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Un percorso tra Midi Pirenei e Linguadoca
La Francia
medioevale e tecnologica
di Franco Martano
U
na settimana a
disposizione, una
buona dose di
curiosità e il desiderio di fare e
vedere tante cose diverse: ecco
gli ingredienti per un giro nella
regione francese dei Midi
Pirenei. Si comincia da Tolosa,
quarta città della Francia per
popolazione, e subito si rimane
incantati dalla atmosfera che la
città trasmette. Un
meraviglioso centro storico,
quasi tutto pedonale, con
grandi piazze circondate da
edifici eleganti ed imponenti,
una vivacità giovanile grazie
agli studenti di una delle
maggiori Università del paese e
un mix di storia, cultura,
natura e modernità ne fanno un
luogo in cui non c’è tempo per
annoiarsi.
La maniera più semplice per
visitarla è camminare. Quasi
tutto è facilmente raggiungibile
a piedi e si scoprono angoli
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I l cuor e tra vi gne ti , la ghi e r o ccia
A sinistra in alto, veduta della Basilique
de Saint-Sernin, grande chiesa romanica
di XI secolo (foto Mairie de Toulouse);
al centro, un hangar del Museo
Aeroscopia (foto Toulouse Aeroport).
In basso, il grande edificio del Marché
Victor Hugo (foto Marché Victor Hugo).
Nella pagina precedente, sopra il titolo,
veduta generale della cittadella
medievale di Carcassonne, Patrimonio
Unesco 1997 (foto Tourisme
Carcassonne).
In basso, la facciata barocca del Capitole,
il Municipio sull’omonima piazza di
Tolosa (foto Mairie de Toulouse). Sotto,
giro turistico a bordo di un battello sul
fiume Garonne (foto Toulouse Tourisme).
particolari che rimangono
impressi. Per orizzontarvi,
fermate un bus elettrico con la
scritta “Centre Ville” (quando
lo vedete fate cenno all’autista
e lui si fermerà): è gratuito e vi
servirà ad avere un’idea di
quante cose belle vi aspettano.
La Basilica romanica di San
Sernin, le chiese gotiche di
Notre Dame du Taur e St.
Etienne e Le Capitole,
splendido esempio di barocco e
sede del municipio, sono
testimoni delle numerose
culture che, dal tempo
dell’insediamento romano, si
sono succedute nella zona. Ma
camminare stanca e quindi
concedetevi qualche piacevole
pausa, magari in un parco
lungo la Garonna o in uno dei
numerosi localini che si
incontrano. A proposito: da
non mancare un pranzo al
Mercato Victor Hugo! Salite al
secondo piano e li vi attendono
tre o quattro ristorantini che
cucinano tutti prodotti freschi.
Per gli amanti del volo, due
belle sorprese sono la
possibilità di visitare la fabbrica
degli aerei Airbus e il Museo
Aeroscopia, dove si trovano gli
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Sopra, veduta aerea del centro storico di
Albi, Patrimonio Unesco 2010 (foto Cité
Episcopale d'Albi).
A sinistra, il Ponte Vecchio sul fiume Tarn
ad Albi (foto F.Giubilato/Ville d'Albi).
In basso, il Palais de la Berbie, palazzo
episcopale di XIII secolo. (foto
F.Giubilato/Ville d'Albi)
aerei che hanno fatto la storia
dell’aviazione.
Tolosa è anche la base ideale
per visitare due città
particolarmente interessanti. La
prima è Albi. Meno di un’ora
di treno tra le vigne del Tarn ed
ecco la città di Toulouse
Lautrec. Nel Palazzo
Episcopale della Barbie è
raccolta la più grande
esposizione delle opere
dell’artista, morto a soli 37
anni, che, oltre alle tele, si
dedicò alla produzione di
manifesti pubblicitari: il più
famoso quello per il Moulin
Rouge. Una nota negativa del
Museo è l’illuminazione delle
sale che spesso non permette
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I l cuor e tra vi gneti , laghi e r o ccia
La Cattedrale di Santa Cecilia, la chiesa
in mattoni più grande del mondo (foto
Cité Episcopale d’Albi).
A destra, il chiostro della Collegiale
romanica di Saint-Salvi (foto Cité
Episcopale d’Albi).
una buona visione delle opere.
Notevole la Cattedrale di S.te
Cecil, la più grande chiesa in
mattoni al mondo. Incredibile,
invece, come non si trovino
tracce della storia degli
Albigesi, che nei primi due
secoli dell’anno 1000, diedero
vita alla Eresia dei Catari che
cambiò profondamente
l’impostazione religiosa.
Sempre da Tolosa, ma verso
sud, un’ora di treno ed ecco
Carcassonne. La cittadina è
divisa in due parti: la bassa,
dove si svolge la vita
quotidiana, e la alta, sede della
Cittadella fortificata. La bassa è
piuttosto anonima e la cosa più
interessante da fare è una mini
crociera di un paio d’ore lungo
il Canal du Midi, che parte da
Sete, sul Mediterraneo, e
cambiando nome a Tolosa
arriva all’Atlantico. Chi vuole
può noleggiare una casa-barca
(non serve patente) e godersi
una lenta navigazione nella
natura. La parte alta di
Carcassonne è imponente già
dall’esterno e, malgrado i
numerosi visitatori, piacevole
da girare. Al suo interno, un
labirinto di stradine e piazzette
ormai votate al commercio un
(bel) po’ kitch, si erge il
Castello, da visitare
assolutamente anche per
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godersi la bella passeggiata
sulle mura. Anche qui, come ad
Albi, le tracce storiche sui
Catari sono piuttosto scarse. In
compenso vanno alla grande
elmi guerrieri, mazze chiodate
(per fortuna finte) e archi con
frecce made in Vietnam.
È’ un viaggio da fare
comodamente usando i
trasporti pubblici: aereo, treno,
bus, che sono molto affidabili.
Lasciate in garage l’auto, anche
considerando che siete in una
terra di ottimi vini!
Come arrivare: Voli per Tolosa
dalle principali città italiane o in
treno via Nizza/Marsiglia.
Dove dormire: Alberghi per tutte
le tasche. Standard buoni, prime
colazioni un po’ care
Dove mangiare: A Tolosa scegliete
un localino intorno al Mercato
Carmes: sono quelli più
frequentati dai Tolosani. Non
mancate il Mercato Victor Hugo
(solo a pranzo).
È meglio: portare un paio di
vecchie scarpe comode: saranno
ottime compagne di viaggio.
it.france.fr/it/viaggi-francia
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La Fra nci a m e d i o e va le e te cnolo gica
Nella pagina precedente, in alto, lo Chateau Comtal nella cittadella fortificata. (foto Tourisme Carcassonne)
In basso, il campanile ottagonale della Chiesa di Saint-Vincent. (foto Ville de Carcassonne)
Qui sopra, crociera lungo il Canal du Midi. (foto Crosiéres Carcassonne)
CONSIGLI DI VIAGGIO
A sinistra, uno stand di frutta e verdura al Marché Carmes a Tolosa. (foto Toulouse Tourisme)
A destra, un punto vendita di salumi e formaggi al Marché Victor Hugo a Tolosa. (foto Marché Victor Hugo)
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