavoratori è di mantenere
tre «gabbie» salariali e di introdurre una zona
«speciale» per il Canton Ticino, con salari base
più bassi, cercando una convergenza «nel
tempo».
Una vergogna e un vero schiaffo in faccia alla
dignità dei lavoratori! 
Edilizia
Personale domestico
Rafforzare il ruolo della Commissione
paritetica a vantaggio di tutto il settore
Benvenuto
il salario minimo
L’
OCST, in tutti i settori professionali ove è presente, individua nelle
Commissioni Paritetiche il luogo
principale per dirimere ogni vertenza contrattuale: un organo di controllo e verifica dell’applicazione dei contratti collettivi di lavoro che
sollecita e vincola le parti contraenti (padronali
e sindacali) a sedersi attorno ad un unico tavolo per discutere e trovare soluzioni tra organizzazioni responsabili, in un’ottica di difesa e
sviluppo dei settori professionali, delle aziende
e dei lavoratori.
Non fa eccezione la Commissione Paritetica
Cantonale dell’edilizia e del genio civile. Nelle ultime settimane, per una serie di denunce
lanciate mediaticamente dalla componente
sindacale Unia (in parte corrette, in parte da
circostanziare con maggiore precisione) e per
comportamenti disinvolti da parte di alcune
imprese di costruzione ticinesi, assistiamo
purtroppo a uno svilimento incessante del ruolo stesso della Commissione. E questo proprio
in un settore così esposto a pressioni che sfociano in abusi a detrimento sia delle aziende
sia dei lavoratori.
L’OCST, anch’essa membro attivo della
Commissione Paritetica dell’edilizia e del genio civile, per responsabilità verso i suoi associati, non intende rimanere silente dinanzi a
questa relativizzazione di ruoli e competenze,
che mina seriamente un lavoro comune incentrato sulla collegialità e sul rispetto del mandato ricevuto dagli aderenti alle rispettive organizzazioni.
L’OCST chiede a tutti gli attori coinvolti
un’autocritica serena e completa. Solo ripristinando un rapporto di reciproca condivisione
degli obiettivi sarà possibile ritornare a operare sul terreno con nuovo slancio e maggiore
efficacia a vantaggio di tutto il settore edile
cantonale.
L’OCST chiede inoltre al sindacato Unia di
ritornare sulla decisione di autosospensione in
rispetto del ruolo della Commissione paritetica
cantonale che, ricordiamo, è un organo di controllo previsto dalla Contratto nazionale mantello dell’edilizia, sottoscritto anche da Unia.
Segretariato cantonale
I
l
Consiglio
federale
ha
deciso di fissare, all’interno del
Contratto normale
di lavoro, un salario
minimo per il personale domestico delle case private. Si tratta di
una misura valida per i contratti con un grado
di occupazione minimo di 5 ore alla settimana.
Sono invece escluse le case di cura, le pensioni e gli ospedali.
I salari minimi previsti sono i seguenti:
 Fr. 18.20 per il personale non qualificato e
senza esperienza professionale;
 Fr. 20 per il personale non qualificato con
più di quattro anni di esperienza o una formazione di due anni;
 Fr. 22 per il personale qualificato con una
formazione di tre anni.
Questa decisione è stata presa nell’ambito
delle misure di accompagnamento alla libera
circolazione, dopo che la Commissione tripartita ha riscontrato, in questo ambito numerosi
abusi. Troppo spesso in questo settore vengono offerti salari molto inferiori a quelli usuali.
10
Info  Balcani
Pagina a cura di Slavko Bojanic
11 novembre 2010 il Lavoro
Comunità Africana del Ticino
Invito al decimo anniversario del progetto
di sensibilizzazione degli stranieri e degli svizzeri
N
ato nel 2000, con lo scopo di promuovere la comprensione e l’integrazione degli africani e di altri cittadini provenienti dagli Stati terzi, ha saputo
sensibilizzare e favorire lo scambio culturale
fra i popoli. In 10 anni ha promosso l’immagine dell’Africa e degli altri continenti emergenti,
grazie alla buona volontà dei nostri interlocutori
che hanno creduto alla nostra azione. Parliamo
dell’Autorità federale, cantonale, comunale e
delle organizzazioni che hanno collaborato con
noi considerandoci partner
affidabili per promuovere
l’integrazione.
Programma
18.00 Introduzione
18.10 Racconto di Koffi
Michel sul «sapere orale»
in Africa e sulla sua esperienza acquisita durante il
proprio percorso interculturale.
18.40 Giorgio Giudici, Sindaco Città di Lugano
18.50 Dario Ghisletta,
Presidente del Gran Consiglio
19.00 Mumina Contessi Ibrahim, Presidente
della Comunità Africana in Ticino
19.10 Francis Mathey, Presidente della Commissione federale per le questioni migratorie
19.15 Georg Kreis, Presidente della Commissione federale contro il razzismo
19.30 Luigi Pedrazzini, Consigliere di Stato,
Presidente del Consiglio di Stato, Direttore del
Dipartimento delle istituzioni
19.40 Alard du Bois-Reymond, Direttore
dell’Ufficio federale della
migrazione.
20.00 Rinfresco
Moderatore
Sandro Cattacin, Prof. di
politica sociale dell’Università di Ginevra
Sabato 20 novembre
Ore 18.00 – 20.30
Lugano, Palazzo dei Congressi (Sala B)
Piazza Indipendenza 4.
In memoriam
Srpsko Kulturno Umetnicko
Drustvo
«Branko Radicevic»
Lugano
Zbogom «Tore»!
F
K «Drina» –Faido obiljezio je ove godine 30-tu godisnjicu od osnivanja i
uspesnog takmicenja u kantonalnoj
fudbalskoj ligi. Nazalost, njihov prvi golman,
Dragomir Stjepanovic «Tore» nije stigao da
obiljezi svoj 55-ti rodjendan. Smrt je bila br’za.
Rodjen u Padjinama (BiH) 18. decembra 1955.
godine, «Tore» je stigao u Svajcarsku 70-tih
godina prosloga veka. Zaustavio se u Faidu
i poceo raditi. Sanjao je, kao i drugi, da ce
nakon nekoliko radnih sezona brzo nazad, u
Bosnu, a sezone su se nizale, radna dozvola
vec odavno postala stalna... Neki mladalacki
snovi vec su bili realizovani. Suprugu je upoznao u Vognju kod Rume. Tesko se Bosanac
naviknuo na ravnicu, ali, ljubav je bila jaca. Zenidba, kuca, deca... To bi, ukratko, bio zivotni put. Fudbalski je bio cista i nezaustavljiva
ljubav. Bio je medju osnivacima ekipe koja je
pocela osvajati turnire u Ticinu. Igrali su dobro,
predobro. Krajem sedamdesetih godina u malom gradicu Faidu, stesnjenom izmedju brda,
osnovan je Klub jugoslovenskih gradjana «Ivo
Lola Ribar», jedan od najaktivnih i najuspesnijih
klubova u Kantonu. «Tore» je, naravno i tu bio
medju osnivacima, a nekoliko godina kasnije vrsio je duznost predsednikia Kluba. Ekipa
koja je osvajala turnire prerasla je u FK «Drina».
Drago «Tore» bio je prvi golman. Usledilo je ta-
Dobbiamo unire le forze per fare crescere
l’integrazione, per cercare nella diversità una
fonte di arricchimento, di crescita sotto tutti
i punti di vista. Con questo nostro progetto,
vogliamo esprimere il nostro gran desiderio di
mantenere continuamente il senso e lo spirito
del dialogo, per una diversità ben integrata e
ben accetta nella nostra società multiculturale
e multietnica. 
kmicenje u Petoj,
potom u Cetvrtoj
fudbalskoj kantonalnoj ligi, a mladjima je prepustio da se izbore
za plasman i Trecu ligu. Nameravao je, pre
nekoliko godina, da se definitvno vrati u Srbiju.
Snova za realizaciju ostalo je vrlo malo. Stigli su
i unuci. Njima se radovao kao sto su se oni radovali igrajuci se njegovim brkovima. Iznenada,
stigla je i bolest. Podmukla, kasno otkrivena i
neumoljiva. «Tore» se nikada nije zalio, tudji bol
je vise osecao nego svoj. Tromb je krenuo i srce
je stalo. Spasa nije bilo. Vest o njegovoj smrti se
poput pozara prosirila medju nasim ljudima. Ko
ga nije znao? Znali su ga svi. Otuda i neverica.
Sve se desilo tako brzo.
Oprostaj je bio prilika da se njegovi bivsi
saigraci i prijatelji prisete brojnih dogodovstina, njegovih odbrana na golu «Drine», njegove ljudskosti i nesebicnosti. Suze su krenule
na oprostaju, a posebno u trenutku kada je
njegov naslednik na golu «Drine» preko mrtvackog kovcega stavio golmanski dres koji je
od njega dobio. Sahrana je obavljena u sredu, 20. oktobra na mesnom groblju u Vognju.
Zbogom «Tore».
FK «Drina» Faido
Organizuje ZABAVU povodom
15 godina postojanja
subota, 13.novembar 2010.
pocetak u 18:00 casova
Sala Capannone, Via Ceresio 25,
6963 Pregassona - Lugano
ucestvuju:
SKUD «BRANKO RADICEVIC - Lugano
FMD «IZVOR» - San Galen
specijalni gost veceri:
LEPA DJORDJERVIC - Folk pevacica
uz domace specijalitete zabavljace vas:
Orkestar Radeta Sojica
Ulaz - 20.00 SFr.
Za decu do 12 godina ulaz besplatan.
Sindacato  Attualità
11 novembre 2010 il Lavoro
11
Interrogazione parlamentare
Deducibilità fiscale dei premi per l’indennità
per la perdita di guadagno in caso di malattia
GIANNI GUIDICELLI
L’
articolo 32 della Legge tributaria
del 21 giugno 1994 indica chiaramente quali sono le deduzioni dal
reddito ammesse.
In particolare la lettera f) del capoverso 1 del
citato articolo prevede che sono deducibili dal
reddito:
«i premi e i contributi versati per le indennità
per la perdita di guadagno, per l’assicurazione
contro la disoccupazione e per l’assicurazione
obbligatoria contro gli infortuni».
La stessa disposizione è prevista dall’articolo
33 cpv. 1 lettera f) della Legge federale sull’imposta federale diretta (LIFD) e dall’articolo 9
cpv. 2 lettera f) della Legge federale sull’armonizzazione delle imposte dirette dei Cantoni e
dei Comuni (LAID).
Nonostante queste chiare disposizioni legali,
l’amministrazione cantonale delle contribuzioni
non riconosce la deduzione dei premi per l’assicurazione per la perdita di guadagno in caso di
malattia unitamente agli altri contributi di legge,
ma nell’ambito delle deduzioni degli oneri assicurativi e degli interessi di capitale a risparmio
che, come sappiamo, sono plafonate.
Nelle istruzioni per la compilazione della dichiarazione d’imposta 2009 (non diversa da
quella degli anni precedenti) viene infatti indicato alla pagina 23 punto 11:
«È da esporre, se non già dedotto precedentemente (alla cifra 1 o 2), il totale dei contributi versati all’assicurazione per la vecchiaia e
per i superstiti (AVS), per l’invalidità (AI), per la
perdita di guadagno (IPG) e contro la disoccupazione (AD). I contributi all’assicurazione per
la perdita di guadagno dovuta a malattia sono
deducibili alla cifra 13 della dichiarazione d’imposta (Oneri assicurativi ed interessi di capitali
a risparmio, ndr)».
Così facendo si disattende quelle che sono
le chiare disposizioni di legge e, in alcuni casi,
potrebbe non essere riconosciuto, nella sua
totalità o solo in forma parziale, l’onere che il
contribuente ha per l’assicurazione per la perdita di salario.
Chiedo pertanto al Consiglio di Stato:
1. Per quale motivo l’onere per l’assicurazione per la perdita di guadagno non viene considerato alla stregua dell’assicurazione contro la
disoccupazione e dell’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni?
2. Intende correggere questo modo di procedere con la dichiarazione d’imposta relativa
al 2010?
Inserzione
Cassa malati
Fino al 30 novembre si può cambiare:
CAST vi aiuta a scegliere
NINO MONZA
I
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 Consulenza nella scelta
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delle compagnie di assicurazione
l termine di disdetta per l’assicurazione obbligatoria di base scade il 30 novembre. Ci sono quindi ancora alcuni giorni per valutare la possibilità di cambiare cassa malati.
Nella scelta della cassa malati è sempre più opportuno considerarne
la solidità (buono stato delle riserve, premi stabili negli anni) e l’affidabilità, vale a dire la qualità dei servizi proposti che si misura con il
grado di soddisfazione dei propri assicurati riguardo a competenza
e disponibilità dei collaboratori, capacità di comprensione e velocità
nei rimborsi. Maggiori informazioni riguardanti non solo le possibilità
di risparmio ma anche come poter trovare adeguate risposte a particolari esigenze personali o familiari possono essere richieste a CAST
Consulenza assicurativa Ticino SA.
CAST SA offre la propria consulenza per rispondere alle varie necessità assicurative ed è in grado di fornire offerte che prevedano anche
prestazioni maggiori di quelle garantite dall’Assicurazione di base.
12
Inserto  La via del San Gottardo (prima parte)
11 novembre 2010 il Lavoro
11 novembre 2010 il Lavoro
Evoluzione delle tecniche e delle condizioni di lavoro dei cantieri in galleria
L
quelle del sud. Superando un solo passo è possibile transitare dal Ticino alla Svizzera centrale (dal
nostro punto di vista): è una via che unisce l'Europa del nord e del sud. I primi interventi dell’uomo
per migliorare la viabilità del passo risalgono già al
1230 circa con la costruzione del famoso «ponte
del diavolo» sulla gola della Schöllenen.
I problemi più ardui che i primi costruttori di gallerie dovettero affrontare non furono solo quelli
generati da condizioni geologiche straordinarie,
Evoluzione dello scavo della galleria con l’esplosivo
La tecnica al servizio dell’uomo
come la presenza di sacche di sabbia e acqua e di
sorgenti sotterranee, ma dalla quotidiana sfrontatezza dell’opera che si voleva realizzare: la grande
pressione della montagna genera un calore difficile
da sopportare; le esplosioni e l’uso dei macchinari,
polveri e fumi; gli assestamenti, caduta di materiale.
Anche l'ambiente esterno non era dei più favorevoli: molte persone sono morte, nel corso della realizzazione di quest’opera, per il freddo e le valanghe
di neve che li hanno colpiti all'esterno dei tunnel.
I
l procedimento di costruzione dei tunnel
con l’uso dell’esplosivo è, nella sostanza, di poco cambiato nel corso degli ultimi 150 anni: si identificano dei punti sul fronte
roccioso, si eseguono dei fori con la perforatrice, si inserisce l’esplosivo che viene collegato
ad un detonatore, avviene il brillamento, si portano via i detriti, si mette in sicurezza la volta e
si ricomincia da capo.
In realtà però è cambiato moltissimo, perché
ogni singolo passaggio è stato messo a punto. La maggiore perizia nella progettazione,
raggiunta grazie all’esperienza e a strumenti
sempre più sofisticati; macchinari sempre più
potenti e confortevoli, materiali e tecniche ottimali, una migliore ventilazione, hanno permesso notevoli progressi.
Sono innanzitutto migliorate le condizioni di
lavoro dei minatori; l’ambiente di lavoro è più
vivibile e, pur rimanendo molto duro, non è più
così malsano. Si pensi, per esempio, all’introduzione di condotte di drenaggio che limitano
l’afflusso di acqua in galleria, o l’uso di sistemi
di ventilazione sempre più potenti.
La fatica è stata ridotta, essendo stati messi
a disposizione molti macchinari che sostituiscono in parte l’uomo nello sforzo fisico.
Sono state inoltre migliorate le condizioni di
sicurezza e drasticamente ridotti gli incidenti
mortali e gli infortuni.
I progressi hanno reso più veloce il lavoro: se
si pensa che ci vollero 10 anni a Louis Favre
Vita in galleria
Calore, polvere, umidità ed un rumore assordante
L
e condizioni dei minatori sono sempre
state durissime. Nel corso della costruzione del primo tunnel ferroviario nel San
Gottardo (1872-1882) l’alta temperatura che si
raggiunse all’interno della galleria (fino a 35 gradi), innalzata ulteriormente dall’uso dei macchinari e delle lampade a petrolio per l’illuminazione,
la ventilazione insufficiente, l’afflusso d’acqua
che fece lavorare i minatori per due anni con i piedi in un vero e proprio torrente, rendeva lo sforzo
talmente insopportabile che sui 20’000 uomini
che, si stima, parteciparono alla realizzazione
dell’opera, soltanto 80 resistettero per tutti i 10
anni, portandosi dietro enormi problemi di salute.
Gli operai soffrivano costantemente di congestioni, vertigini, pesantezza e nausea.
Le condizioni di lavoro erano così dure che la
maggior parte degli operai riusciva a lavorare solo
per tre o quattro mesi consecutivi. La giornata di
lavoro fu ad un certo punto ridotta a cinque ore e
questo dato colpisce, tanto più che nella costruzione del tunnel stradale, quasi cento anni dopo,
per buona parte dello scavo, gli operai lavoravano
in due turni per undici ore al giorno.
Alla grande fatica si aggiunse, favorita da caldo,
umidità e scarse condizioni di igiene, la diffusione
di un’epidemia di «anemia del minatore». Non si
conosce il numero esatto di vittime provocato da
questa malattia, ma c’è chi stima addirittura che
abbia condotto alla morte, durante la costruzione
e negli anni seguenti, fino a 10’000 uomini.
Grazie agli studi compiuti dal Prof. Perroncito,
Da un articolo di Giancarlo Nicoli apparso sul giornale «il Lavoro» del 13 ottobre 1972
«Già all’imbocco della galleria si nota un fumo, la
cui densità aumenta pericolosamente fino ad una
profondità di 1’100 metri durante i quali non c’è la
benché minima immissione d’aria sana. Non esiste
una ventilazione di immissione ed espirazione, ciò
che crea un fumo intenso e quasi stagnante, provocato dai vari lavori in corso e soprattutto dai motori
diesel delle locomotive e delle scavatrici.
Una ventilazione di una certa efficienza c’è solo
nell’avanzamento. Gli operai che sono impiegati nella
manutenzione dei binari e nel rivestimento della
galleria sono costretti a lavorare in condizioni che
non osiamo definire malsane, ma micidiali.
Nel cunicolo adiacente alla galleria principale il fumo è
quasi nullo, ma la temperatura si aggira sui 30 gradi,
perciò si ha una continua impressione di soffocamento
ed il minimo lavoro comporta una eccessiva emissione
di sudore.
Abbiamo assistito all’azione dei Jumbo durante la
perforazione della roccia: un rumore infernale; ed
allora ci si chiede perché non mettere a disposizione
dei minatori delle cuffie di protezione? I più semplicisti hanno la risposta pronta: al rumore ci si abitua. Sì,
forse ci si abitua, avendo come conseguenza delle
lesioni all’apparato uditivo ed una sordità sempre
crescente. A visita terminata, il nostro entusiasmo
per la grandiosa opera in fase di esecuzione era
oppresso da interrogativi che da parecchio tempo ci
assillano.
Come può un uomo lavorare in un ambiente dove il
suo fisico, seppur forte, viene logorato dal continuo
respiro di fumo e d’aria, dove la carenza di ossigeno
gli creano dei disturbi vari fino a renderlo inabile al
lavoro?
Perché si permettono 11 ore di lavoro al giorno in
un ambiente così malsano, quando in altri cantieri
edili, dove non ci sono né problemi di fumo né di aria
viziata, si applica un orario notevolmente inferiore?
Un terzo fatto che riscuote una lamentela generale,
in particolare durante il lungo periodo invernale, è
il seguente: gli operai, uscendo dalla galleria, sono
sottoposti ad un enorme sbalzo di temperatura per
recarsi al refettorio, e più ancora, dopo aver cenato
per salire ai dormitori, dovendo percorrere circa 400
metri.
Il cantiere Cons. Gottardo sud è installato allo sbocco
della valle Bedretto, dove d’inverno imperversano un
vento gelido ed una continua bufera di neve.
Il Consorzio, per il tragitto refettorio-dormitorio, mette
a disposizione un furgone con orari limitati, mezzo
che si è dimostrato del tutto insufficiente, perciò
ancora una volta questa carenza è a scapito della
salute dei lavoratori».
13
Pagine a cura di Benedetta Rigotti.
Si ringraziano di cuore per la testimonianza e il prezioso materiale Giovanni Mammarella, Cosmo Negri, Giancarlo Nicoli, Raffaella e Sergio Perregrini.
Una titanica sfida alla montagna
e Alpi sono sempre state un ostacolo imponente da superare, specialmente nel
corso dell'inverno, e hanno sfidato il coraggio di coloro che, per necessità si sono dovuti
avventurare verso i passi.
Il passo del San Gottardo in particolare ha sempre rivestito un'importanza strategica, perchè i suoi
2091 metri permettono di valicare il massiccio del
San Gottardo, spartiacque di Reno, Rodano, Ticino
e Reuss, che divide le pianure a nord delle Alpi da
Inserto  La via del San Gottardo (prima parte)
fu possibile identificare l’origine della malattia: un
parassita dell’intestino che si nutre del sangue
dell’organismo ospite. Questa scoperta consentì
di evitare episodi simili in seguito, grazie all’introduzione dei controlli medici e l’imposizione di misure di igiene. Per questo si dice che l’epidemia
di «anemia del minatore» portò alla vera e propria
nascita della medicina del lavoro.
Nel corso della costruzione della galleria stradale, 100 anni dopo, le condizioni erano notevolmente migliorate. Restavano tuttavia molto
dure, come testimonia Giancarlo Nicoli, reduce
da una visita nel tunnel per verificare le condizioni di lavoro, in un articolo pubblicato sul nostro
giornale «il Lavoro» del 13 ottobre 1972, riportato nel riquadro qui sotto.
1710
1850
1865
1857-1870 - Un villaggio per i minatori
Il primo impresario ad occuparsi della salute dei lavoratori fu Germain Sommeiller
che, in occasione della costruzione del
tunnel sotto il Colle del Fréjus (18571870) costruì un centro ad ogni entrata
della galleria che poteva ospitare 2000
persone con ospedale, mensa, centro
ricreativo, bagni e scuole per i bambini.
Questa galleria è la prima scavata sotto
le Alpi ed è lunga 13,6 Km.
1880
1895
per completare il suo tunnel di 15 km e che se
ne impiegarono solo 8 nel 1970 per completare lo scavo dei 16,3 km del tunnel stradale.
Fin dai primi scavi ci si è fatti aiutare dalle
macchine ad aria compressa per la realizzazione dei fori, ma, evidentemente, l’efficienza e la
manovrabilità di questi mezzi è migliorata notevolmente, tanto che, se fino agli anni ‘60, nel
corso della realizzazione del tunnel nel Monte
Bianco, gli operai dovevano manovrare da terra, spesso nel fango, negli anni ‘70, per la galleria autostradale del San Gottardo, gli operai
manovravano da una piattaforma, evitando di
subire le vibrazioni e le fuoriuscite d’acqua.
Per lo scavo e la costruzione della galleria
stradale negli anni ‘70 venne utilizzato un sistema a carro ponte di notevole interesse: una
piattaforma su cui erano montati dei binari veniva spinta verso il fronte roccioso. Sui binari
veniva poi fatto scorrere un carroponte che
aveva una duplice funzione: da una parte consentiva di proteggere i minatori che lavoravano
a terra dalla caduta di materiale e dall’altra fungeva da piattaforma per coloro che dovevano
mettere in sicurezza la volta della galleria.
Ora le cose sono un po’ cambiate e l’uso del
carroponte non è più necessario.
Due perforatrici a confronto: quella del tunnel ferroviario (sopra) e quella del tunnel autostradale (sotto).
Il carroponte utilizzato nel tunnel autostradale.
1910
1925
1872-1882 - Louis Favre e il primo
tunnel ferroviario
Il secondo tunnel nel San Gottardo fu
la leggendaria opera di Louis Favre ed
i suoi operai che concluse i lavori per il
primo traforo ferroviario nel 1882, con
la perdita di 190 uomini nei vari incidenti L’abbraccio dei minatori
che si susseguirono. Morirono in realtà al- alla caduta
cune migliaia di persone, tra cui lo stesso del diaframma
Favre, consumati dalle terribili condizioni di lavoro.
1707-1708 -La prima galleria stradale: il «Buco d’Uri»
Il massiccio del San Gottardo fu per la prima volta traforato con la realizzazione del primo tunnel stradale della Svizzera; si trattava di
un passaggio lungo 64 metri, largo 2,4 e alto 2,7 costruito in 10 mesi nell’inverno tra il 1707 e il 1708. La direzione dei lavori venne
affidata al locarnese Pietro Morettini. L’opera fu realizzata in sostituzione di una passerella in legno (che terrorizzava i viandanti) che
era stata spazzata via da una piena della Reuss nella primavera del 1707. Non esistendo strade alternative, il tunnel si rese necessario
per rendere nuovamente percorribile il passo.
1940
1955
1970
1985
1970-1980 - Il tunnel stradale del San Gottardo
Tra il 1970 ed il 1980 venne invece costruito il tunnel
stradale. Erano passati quasi cento anni e le condizioni
di lavoro cambiate notevolmente. Il numero di incidenti,
anche se elevato, si ridusse notevolmente ed alla fine
della costruzione si contarono 19 vittime.
L’incidente più grave fu certamente quello che coinvolse
cinque operai nel pozzo del Motto di Dentro (12 ottobre
1976), ci furono
quattro vittime, tre jugoslavi ed un italiano,
ed un ferito grave. Un
ponte sospeso cadde
travolgendo gli operai.
Alcuni operai sul trenino
all’entrata del cantiere
Consorzio Gottardo sud
14
Attualità
11 novembre 2010 il Lavoro
Un’esposizione alla Fondazione Beyeler
La Vienna del 1900
L
a Vienna del 1900 è stata uno dei
luoghi di nascita dell’arte moderna.
A quell’epoca, questa città, celebre per la cultura dei caffè e la psicanalisi di
Freud, ospitava una folla di compositori e di
artisti da cabaret, mentre la Wiener Werkstätte moltiplicava le esperienze innovatrici. Al
centro della grande esposizione consacrata
al modernismo viennese figurano i celebri ritratti e paesaggi ornamentali di Gustav Klimt,
oltre che le rappresentazioni di corpi di Egon
Schiele di un’espressività inascoltata — senza dimenticare, certamente, i loro leggendari
disegni erotici.
Klimt et Schiele erano veramente i fari della
vita viennese. Questa esposizione raccoglie
una selezione unica dei loro capolavori provenienti da grandi musei e da notevoli collezioni
private in tutto il mondo.
I ritratti del giovane Oskar Kokoschka, gli
autoritratti di Richard Gerstl, figura eminentemente tragica, e le opere del compositore-pittore Arnold Schönberg costituiscono altri vertici di questa esposizione. I lavori di altri artisti,
architetti, designer di mobili e artigiani d’arte
della Secessione viennese e della Wiener Werkstätte mostrano come la stretta collaborazione di tutti questi creatori ha fatto nascere un
nuovo concetto artistico: l’opera d’arte totale.
L’esposizione della Fondation Beyeler presenta 200 tele, acquarelli e disegni, oltre che plastici, mobili, progetti di tessile, vetro, argenteria,
Un invito a partecipare
N
Info
Vienna 1900 - Klimt, Schiele ed il loro tempo
26.09.2010 – 16.01.2011
Orari di apertura/Tariffe d’entrata
Tutti i giorni dalle 10 alle 18;
mercoledì fino alle 20.00
Adulti Fr. 25.–
gruppi a partire da 20 persone, studenti
tariffe ridotte
Errata Corrige
Violenza contro le donne
el 1993 l’Assemblea generale
dell’Onu nell’ambito della lotta contro le discriminazioni contro le donne ha votato la Dichiarazione sull’eliminazione
della violenza contro le donne.
Dal 1999, la stessa Assemblea ha designato il 25 novembre Giornata internazionale per
l’eliminazione della violenza contro le donne.
Il fenomeno della violenza non sembra diminuire tanto che le statistiche indicano proprio
questa come la prima causa di morte per le
donne.
La violenza si manifesta in molte forme. In
Svizzera la più diffusa è sicuramente la violenza coniugale e, più
in generale, domestica.
La Commissione
consultiva per le pari
opportunità in collaborazione con le Associazioni femminili e
il sostegno del Cantone Ticino, promuove quest’anno una
conferenza pubblica
sul tema della violenza domestica, in par-
stampe e fotografie che tracciano un’immagine
affascinante ed inedita della Vienna del 1900.
ticolare per affrontare la tematica della presa a
carico degli autori di violenza.
Le esperienze e le riflessioni maturate da associazioni e esperti in Svizzera che da diversi
anni lavorano nel campo dell’intervento sui violenti ci aiuteranno ad affrontare l’argomento.
L’appuntamento della campagna «Oltre il silenzio. Giornata internazionale contro la violenza sulle donne» è per venerdì 26 novembre,
ore 16.00, al Convento delle Agostiniane a Monte
Carasso.
Pannello confezionato alla Scuola Arti e Mestieri di
Sartoria di Viganello con 23 creazioni in stoffa prodotte dalle Associazioni
vicine alle problematiche femminili che sarà
consegnato al presidente del Consiglio di
Stato, on. Luigi Pedrazzini il 26 novembre.
S
u «il Lavoro» n. 17 del 21 ottobre
scorso, a pagina 15, nell’articolo di
Manuela Balanzin concernente il
convegno di Zurigo presso il Volkshaus intitolato «Le sfide e le prospettive della politica
svizzera» la redazione non ha indicato l’ente
organizzatore della tavola rotonda. Si tratta
delle ACLI nazionali della Svizzera. Ci scusiamo con gli organizzatori e con l'autrice
dell'articolo.
Stagione invernale
Obbligo di gomme
da neve e catene
L
e province di Como e Varese
hanno disposto che dal 15 novembre al 15 marzo gli automobilisti debbano essere dotati di pneumatici invernali o catene da neve a bordo
della vettura.
In Svizzera non esiste l’obbligo di
montare le gomme da neve. Sono però
possibili sanzioni nel caso in cui il conducente sia di ostacolo alla regolare circolazione per non aver equipaggiato la
macchina per l’inverno.
Missão católica de lingua portuguesa
Info
Missas em Ticino
Missas em Gordola
Em Gordola as missas serão celebradas todas as terceiras sextas feiras do mês às 20
horas na igreja paroquial;
19 de novembro, 17 de dezembro;
Missas em Lugano
As datas das missas em Lugano para os próximos meses e aquelas do ano 2011 vão ser
ainda definidas.
Aperitivo
Se faz sempre um aperitivo após a celebração (seja em Lugano, seja em Gordula).
Cada pessoa é convidada a trazer salgados,
doces e bebidas para compartilharem.
Padres responsáveis das celebrações
Padre Geraldo (sottocenere)
email: [email protected];
Padre Brás (sopracenere), tel: 091 730 9566
Acessem o blog da Comunidade de língua
portuguesa para saber as novidades:
http://comlinguaportuguesaluganoch.
blogspot.com/
Contatar nenhum dos padres acima citados,
Contatar Lene Mersi
tel: 091 682 38 03
email: [email protected]
Incontri  Attualità
11 novembre 2010 il Lavoro
15
Circolo culturale Ettore Calvi
Ridare dignità e significato al lavoro
PIETRO MONTORFANI
D
ue giorni di incontri e riflessioni sul
mondo del lavoro, sui cambiamenti
in atto e sulle possibili correzioni di
rotta. La posta in gioco, come è apparso da
molti degli interventi, è tra le più alte: ridare dignità e significato ad una delle più importanti
caratteristiche che contraddistinguono l’essere umano: il lavoro quotidiano, l’occupazione
che è insieme sostentamento e compimento
della sua persona.
Non sono mancati gli spunti interessanti al VII
Seminario Nazionale organizzato a Milano dal
Circolo Culturale Ettore Calvi, un’associazione
vicina a CISL che si ispira alla vita del politico
e sindacalista milanese (1907-2001) nel solco
della Dottrina Sociale della Chiesa. Il convegno di quest’anno, dal titolo Persona, lavoro,
politiche, ha visto l’avvicendarsi di esperti attivi nel mondo della sussidiarietà e della ricerca
universitaria, ma anche delle grandi aziende di
collocamento e del volontariato sociale, con
interventi, tra gli altri, di Giorgio Vittadini, Pier
Antonio Varesi, Luciano Venturini, Andrea Olivero, Giancarlo Rovati, Raffaele Bonanni e Roberto Formigoni.
Duro e illuminante al tempo stesso è stato
l’intervento introduttivo di Vittadini, Presidente
della Fondazione per la sussidiarietà, che ha
ricordato ai presenti il rischio di una «riduzione
tecnocratica» nelle politiche del lavoro, pensa-
te e progettate da chi ha dimenticato il valore
essenziale dell’attività lavorativa: un modo, non
l'unico ma tra i più decisivi, attraverso il quale
l’essere umano affronta e conosce la realtà. La
via d'uscita dalla crisi attuale non può dunque
che ripartire dalla persona, dalle sue esigenze e dai suoi desideri, per tornare a mettere a
tema i problemi del lavoro in un’ottica che sia
il più possibile onnicomprensiva, superando le
derive egoistiche del liberismo o l’alienazione
su cui continua ad insistere l’ideologia di sinistra. La provocazione è in un recente volume
del Cardinale Angelo Scola, Buone ragioni per
la vita in comune. Religione, politica, economia (Mondadori), dove il Patriarca di Venezia
ribadisce con forza la necessità di «ripartire dal
soggetto del lavoro» quale unica prospettiva
per lo sviluppo. «Educazione» e «formazione» dovrebbero essere – ha concluso Vittadini
– parole chiave anche nell’azione sindacale,
perché ragionare soltanto in termini di giustizia
o di lotta di classe equivale a mancare di molto
il nocciolo della questione.
Più di un intervento del convegno si è chinato sulla battaglia decisiva per la piena occupazione, senza per questo demonizzare la
mobilità o le varie possibilità offerte dal lavoro
interinale. Nel mondo di oggi infatti, al concetto di «posto di lavoro» (trent’anni in una stessa
azienda) si va sostituendo quello di «percorso di lavoro»: un cammino personale, frutto di
numerose esperienze, qualcosa che la politica
e l’impresa dovrebbero valorizzare sempre di più e che i lavoratori
iniziano pian piano ad accettare. In
quest’ottica anche lo spinoso problema della disoccupazione in età
avanzata potrebbe incontrare nuove
soluzioni, come l'impiego di ex-manager in associazioni non profit nelle
quali, con uno stipendio necessariamente inferiore al precedente, continuare ad essere produttivi mettendo a disposizione della società civile
l'esperienza di molti anni, spesso
preziosa per conoscenze e capacità
di gestione. Ancora più difficile, ma
non più eludibile, è la sfida di trovare un impiego idoneo a persone non
del tutto abili, per i quali il mercato
del lavoro assume regole diverse
dalle consuete: in questo ambito
la fantasia e il senso etico degli imprenditori può e deve tornare a fare
la differenza.
Più volte è stato fatto cenno, da
parte dei conferenzieri, all'enciclica papale Caritas in veritate (2009):
non una lettera espressamente dedicata al mondo del lavoro, ma indispensabile per comprendere (e
dunque cambiare) la realtà di oggi
come è richiesto, dall'operaio al dirigente, ad ogni cristiano. 
Un'idea vincente per il
futuro:
la Fondazione
Banco Alimentare
La seconda giornata del convegno milanese, ospitato nelle sale del GI Group nei pressi della Stazione
Centrale, aveva per tema la gratuità come motore
virtuoso della società civile e, di rimando, come
stimolo all'economia e all'occupazione.
L'intervento di Andrea Olivero, presidente delle ACLI
e responsabile del Forum Terzo Settore, ha dato ragione di una galassia di gruppi ed associazioni non
profit che da tempo, in Italia, lavorano in ambito
sociale, continuando una tradizione già medievale
di assistenza ai bisognosi.
Tipicamente moderna nella concezione, sebbene
radicata nel medesimo contesto culturale, è invece
la Fondazione Banco Alimentare, nata nel 1989
da un'idea di Mons. Luigi Giussani e del Cavalier
Danilo Fossati (fondatore della Star), che prendendo spunto dalla Fondacion Banco de Alimentos di
Barcellona, colpiti dalla sua originalità, promuovono
insieme questa nuova opera di carità.
In vent'anni l’opera del Banco Alimentare si è
sviluppata capillarmente sul territorio italiano - ha
spiegato il Prof. Giancarlo Rovati, membro del
consiglio di fondazione - con la crescita di una
Rete che oggi è costituita da diciannove organizzazioni Banco Alimentare e dalla Fondazione Banco
Alimentare Onlus, che ne guida e coordina l’attività.
Il principio è semplice: raccogliere e ridistribuire le
eccedenze alimentari, che altrimenti andrebbero
distrutte per ragioni di mercato, a chi ne ha più bisogno, collaborando nel contempo alla creazione di
posti di lavoro e di occasioni di volontariato. Tra gli
eventi più significativi, la Fondazione organizza ogni
anno la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare
(prevista per il prossimo 27 novembre) davanti a
oltre 8000 punti vendita sparsi in tutta Italia.
Perché non pensare a qualcosa di simile anche in
Ticino?
Info:
www.bancoalimentare.it
16
11 novembre 2010 il Lavoro
Uno dei nostri obiettivi
Anziani ticinesi e nuovi media
Dare senso
al tempo
A quando sul web un canale
informativo per l'anziano?
Dalla relazione del presidente cantonale, Giacomo Falconi, alla giornata
commemorativa del 24 settembre 2010
a Lugano.
S
copo delle nostre attività è
anche quello di favorire la
persona anziana a mantenere un equilibrio ottimale tra la salute del
corpo, quella dell'anima, della mente e
dei rapporti sociali. In altre parole: vivere in modo attivo l'anzianità.
A tale scopo è determinante un fattore: IL TEMPO. Un dono e una ricchezza, che spesso diamo talmente
per scontati, da buttar via il tempo
senza rendercene conto.
Desidero menzionare una definizione del tempo che ritengo molto significativa. Sta scritta sulla meridiana
della Chiesa della Madonna a Rovio,
è datata 1824: «Qual fugge rapida
l'ombra del sole, tale scorre tua vita e
par che vole».
L'ombra del sole è il tempo, è la vita
che vola.
Non dobbiamo perciò accontentarci di essere spettatori, ma cercare
d'imbrigliare il tempo, riempiendolo
di significati e di virtù. Dobbiamo essere protagonisti del nostro tempo, in
modo da sincronizzare il nostro ritmo
interiore.
Come associazione dai principi cristiani, siamo chiamati a restituire al
tempo un valore etico e promuovere
la cosiddetta «sacralità del tempo».
Vogliamo aiutare l'anziano a rimanere in equilibrio tra il tempo presente e l'eternità, che rappresenta il nostro luminoso orizzonte, l'autentica
pienezza del tempo. Di conseguenza, ecco che nelle nostre attività troviamo sempre momenti di riflessione, di preghiera, oso dire di ascolto
del silenzio.
Uno sforzo mirato alla persona, per
migliorarne la qualità di vita.
Ecco quindi il nostro primo obiettivo:
DARE SENSO AL TEMPO, perché il
tempo è vita. 
CLAUDIO FRANSCELLA*
S
econdo una ricerca americana, quello degli
anziani in Rete è un vero
e proprio boom.
Un fenomeno in crescita
anche alle nostre latitudini, soprattutto in considerazione dell’evoluzione
demografica in atto. In
effetti si calcola che in Ticino, fra un
decennio, vi saranno circa 100mila
over 60 e una buona parte di questi
comunicherà e socializzerà anche tramite strumenti come forum, chat, blog
e social network. Tutti strumenti che,
oltre allo scambio di testi - permettono di approfondire ricerche - di chiacchierare in tempo reale, di condividere foto, video, interessi e passioni e di
fare nuove amicizie. La dimostrazione
di questo interesse crescente è data
dalle numerose richieste di partecipazione ai corsi di informatica, organizzati dalle varie associazioni cantonali
che si occupano della terza età.
Attualmente però sul web non vi è
un canale informativo dedicato all’anziano ticinese che sappia rispondere
all’esigenza di quest’ultimo di «capire
a chi rivolgersi rispetto ai propri bisogni».
Manca quindi un punto di riferimento
informatico per l’anziano
ticinese, in grado di integrare in modo semplice
e comprensibile informazioni aggiornate riguardanti i vari servizi, attività, iniziative offerte dalle
varie associazioni e di rimandare a queste ultime
per ulteriori dettagli.
In questo senso l’idea
di un Portale destinato a
tutta la popolazione anziana del Cantone, quale piattaforma
informativa su tutti i servizi che operano a favore dell’anzianità nell’ambito
delle organizzazioni presenti sul nostro territorio, potrebbe colmare tale
bisogno.
Il progetto per rilevarsi fruttuoso - sia
per chi vi partecipa sia per gli utenti
finali del Portale - dovrà necessariamente essere fondato su una filosofia super partes (svincolata cioè da
una specifica associazione) ed avere
l’obiettivo di mantenere una visibilità
paritaria tra le varie associazioni.
Per questo ho chiesto in questi giorni al Consiglio di Stato, attraverso un
atto parlamentare, di valutare l’opportunità di istituire un Portale cantonale
per la Terza Età.
E speriamo che sia la volta buona…
*segretario cantonale GenerazionePiù
deputato al GC
17
11 novembre 2010 il Lavoro
Sezione del Luganese
È sempre una bella consuetudine il pranzo nonni-nipotini
FABRIZIO TAMI
G
iovedì 28, presso il salone
Cosmo di Massagno, alla
presenza di circa settanta
ospiti e 38 allievi delle scuole dell’Infanzia di Massagno, si è svolto il tradizionale pranzo nonni-nipotini organizzato dalla sezione di Lugano.
I bambini presenti si sono esibiti in
diversi canti che hanno allietato i presenti, accompagnati dalla fisarmonica
di Giorgio Milani e dalla simpatia e
gentilezza dell’animatrice Kim Boldini della casa anziani Villa S. Maria di
Savosa.
L’ottimo pranzo è stato invece cucinato e servito dalla casa anziani Girotondo di Massagno.
È intervenuto anche il segretario
cantonale Claudio Franscella, il quale
dopo aver ricordato i numerosi impegni che contraddistinguono le attività
del segretariato cantonale e delle varie sezioni del Cantone, a conclusione
del suo intervento ha mostrato il filmato girato in occasione dei festeggiamenti del trentesimo di fondazione
dell’associazione.
Quest’anno la festa ha assunto un
taglio particolare, in quanto l’attivissimo presidente della Sezione di Lugano Flavio Ercolani ha raggiunto il
traguardo delle settanta primavere, e
la sezione lo ha festeggiato proprio in
questa occasione.
Un grazie particolare ad Erminio Brignoni ed alla moglie Franca che si
sono prodigati per l’ottima riuscita di
questa manifestazione e a Giorgio Milani, la cui fisarmonica ha saputo allietare tutti gli ospiti presenti, un grazie
pure al Comune di Massagno ed alla
Casa Anziani Girotondo il cui tangibile
sostegno contribuisce sostanzialmente all’organizzazione di questo evento, come pure al lavoro fatto da tutti
i membri della sezione, senza il cui
aiuto sarebbe impossibile svolgere le
molteplici attività della sezione. 
GenerazionePiù ospite delle Autolinee Regionali Luganesi
Un giorno di festa e riconoscimento
I
l 2010 è stato un anno impegnativo ma molto gratificante per
la nostra associazione. In effetti
i festeggiamenti per il trentesimo di
fondazione hanno dato l’opportunità a GenerazionePiù di farsi meglio
conoscere dal grande pubblico, raggiungendo gli obiettivi che ci eravamo
prefissati ad inizio anno.
Tra le varie manifestazioni cantonali
ricordiamo in particolare con piacere:
-la storica assemblea cantonale
di Locarno, in cui è stato approvato il
nuovo nome GenerazionePiù ed è stato dato il via al nuovo corso dell’associazione,
- la giornata commemorativa di
Lugano dove abbiamo avuto l’occasione di presentarci alla stampa e al
grande pubblico,
- l’ottima collaborazione avuta con
i media ticinesi (in particolare ricordo
i servizi giornalistici prima e dopo la
nostra giornata commemorativa e la
pagina speciale sul GdP dedicata alla
nostra associazione, che può essere
proposta anche in futuro a dipendenza delle nostre esigenze),
- la pubblicazione del Vademecum
in edizione speciale, inerente la storia della nostra associazione,
- la conferenza all’Usi, aperta a tutti, sui cambiamenti
climatici.
Non
possiamo
poi dimenticare i
frequentatissimi
soggiorni, i corsi
di computer, i servizi amministrativi
offerti e gli oltre
100 appuntamen-
ti proposti dalle sezioni regionali. Un
impegno a tutto campo che è stato possibile, in particolare, grazie al
grande e costante lavoro effettuato
dai presidenti e dai segretari regionali,
dai nostri rappresentanti nei consessi
cantonali e nazionali, dalla presidenza
e dal segretariato cantonale e dai nostri partner commerciali.
Per questo l’ARL, che continuerà
anche per il 2011 a sponsorizzare la
nostra associazione, ha invitato l’Ufficio presidenziale di GenerazionePiù
a trascorrere un’intera giornata nella
propria nuova sede. Un ringraziamento al direttore Curzio Bernasconi che
ha presentato alla nostra delegazione
l’importante attività che l’azienda di
trasporti luganese svolge a favore dei
numerosi utenti. Da segnalare i nuovi confortevoli bus (vedi foto) che accompagneranno i nostri associati nei
viaggi e soggiorni previsti per il prossimo anno.
ARL e GenerazionePiù: binomio vincente! 
18
11 novembre 2010 il Lavoro
Sezione del Luganese
Conferenza
«I nostri fratelli maggiori: gli ebrei»
FABRIZIO TAMI
N
ell’ambito di un ciclo di conferenze che ha lo scopo di
permetterci di conoscere le
altre grandi religioni, la sezione di Lu-
gano, sostenuta dal tangibile contributo del percento culturale di Migros
Ticino, ha organizzato una conferenza
dedicata alla religione ebraica. Il relatore è stato il signor Lony Angert della
comunità ebraica di Lugano.Angert è
nato in Israele e da 30 anni risiede in
Ticino. Ha parlato in generale dei pre-
cetti e del ruolo della donna nella religione ebraica, della storia dell'esodo
del suo popolo e della Shoah. Stuzzicato dalle domande della sala ha sviluppato i diversi temi con competenza
e dovizia di particolari, e ha rivolto un
invito ai presenti per una visita alla Sinagoga.
Il ciclo sul tema delle religioni, che
rientra nel progetto di conoscenza e
approfondimento per meglio capire
realtà con le quali siamo confrontati
sempre più spesso, proseguirà con un
incontro con un rappresentante della
religione islamica.
Al termine è stata offerta la tradizionale merenda oltre ai due giri di tombola. 
Agenda
Bellinzonese
 Venerdì 26 novembre, ore 14.30,
Coro, Vita Serena di Giubiasco.
 Giovedì 2 dicembre, ore 14.30,
Assemblea Sezionale, Ristorante
Aurora di Gorduno. Seguirà panettonata.
 Venerdì 10 dicembre, ore 14.30,
Coro, Vita Serena di Giubiasco.
Locarnese
Giovedì 11 novembre, ore 9.00,
S. Messa in suffragio dei nostri soci
defunti nella Chiesa Parrocchiale di
Sant’Antonio a Locarno.
Lunedì 22 novembre, gita al Mercato delle cipolle a Berna, prezzo
speciale di fr. 45 (escluso pranzo).
Fattibile con la partecipazione di
almeno una ventina di iscritti. Gita
aperta anche ai soci delle altre sezioni che sono interessati.
Il programma seguirà separatamente. Iscrizioni da subito: tel. 091
7513052.
 Martedì 23 novembre, ore 14.30,
Assemblea Annuale di Sezione, sala
teatro del Centro Parrocchiale di
Sant’Antonio a Locarno.

Luganese
 Giovedì 25 novembre, Assemblea Sezionale, Salone OCST, via
Balestra 19 Lugano. Iscrizioni: tel.
091 9102021.
Mendrisiotto
Giovedì 18 novembre, ore 15.00,
Coro sezionale Casa Anziani Torriani Mendrisio.

Sabato 11 dicembre, Centro
Scolastico di Castel S. Pietro, festa
prenatalizia con pranzo, parte ufficiale e ricreativa più sorpresa. Costo: fr. 50 comprensivo di pranzo,
bibite e 10 biglietti della riffa «Buona
azione natalizia». Iscrizioni: tel. 091
6405111 entro il 3 dicembre.

Tre Valli
 Martedì 16 novembre, ore 14.15
Conferenza sulla Sicurezza stradale, Centro Giovani - Bodio. Relatore:
Cristiano Nenzi, sergente maggiore
Polizia cantonale. Al termine, ore 16
circa, gustoso rinfresco.

Domenica 5 dicembre, Festa
prenatalizia, Sala Multiuso, Bodio.
Ore 11.15 ritrovo Chiesa di S. Ste-
fano a Bodio, ore 11.30 S. Messa
in suffragio dei soci defunti, ore
12.30 pranzo Sala Multiuso Bodio.
Pomeriggio ricreativo rallegrati dalla «Bandella Briosa», tombola con
ricchi premi. Costo: fr. 40 a persona (tutto compreso) non soci fr.
60. Iscrizioni: dal 22 novembre al 3
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Rovigno, con i suoi vicoli intricati,
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Attualità
11 novembre 2010 il Lavoro
19
Soccorso d’inverno Ticino
Al via la raccolta fondi
È
partita la campagna del Soccorso
d’inverno per la raccolta fondi – con
il motto «Il Soccorso d’inverno: nel
bisogno c’è», in favore di coloro che anche
in Svizzera, finiscono in ristrettezze finanziarie. Quest’anno la madrina della Campagna è
la sportiva Sarah Meier, 8 volte campionessa
svizzera di pattinaggio artistico che afferma:
«Nelle situazioni difficili, tutti hanno bisogno
dell’aiuto di qualcuno: per chi si trova in ristrettezze economiche c’è il Soccorso d’inverno, che offre un sostegno laddove ve n’è bisogno». Ogni anno il Soccorso d’inverno viene in
aiuto a circa 14.000 persone in Svizzera, di cui
6.000 sono bambini!
Abbiamo chiesto alla segretaria di Soccorso
d’inverno Ticino, Manuela Nünlist, di raccontarci a grandi linee come funziona il servizio.
«Sono i comuni, i servizi sociali e altri Enti e
Associazioni che valutano in prima istanza e
inviano al Soccorso d’inverno le richieste che
necessitano di aiuti per uscire da situazioni
momentanee di disagio.
Da diversi anni l’Associazione è confrontata con una continua diminuzione delle entrate, mentre per contro, vi è
un continuo aumento delle richieste di aiuto: richieste che,
una volta terminati i fondi, non
possono più essere evase...
Nell’esercizio contabile appena trascorso (dal 1.7.09 al
30.6.10) si può infatti nota-
re che sono stati elargiti circa
158’000 franchi di aiuti (contro
i 222’000 franchi dello scorso
anno) andati a favore di 169 nuclei famigliari (media fr. 935) che
corrispondono a 373 persone di
cui 153 bambini.
Il conguaglio riscaldamento, la pigione e
l’elettricità sono stati i motivi principali di aiuto,
seguiti dai costi della salute (cure dentarie, acquisto occhiali, ecc.) come avvenuto lo scorso
anno.
La situazione economica ancora avversa
continua a far crescere, anche nel nostro Paese, il numero di persone in difficoltà: le famiglie monoparentali, con bambini, e gli anziani
sono tra i più colpiti. Il Soccorso d’inverno dà
una mano anche con la consegna per la carta
acquisti di generi alimentari del servizio Tavolino Magico. A mio parere i parametri per
l’ottenimento di prestazioni sociali (sostegno
sociale, assegni integrativi, sussidi cassa malati) non sono stati adeguati ai
reali costi attuali e ciò mette in
difficoltà sempre più famiglie
escluse da queste prestazioni
per pochi franchi in esubero!
Quest’anno la situazione è
particolarmente critica, c’è
bisogno di grosse entrate per
soddisfare le richieste che
sono sempre più in aumento. Il Soccorso d’inverno è un
ente caritatevole svizzero che
si finanzia tramite le donazioni
e con un sussidio cantonale di
fr. 30.000. Per far fronte alle numerose situazioni drammatiche
di tante persone che vivono sul
nostro territorio serve la solidarietà di singoli, di fondazioni e di
associazioni.
Confido sull’aiuto di tutti in modo di raccogliere somme sufficienti per poter a mia volta
aiutare le persone confrontate con situazioni di
disagio finanziario impellente.
Un grazie di cuore a chi ha sempre sostenuto
l’attività dell’associazione e un rinnovato appello alla solidarietà di ogni singola persona,
ma anche da parte di Fondazioni, Comuni,
Banche, Club, Imprenditori, liberi professionisti, ecc. perchè non dimentichino le tante famiglie che in situazioni drammatiche non hanno
altri aiuti e contano sull’intervento del Soccorso Svizzero d’inverno. Aiutateci ad aiutare!». 
Info:
Soccorso d’Inverno Ticino
Segretaria: Manuela Nünlist
Tel. 091 9300470- C. p.214-6950 Tesserete/Capriasca
[email protected]
www.soccorsodinverno.org
Conto postale: 65-230-9
Nord-Sud
La povertà, un fenomeno complesso
LAURA MELERA*
D
alla nascita dello stato sociale, la povertà viene misurata principalmente
basandosi sul reddito delle persone.
Povero è chi guadagna meno della metà del
reddito medio di un paese. Negli ultimi anni,
tuttavia, le principali organizzazioni mondiali hanno riconosciuto che questo parametro
non è più l’unico a dover essere preso in considerazione poiché la povertà è un fenomeno
molto più ampio della semplice mancanza di
denaro. Da sempre i poveri sono considerati
come coloro che non riescono ad arrivare a
fine mese. Ciononostante, nella categoria dei
disabbienti rientra anche chi non può accedere a cure mediche quando ne ha bisogno,
chi non ha a disposizione acqua potabile, chi
non ha la possibilità di studiare, chi si sente
socialmente escluso, insomma la povertà è un
concetto che ha molte facce. La nuova definizione del fenomeno usata dalle Nazioni Unite
è quella tratta dagli studi di Amartya Sen in
cui è centrale il concetto delle possibilità. La
povertà si riferisce infatti, secondo questa visione, alla privazione delle capacità e, quindi,
all’inabilità delle persone di essere o di fare ciò
a cui attribuiscono valore. A partire da
queste considerazioni, la misurazione
della povertà è cambiata, passando
a indicatori di tipo multidimensionale. Uno dei primi indici utilizzati dalla
World Bank in questo campo è stato
l’indice di sviluppo umano (ISU), realizzato nel 1990. Quest’indicatore cer-
ca di tenere conto di fattori rappresentativi del
tenore di vita delle persone che si riferiscono
non solo al reddito pro-capite, ma che includono anche indici quali la speranza di vita e
il tasso di alfabetizzazione all’interno di un
paese. Ciò che questa famiglia di indici riesce a mettere meglio in evidenza rispetto agli
altri, è come la povertà non sia strettamente
legata solo alla sfera individuale ma anche
alle mancanze dello stato sociale incapace di
mettere a disposizione i servizi necessari per
uscire dalla propria condizione di indigenza.
Gli avanzamenti in campo accademico su un
tema così complesso quale la povertà e le sue
cause sono quindi stati fatti. Il problema sta
nell’applicare politiche che siano conseguenti
agli indici. Problema che, inutile dirlo, risulta di
vitale importanza per lo sviluppo dei paesi del
sud del mondo. 
*per Alliance Sud
Comunità di lavoro Swissaid-Sacrificio QuaresimalePane per tutti-Helvetas-Caritas-Aces
20
Sindacato Interprofessionale - Pagina a cura di Prisca Widmer
11 novembre 2010 il Lavoro
Congresso Syna 2010
Syna – un sindacato di gran valore
KURT REGOTZ*
I
l processo di globalizzazione ha liberato
il capitalismo da ogni freno. La smodata bramosia di lucro e un egoismo irresponsabile, oltre a provocare crisi finanziarie
ed economiche, minacciano di scatenare
emergenze sociali. Il sindacato Syna non è
disposto a restare inerme di fronte a questi sviluppi. Durante il nostro congresso del
29 e 30 ottobre a San Gallo, i circa quattrocento delegati hanno reiterato con fermezza
i valori di Syna. Noi ci impegniamo per una
società che protegge la dignità umana, vive
la solidarietà, presta aiuto all’auto-aiuto, dà la
massima priorità al bene comune e persegue
uno sviluppo sostenibile. Ci impegniamo per
un’economia più giusta, che sia al servizio
dell’essere umano e del creato, e permetta a
tutti di esercitare un lavoro sensato.
Coinvolgere gli iscritti
Come sindacato proiettato verso il futuro vogliamo contribuire a plasmare i cambiamenti
del mondo del lavoro. A questo scopo vogliamo creare strutture organizzative che permettano la partecipazione delle nostre colleghe
e dei nostri colleghi. Abbiamo il coraggio, la
forza e la volontà di attuare le trasformazioni necessarie. Non tutte le strutture obsolete
che eliminiamo sono una perdita per la democrazia di base. Vogliamo invece rafforzare le
regioni, le commissioni, i gruppi aziendali e
settoriali che sono attivi e funzionano bene.
Vogliamo creare una rete di attivisti Syna. Il
dibattito continuerà anche dopo il congresso.
Eventuali modifiche degli statuti saranno decise alle prossime assemblee dei delegati.
La visione di oggi – la soluzione di domani?
Con il reddito di base incondizionato, che
garantisce un reddito minimo a tutti i membri della società con domicilio permanente nel
nostro paese, Syna rivendica un nuovo modello di pensiero. Per noi, il reddito di base
incondizionato offre agli uomini e alle donne
la possibilità di svolgere un lavoro sensato
senza costrizioni materiali. Anche se l’idea del
reddito di base incondizionato può sembrare
un’utopia, la maggioranza dei delegati Syna è
convinta che valga la pena continuare a perseguire questa visione. Un’economia orientata all’emarginazione e alla legge del più forte
ha bisogno di nuovi approcci e soluzioni per
un futuro giusto e sostenibile.
I salari devono aumentare
Le visioni sono qualcosa di prezioso. La nostra visione di un reddito di base incondizionato e di un mondo più giusto, in cui l’essere
umano sia al centro dell’attenzione, rimane
per noi un filo conduttore. Non ci ostacola
nel lavoro sindacale
quotidiano, anzi rafforza la nostra politica salariale.
Queste sono le
nostre
rivendicazioni:
 Oltre alla compensazione del carovita, i lavoratori
devono partecipare
in modo adeguato
all’evoluzione degli
utili e della produttività.
 I divari salariali
devono essere colmati. Gli stipendi
dei manager devono essere riportati a
una misura ragionevole, commisurata
al lavoro effettivamente prestato.
 Il principio della parità salariale tra uomini e donne deve essere finalmente tradotto
in realtà.
 Lottiamo contro il dumping salariale, che
rende i lavoratori degli «working poor». Un
mezzo efficace a questo scopo sono dei salari
minimi avanzati in tutte le professioni.
 Indipendentemente dalla situazione di lavoro, il reddito familiare deve permettere una
vita dignitosa.
Fiducia della base sindacale
Al congresso di San Gallo, il presidente in
carica Kurt Regotz è stato rieletto per acclamazione per un mandato di altri quattro anni.
Il forte sostegno della base Syna dà al presidente rieletto la forza per affrontare l’importante lavoro sindacale dei prossimi anni. 
*presidente
11 novembre 2010 il Lavoro
Pagina a cura di Rogério Sampaio - Sindacato Interprofessionale
21
Congresso
Syna em Congresso em St. Gallen
Cerca de 400 delegados da Syna provenientes de todos os cantões da
Suíça, estiveram reunidos nos dias 29
e 30 de Outubro no Congresso do Sindicato Syna.
O mote do Congresso era traçar as
linhas de actuação da Syna nos próximos quatro anos. Os temas base do
Congresso eram Ética Social e salário
base, além da eleição do presidente.
ROGÉRIO SAMPAIO
O
então presidente Kurt Regotz abriu
o Congresso afirmando «que a
«mão» era a linha de acção futura e
que as pessoas estão na base da nossa preocupação.
O sindicato Syna rege por bases democráticas e de visão futura».
Depois a deputada de St. Gallen Heidi Hanselmann e membro do governo, deu as boas
vindas aos delegados e congratulou-se por a
Syna ter escolhido St.Gallen para realizar o
seu Congresso. Disse que St.Gallen é um dos
5 maiores cantões da Suiça e a mais bela e
com o privilégio de englobar Apenzeller .
Falou da igreja da cidade, um das mais belas
e importantes da Europa de então e do famoso Bratwust (chouriço) de St. Gallen. Despediu-se desejando um bom Congresso.
Seguidamente passou-se para o tema do
Congresso princípios de Ética Social
O Teólogo Thomas Wallimann orientou o debate.
Os pontos mais importantes debatidos foram; Economia e confiança, crise de valores,
renumerações e prestações. Pobreza, novas
formas de emergência, moral e ética. Ele definiu ética como a ponderação sobre a nossa
moral (Reflexão)
Sobre a estrutura; classificou-os em Terrenos de valores (imagem do homem), crença
(orientação bíblica)
Sobre o homem enquanto pessoa, falou da
dignidade humana (princípios da personalidade)
Princípios (o que podemos atingir) Politica
salarial, Democracia, reconhecimento.
Depois de caloroso debate, passou-se a
Brucke Le Poit, que é uma instituição do nosso Sindicato que se ocupa de apoio social em
6 países há mais de 50 anos.(1956) O objectivo é através de angariação de fundos e donativos, apoiar a formação profissional nos países pobres e menos desenvolvidos, através
de projectos sustentáveis, tendo com base o
respeito pela dignidade humana e pela natureza. Actuam nos países como. Bolívia,( projecto Juventude) El Salvador ,( projecto Laboral),
Togo ,( projecto agrícola e vegetariano), Brasil etc.
O Convidado de Trade Union teve uma brilhante intervenção no capitulo da economia
em expansão e da politica neo-liberal.
Outros convidados do governo de Sr.Gallen
sr.Nino Coccio usaram também da palavra.
No segundo dia, debateu-se o segundo tema
do congresso Salário base, como principio de
abolir a pobreza e as desigualdades. Os delegados votaram a moção favorável a introdução do salário base, por isso ao Syna deverá nos próximos tempos debruçar-se sobre
esse tema.
Outro ponto alto do Congresso foi a eleição
do próximo presidente da Syna. Kurt Regotz
que se recandidatou, foi reeleito com aplausos.
Syna tinha terminado o seu Congresso, trazendo na mochila à responsabilidade de lutar
por uma sociedade mais digna, justa e por
melhores condições de trabalho, salário e da
família. 
Kurt Regotz reeleito
Com aplausos vigorosos e por unanimidade, Kurt
Regotz foi reeleito no congresso de St. Gallen para
um segundo mandato de quatro anos.
Quem é Kurt Regotz?
A reeleição foi por aclamação, Kurt Regotz foi
reconfirmado no Congresso de 29 de e 30 em
St. Gallen, como presidente da Syna. Os delegados elogiaram Kurt Regotz de 58 anos por suas
actividades sindicais, inteligência, eloquência e
humor. Logo após sua eleição, diz Kurt Regotz:
«Quatro anos atrás eu não seria necessariamente o
presidente, mas depois me tornei. Agora eu quero
colocar conscientemente mais quatro anos como
presidente da Syna e com Syna, o segundo maior
sindicato da Suíça, lutar para uma sociedade mais
justa».
Originário do Alto Valais Brig estudou na faculdades em Schwyz, onde estudou arte, folclore e
história da arquitectura em Berna. Ele também
trabalhou em várias profissões. De 1981 a 1986 foi
chefe do Seguro Desemprego no Secretariado do
Sindicato Cristão e Madeira para trabalhadores da
Construção (CHB), 1986-1998 Secretário distrital
do Sindicato dos Metalúrgicos cristão ‘Federação
(CMV), 1998-2006 Coordenador da Syna no Alto
Valais e, finalmente, secretário central da Syna em
Zurique. Como membro do Social Cristão ocupou
Regotz entre 1991-1997 lugar no Grande Conselho
da UNESCO-Ele é casado e tem três filhos adultos.
Aumentos salariais
Acordo na indústria da madeira
O
s parceiros sociais do sector industria da madeira da Suíça, Syna,
Unia, Quadros suíços e KV Suíça,
concordaram nos aumentos salariais específicos da indústria.
Através do sistema de salários instituído em
2007, o aumento dos salários nos primeiros
dez anos de experiência, foram em média, cerca de 2 por cento. Especialmente a experiência, formação e as características são levadas
em conta. Além disso, os formandos do sector
de madeira e funcionários na área comercial
serão beneficiados de reajustes do salário
mínimo entre 1 e 3 por cento. Trabalhadores
com mais de dez anos de experiência receberão um aumento salarial geral. Dependendo
da classe salarial os aumentos serão ajustados. em 80, 100 ou 120 francos. Os parceiros
sociais ajustaram também salários mínimos e
real dos trabalhadores, que anteriormente não
podiam beneficiar sempre de aumentos salariais. Com o aumentado de remuneração por
desempenho, as empresas que utilizam sistema de qualificação de trabalhadores, possam
também criam incentivos e motivação.
Para os reajustes salariais em 2011, será –
solicitada ao Conselho Federal, a introdução
de obrigatoriedade geral. 
Mais informações:
Ernst Zülle
Secretário Central
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22
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ristoranti o imprese pulizia. Tel. +39 3348512270.
XX 30enne, autista magazziniere esperto, operatore CNC, ev. qualsiasi lavoro. Tel. 077 4048305.
XX barista, lavapiatti con esperienza, cameriere,
manovale, operaio. Tel. +39 3409154725.
XX magazziniere, patente muletti, esperienza nel
settore, zona Sottoceneri. [email protected]
XX contabile, esperienza ventennale, bilancio, dichiarazioni fiscali, per PMI o artigiani. Tel.
0762295168.
Giornale Aperto
11 novembre 2010 il Lavoro
23
Le Domande dei Lettori
Lavoro part-time, e la previdenza professionale?
Egregi signori,
Sono una giovane donna con un grado d’occupazione inferiore al 50 per cento, beneficerò
di una copertura assicurativa della previdenza
professionale?
Anna C.
Gentile signora,
per rispondere alla sua domanda faccio riferimento al documento «Soglia d’entrata della
previdenza professionale: effetti della riduzione avvenuta nel 2005 nel quadro della prima
revisione LPP di Martin Kaiser-Ferrari».
«Le prestazioni della previdenza professionale (il secondo pilastro della nostra previdenza
per la vecchiaia, i superstiti e l’invalidità) integrano le prestazioni dell’AVS (primo pilastro)
nella vecchiaia e in caso di invalidità o decesso. Il loro scopo è consentire un tenore di vita
adeguato a quello precedente l’insorgenza del
caso assicurativo.
Il secondo pilastro è obbligatorio soltanto per
la parte del reddito compresa tra una soglia
d’entrata e un salario annuo massimo stabiliti
per legge (attualmente 20.520 risp. 82.080 fr.
l’anno). Per evitare che il primo e il secondo
pilastro, sommati, causino una sovrassicurazione, è inoltre prevista una deduzione di
coordinamento (attualmente 23.940 fr.). Nella
previdenza professionale è assicurato in ogni
caso almeno il salario coordinato minimo (attualmente 3420 fr.).
Nel quadro della prima revisione della legge
sulla previdenza professionale per la vecchiaia, i superstiti e l’invalidità (LPP), il 1° gennaio
2005 sono state abbassate sia la soglia d’entrata che la deduzione di coordinamento, al
fine di aumentare il numero di persone a basso reddito – in particolare lavoratori a tempo
parziale – assicurate obbligatoriamente nel secondo pilastro. In compenso, queste persone
e i loro datori di lavoro devono ora versare i
corrispondenti contributi sociali.
La riduzione della soglia d’entrata ha permesso a circa 140’000 salariati e disoccupati
a basso reddito che prima non disponevano
di un secondo pilastro – tra cui molte donne
con un grado d’occupazione inferiore al 50 per
cento – di beneficiare di una copertura assicurativa della previdenza professionale. Questi
nuovi assicurati (pari al 3,9 % del totale) e i loro
familiari godono ora di una migliore protezione
contro le ripercussioni economiche in caso di
invalidità e decesso». 
Francesco Onorato
Patronato ACLI Svizzera
Coordinatore nazionale
VITA NOSTRA
„„Fedeltà all’OCST
Nel mese di novembre, Manuela Locatelli-Malè ha
raggiunto il brillante traguardo
dei 15 anni di attività in seno
all’OCST, segretariato del Sopraceneri, sede di Bellinzona. Dotata
di naturale eleganza e discrezione, accoglie tutti con un sorriso,
svolgendo con competenza e
professionalità svariate pratiche
amministrative, passando con disinvoltura dall’allestimento delle
domande di insolvenza alla compilazione delle dichiarazioni di imposta, alla registrazione dei dati pervenuti dalle diverse commissioni paritetiche (1% - parifonds), il tutto con grande soddisfazione
degli associati che in lei trovano una valida e capace
interlocutrice. Complimenti per il traguardo raggiunto e
auguri di continuare a lungo il prezioso servizio all’OCST.
„„Felicitazioni
• a Stefano Curti, socio settore Posa Pavimenti, e alla
moglie Melissa, per la nascita di Veronica, con gli auguri
di un futuro ricco di cose belle.
• a Fausto Pretti, socio settore Autotrasporti, e alla moglie Betty, per la nascita del primogenito Carlo, al quale
auguriamo un futuro sereno e ricco di ogni bene.
• a Paolo Agustoni e Natasha Malizia, socia, per la nascita di Joshua, al quale auguriamo ogni bene.
• ad Angelo Clemente, socio, e a Francesca, per la nascita di Melissa, con l’augurio di tante cose belle.
Editore
Organizzazione cristiano-sociale ticinese
Redazione e amministrazione
Responsabile: Benedetta Rigotti
In redazione: Maurizia Conti
tel. 0919211551 ; fax 0919242471
via Balestra 19, 6900 Lugano
[email protected]
• a Michele Patuzzi, socio settore Docenti, e a Paola, per
la nascita di Francesco Gugliemo, al quale auguriamo
un futuro sereno.
• ad Astrit Bejtullahu, socio settore Metallurgia ASM, e
a Ganimete, per la nascita di Donita, con tanti auguri di
un futuro felice.
• ad Andrea Notari, socio settore Forestali e a Nathalie,
per la nascita di Zoe, alla quale auguriamo ogni bene.
„„Auguri
• a Gianna e Germano Valsangiacomo, socio Anziani
Lugano, che lo scorso 22 ottobre, attorniati dai loro cari,
hanno festeggiato splendidamente il 50esimo di matrimonio.
• a Marino Maggetta, fedele socio del Luganese, e alla
moglie Anna, che il 31 ottobre, attorniati dai loro cari,
hanno festeggiato il 40esimo di matrimonio, auguri per
questo anniversario di rubino.
„„Condoglianze
• alle figlie Caterina Colombo, socia settore Alberghi,
Susanna e Rosita, ai parenti tutti, per la scomparsa della
loro cara congiunta Adele Stampanoni.
• al figlio Artildo, socio settore Disegnatori, ai familiari
tutti, per la scomparsa della loro cara congiunta Anita
Castelletti.
• alla moglie Eliane, ai figli, alle sorelle Franca, socia Anziani sezione Mendrisio, ed Enrica, ai familiari tutti, per
la scomparsa del loro caro congiunto Pierpaolo Medici
di Castel S. Pietro.
• ad Oscar Prizzon, socio, e a Chantal Prizzon San Fi-
Stampa
Centro Stampa Ticino SA
Via Industria, 6933 Muzzano
Pubblicità
Publilavoro Sagl
Via Balestra 19, 6900 Lugano,
tel 0919211551
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Tiratura confermata REMP
40'672 copie
lippi, socia, per la scomparsa della suocera e nonna
Lorenza Bisca.
• alla moglie Giacinta, socia sezione Anziani Lugano, ai
figli Alvaro, socio, e Lara, alla mamma Luigina, ai parenti
tutti, per la scomparsa del loro caro congiunto Donato
Parini di Rivera.
• alla moglie Sabina, alla piccola Sofia e ai parenti tutti
per la prematura scomparsa del caro Remo Scascighini,
socio Regione Tre Valli.
• ai figli Enea e Samuele, ai fratelli Michele e Gastone,
soci Tre Valli, e ai parenti tutti, per la scomparsa del caro
Edy Lavagno fedele socio sezione Tre Valli da 40 anni.
• ai figli Ivana e Stefano, ai cognati Miriam, Silva e Valerio Cassina di Castel San Pietro, ai famigliari tutti per la
perdita della loro cara congiunta Rina Quadri-Cassina.
• a Tomislav Buhic, collega all’OCST di Lugano, e familiari tutti, per la prematura scomparsa della cara cugina
Jvanka.
• a Loreta Morgantini, socia GenerazionePiù, segretariato Locarno, per la morte della zia Maria Barloggio.
• a Gianfranco Sartori, socio GenerazionePiù segretariato Locarno, per la morte della cara mamma Odette.
• a Laura Testori, socia segretariato Locarno, e familiari,
per la morte della suocera Maria Testori.
„„In memoria
• a vent’anni dalla scomparsa, ricordiamo con affetto Mario Parma, apprezzato membro del comitato cantonale.
• a nove anni dalla scomparsa, 12 novembre 2001,
ricordiamo con affetto don Dino Ferrando, il prete dei
minatori.
Via Balestra 19, 6900 Lugano
Consiglio esecutivo
- Presidente: Bruno Ongaro
- Presidente onorario: Romano Rossi
- Vicepresidente: Flavio Ugazzi
- Membri: Carla Albertoli, Luigi Mattia
Bernasconi, Fausto Leidi, Gianfranco
Poli, Roberto Poretti, Enrico Pusterla,
Meinrado Robbiani
Segretario cantonale e copresidente
Meinrado Robbiani
Segretario amministrativo
Fausto Leidi
Vicesegretari cantonali
Nando Ceruso, Renato Ricciardi
Segretari regionali
Lugano
Dario Tettamanti
Mendrisio
Alessandro Mecatti
Sopraceneri Paolo Locatelli
Tre Valli
Giancarlo Nicoli
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